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Notiziario Marketpress di
Giovedì 15 Aprile 2004 |
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IL SITO INTERNET “AUDIZIONI DEI DIECI COMMISSARI DESIGNATI PROVENIENTI DAI NUOVI STATI MEMBRI” |
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Bruxelles, 15 aprile 2004 - Il 1° maggio 2004 entrerà in vigore il trattato di adesione e il più importante allargamento dell’Unione europea in termini di portata e varietà diventerà una realtà: 10 paesi - Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia e Ungheria – che rappresentano in totale più di 100 milioni di persone entreranno a fare parte dell’Unione europea. La nomina al rango di membro della Commissione europea di dieci cittadini dei paesi in via di adesione costituirà per molti cittadini di questi paesi il primo segno tangibile dell’integrazione dei loro paesi nell’Unione europea. La nomina di dieci nuovi commissari ha molto più che un valore simbolico: essa segna l’inizio della piena partecipazione dei nuovi Stati membri al processo decisionale a livello europeo. Al fine di promuovere la trasparenza delle nomine e conferire maggiore legittimità alle nomine dei dieci nuovi commissari, il Parlamento europeo terrà una serie di audizioni con i commissari designati a cui seguirà una votazione formale di approvazione. Le audizioni, organizzate sotto l’egida della Conferenza dei presidenti di commissione del Parlamento europeo, si terranno tra il 13 e il 15 aprile 2004. I 626 attuali membri del Parlamento e i 162 rappresentanti dei parlamenti nazionali dei paesi in via di adesione che hanno ottenuto lo status di osservatore in seno al Parlamento europeo avranno occasione di verificare le qualifiche dei candidati per una così importante carica. In preparazione delle audizioni, ciascun commissario designato è stato invitato a rispondere a un questionario scritto. In base al risultato delle audizioni, il Parlamento procederà ad una votazione formale di approvazione. È soltanto dopo tale votazione di approvazione che il Consiglio formalizzerà la nomina dei nuovi commissari. Per ulteriori dettagli sui singoli commissari designati, sulle audizioni e sulla procedura in generale, cliccare sulle varie voci del menu a sinistra nel sito: http://www.Europarl.eu.int/hearings/commission/2004_enlarg/default_en.htm |
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FOREIGN DIRECT INVESTMENT STATISTICS: REPORT ON IMPROVING COMPILATION METHODS |
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Francoforte, 14 April 2004 - The European Central Bank (Ecb) has published a report on the compilation of foreign direct investment statistics in the European Union. This report was drafted by a joint Ecb/european Commission (Eurostat) task force that was mandated to investigate best practices. The report focuses on practical issues and puts forward proposals to simplify the compilation process, while nonetheless preserving the quality of statistics and their compliance with international standards. Its release to the public is intended to offer valuable guidance to compilers and users of these statistics. To obtain a hard copy of this report, please contact the Ecb’s Press and Information Division at the address given below. Alternatively, you can download the full report from the ECB’s website |
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GLOBAL BOND IN YEN: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO |
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Roma, 15 aprile 2004 - Il Mef comunica che, in data odierna, è stata regolata l’emissione del titolo benchmark in yen della Repubblica italiana (Aa2/aa). Il titolo è stato emesso in formato Global per 100 miliardi di yen con cedola pari allo 0,65% e scadenza 20 marzo 2009. Il prezzo del bond, pari a 99,995, corrisponde ad un rendimento pari a quello del titolo governativo giapponese con scadenza 2010. Il collocamento è stato curato da un sindacato composto da Daiwa Smbc, Nomura International e Ubs Investment Bank, nominati congiuntamente lead manager dell'operazione. Il bond, quotato alla Borsa di Lussemburgo, paga una prima cedola di durata inferiore rispetto alle altre ed è denominato in tagli minimi da 100.000 yen. |
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BORSA ITALIANA ORGANIZZA LA 2° TRADING ONLINE EXPO DEDICATA AL MONDO DELL'INVESTIMENTO ONLINE FOCUS: L'EDUCATION SUI MERCATI FINANZIARI |
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Milano, 15 aprile 2004 - Borsa Italiana organizza la 2° Trading Online Expo, appuntamento dedicato al mondo del trading e dell'investimento online. Ospitata nel Congress and Training Centre di Palazzo Mezzanotte a Milano, punto di incontro della comunità finanziaria e sede della Borsa Italiana, la Expo vedrà la presenza di 34 espositori e offrirà all'investitore individuale la possibilità di incontrare i broker online, le società emittenti di covered warrant, certificates e Etf e le società di servizi di supporto al trading. Quest'anno, per la prima volta, la manifestazione è caratterizzata dalla presenza di un programma di formazione di Borsa Italiana per gli investitori individuali. La Expo sarà un'utile occasione per conoscere da vicino le novità riguardanti le piattaforme di trading, il data vending e darà la possibilità di approfondire il funzionamento dei mercati e le tecniche di trading online grazie ai seminari organizzati da Borsa Italiana e dagli espositori. Giovedì 6 maggio, alle ore 17.30, la 2° Trading Online Expo verrà inaugurata con un convegno a Palazzo Mezzanotte durante il quale sarà presentata una ricerca di Borsa Italiana sui profili e i comportamenti dei traders online in Italia. La Expo si svolgerà venerdì 7 maggio dalle 10.00 alle 20.00 e sabato 8 maggio dalle 10.00 alle 17.00. L'accesso al pubblico è gratuito. Per partecipare è necessario registrarsi online sul sito www.Borsaitaliana.it/tolexpo |
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GRUPPO SANPAOLO IMI E BANQUE MAROCAINE DU COMMERCE EXTERIEUR (BMCE): SOTTOSCRITTO ACCORDO DI COOPERAZIONE PER IL MAROCCO |
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Torino, 15 aprile 2004 – Il Gruppo Sanpaolo Imi e la Banque Marocaine du Commerce Exterieur (banca leader in Marocco, con una rete di 219 filiali) hanno sottoscritto ieri un accordo commerciale finalizzato all’assistenza alla propria clientela retail e corporate. Le imprese italiane interessate ad investire e ad operare in Marocco potranno, grazie a questo accordo, avvalersi di una gamma completa di prodotti e servizi messi a disposizione dalla Bmce, che provvederà anche ad erogare finanziamenti a condizioni primarie, con l’eventuale supporto di garanzie fornite da Sanpaolo Imi. Le 3168 filiali appartenenti al Gruppo Sanpaolo Imi offriranno, a loro volta, un servizio finalizzato all’assistenza dei cittadini marocchini residenti in Italia per le rimesse di denaro nel paese d’origine; verranno inoltre aperti sportelli interni con personale della banca marocchina presso cinque filiali del Gruppo (a Torino-milano-padova-bologna-roma), dedicati all’assistenza della clientela interessata ad operare in Marocco. L’accordo siglato rientra nei piani di sviluppo del Gruppo Sanpaolo Imi, intenzionato a svolgere un ruolo di primo piano nel sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane e nella promozione dei flussi import-export tra l’Italia ed i suoi partner commerciali. |
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CHIUSO CON SUCCESSO IL COLLOCAMENTO DEL PRIMO "BOND DI DISTRETTO" LEGATO ALLE PMI DEL NORD EST LA DOMANDA SUPERA DI OLTRE 4 VOLTE L'OFFERTA GRAZIE ALLE BANCHE DELLA DIVISIONE CORPORATE DI UNICREDIT, LE PMI VENETE ACCEDONO PER LA PRIMA VOLTA AL MERCATO INTERNAZIONALE DEI CAPITALI |
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Verona, 15 aprile 2004 - E' andata felicemente in porto la prima operazione "bond di distretto" realizzata in Italia. Con l'emissione dei titoli da parte della società veicolo Pmi Uno Finance si è infatti completata l'innovativa operazione varata nello scorso giugno da Unicredit Banca d'Impresa e Ubm in collaborazione con le Associazioni Industriali di Vicenza, Verona, Belluno e Rovigo, Neafidi e Confidi Vicenza. Le obbligazioni, relative alla cartolarizzazione dei crediti a medio termine erogati da Unicredit Banca d'Impresa a 471 piccole e medie imprese associate a Neafidi e Confidi Vicenza, verranno emesse giovedì 15 aprile. La richiesta di titoli proveniente dagli investitori istituzionali ha superato di oltre quattro volte l'offerta di 231,8 milioni di euro, a riprova dell'intatto interesse dei mercati per le obbligazioni corporate di qualità. I titoli collocati, grazie all'elevato merito di credito delle imprese finanziate, hanno infatti ottenuto dalle agenzie di rating la valutazione Aaa (Fitch) e Aaa (Moody's) per una tranche di 198,9 milioni, pari a oltre l'85 per cento dell'importo complessivamente cartolarizzato. "E' la dimostrazione della bontà dell'idea di mettere assieme un certo numero di aziende di un ben definito distretto territoriale per consentire loro di superare le barriere all'ingresso nel mercato internazionale dei capitali" rileva Pietro Modiano, amministratore delegato di Ubi e di Ubm. "Per i consorzi fidi – continua Modiano - è un'occasione per interpretare un nuovo, importante ruolo, mettendo a frutto la propria capacità di analisi e ponendo il patrimonio di conoscenza delle imprese associate al servizio di una forma di finanziamento innovativa". "Il bond di distretto - conclude Modiano – è una delle soluzioni cui stiamo lavorando per rimuovere i vincoli finanziari alla crescita delle imprese. Non è generalizzabile su larga scala, ma siamo convinti di aver aperto una strada". "Il bond di distretto - aggiunge Massimo Calearo, presidente dell'Associazione Industriali di Vicenza - è un esempio concreto di come sia possibile superare i limiti dimensionali delle imprese italiane, facendo massa critica. Ciò deve valere non solo nella finanza, ma anche per la ricerca e per l'internazionalizzazione". "L'aspetto qualificante – afferma Alessandro Riello, presidente dell'Associazione Industriali di Verona – è che queste risorse serviranno alle imprese, tutte Pmi, per sostenere progetti di sviluppo di medio-lungo periodo. Per quanto ci riguarda, continueremo a lavorare con le banche per trovare forme di finanziamento innovative, tagliate su misura in funzione delle esigenze delle piccole e medie imprese". "Visione strategica, innovazione e qualità. Sono elementi – spiega Nazareno Barausse, presidente di Neafidi – che caratterizzano la nostra azione quotidiana a favore delle Pmi". "Con questa operazione, infatti – conclude Barausse – da un lato abbiamo offerto a molte nostre imprese un importante supporto finanziario a medio termine, dall'altro abbiamo cercato di individuare un percorso innovativo nel rapporto tra banca e confidi, che tenga conto dei criteri di valutazione del merito creditizio adottati da entrambi su portafogli comuni". |
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BANCA POPOLARE DI CREMONA S.P.A. APPROVATO IL BILANCIO AL 31/12/03 NOMINATI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COLLEGIO SINDACALE |
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Cremona, 15 aprile 2004 - Gli azionisti della Banca Popolare di Cremona si sono riuniti ieri, in prima convocazione, in Assemblea straordinaria e ordinaria. Riguardo alla parte straordinaria gli azionisti hanno approvato una variazione all’articolo 12 dello Statuto Sociale, inserendo la possibilità di scegliere il segretario del Consiglio di Amministrazione anche fra personale esterno al Consiglio, in linea con quanto previsto per le società appartenenti al Gruppo Bipielle. Per la parte ordinaria l’assemblea ha approvato il bilancio al 31-12-03, che si è chiuso con un utile netto pari a 3,3 milioni di euro. Gli azionisti hanno approvato la distribuzione di un dividendo, di euro 0,084 al lordo delle ritenute di legge per ciascuna azione in circolazione, con credito di imposta in misura ordinaria, sarà esigibile nei seguenti termini: 26 aprile 2004: stacco cedola n. 9; 29 aprile 2004, pagamento dividendo. Relativamente agli altri punti all’ordine del giorno, gli azionisti hanno conferito l’incarico di revisione contabile, per il triennio 2004-2006, alla società Deloitte & Touche, ed hanno nominato i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica per il triennio 2004-2006, è così composto: Mario Maestroni, Presidente, Giovanni Vismara vicepresidente vicario e direttore generale, Franco Stanga, vicepresidente, Amedeo Viciguerra, vicepresidente, Giuseppe Grassano, amministratore delegato, Emiliano Bosisio, Ettore Pedroni, Giuseppe Ghisani, Giacomo Spedini, Maurizio D’apolito, Piero Mondini, Giuseppe Mainardi, Giulio Mondini, Walter Galbignani, Carlo Beltrami, Franco Vinci, Giovanni Gagliardi, Sergio Margotti, Gennaro D’amico. L’assetto di governance condiviso tra la Capogruppo e la neo costituita Fondazione Banca Popolare di Cremona, presieduta da Vito Zucchi, vede il pieno coinvolgimento delle Associazioni e degli Ordini Professionali cremonesi, con l’obiettivo di dare concreto avvio al piano di rafforzamento del ruolo dell’Istituto sul territorio. E’ stato infine nominato il Comitato Esecutivo di cui fanno parte: Mario Maestroni, Giovanni Vismara, Franco Stanga, Amedeo Viciguerra, Giuseppe Grassano, Emiliano Bosisio, Maurizio d’Apolito. Il Collegio Sindacale, eletto dall’assemblea, è formato da: Paolo Rossi, Presidente; Alessandro Tantardini, sindaco effettivo; Mario Stassano, sindaco effettivo; Aldino Quartieri, sindaco supplente; Claudio Romeo Bodini, sindaco supplente. |
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LOTTOMATICA BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003: DECISA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO COMPLESSIVO DI 2 EURO PER AZIONE CRESCE LA RACCOLTA DEL LOTTO NEL 1° TRIMESTRE 2004 A 1.961 MILIONI DI EURO (+16,6%) |
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Roma, 15 aprile 2004 - Si è riunita ieri, sotto la presidenza di Antonio Belloni, l’Assemblea ordinaria degli azionisti di Lottomatica S.p.a. Che ha approvato il bilancio dell’esercizio 2003 e i risultati consolidati del Gruppo; è stata inoltre approvata la distribuzione di un dividendo complessivo di 2 euro per azione. L’amministratore Delegato di Lottomatica, Rosario Bifulco, ha presentato i risultati consolidati della Società che ha registrato, nel 2003, ricavi per 961,1 milioni di euro contro gli 877,5 del 2002 (che comprendevano però 21,8 milioni di euro relativi a Playservice e Twin, ora fuori dall’area di consolidamento). Tale cifra include il valore dei premi pagati e delle imposte relative al Bingo spagnolo, il valore facciale delle ricariche telefoniche e gli aggi spettanti ai ricevitori sulle ricariche stesse e sulla biglietteria sportiva. Escludendo dal computo tali somme, il valore dei ricavi gestionali si attesta a 499,5 milioni di euro (542,5 milioni di euro al termine dell’esercizio 2002); la contrazione è dovuta al fatto che l’esercizio 2003 si è chiuso con una diminuzione della raccolta del lotto e quindi dell’aggio spettante a Lottomatica (principalmente a causa della minore permanenza dei numeri ritardatari nel 2003 rispetto all’esercizio 2002) ma il primo trimestre del 2004 ha già registrato una sensibile inversione di tendenza con una raccolta complessiva in crescita del 16,6%, dai 1.682,4 milioni di euro del 2003 ai 1.961 milioni di euro del 2004. Ancora sul fronte dei ricavi si evidenzia che, nel corso dell’esercizio 2003, sono aumentati quelli generati da servizi (+49%), passati da 20,8 milioni di euro a 30,9 milioni di euro. L’ebitda, in crescita del 14%, ammonta a 203,7 milioni di euro contro i 178,5 milioni di euro del 2002 che includevano però i costi operativi della incorporante Tyche; a parità di perimetro e al netto dei suddetti costi, l’Ebitda risulta in aumento di 14,1 milioni di euro. Tale risultato, raggiunto nonostante la diminuzione della raccolta del lotto nel 2003, si deve principalmente alla politica di riduzione dei costi attuata dalla Società. L’ebit consolidato è in forte crescita e passa a 71,9 milioni di euro dai 6,8 milioni del 2002. L’indebitamento netto è di 164,8 milioni di euro mentre il patrimonio netto è pari a 401,0 milioni di euro. L’utile netto consolidato ammonta a 9,7 milioni di euro (+14% rispetto al 2002). I dipendenti del Gruppo Lottomatica, al 31 dicembre 2003, sono 1009. La capogruppo Lottomatica S.p.a. Ha realizzato ricavi per 440,6 milioni di euro e un utile netto di 29,5 milioni di euro. L’assemblea degli Azionisti ha inoltre deliberato la distribuzione di un dividendo complessivo di 2 euro per azione per un totale di circa 177,6 milioni di euro (al netto di tale importo, la Società dispone di 125,5 milioni di euro di riserve non distribuite). Con riferimento al trattamento fiscale, il dividendo di 2 euro per azione deriva, quanto a 0,5440 euro, dalla quota relativa agli utili e, quanto a 1,4560 euro, dalla quota relativa alla riserva sovrapprezzo azioni. Il dividendo verrà posto in pagamento il 22 aprile 2004, con stacco della cedola il 19 aprile 2004. |
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IL GRUPPO ARMANI HA ANNUNCIATO I RISULTATI 2003, CHE SONO TRA I PIU’ BRILLANTI DEL SETTORE: UTILE NETTO 134 MILIONI DI EURO, CON UN AUMENTO PARI AL 14% RISPETTO AL 2002. |
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Milano, 15 aprile 2004 - Il Gruppo Armani ha reso noti i risultati consolidati relativi all’esercizio 2003, che sono tra i più brillanti del settore, realizzati in un contesto caratterizzato da una situazione economica e politica difficile e complessa. Il fatturato consolidato è stato pari a 1.255 milioni di Euro, in crescita del 3% a cambi costanti (-3,5% a cambi correnti), l’utile netto ha raggiunto 134 milioni di Euro, con un aumento pari al 14% rispetto al 2002. Il Gruppo ha inoltre migliorato la propria redditività chiudendo l’anno con un Ebitda del 20,5% (20,2% nel 2002) sul fatturato consolidato. Nel 2003 sono stati destinati 38 milioni di Euro ad investimenti strategici. Il programma di investimenti, completamente autofinanziato, ha comportato un impegno di circa 700 milioni di Euro nel corso degli ultimi cinque anni, pari a circa il 70% del cash flow di Gruppo. Gli investimenti dell’anno sono stati concentrati sull’ampliamento e il rinnovo della rete retail, con l’apertura di 30 nuovi punti vendita e la ristrutturazione di 11 già esistenti. Giorgio Armani, Presidente ed Amministratore Delegato della Giorgio Armani S.p.a, ha dichiarato: “Questi risultati pongono ancora una volta il Gruppo Armani ai vertici del settore in termini di performance economico - finanziaria, in un anno in cui le capacità manageriali sono state messe alla prova da un mix unico di fattori economici e politici avversi. La forza di questi risultati dimostra che la strategia di integrazione verticale, segmentazione del marchio e accorta gestione finanziaria costituisce una formula vincente anche nelle fasi di recessione del ciclo economico. Guardando al 2004 è chiaro, sulla base dei risultati del 1° trimestre, che si sta realizzando un consistente e continuo aumento delle vendite a livello retail di tutte le nostre categorie di prodotto nei mercati chiave a livello mondiale. I negozi di proprietà mostrano a livello globale un aumento del 9%, con la Cina a +17%, gli Stati Uniti a +15%, il Giappone a +3%, e l’Europa a +3%. Sono particolarmente soddisfatto della performance del settore accessori, dove le collezioni di scarpe e borse hanno realizzato un +34%, dato che sottolinea il successo della nostra strategia di investimento in quest’area nel corso dell’ultimo triennio e riflette l’enorme potenziale di sviluppo, per il nostro Gruppo, di questa categoria di prodotti. Un’altra importante indicazione per il 2004 è costituita dal portafoglio ordini raccolti sulle collezioni Autunno – Inverno 2004, che mostra una crescita compresa tra il 5 e il 15% per tutti e cinque i marchi di Gruppo. I recenti annunci del Gruppo Armani di una partnership con Emaar Properties per l’apertura nei prossimi sette anni di 14 hotel e resorts di lusso e dell’intenzione di aprire 30 negozi Armani in Cina entro cinque anni, sono una riprova della strategia di lungo termine che continuiamo ad adottare per ampliare il nostro business e la presenza del nostro marchio. La costante situazione di solidità finanziaria di questo Gruppo (con una posizione finanziaria netta che cresce a 264 milioni di Euro alla fine del 2003), rappresenta forse la dimostrazione più significativa del suo stato di salute come gruppo indipendente leader a livello mondiale nel settore della moda e dei beni di lusso. Guardando al futuro sono estremamente ottimista riguardo alla capacità del Gruppo Armani di crescere e prosperare, tenuto conto della forza a livello globale del marchio Armani, supportata dall’impegno e dalla determinazione del management e di tutti i dipendenti”. Sommario delle iniziative 2003 Continua lo sviluppo a livello mondiale dell’esclusiva rete retail con l’apertura di 30 nuovi negozi (30 aperture nel 2002) incluso il terzo multibrand del Gruppo, l’Armani/fünf Höfe a Monaco sulla Theatinerstrasse. Prosegue il rinnovamento dei punti vendita con 11 rinnovi (16 rinnovi nel 2002) comprese le boutique Giorgio Armani di Londra e Roma, e l’Emporio Armani di Beverly Hills a Los Angeles Continua il programma di espansione di Armani Casa con due nuovi negozi a Monaco e a Nicosia, portando il totale a 16; inoltre sono stati aperti 20 corner Armani Casa, come parte del programma di espansione della collezione in negozi specializzati. Le vendite di Armani Casa sono cresciute del 18% nel 2003. I profumi Giorgio Armani uomo risultano i più venduti nel 2003 a livello mondiale. Continua il programma di espansione delle linee di cosmetici e di profumi con il lancio in tutto il mondo di Emporio Armani Night per uomo e donna, (testimonial Milla Jovovich) a completamento delle due linee di profumi Emporio Armani già esistenti (Classic e White). Inoltre l’accelerata espansione dei punti vendita Giorgio Armani Cosmetics in negozi selezionati è il risultato dei sorprendenti dati di vendita nei negozi esistenti. Lancio delle collezioni Giorgio Armani e Emporio Armani Occhiali prodotte e distribuite su licenza da Safilo, supportate da una campagna pubblicitaria innovativa e originale. Lancio della linea Emporio Armani abbigliamento e accessori in Germania, grazie all’apertura, nell’Armani/fünf Höfe di Monaco, di un Emporio Armani. |
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ENI: - DESIGNATI I CANDIDATI DELLA LISTA DI MAGGIORANZA ALLA CARICA DI AMMINISTRATORI E SINDACI DELLA SNAM RETE GAS; DOMENICO DISPENZA CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - ANGELO MARIO TARABORRELLI È STATO NOMINATO DIRETTORE GENERALE DELLA DIVISIONE REFINING & MARKETING.
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San Donato Milanese, 15 aprile 2004 - L'eni rende noto che il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri la lista dei propri candidati alla carica di amministratore e sindaco della Snam Rete Gas: sono candidati alla carica di amministratore l’Ing. Domenico Dispenza (Presidente), l’Avv. Carlo Grande, il Dott. Roberto Jaquinto, il Dott. Marco Mangiagalli e il Dott. Renato Roffi. Alla carica di sindaco effettivo sono candidati il Prof. Riccardo Perotta (Presidente) e il Dott. Sergio Galimberti. L’ing. Domenico Dispenza svolge da 30 anni la propria attività nel Gruppo Eni nel quale ha ricoperto rilevanti incarichi sia nella Snam fino a diventarne Amministratore Delegato, sia nella Divisione Gas & Power dell’Eni della quale è stato Vice Direttore Generale. L’eni comunica inoltre che il Dott. Angelo Mario Taraborrelli è stato nominato Direttore Generale della Divisione Refining & Marketing. Il Dott. Taraborrelli svolge da oltre 30 anni la propria attività nel Gruppo Eni nel quale ha ricoperto rilevanti incarichi sia in importanti Società controllate, tra le quali la Snamprogetti della quale è stato Vice Presidente e l’Agippetroli della quale è stato Amministratore Delegato, sia nella Divisione Refining & Marketing dell’Eni, della quale è stato Vice Direttore Generale. Il Consiglio di Amministrazione ringrazia per la preziosa collaborazione prestata nel lungo periodo di permanenza all’Eni sia l’Ing. Salvatore Russo che ha presieduto la Snam Rete Gas dalla sua costituzione a oggi e in precedenza la Saipem, sia l’Ing. Gilberto Callera che ha diretto la Divisione Refining & Marketing dell’Eni nella importante fase di integrazione delle attività seguita alla incorporazione nell’Eni dell’Agippetroli, di cui è stato Amministratore Delegato e poi Presidente. Entrambi lasciano il Gruppo per raggiunti limiti di età. |
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CENTRALE A TURBOGAS: DENUNCIA CONTRO I FUNZIONARI DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE E DEGLI ENTI COINVOLTI PER PERICOLO DI INONDAZIONE E DISASTRO COLPOSO PER LA CENTRALE A TURBOGAS DELLA VALLE DEL BIFERNO |
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Termoli, 15 aprile 2004 - Si è tenuta ieri a Termoli la conferenza stampa organizzata dal Codacons e dalla Coldiretti avente ad oggetto la centrale a turbogas del Biferno. Il Presidente del Codacons, avv. Carlo Rienzi, ha illustrato nel corso della conferenza le iniziative legali dell’associazione in merito alla questione che mette a repentaglio non solo l’ambiente, ma anche l’incolumità degli abitanti della zona. L’associazione ha infatti presentato una denuncia alle Procure della Repubblica di Roma, Larino e Campobasso per pericolo di inondazione e disastro colposo. Si legge nella denuncia del Codacons: “la scelta di costruire un'opera, che già di per sé possiede una connotazione di pericolosità, senza predisporre tutte le misure di sicurezza necessarie equivale a mettere a rischio l'incolumità di migliaia di persone, tra lavoratori e residenti. Sul punto giova evidenziare come l'art. 450 c.P., nella sua attuale configurazione, rientri nella categoria dei reati di pericolo che, quindi, "non necessitano che l'evento si sia verificato, ma basta che, nell'idoneità dell'azione (o dell'omissione), sia accertata la sussistenza della probabilità del suo verificarsi". Ebbene, dalla circostanza che due inondazioni si sono già verificate nella zona scelta per la costruzione della centrale termoelettrica nel 2003, si può agevolmente dedurre che il pericolo di un nuovo straripamento sia da considerarsi ben più che una remota probabilità. Egualmente incomprensibile e inopportuna appare la scelta dei luoghi per la realizzazione degli elettrodotti e dei metanodotti che, necessariamente, dovranno partire dalla centrale. Il percorso prescelto per il passaggio di queste opere "accessorie", infatti, attraversa numerosi punti molto pericolosi. In particolare, la relazione del Segretario Generale dell'Autorità di Bacino ha evidenziato che "relativamente al tracciato dell'elettrodotto prescelto risulta attraversare in alcuni punti aree a pericolosità di frana elevata e moderata" e che "relativamente al tracciato del metanodotto prescelto risulta attraversare il fiume Biferno ed il torrente Cigno in aree assoggettate ad inondazione". Come si nota, quindi, anche la realizzazione delle opere "accessorie" comporta, inevitabilmente, dei grossi rischi sia nella fase dei lavori di costruzione, in conseguenza dell'utilizzo di esplosivi e di mezzi pesanti in zone soggette al rischio di frana e di inondazione, sia nel periodo successivo, in conseguenza di possibili incidenti. Ebbene, a seguito dell'enunciazione di questa lunga serie di pericoli, presenti e futuri, non si comprende affatto quale logica fosse sottesa alla scelta della riva del fiume Biferno presso il Comune di Termoli”. In relazione a tale situazione che, evidentemente, rappresenta un rischio per gli abitanti del Biferno, il Codacons ha chiesto ai magistrati il sequestro della zona prescelta per la costruzione della centrale e l’incriminazione dei responsabili per abuso e omissione di atti d’ufficio, disastro colposo e pericolo di inondazione. Pericolo quest’ultimo illustrato anche attraverso l’ausilio di cartelloni dal prof. Settimio Grimaldi del Cnr, che ha evidenziato come accertamenti tecnici recenti, svolti dalla Commissione per le Valutazioni di Impatto Ambientale, hanno evidenziato che nell’area industriale sul fiume vi è già una concentrazione “sopra i livelli di guardia” di biossido di zolfo, detta anche anidride solforosa. Numerosi studi chimici – ha sostenuto Grimaldi - evidenziano che tale sostanza, una volta venuta in contatto con l’acqua, si trasforma in acido solforico. Come è evidente il fatto che vi sia la presenza “ sopra i livelli di guardia” di acido solforico nell’acqua, diviene ancor più grave se si immagina cosa succederà quando l’eccessiva concentrazione di questa sostanza nociva passerà attraverso un impianto in grado di trasformare in vapore il 90% dei liquidi introdotti. Sul piano giudiziario il Codacons ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato contro gli atti che autorizzano la realizzazione della centrale a turbogas nella valle del Biferno. Nonostante quanto previsto dalla legge, infatti, la costruzione della centrale è stata approvata nonostante tutte le amministrazioni partecipanti, con l’unica eccezione del rappresentante esterno del Comune di Termoli, avessero espresso, congiuntamente, un parere completamente negativo. In tal caso l’obbligo giuridico a carico del Direttore generale del Ministero delle Attività Produttive, che ha approvato il progetto, consisteva in quello di sospendere il procedimento di autorizzazione per demandare la questione al Consiglio dei Ministri, unico organo legittimato a dirimere le questioni tra Stato e Regioni. Cosa che invece non è avvenuta. Ed è proprio si questi presupposti che si fonda il ricorso del Codacons che il prossimo 16 aprile verrà discusso in Consiglio di Stato. Alla conferenza ha partecipato anche il Presidente della Coldiretti Molise Dott. Amodio De Angelis, il quale ha illustrato la posizione dei coltivatori in merito alla contestata centrale. |
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TONINO LAMBORGHINI – EUROCOMESI : FIRMATO IMPORTANTE ACCORDO |
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Milano, 15 aprile 2004 - Il Gruppo Tonino Lamborghini, marchio storico nel panorama industriale italiano, sinonimo in tutto il mondo di eleganza e raffinatezza italiana, ha annunciato un importante accordo di durata quinquennale con Eurocosmesi, divisione dell’azienda bolognese Guaber che opera nel settore della profumeria selettiva. L’accordo prevede lo sviluppo e la commercializzazione da parte di Eurocosmesi delle fragranze uomo e donna di Tonino Lamborghini, in tutto il mondo. La storia della “griffe” Lamborghini risale al 1981, quando l’imprenditore bolognese, decide di diversificare il suo modello di business, dando vita, in pochissimi anni ad un fashion luxury world fatto di pelletteria, orologi, gioielleria, occhiali, abbigliamento maschile, fragranze e altri articoli tutti caratterizzati dall’estrema cura del dettaglio, della qualità e della ricerca tecnologica. I Paesi interessati da questo nuovo accordo sono 40, Eurocosmesi allarga così il proprio “portafoglio fragranze” (Iceberg, Mariella Burani, Les Copains, Brooksfield, Antonio Fusco, Rockford, Mila Schön), con un marchio prestigioso, noto in tutto il mondo in particolare negli Stati Uniti e nel mercato asiatico grazie anche ai prestigiosi negozi mono-marca nelle più importanti capitali. “Questa operazione- ha dichiarato Tonino Lamborghini, presidente del Gruppo del Toro, consente di ottimizzare le capacità di sviluppo del nostro Gruppo nel settore fragranze, rafforzando ulteriormente la nostra presenza a livello nazionale e internazionale. Inoltre, la partnership con Eurocosmesi si connota come un’ alleanza strategica con una realtà imprenditoriale in forte espansione ed in cui crediamo molto.” |
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LUCA FERRO LIFE PLANNER DI PRUMERICA LIFE SI QUALIFICA AL MDRT, ESCLUSIVO FORUM INTERNAZIONALE DI CONSULENTI FINANZIARI |
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Milano, 15 aprile 2004 – Il gallaratese Luca Ferro, Life Planner Prumerica Financial, compagnia assicurativa ramo vita, si è classificato alla Million Dollar Round Table (Mdrt), l’esclusivo forum internazionale che riunisce i migliori consulenti finanziari (assicurativi del ramo vita e di gestione del risparmio) del mondo. Per far parte della Mdrt è necessario superare prefissati limiti di raccolta annua, validi per tutte le tipologie di prodotti finanziari. I livelli da raggiungere per il 2003 erano 47.200 mila Euro per le provvigioni e 94.400 mila Euro per i premi di prima annualità (qualified commissions). La Mdrt prevede inoltre un rigoroso codice etico da rispettare e alti standard di competenza professionale. Luca Ferro 37 anni, nato a Gallarate (Milano) è entrato a far parte di Prumerica Life come Life Planner nel 1999, dopo un lungo trascorso come venditore di macchine per uffici. Quest’anno Ferro è riuscito a qualificarsi alla Mdrt come Regular Qualifier raggiungendo i livelli richiesti sia per le commissioni che per i premi di prima annualità, inoltre Ferro è stato premiato con il President’s Trophy 2003 come migliore produttore di Prumerica in Italia. “Qualificarsi alla Mdrt è un grande riconoscimento professionale e allo stesso tempo è un momento di crescita. Far parte di un forum così importante e prestigioso permette di aumentare la propria credibilità nei confronti non solo della clientela ma anche della propria categoria”, ha commentato Luca Ferro, Life Planner di Prumerica Financial. |
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AIDDA, ASSOCIAZIONE NAZIONALE DONNE IMPRENDITRICI E DIRIGENTI D’AZIENDA, PARTECIPA AL PRIMO SALONE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE |
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Torino, 15 aprile 2004 – Domani 16 aprile 2004 – a Torino Aidda, associazione nazionale donne imprenditrici e dirigenti d’azienda, partecipa come promotrice al primo salone dell’imprenditoria femminile e in particolare il 16 aprile alle ore 14.30 – 17.30 ci sarà l’ assemblea Nazionale Ordinaria Aidda presso la "Sala Giovanni Agnelli" al Centro Congressi Unione Industriale - Via Vela, 17 – Torino nella quale verrà illustrato quanto è stato fatto da Aprile 2003 ad oggi e cosa è stato progettato e messo in cantiere per i prossimi mesi.Inoltre sabato 17 aprile ore 14.30 – 18.00 si terrà il Comité Mondial Fcem (Les Femmes Chefs d’Entreprises Mondiales) di cui Aidda fa parte. Si tratta di una sessione aperta al pubblico, presso il Centro Congressi Camera di Commercio "Torino Incontra" - Via Nino Costa, 8 - Torino. Saranno presenti la Presidente Mondiale, lo Steering Committee, le Presidenti di 28 Paesi membri nonché quelle di 24 Nazioni osservatori e affiliati con molte socie al seguito. Questo evento darà la possibilità di conoscere meglio le realtà internazionali, offrendo un'occasione unica per condividere esperienze, confrontare idee, incrementare i rapporti con donne imprenditrici di alta professionalità ed avviare progetti di cooperazione e business su scala mondiale. Per informazioni E.c.partners tel/fax 025693142 e-mail e.C.partners@seicom.it |
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IL TRAFFICO PASSEGGERI LUFTHANSA IN CONTINUA RIPRESA ANCHE NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 |
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Milano, 15 aprile 2004 - In continuo miglioramento il traffico Lufthansa nel primo trimestre 2004: il Gruppo ha registrato una crescita dei passeggeri e delle merci trasportati, con conseguente miglioramento del coefficiente di riempimento passeggeri per tutte le regioni di traffico. Da gennaio a marzo 2004, le linee aeree del Gruppo Lufthansa hanno trasportato 11,4 milioni di passeggeri, il 7,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2003. La capacità offerta è aumentata del 7,7% e le vendite del 10,8%. Incremento del 2% per la capacità utilizzata, che si attesta al 72,6%. Ripresa anche per il settore cargo: nei primi tre mesi dell’anno Lufthansa Cargo ha infatti trasportato circa 414.185 tonnellate di merci e posta, il 7,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2003. Il coefficiente di riempimento cargo è aumentato del 3,4%, attestandosi al 68,9%. Complessivamente la capacità utilizzata cargo e passeggeri del Gruppo Lufthansa si è attestata al 71,1%, con un incremento del 2,6%.
Il Gruppo Lufthansa | Gen-mar 2004 | Gen-mar 2003 | Variazione % | Passeggeri (in migliaia) | 11.375 | 10.583 | +7,5 | Posti disponibili per Km (in milioni) | 31.784 | 29.521 | +7,7 | Posti venduti per Km (in milioni) | 23.085 | 20.842 | +10,8 | Coefficiente di riempimento passeggeri (%) | 72,6 | 70,6 | +2,0 pp | Cargo + Posta (in migliaia di tonnellate) | 414 | 384 | +7,7 | Coefficiente riempimento cargo | 68,9 | 65,5 | +3,4 pp | Tonnellate disponibili per Km (in milioni) | 5.882 | 5.578 | +5,4 | Tonnellate vendute per Km (in milioni) | 4,183 | 3,819 | +9,5 | Coefficiente di riempimento compless. (%) | 71,1 | 68,5 | +2,6 pp | Numero dei voli | 152.668 | 138.947 | +9,9 | I dati relativi al primo trimestre 2004 del Gruppo Lufthansa saranno comunicati ufficialmente il 12 maggio e saranno disponibili sul sito internazionale Lufthansa all’indirizzo www.Lufthansa-financial.com |
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ARMI LOMBARDE NEL MONDO PRIMI CLIENTI USA E REGNO UNITO BRESCIA LA PROVINCIA CHE ESPORTA DI PIÙ, QUASI UN TERZO ITALIANO |
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Milano, 15 aprile 2004. Cresce l’export di armi in 10 anni: +30,2% in Lombardia. E’ Brescia la provincia italiana che esporta più armi e munizioni (il 31,9% del totale italiano), col resto della Lombardia si arriva quasi al 40% dell’export nazionale. Si esportano più armi e munizioni negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera, Turchia, Libano, Belgio, Marocco, Bahrein. Le importazioni di armi e munizioni lombarde sono aumentate del 385% in dieci anni (1993-2003) e raggiungono il 31,4% del totale italiano. La Lombardia importa armi soprattutto dagli Stati Uniti, Germania, Turchia, Kuwait, Ungheria e Regno Unito. Ci sono ben 158 imprese in Lombardia su un totale nazionale di 328 che producono armi, con un calo negli ultimi 5 anni (-7,1% al quarto trimestre 2003). Brescia conduce con 137 imprese. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati del registro delle imprese per il periodo 1998 e 2003 e su dati Istat per l’interscambio tra il 1993 e il 2003. L’import nelle province lombarde. Prima Brescia (78.651.579 euro, 90% del totale dell’import lombardo). Seguono Milano (5.813.980 euro, 7%), Lecco (1.950.776, 2%). L’export nelle province lombarde. Prima Brescia (192.781.723 euro, 82% del totale dell’export lombardo). Seguono Lecco (24.567.523 euro, 10%), Milano (12.628.837, 5%), Mantova (4.311.073, 2%), Bergamo (1.826.150, 1%). La produzione nelle province lombarde. Ben 158 imprese in Lombardia producono armi, con un calo negli ultimi 5 anni (-7,1% al quarto trimestre 2003). Brescia conduce con 137 imprese, l’86,7% del totale Lombardo e un calo del 7,4% rispetto al 1998. Seguono Milano (8 imprese, 5,1% del totale lombardo, costanti rispetto al 1998), Bergamo (5 imprese, 3,2% del totale Lombardo, costanti rispetto al 1998), Brescia e Cremona (2 imprese, 1,3%, costanti rispetto al 1998), Pavia che passa da una a due imprese (2 imprese, 1,3%, +100%), Sondrio (1 impresa, 0,6%, costante rispetto al 1998) e Varese (1 impresa, 0,6%, -50%). Mantova perde l’unica impresa produttrice nella provincia.
2003 | import | 2003 | export | Brescia | 78.651.579 | 103017-Brescia | 192.781.723 | 103015-Milano | 5.813.980 | 103097-Lecco | N. Imprese | 2003 | % | 1998 | Var. % | Brescia | 137 | 86,7% | 148 | -7,4% | Milano | 8 | 5,1% | 8 | 0,0% | Bergamo | 5 | 3,2% | 5 | 0,0% | Cremona | 2 | 1,3% | 2 | 0,0% | Lecco | 2 | 1,3% | 2 | 0,0% | Pavia | 2 | 1,3% | 1 | 100,0% | Sondrio | 1 | 0,6% | 1 | 0,0% | Varese | 1 | 0,6% | 2 | -50,0% | Mantova | 0 | 0,0% | 1 | -100,0% | Totale | 158 | 100% | 170 | -7,1% | Elaborazioni Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab. Mim su dati del Registro delle Imprese | 24.567.523 | 103097-Lecco | 1.950.776 | 103015-Milano | 12.628.837 | 103016-Bergamo | 210.963 | 103020-Mantova | 4.311.073 | 103014-Sondrio | 179.767 | 103016-Bergamo | 1.826.150 | 103012-Varese | 122.877 | 103098-Lodi | 139.132 | 103018-Pavia | 117.380 | 103018-Pavia | 34.910 | 103013-Como | 49.941 | 103012-Varese | 10.025 | 103020-Mantova | 37.105 | 103013-Como | 8.658 | 103019-Cremona | 6.039 | 103014-Sondrio | 885 | 103098-Lodi | 2.313 | 103019-Cremona | - | Tot. | 87.142.720 | Tot. | 236.308.916 | Elaborazioni Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab. Mim su dati del Registro delle Imprese Commercio di armi e commercio in generale in Lombardia. La Lombardia ha visto crescere in dieci anni del 75,4% le esportazioni in generale e del 113,4% le sue importazioni, rispetto ad una crescita dell’export di armi del 30,2% e delle importazioni di armi del 385%. Il peso delle esportazioni di armi sul tot. Delle esportazioni lombarde è sceso dallo 0,43% nel 1993 allo 0,32% del 2003; invece il peso delle importazioni sale dallo 0,04% allo 0,09%. L’export di armi lombardo. In dieci anni (1993-2003) l’export di armi e munizioni della Lombardia è cresciuto del 30,2%, passando da 181,5 a 236 milioni di euro (pari al 39,1% del tot. Italiano). In valore assoluto, si esporta di più in America del Nord (92 milioni di euro; pari al 38,9% del tot.); segue l’Unione Europea (88,6 milioni; 37,5%), l’Asia (16,3 milioni; 6,9%); l’Europa centro - orientale (9,1 milioni; 3,9%) e verso altri Paesi Europei (14,6 milioni; 6,2%); l’Africa (4,3 milioni; 1,8%); l’America del Sud (7,3 milioni; 3,1%). Rispetto al 1993, la crescita più forte si è registrata verso l’America del Nord (+38,9%), verso i paesi europei Ue (+37,5%), e verso l’Asia (+6,9%). Tra i singoli paesi dove la Lombardia esporta armi, al primo posto si posizionano gli Stati Uniti (90,5 milioni di euro; pari al 38,3% del tot.; +87,4% in dieci anni), seguiti dal Regno Unito (21,1 milioni di euro; ben +163,4%); dalla Francia (20,2 milioni di euro; +20,8%); dalla Germania (16,6 milioni; -19,1%); dalla Svizzera (5,6 milioni; +107,4%); dalla Turchia (5,1 milioni; -58,8%). L’import di armi lombardo. Le importazioni di armi e munizioni lombarde sono aumentate del 385% in dieci anni (1993-2003): da 18 a 87,1 milioni di euro (pari al 31,4% del tot. Italiano). In valore assoluto, si importa di più dall’America del Nord (64 milioni di euro; pari al 73,4% del tot.); dall’Ue (10,4 milioni; 12%), e da altri Paesi Europei, come Svizzera e Turchia, (4,5 milioni; 5,1%). Seguono le importazioni dall’Asia (5,1 milioni; 5,9%). Rispetto al 1993, la crescita più forte si è registrata per quanto riguarda le importazioni di armi dall’Europa centro - orientale (+862,1%) e dall’America del Nord (+677,5%) e dall’America centro – meridionale (+272,7%). Crescono anche Ue (+142,6%) e Asia (+136,5%). Per quanto riguarda i singoli paesi, la Lombardia importa armi soprattutto dagli Stati Uniti (63,8 milioni di euro; pari al 73% del tot.; +684,9% in dieci anni); seguono Germania (4 milioni; +138%, 4,6% del tot.), Turchia (3,3 milioni; +461,5%, 3,7%), Kuwait (2,7 milioni; non rilevata nel 1993, 3,1%), Ungheria (2 milioni, +740,8%, 2,3% ) e Regno Unito ( 1,2 milioni; +580,9%, 1,4%). La classifica provinciale italiana per l’export di armi. E’ Brescia la provincia italiana che esporta più armi e munizioni: 192,8 milioni di euro (+49,5% in dieci anni), pari al 31,9% del tot. Italiano. Al secondo posto si posiziona La Spezia (111,8 milioni; 350,7% rispetto al 1993). Seguono Roma (88,7 milioni; +294,7%), Pesaro (50,8 milioni; +281,2%), Livorno (40,1 milioni; +473,7%), Genova (24,9 milioni, +321,7%), Lecco (24,6 milioni), Bologna (16 milioni; +719%), Milano (12,6 milioni; -45%); e infine, tra le prime dieci, Verona (con 8,5 milioni di euro; +207,5% in dieci anni). La classifica provinciale italiana per l’import di armi. Per quanto riguarda invece la provincia italiana che importa il maggior numero di armi e munizioni, al primo posto si posiziona Brescia con 78,7 milioni di euro (+744,3% in dieci anni), pari al 28,4% del tot.; al secondo posto ancora una volta La Spezia (64 milioni; +919,8%); seguono Roma (35,9 milioni, +72,1%), Grosseto (25,7 milioni; con +11.257,5%), Bolzano (13,9 milioni; +275,1%), Livorno (9,1 milioni, +65,3%), Torino (8,8 milioni; +114,3%), Trieste (6,5 milioni), Bari (6 milioni) e infine al decimo posto Milano con 5,8 milioni di euro (-8,8% in dieci anni).
Lombardia 2003 | Imp. | % | Var. % imp. 1993 – 2003 | Exp. | % | Var. % exp. 1993 – 2003 | Ue | 10.417.851 | 12,0% | 142,6% | 88.662.501 | 37,5% | 19,8% | Europa centro orientale | 2.981.373 | 3,4% | 862,1% | 9.143.106 | 3,9% | 408,0% | Altri paesi europei | 4.466.580 | 5,1% | 58,9% | 14.629.040 | 6,2% | -26,8% | Africa | 28.517 | 0,0% | n.P. | 4.267.846 | 1,8% | -29,8% | America settentrionale | 63.955.941 | 73,4% | 677,5% | 92.020.556 | 38,9% | 86,6% | America centro meridionale | 135.193 | 0,2% | 272,7% | 7.266.321 | 3,1% | 42,1% | Asia | 5.128.082 | 5,9% | 136,5% | 16.343.564 | 6,9% | -31,2% | Totale | 87.142.720 | 100% | 385,0% | 236.308.916 | 100% | 30,2% | Elaborazioni Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab. Mim su dati Istat Export | 2003 | % | Var. % 1993 - 2003 | 1993 | | Import | 2003 | % | Var. % 1993 - 2003 | 1993 | Stati Uniti | 90.462.285 | 38,3% | 87,4% | 48.283.385 | | Stati Uniti | 63.818.750 | 73,2% | 684,9% | 8.131.249 | Regno Unito | 21.068.683 | 8,9% | 163,4% | 7.998.213 | | Germania | 4.035.442 | 4,6% | 138,0% | 1.695.881 | Francia | 20.244.677 | 8,6% | 20,8% | 16.764.969 | | Turchia | 3.254.165 | 3,7% | 461,5% | 579.588 | Germania | 16.603.841 | 7,0% | -19,1% | 20.521.965 | | Kuwait | 2.703.838 | 3,1% | np | - | Svizzera | 5.561.990 | 2,4% | 107,4% | 2.681.181 | | Ungheria | 2.019.628 | 2,3% | 740,8% | 240.216 | Turchia | 5.057.824 | 2,1% | -58,8% | 12.265.896 | | Regno Unito | 1.205.700 | 1,4% | 580,9% | 177.072 | Libano | 2.344.767 | 1,0% | 712,1% | 288.728 | | Svizzera | 1.120.237 | 1,3% | -48,3% | 2.167.459 | Belgio | 2.343.403 | 1,0% | np | - | | Francia | 756.478 | 0,9% | -9,0% | 831.736 | Marocco | 2.201.197 | 0,9% | 5,6% | 2.084.342 | | Belgio | 612.638 | 0,7% | np | - | Bahrein | 1.797.559 | 0,8% | 9424,5% | 18.873 | | Israele | 211.065 | 0,2% | np | - | Tot. | 236.308.916 | 100% | 30,2% | 181.513.669 | | Tot. | 87.142.720 | 100% | 385,0% | 17.968.625 | Elaborazioni Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab. Mim su dati Istat Export | 2003 | 1993 | Var. % | % | | Import | 2003 | 1993 | Var. % | % | Ue | 88.662.501 | 73.990.021 | 19,8% | 37,5% | | Ue | 10.417.851 | 4.294.062 | 142,6% | 12,0% | Europa centro orientale | 9.143.106 | 1.799.850 | 408,0% | 3,9% | | Europa centro orientale | 2.981.373 | 309.882 | 862,1% | 3,4% | Altri paesi europei | 14.629.040 | 19.976.932 | -26,8% | 6,2% | | Altri paesi europei | 4.466.580 | 2.811.682 | 58,9% | 5,1% | Africa | 4.267.846 | 6.078.417 | -29,8% | 1,8% | | Africa | 28.517 | - | np | 0,0% | America settentrionale | 92.020.556 | 49.318.923 | 86,6% | 38,9% | | America settentrionale | 63.955.941 | 8.225.589 | 677,5% | 73,4% | America centro meridionale | 7.266.321 | 5.113.764 | 42,1% | 3,1% | | America centro meridionale | 135.193 | 36.277 | 272,7% | 0,2% | Asia | 16.343.564 | 23.761.010 | -31,2% | 6,9% | | Asia | 5.128.082 | 2.168.041 | 136,5% | 5,9% | Totale | 236.308.916 | 181.513.669 | 30,2% | 100% | | Totale | 87.142.720 | 17.968.625 | 385,0% | 100% | Elaborazioni Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab. Mim su dati Istat |
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CALZONI S.R.L SCEGLIE LE SOLUZIONI KABA PER LA GESTIONE PRESENZE E LA RILEVAZIONE DATI DI PRODUZIONE |
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Calderaia di Reno, 15 aprile 2004 - Calzoni S.r.l opera nel settore difesa ed è leader nella progettazione e produzione di sistemi di movimentazione e di automazione nel settore navale, sia per sommergibili che per navi di superficie. La società ha la propria sede principale a Calderara di Reno (Bo) ed un’unità locale a Milano. Calzoni è dal 1999 una sussidiaria della Kollmorgen (Usa) che opera nello stesso settore di mercato. Entrambe le aziende fanno parte del gruppo multinazionale Danaher (Usa). L’azienda bolognese occupa 160 dipendenti e sviluppa un fatturato pari a 28 milioni di Euro. Calzoni, spinta da una ferma volontà di integrare efficacemente i propri processi, dopo aver implementato la piattaforma Erp di Sap ha espresso l’esigenza di individuare un partner unico per dotarsi di efficaci sistemi di raccolta dati che offrisse soluzioni certificate da Sap e che, nello stesso tempo, fosse in grado di assicurare sia il sistema di gestione presenze nel plant in tempo reale sia la soluzione per la rilevazione dei dati di avanzamento produzione. Dopo un’analisi del mercato, la scelta si è indirizzata su Kaba e, in particolare, al Middleware di sottosistema composto dallo strato tecnologico di interfaccia a R\3, B-comm Erp, ed ai moduli applicativi “Time” e “Job”. La prima fase del progetto, che ha coinciso con il trasferimento in un nuovo stabilimento, ha previsto l’adozione del Middleware di sottosistema nei moduli B-comm Erp e, per la rilevazione delle presenze, nel modulo “Time”. Grazie alla predisposizione ad interfacciarsi con Sap e alla sua flessibilità, che consente all’utente di gestire anche situazioni complesse attraverso la semplice parametrizzazione di potenti tabelle, l’operazione ha richiesto solo due settimane. Il sistema di rilevazione presenze realizzato, oltre a consentire la creazione di report personalizzati, si interfaccia efficacemente con il servizio paghe gestito esternamente all’azienda. Nel settembre 2000, l’azienda ha avviato il progetto di implementazione di “Job” che permette la raccolta dati dal campo su sottosistema ed un maggior controllo sui vincoli all’avanzamento di tipo procedurale, fornendo alla piattaforma Sap dati già consolidati. Nel 2002, Calzoni S.r.l. Ha intrapreso un secondo step di progetto insieme a Kaba che prevede la gestione, nel plant in tempo reale, ed il controllo dell’imputazione delle ore a progetto, con sviluppo di un Time Sheet di Plant interfacciato a Cats, il modulo del sistema Sap per la rilevazione dei tempi di progetto. L’integrazione certificata tra il Middleware di Plant Kaba e il sistema Sap ha semplificato notevolmente l’implementazione dei progetti. Risultati significativi sono poi stati conseguiti a livello di snellimento dei processi. Per Calzoni è stato importante disporre su Sap di dati già validati che evitano operazioni manuali di post-processing. Contare su un Middleware di sottosistema integrato ha garantito maggiore flessibilità ed elaborazione locale dei dati, in particolare per quanto riguarda le attività di rilevazione presenze. Tra gli altri plus conseguiti dall’azienda la capacità di controllo in tempo reale dell’avanzamento produzione, il controllo in tempo reale della forza lavoro disponibile e la riduzione a zero degli errori di imputazioni manuale nel modulo Cats del sistema Sap. Molto rilevante, poi, l’abbattimento da tre giorni/uomo a 4 ore del tempo di check da parte dell’Area Controlling sui dati consolidati di costo uomo e macchina. |
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Roma, 15 aprile 2004 - Si aprono oggi, le preiscrizioni universitarie on-line all'anno accademico 2004-2005 nei 77 atenei italiani, in attuazione del decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti. Le preiscrizioni riguardano anche i corsi delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale (Accademie e Conservatori) e i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts). Sono interessati alle preiscrizioni oltre 450 mila studenti dell'ultimo anno delle scuole secondarie superiori, che per un mese, fino al 15 maggio, possono compilare il modulo telematico collegandosi al sito del Ministero www.Miur.it o direttamente allo speciale sito www.Universo.murst.it da scuola con l'aiuto degli insegnanti o da casa. Non si tratta di un adempimento burocratico, ma di uno strumento importantissimo che aiuta gli studenti ad orientarsi nel modo più consapevole possibile. La preiscrizione non è vincolante: al momento della immatricolazione sarà infatti possibile modificare la preferenza indicata in precedenza. Per gli studenti che compilano la scheda telematica di preiscrizione è disponibile, anche quest'anno, la banca dati dell'offerta formativa, consultabile on-line sul sito del Ministero www.Miur.it Nella banca dati sono presenti tutti i corsi di laurea attivati nelle università italiane. Di ogni sede universitaria si possono avere informazioni dettagliate riguardanti l'attivazione dei singoli corsi, gli sbocchi professionali, le attività formative con i relativi "crediti", le rilevazioni dell'ufficio statistico sugli immatricolati e sugli iscritti. Per ogni corso è riportata anche la certificazione del Rettore relativa alla disponibilità delle strutture: posti aula, posti lettura nelle biblioteche, spazi in laboratori informatici, linguistici e specialistici. Gli Obiettivi Delle Preiscrizioni Le preiscrizioni sono finalizzate in particolare alla predisposizione e alla fruizione di iniziative e attività di orientamento per la scelta del corso di laurea individuato nell'ambito di una classe di afferenza, in relazione alle vocazioni dello studente, alle possibilità occupazionali, nonchè alla programmazione dell'offerta formativa e dei servizi. Allo studente viene reso noto in quali atenei e in quali sedi è attivato il corso di laurea individuato nell'ambito prescelto. Il Modulo Telematico Di Preiscrizione Il modulo contiene una prima parte informativa di carattere generale e la scheda di preiscrizione vera e propria all'università. Lo studente può inserire: 1) una delle quattro aree didattico-scientifiche in cui sono ripartite le classi di afferenza del corso o dei corsi verso i quali intende indirizzare la propria scelta; 2) le stesse classi e la denominazione dei singoli corsi attivati in ogni sede universitaria e i relativi curricula, che possono essere indicati fino ad un massimo di tre in ordine di priorità; 3) la sede o le sedi universitarie presso le quali si intende effettuare la prescrizione. Nel modulo sono presenti anche le sedi delle istituzioni di alta formazione artistico-musicale (Accademie di belle arti, Conservatori, Isia), i vari corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts), l'indicazione di una eventuale formazione superiore militare. Lo studente ha inoltre la possibilità (se in possesso dei requisiti) di esprimere l'interesse a beneficiare di borse di studio universitarie e degli altri interventi per il diritto allo studio e la necessità di ausili personalizzati in caso di situazione di handicap. A Che Cosa Servono I Dati Raccolti Il Miur predispone entro il 31 maggio 2004 la banca dati contenente i moduli compilati dagli studenti e ne consente l'accesso telematico alle università, ai centri servizi amministrativi nel caso di studenti provenienti da scuole private, alle scuole pubbliche collegate in rete e agli Istituti di alta formazione artistico-musicale. Per garantire la riservatezza dei dati queste istituzioni possono ottenere, attraverso una specifica chiave di accesso loro assegnata, una copia in via telematica dei soli moduli riguardanti gli studenti appartenenti alle proprie strutture o a quelle di riferimento. Il Miur provvede, inoltre, alla trasmissione cartacea dei moduli alle istituzioni non collegate in rete. Nel caso di iscrizione agli studi universitari, le scuole e le università, in base ai dati acquisiti, promuovono, anche di comune intesa, attività di orientamento per far acquisire la conoscenza degli obiettivi formativi specifici, dei contenuti e delle attività formative del corso di studi che si intende frequentare, le opportunità di tirocini formativi, le disponibilità delle strutture didattiche e dei servizi dedicati agli studenti, l'adeguata preparazione iniziale richiesta per il corso prescelto e, se necessario, le modalità di verifica, le eventuali attività formative propedeutiche svolte eventualmente in collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore, nonchè le possibilità di approfondimento personale e di gruppo e le connessioni con il mondo del lavoro. Per quanto riguarda i corsi di alta formazione artistico-musicale o i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, gli istituti scolastici e le istituzioni interessate promuovono, di comune intesa, idonee attività di orientamento per far acquisire la conoscenza degli obiettivi formativi specifici, dei contenuti e delle attività formative del corso di studi che si intende frequentare. |
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MODELLI E STRUMENTI PER LA FORMULAZIONE DELLA STRATEGIA CINQUE GIORNI DI CORSO FIRMATI SDA BOCCONI, PER MIGLIORARE LA PROPRIA COMPETITIVITÀ |
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Milano, 15 aprile 2004: – Si terrà a Milano, dal 24 al 28 maggio 2004, il corso “Modelli e strumenti per la formulazione della strategia”, organizzato dall’Area Strategia della Sda Bocconi. L’iniziativa nasce dal desiderio di fornire una soluzione a tutti coloro che, dovendo fronteggiare i problemi sorti a causa della rapida evoluzione delle tecnologie, vorrebbero adottare modalità operative nuove, coerenti con una maggiore flessibilità e rapidità di risposta richieste dal mercato. In particolare, i partecipanti potranno: utilizzare strumenti validi e aggiornati per la valutazione e la formulazione di diverse alternative strategiche; disporre di uno schema concettuale che consenta di inquadrare e di interpretare le numerose informazioni che ogni giorno l’impresa deve selezionare, elaborare, utilizzare; capire come le nuove prospettive ambientali possano tradursi in opportunità aziendali. A loro volta, le imprese disporranno di collaboratori in grado di: produrre in tempi brevi piani e business plan completi e convincenti, anche in vista della realizzazione di alleanze e acquisizioni; utilizzare e condividere con i colleghi un metodo di lavoro efficace e flessibile; fornire al direttore generale o all’imprenditore il supporto concettuale per generare e valutare nuove strategie. La partecipazione al corso favorirà dunque il raggiungimento di una visione condivisa e la traduzione in obiettivi quantificabili. Per la realizzazione di tutti questi traguardi, i modelli e strumenti proposti durante il seminario saranno funzionali: all’analisi e valutazione della strategia attuale, tesa a individuare eventuali esigenze di cambiamento; all’analisi di sistemi competitivi e filiere, per ridefinire i confini aziendali e impostare strategie orientate alla creazione di valore; alla generazione di alternative strategiche; alla formulazione di nuove strategie e loro formalizzazione in piani e business plan; alla valutazione delle alternative strategiche; al controllo della strategia. “Modelli e strumenti per la formulazione della strategia” ha un programma intensivo, comprendente anche alcune sessioni serali e si avvale della discussione di casi aziendali (inclusi le tematiche proposte dai partecipanti), nonché dell’utilizzo di applicazioni software o altri materiali di supporto. Destinatari del corso sono: capi azienda; responsabili di business, di area strategica di affari o di funzione; addetti alla pianificazione strategica e al marketing strategico; assistenti alla direzione generale e tutti coloro che sono direttamente coinvolti nei processi di formulazione delle strategie. La natura degli argomenti trattati durante il corso rende essenziale la condivisione di un metodo di lavoro e lo svilupparsi di una cultura omogenea, per favorire le quali è utile la partecipazione di più persone della stessa azienda. |
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INFO DAY ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA 28 APRILE 2004 UNA GIORNATA DA UNIVERSITARIO |
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Pavia, 15 aprile 2004 - Una giornata particolare. Vivere la vita da studente universitario, frequentare le lezioni, aggirarsi tra i cortili della storica sede dell’Ateneo o tra i laboratori didattici e di ricerca del Polo Scientifico, come un gruppo di compagni di corso, accompagnati da qualche studente “anziano”. È questo lo spirito dell’Info Day che il Centro Orientamento dell’Università di Pavia organizza per il terzo anno consecutivo. Dalle nove di mattina del 28 aprile 2004 gli studenti dell’ultimo anno delle Scuole Superiori che si saranno iscritti alla giornata (iscrizione gratuita on-line, dal sito http://cor.Unipv.it ), si troveranno presso le Facoltà che avranno scelto, quelle verso le quali sono orientati, e cominceranno il loro giorno da studenti universitari, accompagnati da un tutor, cioè da uno studente più grande, che li introdurrà in Università per conoscere più da vicino il mondo che li aspetta. Un “anziano” li accompagnerà a visitare aule, laboratori e i servizi collegati alla didattica, mostrerà loro ciò che la Città e l’Ateneo possono offrire a chi decide di studiare e forse anche di vivere a Pavia, magari in uno dei moltissimi collegi universitari che fanno di Pavia un vera città-campus. Le lezioni alle quali potranno assistere sono quelle vere dei corsi di laurea, le stesse a cui partecipano gli universitari. Non si tratta della solita presentazione dell’offerta formativa, è una giornata-tipo con lezioni, professori in cattedra, contatto diretto con gli studenti che sono i veri testimoni della vita universitaria. Obiettivo: farsi un’idea dell’ambiente, del linguaggio usato, delle strutture e, in generale, dei luoghi dell’Università. Unica in Italia nel suo genere, l’iniziativa dell’Info Day richiama ogni anno più di mille studenti da tutte le regioni d’Italia e interessa tutte le Facoltà dell’Ateneo pavese, da Giurisprudenza a Medicina, da Ingegneria a Lettere e Filosofia. Chi si iscriverà per partecipare, dovrà segnalare il corso di studi di maggior interesse. La mattina del 28 i ragazzi saranno accolti da orientatori, studenti tutor e docenti, secondo la scelta indicata, in tre diversi punti d’accoglienza: il primo nel cortile di Scienze Politiche, nel Palazzo Centrale dell’Università, il secondo presso il Polo del Cravino, per gli aspiranti studenti dell’area scientifica e sanitaria e il terzo luogo d’incontro è alla “Nave”, come è chiamata la struttura che ospita la Facoltà di Ingegneria e molti Istituti scientifici. Esperienze e luoghi diversi per ciascuno, chi visiterà i laboratori di Fisica e Ingegneria, chi ascolterà le esperienze dei medici e le testimonianze di chi lavora e insegna nell’ambito delle professioni sanitarie (fisioterapisti, dietisti, tecnici di laboratorio, ecc.) e per tutti anche due passi tra le vie del centro di Pavia. Una giornata di informazione, dunque, ma soprattutto un’occasione per sperimentare di persona come potrà essere la vita universitaria in una città che sembra fatta su misura di studente. |
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PRESENTATA O A MILANO LA RICERCA PROMOSSA DA ADECCO E REALIZZATA DALL'ISTITUTO IARD FRANCO BRAMBILLA E DALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA I GIOVANI E IL LAVORO: ESPERIENZE, BISOGNI, ASPETTATIVE DI FRONTE AL LAVORO CHE CAMBIA |
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Milano, 15 aprile 2004 — Sono quasi 8 milioni i giovani italiani fra i 18 e i 30 (pari al 77% della popolazione giovanile nazionale) che hanno già avuto un contatto con il mondo del lavoro: di questi il 48% ha o ha avuto un contratto a tempo indeterminato, mentre il restante 52% ha sperimentato almeno una volta un lavoro occasionale o saltuario, un'attività spesso secondaria rispetto alla condizione di studente. Queste le stime di una ricerca promossa da Adecco, realizzata dall'Istituto Iard Franco Brambilla e patrocinata dall'Università degli Studi di Milano-bicocca. L'indagine ha coinvolto 1.400 giovani tra i 18 e i 30 anni sull'intero territorio nazionale, con l'obiettivo di dare risposta alle seguenti domande: cosa pensano i giovani intervistati del mondo del lavoro? come vivono le trasformazioni in atto? E il lavoro che ruolo gioca nei loro sistemi di valore? Si sentono preparati per svolgere un mestiere? Che immagine hanno delle diverse professioni? "Con questa indagine abbiamo voluto analizzare - afferma Antonio de Lillo, Presidente dell'Istituto lard Franco Brambilla e Preside della Facoltà di Sociologia dell'Università degli Studi di Milano-bicocca - due questioni classiche della riflessione sociologica, strettamente connesse tra loro. L'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro si accompagna a una continua mediazione tra le aspettative dei primi e quanto offre il secondo: si avvia così un processo in cui gli atteggiamenti verso il lavoro, i valori attribuiti all'esercizio di una professione o di un mestiere e la definizione e messa alla prova delle proprie potenzialità sono a più riprese definiti e riformulati, man mano che le esperienze dei singoli evolvono e maturano. Le riforme del mercato del lavoro, l'emergere di nuove professioni, nonché il mutare dei contenuti e dei modi di esercizio di quelle più tradizionali, rende l'esplorazione di questi temi di particolare interesse" Il mondo del lavoro. Quando si esce dal sistema educativo si fa fatica a trovare lavoro, soprattutto nel Sud e soprattutto per i più giovani: hanno un contratto a tempo indeterminato, infatti, il 54% dei giovani nel Nord-ovest, il 44% nel Nord-est, il 35% nell'Italia Centrale e il 24% nel Sud e solo il 17% dei 18/20enni, e il 36% dei 21/24enni. Ma i giovani come vivono la loro condizione lavorativa? In una scala da 1 a 10 (indifferentemente dal genere, dall'età o dalla zona di provenienza) il 60% degli intervistati si dichiara molto soddisfatto (voti da 8 a 10), dimostrando un elevato gradimento per il tipo di occupazione svolta. Il 61% degli intervistati ritiene stabile la propria condizione lavorativa: solo 1 su 10 è sicuro che in futuro cambierà professione o posto di lavoro. Trovare lavoro, però resta un'impresa difficile, lo dice il 64% degli intervistati e per il 42%, tra 10 anni lo sarà ancor di più. Ma per trovare lavoro quali sono i fattori fondamentali? "Questione di merito", afferma il 71 % dell'intero campione. La formazione. In generale è poco sentita la necessità di aggiornamento delle proprie competenze professionali e conoscenze. Solo un giovane occupato su due (51%) è disponibile a seguire dei corsi di formazione in orario di lavoro, ma questa quota scende al 24%, nel caso in cui il giovane occupato debba pagarli di tasca propria. Migliora la situazione, invece, tra disoccupati e studenti, che più spesso li frequenterebbero (rispettivamente 69% e 76%), anche dovendo pagare (rispettivamente 47% e 62%). Se si chiede, poi, di quali competenze avvertono maggiormente il bisogno, riscontriamo che l'esigenza più urgente è l'apprendimento della lingua straniera (ritenuta utile per il 44% degli occupati e per il 58% dei non occupati); seguono le competenze tecniche (utile per il 32% degli intervistati occupati e per il 53% degli inattivi) e l'uso del pc (utile per il 29 % degli occupati e il 42% degli inattivi). Sono decisamente sottovalutate le capacità cosiddette trasversali, soprattutto per coloro che già lavorano: è utile acquisire capacità quali lavorare in gruppo solo per il 19% degli occupati, organizzare il proprio lavoro e comunicare solo per il 16%. L'8% degli occupati, infine, dichiara di non aver bisogno di corsi di formazione per migliorare o acquisire competenze di base. Pare convinzione diffusa, insomma, che le competenze vincenti siano quelle di tipo tecnico, informatico e linguistico, piuttosto che le abilità organizzative o di tipo relazionale. La flessibilità. I cambiamenti apportati alla legislazione che regola il mondo del lavoro hanno coinvolto in modo particolare proprio le giovani generazioni. Cosa ne pensano gli intervistati? I giovani si dimostrano aperti ad alcune forme di lavoro non standard, quali il part-time (82%) o il lavoro a tempo determinato (69%); si presenta, invece, una spaccatura del campione a proposito delle misure volte a facilitare i licenziamenti (il 46% è "d'accordo" o "abbastanza d'accordo" e il 54% "poco o per nulla d'accordo"); mentre si riscontra un generale disaccordo (3 giovani su 4) sulla flessibilità salariale (riduzione degli stipendi in caso di crisi e stipendi ridotti per i giovani in ingresso nel mercato del lavoro). I giovani si dimostrano, dunque, disponibili a fare sacrifici per entrare nel mercato del lavoro ma, una volta occupati, vogliono sicurezza lavorativa e buona retribuzione, come confermano i dati sui valori più importanti connessi al lavoro: 1. Sicurezza e stipendio, 2. Relazioni e possibilità di esprimere se stessi, 3. Possibilità di fare carriera e di diventare influenti. "l giovani dimostrano consapevolezza e concretezza, hanno imparato a muoversi tra i diversi strumenti che permettono l'accesso al mondo del lavoro, sanno che in un periodo come questo può non essere facile ma non si danno per vinti. Da qui un ottimismo diffuso nei confronti del futuro che non può che farci piacere — sintetizza Carlo Scatturin, direttore generale di Adecco Spa - Partendo proprio da questa fiducia, riaffermo la volontà di Adecco di essere al fianco delle persone in cerca di occupazione per offrire tutto il supporto e la guida necessari per raggiungere gli obiettivi di successo e soddisfazione a cui ciascuno aspira" Le professioni più ambite dagli Italiani - Ecco la classifica emersa dal questionario pubblicato sui siti di Corriere Lavoro, Adecco e Istituto lard: 1° Direttore di quotidiano nazionale; 2° Giudice; 3° Medico di pronto soccorso; 4 °Imprenditore (settore abbigliamento); 5° Attore; 6° Commercialista laureato; 7° Progettista siti internet; 8° Cassiere di banca; 9° Elettricista; 10° Commesso; 11° Operaio metalmeccanico; 12° Portiere di abitazione. |
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CONFERENZA SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI, BRUXELLES |
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Bruxelles, 15 aprile 2004 - La seconda conferenza sui cambiamenti climatici di Bruxelles si svolgerà l'11 e il 12 maggio a Bruxelles. L'obiettivo della conferenza è quello di discutere i recenti sviluppi internazionali e dell'Unione Europea, nonché di rivedere le recenti iniziative europee, quali l'adozione del piano di trattamento delle emissioni dell'Unione Europea e i possibili impatti sul settore industriale e dell'energia. Durante la conferenza verranno inoltre esaminati gli approcci e le politiche dei principali partner commerciali dell'Unione Europea, quali gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada, la Russia e l'Australia. Infolink: http://www.Euconferences.com/fraclimate04.htm |
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L'AEA CERCA NUOVI MEMBRI PER IL COMITATO SCIENTIFICO |
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Bruxelles, 15 aprile 2004 - Invito indirizzato agli scienziati che desiderano aderire al comitato scientifico dellAgenzia Europea dell'Ambiente (Aea). Il comitato scientifico assiste il consiglio di amministrazione dell'Aea ed il direttore esecutivo, fornendo consulenza scientifica ed esprimendo pareri professionali su qualsiasi questione a carattere scientifico nei settori di attività di competenza dell'Aea. Le sue funzioni sono: esprimere pareri sui programmi di lavoro annuali e pluriennali, sull'assunzione di personale tecnico e sulle questioni di carattere scientifico inerenti alle attività dell'Aea. Per il presente bando, la consulenza del comitato scientifico viene richiesta nei seguenti settori: scienze politiche; monitoraggio dei sistemi basati sullapplicazione spaziale; chimica; energia e ambiente. Per maggiori informazioni sul bando di gara, si veda l'indirizzo Web seguente: http://europa.Eu.int/eur-lex/pri/en/oj/dat/2004/c_088/c_08820040408en00350036.pdf |
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