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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Marzo 2004
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ICT: STANCA, IL GOVERNO HA VARATO "SANITÀ ELETTRONICA""PIÙ INTERNET, PIÙ SERVIZI PER TUTTI" PRENOTAZIONI ON-LINE MULTICANALE E CARTELLA CLINICA ELETTRONICA IN OGNI OSPEDALE  
 
Roma, 22 marzo 2004 - La salute passerà attraverso i megabit. "La sanità italiana imbocca la strada delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) per conseguire non solo significativi risparmi, ma soprattutto un innalzamento qualitativo dei livelli essenziali di assistenza, partendo dalla prevenzione proattiva". Il ministro Lucio Stanca, parlando al convegno di Forza Italia su "Più Internet, più servizi per tutti", ha infatti reso noto alcuni aspetti del progetto "Sanità Elettronica", proposto dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ed appena approvato dal Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione, presieduto dallo stesso ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, nell'ambito di una serie di grandi iniziative strategiche varate per la modernizzazione del Paese. "Con il progetto appena varato dal Governo si punta a costruire nei prossimi anni un moderno sistema sanitario a rete tra tutti i soggetti ed i cittadini, in grado di modificare concretamente il funzionamento della sanità pubblica e migliorare l'importante azione della prevenzione proattiva", ha spiegato il ministro Stanca. Il titolare del dicastero dell'Innovazione e Tecnologie ha inoltre detto che "lo stanziamento iniziale è di 44 milioni di euro con l'obiettivo di conseguire una riduzione della crescita della spesa complessiva della Sanità italiana; un innalzamento dei livelli essenziali di assistenza erogati; un incremento della qualità dei servizi percepita dai cittadini; una riduzione ed un maggior controllo dei tempi di attesa delle prestazione e della degenza ospedaliera". In particolare, ha proseguito il ministro, "si dispone l'avvio di un articolato utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione di un sistema di prenotazioni on-line multicanale (telefono, Web, Tv digitale); l'implementazione della 'cartella clinica elettronica' in tutti gli ospedali e la realizzazione della storia sanitaria elettronica di ogni paziente, in modo da rendere più moderno ed efficiente il servizio sanitario nazionale". Soffermandosi sui non secondari riflessi economici del progetto, Stanca ha citato una quantificazione della Kaiser Foundation (California) secondo la quale con queste tecnologie, a regime, si può conseguire un risparmio del 2% annuo della spesa sanitaria nazionale, pari per l'Italia ad almeno 1,6 miliardi di euro. Da parte sua il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha sottolineato che "una medicina pubblica organizzata e sicura non può più fare a meno della grande Rete e delle possibilità offerte dall'adozione di adeguati sistemi informativi automatizzati. L'informatica applicata all'organizzazione sanitaria concilia l'interesse del paziente con quello del Sistema Sanitario Nazionale. Per questo nel 2004 intendiamo intervenire, in accordo con le Regioni, per sviluppare sistemi di prevenzione attiva per le malattie cardiovascolari, il diabete e favorire la partecipazione dei cittadini agli screening oncologici. Inoltre, l'information technology ci darà la possibilità di promuovere sistemi di prenotazione su base territoriale intervenendo anche sui tempi d'attesa. Le nuove tecnologie ci consentiranno di offrire ai cittadini i migliori trattamenti sanitari a costi minori", ha detto infine Sirchia. Lo scenario in cui si inserisce l'iniziativa "Sanità Elettronica" tiene tra l'altro conto di un progressivo invecchiamento della popolazione del nostro Paese. "Attraverso le nuove tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni si potrà, ad esempio, meglio sviluppare la prevenzione attiva nelle aree patologiche a maggior impatto,a partire dagli anziani", ha aggiunto Stanca. A tale proposito, l'adozione dell'innovazione tecnologica nella sanità consentirà di incidere ed intervenire in quel 62% dei maschi diabetici che non segue alcun trattamento farmacologico e nel 24% che esegue trattamenti inadeguati; mentre sul fronte dello screening oncologico femminile si potrà influire sul 30% della copertura mammografica nazionale (contro il 70% della medie Ue) e sul 50% dello screening per il pap-test ( l'85% è il dato medio europeo). L'iniziativa del Governo punta ad intervenire sui fronti : 1. Prevenzione Attiva con un sistema integrato che consente un "ruolo attivo" nell'azione di prevenzione dei soggetti preposti : miglioramento del servizio; risparmi significativi. 2. Prenotazioni On Line Integrate A Livello Nazionale per consentire al cittadino una scelta consapevole dell'offerta di prestazioni sanitarie : miglioramento del servizio; riduzione e controllo dei tempi di attesa; razionalizzazione dell'offerta valutazione della domanda 3. Dati Elettronici Sulla Storia Sanitaria Dei Pazienti per la condivisione dei dati del cittadino, con particolare riferimento ai pazienti affetti da patologie croniche : propedeutico per la prevenzione; miglioramento del servizio. 4. Telemedicina, con un sistema in grado di avvicinare l'erogazione di Servizi sanitari specialistici ai soggetti territoriali che hanno in carico il paziente (deospedalizzazione) : miglioramento del servizio; assistenza socio-sanitaria domiciliare.  
   
   
PROGETTO COMUNITARIO DI NANOTECNOLOGIA PER RICOSTRUIRE LA CORNEA UMANA CON L'INGEGNERIA TESSUTALE  
 
Bruxelles, 22 marzo 2004 - Un nuovo progetto finanziato dall'Ue trasformerà la chirurgia dell'occhio e ridurrà drasticamente il numero di esperimenti su animali, ricostruendo la cornea umana in vitro. Il progetto 'Ingegneria della cornea' sta adottando un approccio inedito alle sostituzioni di cornea e usa l'ingegneria tessutale per creare una cornea umana tridimensionale. È la prima volta che un'operazione simile viene tentata in Europa, anche se ricerche simili vengono condotte negli Usa e in Canada. Alla luce delle preoccupazioni per la mancanza in tutto il mondo di donatori di cornea, resa più acuta dall'aumentato numero d'interventi di chirurgia correttiva che rendono le cornee inutilizzabili per i trapianti, i risultati del progetto, attesi entro tre anni, verranno probabilmente accolti con entusiasmo dai chirurghi. Tra l'altro, il metodo minimizza i rischi di trasmissione di malattie infettive con l'operazione. Lo sviluppo di cornee ricreate con l'ingegneria tessutale ridurrà inoltre il numero di test cosmetici e tossicofarmacologi sugli animali. Come ha spiegato al Notiziario Cordis David Hulmes, coordinatore del progetto, il test Draize, condotto sui conigli per valutare gli effetti di un prodotto chimico sull'occhio, è oggi molto diffuso. Se il desiderio di ridurne le sofferenze non è sufficiente a persuadere certe aziende a cercare alternative ai test su animali, l'imminente entrata in vigore della legislazione comunitaria che vieta la vendita di prodotti cosmetici testati su animali dovrebbe rappresentare lo stimolo necessario. Nella cornea vi sono tre strati, ha spiegato il dottor Hulmes: l'epitelio (lo strato esterno), l'endotelio (lo strato interno) e lo stroma, che si trova tra i due e forma il grosso della cornea. Il collagene, che costituisce il 16% della cornea, è formato da strati di fibre. In ogni strato le fibre sono parallele, ma da uno strato all'altro la loro direzione cambia; passando dall'esterno all'interno della cornea le fibre puntano dunque in tutte le direzioni. La corna risulta così allo stesso tempo trasparente ed estremamente rigida dal punto di vista biomeccanico, dice il dottor Hulmes. 'L'idea alla base del progetto è di costruire la cornea usando proteine coltivate in vitro', spiega il dottor Hulmes. 'In questo modo si producono proteine umane in forma ricombinante che simulano nel miglior modo possibile i componenti naturali'. La tecnica dovrebbe eliminare i problemi incontrati nei trapianti di cornea. Attualmente si usano due metodi, dice il dottor Hulmes. Il primo usa polimeri invece di cellule per creare una cornea sintetica, purtroppo con un elevato rischio di rigetto da parte dei tessuti adiacenti. Il secondo usa la chirurgia tessutale, ma ricava le proteine dai bovini, col rischio di Bse. Il consorzio - che riunisce 14 gruppi di 9 paesi differenti e registra la presenza di scienziati ricercatori, oftalmologi e Pmi (piccole e medie imprese) - si è fissato alcuni obiettivi per i prossimi tre anni. Il primo obiettivo è di condurre prove su una tecnica per sostituire lo strato esterno della cornea che è stata sviluppata da un gruppo italiano che partecipa al progetto. La procedura può aiutare a ripristinare la visione dopo bruciature corneali causate da prodotti chimici. Gli scienziati italiani sono arrivati a questo risultato prelevando cellule staminali dal limbo del paziente, l'area tra la sclera e la cornea, e creando poi uno strato, un duplicato dell'epitelio, che può essere reimpiantato sulla cornea del paziente. Il secondo obiettivo è di sviluppare una semicornea da usare per sostituire la metà esterna della cornea. 'Vi sono buone probabilità di rendere operativa la tecnica prima della fine del progetto', ha detto il dottor Hulmes. L'obiettivo finale, indicato dal dottor Hulmes come 'il più ambizioso', è di ricostruire l'intera cornea. Per arrivarvi bisogna però ancora trovare una fonte di cellule staminali adatta per l'endotelio.  
   
   
I TEDESCHI APPOGGIANO LA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI ADULTE  
 
Bruxelles, 22 marzo 2004 - Da un'indagine condotta in Germania è risultato che il pubblico non è contrario alla ricerca sulle cellule staminali e potrebbe in definitiva incoraggiare il governo ad usare cellule staminali adulte per la ricerca e le cure. Il rapporto, pubblicato dal Centro di medicina molecolare Max Delbrück di Berlino-buch, è stato presentato il 15 marzo al Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco. Christof Tannert, che ha condotto l'indagine nel quadro del progetto 'Discorso sulle questioni etiche della biomedicina', ha detto di ritenere che il rapporto rifletta le 'opinioni medie' della società tedesca su questa controversa questione e che dovrebbe essere usato dai membri del Parlamento nella preparazione di nuove leggi. Tutte le persone intervistate nel quadro dell'indagine hanno espresso l'opinione che le cellule staminali adulte hanno 'il vantaggio, rispetto a quelle embrionali, di un minor rischio di rigetto se si usano le cellule proprie del paziente, di un maggior controllo sul loro sviluppo e di un minor rischio di tumori', ha detto Tannert. La metà degli intervistati ha dichiarato che avrebbe appoggiato una 'attenta' mitigazione della severa legislatura tedesca sulle cellule staminali embrionali, la quale prescrive che possono essere importate in Germania solo le cellule staminali embrionali di data anteriore al 1° gennaio 2002. La maggior parte degli intervistati si è detta contraria alla ricerca su cellule staminali embrionali che implichi la creazione di embrioni appositamente per la ricerca e a quella che contempla l'uso di ovuli donati per scopi diversi da quelli della riproduzione. La maggioranza si è anche dichiarata contraria a tutte le forme della clonazione. Infolink: http://www.Mdc-berlin.de/  
   
   
LA FRANCIA RISTRUTTURA IL SUO PRINCIPALE ORGANISMO DI RICERCA  
 
Parigi, 22 marzo 2004 - Dopo le dimissioni in massa degli scienziati francesi il 9 marzo, il Cnrs (il comitato nazionale francese per la ricerca scientifica), la più importate struttura scientifica del paese, subirà un'importante riforma strutturale. Nel presentare la relazione 'progetto per il Cnrs', Bernard Larrouturou, direttore generale dell'organismo, ha espresso la speranza che il Cnrs del 2010 sia totalmente differente da quello del 2004. La relazione riesamina la missione del Cnrs e ne chiarisce il ruolo, con l'intenzione di renderlo più internazionale, più attraente agli occhi degli studenti, più finalizzato e dotato di un migliore sistema di autovalutazione. 'Il Cnrs deve smettere di considerarsi un organismo di ricerca fondamentale e posizionarsi in un continuum di formazione-ricerca-innovazione', ha dichiarato Larrouturou. Dopo la sua nascita 60 anni orsono, il Cnrs è diventato il simbolo della ricerca pubblica francese in Europa. Nonostante le sue dimensioni (26.000 addetti, inclusi 11.000 ricercatori) e la sua pluridisciplinarità, ha spiegato il direttore generale, la missione del centro 'non è tuttavia quella di guidare tutta la ricerca nazionale, e anche se dovrebbe continuare a essere presente in tutti i settori di ricerca non dovrebbe però più cercare di occuparsi di tutti i singoli temi. I laboratori dovrebbero essere più grandi ma meno numerosi, più visibili sulla scena internazionale e più attraenti, facendo coincidere le risorse tecniche con quelle finanziarie', ha proseguito Larrouturou. Il Cnrs concentrerà dunque le sue ricerche su un numero di aree fondamentali e cercherà di recuperare il terreno perduto nei settori in cui è stato insoddisfacente, ad esempio le scienze della vita e le tecnologie dell'informazione. Larrouturou ha precisato che la sola eccezione, giustificata dalla volontà del centro di aprirsi ai tirocini internazionali, sarà che i gruppi con coinvolgimenti internazionali verranno sostenuti indipendentemente dal soggetto della ricerca. Il Cnrs, afferma la relazione, intende 'svolgere un ruolo pilota nella costruzione dello Spazio europeo della ricerca (Ser), creando reti regionali di eccellenza con ampia visibilità a livello europeo e globale'. Il Cnrs spera di attirare un maggior sostegno finanziario dell'Ue e di risultare così attraente agli occhi di un numero maggiore di studenti d'alto livello, francesi o meno. L'obiettivo è portare la percentuale di ricercatori non francesi dall'attuale 12% al 25%, aggiunge la relazione. Il Cnrs ha la volontà 'di favorire l'autonomia dei giovani ricercatori' ha insistito Larrouturou. Si creeranno così le condizioni 'per l'emergere di nuove idee e nuovi indirizzi della ricerca'. Un mezzo per arrivare a questo risultato, ha aggiunto, è di giocare la carta vincente francese, lo statuto di funzionario statale dei ricercatori, un fattore che già attira numerosi ricercatori stranieri, nonostante il livello modesto degli stipendi. La relazione si occupa anche della procedura di valutazione, ampiamente criticata. Gruppi e laboratori vengono attualmente valutati dal comitato nazionale della ricerca scientifica, composto per due terzi da ricercatori eletti. Il direttore generale riconosce che è una situazione che non può continuare. 'Per definizione, essere valutati da gente che voi stessi avete scelto non corrisponde agli standard internazionali'. La relazione suggerisce quindi di nominare metà degli assessori e il presidente, rendendo così la procedura di valutazione più imparziale ed efficace. La relazione verrà trasmessa per consultazione al governo francese il 24 giugno. Nel frattempo gli oltre 2.000 ricercatori che il 9 marzo avevano presentato le proprie dimissioni sfileranno a Strasburgo il 19 marzo, nel quadro della nuova giornata nazionale d'azione.  
   
   
AL CERM IL PIU’ POTENTE STRUMENTO AL MONDO PER LA RISONANZA MAGNETICA PERMETTERÀ DI ACCELERARE LO STUDIO DELLE PROTEINE DEGLI ORGANISMI VIVENTI E LA RICERCA DI NUOVE TERAPIE FARMACOLOGICHE  
 
Firenze, 22 marzo 2004 - Nella Biotech Valley fiorentina è arrivato l’ultimo gioiello delle strumentazioni di Risonanza Magnetica. Il nuovo spettrometro, il campo magnetico più intenso del mondo, è disponibile solo in pochissimi altri laboratori di ricerca internazionali e consente di studiare le strutture di proteine e di molecole di grandi dimensioni, fino ad oggi non visibili. Il magnete, installato agli inizi del 2004, si aggiunge alle altre strumentazioni Nmr già presenti nei laboratori del Cerm, apportando una ulteriore spinta innovativa nella tecnologia e nella ricerca. Grazie al nuovo Nmr (Nuclear Magnetic Resonance), acquistato con i finanziamenti di Miur, Unione Europea ed Ente Cassa di Risparmio, nei laboratori del Cerm, diretto dal prof. Ivano Bertini, sarà possibile progredire con maggior rapidità e precisione nello studio delle proteine coinvolte nelle malattie, specie in quelle tumorali. Tale studio consiste nella determinazione tridimensionale della struttura delle proteine a risoluzione atomica che permette di capirne la funzione e di capire perché può capitare che diano luogo a malattie. Studiare la struttura delle proteine mediante spettroscopia Nmr è dunque essenziale per capire il funzionamento degli esseri viventi e quindi poter intervenire e bloccare i processi degenerativi. L’obiettivo è scoprire i “bersagli” su cui agire con dei farmaci per contrastare le malattie. Farmaci più specifici, più efficaci e con minori controindicazioni. “La tecnica Nmr – spiega la professoressa Banci, Ordinaria di Chimica all’Università di Firenze e scienziata del Cerm - è particolarmente adatta per individuare molecole capaci di interagire con proteine, nella forma normale ed in quella mutata, responsabile di patologie”. In occasione dell’ inaugurazione del magnete, fissata per lunedì 22 marzo ore 12.00 alla presenza delle più alte autorità dell’Università di Firenze ed alcuni dei massimi esperti internazionali di Bio -Nmr, il Cerm festeggerà anche i cinquanta anni della professoressa Lucia Banci. Lucia Banci, insieme a Claudio Luchinat e Ivano Bertini, è stata protagonista della realizzazione del Cerm e pioniera negli avanzamenti tecnologici della risonanza magnetica nucleare. Il doppio festeggiamento, cioè l’inaugurazione del 900 Mhz e i cinquanta anni di Lucia Banci, crea un’atmosfera particolarmente gioiosa per il calore dei rapporti umani e per la crescita del laboratorio fiorentino. La cerimonia ufficiale sarà inoltre preceduta da una festosa cena, domenica 21 marzo presso il Cerm, alla quale parteciperanno oltre cento invitati fra scienziati, autorità accademiche e cittadine.  
   
   
PRECISAZIONE SU RICHIESTE MALATI ALZHEIMER  
 
Roma, 22 marzo 2004 - In merito alle richieste avanzate al Ministero della Salute dall’Associazione Italiana Malati di Alzheimer (Aima), si precisa quanto segue: - i farmaci registrati a livello europeo per il trattamento del morbo di Alzheimer sono quattro (Donepezil – Galantamina – Rivaspigmina – Memantina): i primi tre di questi quattro farmaci sono già stati già ammessi al rimborso completamente a carico del Ssn; - per quanto riguarda il quarto farmaco registrato a livello europeo per il morbo di Alzheimer (Memantina), la Cuf sta attentamente valutando il profilo di beneficio-rischio; è importante però precisare che la registrazione della Memantina non è avvenuta sulla base di studio di confronto e di superiorità della stessa Memantina rispetto ai farmaci attualmente disponibili e rimborsati dal Ssn. Infatti, la registrazione dei farmaci a livello europeo offre una serie di opportunità e di molecole su cui i singoli Paesi definiscono le politiche di rimborso scegliendo tra i farmaci con il miglior profilo di costo/beneficio; non è detto che l’ultimo farmaco registrato sia il più innovativo e il più efficace tra quelli disponibili; - per assistere i malati affetti da morbo di Alzheimer il Ministero della Salute non solo ha ammesso al rimborso i farmaci sopra ricordati ma ha anche attivato a partire dal 2001 un progetto denominato Cronos per garantire l’accesso e la accessibilità ai farmaci e assicurare la presa in carico e il percorso assistenziale dei pazienti affetti da tale patologia. In base al progetto Cronos sono state attivate 501 strutture specialistiche per la diagnosi e il trattamento del morbo di Alzheimer (Uva: Unità Valutative Alzheimer); tali Centri risultano oggi capillarmente distribuiti su tutto il territorio nazionale e in ogni singola Regione; va ricordato e sottolineato che prima del Progetto Cronos erano presenti solo 50 centri specialistici; - dall’inizio del Progetto Cronos fino ad oggi, i pazienti che sono stati visitati, periodicamente controllati e che risultano in trattamento farmacologico sono oltre 90 mila; tale numero corrisponde alla prevalenza attesa di circa 50 mila pazienti/anno affetti da morbo di Alzheimer di grado lieve e moderato; - i pazienti vengono indirizzati alle Uva da parte dei medici di medicina generale e le Uva procedono alla diagnosi differenziale e alla definizione del piano terapeutico. Pertanto, la fornitura gratuita di farmaci, le modalità assistenziali del progetto Cronos e l’attività dei centri Uva sono state confermate e continuano a tutt’oggi.  
   
   
ARRIVANO I CONTROLLI SUGLI OGM  
 
Padova, 22 marzo 2004 - I carabinieri aumentano l’impegno sui reati ambientali. Da luglio 2003 sono operativi anche per il controllo sugli Ogm, prima di competenza del Ministero della Salute. È la novità principale dell’attività del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, che ha presentato al Sep, il Salone Internazionale delle Ecotecnologie in programma alla Fiera di Padova fino a sabato 20, il rapporto degli interventi effettuati nel 2003. La nuova struttura operativa occupa 400 unità a livello nazionale di cui 100 nell’Italia Settentrionale, 4 comandi, Treviso per il Veneto, Alessandria per il Piemonte, Brescia per la Lombardia, Trento per il Trentino Alto Adige. Il quadro 2003 è caratterizzato dai controlli sullo smaltimento dei rifiuti industriali, che hanno interessato per due terzi l’inquinamento del suolo e della rete idrica. Su un totale di 2328 ispezioni su tutto il territorio nazionale sono state segnalate 656 persone, effettuati 39 arresti, comminate 173 contravvenzioni e 150 sequestri per un valore di 122.556.111 euro. In Veneto effettuati 571 controlli con 103 persone segnalate, 41 contravvenzioni e 6 sequestri per il valore di 10,652,000 euro.  
   
   
GLI ANIMALI DA COMPAGNIA IN FAMIGLIA: SALUTE E BENESSERE NELLE MANI DEL MEDICO VETERINARIO  
 

 

Milano, 22 marzo 2004 - Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita esponenziale di animali da affezione che vivono in famiglia e ancora più forte è stata la crescita del valore e dell'importanza del ruolo che i cani ed i gatti hanno assunto all'interno delle famiglie in tal periodo. In Italia ci sono 8,5 milioni di proprietari (1 famiglia su 4 possiede un cane o un gatto), mentre la popolazione animale conta 6,9 milioni di cani e 7,4 milioni di gatti, senza tralasciare i milioni di uccelli, pesci e rettili che vivono in famiglia. I proprietari spendono annualmente più di 2 miliardi di euro per i propri animali da compagnia. Parallelamente alla crescita del numero delle famiglie composte anche dagli animali da compagnia, si è assistito ovviamente ad un aumento delle parassitosi e della necessità di prevenire le malattie che potrebbero poi danneggiare la qualità di vita e l'armonia familiare. Nell'ottica di una filosofia di salvaguardia della salute della famiglia, Novartis Animal Health e Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) hanno stretto una partnership per lanciare la campagna educazionale "I mesi della prevenzione", con l'obiettivo di far "avvicinare" i possessori di cani e gatti ai loro Medici Veterinari di fiducia, unici e importanti mediatori tra il benessere e la salute della famiglia e dell'animale, in grado di contrastare le malattie parassitarie degli amici a quattro zampe trasmissibili all'uomo. Le attività di sensibilizzazione avranno l'obiettivo di far arrivare questi messaggi ai proprietari di cani e gatti e promuovere le visite di prevenzione e i check-up presso le cliniche e gli ambulatori veterinari. L'iniziativa prevede diverse attività tra cui il coinvolgimento dei massmedia in spazi dedicati alla salute degli animali con interventi radiofonici da parte di esperti dell'Anmvi (dermatologi, cardiologi, nefrologi, comportamentalisti etc.). Sono inoltre, previste iniziative negli ambulatori come la dispensazione di libretti e portalibretti sanitari per vaccinazioni, prevenzione e controllo dei parassiti. Anmvi e Novartis Animal Health hanno inoltre in programma alcune attività locali per promuovere "I mesi della prevenzione" insieme alle organizzazioni provinciali dei Medici Veterinari. "Novartis Animal Health è da sempre un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore il miglioramento e la qualità della vita degli animali della famiglia. Nell'ambito di questo impegno di tutela della salute e del benessere dei nostri 'cari', l'azienda ha subito aderito a questa importante partnership con l'Anmvi per sensibilizzare i proprietari a prevenire e curare le principali parassitosi" afferma Francesco Barbieri, Amministratore Delegato di Novartis Animal Health. "Crediamo che proteggere in modo efficace il proprio amico a quattro zampe significhi salvaguardare allo stesso tempo la salute della propria famiglia, pensando soprattutto ai nostri figli e al rapporto che instaurano con il loro cane o gatto!". Infatti, secondo una recente indagine, l'80% dei bambini bacia il proprio animale, mentre il 38% condivide snack e patatine con il pet davanti alla tv. Inoltre, il 28% dei "piccoli proprietari" gioca tranquillamente sul letto con il proprio cane e gatto. Purtroppo, i padroni di animali da affezione non sono ancora opportunamente sensibilizzati a rivolgersi al Medico Veterinario in un'ottica di prevenzione di malattie parassitarie nell'animale. Il 15% dei proprietari non porta il proprio animale dal Medico Veterinario, nemmeno per visite di controllo e, ancor più grave, meno del 30% delle spese rivolte agli animali da compagnia sono dedicate alla sua salute. "Questi dati confermano la necessità di far conoscere il ruolo del Medico Veterinario, di far crescere la cultura della prevenzione e di promuovere una corretta impostazione del rapporto uomo-animale. Oggi il Medico Veterinario è un professionista in grado di mettere al servizio della prevenzione tecnologie e competenze utilizzate nell'ambito della medicina umana con l'obiettivo di far vivere più a lungo e in salute l'animale da compagnia e, nello stesso tempo, dare al proprietario indicazioni preziose per una serena interazione quotidiana con il proprio animale. Un esempio? Le competenze dei Medici Veterinari ed i progressi della farmacologia hanno consentito un allungamento delle aspettative di vita dei cani di oltre due anni. Se 10 anni fa la vita media di un cane poteva essere di 14 anni, oggi parliamo almeno di 16" Carlo Scotti, Medico Veterinario, Vicepresidente Anmvi, commenta così l'importanza del ruolo del Medico Veterinario all'interno della famiglia e la situazione professionale della categoria. In Italia ci sono 22.300 Medici Veterinari iscritti all'Ordine Professionale. Di questi, 14.000 sono liberi professionisti dediti alla clinica degli animali da compagnia. Mentre le strutture veterinarie private in Italia sono circa 6.000 distribuite principalmente al nord (circa il 50%). "In questi ultimi decenni la professione medico-veterinaria ha innalzato il profilo qualitativo della propria preparazione, aggiornando ed ampliando le proprie competenze scientifiche ed offrendo nuove prestazioni. Siamo passati cioè da un concetto di 'cura dell'animale malato' ad un concetto di 'prevenzione dell'insorgenza delle principali problematiche e malattie' continua il Dottor Scotti. "Grazie a strumenti innovativi come le ecografie possiamo attuare vere e proprie diagnosi precoci che consentono di intervenire a livelli inimmaginabili sino a qualche anno fa. Ad esempio ci sono Medici Veterinari specializzati in chirurgia che sanno tranquillamente svolgere interventi di chirurgia toracica riportando alla normalità la vita di cuccioli nati con malformazioni congenite. Non sono oramai delle rarità le specializzazioni in comportamento animale in quanto sempre più proprietari si rivolgono ai Medici Veterinari per instaurare un rapporto equilibrato e sano con il proprio pet, la sua educazione in casa e all'esterno, il gioco e la gestione delle assenze del proprietario". Le stesse strutture ambulatoriali sono molto eterogenee. In Italia esistono molte valide cliniche di piccole dimensioni ed alcune importanti realtà paragonabili a veri e propri "ospedali veterinari", moderne strutture in cui operano diversi specialisti. Tutte le cliniche offrono beni e servizi di nuova concezione grazie alla sempre più crescente attività di networking e specializzazione della professione. Il nostro Medico Veterinario di fiducia può accompagnare l'animale durante tutto il suo percorso di vita, individuando di volta in volta cure idonee o indirizzandolo, se necessario, a specialisti. Tra i servizi che stanno rivoluzionando la professione vi è sicuramente la possibilità di dispensare il farmaco veterinario, attività che consente all'animale l'immediato inizio della terapia. Grazie a questa rivoluzione deontologica dettata da una precisa normativa (Decreto Ministeriale 306 del 16 maggio 2001), anche i proprietari risparmiano tempo ed energie nella ricerca dei medicinali veterinari che raramente sono disponibili in tutte le farmacie. Come ulteriore vantaggio il Medico Veterinario ha la possibilità di mostrare al proprietario come deve avvenire la somministrazione indirizzandolo verso un corretto proseguimento della terapia. Anche l'introduzione dei pet corner sta cambiando la configurazione degli ambulatori: la possibilità di gestire prodotti legati alla salute ed al benessere del pet consente al Medico Veterinario di poter offrire chiare indicazioni sulla corretta alimentazione dell'animale e la sua igiene. Il Medico Veterinario è un consulente prezioso nella decisione di avviare un rapporto con un animale da compagnia e nella sua scelta: tradizionale o "esotico"? Cane o gatto? Di quale razza? Con quali garanzie sanitarie? Il contesto ambientale che ospiterà l'animale (es. Urbano o extraurbano, appartamento o casa indipendente, presenza o meno di bambini, ecc.) giocherà un ruolo fondamentale per gli equilibri e la sostenibilità del rapporto. Tra i fattori che possono concorrere alla decisione di non prevedere la presenza di un animale in famiglia, o di separarsi dal proprio, il timore di contrarre zoonosi (malattie trasmissibili all'uomo) ha ancora un peso rilevante. A questo riguardo, il Medico Veterinario non solo può dare risposte scientificamente corrette sulle malattie trasmissibili all'uomo, ma molto più frequentemente di quanto si creda, può dare ampie rassicurazioni sanitarie. "L'iniziativa 'I mesi della prevenzione'" conclude il Dr. Scotti "è un concreto passo avanti per incoraggiare i proprietari a ricorrere alle prestazioni veterinarie. Sottoporre l'animale a visite periodiche può consentire di intervenire precocemente su malattie che solo il Medico Veterinario, grazie alle sue competenze ed alle tecnologie specialistiche, è in grado di riconoscere prima che l'animale ne manifesti i segni clinici". Anmvi e Novartis Animal Health invitano tutti i proprietari di animali e coloro che si accingono a diventarlo a rivolgersi a figure professionali specializzate nel trattamento della relazione uomo-animale. I Medici Veterinari ed i loro ambulatori sono la risposta adeguata al corretto inserimento di un animale da compagnia nelle nostre famiglie. Essi hanno inoltre le competenze medico scientifiche per garantire salute e benessere ai nostri 'cari'. Per ulteriori informazioni sull'iniziativa "I mesi della prevenzione": www.Saluteanimale.novartis.it

 

 
   
   
BAMBINI, UNA CONVENZIONE A QUATTRO  
 
Roma, 22 marzo 2004 - Negli ultimi anni è andata sempre più aumentando l’attenzione nei confronti dei disturbi del linguaggio, della comunicazione e dell’apprendimento in età evolutiva. Si stima, infatti, che circa il 10-12 per cento della popolazione infantile presenti, in modo diverso, difficoltà in aree cruciali per lo sviluppo intellettivo, affettivo e sociale. Da qui l’idea di promuovere un progetto di ricerca dedicato allo studio dei disturbi neurofunzionali e che vede come protagonisti l’Università di Parma, l'Istc, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr, la Fondazione Monte di Parma e la Diocesi di Parma. La convenzione, che può contare sul finanziamento del Monte di Parma, è stata presentata oggi, 19 marzo 2004, presso l’ateneo. Tra le attività di ricerca previste dalla convenzione, di durata decennale, vi sono progetti riguardanti l'emergere delle capacità comunicative nei bambini che frequentano l'asilo nido, le difficoltà linguistiche dei bambini affetti da alcune malattie genetiche (sindrome di Down e Williams) e la diagnostica precoce delle abilità linguistiche, matematiche e visuo-percettive nei bambini in età prescolare. “Per tutti coloro che si occupano di prima infanzia come ricercatori, educatori, pediatri, riabilitatori, è indispensabile un’approfondita conoscenza delle tappe più rilevanti dello sviluppo comunicativo e linguistico”, interviene Virginia Volterra, dirigente di ricerca dell’Istc – Cnr di Roma. “Questo progetto, mirato a identificare, nella fascia di età compresa tra i 2-3 anni, i bambini a rischio per un corretto sviluppo, permetterà l'attuazione di un intervento educativo o riabilitativo adeguato al fine di permettere un effettivo miglioramento della qualità della vita”. Con questo accordo è possibile tradurre i risultati delle ricerche in azioni concrete grazie alla collaborazione con gli enti locali, le strutture educative, le associazioni e le strutture sanitarie del territorio di Parma. Fra le intenzioni dei promotori vi è, infine, quella di costruire, nel prossimo futuro, un Centro studi dedicato alla ricerca sui disturbi neurocognitivi dell'età evolutiva e alle relative applicazioni cliniche. Per informazioni: Virginia Volterra, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr, tel-06/4403685, v.Volterra@istc.cnr.it  
   
   
DA ROMA A LORETO SI INAUGURA LA PREGHIERA UNIVERSALE PER LA VITA CON GIOVANNI PAOLO II  
 
Roma 22 marzo 2004 - Dopo il positivo momento di riflessione dello scorso mese di novembre, quando a Loreto si posero le basi per una risposta all’appello del Santo Padre, l’Associazione Difendere la Vita con Maria inaugura, il 24 e il 25 marzo 2004, la Preghiera Universale per la Vita. Questa volta però, a tenere a battesimo il messaggio di Vita sarà proprio Giovanni Paolo Ii, che mercoledì 24 marzo, a nove anni esatti di distanza dalla pubblicazione della Evangelium Vitae, accoglierà in udienza generale un migliaio di aderenti alla Preghiera Universale per la Vita, accompagnati dal Vescovo di Loreto, monsignor Angelo Comastri. Giovedì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione del Signore, sarà invece il Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ad inaugurare la Preghiera Universale per la Vita. Si tratta di un messaggio, cui hanno già risposto numerose famiglie, associazioni, movimenti di preghiera, gruppi, congregazioni religiose e parrocchie di tutti i continenti - per un totale di 18mila persone - interiormente disponibili a promuovere, con la preghiera, la causa della vita. Gli obiettivi principali che si pone la Preghiera Universale per la Vita sono: Pregare per l’unità e la santità della famiglia. Pregare affinché emergano forze in grado di promuovere efficacemente la tutela della vita umana. Pregare per la “guarigione” delle giovani famiglie tentate dalla paura di concepire e generare, di accogliere la vita ed educare figli. Pregare per togliere dalle coscienze l’idea che sia possibile giustificare gli attentati contro la vita umana dal suo sorgere al suo naturale tramonto. Pregare per affidare e consacrare a Maria ogni progetto ed iniziativa a favore della vita. Il progetto, avviato sotto l’egida del Pontificio Consiglio per la Famiglia, con gli auspici del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e del Movimento europeo della vita e della dignità umana, ha anche raccolto il plauso della Conferenza Episcopale Italiana. Un forte invito a partecipare alla due giorni di Loreto viene anche dall’Arcivescovo, monsignor Angelo Comastri che ha scritto: “Vi aspetto a Loreto per partire con Maria e con il Cuore di Maria nell’impresa bella di rieducare le famiglie ad amare la vita, perché è dono di Dio: dono stupendo, talmente amato da Dio da inviare il Suo Figlio a salvarlo”.  
   
   
UNA SETTIMANA A TUTTA SCIENZA DA LUNEDÌ 22 A DOMENICA 28 MARZO IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE APRE LE PORTE A STUDENTI E CITTADINI  
 
Roma, 22 marzo 2004 - Trecento scuole superiori per un totale di 25mila studenti coinvolti, 100 istituti e sezioni del Cnr, 250 iniziative tra visite guidate nei laboratori, conferenze, dibattiti, mostre e dimostrazioni. Centoventi le scuole in cui farà tappa il Cnr in tour. Sono questi i numeri che testimoniano la partecipazione del Consiglio nazionale delle ricerche alla Xiv Settimana della cultura scientifica e tecnologica in programma in tutta Italia da lunedì 22 a domenica 28 marzo. La manifestazione, promossa dal ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, rientra anche nelle iniziative del Cnr per celebrare i suoi 80 anni. La Settimana della cultura scientifica e tecnologica è l’occasione per favorire uno scambio più intenso tra il mondo della ricerca e le scuole. “Perché sono i giovani i nostri interlocutori privilegiati”, spiega Adriano De Maio, commissario straordinario del Cnr. “I giovani come studenti affinché possano entrare in relazione con la ricerca scientifica, come qualcosa che è molto vicino ai loro problemi quotidiani, che li può aiutare a vivere in un mondo migliore, che può essere un campo nel quale vale la pena di impegnarsi”. Con questo spirito i ricercatori del Cnr danno appuntamento agli studenti da lunedì 22 a domenica 28 marzo proponendo loro due iniziative: Cnr in tour e Laboratori aperti. Nel primo caso a far visita agli studenti saranno i ricercatori che si racconteranno mettendo a disposizione le loro esperienze, rispondendo alle domande e alle curiosità dei ragazzi, coinvolgendoli sui grandi temi della scienza e della tecnica. “In poche parole cercando di trasmettere loro la passione per la ricerca”, interviene Mario Tozzi, geologo del Cnr e conduttore del programma tv Gaia, il pianeta che vive. “Perché”, conclude Tozzi, uno dei protagonisti di Cnr in tour, “è avere la passione per la ricerca la cosa che più conta ed è a questa passione che bisogna credere”. E se i ricercatori non potranno andare in tour, saranno gli studenti ad andare da loro. Gli istituti del Cnr aprono infatti le porte dei loro laboratori per far vedere da vicino come e che cosa vuole dire fare ricerca. Gli studenti potranno così salire a bordo della nave oceanografica Dalla Porta ormeggiata, dall’Istituto di scienze marine, nel porto di Ancona, ma anche imparare, grazie ai ricercatori dell’Istituto di biometeorologia di Firenze, a fare le previsioni del tempo. Gli appassionati di astronomia, invece, potranno trascorrere una serata “a rimirar le stelle” all’Osservatorio Franco Fuligni di Roma mentre a chi vuole sapere come è organizzato un dipartimento di emergenza di un ospedale basterà andare al Niguarda di Milano dove l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr ha organizzato alcune visite alle sale cardiochirurgiche e di cardiologia per immagini. E ancora: i ragazzi in gita a Roma potranno visitare il Colosseo con la guida di un ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima che, oltre all’illustrazione storica, artistica e archeologica dell’anfiteatro flavio, parlerà del degrado dei monumenti causato dall’inquinamento atmosferico, umano e veicolare. Ma queste sono solo alcune delle 250 iniziative proposte dal Cnr in occasione della Xiv Settimana della cultura scientifica e tecnologica. Per conoscere il programma completo dei Laboratori aperti basta collegarsi al sito ufficiale della manifestazione www.Plinio.net  o inviare un’e mail a cnrperscuole@rm.Cnr.it  Buona scienza a tutti.  
   
   
22 MARZO GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA. GRAZIE A BIOTHERM 6000 PERSONE NEL BENIN HANNO ACCESSO ALL'ACQUA POTABILE  
 
Milano, 22 marzo 2004 - In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, Biotherm, marchio internazionale di cosmesi del gruppo l'Oréal, vuole ricordare la continuità nel grande e importante progetto triennale De la Source à la vie nel Benin, dove affianca Unicef dall'aprile del 2003. L'impegno di Biotherm nel progetto Unicef vuole sottolineare i diritti fondamentali del Bambino che vive in situazioni limite come nel Benin. La mancanza di acqua, infatti, può portare alla malnutrizione e alla povertà, nonché alla cattiva educazione per l'igiene personale (e allo sviluppo del Verme della Guinea, malattia che porta gravi conseguenze per chi ne è affetto, aumentando anche il tasso di mortalità.) Uno dei principali obiettivi del progetto De la Source à la vie è quello di costruire dei pozzi acquiferi nei centri abitati che ne hanno maggior bisogno, dotandoli anche di una pompa motrice per facilitare l'utilizzo dei pozzi anche da parte delle donne ed educare l'intero villaggio alla cura e alla manutenzione del pozzo. Un primo passo è stato fatto. E' successo, infatti, ad Assandemegon, villaggio di circa 200 abitanti, dove la nascita di un pozzo acquifero ha portato alla scomparsa della dissenteria e del Verme della Guinea, nonché alla diminuzione dei faticosi viaggi (di quasi 5 ore) da parte di bambini con pesanti taniche d'acqua da trasportare. "Biotherm è al fianco di Unicef in questo importante e significativo progetto. Oggi, giornata mondiale dell'acqua, abbiamo voluto ricordare come il nostro impegno con i bimbi del Benin stia andando avanti - dichiara Fabio Lo Prato Biotherm Italia - Siamo fermamente convinti che quello che è stato fatto, anche se per ora non è molto, è un ottimo inizio e faremo il possibile per appoggiare Unicef nel raggiungere gli altri obiettivi prefissati". Non solo. Grazie al sostegno di Biotherm, come previsto nel piano di realizzazione del progetto e malgrado le condizioni difficili del 2003, sono state realizzate 8 nuove trivellazioni per la costruzione dei pozzi (su 22 previste fino al 2005); e ripristinati 4 pozzi d'acqua (su 24 previsti fino al 2005). Prossimo traguardo di Unicef per il 2006, è quello di non accertare più casi di malattia del Verme della Guinea, e, nel 2008, dichiarare la scomparsa totale della malattia. E' quasi superfluo ricordare che l'unica soluzione per non avere più casi di questa mortale malattia è quello di avere, per gli abitanti dei villaggi del Benin, accesso all'acqua potabile e relativo utilizzo con una adeguata educazione all'uso dei pozzi acquiferi e un'educazione all'igiene personale. Grazie a Biotherm circa 6000 persone hanno potuto trarre beneficio dall'accesso all'acqua potabile (l'impegno è che 15000 persone possano trarre lo stesso beneficio entro il 2005).  
   
   
FIERA MILANO ACQUISISCE LA SOCIETA’ RASSEGNE CURERÀ EGI EXPO, MOSTRA DEDICATA AL MONDO DEL GIOCO CHE AVRÀ LUOGO IN GIUGNO, PER LA PRIMA VOLTA NEL QUARTIERE MILANESE  
 
Milano, 22 marzo 2004 - Una nuova società è entrata a far parte del Gruppo Fiera Milano. Si tratta di Rassegne, che Fiera Milano Spa ha rilevato, per la sua totalità, da Fondazione Fiera Milano. A Rassegne, società organizzatrice di manifestazioni espositive, è stato affidato il compito prioritario di sviluppare l’area delle mostre e degli eventi dedicati al tempo libero, all’intrattenimento e allo sport, a cui Fiera Milano guarda con particolare interesse. E proprio in quest’ottica sarà Rassegne a curare Egi Expo 2004, grande mostra europea per il mondo del gioco, che dall’edizione del prossimo giugno si trasferisce da Genova a Milano. Egi Expo si affianca all’altro evento attualmente in carico a Rassegne, che è Expodetergo (attrezzature e prodotti per lavanderia, stireria, pulizia dei tessuti). “Abbiamo rilevato Rassegne con l’intenzione di rilanciarla, specializzandone l’attività nel comparto del entertainment, che riteniamo presenti interessanti potenzialità di crescita” spiega l’amministratore delegato di Fiera Milano Spa, Piergiacomo Ferrari. “Abbiamo di recente testato quest’area - continua Ferrari - con alcune iniziative utili per acquisire elementi di valutazione. E abbiamo verificato un grande interesse da parte sia degli addetti ai lavori sia del pubblico. Fino ad ora Fiera Milano non era però presente nel comparto con sue manifestazioni di rilievo. Con Rassegne colmiamo questa lacuna ed Egi Expo è il primo passo concreto, a cui altri seguiranno”.  
   
   
MAK ADVENTURES FESTIVAL 2004 IL PIÙ GRANDE EVENTO DEDICATO ALL'UOMO E ALLA DONNA D'AZIONE FIERE DI PARMA, 27 — 28 MARZO  
 
Parma, 22 marzo 2004 - Area Sport Estremi Un'area della fiera sarà dedicata agli amanti dell'adrenalina. Sarà allestito, infatti, uno skate park in cui in cui il pubblico avrà la possibilità di praticare skate board, bmx e rolier biade. Inoltre sarà costruita all'interno del padiglione una parete per gli appassionati di Free Climbing. Special guest star: Manolo Area Fitness All'interno del padiglione dedicato a gare e dimostrazioni sportive, sarà creato uno spazio dedicato agli amanti del fitness con la partecipazione sul palco dei presenter più conosciuti, capaci di trascinare migliaia di persone. Con la collaborazion del Team di Sap Fighting Tribe, il pubblico potrà imparare le tecniche base dell'aerobica, step, hip hop,.... E per i più esperti saranno disponibili corsi advanced per l'apprendimento di nuovi metodi efficaci per l'azione mirata sulle zone corporee più ostiche. Un'importante area sarà adibita agli amanti dell'Aerokali con la partecipazione speciale della campionessa italiana in carica Titti Tamantini. E, in compagnia della Fit Bag e dell'inventore della aerobica boxata in Italia, Fausto Di Giulio, il pubblico conoscerà uno stile innovativo giunto direttamente dalle palestre americane più "cool", dedicato in particolare alle donne. Una disciplina efficace per il rassodamento e il mantenimento in buona salute di tutto il corpo, uno sport completo capace anche di scaricare i nervi dalla tensione quotidiana. Basta armarsi di guantoni e di tenacia. La Fit Bag creerà una convention aperta a tutti. Presenter ufficiali: Fabrizia Monelli, Gianluca Bellafante, Claudio Rossetti i quali organizzeranno stage con i migliori atleti della scuola. Area Danza Due palchi dove, a rotazione, si esibiranno campioni di Hip Hop, Funky, Step, danza contemporanea e moderna, con stage e dimostrazioni gratuite. Mak Adventures sarà tappa delle selezioni nazionali del concorso nazionale European Dance Project e Free Way, destinati alle scuole di danza di tutta Italia. Area Survival Direttamente da "L'isola dei famosi" siamo lieti di ospitare colui che tanto ha fatto soffrire i Vip di casa nostra: Roberto Lorenzani. Lorenzani insegnerà al pubblico come sopravvivere alle situazioni più difficili, una sorta di continuazione pratica al convegno dedicato alla security. In un percorso realizzato all'aperto, all'esterno dei padiglioni, il maestro del survival tirerà fuori il Iato coraggioso e temerario di chi vorrà sfidare se stesso, primo fra tutte la prova sul ponte tibetano sospeso a numerosi metri di altezza. Area Bodv Buildina Un'area dedicata al body building, dove i migliori culturisti italiani e stranieri metteranno alla prova il loro fisico scolpito da duri anni di allenamento, con la partecipazione di un giudice speciale per la competizione: Costantino Galeazzo, Mister Universo. Multistage nazionale: allenati con i migliori, Per gli amanti delle arti marziali e gli sport da combattimento, la fiera Mak offre la possibilità di allenarsi con i propri beniamini. Stage di 2 ore ciascuno a rotazione distribuiti sui 2 giorni. I maestri insegneranno le tecniche base e quelle advanced in corsi separati. I raduni 2 grandi raduni animeranno la fiera: Raduno Capoeira Una delle arti marziali più spettacolari al mondo raduna i suoi atleti alla fiera di Mak con la collaborazione della federazione Italiana Capoeira, coordinata da Alfredo Apicella. La Capoeira vanta infatti una delle storie più affascinanti nell'ambito delle arti orientali. Nata più di 400 anni fa, ha origine nell'Africa nera, dove gli schiavi africani, deportati in Brasile per essere impiegati duramente nelle piantagioni di canna da zucchero, si riunivano per ripercorrere con la memoria la loro storia attraverso canti, danze, musiche e rituali. Quel ballo ritmato e mimico diventa l'unica rama di autodifesa contro i coloni europei. Il raduno prevede l'afflusso di atleti da tutto il mondo, in particolare dal Brasile, terra d'origine di questa "danza sportiva". Nell'occasione si realizzerà la selezione dei protagonisti di un musical firmato Black Panther dedicato alla nascita della capoeira, in tour in Italia nel 2005. Raduno Harlev Davidson Sabato La fiera Mak Adventures è lieta di ospitare uno dei primi raduni di Harley Davidson del 2004 in collaborazione con il Chapter di Bologna e altri Chapter Italiani. Una parte del grande parcheggio del quartiere fieristico sarà dedicato ai motociclisti e ai loro "gioielli su due ruote" per una coreografia dawero speciale. Congressi Vari Congressi si terranno nella sala dei 300 con importanti ospiti ed esperti di livello nazionale e internazionale. Congresso sull'Alimentazione Sabato ore 16-20 Domenica ore 12 -13,30 -17 -18,30 L'importanza dell'alimentazione e di una corretta dieta nello sportivo, con la partecipazione di: Dott. Alessandro Gelli, manager Forum di sanità Europea (Ehmf) Prof. Alberto Fidanza, presidente Centro Internazionale di Vitaminologia Prof. Giuseppe Salvatore, docente Istituto Superiore di Sanità Corso di formazione professionale valevole per il conseguimento del certificato di "tecnico in integrazione ed alimentazione per lo sport e il benessere, indirizzato ai personal trainer, operatori nel settore sport e benessere, medici e farmacisti. Congresso su scienze esoteriche e medicina alternativa Sabato ore 10-11,30 Con la partecipazione di: Davide Ottolini, direttore Iome (Istituto Orientale medicina Energetica) Dott. Teodoro Brescia, direttore Italiano progetto Scienza Olistica e Paramedicina Roberto Pinotti, Direttore del Cun (Centro Ufologia Nazionale) Congresso sulla "Securitv" Sabato ore 14 -15,30 Corso teorico e pratico di salvataggio in caso di pericolo. Con la partecipazione di: Paolo Colla, comandante Maggiore della forza di polizia Iptaus (sicurezza ambientale) Tony Zanti, direttore Tecnico Tps (sicurezza aerea) Alfredo Apicella, responsabile per l'Italia del gruppo Cati Swat E con la partecipazione speciale del: Swat Brasile Marco Doval, fondatore Cati e istruttore Swat Usa ed Dan Nigro, comandante Vigile del Fuoco 11 settembre Congresso sul Cinema d'azione Domenica 14 - 16 Con la premiazione di tutti i più grandi Action Actor D'italia, coordinato da Francesco Bassi, manager delle star, e con la partecipazione esclusiva di Giorgio Pasotti. Stantman, Carlo Rambaldi Evento/convegno Sabato ore 10 – 13,30 Domenica ore 10 – 13,30 Hrd: intervento motivazionale. Eventi Grandi eventi animeranno Mak Adventures: Sabato 27 "After Shock" il vero Wrestlinci americano Con 12 lottatori provenienti dagli Stati Uniti, uno show di massima emozione per adulti e ragazzi (vietato ai minori di 14 anni) che farà vivere dal vivo, le azioni viste fino a d oggi solo su Italia Uno. Il pubblico italiano vedrà la continuazione di vecchie storylines nate negli States, vecchi rancori capaci di spezzare i membri della federazione in due gruppi rivali. Nel combattimento sarà ammessa ogni genere di arma: tavole, sedie, scale, ... In un crescere di suspance. In palio il titolo mondiale Heavy Weight, quello di junior Champion e la cintura di Iran Man. Ospite speciale il mito dell'hardcore Sabu. Domenica 28 marzo "La grande notte dei draghi" — ore 16.00 L'oriente e l'Occidente si incontrano nelle arti marziali. Su uno sfondo scenografico spettacolare che ci riporta ad atmosfere orientali si potranno ripercorrere le origini e l'evoluzione di 10 arti marziali. Una voce narrante racconterà l'evoluzione delle diverse arti dal passato fino ai nostri giorni, con le dimostrazioni eseguite sul palco dai migliori Maestri internazionali come Bili Wallace, Richard Bustillo, Emin Boztepe. Con la partecipazione speciale di Giorgio Pasotti. Prevendita dei biglietti Fiera e per gli eventi. (tel. 02/392261)  
   
   
ASPETTANDO PROWINTER 2004  
 
Bolzano, 22 marzo 2004 - Se è vero che l'andamento delle fiere specializzate costituisce un buon indicatore dello stato di salute di un settore, lo svolgimento più che positivo dell'Ispo Winter '04 (1/4 febbraio scorso), non può che infondere ottimismo nel comparto degli articoli sportivi. Il salone di Monaco di Baviera ha fatto registrare, rispetto alla precedente edizione, un incremento degli espositori pari al 15% e il record storico di operatori presenti (ben 55.000). Molto incoraggianti anche le rilevazioni effettuate, durante le giornate di lavoro, dall'istituto indipendente di ricerche di mercato Tns Infratest: il 41% (nel 2002 era il 36%) dei visitatori intervistati ha previsto un miglioramento della situazione del settore, il 47% (nel 2002 il 46%) nessun cambiamento e solo il 7% (nel 2002 il 13%) un peggioramento. Questo atteggiamento generale si è riflesso nella forte propensione agli ordini registrata durante il Salone. In Italia, è Prowinter, unica fiera dedicata ai professionisti degli sport invernali, a misurare il polso della situazione settoriale. Le aspettative relative alla sua quarta edizione, in calendario a Fiera Bolzano dal 15 al 17 aprile prossimi, sono molto positive. Infatti, nonostante siano ancora attese alcune annunciate conferme di partecipazione, i responsabili commerciali della manifestazione hanno già comunicato un incremento della superficie espositiva che, per l'edizione 2004, si prevede superiore ai 4.000 metri quadrati. Una fiera comunque piccola rispetto all'Ispo (160.000 metri quadrati nella recente edizione) ma che vanta un'analoga fortissima vocazione al business: l'anno scorso, ben il 70% degli espositori affermò di avere concluso ottimi affari. L'eco dei giudizi estremamente positivi su Prowinter percepito da tutti coloro che operano professionalmente nel settore degli articoli sportivi fa supporre che la quarta edizione confermerà il beneaugurante trend registrato all'Ispo. Gran Premio Pool, una consuetudine a Bolzano Per il terzo anno consecutivo, Pool Sci Italia, il consorzio di fornitori delle squadre nazionali di sci alpino, ha scelto Fiera Bolzano/prowinter quale sede per la consegna del Gran Premio Pool. L'onoreficenza è riservata ai tre atleti che si saranno maggiormente distinti nel corso della stagione agonistica 2003/2004. La cerimonia si svolgerà sul palco di Prowinter Forum venerdì 16 aprile alle ore 18, in presenza di autorità, giornalisti, ex atleti e al cospetto di un folto pubblico al quale verranno eccezionalmente aperte le porte della fiera. Nel 2002 la prima edizione del Premio, tutta al femminile, vide protagoniste: Daniela Ceccarelli, Karen Putzer e Isolde Kostner (rispettivamente oro, bronzo Olimpici nel superG e argento nella libera). Lo scorso anno furono premiati: ancora la Putzer (seconda in Coppa del Mondo dietro la Kostelik) insieme a Denise Karbon (argento ai Mondiali di St. Moritz) e Giorgio Rocca (due vittorie e una medaglia di bronzo sempre a St. Moritz). Tra le novità della terza edizione, il ricorso anche alle preferenze dei tifosi e degli appassionati che potranno esprimere il loro voto all'atleta Azzurro più ammirato sul sito internet www.Poolsciitalia.com. Http://www.poolsciitalia.com/sonda_m.asp Prowinter Forum: il programma degli eventi collaterali Un importante risultato conseguito da Prowinter: tutte le più rinomate riviste di settore hanno scelto di partecipare alla manifestazione con un proprio stand. In particolare: Alp, Freerider, Il Giornale Degli Articoli Sportivi & Moda Sport, Mb Montebianco, Mountain Manager, Professione Montagna, Rivista Della Montagna, Vai, Sci, Sci Fondo, Sciare, Seilbahn & Bus, Top Sport. Coerentemente con il progetto espositivo che prevede la suddivisione del padiglione per zone tematiche, gli editori occuperanno spazi attigui al "Forum", l'area dotata di un attrezzato palco dove si svolgeranno gran parte degli eventi informativi e culturali della manifestazione, dei quali vi forniamo il programma.: Giovedì 15 aprile, ore 15 Tavola rotonda: "01/01/2005 - La nuova normativa italiana dello sci" ; Venerdì 16 aprile, ore 11 Tavola rotonda: "Coppa del Mondo di sci: le politiche di marketing della Fis e delle Federazioni nazionali" ; Venerdì 16 aprile, ore 14 Appuntamento di lavoro "Il sistema Letep Skibox per l'asciugatura degli scarponi" ; Venerdì 16 aprile, ore 16 Il contributo della stampa sportiva nella promozione degli sport invernali. Premio Fisi "Sala stampa" I Protagonisti del Giornalismo degli Sport Invernali" ; Venerdì 16 aprile, ore 18 Premiazione dei migliori atleti di sci alpino della stagione agonistica 2003 - 2004 "3° Gran Premio Pool Sci Italia" (vedi scheda alla pagina precedente) ; Sabato 17 aprile, ore 11 Tavola rotonda: "I materiali negli sport sulla neve: caratteristiche, varietà e tendenze". Infolink: http://www.Prowinter.it  
   
   
ALBERTO DEL BIONDI-INDUSTRIA DEL DESIGN INAUGURA A MILANO, DURANTE IL SALONE DEL MOBILE, IL TEATRO DEL DESIGN  
 
Milano, 22 marzo 2004 - Industria del design, polo creativo di Design multifunzionale, sviluppato da Alberto del Biondi tra Padova e Milano, è la risposta moderna, pragmatica e “visionaria”, nel senso più ampio, all’ evoluzione del Fashion Design italiano. Industria del design, nasce dal superamento dell’ approccio puramente creativo alle esigenze produttive ed è legata prevalentemente, ma non esclusivamente, al mondo della calzatura e dell’accessorio; Alberto Del Biondi ne ha successivamente esteso ed applicato le matrici e la stessa visione agli oggetti ed agli spazi con cui egli si trova quotidianamente ad interagire, creando così una area di attività molto più ampia e stimolante. Oggi, con l’apertura del Teatro del design, nel “Nuovo Quadrilatero” di Milano, la cittadella compresa tra Porta Genova e Via Savona, ove grandi spazi ex-industriali sono stati trasformati nella sede di Fashion Brands e Show Room di design, la città acquisisce un luogo nuovo permanentemente dedicato al design. In occasione del Salone del mobile del prossimo Aprile, Alberto del Biondi-industria del design, con un evento realizzato in collaborazione con Felice Limosani, ambient designer multimediale, compie uno step evolutivo di grande forza e lancia la propria “sfida”: quella di trasformare il Design in Comunicazione, strumento di contatto diretto, e lo Spazio che lo contiene in “show-case” di idee e progetti, fruibili anche dal grande pubblico. Negli oltre 600 mq. Di open space del Teatro del design, Alberto del Biondi costruirà un laboratorio dinamico, ove conviveranno la Show Room ed il luogo espositivo dedicato, aperto a progetti di co-design ed a tutte quelle espressioni più avanzate che lo rappresentano. Lo Spazio diverrà, così, cassa di risonanza di un progetto radicale che coinvolge tutte le funzioni di Industria del design. In concomitanza con la nuova fase evolutiva e la nascita dello Spazio milanese Teatro del design, sarà anche presentata la nuova Corporate Identity che rappresenta, nella sua immediatezza, la complessità di valori e di princìpi che risiedono dietro un polo di Design: essenzialità, progettualità, dettaglio, impatto visuale ed emotivo. Alberto Del Biondi avrà così messo a disposizione un’avanzatissima struttura dedicata al Design capace di operare in molte e contigue aree del quotidiano, trasformando in prodotto quello straordinario processo fatto di materia impalpabile, le “sensazioni”, che da semplici intuizioni si trasformano in progetto e vengono declinate, attraverso un articolato e funzionale percorso, fino alla realizzazione finale.  
   
   
SUCCESSO PER I CAMPANI PRESENTI AL MIFUR, IL SALONE INTERNAZIONALE DELLA PELLICCERIA E DELLA PELLE  
 
Milano, 22 marzo 2003 - Sono ventitre le aziende campane partecipanti al Mifur, il Salone Internazionale della Pellicceria e della Pelle iniziato a Fiera Milano mercoledì 17 che si conclude questa sera. Tra queste anche ben quindici dell’area avellinese, significative realtà produttive del distretto della concia, che oltre al comune di Solofra comprende quelli di Montoro Superiore, Montoro Inferiore, Manocalzati e Serino. L’industria avellinese è dunque presente con una propria rappresentanza al massimo appuntamento nazionale del settore. Non poteva che essere così: il polo conciario di Solofra è uno dei maggiori d’Italia, pari solo a quelli di Turbigo (Milano), Arzignano (Vicenza) e Santa Croce sull’Arno (Pisa). Come è noto, Solofra è specializzata nella lavorazione di pelli ovi-caprine, usate nella produzione calzaturiera, in articoli di arredamento abbigliamento. Negli ultimi venti anni, il distretto irpino si è esteso anche alla produzione dell’abbigliamento in pelle. Con le sue oltre 500 concerie, i 130 opifici per la fabbricazione di abbigliamento in pelle, i 5000 occupati incluso l’indotto, i 1500 milioni di euro di fatturato e un export pari a circa 500 milioni, ovvero oltre la metà di quello complessivo fatto registrare dall’intera provincia avellinese, il polo solofrano testimonia della straordinaria vitalità imprenditoriale della zona. Non mancano peraltro i punti deboli, dalla troppo piccola dimensione media delle imprese, alla mancanza di una politica di marketing comune capace di dare origine a un unico marchio di qualità, fino alla non ancora completamente risolta problematica ambientale. Per avviare a soluzione tali nodi, è fondamentale l’ulteriore crescita delle imprese dell’area, sostenute dall’impegno istituzionale. In tal senso, la partecipazione solofrana al Mifur, sostenuta dalla Camera di Commercio di Avellino, si affianca a quella della Regione Campania, presente con il suo Assessorato alle Attività produttive. “Promuovere l’industria irpina della concia e dell’abbigliamento – dichiara al riguardo il Presidente dell’ente camerale, Costantino Capone – significa perseguire concretamente uno dei nostri obiettivi istituzionali, quello di incentivare il consolidamento e lo sviluppo dell’economia e dell’impresa locale”. “La nostra partecipazione al Mifur – ha dichiarato l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Gianfranco Alois – s’inquadra in una politica di promozione del made in Campania finalizzata a valorizzare le imprese di diversi settori, tra cui quello conciario, sui mercati nazionali e stranieri. La Regione sta attuando una strategia d’espansione e di sostegno a favore del comparto e di tutto il sistema imprenditoriale locale, per favorire l’internazionalizzazione dell’economia campana”. Positivo il commento degli operatori che sono stati protagonisti di sfilate quotidiane svoltesi presso lo stand della Regione Campania alle quali hanno partecipato buyers, giornalisti e operatori del settore. “Non possiamo che fare un bilancio positivo- dichiara Daniele Ricciarelli direttore Marketing della A. Ricciarelli- avendo avuto un grande riscontro per lo stile e il design della nostra collezione “Simonetta Ricciarelli”. A darci forza è stato l’apprezzamento da parte dei buyers per il buon rapporto stile, qualità e prezzo, calcolando che comunque il nostro prodotto si posiziona nella fascia medio alta e che è interamente pensato e creato in azienda avvalendoci della nostra manodopera da noi professionalmente formata sulle tecniche artigianali di confezione.” “Questo è un periodo di crisi- dichiara Antonio Masi amministratore della Desi Skins di Solofra- ma gli ordini sono stati pochi ma buoni ed in è importante esserci per poter stare al passo con le tendenze ed offrire al cliente un prodotto sempre aggiornato. In fiera abbiamo presentato una collezione che possa coprire tutti i segmenti del mercato da ragazza alla donna manager. Uno dei nostri punti di forza è legato al fatto che lavoriamo in stretta collaborazione con laboratori dove è utilizzata regolare manodopera cinese.” “Sono entusiasta:- dichiara Lello Pagnotta amministratore della Bottegò Italia e Presidente di Federmoda Campania- l’anno scorso la partecipazione per la prima volta al Mifur ha visto una grande crescita dell’azienda, gli ordini di quest’anno confermano questa tendenza. In questi giorni di fiera si è parlato molto del “problema cinese” ma io ritengo errato partire dal concetto di fare concorrenza con i prezzi: questo non fa altro che abbassare il livello della qualità del Made in Italy.”  
   
   
IL TEMPO LIBERO TRA AFFARI INAUGURATA DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE FITTO LA 34^ EDIZIONE DI EXPOLEVANTE  
 
Bari, 22 marzo 2004 - Il presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto ha inaugurato il 19 marzo, in uno dei padiglioni riservati alla nautica, la 34.Ma edizione di Expolevante, la mostra internazionale del tempo libero più grande del Mezzogiorno. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Fiera del Levante Luigi Lobuono e il sindaco di Bari Simeone di Cagno Abbrescia. Erano presenti, tra gli altri, il vicepresidente della Fiera del Levante Paolo Nitti, il segretario generale Gianni Tursi e il presidente della Camera di Commercio Vincenzo Divella. “Questa edizione di Expolevante – ha affermato Fitto – rinforza ancor più il legame che c’è tra Fiera del Levante e Regione Puglia. La manifestazione è stata pensata ed organizzata con la precisa volontà di incidere positivamente su tutti i settori produttivi legati al tempo libero, con una particolare attenzione nei confronti del mondo del turismo e delle vacanze. E’ un obiettivo condivisibile, poiché anche Expolevante, con la sua Borsa Turistica del Levante, può influire e non poco nel diffondere l’immagine della nostra Puglia nel mondo”. Fitto ha quindi puntato l’attenzione sulle rassegne “specializzate”. “Rafforzare queste manifestazioni – ha concluso il presidente della Regione – è una strategia che reputo vincente”. Il presidente della Fiera del Levante Lobuono ha quindi illustrato brevemente le novità della manifestazione. Una manifestazione, ha detto, “che, nella sua formula, sottolinea l’attenzione che l’Ente Fiera ha per tutti i comparti che fanno riferimento al tempo libero” Il presidente Lobuono ha poi ringraziato la Regione Puglia ed il Cotup, per l'apporto organizzativo fornito per la realizzazione della Borsa Turistica del Levante, e la Camera di Commercio di Bari per il valido sostegno garantito al salone della nautica, Rotta 90°. Sarà dunque il pubblico il grande protagonista di Expolevante. “La felice circostanza dell’inizio della primavera – ha rilevato il sindaco di Bari di Cagno Abbrescia – è un’arma in più affinché Expolevante sia un vero successo. E’ una grande vetrina internazionale dei settori produttivi che fanno riferimento al tempo libero e dà la possibilità all’intera città di interloquire con soggetti nazionali ed internazionali, ampliando gli orizzonti economici dell’intera Regione”. Expolevante si qualifica ancor di più in questa edizione come grande manifestazione aperta alla diretta partecipazione del pubblico, che potrà accedere gratuitamente al quartiere, dietro presentazione di invito, da lunedì 22 a giovedì 25 marzo, dalle ore 15.30 alle 21.30. Nel week-end, invece, il biglietto costerà 5 euro. L’orario (venerdì, sabato e domenica) è continuato, dalle 9.30 alle 21.30. Tre gli ingressi a disposizione del pubblico: quello “Monumentale”, quello dell'”Edilizia” e quello di “Via Verdi”. La rassegna terminerà domenica 28 marzo.  
   
   
EXPOFERROVIARIA 2004: IL TRENO DEL FUTURO PASSA DA TORINO DAL 25 AL 27 MAGGIO LA PRIMA FIERA INTERAMENTE DEDICATA NON SOLO AI TRENI MA ANCHE ALLE METROPOLITANE E ALLE TRAMVIE URBANE  
 
Torino, 22 marzo 2004 A Torino è di scena il futuro del trasporto su rotaia. Dal 25 al 27 maggio 2004 si svolgerà infatti al Lingotto Fiere Expoferroviaria 2004, prima rassegna in Italia dedicata interamente agli operatori del mercato ferroviario. Expoferroviaria si propone come vetrina delle ultime novità sviluppate dall’industria ferroviaria internazionale. Sono infatti 187 le aziende provenienti da 17 paesi (tra cui Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca) che hanno già confermato la loro presenza alla rassegna, in rappresentanza dei tre settori strategici del mercato: produttori di componenti e di veicoli ferroviari, aziende fornitrici di prodotti e servizi per le infrastrutture, fornitori di sistemi elettronici per la sicurezza e le telecomunicazioni. Rivolta agli operatori delle linee ferroviarie principali come a quelli delle ferrovie leggere locali, delle linee tranviarie urbane e delle metropolitane, la manifestazione coincide con un momento di profonda ristrutturazione del mercato ferroviario italiano. Le Ferrovie dello Stato prevedono per il 2004 investimenti per 8,5 miliardi di euro nel solo 2004, destinati all’ammodernamento della rete e del parco veicoli ed all’estensione della rete nazionale dell’Alta Velocità. A ciò si aggiungono progetti di sviluppo delle reti metropolitane e tranviarie urbane in diverse città (Torino, Milano, Brescia, Genova, Firenze, Napoli, Roma) e l’ingresso sul mercato di nuovi operatori, favorito dal processo di liberalizzazione del settore in corso sia nel trasporto merci che passeggeri: un insieme di fattori che concorrono nel lasciar prevedere per i prossimi anni significativi sviluppi del mercato ferroviario. Il mercato dell’industria ferroviaria mondiale* vale oggi 56,7 miliardi di euro, con una crescita annua prevista del 4% che, secondo le ultime stime, dovrebbe portare il giro d’affari del mercato a 69,9 miliardi di euro nel 2008. Con un giro d’affari di 21,47 miliardi di euro, l’Europa occidentale rappresenta il mercato di gran lunga più importante. In crescita anch’esso del 4% all’anno, si stima che debba raggiungere i 25,91 di euro nel 2008. L’europa è seguita dall’Asia, con 13,73 miliardi di euro e dal Nord America, con 9,42 miliardi. Anche se le infrastrutture e i veicoli costituiscono i mercati più significativi in termini di volumi (rispettivamente 28,6 e 22,2 miliardi di euro livello mondiale, di cui 11 e 7,9 miliardi nell’Europa Occidentale), è il segmento dei sistemi elettronici per la sicurezza e le telecomunicazioni che sta crescendo in modo più rapido (+6%, contro il 5% delle infrastrutture e il +3% dei veicoli). Nel settore dei veicoli, si prevede tuttavia una considerevole crescita del segmento treni ad alta velocità. Sono 1650 i treni ad alta velocità e i pendolini in servizio, con una domanda di circa 100 nuovi treni ogni anno, per un giro d’affari di 1,4 miliardi all’anno. I mercati principali del segmento sono l’Europa Occidentale (850 milioni di euro, +6%) e l’Asia (500 milioni di euro, +5%). Le aziende leader nel settore sono Alstom Ferroviaria, con il 44% delle quote di mercato, seguito da Siemens e Bombardier Trasportation (34%) e Kawasaki e Hitachi (19%). Tra i grandi sistemisti presenti al Salone, troviamo proprio la Bombardier Transportation Italy e la Siemens Transportation Systems, aziende leader sia nella produzione di veicoli ferroviari che nella fornitura di sistemi elettronici di segnalazione e controllo e nelle tecnologie per le telecomunicazioni, settore in cui opera anche la francese Alstom Transport. Tra i costruttori di veicoli saranno anche in primo piano la Alstom Ferroviaria, l’Ansaldobreda e il Consorzio Trevi (Treno Veloce Italiano), costituito da Ansaldobreda, Consorzio Firema e Bombardier Trasportation Italy. Per il settore infrastrutture, l’elenco espositori comprende la Balfour Beatty Rail, l’olandese Edilon Bv, la svizzera Schwihag, l’austriaca Vae, la tedesca Vossloh Locomotives, la britannica Corus Rail la Matisa e la Atlas Copco Italia. Significativa anche la presenza del Consorzio Saturno, costituito da Alstom Ferroviaria, Alstom Trasport Systems, Ansaldo Segnalamento Ferroviario, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari, Balfour Beatty Rail e Sirti. A margine della rassegna è anche previsto, in collaborazione con il Gtt (Gruppo Torinese Trasporti), un programma di visite tecniche a siti di interesse tecnico professionale nell’area torinese, in primo luogo il cantiere della Linea 1 della Metropolitana di Torino, la cui prima tratta di 9,6 km sarà ultimata entro il 2005. Sono inoltre previsti seminari tecnici organizzati da Alstom Ferroviaria e Cifi. La manifestazione gode del patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Regione Piemonte, e dell supporto del Gtt. Expo Ferroviaria è organizzata dalla britannica Mack Brooks Exhibitions, società leader mondiale nella realizzazione di eventi per il settore ferroviario. Dal 1993 Mack Brooks organizza Railtex, la principale rassegna del settore nel Regno Unito, la cui ultima edizione, nel novembre 2002, ha richiamato 585 espositori da 19 paesi e 10.000 visitatori provenienti da 50 paesi. Tra le altre rassegne organizzate da Mack Broods, la biennale Infrarail per il mercato delle infrastrutture ferroviarie inglese, Eisenbahn Technologie (Et) che si svolge a Basilea dal 1990, e Sifer, la rassegna dedicata al settore ferroviario in Francia. Le rassegne Exporail Asia si svolgono inoltre a Hong Kong, Malesia e Singapore.  Infolink: Www.expoferroviaria.com  
   
   
I CONVEGNI DI INPRINTING UN FITTO CALENDARIO DI APPUNTAMENTI PER TENERE AGGIORNATA LA COMUNITÀ DEL PRINTING FIERA DI PADOVA 22÷24 APRILE 2004  
 
Padova, 22 marzo 2004 - Inprinting, l’ormai consolidata mostra-convegno sul documento elettronico e la stampa digitale, dimostra di essere sempre più un evento “on demand”, cioè vicino alle reali esigenze del mercato e di chi nel mercato si muove. Il ricco palinsesto dei convegni a cornice di questa 8° edizione è stato definito nei contenuti e nelle tematiche da un Comitato Convegni che raggruppa importanti testimonial in rappresentanza della comunità di fornitori, solution provider e clienti finali che fa di questa manifestazione il punto di riferimento per eccellenza. I convegni, i workshop e le lunch conference parleranno del ciclo di vita del documento, in tutte le sue fasi, dalla preparazione alla gestione del workflow e al finishing e offriranno nuove prospettive di riflessione grazie alla presentazione di importanti case history nazionali e internazionali. Inoltre, novità assoluta di questa edizione, Inprinting dedicherà una intera giornata al mondo della comunicazione ed in particolar modo alle agenzie che si occupano di comunicazione pubblicitaria. Nella giornata di apertura della manifestazione, il premio Digital Gutenberg, un convegno/workshop e una tavola rotonda coinvolgeranno le più importanti agenzie italiane in un confronto sul Direct Marketing e su quando sia vantaggioso investire nella comunicazione personalizzata e sugli aspetti gestionali, le complessità tecniche e le possibili soluzioni delle più recenti tecnologie digitali nella realizzazione di un progetto pubblicitario. Ampio spazio è poi riservato all’area software di gestione con momenti di incontro dedicati alle numerosissime applicazioni: le soluzioni documentali per l’ufficio, l’lnformation lifecycling d’impresa, le applicazioni web-to-print, le problematiche di archiviazione e firma digitale, le tecnologie digitali per l’ottimizzazione delle attività degli studi professionali. Infine, lo spirito innovativo di Inprinting sarà trasmesso anche nella diffusione delle presentazioni dei convegni ufficiali. I visitatori infatti potranno ricevere una copia stampata e personalizzata degli atti dei convegni, a distanza di pochi minuti dalla chiusura di ogni singolo evento. Contestualmente, sarà possibile scaricare le presentazioni dal sito di Inprinting ove, in una sezione dedicata, saranno inserite (in formato pdf) e indicizzate tutte le presentazioni dei vari convegni, via via che questi verranno completati.  
   
   
GRANDI NOVITÀ DAL GRUPPO EDICART PER LA BIBLIOTECA DEI BAMBINI, E NON SOLO ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO PER RAGAZZI DI BOLOGNA  
 
Milano, 22 marzo 2004 - Allegri e colorati, divertenti e stimolanti, ma anche colmi di emozioni i nuovi libri che saranno presentati alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna dal Gruppo Edicart, uno tra i principali editori nel panorama italiano di libri per l’infanzia e di varia sofisticata per adulti. Ecco qui di seguito una breve anticipazione dei principali titoli presto in libreria: Looney Tunes Story. Le più belle storie degli allegri e spassosi Looney Tunes. Saranno le finestrelle imparatutto a guidare i bambini che lo riceveranno in dono alla scoperta delle divertenti avventure di Titti, Silvestro e gli altri della compagnia. Un mondo di scoppiettante e coloratissima fantasia che accende l’immaginazione. Cartonato con copertina imbottita, ideale per la gestualità dei più piccolini. Edicart junior, 10,50 Euro. Minibottoncini. Una collana di quattro libri divertenti per stimolare i sensi di tutti i bambini. La vista ma anche il tatto. Protagonisti, infatti, sono coloratissimi animaletti in rilievo che porteranno allo scoperta dell’affascinante mondo della natura. Dalle rane salterine alle api operose, dal pesce blu in fondo al mare alla tartaruga corri corri. Il tutto all’insegna della massima vivacità dei colori e creatività delle forme. Rilegati in cartone. Edibimbi, 6,50 Euro. Fiabemie. Una fantastica raccolta delle più belle fiabe classiche in una edizione rilegata e lussuosa. Fiabe speciali che stimolano la fantasia, favoriscono l’apprendimento del linguaggio e contribuiscono a formare la personalità. Ottime prima della buonanotte. Volume rilegato con sopraccoperta che conferisce un ulteriore tocco di pregio e raffinatezza. Una splendida idea per un regalo, ad esempio. Comunque da non perdere per la biblioteca del piccolo di casa. Edicart, 12,50 Euro. Finestrelle sul cielo. Come alternativa per la buonanotte, le più belle preghiere a Gesù con commoventi illustrazioni. Per avvicinare anche i più piccini alla religione cristiana. Immagini, colori e parole che rassicurano e tranquillizzano il bambino regalando notti tranquille. Educative allo stesso tempo, trasmettono valori che lo accompagneranno per tutta la vita. Cartonato con copertina imbottita. Edibimbi, 10.50 Euro Quiz in tasca. Una collana di 4 libriccini tascabili suddivisi in base al livello di difficoltà per bambini dai 7 agli 11 anni. Ciascuno con 500 domande curiose, stimolanti e divertenti, con le relative risposte. Si spazia dalla scienza e natura allo sport, dall’aritmetica all’italiano. Per divertirsi e apprendere al tempo stesso. Stimolano la competitività e l’acquisizione della sicurezza di sé. Ottimi per giocare in compagnia degli amici nel tempo libero. Strategici per la maestra nei momenti più critici. Formidabili per il relax sulla spiaggia. Da portare sempre con sé e tirare fuori al momento giusto. Spiralato. Crealibrl, 5,00 Euro. 1000 Giochi all’aria aperta. Ideale con l’arrivo della bella stagione. Questo libro, infatti, è un vero tesoro per i bambini e i loro genitori per trascorrere piacevoli momenti di ricreazione e divertimento all’aria aperta. Contiene preziosi spunti, idee e suggerimenti di gioco da fare nei vari momenti liberi della giornata. Sulla spiaggia, nel giardino di casa o in pineta. Indispensabile per la valigia delle vacanze. Rilegato. Edicart,12,50 Euro. Dedicato alla Sposa. Un inno al giorno più bello della vita, il matrimonio, con le parole di grandi autori e riflessioni semplici e sincere da regalare alla figlia, alla sorella, all’amica del cuore che stanno per compiere il grande passo. Ricercato e speciale anche nel formato 15,5x15,5 cm. Rilegato. Edicart, 14,50 euro. Purezza. Un’altra grande opera della fotografa neozelandese Anne Geddes, famosa in tutto il mondo per i suoi scatti artistici sui bambini, in un nuovo elegante formato. Purezza svela in modo originale tutto ciò che è un neonato: un miracolo naturale che con l’interpretazione di Anne Geddes non cessa mai di suscitare bellezza e stupore. In 216 pagine. In brossura. Edicart, 29,50 euro. Ci sono anch’io. I ricordi più belli dei primi 5 anni: dall’impronta dei piedini alla prima festa di compleanno, dai soprannomi ai primi piccoli amici. Ritrovate emozioni per risvegliare l’eterno fanciullino che c’è dentro ogni bambino diventato adulto. Un’altra chicca nella splendida collana “M.i.l.k.” (Moments of Intimacy, Laughter and Kinship – Momenti di intimità, gioia e affinità) . Rilegato. Edicart, 16,50 euro.  
   
   
PRESENZE STRANIERE RECORD AL FLUIDTRANS COMPOMAC 2004  
 
Milano, 22 marzo 2004 - La 19^ edizione di Fluidtrans Compomac - Biennale Internazionale delle Trasmissioni di Potenza e Movimento, Comandi, Controlli e Progettazione, si è chiusa all’insegna di un afflusso record di visitatori, in particolar modo stranieri, malgrado il maltempo e il perdurare della crisi generale di mercato. La Manifestazione, 1° e più importante appuntamento internazionale della componentistica per il 2004, ha visto, infatti, in quattro giorni, oltre 28.000 presenze, il 27% delle quali estere, che si sono potute confrontare con imprese leader del mercato delle Trasmissioni di Potenza Meccaniche, Idrauliche e Pneumatiche, del Motion Control, delle Tecniche e Tecnologie dell’Aria Compressa, espressione di oltre 800 marchi. Settori, quelli rappresentati, che esprimono un fatturato di circa 6 miliardi di euro e che, dopo un difficile 2002, hanno dimostrato nell’anno appena trascorso, una buona capacità di ripresa registrando, in tutti i comparti, un incremento del giro d’affari: + 2,3% per gli organi di trasmissione e ingranaggi (primi 9 mesi 2003 su primi 9 mesi 2002), + 5,1% per l’oleoidraulica e + 1,5% per la pneumatica (rispetto al 2002). L'alto livello di "internazionalità" è da considerarsi uno dei dati più interessanti emersi da questa edizione del Salone, confermato non solo dal numero degli espositori esteri, ma anche da quello dei visitatori, provenienti da oltre 80 Paesi, con la presenza di un gruppo di 40 operatori dall’Iran e di numerose delegazioni, organizzate in collaborazione con Ice, da Bulgaria, Polonia, Romania, Egitto, Marocco, Siria, Turchia, India, Brasile, Canada, Cile e Usa. Ancora una volta, da Fluidtrans Compomac sono emerse le più innovative linee-guida dell'evoluzione di questi comparti quali ad esempio, la miniaturizzazione dei componenti, la maggiore durata, l'ottimizzazione dei costi produttivi, la bassa rumorosità ed il rispetto dell'ambiente, il risparmio energetico, l'apertura a tutte le potenzialità di integrazione con elettronica ed informatica. Tutto questo, in perfetta linea con le esigenze del mercato che richiede, infatti, soluzioni capaci di concentrare l'efficacia tecnologica in componenti sempre più piccoli, affidabili, ergonomici, potenti e sicuri, solidi e compatti, progettati con mezzi sofisticati e realizzati con materiali di altissima qualità. Anche per questo, grande interesse ha riscosso, come in tutte le precedenti edizioni, il Salone dedicato al "Mechanical Power Transmission & Motion Control", osservatorio ideale per verificare l’evoluzione della componentistica oleoidraulica, pneumatica, meccanica, sempre più orientata verso soluzioni personalizzate, flessibili, complesse. Ricco il programma di convegni e seminari, che hanno visto il coinvolgimento di esperti di respiro internazionale, dedicati ai grandi temi della formazione, dell’innovazione tecnologica, delle nanotecnologie e delle nuove energie, sottolineando, ancora una volta, la vocazione di questo Salone a farsi portatore di valori culturali e tecnologici unici. Le nanotecnologie, i loro sviluppi e le infinite applicazioni possibili sono stati al centro del seminario organizzato e promosso da Vnu Business Publications Italia “Presente e futuro delle Nanotecnologie” in cui è stato evidenziato l’incredibile potenziale tecnologico e industriale di queste tecnologie che hanno interessantissime ricadute sul mercato, nei settori più disparati: dalla sicurezza, alla diagnostica, dalla meccanica all’elettronica. Sebbene ancora in fase embrionale, questo settore – cui è indubbiamente legato lo sviluppo tecnologico della scienza di domani – pare attirare un numero sempre maggior di investitori che dimostrano di avere fiducia in una scienza in gradi di potenziare e migliorare le prestazioni dei materiali. La centralità della formazione è stato invece il tema del convegno promosso da Assofluid, "Potenza Fluida: formazione per l'innovazione”. Dove è stata enfatizzata l’importanza della formazione specialistica, diventata ormai una necessità per contrastare il dilagante mercato di prodotti a basso costo, ed il necessario legame che deve sussistere tra le Università – fucine dei progettisti del futuro – le Associazioni e il mondo del lavoro. Le Trasmissioni Meccaniche e il loro utilizzo evoluto nelle applicazioni del settore energetico alternativo sono state al centro di un altro incontro promosso da Assiot ed Eurotrans. Protagonista del convegno, l’innovazione tecnologica applicata agli impianti per la produzione di energia eolica, in particolare l’utilizzo di riduttori epicicloidali evoluti, in grado di aumentare l’efficienza degli impianti stessi, riducendo la rumorosità e smorzando le vibrazioni, piuttosto che l’adozione di una macchina sincrona a magneti permanenti. L’aipi, Associazione Italiana Progettisti Industriali ha, infine, organizzato un incontro presieduto dal proprio Presidente Giorgio Valentini, che insieme ad altri esperti del settore ha illustrato gli sviluppi delle applicazioni oleodinamiche nei veicoli su gomma (industriali, macchine movimento terra, macchine agricole, per sollevamento e trasporto), evidenziando i vantaggi portati dall’introduzione dell’elettronica nell’oleodinamica, in particolare nei comandi, rendendo le macchine sempre più sicure e controllabili. Durante lo svolgimento di Fluidtrans Compomac 2004 si sono tenuti, inoltre, importanti incontri a livello associativo, tra cui alcuni organizzati dal Cetop – Comitato Europeo delle Trasmissioni Oleoidrauliche e Pneumatiche, a cui hanno partecipato rappresentanti provenienti da ogni parte del mondo, dai quali sono emersi sensibili segnali di ripresa del comparto, in particolar modo dai Paesi del Far East.  
   
   
IL MINISTRO MATTEOLI E’ PRONTO PER LA FIRMA. RISOLVERÀ EMERGENZE COME QUELLE DELLA CAMPANIA EMERGENZA RIFIUTI: IL NUOVO DECRETO SUBITO IN VIGORE  
 
Padova, 22 marzo 2004 - L’annuncio agli operatori del Sep, Salone delle Ecotecnologie in corso alla Fiera di Padova. È già pronta la bozza di decreto relativo al trasporto dei rifiuti tanto atteso dagli operatori riuniti nell’Albo Nazionale delle Imprese che gestiscono i rifiuti per una definitiva armonizzazione di molti testi di legge precedenti e per le novità di regolamentazione per il trasporto degli Rsu su rotaia. Finora infatti il trasporto dei rifiuti su rotaia era consentito solamente per i rifiuti speciali, ma il nuovo decreto permetterà quindi di poter intervenire in emergenze come quella dei rifiuti in Campania. “Siamo ormai in dirittura d’arrivo – dice Matteoli - per l’emanazione del decreto ministeriale, che, per quanto mi riguarda, conto di firmare già la prossima settimana. Il testo è stato concertato con i ministeri dei Trasporti, delle Attività Produttive e della Salute per giungere a una soluzione di trasporto intermodale anche dei rifiuti urbani. È ora di finirla e dobbiamo pensare a nuove strategie che tengano conto anche delle tecnologie più avanzate. Le nuove tecnologie di smaltimento e l’incremento della raccolta differenziata nonché la razionalizzazione dei trasporti dei rifiuti possono venire in nostro aiuto. Le tecnologie già ci sono e prendono spunto dalle nuove indicazioni normative e legislative sia italiane che europee. Proprio in questi giorni, in occasione del Sep (Salone Internazionale delle Ecotecnologie), alla Fiera di Padova, alcuni rappresentanti del ministero si confrontano con gli operatori dei vari servizi ambientali sia pubblici che privati per illustrare sia le nuove norme sul trasporto dei rifiuti che il decreto Dm 203/03 sugli acquisti pubblici di materiali riciclati e, nello stesso tempo, prendono visione delle tecnologie più avanzate che i vari operatori specializzati del settore presentano in quell’occasione”.  
   
   
ADRIANO. LE MEMORIE AL FEMMINILE A TIVOLI, VILLA ADRIANA, ANTIQUARIUM DEL CANOPO UNA GRANDE MOSTRA DAL 1 APRILE AL 25 SETTEMBRE  
 
Milano, 22 marzo 2004 - La vita privata e il quotidiano degli antichi sono fra i temi che suscitano maggiore interesse e fascino nel pubblico. La mostra “Adriano. Le Memorie Al Femminile”, promossa dal ministero per i beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, nell’ambito della rassegna “Moda costume e bellezza nell’Italia antica”, ideata dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni e Attività Culturali risponde a questa esigenza, scegliendo un argomento che ha inteso mettere a fuoco uno dei momenti più interessanti della storia romana e ha colto l’opportunità per far conoscere i risultati raggiunti nello studio della ritrattistica del periodo adrianeo. Il momento storico che fa da sfondo all’esposizione è quello che vede la conquista del potere da parte di imperatori come Traiano e Adriano appartenenti non più alle file dell’aristocrazia di Roma, ma provenienti dalla “borghesia” provinciale, attraverso una scalata in cui le figure femminili giocarono un ruolo non indifferente, come dimostrato anche dalla loro assidua presenza nell’iconografia ufficiale del tempo. Le donne della casata imperiale avevano contribuito molto alla fortuna di Adriano: Plotina, moglie di Traiano, dipinta dalle fonti come una “integerrima intrigante” e, più d’ogni altra, Matidia Maggiore, nipote di Traiano (in quanto figlia di sua sorella Marciana Augusta), nonché madre di Vibia Sabina, che aveva avuto un ruolo influente e autorevole a corte. Le fonti rilevano in effetti come abbia favorito il matrimonio della sua giovane figlia col futuro imperatore, Adriano, per agevolarne l’inserimento nella famiglia imperiale e di conseguenza il ruolo giocato nella successione del genero, consentendo alla propria famiglia di mantenere il potere acquisito. Quanto entrambe le matrone siano state coinvolte nella vicende di potere, si deduce anche dagli onori che Adriano volle tributare sia a Plotina, per la quale, in occasione della morte nel 121, indossò la toga nera del lutto, sia a Matidia Maggiore per la quale organizzò nel 119 anche giochi gladiatori; per entrambe aveva pronunciato l’orazione funebre e fatto innalzare monumenti sontuosi. Dal teatro romano di Sessa Aurunca, caratterizzato da una decorazione particolarmente sfarzosa come testimoniano i resti di elementi architettonici e scultorei in marmo bianco e colorato, è emersa, grazie ad approfondite indagini compiute fra il 1994 e 1999, una sorta di galleria celebrativa che getta una luce nuova sulla famiglia imperiale: in particolare, rivelando l’iconografia di Matidia Minore, precedentemente sconosciuta. È una grande opportunità rivedere nel Lazio, dopo la mostra organizzata a Roma “I marmi colorati” (Mercati di Traiano, 2002), la statua di Matidia, ripresentata nel contesto familiare e ospite del cognato Adriano. Pur non essendo Augusta, Matidia volle essere rappresentata nel teatro, di cui munificamente aveva finanziato la ricostruzione, come personificazione di una divinità salvatrice, che le vesti sollevate dal vento fanno interpretare come Aura. La statua doveva essere collocata nel punto focale di una galleria celebrativa della famiglia imperiale, in una posizione d’assoluta preminenza che il ruolo pubblico di figlia e sorella di due Auguste le consentiva. Nel sacello, dedicato al culto imperiale, erano collocate le statue di Livia, Agrippina Minore e presumibilmente di Augusto e Claudio. Nonostante il ritrovamento di raffigurazioni di Adriano, di Sabina e di imperatori e imperatrici del periodo postadrianeo, non è possibile ricostruire un programma decorativo di immagini della dinastia imperiale a Villa Adriana e il tentativo di suggerire una galleria celebrativa della famiglia resta affidato a ipotesi. È indubbio che Villa Adriana, con il suo fasto, dovesse costituire un’occasione per fare mostra del potere imperiale, come si evince anche dalla lunga lista di ritratti dei successori, da Antonino Pio, Marco Aurelio, Lucio Vero, Settimio Severo, Caracalla a Severo Alessandro con le rispettive Auguste, che suggerisce una funzione ufficiale della villa. La mostra offre il pretesto di indagare attraverso un percorso artistico-archeologico le vicende storiche e private di Adriano e si riflette sul contesto sociale del tempo. Un elemento apparentemente frivolo come le pettinature delle Auguste, che ne permettono l’identificazione, in quanto tratto distintivo della loro iconografia ufficiale, ha un riflesso significativo sul cittadino comune, condizionandone le tendenze nella moda in fatto di abbigliamento e acconciature. Se, da una parte, le nobildonne della casa Giulio-claudia, discendenti da antiche famiglie aristocratiche, si abbigliavano con grande eleganza e semplicità, dopo l’ascesa al trono della borghesia provinciale è invece l’artificiosità delle chiome e la ridondanza di elementi aggiunti, di toupet, riccioli e trecce a formare una sorta di diadema, che caratterizza l’iconografia delle principesse del periodo traianeo e adrianeo. L’evoluzione dell’acconciatura di Sabina, nota dalla ritrattistica ufficiale, fa vedere infine come negli ultimi anni del regno d’Adriano, la moda di sapore “dinastico familiare” dell’epoca traianea si evolva in uno stile più sobrio e classico, abbandonando in parte, l’ampio uso di posticci.  
   
   
LISSONE OSPITA LE VIE DELL’AVANGUARDIA NELLE COLLEZIONI DELLA CITTÀ DI LOCARNO DA ARP E PICASSO A MIRÒ E APPEL  
 
Milano, 22 marzo 2004 - La Città di Locarno è stata uno degli snodi dell’avventura artistica contemporanea: qui hanno vissuto per lungo tempo protagonisti dell’avanguardia come Jean Arp, Hans Richter, Julius Bissier; da qui è partito Nesto Jacometti, stampatore e collezionista leggendario; non lontano, sul Monte Verità di Ascona, si è formata una comunità di artisti e intellettuali che ha addirittura proposto un modo di vita a contatto con la natura oggi considerato pionieristico. Nel tempo la Città di Locarno, grazie ad importanti e consistenti donazioni e lasciti, si è arricchita di una collezione di opere d’arte che consente di ripercorrere, attraverso molte figure salienti, pressoché tutta la vicenda dell’avanguardia storica internazionale. La mostra si propone di raccontare, attraverso esempi di rilievo, la vicenda di Locarno come città d’arte, allo snodo di confluenze cosmopolite che ne hanno determinato la fisionomia tutta particolare grazie anche alle attività di Casa Rusca, il luogo espositivo della città. In stretta collaborazione con i Servizi Culturali della Città di Locarno, dal fondo Jacometti, dalla collezione Arp e dagli altri nuclei delle collezioni cittadine sono stati identificati lavori che consentono di documentare con ampiezza l’avanguardia parigina d’inizio secolo (Pablo Picasso, Georges Braque, Fernand Léger, Henri Matisse, Pierre Bonnard, André Derain, Jacques Villon, Henri Laurens, Alberto Magnelli, Ossip Zadkine, Gino Severini); la grande stagione del dadaismo e del surrealismo (Jean Arp, Joan Mirò, Max Ernst, Francis Picabia, Kurt Schwitters, Sophie Taeuber-arp, Willi Baumeister, Jonny Friedlaender, Wilfred Lam, Meret Oppenheim, Hans Richter); la grande astrazione nata intorno al Bauhaus (Theo Van Doesburg, Fritz Glarner, Camille Graeser, Jean Gorin, Friedrich Vordemberge-gildewart, Sonia Delaunay, Johannes Itten, Richard Paul Lohse, Josef Albers, Julius Bissier, Alexander Calder); e l’informale del dopoguerra (Karel Appel, Corneille, Maurice Estève, Camille Bryen, Jean Lurçat, Alfred Manessier, Zoran Antonio Music, José Ortega, Italo Valenti, Zao Wou Ki, Edouard Pignon, Gérard Schneider, Gustave Singier, Varlin). Oltre settanta sono le opere selezionate da Flaminio Gualdoni e Luigi Cavadini che comprendono dipinti, sculture, arazzi, opere su carta, in una panoramica varia e diffusa che si estende su quasi tutto il ‘900 proponendo artisti di primo piano di tutta Europa. Interessante è scoprire come l’ultima sezione della mostra, quella dedicata all’informale, introduca quasi naturalmente alla collezione lissonese, nata proprio negli anni dell’informale, creando un ponte ideale tra la vicenda dei due centri, Locarno e Lissone, accomunati da una vicenda fondamentale della storia dell’arte internazionale. Il catalogo che accompagna la mostra e riproduce tutte le opere esposte è introdotto da due testi dei curatori della rassegna: Flaminio Gualdoni approfondisce il tema delle avanguardie con riferimento alle opere esposte, mentre Luigi Cavadini affronta la vicenda storica dei due nuclei principali delle Collezioni della città di Locarno, la Donazione Jean e Marguerite Arp e il Lascito di Nesto Jacometti. La mostra, che si apre al pubblico il 18 aprile, resterà aperta fino al 20 giugno con i seguenti orari: da martedì a venerdì 15.00-20.00, sabato e domenica: 10.00-22.00, lunedì chiuso.  
   
   
A BERGAMO DALL’ 8 APRILE AL 23 MAGGIO 2004 LA MOSTRA TRENTO LONGARETTI OPERE STORICHE E NUOVI PERCORSI  
 
Milano, 22 marzo 2004 - A Palazzo della Ragione, nella Sala delle Capriate, 50 opere indagano la ricerca pittorica dell’artista bergamasco, sensibile interprete della condizione umana La Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione di Bergamo, accoglierà dall’8 aprile al 23 maggio la mostra “Trento Longaretti. Opere storiche e nuovi percorsi”, che si presenta come un omaggio della città al professore che per tanti anni ha diretto l’Accademia Carrara. L’iniziativa è promossa dalla “Scuola di Bergamo”, Associazione Culturale Allievi e Sostenitori dell’Accademia di Belle Arti - Onlus, con il sostegno e il patrocinio della Provincia di Bergamo e con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Bergamo - Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Turismo. La mostra, curata da Gianfranco Bruno, presenta 50 opere di un protagonista dell’arte italiana del secondo Novecento che testimoniano soprattutto la vitalità dell’artista negli ultimi dieci anni. Il tema dell’esposizione si concentra su due cicli di dipinti: Fuggiaschi e Paesaggi bruciati e una nuova serie, di recente realizzazione, composta da una decina di opere che affrontano la solitudine del vivere. Organizzata da Giovanni Bonelli, Stefania Giazzi e Serena Longaretti, l’esposizione vede la presenza anche di opere di grandi dimensioni e di dipinti, molti dei quali inediti, che rappresentano un significativo excursus antologico. Trento Longaretti. Cenni biografici Trento Longaretti (Treviglio, Bergamo, 1916) si è diplomato al Liceo Artistico di Brera a Milano dopodiché si è iscritto alla Facoltà di Architettura del Politecnico e all’Accademia di Brera scegliendo poi quest’ultima. A Brera è stato allievo di Aldo Carpi. Nel suo corso vi sono anche Cassinari, Bergolli, Morlotti, Dobrzansky, Valenti e Kodra. Nel 1936 inizia la carriera espositiva partecipando ai “Littoriali dell’Arte” e a numerose collettive a Milano, Genova, Bergamo. Nel 1939 (anno del diploma a Brera) si aggiudica il Premio Mylius e il Premio Stanga. Sono di quegli anni le frequentazioni dell'àmbito di “Corrente” (dove entra in contatto con Guttuso, Morlotti, Birolli, Sassu, Vedova), ma sono anche gli anni della guerra passata tra Slovenia, Sicilia e Albania (le immagini belliche e il profondo rifiuto della violenza sono temi che l'artista non abbonderà più). Nel 1942 è invitato alla Biennale di Venezia (vi ritornerà nel 1948, nel 1950, nel 1956) e partecipa alla “Mostra degli artisti in armi” al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La prima personale è dell'anno seguente alla Galleria La Rotonda di Bergamo, con presentazione di Raffaello Giolli. Nel 1945 si dedica all'insegnamento e alla realizzazione di opere sacre. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. L'anno seguente vince il concorso nazionale per la direzione dell'Accademia Carrara di Bergamo nonché la Cattedra di Pittura divenendo così il successore di Achille Funi. Per venticinque anni dirige l’Accademia e nel 1978 lascia spontaneamente l’incarico. Le sue opere sono conservate, tra l’altro, in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di S. Ambrogio e nella Galleria d'Arte Sacra Contemporanea, nel Duomo di Novara, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nel Museo d’Arte Moderna di Basilea e nella Galleria d'Arte Moderna di Hamilton. Intensissima l'attività espositiva in Italia e all'estero. Nel 1999 la Casa del Mantegna di Mantova gli ha dedicato un’ antologica. Lo stesso anno ha esposto a Ginevra nel Palazzo delle Nazioni Unite. Nel 2002, antologiche alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino e alla Villa Reale di Monza. Nel 2003 si segnalano mostre al Museo Civico di Treviglio e al Magazzino del Sale a Venezia in contemporanea alla Biennale di pittura.  
   
   
IN MOSTRA LE ANTENATE DELLA BICICLETTA UNA SPETTACOLARE ESPOSIZIONE INAUGURA LUNEDÌ I NUOVI LOCALI DELL’ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA. E IL 25 APRILE GARA SUI LUNGARNI TRA ANTICHE “DRAISINE”  
 
Firenze, 22 marzo 2004 – Si chiama “Pedalando nel tempo” la straordinaria mostra di antiche biciclette che sarà inaugurata lunedì 22 marzo all’Istituto e Museo di Storia della Scienza (Imss) di Firenze in apertura della Xiv Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica. Organizzata in collaborazione con il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, la mostra è curata da Paola Bertucci e sarà allestita nei nuovi locali appena restaurati al piano terreno di Palazzo Castellani che, come noto, è la sede dell’Imss (www.Imss.fi.it). Scopo della mostra è illustrare le tappe significative della storia della bicicletta dalla fine del Settecento ai primi anni del Novecento. Un ideale viaggio nel tempo che ripercorre la storia del primo veicolo che costituì il mezzo di trasporto personale alternativo al cavallo, un veicolo oggi molto amato da uomini e donne di tutte le età. Insieme ai bellissimi bicicli dalle enormi ruote anteriori e alle prime biciclette dotate di trasmissione a catena, i visitatori potranno ammirare anche un modello ottocentesco di “draisina”, una specie di cavallo a due ruote senza pedali che fu, appunto, il primo velocipede della storia. Le “draisine”, in sella alle quali i giovani aristocratici sfidavano i cavalli veri, furono soprannominate “scuotiossa”. Erano infatti prive di copertoni e camere d’aria e durante la corsa le ruote di legno e ferro vibravano terribilmente. Restaurate dopo i gravi danni causati dall’alluvione del 1966, le antiche biciclette esposte sono state donate da vari collezionisti e non fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Arricchita da fotografie, poster e stampe d’epoca, la mostra resterà aperta fino alla fine del 2004 (orario e ingresso sono quelli del Museo). Per promuoverla, l’Imss organizzerà tra l’altro una spettacolare competizione tra dodici draisine clonate dall’originale esposto. Si gareggerà la mattina di domenica 25 aprile sul circuito dei lungarni tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie. Linea di partenza e traguardo sul Lungarno Archibusieri, di fronte all’Imss. Per gli atleti costume rigorosamente d’epoca.  
   
   
ENEL PARTECIPA A “VOLER BENE ALL’ITALIA” DOMENICA 28 MARZO, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA PROMOSSA DA LEGAMBIENTE, ENEL PORTERÀ LE BANDE NEI 100 COMUNI PRINCIPALI ADERENTI ALL’INIZIATIVA  
 
Roma, 22 marzo 2004 – Enel sostiene e partecipa a Voler bene all’Italia, la Festa Nazionale della “Piccola grande Italia”, promossa per il 28 marzo da Legambiente, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con l’obiettivo di difendere e valorizzare gli oltre mille borghi italiani sotto i 5.000 abitanti. In centinaia di comuni per un giorno i sindaci vestiranno i panni del cicerone indicando ai loro concittadini, ai visitatori e a tutti i curiosi le bellezze e i pregi meno conosciuti del loro territorio, guidandoli fra mostre, monumenti, concerti e cucina tipica. Enel parteciperà alla Festa portando le bande musicali in 100 dei principali comuni aderenti all’iniziativa. “Energia in Banda” è infatti un progetto dell’azienda che mira a far conoscere ed apprezzare il ruolo di aggregazione e di arricchimento culturale delle bande musicali italiane, elemento importante del tessuto culturale e sociale dell’Italia dei piccoli comuni. Voler bene all’Italia vede il contributo di Enel ad un progetto che richiama il profondo legame fra l’identità, lo sviluppo, il futuro del paese e le più piccole pieghe del suo paesaggio, i suoi centri più remoti, quelli dove vivono 10 milioni di italiani e che rappresenta il 72% dei comuni e custodisce un inestimabile patrimonio ancora poco noto e valorizzato. Enel è da tempo impegnata in programmi che hanno lo scopo di portare musica, cultura, sport e spettacolo nelle località che ospitano anche le attività di produzione e distribuzione dell’energia elettrica e del gas.  
   
   
LA PIETÀ DI MICHELANGELO: UNA RIVELAZIONE  
 
Roma, 22 marzo 2004 - A partire dal 18 marzo, finalmente approda in Italia l’eccezionale mostra dedicata al capolavoro del Buonarroti. Negli scatti di Robert Hupka, la possibilità di scoprire la Pietà come nessuno potrà più vederla Dopo dieci anni di allestimenti di successo in tutta Europa (da Parigi a Czestochowa, da Vienna a Madrid), finalmente sbarca a Roma l’esposizione delle splendide fotografie di Robert Hupka sulla pietà di Michelangelo. Grazie alla collaborazione e al sostegno del Vaticano, infatti, la mostra farà tappa in Piazza San Pietro dall’18 marzo al 23 luglio del 2004, nella magnifica sala del “Braccio di Carlo Magno” del Bernini. L’esposizione (5 euro l’ingresso, 3 il ridotto) è un’autentica rivelazione del capolavoro di Michelangelo. Robert Hupka, scomparso a New York nel 2001, ebbe, infatti, la fortuna di scattare migliaia di fotografie inedite alla statua, in occasione dell’Esposizione Universale di New York del 1964. In colore e in bianco e nero, con macchine grandi e piccole, con lenti da 35 a 400 millimetri, da ogni angolo e a tutte le ore del giorno e della notte, il fotografo è riuscito a scoprire la Pietà come nessuno potrà più vederla e come solo Michelangelo l’aveva vista finora. Ma si tratta soprattutto di una creazione in sé, del capolavoro fotografico di un grande artista contemporaneo rimasto affascinato dal genio del suo modello. Lo sguardo del fotografo testimonia la stessa trasparenza, la stessa grandezza d’animo del suo modello e l’esposizione diventa l’introduzione privilegiata alla contemplazione del capolavoro custodito nella Basilica di San Pietro e visitato quotidianamente da migliaia di pellegrini. L’esposizione è articolata come una vera e propria scenografia. In uno spazio completamente scuro, oltre cento faretti fanno emergere dal buio gli splendidi scatti, dando loro un’intensità straordinaria. Il visitatore può così passare da un fotogramma all’altro, come se si spostasse all’interno dell’opera, circondato da pannelli che gli mostrano tutte le sfaccettature del capolavoro. Si esaltano in questo modo la drammatizzazione e l’emozione delle fotografie, dentro una statua che improvvisamente sembra vivere e in grado di trasmettere tutti i sentimenti umani. Www.arstella.fr  
   
   
"L'ETÀ DI RUBENS: DIMORE, COMMITENTI E COLLEZIONISTI GENOVESI".  
 
 Genova, 22 marzo 2004 - E’ stata Inaugurata venerdì 19 marzo, alle ore 18, la mostra L’età di Rubens: dimore committenti e collezionisti genovesi. 160 le opere in mostra a Palazzo Ducale e nelle sedi distaccate di Palazzo Spinola e Palazzo Rosso Giuseppe Pericu, Sindaco di Genova e Presidente Comitato Genova 2004, Arnaldo Bagnasco, Presidente della Palazzo Ducale Spa e Vincenzo Lorenzelli, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Genova-imperia, sponsor unico della mostra, hanno inaugurato la mostra evento di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. L’età di Rubens: dimore committenti e collezionisti genovesi, fiore all’occhiello delle manifestazioni di Genova 2004, è il risultato di un meticoloso lavoro di ricerca. Piero Boccardo, Direttore della Galleria di Palazzo Rosso è l’ideatore e il curatore della mostra. Alla curatela hanno collaborato Clario Di Fabio, Direttore della Galleria di Palazzo Bianco, Anna Orlando, Storico dell’Arte e Farida Simonetti, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Giovanni Tortelli è l’architetto che ha allestito la mostra. 160 opere tra dipinti, arazzi ed eccezionali argenti da parata, provenienti dai musei di tutto il mondo. 900 i metri quadri di esposizione. 500 milioni di euro è il valore delle opere in mostra. Circa 3 milioni di euro il costo della realizzazione. 800 mila euro spesi in comunicazione. 12 le quadrerie ricreate in mostra, appartenenti a 12 rispettive nobili famiglie genovesi: Pallavicino, Balbi, Doria, Cattaneo, Lomellini, Raggi, Gentile, Imperiale, Costa, Gavotti, Serra, Spinola. In esposizione dipinti di Tiziano, Tintoretto, Veronese, Frans Floris, Caravaggio, Annibale Carracci, Guido Reni, Ribera, Procaccini, Orazio e Artemisia Gentileschi, Van Dyck e, naturalmente, Rubens. La mostra, che apre al pubblico domani, sabato 20 marzo, sarà a Palazzo Ducale al Piano Nobile, Appartamento del Doge e Loggiato Maggiore e nelle sedi distaccate di Galleria Nazionale di Palazzo Spinola e Galleria di Palazzo Rosso fino all’11 luglio 2004.  
   
   
GLI ALBERGATORI: LA MOSTRA DI BOTTICELLI È UNA VERA MANNA  
 
Firenze, 22 marzo 2005 - Bernabò Bocca, presidente dell’Associazione Albergatori della Confcommercio Firenze e socio dell’Ente Cassa di Risparmio, commenta così, , le dimissione annunciate di Franco Camarlinghi, presidente di Firenze Mostre. “Per noi albergatori la mostra di Botticelli è una manna, dunque possiamo solo dire grazie a Camarlinghi. Non entro nel merito della vicenda che lo riguarda perché ne ignoro i termini. Posso però dire che le città d’arte hanno il dovere di organizzare grandi mostre di portata internazionale. Negli Stati Uniti ricordano ancora la mostra sui Medici che proprio Camarlinghi organizzò negli anni Settanta. Quella di Botticelli, da allora, è una delle poche di quell’altissimo livello internazionale per cui valga la pena un viaggio a Firenze”.  
   
   
IL SENTIMENTO DELL’ARTE CONQUISTA PIAZZA S. STEFANO  
 
Bologna, 22 marzo 2004 - 2.000 persone hanno assistito al grande evento musicale-artistico organizzato dal Gruppo Art’e’ per festeggiare i due anni della nascita del progetto Ta Matete. Nella spettacolare cornice della piazza arricchita da suggestioni luminose e da coreografie che ne hanno esaltato la naturale bellezza, si sono alternati musicisti di fama internazionale per un pubblico eterogeneo e soddisfatto. La serata si è aperta con le arie classiche di Andrea Griminelli accompagnato dall’orchestra de I Virtuosi Italiani, cui si affiancavano le videoinstallazioni create da Thebigspace di Milano. La performance hip hop della Crew insieme a Dj Shablo e i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna hanno animato la piazza nella seconda parte della serata, mentre il terzo appuntamento è stato con le Vivaldi’s Four Seasons, una riscrittura jazz di Sandro Cerino e della Crescendo Big Band, che ha ispirato l’arte di Stefano Tonelli, Umberto Torricelli, Alfonso e Nicola Vaccari, Carlo Ravaioli e Alessandro Papari, cinque dei 20 artisti Ta Matete presenti alla serata, che si sono esibiti in una jam session su una tela di 15X3 metri. Una serata speciale, condotta da una spumeggiante Enrica Bonaccorti apprezzata dal pubblico presente. Poco prima del concerto si è inaugurato a Palazzo Isolani, in Piazza Santo Stefano 16, “Il Sentimento dell’Arte”, una mostra tematica degli artisti Ta Matete curata da Flaminio Gualdoni. Al vernissage hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, l’Assessore al Bilancio Gianluca Galletti, il Questore Marcello Fulvi e Gilberto Bombarda, Direttore Area Bologna della Banca popolare dell’Emilia Romagna. La mostra è rimasta aperta nelle giornate del 19 e 20 marzo.  
   
   
ART HIGHLIGHTS 2: MULTIPLE HORIZONS INCONTRO CON ERNESTO NETO MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA - ROMA  
 
Roma, 22 marzo 2004 - La prima edizione della serie di conferenze Art Highlights si era proposta di mettere a fuoco le più attuali problematiche e riflessioni sul sistema dell’arte contemporanea e i profondi cambiamenti che lo hanno segnato negli ultimi anni, attraverso interventi di alcuni tra i curatori più importanti, come Harald Szeemann, Achille Bonito Oliva, Jan Hoet, David Elliott e quelli appartenenti alla generazione più giovane, come Daniel Birnbaum e Nicolas Bourriaud. Per la seconda edizione, Art Highlights ha coinvolto prevalentemente artisti internazionali, con l’intento di approfondire, attraverso un incontro o una conversazione con un curatore, gli aspetti più significativi e più inediti del loro lavoro. Allo stesso tempo - come indica il titolo "Multiple Horizons/ Molteplici orizzonti" - questa serie d'incontri proporrà sguardi e punti di vista diversi sull'arte e sul mondo contemporaneo in un momento pervaso da un senso di crisi e d’incertezza che accompagna l'attuale processo di trasformazione globale. Per sottolineare la molteplicità di riflessioni attorno a questi temi, Art Highlights propone l’incontro con Ernesto Neto, uno tra i più importanti artisti contemporanei brasiliani, sia per la sua arte coinvolgente che per la sua figura carismatica che si manifesta, anche, attraverso la seguente dichiarazione: “Spero in un’arte meno perversa e più sensuale. Voglio un’arte che da sola ci riunisca verso una sorta di luogo spirituale dove si possa respirare un’idea di infinito, di totalità, dove si sia in grado di avere una continuità tra noi e l’universo. Voglio un’arte che unisca gli uni agli altri, che ci aiuti a interagire con gli altri, che ci mostri il limite. Che questo limite tra me e te non sia un muro, ma un luogo di sensazioni, un luogo di scambio, di continuità tra la gente, una pelle di esistenza e di rapporto.” Ernesto Neto tende a coinvolgere i sensi con sculture attraversabili e malleabili, realizzate in lycra e imbottite di materiale fluido. Caratteristica principale del suo lavoro è proprio il coinvolgere fisicamente lo spettatore, cercare di eccitarne il comportamento mediante stimoli sensoriali e istintuali, passionali e ingenui. Questo accattivante approccio, che ha origini nella convinzione che l’arte possa dare input propositivi e curativi all’individuo e alla società – come hanno insegnato alcune tra le più importanti figure artistiche della scena culturale latinoamericana, come Hélio Oiticica e Lygia Clark negli anni Sessanta a cui Neto è debitore - sarà il tema principale del suo intervento romano all’interno della serie di incontri “Art Highlights: Multiple Horizons”. Ernesto Neto Nato a Rio de Janeiro, Brasil, 1964, dove vive e lavora. Il suo lavoro è stato esposto in alcuni tra i più importanti musei d’arte contemporanea internazionali e all’interno di grandi eventi espositivi come Liverpool Biennial of Cotemporary Art (2002 e 2000), Biennale di Venezia (2003 e 2001), Xxiv Bienal de São Paulo (1988), Xi Sydney Biennial (1998) o 1° Kwangju International Biennale (1995). Tra le più importanti mostre personali dell’artista si segnalano: nel 2004 > Max Hetzler Gallery, Berlino; Galeria Fortes Vilaça, São Paulo; 2003 > Museu de Arte Moderna A. Magalhães, Recife; Moca, La; Fabric Workshop& Museum, Philadelphia; 2002 > Hirshhorn Museum, Washington D.c.; Kunsthalle Basel; Art Gallery of New South Wales; Würtemberginischer Kunstverein, Sttutgart; Yvon Lambert, Paris; 2001> Kölnischer Kunstverein; Centro Galego de Arte Contemporânea, Santiago de Compostela; 2000 > Ica, Londra; Wexner Center for Arts, Columbus; Site Santafe, New Mexico; 1999> Contemporary Art Museum, Houston; 1998 > Museo de Arte Contemporaneo C. Gil, México D.f.; 1997 > Fundação Cultural do Distrito Federal, Brasília; 1992 > Museu de Arte Moderna de São Paulo. Ha partecipato recentemente alle mostre realizzate nei seguenti musei e gallerie: nel 2004 > National Museum of Modern Art, Tokio; Mori Art Museum, Tokyo; Centre Pompidou, Paris; 2003 > Andrea Rosen Gallery, Ny; Ps1, Ny; Institute of Contemporary Art, Boston; 2002 > 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanasawa; Novo Museu, Curitiba; Kawamura Memorial Museum, Sakura; Museo Nazionale di Archittetura, Ferrara; 2001 > Yokohama Museum Art Gallery, Tokyo; Irish Moma, Dublin; The New Art Gallery Walsall; Kiasma Museum of Contemporary Art, Helsinki; Fundación Telefónica, Madrid; Gallery of University of Essex; Municipal Art Gallery, Lund; Moma, Ny; 2000 > Magasin 3 Stockholm; Saint Louis Museum; Villa Arson, Nice e Neues Museum Weserburg Bremen; The Contemporary Arts Center, Cincinnati; 1998 > Fundación Museo Alejandro Otero, Carácas; 1997 > The Art Gallery of New South Wales, Sydney; The Aldricht Museum of Contemporary Art, Connecticut; Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro; 1996 > Wiener Secession, Viena; Museum of Contemporary Art, Miami; 1995 > Museu de Arte Moderna de São Paulo. Infolink: www.Macro.roma.museum  
   
   
IL LANIFICIO FILA 1911 ALLA MOSTRA DEI FIORI DI BIELLA I TESSUTI DELL’AZIENDA ARREDANO LE SUGGESTIVE SALE DELL’ESPOSIZIONE DI PITTURA FLOREALE, FINO AL 27 GIUGNO 2004  
 
Biella, 22 marzo 2004 - Si è aperta domenica 21 Marzo a Biella, presso il Museo del Territorio l’esposizione “Fiori. Cinque secoli di pittura floreale” - dal Cinquecento a Andy Warhol” , un’iniziativa di carattere culturale che mette in luce la sublime eccellenza delle opere d’arte in mostra. Anche capolavori nell’ambito della natura e del tessile sono legati alla presentazione, in quanto simbolo di un territorio - quello biellese - ricco di tradizioni. Il Gruppo Luigi Botto, tra i protagonisti del panorama tessile d’eccellenza che contraddistingue il distretto industriale biellese, firma la sua presenza all’evento, fornendo i tessuti Lanificio Fila 1911. Eleganza, ricercatezza, esclusività sono le caratteristiche distintive dei tessuti Lanificio Fila 1911, utilizzati per l’allestimento e la decorazione delle sale in cui si sviluppa la mostra. Per quanto riguarda i colori dominanti delle stanze, tonalità rosa antico, verde e panna accompagneranno il visitatore in un viaggio straordinario attraverso cinque secoli di arte europea. Fino al 27 Giugno 2004, “Fiori. Cinque secoli di pittura floreale” - dal Cinquecento a Andy Warhol” presenta 190 fra dipinti e disegni di fiori, in una cornice impreziosita con un tocco di classe dal Lanificio Fila 1911.  
   
   
“DA CUORE A CUORE”. UNA MOSTRA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, PER RISCOPRIRE IL SENSO DELL’INSEGNAMENTO E DELL’ISTRUZIONE COME DIRITTO PER TUTTI DAL 15 AL 18 APRILE TRE GIORNI DI CONVEGNI  
 
Bologna, 22 marzo 2004 - Una mostra per raccontare i misteri di una professione, quella dell’insegnante, che è vocazione, mestiere e passione. Una mostra che ripercorre i passi dei maestri del passato e per capire su quali fondamenti, nei secoli, è andata costruendosi l’idea di istruzione e come diritto per tutti. Una mostra, realizzata dall’Assessorato alla scuola della Regione Emilia-romagna in collaborazione con la cooperativa Giannino Stoppani, sul senso dell’insegnare. “Da Cuore a cuore” - questo il titolo della mostra in programma dal 15 al 18 aprile presso la Fiera del libro per ragazzi (spazio Docet) a Bologna - è come una nave in viaggio e propone cinque approdi su altrettante isole. La prima è l’isola della storia e rappresenta la costellazione dei maestri, reali e letterari, che hanno lasciato tracce del loro pensiero nella pedagogia contemporanea e in chi oggi insegna. Le stelle vive di questa costellazione – ricordati con immagini e parole del loro insegnamento su grandi pannelli illuminati a intermittenza - saranno Pestalozzi e Tolstoj, Montessori e Dewey (di cui saranno ricordati i testi “Democrazia ed educazione” e “Libertà e cultura”), Makarenko – il fondatore della colonia Gorki, in cui i ragazzi, altrimenti lasciati a se stessi, avevano l’opportunità di istruirsi e di apprendere i rudimenti del lavoro – e Freinet, figlio di contadini, maestro in un paese di montagna dall’età di 23 anni Le stelle più vicine al pianeta scuola dei nostri giorni sono Augusto Monti, insegnante di Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini, professore di Vincenzo Cerami alle scuole medie, Gianni Rodari, maestro elementare che ha risvegliato fantasia ed immaginazione in molte generazioni di bambini, Ernesto Codignola, il pedagogista che identificò docente ed allievo nell’atto educativo, il maestro Mario Lodi, che seppe rifondare il fare scuola a partire dal riconoscimento della creatività dei bambini e l’inglese O’neill che istituì nel ’21 la scuola Summerhill “dove i bambini fanno ciò che amano fare”. Nella costellazione contemporanea c’è Giovanni Maria Bertin, cattedra di pedagogia al Magistero dell’Università di Bologna, mentre brilla, ancora vivissima, la stella di Don Milani, che insegnò che tutti possono e hanno diritto di imparare, senza differenze di classe o censo. La seconda e la terza isola a cui approda il viaggio di “Da Cuore a cuore” sono le tappe della letteratura: quella per ragazzi e quella per gli adolescenti. La mostra, in questo caso, sarà organizzata come una sorta di “galleria di consultazione”: i visitatori sono chiamati ad attardarsi, scorrere parole che magari conoscono già ma che possono riscoprire, riscoprendo il senso dell’insegnare. Si parte da “Cuore” di De Amicis – che del resto dà il titolo alla mostra – passando per May Alcott, Roald Dahl, Bianca Pitzorno. L’isola degli adolescenti è invece dedicata ai professori del giovane Holden di Salinger, alla “Gioventù senza Dio” di von Horvat o ai bulletti di Trinity descritti da Robert Cormier in “La guerra dei cioccolatini”. La quarta isola è un indice dei libri dei e per i maestri, ovvero la storia delle pubblicazioni di due prestigiose collane pedagogiche “Educatori antichi e moderni” della casa editrice “La Nuova Italia”, e “Paideia” di Editori Riuniti. Quest’isola si concretizzerà in un indice a parete per ricostruire la storia e l’evoluzione del dibattito pedagogico in Italia dal dopoguerra ad oggi. La quinta isola è la lettura: il 16 e il 17 aprile Marcello Brondi leggerà “Vita da maestri”, a intermittenza, intrecciandosi con la narrazione del cinema. Cinema che è, infatti, la sesta isola: dopo le parole e i volti dei maestri, veri e immaginari, ecco un cortometraggio di 30 minuti che riunisce in un’ideale aula insegnanti, il maestro Perboni dei “Cuore” televisivi e il professor Keating de “L’attimo fuggente”; gli insegnanti del liceo di “Amarcord” e il professor Michele Apicella di “Bianca”. In tutto circa 20 film – montati come a scandire il passaggio da un trillo di campanella a un altro - per vedere la scuola con gli occhi del cinema.  
   
   
SGARBI E DAVERIO: CHE OTTUSITÀ DIMISSIONARE CAMARLINGHI  
 
Firenze, 22 marzo 2004 - Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio hanno così commentato il comunicato del comune di Firenze in cui si annunciano le dimissioni di Franco Camarlinghi dalla presidenza di Firenze Mostre: “L’estrema brutalità con cui l’amministrazione comunale di Firenze ha dimissionato Franco Camarlinghi dalla presidenza di Firenze Mostre ignora nei fatti la qualità e i risultati della sua gestione riscontrabili anche nel grande successo che sta riscontrando la mostra di Botticelli e Filippino. Posso solo augurarmi che questa decisione, segno evidente di involuzione e ottusità, sia frutto di uno sbandamento momentaneo. Per quanto mi riguarda sono disponibile a sostenere Camarlinghi proponendogli, nel grande progetto del Partito della Bellezza, una candidatura alle prossime elezioni europee. Sono certo che la città di Firenze risponderebbe dandogli un consenso straordinario”. “Non si fanno le nozze coi fichi secchi”, ha aggiunto Daverio che per il suo programma Rai Passepartout sta preparando una puntata dedicata alla Mostra di Botticelli e Filippino ibn corso a Palazzo Strozzi, “E’ assurdo pensare che le istituzioni locali, chiamate a competere con il sistema delle grandi mostre, degli editori e delle sponsorizzazioni, possano entrare in un gioco fondamentale per l’Italia di domani senza mettere mano al portafogli. La cultura seria costa, come costano le scuole serie e gli ospedali seri. Mostre come quella sul Perù e quella su Botticelli, che hanno portato Firenze fuori dal triste turistodromo del quale vivacchia di solito, sono la prova che un buon lavoro dà buoni risultati a condizione che il respiro finanziario ci sia”.  
   
   
DAL CIELO ALL’UNIVERSO. IL MESSAGGIO DELLA LUCE IL GRANDE VIAGGIO TRA ASTRONOMIA, ASTROFISICA E SPAZIO  
 
Strà ( Ve) 22 marzo 2004 - Il Cielo. Quasi non lo vediamo più, un po’ per i ritmi forse troppo frenetici della vita moderna, un po’ per la tanta illuminazione delle città, che mentre ci dà sicurezza e benessere ci priva spesso, inutilmente, dello spettacolo de cielo, che pure i nostri antenati, fino a pochi decenni fa, usavano come calendario o per orientarsi, con una familiarità a noi oggi sconosciuta. Per contro oggi irrompe nella nostra vita, dalle pagine di giornali e riviste, dallo schermo della Televisione o del computer, l’Universo, con i suoi “abitanti” di forme sempre diverse, dai colori mozzafiato. Stelle, galassie, nebulose ci colpiscono quasi ogni giorno per la loro intrigante, enigmatica e maestosa bellezza. Ma cosa ha a che fare il Cielo, che vediamo con gli occhi, con l’Universo? È questo l’interrogativo cui la Mostra cerca di dare risposta, proponendo per primo al visitatore di rivedere insieme i fenomeni che avvengono in cielo al dì e alla notte. Rivederli per ripensarli, per riappropriarsene. Come fare poi per andare oltre quel che i nostri sensi ci permettono? Fra le due parti della Mostra il visitatore percorrerà il viale del grande parco, che diventa un percorso di conoscenza, di comprensione del perché si costruiscono e usano telescopi per osservare stelle e galassie. Ma anche perché si spediscono telescopi orbitanti nello spazio, oltre la nostra atmosfera. Con questa nuova consapevolezza entriamo nello studio dell’Universo, che altro non è se non il cielo che vediamo con gli strumenti che siamo riusciti, nel corso dei secoli, ad affinare. Ed entriamo nel vivo della ricerca Astronomica, dei suoi metodi e dei suoi risultati, entusiasmanti e sempre provvisori, come tutti i risultati della Scienza, che è continua ricerca e scoperta di maggior conoscenza. In questo viaggio, dal Cielo all’Universo, abbiamo una guida di assoluta eccezione: la luce. È la luce infatti che porta l’informazione che ci occorre per capire come “è fatto” e come “funziona” l’Universo. È lei la chiave che ci permette di aprire lo scrigno dei segreti del Cosmo. Strà - Venezia, Villa Nazionale Pisani, 20 marzo - 10 ottobre 2004  
   
   
MADE IN AFRICA FOTOGRAFIA  
 
Milano, 22 marzo 2004 - L'esposizione Made in Africa Fotografia, alla sua seconda edizione, pone uno sguardo inedito, autentico ed attento sulle diverse anime fotografiche che caratterizzano la personalità artistica e documentaristica del continente africano. Made in Africa Fotografia si articola in tre sezioni per tratteggiare con intensità ed originalità un continente catturato dallo sguardo dei suoi più grandi fotografi. 127 le opere esposte, 1 1 i fotografi rappresentati pro-venienti da ogni regione d'Africa, un'esposizione nazionale riservata alla memoria dello Zimbabwe e la personale di un fotografo egiziano dedicata ai Cristiani Copti del Nilo. La sezione Internazionale offre una panoramica sulle tendenze fotografiche emergenti e presenta i lavori dl dieci artisti provenienti da nove Paesi, dal Marocco al Sudafrica, dal Gabon all'Algeria. Immagini a colori e ir bianco e nero che, dal reportage al nudo del giovane nigeriano Okereke, dall'arte ritrattistica alla irriverente foto di moda del congolese Tchicaya, indagano i mille volti del continente. C'è il Marocco rituale e magico raccontato catturando i frangenti cerimoniali della quotidianità. O l'Egitto metropolitano che, seppur avviluppatc nella caotica esistenza cairota, ritrova un ancestrale rapporto con la natura attraverso le vesti floreali delle donne immerse nel traffico urbano. In questa sezione sono inoltre esposti gli interessanti lavori di quattrc donne: dall'installazione fotografica di Samta Benyahia, artista algerina reduce dalla Biennale di Venezia, alle fotografia organica di Sophie Elbaz, per dieci anni foto-giornalista in Africa per l'agenzia Reuters. La sezione Zimbabwe ospita la collettiva dal titolo "Thatha Camera". Uno straordinario documento originale che immortala i tratti di un'epoca raccontata attraverso lo sguardo della prima generazione di fotografi ner sugli abitanti delle township dello Zimbabwe. Le fotografie in bianco e nero raccolte nella memoria famigliarE degli abitanti di Bulawayo rappresentano la testimonianza più viva di un percorso storico, sociale ed emotivc di un popolo delle periferie. La sezione Egitto presenta la personale del fotografo Nabil Boutros dedicata ai Copti del Nilo, i Cristian d'Egitto. Un pellegrinaggio intimo per ripercorrere la memoria di tradizioni popolari che ancor oggi preserva-no una vitale spiritualità. Ombre che accarezzano i muri di un monastero, inni di fede, rituali comuni ai cristian e ai musulmani, immagini che ci parlano del religioso, del magico, del sacro che il ventre egiziano custodisce. Infolink: www.Arteutopia.it  
   
   
SEICENTO INQUIETO ARTE E CULTURA A RIMINI FRA CAGNACCI E GUERCINO RIMINI, CASTEL SISMONDO, 27 MARZO - 27 GIUGNO 2004  
 
Rimini, 22 marzo 2004 - Più di diecimila pezzi esaminati per giungere ad una selezione di 250 capolavori di pittura, ma anche di scultura, oreficeria e arti applicate: un tesoro che sarà esposto nella grande mostra “Seicento inquieto. Arte e cultura a Rimini fra Cagnacci e Guercino”. Sede dell’esposizione sarà, dal 27 marzo al 27 giugno 2004, Castel Sismondo, la Rocca Malatestiana di Rimini. A proporla è la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, la medesima istituzione cui si debbono il restauro e la riapertura della Rocca inaugurata nel 2001 con la fortunata mostra dedicata alla Signoria dei Malatesta che vi ebbe sede. “Seicento inquieto” è “firmata” da Jadranka Bentini, Andrea Emiliani, Angelo Mazza, Antonio Paolucci, Pier Giorgio Pasini, Enzo Pruccoli ed è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio in collaborazione con la Soprintendenza per i beni artistici e demoantropologici, Bologna, il Comune, la Diocesi e la Provincia di Rimini e la Regione Emilia-romagna. Cinque anni di ricerche sono serviti per documentare, per la prima volta in modo veramente organico, un percorso artistico di assoluto livello in Europa, percorso la cui riscoperta e consacrazione sono relativamente recenti, risalendo al secondo dopoguerra. La cultura riminese del ‘600 si pose l’obiettivo di perpetuare e preservare, nella nuova sudditanza allo Stato Pontificio, gli splendori del Principato Malatestiano. Rimini come capitale culturale, quindi, in un posto di rilievo tra Roma e Bologna, punto di incontro e polo di attrazione artistica dell’intera costiera adriatica. Lo dimostrano chiaramente tanto la presenza di opere di artisti marchigiani, veneti e bolognesi, quanto lo stile dei due maggiori pittori locali, Guido Cagnacci e Giovan Francesco Nagli detto il Centino, che con il loro romantico naturalismo offrono una interpretazione originale delle correnti artistiche più moderne della prima metà del secolo. Altrettanto interessanti sono gli avvenimenti che caratterizzano la cultura letteraria e scientifica: dalla fondazione della Biblioteca Gambalunghiana (una delle più antiche biblioteche pubbliche d’Europa), alla pubblicazione delle prime storie cittadine, all’attività di numerose accademie, ai rapporti con personalità quali Galileo Galilei o Ignatio de Lojola. La mostra, articolata sui versanti dell’arte e della cultura, è composta da due parti, la prima ripercorre le vicende delle strutture religiose e civili e la cultura della città seicentesca, con documenti, volumi, stampe e varie strumentazioni; la seconda propone le opere d’arte più significative prodotte per la città e per il suo territorio, dovute a pittori come Giorgio Picchi, Palma il giovane, Pasquale Ottino, Pietro Ricchi, Pomarancio, Guerrieri, Guercino, Arrigoni, Cagnacci, Centino, e, ormai alla fine del secolo, Pronti e Leoni, cui si aggiungono sculture e preziose oreficerie. Alla pittura riminese del Seicento, che si è rivelata come uno dei fenomeni più interessanti e complessi dell’arte italiana, è riservata una sezione cospicua, che indaga anche sui suoi precedenti e sulla sua eredità. Molte opere sono state restaurate per l’occasione, e sono inedite o poco note pur provenendo dalla città e dal suo territorio perché conservate in località fuori mano; altre sono state richieste a musei e istituzioni italiane e straniere e a collezioni private. Infolink: www.Fondacarim.it  
   
   
MERCEDES-BENZ MILANO “PER MILANO” IL SINDACO GABRIELE ALBERTINI RICEVE UNA MERCEDES CLASSE S NEL NUOVO SPAZIO “CONSEGNA AUTO CLIENTI”  
 
Milano, 22 marzo 2004 - Mercedes-benz Milano continua nell’ottimizzazione dei suoi impianti a Milano: dopo l’apertura del centro usato di Via Tito Livio e la completa ristrutturazione dello showroom di Viale Monza, l’Amministratore Delegato di Mercedes-benz Milano S.p.a. Stefan L. Randak ha inaugurato il 16 marzo il nuovo spazio “consegna auto clienti” della sede centrale di Viale del Ghisallo (Piazza Kennedy). Il primo, “speciale cliente” è stato il Sindaco Gabriele Albertini che ha preso in consegna per il Comune di Milano una Mercedes-benz S 320 Cdi. “Il legame e la vicinanza con la città di Milano e con il Sindaco è per noi particolarmente importante,” dice Stefan L. Randak che ringrazia il Comune per la costante collaborazione nella realizzazione della nuova costruzione, il Mercedes-benz Center di Via Gallarate.  
   
   
CIBELLE FEAT.PEPPE CONSOLMAGNO - FESTIVAL VOCALIA 15 MAGGIO 2004 MANIAGO (PORDENONE)  
 
Maniaco (Pn) 22 marzo 2004 - Presentazione Di Cibelle: Cibelle (Brasile) Cibelle Cavalli, 25 anni, modella e cantante, icona della San Paolo del Duemila: si e' imposta come voce in un disco di culto, San Paulo Confessions dello scomparso Suba, e ora e' pronta all’avventura da solista. Cibelle, un cd prodotto da Apollo 9 e mixato dagli architetti sonori dei Morcheeba, Chris Harrison e Pete Norris. Canta in inglese e portoghese, passa agevolmente dalla bossa nova all’elettronica, dai ritmi tropicali al samba, dal soul al post-rock, al jazz. Carismatica, fuori dalle regole, frequenta rockstar come Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers. Le origini di Cibelle sono italiane. Il suo bisnonno e' emigrato in Brasile da Cavarzese, paese in provincia di Venezia. Alla musica arriva presto. A sei anni comincia a studiare al conservatorio di San Paolo: pianoforte e chitarra. Studi classici, rigorosi. Poi, a 17 anni il grande salto. Comincia a scrivere testi e canzoni. Tutto comincio' ascotando Born To Be Alive il classico disco music di Patrick Hernandez. Cibelle e' praticamente impazzita ed oggi afferma che il pop e il rock le hanno salvato la vita. Si e' innamorata dei video dei Sigue Sigue Sputnik, ha scoperto i Depeche Mode e Chet Baker, gli Alice In Chains e Nina Simone, Gal Costa e Antonio Carlos Jobim. Ha cantato in tutti i bar e locali aperti dalle 10 di sera alle 4 del mattino. Cibelle e' un’avida consumatrice di musica. Non le sfugge nulla: dagli scandinavi, ma innamorati del Brasile, Koop al piu' americano dei brasiliani, Jorge Ben. Conosce la scena tedesca e londinese. Il Brasile e Londra sono un’anima divisa in due. Nell’album c’e' anche un omaggio a Tom Jobim, l’inventore della bossa nova, che è una dichiarazione d’intenti, una lettera d’amore per una passione finita male. Presentazione Di Peppe Consolmagno: Peppe Consolmagno – voce, percussioni, live sample Il tappeto su cui sparpaglia i suoi strumenti sembra un'officina del ritmo e dei sogni, uno spazio liberato dalla cacofonia della vita moderna e consacrato al piacere del suono. Peppe Consolmagno costruisce oggetti sonori per se' e per Nana Vasconcelos, uno dei suoi tanti estimatori. Altri ne inventa utilizzando materiali recuperati durante i suoi viaggi. Altri ancora ne immagina unendo la sua voce alla sinfonia di timbri e colori che si sprigionano da questa singolare orchestra formata da una sola persona. Grandi cucurbitacee saheliane trasformate in tamburi ad acqua, un gong birmano, lo sciabordio di un caxixi, vasi di terracotta africani che cantano, scrosci di sanza, flauti pigmei ed altro ancora, tra Sudamerica, Africa, Asia e regioni immaginarie, tra strumenti presi in prestito dalle piu' diverse tradizioni e altri totalmente inventati o reinventati. Musicologo apprezzato, brillante, animatore di seminari e workshop, Peppe Consolmagno costruisce i suoi spettacoli come piccoli racconti ambientati in una dimensione magica. (Marco Boccitto - Roma, 27 Giugno 1996) Peppe Consolmagno, Musicista, Giornalista E Costruttore Di Strumenti Musicali. Musicista: I suoi strumenti sono la voce e le percussioni. Peppe Consolmagno ha al suo attivo partecipazioni da protagonista a Festivals Nazionali ed Internazionali. Giornalista: Si interessa di ricerca etnomusicologica che lo ha portato a tenere seminari e workshops sulla musica extraeuropea. E' stato l'unico europeo per due anni consecutivi ad essere invitato al Festival Internazionale della Percussione (Percpan) a Salvador Bahia in Brasile. Collabora con riviste specializzate e quotidiani come World Music, Strumenti Musicali, Il Manifesto, Percussioni, Drumclub, Jazzitalia, Cupacupa, Musicando, Ciaojazz, Musicando, Zioshow ed altre. Costruttore di strumenti musicali: La sua musica si esprime attraverso i suoi strumenti, che Peppe Consolmagno costruisce da solo. Dopo anni di amore verso i materiali e le loro fibre, oggi e' anche il fornitore privilegiato di percussionisti di grande fama come Nana Vasconcelos, Trilok Gurtu, Glen Velez ed altri. I materiali che utilizza sono: la zucca, il bambu', il legno, il metallo e l'acqua. Sabato 15 maggio 2004 ore 21.00 Cibelle feat.Peppe Consolmagno Teatro Verdi Corso Italia - Maniago (Pordenone) Info: Musica 90 - Giorgio Martelli - Tel 011.4343333 email: giorgio@musica90.Net  oppure Associazione Provinciale per la Prosa di Pordenone - Tel 0434 521217 email: info@assoprosapn.It   http://www.assoprosapn.it/musica/musprogetti.html  
   
   
DI CORSA AL MUSEO CON LA STRAMILANO DOMENICA 4 APRILE 2004  
 
Milano, 22 marzo 2004 - Domenica 4 aprile, in occasione della Stramilano 2004, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia offre l’ingresso gratuito a tutti i partecipanti alla gara da 0 a 18 anni. Per usufruire dell’offerta è sufficiente presentarsi all’ingresso con il pettorale della corsa. Come ogni domenica, oltre alle sale del Museo, compresa la sezione di Astronomia recentemente riaperta, sarà possibile visitare i laboratori interattivi. Aperta anche la mostra Matemilano – percorsi matematici in città, che offre, unita alla corsa stracittadina, l’occasione di guardare con occhi nuovi Milano e il suo territorio. Il Museo è aperto dalle 9.30 alle 18.30. Venerdi 2 aprile alle ore 12.00, presso la sala Biancamano del Museo, verrà presentata alla stampa la Stramilano Agonistica Internazionale, sfida tra i campioni dell’atletica internazionale. Per il calendario dei laboratori aperti nel week end: www.Museoscienza.org