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SABATO
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Notiziario Marketpress di
Sabato 21 Febbraio 2004 |
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PARCHI / ALLA RISCOPERTA DEL CARNEVALE IL 19, 21, 22 E 24 FEBBRAIO ALLA RISERVA NATURALE MONTE RUFEN |
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L'Ente Parco invita nel periodo di Carnevale nel Comune di Acquapendente (VT). Nelle giornate di sabato 21 e domenica 22, e di martedì 24 febbraio, nell'ambito della manifestazione "Alla riscoperta del Carnevale e delle sue tradizioni gastronomiche" il centro storico di Acquapendente sarà arricchito da stand, musica, maschere e animazione. Per ulteriori informazioni: Comune di Acquapendente - E-mail: turismoacquapendente@libero.it - Tel. 0763/7309206.Infolink: http://www.parks.it/riserva.monte.rufeno |
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PARCHI / CIASPOLATA NOTTURNA IL 21 FEBBRAIO AL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI (UMBRIA, MARCHE) |
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L'Ente Parco propone una suggestiva passeggiata notturna illuminata dalla luce delle fiaccole, nei dintorni del Pian Grande di Castelluccio di Norcia, con uso di ciaspole. Il percorso prescelto attraversa i boschi della Val di Canatra nel silenzio della montagna invernale. Un bicchiere di vino caldo concluderà in allegria la serata. Il ritrovo è fissato alle 17.30 a Norcia (PG) e l'escursione si concluderà entro la mezzanotte. L'iniziativa è proposta dalla Cooperativa "La Mulattiera" in collaborazione con l'Associazione delle Guide del Parco. Per informazioni: 339/3513189 o info@lamulattiera.it Infolink: http://www.parks.it/parco.nazionale.monti.sibillini |
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TURISMO E DINTORNI / “FARETURISMO” TRE GIORNI DI ORIENTAMENTO PER GIOVANI E PER QUANTI VOGLIONO LAVO |
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A lezione da don Alfonso per diventare chef, maitre, sommelier: un’ora con il re del calamaro farcito e delle melanzane al cioccolato - ma anche dello staff del ristorante-gioiello di Sant’Agata sui due Golfi, che in Italia ha pochi rivali - che spiegherà come le olive si “brucano” direttamente sull’albero e si spremono a freddo entro le ventiquattr’ore successive alla raccolta, oppure come si fa un limoncello dal profumo intensissimo che resta nel bicchiere fino a tre ore dopo averlo bevuto. E ancora nei banchi ad ascoltare Umberto Michetti, italianissimo direttore del St Ermin’s, l’elegante Jolly Hotel di Caxton Street, nel cuore di Londra, a due passi dalla Parliament Square; e ancora Aniello Lauro, carismatico general manager dello Splendide Royal Hotel di Lugano, amico dei più grandi del pianeta; poi tutti ad abbeverarsi alla filosofia del benessere di Marc Messegue, signore della Beauty Farm di Melezzole a Todi; o di Costanza Popolano, sovrana delle Terme della Regina Isabella di Lacco Ameno di Ischia. Loro e tanti altri, i numeri uno del turismo italiano e non solo, saliranno in cattedra tutti insieme a Salerno, dove sveleranno i segreti del loro successo dal 18 al 20 marzo. L’occasione? E’ “FareTurismo”, tre giorni di orientamento per i giovani e quanti vogliano lavorare nel turismo, che incontreranno organizzazioni nazionali e imprese del settore. L’iniziativa, promossa dal Comune e dalla Provincia di Salerno, dalla Camera di Commercio di Salerno e dalla Regione Campania, è nata da un’idea progetto della Leader di Ugo Picarelli ed è stata presentata ufficialmente alla Bit di Milano lunedì 16 febbraio presso lo stand della Regione Campania dall’assessore regionale al Turismo Teresa Armato, dal Sindaco di Salerno Mario De Biase, dal Presidente della Provincia Alfonso Andria e dal Presidente della Camera di Commercio di Salerno Augusto Strianese. Interverranno Franco Vitale, Direttore Generale per il Turismo Ministero delle Attività Produttive, Amedeo Ottaviani, Presidente dell’Enit e Guido Venturini, Direttore Generale del Touring Club Italiano. “FareTurismo” avrà luogo all’interno di un ex monastero oggi maggiore spazio espositivo della città. Il restaurato complesso di Santa Sofia, che ha ospitato le recenti mostre dedicate a Mirò e ad Andy Warhol, è uno dei segni della nuova Salerno appena ridisegnata dal grande urbanista catalano Oriol Bohigas. E’ in questo contesto, nella provincia che più di ogni altra sta conoscendo una crescita esponenziale nell’ambito del turismo, che, nei giorni 19 e 20 marzo, le Università italiane e le scuole di Master esporranno i propri programmi formativi, i manager dell’industria turistica presenteranno le figure professionali emergenti, saranno organizzati workshop sulla creazione d’impresa. Allo stesso tempo si terranno incontri domanda-offerta di lavoro con le organizzazioni nazionali di categoria, colloqui di selezione con i responsabili delle risorse umane delle più importanti imprese, mentre stage verranno offerti ai migliori curricula e tavole rotonde vedranno il confronto tra i vertici delle organizzazioni di settore e dei ministeri delle Attività produttive, del Lavoro, dell’Università. La prima giornata, giovedì 18 marzo, sarà una vetrina su Salerno, che prevede un Forum sul sistema turistico locale e una Mostra – che verrà allestita al Tempio di Pomona - sui tanti progetti di infrastrutture e strutture turistiche: l’aeroporto, la stazione marittima di Zaha Hadid, il fronte del mare di Oriol Bohigas, l’albergo di Nicola Pagliara e il palazzetto dello sport. La mostra comprenderà anche i progetti sul recupero delle aree dismesse o deturpate in Costiera Amalfitana – il mostro di Fuenti, la cava di Erchie, la Valle dei Mulini – i nuovi porti, il parco marino, i campi da golf a Serre e Scala, l’auditorium di Ravello di Oscar Niemeyer, la Costa del Sele da Paestum a Salerno.Infolink: www.fareturismo.it |
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EMILIA ROMAGNA / ROCCHE E CASTELLI DELLA SIGNORIA DEI MALATESTA |
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Uno degli elementi fondamentali dell’identità della Signoria malatestiana, quello che segna in modo molto forte praticamente tutti paesi e le città che ne fanno parte (siamo nella provincia di Rimini), è rappresentato dal gran numero di architetture militari che ancora oggi si possono ammirare. Che si tratti di grandi rocche, di torri, di porte fortificate o di alte mura di cinta, è ancora possibile rendersi conto di quello che era il potente sistema di difesa voluto dai Malatesta nel corso dei circa tre secoli di dominio su queste terre. Le fortezze sono l’ossatura della Signoria, proteggevano gli insediamenti, servivano a controllare il territorio ed erano la base per le operazioni militari che i principali esponenti della casata, Malatesta il Centenario e Sigismondo Pandolfo, intrapresero per interessi di potere e per soddisfare la propria forte vocazione guerriera. Ma le rocche erano anche luoghi di rappresentanza, erano fortezze, palazzi in cui ospitare personaggi di riguardo, soggiornare per la caccia, organizzare feste e ricevimenti. Quindi le rocche dovevano anche essere belle e accoglienti, mostrare ricchezza e gusto attraverso opere d’arte, affreschi, architetture di pregio. Per fortuna qualche significativa traccia di questo patrimonio artistico è arrivato fino a noi. Intorno alla rocca e dentro le mura di cinta si sviluppavano i borghi: l’insieme di abitazioni, chiese, piazze, torri è quello che ha dato forma agli attuali paesi che per quanto trasformatisi nel corso di secoli mantengono nella stragrande maggioranza la chiara impronta medioevale e rinascimentale. Il viaggio alla scoperta dei Malatesta non può fare a meno di toccare quella che era ritenuta la reggia della casata. Fu costruita da Sigismondo Pandolfo per rappresentare pienamente il proprio potere, i lavori ebbero inizio nel 1437 e vennero ultimati ufficialmente nel 1446. Della fortezza resta oggi solo il nucleo centrale. A detta dei contemporanei nella sua completezza ispirava un senso di imponenza, grande forza e ricchezza. Le sue strutture, le lapidi, gli stemmi, testimoniano ancora dell’opera di Sigismondo che si attribuiva anche la vera e propria creazione architettonica del castello. Le sue numerose sale ospitano oggi mostre di rilievo nazionale. Una delle fortezze all’origine delle vicende della casata dei Malatesta. Belli gli spazi interni ed esterni, grandi mura e un buon restauro. Tutti rimangono colpiti dalla forza della rocca che domina il borgo e tutta la costa. Ha ospitato principi e Papi, conserva rari esempi di affreschi trecenteschi. E’ di proprietà privata ma visitabile. Una fortezza-residenza piena di cose interessanti e misteriose in uno dei borghi più conservati della Signoria. Si può visitare ma è anche questa di proprietà privata, domina il centro storico della cittadina e conserva alcuni begli spazi interni.Infolink: www.signoriadeimalatesta.it |
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TURISMO E DINTORNI / PORTIAMO GLI SPOSI IN ITALIA. ACCORDO ALLA BIT CON T.O. GIAPPONESE |
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I dati parlano chiaro: molti giapponesi amano sposarsi all’estero. Le stime degli operatori dicono, secondo Japanitaly.com che ha condotto l’inchiesta, che circa 25mila coppie vanno all’estero per sposarsi. La maggior parte sceglie le Hawaii che sono a poche ore di volo da Tokyo e hanno il gran vantaggio di far shopping al duty free. Circa il 10 per cento sceglie l’Europa; l’Italia ne accoglie meno di mille. Potrebbero, tuttavia, esser molti di più perché l’Italia piace molto, ma bisogna capire la mentalità giapponese. Per loro vale il matrimonio civile: quello religioso, e quello con il rito cattolico in particolare, piace sia perché lei porta il vestito bianco lungo e per la cerimonia. Si dice che i giapponesi nascono shintoisti, si sposano da cattolici e muoiono da buddisti! In Italia, invece, il matrimonio in chiesa, o perlomeno con il rito cattolico, è una cosa seria. A loro basterebbe un finto prete (un attore, ad esempio) e una bella messa in scena per i parenti e gli eventuali amici. Ovviamente con ricco servizio fotografico da far vedere a tutti una volta tornati in patria… Però è un mercato ricco perché tra viaggio, permanenza della coppia e dei parenti e/o amici, servizio fotografico, vestito e acconciatura della sposa, ecc. ecc. diventa un pacchetto con un alto valore aggiunto. Oltre a questo target, tuttavia, esiste un flusso di mercato molto più interessante costituito dai “viaggi di nozze”. Una stima approssimativa indica in varie decine di migliaia il volume di incoming. Solo che va trattato con le giuste agenzie giapponesi specializzate in questo ramo di attività. Japanitaly ha quindi cercato e messo in contatto la Sovrana Viaggi di Roma, specializzata nella permanenza in castelli, con la Regency Group di Tokyo: i due operatori hanno firmato un accordo di collaborazione in occasione della BIT per portare coppie giapponesi in Italia con soggiorno in un vero castello d’epoca, con tanto di armature e fantasmi. Un brivido in più per gli sposini! Infolink: www.japanitalytravel.com |
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HOTELS&RESORTS / ALLA MOSTRA DI JOAN MIRO’ CON IL GRAND HOTEL TREMEZZO. LE OPERE DEL FAMOSO ARTISTA |
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Il Grand Hotel Tremezzo, albergo 5 stelle dal fascino della Belle Epoque, propone lo speciale pacchetto “Arte sul Lago” in occasione del grande evento artistico in calendario a Como fino al 6 giugno: “Joan Mirò alchimista del segno”, importante rassegna dedicata al famoso artista catalano, che si terrà nelle sale di Villa Olmo, tra le più celebri e sontuose Ville del Lario. La mostra comprende 125 opere tra dipinti, arazzi, sculture, ceramiche e incisioni che testimoniano gli ultimi decenni del percorso creativo di Mirò. In apertura del percorso, posta all’ingresso della mostra, sarà installata una grande scultura del 1974, alta 4 metri, data in prestito alla città di Como dalla Caixa de Barcelona, dal titolo “Personnage”. Lo speciale pacchetto del Grand Hotel Tremezzo include il biglietto d’ingresso alla mostra, due cene in hotel, oltre alla cena romantica al ristorante “La Tirlindana” di Sala Comacina. Speciale “Arte sul Lago” (valido fino al 6 giugno 2004, soggiorno minimo 3 notti) a partire da 270 euro (fino al 30 aprile) a notte in camera doppia standard vista giardino. Dal 1 maggio al 6 giugno 2004, si parte da 320 euro a notte in camera doppia standard vista giardino. Entrambe le tariffe sono comprensive di: pernottamento, prima colazione a buffet, cocktail di benvenuto, cesto di frutta in camera, due cene in hotel, una cena romantica presso il Ristorante “La Tirlindana” a Sala Comacina (a 10 minuti di auto dall’hotel), un biglietto d’entrata per la mostra di Joan Mirò a Villa Olmo. Il Grand Hotel Tremezzo, è un affascinante Palace dei primi del Novecento che si affaccia direttamente sul lago di Como, nel cuore della famosa “Riviera delle Azalee”. Situato in un grande parco naturale privato di circa 30 mila mq, è una struttura ricca di fascino dall’atmosfera elegante e rilassata: le grandi finestre, le decorazioni dei soffitti, gli ampi corridoi e la facciata riflettono il caratteristico stile Liberty, gli ambienti interni sono raffinatissimi, arredati con alcuni pezzi d’antiquariato. A disposizione degli ospiti anche tre raffinati ristoranti - di cui uno sulla terrazza con vista lago - che propongono sia piatti della cucina tradizionale italiana fusi con elementi internazionali sia tipiche specialità regionali.Infolink: www.grandhoteltremezzo.com |
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TURISMO E DINTORNI / I RISULTATI DI UNA RICERCA TRBI: BEST WESTERN RISULTA AL PRIMO POSTO TRA I MARC |
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Best Western si afferma il marchio alberghiero indipendente più conosciuto in Italia. Tra i fattori di scelta dei clienti, il “valore del marchio” è l’aspetto più rilevante. Il “prezzo” sta cedendo sempre più il passo a fedeltà, qualità e capillarità. Best Western (catena alberghiera leader in Italia con 138 alberghi in 95 località) presenta la ricerca sui marchi alberghieri realizzata da Trbi - gruppo Maritz - a fine 2003. L’analisi, commissionata da Best Western Europa ogni due anni, ha l’obiettivo di esaminare i trend di mercato, monitorando la conoscenza e la percezione dei principali gruppi alberghieri nazionali e internazionali, nonché le richieste e le aspettative della clientela. Dalla ricerca svolta in Italia –su un campione di clienti sia business sia leisure– emergono importanti indicazioni sui criteri di scelta della clientela. L’aspetto che incide maggiormente (34%) è il valore del marchio, sinonimo di fiducia e garanzie superiori. Segue la qualità del servizio (22%), che deve andare ben oltre l’efficienza, sempre molto importante, ma toccare anche aspetti più intangibili come la capacità di creare un ambiente accogliente e familiare. Tra le altre variabili, importante è la qualità del prodotto (19%), che si concretizza in elementi come pulizia, manutenzione e sicurezza e, di pari passo, anche la “disponibilità”, ovvero la possibilità di trovare facilmente un albergo in qualunque località ricercata. La variabile prezzo, che incide per il 6%, sta cedendo sempre più il passo a fedeltà, qualità e capillarità, valori che sono notoriamente riconosciuti alle catene alberghiere. Nell’ambito dell’aspetto economico, risulta molto importante poter usufruire di un programma di fidelizzazione. “La ricerca mette in evidenza un trend importante –afferma Celso De Scrilli, Presidente di Best Western Italia– ovvero che anche i consumatori italiani ormai si rivolgono di preferenza agli alberghi di catena e ne “sposano” la filosofia. In questo quadro, infatti, ben si inseriscono gli standard di servizio e di prodotto delle catene che, unitamente alla capacità di assicurare un’offerta completa sul territorio e di garantire programmi commerciali e promozionali efficaci, sono gli elementi di forza per assicurarsi la fedeltà del cliente. Di conseguenza, si avverte una sempre maggiore necessità per gli albergatori indipendenti di legarsi ad un marchio forte che assicuri visibilità a livello nazionale e internazionale”. Tuttavia, non tutti i marchi sono uguali, conta, infatti, la capacità di farsi ricordare. I dati sulla brand awareness dimostrano che la notorietà di Best Western è aumentata del 44% rispetto al 2001, risultato che vale il ‘primo posto’ tra i marchi indipendenti dopo il gruppo storico formato da Jolly, Holiday Inn e Sheraton. Il marchio Best Western è, infatti, conosciuto dal 68% dei clienti superando Novotel (61%), Starhotels (55%), Mercure (39%) e Golden Tulip (35%). Anche nella awareness spontanea (che indica quanto sia effettivamente radicata la conoscenza di un marchio) Best Western risulta al primo posto con il 33%, contro il 26% di Novotel, il 22% di Starhotels, il 17% di Mercure e il 4% di Golden Tulip. “Questi risultati confermano che il nostro impegno verso l’affermazione e la diffusione del marchio è stato premiato –afferma Flavio Serra, Direttore Generale Best Western Italia–. Abbiamo lavorato su diversi fronti, sia attuando una precisa attività di identificazione delle insegne, sia investendo in attività di comunicazione e marketing, tra cui le campagne pubblicitarie on e off line. Nell’ambito della fidelizzazione dei clienti, sono state siglate partnership con le più importanti compagnie aeree nazionali e internazionali e con operatori extrasettore come Tim. Dal punto di vista qualitativo continueremo a mantenere standard elevati, attraverso un preciso e attento controllo qualità svolto ogni anno da ispettori certificati e attraverso l’acquisizione di strutture di alto livello. La forza di Best Western è anche nella capacità di assicurare un’offerta completa su tutto il territorio. Infatti siamo la catena alberghiera più diffusa in Italia e nel mondo e possiamo garantire un ampio ventaglio di opportunità, sia per la clientela business, che per la clientela leisure. Oltre alle località commerciali, siamo presenti anche nelle città d’arte, nelle località di mare e montagna, ai laghi e alle terme, che corrispondono al 45% dell’offerta”. Nel corso del 2003 ben 8 alberghi (sette quattro stelle e un tre stelle) hanno scelto Best Western nel panorama dei grandi marchi internazionali. La crescita della catena ha toccato Bardonecchia, Costigliole d’Asti, Gallarate, Palermo, Pisa, Sorrento, Torino, Vicenza. Nel 2004, Best Western continuerà la sua espansione, inserendo nel proprio portafoglio almeno otto nuovi alberghi e puntando sempre più verso l’acquisizione di strutture di qualità. “L’attività di sviluppo per il 2004 –afferma Erminia Donadio, Responsabile Sviluppo Best Western Italia– si focalizzerà su località come Ancona e Brescia, per rafforzare e completare la presenza nelle località commerciali, su capoluoghi di regione e di provincia non ancora coperti come Perugia e Agrigento e su rinomate destinazioni turistiche quali Assisi, Cortina, Costa Smeralda, l’Isola d’Elba, San Giovanni Rotondo, Taormina ad ampliamento del segmento leisure sia internazionale sia nazionale. Tra gli obiettivi, anche la copertura dell’isola di Malta, che rientra nella sfera di competenza italiana”. I risultati sulla brand awareness emersi dalla ricerca sono, inoltre, confermati dalle buone performance di Best Western nel 2003. Nonostante la congiuntura economica non del tutto favorevole, il gruppo ha registrato un fatturato da sistema di 33 milioni di euro per gli alberghi italiani, con un incremento dell’1,2 %, accompagnato da un aumento del numero di room-nights dell’8,3%. Il fatturato dei programmi fedeltà ha raggiunto 13 miliardi di euro, con un incremento del 28% rispetto al 2002, mentre la partnership con Alitalia ha prodotto 3,6 milioni di euro, segnando una crescita del 24%. Infolink: www.bestwestern.it |
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PUGLIA / IL LABORATORIO DELL’IPERCREATIVITÀ E IL CARNEVALE PUTIGNANESE (24 FEBBRAIO) |
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Nasce a Putignano in piazza San Pietro, nel cuore del Borgo Antico, ad opera dell'artista Marco Masi il "Laboratorio dell'ipercreatività”. Da anni impegnato nella divulgazione di una sua pubblicazione su un "Avveneristico e sperimentale progetto sociale”, Marco Masi apre ai giovani e ai meno giovani una ‘fucina’ per l'arte e il pensiero che vede la sua amata Putignano al centro di tutte le sue iniziative, a partire dal carnevale. Le future spettacolari sette contrade, un carnevale espositivo realizzato d'estate, sono solo alcuni dei progetti che Marco Masi illustra nella sua pubblicazione. Da tempo riceve da parte dell'Amministrazione Comunale un contributo sia pur modesto a testimonianza del suo interesse nei confronti delle realtà sociali e culturali putignanesi. "Uno degli obiettivi –afferma Masi– sarà quello della nascita di un'associazione culturale che realizzi, in collaborazione con le istituzioni, un’accademia della cartapesta, un carnevale aperto anche a realtà regionali in competizione tra loro grazie all'ausilio di una lotteria regionale. Un carnevale che regali al turista il piacere di godere di Putignano per un'intera giornata senza l'antipatico pagamento di un biglietto e di una manifestazione mordi e fuggi". |
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FRANCIA / LOT-ET-GARONNE, NEL REGNO DELLE PRUGNE |
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Ha appena ottenuto la IGP (Indicazione Geografica Protetta), la famosa "prugna d'Agen". Sono stati i monaci benedettini di ritorno dalla Palestina, nel XII secolo, a portare qui i pruni, che si sono acclimatati alla perfezione nelle valli del Lot e dell'Ente. A primavera sono tutti in fiore, un vero spettacolo, e a fine agosto vengono raccolti i frutti maturi. Da questo momento inizia una nuova avventura: le prugne diventano pruneaux, prugne secche. Essiccate al sole ma ancora morbide, un vero concentrato di zuccheri: i leggendari "pruneaux d'Agen". Utilizzati in infinite varianti: farcite al cioccolato, per preparare dolci, ma anche una salsa al vino rosso... Per sapere tutto sui "pruneaux d'Agen" da visitare il Musee du Pruneau Gourmand, con boutique per degustazioni e acquisti Musee du Pruneau Gourmand, Domaine de Gabach- Grandes-sur-Lot (tel. 0033/5/53840069-0033/5/53840383). E non dimenticate di assaggiare la classica "tourtiere" del Lot-et-Garonne, la torta della tradizione, farcita di mele o prugne e aromatizzata con un po' di Armagnac prima della cottura. Si gusta appena tiepida, magari accompagnata da una gelatina all'Armagnac… Una delizia!Infolink: www.franceguide.com |
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FINLANDIA / L'ARTE DEL GHIACCIO E DELLA NEVE NELLO SPETTACOLARE EVENTO "THE SNOW SHOW" |
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Fino alla fine di marzo, le citta di Kemi e Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, diventano teatro di una memorabile esposizione a carattere globale: "The Snow Show". In occasione dell'evento, numerosi dei più noti nomi dell'arte e dell’architettura contemporanea a livello internazionale hanno dato vita a 17 opere di neve e ghiaccio, perfette, affascinanti e inimitabili, realizzate da artisti e architetti, provenienti da 17 diversi paesi del mondo. La collaborazione tra i protagonisti dell'evento, tra cui figurano nomi del calibro di Yoko Ono, Nam June Paik, Anish Kapoor e llya Kabakov, oltre agli architetti Juhani Pallasmaa, Tadao Ando, Zaha Hadid, Enrique Norten ha portato all'ideazione di strutture che sfiorano i 100 mq e oltre di estensione, avvalendosi dell'uso di video, suoni e mezzi artistici tradizionali incorporati a materiali di costruzione architettonici: installazioni che stupiscono dal punto di vista visuale per la loro bellezza sia concettuale, sia spaziale. Presentato alla Biennale di Venezia lo scorso luglio 2003, e reduce dal successo di un' "anteprima" alla Scandinavian House di New York, “The Snow Show” rappresenta un momento unico e irripetibile, che gioca con gli elementi naturali dello straordinario scenario invernale finlandese. Inoltre, grazie ai voli non stop "Lapponia Express" di Finnair, che collegano direttamente Milano Malpensa a Rovaniemi in sole 3 ore e 45 minuti, e ancora più facile raggiungere le due sedi di realizzazione di questo grandioso progetto!Infolink: www.thesnowshow.net - www.vacanzeinfinlandia.it |
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