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Notiziario Marketpress di Venerdì 02 Aprile 2004
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“PROGRESSI NELLA GIUSTA DIREZIONE” INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ROMANO PRODI AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 2 aprile 2004. “Signor Presidente, Onorevoli parlamentari, Il progetto di integrazione europea è nato come un progetto di pace. Nel corso di mezzo secolo gli obiettivi di pace si sono evoluti e stabilizzati, così come è cambiato profondamente il contesto mondiale. Oggi tutti i protagonisti dell’Europa unita condividono alcuni principi di fondo. Far parte dell’Unione significa: rispettare i diritti fondamentali della persona, regolare la vita pubblica in democrazia seguendone i processi e significa anche costruire e difendere il nostro modello di sviluppo economico e sociale. Negli ultimi tempi ho pensato spesso a questi principi riflettendo sulle sfide interne ed esterne per la nostra Unione; anche perché, di fronte a così terribili minacce, cerchiamo spontaneamente dei punti di riferimento. Il Consiglio europeo che si è chiuso sabato scorso a Bruxelles ha seguito lo stesso istinto. Come sapete, il Consiglio di primavera è il punto focale della governance economica dell'Unione. Tuttavia, i recenti avvenimenti hanno cambiato profondamente l’agenda dei lavori. Primo fra tutti, naturalmente, gli attentati di Madrid dello scorso 11 marzo, sull’onda dei quali il Consiglio ha adottato una serie di misure per garantire la nostra sicurezza contro la minaccia del terrorismo. L’attacco ha colpito direttamente cittadini inermi. Ancora una volta, è a loro e alle famiglie delle vittime che vanno i nostri primi pensieri. Ma l’onda provocata dagli attentanti ha toccato tutti gli europei. Ci ha toccato sul piano personale e ha toccato le nostre istituzioni civili e politiche. Quella del terrorismo è la peggiore sfida mai lanciata dal dopoguerra a oggi contro i principi democratici e civili che regolano la vita pubblica e contro le nostre società basate sul rispetto dei diritti dell'uomo, delle libertà individuali e dei diritti delle minoranze. Posso riferire con soddisfazione a questa Assemblea che il Consiglio ha deciso di fronteggiare questa minaccia con la massima determinazione. La Dichiarazione approvata a Bruxelles non lascia alcun dubbio: gli Stati membri dell’Unione hanno fatto fronte comune e condividono l'obiettivo della completa eradicazione del terrorismo. Accolgo con estremo favore le misure di coordinamento e di unificazione dei sistemi di intelligence, di polizia e di sicurezza decise lo scorso fine settimana. In questa fase, si tratta del massimo livello di coordinamento possibile delle risorse tecniche ed umane. Non era infatti possibile, in questa fase storica, creare un’unica agenzia europea di sicurezza. Sono tuttavia convinto che questo sia solo il primo passo verso un’integrazione sempre maggiore. In prospettiva, l’obiettivo è la creazione di strutture operative comuni a livello europeo. Ma la cosa più importante è che gli europei hanno capito che la forza da sola non basta per sconfiggere il terrorismo. Ci vuole la forza e ci vuole l’intelligenza per capire e risolvere le cause di fondo. A fianco dell'opzione militare e della repressione, occorre perseguire con altrettanta decisione anche le strade della politica. Ed entrambe le opzioni vanno perseguite in chiave multilaterale: gli approcci unilaterali non sono più sufficienti. In primo luogo, come afferma solennemente la Dichiarazione, ciò significa rafforzare il legame di reciproca fiducia tra Europa e Stati Uniti, che è già stretto e leale. Senza questa forte alleanza non c’è speranza di portare e mantenere la pace nel mondo. Inoltre è fondamentale garantire alle Nazioni Unite un ruolo centrale e la necessaria credibilità. L’onu deve essere coinvolta attivamente negli interventi sul terreno e nei progetti politici mirati a restituire stabilità alle regioni in crisi. L’unione, da parte sua, deve sfruttare l’esperienza di pacificazione e di dialogo accumulata in quasi mezzo secolo di vita. Il nostro contributo deve coinvolgere e mobilitare le risorse di tutti i paesi al fine di isolare i gruppi di terroristi al loro interno. L’obiettivo è sottrarre al terrorismo la linfa vitale, e ciò significa impedire il reclutamento e tagliare qualsiasi appoggio tecnico, logistico e finanziario. Ma il terrorismo ha anche una componente ideologica, per quanto aberrante, e un suo progetto politico. E quindi occorre affrontare le situazioni di crisi che dividono il mondo e ne minacciano la stabilità. In primo luogo, bisogna cercare una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Questa è la priorità delle priorità. Il successo della nostra strategia contro il terrorismo internazionale dipende dalla pace in Medio Oriente. Inoltre, dobbiamo cercare strade nuove per trovare uno sbocco alla situazione in Iraq. Tutte le iniziative, politiche e militari, devono essere finalizzate a riportare le Nazioni Unite al centro della complessa partita che si gioca in quel paese. E naturalmente l’obiettivo è quello di restituire l'Iraq agli iracheni nel più breve tempo possibile garantendo la sicurezza, l’indipendenza e il massimo livello di espressione democratica. Onorevoli parlamentari, Come ho detto, il Consiglio di primavera è dedicato alla governance economica dell'Unione, e la sessione dedicata all’economia ha ulteriormente rafforzato questo ruolo. Da qualche anno, l’economia europea è in difficoltà e anche questo minaccia una delle colonne della nostra Unione; cioè il nostro modello economico e sociale. Quattro anni fa, a Lisbona, l’Unione ha deciso che per mantenere e sviluppare i nostri modelli di vita dovevamo mettere mano a una riforma profonda dei nostri sistemi economici. Le conclusioni dell’ultimo Consiglio dimostrano che c’è una larghissima convergenza sull’analisi delle cose da fare contenute nella relazione che la Commissione ha presentato lo scorso gennaio. Siamo tutti d’accordo sul benchmarking, sul coordinamento e sulle priorità per favorire la crescita e la competitività. Ormai le ripetiamo da anni: abbiamo bisogno di investire in ricerca, sviluppo e nelle risorse umane. Tuttavia, trovarsi d’accordo sulle cose da fare non basta: perché ci vogliono anche un impegno serio e gli strumenti per farle davvero. Mi dispiace riferire che non si è riusciti finora a passare dalle parole ai fatti. La maggior parte delle decisioni che abbiamo preso assieme non si è tradotta in azioni concrete a livello degli Stati membri e non c’è stato il previsto spostamento di risorse verso quegli investimenti che tutti consideriamo necessari. Queste incertezze e la limitatezza degli impegni finanziari sono la dimostrazione di due problemi di fondo del sistema di governance dell’economia europea. Da una parte manca al processo di Lisbona un punto di autorità forte a livello comunitario, che è l’unico modo per coordinare le azioni. Dall’altra, bisogna fare i conti con la dinamica delle organizzazioni politiche moderne. Gli investimenti nelle risorse umane e nella conoscenza, che tutti consideriamo indispensabili, danno un ritorno in tempi molto lunghi. Le tendenze della politica privilegiano invece sempre di più le azioni che producono un ritorno visibile prima della fine del ciclo elettorale, che è molto più breve. A onor del vero, occorre dire che alcuni Stati membri hanno iniziato riforme importanti e anche dolorose, dimostrando responsabilità, lungimiranza e coraggio politico. Il Consiglio ha riaffermato la necessità di continuare su questa strada perché tutti hanno capito che in gioco c’è il futuro dell’Europa. Mi auguro che stavolta le riforme avviate vengano portate a termine e che vengano estese al campo della conoscenza, dell’istruzione e della ricerca. Nell’immediato, sembra che si sia trovata la volontà politica di concretizzare rapidamente l’Iniziativa europea per la crescita, che comprende un elenco di progetti quickstart nella ricerca e sviluppo, nei trasporti, nell'energia e nelle tecnologie dell'informazione. Si tratta di interventi ben definiti e già approvati dal Consiglio europeo che possono partire tutti rapidamente. Occorrono progressi reali già a partire da quest'anno e occorre chiudere entro il prossimo il deficit di trasposizione in legge nazionale delle direttive di Lisbona. Onorevoli parlamentari, Chiuderò il mio intervento con la Costituzione europea. Abbiamo visto che le sfide esterne--come la minaccia del terrorismo--e le sfide interne--come l’incerto andamento dell’economia europea--mettono a rischio i pilastri su sui si regge la nostra casa comune. In questi momenti difficili dobbiamo mettere da parte le divergenze e dare all'Unione europea i mezzi necessari per costruire un quadro di cooperazione più solido che ci permetta di decidere insieme e di mettere in comune le nostre risorse. Non facciamoci illusioni, le sfide dell’Europa di oggi si possono affrontare solamente se restiamo uniti; nessun paese europeo, per quanto grande e potente, ha i mezzi sufficienti per farcela da solo. Su questo versante, il Consiglio di primavera ci ha portato una buona notizia con la quale mi piace terminare oggi, anche per tener fede alla mia fama di inguaribile ottimista. Sono emerse a Bruxelles le condizioni per rilanciare in tempi brevi il negoziato sul Trattato costituzionale e arrivare a una conclusione entro la fine della Presidenza irlandese. E questo grazie allo straordinario lavoro di mediazione della Presidenza alla quale va il mio plauso e la mia ammirazione. Nelle ultime settimane erano arrivati segnali positivi da diversi governi che avevano dichiarato di essere pronti al compromesso. In Consiglio abbiamo avuto la conferma che le cose stanno andando finalmente per il verso giusto. Il nodo più difficile da sciogliere resta quello che ha determinato lo stallo precedente: le soglie necessarie per decidere a maggioranza qualificata. Ovviamente, non è una questione di percentuali ma di un fatto dal quale dipende il futuro del nostro processo di integrazione: l'Unione allargata deve essere in grado di prendere decisioni. Se la soglia necessaria per prendere una decisione a maggioranza è troppo alta, l'Unione non sarà più in grado di decidere--né sulla lotta al terrorismo, né sulla governance economica, né qualsiasi altro tema--perché un piccolo gruppo di paesi potrebbe bloccare qualunque proposta. E questo è il punto. Finora la discussione ha riguardato la dimensione di questa minoranza di blocco. Ma non si può impostare un dibattito di natura istituzionale pensando agli strumenti che gli Stati membri hanno per bloccare le decisioni. La discussione deve riguardare invece la questione opposta: quali sono gli strumenti migliori per decidere. Sulla scorta degli ultimi sviluppi, sembra scongiurato un altro fallimento: sembra proprio che avremo presto la nostra sospirata Costituzione. Tuttavia, lancio un appello perché il compromesso finale sia un compromesso alto, che permetta all’Unione allargata a 25 di funzionare in modo agile ed efficiente”.  
   
   
UN NUOVO RAPPORTO INCORAGGIA UNA MAGGIORE CREAZIONE DI RICCHEZZA DALLA SCIENZA E DALLA TECNOLOGIA  
 
Bruxelles, 2 aprile 2004 -Una bozza di rapporto pubblicata il 31 marzo dall'inglese Engineering and Technology Board contiene oltre 30 raccomandazioni per incrementare lo sfruttamento commerciale dei risultati della scienza, dell'ingegneria e della tecnologia (Set, Science, Engineering and Technology). Il rapporto si intitola 'Le frontiere dell'innovazione: creazione di ricchezza da scienza, ingegneria e tecnologia' ed è stato redatto da un gruppo guidato da Sir Peter Williams, presidente dell'Engineering and Technology Board. Sir Peter ha dichiarato: 'La bozza di rapporto del nostro gruppo avanza proposte per incoraggiare la creazione di ricchezza dalla scienza, l'ingegneria e la tecnologia nel Regno Unito. Noi speriamo che stimoli il dibattito pubblico e, soprattutto, provochi una pronta reazione da parte del governo, del settore privato e degli atenei'. Tra le altre misure, il rapporto chiede: un miglior coordinamento della spesa Set nei diversi ministeri governativi, specie nei settori della sanità e della difesa; nuovi orientamenti d'approvvigionamento del governo relativi alla sua spesa per la ricerca e sviluppo (R&s), che riconoscano il ruolo decisivo del governo nello sviluppo della tecnologia nelle industrie fornitrici; nuove misure fiscali per incoraggiare l'implicazione benevola nelle aziende tecnologiche al loro decollo, ed una maggiore pubblicità per incentivare il sostegno del credito all'imposta per la R&s; il finanziamento ottimizzato, per garantire che la ricerca passi dallo stadio dello sviluppo a quello commerciale. 'Intendiamo garantirci di costruire in base a questo contributo e di incrementare al massimo i futuri tassi di crescita, specie nelle aziende tecnologiche emergenti. Riteniamo che un quadro politico che ne appoggi la crescita e incoraggi il settore privato a sostenere un ruolo più importante nel loro sviluppo sia la chiave per ricavare una maggiore creazione di ricchezza da tutte le nostre industrie Set', ha aggiunto Sir Peter. La bozza di rapporto è stata sostenuta dal finanziamento di cinque organizzazioni inglesi, tra cui la Royal Academy of Engineering. Sir Alec Broers, presidente dell'accademia, ha dichiarato: 'È con grande favore che accolgo questo rapporto, che non sarebbe potuto arrivare in un momento migliore, poiché coincide con la nuova consultazione del Cancelliere sulla strategia per la scienza e l'ingegneria inglesi. [...] Per la salute dell'economia inglese, dobbiamo fornire ogni possibile sostegno a quegli ingegneri creativi che trasformano le scoperte scientifiche in prodotti e capacità utili e giovevoli per la società'. Ora si aprirà il dibattito sulla bozza di rapporto, e la versione finale sarà presentata al Tesoro inglese 'per sottoporne le opinioni alla sua attenzione prima del riesame estivo delle spese globali'. Infolink; http://www.Scenta.co.uk/etb.cfm  
   
   
ACCORDO FRANCO-TEDESCO PER CARBURARE LA CREAZIONE DEL SER?  
 
Bruxelles, 2 aprile 2004 - Il ben noto motore franco-tedesco ha dato un forte colpo d'acceleratore il 22 marzo, questa volta nel quadro dello Spazio europeo della ricerca (Ser). Un accordo di cooperazione stipulato tra il Centro nazionale di ricerca scientifica (Cnrs) francese, con un bilancio di 2,2 milioni di euro per il 2004, e il tedesco Fraunhofer Gesellschaft, il più vasto organismo di ricerca della Germania, con un bilancio annuale di oltre un milione di euro, cementa un partenariato che la Commissione europea spera di vedere emulato da altre organizzazioni. L'accordo prevede un certo numero di attività congiunte ad una varietà di livelli, tra cui l'organizzazione di conferenze e seminari, una più stretta collaborazione tra gruppi di ricerca, programmi di scambi scientifici e l'uso comune di attrezzature e laboratori. La cooperazione sarà rafforzata a tutti i livelli, da quello dirigenziale nell'ambito della preparazione di nuovi programmi di cooperazione internazionale fino a quello dei laboratori. L'accordo Cnrs-fraunhofer non è la prima iniziativa franco-tedesca nel campo della ricerca. I paesi hanno creato cinque corsi di laurea comuni e stanno lavorando a corsi di specializzazione congiunti e ad un più fitto networking delle spin-off scientifiche. Nel 2003 il segretario di Stato tedesco presso il ministero dell'Istruzione e della ricerca Wolf-michael Catenhusen aveva promesso che i due paesi sarebbero stati il motore dello spazio europeo dell'istruzione superiore. Leader dei due paesi hanno inoltre collaborato ad una proposta per stimolare la crescita nell'Ue. L'iniziativa franco-tedesca per la crescita era stata avanzata contemporaneamente all'iniziativa per la Crescita del presidente della Commissione Romano Prodi, che in seguito è stata approvata dal Consiglio europeo.  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE – MARZO 2004  
 
 Roma, 2 aprile 2004 - Il Mef comunica che nel mese di marzo 2004 si è registrato un fabbisogno del settore statale di circa 16.700 milioni di euro a fronte di un disavanzo di 14.334 milioni di marzo 2003. Nel primo trimestre del 2004 il fabbisogno è stato complessivamente di circa 27.800 milioni, mentre nell'analogo periodo 2003 si era avuto un disavanzo pari a 19.742 milioni. Commento ai dati di fabbisogno – marzo 2004 - Il Mef comunica che il dato del fabbisogno di marzo 2004 da un lato riflette la debole congiuntura, dall’altro, un aumento di spesa in vari comparti della pubblica amministrazione. In particolare, i prelievi da parte degli Enti locali e delle Regioni mostrano un andamento crescente che va attribuito a fatti straordinari: all’adeguamento degli stipendi dei dipendenti a seguito dei rinnovi contrattuali, ai pagamenti dei debiti per la sanità degli anni precedenti. L’andamento delle entrate è in linea con le previsioni.  
   
   
SUL SITO IL SESTO NUMERO DELLA NEWSLETTER SUD NEWS  
 
Roma, 2 aprile 2004 - Il Mef comunica che sul sito www.Mef.gov.it è disponibile il sesto numero della newsletter Sud news, a cura del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo (Dps) – Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari Questi i titoli principali: L’intervento del Vice Ministro Miccichè a Portlaoise; Entra nel vivo la revisione di metà percorso; Il 3° Rapporto di coesione nella strategia italiana di riforma; Per le imprese Ue in difficoltà aiuti di Stato "urgenti".  
   
   
BASILEA 2, ARRIVA IL PRIMO RATING PER LE PMI MESSO A PUNTO DALL'AGENZIA VALORE RICALCA IN MODO RIGOROSO IL PERCORSO VALUTATIVO ADOTTATO DALLE BANCHE  
 
Milano, 2 aprile 2004 - Check-up Basilea 2 è il primo sistema di attribuzione del rating in Italia messo a punto da Valore - Agenzia di Rating per l'Impresa - appositamente per le imprese in vista dell'entrata in vigore nel 2007 dei nuovi requisiti patrimoniali delle banche che le obbligheranno a subordinare i loro finanziamenti ad una puntuale valutazione del merito creditizio della clientela attraverso l'assegnazione di un rating. Per le imprese diventa quindi impellente la necessità di arrivare al 2007 con tutte le "carte" in regola anziché attendere passivamente l'avvicinarsi di tale scadenza. Check-up Basilea 2 offre ad ogni impresa la possibilità di simulare immediatamente e con grande affidabilità il rating ad essa attribuito in ottica Basilea 2, evidenziando analiticamente le criticità, i punti di forza e quelli di debolezza, e segnalando gli elementi che ne condizionano la valutazione. Partendo dall'analisi del rating, è quindi possibile prefigurare i percorsi e le iniziative volte a migliorare la propria struttura finanziaria, patrimoniale e le relazioni col sistema bancario per garantirsi nel 2007 l'attribuzione di un rating di merito creditizio adeguato alle proprie necessità finanziarie. Inoltre, attraverso un monitoraggio periodico, con Check-up Basilea 2 si può verificare costantemente l'efficacia delle politiche adottate rispetto agli obiettivi prefissati. Valore fornisce alle imprese un rating di merito creditizio che utilizza gli stessi criteri adottati dalle banche per l'assegnazione del rating interno, prendendo in esame la posizione della singola impresa in Centrale Rischi, i dati degli ultimi due bilanci, ed operando anche una valutazione del rischio settoriale cui appartiene l'impresa stessa. Per l'elaborazione di tutti questi elementi Valore si avvale della collaborazione tecnologica di Ribes, una delle società del gruppo Cedacri Spa, il più importante polo italiano di servizi informatici per il settore bancario e le istituzioni finanziarie creato da un pool di circa cento banche per le quali ha realizzato e gestisce il sistema di Internal Rating e numerosi altri sistemi operativi. "Il sistema delle imprese ha davanti una grande occasione per fare un salto di qualità in termini di consapevolezza della propria posizione finanziaria dal punto di vista del sistema bancario, e di operare interventi di ristrutturazione finanziaria per poter giungere "in forma" all'appuntamento con Basilea 2" commenta Cesare Rossi, presidente di Valore, e aggiunge "Complessivamente è anche un'occasione affinché il rapporto banca-impresa sia sempre più impostato su una base di trasparenza reciproca e collaborazione con vantaggi per entrambi".  
   
   
BCE: I TASSI DI INTERESSE SULLE OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO RIMARRANNO INVARIATI AL 2,00%, AL 3,00% E ALL’1,00%  
 
Francoforte 2 aprile 2004 - Nella riunione di ieri il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 3,00% e all’1,00%.  
   
   
GRUPPO MPS: AL VIA LA NUOVA BANCA PER LA FINANZA DI IMPRESA  
 
Siena, 2 aprile 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena, presieduto dal Professor Pier Luigi Fabrizi, ha approvato ieri, secondo quanto previsto dal Piano Industriale 2003-2006, la costituzione di una nuova banca per la finanza di impresa, originata dalle attività di tre banche del Gruppo: Mps Banca Verde, Mps Finance, Mps Merchant. La nuova Banca nascerà con la missione di offrire, in particolare alle piccole e medie imprese e agli enti, una gamma integrata di servizi di Corporate Finance e di finanziamento. Con questa iniziativa il Gruppo Mps conferma la storica attenzione nei confronti di questi segmenti e punta ad un ulteriore miglioramento del suo posizionamento competitivo, che già lo vede ai vertici del sistema bancario italiano. La Banca unirà le forti competenze di mercato del Gruppo nel campo dei finanziamenti alle aziende dei settori industriale, commerciale, ambientale ed agrario con servizi di advisory, capital markets, project financing e private equity, proponendosi quindi alla clientela, nell’ambito di un’attività coordinata con le reti commerciali del Gruppo, come un centro unico di gestione di un’ampia gamma di soluzioni finanziarie. Alla clientela sarà data la possibilità di accedere ad un unico operatore che avrà al tempo stesso la possibilità di erogare credito finalizzato e servizi collaterali, di partecipare al capitale di rischio dell’azienda, di garantirne l’accesso al mercato dei capitali per l’emissione e la negoziazione di strumenti di debito, di fornire consulenza specializzata per operazioni di crescita. Nell’ambito del processo di integrazione descritto, le attività di finanza mobiliare saranno ricondotte alla capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena.  
   
   
BANCA INTESA PERFEZIONA LA CESSIONE DELLE ATTIVITA’ DI BANQUE SUDAMERIS S.A. IN URUGUAY A BANCO ACAC CREDIT AGRICOLE  
 
 Milano, 2 aprile 2004 - Ottenute le autorizzazioni da parte di tutte le autorità competenti, Banca Intesa e Banco Acac Crédit Agricole, la controllata uruguaiana del gruppo bancario francese Crédit Agricole, hanno perfezionato la cessione delle attività in Uruguay di Banque Sudameris S.a., controllata di Banca Intesa, annunciata alla fine di novembre 2003.  
   
   
RAFFORZAMENTO DELLA STRUTTURA DI PRIVATE BANKING DEL GRUPPO BIPIEMME  
 
Milano, 2 aprile 2004 - Prosegue il processo di rafforzamento della struttura di Bipiemme Private Banking Sim del Gruppo Banca Popolare di Milano, presieduta dall’Avv. Paolo Manzato. Il modello adottato è quello di “una struttura fortemente integrata alla rete distributiva tradizionale – nota Daniele Cabiati, alla Direzione Generale della società dallo scorso dicembre – capace di attuare le migliori sinergie di gruppo, garantendo un qualificato servizio per il cliente.” Entro il mese di aprile saranno inseriti ulteriori 20 dipendenti, private banker provenienti dalla Banca. Ai Servizi Finanziari, è stato chiamato Gianfranco Venuti. 38 anni, che ha ricoperto ruoli di responsabilità nei diversi settori della finanza (forex, tesoreria, gestioni patrimoniali) presso importanti istituti bancari e negli ultimi sei anni anche il ruolo di Responsabile Finanza e Crediti in Banca Generali. Relativamente allo sviluppo territoriale della società, è stato costituito, nel mese di marzo, il Centro Private di Bergamo, sotto la responsabilità di Carlo Foresti e coordinato da Guido Turani, entrambi provenienti dal San Paolo di Torino e con esperienze, anche internazionali, nel settore.  
   
   
L’INTRANET IN BANCA: QUALE REALTA’, QUALI SVILUPPI  
 
Milano, 2 aprile 2004 - Qual è lo stato di sviluppo e di utilizzo delle Intranet negli istituti di credito italiani, in termini di processi coinvolti, funzionalità erogate, piattaforme tecnologiche utilizzate? Quali vantaggi può trarre una banca da una Intranet efficiente? Che impatto ne deriva non solo sul sistema informativo, ma anche sull’organizzazione aziendale, sul ruolo del personale, sui servizi forniti all’utente finale? A tutte queste domande vuole dare risposta il progetto di ricerca Intranet Files Banche, promosso da Abi Lab in collaborazione con Webegg e Mip-politecnico di Milano. Lo studio, prima verticalizzazione su uno specifico settore d’impresa del già avviato Osservatorio Intranet Files, condotto da Webegg e Mip-politecnico, intende calare nella realtà bancaria le esperienze ottenute dall’analisi di oltre 40 Intranet italiane di aziende medio-grandi. Attualmente si riconosce alle Intranet un ruolo molto importante nell’evoluzione e nel cambiamento che sta avvenendo all’interno delle banche. Il passaggio dal focus tecnologico a quello organizzativo consentirà di sfruttare ancora meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai modelli organizzativi Intranet based. Intranet Files Banche è uno dei progetti speciali che saranno attivati nel 2004 da Abi Lab per favorire il dialogo tra banche e partner Ict e per approfondire le più rilevanti tematiche tecnologiche, attraverso analisi basate su modalità di ricerca particolarmente focalizzate. Presentato a Roma il 13 novembre in occasione del workshop “La conoscenza in banca - Creazione, condivisione, comunicazione", Intranet Files Banche ha visto un ulteriore, qualificante step il 28 gennaio con la creazione di un gruppo di lavoro per mappare il posizionamento del sistema bancario sul tema delle Intranet, cui hanno portato le loro esperienze oltre venti tra i principali istituti di credito. I risultati di questa prima fase di ricerca saranno ulteriormente elaborati e presentati in un workshop l’8 aprile 2004, appuntamento che costituirà inoltre il momento di lancio di un Osservatorio permanente sulle Intranet bancarie che ne monitori stato dell’arte e scenari evolutivi, anche attraverso la costituzione di un Tavolo degli Intranet manager per il periodico confronto di risultati ed esperienze. “Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione dell’Osservatorio Intranet Files - afferma Massimiliano Magi Spinetti, Responsabile del Settore Tecnologie e Sicurezza dell’Abi e coordinatore di Abi Lab – perché si sposa perfettamente con la filosofia di Abi Lab: creare valore per la banca attraverso l’approfondimento delle tecnologie applicate ai processi bancari. Riteniamo che le banche, sia per la loro peculiare struttura organizzativa (configurazione dei gruppi come aggregazione di realtà differenti, forte dislocazione sul territorio) sia per la specificità del loro core business fortemente basato sulla gestione delle informazioni, possano trovare nello strumento della Intranet una risposta particolarmente efficace”. "Per sopravvivere le banche dovranno diventare organizzazioni sempre più orientate al cliente, decentrate, veloci, aperte al cambiamento e capaci di mettere in rete e valorizzare le competenze ovunque esse siano – spiega Mariano Corso, docente del Mip-politecnico di Milano e direttore dell’Osservatorio Intranet Files - Le Intranet giocheranno un ruolo fondamentale nell'abilitare questa trasformazione organizzativa, diventando il tessuto connettivo dei processi e delle relazioni. Con Abi Lab e Webegg abbiamo sentito il bisogno di costituire un punto di osservazione privilegiato per monitorare lo stato delle Intranet nelle banche Italiane e stimolarne lo sviluppo". "Webegg da sempre ha interpretato la Intranet come un fatto di evoluzione organizzativa e di valorizzazione delle competenze in azienda – aggiunge Gianfranco Vezzaro, Responsabile Sviluppo Mercato di Webegg - Un’iniziativa Intranet opportunamente attivata dal management attua significativi benifici in termini di efficienza operativa e conseguenti ritorni di riduzione dei costi. In un periodo di profonde trasformazioni delle aziende bancarie e di processi di concentrazione in grandi gruppi, non deve sfuggire l'aiuto che una iniziativa Intranet strategica apporta al rafforzamento della corporate identity, alla omogeneizzazione delle diverse culture aziendali e alla normalizzazione dei processi operativi su un unico modello aziendale che attraverso la Intranet si manifesta”.  
   
   
BUON COMPLEANNO CONTO ARANCIO ! ING DIRECT FESTEGGIA TRE ANNI ALL’INSEGNA DELL’EFFICIENZA  
 
Milano, 2 aprile 2004 – Oggi 2 aprile compie tre anni Conto Arancio, il conto di deposito di Ing Direct, la banca on line più grande al mondo. Ad oggi sono oltre 430.000 i clienti italiani che hanno deciso di affidare i propri risparmi all’ormai celebre “conto della zucca”, conosciuto da ben 9 italiani su 10. Per l’occasione l’azienda pubblicherà un messaggio di ringraziamento con un creatività ad hoc sui principali quotidiani nazionali (doppia pagina centrale su Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera e Mf) e sulla homepage del sito www.Ingdirect.it. Il messaggio dell’annuncio elenca 7 ragioni per scegliere Ing Direct e motiva l’efficienza e la solidità della banca. “Siamo una realtà ormai consolidata in Italia e nel mondo – commenta Luca Prina, Vice President Marketing Ing Direct Italia – Gli oltre 430.000 clienti e i 9 miliardi di euro raccolti in Italia dimostrano l’efficacia di un modello di business basato su visione strategica di marketing, semplicità, focalizzazione ed efficienza operativa. Cogliamo l’occasione del 3° compleanno di Conto Arancio anche per sottolineare il primato di Ing Direct nel mondo ed evidenziare la solidità e l’efficienza del gruppo Ing che ha chiuso il bilancio 2003 con un utile significativo di 4,053 miliardi di €”.  
   
   
ASSICURAZIONE CREDITI COMMERCIALI: AL VIA LA PARTNERSHIP EULER HERMES SIAC – LLOYD ADRIATICO  
 
 Milano, 2 aprile 2004 – Al via la partnership tra Lloyd Adriatico e Euler Hermes Siac, leader dell’assicurazione crediti in Italia. L’accordo concluso in questi giorni dalle due società – entrambe del gruppo Allianz, il primo operatore assicurativo-finanziario in Europa – prevede una concreta collaborazione per offrire nuovi servizi e prodotti ai clienti Lloyd Adriatico appartenenti al segmento delle piccole e medie imprese. La Compagnia guidata da Enrico Tomaso Cucchiani, tra i principali gruppi assicurativi italiani con oltre 2,5 milioni di clienti e una rete di circa 1.500 punti vendita, entra nel settore dell’assicurazione dei crediti commerciali, un mercato altamente specializzato e nel quale operano compagnie dedicate esclusivamente alla gestione di questo ramo. «Grazie all’accordo con Euler Hermes Siac – ha commentato Enrico Tomaso Cucchiani, Presidente e Amministratore Delegato del Lloyd Adriatico – siamo in grado di attingere al know how della compagnia leader mondiale nel settore per offrire ai nostri clienti e alle imprese potenzialmente interessate i migliori servizi e prodotti in un settore, l’assicurazione crediti, caratterizzato da un’elevata domanda di mercato e da forti potenzialità di crescita». Euler Hermes Siac – guidata da Jean François Bellissen - è infatti la prima Compagnia italiana nell’assicurazione dei crediti commerciali, sia sul mercato interno sia all’esportazione. «L’accordo ha per noi una valenza strategica – ha dichiarato Bellissen, Presidente e Amministratore Delegato – proprio per la possibilità di avere accesso ai clienti di una Compagnia importante come Lloyd Adriatico. I nostri prodotti e servizi saranno messi a loro disposizione». In un mercato in cui crescono le difficoltà ad incassare i crediti e il numero delle procedure concorsuali sui mercati nazionali e internazionali hanno assunto valori elevati, le Aziende hanno sempre più bisogno di chi le supporti a ridurre il rischio di mancato incasso. Il Lloyd Adriatico – assieme al leader mondiale nell’assicurazione crediti – offre alle Pmi soluzioni concrete che possono guidarle allo sviluppo del loro business. Euler Hermes Siac mette a disposizione delle Aziende una conoscenza specialistica e un pacchetto di servizi integrati per la gestione del rischio credito sia in Italia che all’export, inglobati nella polizza. Il pacchetto prevede la valutazione preventiva e il monitoraggio della propria clientela, l’attività di recupero crediti, l’assistenza legale e la liquidazione dell’indennizzo in caso di mancato pagamento. La polizza agevola anche i rapporti con gli Istituti di Credito in quanto l’Assicurato ha la possibilità di cedere ad essi i relativi diritti e ottenere facilitazioni in caso di richiesta di finanziamento. La gestione della polizza è interamente supportata dal collegamento on-line.  
   
   
INFRASTRUTTURE: PROJECT FINANCING E CONCESSIONI IN CRESCITA RECORD NEL 2003 PRESENTATO IL RAPPORTO ANNUALE DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE SUL PROJECT FINANCING  
 
Roma, 2 aprile 2004 - Il 2003 è stato l’anno del boom del partenariato pubblico-privato: gli avvisi di gara sono stati 1.230, rispetto ai 604 del 2002, per un valore segnalato di oltre 10 miliardi e mezzo di euro, rispetto ai 3 miliardi registrati l’anno precedente. Sono questi i dati che emergono dal Primo Rapporto Annuale dell’Osservatorio Nazionale sul Project Financing, che analizza “Il mercato del partenariato pubblico privato nel 2003”. L’osservatorio è promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Roma. Il ricorso al partenariato pubblico-privato è dunque in forte crescita, grazie soprattutto al traino del project financing e delle concessioni. Fra le forme più utilizzate al primo posto per numero di avvisi c’è la fase 1 del project financing (ricerca del promotore), che ha riguardato 629 (di cui 452 con importo noto, pari ad una crescita del 267,5% rispetto al 2002). In aumento anche il valore complessivo (oltre 4 miliardi di euro, +181%), mentre diminuisce il valore medio, che passa da 11 a 9 milioni di euro (-24%), testimoniando come la domanda riguardi ormai anche opere di dimensioni ridotte. Il passaggio alla fase 2 del project financing ha invece registrato un tasso di crescita più contenuto rispetto al 2002, valutato intorno al 30% sia per il numero di operazioni, sia per l’importo complessivo (oltre 1,1 miliardi di euro). Trend estremamente positivo anche per le diverse modalità di concessione, che nel 2003 hanno riguardato 394 avvisi di gara (235 nel 2002), di cui 161 concessioni di costruzione. Questa tipologia particolare ha registrato un incremento del valore complessivo del 522%, superando i 3,2 miliardi di euro, a fronte dei quasi 530 milioni di euro dell’anno precedente. Le concessioni di altro tipo nel 2003 sono state 233 e riguardano perlopiù opere per la quali la componente di nuova costruzione risulta secondaria rispetto al servizio in quanto limitata al miglioramento e riorganizzazione di opere esistenti. Anche per questa forma di partenariato la crescita del valore è stata superiore al 500% (a quota 1,4 miliardi di euro). Nel complesso il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato ha rappresentato in termini di valore il 28% del mercato delle opere pubbliche, ma la percentuale scende al 17% se si escludono gli avvisi relativi alla fase 1 del project financing. Al centro del boom del partenariato pubblico-privato ci sono i Comuni: in quelli più grandi nel 2003 si è fatto ricorso alle procedure di questo tipo per un valore pari al 60% del totale delle gare di competenza. I settori di intervento I trasporti hanno fatto la parte del leone per quanto riguarda l’ammontare delle risorse: rientrano in questo capitolo gare per un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro, oltre un miliardo in più rispetto al capitolo reti (acqua, gas, energia e tlc). Rilevante anche il valore relativo alle opere sanitarie (oltre 1,5 miliardi di euro). Il tasso di crescita maggiore rispetto al 2002 è stato comunque registrato dal numero di avvisi relativi ai beni culturali (+500% per un importo complessivo inferiore ai 4 milioni di euro), al turismo (+412% grazie soprattutto al crescente interesse e giro d’affari legato ai porti turistici) e all’igiene urbana (+400%). Da segnalare anche la crescita degli interventi di trasformazione urbana che, se collegati ai parcheggi, all’arredo urbano, al direzionale, ai centri polivalenti e ai trasporti, rappresentano la quota più rilevante e in prospettiva di maggiore interesse, anche in termini di integrazione fra le diverse procedure di partenariato pubblico-privato. La crescita del ricorso a forme di partenariato riguarda tutto il territorio nazionale, ma si registra un cambiamento di tendenza rispetto al passato. Nel 2002 l’area territoriale più vivace era stato il Nord (244 iniziative per 2.518 milioni di euro). Nel 2003, invece c’è stato il sorpasso da parte del Mezzogiorno, che con 503 avvisi di gara ha superato il Nord (476). La crescita nelle regioni del Sud e nelle Isole è stata di oltre il 124%. Il numero degli avvisi è comunque quasi raddoppiato al Nord ed è aumentato dell’85% al Centro. Per quanto riguarda invece il valore delle opere poste in gara, l’incremento è stato del 565% al Centro, del 240% nel Mezzogiorno e del 170% al Nord. Entrando nel dettaglio territoriale, la regione che ha registrato più iniziative nel 2003 è stata la Campania (185), seguita dalla Lombardia (138) e dalla Puglia (128). Per il valore degli importi, le regioni leader sono state Piemonte, Sicilia, Lazio e Emilia Romagna e Campania, che hanno superato tutte il miliardo di euro (il Piemonte ha sfiorato quota due miliardi). Da sottolineare in oltre il primo posto della Puglia nella classifica delle regioni con l’incidenza maggiore del partenariato sul mercato delle opere pubbliche (47%), seguita a brevissima distanza dalla Liguria (46%). Quote superiori al 40% si registrano anche nelle Marche, in Campania e in Piemonte, dove incidono comunque le maxi-opere infrastrutturali previste per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. "I dati di questo primo rapporto annuale dell’osservatorio curato dal sistema camerale – ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - confermano che la finanza di progetto sta entrando nella cultura delle amministrazioni locali, che si stanno dimostrando sempre più sensibili alle opportunità offerte da questi strumenti. In particolare, la validità del partenariato pubblico-privato a tutti i livelli è sottolineata dal crescente coinvolgimento di soggetti privati anche nella realizzazione di opere di dimensione minore. I dati, però, indicano che c’è ancora molto da lavorare affinché le forze economiche e sociali locali possano giocare il ruolo di catalizzatori degli interessi del territorio. Le Camere di Commercio sono fortemente impegnate in questo senso, anche attraverso la promozione di specifiche iniziative per la realizzazione di infrastrutture con il ricorso al project financing". “Il project financing e in generale il partenariato pubblico-privato sono strumenti da valorizzare per la realizzazione delle opere pubbliche – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello - Nel 2003 abbiamo assistito alla moltiplicazione del ricorso al project financing e soprattutto alle concessioni. I risultati sono straordinari. Adesso dobbiamo lavorare non solo per rendere le procedure più snelle, ma anche per favorire la cultura del partenariato pubblico-privato. Il lavoro dell’Osservatorio Nazionale è molto importante perché consente al sistema degli operatori di conoscere l’evoluzione di questo strumento e di individuare le dinamiche di crescita del mercato delle opere pubbliche. Le Camere di Commercio possono ricoprire la funzione di promotori dello strumento del project financing e possono dunque avere un ruolo di primo piano nella realizzazione di opere pubbliche e di infrastrutture in iniziative che vedano la compartecipazione di soggetti pubblici e privati, aiutando così la crescita dei contesti territoriali”.  
   
   
CONFINDUSTRIA, BORSA ELETTRICA: "AVVIO PREOCCUPANTE" DAI PRIMI RISULTATI SOSTANZIALI AUMENTI DI PREZZO, RISCHIA DI FALLIRE IL MERCATO ELETTRICO  
 
Roma, 2 aprile 2004 - I prezzi registrati all'avvio del meccanismo della borsa elettrica sul cosiddetto mercato del giorno prima – in cui sono trattate le partite di energia elettrica che definiscono il programma di produzione per il giorno dopo – valorizzati in media per fasce orarie, attestano una tendenza ad un incremento che gli operatori valutano nell'ordine di circa l'11%. E' questo il commento di Confindustria dopo il primo giorno di avvio della borsa elettrica. Tale incremento – sottolinea - si registra considerando quale valore di riferimento il prezzo di generazione nazionale (Pgn) in vigore fino al 31 marzo. Destano preoccupazione – prosegue Confindustria - le prime risultanze della borsa elettrica ed anche le modalità con cui sono state calcolate le medie, che evidentemente non sono state adeguatamente supportate sul piano statistico. I risultati dichiarati dal Grtn dopo il primo giorno di scambi in Borsa sembrano palesare vantaggi che, soprattutto se si considerano le ore di maggiore produzione del sistema industriale, non solo non si riscontrano, ma anzi sembrano segnare sostanziali aumenti di prezzo. Il Ministro Marzano – ricorda Confindustria - già nel 2001 aveva annunciato che con l'avvio della borsa elettrica ci sarebbe stata una riduzione dei prezzi di oltre il 10%. Se non si realizza una vera concorrenza sui prezzi - conclude - esiste il rischio potenziale che una parte consistente dei clienti industriali ritorni al mercato vincolato, segnando in tal modo il fallimento del mercato elettrico.  
   
   
REGOLAMENTO DELLA CESSIONE DI AZIONI SNAM RETE GAS A MEDIOBANCA  
 
San Donato Milanese, 2 aprile 2004 - Eni comunica che ieri è stato eseguito il regolamento della vendita di 177.000.000 azioni ordinarie Snam Rete Gas a Mediobanca. Il corrispettivo per la cessione delle azioni è stato di 650 milioni di Euro circa, corrispondente ad un prezzo unitario di 3,673 Euro. Eni si è impegnata con l’acquirente a non cedere sul mercato, direttamente o indirettamente, ulteriori azioni Snam Rete Gas o strumenti finanziari ad esse relativi per un periodo di 180 giorni. Dopo questa transazione, la partecipazione di Eni in Snam Rete Gas è del 50,07% circa del capitale sociale.  
   
   
ASM BRESCIA: LE BANCHE STANNO PREPARANDO LA DOCUMENTAZIONE PER UNA EVENTUALE EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA  
 
 Brescia, 2 aprile 2004 – Asm Brescia ha incaricato Caboto, Barclay’s e Merrill Lynch di preparare la documentazione necessaria per una eventuale emissione obbligazionaria non convertibile fino a 500 milioni di euro finalizzata a migliorare la struttura dell’indebitamento. La durata dell’emissione e la tempistica dell’operazione sono ad oggi ancora oggetto di studio. L’operazione è comunque soggetta all’approvazione dell’Assemblea Straordinaria di Asm Brescia S.p.a. Prevista il 30/04/2004 in prima convocazione ed il 03/05/2004 in seconda convocazione.  
   
   
AMGA: VALORE DELLA PRODUZIONE A 387 MILIONI DI EURO (341,1 NEL 2002), EBITDA A 73 MILIONI DI EURO (59,4 NEL 2002)  
 
 Genova, 2 aprile 2004 - Valore della produzione a 387 milioni di Euro (+13,5% rispetto al 2002), Ebitda a 73 milioni di Euro (+22,7% rispetto al 2002), Ebit a 44,9 milioni di Euro (+25,7% rispetto al 2002), utile lordo a 54,6 milioni di Euro (+71% rispetto al 2002), utile netto a 37,5 milioni di Euro (+83% rispetto al 2002); proposto all’assemblea un dividendo di 0,020 Euro per azione (+ 17,64% rispetto al 2002). Questi in sintesi i principali dati riferiti al Bilancio Consolidato 2003 di Amga S.p.a. - Azienda Mediterranea Gas e Acqua - approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione della società genovese e che saranno posti all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti prevista in prima convocazione il 30 aprile 2004 alle ore 11.00 presso la sede della società e, occorrendo, in seconda convocazione il 3 maggio 2004, stessi luogo ed ora. I risultati conseguiti dal Gruppo Amga nell'esercizio 2003 registrano, rispetto all'esercizio precedente, un significativo aumento degli utili e dei margini operativi. Per ciò che riguarda la Capogruppo Amga S.p.a. - azienda quotata al segmento Star della Borsa Italiana S.p.a. -, il valore della produzione è stato pari a 70,9 milioni di Euro contro i 70,5 milioni di Euro del 2002 Tale voce comprende i ricavi relativi all’attività caratteristica svolta direttamente da Amga S.p.a., concernente la distribuzione gas per 42,1 milioni di Euro, i ricavi accessori alla linea gas per 4,9 milioni di Euro ed i ricavi generati dalle altre linee di servizi per 20 milioni di Euro, oltre a una quota di incrementi di immobilizzazioni pari a 3,3 milioni di Euro. L’utile netto è di 13,9 milioni di Euro (+360%) in forte crescita rispetto ai 3 milioni di Euro del 2002. Tale valore è stato influenzato positivamente da due fattori legati ad attività finanziarie; il primo di carattere ordinario relativo alla riscossione dei dividendi distribuiti per la prima volta dalle società controllate (Amga Commerciale S.p.a), il secondo, di carattere straordinario, relativo al realizzo delle plusvalenze generate dalla vendita delle partecipazioni in Fastweb Mediterranea e in Milano Mare (ex Serravalle Milano), per complessivi Euro/migl. 11.176. A livello di Bilancio consolidato, l’incremento dei principali aggregati economici è da imputarsi all’incremento della redditività della filiera del settore gas, ai maggiori volumi venduti e alla maggiore produzione e commercializzazione di energia elettrica. Per quanto riguarda il settore Gas i ricavi sono cresciuti a 240,9 milioni di Euro rispetto ai 234,9 dell’esercizio precedente, con un aumento dei volumi da 379 a 417 milioni di mc., dovuto all’incremento sia dell’attività di trading sia dell’attività di vendita ai clienti diffusi sull’area della Provincia di Genova, che ha risentito favorevolmente delle condizioni climatiche. I margini dell’attività di commercializzazione di gas risentono inoltre dei minori costi sostenuti per l’acquisto della materia prima, dovuti ad un favorevole andamento del cambio Euro/dollaro e a una nuova metodologia contrattuale che comporta una diversa distribuzione dei costi fissi di importazione di gas relativi all’attività di shipping. L’attività di vendita di energia elettrica ha registrato ricavi per 44,657 milioni di Euro, con un sensibile incremento rispetto ai 20,2 milioni di Euro dell’esercizio precedente e un quantitativo venduto pari a 626 milioni di Kwh contro i 297 dell’esercizio precedente, di cui 442,8 acquisiti a seguito dell’aggiudicazione delle bande di energia elettrica Cip 6 e della produzione elettrica di Tirreno Power. Da segnalare inoltre anche un aumento della produzione elettrica da parte della controllata Cae, che nel precedente esercizio era stata limitata dai lavori di manutenzione alla centrale di Sampierdarena. Nel settore dei servizi idrici la flessione dei volumi fatturati, dovuta al superamento dei minimi impegnati per effetto della delibera C.i.p.e. 52/01, ha determinato per l’acqua potabile una lieve contrazione dei ricavi da 20,1 a 19,7 milioni di Euro che dovrà essere recuperata attraverso l’attuazione delle successive fasi della delibera stessa, mentre per il settore fognatura e depurazione si è registrato un sensibile incremento rispetto al precedente esercizio da 25,4 a 27,4 milioni di Euro. Per quel che concerne le altre linee di business, queste hanno registrato risultati positivi: la gestione calore ha realizzato ricavi per 21 milioni di Euro (19,1 nel 2002), mentre i ricavi per affitto reti in fibra ottica sono stati pari a 3,4 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta è pari a -61,7 milioni di Euro (-87,6 al 31 dicembre 2002) mostrando miglioramento di circa 25,6 milioni di Euro. Nel corso del 2003 il Gruppo ha proseguito, tramite acquisizioni, la propria strategia di sviluppo orientata su due direttrici distinte: in senso verticale, è proseguita l’integrazione delle diverse fasi della filiera energetica, dalla produzione/approvvigionamento della materia prima fino alla vendita al cliente finale - al proposito è particolarmente significativa l'avvio del repowering di Tirreno Power (la terza Gen.co, dismessa da Enel-; in tal modo il Gruppo potrà aumentare in misura considerevole la disponibilità di energia elettrica da destinare all'attività di trading sul territorio nazionale. In senso orizzontale, sono state costituite diverse società commerciali per la vendita di metano ed energia elettrica, nei territori dove il Gruppo è presente attraverso società collegate operanti nella distribuzione gas o nella gestione dei servizi idrici. Sono da segnalare fra i fatti avvenuti dopo la chiusura del periodo: • la modifica dello statuto sociale da parte dell’Assemblea straordinaria degli azionisti; • l’aumento del capitale sociale di Astea deliberato dal Consorzio Gpo, che ha comportato un aumento della partecipazione di Amga dal 19,25% al 21,32%. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci un dividendo di 0,020 Euro per azione ordinaria, che verrà posto in pagamento dal 13 maggio 2004 con stacco della cedola n.8 il 10 maggio 2004.  
   
   
LA COMMISSIONE DEFERISCE L’ITALIA DINANZI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER IMPEDIRE CHE UNA CENTRALE IDROELETTRICA DANNEGGI GLI HABITAT FLUVIALI  
 
Bruxelles, 2 aprile 2004 - La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee per un progetto di centrale idroelettrica di estrazione dell’acqua del fiume Schiesone, nella provincia di Sondrio, in Lombardia. La Commissione è preoccupata dal possibile deterioramento di importanti habitat fluviali di un sito designato come zona di protezione speciale ai sensi della direttiva “habitat”. La sopravvivenza di specie quali la lontra e l’ululone a ventre giallo e del loro stesso habitat naturale sono minacciate in quanto il progetto di costruzione della centrale provocherebbe una riduzione della portata d’acqua del fiume. Nel 2003 le autorità italiane hanno comunicato alla Commissione una serie di misure tecniche finalizzate ad attenuare gli effetti negativi del progetto sugli habitat fluviali. Nel febbraio 2004, tuttavia, il decreto regionale che dava esecuzione a tali misure è stato annullato da un tribunale amministrativo. Le opere di costruzione continuano, con il serio rischio di causare danni ambientali irreparabili. Commentando la decisione, Margot Wallström, commissario europeo per l’ambiente, ha affermato: "Gli Stati membri si sono impegnati a porre fino al degrado della biodiversità nell’Unione europea entro il 2010 . Per realizzare questo obiettivo, devono essere pronti a attuare le misure necessarie. Invito pertanto l’Italia ad abbandonare o modificare questo progetto. ” La direttiva “habitat” crea un sistema di protezione globale per una serie di specie animali e vegetali nonché per alcuni tipi di habitat selezionati. Essa prevede la costituzione, entro giugno 1998, di una rete di siti protetti, detta rete Natura 2000, che raggruppa le zone di protezione speciale istituite ai sensi della direttiva “uccelli selvatici” e i siti proposti dagli Stati membri ai sensi della direttiva "habitat". Gli Stati membri devono proporre i siti ispirandosi a criteri e dati scientifici. Tutti i siti della rete devono osservare le misure di salvaguardia stabilite: valutazione preliminare di piani e progetti potenzialmente dannosi, approvazione di tali piani e progetti solo se rappresentano un interesse essenziale e non esistono soluzioni alternative, misure di compensazione in caso di deterioramento degli habitat. Una volta integralmente posta un essere, la rete garantirà che i più importanti habitat naturali e le zone che ospitano specie animali e vegetali rare e minacciate dell’Unione europea possano beneficiare di un’adeguata conservazione e protezione. La direttiva “habitat” è il cavallo di battaglia dell’Ue per la salvaguardia della biodiversità su scala mondiale. Oltre a istituire la rete Natura 2000, la direttiva vieta di deteriorare i siti di riproduzione e le aree di riposo di alcune specie animali. Le deroghe sono possibili, ma solo a severissime condizioni. Procedimento giuridico L’articolo 226 del trattato autorizza la Commissione ad avviare una procedura giuridica nei confronti di uno Stato membro che manchi ai propri obblighi. Se constata che la disciplina comunitaria è stata violata e che sussistono i presupposti per iniziare un procedimento di infrazione, la Commissione trasmette allo Stato membro in questione una lettera di "costituzione in mora" (o primo ammonimento scritto), in cui intima alle autorità del paese di presentare le proprie osservazioni entro un termine stabilito, solitamente fissato a due mesi. Sulla scorta della risposta o in assenza di una risposta dallo Stato membro in questione, la Commissione può decidere di trasmettere allo Stato un "parere motivato" (o secondo ammonimento scritto) in cui illustra in modo chiaro e univoco i motivi per cui ritiene che sussista una violazione del diritto comunitario e lo sollecita a conformarsi entro un determinato termine (di solito due mesi). Se lo Stato membro non si conforma al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. L'articolo 228 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire contro uno Stato membro che non si sia conformato ad una precedente sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee. Sempre a norma dell'articolo 228, la Commissione può chiedere alla Corte di infliggere sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato. Per ottenere statistiche aggiornate sui procedimenti di infrazione in generale: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm#infractions  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA METTE IN GUARDIA LA GRECIA SUI DIRITTI ESCLUSIVI ACCORDATI A PPC PER LA PRODUZIONE DI ELETTRICITÀ A BASE DI LIGNITE  
 
 Bruxelles, 2 aprile 2004 - La Commissione europea ha avvertito la Grecia del fatto che i diritti esclusivi accordati al fornitore statale di energia Ppc per l'estrazione della lignite, a partire dalla quale è prodotta la maggior parte dell'elettricità nel paese, possono essere in contrasto con le regole europee in materia di concorrenza e in particolare con l'articolo 86(1) del trattato Ce. Il governo greco ha due mesi di tempo per giustificare o per far cessare tali diritti esclusivi, che di fatto proteggono il monopolio di Ppc provocando così una distorsione della concorrenza tre anni dopo la liberalizzazione del mercato dell'elettricità. La Commissione europea è giunta alla conclusione preliminare che i diritti esclusivi accordati dallo Stato greco al fornitore storico statale di elettricità Public Power Corporation Sa (Ppc) per l'estrazione della lignite in Grecia violino le norme europee in materia di concorrenza. Secondo la Commissione vi è una violazione dell'articolo 86, paragrafo 1 del trattato Ce in combinazione con l'articolo 82, poiché i diritti esclusivi accordati a Ppc nel settore della lignite permettono a tale fornitore di salvaguardare la sua posizione dominante. Ciò a sua volta porta ad un potenziale abuso di tale posizione dominante, poiché altri potenziali fornitori non hanno lo stesso accesso alla lignite. L'indagine della Commissione, avviata in seguito a una denuncia, ha confermato l'esistenza dei diritti esclusivi accordati attraverso due misure statali: il decreto legislativo 4029/1959 e la legge 134/1975. Questi diritti esclusivi hanno una validità molto lunga e non sono legati al pagamento di alcun corrispettivo diretto. La Commissione ha di conseguenza emanato una lettera di costituzione in mora, dando alla Grecia due mesi per fornire una spiegazione soddisfacente per questi diritti, o per abolirli. La Commissione ritiene che i diritti esclusivi accordati a Ppc sul mercato della lignite incidano sulla concorrenza sul mercato della fornitura di elettricità ai grossi clienti industriali (i cosiddetti clienti idonei). Va osservato che tre anni dopo l'apertura formale del mercato greco dell'energia elettrica alla concorrenza, Ppc è ancora l'unico fornitore del paese. In teoria, il 34% del mercato greco dell'energia elettrica oggi è aperto alla concorrenza, la percentuale più bassa dell'Ue, e i clienti idonei hanno il diritto di cambiare fornitore. In pratica, tuttavia, la Grecia è lo Stato membro dell'Ue con la più bassa percentuale di clienti che cambiano fornitore. La Grecia produce più del 60% della propria elettricità dalla combustione della lignite estratta localmente. Ppc rappresenta il 98% di tutta la produzione di lignite in Grecia. L'estrazione di lignite da parte di Ppc è aumentata negli ultimi anni nonostante la Grecia abbia firmato il Protocollo di Kyoto, che individua nella lignite una delle principali fonti d'emissione di anidride carbonica (Co2).  
   
   
SOCOTHERM E DEH CHO PIPE COMPANY COSTITUISCONO UNA JOINT VENTURE PER FORNIRE I SERVIZI RELATIVI AL RIVESTIMENTO DEI TUBI PER IL MACKENZIE GAS PROJECT, IL PIÙ IMPORTANTE GASDOTTO PIANIFICATO NEL NORD CANADA CHE COLLEGHERÀ LE RISERVE DI GAS DEL MACKENZIE DELTA AL MERCATO NORD AMERICANO  
 
Vicenza, 2 Aprile 2004: Socotherm, Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua e Deh Cho Pipe Company, Società Aborigena riconosciuta da ”Ifa – Inuvialuit Final Agreement with Government of Canada”, hanno firmato un Memorandum of Understanding per installare una base operativa per l’applicazione di rivestimenti anticorrosivi ai tubi presso Hay River (Northwest Territories, Canada). Il Mou è relativo ai progetti canadesi per il trasporto del gas denominati Mackenzie Delta e Mackenzie Valley e che fanno capo a Imperial Oil Resources, Conocophillips Canada, Shell Canada, Exxonmobil Canada e Mackenzie Valley Aboriginal Pipeline Lp (a.K.a. Aboriginal Pipeline Group or Apg). I progetti riguardano 1.500 km di tubi da 30 pollici di diametro che uniranno Inuvik (Northwest Territories) ad Alberta (Canada), 500 km di tubi da 10 pollici di diametro che uniranno Inuvik a Norman Wells (Northwest Territories) e 180 km di tubi di vario diametro per i vari raccordi del Mackenzie Delta. In accordo al Mou, Socotherm e Deh Cho Pipe intendono cooperare su base di reciproca esclusività per fornire i vari servizi di rivestimento tubi richiesti per l’esecuzione dei Mackenzie Gas Projects. In particolare le due società, attraverso una Joint Venture, hanno l’intendo di fornire i servizi in una base operativa sita a Hay River. Socotherm fornirà gli impianti per l’applicazione di rivestimenti e tecnici qualificati in grado di coordinare il lavoro e istruire la manodopera locale. Deh Cho Pipe fornirà invece il cosiddetto contenuto locale, il personale e i servizi logistici così come i terreni necessari per effettuare il lavoro e stoccare i tubi. Le società uniranno inoltre le proprie competenze per tutti i servizi richiesti non solo per il progetto in questione, ma anche per i futuri connessi al Mackenzie Valley e al Mare di Beaufort, lungo la costa del Nord Alaska. “Il Mackenzie Gas Project – afferma l’Ing. Zeno Soave, Chief Executive di Socotherm – è una opportunità interessantissima per gli abitanti della Mackenzie Valley che potranno partecipare a tutti i livelli del progetto fornendo forza lavoro e per Socotherm che ha l’occasione di entrare nel mercato Nord Americano fino ad oggi in mano al suo concorrente principale”. Greg Whitlock, rappresentante del consorzio aborigeno dice: “Installare una base operativa per il rivestimento dei tubi nel Nord del Canada permette di minimizzare i possibili problemi logistici legati all’esecuzione del progetto e dare un impulso positivo all’economia della regione”.  
   
   
SMI:APPELLO CONTRO LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE IN MATERIA DI CONCORRENZA  
 
Firenze, 2 aprile 2004 - Sciogliendo la riserva espressa nel comunicato del 16 dicembre 2003 nel quale si dava notizia della decisione della Commissione delle Comunità Europee di sanzionare alcune società del Gruppo per un importo di 39,81 milioni di Euro per comportamenti non conformi alla normativa comunitaria in materia di concorrenza, si informa che ieri è stato proposto appello contro tale decisione avanti il Tribunale di Prima Istanza delle Comunità Europee. L’appello si fonda sull’assoluta mancanza di proporzionalità della sanzione rispetto sia alla violazione che alle dimensioni del Gruppo. Uno studio econometrico specifico di un qualificato esperto internazionale ha messo in evidenza che i comportamenti sanzionati non hanno avuto alcun effetto statisticamente significativo nella dinamica dei prezzi di mercato; inoltre ha sottolineato che la gravità delle infrazioni è limitata poiché il 55% del prezzo dei manufatti è costituito dal valore della materia prima che è addebitata al cliente sulla base del costo di acquisto, che trova riferimento nelle quotazione giornaliere dei mercati internazionali.  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE DI FISICA NUCLEARE  
 
Gothenburg , 2 aprile 2004 - Dal 27 giugno al 2 luglio si svolgerà a Gothenburg (Svezia) la Xxii conferenza triennale internazionale di fisica nucleare. Le mattinate saranno riservate alle sessioni plenarie, i pomeriggi a sei sessioni parallele sui temi: nuclei e modello standard; gradi di libertà dei subnuclei; verso i nuclei esotici; collisioni nucleo-nucleo; astrofisica nucleare; applicazioni e sviluppi tecnici. Il programma della conferenza è strutturato in modo da interessare una gamma di partecipanti che va da scienziati mondialmente affermati a dottorandi che si occupano di teoria, sperimentazione e applicazioni. Infolink: http://www.Fy.chalmers.se/conferences/inpc2004/  
   
   
FRANCESCO BERNARDI NOMINATO VICE PRESIDENTE DEL GESTORE DEL MERCATO ELETTRICO  
 
Roma, 2 aprile 2004 – Il Consiglio di Amministrazione del Gestore del Mercato Elettrico ha nominato Francesco Bernardi Vice presidente della società. Bolognese, 52 anni, ingegnere nucleare, Francesco Bernardi già ricercatore per Euratom, il Centro di ricerche della Comunità Europea, ha ricoperto per oltre vent’anni l’incarico di consulente in aziende sia pubbliche che private. Attualmente è il coordinatore della Segreteria Tecnica del Ministero per le Attività Produttive.  
   
   
LE IMPRESE ITALIANE PROTAGONISTE DEL MOVIMENTO EUROPEO PER LA QUALITÁ PROMOSSO DAL GRUPPO GALGANO  
 
Milano, 2 aprile 2004 - Sono pubbliche, private e di ogni dimensione e settore merceologico le organizzazioni che possono aderire alla sedicesima Campagna Nazionale della Qualità organizzata dal Gruppo Galgano, in occasione della decima Settimana Europea (8- 14 novembre 2004) quest'anno sotto lo slogan "Quality through Diversity". La Campagna vuole testimoniare il valore strategico della Qualità a beneficio del Sistema Paese. Sul sito www.Galganogroup.it sono disponibili tutte le informazioni e il resoconto della scorsa edizione con l'elenco delle 413 imprese aderenti e il programma degli eventi organizzati. Significativi i vantaggi riservati alle organizzazioni che fanno parte del Movimento Europeo promosso dal Gruppo Galgano, società leader nella consulenza di direzione. Da subito, i nomi delle imprese aderenti vengono inseriti nel circuito di comunicazione online e in occasione di convegni e fiere. A novembre, poi, riflettori puntati sulle protagoniste della Campagna, grazie all'annuncio pubblicitario a tutta pagina in uscita sui quotidiani. E affinchè l'iniziativa non sia solo celebrativa, saranno organizzati dalla Galgano incontri aperti per dibattere, insieme a chi ha condiviso la Campagna, il grande tema della Qualità approfondito attraverso varie angolazioni.  
   
   
GUCCI GROUP N.V. ANNUNCIA RICAVI E UTILI RECORD PER IL QUARTO TRIMESTRE 2003  
 
 Milano, 2 aprile 2004 - (Gucci Group N.v.) Principali Risultati Del Quarto Trimestre Gucci Division: Vendite dirette in aumento del 15,5% a cambi costanti, con un’accelerazione della crescita al 17,2% in gennaio; Vendite di pelletteria in aumento del 21,2% a cambi costanti; Record trimestrale di utile e margine operativo prima dell’ammortamento per avviamento: 167,8 milioni di Euro (+9,4%), pari al 36,0% dei ricavi. Yves Saint Laurent: Vendite dirette in aumento del 44,9% a cambi costanti; Vendite dirette in crescita del 67,5% in Giappone e del 106,4% nel resto dell’Asia a cambi costanti; Vendite di pelletteria in aumento del 34,7% a cambi costanti. Altri marchi: Vendite dirette di Bottega Veneta in aumento del 52,5% a cambi costanti; Vendite dirette di Sergio Rossi in aumento del 29,7% a cambi costanti; Vendite complessive dei marchi emergenti (Alexander Mcqueen; Stella Mccartney; Balenciaga) in aumento del 110,3%. Gruppo Gucci: Ricavi trimestrali record: 741,7 milioni di Euro (+3,8%); Utile operativo trimestrale prima dell’ammortamento per avviamento e marchi e delle spese di ristrutturazione mai registrato prima in un trimestre: 148,9 milioni di Euro (+29,2%); Margine operativo prima dell’ammortamento per avviamento e marchi e delle spese di ristrutturazione in aumento di 400 punti base al 20,1%; Utile netto per azione diluito: 0,96 Euro rispetto a 0,93 Euro dello scorso anno. Principali Risultati Dell’intero Anno Fiscale 2003 - Gucci Group: Ricavi annuali record: 2.587,4 milioni di Euro (+1,7%); Utile operativo prima dell’ammortamento per avviamento e marchi e delle spese di ristrutturazione: 272,4 milioni di Euro (10,5% dei ricavi); L’utile netto per azione diluito si è attestato a 1,73 Euro, rispetto a 2,21 Euro del 2002. Domenico De Sole, Presidente e Amministratore Delegato di Gucci Group N.v., ha commentato: ’’Questi sono gli ultimi risultati che il management attuale annuncia per il Gruppo e sono orgoglioso dell’ottima performance realizzata. In particolare, grazie a collezioni straordinarie, Gucci ha messo a segno il margine operativo trimestrale più alto mai registrato nella storia dell’azienda (36% dei ricavi) e il Gruppo nel suo complesso ha toccato livelli record in termini di ricavi e utile operativo trimestrali. Sebbene Tom Ford ed io, insieme ad altri dirigenti, lasceremo il Gruppo il mese prossimo, ci lasciamo alle spalle un’azienda forte e dinamica, fondata su marchi tra i più prestigiosi nel settore della moda e che non teme confronti per la forza del suo management, il talento dei suoi creativi e la motivazione dei suoi dipendenti. Sono proprio questo talento e questo impegno che hanno trasformato Gucci da una società in declino qual era undici anni fa, con ricavi di 200 milioni di dollari e perdite per 40 milioni di dollari, in quello che è oggi uno dei più solidi e redditizi gruppi del lusso al mondo. Una società che valeva meno di 400 milioni di dollari nel 1994 ha generato un valore superiore a 10 miliardi di dollari per i suoi azionisti in meno di un decennio. L’offerta pubblica lanciata oggi è il punto culminante e la dimostrazione del nostro impegno a favore degli obiettivi fondamentali della creazione di valore e di un trattamento corretto ed equo nei confronti di tutti i nostri azionisti. Abbiamo lottato a lungo e duramente per resistere a un tentativo di scalata strisciante e ottenere così il massimo ritorno per tutti i nostri azionisti. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti. In conclusione, desidero ringraziare tutte le parti interessate al nostro successo (i nostri dipendenti, gli investitori, i fornitori e le comunità in cui operiamo) per il loro sostegno in tutti questi anni. Un grazie particolare va al management e ai dipendenti del Gruppo Gucci. Il nostro successo nella costruzione del Gruppo Gucci è la dimostrazione del vostro talento e della vostra dedizione ed è oggetto di profonda ammirazione in tutto il mondo. È stato un onore lavorare con Voi. Sono veramente convinto che siate i migliori’’.  
   
   
ENTRO CINQUE ANNI RIDUZIONE DI UN TERZO DELLE IMP RESE  
 
Padova, 2 aprile 2004 -Per il Presidente padovano della Cna, intervenuto al convegno sull’acciaio svoltosi alla Fiera di Padova nell’ambito del Salone dell’Innovazione Tecnologica Innova Rincari Materie Prime: Entro Cinque Anni Riduzione Di Un Terzo Delle Imprese Rincari eccezionali delle materie prime fino al 50%, in particolare dell’acciaio, per le imprese del territorio con pesanti ripercussioni sulla produzione. È il quadro emerso dall’incontro sulla “ Crisi delle materie prime” ad Innova, il salone delle tecnologie, dell’Innovazione e dei processi produttivi in programma alla Fiera di Padova fino a sabato 3 aprile. Per Sergio Gelain, Presidente provinciale Cna: “Continuando di questo passo entro il 2008 avremo una riduzione delle imprese nazionali del 30%”. L’allarme per i rifornimenti ridotti e per i prezzi alle stelle è ribadito anche dal Presidente dei Metalmeccanici di Unindustria Carlo Portalupi: “ L’industria padovana rischia di essere messa in ginocchio dalla mancanza di materie prime. Ormai ci sono pochi margini di autonomia, poche scorte di acciaio. Dopo la produzione tirerà inevitabilmente il freno”. Uno scenario che desta forte preoccupazione nelle 5500 aziende metalmeccaniche della provincia ( oltre il 40% del manifatturiero), che occupano 60 mila addetti. Se il prezzo dell’acciaio è fuori controllo, ancora più grave è il problema dell’offerta insufficiente, anche di altre materie prime come la ghisa o i rincari del 100% di cromo e nichel, anche i prezzi del rottame hanno subito un aumento del 55%. A farne le spese nell’immediato sono soprattutto i piccoli acquirenti come ha sottolineato Loris Gasparin, Presidente Cna Assomeccanica: “ Le aziende artigiane non hanno lo stesso peso economico della grande industria. I centri servizi da cui si riforniscono di materie prime accettano ordini per un periodo non superiore ad un mese e mezzo, a differenza dei 6 mesi della grande industria e con un prezzo sempre maggiore. Di questo passo la crisi è inevitabile”.  
   
   
SIGLATA LA CONVENZIONE TRA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E UNIONCAMERE PER AGEVOLARE L’INSERIMENTO DEI DETENUTI NEL MONDO DEL LAVORO E LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE ALL’INTERNO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI  
 
Roma, 2 marzo 2004 – Sviluppare azioni di collaborazione tra Camere di Commercio e Amministrazione Penitenziaria per mettere in contatto l’offerta di lavoro dei detenuti nei regimi cosiddetti di ‘esecuzione esterna della pena’ con la domanda di occupazione delle imprese; informare le imprese sui vantaggi fiscali e contributivi previsti dalla normativa in materia; contribuire allo sviluppo delle lavorazioni che avvengono all’interno degli istituti penitenziari; accrescere a livello generale gli investimenti destinati al reinserimento sociale dei detenuti. Questi, in sintesi, i principali obiettivi contenuti nella Convenzione siglata oggi tra il Ministero della Giustizia, rappresentato dal Presidente del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Tinebra, e l’Unioncamere, rappresentata dal Presidente Carlo Sangalli. “Siamo convinti che il lavoro sia lo strumento privilegiato per attivare azioni concrete per il recupero sociale dei detenuto – ha dichiarato il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Tinebra – e questo è possibile solo se il mondo delle imprese concepisca il carcere come luogo di risorse dove investire e produrre. Credo anche - ha proseguito Tinebra – che offrire lavoro ai detenuti sia indice di civiltà e democrazia. La firma di oggi è la premessa per un patto forte e concreto tra il mondo del carcere e la società civile”. “Attraverso la diffusione del lavoro e la condivisione di obiettivi comuni – ha commentato il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli – l’impresa rappresenta una delle leve più potenti per promuovere l’integrazione sociale e lo sviluppo delle qualità personali degli individui. La Convenzione che oggi abbiamo siglato con il Ministero della Giustizia parte da questi presupposti ed ha come obiettivo ultimo quello di contribuire a realizzare una società più moderna, in cui lo sviluppo economico si realizzi ponendo la giusta attenzione alla solidarietà e all’integrazione di tutte le forze produttive intorno alla costruzione del benessere collettivo”. Sulla base della Convenzione, Ministero della Giustizia e Unioncamere si impegnano a sviluppare congiuntamente azioni finalizzate alla creazione di una rete stabile di comunicazione tra i rispettivi referenti sul territorio nazionale, Camere di Commercio e Provveditorati Regionali dell’Amministrazione penitenziaria, con l’obiettivo di diffondere presso le imprese la conoscenza delle opportunità che la normativa vigente offre in termini di benefici contributivi e fiscali. Per raggiungere questi obiettivi l’Amministrazione Penitenziaria, farà pervenire all’Unioncamere le informazioni utili a individuare le possibilità di investimento da parte delle imprese in attività economiche all’interno degli istituti penitenziari, sia rivolte alla gestione delle lavorazioni esistenti che all’avvio di nuove lavorazioni, nonché fornire informazioni sulle tipologie di produzione già esistenti al fine di accrescere le commesse da parte del mercato. L’unioncamere si impegna a diffondere queste informazioni a tutta la rete camerale promuovendo congiuntamente con il Dap incontri a livello provinciale, al fine di far conoscere al mondo imprenditoriale e cooperativistico le possibilità di investimento nelle realtà penitenziarie. L’unioncamere e le Camere di Commercio metteranno inoltre a disposizione dei Provveditorati Regionali e delle Direzioni degli Istituti e dei Centri di Servizio Sociale i propri sistemi informativi sui sistemi economici locali e sulla domanda di lavoro delle imprese. In particolare, l’Unioncamere promuoverà l’utilizzo del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, nel quale vengono raccolte ed analizzate le previsioni di assunzione e le figure professionali richieste ogni anno dalle imprese italiane di tutte le dimensioni e di tutti i settori.  
   
   
CONGRESSO UTENSILI: È DI SCENA L’INNOVAZIONE  
 
Milano, 2 aprile 2004 - Nei Paesi industrializzati si rende sempre più necessario l’utilizzo di materiali con caratteristiche particolari, soprattutto per migliorare le prestazione di alcuni componenti meccanici contenendo i costi di produzione. Questi nuovi materiali presentano però criticità molto elevate e per poterli utilizzare è necessario, disporre di nuovi strumenti che permettano di ottimizzarne la lavorazione. Queste sono le motivazioni che hanno stimolato gli organizzatori del quarto Congresso Utensili, che si svolgerà il 27 maggio 2004 presso il Centro Congressi Milanofiori di Assago. Il congresso, che è diventato un appuntamento davvero irrinunciabile per gli operatori del settore, potrà contare anche quest’anno sulla partecipazione dei maggiori esperti di utensili oltre che dell’appoggio delle più importanti aziende del settore e dei più prestigiosi centri di ricerca internazionali. La presenza, tra gli altri, del Presidente di Ucimu Andrea Riello e il sostegno delle associazioni Ascomut, Assodiamante, Assomeccanica, Cnr, Federceramica, Ucisap e Ucimu sono la cornice ad un Congresso tecnico che si avvia a bissare i successi ottenuti nelle precedenti edizioni Organizzato da Senaf per Tecniche Nuove Congressi, il Congresso Utensili è un appuntamento da non perdere per tutti colori che vogliono aggiornarsi sulle novità di questo settore, dinamico e in continua crescita. Infolink: www.Senaf.it  
   
   
EFFETTO EURO E INFLAZIONE: GLI ITALIANI A TAVOLA NON RINUNCIANO ALLA QUALITA’ I RISULTATI DELL’INDAGINE  
 
Swg-cibus Parma, 2 aprile 2004 – L’avvento dell’Euro e l’aumento dell’inflazione hanno comportato una variazione delle abitudini alimentari individuali e dell’intera famiglia per il 78% degli italiani. In particolare, le modifiche sono state “molte”, per il 40%, “abbastanza” per il 14% e poche” per il 24%“. Il 57% degli italiani ha reagito all’aumento dei prezzi dei prodotti da portare in tavola prestando maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo; il 52% sostiene di aver ridotto i consumi di prodotti alimentari in generale (il 33% rimanendo fedele al proprio negozio e il 19% cambiando fornitore) e il 22% a quelli di qualità; ma solo l’8% si è dichiarato costretto a rinunciare ai prodotti di qualità, mentre il 6% sostiene che l’aumento dei prezzi e l’inflazione hanno innescato un meccanismo di sfiducia dei consumatori nei confronti della qualità dei prodotti. Questi, i risultati salienti della recentissima indagine telefonica svolta dalla Swg di Trieste in vista della prossima edizione di Cibus, il salone internazionale dell'alimentazione, leader mondiale nei segmenti dell’eccellenza (i prodotti tipici, l'alta gamma e le specialità), in programma a Fiere di Parma dal 6 al 10 maggio prossimi. Il sondaggio è stato svolto su un campione nazionale rappresentativo dell'universo di maggiorenni residenti in tutta Italia, uniformato ai più recenti dati forniti dall'Istat. In dettaglio, alla domanda "Secondo lei quale dei seguenti prodotti alimentari è stato maggiormente colpito dall'aumento dei prezzi?" il 75% ha indicato frutta e verdura; il 37% carne, il 34% pesce, il 21% formaggi e latticini. Questi dati, incrociati con quelli di un'altra recente indagine quali-quantitativa sulle abitudini degli italiani a tavola e al supermercato, condotta da Swg lo scorso 9 marzo, per conto del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, dimostrano che gli italiani, anche di fronte a un quadro di consumi in calo e di minor reddito disponibile, non sono propensi - e spesso neppure disposti - a rinunciare alla qualità alimentare. I primi dati, riferiti allo scenario in cui si svolgerà Cibus, rivelavano, infatti che per il 59% degli italiani il cibo è soprattutto “un piacere” e, solo in second’ordine “salute”. In terza posizione la risposta che il cibo è “una necessità” mentre per ben il 22% il cibo è anche “tradizione e cultura”. Dalla ricerca era emersa anche una fortissima tendenza a chiedere maggiori informazioni sull’origine degli alimenti attraverso una politica di maggiore informazione sulle etichette. Le due recenti ricerche Swg confermano quanto siano di grande attualità e d'interesse, per il grande pubblico e per gli operatori professionali, i temi di due dei convegni ufficiali programmati durante il salone internazionale di Parma: quello organizzato da Federalimentare per il pomeriggio della giornata inaugurale del 6 maggio, focalizzato su "Stili di vita, il modello italiano e il contributo dell'industria alimentare" e quello su "La politica dei prezzii nel food", organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, in collaborazione con la rivista Food, che si terrà la mattina del 7 maggio e al quale parteciperanno alcuni fra i più autorevoli rappresentanti di aziende alimentari e della distribuzione.
Questionario Prezzi E Consumi Di Prodotti Alimentari Di Qualita'
L'entrata in vigore dell'Euro e l’aumento dell'inflazione, hanno modificato molto, poco o per niente le abitudini alimentari sue e della sua famiglia?
molto 40
abbastanza 14
poco 24
per niente 22
Secondo Lei quale dei seguenti prodotti alimentari e' stato maggiormente colpito dall'aumento dei prezzo?
frutta e verdura 75
carne 37
pesce 34
formaggi e latticini 21
pane 14
vino 12
prodotti biologici 11
pasta e riso 4
non sa/non risponde 4
somma delle risposte consentite Lei e la sua famiglia come avete reagito all'aumento dei prezzi:
vi servite sempre nello stesso negozio per i prodotti alimentari e non avete avete ridotto i consumi 33
vi servite sempre nello stesso negozio per i prodotti alimentari ma avete ridotto i consumi 33
avete cambiato il negozio in cui facevate gli acquisti di prodotti alimentari e avete ridotto i consumi 19
avete cambiato il negozio in cui facevate gli acquisti di prodotti alimentari ma non avete ridotto i consumi 14
non risponde 1
In quale dei seguenti modi, secondo lei, l'entrata in vigore dell'Euro e l'aumento dell'inflazione hanno modificato l'atteggiamento dei consumatori verso la qualità dei prodotti alimentari?
hanno costretto i consumatori a fare maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo 57
hanno costretto i consumatori a ridurre l'acquisto dei prodotti di qualità 22
hanno costretto i consumatori a rinunciare ai prodotti di qualità 8
ha innescato un meccanismo di sfiducia dei consumatori nei confronti della qualità dei prodotti 6
non ha modificato l'atteggiamento 5
non risponde 2
 
   
   
RYANAIR FESTEGGIA IL NUOVO ORARIO ESTIVO CON TARIFFE A 99 CENTISIMI  
 
Milano, 2 aprile 2004 - Da Milano Orio al Serio a Parigi; Londra Stansted; Londra Luton; Barcellona.
Da Brindisi a Londra; Da Torino  a Londra / Barcellona; da Roma Ciampino a Glasgow; da Palermo a Londra; da Alghero a Londra; da Pescara a Londra; da Forlì a Londra; da Trieste a Londra; da Brescia a Londra; da Bari a Londra; da Treviso a Barcellona. Ryanair, la linea aerea a basse tariffe N.1 in Europa, festeggia oggi il lancio del suo orario estivo con tariffe a soli 99 centesimi per viaggiare nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì dal 20 aprile al 27 aprile. Peter Sherrard, Direttore Vendite Ryanair per l'Italia, ha detto: “Oggi festeggiamo il lancio dell’orario estivo con tariffe a soli 99 centesimi su 16 delle nostre 42 rotte in Italia. Abbiamo, inoltre, aggiunto delle frequenze in più sulle tratte Palermo - Londra (da 1 a 2 voli giornalieri), Alghero - Londra, (da 1 a 2 voli giornalieri), Pisa - Londra (da 2 voli a 3 voli giornalieri) e a partire dal 29 aprile inaugureremo anche le rotte Brindisi - Londra e Roma Ciampino - Glasgow. Quest'estate Ryanair opererà 70 voli giornalieri da e per l'Italia servendo 15 aeroporti regionali. Con l'arrivo del bel tempo, è il momento giusto di prenotarsi una vacanza all'estero grazie a queste fantastiche offerte disponibili a meno di un Euro. L'offerta parte da domani, 2 aprile, su ryanair.Com ed è disponibile fino alla mezzanotte di giovedì 7 aprile."
Periodo di Prenotazione: Ven 02 Aprile - mezzanotte Mer 07 Aprile
Periodo di Viaggio: 20 Aprile - 27 Maggio
Giorni Applicabili: Martedì - Giovedì
Acquisto: 14 giorni
 
   
   
CONTINENTAL AIRLINES ANNUNCIA L'INAUGURAZIONE DI UN COLLEGAMENTO GIORNALIERO NON STOP TRA NEW YORK E OSLO, NORVEGIA  
 
Milano, 2 aprile 2004 - Continental Airlines ha recentemente annunciato che inaugurerà il 17 giugno prossimo, previa approvazione governativa, un nuovo collegamento giornaliero non stop operato con Boeing 757, tra l’aeroporto Newark Liberty International, il proprio hub nell’area di New York e Oslo, Norvegia. Il nuovo collegamento, l'unico transatlantico di linea non stop per Oslo, collegherà la capitale norvegese con la capitale finanziaria mondiale. Oslo e la Norvegia diverranno rispettivamente la diciannovesima città e il dodicesimo Paese ad essere annoverati tra le rotte transatlantiche di Continental, mentre i voli per Oslo saranno i soli coperti da Continental nella regione scandinava. 'Siamo felici di proporre il nostro rinomato servizio a Oslo ed al mercato norvegese’ ha detto Jim Summerford, Vice President – International di Continental Airlines. 'Con un collegamento non stop con New York e comode e veloci coincidenze per destinazioni nelle Americhe, saremo in grado di dare un ventaglio di scelte convenienti ai nostri clienti norvegesi, così come a tutti coloro che vogliano visitare la Norvegia'. Nic Nilsen, Managing Director dell'Aeroporto di Oslo ha detto: 'Sono lietissimo che Continental farà rotta su Oslo. Il collegamento con New York è una svolta importante per noi e i piani di Continental si adattano bene alla nostra strategia a lungo termine'. L'aeroporto di Oslo, posseduto e diretto da Oslo Lufhavn As, è il principale snodo norvegese. Aperto nel 1998, l'aeroporto ospita ogni anno un totale di 17 milioni di passeggeri e movimenta una media di 600 aerei al giorno. Vanta un collegamento ferroviario diretto con il centro di Oslo, raggiungibile in circa 20 minuti. Il motore dell'economia norvegese comprende l'industria dell'olio e del gas - il Paese è il settimo produttore di olio nel mondo - e ancora l'industria navale, marittima e quella alimentare legata alla pesca. Gli spettacolari fiordi, un esaltante ventaglio di attività outdoor e le diverse attrazioni culturali fanno della Norvegia una destinazione turistica sempre più popolare. I voli Continental Airlines sulla rotta Newark Liberty - Oslo saranno operati con un Boeing 757 da 172 posti di cui 16 in classe Businessfirst e 156 in Economy. Il volo Co38 decollerà dal Liberty ogni giorno alle 20.00, per arrivare a Oslo alle ore 9.45 del mattino seguente. Per il ritorno il volo Co39 partirà quotidianamente da Oslo alle 11.15 con un atterraggio previsto per le 13.50 dello stesso giorno. La durata del volo in partenza da Oslo sarà approssimativamente di otto ore e 35 minuti mentre il volo di ritorno sarà di sette ore e 45 minuti. I nuovi collegamenti proporranno il rinomato servizio Businessfirst di Continental Airlines, che si è aggiudicato il premio di “Best Executive/business Class” nell'Oag Airline 2003, secondo la votazione di passeggeri frequent flyer di tutto il mondo. Inoltre Businessfirst di Continental è stata eletta, per il sesto anno consecutivo, “Best Transatlantic Business Class” tra quelle delle compagnie aeree statunitensi, in occasione dei Business Travel Awards 2003 organizzati dalla rivista Conde Nast Traveler. La premium class dispone di poltrone elettroniche di dimensione extra large distanti 140 cm dalla fila anteriore e dotate di poggiatesta regolabile e schermo video personale. Gli altri plus della Businessfirst includono un cucina raffinata ed una selezionata carta di vini e champagne. Oltre 200 concierge altamente specializzati offrono servizi pre e post-volo ai passeggeri di Businessfirst presso 21 principali aeroporti internazionali serviti dal vettore. Continental Airlines (continental.Com), la settima compagnia aerea del mondo, offre oltre 2.300 voli giornalieri verso 126 località degli Stati Uniti e 101 destinazioni internazionali, con collegamenti per più città internazionali rispetto ad ogni altro vettore americano. In Europa e Medio Oriente, Continental Airlines serve 17 aeroporti in 11 nazioni, operando fino a 168 partenze settimanali verso i suoi hub di New York/newark, Houston e Cleveland, a loro volta collegati con numerose città in Nord America, America Latina e Caraibi. Nel 2001 e nel 1996 Continental è stata nominata “Airline of the Year” da Air Transport World, diventando così l’unica compagnia aerea ad aver ricevuto tale riconoscimento due volte in cinque anni. Businessfirst di Continental ha vinto il premio per la miglior Executive/business Class all’edizione 2003 dell’Oag Airline of the Year Awards. Continental Airlines è alleata in Europa e Medio Oriente con Air Europa, Emirates, Flybe (British European), Klm Royal Dutch Airlines, Maersk Air, Tap Air Portugal e Virgin Atlantic Airways. Infolink: http://continental.Com  
   
   
PROLOGIS SI ESPANDE A BOLOGNA CON L’ACQUISIZIONE DI 49.090 M 2 LA PRIMA PARTE DI 15.478 M 2 CONSEGNATA A MERLONI  
 
Bologna, 2 aprile 2004 – Prologis , fornitore mondiale leader di impianti e servizi per la logistica, ha annunciato ieri di aver acquistato un impianto per la logistica di 49,090 m 2 attualmente in costruzione a Bologna e di aver consegnato la prima parte di 15.478 m 2 alla società Merloni Elettrodomestici S.p.a.. La struttura è situata nell’Interporto di Bologna, un centro multimodale e logistico che conta più di 250,000 metri quadri di magazzini. Questa acquisizione segna il primo passo per la società nella zona di Bologna. L’edificio sarà ultimato nel Luglio del 2004 e verrà occupato dalla Merloni Elettrodomestici S.p.a., cliente in locazione, un’azienda leader nella produzione di elettrodomestici con marche come Ariston, Indesit e Scholtes. In data odierna e’ stata consegnata una prima parte di 15.478 m 2 alla Merloni Elettrodomestici S.p.a. La gestione delle attività di movimentazione e distribuzione sarà affidata a Saima Avandero S.p.a., società del Gruppo Abx. “É per noi una grande soddisfazione poter espandere la nostra presenza a Bologna, data la ridotta disponibilità di terreni nell’area per nuovi edifici adibiti alla logistica,” ha dichiarato Alexandra Lopes, Responsabile per Prologis Italy. “L’interporto di Bologna è un sito di primaria importanza per la logistica e i trasporti in Italia, e siamo molto lieti di fornire supporto ad una multinazionale come Merloni con questa acquisizione .” Prologis ha acquistato l’impianto da Vailog s.R.l., un’importante sviluppatore immobiliare. Oltre a Vailog e Merloni, essenziale è stato per lo sviluppo il contributo della società Engineering 2k S.p.a., società di grande esperienza nel settore degli edifici e relative infrastrutture dedicate al mondo della logistica. Engineering 2k ha agito da general contractor, occupandosi sia delle progettazione sia della costruzione e della direzione lavori. L’interporto di Bologna è ubicato a nord di Bologna, a circa 2 km. Dall’autostrada A13 che collega Bologna a Padova. In aggiunta a questa posizione autostradale di prim’ordine, l’impianto Prologis include un raccordo ferroviario, fornendo un’opzione di trasporto alternativa. Prologis nel mondo  
   
   
IL VENETO DELLA LOGISTICA NASCE A INNOVA  
 
Padova, 2 aprile 2004 - Giovedì 1 aprile 2004, al Club della Stampa Fiera di Padova è stato Firmato  il protocollo costitutivo del Distretto Veneto della Logistica, che riunirà le tre realtà della logistica già presenti nelle aree di Verona, Venezia - Treviso e Padova. Sono intervenuti: Assessore Regionale alle Politiche per la Pmi, Marino Finozzi; Rappresentante Distretto padovano della logistica, Manuela Morbin; Rappresentante Distretto della portualità, intermodalità e logistica Venezia e Treviso, Damaso Zanardo; Rappresentante Distretto logistico veronese, Giuseppe Signori.  
   
   
MOLTE OPPORTUNITA’ DI LAVORO PER INGEGNERI SPECIALIZZATI E ADDETTI ALLE VENDITE GLI SPECIALISTI IT SCENDONO AL TERZO POSTO  
 
Milano, 2 Aprile 2004 - Nonostante la recessione e l’elevato tasso di disoccupazione le aziende europee hanno ancora notevoli difficoltà nel trovare personale qualificato per posizioni chiave all’interno dell’azienda. Non si tratta però dei tanto discussi esperti It, ma piuttosto di ingegneri e addetti alle vendite che, al momento, sono i più difficili da reperire. E’ questo il risultato di una nuova ricerca condotta da Stepstone, leader europeo nel recruitment online. La ricerca ha interessato circa 1,600 Direttori Risorse Umane in sette paesi europei ed è stata realizzata all’inizio del 2004. Poco meno del 30% dei Direttori Risorse Umane intervistati ritiene che le posizioni per ingegneri specialisti sono le più difficili da ricoprire. Il 20% individua una carenza di personale qualificato per gli addetti alle vendite e il 17% per gli specialisti It. Le difficoltà nel reperire personale qualificato per posizioni specialistiche sono molto simili per quasi tutti i paesi esaminati, ad eccezione dell’Italia e della Norvegia dove gli addetti alle vendite risultano i più ricercati, davanti ad ingegneri e specialisti It. I candidati per ricoprire posizioni di marketing e pubblicità, come anche per le Risorse Umane, sono paradossalmente più facili da trovare. In media, solo il 4% delle società intervistate hanno difficoltà a sodddisfare le proprie esigenze in queste due aree. L’inchiesta, intitolata "I trend attuali sul mercato di chi cerca lavoro", è stata condotta su circa 1635 Hr Manager di società di differenti dimensioni e settori industriali in Danimarca, Norvegia, Svezia, Germania, Italia, Belgio e Paesi Bassi. Per ulteriori informazioni su questo sondaggio e user analysis di tutti i partecipanti, si prega di visitare il nostro sito all’indirizzo: http://www.Stepstone.de/ueberuns/default.cfm?link=occupation  
   
   
LE FUTURE LAUREE PIÙ VICINE ALLE PROFESSIONI IL SOTTOSEGRETARIO SILIQUINI: "IL MIUR RIVEDRÀ LA CONGRUITÀ DEI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI CON LE ESIGENZE DEI PROFESSIONISTI"  
 
 Roma, 2 aprile 2004 - "Il Ministro Moratti mi ha conferito oggi l'incarico di rivedere la congruità delle nuovi classi di laurea di primo e secondo livello con le esigenze espresse dalle professioni intellettuali". Lo ha affermato il Sottosegretario Maria Grazia Siliquini durante l'incontro di oggi pomeriggio della Commissione per la Riforma delle Scuole di Specializzazione Legale, cui hanno partecipato, come preannunciato, anche i rappresentanti dell'Unione delle Camere Penali e dell'Aiga, Associazione italiana giovani avvocati. "Il Ministero - secondo la senatrice Siliquini - ha compreso l'esigenza di sviluppare maggiormente il raccordo tra il sistema delle professioni, il percorso formativo ed i titoli accademici per l'accesso, in modo che questo non resti fine a se stesso. Agiremo, dunque, per integrare l'attuale proposta di modifica degli ordinamenti didattici universitari grazie al confronto con i rappresentanti delle professioni, sinora non "ascoltate" adeguatamente nelle fasi di costruzione dei percorsi formativi". "Un nuovo obiettivo - ha evidenziato la senatrice - assegnato dalla Moratti, che incrementerà i lavori delle Commissioni per la riforma delle Scuole di Specializzazione Legali e per l'accesso alle professioni regolamentate dal D.p.r. 328/2001. L'azione di verifica sulle classi di laurea di primo e secondo livello, in accordo con gli Ordini ed i Collegi professionali, contribuirà ad un ulteriore salto di qualità della formazione universitaria". Il sottosegretario ha concluso: "Cominceremo le verifiche in questa Commissione, composta dai massimi esponenti delle professioni giuridiche, con la valutazione del progetto di Riforma dei corsi di studio delle Facoltà di Giurisprudenza, per comprendere l'opportunità di reintrodurre il ciclo unico così come sancito dalla proposta di revisione del Regolamento n. 509 del 1999".