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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Aprile 2004 |
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Web e diritto per le nuove tecnologie | |
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7 APRILE 2004 - GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE DEDICATA ALLA SICUREZZA STRADALE |
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L'organizzazione Mondiale della Sanità ha dedicato, per il 2004, la giornata mondiale della salute, 7 aprile 2004, alla sicurezza stradale. L'ACI ha aderito a questa celebrazione con un appello al comportamento che ogni cittadino dovrebbe tenere quel giorno sulle strade. L'obiettivo dell’iniziativa è di comportarsi sulle strade in maniera tale che le cronache della giornata non riportino notizie di incidenti con danni alle persone, che il 7 aprile non si siano né morti né feriti sulle nostre strade. E’ una sfida difficile, ma non impossibile: dipende da noi. L’aci fa appello alle grandi risorse morali di cui gli italiani sanno dare prova di fronte alle grandi sfide e nei momenti di maggiore difficoltà. L’impegno di tutti deve essere per far sì che mercoledì prossimo, 7 aprile, sulla strada possa vincere la vita. |
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CODICE DELLA STRADA - GIUBBOTTI E BRETELLE RETRO-RIFLETTENTI |
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Dal 1° aprile, ai sensi dell'art. 162, comma 4-ter, del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 , è obbligatorio necessario indossare il giubbino o le bretelle in caso di sosta a margine della strada, fuori dal centro abitato, e se si è costretti a uscire dall'auto di notte, in situazioni di emergenza con scarsa visibilità. L'obbligo di indossare l'indumento riflettente deve essere rispettato anche in caso di fermata in una piazzola di sosta, per sistemare il triangolo, chiedere soccorso o sostituire il pneumatico. Il conducente non è obbligato a tenerlo in auto, ma ad indossarlo nel caso di sosta nei casi indicati. I giubbotti e le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità debbono rispettare le caratteristiche tecniche indicate nella circolare esplicativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il singolo acquirente deve verificare, in primo luogo, che sul prodotto commercializzato sia apposta la marcatura Ce di cui all'art. 12 del Decreto legislativo n. 475/92, attestante ala conformità alle disposizioni in vigore. Quindi deve accertarsi che ci siano il nome del produttore, i simboli con le istruzioni di lavaggio e di manutenzione del capo, il pittogramma relativo al livello di visibilità del materiale (per i giubbotti la classe minima ammessa è la 2, per le bretella la 1). Giubbotti e bretelle debbono essere costituiti da tessuto fluorescente con la peculiarità di essere visibile di giorno anche in presenza di nebbia o scarsa visibilità. Sul tessuto devono essere applicate bande retroriflettenti per essere visibili di notte nel momento in cui vengono illuminate. La banda deve essere cucita ad almeno 5 centimetri dal bordo e ogni banda deve essere distanziata di almeno 5 centimetri. L'altezza della banda deve essere di 5 centimetri per i giubbotti e di tre centimetri per le bretelle. L'indumento deve esibire anche l'indicazione della taglia ed il pittogramma numerico relativo alla classe del materiale in base alla norma En 471/94. Il giubbotto (o le bretelle) deve essere indossato da tutte le persone che escono dal veicolo in caso di sosta a margine della strada: quindi o si hanno in auto tanti giubbotti quante sono le persone trasportate e che scendono oppure scende solo colui che è al volante. |
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MISURE DI CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE TELEMATICA ABUSIVA DI OPERE CINEMATOGRAFICHE E ASSIMILATE |
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Nella Gazzetta ufficiale n. 69 del 23 marzo 2004 è stato pubblicato il Decreto legge 22 marzo 2004, n. 72 n. 72, contenente interventi per contrastare la diffusione telematica abusiva di materiale audiovisivo, nonché a sostegno delle attività cinematografiche e dello spettacolo. Il provvedimento modifica il comma 2 dell'art. 171-ter della Legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, inserendo, dopo la lettera a), il punto a-bis) relativo alla violazione dell'art. 16, da parte di chi diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file fra utenti, un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere. Per effetto di tale inserimento all'art. 174-ter della Legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, sono aggiunti altri commi. Il nuovo comma 2-bis., ad esempio, prevede che chiunque, in violazione dell'art. 16, diffonde al pubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file fra utenti, un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere, in altre parole, con le medesime tecniche, fruisce di un'opera cinematografica o parte di essa, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 1500, nonché con la confisca degli strumenti e del materiale e con la pubblicazione del provvedimento su un giornale quotidiano a diffusione nazionale e su di un periodico specializzato nel settore dello spettacolo. Il nuovo comma 2-ter, invece, prevede che chiunque pone in essere iniziative dirette a promuovere o ad incentivare la diffusione delle condotte di cui precedente comma è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 2000 e con le sanzioni accessorie previste al medesimo comma. Il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno raccoglie le segnalazioni di interesse per la prevenzione e la repressione delle violazioni di cui alla lettera a-bis) del comma 2 dell'art. 171-ter e di cui ai commi 2-bis e 2-ter dell'art. 174-ter della Legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, assicurando il raccordo con le amministrazioni interessate. |
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IPSOA EDITORE: NUOVA BANCA DATI IN MATERIA DI DIRITTO DI FAMIGLIA |
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IPSOA Editore, leader in Italia nell’informazione specializzata per professionisti e aziende, ha presentato la nuova banca dati “Famiglia e diritto”, destinata ad avvocati specializzati in diritto di famiglia, notai e associazioni. Questo nuovo strumento di lavoro offre risposte immediate ad ogni problematica sulla materia grazie ad inquadramenti sistematici relativi alla persona, alla famiglia (matrimonio, filiazione, adozione), al trust, alle donazioni e successioni. La banca dati “Famiglia e diritto” contiene tutti i contributi d’autore pubblicati nella Rivista “Famiglia e diritto” correlati alla documentazione di riferimento ed offre un panorama completo sul diritto di famiglia attraverso inquadramenti chiari e operativi, le opinioni di autorevoli esperti e grazie all’esaustiva raccolta di legislazione e giurisprudenza. Un ampio formulario permette alla banca dati di rispondere alle molteplici esigenze operative del professionista. Tutti i contenuti della banca dati sono aggiornati on-line. Il piano dell’opera si articola in dottrina (gli inquadramenti sistematici, i pareri e gli approfondimenti di esperti di diritto di famiglia; le note di commento più autorevoli a giurisprudenza, legislazione e prassi), formule (ampio formulario collegato alle norme di riferimento, con oltre 200 modelli preimpostati e personalizzabili con un comune word processor), legislazione (quadro normativo completo in materia di diritto di famiglia, sia nazionale che internazionale), giurisprudenza (sentenze di legittimità e di merito, della Corte costituzionale e della Sacra Rota), prassi (circolari e risoluzioni ministeriali, disegni di legge e altra documentazione in materia). La banca dati “Famiglia e diritto” è caratterizzata da un’estrema facilità di consultazione, i sistemi di ricerca e la ricchezza delle correlazioni presenti permettono, infatti, di consultare senza difficoltà e velocemente tutta la documentazione legislativa e giurisprudenziale e gli approfondimenti dottrinali relativi all’argomento di interesse, anche grazie ad un’interfaccia user friendly e ai numerosi link ipertestuali. |
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GIORNALI ONLINE: SEGNALI DALL’ESTERO |
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Dagli Stati Uniti arrivano segnali positivi a proposito dell'online advertising. Il primo dato, che emerge da un’indagine condotta dalla società di ricerca statunitense DoubleClick è particolarmente incoraggiante: la pubblicità online influenza gli acquisti dei consumatori americani più dello spot televisivo e della pubblicità su carta stampata, in particolare su alcune categorie di prodotti, quelli finanziari, bancari e legati alla salute. Il secondo dato, particolarmente interessante per chi opera nel mercato locale, proviene da uno studio promosso dalla società di ricerca Barrel Associates che, per il 2004, prevede un incremento medio di spesa pari al 28,7% da parte degli investitori in pubblicità, in particolare sul mercato locale. |
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GIORNALI ONLINE: INDAGINE IN ITALIA |
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Secondo l’Associazione Nazionale stampa Online ente che rappresenta gli editori di testate giornalistiche online a carattere locale, “dieci milioni di utenti internet in Italia hanno dichiarato di essere disposti a pagare per poter fruire contenuti informativi di qualità". Al momento, come dimostra la realtà dei free press, però, sembra che il vero riferimento nel mercato dell’informazione sia ancora la pubblicità. La ricerca condotta sull’editoria digitale dall'Associazione Italiana Editori ha messo in luce un dato estremamente interessante: in Italia ben 21 milioni di utenti utilizzano abitualmente la rete. Ed ancora, “il 49% degli utenti, circa 10 milioni, ha dichiarato di essere disposto anche a pagare per poter fruire contenuti informativi di qualità". "E' già da qualche anno" – ha affermato Luca Lorenzetti, presidente dell’Associazione Nazionale della Stampa Online - "che ci si è resi conto che gli italiani hanno preso l'abitudine di utilizzare il web come primo strumento di informazione. Ma chiedere al lettore di pagare per l'informazione, su Internet, non sarà la ricetta che permetterà all’editoria online di trovare il suo vero modello di business." Sia in Italia che all’estero è già stata sperimentata la formula editoriale dei contenuti a pagamento, ma non ha dato i frutti sperati. "Gli editori di testate telematiche che quotidianamente si scontrano con le problematiche del mercato" , secondo Lorenzetti, "stanno provando ad individuare nuove formule che permettano di far fruttare il loro bene più prezioso, l'informazione. Ma al momento, come dimostra la realtà dei free press, sembra che nonostante tutto sia ancora la pubblicità il vero riferimento nel mercato dell’informazione. La pubblicità, però, si fa ancora con i numeri, e alzi la mano chi ha voglia di vedere decimati i propri lettori, pur di portare un po' di fatturato con i contenuti a pagamento." |
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GIORNALI ONLINE: LA SITUAZIONE IN ITALIA |
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A differenza degli Stati Uniti, in cui la dimensione locale è concentrata in prossimità di alcune grandi metropoli, in Italia la stessa è maggiormente diffusa e distribuita in maniera più omogenea sul territorio nazionale: la realtà delle testate locali che operano esclusivamente online, per buona parte rappresentate dall’Associazione Nazionale della Stampa Online, è un circuito di quotidiani telematici che producono, se considerati nel loro insieme, un flusso di informazioni di oltre 500 notizie al giorno - più di quanto quotidianamente fa un’agenzia di stampa nazionale – e che registrano mensilmente, sempre se considerati nella loro totalità, oltre 5 milioni di pagine viste e oltre 800 mila visitatori. Nonostante gli utenti dell’informazione online siano in continua crescita, nonostante il mercato dell’advertising locale dia segni di ripresa, nonostante la stampa locale online registri numeri di tutto rispetto, queste realtà editoriali non sembrano, allo stato, essere né un riferimento per le istituzioni né un’opzione per gli investitori. Basta pensare che ad inizio anno un provvedimento Cipe, emanato nel contesto della Finanziaria 2003, ha introdotto un incentivo per chi investe in campagne pubblicitarie localizzate in specifiche aree territoriali del Paese solo attraverso “mezzi locali certificati, tra i quali emittenti televisive locali iscritte all’Auditel, emittenti radiofoniche locali iscritte ad Audiradio, quotidiani locali iscritti ad Audipress e/o Ads, giornali periodici iscritti all’Uspi e agenzie per le affissioni iscritte all’Inpe.” La stampa online e la pubblicità su internet non sono state, quindi, annoverate tra i mezzi locali ammessi al beneficio. “Stiamo già lavorando” – ha detto Lorenzetti - “affinché questo paradosso venga superato. Non è ammissibile che, di fronte ad una realtà dell’informazione su internet che opera ormai da anni, non ci sia un riconoscimento effettivo da parte delle istituzioni”." |
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RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA - ALCUNI CASI DI IMPRESE ITALIANE CHE INVESTONO NEL SETTORE AMBIENTE |
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Come abbiamo anticipato la settimana scorsa, di seguito, forniamo un primo elenco, esemplificativo, di aziende attive nella responsabilità sociale che hanno investito nel settore ambiente. L’azienda Agricola V. Senzani s.R.l. (Cesena, Forlì) riduzione del consumo di risorse, di emissioni inquinanti e di rifiuti; adozione sistemi di gestione ambientale e di audit convalidabili da organismi accreditati (Iso 14001); agricoltura biologica. Albor S.p.a. (Certaldo , Firenze): riciclaggio trucioli come fonte energetica, orientamento all’utilizzo di legni provenienti da zone soggette a riforestazione. Baggi s.R.l (Milano): azioni a favore dell’ambiente, di sensibilizzazione delle imprese clienti e di diffusione di tecnologie a minore impatto ambientale. Solas s.A.s. (Cernusco Lombardone, Lecco): utilizzo di materiali non nocivi per la salute e per l’ambiente; miglioramento delle fasi di smaltimento rifiuti; azioni di comunicazione esterna su temi ambientali e sociali. Lifegate S.p.a. (Merone, Como): realizzazione portale, magazine ed emittente radiofonica impegnate nella diffusione di ecocultura, promozione di principi connessi con il rispetto per l’ambiente, l’ecosostenibilità e la qualità della vita. |
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RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: ALCUNI CASI DI IMPRESE ITALIANE CHE INVESTONO NEL SETTORE DELLE RISORSE UMANE
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Come abbiamo anticipato la settimana scorsa, di seguito, forniamo un altro elenco, esemplificativo, di aziende attive nella responsabilità sociale che investono nel settore delle risorse umane. L’azienda Agricola V. Senzani s.R.l (Cesena, Forlì) cura per le relazioni interne ed iniziative di stimolo a favore di una sindacalizzazione interna; trasparenza delle condizioni contrattuali e tutela della salute e sicurezza in un settore "a rischio"; fornitura di alloggio agli operai extracomunitari. Albor S.p.a.. (Certaldo, Firenze): cura per salute, sicurezza e ambiente di lavoro. Ascon S.p.a. (Bollate, Milano): attenzione alla maternità con elargizione a tutti i dipendenti, uomini e donne, di un bonus per nascita di figli; micronido aziendale; inserimento di 6 disabili al di fuori dell’obbligo di legge; cura dell’ambiente di lavoro: luci, vista sul giardino e gradevolezza degli arredi; mensa gratuita; premi di produzione e di presenza; flessibilità orari. Baggi s.R.l. (Milano): particolare attenzione alla sicurezza, alle procedure di consultazione, ai tempi di pagamento, che sono certi per tutti i collaboratori e fornitori. Bruschi S.p.a.(abbiategrasso, Milano): inserimento disabili, compreso uno psichico, con percorso studiato di abbinamento mansione/disabile, avvicinamento graduale alla mansione da svolgere ed integrazione anche relazionale nel gruppo di lavoro; iniziative di stimolo a favore di una sindacalizzazione interna; valorizzazione della formazione; adattamento alle riorganizzazioni del ciclo produttivo con coinvolgimento attivo delle persone; formazione e procedure aperte di informazione e consultazione; cura per salute, sicurezza e per l’ambiente di lavoro. Guardini S.p.a. (Volpiano, Torino): elevata attenzione al clima aziendale. Orari modulati sulla base delle esigenze dei dipendenti, pausa retribuita per la colazione, retribuzioni più elevate rispetto al mercato e possibilità di richiedere anticipi. Forte impegno per il rispetto della salute e sicurezza sul lavoro. Monnalisa S.p.a. (Arezzo): azioni per il miglioramento della qualità della vita nell’impresa: rafforzamento comunicazione interna (emerse le esigenze dei lavoratori cui sono seguite iniziative informative e formative, istituzione mensa aziendale); cura per gli aspetti relativi alla gradevolezza delle strutture (luminosità e igiene). Satinox S.p.a.(gaggiano, Milano): inserimento disabili, inclusi due disabili psichici, con un percorso studiato di abbinamento mansione/disabile, di avvicinamento graduale alla mansione da svolgere e di integrazione anche relazionale nel gruppo di lavoro; cura per salute, sicurezza e l’ambiente di lavoro. Solas s.A.s. (Cernusco Lombardone, Lecco): corsi di musicoterapica ed euritmia per favorire le relazioni interne. Bms s.R.l. (Sesto San Giovanni, Milano): attenzione a salute e sicurezza, anche nelle imprese subfornitrici; impegno per la crescita professionale degli addetti e per buon clima di impresa. Converg s.R.l. (Milano): cura relazioni con i collaboratori, improntandole a trasparenza e chiarezza; agevolazioni retributive. Viridalia s.C.r.l. (Milano): attenzione alle capacità e potenzialità dei soggetti svantaggiati, azioni per la loro professionalizzazione e per il coinvolgimento nelle diverse attività, in periodici momenti di incontro che interessano tutti i dipendenti. |
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RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA - ALCUNI CASI DI IMPRESE ITALIANE CHE INVESTONO NEL SETTORE DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO |
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Proseguiamo nel fornire un elenco, esemplificativo, di aziende attive nella responsabilità sociale, che operano nel settore delle sviluppo del territorio. Satinox S.p.a.(gaggiano, Milano): partnership locali per la progettazione di programmi di formazione professionale e per facilitare il passaggio dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro. Cassa rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e di Geradadda (Treviglio, Bergamo): è attiva con numerose iniziative che rispondono ai bisogni del territorio (a favore di immigrati e delle adozioni, iniziative culturali, finanza etica…). Lifegate S.p.a. (Merone, Como): offre al territorio una clinica olistica e un’assicurazione etica. Ticonuno s.R.l.(milano): creazione di Muvi: museo di immagini e storie consultabile attraversi Internet, costituito attraverso l’archiviazione del patrimonio fotografico dei privati e con l’obiettivo di valorizzare le identità culturali e storiche del territorio. Inoltre, realizzazione di interventi diretti alla crescita del bagaglio culturale dell’intera collettività puntando sulla diffusione delle informazioni e dell’utilizzo delle nuove tecnologie (internet). Albor S.p.a. (Certaldo, Firenze): formazione professionale complementare attraverso una rivista di specializzazione e di aggiornamento per il settore degli artigiani corniciai ed attraverso corsi di formazione ad essi rivolti. |
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RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA - ALCUNI CASI DI IMPRESE ITALIANE CHE INVESTONO SUI RAPPORTI CON CLIENTI/FORNITORI, PARTNERSHIP COMMERCIALI |
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Infine forniamo di seguito un elenco, esemplificativo, di aziende attive nella responsabilità sociale che investono sui rapporti con clienti/fornitori. Baggi s.R.l. (Milano): codice etico; forte posizione a favore dell’etica negli affari; non disponibilità a pagare tangenti o ad altre pratiche di concorrenza sleale (trasparenza nei rapporti commerciali). Guardini S.p.a.(volpiano, Torino): attenzione a qualità dei prodotti, salute dei consumatori e tutela dell’ambiente; osservanza di criteri etici nelle relazioni con i fornitori. Monnalisa S.p.a. (Arezzo): osservanza di criteri etici nelle relazioni con i fornitori. Bms s.R.l. (Sesto San Giovanni, Milano): trasparenza dei rapporti con clienti e fornitori. Baggi s.R.l. (Milano): rispetto delle norme da parte delle imprese subfornitrici. |
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ELEZIONI: IVA 4% SUL MATERIALE TIPOGRAFICO ELETTORALE |
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Ricordiamo che l’art. 18 della Legge 10 dicembre 1993, n. 515 relativo alla disciplina delle campagne elettorali, pubblicata sul supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale n. 292 del 14 dicembre 1993, prevede l’aliquota ridotta del 4% per il materiale tipografico attinente alle campagne elettorali, commissionato dai partiti e dai movimenti, dalle liste di candidati e dai singoli candidati. |
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RIFORMA BIAGI: CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE |
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Sulla Gazzetta ufficiale n. 68 del 22 marzo 2004 è stato pubblicato il Decreto 10 marzo 2004 con il quale il Ministero del Lavoro ha fissato - nell’ambito del contratto di lavoro intermittente - la misura dell’indennità mensile di disponibilità da corrispondere al lavoratore per i periodi in cui rimane in attesa di utilizzazione, ai sensi dell'art. 36 del Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276. Nel contratto di lavoro intermittente, la misura dell'indennità mensile di disponibilità, divisibile in quote orarie, corrisposta al lavoratore per i periodi nei quali lo stesso garantisce la disponibilità al datore di lavoro in attesa di utilizzazione, è determinata nel 20% della retribuzione prevista dal Ccnl applicato. La retribuzione mensile da prendere come base di riferimento per la determinazione di tale indennità è costituita da: minimo tabellare, indennità di contingenza, e.D.r., ratei di mensilità aggiuntivi. Per la determinazione delle quote orarie si assume come coefficiente divisore orario quello del Ccnl applicato. |
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RIFORMA BIAGI: CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE A TEMPO INDETERMINATO |
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Sulla Gazzetta ufficiale n. 68 del 22 marzo 2004 è stato pubblicato il Decreto 10 marzo 2004 con il quale il Ministero del Lavoro ha fissato, nell’ambito del contratto di somministrazione a tempo indeterminato, la quota minima di indennità mensile di disponibilità da corrispondere al lavoratore per i periodi nei quali rimane in attesa di assegnazione di lavoro. |
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