|
|
|
GIOVEDì
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Febbraio 2004 |
|
Pagina1 | |
|
SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA UE INTERNET: BOOM DI PAGINE VISITATE DEL PORTALE DELLA PRESIDENZA OLTRE 20 MILA PAGINE VISITATE OGNI GIORNO |
|
|
|
|
|
Roma, 12 febbraio 2004 - Non solo gli italiani, ma anche gli stranieri hanno seguito con molto interesse le decine di eventi che hanno caratterizzato il Semestre Italiano di Presidenza dell'Ue. C'è stato infatti un autentico "boom" di visitatori on line del Portale voluto dalla Presidenza del Consiglio e realizzato d'intesa con il ministero degli Affari Esteri, il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e il Cnipa-centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione. In questi 180 giorni sono state oltre 4 milioni le pagine visitate, con una media di più di 20 mila pagine al giorno. Particolarmente significativo il fatto che il 60% dei navigatori si è addentrato nelle pagine in lingua italiana, mentre il 31% ha aperto quelle in inglese e il restante 9% la versione in francese. Nei sei mesi nel Portale si sono registrate più di 3.500 persone, che così hanno potuto ricevere ben 220 mila Sms sui loro cellulari con le notizie della Presidenza e quasi 700 mila e-mail di avviso di nuove pubblicazioni. "I dati sull'attività multimediale connessa al Semestre di Presidenza italiana dell'Ue testimoniano eloquentemente non solo l'elevata attenzione riservata all'evento, ma anche come le tecnologie dell'informazione e della comunicazione elevino notevolmente le possibilità di fruizione di manifestazioni istituzionali internazionali. In particolare, rispetto al passato, si è creata una inedita accessibilità, quasi diretta, all'evolversi dei lavori dei molti eventi contribuendo così alla circolazione di informazioni, conoscenza, documentazione e, non ultimo, favorendo la condivisione dei processi", ha detto Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ricordando come "l'impegno profuso sul fronte delle applicazioni digitali non abbia avuto precedente ed anzi il Semestre di Presidenza Italiana è stata un autentico laboratorio sperimentale internazionale, a tutti i livelli, come è avvenuto con la Conferenza sull'eGovernment a Villa Erba di Cernobbio". I giorni con il maggior numero di accessi sono stati il 1° luglio, in occasione dell'apertura del semestre e il 6 ottobre, per il Vertice dei Capi di Stato e di Governo per l'apertura della Conferenza Intergovernativa, a Roma. Gli avvenimenti di maggiore rilievo del Semestre sono stati presentati con 270 "Primi piani", raccolti nella relativa sezione accessibile dalla Home Page. Gli eventi della Presidenza inseriti nel calendario sono stati 784, la maggior parte dei quali illustrati con apposite pagine contenenti informazioni, documenti e collegamenti ipertestuali a filmati e ad altri siti di interesse. I documenti pubblicati sono stati circa 1.200 (di cui 56 relativi alla Cig), le fotografie messe in rete sono state oltre 400 e i video 27. Il Portale è stato tra l'altro un utile ed aggiornato strumento di lavoro per i giornalisti: nella sezione "Sala Stampa" sono stati resi disponibili un servizio di accreditamento in linea per gli eventi del semestre, utilizzato da oltre 3.000 giornalisti; la rassegna quotidiana dei principali articoli della stampa nazionale ed internazionale, l'agenda aggiornata di ogni settimana, le note di servizio (oltre 160) e i comunicati stampa (oltre 200). Nella stessa area riservata ai Media sono state immesse più di 1.250 notizie giornalistiche, le più importanti delle quali raccolte in 23 Newsletter settimanali, inviate per e-mail agli utenti. Sette forum ed altrettanti sondaggi hanno permesso a tutti di esprimere le proprie opinioni su importanti questioni di interesse europeo. Inoltre il Portale è stata un'utile vetrina ove presentare l'Italia e la sua realtà locale, le risorse culturali e naturali che la rendono una delle più ricercate mete turistiche nel mondo e le caratteristiche che ne fanno un Paese competitivo e capace di attrarre investimenti, messe in evidenza da interviste ed interventi di personalità istituzionali ed esponenti del mondo economico. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CONFERENZA DELLA PRESIDENZA IRLANDESE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE |
|
|
|
|
|
Budapest, 12 febbraio 2004 - Il 26 e 27 febbraio la Presidenza irlandese organizza a Budapest la conferenza 'New opportunity for growth in an enlarged Europe', dedicata alla società dell'informazione. Sono stati invitati i ministri dei dieci nuovi Stati membri, di tre paesi candidati, degli Stati membri dell'Ue e dei paesi del sud-est europeo, oltre naturalmente a Erkki Liikanen, Commissario per le Imprese e per la Società dell'informazione, e ad altri rappresentanti di organismi internazionali, del settore privato, del mondo accademico e della società civile. Il principale tema all'ordine del giorno sarà la valutazione dei progressi raggiunti nella messa in opera del piano di azione eEurope+ nei nuovi Stati membri e nei paesi candidati, la valutazione intermedia di eEurope 2005, e le sfide della società dell'informazione cui l'Europa intera deve far fronte. I responsabili politici discuteranno le sfide specifiche: creazione di un contesto favorevole agli investimenti privati e alla creazione di nuovi posti di lavoro, impulso alla produttività, modernizzazione dei servizi pubblici, strumenti per offrire a tutti l'opportunità di partecipare alla società globale dell'informazione. Infolink: http://www.Emcis2004.hu |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA ROMANIA CHIEDE UN TAGLIO AL SUO CONTRIBUTO FINANZIARIO AL 6PQ |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 12 febbraio 2004 - La Commissione europea prenderà in considerazione la richiesta del governo rumeno di ridurre il suo contributo al bilancio del sesto programma quadro (6Pq). La richiesta era stata avanzata nel corso di una recente visita in Romania del Commissario per la ricerca dell'Ue Philippe Busquin, che ha promesso che sarebbe stata condotta un'analisi esaustiva della situazione del paese. I risultati della valutazione saranno poi usati da Busquin e dai suoi colleghi del Collegio dei membri della Commissione per giungere ad una decisione. 'Pare che la situazione sia davvero difficile in Romania, e [una riduzione del contributo del paese al bilancio] potrebbe rivelarsi necessaria', ha detto al Notiziario Cordis un funzionario della Commissione che lavora nel settore. L'agenzia stampa nazionale romena (Rompres) riporta che il ministro dell'Istruzione, Ricerca e Gioventù del paese Alexandru Athanasiu e il segretario di stato del ministero Gheorghe Popa, hanno chiesto insieme una riduzione del 25% del contributo della Romania, che ammonta a 77 milioni di euro. 'I fondi recuperati mediante questo taglio saranno usati per investire nei nostri istituti di ricerca, affinché siano meglio formati per concorrere ai progetti', ha dichiarato a Rompres il ministro Athanasiu. Il ministro ha poi aggiunto che il Commissario aveva suggerito l'applicazione da parte del governo di incentivi fiscali per incoraggiare gli imprenditori rumeni a fare uso dei risultati della ricerca rumena. Dei tre restanti paesi candidati, con il 19% della spesa interna lorda di ricerca e sviluppo (Gerd), la Romania destina attualmente ai programmi quadro la percentuale più elevata. La Bulgaria è al 12%, mentre il contributo della Turchia è del 7,5%. Busquin ha detto che tra gli scopi della sua visita in Romania vi era quello d'imparare di più sulle difficoltà che devono affrontare i ricercatori rumeni che intendono partecipare al 6Pq, e di esaminare i meccanismi di sostegno attuati dal governo per agevolarne la partecipazione. Circa l'8,68% delle proposte per il 6Pq che prevedono la partecipazione di ricercatori rumeni è stato selezionato per il finanziamento dai valutatori esterni, ben al di sotto della media del 31,58%. I rumeni hanno avuto maggior successo nella priorità tematica 'aeronautica e spazio', in cui sei delle 16 proposte sono state selezionate. All'altra estremità della graduatoria, solo una delle 25 proposte a cui partecipano organismi rumeni era stata selezionata nell'ambito della priorità 'scienze della vita, genomica e biotecnologia della salute'. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
RISULTATO DEL COLLOCAMENTO DEL BTP A 10 ANNI LEGATO ALL’INFLAZIONE |
|
|
|
|
|
Roma, 12 febbraio 2004 - Il Mef comunica i risultati dell’emissione del nuovo Btp indicizzato all’inflazione dell’area euro con scadenza 15 settembre 2014 e cedola reale annua del 2,15% pagata in due rate semestrali. L’importo emesso, pari a 5 miliardi di euro a fronte di una domanda di circa 11,5 miliardi, è stato collocato al prezzo di 99,051 (pari ad un rendimento annuo lordo reale del 2,264%). Il regolamento dell’operazione è fissato per il 18 febbraio 2004. L’importo collocato ha soddisfatto in parte l’elevata domanda, proveniente da oltre 170 investitori. Una quota significativa è stata assegnata ad investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo (fondi di investimento 38%, assicurazioni e fondi pensione 27%). La tradizionale presenza degli investitori italiani, cui è stato assegnato circa il 47% dell’importo complessivo, è stata accompagnata da una rilevante quota sottoscritta dagli investitori non residenti; in particolare, una quota del 17% è stata collocata presso investitori residenti in Francia, circa il 14% nel Regno Unito e il 7% negli Stati Uniti d’America. Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato; come lead manager sono stati scelti Barclays, Bnp Paribas, Citigroup, Goldman Sachs e Ubm, mentre tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato sono stati invitati a partecipare al collocamento del titolo in qualità co-manager. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
OSSERVATORIO NAZIONALE PREZZI COOP: UNO STRUMENTO AUTOREVOLE E TRASPARENTE, TESTIMONIANZA DELL’IMPEGNO CONTRO L’INFLAZIONE. I RISULTATI DEL 2003: FATTURATO 11 MILIARDI DI EURO, PREZZI DUE PUNTI SOTTO L’ INFLAZIONE. LA RETE DI VENDITA PIU’ CONVENIENTE IN CAMPO NAZIONALE. LE PREVISIONI PER IL 2004 |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - Osservatorio nazionale dei prezzi Coop Sicurezza dei prezzi e tutela del potere d’acquisto dei consumatori rappresentano uno dei cardini della missione cooperativa. In questa prospettiva è stato presentato alla stampa il rinnovato “Osservatorio nazionale prezzi Coop”. L’osservatorio è stato costruito nel 2003 da Coop Italia con il supporto metodologico e la convalidazione di un autorevole Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal prof. Paolo Onofri, Direttore del Dipartimento Scienze Economiche all’Università di Bologna e Segretario di Prometeia. Finalità dell’Osservatorio è monitorare con la massima efficacia le variazioni dei prezzi alimentari nella rete di vendita Coop, informandone periodicamente consumatori, soci e tutti gli altri settori politici e privati interessati. Il nuovo Osservatorio si basa su un paniere di ben 1.600 articoli, composto da prodotti industriali (1.200 prodotti di marca, a marchio Coop e di primo prezzo) e di prodotti freschi e freschissimi (400 prodotti dalle carni all’ortofrutta, dai salumi ai latticini). Si tratta di una tipologia di consumi che rappresenta il 15,6% dei consumi delle famiglie (per Coop l’83% delle vendite totali). E’ un Osservatorio aperto alle comparazioni: i nostri indici di prezzo saranno anche raffrontabili omogeneamente con gli analoghi indici Istat. Nella presentazione alla stampa il Presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari, ha ricordato che la responsabilità sociale di Coop si sostanzia nel garantire ai consumatori sicurezza dei prezzi e qualità dei prodotti. Il monitoraggio continuativo e sistematico della dinamica dei propri prezzi alla vendita rappresenta quindi la testimonianza concreta di un impegno alla trasparenza. I prezzi nel 2003 In questo quadro concreti e tangibili sono i risultati dello scorso anno. Pur in presenza di forti tensioni nei mercati delle materie prime e nell’area dei prodotti freschi, l’aumento medio dei prezzi Coop è stato dell’1,3%, cioè oltre due punti al di sotto della media nazionale Istat: particolarmente contenuta la variazione dei prezzi Coop nei prodotti industriali (+ 0,8%), ma anche nei freschi più soggetti a problemi oggettivi stagionali (+1,6%). Inoltre la rete di vendita Coop è risultata più conveniente di 1,5 punti rispetto ai principali concorrenti (rilevazione Panel International) e il prodotto a marchio Coop ha prezzi mediamente inferiori del 25% rispetto ai prodotti di marca leader (elaborazione su dati Nielsen). Coop non solo ha assorbito parte cospicua degli aumenti dei prezzi all’acquisto senza riversarli sui consumatori, ma ha anche trasferito i contributi promozionali ottenuti dall’industria a tutto vantaggio della propria clientela. Risultati del 2003 Grazie al contenimento dei prezzi e alla garanzia della qualità offerta, pur in presenza di un forte contenimento della propensione al consumo, Coop ha ottenuto risultati decisamente positivi raggiungendo sull’intera rete (super, iper, discount) gli 11 miliardi di euro, con un incremento del 12,3%, decisamente superiore al trend del mercato (6,6% relativamente alla rete super+iper). Previsioni prezzi nel 2004 Non sono certo positive, sembra rafforzato lo scenario di fine 2003. Permane una forte crisi di fiducia dei consumatori, in assenza di ripresa economica e di rilancio dei consumi; gli attesi aumenti di prezzo di importanti materie prime (soia, mais e grano) stanno impattando direttamente sui listini dei prodotti alimentari derivati, ed indirettamente sui mangimi per la zootecnia; a questo si aggiunge un inatteso aumento del prezzo del petrolio, non compensato dal favorevole rapporto euro-dollaro. Coop, rinnovando il proprio impegno, punta a contenere la crescita media dei propri prezzi entro un massimo dell’1,5% (a fronte ad un’ipotesi di inflazione alla vendita nazionale del 2,5%). Si tratta di un obiettivo molto impegnativo, dichiara Vincenzo Tassinari: manca oggi un ampio fronte di collaborazione tra gli operatori della filiera industria-distribuzione per ricercare soluzioni adeguate allo sviluppo di un commercio più efficiente e competitivo, attento ai bisogni dei consumatori. In conclusione, Giorgio Riccioni – Presidente dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori/coop – ha dichiarato che il risultato della rilevazione dei prezzi sarà messo a disposizione sia delle autorità preposte alla valutazione e al calcolo dell’inflazione sia dei soci e dei consumatori. Per quanto riguarda l’azione diretta di Coop – ha proseguito Riccioni – i prezzi rilevati dall’Osservatorio non avranno un’unica e mera funzione di informazione, ma saranno elementi di valutazione per iniziative specifiche al fine di intervenire su tutta la filiera di formazione dei prezzi che vanno dal produttore al consumatore. In questo senso Coop intende dare un contributo anche ad uno sviluppo, moderno e più efficiente della produzione italiana e del commercio nel nostro Paese. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BANCHE: NASCE IL SERVIZIO BANCARIO DI BASE, UN CONTO ALLA PORTATA DI TUTTI |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - Un conto per tutti, facile da usare e poco costoso, con i principali servizi per gestire il proprio denaro e fare pagamenti. È il Servizio bancario di base, la sesta iniziativa del progetto Pattichiari, al via lunedì 16 febbraio. Giovani, pensionati, immigrati, famiglie a basso reddito e tutti coloro che oggi non hanno un conto corrente, grazie al Servizio bancario di base avranno a disposizione un pacchetto di strumenti e servizi essenziali per gestire le esigenze finanziarie di base: dall’accredito dello stipendio o della pensione al bancomat, dal pagamento delle bollette ai bonifici. Primo "gradino" per l’accesso a tutti i servizi bancari. In Italia – stando ad una recente ricerca Eurisko – oltre 8 milioni di cittadini non hanno un conto corrente, vale a dire il 23,4% della popolazione adulta, esattamente il triplo della media europea (7,8%). Con punte, nel Mezzogiorno del Paese e nelle Isole, che sfiorano il 40% della popolazione. Tra i giovani dai 18 ai 24 anni uno su due non ha un conto corrente, percentuale che sale al 60% se si considerano più nello specifico gli studenti. Tra le famiglie a basso reddito sono 35 su 100 quelle che non hanno un conto corrente. Obiettivo: facilitare la "integrazione finanziaria" e annullare il divario con il resto d’Europa. Il servizio bancario di base sarà disponibile, da lunedì 16, in tutte le banche che aderiscono all’iniziativa, che ad oggi sono 33 per circa 13.000 sportelli. È un prodotto nuovo e innovativo, con notevoli vantaggi per chi oggi non ha ancora un conto corrente. Con questo servizio, semplice e poco costoso, sarà infatti possibile disporre del proprio denaro in tutta sicurezza evitando di portare con sé o tenere in casa più contante del necessario e risparmiare tempo ad esempio con la domiciliazione delle bollette. Ecco tutti i servizi disponibili: accreditare lo stipendio o la pensione; versare contanti e assegni; prelevare denaro direttamente allo sportello; fare e ricevere pagamenti tramite bonifici; pagare le bollette (luce, gas, telefono, ecc.) e altri versamenti ricorrenti (affitto, abbonamenti, ecc.); disporre di una carta bancomat per prelevare presso tutti gli sportelli della propria banca o di una carta prepagata; investire i propri risparmi con versamenti periodici (ad esempio, in fondi comuni, polizze vita, ecc.); avere informazioni e fare operazioni anche via internet o telefono; ricevere periodicamente il saldo del conto e l’elenco delle entrate e delle spese effettuate. Il Servizio non comprende il libretto degli assegni, la carta di credito, le diverse forme di finanziamento (come lo scoperto di conto corrente) e l’acquisto di titoli (Bot, obbligazioni, azioni, ecc.) proprio perché si tratta di un conto semplificato rivolto alle sole esigenze di base. I contenuti del conto sono standard, cioè uguali per tutte le banche che aderiscono all’iniziativa. Diverso da banca a banca è invece il prezzo – che è strettamente legato anche al diverso livello di utilizzo - in una logica di piena concorrenza. Una caratteristica del servizio, tuttavia, è quella di costi di gestione contenuti, che non andranno al di là di qualche euro al mese. Si pagherà, generalmente, un canone fisso che include un certo numero di operazioni ed una commissione per i servizi non inclusi nel canone stesso. Tutte le informazioni sul Servizio bancario di base saranno disponibili, oltre che allo sportello delle banche aderenti, anche nella pagina dedicata all’iniziativa sul sito internet www.Pattichiari.it. Sul sito è riportata, per ciascun conto di base di tutte le banche aderenti, una scheda standard in cui sono descritte le caratteristiche del conto e i prezzi. Sarà quindi possibile, come già accade per i normali conti correnti grazie alla precedente iniziativa di Pattichiari, confrontare le offerte delle diverse banche. Sul sito può essere svolta la ricerca sia per banca che in base alle filiali più vicine ad un determinato indirizzo. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BANCA POPOLARE DI LODI: PRECISAZIONI IN MERITO ALLA VICENDA PARMALAT
|
|
|
|
|
|
Lodi, 12 febbraio 2004 - In relazione alla vicenda Parmalat, ad ulteriore chiarimento della propria posizione, la Banca Popolare di Lodi intende ricostruire l’esatto accadimento degli eventi trasmessi in modo distorto alla stampa, ciò al fine di lenire il grave danno di immagine che la diffusione di notizie non corrispondenti al vero sta determinando. Nel mese di ottobre 2003 la Banca Popolare di Lodi, attraverso la Direzione Finanza, venne contattata direttamente dal Direttore Finanziario di Parmalat Spa, Dott. Alberto Ferraris, che propose l’acquisto di 100 milioni di obbligazioni Parmalat a tasso variabile, scadenza 2008. Dopo una serie di contatti, l’operazione si perfezionò nella seconda metà del mese di ottobre 2003, in due tranches da 50 milioni di Euro cadauna, tramite Morgan Stanley Londra, ad un prezzo di 102,00 - superiore quindi al prezzo di emissione, pari a 100,00. Bpl precisa inoltre quanto segue: a) la Banca Popolare di Lodi non ha mai avuto contatti con Nextra Sgr per quanto attiene l’operazione di cui sopra; b) la Banca Popolare di Lodi non era a conoscenza di covenant particolari legati a questa emissione, in quanto né Parmalat, né Morgan Staley avevano informato la Banca.su questo specifico aspetto la Banca Popolare di Lodi ha già dato mandato ai propri legali per tutelare, sia in sede civile che eventualmente in sede penale, gli interessi della banca stessa; c) la Banca Popolare di Lodi non era assolutamente a conoscenza dello stato di dissesto del Gruppo Parmalat Spa. Rimane difatti assolutamente incontestabile che l’operato stesso della banca testimonia l’assoluta ignoranza dei fatti criminosi che all’interno di Parmalat si stavano perpetrando; d) la Banca Popolare di Lodi non ha mai collocato detti titoli presso i portafogli di clientela retail; e) i titoli sono stati venduti ad investitori istituzionali successivamente al 19 dicembre 2003; f) il dott. Gianpiero Fiorani, amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi, non ha avuto alcun ruolo operativo nell’intera operazione connessa all’acquisto del bond Parmalat. Sconcertante è il fatto che proprio le persone che hanno contribuito, con comportamenti a dir poco delinquenziali, a creare un danno economico e di credibilità a tutto il Paese, riferendo all’autorità giudiziaria fatti non rispondenti al vero, determinino un ulteriore e gravissimo danno di immagine alla banca. La Banca Popolare di Lodi, nel ribadire la piena fiducia nell’operato della Magistratura, conferma peraltro di essere parte lesa nell’intera vicenda Parmalat. La Banca Popolare di Lodi tutelerà in ogni sede la propria reputazione, presentando denuncia nei confronti di coloro che l’hanno ingannata e truffata. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA DEVELOPMENT BANK DEL SUD AFRICA INSTALLA LE RETI SICURE DI ENTERASYS LA NUOVA RETE SUPPORTA 300 AGENZIE E LA LGNET, UN PORTALE PER LA PA LOCALE |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - Enterasys Networks Inc. , fornitore mondiale di Secure Networks per le imprese, ha annunciato che la Development Bank of Southern Africa (Dbsa), uno dei maggiori istituti di credito con un giro d’affari di 307 milioni di dollari americani, che opera in 14 paesi della Southern African Development Community (Sadc), ha scelto le soluzioni Wan e Lan di Enterasys per realizzare una rete sicura per le sue 300 agenzie in Sud Africa. La nuova soluzione consente a Dbsa di creare una "rete virtuale di uffici regionali" per migliorare il servizio clienti, incrementare la produttività e facilitare la condivisione di informazioni e la collaborazione tra la sede centrale e gli uffici periferici. Compito della Dbsa è cercare di dare soluzione ai disequilibri socio-economici e di migliorare la qualità della vita degli abitanti dell’Africa meridionale. Questo programma viene portato avanti tramite investimenti in infrastrutture e altri progetti di sviluppo. Nell’ambito di un’ambiziosa strategia, mirata a far crescere notevolmente il portafoglio prestiti della banca entro il 2005, la Dbsa ha adottato la soluzione Secure Networks di Enterasys a supporto della "Local Government Network" (Lgnet), un portale informativo e un sistema di comunicazione destinato alla pubblica amministrazione locale, comuni ed erogatori di servizi pubblici, che sono i clienti primari della Banca. La rete Lgnet crea una e-community per la condivisione delle informazioni e la collaborazione, fornendo servizi di posta elettronica, accesso Internet, messaggistica istantanea e servizi vari basati su portale. Questa condivisione di informazioni concorre ad accelerare lo sviluppo dei progetti di infrastrutture fisiche e favorisce lo sviluppo economico nella regione. Inoltre, fornisce alla Dbsa informazioni accurate e tempestive sui clienti, per la valutazione dei rischi e la pianificazione. Grazie alle reti sicure di Enterasys, Dbsa è poi in grado di esercitare un controllo puntuale della rete, proteggendo il suo patrimonio informativo e assicurando nello stesso tempo l’accesso e l’utilizzo della rete Lgnet solo agli utenti autorizzati. "Precedentemente, il nostro staff doveva passare la maggior parte del tempo in viaggio per incontrare i clienti. Adesso, con la nuova infrastruttura, ci avvaliamo della rete per comunicare con i nostri clienti in modo più rapido ed efficiente." – ha affermato Graham Tate, direttori dei servizi informativi e tecnologici della Banca. - "Con la soluzione Secure Networks di Enterasys, siamo riusciti a costruire una rete avanzata di uffici virtuali che ci ha permesso di migliorare i contatti e la gestione della clientela, di aumentare la produttività dello staff operativo e di facilitare l’accesso alle informazioni della pubblica amministrazione locale. Ciò ci consente di investire le nostre risorse più velocemente e con maggiore efficacia e di accelerare il progresso dello sviluppo dei progetti nella regione." La rete comprende i Security Router Xsr di Enterasys, inclusi gli Xsr-3150 presso la sede centrale e gli Xsr-1850 e Xsr-1805 negli uffici regionali per creare una managed Wan sicura. La Dbsa utilizza anche la User Personalized Network di Enterasys per amministrare e inserire utenti, applicare politiche di sicurezza in congiunzione con Microsoft Active Directory e fornire capacità single sign-on. Le prestazioni a 400k Pps e il supporto per 5.000 connessioni Vpn consentono all’Xsr-3150 di soddisfare le esigenze di uffici periferici e regionali di grandi dimensioni con connessioni Wan fino a due T3/e3 oppure otto collegamenti T1/e1. La serie Enterasys Security Router 1800 è una famiglia di router di sicurezza di prossima generazione studiata per garantire prestazioni senza precedenti e interconnessioni sicure agli uffici periferici e alle aziende di piccole e medie dimensioni. La serie Xsr-1800, che comprende i modelli Xsr-1805 e Xsr-1850, fornisce una potente interconnessione agli uffici remoti grazie alla combinazione di una ricca suite di funzionalità Ip, una vasta gamma di interfacce Wan e Virtual Private Networking (Vpn) di classe enterprise. Enterasys è stata scelta per le sue soluzioni basate su standard, l’ottimo rapporto prestazione/prezzo e la vasta gamma di funzionalità di sicurezza integrate dell’approccio Secure Networks. "La Lgnet della Development Bank of Southern Africa è un ulteriore esempio di reti sicure Enterasys in azione, un esempio nel quale la sicurezza è insita in tutti gli elementi della rete. L’approccio Secure Networks di Enterasys è di gran lunga superiore ai metodi di sicurezza tradizionali, nei quali i dispositivi di sicurezza sono semplicemente aggiunti alle infrastrutture esistenti." – ha affermato Mark Aslett, presidente di Enterasys Networks.- "Il nostro approccio integrato consente ai clienti di realizzare reti sicure ad alte prestazioni e pronte per la convergenza, che garantiscono continuità e controllo alle comunicazioni in tempo reale.” |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AL VIA FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE PER 35 MILIONI FIRMATA UN’INTESA TRA INTERCONFIDI NORDEST E BANCA POPOLARE DI VICENZA. FONDI DEDICATI AGLI INVESTIMENTI IN AMPLIAMENTI, NUOVE ATTIVITÀ E TECNOLOGIE, RICAPITALIZZAZIONI |
|
|
|
|
|
Padova – 12 febbraio 2004 - Interconfidi Nordest, il consorzio di garanzia di Unindustria Padova e la Banca Popolare di Vicenza hanno siglato ieri, presso la sede centrale di Vicenza, un accordo che metterà a disposizione delle aziende del Consorzio finanziamenti per un totale di 35 milioni di euro a condizioni particolarmente vantaggiose. L’accordo è stato sottoscritto dal direttore di Interconfidi Nordest, Giampaolo Molon, e dal vicedirettore generale vicario dell’Istituto di credito, Luciano Colombini. Erano anche presenti, per Interconfidi il responsabile dell’area relazione con le imprese Davide Mezzalira e il coordinatore dell’area garanzie e relazioni intermediari finanziari Nicola Trevisan; per la Bpvi il direttore commerciale Fausto Gelati. I fondi saranno destinati alle imprese aderenti a Interconfidi Nordest per la realizzazione di progetti d’investimento per l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento delle strutture esistenti, per lo sviluppo di nuove attività, l’introduzione di nuove tecnologie nel sistema di produzione, la ricapitalizzazione aziendale. L’obiettivo dell’accordo, che consolida una lunga collaborazione tra l’istituto di credito vicentino e Interconfidi Nordest, è quello di favorire il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese in vista della futura entrata in vigore del nuovo accordo di Basilea 2. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
POLIGRAFICA S. FAUSTINO S.P.A.: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL IV TRIMESTRE 2003. FATTURATO CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 25% RISPETTO AL IV TRIMESTRE 2002 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA IN MIGLIORAMENTO |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Poligrafica S. Faustino S.p.a., società quotata al Nuovo Mercato di Borsa Italiana attiva nei servizi avanzati di comunicazione, ha approvato la relazione sull’andamento della gestione per il Iv trimestre 2003. A seguito del consolidamento della società Litografia Spada che ha generato un fatturato pari a 0,87 milioni di Euro nel Iv trimestre 2003, le vendite consolidate ammontano a 8,48 milioni di euro evidenziando una crescita del 25% rispetto al Iv trimestre 2002 (6,78 milioni di euro). Il margine operativo lordo trimestrale (Ebitda) è pari a 1,00 milioni di Euro (0,60 milioni di Euro nel Iv trimestre 2002). L’ebit del Iv trimestre 2003 è positivo per 0,02 milioni di Euro in miglioramento rispetto all’esercizio precedente che risultava negativo per 0,02 milioni di Euro. Il risultato di periodo ante imposte è pari a 0,08 milioni di euro (0,17 milioni di Euro nel Iv trimestre 2002). Nel corso del Iv trimestre 2003 il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi pari a € 0,36 milioni principalmente finalizzati all’implementazione di software gestionali e per lo sviluppo di Cantoalto. Le acquisizioni tramite locazione finanziaria di nuovi impianti produttivi (valore complessivo di circa 3,6 milioni di euro) non risultano ancora completate alla fine dell’esercizio. La posizione finanziaria netta consolidata è pari ad un indebitamento complessivo di 3,73 milioni di Euro in miglioramento rispetto al trimestre precedente (3,98 milioni al 30 settembre 2003). Positivo anche l’andamento delle vendite per capogruppo, Poligrafica S. Faustino S.p.a., che ammontano a 7,37 milioni di euro + 11% rispetto al Iv trimestre 2002. L’ebitda di periodo è pari a 0,81 milioni di Euro (11% delle vendite) ed ha contribuito al mantenimento dell’equilibrio operativo con un Ebit pari a 0,03 milioni di euro. Il risultato ante imposte dell’esercizio risulta in sostanziale pareggio. La posizione finanziaria netta della Capogruppo resta sostanzialmente invariata rispetto al Iii trimestre 2003 e presenta un indebitamento complessivo pari a 3,03 milioni di Euro al 31 dicembre 2003. Alberto Frigoli, Presidente di Poligrafica San Faustino, ha così commentato: ”La crescita del 25% del fatturato consolidato nel quarto trimestre per Poligrafica S. Faustino è ancora più significativa se confrontata con l’andamento negativo del settore di riferimento che ha registrato una contrazione stimata del 2.7% annuo. Per il nostro Gruppo l’acquisizione di quote di mercato è in questo momento prioritaria, anche se il periodo, caratterizzato da poca dinamicità del mercato, ci porta a rinunciare a parte della marginalità: siamo certi che in futuro beneficeremo della nostra scelta strategica a vantaggio di tutti i nostri azionisti”. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CTI ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL QUARTO TRIMESTRE E DELL’INTERO ANNO 2003 – I RICAVI DELLE VENDITE DI TRISENOX® SALGONO DEL 94% RISPETTO AL 2002 |
|
|
|
|
|
Milano, 12 Febbraio 2004 Seattle— Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato i risultati finanziari del quarto trimestre 2003 e dell’anno. I ricavi totali del trimestre sono stati 7,2 milioni di dollari rispetto agli 8 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2002, con vendite nette del Trisenox (preparazione iniettabile di arsenico triossido) aumentate di più del 60% fino a raggiungere 6,6 milioni di dollari rispetto ai 4 milioni di dollari nello stesso periodo del 2002. Cti ha annunciato una perdita netta per il trimestre di 36,7 milioni (1,09 dollari per azione) rispetto ad un utile netto di 30,5 milioni di dollari (0,88 dollari per azione) nello stesso periodo del 2002. I ricavi per l’intero anno 2003 sono cresciuti di quasi il 50% a 24,8 milioni di dollari rispetto ai 16,9 milioni di dollari nel 2002, con un aumento di più del 94% dei ricavi di vendita relativi al Trisenox. Nell’intero 2003 Cti ha registrato una perdita netta di 130 milioni di dollari (3,89 dollari per azione) rispetto a una perdita netta di 49,9 milioni di dollari (1,48 dollari per azione) nel 2002. “Dopo la recente Notifica di Concessione che estende la nostra esclusiva sul Trisenox fino al 2018 ci siamo mossi velocemente per rafforzare la nostra struttura commerciale in Europa e per rinnovare la leadership delle commercial operation a livello globale” ha affermato James A. Bianco, Presidente e Ceo di Cti. “Grazie agli investimenti effettuati per espandere il marchio Trisenox, riteniamo che questo prodotto sarà una fonte significativa di ricavi per la società nel prossimo futuro. In aggiunta alla sfida di raggiungere nuovi livelli di vendite per il Trisenox, ci troviamo ora nella posizione invidiabile di poter terminare i nostri 3 studi “pivotal” nel tumore del polmone per Xyotax e di completare il nostro primo Nda verso la fine del 2004. Questa milestone, unita al fatto che il Gynecologic Oncology Group (Gog) inizierà il suo studio “pivotal” con Xyotax nel tumore ovarico e che il Pixantrone sarà in fase avanzata con lo studio “pivotal” nel linfoma non-Hodgkin aggressivo, consentirà alla società di pianificare il 2004 come un anno orientato al raggiungimento di risultati significativi”. Highlights 2003 · Rafforzata la posizione finanziaria grazie al collocamento di un prestito obbligazionario convertibile di 75 milioni di dollari ed al completamento del processo di fusione con Novuspharma S.p.a. Che ha originato disponibilità finanziarie complessive pari a 185 milioni di dollari al 1 Gennaio 2004. Allargate le capacità di sviluppo e la pipeline dei prodotti nello stadio finale dello sviluppo aggiungendo Pixantrone – un farmaco in fase Ii – acquisito in seguito alla fusione con Novuspharma. Completato prima del previsto l’arruolamento dei pazienti nello studio clinico “pivotal” di Xyotax nel tumore polmonare non-microcitoma (studio Stellar 3). Effettuato l’incontro tra Fda e Gog per la revisione del disegno dello studio clinico “pivotal” di Xyotax sulla front line del tumore ovarico a cui seguirà una prossima sottomissione secondo Special Protocol Assessment (Spa). Ottenuti buoni risultati ad un meeting con l’Fda che ha portato alla sottomissione a Spa dello studio “pivotal” di Pixantrone nel linfoma non-Hodgkin aggressivo in ricaduta. Sviluppo del Ct-2106, una camptotecina legata ad un nuovo poliglutammato, con la pianificazione degli studi di fase Ii, sulla base dello studio di fase I completato con successo; Ct-2106 è il secondo prodotto in sviluppo basato sulla tecnologia dei polimeri proteici. Iniziato il processo di integrazione con Novuspharma che sta originando significative sinergie e risparmi di costi. In collaborazione con il Club Gilda istituzione del Premio Gilda Star per il riconoscimento a persone o istituzioni che si sono distinti nell’aiuto a malati di tumore. Nippon Shinyaku Co., Ltd. Ha presentato una Nda (New Drug Approval) con richiesta di revisione accelerata per il lancio del Trisenox in Giappone. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NAVIGAZIONE MONTANARI: 4° TRIMESTRE 2003 E PRECONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2003: RICAVI NETTI CONSOLIDATI PARI A €. 145,8 MILIONI, IN CRESCITA DEL 10,9% RISPETTO AL 31 DICEMBRE 2002
|
|
|
|
|
|
Fano, 12 febbraio 2004 - La contrazione dell’ utile ante imposte è riconducibile a: un accantonamento di €. 4,2 milioni, fair value al 31 dicembre 2003, per operazioni di copertura rischio cambio eur/usd, poste in essere dalla Società a fronte del pagamento degli acconti 2004 ai cantieri sudcoreani per le costruzioni navali in essere: il fondo si tradurrà in benefici sui conti economici degli esercizi successivi; minori componenti straordinari positivi, ex Legge n. 51/01, percepiti nell’esercizio 2003 in misura pari ad €. 3,8 milioni a fronte di €. 10,7 milioni percepiti nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2002. È comunque prevista, in sede di bilancio definitivo al 31 dicembre 2003, la crescita dell’utile ante-imposte rispetto al dato sopraindicato di €. 20,1 milioni per stanziamenti per imposte differite attive a fronte dei benefici fiscali derivanti alla Società in base alla “legge Tremonti bis”..La gestione operativa sconta il fermo per avaria della oil-tanker “Valbruna” protrattosi per circa 11 mesi, con conseguente contrazione del fatturato di circa €. 7 milioni ed una contrazione del risultato operativo di circa €. 4 milioni. La nave è comunque regolarmente rientrata in servizio il 21 dicembre 2003. Mentre, grazie alle coperture in essere pari al 53% del fatturato in usd, il forte rafforzamento del cambio eur/usd si è limitato ad un impatto negativo per circa €. 7 milioni sul fatturato che si traduce a circa €. 3 milioni sul reddito operativo. La posizione finanziaria netta si attesta ad €. 274 milioni (in crescita di €. 41 milioni a fronte di uscite per investimenti nel corso del 2003 pari ad €. 88 milioni) e con un debt/equity pari 1,57. Il cash flow operativo si attesta ad €. 64 milioni in crescita del 28% rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2002. Relativamente al 4° trimestre dell’esercizio 2003, le principali risultanze economiche sono: valore della produzione €. 33,5 milioni (-10,8%), margine operativo lordo €. 13,8 milioni (-10,0%), reddito operativo €. 6,4 milioni (-16,3%), risultato ante imposte €. - 1,1 milioni. A seguito delle dimissioni dell’ing. Enrico De Cecco, chiamato a ricoprire incarichi nel Gruppo Capitalia, il Consiglio di Amministrazione ha poi provveduto a nominare il sig. Fabio Montanari Consigliere di Amministrazione e Direttore Generale. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GRUPPO DSM : RIPRESA DELL'UTILE OPERATIVO NEL QUARTO TRIMESTRE 2003 - SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE - UTILE OPERATIVO 2003 PARI A EURO 294 MILIONI: 23% IN MENO RISPETTO AL 2002 (ATTIVITÀ CORRENTI) |
|
|
|
|
|
Heerlen (Paesi Bassi), 11 febbraio 2004 - Il gruppo Dsm ha generato nell’ intero esercizio 2003, con le attività correnti, un utile operativo pari a Euro 294 milioni, inferiore del 23% rispetto a quello fatto registrare nel 2002, soprattutto a causa di una diminuzione dei margini legata all’ aumento dei prezzi delle materie prime. L’utile da attività ordinarie al netto delle imposte è stato pari a Euro 219 milioni, vale a dire del 37% inferiore rispetto a quello fatto registrare nel 2002 (Euro 349 milioni). L’utile netto è stato pari a Euro 139 milioni, a fronte di un utile netto di Euro 1.188 milioni realizzato nel 2002. Nell’ utile netto per l'esercizio 2003 sono ricompresi oneri straordinari (pari a Euro 94 milioni) originati in particolare da operazioni di ristrutturazione e di riorganizzazione nonché da svalutazioni: alla fine dell'esercizio 2002 erano per contro stati generati proventi straordinari per Euro 840 milioni, originati dalla vendita di Dsm Petrochemicals. Nel quarto trimestre 2003 Dsm ha generato un utile operativo pari a Euro 92 milioni, inferiore del 4% rispetto al risultato realizzato nel quarto trimestre 2002. Nel quarto trimestre 2003 è stato realizzato un utile da attività ordinarie al netto delle imposte pari a Euro 60 milioni, inferiore del 19% rispetto al risultato del quarto trimestre 2002. L'utile netto è pari a Euro 76 milioni, a fronte di un utile netto di Euro 73 milioni realizzato nel quarto trimestre 2002. Nell’ utile netto relativo al quarto trimestre sono ricompresi proventi straordinari per Euro 8 milioni netti: tale importo si riferisce al saldo attivo relativo a una sopravvenienza fiscale nonché a un fondo rischi e oneri per operazioni di ristrutturazione da effettuare nell’ambito del settore Industrial Chemicals e in Dsm Industrial Services. Peter Elverding, presidente del Consiglio di Amministrazione di Dsm, ha dichiarato: “Il quarto trimestre 2003 ha generato un risultato migliore rispetto alle nostre aspettative iniziali, sebbene durante il trimestre di riferimento il dollaro americano abbia continuato a indebolirsi nei confronti dell'Euro. Sono soddisfatto che l'integrazione di Dsm Nutritional Products abbia avuto un avvio favorevole e che sia stato realizzato l'immediato apporto all'utile per azione prospettato. L'esercizio 2003 rimane complessivamente insoddisfacente per quanto riguarda il risultato. Stiamo effettuando molte operazioni che ci permetteranno di ottenere miglioramenti di tipo strutturale. Per il 2004, la debolezza del dollaro americano avrà effetti negativi per la nostra azienda nel breve termine. Oltre a questo, alcuni settori sono sotto pressione a causa di una diminuzione dei margini. Qualora l'economia mondiale si riprenda e il dollaro americano si attesti al livello medio raggiunto lo scorso anno, le prospettive sono nettamente positive”. Dividendi Per l’esercizio 2003 viene proposto, come per il 2002, un dividendo pari a Euro 1,75 per azione ordinaria. Considerato l’acconto sul dividendo di Euro 0,58 per azione ordinaria ripartito nel mese di agosto 2003, il saldo ammonta a Euro 1,17 per azione ordinaria. Il dividendo viene distribuito in contanti. Nell’ intero esercizio 2003 le vendite, pari a Eur 6,1 miliardi, hanno registrato una crescita del 7% rispetto all’anno precedente. La crescita di volume autonoma è stata pari al 2%. I prezzi di vendita sono aumentati in media dell'1%. Le acquisizioni, i consolidamenti e i disinvestimenti hanno avuto un effetto positivo pari al 10%, mentre i tassi di cambio in ribasso – in particolare quello relativo al dollaro americano – hanno avuto un effetto negativo pari al -6%. Con Euro 1,9 miliardi, le vendite nette per il quarto trimestre 2003 sono incrementate del 31% su quanto registrato nel quarto trimestre 2002; questo è stato legato alla acquisizione di Roche Vitamins & Fine Chemicals. La crescita di volume autonoma è stata pari al 3%. In media i prezzi di vendita hanno mostrato un ribasso del 2%. Le acquisizioni, i consolidamenti e i disinvestimenti hanno sortito un effetto positivo pari al 36%, mentre i tassi di cambio in ribasso – in particolare quello relativo al dollaro americano – hanno avuto un effetto negativo pari al -6%. Nel 2003 sia le vendite sia l'utile operativo del settore Life Science Products hanno subito un forte calo rispetto al 2002. Le deboli condizioni del mercato degli ingredienti farmaceutici di Dsm Pharmaceutical Products nonché il notevole ribasso del tasso di cambio del dollaro americano sono all’origine di tale diminuzione. Nel quarto trimestre le vendite e l'utile operativo hanno evidenziato un netto calo rispetto a quanto fatto registrare nel quarto trimestre 2002. Gli effetti delle misure avviate da Dsm Pharmaceutical Products di diminuire ulteriormente i costi da un lato e, dall'altro, di ricercare un maggiore equilibrio tra la domanda e l'offerta, daranno i loro frutti soltanto nel 2004. Le vendite e l'utile operativo di Dsm Nutritional Products si sono attestati al di sopra dei livelli previsti. Grazie alla realizzazione di un utile operativo pari a Euro 30 milioni, queste nuove attività hanno fornito un immediato contributo all'utile per azione. Nonostante il soddisfacente volume di vendita, il risultato realizzato da Dsm Nutritional Products ha subito gli effetti negativi legati alla debolezza del dollaro americano e a costi una tantum. Sia le vendite che l'utile operativo del settore hanno subito un calo per il forte ribasso del dollaro e la debolezza del mercato degli elastomeri. Nonostante l’ indebolimento del dollaro, le vendite del quarto trimestre sono aumentate rispetto allo stesso trimestre del 2002. L'utile operativo ha tuttavia fatto registrare una flessione a causa della persistente pressione sui margini degli utili relativi agli elastomeri. Risultati migliori sono stati realizzati nei settori engineering plastic, rivestimenti per fibre di vetro e resine. Le vendite del settore hanno fatto registrare un aumento soprattutto in virtù del consolidamento di Dsm Nanjing Chemical Co,ltd. (Cina) e del maggiore volume di vendita realizzato da Dsm Agro. Tuttavia, l'utile operativo ha subito un calo legato al dollaro e all’ aumento dei prezzi delle materie prime per il caprolattame. Nel quarto trimestre le vendite sono rimaste pressoché invariate: la crescita realizzata con il consolidamento di Dsm Nanjing Chemical Co, Ltd. È stata assorbita dagli effetti sortiti dall'indebolimento del dollaro. L'utile operativo si è dimezzato a causa della persistente pressione sui margini relativi al caprolattame e al ribasso dei prezzi di vendita della melamina. Le vendite nette hanno subito un calo a causa della cessazione delle attività produttive di Asp avvenuta alla fine di maggio. L'utile operativo si è attestato su un livello più basso a causa del risultato negativo fatto registrare dalla compagnia di assicurazione interna. Utile netto L'utile netto ha fatto registrare, soprattutto a causa di una diminuzione dell’utile straordinario, una flessione passando da Euro 1.188 milioni nel 2002 a Euro 139 milioni nel 2003. Per ogni azione ordinaria, l'utile ha subito una flessione passando da Euro 12,08 nel 2002 a Eur 1,24 nel 2003. Nel 2003 gli Oneri finanziari sono stati pari a Euro 31 milioni a fronte di un totale di Euro 14 milioni nel 2002: tale aumento è dovuto all'acquisizione di Dsm Nutritional Products. La pressione fiscale è stata del 19% (pari a quella del 2002). L'utile di società non consolidate ha realizzato una crescita passando da un passivo di Euro 3 milioni nel 2002 a un attivo di Euro 5 milioni nel 2003 L'utile da attività ordinarie al netto delle imposte ha subito una diminuzione di Euro 130 milioni attestandosi su Euro 219 milioni, flessione causata dalla riduzione dell'utile operativo. L'utile straordinario al netto delle imposte relativo all'intero esercizio 2003 ha visto un passivo di Euro 94 milioni (nel 2002 erano stati realizzati proventi per Euro 840 milioni). Gli oneri straordinari hanno riguardato le operazioni di ristrutturazione e di riorganizzazione nel settore Life Science Products, in Dsm Elastomers, nel settore Industrial Chemicals e in Dsm Industrial Services. Nel quarto trimestre sono stati realizzati proventi straordinari per Euro 8 milioni netti: tale importo si riferisce al saldo attivo relativo a una sopravvenienza fiscale (in ragione di Euro 41 milioni) nonché a un fondo rischi e oneri per operazioni di ristrutturazione (Euro 33 milioni netti) da eseguire nel settore Industrial Chemicals e in Dsm Industrial Services. La Quota di terzi è stata pari a Euro 14 milioni (nel 2002 questa voce mostrava un passivo di Euro 1 milione) e si riferisce alle attività Dsm in America settentrionale e in Cina. Flusso di cassa, investimenti e finanziamenti Il flusso di cassa (utile netto più ammortamenti) relativo all’intero esercizio 2003 è stato di Euro 568 milioni, con una diminuzione del 65% rispetto al 2002, in particolare per effetto di un calo dell’utile straordinario. Per l’intero esercizio 2003, gli investimenti relativi alle immobilizzazioni (materiali e immateriali) da attività correnti sono stati pari a Euro 433 milioni (2002: Eur 463 milioni), mentre quelli relativi alle acquisizioni sono stati di Euro 1.561 milioni (2002: Eur 33 milioni). Il flusso di cassa relativo al quarto trimestre è stato di Euro 217 milioni. Gli investimenti (comprese le acquisizioni) relativi ad attività correnti sono stati di Euro 178 milioni, con una flessione pari a Euro 2 milioni rispetto al quarto trimestre 2002. Stato patrimoniale Se rapportato al 31 dicembre 2002, lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2003 è ampiamente caratterizzato dall'acquisizione di Roche Vitamins & Fine Chemicals (attualmente denominata Dsm Nutritional Products). Le eccedenze di cassa – pari a Euro 1.038 milioni nel 2002 – si sono trasformate in passività nette pari a Euro 671 milioni. Dipendenti L'organico del personale ha evidenziato una crescita di 7.736 unità, passando da 18.375 al 31 dicembre 2002 a un totale di 26.111 unità al 31 dicembre 2003. L'organico è aumentato di 8.615 unità per effetto di acquisizioni e di consolidamenti (7.510 unità per effetto dell'acquisizione di Roche Vitamins & Fine Chemicals e 989 unità per il consolidamento di Dsm Nanjing Chemical Co, Ltd. In Cina), con una diminuzione di 879 unità legata a ristrutturazioni e al decorso naturale. Prospettive Nel breve, le condizioni di mercato per alcuni importanti prodotti Dsm non sembrano mostrare miglioramenti. Attualmente sotto pressione per quanto riguarda i prezzi e i margini il settore degli antinfettivi, il caprolattame e la melamina. Anche i margini per gli elastomeri e i prodotti farmaceutici, in conformità con le aspettative, rimarranno sotto pressione per il primo semestre del 2004. In considerazione dell'attuale cambio Euro/dollaro, per il primo trimestre 2004 Dsm prevede che l'utile operativo si attesti sotto il livello fatto registrare nel quarto trimestre del 2003. Secondo le previsioni attuali, l'utile operativo del settore Life Science Products si attesterà, soprattutto a causa di una flessione dei prezzi di Dsm Anti-infectives nonché della debolezza del dollaro, a un livello nettamente inferiore rispetto al quarto trimestre 2003. In considerazione del favorevole decorso del processo di integrazione e di trasformazione di Dsm Nutritional Products, Dsm mantiene la previsione formulata nell'ottobre del 2003 secondo la quale queste attività realizzeranno nel 2004 un utile operativo pari ad almeno Euro 150 milioni nonostante l'ulteriore indebolimento del dollaro nei confronti del franco svizzero. Dsm prevede di iniziare a registrare nel corso del 2004 gli effetti positivi sortiti dalle operazioni di ristrutturazione. In funzione di questo l'organico del personale subirà una diminuzione. Per il 2004 Dsm prevede che gli investimenti relativi alle immobilizzazioni permarranno al di sotto del livello degli ammortamenti. Se le positive prospettive di crescita per l'economia mondiale si concretizzeranno e se nel 2004 il tasso di cambio del dollaro sull'euro si attesterà al livello medio fatto registrare nel 2003, le prospettive per Dsm sono da considerarsi nettamente positive, soprattutto per il secondo semestre del 2004. Tuttavia, è prematuro precorrere i tempi con dichiarazioni sull’ andamento del risultato relativo all'intero esercizio 2004. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CEMENTIR:CRESCONO FATTURATO: 292,6 MILIONI DI EURO (+3,4%), MARGINE OPERATIVO LORDO: 87,7 MILIONI DI EURO (+3,6%) E REDDITO OPERATIVO: 53 MILIONI DI EURO (+5,5%) |
|
|
|
|
|
Roma, 12 febbraio 2004 – Anno 2003 in crescita per la Cementir. Il consiglio di amministrazione della società, riunito ieri sotto la presidenza di Francesco Caltagirone Jr., ha approvato la relazione trimestrale al 31 dicembre 2003. Il bilancio dell’intero esercizio 2003 si è chiuso con un fatturato netto a quota a 292,6 milioni di Euro (di cui 202 milioni di Euro per le attività del Gruppo in Italia e 90,6 milioni di Euro per le attività del Gruppo Cimentas) in crescita del 3,4 per cento rispetto ai 283 milioni di Euro dell’esercizio 2002. L’incremento del fatturato è dovuto sia ai risultati della Capogruppo in Italia (per 6,3 milioni di Euro), sia alla Cimentas in Turchia (per 3,3 milioni di Euro). In aumento del 3,6 per cento, sempre nell’esercizio 2003, il margine operativo lordo che si è attestato a quota 87,7 milioni di Euro (84,7 milioni di Euro nell’esercizio 2002). Il margine operativo lordo delle attività del Gruppo Cementir in Italia è stato di 72,6 milioni di Euro in lieve flessione (2 milioni di Euro) rispetto al precedente esercizio a causa dei maggiori costi energetici e delle materie prime, mentre il margine operativo lordo del Gruppo Cimentas è stato di 15,1 milioni di Euro contro i 10 milioni di Euro del 2002 (+50 per cento). L’incremento è dovuto ai programmi di ottimizzazione e sviluppo della società turca acquisita nel corso del 2001. Il reddito operativo consolidato del Gruppo nell’anno 2003 si è attestato a 52,9 milioni di Euro con un incremento del 5,5 per cento rispetto al 50,1 milioni di Euro dell’esercizio chiuso al 31-12-2002; il valore aggiunto è aumentato dell’1,7 per cento a 118,8 milioni di Euro (116,8 milioni di Euro nell’esercizio precedente). Passando ai risultati del quarto trimestre del 2003 il conto economico registra un valore aggiunto di 32,2 milioni di Euro, in crescita del 5,6 per cento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (30,5 milioni di Euro), il margine operativo lordo del trimestre è stato di 24,8 milioni di Euro, in aumento dell’8,9 per cento rispetto al quarto trimestre del 2002 (22,7 milioni di Euro), il risultato operativo consolidato dell’ultimo trimestre dell’anno è stato di 15,8 milioni di Euro (+ 13,4 per cento rispetto all’analogo periodo del precedente esercizio che si era chiuso a quota 13,9 milioni di Euro), il fatturato netto, sempre del quarto trimestre, è stato di 73,5 milioni di Euro (72,7 milioni di Euro nel quarto trimestre del 2002). La posizione finanziaria netta al 31-12-2003 è positiva per 112,7 milioni di Euro e risulta in crescita di circa 14,9 milioni di Euro rispetto a fine settembre 2003 e di 35,9 milioni di Euro rispetto al 31-12-2002. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BIESSE SPA TORNA IN POSSESSO DEL 4,3% DI AZIONI BIESSE |
|
|
|
|
|
Pesaro 12 Febbraio 2004- Biesse Spa torna in possesso del 4,3% (1.188.510 azioni) di azioni Biesse, detenute da W.d. Privatstiftung, senza pagamento di corrispettivo, quale transazione di eccezioni contrattualmente previste in merito al prezzo di acquisto di Schelling Anlagenbau Gmbh da parte di Biesse, avvenuto nel maggio 2000. Tale transazione per i motivi di cui sopra non rientra nei principi contenuti nell’art. 132 del T.u.f. La partecipazione viene iscritta in Bilancio per il controvalore derivante dall’utilizzo del prezzo ufficiale di borsa del giorno dell’accordo, 30 Dicembre 2003. Il trasferimento si realizza ai blocchi e non rientra nel piano di buyback già deliberato dalla Società e ad oggi utilizzato per il 3,34%. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA RETE DELLE INFRASTRUTTURE IN AMERICA LATINA E LE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE ITALIANE |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - “La rete delle infrastrutture per lo sviluppo e l’integrazione in America Latina” è il tema del seminario che avrà luogo lunedì 16 febbraio a palazzo Turati, via Meravigli 9b, promosso dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Regione Lombardia e dalla Camera di Commercio di Milano. I rappresentanti delle tre più importanti Banche di sviluppo regionale dell’America latina, del Ministro della Pianificazione del Brasile Guido Mantega e altri specialisti degli organismi interessati illustreranno alle aziende italiane operanti nel settore delle infrastrutture, energia, trasporti , telecomunicazioni, gli assi di integrazione e sviluppo e una serie di processi settoriali necessari per ottimizzare la competitività e la sostenibilità della catena logistica in America meridionale. Per la prima volta un programma di queste dimensioni viene presentato non solo a Madrid e nei maggiori centri finanziari del Nord Europa ma anche nella capitale economica italiana. E’ un riconoscimento che la Regione Lombardia ha guadagnato a Milano, e perciò all’economia nazionale, con una politica di attenzione per l’America Latina, che ha già visto la celebrazione nel marzo 2003 nella città lombarda dell’Assembla annuale del Banco Interamericano di Sviluppo. La partecipazione al Seminario del Ministro Mantega, di L.enrique García, presidente della Corporación Andina de Fomento e di altre personalità di primo piano e dell’economia dell’America latina fanno del seminario del 16 febbraio un’occasione unica per avere notizie di prima mano sul piano complessivo e su progetti concreti di infrastrutture, gia passati al vaglio dei governi e sottoposti alle procedure di finanziamento pubblico-privato. La partecipazione ai lavori del sottosegretario agli Esteri Mario Baccini e del viceministro dell’Economia Mario Baldassarri, del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, del sindaco di Milano Gabriele Albertini, del presidente di Promos Bruno Ermolli sottolineano la rilevanza che l’evento ha per l’economia del nostro Paese. Forte di un tasso di crescita previsto per il 2004 fra il 3 e il 4 per cento, il Brasile punta ora a creare un grande mercato del Sud America mediante un’integrazione effettiva tra i Paesi del Mercosur e quelli della Comunità Andina. Occorre per questo costruire una nuova rete di infrastrutture, di trasporto, telecomunicazione, per mettere in valore i grandi spazi e le immense risorse naturali, minerarie ed energetiche di cui il continente dispone e che sono ancora da sfruttare. Tre importanti istituti internazionali di credito allo sviluppo, il Banco interamericano di Sviluppo (il 30 per cento del cui capitale è detenuto dal ministero del Tesoro degli Stati Uniti) , la Corporación Andina de Fomento, (Caf), il Fondo finanziario per lo sviluppo del bacino del Rio de la Plata (Fonplata), insieme ad una grande banca brasiliana come il Bndes (Banca nazionale di sviluppo economico e sociale) sono già impegnati a finanziare un insieme di progetti, ritenuti prioritari e già selezionati e istruiti nell’ambito di una apposita struttura, creata nel 2000 in una riunione dei Capi di Stato dell’America del Sud, denominata Iirsa ( Iniziativa per l’integrazione dell’infrastruttura regionale nell’America del Sud) . L’idea di base dell’Iniziativa, declinata in un piano di azione decennale, è che gli spazi geografici siano il luogo della crescita economica e dello sviluppo sociale, entrambi obiettivi da raggiungere di concerto con la sostenibilità ambientale e la partecipazione delle comunità ivi residenti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +0,6% A GENNAIO IN CALO LE IMPORTAZIONI DALL’ESTERO: -11% |
|
|
|
|
|
Roma, 12 febbraio 2004 – Più 0,6% è la crescita della domanda di energia elettrica nel mese di gennaio 2004 rispetto al corrispondente mese dell’anno 2003. Il totale dell’energia richiesta in Italia è stato pari a 27,5 miliardi di kWh. Il risultato del mese di gennaio 2004 ha risentito di fattori calendariali (un giorno lavorativo in meno rispetto a gennaio 2003). Depurata da questo effetto la variazione è pari a +2,1%. Dall’analisi effettuata dal Gestore della rete emerge che a livello territoriale la variazione dei consumi, registrata a gennaio 2004, rispetto a gennaio 2003, è stata positiva e superiore alla media nazionale al Centro (+2,4%)e al Sud (+2,1%); è stata, invece, di segno negativo al Nord (-0,8%). I 27,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di gennaio 2004 risultano distribuiti per il 45,6% al Nord, per il 29,6% al Centro e per il 24,8% al Sud. La dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio, nel mese di gennaio 2004, ha fatto registrare un +6,2% nell’area Campania – Puglia – Basilicata - Calabria, rispetto allo stesso mese del 2003. Nel mese di gennaio 2004 il fabbisogno nazionale di energia elettrica è stato coperto per l’84,8% con la produzione nazionale e per la quota restante (15,2%) facendo ricorso alle importazioni, in sensibile diminuzione (-11%) rispetto a gennaio 2003. Il calo delle importazioni di energia elettrica dall’estero è dovuto alla riduzione delle quantità provenienti dai Paesi frontalieri sull’arco alpino. Il Gestore della rete ha applicato tale misura per esigenze di sicurezza a seguito degli eventi del 28 settembre scorso. Complessivamente la produzione nazionale netta a gennaio 2004 (24,3 miliardi di kilowattora) è aumentata del 2,9% rispetto a gennaio 2003. In particolare si è avuto un aumento delle produzioni termoelettrica (+9,4%), geotermoelettrica (+1,5%) ed eolica (+23,6%). In diminuzione la produzione idroelettrica (-26,5%). Il profilo congiunturale della domanda elettrica a gennaio 2004 ha fatto registrare una crescita del 2,1% rispetto al mese precedente. Ulteriori informazioni e l’analisi dell’andamento dei consumi elettrici mensili sono disponibili nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “dati statistici” del sito www.Grtn.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
A LAINATE LA NUOVA SOCIETÀ DEL GAS |
|
|
|
|
|
Lainate, 10 febbraio 2004 – Aprono a Lainate i nuovi uffici di Smg, Società Municipale Gas. L’azienda si presenta alle famiglie, agli artigiani e commercianti ed al mondo imprenditoriale della città come il nuovo partner per la fornitura del gas.“Diamo il benvenuto alla nuova azienda del gas”, ha sottolineato nell’incontro di presentazione l’Assessore al Bilancio Alberto Landonio. “Questa opportunità di valutare e scegliere il proprio fornitore di servizi fra aziende che operano in un regime di libera concorrenza è senz’altro positiva: è il presupposto per garantire al consumatore migliori condizioni economiche e di servizio. Una considerazione importante se la contrattazione riguarda una voce significativa del bilancio di privati e aziende come quella del gas per il riscaldamento, gli usi domestici, l’attività industriale. Il Comune di Lainate partecipa nella nuova azienda di fornitura con una propria quota societaria: ciò consentirà alla città di ricavare nuove risorse finanziarie che potranno essere destinate al finanziamento di opere ed interventi per la cittadinanza”. Smg è una società a responsabilità limitata privata, con sede ad Arese, controllata per il 75% da Gesem s.R.l. (la società di servizi dei Comuni di Arese e Lainate) e partecipata per il 25% da Seigas, una consolidata azienda del settore operante da anni nell’ambito della distribuzione e vendita di gas naturale. Proprio in questi giorni vengono aperti al pubblico i nuovi uffici di Lainate, in largo Vittorio Veneto 12, proprio accanto al Punto Comune. La collocazione della nuova sede è una scelta mirata. I cittadini vi possono accedere agevolmente e con una certa familiarità: il Punto Comune, infatti, che ha sede nello stesso edificio, è già diventato per molti un riferimento apprezzato e riconosciuto nei rapporti quotidiani tra comune e cittadini. I nuovi sportelli Smg saranno aperti da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16 ed il sabato dalle 9 alle 12. Al consumatore interessato a una nuova formula di contratto gli operatori forniranno informazioni, consigli, prepareranno offerte e cureranno le pratiche di voltura dei contratti in essere. Per il primo contatto, oltre che allo sportello ci si potrà rivolgere anche a un numero verde (tel. 800.375330) o a un indirizzo di posta elettronica info@municipalegas.It Antonio Colombi, Amministratore Delegato di Smg, sottolinea gli obiettivi che l’azienda si è posta ed il ruolo che intende assumere nel mercato del gas metano del Nord Milanese. “Ovunque i consumatori sono ormai pronti a valutare nuove ipotesi di fornitura per il gas e, soprattutto, si aspettano migliori livelli di servizio. Lo ha già confermato quanto avvenuto nell’area aresina, ove da ottobre ad oggi Smg ha raccolto oltre mille contratti, per una quota di mercato già vicina al 30 per cento per l’utenza civile. L’avvio dell’attività nel lainatese, ove sono presenti circa 10 mila nuclei familiari, per consumi stimati attorno ai 20 milioni di metri cubi l’anno, è dunque un fatto di sicuro interesse e non solo per noi di Smg, che puntiamo al raddoppio dei volumi di fornitura complessivi entro il 2004. Anche i Lainatesi potranno infatti avere un servizio migliore, con bollette di facile lettura e riferite ai soli consumi effettivi, senza anticipi né conguagli; un’assistenza vera sia al telefono che agli sportelli; una pur sempre apprezzabile limatura delle tariffe. E per avere tutto questo, non solo non è necessario cambiare contatore, ma nemmeno pensare alla pratica, perché facciamo tutto noi. Anche questo va a conferma della qualità del servizio che vogliamo portare ai Lainatesi.” |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AIR LIQUIDE E SASOL HANNO INAUGURATO IL PIÙ GRANDE IMPIANTO DI OSSIGENO IN ATTIVITÀ NEL MONDO |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - Air Liquide e Sasol, leader mondiale nella produzione commerciale di combustibili liquidi e chimici derivati dal carbone e dal petrolio greggio, hanno concretizzato una partnership che durava da oltre 30 anni, inaugurando oggi il 15° impianto di produzione dell’ossigeno progettato e realizzato da Air Liquide nel complesso carbochimico della Sasol a Secunda, in Sud Africa. Questa nuova unità, con una capacità di distillazione di oltre 4.000 tonnellate al giorno, è il più grande impianto di ossigeno in attività nel mondo. Air Liquide ha appoggiato la necessità crescente di Sasol creando 15 unità di produzione nella zona di Secunda, situata a 170 kilometri da Johannesburg. Il più recente impianto ha una capacità di produzione di ossigeno giornaliera di circa 40.000 tonnellate che lo rendono il più grande sito produttivo del mondo dedicato ad un solo cliente. Commentando questo evento, François Darchis, Vice Presidente della Large Industries Europe & Technologies e membro del Comitato Esecutivo di Air Liquide ha detto: “Siamo contenti e orgogliosi di celebrare questo evento con Sasol, questo dimostra l’esperienza di Air Liquide nelle tecnologie di produzione dell’ossigeno,ad un livello sino ad ora mai eguagliato. Questa referenza ci permette, tra le altre cose, di riuscire a soddisfare le esigenze della industria Gtl (Gas To Liquids), destinata a svilupparsi in futuro.” Mr Pieter Cox, direttore esecutivo del gruppo Sasol, ha commentato: “Questo 15° impianto di produzione di ossigeno assicurerà stabilità negli approvvigionamenti di ossigeno ed ottimizzerà l'ulteriore crescita nella nostra produzione carburanti sintetici. Inoltre aumenterà la produzione di due gas nobili rari, il cripto e lo xeno, notoriamente usati nei sistemi di illuminazione avanzati, laser, analizzatori medici e sistemi fotografici ad alta frequenza.” |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ENEL VINCE IL "RISK MANAGEMENT AWARD" 2004 E'LA PRIMA SOCIETÀ ITALIANA A RICEVERE IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO DELLA RIVISTA BRITANNICA RISK PER LA MIGLIORE GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI |
|
|
|
|
|
Roma, 12 febbraio 2004 – Enel ha vinto il “Risk Management Award” che viene attribuito ogni anno all’azienda che più si è distinta nella gestione dei rischi finanziari. Il premio è stato istituito dalla rivista britannica Risk, una delle più qualificate in Europa in tema di gestione del rischio di cambio, di tasso d’interesse, azionario, delle commodities, di credito. Ad Enel è stata riconosciuta l’eccellenza nella strategia finanziaria perseguita, focalizzata sulla riduzione del costo del debito e sulla sua stabilizzazione piuttosto che puntando al conseguimento di profitti sulla gestione dei derivati. Enel è la prima società italiana a ricevere il prestigioso riconoscimento. In passato è stato attribuito a Johnson Controls (2000), Volvo (2001), Microsoft (2002), Scottish Power (2003). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA A TALUNE CONDIZIONI LA CONCENTRAZIONE TRA AIR FRANCE E KLM |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 12 febbraio 2004 - La Commissione europea ha autorizzato la concentrazione tra Air France e Klm dopo che le imprese hanno risolto positivamente i problemi legati alla riduzione della concorrenza che l'operazione avrebbe creato soprattutto per i collegamenti tra Parigi e Amsterdam e tra l'Europa e gli Stati Uniti. Dopo aver esaminato la prima importante concentrazione tra compagnie aeree europee la Commissione ha chiesto alle imprese di cedere 94 slot singoli di atterraggio o decollo al giorno. Ciò consentirà alle compagnie aeree concorrenti di istituire un servizio, in un segmento ove la concorrenza sarebbe altrimenti stata eliminata o fortemente ridotta, cosicché i viaggiatori europei potranno continuare a beneficiare della possibilità di scelta dei vettori e di prezzi concorrenziali. I governi olandese e francese hanno inoltre assicurato alla Commissione che verranno ceduti diritti di traffico ad altri vettori che desiderino inserire uno scalo a Parigi o Amsterdam nei loro voli aventi come destinazione paesi non appartenenti all'Ue o gli Stati Uniti. Essi hanno inoltre assicurato che non sottoporranno a regolamentazione i prezzi sulle rotte a lungo raggio, per le quali altri vettori offrono servizi indiretti in concorrenza con Air France e Klm. Il Commissario per la concorrenza Mario Monti ha dichiarato: "L'esito di questo caso dimostra che il consolidamento del settore dei trasporto aereo in Europa può avvenire nel pieno rispetto delle regole di concorrenza. Grazie alla concentrazione tra Klm e Air France i passeggeri potranno beneficiare di una maggiore scelta di destinazioni e servizi senza dover pagare prezzi più elevati sulle rotte in cui la presenza di tali compagnie è più forte" Un consolidamento auspicabile Il 18 dicembre 2003 Air France e Klm hanno notificato un accordo quadro in base al quale Air France avrebbe acquisito il controllo di Klm. Anche se con l'operazione nasce il più grande gruppo aereo in Europa, dalle indagini della Commissione è emerso che le reti delle imprese sono sostanzialmente complementari. Air France è più presente nell'Europa meridionale e in Africa rispetto a Klm che dispone invece di un numero di rotte più elevato verso l'Europa settentrionale e l'estremo oriente. Dal punto di vista dei consumatori, grazie alla concentrazione i clienti di Klm potranno avere accesso a più di 90 nuove destinazioni mentre ai clienti di Air France saranno offerte 40 nuove rotte. Si prevede inoltre che la concentrazione apporterà benefici ai consumatori e all'economia nel suo complesso grazie al risparmio dei costi e al miglioramento dei servizi che deriveranno dall'unione delle due reti. Ma alcuni problemi dovevano essere risolti La Commissione è sempre stata favorevole al consolidamento del settore del trasporto aereo ma ha anche insistito sul fatto che tale consolidamento non deve essere realizzato a danno dei consumatori. Ciò vale per le alleanze stipulate negli ultimi dieci anni e vale ancor più per le concentrazioni per le quali la concessione di un'autorizzazione non ha limiti nel tempo a differenza di quanto avviene per le alleanze che sono autorizzate solitamente per un periodo di sei anni. Benché le reti delle compagnie siano ampiamente complementari, la concentrazione Air France/klm, la prima vera concentrazione nel settore del trasporto aereo europeo, eliminerà o ridurrà considerevolmente la concorrenza su 14 rotte in cui ora le imprese sono attivamente o potenzialmente concorrenti. Si tratta dei seguenti collegamenti: rotte intraeuropee (Amsterdam-parigi, Amsterdam-lione, Amsterdam-marsiglia, Amsterdam-tolosa, Amsterdam-bordeaux, Amsterdam-roma, Amsterdam-milano, Amsterdam-venezia e Amsterdam-bologna). Rotte intercontinentali o a lungo raggio (Amsterdam-new York, Parigi-detroit, Amsterdam-atlanta, Parigi-lagos (Nigeria) e Amsterdam-lagos). L'esperienza della Commissione in tale campo mostra che il principale ostacolo per l'ingresso nel mercato è rappresentato dallo scarso numero di diritti di decollo e atterraggio negli aeroporti europei che sono estremamente congestionati. Parigi e Amsterdam non fanno eccezione. Il persistere di regolamentazioni restrittive nazionali può anche impedire lo sviluppo di una libera concorrenza soprattutto relativamente ai voli indiretti sulle rotte a lungo raggio. Impegni Per dissipare le preoccupazioni della Commissione le parti si sono impegnate a cedere 47 coppie di slot (ossia 94 slot singoli di decollo e atterraggio) al giorno(1). Ciò crea le condizioni, affinché le compagnie concorrenti possano complessivamente offrire fino a 31(2) voli i al giorno di sulle rotte in questione. Ciò significa ad esempio che un concorrente potrebbe offrire sei nuovi voli andata e ritorno al giorno tra Parigi e Amsterdam e che lo stesso o un altro concorrente potrebbe anche offrire un volo quotidiano tra Amsterdam e New York. Ciò garantisce che i passeggeri di tali rotte abbiano a disposizione una scelta di servizi e prezzi concorrenziali. Per la prima volta la cessione di slot è imposta per un periodo di tempo illimitato, a differenza dei sei anni previsti per le alleanze; inoltre se gli slot non sono utilizzati correttamente o se sono sottoutilizzati dall'operatore entrato sul mercato essi devono essere restituiti al coordinatore degli slot e non alle compagnie aeree partner. Al fine di incoraggiare l'ingresso sul mercato di nuovi operatori è previsto che essi possano acquisire anche i cosiddetti "diritti acquisiti" sugli slot ottenuti per la rotta Parigi-amsterdam dopo un periodo la cui durata è riservata, a condizione che questi si impegnino a offrire il servizio sulla rotta in questione per almeno tre anni. Ciò significa che essi potranno utilizzarli per altre destinazioni quando sarà completato il collegamento ferroviario ad alta velocità tra le due città o quando saranno comparsi nuovi concorrenti. Questa nuova disposizione farà accrescere il valore degli slot ceduti, riducendo di conseguenza il pericolo che emerga un nuovo operatore. Come d'abitudine l'impegno relativo agli slot è accompagnato da misure che impongono alle compagnie aeree partner di astenersi dall'aumentare la loro offerta di voli ("blocco della frequenza") sulle rotte in questione e ciò allo scopo di dare ai nuovi operatori che entrino sul mercato la possibilità di imporsi come concorrenti credibili. Tra gli altri impegni assunti da Klm e Air France vi è quello di acconsentire a stipulare accordi cosiddetti intermodali con società di trasporti terrestri ad esempio per aumentare l'attrattiva del collegamento ferroviario Thalis tra Parigi e Amsterdam (ad esempio una persona che viaggia per affari potrebbe effettuare il viaggio di andata in treno e il ritorno in aereo per approfittare della maggiore frequenza dei collegamenti aerei). Infine le autorità nazionali francesi e olandesi hanno assicurato la Commissione che cederanno diritti di traffico alle compagnie aeree che desiderino inserire uno scalo a Parigi o a Amsterdam nei loro voli aventi come destinazione paesi non appartenenti all'Ue o gli Stati Uniti. Esse hanno inoltre assicurato che si asterranno dal sottoporre a regolamentazione i prezzi sulle rotte a lungo raggio. Tale aspetto è importante perché la Commissione ha considerato l'esistenza di concorrenza indiretta o concorrenza tra reti sulle rotte a lungo raggio come un elemento attenuante nella valutazione dell'esistenza di una posizione dominante. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AIR FRANCE TRAFFICO GENNAIO 2004: AUMENTO DEL TRAFFICO DEL 3,7% LOAD FACTOR A 72,6% (-0,6 PUNTI) |
|
|
|
|
|
Roma, 12 febbraio 2004 - Malgrado le perturbazioni meteorologiche, l’attività del mese di gennaio registra una progressione del traffico del 3,7% per una capacità in aumento del 4,6%. Il load factor si attesta a 72,6% (-0,6 punti). La rete lungo raggio riporta un aumento del 3,5% del traffico per una crescita della capacità del 3,9%. Il load factor si stabilisce a 78,5% (-0,4 punti). Sull'america del Nord, il traffico aumenta del 5,0% e l'offerta del 4,1%. Il load factor si stabilisce al 73,7% (+0,6 punti). L'attività sull’America Latina rimane dinamica con una progressione di 2,8 punti del load factor (85,6%), mentre il traffico aumenta del 22,0% per una crescita del 18,0% dell’offerta. Sulla rete asiatica il traffico é in progressione del 2,5% per un’offerta in aumento del 3,6%, dovuto in particolare alla linea Parigi-canton. Il load factor si attesta a 79,1% (-0,9 punti). Sulla rete Caraibi / Oceano Indiano, le capacità registrano un leggero aumento (+0,5%) mentre il traffico regredisce del 3,5%. Nonostante sia in calo di 3,4 punti, il load factor si stabilisce ad un livello elevato : 81,6%. Sulla rete Africa / Medio Oriente, l’offerta é praticamente stabile (+0,4%) mentre il traffico aumenta del 2,6% Il load factor aumenta di 1,6 punti a 75,7%. La rete medio raggio internazionale registra un aumento del traffico del 6,1%, in linea con l’offerta (+6,5%). Il load factor si stabilisce a 54,5% (-0,2 punti). Sulla rete domestica, il traffico progredisce del 2,5% per un’offerta in aumento del 6,3%, tenendo presente la scomparsa di Air Lib dal mercato. Conseguentemente il load factor scende di 2,2 punti a 59,3%, ritrovando il livello di gennaio 2002. Durante il mese di gennaio, il traffico merci aumenta dell’1,3%, in linea con l’offerta (+1,6%). Il load factor si stabilisce a 59,4% (-0,2 punti). Corretta per gli effetti statistici*, l'offerta progredisce dello 0,6% ed il load factor di 0,4 punti. Statistiche Attività trasporto passeggeri
Gennaio 2004 / gennaio 2003 | Offerta (Ask) | Traffico (Rpk) | Load factor | | in milioni | in % | in milioni | in % | in % | variazione | | | | | | | | Lungo raggio Gruppo | 8 381 | +3,9% | 6 583 | +3,5% | 78,5% | -0,4 | America | 3 182 | +7,8% | 2 455 | +9,9% | 77,1% | +1,5 | Asia | 1 894 | +3,6% | 1 499 | +2,5% | 79,1% | -0,9 | Africa-medio Oriente | 1 149 | +0,4% | 870 | +2,6% | 75,7% | +1,6 | Caraibi-oceano indiano | 2 180 | +0,5% | 1 778 | -3,5% | 81,6% | -3,4 | | | | | | | | Europa Gruppo | 1 825 | +6,5% | 995 | +6,1% | 54,5% | -0,2 | Compagnia Af | 1 599 | +5,5% | 876 | +4,9% | 54,8% | -0,3 | Filiali regionali | 226 | +14,2% | 119 | +16,0% | 52,4% | +0,8 | | | | | | | | Domestico Gruppo | 1 261 | +6,3% | 748 | +2,5% | 59,3% | -2,2 | Compagnia Af | 1 074 | +6,9% | 658 | +3,0% | 61,3% | -2,3 | Filiali regionali | 187 | +2,6% | 90 | -1,1% | 48,2% | -1,8 | | | | | | | | Totale Gruppo | 11 467 | +4,6% | 8 326 | +3,7% | 72,6% | -0,6 | Totale Compagnia Af | 11 054 | +4,4% | 8 118 | +3,6% | 73,4% | -0,6 | Totale filiali regionali | 413 | +8,6% | 209 | +7,9% | 50,5% | -0,3 |
Totale 10 mesi al 31 gennaio 2004 | Offerta (Ask) | Traffico (Rpk) | Load factor | | in milioni | in % | in milioni | in milioni | in % | in milioni | | | | | | | | Lungo raggio Gruppo | 80 988 | +1,1% | 64 719 | +0,5% | 79,9% | -0,5 | America | 33 365 | +3,6% | 27 374 | +5,5% | 82,0% | +1,5 | Asia | 16 632 | -7,6% | 12 985 | -12,1% | 78,1% | -4,0 | Africa-medio Oriente | 11 114 | -5,4% | 8 365 | -4,3% | 75,3% | +0,8 | Caraibi-oceano indiano | 20 208 | +9,3% | 16 214 | +6,7% | 80,2% | -1,9 | | | | | | | | Europa Gruppo | 18 420 | +5,5% | 11 867 | +3,5% | 64,4% | -1,2 | Compagnia Af | 16 258 | +5,6% | 10 523 | +3,2% | 64,7% | -1,5 | Filiali regionali | 2 162 | +4,6% | 1 344 | +5,7% | 62,2% | +0,6 | | | | | | | | Domestico Gruppo | 12 586 | +0,1% | 8 358 | +2,1% | 66,4% | +1,3 | Compagnia Af | 10 724 | 0,0% | 7 307 | +2,7% | 68,1% | +1,8 | Filiali regionali | 1 863 | +0,9% | 1 051 | -2,1% | 56,4% | -1,7 | | | | | | | | Totale Gruppo | 111 994 | +1,7% | 84 945 | +1,0% | 75,8% | -0,5 | Totale Compagnia Af | 107 969 | +1,6% | 82 549 | +1,0% | 76,5% | -0,5 | Totale filiali regionali | 4 025 | +2,9% | 2 395 | +2,1% | 59,5% | -0,4 | Attività merci
| Offerta (Atk) | Traffico (Rtk) | Load factor | | in milioni | in % | in milioni | in % | in % | variazione | Gennaio 2004 / Gennaio 2003 | 653 | +1,6% | 388 | +1,3% | 59,4% | -0,2 | Totale 10 mesi al 31 gennaio 2004 | 7 068 | +0,1% | 4 493 | -1,2% | 63,6% | -0,4 | * una modifica del referenziale statistico, applicato dal mese di settembre, accentua artificialmente la crescita dell’offerta che si traduce in una diminuzione articiale del load factor. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
STATISTICHE SERVIZIO CLIENTI RYANAIR GENNAIO 2004 |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - Ryanair, la linea aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha diffuso oggi, 11 febbraio, le statistiche relative al servizio clienti per il mese di gennaio 2004. Ryanair come previsto dalla sua carta dei servizi si impegna a pubblicare le statistiche di servizio ogni mese e questo conferma che Ryanair è anche il N.1 per il Customer Service. L’92% di tutti i 14.283 voli Ryanair è arrivato in orario nel mese di gennaio. Ryanair mantiene gli standard di linea aerea N.1 per puntualità battendo Easyjet tutte le settimane nel 2004 ed è anche al primo posto per il minor numero di cancellazioni. I reclami registrati sono meno di uno (0.76) ogni 1000 passeggeri. I bagagli smarriti sono meno di uno (1.2) ogni 1000 passeggeri.
Statistiche passeggeri Gennaio 2004 | 2003 | 2004 | Voli in Orario | 78% | 92% | Reclami per 1000 pax | 0.78 | 0.76 | Bagagli smarriti per 1000 pax | 1.18 | 1.20 | Risposta ai reclami entro 7 giorni | 100% | 100% | Statistiche Mensili Ryanair comparate con L’associazione delle Linee Aeree Europee *Le seguenti statistiche sono basate sul report ai consumatori dell’Aea del mese di Dicembre 2003 pubblicato sui siti delle compagnie aeree Ryanair la linea aerea N.1 per puntualità in Europa
Linea Aerea | Posizione | % | | Ryanair | 1 | 85.0 | Sas | 2 | 83.5 | Lufthansa | 3 | 81.9 | Air France | 4 | 76.3 | Easyjet | 5 | 76.2 | Alitalia | 6 | 73.4 | British Airways | 7 | 73.3 | % di voli arrivati entro 15 minuti dall’orario previsto | | | | | | | Fonte: Statistiche mensili Ryanair e Aea, Dicembre 2003 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UN PROGETTO SVILUPPATO DA NPV PER BEL FROMAGERIES |
|
|
|
|
|
milano, 12 febbraio 2004 - Npv - Net Present Value -, società milanese di consulenza di direzione nata nel gennaio 2003 e già attiva, grazie ad importanti progetti di consulenza con aziende leader in campo nazionale e internazionale, ha da poco sviluppato un interessante progetto per il gruppo francese Bel Fromageries, che aveva l’esigenza di integrare le strategie commerciali e distributive della storica azienda lombarda Cademartori (controllata dal 1994) e della appena acquisita Leerdammer Italia. Il progetto ha permesso di ottenere risparmi per diverse centinaia di migliaia di Euro, di ridurre i costi di trasporto di circa il 15% e di arrivare ad un modello integrato di vendita e distribuzione per le 13.000 tonnellate di prodotto movimentate annualmente dal gruppo in Italia Il progetto avviato da Npv a luglio 2003 e durato 3 mesi, ha evidenziato fin da subito come le due realtà effettivamente presentassero significative differenze di modalità vendita, di stagionalità, di portafoglio prodotti e di strategie di marketing. I professionisti di Npv sono riusciti nell’intento di valorizzare le caratteristiche delle due aziende e di massimizzare il valore dell’acquisizione ottimizzando la copertura del mercato e l’efficienza di tempi e costi di distribuzione. In concreto è stato costruito un modello ad hoc per l’identificazione dei clienti da servire direttamente, fondato su volumi e sul peso del singolo cliente sul fatturato del grossista di zona, in maniera da massimizzare i benefici e minimizzare la disruption conseguenti alle decisioni dell’azienda in merito alla strategia distributiva. Infine, è stata realizzata un’analisi comparativa di dettaglio tra il modello vendita Leerdammer di “concorso allo sconto” ed il modello Bel Cademartori di rifatturazione, cliente per cliente, sviluppando soluzioni customizzate. Il progetto ha permesso quindi all’azienda di massimizzare il valore della fusione sfruttando tutto l’equity dei brand Bel Cademartori e Leerdammer, attraverso la relazione diretta con i clienti più importanti, e di ridurre in misura significativa i costi di distribuzione e trasporto, grazie ad un modello integrato di distribuzione ed alla selezione di un nuovo operatore logistico. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FINANZIAMENTI REGIONALI PER LA CASA: IL COMUNE DI MILANO SI AGGIUDICA
OLTRE 17 MILIONI DI EURO PER 220 NUOVI ALLOGGI DESTINATI ALLE CATEGORIE DEBOLI |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - Ammontano complessivamente a oltre 17 milioni gli euro che il Comune di Milano incasserà dalla Regione Lombardia per realizzare 220 alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica. Lo ha comunicato la stessa Regione Lombardia trasmettendo al Comune i Decreti dirigenziali. Si tratta di stanziamenti previsti da un bando della Regione (un provvedimento per l’emergenza abitativa approvato dalla Regione nell’ottobre 2003 all’interno del Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica Prerp 2002-2004). Al quale il Comune di Milano ha partecipato nel dicembre 2003 presentando due proposte. Le due proposte, con le quali si è aggiudicato i finanziamenti regionali, consistono in due interventi di edilizia residenziale pubblica all’interno di un Programma di Riqualificazione Urbana già in atto a dimostrazione che, ancora una volta, i P.r.u. Stanno consentendo di dotare la città di alloggi destinati alle categorie più deboli . “Milano è stata previdente: nei P.r.u. E nei P.i.i. Sono stati ricavati gli spazi per realizzare l’edilizia per i più deboli ai quali la Regione ha destinato risorse pubbliche” - ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga -. “E’ questa la risposta concreta che Milano fornisce, non confinando gli insediamenti per i più bisognosi in ghetti o in aree unicamente dedicate, ma all’interno di quartieri polifunzionali e articolati come sono quelli in fase di realizzazione nelle zone industriali dismesse”. In un’area di proprietà comunale in via Missaglia verranno realizzati 5 edifici che consentiranno di mettere a disposizione 220 nuovi alloggi e due asili nido per una superficie complessiva di 15.000 mq. Questi alloggi sono destinati ad essere affittati a canone sociale alle categorie socialmente deboli che oggi necessitano di una casa. Parte di essi, inoltre, saranno assegnati ai lavoratori che, come da Protocollo d’Intesa firmato lo scorso giugno dall’Aler e dalle Associazioni Imprenditoriali, risiedono a Milano con contratto di lavoro a tempo determinato e necessitano di un contratto di locazione o a tempo. Anche grazie a questo Protocollo le proposte del Comune sono state accolte e giudicate prioritarie dalla Regione. “Anche grazie al Protocollo firmato con le Associazioni di Categoria – ha concluso Verga - abbiamo avuto tutte le carte in regola per ottenere questo importante finanziamento dalla Regione”. Entro l’anno inizieranno i lavori che saranno terminati in 30 mesi. Dati Primo intervento: numero alloggi: 78; costo convenzionale: 8.195.881,20 euro; cofinanziamento regionale: 6.556.704,96 euro (80% del costo riconoscibile); superficie complessiva: 4.959,00 mq. Secondo intervento: numero alloggi: 142; costo convenzionale: 13.316.128,80 euro; cofinanziamento: 10.652.902,42 euro (80% del costo riconoscibile); superficie complessiva: 10.243,18 mq. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AVETE VOGLIA DI IMPRESA? ARRIVANO IN AIUTO I CORSI FORMAPER PROPONE CORSI E SEMINARI PER GLI IMPRENDITORI "IN ERBA" |
|
|
|
|
|
Milano, 11 febbraio 2004. “Comunicazione on-line e multimediale”, "Mettersi in proprio: trasformare il proprio hobby in impresa", "Organizzare spettacoli ed eventi culturali", "Creare impresa nel turismo e nei servizi sociali: infanzia, giovani, terza età”, "Gestire tempo e stress nella piccola impresa": sono alcuni dei seminari e dei corsi organizzati da Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, per i mesi di febbraio e marzo. I temi-novità sono: Internet, tecnologia della comunicazione, ambiente e tempo libero che si affiancano a quelli tradizionali sulle principali funzioni aziendali - marketing, personale, bilancio. “L’attività della Camera di Commercio, per quel che riguarda la nascita di nuove imprese, - ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - dal 1987 ha coinvolto 48.000 persone tra aspiranti e piccoli imprenditori. E fare impresa, sono convinto, rappresenta il modo più creativo di creare nuova occupazione, contribuendo così "da protagonisti" allo sviluppo di Milano e del Paese”. Seminari e corsi Orientamento all'imprenditorialità e al lavoro autonomo. Il Corso “Mettersi in proprio” (19 febbraio), fornisce agli aspiranti imprenditori i primi elementi per orientarsi in un mercato sempre più dinamico e competitivo. Ma per chi volesse realizzare il “lavoro ideale” e quindi trasformare in business ciò che fa nel tempo libero c’è il corso “Mettersi in proprio: trasformare il proprio hobby in impresa” (25 marzo). Il seminario intende fornire gli strumenti metodologici e le informazioni necessarie per meglio definire e verificare la possibilità di trasformare un hobby in una attività economica. La creazione d'impresa ed il lavoro autonomo: cosa fare per conoscere il mercato, prevedere prezzi e costi, scegliere la forma giuridica e trovare finanziamenti? Per avviare un’impresa su solide basi, il primo passo è quello di elaborare e realizzare il business plan. Ed ecco i corsi: “Promuovere spettacoli ed eventi culturali. Come fare un piano d’impresa” (27/28 febbraio) aiuta a identificare gli strumenti fondamentali per definire ed elaborare un piano di fattibilità. Nuovo sul fronte delle attività imprenditoriali, esso si prefigge di dare gli elementi di orientamento nel panorama della domanda e dell'offerta di spettacolo. E poi i seminari: "Diventare consulente in comunicazione on-line e multimediale" (5/6 marzo), rivolto a coloro che intendono mettersi in proprio nel settore delle nuove tecnologie per offrire prodotti e servizi di consulenza telematica ed informatica alle piccole e medie imprese, “Creare impresa nel turismo” (12/13 marzo) e “Creare impresa nei servizi sociali: infanzia, giovani, terza età” (19/20 marzo), settore in forte espansione che risponde ad una crescente domanda sociale di nuovi bisogni e maggior attenzione ai diritti personali. Tutto il sapere manageriale si è sviluppato considerando le grandi organizzazioni. Le piccole imprese funzionano in modo diverso e originale. Per saper gestire una piccola impresa occorre disporre di conoscenze, metodologie e tecniche adeguate e specifiche. Tra i corsi organizzati da Formaper per aiutare i piccoli imprenditori troviamo: “Gestire e sviluppare la piccola impresa” (29/30/31 marzo), un programma innovativo progettato appositamente per sviluppare la professionalità del piccolo imprenditore e “Le opportunità della nuova Legge Biagi” (25 marzo). Ci sono poi i corsi su marketing e vendite: “Il marketing per la piccola impresa” (10/11 marzo), “La cura del Cliente come vantaggio competitivo” (18/25 marzo - 1 aprile) e quelli sull'Amministrazione sulla finanza e sul controllo, quale "Il bilancio per non specialisti" (10/11 marzo) che affronta le tematiche della gestione aziendale attraverso l'analisi dei processi. Spesso imprenditori e manager sperimentano situazioni di utilizzo non ottimale del proprio tempo di lavoro e di vita, disorganizzazione e improduttività, insoddisfazione, ansia e stress. Diviene quindi fondamentale sviluppare abilità personali e i comportamenti tipici di un buon manager. A questo proposito sono stati organizzati i corsi: "Gestire tempo e stress nella piccola impresa " (3/4 marzo) progettato per sviluppare le capacità di pianificazione e di gestione del proprio tempo, abbandonando le abitudini errate e imparando a gestire il proprio stress e “Migliorare se stessi per gestire gli altri” (16/17/23/30 marzo). Per informazioni e iscrizioni : Formaper, Segreteria Corsi, Via Camperio 1 - 20123 Milano. Tel. 028515.5385 - Fax 02/8515.5331 - E-mail: formaper.Mkt@mi.camcom.it - Sito Internet http://www.Formaper.com |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
30.000 ITALIANI HANNO IL CAPO EXTRACOMUNITARIO MAROCCHINI E CINESI I PIÙ ATTIVI NEL COMMERCIO, INDUSTRIA E COSTRUZIONI |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004. Le ditte individuali extracomunitarie hanno raggiunto quota 139.380 in Italia nel 3° trimestre 2003, il 4,1% delle ditte individuali in Italia, con una crescita (+16,3%) molto superiore rispetto alla media delle imprese individuali (+0,2%). E danno lavoro a 150.000 persone, di cui 30.000 italiani. A ben considerare, dunque tra lavoro autonomo – l’imprenditore - e dipendente le extra imprese creano 290.000 posti di lavoro. Marocchini al primo posto: il 17% delle ditte individuali extracomunitarie appartiene a un titolare marocchino, seguono i cinesi (10,9%). Più presenti in Lombardia (17,7%), Toscana (10,5%), Emilia Romagna (9,3%), Veneto (9%), Lazio (8,8%). Primati che si consolidano con una crescita delle imprese con titolare extracomunitario dall’anno precedente: in Lombardia 4001 nuove imprese, seguita da Emilia Romagna (2138), Lazio (2064), Veneto (1969). Tra i settori preferiti: commercio (43%), manifatturiero (23%), costruzioni (13,5%). Questi i dati da un’indagine della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab. Mim su dati del Registro delle Imprese al terzo trimestre 2003. “La crescita delle imprese con titolare di origine extracomunitaria - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - si integra con la caratteristica apertura al mondo esterno e internazionale. Un filo rosso che ci lega al nostro passato. Ma che oggi assume aspetti nuovi: ci troviamo a far fronte sul nostro stesso territorio, a dare risposte alle diversità culturali, ad esigenze emergenti. Per quanto riguarda l’impresa, tra l’altro la Camera di Commercio propone corsi di formazione mirati a un consolidamento di questa nuova imprenditoria. Certo non vi può essere solidarietà al di fuori della legalità, ma di fronte a queste tendenze che stanno prendendo forma così rapidamente e in modo non sempre prevedibile occorre uno sforzo di coordinamento tra le istituzioni”. Le nazionalità più diffuse tra le imprese. La comunità marocchina conduce per numero di imprese individuali nel 3° trimestre 2003: 23.663 imprese, il 17% del totale delle imprese extracomunitarie. Seguono i Cinesi con 15.156 imprese (10,9%), senegalesi (9363, 7%), albanesi (6%), rumeni, tunisini e slavi (4%). Chi cresce di più. Per la crescita percentuale guida la comunità albanese, con 2.389 nuove imprese individuali (+36,6%), di fronte ad una crescita media delle imprese extracomunitarie del 16,1%, ben 19.354 nuove imprese. Seguono la comunità rumena (+35,4%, 1.566 nuove imprese), e quella pakistana (+31,9%, 518 nuove imprese). Per settore di attività. La comunità cinese guida con 8144 attività nel settore manifatturiero e negli alberghi e ristoranti (1227), mentre gli Albanesi guidano nel settore costruzioni, con 7127 imprese individuali. Ai Marocchini il primato di imprese nel settore del commercio (18550 imprese). Regione per regione. La Lombardia conduce con 24.684 imprese, il 17,7% delle imprese individuali extracomunitarie in Italia. Seguono Toscana (14.586 imprese, 10,5%) e Emilia-romagna (13.015 imprese, 9,3%). Per la crescita guida il Lazio (+20,1%), davanti all’Emilia-romagna (+19,7%),% e Lombardia (+19,3%), superiori alla crescita nazionale (+16,1%) . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FUTURLEGNO 2004 "NUOVA LINFA PER L'ARTIGIANATO" UN CONCORSO NAZIONALE RISERVATO PER AVVICINARE I GIOVANI AL MONDO DEL LEGNO E ALLE SUE LAVORAZIONI. |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2003 - Come avvicinare i giovani al fascino del legno, della sua lavorazione, delle professioni vecchie e nuove ad esso legate? Futurlegno 2004 "nuova linfa per l'artigianato" è la proposta di Confartigianato Legno Arredo Nazionale : un concorso nazionale che coinvolge gli studenti delle scuole medie superiori di tutt'Italia (in particolare le classi terze, quarte e quinte degli istituti professionali, tecnici e artistici) attraverso un questionario di 40 domande (quest'anno sul tema specifico: "dal legno grezzo alla finestra certificata") che offre l'opportunità di studiare, ricercare, approfondire segreti, notizie e curiosità sul legno. Il progetto rientra negli obiettivi "Orientagiovani 2004", il programma che offre ai giovani l'opportunità di conoscere da vicino il mondo dell'impresa, sostenuto da Confindustria, Confartigianato, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L'iniziativa, nata da un'idea del Gruppo legno -arredo della Confartigianato di Treviso, sostenuta e già proposta con successo, nel 2002 e nel 2003, a Treviso e Lanciano, assume ora un respiro nazionale, recepisce il Patrocinio del Ministero dell'Istruzione, trova il sostegno fattivo del Consorzio Millenium ed approderà al Saiedue di Bologna, mercoledì 17 marzo 2004, presso il Centro congressi di Bologna fiere. In occasione della giornata inaugurale del Saiedue, infatti, le 10 classi selezionate saranno invitate a partecipare al quiz finale che determinerà la classifica del concorso, assegnando numerose borse di studio (in particolare 2000 euro alla prima classificata, 1500 alla seconda, 1000 alla terza e 500 a ciascuna delle altre classi finaliste). L'importanza e il valore di Futurlegno vanno naturalmente ben oltre la competizione: l'obiettivo infatti è di coinvolgere i giovani, proprio nel momento in cui orientano il proprio percorso professionale, avvicinandoli ad un settore - quello della lavorazione del legno - che coniuga sempre più competenze e creatività artigianali con l'utilizzo di nuove tecnologie. Favorire un ricambio generazionale tra gli operatori del settore, in un momento in cui il legno viene riscoperto come materiale naturale ed ecocompatibile, antico e moderno al tempo stesso, è uno degli impegni principali di Confartigianato Legno Arredo. Per informazioni: (Dr. Michele Testa, michele.Testa@iride.it - tel. 02 66120219) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LE ACCADEMIE CHIEDONO NUOVI FONDI GLOBALI PER IL PROGRESSO DELLA SCIENZA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 12 febbraio 2004 - Interacademy Council, un'organizzazione che riunisce 90 accademie scientifiche di tutto il mondo, ha sollecitato la creazione di due nuovi fondi globali per incrementare le capacità tecniche e scientifiche dei paesi in via di sviluppo. La proposta, formulata nel rapporto 'Inventing a better future; a strategy for building worldwide capacities in science and technology', suggerisce di usare i nuovi fondi per creare centri di eccellenza (una ventina per paese o regione) e mettere a punto un sistema di prestiti competitivi. Il rapporto prende spunto dalla constatazione che 'Il mondo sta rapidamente cambiando sulla spinta della scienza e della tecnologia. [...] La realtà è che molte innovazioni spesso non favoriscono chi più ne avrebbe bisogno e che i benefici non sempre si ripartiscono equamente in tutto il pianeta'. 'Lo scopo che ci siamo prefissi con questo rapporto è di incitare accademie scientifiche, agenzie per lo sviluppo e organismi internazionali del mondo intero ad appoggiare le politiche che rafforzano scienza e tecnologia a vantaggio dell'umanità tutta' ha dichiarato Jacob Palis, copresidente del gruppo responsabile del rapporto. Il professor Palis ha aggiunto che è questo il momento buono per agire, perché i paesi in via di sviluppo 'cominciano a dare la giusta importanza a scienza e tecnologia mentre dal suo canto la comunità scientifica internazionale si sta rendendo conto che hanno qualcosa da offrire al mondo intero'. Il segretario generale delle Nazioni Unite (Onu) Kofi Annan ha accolto con favore il rapporto, affermando che l'Onu intende mobilitare le 'migliori menti scientifiche della nostra epoca' e che tocca ora alla comunità scientifica internazionale fare il possibile per trasformare le raccomandazioni del rapporto in azioni concrete. Il rapporto individua cinque aree di azione per incrementare la capacità scientifica dei paesi in via di sviluppo: strategia, risorse umane, istituzioni, collegamento tra pubblico e privato, finanziamento. I fondi globali dovranno risolvere i problemi di tutte queste aree. Il rapporto definisce i centri di eccellenza 'la chiave per l'innovazione', la cui importanza 'non sarà mai abbastanza apprezzata', e sottolinea che per creare questi centri i paesi in via di sviluppo non hanno bisogno di ripartire da zero: 'per ottenere i risultati voluti basterà sviluppare o modificare i migliori programmi di ricerca e sviluppo già avviati in ciascun paese '. Interacademy Council mette in rilievo la necessità di coinvolgere il settore privato, ma ribadisce che per ottenere un tale risultato il settore pubblico dovrà creare un 'contesto favorevole'. Il rapporto indica anche che è imprescindibile definire un quadro di riferimento per l'interfaccia tra pubblico e privato, in modo che i due settori siano consapevoli dei limiti in cui possono agire e delle possibili aree di sovrapposizione. 'La comunità internazionale non ha prestato sufficiente attenzione alla necessità di potenziare le capacità scientifiche e tecnologiche, vero motore dello sviluppo basato sulla conoscenza. Ed è precisamente questo problema, la necessità di correggere un'omissione critica, che noi adesso intendiamo affrontare', conclude il rapporto nel sintetizzare gli obiettivi descritti. Per consultare il rapporto: http://www.Interacademycouncil.net/report.asp?id=6258 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BAMBINI E RAGAZZI A SCUOLA DI EDUCAZIONE STRADALE 20.000 ADOLESCENTI IMPARERANNO A GUIDARE IL MOTORINO E 3.000 BIMBI A "CRESCERE IN SICUREZZA" |
|
|
|
|
|
Milano, 12 febbraio 2004 - "Tre ore per due ruote" e "Crescere in sicurezza" sono le due principali iniziative della Regione di educazione stradale per i giovani. La prima consiste in 2.000 corsi per 20.000 ragazzi (10 per ogni corso) che effettueranno su piste chiuse, con casco e tute protettive e coperti da assicurazione, prove pratiche di guida di motorini sotto la sorveglianza di istruttori, in vista della patente obbligatoria. La seconda è un'iniziativa sperimentale di educazione stradale che coinvolge 3.000 bambini fra i 4 e i 10 anni di 120 classi delle province di Milano, Bergamo, Sondrio e Pavia, in collaborazione con l'Unasca (Unione nazionale scuole e consulenti automobilistici). Questi corsi sono rivolti anche a coloro che sono chiamati ad accompagnarli nella loro crescita educativa e nel loro divenire utenti della strada (insegnanti, genitori, istruttori delle autoscuole). "Il continuo succedersi di gravi incidenti che vanno a colpire la popolazione più giovane, nonostante l'entrata in vigore della patente a punti - commenta l'assesore alle Infrastrutture e Mobilità, Massimo Corsaro - non può lasciarci indifferenti. Con queste iniziative abbiamo pertanto voluto dare una risposta in più e più adeguata al problema dell'educazione stradale". Le risorse impegnate dalla Regione per l'attuazione delle due attività ammontano a 550.000 euro. L'assessore Corsaro ricorda poi le altre iniziative avviate o in progetto: dai 20 milioni di euro stanziati per interventi atti a migliorare la sicurezza sulle strade, e conseguentemente a ridurre il numero degli incidenti, al progetto di un Centro regionale di guida sicura e educazione stradale per le scuole, alla stesura del piano regionale della sicurezza stradale, alla costituzione del Centro regionale di monitoraggio sulla sicurezza stradale. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|