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SABATO

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Notiziario Marketpress di Sabato 28 Febbraio 2004
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WORKSHOP A PRAGA SULLE COMUNITÀ ELETTRONICHE NELL'EUROPA ALLARGATA  
 
Praga, 1 marzo 2004 - La eris@ (european regional information society association) organizza il 12 marzo a Praga un workshop su 'eCommunities in an enlarged Europe'. La manifestazione rientra nell'ambito del progetto Prelude, una misura di accompagnamento del programma Tsi (tecnologie della società dell'informazione), finanziato dalla Commissione europea, che sta preparando una serie di orientamenti tematici per le politiche e le buone prassi nei settori dell'amministrazione elettronica, dell'istruzione elettronica, del trasporto elettronico e delle comunità e inserimento sociale elettronici. Il workshop intende consolidare il consorzio, definire i dettagli di una prossima proposta di progetto e preparare i tempi della futura collaborazione. Verrà anche presentata la prima stesura della guida alle comunità elettroniche. Infolink: www.Prelude-portal.org  
   
   
IL BERLIN MARRIOTT HOTEL APRE NELLA POTSDAMER PLATZ  
 
Il Berlin Marriott Hotel di 379 camere ha aperto sulla Potsdamer Platz come primo albergo a marchio Marriott e come quarta proprietà gestita a Berlino da Marriott International, Inc. (Nyse:mar). Rupprecht Queitsch è il General Manager e Ilona Angelis è Direttore Marketing. Il Berlin Marriott Hotel offre una tariffa di apertura di 139 Euro per camera, per notte, che include anche la colazione a buffet. Il Berlin Marriott Hotel dispone di quattro punti di ristorazione e cioè un ristorante tipico, un ristorante informale, un lobby bar e un bar a tema; un piano executive con lounge e una serie di servizi ricreativi dedicati gli ospiti. I servizi fitness dispongono di una sauna, di un idromassaggio di un juice bar e di una piscina al coperto. Per conferenze ed eventi, il Berlin Marriott Hotel offre 1.300 metri quadrati di spazio per riunioni, dispone di 836 metri quadrati di sala da ballo divisibile in tre parti, tre sale di riunioni consiglio di 46 metri quadri l’una, e quattro sale riunioni da 75 metri quadrati l’una. L’hotel dispone, inoltre, di servizi supplementari: servizio in camera 24 ore su 24, business center, mini-bar in camera, servizio di lavanderia, desk prenotazione aerei e noleggio auto, barbiere e salone di bellezza, negozio di souvenir e parcheggio. Situato nella zona nord di Potsdamer Platz, il Berlin Marriott Hotel offre una miriade di piccoli negozi, intrattenimento, siti storici tra cui scegliere e facile accesso agli Edifici Governativi, al quartiere delle Ambasciate e a tutti e tre gli aeroporti cittadini. Raggiungibili a breve distanza ci sono le maggiori attrazioni turistiche come il Reichstag, la porta di Brande Burgo, il mercato Gendarmen, la Cattedrale e il più grande parco di Berlino, il Tiergarten. Nelle vicinanze ci sono aziende come Sony, Daimler Chrysler, Debis e numerose società di consulenza e banche. Altri Hotel Marriott di Berlino comprendono il Courtyard by Marriott di 196 camere a Berlino Teltow, il Courtyard by Marriott di 190 camere a Berlino Koepenick e il Ramada Hotel a Berlino-schönefeld Airport di 148 camere. Il Berlin Marriott Hotel, con oltre 2.300 hotel Marriott affiliati nel mondo, partecipa al Marriott Rewards, un programma di fidelizzazione degli ospiti che permette ai membri di guadagnare a scelta punti o miglia aeree per ogni dollaro speso durante la loro permanenza. Infolink: www.Marriott.com  
   
   
AFFITTARE UN INTERO MASO. CHE FAVOLA! UN'IDEA PER TRASCORRERE UNA VACANZA CON GLI AMICI E LA FAMIGLIA NELLE PIÙ TIPICHE STRUTTURE DI MONTAGNA, LE BAITE E I MASI DELL'ALTO ADIGE  
 
Questa volta mi affitto un maso! Per trascorrere un week-end con gli amici o con tutta la famiglia, per festeggiare un compleanno o qualche ricorrenza speciale un'occasione da cogliere al volo può essere "Rent a hut". L'idea è di affittare una romantica baita di montagna o un maso affacciato su uno dei tanti scorci da sogno che regala il variegato panorama dell'Alto Adige per godersi le suggestioni di un soggiorno a tutto relax, sentendosi come a casa. Appartamenti e piccole dimore da godersi in totale libertà, respirando i ritmi e le stagioni di una natura rasserenante e magnifica. Qualche idea? In Val Senales, la patria di Ötzi, l'uomo venuto dai ghiacci, ma anche ricco comprensorio sciistico con numerose possibilità di escursioni come quella al Parco Naturale Gruppo di Tessa, si può avere a disposizione un'intera casa-vacanze in grado di ospitare fino a otto persone. Il maso Gurschlhof sorge all'interno del Parco Naturale, con splendida vista sulle montagne. Grazie alla sua posizione strategica, rappresenta un'ottima soluzione per gli amanti delle passeggiate. Inoltre, si potrà partecipare alla vita del maso, contare sull'assistenza per i bambini che si divertiranno a visitare la stalla e gratificare il palato con i gustosi prodotti del maso. Prezzi: 79-90 euro per casa vacanza per 1-8 persone. Aperto tutto l'anno. (Frazione Madonna 46 - 39020 Senales). Tel. 0473 679172 o 349 4931900.
In un angolo tranquillo e soleggiato della Val d'Ultimo, terra particolarmente ricca dal punto di vista naturalistico dove i pascoli di alta montagna si protendono fino alle zone innevate dei ghiacciai, tra laghetti alpini e tradizioni contadine, il maso Kalchgruberhof, offre ai genitori una vera vacanza in totale pace e ai più piccoli tanto spazio per giocare e divertirsi. E poi serate di intrattenimento, possibilità di degustare le specialità prodotte nel maso, di collaborare con i contadini e un interessante programma settimanale di escursioni. Prezzi_42-82 euro in appartamento per 2-6 persone. Aperto tutto l'anno. (Larcherberg 489 - 39016 Ultimo/s. Valpurga). Tel. 0473 795268, e-mail kalchgrueb@rolmail.Net, sito web www.Uab.it/kalchgruberhof
In Val Casies chi sogna una baita sulla malga tutta per sé troverà un rifugio confortevole e accogliente, la malga Gallfall. Punto di partenza ideale per camminate, percorsi di sci-alpinismo e gite in un paesaggio naturale di straordinaria varietà. La struttura, poi, è una tipica baita di montagna con stufa contadina. Prezzi: 100 euro per 6 persone in appartamento per 4-15 persone, con l'aggiunta di 13 euro per ogni persona in più. Aperto tutto l'anno. (Posta: Santa Maddalena, Außerharmerhof 16, 39030 Valle di Casies). Tel. 0474 978418, e-mail ausserharmerhof@yahoo.It, sito web www.Ausserharmerhof.com  
A Castelrotto, dominata dall'Alpe di Siusi, la più alta e vasta distesa di pascoli alpini d'Europa, si potrà avere a disposizione una vacanza davvero particolare a stretto contatto con la quiete della montagna. Basterà alloggiare nella malga del maso Obermaliderhof, incastonata nel cuore dell' area di tutela paesaggistica dell'Alpe di Siusi. Aperto tutto l'anno. Prezzi: 50-70 euro in malga per 4-6 persone. (S. Osvaldo 9 - 39040 Castelrotto/siusi). Tel. 0471 706794, e-mail malfertheiner.Max@rolmail.net, sito web www.Obermaliderhof.com  
A Luson, nel territorio di Bressanone, il Villpederhof è un maso posto sotto la tutela dei beni artistici e culturali. Una dimora secolare da godere in totale autonomia, dalla quale partire alla volta di affascinanti escursioni (gli appassionati della neve troveranno piste da fondo e percorsi nelle immediate vicinanze). Non mancheranno serate con grigliate, l' occasione di seguire la vita del maso, apprezzando le tante squisitezze prodotte direttamente nel maso, e il noleggio gratuito di biciclette per avventurarsi lungo sentieri solitari. Aperto tutto l'anno. Prezzi: 40-70 euro in appartamento per 2-4 persone. (Monte 14 - 39040 Luson). Tel. 0472 413753, e-mail villpederhof@dnet.It. Per informazioni - Ufficio Agriturismo, Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, via Macello 4/D, 39100 Bolzano. Tel. 0471.999308 (da lunedì a venerdì dalle ore 14 alle ore 16). Fax: 0471.981171 E-mail: info@gallorosso.It  sito web: www.Gallorosso.it
 
   
   
PASQUA FRA TORBIERE E LAGHI DORATI  
 
Le proposte del Romantik Hotel Mirabella per scoprire la pace e il relax che si respirano sul Lago d'Iseo, poetico angolo di Franciacorta (Bs) Le mie mani vi arrivano, toccate da rose selvatiche e veccia aggrovigliata, frugando oltre i ventrigli scoppiati dei mucchi di monete/ fin dove la regina della volta oscura, che io sciolgo, attende. Fuori dalle fauci nere della torba, un salice appuntito si ritrae dolcemente. Chissà quali versi ispirerebbe all'irlandese Seamus Heaney, il poeta Premio Nobel che con tanto amore ha cantato il volto più selvaggio e intatto dei suoi luoghi natali, la visione affascinante delle torbiere di Franciacorta, dove il Lago d'Iseo incontra la terra. Uno specchio d'acqua sul quale giocano e si intrecciano i riflessi delle Prealpi. Per apprezzare pienamente il ciclo di risveglio della natura in tutto il suo splendore, si può scegliere una Pasqua di benessere e relax, condeendosi qualche giorno (da venerdì 9 a lunedì 12 aprile) in una dimora all'altezza del luogo, il Romantik Hotel Mirabella, un'elegante residenza immersa nel verde gestita all'insegna di una calda ospitalità dalla famiglia Anessi. Un piccolo borgo nella quiete di un parco secolare che, dall'alto della sua storia, domina l' incantevole lago a 25 Km. Da Brescia. Ventinove accoglienti camere, arredate con sobria eleganza, tutte con vista sullo specchio lacustre e dotate dei più moderni servizi e impianti hi-tech (con possibilità di collegamento a Internet da ogni stanza). Non mancano una grande piscina e ampi spazi per meeting e riunioni conviviali. Al raffinato ristorante del Relais, poi, si affianca un'alternativa tutta da scoprire: il ristorante di campagna "La Catilina", un'antica cascina a pochi metri dal Mirabella, raggiungibile percorrendo un incantevole sentiero nel bosco. L'offerta di Pasqua al Romantik Hotel Mirabella (con arrivo venerdì 9 e partenza lunedì 12 aprile) prevede tre notti in camera doppia con trattamento di Bed&breakfast, il pranzo di Pasqua per un costo di 250 euro per persona. Gratuità di pernottamento per un bambino fino a 6 anni compiuti che dorma in camera con i genitori. L'aggiunta in camera di un terzo letto (con trattamento B/b e il pranzo di Pasqua) comporta un supplemento di 145 euro. Possibilità di menù ridotto per bambini fino a sei anni in occasione del pranzo pasquale (30 euro). Infolink: www.Relaismirabella.it  
   
   
L'ISOLA D'ELBA A PORTATA DI PAGAIA O DI ARRAMPICATA  
 
Kayak e free-climbing nella proposta dell'Hotel Ilio di Capo S. Andrea per chi sogna un mare e una natura da sogno Solcare un mare di zaffiro nel silenzio e nella pace di una natura magnifica. Il modo migliore per innamorarsi dell'Isola d'Elba può essere scoprire i tanti scorci nascosti tra calette e scogliere cullati dallo sciabordio della risacca, mentre si solcano le sue acque di cristallo in kayak. Oppure rimirarsela dall'alto, nei numerosi itinerari di free-climbing che si possono scegliere. Sono solo due tra le tante opportunità che l'Hotel Ilio di Capo S. Andrea, sulla punta nord-occidentale dell'isola d'Elba, all'interno del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, offre agli amanti del mare e del verde. Diciannove intime camere, ognuna con nomi di fragranze mediterranee, in una residenza il cui nome rievoca suggestioni omeriche e le avventure di eroi immortali. E l'accoglienza che Maurizio Testa e Anita Negele riservano a chi cerca un contatto profondo e rispettoso con la natura è all'insegna di un' ospitalità amichevole e attenta alle esigenze di ciascuno. Un ricco programma di attività sportive ed ecologiche sarà a disposizione di chi sogna una vacanza di mare dinamica e rilassante al tempo stesso, con l' opportunità di scegliere fra quattro tipologie di camere, servizi completi, cucina e carta dei vini rigorosamente legate alla tradizione e al territorio, il mare a pochi passi dall'hotel, scogliere e spiagge di bellezza struggente, sport di terra e d'acqua a volontà, con o senza l' assistenza di esperti qualificati. Una splendida occasione per godersi una vacanza con un Istruttore-guida Marina (certificata Sottocosta/fict) che aiuterà a perfezionare le tecniche di navigazione portando alla scoperta di uno dei tratti più selvaggi e unici dei Parchi di Toscana. Immergersi nelle meraviglie dell'Isola d'Elba in kayak, un tipo di imbarcazione antichissima, rimane forse una delle modalità più ecologiche e affascinanti per instaurare un contatto intimo e personale con una natura generosa e selvaggia. Uno degli itinerari, ad esempio, potrebbe essere il percorso che si spinge dalla spiaggia della Fenicia, alla punta esterna del molo che delimita il lungomare di Marciana Marina, fino a Capo S. Andrea. Spiagge di grosse ghiaie levigate e scogliera si susseguono a calette a ridosso di una rigogliosa vegetazione che si riflette su un mare cristallino. Proseguendo ancora verso ovest in uno scenario composto da una fitta vegetazione, da rocce scoscese e minuscole spiaggette deserte anche nel periodo di alta stagione in quanto difficilmente raggiungibili, si approda dopo circa quattro miglia a Capo Sant'andrea. Il posto ideale dove ristorarsi o concedersi un lungo bagno per poi riprendere la pagaia costeggiando uno dei tratti più belli dell'isola fino al faro di Punta Polveraia. Qui, nelle giornate più limpide, si riesce addirittura a scorgere la Corsica. Una gita da non perdere, per conoscere un tratto di costa ancora selvaggia e ricco di fondali che offre agli amanti delle attività subacquee colori fantastici e, a volte, persino la sorpresa di qualche relitto di antiche navi appartenenti ad altre epoche affondate secoli fa con i loro preziosi carichi. Prezzi a partire da 37 euro (con la colazione) e da 47 euro (in mezza pensione) per persona al giorno. L'escursione giornaliera in kayak costa 63 a persona (min. 2 persone). Infolink: www.Ilio.it  
   
   
VOLETE IL VOSTRO ORTO BIOLOGICO? ECCO UN CORSO CHE INSEGNA COME FARE  
 
Il paesaggista Mario Romano, in collaborazione con il Parco Regionale dei Boschi di Carrega (Pr), offre una magnifica occasione per entrare in contatto con il favoloso mondo vegetale Amate la natura e ritenete che il contatto con la terra sia un bisogno ineludibile, oltre che una filosofia di vita, soprattutto in tempi di inquinamento ambientale planetario? Avete l'opportunità e il desiderio di creare il vostro orto biologico e proprio non sapete da che parte cominciare? Lo studio di progettazione paesaggistica e ambientale di Marco Romano, in collaborazione con il Parco Regionale dei Boschi di Carrega (Pr) vi offre l'occasione più unica che rara di imparare a destreggiarvi nel magico regno vegetale. "L'orto biologico secondo la rotazione biodinamica dei 4 elementi" non avrà più segreti dopo il corso diviso in due fasi. Una parte teorica che il 5 -12 -19 -marzo, il 2 -15 - e 30 aprile ci introdurrà alla conoscenza del ciclo delle piante, del terreno e del compost, della costruzione dell'orto biologico, dei 4 elementi e della rotazione biodinamica, completati da un dibattito chiarificatore. E una pratica, il 27 marzo e il 10 e 24 aprile: attrezzi alla mano per preparare il terreno, eseguire il compost e trapiantare. Diventare veri amici della terra costa solo 90,00 Euro comprensivi di una esauriente dispensa con i contenuti del corso. Senza contare le straordinarie "aule" di lezione: il Centro Levati del Parco Boschi di Carrega (in via Olma 3 - 43032 Sala Baganza - Parma) e l'Orto del Podere "La Rifiorita" di Torrechiara di Langhirano. Per partecipare al corso (con un numero minimo di almeno 15 iscritti) è necessaria la prenotazione. Informazioni e prenotazioni: Marco Romano Tel. 0521.345005 con segreteria Cell: 336.507927 E-mail: geommarcoromano@libero.It  
   
   
1° MAGGIO 2004: L’UNGHERIA ENTRA NELL’UNIONE EUROPEA UN INGRESSO CHE È UN RITORNO  
 
L’anima profondamente europea dell’Ungheria vibra da sempre nella storia e nella cultura di questo Paese, e il respiro del suo presente, slanciato prepotentemente verso l’Europa, vive di orizzonti che rendono assolutamente naturale il grande appuntamento del prossimo 1° maggio. L’ungheria entra nell’Unione Europea in quanto soggetto politico ed economico, ma l’Europa – al di là dalle vicissitudini dell’ultimo mezzo secolo – è stata di fatto l’universo culturale cui il Paese è sempre appartenuto. Dalla conversione al cristianesimo del primo re Santo Stefano agli splendori rinascimentali di Mattia Corvino, dai legami con la corte austriaca al ruolo esercitato in vari campi delle scienze e della cultura, l’Ungheria è sempre stata in Europa, tanto che, sotto il profilo culturale, non di «ingresso» si dovrebbe parlare bensì, più propriamente, di «ritorno». Poiché l’Europa è la patria dell’Ungheria.  
   
   
TURISMO: UN SETTORE IN CONTINUA CRESCITA  
 
I nuovi scenari che il 1° maggio 2004 inaugurerà assicureranno indubbi benefici al turismo in Ungheria, settore che, grazie alla sua costante crescita, è uno dei più promettenti dell’intera economia nazionale. L’ungheria, infatti, occupa già oggi una posizione di tutto riguardo tra le mete più richieste del turismo internazionale; dopo l’adesione all’Ue questa posizione verrà ulteriormente consolidata, con una media annua di visitatori (attualmente a quota 30 milioni) destinata a crescere. Un particolare settore per il quale si prevede un significativo incremento di presenze è quello del turismo termale e benessere, vista la ben nota ricchezza di acque termali nel territorio ungherese; al riguardo, l’adesione all’Ue renderà possibili, fra l’altro, vantaggiose convenzioni con gli istituti di previdenza sociale degli altri Paesi membri dell’Unione. Anche il turismo congressuale ha nell’Ungheria una delle destinazioni più richieste: la posizione strategica del Paese nel cuore dell’Est europeo contribuirà ad accrescere i volumi del traffico business, favorito dalle nuove relazioni internazionali. I parchi naturali, estesi sul 10% del territorio nazionale, ospitano ogni anno molti visitatori dei Paesi dell’Ue, mentre gastronomia, vini e cultura ungheresi sono segmenti di mercato in costante crescita. Quanto al trasporto aereo, un importante miglioramento è già in atto nel settore grazie alla fine del regime di monopolio che vede operativi anche altri vettori, oltre alla compagnia di bandiera, in un regime di concorrenza indubbiamente favorevole per voli da e per l’Ungheria a prezzi significativamente ridotti. A questo proposito, per i collegamenti Italia-ungheria è già operativa, dallo scorso 15 dicembre 2003, la compagnia Skyeurope Airlines, con un volo quotidiano dall’aeroporto di Milano-orio al Serio a Budapest-ferihegy 1, cui entro breve si aggiungeranno, sempre ad opera di Skyeurope Airlines, le nuove rotte Roma-budapest e Venezia-budapest. I biglietti sono acquistabili sul sito www.Skyeurope.com  o tramite il centro prenotazioni della compagnia tel. 02.69682666 (tariffe a partire da 25 Euro per tratta, tasse escluse).  
   
   
I FESTEGGIAMENTI PER L’INGRESSO NELL’UE  
 
La 24a edizione del Festival di Primavera di Budapest, in programma dal 19 marzo al 4 aprile, sarà incentrata sull’ingresso di dieci nuovi Paesi – tra i quali ovviamente l’Ungheria – nell’Unione Europea. A ciascuno dei dieci nuovi membri verrà riservato uno specifico spazio dedicato alla presentazione della rispettiva lingua e cultura, tesoro che contribuirà a rendere ancor più ricco e variegato il profilo dell’Europa. Cipro si presenterà con il concerto del pianista Cyprien Katsaris, mentre la Repubblica Ceca ha in serbo una grande sorpresa: la prima teatrale del lavoro di Michael Frayn Un’altra volta…, per la regia del grande regista praghese Jiri Menzel; Estonia, Lettonia e Lituania presenteranno un concerto del Baltic Trio, mentre la Polonia metterà in scena uno spettacolo del Teatro di Pantomima Tomaszewski di Wroclaw. Quanto a Malta, l’isola offrirà un concerto del duetto Greenfields, e artisti della Slovacchia eseguiranno la Messa in glagolitico di Janacek, nella Chiesa Mattia di Buda, mentre la Slovenia si affiderà alle note del concerto dell’Ottetto Sloveno, sempre nella Chiesa Mattia. Oltre ai dieci Paesi aderenti, sarà ospite del Festival anche la Romania, con gli spettacoli del Teatro Bulandra e una mostra dedicata all’artigianato della Transilvania. Anche l’edizione 2004 del Festival si concentrerà sulla musica classica, ma la varietà delle iniziative in programma sarà in grado di soddisfare tutti i gusti: rappresentazioni teatrali, balletti, rassegne cinematografiche, esposizioni, spettacoli folcloristici e concerti di musica jazz sono tra i principali eventi della rassegna, che si articolerà attraverso ben 200 manifestazioni in oltre 60 luoghi della capitale. Il 4 aprile Claudio Abbado dirigerà, presso l’Accademia della Musica, la Gustav Mahler Jugendorchester (Gmjo) con un concerto in onore dei nuovi Paesi membri. La prestigiosa Gustav Mahler Jugendorchester è stata creata a Vienna nel 1986 dallo stesso Abbado, che con questo concerto chiuderà l’edizione 2004 del Festival di Primavera. Informazioni: www.Festivalcity.hu Il 1° maggio verrà festeggiato anche con l’inaugurazione della «Ruota del Tempo», un’enorme clessidra realizzata secondo un singolare allestimento, concepito 20 anni fa da un filologo, Jànos Herner, e curato dalla fondazione Khronosz. La «Ruota del Tempo», vera e propria opera d’arte, non misura bensì rappresenta il tempo che passa: è un simbolo dell’immensità, continuità e perenne movimento del tempo. La particolare struttura della ruota è realizzata in granito, acciaio inox e vetro. Impressionanti anche le sue misure: 8 metri di diametro, per un peso di 60 tonnellate e oltre 4 metri cubi di sabbia. All’interno della ruota verrà collocata un’enorme clessidra, con un meccanismo grazie al quale la sabbia contenuta scenderà lentamente nel corso dell’anno, mentre la ruota compirà un movimento di 12 metri e mezzo su un binario; al termine del suo spostamento annuo, la ruota si capovolgerà su un binario di 15 metri e inizierà a muoversi nella direzione opposta. La ruota sarà collocata in Piazza Felvonulasi, nelle immediate vicinanze di Piazza degli Eroi. Il progetto della «Ruota del Tempo» ha vinto anche il prestigioso premio «The Most Beautiful Milleneum Project», conferito dall’Università del Kentucky, ed ha ricevuto l’appoggio di personalità come Hillary Clinton, Kofi Annan e il noto fisico di origine ungherese Ede Teller. La «Ruota» diventerà una grande attrattiva sia per gli abitanti di Budapest che per i turisti di tutto il mondo. Il Festival Europeo dedicherà all’ingresso dell’Ungheria nell’Ue una serie di concerti da camera, con vari autori europei in programma, testimonianza evidente delle comuni radici culturali. L’inaugurazione della manifestazione, il 14 febbraio, è stata affidata al quintetto di ottoni «Ewald», una formazione di giovani musicisti che ha già ottenuto il riconoscimento delle più qualificate platee mondiali. Il 20 aprile il quartetto Tokyo sarà il protagonista al Conservatorio di Budapest e grande è l’attesa anche per il duo pianistico Edit Klukon e Dezső Ránki, il cui concerto si terrà il 21 aprile. Di altrettanto pregio e prestigio la serata che vedrà in scena, il 28 aprile, il pianista Jenő Jandó e il violinista György Pauk, di origine ungherese. Il ciclo dei concerti si concluderà il 21 maggio con l’esibizione dei più importanti artisti ungheresi e di prestigiosi musicisti francesi. «Una tavola sapientemente imbandita apre le porte per nuovi incontri e approfondisce antiche amicizie». Con questo moto, la mostra «Tavole imbandite d’Europa», curata dalla Fondazione «L’arte di ospitare», mira a presentare in modo originale le similitudini culturali dei nuovi dieci Paesi, anche se insieme ad essi parteciperanno all’evento pure i Paesi già membri dell’Unione Europea. L’inaugurazione avrà luogo il 26 aprile, alle ore 18, presso il Museo dell’Agricoltura, nel castello Vajdahunyad. Alla serata parteciperanno rappresentanti dei vari corpi diplomatici, personaggi della vita politica e artisti, mentre programmi musicali e di danza allieteranno i convenuti. Nel corso della mostra, ogni sera un Paese diverso farà sfoggio della propria arte culinaria. La fiera «Tradizione e dote» è un’occasione importante per conoscersi e farsi conoscere: vi parteciperanno i rappresentanti di Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Malta, Slovacchia, Slovenia e naturalmente la "padrona di casa", l’Ungheria. Oltre allo scambio culturale, l’evento darà spazio anche a iniziative commerciali, cooperazione e ricerca di nuovi investitori. Ogni stand sarà allestito secondo stili ed esigenze del Paese partecipante, dando così l’opportunità di mettere in evidenza i rispettivi valori specifici. In occasione della fiera si terranno anche diversi convegni dedicati alle problematiche del turismo, delle scienze, della protezione dell’ambiente, dell’educazione; un intero padiglione sarà dedicato alla presentazione delle più importanti scoperte scientifiche dei Paesi partecipanti. Non mancheranno poi degustazioni di prodotti tipici, programmi musicali, spettacoli di danza, gare sportive. La manifestazione è organizzata sotto l’alto patrocinio dei Ministeri degli Affari Esteri, dell’Economia, dello Sport, dell’Istruzione, e dell’Eredità Culturale Ungherese. Per informazioni: Hungexpo Rt Tel. 00361.2636000, Fax 00361.2636098, 00361.2636435 E-mail: hagyomany@hungexpo.Hu  – Web: www.Hagyomany.hungexpo.hu  
   
   
I TESORI DELLA CULTURA EBRAICA A BUDAPEST  
 
A partire dal 1840, quando agli ebrei fu consentito di stabilirsi liberamente a Pest e Buda (i due centri dalla cui successiva fusione sarebbe nata l’odierna Budapest), l’importanza della comunità ebraica nella vita sociale e culturale della città conobbe una grande, costante crescita. Dediti prevalentemente al commercio e all’artigianato, gli ebrei si stabilirono nei due quartieri centrali di Terezvaros e Erzsebetvaros, l’odierno Vii distretto. Il quartiere divenne in breve tempo uno dei più importanti centri economici e culturali di tutta l’Ungheria – un pezzo d’oriente, con i suoi profumi e colori, nel cuore dell’Europa. Ben presto iniziarono i lavori di costruzione di tre importanti sinagoghe, progettate per le tre correnti-comunità dell’ebraismo. La comunità degli ebrei progressisti, la più numerosa della città, commissionò la propria sinagoga, in Via Dohany, a Ludwig Forster, professore dell’Accademia di Vienna. Inaugurato nel 1859, l’imponente edificio in stile moresco è ancora oggi la sinagoga più grande d’Europa; il rivestimento in piastrelle decorate, le vetrate artistiche e le ricche decorazioni ne fanno una delle costruzioni più interessanti della città. Oltre ai riti religiosi, la sinagoga ospita anche concerti di musica classica; tra le sue mura suonò l’organo pure il grande compositore ungherese Ferenc Liszt. Nel 1944, proprio attorno alla Sinagoga di Via Dohany, venne istituito il ghetto di Budapest e in questa ristretta area furono ammassate 70.000 persone, molte delle quali persero la vita prima ancora di essere deportate. Sepolte nel parco attiguo alla chiesa – oggi «Cimitero degli Eroi» – i loro nomi sono stati scritti sulla bella scultura di Imre Varga, raffigurante un salice piangente: ogni foglia dell’albero ospita un loro nome. Non lontano da lì si possono visitare anche i monumenti dedicati a tre personaggi che durante la seconda Guerra mondiale salvarono la vita a molti ebrei ungheresi: Raoul Wallenberg, Giorgio Perlasca e Per Anger. Nella vicina Via Rumbach Sebestyen venne costruita la sinagoga degli ebrei conservatori di Budapest, su progetto del grande Otto Wagner, architetto considerato il “padre” del Liberty viennese: questa sinagoga, fra l’altro, è l’unica opera certa di Wagner in Ungheria e, inaugurata nel 1872, costituisce un’altra importante testimonianza della cultura ebraica a Budapest. La sinagoga degli ebrei ortodossi, capolavoro dei fratelli Loffler, fu costruita nel 1913, in Via Kazinczy. Il Museo Ebraico di Budapest, fondato nel 1896, venne trasferito nel 1932 nell’edificio attiguo alla Sinagoga di Via Dohany, appositamente costruito per questo scopo. La sua collezione comprende un’ampia tipologia di oggetti religiosi ebraici (il pezzo più antico risale al Iii sec. D.c.), insieme a dipinti di artisti ebraici, alcuni dei quali contemporanei. Altre importanti testimonianze della cultura ebraica a Budapest si trovano nel cimitero di Via Kozma, il più grande cimitero ebraico dell’Ungheria, inaugurato nel 1891; particolarmente bella la camera ardente, opera di Vilmos Freund. Nel cimitero sono sepolti gli ebrei illustri di Budapest: rabbini, scienziati, artisti. Le loro tombe riccamente decorate spesso sono opere di architetti di grande fama, come ad esempio la tomba della famiglia Schmidl, eretta nel 1903 e opera di Odon Lechner, l’architetto degli edifici Liberty più belli della città, come il Museo delle Arti Applicate o l’Istituto di Geologia. Nel quartiere ebraico troviamo numerosi negozi, ristoranti, caffè e pasticcerie con piatti e prodotti tipici. Si può iniziare dal «Judaica Shop» di Via Wesselenyi, negozio di souvenir e fornitissima libreria, per poi proseguire con il panificio di Via Kazinczy e le sue specialità da forno kosher. L’unica pasticceria kosher di Budapest è la Pasticceria Frohlich, in Via Dob 22, dove si consiglia di provare il «flodni» e il «kindli». Al numero 35 della Via Dob troviamo un ottimo ristorante ebraico, l’«Hanna Etterem». Budapest si arricchirà prossimamente anche di un nuovo museo e centro di ricerche ebraico di rilievo internazionale: alla presenza del presidente dello Stato di Israele Mose Kacav, verranno inaugurati, il prossimo 15 aprile, il Museo dell’Olocausto e il Centro Documentazione. Come sede di queste due importanti istituzioni è stata scelta una vecchia sinagoga (1924) oggi non più in funzione situata in Via Pava, magnificamente ristrutturata e ampliata di una nuova ala. Nel grande stabile (oltre 3.000 mq) vi saranno una sinagoga, una sala esposizioni, una sala per la preghiera (80 posti), un centro culturale e una ricca biblioteca. Un alto muro separa questo complesso da Via Pava: su questo muro verranno scritti i nomi degli ebrei ungheresi vittime del nazismo. La prima mostra in programma al museo sarà dedicata al cosiddetto «Auschwitz album», una collezione di 235 fotografie di proprietà dell’Istituto Jad Vasem di Gerusalemme, la documentazione fotografica più significativa dell’Olocausto. Le fotografie vennero trovate da Lili Jakob, una ragazza della Karpatalja (oggi regione dell’Ucraina) deportata ad Auschwitz, che dopo la liberazione dal campo stava cercando del cibo nelle baracche delle Ss. Le fotografie furono scattate da due soldati delle Ss nell’estate del 1944. La prima mostra permanente del museo sarà inaugurata nel 2005: si tratterà di una mostra interattiva, con tecnologie modernissime, dedicata all’Olocausto degli ebrei e dei rom ungheresi.  
   
   
ITINERARI BAROCCHI ATTRAVERSO L’UNGHERIA DEL SETTECENTO  
 
Nel 1987 il Consiglio d’Europa ha istituito il programma degli «Itinerari Culturali Europei», ventuno percorsi di grande rilievo artistico-culturale che attraversano tutta l’Europa. Il programma europeo è finalizzato a custodire e valorizzare nei flussi turistici internazionali i tesori artistici e culturali di ogni Paese, muovendo dal chiaro assunto che il patrimonio culturale europeo è un tesoro in comune di tutte le nazioni che compongono l’Europa, ma questo tesoro è completo e integro solo se ogni nazione apporta il proprio patrimonio e si adopera per valorizzarlo e custodirlo. Gli «Itinerari Europei» più popolari sono i seguenti: «La strada delle tradizioni popolari», «Le antiche vie dei pellegrini», «Le città anseatiche», «La via della seta», «La via del barocco»; di quest’ultimo itinerario fa parte anche l’intero territorio ungherese. Nella storia dell’Ungheria, l’epoca del barocco è stata una delle più floride e significative, come testimoniano ancor oggi i centri storici di gran parte delle città ungheresi, caratterizzati da una forte impronta barocca. L’ungheria si liberò dalla dominazione turca alla fine del Seicento e del secolo successivo conobbe importanti lavori di costruzione e ricostruzione in tutto il suo territorio, con il coinvolgimento di un gran numero di maestri e artisti provenienti dalla vicina Austria e dall’Italia. Testimonianze del barocco si trovano in tutta l’Ungheria, dai paesi più piccoli alla capitale, Budapest. Ma per respirare l’atmosfera settecentesca delle tipiche città e cittadine dell’epoca, conviene seguire l’itinerario che parte da Sopron, nell’area occidentale dell’Ungheria, e arriva a Eger, nel nord. Il Settecento si annuncia a Sopron già nella splendida piazza centrale, dominata dalla chiesa benedettina chiamata nel linguaggio popolare «Chiesa della Capra» (Kecske-templom), risalente all’epoca del gotico ma con gli interni in splendido barocco. In «Casa Storno», uno dei palazzi barocchi della piazza, è stato allestito un museo con la ricca collezione d’arte della famiglia Storno. L’arredamento di «Casa Fabricius», anch’essa nella piazza, rispecchia il gusto borghese dei secoli Xvii-xviii, mentre la statua della Santissima Trinità, al centro della piazza, è il capolavoro della scultura barocca ungherese del Seicento. In stile barocco è anche la ricca decorazione dell’interno della Cattedrale di Gyor, dove si segnala in particolare l’altare dipinto da Franz Anton Maulbertsch, uno dei pittori più importanti del Settecento ungherese e le cui opere si possono ammirare in tante chiese del Transdanubio. Vicino alla cattedrale sono collocate due interessanti statue barocche, quella di San Michele e quella alquanto curiosa raffigurante l’Arca dell’alleanza. Sulla piazza Szechenyi si erge la chiesa dedicata a Sant’ignazio di Loyola, che tanto nella pianta quanto nello stile della facciata riprende i motivi dominanti della chiesa del Gesù di Roma. A Gyor si può visitare anche una farmacia interamente in stile barocco e decorata con splendidi affreschi (al numero 9 di piazza Szechenyi). Con le sue viuzze strette e tortuose, le torri delle sue sette chiese e le case vivacemente decorate, la cittadina di Szentendre è uno dei centri turistici più frequentati dell’Ansa del Danubio. Quattro delle chiese delle colonie serbe, che qui si rifugiarono dall’invasione turca a partire dal Xv secolo, sono tuttora gestite dalla chiesa ortodossa; si tratta della chiesa in stile rococò Blagovestenska, della Posarevacka, Preobrazenska e della cattedrale, nella piazza principale di Szentendre. Altri importanti tesori dell’arte sacra ortodossa si possono ammirare nel Museo Ortodox, ricco anche di una collezione di icone e oggetti di oreficeria. Il barocco ha lasciato pregiate testimonianze pure a Vác, ridente cittadina sulla riva sinistra del Danubio, a 50 km da Budapest, sede vescovile da 900 anni. A Vac si trova una delle piazze barocche più belle di tutta l’Ungheria, piazza Március 15, dove si trova anche la chiesa dei Domenicani, con un altare riccamente decorato, vero capolavoro del rococò. In occasione della visita che l’imperatrice d’Austria Maria Teresa fece a Vac, nel 1764, venne costruito in questa cittadina l’Arco di Trionfo, monumento unico nel suo genere in Ungheria. Sempre di epoca barocca è il ponte, decorato da statue di santi, sul torrente Gombás. Un’altra città ricchissima di storia, Eger, conobbe una stagione di grande splendore proprio nell’epoca del barocco, con il vescovo Karoly Eszterhazy, dal quale ricevette un’impronta che è riuscita a conservare fino ai nostri giorni. Gli edifici più importanti risalenti all’epoca barocca sono la chiesa dei Frati Minori, dedicata a S. Antonio di Padova, e il Liceum, costruito nella seconda metà del Settecento nel caratteristico Zopfstil. Sulla volta della biblioteca di questo palazzo si può ammirare un affresco raffigurante il Concilio di Trento, con tutti i suoi 132 partecipanti fedelmente delineati, opera del viennese Johann Lucas Krackner che, insieme a Franz Anton Maulbertsh, è considerato il pittore più importante dell’epoca. Informazioni: www.Barokkut.hu  
   
   
NUOVI CENTRI CONGRESSUALI IN UNGHERIA  
 
Il settore congressuale in Ungheria è in costante sviluppo e l'offerta è matura e pronta per poter accogliere i flussi di turisti d'affari provenienti dall'estero per convegni ed incentive. Basti pensare ai nuovi centri congressuali super attrezzati che negli ultimi anni stanno sorgendo su tutto il territorio nazionale. Nel 2003 due centri congressuali sono stati inaugurati in Ungheria. Il primo è il Balaton Conference Center, ubicato a Keszthely, vicino al lago Balaton. La struttura è dotata di una sala teatro, che può esser adibita a conference room, per ospitare fino a 505 persone, e di altre 3 sale più piccole, per un totale di 925 posti. Il secondo centro congressi di nuova apertura si trova vicino al confine austriaco, nella città di Sopron. E' il Liszt Ferenc Convention and Culture Center, dotato di tre sale per una capienza totale di 1500 posti. Sono stati ultimati da poco i lavori di ristrutturazione del Club Tihany Holiday Center, struttura che gode di una prestigiosa location perché immerso nel Parco Nazionale della Penisola di Tihany, sulle rive del Lago Balaton. Il Club 4 stelle può ospitare nella Sala Wimbledon da 800 a 1400 persone e da 15 a 200 persone nelle altre sei conference rooms, fino ad una capacità totale di 1900 posti. A breve finiranno i lavori del nuovo centro congressi della città di Debrecen, per un’ospitalità totale di 700 posti. L’offerta degli alberghi che dispongono di sale congressi è molto ampia, soprattutto nella capitale. Per esempio il Corinthia Grand Hotel Royal di Budapest dispone di ben 23 sale meeting su una superficie di 2250mq. Entro l’estate del 2004 verrà inaugurato il Four Seasons, nel ristrutturato Palazzo Gresham costruito ai primi del ‘900 in uno splendido stile Liberty. L’albergo di gran lusso, ubicato nel cuore della città, disporrà di 3 sale congressi dotate di alta tecnologia e sala banchetti. La ricostruzione del New York Palace, nuovo orgoglio dell'offerta congressuale di Budapest, verrà ultimata per la fine del 2004 ed avrà una sala congressi di 700 posti. Attualmente la struttura congressuale più capiente della capitale è la Fiera di Budapest che adibisce a sale conferenze i padiglioni espositivi, incluso il padiglione A capace di 8000 posti. L’albergo congressuale più grande è il Novotel Budapest Congress (2560 posti), dotato di ben 19 sale meeting e di un enorme sala conferenze che può ospitare fino a 1755 persone. Per la fine del 2004, secondo le previsioni, l'Ungheria disporrà di più di 20mila posti congressuali. L’offerta congressuale ungherese sorprende per il consistente numero di location suggestive. Si può decidere di organizzare un meeting aziendale o un banchetto in un castello mozzafiato come il Castello di Godollo, appartenuto alla principessa Sissi e ubicato a soli 30 km da Budapest, oppure presso il fiabesco Castello Sasvar, a soli 34 km da Eger, una delle città barocche più belle dell'Ungheria, famosa sia per le terme che per il vino rosso "Sangue di toro", o ancora presso il Castello Szidonia, un’oasi di pace circondata da un giardino di 6,5 ettari, a soli 26 km dal famoso campo da golf di Bukfurdo. Per eventi aziendali che lascino spazio anche al relax e al benessere il lago Heviz costituisce la location ideale. Le sue acque termali, calde e benefiche, sono coperte di ninfee e permettono di fare piacevolissimi bagni all’aperto anche d'inverno. In questa valle dal microclima davvero speciale sorgono ottime strutture ricettive per il turismo congressuale come l’Hotel Europa Fit (250 posti), il Danubius Thermal Hotel Heviz (80 posti), il Rogner Hotel & Spa Lotus Therme (140 posti) e il Naturmed Hotel Carbona (250 posti). Anche le splendide sale neorinascimentali del Museo Etnografico di Budapest possono ospitare conferenze e nel Museo di Arti applicate, straordinario esempio di Liberty ungherese, si può imbandire una cena di gala. Sulle rive del Danubio si può scegliere tra la terra e l’acqua, organizzando l’evento nell’edificio in stile romantico del Pesti Vigado di Budapest oppure su un battello, l’Europa Event & Conference Boat (1000 posti), che solca dolcemente il Danubio. Si può organizzare a sorpresa una cena nel Labirinto sotterraneo o un concerto nelle grotte della capitale, un evento nelle sale di un museo di antiche locomotive e carrozze, il Parco Ferroviario Fusti, o una cena tipica allestita tra i banchetti del Mercato Coperto e i profumi della terra e della cucina ungherese.  
   
   
CALENDARIO EVENTI 2004 CARNEVALE CON LE MASCHERE «BUSÓ» – MOHACS, 19-24 FEBBRAIO  
 
È il più importante e spettacolare evento del Carnevale in Ungheria e ha luogo nel sud del Paese, a Mohács, uno dei principali porti commerciali sul Danubio. La busójárás – detta anche poklada – è un’antica festa popolare di origine serba, con maschere terrificanti, di significato propiziatorio. L’origine di questa festa popolare risale al periodo della dominazione turca. Secondo la leggenda, gli antichi abitanti di Mohács, costretti a ritirarsi nella palude, ad un certo punto si ribellarono: indossarono maschere terrificanti, attraversarono il Danubio e, a notte fonda, con strumenti improvvisati, fecero un baccano tale da mettere in fuga i Turchi. Oggi questa festa popolare è diventata anche un’attrazione turistica. In piazza Kóló si radunano da antica data i busó, uomini mascherati che muovono verso la piazza principale di Mohács al colpo di cannone. Con gran frastuono queste maschere festeggiano il Carnevale lungo la riva del Danubio e nelle vie adiacenti; poi, all’imbrunire, tornano sulla piazza principale e, attorno a un gran falò, improvvisano giochi e scherzi per i presenti. La domenica grassa si conclude così. Ma il popolo di Mohàcs festeggia anche il martedì grasso: sulla piazza principale della cittadina si fa un gran falò e si brucia la bara che simboleggia la stagione invernale; in questo modo si dà anche il benvenuto alla primavera. Informazioni: www.Mohacs.hu  
   
   
FESTIVAL DI PRIMAVERA – BUDAPEST, 19 MARZO – 4 APRILE  
 
La 24a edizione del Festival di Primavera di Budapest sarà incentrata sull’ingresso nell’Unione Europea di 10 nuovi Paesi, tra i quali anche l’Ungheria. A ciascuno dei dieci nuovi membri è riservato uno specifico spazio per la presentazione della rispettiva lingua e cultura, un vero e proprio tesoro che contribuirà a rendere ancor più ricco e variegato il profilo dell’Europa. La cerimonia inaugurale del Festival si terrà il 19 marzo presso il Centro Congressi di Budapest, seguita dal concerto dell’Orchestra Filarmonica Nazionale diretta da Zoltan Kocsis, con la partecipazione di Eva Marton. Come tutti gli anni, un importante spazio verrà dedicato anche alle arti figurative; quest’anno, ad esempio, si potrà visitare una mostra dedicata a Giacometti presso il Museo delle Belle Arti, mentre a chi è interessato alla pittura mitteleuropea del Novecento si consiglia la mostra allestita presso la Galleria Nazionale Ungherese sulla pittura austro-ungarica dell’epoca. La Biblioteca Szechenyi, la più importante del paese, ospiterà una mostra fotografica dedicata a Vienna e Budapest, due capitali della cultura, mentre gli amanti del balletto potranno partecipare a serate dedicate ad Astor Piazzola, maestro del tango argentino. Il 4 aprile Claudio Abbado dirigerà, presso l’Accademia della Musica, la Gustav Mahler Jugendorchester (Gmjo) con un concerto in onore dei nuovi Paesi membri dell’Ue. La prestigiosa Gustav Mahler Jugendorchester è stata creata a Vienna nel 1986 dallo stesso Abbado. Il celebre direttore d’orchestra chiuderà con questo concerto l’edizione 2004 del Festival di Primavera di Budapest. Informazioni: www.Festivalcity.hu