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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Febbraio 2004 |
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IL PUNTO DI VISTA DELL' EUROPEAN RESEARCH ADVISORY BOARD, (EURAB) SULLE SCIENZE SOCIALI E LE PIATTAFORME TECNOLOGICHE EUROPEE |
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Bruxelles, 26 febbraio 2004 - L'eurab (European Research Advisory Board, il Comitato consultivo europeo per la Ricerca) ha preparato due serie di raccomandazioni, la prima su Lettere e Scienze sociali nell'ambito del Ser (Spazio europeo della ricerca) e la seconda sulle piattaforme tecnologiche europee. Le raccomandazioni dell'Eurab per lo sviluppo di un quadro di riferimento per la ricerca nei settori delle discipline letterarie e sociali nell'ambito del Ser sono destinate soprattutto alla Commissione, spiega la relazione, aggiungendo che, anche se possono avere un qualche impatto sui rimanenti inviti a presentare proposte del sesto programma quadro (6Pq), 'le raccomandazioni dell'Eurab mirano piuttosto al 7Pq'. Come primo suggerimento l'Eurab invita a dare nei programmi quadro un maggior risalto alle attività di ricerca nei settori delle Lettere e Scienze sociali 'in conto proprio'. Le attività dovrebbero affrontare le sfide sociali, economiche e politiche; come esempi, la relazione suggerisce la democrazia e il patrimonio culturale europeo, pur ammettendo che i ricercatori di tali discipline sono i più qualificati per stendere un elenco completo di temi. La relazione chiede che Lettere e Scienze sociali siano inserite tra i temi della priorità 'sostegno alle infrastrutture di ricerca' del futuro programma quadro. 'Al termine 'infrastruttura di ricerca' dovrebbe essere data la definizione più ampia possibile per includervi queste discipline, e sarebbe quindi opportuno creare una task force di esperti che si occupino di elaborarla' aggiunge. Per dare maggior forza alla dimensione socio-economica di tutte le più importanti aree di ricerca dei programmi quadro, l'Eurab suggerisce alla Commissione di calcolare il numero di esperti in discipline letterarie e sociali che partecipano alle proposte dal 6Pq accettate, in modo da misurare l'importanza reale (e non quella retorica) della dimensione socio-economica dei progetti. Un'altra strategia suggerita dall'Eurab è l'aumento del numero di esperti in Lettere e Scienze sociali che partecipano alla valutazione delle proposte. Per quanto riguarda gli strumenti di finanziamento della ricerca nel settore Lettere e Scienze sociali, la Commissione è caldamente invitata a usare strumenti più leggeri e a prevedere la creazione di un nuovo 'Spazio per l'innovazione della ricerca nelle discipline letterarie e sociali' che incoraggi i ricercatori sul terreno a cooperare e a individuare opportunità innovative di ricerca. Una seconda relazione dell'Eurab analizza il concetto di piattaforma tecnologica europea ed elenca i principi che dovrebbero guidarne la realizzazione e il funzionamento. In sintesi, la relazione vede la piattaforma come un'iniziativa di nuovo tipo che riunisce tutti gli interessati a livello internazionale per rispondere alle principali sfide o bisogni europei. In una prima fase dell'iniziativa i membri della piattaforma devono arrivare a una visione globale che permetta loro di elaborare un piano di azione o road map, mentre nella seconda, che potrebbe durare dieci anni o anche più, la piattaforma deve sorvegliare e coordinare la realizzazione pratica della road map. L'eurab ha elaborato cinque principi guida per creare le piattaforme tecnologiche europee. In primo luogo, la sfida da raccogliere deve essere importante e la risposta a lungo termine. Le piattaforme tecnologiche 'non sono strumenti per risolvere problemi a breve termine', aggiunge la relazione. Il secondo principio, conseguenza logica del primo, è che le piattaforme dovrebbero essere create solo quando esiste un ben definito bisogno strategico europeo di tale strumento. 'Per produrre effetti che superino le barriere nazionali, industriali e tecnologiche, le piattaforme devono creare un forte sostegno politico ed essere ben visibili a livello europeo e [addirittura] globale', aggiunge la relazione. Il quarto punto, che l'Eurab considera un fattore di successo altrettanto importante, è che le piattaforme non devono essere guidate dai responsabili delle varie politiche ma da coloro che, nella catena del processo innovativo, agiscono nella fase d'implementazione o nella fase conclusiva del 'problema'. Secondo l'ultimo principio guida della relazione, 'sono indispensabili una road map con una visione a più lungo termine, una solida strategia per metterla in pratica e un dettagliato piano d'azione per dar vita alle attività necessarie'. L'eurab avverte che le piattaforme tecnologiche non debbono essere viste come la risposta ad ogni problema e conclude avvertendo che 'se dovessero diventare semplicemente un fatto di moda, finirebbero col perdere ogni valore e l'industria si rifiuterebbe di partecipare'. Per leggere le raccomandazioni: http://europa.Eu.int/comm/research/eurab/index_en.html |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE IN BELGIO SULLE QUESTIONI FINANZIARIE E CONTRATTUALI DEL 6PQ |
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Bruxelles, 26 febbraio 2004 - I punti di contatto nazionali belgi (Ncp) stanno organizzando una sessione d'informazione sugli aspetti finanziari e contrattuali del sesto programma quadro (6Pq) che si svolgerà a Bruxelles, il 17 marzo. Nel corso della sessione, intitolata 'Everything you always wished to know on financial and contractual issues in the Sixth Framework Programme', tutto quello che avete sempre voluto sapere sulle questioni finanziarie e contrattuali del sesto programma quadro, un funzionario della Commissione presenterà i consorzi esistenti per illustrare come si combinano i diversi elementi. Per u informazioni: http://eurofed.Stis.fgov.be o contattare Pascale Vandinten: E-mail: pascale.Vandinter@stis.fgov.be |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SULL'INVITO A PRESENTARE PROPOSTE INTERACT |
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Bruxelles, 26 febbraio 2004 - Il programma Interact, sviluppato per supportare il programma della Commissione Interreg 3, aprirà tra breve un secondo invito a presentare proposte ed ha pertanto organizzato in proposito una giornata d'informazione che si svolgerà a Bruxelles il 29 aprile. Interreg 3 si compone di tre sezioni, tra cui lo sviluppo regionale e la cooperazione transfrontaliera nelle aree, tra l'altro, della ricerca, della società dell'informazione e del sostegno alle piccole e medie imprese. La giornata offrirà: informazione dettagliata sul processo di presentazione delle candidature in risposta all'invito a presentare proposte; informazione aggiornata sulle attività dei cinque punti Interact recenti firmatari di contratto; i risultati della valutazione dei bisogni per il programma Interreg condotta dal segretariato Interact; la possibilità di discutere le idee di progetti Interact con la Commissione europea e il segretariato Interact; possibilità di immissione e collegamento in rete. Infolink: http://www.Interact-online.net |
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STAR COMPANY RESULTS 2004: LE SOCIETÀ STAR PRESENTANO AD ANALISTI E INVESTITORI I RISULTATI DEL 2003 |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Le società Star, il segmento titoli ad alti requisiti, incontreranno oggi analisti e investitori in occasione del 3° Star Company Results, evento organizzato da Borsa Italiana per offrire alle società e alla comunità finanziaria l'opportunità di fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future. Dati di mercato Star ha esordito il 2 aprile 2001 con 20 società - oggi ne conta 42 - e dal lancio ha registrato un trend di crescita costante arrivando, alla fine del gennaio 2004, a una capitalizzazione di oltre 9,7 miliardi di euro e a un controvalore di scambi nel mese di oltre 532 milioni di euro. Dal suo inizio, l'indice Mibstar ha registrato una performance migliore sia rispetto all'indice Mib che all'indice Numex. La volatilità del segmento Star nel 2003 (7,5%) si è mantenuta più contenuta sia nei confronti della Borsa (14,5%) che del Nuovo Mercato (22,2%). Dati societari Le 42 società appartenenti al segmento dispongono di un flottante superiore alla percentuale richiesta dal regolamento al momento della quotazione - 35% in caso di Ipo, 20% se già quotate; infatti, 3 società hanno un flottante superiore al 75%, 10 tra il 40% e il 75%, 8 tra il 35% e il 40%, 11 tra il 30% e il 35% e 10 compreso tra il 20% e il 30% del capitale. Sotto il profilo degli indicatori di redditività, le società presentano una variazione percentuale del fatturato sull'anno precedente pari in media al 7% mentre la crescita dell'Ebitda sullo stesso periodo è pari in media al 19%. Con riferimento all'indebitamento netto, in media il valore della Pnf al 31 dicembre 2003 è sceso del 5% rispetto al corrispondente valore del 2002, e ben 6 società hanno una posizione finanziaria netta positiva. In termini di performance dei titoli, nel 2003 il 71% delle società mostra un andamento positivo: fra queste Manuli, revocata in seguito a Opa residuale il 29.1.2004 (+82,3%), Banca Finnat (+58,8%), Banca Popolare Etruria e Lazio (+52,6%), Centrale del Latte Torino (+48,7%) Stefanel (+46,6%), Brembo (+37,7%), Emak (37,2%), Astaldi (36,8%), Vittoria Assicurazioni (35,3%) e Cembre (34,4%). Corporate Governance e trasparenza Il 71% delle società Star vanta un Consiglio di Amministrazione composto in maggioranza da Amministratori non esecutivi e/o indipendenti e il 55% conta un numero di membri indipendenti superiore al minimo richiesto. In media, i Consigli di Amministrazione delle società Star sono composti per oltre un terzo da amministratori indipendenti. Per quanto riguarda i membri indipendenti nel comitato di controllo interno, il 95% delle società Star ne possiede un numero superiore al 50%. In media le società Star hanno un comitato di controllo interno composto per l'80% da membri indipendenti. Il 31% delle società ha inoltre adottato criteri più stringenti - in termini di soglia e di tempestività nella comunicazione - di quelli definiti dal Codice di Internal Dealing di Borsa Italiana. |
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GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO |
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Roma, 26 febbraio 2004 - Il Mef comunica che la Repubblica italiana (Aa2/aa) ha stabilito il prezzo del bond formato Global da due miliardi di dollari, con cedola 3,25% e scadenza 15 maggio 2009. Il prezzo è stato fissato a 99,515%, per un rendimento corrispondente del 3,535%, 37 punti base sopra quello del titolo a 5 anni emesso dal Tesoro americano. Gli investitori che hanno partecipato alla transazione sono stati: Banche centrali per il 43%, fund manager per il 42%, banche per il 7%, assicurazioni e fondi pensione per il 7%, altri per 1%. La distribuzione geografica comprende l’Asia con il 40%, gli Stati Uniti con il 30% ed Europa e Medio Oriente con il 30 per cento. Lead manager dell’operazione sono stati: Csfb, Jp Morgan e Lehman. Rtecssstyles |
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"INVESTIRE IN HEDGE FUND: PROSPETTIVE E OPPORTUNITÀ NEL 2004" |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Nel 2003 il mercato italiano degli hedge fund, favorito dalla riduzione della quota minima di sottoscrizione e dal consolidamento dell'offerta on-shore, ha registrato un incremento significativo con quote crescenti di patrimoni provenienti da investitori istituzionali. Il trend di sviluppo sembra destinato a proseguire nel 2004 e a rafforzare il ruolo degli hedge italiani quale valido strumento di diversificazione e di miglioramento della frontiera efficiente dei portafogli degli investitori qualificati. Tuttavia, gli hedge sono strumenti finanziari sofisticati e la domanda di approfondimenti sulle loro specifiche caratteristiche e impieghi è ancora ampiamente diffusa. In quest'ottica, Hedge Invest - società indipendente specializzata in fondi di fondi hedge, tra le prime Sgr speculative autorizzate in Italia ed attualmente tra le prime dieci società presenti sul mercato per ammontare dei patrimoni in gestione - ha organizzato il Workshop "Investire in Hedge Fund: prospettive e opportunità nel 2004". "L'industria dei fondi hedge in Italia è caratterizzata da una forte crescita, passando da 2,2 miliardi di Euro gestiti a fine 2002 a 6,2 miliardi di Euro a fine 2003. Nel corso del 2003 Hedge Invest Sgr ha più che raddoppiato i capitali in gestione che superano attualmente i 300 milioni di Euro. La crescita italiana si inserisce favorevolmente nel trend di sviluppo mondiale", ha dichiarato Stefano Meloni, presidente di Hedge Invest, introducendo il workshop. "Secondo Hfr l'industria mondiale degli hedge fund nel 2003 ha superato gli 800 miliardi di Usd con una crescita del 30% rispetto al 2002. Il comparto dei fondi di fondi ha segnato la crescita più sostenuta (+124% secondo Hfr) rappresentando, a seconda delle diverse definizioni, una quota compresa fra il 20% e il 35% del totale, e confermandosi lo strumento più utilizzato dalle istituzioni per l'investimento in hedge fund. Un contributo significativo alla crescita vigorosa dei fondi hedge a livello mondiale è venuto da un crescente favore da parte delle istituzioni e dei fondi pensione che, parallelamente alla messa a punto di strumenti di analisi e di verifica sui fondi hedge, hanno mostrato una crescente fiducia in questo comparto, soprattutto, come già detto, attraverso il veicolo fondo dei fondi. Secondo Investhedge due terzi della crescita registrata dai fondi dei fondi a livello internazionale nel 2003 è da attribuirsi alla domanda del comparto istituzionale. Anche per questo motivo, Hedge Invest ha commissionato a Prometeia, società di ricerca indipendente particolarmente attiva presso le istituzioni italiane, lo studio illustrato nel corso del convegno Angelo Tantazzi, Presidente di Prometeia, società indipendente di ricerca e consulenza economico finanziaria leader in Italia, e Davide Squarzoni, Responsabile Mercati istituzionali di Prometeia, hanno fornito un'anticipazione di un'analisi realizzata per Hedge Invest sulla diffusione e le prospettive degli hedge fund nel mercato istituzionale italiano costituito da fondi pensione aperti e chiusi, casse previdenziali private, fondazioni bancarie. "Gli investitori istituzionali stanno sempre più spostando l'obiettivo delle loro gestioni da uno stile passivo, legato ai benchmark, ad una gestione orientata a performance assolute", ha detto Davide Squarzoni. "Questo nuovo sistema di asset allocation, detto Core-satellite, permette di dedicare una porzione del portafoglio agli investimenti con obiettivi di ritorni assoluti e di controllo del rischio: gli Hedge Fund si confermano lo strumento più adatto a soddisfare tali esigenze ed a completare l'asset allocation di portafoglio. Appare evidente il sempre maggiore interesse delle istituzioni italiane verso gli Hedge Fund ed in particolare verso i fondi di fondi on-shore, che offrono una maggior trasparenza e sicurezza agli investitori rispetto ai veicoli esteri. In base ai risultati della nostra indagine si stima che, a fine 2004, almeno 16 tra fondazioni e casse privatizzate avranno questa asset class nel loro portafoglio": "E' importante evidenziare che í risultati ottenuti dai fondi dei fondi hedge di diritto italiano hanno confortato gli investitori che inizialmente percepivano l'investimento in hedge funds come altamente rischioso e volatile", ha detto Stefano Cortesi, amministratore delegato di Hedge Invest, sottolineando la versatilità di questi strumenti finanziari. "L'indice dei fondi di fondi hedge italiani nei due anni di rilevazione mostra una Sharpe Ratio molto positiva e pari a 1,28 contro quella registrata dalle borse mondiali (Sharpe Ratio negativa) e dai mercati obbligazionari (+0,92). Ciò dimostra che i fondi di fondi hedge italiani hanno superato esami critici quali, ad esempio, la crisi della finanza mondiale nell'estate 2002, le tensioni geopolitiche e le recenti turbolenze nel settore delle obbligazioni societarie, registrando buone performance ma, soprattutto, contenendo la volatilità. I fondi dei fondi hedge si confermano quindi strumento ideale per migliorare la frontiera efficiente di un'asset allocation di portafoglio, ottimizzando il rapporto rischio-rendimento" ha proseguito Cortesi. "Il successo di tali prodotti è stato supportato dalla regolamentazione italiana che ha permesso la creazione di veicoli onshore con grande semplificazione amministrativa e fiscale per gli investitori, nonché confermando il sistema di controlli già ampiamente collaudato per í fondi comuni di investimento tradizionali": Elisabetta Manuli, gestore di Hedge Invest, parlando delle strategie che nel 2004 possono avere maggior successo, ha dichiarato: "In seguito ad una approfondita analisi sia top down che bottom up, l'Ufficio Studi di Hedge Invest Sgr ritiene che l'anno 2004 possa essere favorevole alle strategie long/short equity, event driven con un focus sul merger arbitrage e macro mentre sarà meno positivo per i fondi fixed income e distressed. L'ambiente di bassa volatilità accompagnato da tassi di interesse che dovrebbero attestarsi intorno a questi livelli per almeno la prima parte del 2004 rappresentano elementi positivi di supporto ai fondi che impiegano una strategia long/short basata sulla selezione dei titoli mentre i trend ancora presenti sulle valute e le commodities continuano a costituire opportunità interessanti per i fondi che operano con una strategia macro". "La mancanza di visibilità nel medio lungo termine sui tassi di interesse rende difficile l'implementazione di una strategia fixed income", ha aggiunto Elisabetta Manuli, "mentre i credit spreads ai minimi storici riducono le possibilità di rendimento nel settore dei titoli high yield e delle distressed. Un sondaggio di Deutsche Bank effettuato su un campione di 323 istituzioni che complessivamente rappresentano un investimento di 380 miliardi di dollari in fondi hedge (poco meno di metà del totale dell'industria) ha riportato che il 54% degli operatori intervistati aumenterà l'allocazione nella strategia Iong/short equity nel 2004, il 44% ha intenzione di incrementare 1'a/locazione nella strategia merger arbitrage mentre il 35% intende ridurre il peso delle distressed securities in portafoglio". |
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RETI BANCARIE HOLDING: CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NOMINA PRESIDENTE, VICEPRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO |
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Lucca, 26 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Reti Bancarie Holding S.p.a. Riunitosi ieri, ha provveduto a nominare il Presidente, il Vicepresidente e l’Amministratore Delegato. Il Board della società, oggi alla sua prima adunanza dopo l’Assemblea dello scorso 23 febbraio che ne ha designato i componenti, ha nominato rispettivamente Alberto Varetti e Ippolito Musetti, Presidente e Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione, mentre Arturo Lattanzi assumerà la carica di Amministratore Delegato. |
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MELIORBANCA: PIANO STRATEGICO 2004-2006 TARGET 2006 RISULTATO OPERATIVO: OLTRE 100 MLN DI EURO MASSA IN GESTIONE: 5 MLD DI EURO |
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Milano, 26 febbraio 2004 – Meliorbanca ieri ha reso noto le linee guida del piano strategico 2004-2006 approvate dal Consiglio di Amministrazione. E’ il primo piano approvato dopo la quotazione in Borsa avvenuta nel dicembre del 2000. Il piano prevede una crescita della redditività, un miglioramento del profilo di efficienza e una attenta gestione del profilo di rischio. La strategia del Gruppo si focalizza sulla crescita del valore per gli azionisti attraverso il continuo sviluppo di tutte le attività core e il rafforzamento del settore del consumer banking. Il piano conferma la priorità strategica delle attività di risparmio gestito, nelle quali Meliorbanca già vanta una posizione di rilievo e prevede il rafforzamento del settore del consumer banking, dove già è presente nei comparti della cessione del quinto dello stipendio e dell’erogazione di mutui prima casa. Meliorbanca intende crescere nel mercato del consumer banking grazie ad accordi commerciali con partner strategici dotati di reti distributive. E’ previsto un recupero di efficienza, da conseguirsi grazie ad un programma di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi. Nel triennio di piano Meliorbanca intende infine perseguire una attenta gestione del profilo di rischio, attraverso una maggiore diversificazione dei ricavi, della composizione del portafoglio crediti, delle fonti di raccolta e mediante una progressiva contrazione del portafoglio titoli di proprietà. I principali obiettivi del piano possono essere sintetizzati nei seguenti target previsti per il 2006: risultato operativo di oltre 100 milioni di euro; Massa in gestione di 5 miliardi di euro; Cost income ratio inferiore al 50%; Non interest income sempre maggiori dei costi totali; Volumi del consumer banking almeno pari al 40% del totale delle attività creditizie; Raccolta da clientela: un terzo del funding totale; Portafoglio di proprietà: non superiore a 150 milioni di euro. |
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GENERALI E BERS: LANCIANO FONDO IMMOBILIARE PER I PAESI DEL CENTRO ED EST EUROPA IL FONDO INVESTIRÀ SINO A 300 MILIONI DI CAPITALE PROPRIO GLL REAL ESTATE PARTNERS GESTIRÀ LA NUOVA SICAV “ACCESSION FUND” |
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Venezia, 26 Febbraio 2004. Bers - La Banca Europea Per La Ricostruzione E Lo Sviluppo - E Assicurazioni Generali hanno siglato un accordo per la costituzione di un Fondo immobiliare con l'obiettivo di investire nel settore immobiliare dei Paesi dell'Europa Centro Orientale che entreranno il prossimo maggio nell'Unione Europea: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania e Bulgaria. Il Fondo, denominato “ Accession Fund ”, verrà costituito come Sicav di diritto lussemburghese e potrà contare su un ammontare massimo di capitale proprio di 300 milioni di euro. Il Gruppo Generali investirà nel fondo 90 milioni di euro e la Bers un massimo di 75 milioni . È previsto un utilizzo della leva finanziaria per un massimo di 700 milioni portando la disponibilità massima di investimento del fondo a 1 miliardo. Accession Fund, rivolto ad investitori istituzionali, sarà gestito da Gll Real Estate Partners , la joint venture tra il Gruppo Generali e Lend Lease. Il Fondo, che vuole cogliere la prevista crescita della domanda di investimenti nel settore immobiliare nei suddetti Paesi, investirà in immobili di alta qualità principalmente con destinazione d'uso commerciale, uffici e logistica. Noreen Doyle , First Vice President della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, ha sottolineato che il fondo avrà la struttura e la flessibilità adeguate per la futura partecipazione di investitori privati. Portando questa forma di investimento per la prima volta in questa regione, la Bers promuove lo sviluppo di investimenti privati nel settore immobiliare nei Paesi dell'Europa centro-orientale. Questo progetto riafferma l'impegno del Gruppo Generali nei Paesi dell'Europa centro-orientale. Il Piano Industriale di Generali evidenzia le opportunità di crescita in queste regioni e Accession Fund porterà risultati positivi sia come investimento sia come opportunità di rafforzamento strategico del posizionamento del Gruppo in questi Paesi. Gerd Kremer , Amministratore e Socio di Gll e Presidente di Accession Fund, ha commentato: “Riteniamo che il fondo rappresenti un'ottima opportunità per gli investitori istituzionali per approfittare, assieme alla Bers ed a Generali, dell'incremento di valore dell'immobiliare commerciale a medio termine nei Paesi di prossimo ingresso nell'Unione Europea. Riunendo le competenze manageriali e d'investimento di Gll Real Estate Partners e la rete locale di Generali e Lend Lease, abbiamo un'unica piattaforma manageriale per costruire un portafoglio bilanciato di elevata qualità. Puntiamo ad un tasso interno di rendimento del 15%.” |
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HENKEL ITALIA: ANCORA UNA VOLTA RISULTATI POSITIVI PER IL GRUPPO INCREMENTO DEL MARGINE OPERATIVO DEL 6% INCREMENTO DEL MARGINE OPERATIVO DEL 6% |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Il Gruppo Henkel ha chiuso l’esercizio 2003 con un incremento del margine operativo del 6% ed un aumento dell’utile di esercizio, al netto di quote terzi, del 19,3%, a fronte di vendite in euro in leggera diminuzione. Il ritorno sul capi-tale investito ha raggiunto nuovi valori massimi, toccando il 16,2%. All’assemblea generale verrà quindi proposto di incrementare il valore dei di-videndi, corrispondendo 1,20 euro sulle azioni privilegiate e 1,14 euro sulle azioni ordinarie. “Ho il piacere di presentare nuovamente un ottimo risultato anche per il 2003 ”, ha dichiarato Ulrich Lehner, presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Henkel, in occasione della conferenza stampa per la presentazione del bilancio. “Per il 2004 contiamo di ottenere un’ulteriore crescita e di portare a termine, come previsto, l’acquisizione della società americana Dial Corporation.” Nell’esercizio 2003 il Gruppo Henkel ha registrato un fatturato di 9.436 milioni di euro, con un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente. Al netto di fattori di cambio il fatturato è cresciuto del 4,2%. Nel corso dell’esercizio in esame il margine operativo (Ebit) del Gruppo è cresciuto del 6% rispetto al 2002, toccando i 706 milioni di euro, dove gli utili speciali derivati dalla vendita della partecipazione Wella (81 milioni di euro) si compensano in gran parte con i costi per il potenziamento delle misure di ristrutturazione (85 milioni di euro). A questo risultato più che positivo hanno contribuito tutti i settori di attività. Al netto dei fattori di cambio, il margine operativo è aumentato dell’11,7% rispetto ai valori dell’esercizio precedente. Particolarmente positivo si è rivelato l’andamento del margine operativo degli adesivi al consumo che, nonostante gli evidenti effetti negativi imputabili ai fattori di cambio, ha fatto registrare un incremento del 14,6%. La! rendita del fatturato del Gruppo Henkel è aumentata di 0,6 punti percentuali, arrivando al 7,5%. Nel 2003, il ritorno sul capitale investito (Roce) ha fatto registrare un incremento dello 0,5% arrivando a stabilire il nuovo valore massimo del 16,2%. Grazie soprattutto all’incremento degli utili da partecipazione, il risultato finanziario è migliorato, passando a 62 milioni di euro. La quota d’imposta è regredita dal 35,1% al 31,0%. Al netto di quote terzi (11 milioni di euro), l’utile di esercizio ammonta a 519 milioni di euro con un aumento del 19,3% rispetto ai valori dell’anno scorso. Con 3,65 euro ciascuna, anche la rendita sulle azioni privilegiate è aumentata del 19,3% ri-spetto ai valori del 2002. Senza i ricavi riconducibili al riacquisto delle azioni Clorox (30 milioni di euro), il risultato per ogni azione privilegiata sarebbe aumentato del 12,4% per complessivi 3,44 euro. Le commissioni proporranno all’Assemblea Gene-rale un incremento dei dividendi per le azioni privilegiate da 1,12 a 1,20 euro ed un aumento da 1,06 a 1,14 euro per le ordinarie. Sviluppo dei settori di attività Il fatturato della Divisione detersivi/prodotti per la pulizia della casa ammonta a 3.074 milioni di euro, con una flessione dell’1,8% in meno rispetto al 2002. Al netto di fattori di cambio, il fatturato è cresciuto del 3,1%. Il margine operativo è aumentato del 7,3% per un totale di 287 milioni di euro. Al netto dei fattori di cambio, la crescita è stata del 9,1%. La rendita del fatturato (Ebit) ha fatto registrare un incremento per il sesto anno consecutivo, aumentando dello 0,8% per un totale del 9,3%. Il ritorno sul capitale investito (Roce) ha proseguito nella sua crescita passando dal 31,2% al nuovo valore massimo del 33,1%. In un contesto caratterizzato da forte concorrenza, la Divisione detersivi/prodotti per la pulizia della casa è riuscito a mantenere la sua posizione leader. La Divisione cosmetica/igiene personale ha registrato una diminuzione del fattu-rato del 1,4%, raggiungendo i 2.086 milioni di euro. Al netto di fattori di le vendite so-no cresciute del 3,3%. Il margine operativo è aumentato del 5,4% per un ammontare di 194 milioni di euro. Al netto dei fattori di cambio, l’incremento è stato del 9,2%. La rendita del fatturato (Ebit) è aumentata di 0,6 punti percentuali, toccando il 9,3%. Il ritorno sul capitale investito (Roce) ha fatto registrare una crescita dal 21,9% al 22,6%. La crescita organica nel settore di attività cosmetica/igiene personale è stata sostenuta da un gran numero di innovazioni. La Divisione adesivi per il consumo e per uso professionale ha registrato un ri-duzione delle vendite dello 0,3%, passando a 1.313 milioni di euro. Al netto dei fatto-ri di cambio, il fatturato è cresciuto del 7,9%. Il margine operativo è cresciuto del 14,6%, totalizzando 141 milioni di euro. Al netto dei fattori di cambio l’incremento è stato del 24,1%. La rendita del fatturato (Ebit) ha fatto registrare una crescita di 1,4 punti percentuali, per un totale del 10,8%. Il ritorno sul capitale investito (Roce) è aumentato dell’1,5%, passando al 20,7%. Grazie a nuove acquisizioni, il settore ha consolidato ulteriormente le proprie posizioni di mercato. Il settore Henkel Technologies ha fatto registrare una flessione del 3,5%, totaliz-zando un fatturato pari a 2.666 milioni di euro. Al netto dei fattori di cambio, tuttavia, le vendite sono aumentate del 5,9%. Il margine operativo presenta un incremento del 4,9%, passando a 194 milioni di euro. Al netto dei fattori di cambio, la crescita è stata del 19,2%. La rendita del fatturato (Ebit) è aumentata di 0,6 punti percentuali, pas-sando al 7,3%. Il ritorno sul capitale investito (Roce) è passato dal 10,5% all’11,3%. Sviluppo regionale Da un punto di vista della suddivisione regionale, l’Area Europa (Germania esclu-sa), Africa e Medio Oriente ha fatto registrare uno sviluppo particolarmente positivo con una crescita del 2,2%, per un valore totale di 4.940 milioni di euro. A causa della prolungata flessione in termini di consumi ed investimenti, sul mercato nazionale te-desco il fatturato è rimasto al di sotto dei valori dell’anno precedente con una flessio-ne dell’1,8%, toccando i 1.998 milioni di euro. Tuttavia, dal punto di vista della sede degli acquirenti, il fatturato in Germania è cresciuto dello 0,5% rispetto all’anno pre-cedente, per un ammontare di 1.862 milioni di euro. A causa dei notevoli effetti dovuti ai fattori di cambio, in Nord America il fatturato è sceso a 1.133 milioni di euro (-14,9%), e a 370 milioni (-8,4%) in Sud America. Anche nella regione Asia/pacifico i fattori di cambio hanno determinato una diminuzione del 3,4%, con un fatturato pari a 698 milioni di euro. Al netto dei fattor! i di cambio, il fatturato è aumentato in tutte le regioni. Il volume di investimenti (escluse le immobilizzazioni finanziarie) ammonta per l’esercizio in esame a 517 milioni di euro, con un incremento pari al 12,4% rispetto al 2002. Nelle attività correnti sono stati investiti 346 milioni di euro, mentre alle acqui-sizioni sono stati dedicati 171 milioni di euro. Acquisizioni Passi importanti in questo senso sono stati compiuti lo scorso dicembre con la firma degli accordi per l’acquisto delle aziende statunitensi Dial Corporation e Arl (Ad-vanced Research Laboratories), attive nel settore dei prodotti di marca. A transazioni concluse, Henkel avrà un’autorevole presenza sui vasti ed importanti mercati dei detersivi, dei prodotti per la cura della casa e dei cosmetici dell’America Settentrio-nale. Gli investimenti dedicati a Ricerca e Sviluppo ammontano a 257 milioni di euro, pari ad una quota di incidenza sul fatturato del 2,7%. A livello internazionale sono più di 3000 i dipendenti occupati nei settori della ricerca, dello sviluppo di nuovi prodotti e delle tecnologie applicative, dislocati soprattutto in Germania, Francia, Irlanda e negli Usa. Partecipazioni di rilievo The Clorox Company, con sede a Oakland/california, Usa, della quale Henkel de-tiene una quota del 29,2%, ha ottenuto nel primo semestre dell’esercizio 2003/2004 un fatturato di 1.995 milioni di dollari. Al 31 dicembre 2003 il valore di borsa di que-sta partecipazione ammontava a 2.981 milioni di dollari (nel 2002: 2.592 miloni di dollari). La Ecolab Inc., St.paul/minnesota, Usa, della quale Henkel detiene il 28,2%, ha fatto registrare nel 2003 un fatturato di 3.762 milioni di dollari, con un utile di esercizio pari a 277 milioni di dollari. Al 31 dicembre 2003 il valore di borsa di questa partecipazio-ne ammontava a 1.990 milioni di dollari (nel 2002: 1.799 milioni di dollari). Dipendenti Al 31 dicembre 2003 i dipendenti del Gruppo Henkel erano 48.628, di cui il 77% opera al di fuori della Germania. Prospettive Per il 2004 Il Gruppo Henkel prevede una crescita del fatturato (al netto dei fattori di cambio e delle acquisizioni/dismissioni) compreso tra il 3 ed il 4% ed una crescita del margine operativo al netto dei fattori di cambio (Ebit) superiore al 10%. Per quanto concerne l’utile d’esercizio, Henkel prevede una crescita rilevante. Per la rendita sulle azioni, Henkel ha in programma un incremento vicino al 10%. Gli effetti derivanti dal programma di riacquisto delle azioni Clorox e dalla prevista acquisizione della Dial Corporation non sono compresi nelle previsioni di cui sopra. |
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APPROVATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2003 IL VALORE DELLA PRODUZIONE SUPERIORE ALLE PREVISIONI DEL PIANO INDUSTRIALE 2003-2006 L’EBITDA IN MIGLIORAMENTO DEL 47%, L’EBIT DEL 21% |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Il consiglio di Amministrazione di ePlanet, riunitosi ieri sotto la presidenza del prof. Roberto Ruozi, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2003. Nel corso del 2003, ePlanet ha concluso positivamente la riorganizzazione industriale che ha permesso al Gruppo, a partire dal secondo semestre del 2003, di focalizzarsi sullo sfruttamento del patrimonio aziendale costituito da una rete in fibra ottica di 4.096 km che attraversa oltre 150 città con più di 10.000 abitanti, e da 35 data center distribuiti nel Centro Nord Italia. Al fine di perseguire il nuovo modello di business, nel primo semestre, l’attività del Gruppo si è indirizzata alla riorganizzazione della struttura societaria attraverso il conferimento del ramo servizi di telefonia a Noicom S.p.a., la fusione per incorporazione di Iniziative Tecnologiche S.p.a. (che controllava con oltre il 99% e-via S.p.a.), la cessione della partecipazione in eConsiag S.p.a. E l’aumento della partecipazione in Consiagnet S.p.a. Nella seconda metà dell’anno il Gruppo si è impegnato nel perseguire un posizionamento nel competitivo contesto del mercato “wholesale” dei servizi di telecomunicazioni a larga banda anche con l’obiettivo di proporsi quale polo di aggregazione per altri operatori attivi nel medesimo settore. L’amministratore delegato della società, ing. Paolo Brunetti, ha sottolineato come “i risultati del 2003, devono essere letti alla luce dell’evoluzione del Gruppo e delle operazioni straordinarie poste in essere. Se da una parte la fusione per incorporazione con Iniziative Tecnologiche ha raforzato la struttura patrimoniale e quindi la capacità produttiva dell’azienda, dall’altra l’uscita dal Gruppo del ramo servizi telefonia ha comportato politiche di bilancio ancor più rigorose che si sono riflesse nei risultati 2003, che risentono di costi ed accantonamenti non operativi legati alla riorganizzazione del Gruppo e alle operazioni straordinarie conseguenti. La consapevolezza del ruolo fondamentale che le reti di telecomunicazioni in fibra ottica hanno nel processo di modernizzazione del Paese ci spingono a guardare al futuro della società con rinnovato spirito di fiducia, forti delle prospettive che si stanno aprendo nei mercati della Pubblica Amministrazione, della televisione digitale e nello sviluppo dell’Umts. Queste prospettive, insieme ai risultati sino ad oggi raggiunti, pongono le basi per operare in uno scenario di più ampio respiro, che sarà reso più stabile dal raggiungimento dell’Ebitda positivo nel corso del 2004. La fiducia nel piano industriale e nelle capacità del Gruppo è altresì sottolineata dalla decisione dei Soci Selin s.R.l., Sviluppo Italia S.p.a. Di Prato, e Sirti S.p.a. A convertire in conto futuro aumento di capitale, da eseguirsi entro il 31 dicembre 2004, la propria quota del finanziamento soci, complessivamente pari a 22,99 milioni di Euro.” In relazione ai risultati conseguiti nel periodo in esame, il valore della produzione consolidato al 31 dicembre 2003 si è attestato a 20 milioni di Euro, risultato migliorativo rispetto le previsioni del Piano Industriale 2003-2006. Il valore della produzione al 31 dicembre 2002, pari a 43.063 migliaia di Euro, includeva i ricavi derivanti dai servizi di telefonia trasferiti a Noicom e non raffrontabili al valore della produzione di quest’anno. Sono invece ancora da sottolineare: il modello di business e il contenimento dei costi che ha permesso di raggiungere un margine di contribuzione sull’attività caratteristica positivo per Euro 7,3 milioni di Euro, rispetto al margine negativo di Euro 5,1 milioni del 2002. Il risultato operativo consolidato ante ammortamenti ed accantonamenti non operativi (Ebitda) del 2003, che pur negativo per 17,4 milioni di Euro, è in netto miglioramento (47%) rispetto al risultato dello stesso periodo del 2002, pari a –32,9 milioni di Euro. Il risultato operativo consolidato (Ebit), negativo per 49,8 milioni di Euro, è in miglioramento del 21% rispetto al corrispondete periodo del 2002 (era pari a –62,8 milioni di Euro), nonostante la svalutazione crediti ed accantonamenti non operativi per complessivi 16 milioni di Euro. Il risultato netto di competenza è stato influenzato da proventi ed oneri straordinari e rettifiche di valore da attività finanziarie. I primi, il cui saldo positivo è pari a 5,6 milioni di Euro, è principalmente relativo al conferimento degli assets del ramo servizi di telefonia e alla vendita della partecipazione in eConsiag S.p.a. Le seconde sono relative al completamento della svalutazione della partecipazione in Ipse per 4,6 milioni di Euro e per 18,3 milioni di Euro all’adeguamento del valore della partecipazione detenuta da Planetwork in Noicom al patrimonio netto previsionale al 31 dicembre 2003. Il totale delle rettifiche da attività finanziarie (pari complessivamente a 29,6 milioni di Euro) porta il risultato netto consolidato al 31 dicembre 2003 a - 69 milioni di Euro. Il bilancio al 31 dicembre 2002 si era chiuso con un risultato negativo di 66,1 milioni di Euro. Le disponibilità liquide del Gruppo sono risultate positive per 9,1 milioni di Euro mentre la posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2003, seppur negativa per 16,6 milioni di Euro, include debiti finanziari verso soci per 25,8 milioni di Euro di cui 16,4 milioni di Euro in corso di conversione in conto futuro aumento di capitale. Nel corrispondente periodo del 2002 la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 4,2 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente Prof. Roberto Ruozi di convocare l’assemblea degli azionisti nel mese di aprile. |
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CARNET RINVIA LA SEMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2003 |
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Arese, 26 febbraio 2004 L’approvazione della relazione semestrale al 31.12.2003 di Cardnet Group , gruppo italiano leader nel Card Management, originariamente prevista per ieri, avrà luogo in data 25 marzo 2004 in quanto subordinata alla preventiva approvazione del progetto di bilancio al 30.06.2003. Come noto, difatti, il bilancio annuale della Cardnet Group S.p.a. Non è stato approvato dai soci nel corso dell'assemblea ordinaria del 22 dicembre 2003. In detta sede i soci, preso atto della relazione della società di revisione con la quale veniva dichiarata l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio e confermando piena fiducia nei confronti dell'operato del Consiglio di amministrazione, hanno ritenuto che l’organo amministrativo dovesse procedere alla formazione di un nuovo progetto di bilancio da riportare all’attenzione dell’assemblea. Si rammenta altresì come l'assemblea del 29 gennaio e 2 febbraio 2004 abbia revocato per giusta causa l'incarico alla società di revisione Mazars & Guerard conferendo contestualmente il medesimo incarico per il triennio 2003-2005 alla Moore & Stephens. La nuova società di revisione ha quindi iniziato con celerità le procedure per la revisione integrale del nuovo progetto di bilancio al 30 giugno 2003 che sarà predisposto ed approvato dal Cda in data 17 marzo 2004. Come già accennato, pertanto, la relazione semestrale sarà sottoposta all’approvazione del Cda in data 25 marzo 2004. In riferimento all'informativa da rendersi al mercato su base mensile, la società comunica che il fatturato al 31 dicembre 2003 a livello consolidato (dal 1° luglio 2003) è stato pari a 7,09 milioni di euro, e che lo stesso al 31 gennaio 2004 si è attestato a 7,89 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è stata pari a -9,30 milioni di euro al 31 dicembre 2003 e a -9,16 milioni di euro al 31 gennaio 2004 (vedi tabelle allegata). Il margine operativo lordo al 31 dicembre 2003 dovrebbe essere, secondo le prime stime di preconsuntivo, in sostanziale pareggio o al più negativo per circa 200mila euro; questo per via di valutazioni in corso circa l'eventuale capitalizzazione di parte di costi sostenuti per ricerca e sviluppo. Il dato definitivo sarà reso noto assieme agli altri indicatori divulgati in fase di approvazione della relazione semestrale; tali valori riflettono l'impatto sul conto economico dei costi di riorganizzazione e ristrutturazione. Si ribadisce comunque, come già dichiarato in fase di approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2003, la previsione di un Ebitda positivo a livello consolidato per l'intero esercizio 2003-2004. Per quanto riguarda il piano industriale e più in generale l'andamento del core business, i dati riferiti alla produzione di card, svolta ora nel solo stabilimento della Cardnet Switzerland a seguito della chiusura dello stabilimento Cardnet S.p.a. Di Iglesias, evidenziano nel semestre al 31 dicembre 2003 oltre 45 milioni di card prodotte. Nell'intero esercizio 2002/2003 (giugno 2002-uglio 2003) erano state prodotte circa 80 milioni di card (a fronte dei 56 milioni del precedente esercizio giugno 2001 - luglio 2002). Tale società inoltre registra fatturato crescente dalla fondazione, avvenuta nel 1997, ad oggi. I ricavi per l'esercizio 2002/2003 (giugno 2002-uglio 2003) sono stati pari a 10,2 milioni di Chf (circa 6,5 milioni di euro, ovvero il 30%ca. Dell'intero fatturato consolidato 2002-2003). Nonostante un contesto di mercato che nel triennio 2001-2003 è stato fortemente penalizzante per tutti i produttori di card, la Cardnet Switzerland ha mantenuto ed ampliato i propri volumi di vendita. A livello di mix di prodotto, circa i due terzi delle card sono destinate al mondo della telefonia, e questo dato fa della società uno dei dieci principali produttori di card per questo settore a livello mondiale. La società prosegue i colloqui con gli istituti bancari per il riposizionamento del debito bancario della Cardnet Group S.p.a. (per ca. 7,2 milioni di euro) dal breve al medio periodo. Oltre a tale voce, la posta più rilevante nell'indebitamento della società capogruppo è costituita dai "debiti verso altri finanziatori a medio-lungo", e relativa principalmente al leasing immobiliare per la sede di Arese. La società ha già in corso trattative per la vendita dello stabile e l'acquisizione di più idonei uffici di rappresentanza in locazione con ulteriori risparmi di costi. |
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GRUPPO AMPLIFON: APPROVATA DALLA KARTELLGERICHT (AUTORITÀ ANTITRUST AUSTRIACA) L’OPERAZIONE DI CESSIONE A PHONAK DEL 100% DI VIENNATONE |
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Milano, 26 febbraio 2004 - L’autorità Antitrust austriaca (Kartellgericht) ha comunicato l’approvazione dell’operazione di cessione a Phonak da parte di Amplifon del 100% di Viennatone, società austriaca attiva nella commercializzazione di apparecchi acustici. L’approvazione dell’Autorità Antitrust finalizza, quindi, l’accordo di cessione concluso in data 26 gennaio 2004 tra Amplifon e Phonak. Con la cessione di Viennatone Amplifon esce dal mercato austriaco, ritenuto non strategico per il Gruppo. Amplifon, quotata sul listino ufficiale del Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana dal 27 giugno 2001, è il Gruppo leader mondiale nella distribuzione ed applicazione degli apparecchi acustici e dei servizi correlati. Attraverso una rete di circa 1900 punti di vendita, 3000 centri autorizzati, un network di circa 1400 negozi affiliati e circa 2500 audioprotesisti, Amplifon è presente in Italia, dove detiene una quota di mercato del 47%, in Francia, Canada, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Egitto e in Ungheria. |
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LUFTHANSA OTTIMISTA PER IL 2004 |
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Milano, 26 febbraio 2004 - In base ai dati preliminari Deutsche Lufthansa Ag ha chiuso l'esercizio finanziario 2003 con un utile operativo di 30 milioni di euro. L'utile operativo del quarto trimestre è stato di circa 180 milioni di euro. Nel contempo l'indebitamento netto è stato ridotto di circa 550 milioni di euro attestandosi a circa 600 milioni di euro. Come annunciato lo scorso autunno in occasione della presentazione dei risultati trimestrali, la società ha esaminato con scrupolo il proprio bilancio. Al fine di eliminare i rischi oggi prevedibili e rappresentati in bilancio, la società ha proceduto con svalutazioni straordinarie e ammortamenti per un totale di 800 milioni di euro per il 2003 di cui 700 milioni di euro imputabili alla consociata Lsg Sky Chefs. Lufthansa annuncia quindi una perdita netta di circa 980 milioni di euro. Alla luce di questo risultato il Comitato Esecutivo proporrà di non pagare alcun dividendo per l'esercizio 2003. Gli ammortamenti imputati al 2003 non hanno alcun effetto sulla liquidità del gruppo e quindi non incideranno sull'operatività o sulle prospettive future della società. Segnali di ripresa nel primo trimestre 2004 I dati disponibili per il primo trimestre 2004 indicano ad oggi un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, in particolare per quanto riguarda le tratte intercontinentali. Di conseguenza Lufthansa si appresta ad aumentare la capacità offerta e ad inaugurare nuove rotte con il nuovo orario estivo 2004. In particolare la compagnia rivolgerà una particolare attenzione all'Asia. Il traffico continentale continua a stagnare e non evidenzia segnali di ripresa. I programmi finalizzati alla riduzione dei costi, al miglioramento dell'efficienza e alla differenziazione del prodotto continuammo ad essere implementati per assicurare alla compagnia una crescita sostenibile. Le misure necessarie ad assicurare alla consociata che si occupa dei servizi di catering un ritorno all'utile sono in fase di implementazione. Il gruppo Lsg Skychef è stato colpito duramente dal declino del giro d'affari negli Stati Uniti. La consociatà ha già ridotto di 8,000 unità il personale, alcune attività sono state chiuse e la struttura organizzativa è stata snellita. Misure di risparmio per circa 150 milioni di euro sono state identificate e sono in fase di implementazione. Lufthansa ha avviato negoziati per la cessione della divisione Chef Solutions che commercializza prodotti alimentari per supermercati e ristoranti negli Usa. Gestione attiva del portafoglio Prosegue la gestione attiva del portafoglio di partecipazioni detenute da Lufthansa finalizzata a rafforzare la posizione del gruppo. Dopo la cessione di Globeground e di Dhl, Lufthansa ha sfruttato le condizioni favorevoli di mercato per cedere il 13,2% detenuto in Amadeus. L'operazione ha generato una plusvalenza di circa 290 milioni di euro. "Dopo il massiccio declino nel settore del trasporto aereo a cui abbiamo assistito a seguito dell'11 settembre e grazie alla nostra capacità di reazione, il Gruppo Lufthansa si trova oggi in una posizione competitiva internazionale migliore e sarà tra i vincitori nel processo di trasformazione dell'aviazione civile. La nostra forza finanziaria, il rigido controllo dei costi e la nostra solidità operativa ci consentono da un lato di procedere a svalutazioni e dall'altro di continuare ad investire in innovazione e a cogliere opportunità in un mercato in fase di ripresa", ha commentato Wolfgang Mayrhuber, Chairman e Ceo di Deutsche Lufthansa Ag. I risultati finanziari relativi all'esercizio 2003 saranno ufficialmente presentati il 25 marzo 2004 a Francoforte. |
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RYANAIR: RISULTATI ECCEZIONALI A GENNAIO E CRESCITA RECORD PER GLI AEROPORTI |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Ryanair, la linea aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha festeggiato ieri i suoi risultati per il mese di gennaio sulle rotte italiane, confermandosi primo vettore fra Londra e le città di Venezia, Pisa, Roma e Milano, spazzando via la concorrenza grazie a tariffe più basse ed a maggiore puntualità. Quote Di Mercato – Gennaio 2004
Roma-londra | Milano-londra | 1 | Ryanair | 38.90% | 1 | Ryanair | 29.50% | 2 | Ba | 28.50% | 2 | Ba | 23.50% | 3 | Alitalia | 21.90% | 3 | Alitalia | 26.90% | 4 | Easyjet | 10.60% | 4 | Easyjet | 9.10% | | | | | | | Pisa-londra | Venezia-londra | 1 | Ryanair | 68.20% | 1 | Ryanair | 49.50% | 2 | Ba | 31.80% | 2 | Easyjet | 20.10% | | | | 3 | Ba | 17.90% | Peter Sherrard, Direttore Vendite e Marketing Ryanair per l'Italia ha detto: "Questi risultati confermano che Ryanair è la scelta degli Italiani; offrendo più frequenze al giorno e tariffe più basse Ryanair è la scelta numero uno anche su tratte con grandi volumi di passeggeri come quelle indicate. I risultati di traffico appena pubblicati da Assaeroporti per il 2003, dimostrano quanto Ryanair abbia contribuito alla crescita degli aeroporti in Italia: non è una coincidenza che i due aeroporti italiani che hanno registrato percentuali di crescita maggiori nel 2003 siano le due basi Ryanair in Italia, Milano Orio al Serio (+127%) e Roma Ciampino (+86.9%). Nel corso del 2004 Ryanair prevede di trasportare 7,5 milioni di passeggeri sulle sue 40 rotte italiane, introducendo più concorrenza a beneficio delle regioni e dei consumatori." |
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CONVEGNO “IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA SULL’ELETTRICITA’ DA FONTI RINNOVABILI” COME CAMBIA IL MODO DI PRODURRE ENERGIA ELETTRICA DA RINNOVABILI IN ITALIA |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Alla luce della pubblicazione del Decreto del Ministero delle Attività Produttive 29 dicembre 2003, n. 387 che recepisce la Direttiva Europea 77/2001/Ce sulla produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, nasce l’esigenza di comprendere al meglio i contenuti del nuovo documento, nell’interesse generale del paese e delle aziende. Il convegno intende fornire informazioni e aggiornamenti per consentire di cogliere vincoli e opportunità del nuovo scenario. Ai partecipanti verrà infatti consegnato un Cd Rom riportante la normativa di riferimento ed i commenti al nuovo atto. Gli interventi sia di soggetti istituzionali (Autorità per l’energia elettrica ed il gas, Ministero delle Attività Produttive) che degli operatori del settore, conferiscono all’incontro i presupposti per uno scambio formativo. L’associazione Aper riunisce e rappresenta i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, tutelandone i diritti e gli interessi anche nel processo di definizione della normativa di settore dell’elettricità da rinnovabili. 4 Marzo 2004 Ore 8.30 Centro Congressi Fast Piazzale R. Morandi, 2 – Milano Per informazioni Segreteria Aper: Tel 02.76319199 - Fax 02.76397608 E.mail segreteria@aper.It |
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SIRTI: PIANO INDUSTRIALE 2004-2007 INSERITI NEL PROGETTO DI FUSIONE |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Con riferimento al progetto di fusione deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Sirti in data 27 gennaio 2004, la società rende noto i dati sintetici consolidati inerenti il piano industriale 2004-2007 inseriti nel progetto di fusione
Euro milioni | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | | Valore della produzione | 661,8 | 704,1 | 748,6 | 771,1 | | 67,8 | 78,1 | 85 | 87,9 | | Ebitda | | | | | | Ebit | 52,9 | 63,6 | 70 | 73 | | Utile Netto | 23,5 | 28,4 | 32,6 | 35,1 | | Posizione | 53,1 | 14,4 | -2,3 | -37,4 | | Finanziaria Netta | | | | | | Ad ulteriore chiarimento, come dettagliatamente specificato nei document depositati, viene reso noto che i dati previsionali sopra riportati sono stati predisposti sulla base di criteri gestionali, quindi i risultati civilistici potranno discostarsi dalle previsioni sopra riportate in virtù dei differenti criteri contabili applicati. Si precisa inoltre che la previsione per l’esercizio 2007 è stata costruita in ottica “inerziale”. Si segnala inoltre come le particolari specificità insite in un’attività di realizzazione di lavori su commessa, rendono il processo previsionale dei risultati operativ particolarmente incerto. Pertanto, sebbene il piano sia basato sulla migliore stima degli eventi futuri, la pianificazione nel medio periodo dei ricavi su commessa è per sua natura suscettibile di subire variazioni, anche significative, rispetto ai dat previsionali. |
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ENI: PERFORATO CON SUCCESSO POZZO ESPLORATIVO NELL'OFFSHORE DELL' INDONESIA SAN DONATO |
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Milanese, 26 febbraio 2004 - Eni annuncia di aver concluso con successo le prove di produzione del pozzo offshore Gehem-2, situato nella vasta area esplorativa di Ganal, a 70 chilometri circa dalla costa Est dell'isola di Kalimatan in Indonesia. Il pozzo è stato perforato in 1.840 metri d'acqua e ha raggiunto la profondità totale di 5.367 metri. Le prove di produzione hanno stabilito la portata giornaliera di 900.000 metri cubi di gas e 1.900 barili di condensati. La perforazione di Gehem-2 ha confermato l'estensione degli strati mineralizzati a gas e condensati già individuati col precedente pozzo Gehem-1 e ha individuato inoltre una nuova zona mineralizzata a olio. Eni ha nell'area esplorativa di Ganal la quota del 20% (Unocal, operatore, 80%). Eni in Indonesia è impegnata in attività di esplorazione, sviluppo e produzione, sia onshore che offshore, e ha una produzione propria (equity) di 37.000 barili di olio equivalente al giorno. L'area in cui sono stati esplorati con successo i pozzi Gehem-1 e Ghem-2 si è rivelata particolarmente promettente. |
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ICE E UNIONCAMERE INSIEME PER PROMUOVERE IL SISTEMA ITALIA RADDOPPIATE LE RISORSE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ESPORTATRICI |
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Roma, 26 febbraio 2004 – Al via per il quarto anno consecutivo, con una dote di risorse raddoppiata rispetto all’anno precedente, l’intesa operativa tra l’Istituto nazionale per il Commercio Estero e Unione Italiana delle Camere di commercio per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. L’intesa è lo strumento operativo dell’Accordo di programma sottoscritto nel 2000 tra Ministero del Commercio con l’Estero, Unioncamere e Assocamerestero (l’Associazione delle Camere di commercio italiane all’estero), ed ha per obiettivo la realizzazione di un programma comune di attività, articolato in azioni dirette a promuovere lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra l'Italia ed alcune aree geo–economiche di interesse strategico per i due enti. Le aree in cui si svolgeranno i progetti previsti nell’ambito dell’intesa nel 2004 saranno il Mediterraneo, la Russia e l’Ucraina, gli Stati Uniti e il Canada e l’Estremo Oriente. A beneficiare delle azioni di promozione saranno soprattutto le piccole e medie imprese, per le quali nel 2004 le due organizzazioni metteranno a disposizione complessivamente 6,1 milioni di euro (co-finanziati al 50% dai due enti) a valere su 19 progetti che interesseranno le 4 aree secondo lo schema riportato in tabella.
Aree | Progetti | Importo in milioni di € | Mediterraneo | 5 | 1,2 | Russia e Ucraina | 4 | 1,8 | Usa e Canada | 5 | 1,2 | Estremo Oriente | 5 | 1,9 | Totale | 19 | 6,1 | Le azioni incluse nell’intesa operativa del 2004 prevedono interventi di promozione commerciale, di formazione e di collaborazione industriale nei comparti agroalimentare, beni di consumo e beni strumentali. I progetti verranno realizzati attraverso la collaborazione tra le strutture operative dell’Ice e le strutture del sistema camerale che hanno aderito ai singoli progetti – queste ultime coordinate da Unioncamere e con il supporto delle Camere di commercio italiane all’estero. |
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UNINDUSTRIA PADOVA RINNOVA LA CONVEZIONE CON ICN ITALIA |
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Milano, 26 febbraio 2004 – Icn Italia, compagnia telefonica con sede a Milano, annuncia di aver rinnovato la convenzione con Unindustria Padova, che conta oltre 1800 imprese associate. La convenzione prevede la fornitura di servizi di telefonia fissa con un risparmio vantaggioso a tutte le imprese associate sulle tariffe Icn. Ciascun associato, inoltre, potrà contare sull’assistenza e la consulenza di un funzionario Icn direttamente in loco. “Siamo contenti di aver consolidato il nostro rapporto con Unindustria Padova. Questa è la riprova che le nostre tariffe sono valide e che il nostro valore aggiunto viene riconosciuto dalla clientela”, ha commentato Marco Faggioni, Presidente di Icn Italia. |
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INCONTRO CON UGO MARTINAT, VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI. |
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Legnano, 26 febbraio 2004 - La crescita di qualunque sistema economico e produttivo è strettamente legata alle infrastrutture di cui il territorio dispone. Per le aree metropolitane di Milano e Varese, già storicamente ricche di insediamenti produttivi e che ora stanno indubbiamente vivendo un momento di trasformazione, anche profonda, l’opportunità di ulteriore sviluppo, o di rilancio, è ora rappresentata dalla Fiera e dalla favorevole prossimità con l’aeroporto internazionale di Malpensa. I sistemi di collegamento tra questi due nuovi Poli, innanzitutto quello ferroviario, appare strategico e determinante non solo per l’asse del Sempione, ma per l’intero territorio lombardo. Consapevoli dell’importanza degli obiettivi in gioco, l’Associazione Legnanese dell’Industria, Confartigianato Alto Milanese e l’Unione Regionale Lombarda del Commercio hanno raccolto per primi l’invito del Senatore Giuseppe Valditara di dar voce alla necessità di una realizzazione puntuale degli interventi infrastrutturali programmati per il nostro territorio. Da uno studio commissionato dai tre promotori e poi presentato nel corso di una conferenza stampa, svoltasi il 17 novembre 2003, tre sono risultati i progetti, tutti inseriti dal governo nella Legge Obiettivo, prioritari per il sistema delle comunicazioni su ferro della Lombardia: la creazione del terzo binario tra Gallarate e Rho; il collegamento tra la stazione di Gallarate e la stazione di Malpensa con una nuova linea ferroviaria a doppio binario; una nuova linea tra Arcisate e il comune di Stabio, in Svizzera. E’ stato pertanto istituito un Comitato, cui, insieme alle Associazioni di rappresentanza imprenditoriale, hanno aderito i principali Enti interessati (Rfi, Fnme, Sea, Fondazione Fiera e Sviluppo Sistema Fiera) e Istituzioni. Obiettivo: svolgere un’azione pressante nei confronti degli interlocutori ai vari livelli di governo e monitorare i tempi di realizzazione delle opere. A tale riguardo è fondamentale il rispetto degli impegni di finanziamento. Inoltre è di questi giorni la notizia che la giunta Regionale della Lombardia ha espresso parere favorevole al progetto preliminare del potenziamento della linea ferroviaria Rho-arona, tratta Rho-gallarate, seppur con una serie di prescrizioni relative a modifiche e adeguamenti progettuali. A tal fine, il Senatore Giuseppe Valditara, in rappresentanza del Comitato per il collegamento ferroviario Malpensa - Nuovo Polo Fieristico, accompagnato da Edmiro Toniolo, Presidente di Confartigianato Alto Milanese e Alberto Duvia, Direttore dell’Associazione Legnanese dell’Industria, in data odierna si sono incontrati, presso gli Uffici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con il Vice Ministro Ugo Martinat. Martinat ha assicurato la massima attenzione del Ministero, affinché il triplicamento della tratta ferroviaria trovi effettivamente, ed in tempi brevi, le necessarie risorse all’interno della “Legge Obiettivo”. Su richiesta del Senatore Valditara, il Vice Ministro ha promosso inoltre un incontro che si svolgerà nei prossimi giorni con i vertici di Rfi, al fine di monitorare la situazione, verificare e rimuovere eventuali punti di criticità, accelerare l’iter realizzativo dei progetti. Nel corso dell’incontro è emersa altresì l’importanza di un intervento globale sul territorio, che prevede innanzitutto il riassetto autostradale, in funzione del nuovo Polo Fieristico Rho-pero. A riguardo, Martinat ha sottolineato come sia ormai in fase di approvazione il provvedimento di modifica del decreto “mille proroghe”, che prevede di destinare i prossimi aumenti tariffari al finanziamento di opere che interessano, tra l’altro, il nostro territorio. Aumenti che saranno collegati all’effettivo avanzamento dei lavori e che riguardano opere quali l’ampliamento della Lainate-como, Milano-brescia, Milano-torino e connesse opere di accessibilità al Polo Fieristico. All’incontro odierno, che ha consentito di sbloccare un progetto da tempo bloccato, seguiranno nuovi incontri, di cui il primo già fissato per la prossima settimana, tra il Vice Ministro Martinat e il Senatore Valditara, per monitorare da vicino gli sviluppi della situazione. |
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LA MODA BRASILIANA SI PRESENTA ALLE IMPRESE ITALIANE UNA MOSTRA IN CAMERA DI COMMERCIO DAL 1 AL 3 MARZO |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Sono 228 le imprese italiane che commerciano con il Brasile nel settore del tessile - abbigliamento, il 4,2% di tutte quelle attive col Paese sudamericano: hanno in media 45,3 addetti. Nel 2003 il giro d'affari italiano con il Brasile ha superato i 52 milioni di euro. Nel nord arriva il 65% dell’import e parte l’80% dell’export sul totale nazionale. Nel centro le percentuali sono del 15,7% e del 15%, nel sud e isole del 18% e del 5%. E' quanto emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat e Sdoe, anagrafe delle ditte operanti con l'estero su dati del Registro delle Imprese. E arriva la manifestazione "Fashion Brasile 2004" con incontri d’affari per gli imprenditori: dal 1 al 3 marzo alcuni produttori brasiliani del settore moda saranno in Camera di commercio di Milano, con degli stand a Palazzo Affari ai Giureconsulti, sede dell'istituzione milanese in piazza Mercanti 2 angolo piazza Duomo. Presenteranno agli imprenditori le loro proposte creative sul tessile e le confezioni (biancheria intima, moda mare e abbigliamento da spiaggia, jeans, lingerie e fitness). Per informazioni: Promos, Camera di Commercio Tel 02 8515.5320-5848, email: promos.Sudamerica@mi.camcom.it . "Questa iniziativa – ha dichiarato Bruno Ermolli, Presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali - rappresenta un momento d'incontro per il nostro mondo imprenditoriale, al fine di facilitare i rapporti con il Brasile, a partire dal settore tessile e abbigliamento, che trova un punto di forza nella realtà milanese e lombarda". Interscambio Italia– Brasile- Iii trimestre 2003 - Valori in euro
| 2003 | % su tot.Italia 03 | % su tot.Italia 03 | | import | export | import | export | 1-Italia Nord-occidentale | 7.878.928 | 20.600.114 | 41,3% | 62,5% | 2-Italia Nord-orientale | 4.662.569 | 5.860.129 | 24,4% | 17,8% | 3-Italia Centrale | 2.993.901 | 4.931.256 | 15,7% | 15,0% | 4-Italia Meridionale | 3.493.189 | 765.630 | 18,3% | 2,3% | 5-Italia Insulare | 67.426 | 813.057 | 0,4% | 2,5% | 6-Diverse o non specificate | 0 | 1.588 | 0,0% | 0,0% | Totale Italia | 19.096.013 | 32.971.774 | 100,0% | 100,0% | Fonte: Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat |
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SEMINARI DI GESTIONE D'IMPRESA |
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Milano, 26 febbraio 2004 - Nati da un'iniziativa Mip Politecnico di Milano e Economy-panorama Mondadori , i seminari (della durata di una giornata) propongono temi di alto profilo, inerenti alla gestione e cultura dimpresa e sono destinati a manager, imprenditori e professionisti, con lobiettivo di rispondere alle esigenze di crescita del mondo manageriale e professionale. Unopportunit` per confrontarsi, stabilire relazioni e acquisire nuove competenze, con il contributo di docenti italiani ed internazionali e di testimonial eccellenti dal mondo delle imprese. I temi proposti per l'anno 2004: “ Europa Ed Allargamento Ad Est.” La competitivit` delle imprese Europee nel nuovo scenario globale - 21 Aprile (pdf) ; “Il Design Come Fonte Di Vantaggio Competitivo”. Il ruolo del top management nel gestire l'innovazione - 12 Maggio (pdf); “Basilea 2.” L'evoluzione del rapporto banca-impresa - 9 Giugno (pdf); “Difendersi Dalle Imitazioni "Made In China”".le strategie e gli strumenti di protezione della propriet` industriale nel contesto comunitario e asiatico - 23 Giugno (pdf); “Competere Sul Tempo Integrando Cliente-fornitore” Incrementare la reattivit` della supply chain - 14 Luglio (pdf); “Il Nuovo Controllo Di Gestione” Alla ricerca della best practice per il monitoraggio di costi e prestazioni - 1 Ottobre (a breve disponibile); “Tra Delocalizzazione E Conquista Dei Mercati”.le strategie di crescita internazionale delle Pmi per far fronte alle nuove sfide competitive - 20 Ottobre (a breve disponibile); “Rendere Flessibile L'innovazione” Progettare prodotti e servizi in un contesto incerto - 10 Novembre (pdf); “Cina : Minaccia O Opportunita'?” Competitivit` di prezzo, costo del lavoro, tasso di cambio- 1 Dicembre (a breve disponibile). Sede dei seminari: Mip Politecnico di Milano, Via Garofalo, 39 - Milano. Orario dei seminari: 9.30 - 17.45 I programmi dei singoli seminari, la scheda di iscrizione e le facilitazioni/modalit` di iscrizione sono consultabili sul sito Mip Politecnico di Milano o possono essere richiesti direttamente alla Segreteria di coordinamento dei seminari allo 02 2399 2861 o seminari@mip.Polimi.it |
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PROGETTO KID SMART, PARMA PROVINCIA PILOTA PER LA FORMAZIONE. |
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Parma, 26 febbraio 2004 - Sarà la provincia di Parma, con l’Istituto Comprensivo di Borgotaro, a fare da apripista in Italia per la formazione legata al Progetto Kid Smart - Tecnologie informatiche per l’apprendimento in età prescolare, il progetto della Fondazione Ibm Italia, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, e Provincia di Parma. Il 27 e 28 febbraio si terrà infatti a Parma il corso per le insegnanti delle tredici scuole materne del Parmense che partecipano al progetto nell’anno scolastico 2003 - 2004. Il corso verrà poi replicato anche a Campobasso e Siracusa, le altre due province italiane coinvolte. Il progetto Kidsmart ha lo scopo di utilizzare la tecnologia dell’informazione e della comunicazione a fini didattici, per permettere ai ragazzi della scuola dell'infanzia di avere accesso alle tecnologie fin dalla più tenera età. "Kid Smart privilegia il coinvolgimento di scuole e centri dell’infanzia che sorgono in zone disagiate – spiega Romeo Broglia, assessore provinciale ai Sistemi informativi - allo scopo di contribuire alla riduzione del possibile "digital divide", cioè la differenza tra i territori causata dalle diverse opportunità di accesso alle tecnologie. E’ stata scelta la provincia di Parma perché qui siamo all’avanguardia, sia nella presenza di computer nelle scuole, sia sull’ e-government." La presentazione del corso avrà luogo venerdì 27 febbraio, alle 11, al Convitto Maria Luigia di borgo Lalatta 14. Interverranno Romeo Broglia, assessore provinciale ai Sistemi informativi, Alessandro Musumeci, direttore generale Miur – servizio per l’automazione informatica e l’innovazione tecnologica, Angelo Failla - Fondazione Ibm Italia, Gabriele Boselli, ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, Luciano Allegri, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Borgotaro. |
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