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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Aprile 2004
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IL REGNO UNITO NON È PIÙ ALLAVANGUARDIA DELLA NANOTECNOLOGIA A CAUSA DI UNINCAPACITÀ DI PREVISIONE, SOSTIENE UNA RELAZIONE  
 
Bruxelles: 7 aprile 2004 - Una relazione commissionata dal governo britannico sostiene che la scarsa capacità dei politici e della comunità scientifica di guardare al futuro ha fatto perdere al Regno Unito la sua leadership nel campo della nanotecnologia. Il Regno Unito ha lanciato un programma di ricerca sulla nanotecnologia verso la metà degli anni 80, quando pochi altri paesi ne avevano riconosciuto il potenziale. Ma lattività è rallentata con lo scemare dellentusiasmo. La commercializzazione della ricerca sulla nanotecnologia nel Regno Unito presenta, sotto molti aspetti, un quadro tristemente familiare di ricerca eccellente, incapace di tradursi in vantaggi commerciali per il paese nella stessa misura in cui ciò avviene nei paesi concorrenti, afferma la relazione della Commissione Scienza e Tecnologia della Camera dei Comuni. La storia è ancor più avvilente perché il Regno Unito era riconosciuto allavanguardia quando fu avviato un programma di ricerca sulla nanotecnologia a metà degli anni 80. La Commissione attribuisce la responsabilità di questo scadimento a una mancanza di previsione e di leadership allinterno del Ministero del Commercio e dellIndustria del governo britannico e nella comunità scientifica. I vantaggi della nanotecnologia erano troppo incerti e remoti perché il settore si lasciasse coinvolgere senza uno stimolo dellinteresse da parte del governo e un aiuto per la fornitura di strutture costose. Questa perdita di leadership sullo scenario internazionale della nanotecnologia si è tradotta in un declino della partecipazione alle sezioni di nanotecnologia del programma quadro per la ricerca della Ue. Il Regno Unito ha destinato il 15 percento dei finanziamenti Ue disponibili a progetti di nanotecnologia in base al Quinto Programma Quadro (Pq5) e un terzo dei partecipanti proveniva dallindustria. Le statistiche sulla risposta al primo invito a presentare proposte per la priorità tematica nanotecnologia, tecnologia dei materiali e della produzione del Pq6 dimostrano che, anche se il Regno Unito ha rappresentato l11 percento dei partecipanti nelle proposte presentate (secondo solo alla Germania), la partecipazione industriale britannica ha costituito appena il 5,5 percento del finanziamento totale disponibile. Listituto di Fisica del Regno Unito ha risposto a questi dati confrontando la mancanza di partecipazione industriale al Pq6 con il coinvolgimento attivo del mondo accademico nel Regno Unito e dellindustria in Francia, Germania e Italia. Di conseguenza, listituto ha sostenuto che la scienza britannica viene sfruttata e sviluppata in altre parti dEuropa. La relazione non risparmia critiche, tuttavia, nemmeno al mondo accademico. Attualmente, solo dieci università britanniche offrono corsi in cui la nanotecnologia è messa in risalto come elemento specifico nel titolo del corso. Quattro di questi non sono a livello di specializzazione ma, afferma la relazione, A nostro parere, questi corsi in nanotecnologia rappresentano più un piano disperato per attirare le persone nei corsi scientifici, che un tentativo di fornire le giuste competenze per un futuro impiego. Le università dovrebbero invece coltivare queste competenze a livello di specializzazione post-laurea, in un ambiente interdisciplinare, afferma la Commissione Scienza e Tecnologia. Prima della laurea, la nanotecnologia dovrebbe costituire sempre più un componente dei corsi standard di fisica, chimica, biologia, medicina e ingegneria. La relazione invita inoltre il governo ad attuare una strategia più mirata per la commercializzazione della nanotecnologia. I finanziamenti attuali vanno principalmente alla ricerca e alle strutture di microtecnologia esistenti, sparse per il Regno Unito. Questa strategia è finalizzata a sostenere lo sviluppo regionale e molti dei finanziamenti sono forniti da agenzie di sviluppo regionali. La relazione definisce lo scenario una strategia confusa che cerca di comporre il conflitto tra gli interessi a lungo termine della politica scientifica e di innovazione del Ministero e lo sviluppo della politica regionale. Il tentativo di affrontare le due priorità contemporaneamente è servito a minare la posizione del Regno Unito in termini di commercializzazione, secondo quanto sostiene la relazione. La relazione è stata compilata a seguito di sedute di presentazione delle prove testimoniali con rappresentanti del governo, dei consigli per la ricerca, delle agenzie di sviluppo regionali, delle piccole e grandi imprese, del mondo accademico e delle società scientifiche. Infolink: http://www.Publications.parliament.uk/pa/cm/cmsctech.htm  
   
   
KODAK’S HEALTH IMAGING GROUP E GLI ISTITUTI ORTOPEDICI RIZZOLI DI BOLOGNA ANNUNCIANO IL PRIMO PROGETTO ITALIANO DI IMAGING DIGITALE PER L’ORTOPEDIA NELL’AMBITO DEL FORUM SANITÀ FUTURA 2004  
 
Cernobbio, 7 aprile 2004 – Si apre una nuova frontiera per l’ortopedia: il nuovo progetto sviluppato congiuntamente da Kodak’s Health Imaging Group e dagli Istituti Ortopedici Rizzoli, centro di eccellenza a livello mondiale, fornirà soluzioni di imaging digitale in grado di semplificare e ottimizzare tutto il processo di diagnosi e terapia del paziente ortopedico. Il progetto è stato presentato ufficialmente oggi nell’ambito del Forum Sanità, uno tra i più qualificati appuntamenti italiani sulla salute e la ricerca. La messa a punto di un sistema integrato ad hoc avverrà nell’ambito di un “Centro di competenza per la medicina computerizzata in ortopedia”, attivato congiuntamente presso gli Istituti Rizzoli in collaborazione con Kodak’s Health Imaging Group. Una delle prime attività di validazione previste per il Centro di Competenza riguarderà l’integrazione della soluzione Kodak Directview Web 5.1 (che consente la distribuzione di immagini e referti attraverso la tecnologia web) e dell’applicativo Orthoview (software specialistico per la valutazione della funzionalità di una protesi in un ambiente digitalizzato). "Il passaggio all'immagine digitale rappresenta una grande sfida per l’ortopedia; da più di 100 anni gli ortopedici misurano infatti con il righello ed il goniometro le articolazioni dei propri pazienti sulle lastre convenzionali” commenta il dr. Aldo Toni, chirurgo ortopedico e direttore della I Divisione di Ortopedia e del Laboratorio di Tecnologia Medica degli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna. La gestione interamente digitale dell'immagine radiologica in ortopedia offre dei vantaggi innegabili, al paziente così come alla struttura ospedaliera. In particolar modo, le pianificazioni pre-operatorie potranno essere effettuate in digitale con una migliore precisione e maggiore accuratezza, ma non solo: grazie al progetto sviluppato con Kodak, verrà validata la capacità offerta da questi sistemi di distribuire l'informazione in qualunque punto raggiunto dalla rete informatica e in tempi molto rapidi. In termini di costi sanitari inoltre, “una gestione interamente digitale dell'immagine radiologica e dell’informazione clinica può garantirci risparmi significativi, grazie anche a una possibile riduzione dei tempi medi di ricovero” precisa il dr. Toni. “Siamo orgogliosi di questo accordo di collaborazione con gli Istituti Ortopedici Rizzoli” – sottolinea Maurizio Rossi, Direttore Divisione Kodak Health Imaging Group, perché questo costituisce un esempio concreto delle possibili sinergie fra ricerca ed industria, oggi tanto necessarie e auspicate anche dal nostro Ministero della Salute; ma soprattutto, perché questo impegno rappresenta un progetto pilota nell’ambito ortopedico i cui risultati, grazie anche alla competenza di un partner all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione come gli Istituti Rizzoli, potranno tradursi in effettivi vantaggi a beneficio della salute dei pazienti e dell’intero sistema sanitario”.  
   
   
UNA RICERCA TRIESTINA DANNI ACUSTICI: NUOVE PROSPETTIVE ALLO STUDIO PROTESI PIÙ SENSIBILI E COSTRUITE SU MISURA IN BASE AL DEFICIT DEL SINGOLO UTENTE  
 
Trieste, 7 aprile 2004 - Aiutare a correggere i lievi problemi di sordità a chi dell’udito ne fa una professione socialmente molto importante: gli interpreti. Questo l’obiettivo che vuole raggiungere la tesi sperimentale “Valore dello screening audiometrico nell’interpretazione simultanea” realizzata da Elena Morello con il contributo di Area Science Park in collaborazione con l'Artificial Perception Laboratories del Dipartimento di Elettrotecnica, Elettronica ed Informatica (Deei) dell’Università degli Studi di Trieste. Il progetto rientra nel Programma Operativo della Regione Fvg per il “Miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico” che prevede interventi finanziari a sostegno della realizzazione di tesi sperimentali da svolgersi in impresa. Lo studio condotto da Elena Morello, da poco laureatasi alla Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, si è avvalso infatti della collaborazione della Audiolinea, un’azienda giuliana che oltre a produrrre apparecchiature acustiche e diagnostiche commercializza dal 1999 anche protesi acustiche per la Amplifon di Milano. Fulcro di questa ricerca uno strumento, realizzato degli ingegneri del Deei, in grado di porre rimedio alla difficoltà di percepire il suono di alcune consonanti di una lingua straniera comprendente frequenze uditive diverse da quelle della lingua madre. In pratica aiutare a correggere quei lievi problemi di udito che possono creare fraintendimenti nell’ascoltare suoni somiglianti tra loro, soprattutto se appartenenti a lingue straniere. Lo strumento, uno speciale filtro acustico posto tra la console e le cuffie usate dall’interprete, è stato messo a punto dal Deei tarandolo direttamente su alcuni potenziali utenti in base alle singole esigenze uditive, come si fa normalmente ad esempio con le lenti ottiche. Il filtro, va ad agire a livello delle frequenze colpite dal deficit portandole a una soglia idonea alla percezione, permettendo un miglioramento qualitativo della performance dell’interprete e una traduzione simultanea più fluida. «La responsabilità dell’interprete nel momento della traduzione è molto forte - spiega Elena Morello - soprattutto quando tratta argomenti di discipline delicate quali l’economia o la medicina. Gli risulta quindi indispensabile comprendere perfettamente, tramite una percezione ottimale, in modo da tradurre e poter restituire un messaggio corretto e fedele all’originale». I risultati di questo studio troverebbero applicazioni oltre che nell’ambito di alcune categorie professionali, come quella degli interpreti appunto, anche a livello sociale aprendo enormi possibilità alle persone affette da sordità. In Italia infatti il 12% della popolazione adulta presenta deficit uditivi tali da richiedere una terapia medico-chirurgica o l’utilizzo di protesi. In una Regione poi come il Friuli Venezia Giulia, in cui le persone in età avanzata rappresentano una percentuale piuttosto elevata, è sempre crescente la domanda e l’interesse verso nuovi strumenti diagnostici o terapeutici per i danni acustici permanenti. In quest’ambito si inserisce bene nel progetto il coinvolgimento di aziende come la Audiolinea e la Amplifon, che hanno fornito il supporto tecnico specializzato per i test audiometrici oggetto di tesi e che potrebbero rendere commerciabili gli ulteriori sviluppi di questa nuova strumentazione tuttora allo studio nei laboratori del Deei. «I primi risultati raggiunti con questo nuovo filtro - spiega Antonio Boscolo, ingegnere del Deei e responsabile del progetto -sono molto interessanti, ma la ricerca deve continuare coinvolgendo i medici otorinolaringoiatri, per studiarne gli effetti a lungo termine sulla salute del paziente, e le aziende stesse che potrebbero miniaturizzare lo strumento per renderlo fruibile come le attuali protesi acustiche».  
   
   
SUPERTRONIC E SITEAM INSIEME PER LE FARMACIE DEL SUD ITALIA  
 
Milano, 7 aprile 2004 – Grande successo in Sicilia, Calabria e Sardegna per le nuove stampanti fiscali Scriba8 di Supertronic, distribuite sul territorio da Siteam, uno dei principali rivenditori, specializzato nella realizzazione e progettazione di software gestionali nel settore farmaceutico. Sono infatti già 50 le farmacie che hanno adottato la stampante Scriba 8 e si prevede che ben presto supereranno le 300. La stampante fiscale di Supertronic è ideale per il punto vendita poiché oltre ad avere un design innovativo ed elegante riesce ad ottimizzare gli spazi rendendo ordinata l'immagine dei banconi e consente di svolgere più funzioni in modo semplice e veloce. "Abbiamo scelto Scriba8 di Supertronic perché è una stampante fiscale che è in grado di sostituire totalmente gli ingombranti registratori di cassa: le sue dimensioni sono infatti ridottissime" afferma Domenico Conti, Responsabile Commerciale di Siteam. "L'elevata velocità di stampa è un altro fattore che ha colpito noi ma soprattutto i nostri clienti, che sono molto soddisfatti anche della ricchezza di informazioni contenute nello scontrino, quali documentazione fiscale e sanitaria". "Proprio queste funzioni e caratteristiche innovative e tecnologiche ci hanno spinto a scegliere la stampante fiscale Supertronic quale soluzione ideale per completare le sinergie operative del nostro software gestionale Farmasim, adottato dalle farmacie che consente un pieno controllo dell'operato dei collaboratori". Scriba 8 è dotata anche del giornale elettronico su Compact Flash Card, che consente di memorizzare i dati risparmiando al tempo stesso sulla carta e dando la possibilità di mantenere un archivio fiscale ordinato e senza sbavature. Avendo inoltre la possibilità di tenere in memoria tutti i dati inseriti a computer, consente di ridurre sostanzialmente gli errori di battitura e di conseguenza le correzioni e gli annullamenti degli scontrini emessi. "Siamo molto soddisfatti dei risultati che siamo riusciti ad ottenere nel settore farmaceutico grazie alle numerose vendite di Scriba8 con l'ottimo lavoro di Siteam", spiega Mario Delgrosso, Direttore Generale di Supertronic. "Sempre più clienti sono interessati alle nostre nuove stampanti fiscali poiché oltre ad avere un design innovativo, sono la vera evoluzione dei registratori di cassa, molto affidabili da punto di vista tecnologico, sicuri nel rispetto della privacy e duttili negli utilizzi di marketing e customer care".  
   
   
“PRONTO FAMIGLIA”: CONTINUANO LE ADESIONI  
 
Roma, 7 aprile 2004 - Pronto Famiglia è il nome di un numero verde al servizio della famiglia che presto vedrà la luce grazie ad un’intuizione della Fondazione Beltrame Quattrocchi, alle diocesi italiane che hanno aderito all’iniziativa, al Forum delle Associazioni Familiari del Lazio ed al Vicariato di Roma. L’impianto del progetto prevede che i risponditori del numero verde, individuati dalla Fondazione in collaborazione con Forum e Vicariato di Roma, forniscano un orientamento sui servizi alla famiglia presenti sul territorio; a garantirne e la qualità e la positività a sostegno del matrimonio, vita e famiglia è l’apposito censimento organizzato dalla fondazione in collaborazione con le diocesi di Italia che aderiscono all’iniziativa. Saranno quindi i referenti appositamente scelti dai propri vescovi e formati e coordinati dalla fondazione a raccogliere ed inserire nel database tutte le informazioni che saranno utilizzate dagli operati del numero verde. Proprio in virtù di questo processo di formazione sono state pianificate, fino a giugno 2004, le date dei prossimi incontri regionali dei referenti diocesani del Pronto Famiglia, organizzati dalla Fondazione Bq presso una struttura diocesana. Da nord a sud Italia saranno molte le città coinvolte: da Bergamo a Rimini, da Salerno a Bari, da Calci (Pi) a Venezia. Il risultato positivo ottenuto nei precedenti incontri di formazione, che da febbraio 2004 hanno interessato le diocesi di Foggia, Assisi, Treviso, Benevento, Chieti e San Benedetto del Tronto, ha evidenziato l’importanza dell’evento come occasione per confrontare le esperienze finora maturate, in un clima di reciproca condivisione del progetto. Pronto Famiglia è un servizio di portata nazionale unico nel suo genere, in grado di mettere a disposizione degli individui che credono nella famiglia e nei suoi valori costitutivi, una serie di informazioni sui servizi pastorali, sociali e sanitari utili. Dalla consultazione della banca dati emergeranno, infatti, solo informazioni selezionate dai referenti diocesani durante il censimento del territorio, relative ad enti, associazioni e professionisti che, pur operando professionalmente, sono costantemente orientati nel normale svolgimento della loro professione, a promuovere i valori della famiglia e della vita. E’ questo il valore aggiunto del Prontofamiglia. Rintracciare ed inserire nella rete, tutti quei soggetti che operano nel quotidiano come “missionari” e non come semplici erogatori di un servizio. L’attenzione alla famiglia e ai problemi legati alla sua “sopravvivenza” riguarda sempre più ampi settori della nostra società. Le speranze generali sono per una ripresa di questo tradizionale istituto, oggi messo in difficoltà dagli stili di vita promossi dall’industria dei consumi e della cultura contemporanea. La secolarizzazione della società, emersa prepotentemente negli ultimi due o tre decenni, ha portato ad un indebolimento delle motivazioni che facevano da collante all’interno del nucleo famigliare, fino giungere, in taluni casi, a svuotarne il contenuto. Pur essendo tutti concordi nel confidare nella famiglia per risolvere i problemi del dissesto del bilancio socio-economico causati dalla denatalità, ci dobbiamo chiedere se questo può bastare a rilanciarla, o se invece si rende necessario rivalutare i punti di forza che oggi, come ieri, la rendono unica “cellula fondamentale della società”. Per questo, la famiglia ha bisogno, più che nel passato, di non sentirsi più sola, antiquata e superata da altre forme di aggregazione parentali. Il progetto della Fondazione Beltrame Quattrocchi parte dal presupposto che la famiglia di oggi ha bisogno di entrare in rete, di vivere quotidianamente quei valori che sono alla base della sua esistenza, in ogni occasione della giornata e della vita; occorre superare come ha detto il Santo Padre “ogni ingenuo ed improprio dualismo tra la vita spirituale e sociale”. E’ necessario andare oltre la semplice condivisione d’intenti, che rischia di sbriciolarsi dinnanzi alla complessità di una società che preferisce “parlare” ai singoli ed ha smesso da tempo di considerare l’individuo come membro di una famiglia. Infolink: www.Prontofamiglia.it
 
   
   
VINITALY CHIUDE CON 137MILA VISITATORI GRANDE SUCCESSO PER LA MANIFESTAZIONE DI VERONAFIERE, CHE HA REGISTRATO UN INCREMENTO DI PRESENZE DEL 5% RISPETTO AL 2003  
 
Verona, 7 aprile 2004 - Circa 137mila visitatori per la 38ª edizione di Vinitaly, che si è chiuso oggi a Veronafiere con un aumento delle presenze del 5% rispetto allo scorso anno. I visitatori esteri sono stati 27mila da 85 Paesi (+ 13% sul 2003), mentre gli espositori si sono attestati a circa 4mila (+ 4%), di cui 300 esteri (+ 32%) da 31 Paesi, che hanno utilizzato una superficie espositiva netta di 73.700 metri quadrati (+ 10%). I giornalisti hanno raggiunto quota 2.400 da 60 Paesi. Un Vinitaly da ricordare, dunque, che ha messo d’accordo espositori e operatori - il «migliore degli ultimi 20 anni secondo Gianni Zonin» -, e che conferma la sua importanza nel panorama internazionale fieristico come punto di incontro tra produttori vitivinicoli, distributori, ristoratori e importatori di tutto il mondo, una piazza di confronto ed un crocevia di affari e di idee in grado di accompagnare e di guidare il rilancio del settore. «Siamo molto soddisfatti dei risultati della manifestazione», commenta Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, «e della grande presenza istituzionale, che premiano lo sforzo organizzativo compiuto dalla struttura e anche dalla città, coinvolta come non mai nel successo dell’iniziativa. L’obiettivo di consolidare e di migliorare quanto fatto lo scorso anno è stato realizzato e rappresenta uno stimolo per fare ancora meglio il prossimo anno. Oltre ai contatti si sono conclusi contratti, si sono rivisti in gran numero gli operatori esteri, i servizi sono stati efficienti e puntuali». «Un successo», prosegue, «che vogliamo esportare all’estero, perché Vinitaly deve vivere anche per gli altri 360 giorni dell’anno. Per questo abbiamo organizzato Vinitaly Moscow il prossimo 24 giugno, Vinitaly Us Tour il 26 ed il 28 ottobre a Miami e San Francisco, e Vinitaly China dal 24 al 26 novembre. Siamo un supporto per le imprese nella loro strategia di internazionalizzazione e nella conquista di nuovi mercati». I giudizi degli espositori sono positivi. «L’organizzazione è migliorata sia all’esterno sia nei servizi», osservano al Giv (Gruppo italiano vini). «Anche i nostri clienti sono stati contenti». Carlo Alberto Panont, coordinatore del Salone della Lombardia e direttore del Consorzio Oltrepò Pavese, esprime altrettanta soddisfazione, evidenziando l’affluenza di un pubblico di qualità. Anche la nuova numerazione dei padiglioni e la sistemazione più organica, temuta all’inizio dagli espositori, ha dimostrato la sua validità. «Oltre ai servizi è migliorata la pubblicità sulla manifestazione», spiega Nadia Zenato, della cantina veneta Zenato. «Se continua così», prosegue, «avrà sempre maggiori successi, ma certo non bisogna fermarsi». Anche i visitatori non professionali hanno dimostrato quest’anno una maggiore qualità della presenza. Merito in parte degli eventi organizzati per gli appassionati nell’ambito di Vinitaly for you al Palazzo della Gran Guardia in centro città. Merito però anche di una crescita della cultura del vino fra i consumatori, che per questo si affacciano agli stand con la voglia di conoscere e non solo di bere. Forse per questo molti espositori, sia grandi che piccoli, hanno detto di non volere un Vinitaly completamente chiuso ai non operatori. «Sono loro», hanno commentato in molti, «che poi comprano o chiedono i nostri vini al ristorante». Angelo Gaja mette l’accento sull’«azione costante, puntuale e precisa da parte di Veronafiere, volta a sensibilizzare le istituzioni e le associazioni di operatori della città di Verona e del suo circondario. Ci sono stati investimenti orientati al potenziamento delle strutture, dei parcheggi e di altro ancora». «La città», osserva, «mi è sembrata accettare meglio la gioiosa fatica del Vinitaly, con alberghi e ristoranti più attenti a fornire un servizio di maggiore qualità ad espositori e visitatori. Gianni Zonin non ha dubbi: «Si tratta del migliore Vinitaly degli ultimi 20 anni per organizzazione e presenza di operatori italiani e stranieri. Complimenti ai responsabili di Veronafiere. Grande successo quest’anno per la Sicilia, ma il prossimo anno sarà la volta della Maremma». Per Jacopo Biondi Santi «la fiera è andata oltre le aspettative ed è stata all’insegna della qualità. Presenti quasi tutti gli operatori, soprattutto italiani, ma non sono mancate nemmeno le partecipazioni dall’estero. E’ un buon segnale, che dimostra che il mercato ha cominciato a muoversi dopo che i primi due mesi e mezzo dell’anno non hanno invece brillato». «Nel mercato però», conclude, «rimangono ancora troppi vini e vignaioli improvvisati». Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico, commenta: «E’ stato il Vinitaly che tutti attendevano, il Vinitaly della positività, che è l’atteggiamento ideale di ogni imprenditore piccolo o grande che sia. L’augurio per il prossimo anno è che sia una manifestazione senza la battaglia dei prezzi del vino».  
   
   
"SAPORE DI MARE": VIAGGIO NELL'UNIVERSO ITTICO  
 
Genova, 7 aprile 2004 - Si svolgerà a Genova dal 4 al 7 giugno prossimi l'edizione di "Sapore di Mare" 2004. La manifestazione è il primo grande progetto italiano sulla pesca responsabile, sulle tecnologie, sui sapori e sulle tradizioni del pesce, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dalla Regione Liguria, e realizzato dalla Fiera di Genova in collaborazione con Agci Pesca, Federcoopesca, Lega Pesca, Api, Federpesca e Unci pesca. "Sapore di Mare" è l'insieme di tre eventi. "Fishingprof", rivolta agli operatori professionali della fiera ittica. "Slow Fish", un viaggio con tutti i sensi per degustare, conoscere e capire il mare, i suoi uomini, i suoi prodotti, la sua gastronomia. E "Arted'amare", ovvero l'insieme delle iniziative culturali per riscoprire le tradizioni della pesca nel nostro paese e nel mondo. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/saporedimare/index.html  
   
   
IAFIL A FILO: NOVITÀ DI PRODOTTO E DINAMISMO AZIENDALE  
 
Milano, 7 aprile 2004 - Iafil, azienda dinamica e capace di leggere l’evoluzione del mercato in termini di risposta immediata, ha partecipato all’ultima edizione di Filo con due importanti novità, che coinvolgono non solo il prodotto presentato, ma anche la propria realtà produttiva: - una friendship con Valfil: una sinergia operativa per una collezione tessitura completa - una nuova branch per garantire il prodotto: Iafil & Co L.t.d Iafil e valfil: una sinergia operativa per la nuova collezione tessitura Autunno-inverno 05-06 Filo è stato il trampolino di lancio della friendship tra Iafil e Valfil, due marchi d’eccellenza per una collezione tessitura completa in termini di specializzazione e di know how. Una sinergia che ha permesso di presentare un’offerta a 360° nel campo del cotone, che spazia dal greggio specializzazione di Valfil a tutte le soluzioni tintoriali in cui Iafil vanta riconosciuta leadership. Una strada costruita e percorsa insieme per essere sul mercato, accanto al Cliente forti delle proprie specializzazioni, concentrati sul core business, competitivi e vincenti. A Filo è stata presentata la Collezione Autunno-inverno 2004/05 completa non solo in termini di tipologia di prodotto, di costruzione, di performances, ma pensata anche per soluzioni di stile e utilizzi che ne sottolineano il comfort autentico, la naturalità, la funzionalità. Una collezione che opera sugli effetti di colore, sugli aspetti, sulle finezze e sui finissaggi, enfatizzata dalla leggerezza dei titoli finissimi, dalla mano crêpe o morbidissima dei materiali, dagli spessori mossi o dalla mano liscia e soffice. Tipologie di filatura che propongono una metodologia tradizionale per esaltare la semplice perfezione dei filati in cotone Pima Peruviano, o una tecnica innovativa che utilizza un getto d’aria per rendere le fibre parallele, per filati nitidi, essenziali, estremamente puliti. Una lavorazione “specialized” nella forza della ritorcitura per prodotti performanti: i Voile e i Crêpe ad altissima torsione, in titoli fini e finissimi. La collezione percorre poi la strada degli effetti: giochi di superfici negli effetti bottonati e frisée e di volume. Giochi di colore che propongono uno stile chanel ritrovato in un filo semplice e prezioso; le fiammature e gli effetti random e irregolari delle cromie di tintura, ottenuti dalla costruzione del filato o dai trattamenti applicati; aspetti brinati o stone wash, effetti corrosione o anticatura per una forte attenzione alla moda e alle sue sfaccettature. Iafil & Co L.t.d.: una nuova branch per garantire il prodotto Iafil ha dato vita a una nuova branch Iafil & Co L.t.d. A Hong Kong per garantire l’alta qualità e sicurezza del prodotto. Nata per la produzione Far East, Iafil & Co L.t.d. Propone un filato made in Italy con lavorazioni successive controllate localmente da un partner manageriale, Alberto Aliverti, secondo l’italian concept . La volontà di essere presenti sul mercato globale con la forza di un filato di eccellenza, con un servizio diretto che offra disponibilità immediata per le esigenze di produzione locale.  
   
   
TRANSPOTEC -LO ITEC 2004 IL SALONE RICONOSCIUTO NEL CIRCUITO OICA. -DEBUTTA IL “CLUB DELL ’INNOVAZIONE ”. VERONA,22,23,24,25 APRILE 2004  
 
Verona, 7 aprile 2004 - E ’ in piena attività la macchina organizzativa che sta lavorando alla nuova edizione,la nona,di Transpotec Logitec che si terrà a Verona Fiere dal 22 al 25 aprile 2004 . Il primo obiettivo degli organizzatori è quello di eguagliare per numero di espositori,e loro soddisfazione,la precedente edizione,quella del 2002.Con i sui 845 espositori finali per un ’area complessiva utilizzata di 150.000 mq,-l ’intero quartiere fieristico di Verona -quella del 2002 è stata infatti un ’edizione record,coronamento della crescita costante di un salone partito nel 1988 con 143 espositori su un ’area di 24.000 mq.E che in 16 anni è diventato leader continentale.Da quest ’anno va aggiunto che il Salone ha ottenuto il riconoscimento Oica – International Organization of Motor Vehicle Manufactures – ambita certificazione mondiale dei costruttori.In Europa sono tre oggi le manifestazioni riconosciute dall ’Oica:transpotec Logitec di Verona (I),l ’esposizione di Hannover (D)e quella di Amsterdam (Nl). Più ambizioso del 2002 è invece l ’obiettivo che Transpotec si pone per l ’affluenza dei visitatori.Si vuole,infatti,superare la soglia delle 80.000 presenze,appena sfiorate nel 2002.Importanti novità sono state introdotte e altre sono allo studio per poter raggiungere tale risultato. La scelta della data – da giovedì 22 a domenica 25 aprile – evita i ponti festivi che due anni fa – complice il calendario –avevano creato qualche problema ai visitatori. Ma gli aspetti più inediti del prossimo Transpotec Logitec,una fiera attenta alle novità, riguardano i servizi messi a disposizione degli espositori per realizzare un contatto sempre più approfondito e proficuo con i visitatori. Per occuparsi di questo aspetto farà il suo debutto il “Club dell ’Innovazione ”. Costituito,oltre che da Transpotec,da media sponsor e Aziende leader,il Club organizzerà una fitta rete di workshop,della durata di 50 minuti ciascuno,con percorsi tematici,realizzati direttamente dalle aziende espositrici per una platea di opinion maker e decisori del mondo del trasporto e della Logistica. Per ogni singolo percorso,sarà rilasciato un diploma di partecipazione.Obiettivo delle iniziative è quello di fornire informazioni approfondite sulle innovazioni per far apprezzare al meglio tutte le potenzialità dei mezzi e dei singoli componenti,delle nuove tecnologie informatiche e telematiche oggi installabili nei veicoli e negli ./.. Accessori e in generale ogni innovazione che i costruttori e i fornitori di servizi apportano. E ’ uno sforzo del Salone per aumentare le possibilità per gli espositori di trasferire agli operatori maggiori informazioni e contenuti tecnici e rendere in questo modo più interessante il Salone e più produttiva la loro presenza. Inoltre,degli specifici “focus ” saranno organizzati per i commerciali leggeri.Una categoria di veicoli con un ’utenza molto segmentata e non facilmente raggiungibile e che ha acquisito un ’importanza sempre più rilevante all ’interno del salone e che,con la presentazione dei nuovi nati delle maggiori case,ha fatto la parte del leone anche nel corso dell ’edizione 2003 di Transpotec Show a Parma. Accanto alle novità,immutata la tradizione che ha fatto diventare grande il Salone.i settori dedicati alle case costruttrici dei veicoli industriali e commerciali,gli allestitori e i carrozzieri,i rimorchisti sia italiani che stranieri;le apparecchiature per officine di revisione dei veicoli industriali e la logistica che,insieme alla sicurezza,alla filiera degli isotermici,alle infrastrutture,all ’intermodalità,all ’informatica e alla telematica, confermano il pieno utilizzo di un intero padiglione. Intensificata è anche l ’attenzione nei confronti degli operatori stranieri,in particolare verso quelli dell ’Europa dell ’est:Romania,bulgaria,paesi dell ’ex Iugoslavia,bielo Russia, Polonia,ungheria,repubblica Ceca e Slovacchia.le flotte di questi paesi,spesso al servizio di imprese italiane che hanno delocalizzato nell ’Est europeo,percorrono le nostre strade.A loro Trasnpotec vuole presentare la produzione di mezzi e carrozzerie italiane. Per questi Transpotec rappresenterà un momento di scambio e informazione di grande qualità al quale parteciperanno:enti di collaudo e certificazione,tecnici,importatori, officine di assistenza,rappresentanti e agenti. Non mancheranno infine gli spazi del confronto sulle grandi opere infrastrutturali,sulle norme da poco introdotte in materia di sicurezza e sulla situazione economica.E ’ quest ’ultimo un aspetto molto sentito in una situazione di crisi e rilevante per un settore così trasversale a tutto l ’apparato produttivo. Anche per la difficoltà del momento,gli organizzatori sono convinti che Transpotec Logitec 2004 confermerà tutta la sua capacità attrattiva nel mondo dell ’autotrasporto europeo.La sua collocazione leader e le innovazioni costantemente introdotte lo hanno fatto diventare,infatti,un appuntamento irrinunciabile per tutti gli operatori.  
   
   
CHRYSLER VOYAGER 2004: MAGGIORE COMFORT E SICUREZZA PER VIVERE L'EMOZIONE DEL VIAGGIO MAGGIORE SICUREZZA A BORDO CON AIRBAG A TENDINA LUNGO LE TRE FILE DI SEDILI E CUSCINO GONFIABILE A PROTEZIONE DELLE GAMBE LATO CONDUCENTE  
 
Roma, 7 aprile 2004 - Chrysler è un marchio capace, da sempre, di reinventare l'auto e creare emozioni da vivere. Venti anni fa, il gruppo Chrysler inventa con Voyager il segmento dei Multi Purpose Vehicle mantenendo inalterata la sua leadership fino ad oggi. Dalla sua introduzione, Chrysler Voyager è sinonimo di comfort, eleganza ed espressione di un'esperienza di guida libera da stress. Il piacere di guida, la versatilità e lo stile di Chrysler Voyager trovano oggi la loro evoluzione nel nuovo model year che aggiunge ancora maggiore comfort e stile ad uno status-symbol mondiale. La gamma 2004 si arricchisce della nuova versione 2.8 Crd Automatic, il primo Voyager mai costruito in venti anni di produzione che unisce l'autonomia della motorizzazione turbodiesel common-rail alla comodità del cambio automatico. Il 2.8 Crd si affianca alla motorizzazione 2.5 Crd con cambio manuale a 5 marce e sarà disponibile presso gli show-room Chrysler a partire dal prossimo 17 aprile. Insieme al nuovo motore e la trasmissione automatica, Chrysler Voyager model year '05 presenta un frontale rinnovato ed una nuova dotazione di sicurezza che gli consentiranno di confermare la sua leadership nel competitivo segmento degli Mpv. "Con vent'anni di esperienza nel settore dei monovolume ed oltre 10 milioni di veicoli venduti" ha detto Dieter Zetsche, President and Ceo del gruppo Chrysler "continueremo a proporre la formula del monovolume ed attrarre verso questo segmento un pubblico sempre più vasto. Siamo molto orgogliosi di ogni nuova soluzione tecnica che introduciamo sul mercato e di ogni vettura che mettiamo in circolazione. I monovolume fanno parte del Dna della nostra azienda e sono sinonimo del marchio Chrysler". Da quando, nel 1983, il gruppo Chrysler ha presentato il primo monovolume, ne ha continuato a sviluppare, adattare e migliorare le caratteristiche rendendole sempre più vicine alle esigenze dei clienti di tutto il mondo. Comfort e spazio per sette persone, massima versatilità ed eleganza hanno reso Voyager un'autentica icona del marchio Chrysler. I monovolume Chrysler sono attualmente in vendita in oltre cento Paesi ed hanno ricevuto più di 150 premi e riconoscimenti internazionali. Insieme al nuovo motore 2.800 turbodiesel common-rail (2.8 Crd) ed alla trasmissione automatica, Chrysler Voyager comprende una serie di aggiornamenti estetici e nuovi equipaggiamenti per la sicurezza dei passeggeri: Design Il frontale di Chrysler Voyager presenta un aspetto profondamente rinnovato. I quattro fari ed il nuovo disegno della mascherina, ora più importante, conferiscono a Voyager "il nuovo volto Chrysler". Lateralmente, le modanature laterali ed i cerchi di nuovo disegno aggiungono a Voyager ancora più fascino ed eleganza. Airbag a tendina lungo le tre file di sedili Gli airbag a tendina posti lungo tutta la fiancata, dal primo al quarto montante del tetto, proteggono gli occupanti di tutte e tre le file di sedili. Cuscino gonfiabile a protezione delle gambe lato conducente Novità assoluta nel segmento, il cuscino gonfiabile a protezione delle gambe del conducente è di serie su tutta la gamma Voyager. Il suo funzionamento prevede l'attivazione simultanea all'apertura degli airbag e permette di mantenere il conducente nella corretta posizione rispetto agli airbag proteggendo la parte superiore delle gambe in caso d'impatto. Avviso "cinture di sicurezza non allacciate" Il nuovo dispositivo interviene con una spia acustica e luminosa qualora il conducente avvii la vettura senza avere allacciato correttamente le cinture di sicurezza. Inoltre, l'equipaggiamento del nuovo Chrysler Voyager si arricchisce del dispositivo di assistenza nelle manovre in retromarcia e di un modulo interno con guide lungo il soffitto che permette di inserire fino a 6 scomparti porta-oggetti staccabili (disponibili di serie sulle versioni Limited da settembre 2004 ). 2.8 litri turbodiesel common-rail e trasmissione automatica La motorizzazione 2.8 Crd turbodiesel common rail abbinata al cambio automatico a quattro velocità, rende Chrysler Voyager la vettura ideale per vivere il piacere del viaggio nel comfort e l'eleganza di un salotto. Il 2.8 Crd adotta il propulsore Powertech 16 valvole Dohc, l-4 da 2.766cc che ha già dato ampia dimostrazione delle sue potenzialità su Jeep Cherokee su cui è equipaggiato dal 2002. Il motore è in grado di sviluppare una potenza di 150 Cv a 3.800 ed una coppia massima di ben 36,7 kgm (360 Nm) a 2.100 giri al minuto, la più alta del segmento. Chrysler Voyager 2.8 Crd Automatic raggiunge una velocità massima pari a 180 km/h ed assicura consumi di gasolio pari a 8,4 l/100km nel ciclo misto e 6,6 l/100 km nell'uso extraurbano: ciò si traduce in un autonomia superiore a 1.100 km. La fluidità di marcia ed il massimo comfort nell'uso cittadino sono garantiti dal cambio automatico a quattro velocità, con overdrive. La trasmissione automatica è inoltre dotata di modalità kick-down e consente al conducente di controllare il passaggio alla marcia successiva semplicemente dosando la pressione su pedale dell'acceleratore. Maggiore sicurezza " I monovolume sono tra i veicoli più sicuri che possiamo incontrare sulle nostre strade" ha affermato Mike Donoughe, Vice President Family Vehicle Product Team del gruppo Chrysler. "Con il nuovo Voyager abbiamo voluto migliorare ulteriormente la sicurezza a bordo per offrire agli occupanti la massima protezione in caso d'incidente". In tutte le prove di crash-test, impatto frontale disassato e laterale incluse, Chrysler Voyager ha mostrato un comportamento eccellente, offrendo un'ottima protezione a conducente e passeggeri. Tutte le versioni del nuovo Chrysler Voyager presentano importanti modifiche ai sistemi di sicurezza passiva tra cui airbag anteriori multi-fase, nuovi pretensionatori delle cinture, airbag a tendina lungo l'intera fiancata, cuscino gonfiabile a protezione delle gambe del conducente e sistema di riconoscimento d'urto. Quest'ultimo consente di dosare l'apertura degli airbag anteriori sulla base della decelerazione subita da conducente e passeggero in caso d'incidente. I nuovi airbag a tendina di serie sono posti dal primo al quarto montante del tetto lungo tutta quanta la lunghezza delle fiancate. Si aprono verso il basso per proteggere in caso di impatto laterale gli occupanti di tutte e tre le file di sedili. Gli airbag a tendina sono dotati di sensori d'urto che ne permettono l'apertura solo sul lato dove è necessario. Tutte le versioni di Chrysler Voyager sono dotate di cinture di sicurezza anteriori con limitatori di forza e pretensionatori che assicurano un'ottima ritenuta riducendo al contempo l'eccessiva pressione sul torace degli occupanti. Un sistema di segnalazione acustico e luminoso interviene qualora il guidatore non allacci le cinture di sicurezza. Chrysler Voyager è dotato di attacchi Latch/isofix per i seggiolini di sicurezza per bambini sui sedili della seconda fila. Progettata dall'interno verso l'esterno " Continuiamo a mantenere la leadership nel segmento dei monovolume perché le progettiamo dall'interno verso l'esterno" ha detto Trevor Creed, Senior Vice President Design del gruppo Chrysler. "Per la nuova versione di Chrysler Voyager abbiamo introdotto un lungo elenco di novità ed alcuni significativi ritocchi alla carrozzeria. In breve, abbiamo reso ancora più attraente quella che era già il più bel monovolume in circolazione, restando al tempo stesso fedeli ad una formula ampiamente collaudata. Una formula vincente che ha come principali ingredienti lo spazio per sette persone, la posizione rialzata delle poltroncine, la bassa soglia di accesso, la trazione anteriore e la disposizione flessibile dei sedili." Il nuovo Chrysler Voyager ha un design ancora più raffinato ed elegante. Il frontale è caratterizzato da una nuova mascherina e da quattro fari che conferiscono a Voyager "il nuovo volto Chrysler"': il disegno della griglia è stato recentemente adottato con successo dai nuovi modelli Chrysler e definirà il frontale delle vetture che verranno introdotte nel prossimo futuro. Nuove modanature laterali e cerchi di nuovo disegno rendono ancora più attraente il nuovo Chrysler Voyager. Con la produzione 2004 sono inoltre previsti tre nuovi colori per la carrozzeria: Light Khaki, Dark Khaki e Deep Beryl Green.  
   
   
DOMENICA 18 APRILE 2004 SI APRONO LE CELEBRAZIONI DEDICATE A GIUSEPPE TERRAGNI ARCHITETTO EUROPEO PRENDE IL VIA UN ANNO DI MANIFESTAZIONI, CON MOSTRE, CONFERENZE, CONVEGNI, WORKSHOP E SPETTACOLI  
 
Como, 7 aprile 2004 - Si aprono il 18 aprile 2004 le celebrazioni in onore di Giuseppe Terragni, padre del razionalismo italiano, a cent’anni dalla nascita. Per l’occasione si è costituito il comitato nazionale Gt04, presieduto da Attilio Terragni, che presenta come responsabili scientifici internazionali Daniel Libeskind, Rafael Moneo e Peter Eisenman. Le celebrazioni hanno ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali, della Regione Lombardia - Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Como - Assessorato alla Cultura-assessorato al Turismo, del Comune di Como - Assessorato Cultura e Turismo, della Guardia di Finanza - Comando Provinciale di Como, il sostegno della Camera di Commercio di Como, del Consorzio Comense Inerti e di Prospecta, e il contributo della Fondazione Cariplo e di Pirelli Re. A Villa Erba di Cernobbio, alle ore 11.00, ci sarà l’apertura ufficiale delle manifestazioni Gt04. Alle ore 11.45, sempre a Villa Erba, Daniel Libeskind, architetto vincitore del concorso per la ricostruzione delle Twin Towers di New York, terrà una conferenza dal titolo “Life after life: what I love about Terragni”. Molte altre saranno le iniziative. Ad esempio, si apriranno al pubblico, con visite guidate, alcuni degli edifici progettati da Terragni a Como, come l’ex Casa del Fascio, l’Asilo Sant’elia, il Novocomum, la Casa Giuliani Frigerio, la Casa Pedraglio, la Casa del floricultore, le Case di via Anzani e il Monumento ai Caduti, mentre la manifestazione “Aerei in volo”, proporrà, in collaborazione con l’Aeroclub di Como, la visione delle opere di Terragni dall’alto, a bordo di un idrovolante. Alle ore 15, sotto i portici del Broletto (piazza del Duomo) verrà aperto l’Infospazio Gt04, un punto di riferimento per i turisti, i visitatori che durante il periodo degli eventi transiteranno per la città, con una libreria dove si potrà acquistare il materiale prodotto in occasione del Centenario e, allo stesso tempo, luogo deputato alle conferenze stampa e alle inaugurazioni. Una struttura sempre visitabile, animata da proiezioni di filmati riguardanti manifestazioni e opere. A seguire, sempre al Broletto, John Warwicker, architetto e fondatore di Tomato, Paolo Rosselli, fotografo, e Luca Molinari, responsabile scientifico del settore architettura della Triennale di Milano, presenteranno “Atlante Terragni”, prima pubblicazione prevista per le celebrazioni del centenario. Questo è un atlante - che si configura come una sorta d’introduzione agli avvenimenti, alle mostre e alle manifestazioni previste nel programma Gt04 - di tutte le opere costruite, ad eccezione del monumento a Roberto Sarfatti, localizzate in Lombardia. Il testo, in italiano e inglese, (ed. Skira), ha un particolare riferimento alle documentazioni d’archivio, alle ricerche e agli stessi suoi scritti (dai carteggi alle relazioni accompagnatorie dei progetti, alle annotazioni personali) che fino a oggi non sono state debitamente raccolti e commentati. L’atlante è curato da Daniel Libeskind, Attilio Terragni e John Warwicker. Si tratta di un volume monografico di grande prestigio il cui progetto nasce dalla collaborazione tra il lavoro di studi compiuto negli ultimi due anni sull’inedito archivio fotografico di Giuseppe Terragni e l’attenzione del fotografo Paolo Rosselli che, dopo l’esperienza della mostra di Terragni alla Triennale di Milano, ha iniziato una ricerca personale sulla sua opera, con riprese fotografiche dello stato dei luoghi. Il catalogo contiene in allegato una guida di architettura, curata da Alessandra Coppa, sempre bilingue, di tutte le opere eseguite e progettate da Giuseppe Terragni a Como. La guida avrà carattere scientifico, divulgativo e conterrà cartografie, progetti, immagini e itinerari. In più, verrà presentato l’annullo speciale dedicato a Giuseppe Terragni, realizzato per l’occasione dalle Poste Italiane. E al chiostrino di Sant’eufemia (piazzolo Terragni), rimarrà aperta, fino al 24 aprile, la mostra filatelica “L’architettura e l’arte europea del Xx secolo nei francobolli dei collezionisti”, a cura del Club Esperia. Oltre a essere il nome legato alle celebrazioni per il centenario, “Terragni architetto europeo” è anche il titolo della mostra – inaugurazione alle ore 16.30 - in programma dal 20 aprile al 30 novembre 2004 nella ex-chiesa di San Francesco, che presenta l’opera completa di Giuseppe Terragni: ottantadue progetti con materiale originale proveniente dall’archivio del Centro Studi, riproduzioni fotografiche e proiezioni multimediali. Alle 18.00, alla ex Casa del Fascio, verrà inaugurata la segnaletica informativa, e alle 18.30 Paolo Portoghesi terrà una conferenza dal titolo ”Terragni: italianità di un architetto europeo”, che affronterà il problema del rapporto tra Terragni e il Fascismo e la difficile scelta dell'architetto comasco di conciliare la sua adesione al movimento moderno, come si era configurato in Europa negli anni Venti, con la volontà di esprimere in quell'ambito una specificità italiana legata ad una idea di tradizione come innovazione nella continuità. La lunga giornata inaugurale dedicata a Terragni continuerà con altri appuntamenti serali. Al Teatro Sociale di Como, alle ore 20.30, si terrà lo spettacolo teatrale “Omaggio a Terragni. Guardia alla luna” di Massimo Bontempelli, musiche di Gian Francesco Malipiero, tratto da un’idea di Luca Ronconi, e a cura del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, in collaborazione con Teatro Sociale di Como – As.li.co. L’ultimo evento sarà alla Casa del Fascio e in Piazza del Popolo che si apre di fronte all’edificio. Qui si terranno una serie di illuminazioni e proiezioni luminose che ridaranno nuova immagine all’edificio progettato da Terragni e all’ambiente circostante. All’interno della ex Casa del Fascio, invece, si inaugurerà, alle 22.30, una mostra multimediale dal titolo “Terragni fra ragione e utopia” - aperta fino al 26 settembre - ideata da Pier Paolo Venier con la collaborazione di Alberto Longatti e realizzata da Ppv di Milano, attraverso la quale sarà possibile una rilettura della costruzione e della storia di questo capolavoro dell’architettura italiana del novecento. Infolink: www.Gt04.org  
   
   
IL MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO DEL SACRO MONTE SOPRA VARESE APERTO PER PASQUA ECCEZIONALMENTE IN MOSTRA VOLTO DI CRISTO DI GEORGES ROUAULT  
 
Varese, 7 aprile 2004 - Anche quest’anno, come ormai da tradizione, il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese rimarrà aperto al pubblico durante le festività pasquali: sabato 10, domenica 11 (solo il pomeriggio) e lunedì 12 aprile 2004, per permettere ai pellegrini e ai visitatori che raggiungono la Via Sacra e il Santuario di S. Maria del Monte di visitare la collezione del Museo, quale naturale completamento di questo singolare itinerario di arte e di fede. Sulla scia del successo delle analoghe iniziative legate all’Assunzione, Natale ed Epifania, giovedì 1 e 8 aprile 2004, alle ore 15.30, la Conservatrice del Museo, Dott.ssa Laura Marazzi, offrirà una visita guidata gratuita (max 20 persone), compresa nel prezzo del biglietto, dal titolo Pasqua per immagini. Percorso iconografico alla scoperta dei simboli legati alla Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Le prenotazioni si possono effettuare telefonando al museo (0332.212042) oppure mandando la propria adesione alla casella di posta elettronica info@museobaroffio.It. Il Museo rimarrà aperto anche i pomeriggi di domenica 25 aprile, sabato 1 maggio e mercoledì 2 giugno (15 – 18.30). Si segnala inoltre la possibilità di aperture straordinarie, da effettuarsi su richiesta per gruppi superiori alle dieci persone, così come l’offerta di visite guidate, sempre su prenotazione. Per agevolare l’accesso del pubblico è da sempre attivo un sistema di prenotazione di visita con o senza guida abilitata. Le prenotazioni devono pervenire dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 via telefono o fax al numero 0331.777472; sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 al numero 340.6793636. Il costo del biglietto intero è di Euro 3,00; il biglietto ridotto è di Euro 1,00 ed è riservato a gruppi superiori a 10 persone, visitatori sino a 18 e oltre 65 anni, studenti, soci Tci e possessori di Welcome Card. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito ufficiale del Museo www.Museobaroffio.it. In occasione della Pasqua verrà eccezionalmente esposto in museo fino al 16 maggio un Volto di Cristo (olio su tela, cm. 16,5x15) del pittore Georges Rouault (Parigi 1871-1958), espressionista francese che spesso visitò l'ambito religioso fino a essere da molti considerato il maggior pittore di arte sacra del Xx secolo. Il dipinto, che raffigura il volto del Cristo sofferente della Passione, soggetto di incessanti ricerche da parte di Rouault, si presenta quasi immagine impressa sul telo della Veronica secondo spesse linee nere e ben si accosta alla sala d'arte contemporanea del museo in cui è esposta, tra le altre, una litografia di Matisse, amico e compagno di studi di Rouault all'Accademia di Belle Arti e nello studio del pittore simbolista Gustave Moreau, dove realizzò i suoi primi dipinti religiosi. Giovedì, sabato e domenica 9.30-12.30 / 15-18.30  
   
   
A BERGAMO DALL’ 9 APRILE AL 23 MAGGIO 2004 LA MOSTRA TRENTO LONGARETTI OPERE STORICHE E NUOVI PERCORSI  
 
Bergamo, 7 aprile 2004 - La Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione di Bergamo, accoglierà dall’8 aprile al 23 maggio la mostra “Trento Longaretti. Opere storiche e nuovi percorsi”, che si presenta come un omaggio della città al professore che per tanti anni ha diretto l’Accademia Carrara. L’iniziativa è promossa dalla “Scuola di Bergamo”, Associazione Culturale Allievi e Sostenitori dell’Accademia di Belle Arti - Onlus, con il sostegno e il patrocinio della Provincia di Bergamo – Assessorato alla Cultura e con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Bergamo. La mostra, curata da Gianfranco Bruno, presenta 50 opere di un protagonista dell’arte italiana del secondo Novecento che testimoniano soprattutto la vitalità dell’artista negli ultimi dieci anni. Il tema dell’esposizione si concentra su due cicli di dipinti: Fuggiaschi e Paesaggi bruciati e una nuova serie, di recente realizzazione, composta da una decina di opere che affrontano la solitudine del vivere. Organizzata da Giovanni Bonelli, Stefania Giazzi e Serena Longaretti, l’esposizione vede la presenza anche di opere di grandi dimensioni e di dipinti, molti dei quali inediti, che rappresentano un significativo excursus antologico. Trento Longaretti. Cenni biografici Trento Longaretti (Treviglio, Bergamo, 1916) si è diplomato al Liceo Artistico di Brera a Milano dopodiché si è iscritto alla Facoltà di Architettura del Politecnico e all’Accademia di Brera scegliendo poi quest’ultima. A Brera è stato allievo di Aldo Carpi. Nel suo corso vi sono anche Cassinari, Bergolli, Morlotti, Dobrzansky, Valenti e Kodra. Nel 1936 inizia la carriera espositiva partecipando ai “Littoriali dell’Arte” e a numerose collettive a Milano, Genova, Bergamo. Nel 1939 (anno del diploma a Brera) si aggiudica il Premio Mylius e il Premio Stanga. Sono di quegli anni le frequentazioni dell'àmbito di “Corrente” (dove entra in contatto con Guttuso, Morlotti, Birolli, Sassu, Vedova), ma sono anche gli anni della guerra passata tra Slovenia, Sicilia e Albania (le immagini belliche e il profondo rifiuto della violenza sono temi che l'artista non abbondonerà più). Nel 1942 è invitato alla Biennale di Venezia (vi ritornerà nel 1948, nel 1950, nel 1956) e partecipa alla “Mostra degli artisti in armi” al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La prima personale è dell'anno seguente alla Galleria La Rotonda di Bergamo, con presentazione di Raffaello Giolli. Nel 1945 si dedica all'insegnamento e alla realizzazione di opere sacre. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. L'anno seguente vince il concorso nazionale per la direzione dell'Accademia Carrara di Bergamo nonché la Cattedra di Pittura divenendo così il successore di Achille Funi. Per venticinque anni dirige l’Accademia e nel 1978 lascia spontaneamente l’incarico. Le sue opere sono conservate, tra l’altro, in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di S. Ambrogio e nella Galleria d'Arte Sacra Contemporanea, nel Duomo di Novara, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nel Museo d’Arte Moderna di Basilea e nella Galleria d'Arte Moderna di Hamilton. Intensissima l'attività espositiva in Italia e all'estero. Nel 1999 la Casa del Mantegna di Mantova gli ha dedicato un’antologica. Lo stesso anno ha esposto a Ginevra nel Palazzo delle Nazioni Unite. Nel 2002, antologiche alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino e alla Villa Reale di Monza. Nel 2003 si segnalano mostre al Museo Civico di Treviglio e al Magazzino del Sale a Venezia in contemporanea alla Biennale di pittura.  
   
   
A BIOSFERA È DI SCENA LA CRISTALLOTERAPIA PER L’AMBIENTE E NON SOLO  
 
Padova, 7 aprile 2004.- A Padova Biosfera è stato il primo spazio pubblico concepito, progettato e realizzato con i principi della Cristalloterapia, scienza antica ed arte raffinata oltre che attuale, grazie alla quale – usando appropriatamente pietre e cristalli - si può non solo riequilibrare l’ambiente dov’è applicata, ma anche dare benessere alle persone che in quell’ambiente vivono. Quello della cristalloterapia non è un concetto nuovo, come testimoniano i documenti ed i miti più antichi: basti citare l’ametista - dal greco amethystos <­che non è ebbro> -, pietra della temperanza, che protegge dagli eccessi del bere. Anche se - merita sottolinearlo - già Sumeri, Egizi, popoli dell’Oriente e dell’Occidente, distanti e vicini, e poi Etruschi e Romani e via via tanti altri ci hanno lasciato una miriade di notizie su ciò che pietre e cristalli rappresentano e sul modo di applicare le loro doti e potenzialità. La letteratura in materia è, anche in Italia, vasta, profonda e sovente di piacevole lettura. “Qui, a Biosfera” ci illustra Luisa Malatesta, che ha ideato e progettato questo spazio creativo e progettuale, “vi sono cristalli di varia natura inseriti sia nel sottosuolo per proteggere l’ambiente ed eliminare le influenze negative tanto etiche quanto fisiche, come ad esempio le infiltrazioni dell’acqua presente in falda; sia in superficie. Diversi cristalli, infatti, sono statisistemati in vari punti, ciascuno con funzioni specifiche, a partire dal baricentro delle energie, dove ho collocato un apofillite, non comune silicato idrato fluorifero di potassio e calcio, tetragonale, di colore verde acqua, che ho trovato in India: la sua funzione è quella di distribuire uniformemente l’energia positiva nell’ambiente che lo circonda.” Quale aula migliore di Biosfera, spazio operativo dove si fa Interior Design non solo nel rispetto della nostra millenaria cultura, ma anche nella consapevole applicazione delle teorie più evolute ed attente – bioarchitettura, feng shui, cristalloterapia, aromaterapia, idroterapia, … - per un corso di quattro lezioni sul tema <­Cristalloterapia per l’Ambiente>, tenuto dalla dott.Ssa Laura Calore, sociologa, scrittrice e grande esperta di questa disciplina? Le lezioni avranno luogo in questo spazio nel centro di Padova, in via San Martino e Solferino 5, ogni mercoledì alle 20.30 dal 5 al 26 maggio. Tra i temi trattati cristalloterapia e gemmovibrazione, gemmovibrazione ed ambiente esterno, cristalloterapia per l’interno degli ambienti, cristalloterapia per il luogo di lavoro e le professioni, esempi d’interventi con cristalloterapia per l’ambiente. “Con questo corso” ci tiene a sottolineare Luisa Malatesta, “e con altri che seguiranno, mi propongo di far conoscere come e quanto si possa sublimare la l’ambiente dove viviamo, come e quanto si possa renderlo non solo adatto, ma addirittura benefico e giovevole a chi ci vive o lavora. A Biosfera ognuno potrà trovare non soltanto le teorie espresse nei corsi, ma soprattutto le conoscenze e le risorse per ideare e progettare la dimora che è più congeniale e funzionale al suo ego.”  
   
   
MUSICMARATHON2004: QUATTRO ARTISTI PER LA QUARTA TAPPA DEL 15 APRILE  
 
Milano, 7 aprile 2004 - Dopo il successo riscosso da Max De Angelis, Gatto Panceri e Roby Rossini per la terza tappa di Musicmarathon, si preparano per il quarto appuntamento ben quattro artisti: Lisa, ricordiamo il suo successo a S.remo ’98 “Sempre”, Daniele Stefani, che ormai conosciamo tutti per il suo grande successo “Un giorno d’amore”, Ana Flora per la musica dance, “Paraiso du Mundo” e Mauro di Maggio, uscito a febbraio con un nuovo singolo “Questo mai”. Ideata, organizzata e prodotta da Eventi42, Musicmarathon è realizzata in collaborazione con la Federazione contro la Pirateria Musicale, le principali case discografiche e l’alto patrocinio del Comune di Palermo, della Regione Siciliana e dell’Assessorato Turismo, per favorire il confronto fra i giovani e gli artisti. Proprio per questo ad ogni serata corrisponde un doppio appuntamento: il pomeriggio, gli artisti incontreranno i propri fans all’Università di Palermo - Facoltà di Medicina - aula Ascoli, alle 16,00, per l’Autograph Session. Sarà invece possibile ritirare gratuitamente il pass per la serata da Ricordimediastore (via Cavour 133) fino ad esaurimento. La sera, a partire dalle 22,00, al Goa, dove fra una canzone e l’altra, gli artisti si accomodano nel salottino e si lasciano intervistare dal pubblico. Musicmarathon ha inoltre stretto una collaborazione con il gruppo editoriale Tgs il quale trasmetterà l'evento la domenica successiva alle h.19.15. Per altre informazioni sugli artisti e sulle serate: www.Musicmarathon.it La quarta serata è presentata da Cartaduo. Ecco il calendario completo degli eventi: 15 aprile; 6 maggio; 27 maggio; 10 giugno; 24 giugno; 8 luglio.  
   
   
INDUSTRIA, ARTE E FANTASIA ACCOMUNATE NELL’EVENTO LE “SCATOLE ANIMAGICHE” DI PRIMIGI  
 
Milano, 7 aprile 2004 - Primigi presenta le “scatole animagiche” una mostra/evento che si terrà in anteprima a bologna dal 15 al 18 aprile 2004 in occasione del docet (in concomitanza con il Salone del Libro per Ragazzi) con laboratorio didattico a cura di Art'è Ragazzi aperto da giovedì 15 a sabato 17 aprile agli operatori e domenica 18 aprile a tutti i bambini. Successivamente la mostra si trasferirà presso lo spazio Ta Matete - Art'è Ragazzi di Milano. Inoltre tutto il progetto sfocerà in un persorso didattico/creativo appositamente studiato per le scuole. "scatole animagiche" La vita è un gioco straordinario, progetto creativo di Jesus Cervantes e Roberto Pazzi Riscoprire la semplicità degli oggetti quotidiani, alleggerire la dipendenza dei bambini dai sofisticati gadget usa-e-getta per farli giocare di nuovo con la fantasia e la creatività… Nasce così “scatole animagiche” il progetto “gioco-mostra-laboratorio” che fa parte di un ampio progetto di ricerca promosso da Primigi, storico marchio leader nel settore delle calzature per bambini, in collaborazione con l’artista Jesus Cervantes e l’interior designer Roberto Pazzi. Alla base del percorso, un’idea forte e semplice allo stesso tempo: la scatola da scarpe per bambini si trasforma in qualcosa di speciale e diverso, prendendo vita propria e diventando un compagno di giochi. Da semplice contenitore, la scatola si anima grazie alla fantasia e diventa... Un pappagallo, una giraffa, un ippopotamo, una zebra... Sono gli straordinari “animagici” che popolano un habitat fantastico: la giungla ricca di suggestioni creata dalla fervida fantasia dell’artista messicano e oggetto di una mostra d’arte applicata, concepita per rendere partecipe il pubblico della genesi creativa del progetto. Il visitatore può toccare con mano la trasformazione della scatola ed il progressivo adeguamento dello spazio circostante alla nuova “realtà fantastica”. All’interno della mostra, Arté Ragazzi in collaborazione con Primigi organizza un laboratorio creativo sul tema delle scatole animagiche, proponendo ad operatori e bambini di giocare con oggetti di uso comune (le scatole da scarpe) trasformandoli in modo creativo (animali fantastici) con l’utilizzo di piccoli oggetti di uso quotidiano che perdono la loro funzione per recuperarne una nuova, frutto di fantasia e creatività. Primicocco, Primizebra, Primituca, Primiraffa, Primigallo, Primitarta e Primippo sono i 7 simpatici “soggetti-scatola” di Primigi che, da settembre 2004, saranno nei migliori negozi di calzature per bambini di tutto il mondo, completi di tutti gli elementi cartotecnici necessari (zampe, ali, becchi, code, ecc.) per consentire ai bambini di trasformare ciascun corpo-scatola in un fantastico compagno di giochi. L’artista Jesus cervantes, messicano, ha legato il proprio nome ad una produzione artistica di elavato valore e grande varietà di mezzi espressivi. Ha esposto le sue opere in tutto il mondo: Città del Messico, Los Angeles, Bruxelles, Zurigo, Ferrara, Bologna. L’azienda (Imac Spa – Div. Igi) Specialista da 30 anni nel settore della calzatura infantile, Primigi accompagna milioni di bambini in tutto il mondo nel percorso della crescita con prodotti di alta qualità che coniugano esigenze estetiche e funzionali.  
   
   
SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA “DANONE NATIONS CUP” E’ ATTESA LA PARTECIPAZIONE DI 3.600 PICCOLI CALCIATORI TRA GLI 11 E I 12 ANNI E DI 256 SQUADRE  
 
Parma, 7 aprile 2004 - Si sono aperte lunedì 5 aprile 2004 le iscrizioni alla quinta edizione di Danone Nations Cup, la più grande manifestazione calcistica internazionale per ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 12 anni, organizzata dal Gruppo Danone con l’approvazione della Fifa attraverso tornei organizzati a livello locale in 32 Paesi del mondo. Quest’anno In Italia la Danone Nations Cup, promossa in Italia dal brand Danette, con il supporto operativo del Centro Sportivo Italiano (Csi)l’avallo della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), ha come obiettivo quello di qualificarsi quale evento ludico-sportivo giovanile, tra i più importanti, stimolanti e coinvolgenti presenti a livello nazionale. Confermarsi quale uno tra i più importanti, visibili e coinvolgenti eventi ludico-sportivi giovanili a livello nazionale. La Danone Nations Cup darà la possibilità afarà giocare 3.600 ragazzi, nati tra il 1 gennaio 1992 e il 31 dicembre 1993, di giocare sui campi appositamente allestiti nelle in otto città italiane nella seguente modalità: sede della Local Phase, una serie di 8 gironi di qualificazione da 32 squadre ciascuno che si disputeranno durante i week-end del 8-9 maggio e del 15-16 maggio in otto città italiane (8-9 maggio: Bergamo, Milano, Napoli, Torino; 15-16 maggio: Bari, Bologna, Reggio Emilia, Roma). Ad attendere le 8 squadre vincitrici dei concentramenti cittadini delle fasi regionali sarà poi lo splendido contesto dell’Arena di Milano, dove il 23 maggio si disputerà la Finale Nazionale. La giornata conclusiva della fase nazionale che si terrà a di Milano, rappresenterà non solo la fase finale del torneo, , la cui rilevanza sarà garantita anche dalla presenza di Ciro Ferrara in qualità di padrino ufficiale della manifestazione, ma una vera e propria festa per i ragazzi e le loro famiglie., animata dallo Lo stesso spirito della Finale Nazionale che si ritroverà anche nellain occasione della Finale Internazionale, che si disputerà dal 2 al 6 settembre al Parco dei Principi di Parigi, dove la squadra vincitrice della Danone Nations Cup Italia potrà orgogliosamente rappresentare il nostro Paese indossando la maglia ufficiale della nazionale italiana e confrontandosi con i ragazzi di tutto il mondo, di diverse culture, ma con un’unica grande passione: Il Calcio! Alla Danone Nations Cup potranno partecipare squadre, non necessariamente già tesserate per una federazione o un ente sportivo, e formate da 14 ragazzi, di cui 9 in campo, in un’insolita formula sportiva (9 contro 9) che garantisce - ne sono state prova le scorse edizioni - spettacolarità e divertimento alle partite, come d’altronde è stato riscontrato nelle precedenti edizioni. È importante sottolineare che l’evento Danone Nations Cup, più che prediligere l’aspetto agonistico del calcio, ne valorizza quello Ma più che sull’aspetto agonistico, quello di Danone Nations Cup è un calcio improntato sull’integrazione ed interazione fra culture, sul rispetto dell’avversario e delle regole, sulla socializzazione e sullo spirito di gruppo e dunque, su tutti quei valori positivi fatti propri da Danone, e che Danone stesso riassume attraverso lo nello slogan della manifestazione: “Credi nei tuoi sogni!”. Per formalizzare l’iscrizione è necessario rivolgersi ai comitati Csi delle città che ospiteranno le fasi locali. E’ inoltre possibile ricavare ulteriori informazioni visitando il sito www.Danonecup.it  oppure contattando il Csi al numero telefonico 06-68404523 (dal lunedì al venerdì h 10.00-12.00, 16.00-18.00) o all’indirizzo e-mail danonecup@csi-net.It