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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Aprile 2004 |
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EQUIPE DI SCIENZIATI EUROPEI SCOPRE IL GENE DEL MORBO DI PARKINSON |
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Londra, 20 aprile 2004 - Unéquipe di scienziati europei e statunitensi dellIstituto di Neurologia dello University College London ha scoperto un nuovo gene coinvolto nello sviluppo precoce del morbo di Parkinson. In uno studio su tre famiglie con insorgenza precoce della malattia in Spagna e Italia, il Professor Nicholas Wood e la sua équipe hanno individuato un nuovo gene che produce una proteina mal funzionante. La scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti per i pazienti affetti dalla malattia di Parkinson. "Si tratta di un gene/proteina completamente nuovo e, a mio parere, del tutto inaspettato, coinvolto nel morbo di Parkinson," afferma il Professor Wood. "Spalanca la porta a unera del tutto nuova della ricerca sul morbo di Parkinson e magari di altre malattie neurodegenerative." Il morbo di Parkinson è una patologia neurologica degenerativa per la quale al momento non esiste una cura. I primi sintomi della patologia insorgono in genere intorno ai 60 anni di età e di solito colpiscono dall'uno al due percento della popolazione anziana. In genere non si tratta di una malattia genetica, ma vi sono dei casi in cui è ereditaria. Il gene descritto dagli scienziati è stato identificato in tre famiglie nelle quali la malattia è comparsa molto prima nel corso della vita. Lo studio ha scoperto che i membri di tali famiglie presentavano tutti una mutazione nel gene Pink1. La mutazione porta a una disfunzione della proteina che, a sua volta, riduce la capacità delle cellule cerebrali di proteggersi dallo stress. I ricercatori sperano che una migliore comprensione del gene, della proteina e di quanto accade allinterno delle cellule possa guidare la ricerca verso altri fattori genetici che influiscono sulla probabilità di sviluppare il Parkinson. Sebbene riscontrabile probabilmente solo in una piccola percentuali di persone affette dal Parkinson, la scoperta di questo gene ha rivelato un percorso completamente nuovo e finora non considerato e "potrebbe portare a nuovi farmaci", ha affermato il Professor Wood. I risultati sono importanti anche perché contribuiscono a "confermare un sospetto sul ruolo della disfunzione mitocondriale nella malattia di Parkinson e in altre patologie neurologiche," ha affermato il Dott. Robert Nussbaum, uno degli scienziati delléquipe. "Da molti anni si suggerisce lesistenza di un collegamento tra il morbo di Parkinson e la disfunzione mitocondriale. Non abbiamo mai veramente capito quali difetti allinterno dei mitocondri possano portare a una disfunzione. Ora questo ci indica una proteina, o una serie di proteine, che se alterate possono indurre la malattia. Si tratta di un processo di cui non conoscevamo l'esistenza e che potrebbe essere coinvolto nelle forme più comuni del morbo di Parkinson." Ciò potrebbe avere ripercussioni anche sulla ricerca su altre malattie neurodegenerative, quali l'Alzheimer, in particolare sul ruolo dello stress ossidativo nella degenerazione delle cellule cerebrali. "Questa scoperta ci aiuterà a capire meglio gli eventi molecolari che conducono a questa malattia neurodegenerativa incurabile. È davvero linizio dell'indagine più impegnativa su ciò che questa proteina fa normalmente e su come, una volta mutata, conduce al morbo di Parkinson," ha spiegato il Professor Wood. "Siamo entusiasti dei risultati della ricerca del Professor Wood. Tuttavia, siamo ancora nelle fasi iniziali. Va sottolineato anche che ciò non indica che il Parkinson sia una patologia diffusamente ereditaria," ha affermato Linda Kelly, direttrice generale della Parkinsons Disease Society. |
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TEST PER AUMENTARE IL TASSO DI SUCCESSO DEI TRAPIANTI MESSO A PUNTO GRAZIE A UN PARTENARIATO ANGLO-TEDESCO |
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Bruxelles, 20 aprile 2004 - Un progetto anglo-tedesco, sostenuto da Eureka, ha portato allo sviluppo di un nuovo test in grado di ridurre in misura significativa le possibilità di rigetto dell’organo a seguito di un trapianto. La chirurgia dei trapianti salva migliaia di vite ogni anno, ma la carenza di donatori associata alle differenze nei tipi di tessuto rendono assai difficile trovare un organo compatibile. Quando si commettono degli errori, l’organo trapiantato può essere rigettato dal sistema immunitario del ricevente. Il progetto Midas ha messo a punto un test diagnostico basato sulle tecnologie del Dna ricombinante. Il partner principale, una piccola società del Regno Unito chiamata Proimmune, ha iniziato le ricerche sul nuovo test con il finanziamento del governo britannico. Il passo successivo - progettare e valutare il test diagnostico proposto - ha richiesto l’accesso a dati e a campioni di siero dei pazienti trapiantati e quindi il coinvolgimento del dipartimento di immunologia clinica dei trapianti dell’Università tedesca di Kiel. Di solito gli organi vengono abbinati ai riceventi confrontando i tipi di tessuto e selezionando quelle coppie con lincompatibilità genetica minore, ha affermato il direttore generale di Proimmune, Nikolai Schwabe. Utilizzando solo questo metodo, tuttavia, si ignora la sensibilizzazione che può trasformare una lieve incompatibilità in un rischio inaccettabilmente elevato. La sensibilizzazione può verificarsi quando il ricevente è venuto in contatto con tipi di tessuti estranei in passato. Sono vulnerabili, ad esempio, i pazienti che hanno subito un precedente trapianto o una trasfusione di sangue. Anche le donne che hanno avuto una gravidanza sono a rischio se sono state esposte al tipo di tessuto del padre, attraverso il sangue del bambino durante la gravidanza. Il nostro test è in grado di rivelare il grado di sensibilizzazione con unaccuratezza senza precedenti e dovrebbe diventare uno standard universale nei test per la compatibilità dorgano nella chirurgia dei trapianti, ha affermato il Dott. Schwabe. Sono in corso trattative sulla commercializzazione dei risultati del progetto, attraverso un partenariato con una società leader nel campo della diagnostica dei trapianti. Con 100.000 persone in lista dattesa ogni anno, il mercato globale potenziale per il test Midas è enorme. Infolink: click here |
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LA GERMANIA APRIRÀ IL PRIMO CENTRO EUROPEO SULL'INVECCHIAMENTO |
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Bruxelles, 20 aprile 2004 - La Società Max Planck per la Promozione della Scienza in Germania ha annunciato la sua decisione di aprire un nuovo istituto sulla biologia dell'invecchiamento. Listituto previsto sarà il primo del suo genere in Europa e avrà sede presso il Buck institute for advancing age research (istituto per la promozione della ricerca sulletà) negli Stati Uniti. "La biologia dell'invecchiamento è unarea in rapida e imminente espansione della ricerca, al momento non adeguatamente trattata nelle università tedesche o negli istituti di ricerca privati," ha affermato Ulrich Hartl dellIstituto Max Planck per la Biochimica. Il piano per il nuovo istituto è di condurre ricerca sulla possibilità che i meccanismi cellulari di base dellinvecchiamento siano determinati da programmi genetici e in quali misura essi vengano interessati dagli influssi ambientali, ha spiegato il Professor Hartl. Le ricerche si concentreranno inoltre sui metodi per definire l'invecchiamento a livello biochimico. Resta da definire dove avrà sede il nuovo istituto, come sarà strutturato e come verrà finanziato. "Riteniamo che listituto debba essere incorporato in una solida struttura di ricerca preesistente," ha affermato il Professor Hartl. Ciò significa che sarà probabilmente costituito allinterno di ununiversità tedesca o della organizzazione Max Planck. È probabile che listituto sia suddiviso in tre o quattro dipartimenti, con circa 40 scienziati e tecnici in ciascuno di essi. Infolink: http://www.Mpg.de/english/contemporaryissues/news/index.html |
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LOTTA ANTITABACCO: PIÙ TASSE E GUERRA AL CONTRABBANDO |
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Strasburgo, 20 aprile 2004 - Adottando la relazione di Jules Maaten (Eldr, Nl), la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori suggerisce alla Plenaria di approvare la conclusione della Convenzione quadro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla lotta contro il tabagismo. La Convenzione dell'Oms, adottata nel maggio 2003, intende offrire alle parti un quadro di riferimento per l'attuazione di misure di lotta al tabagismo prevedendo delle disposizioni in materia di etichettatura, pubblicità, tassazione, commercio illecito, responsabilità civile o penale e finanziamento di programmi. La Comunità ha già preso disposizioni in diversi campi trattati dalla Convenzione. Si tratta in particolare delle direttive sulla pubblicità (2003/33/Ce) e sugli imballaggi (2001/37/Ce) dei prodotti del tabacco. Riguardo alla tassazione, il testo della Convenzione riconosce che le misure fiscali e finanziarie rappresentano un mezzo importante per ridurre il consumo di tabacco, in particolare da parte dei giovani. Pertanto impone ai firmatari di tener conto degli obiettivi di salute pubblica nel quadro dell'applicazione di politiche fiscali e di politiche dei prezzi dei prodotti del tabacco. In materia di commercio illecito, la Convenzione ritiene che nella lotta antitabacco sia essenziale eliminare il contrabbando, la fabbricazione illecita e la contraffazione dei prodotti del tabacco, così come risulta necessaria la messa in opera di un sistema volto a rintracciare tali prodotti nonché la definizione e l'attuazione di una legislazione nazionale in questo campo. La Convenzione, poi, incoraggia i firmatari a prendere delle misure legislative in materia di responsabilità penale e civile, che può comprendere anche il risarcimento dei danni. Inoltre, è chiesto di promuovere dei programmi tesi ad aiutare i cittadini a smettere di fumare o a dissuaderli dal cominciare, nonché di vietare la vendita di prodotti del tabacco ai minorenni e di prendere disposizioni contro il fumo passivo. Si noti, infine, che nel motivare la sua proposta, il relatore coglie l'occasione per puntualizzare «una volta ancora» che giudica un'anomalia inaccettabile il fatto che da un parte si conducono politiche volte a scoraggiare il consumo di tabacco, mentre dall'altra si continua a sovvenzionare pesantemente i produttori di tabacco europei. |
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GRANDI PREPARATIVI PER LA BIENNALE DI SETTEMBRE A PARIGI IL SYNDICAT NATIONAL DES ANTIQUAIRES PREPARA LA PRESTIGIOSA E IPER-SELETTIVA MANIFESTAZIONE |
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Milano, 20 aprile 2004 - Dal 14 al 28 settembre 2004, prenderà il via la più prestigiosa vetrina internazionale di arte antica (e moderna!), allestita al Carrousel du Louvre, nel cuore di Parigi. Per 15 giorni visitatori, appassionati d’arte, arredatori e collezionisti potranno visitare le diverse aree tematiche dell’imponente allestimento che ospiterà i 120 espositori selezionati fra gli oltre quattrocento iscritti al Syndicat National des Antiquaires. Nella scorsa edizione erano esposti alla Biennale oltre 6.000 “pezzi” rari e preziosi fra opere pittoriche, mobili, tessuti antichi e oggetti d’arte, organizzati in percorsi individuabili attraverso luci e colori. Una manifestazione a metà strada tra una galleria e un museo, con un ventaglio straordinario di epoche, stili e specializzazioni: da mobili e oggetti di arte antica alle tavole dei grandi maestri, dalle maschere africane all’ arte del '900, alla ceramica e all’alta gioielleria... Giunta alla Xxii edizione, la Biennale des Antiquaires, oltre a essere un appuntamento imperdibile per collezionisti privati e pubblici è oggi, nell’era del dibattito “Unidroit” (sui beni culturali rubati o illecitamente esportati del 24 giugno 1995), una “sfida” per gli antiquari. “Sono sempre più convinto dell’importanza di un mercato libero e lecito, che garantisca a priori quali beni culturali possono essere esportati o no- racconta Chrystian Deydier, Presidente del Sindacato Nazionale degli Antiquari, che da cinquant’anni organizza la Biennale- … Lo scambio e il confronto di oggetti d’arte tra diverse nazioni è fondamentale per alimentare la ricchezza e la conoscenza del patrimonio culturale mondiale, ciò che al contrario sembra mettere a rischio la Convenzione Unidroit”. Uno dei principali obbiettivi del Sna (Syndacat Nazional des Antiquaires ) con la Biennale des Antiquaires, è infatti quello di valorizzare la professionalità degli antiquari presso gli operatori privati e pubblici, anche attraverso l’assegnazione, nell’ambito della manifestazione, del riconoscimento di “Cavaliere delle arti e delle lettere” per la qualità delle loro esposizioni. Tra i premiati della scorse edizione anche il gioielliere italiano Carlo Zendrini. Fra le manifestazioni di antiquariato l'appuntamento di Parigi si distingue per almeno quattro caratteristiche: la cadenza biennale, che consente una più seria ricerca da parte degli antiquari e un effettivo “turn over” delle opere in mostra; il numero chiuso di espositori, che non può superare i 120 e che assicura criteri di massima selettività (il Sindacato Nazionale degli Antiquari ne rappresenta comunque oltre 330, di cui una sessantina stranieri); un allestimento omogeneo affidato a un grande scenografo per evitare accuratamente ogni similitudine con manifestazioni espositive del settore; la 'novità' delle opere in mostra. “Ci sono antiquari- e io potrei essere uno di questi” - scherza Hervé Aaron, responsabile del Progetto della Xxii Biennale, “che hanno preservato dallo sguardo di clienti anche importanti un pezzo particolare, quel qualcosa che riveleranno solo a settembre, in una sorta di 'gara' a chi strapperà l'ammirazione di tutti. E certamente anche una buona vendita!”. L'appuntamento diventa così particolarmente ghiotto per i grandi collezionisti cui viene riservata una speciale apertura “vip”. Anche per la prima vernice del lunedì sera 13 settembre l'invito/ingresso costa piuttosto caro e viene aperto a operatori, collezionisti, conservatori. Saranno 100.000 i visitatori che, già dal loro ingresso verranno a contatto con l’atmosfera elegante del Carrousel, grazie agli stand allestiti al centro dell’atrio. La scelta per questa Xxii edizione è quella di un decoro sobrio e assolutamente neutro affidato all’architetto Francois Joseph Graff, in cui vero protagonista risulta essere il valore di ogni singola opera d’arte. L'emozione della fruizione è aumentata dalla vicinanza alle opere e dall’unicità del momento: l'opera ammirata può “scomparire”, dopo la mostra, in collezioni private o in luoghi inaccessibili al pubblico. Notevole la presenza di opere d'arte italiana a rappresentare il nostro Paese insieme a espositori come Giovanni Sarti- antiquario specializzato in quadri antichi, pittori italiani e mobili dal Xvi al Xviii secolo- Massimo Moretti (quadri antichi) e Luigi Filippo Toninelli specializzato in arte moderna e contemporanea. La Xxii Biennale des Antiquaires aprirà al pubblico da martedì 14 a martedì 28 settembre 2004 fra le 11 e le 21 di ogni giorno (lunedì e mercoledì si chiude alle 23!) Ingresso Euro 12,50. |
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RENAULT TRUCKS LANCIA IL RENAULT MASCOTT IN PRIMA MONDIALE AL SALONE TRANSPOTEC DI VERONA A PARTIRE DAL 22 APRILE PROSSIMO |
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Verona, 20 aprile 2004 - Dopo il lancio del nuovo Renault Master, a fine 2003, Renault Trucks prosegue il rinnovamento delle sue gamme di veicoli commerciali, proponendo il nuovo Renault Mascott. Conosciuto ormai come "vero piccolo camion", da 3,5 a 6,5 tonnellate, il nuovo Renault Mascott completa l'offerta dei veicoli commerciali di Renault Trucks. Il nuovo Renault Mascott sarà presentato in anteprima mondiale al Transpotec di Verona (22-25 Aprile) e, in un secondo tempo, alla succursale Renault Trucks di Lisbona il 28 Aprile. |
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VENDUTA A MILANO LA "200MILLESIMA" JAGUAR X-TYPE |
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Milano, 19 aprile 2004 - E' stata consegnata ieri a Milano la 200millesima Jaguar X-type, un traguardo importantissimo per il prestigioso marchio inglese che a Milano e in Lombardia ha uno dei mercati di maggiore potenzialità. La consegna della vettura è stata fatta presso la Brg Jaguar di Corso Sempione, meta ben nota agli appassionati di queste automobili che portano sulle strade di tutto il mondo il mito e la grande tradizione anglosassone. Lanciata nel maggio 2001 e destinata a utenti di alto profilo, esigenti, amanti del lusso e dell'esclusivo, attenti alla cura dei particolari ma anche a prestazioni sportive di eccellenza, "Jaguar X - Type" è un modello che comprende tutte le motorizzazioni, benzina, diesel, trazione integrale, trazione anteriore, con carrozzeria berlina o station wagon. E' una macchina bella, potente e versatile, perfetta per la guida in città così come per le puntate al Golf Club. Il 200millesimo gioiello di casa Jaguar, consegnato a un professionista milanese dal direttore vendite di Jaguar Italia Claudio Marcolongo, è un Turbodiesel in versione executive, di colore Quarz metallizzato. Commentando il risultato, l'Amministratore Delegato di Brg Jaguar Pietro Milani ha affermato: "Sono molto felice che questo importantissimo traguardo sia stato raggiunto da Jaguar a Milano e proprio presso la nostra concessionaria. La nostra attività è da sempre improntata alla filosofia del servizio personalizzato, alla massima vicinanza al Cliente di cui cogliamo, spesso con largo anticipo, i desideri e le aspettative. Sappiamo molto bene che vendiamo non solo splendide vetture che fanno sognare milioni di automobilisti ma, soprattutto, un marchio mitico, prestigioso, carico di valori esclusivi e intramontabili. In questo senso, ogni Jaguar rappresenta un mondo ed è quell'intero mondo che noi cerchiamo di trasferire ai nostri Clienti". Brg Jaguar è entrata di recente nel Gruppo Fassina, oggi uno dei principali dealer automobilistici del Nord Italia, con numerosi Punti Vendita in Lombardia e nel Veneto. Attraverso le sue concessionarie, il Gruppo Fassina distribuisce attualmente, oltre a Jaguar, i marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Volvo, Rover, Skoda, Chrysler e Ligier. |
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ULTIMO APPUNTAMENTO MERCOLEDI’ 5 MAGGIO PRESSO IL PICCOLO TEATRO – TEATRO STUDIO PER LA SESTA EDIZIONE DELLA RASSEGNA JAZZ AL PICCOLO – ORCHESTRA SENZA CONFINI |
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Milano, 20 aprile 2004 - Il concerto omaggio a jobim con franco cerri & friends ricorda l’autore per eccellenza della bossa nova, immortalata in grandi capolavori quali The Girl Of Ipanema e Desafinado, Antonio Carlos Jobim, uno dei compositori brasiliani più importanti dell’intero ‘900 musicale. La sua musica ha affascinato, e continua a sedurre, i musicisti di tutto il mondo ed occupa un posto di rilievo nei repertori del jazz contemporaneo. Franco Cerri, decano della moderna chitarra jazz italiana, è da sempre un estimatore dell’arte del compositore brasiliano e in questo concerto gli rende omaggio con un programma articolato, di assoluta originalità progettuale. Un programma nel quale sono coinvolti, oltre ai solisti della Civica Jazz Band e al suo direttore: Enrico Intra (stavolta protagonista al pianoforte), un gran numero di docenti e studenti dei Civici Corsi di Jazz di Milano. Da Gianni Bedori, con il suo Jazz Multiple che integra voci e strumenti in un raffinato contrappunto, al Time Percussion di Tony Arco, che esalta gli aspetti ritmici della musica di Jobim; dal Guitar Ensemble dello stesso Cerri a un gruppo vocale tratto dal coro dei corsi milanesi e guidato dal suo direttore stabile, Giorgio Ubaldi. Infine, intervengono come ospiti il giovane virtuoso del pianoforte Michele Di Toro e la cantante Barbara Casini. Interprete magistrale del repertorio brasiliano legato alla bossa nova, la Casini è una delle grandi voci del jazz italiano contemporaneo, partner di artisti quali Enrico Rava e Lee Konitz, e cantante che unisce ad una perfetta dizione portoghese una conoscenza profonda e vastissima della bossa nova e del suo mondo. I solisti della civica jazz band e enrico intra jazz combo Ingresso: 12/8 euro Per informazioni: 02-72333222 |
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LIVING EXHIBITION ANDRÉ VILLERS. PICASSO E ALTRI RITRATTI |
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Bologna, 20 aprile 2004 - “Nel marzo del 1953, a Vallauris, per caso, ho conosciuto Picasso. Un ceramista ha attirato su di lui la mia attenzione, me l’ha indicato con il dito. All’epoca non mi aveva nemmeno sfiorato l’idea che lo avrei fotografato; mi avevano detto che era il pazzo di Vallauris, dunque una persona da evitare... Ho raccontato un’infinità di volte questo primo incontro con Pablo, ma ogni giorno spuntano fuori nuove immagini, nuovi ricordi, più concreti. È come una proiezione del film della vita, che permette di rivedere con maggior precisione i momenti importanti, quelli che m’importavano allora.” Così André Villers (Beaucourt 1930) descrive nella sua Autobiografia del 1983, il suo primo incontro con il grande Maestro spagnolo, di cui da lì a poco sarebbe diceventato l’oeil ufficiale. Dopo la living exhibition Stategie del corpo, il critico d’arte Flaminio Gualdoni cura per Ta Matete un’altra grande mostra, questa volta dedicata ad André Villers, in cui si potranno ammirare 98 scatti realizzati da colui che, a partire dagli anni Cinquanta, per mezzo secolo è stato l’autore di una delle più geniali gallerie di ritratti del Novecento. Oltre a Picasso tra i soggetti di Villers spiccano Jaques Prévert, Marc Chagall, Jean Cocteau, Le Corbusier, Alberto Magnelli, Max Ernst, Joan Mirò e Salvador Dalì, per citarne solo alcuni. Nei suoi ritratti l’autore riesce a far emerge la personalità, l’anima stessa del soggetto: “Mi rendo conto – scrive Villers – che le facce delle persone sono in fondo ciò che più mi interessa nella vita…I volti mi hanno permesso di trovare l’aria indispensabile a farmi vivere, sopravvivere.” Villers spiazza lo spettatore, cogliendo dei personaggi più noti quei dettagli di normalità che fanno del ritratto stesso l’espressione di un rapporto personale, non tanto tra il Maestro e il suo fotografo, ma tra due amici davanti all’obiettivo: “Il suo gioco – scrive Gualdoni – è di far sembrare queste foto delle immagini d’un dialogo privato, in cui il signore che appare davanti all’obiettivo non è Hartung o Tàpies.” Il rapporto tra Villers, allora poco più che ventenne, e Picasso non è mai di subordinazione, ma conserva tratti di stupore che consentono al giovane fotografo di penetrare molte pieghe della forte personalità dell’artista. La mostra – che si inserisce nel programma di Fotografia-festival internazionale di Roma, giunto quest’anno alla sua terza edizione – comprende una selezione di scatti in bianco e nero, in cui emergono l’estrema attenzione alla pura qualità dell’immagine, l’approccio analitico e lo stile secco tipici di Villers. In anticipo rispetto alla mostra che Villers terrà il prossimo ottobre a New York presso la famosa Galleria Gagosian, la rassegna romana rappresenta un’occasione per gli appassionati per ammirare da vicino le produzioni dell’autore, che sarà eccezionalmente presente nel corso della serata di preview. Durante il periodo espositivo di ‘André Villers. Picasso e altri ritratti’ , mostra che sarà visitabile fino al 20 giugno, la Living Gallery offrirà ai visitatori anche una serie di eventi che caratterizzeranno tutti i giovedì del Ta Matete proponendo, fra l’altro, performance teatrali e pittoriche, videoinstallazioni, fotoinstallazioni e presentazioni di libri a tema. Il 16 maggio e il 13 giugno non mancheranno i Tornei del gioco Ta Matete. Roma, Ta Matete, Via della Pilotta 16 Giovedì 29 aprile dalle ore 19.00 Tel 06 6791107 |
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PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO “L’ARTISTA CHE NON C’ERA” I FINALISTI PACIFICO PADRINO DELLA SERATA FINALE |
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Segrate, 20 aprile 2004 - Si svolgerà il 24 aprile ore 21 presso il Teatro Auditorium Cascina Commenda Via Amendola - Rovagnasco (Segrate, Mi) (Ingresso 6 Euro) , la finale de L’artista Che Non C’era, il concorso indetto dalla rivista “L’isola che non c’era” per valorizzare artisti che, indipendentemente dall’età, abbiano carte da giocarsi sotto il profilo musicale, letterario, interpretativo. Il successo del concorso è stato notevole: 240 iscritti. Ecco i nomi dei finalisti scelti dalla prestigiosa giuria esterna: “Je Ne T'aime Plus – Lodi” Band pop-rock (“brutal pop”) di Lodi, fonde egregiamente rock, ritmi balcanici, psycho-billy e testi curati. Il loro disco d’esordio si intitola “La prima cosa”. “Mircomenna” Bolognese, ha pubblicato “Nebbia di idee”: “finalmente un disco saporito ed elegante”, come ha appuntato Paolo Conte. “Pinomarino” Originale cantautore romano nato allo storico Folkstudio e le cui tappe di crescita si chiamano “Dispari” e “Non bastano i fiori”. “Piero Sidoti” Udinese, raffinato autore de “L’insolito tran tran” e di spettacoli teatrali, collabora anche con il cinema ed è finalista al Premio Recanati 2004. “Terramare” Gruppo parmigiano, esprime fragranti sonorità mediterranee in formazione acustica. Il loro primo album “Canti rubati” è stato prodotto dai Mercanti di Liquore. “Marian Trapassi” Palermitana, il suo è un grintoso e intenso rock espresso da una voce di grande personalità; è appena uscito “Marian Trapassi”, nuovo disco che segue l’apprezzato “Sogno verde”. Padrino della serata finale sarà Pacifico, in un set acustico a seguire le esibizioni dei semifinalisti. Musicista autodidatta, per anni chitarra del gruppo Rossomaltese, ha esordito come solista nel 2001 con l’omonimo “Pacifico”, un disco che ha raccolto numerosi riconoscimenti. Si sono avvalsi della sua collaborazione Samuele Bersani, Adriano Celentano, Frankie Hi Nrg e Fiorella Mannoia. Ha lavorato col cinema componendo la colonna sonora di “Sud Side Stori” di Roberta Torre ed alcuni brani per “Ricordati di me” di Gabriele Muccino. Ha partecipato al festival di Sanremo di quest’anno con “Solo un sogno”, brano incluso nel suo secondo disco “Musica leggera”, appena pubblicato e in cui duetta anche con Ivano Fossati. Ricordiamo i nomi dei giurati: Claudio Agostoni (responsabile coordinamento musicale Radio Popolare); Riccardo Bertoncelli (firma storica della critica musicale italiana); Sergio Cammariere (non ha bisogno di presentazioni); Ettore Caretta (per Duende, manager Vinicio Capossela, Caetano Veloso, Gilberto Gil); Enrico de Angelis (responsabile artistico Club Tenco); Ernesto De Pascale (produttore, giornalista musicale, membro giuria Premio Ciampi); Adele Di Palma (per Cose di musica); Piero Fabrizi (musicista, autore, produttore Fiorella Mannoia); Jonathan Giustini (casa discografica Storie di note); Federico Guglielmi (direttore "Extramucchio" e "Fuori dal mucchio"); Mimmo Paganelli (direttore artistico major); Franco Zanetti (direttore Rockol). Redazione: L’isola Che Non C’era – Via Sempione, 25 - 20016 Pero (Mi). Tel. 02/3581586 – redazione@lisolachenoncera.It |
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INAUGURATA, A FERRARA, LA MOSTRA “ANDATA E RITORNO, ARTISTE CONTEMPORANEE TRA EUROPA E AMERICA”. PROSEGUIRÀ FINO AL 6 GIUGNO |
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Ferrara, 20 aprile 2004 - Sei grandi nomi, sei grandi donne: Luise Bourgeois, Angiola Churchill, Liliane Lijn, Beverly Pepper, Marina Abramovic e Kiki Smith. Usano linguaggi artistici diversi (scultura, video scultura, installazioni), ma sono tutte unite da una sorta di “nomadismo” esistenziale che percorre la loro vicenda artistica, umana e creativa, collocata tra due continenti: Europa e America. Da qui il titolo della mostra “Andata e Ritorno” curata da Lola Bonora e organizzata dall’Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara e dall’ Udi (Unione delle Donne in Italia). L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere a un ampio pubblico, le presenze femminili più aggiornate del mondo della ricerca artistica, attraverso personalità straordinarie, molto conosciute in ambito internazionale ma non abbastanza nel nostro Paese. “Andata e ritorno” costituisce il secondo momento espositivo che caratterizza l’Xi edizione di Biennale Donna. Presso il Padiglione di Arte Contemporanea, infatti, è in corso, fino al 23 maggio, la mostra dedicata alle opere di Patti Smith. Le due mostre dialogano tra loro per alcune caratteristiche che accomunano le protagoniste invitate, inserite tra due continenti così complementari e diversi come quello europeo e quello americano. All’inaugurazione erano presenti tre, delle sei artiste, che tutt’oggi vivono tra l’Italia e l’America: Angiola Churchill, infatti, risiede a Venezia, Beverly Pepper a Todi e Liliane Lijn a Umbertide. Le opere esposte suggeriscono una lettura della vicenda artistica del nostro tempo diversa e coinvolgente, attraverso una complessità di linguaggi fatta di sculture, video sculture e installazioni che caratterizza il lavoro di una generazione artistica diventata ormai “storica”. Parallelamente alla mostra, si terranno tre incontri, con la presenza di esperti, finalizzati a indagare il tema della scultura attraverso figure che hanno segnato e influenzato, in diversi modi, la scultura e la presenza femminile di quest’arte: il 28 aprile “Properzia De Rossi” con Vera Fortunati; il 5 maggio “Camille Claudel” con Sandro Parmiggiani; il 12 maggio “La scultura femminile alle Biennali di Venezia” con Vittoria Coen. Tutti gl’incontri si terranno presso la Sala conferenze di Palazzo Bonacossi. L’anno 2004 coincide con i vent’anni della Biennale Donna. Le mostre fin qui realizzate hanno ospitato oltre 350 artiste italiane e straniere, giovani figure emergenti e personalità note e accreditate sulla scena internazionale dell’arte, come pure mostre storiche e a tema, di rilevanza internazionale. Nel 2004 l’Amministrazione comunale di Ferrara rivolge la sua attenzione alla cultura femminile vista nei suoi vari aspetti, inaugurando “Era Eva” l’anno della donna. L’xi edizione della Biennale si inserisce nel programma generale con un progetto di alto profilo che coinvolge artiste di primissimo piano presenti nel panorama internazionale dell’arte. Www.comune.fe.it/eraeva |
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IL MOZART SACRO DI JOSÉ CARRERAS IL REQUIEM K. 626 CONCLUDE LA STAGIONE CONCERTISTICA 2003/04 DEL TEATRO REGIO DI PARMA |
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Parma, 20 aprile 2004 - Di certo tra gli eventi più attesi del cartellone sinfonico, il Requiem K. 626 di Wolfgang Amadeus Mozart si pone a ideale sigillo di una stagione concertistica che, attraverso i suoi 16 appuntamenti, ha tracciato un articolato percorso musicale così apprezzato - dal numerosissimo pubblico che ha seguito ogni appuntamento - tra classico, moderno e contemporaneo. Un viaggio vissuto assieme alle compagini dell’Orchestra del Teatro Regio e della Filarmonica Arturo Toscanini oltre alla presenza di celebri formazioni cameristiche, solisti e direttori quali Bruno Bartoletti, Andrea Lucchesini, Salvatore Accardo, Grigory Sokolov, Lilya Zilberstein, Mstislav Rostropovich, Lorin Maazel. Estremo capolavoro mozartiano, quello di mercoledì prossimo all’Auditorium Paganini di Parma, che, a seguire il Requiem verdiano del gennaio scorso, va a completare il disegno dell’Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini (mercoledì assieme al Coro Polifonico Farnesiano diretto da Mario Pigazzini) dedicato ai due “massimi” requiem del repertorio sacro: con la presenza di uno tra i nomi più celebrati dell’universo lirico, il tenore Josè Carreras. Carreras sigla infatti la sua presenza a questa produzione della sublime pagina sacra mozartiana (in un programma che prevede inoltre l’esecuzione della Sinfonia in si minore Rv 169 “Al Santo Sepolcro” di Antonio Vivaldi) assieme ad un cast che prevede il Soprano Daria Masiero, il Mezzosoprano Rossana Rinaldi e il Basso Konstantin Gorny diretti da David Giménez. Superfluo ripercorrere le tappe artistiche del grande Josè Carreras, se non per ricordare che fin dal 1988, a integrazione delle proprie attività professionali, il tenore presiede con totale dedizione ed entusiasmo la José Carreras International Leukaemia Foundation con sede a Barcellona. Daria Masiero svolge un’intensa attività concertistica che l’ha vista al Teatro Regio di Torino, al Teatro Nazionale di Milano, al Teatro Comunale di Alessandria, al Teatro Coccia di Novara, con un repertorio che spazia dal melodramma, alla liederistica, alla musica sacra e al musical. In occasione delle celebrazioni verdiane ha cantato a Busseto e al Teatro Comunale di Modena con l’Orchestra Sinfonica A. Toscanini, sotto la direzione del Maestro Gandolfi. Nel 2002 ha preso parte alla produzione di Boulevard Solitude presso il Teatro Carlo Felice di Genova, e nell’autunno dello stesso alla produzione di Oberto Conte di S.bonifacio presso il Teatro degli Arcimboldi. Nel 2003 canta Musetta ne La Bohème, nonché Liù in Turandot al Teatro Carlo Felice di Genova, inoltre Carmina Burana al Teatro Bellini di Catania. Rossana Rinaldi già finalista al concorso Luciano Pavarotti ha partecipato nel 2001 al concerto Verdi 100, per l’anniversario della morte di Giuseppe Verdi al Palacassa di Parma, diretto da Zubin Mehta. Successivamente il debutto in diversi importanti teatri italiani (Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Massimo di Palermo, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino). Fra i recenti impegni si ricorda il ruolo di Emilia in Otello al Teatro Lirico di Cagliari e ancora con il Teatro alla Scala di Milano e Riccardo Muti in tournée in Giappone. Konstantin Gorny, basso russo, è stato ripetutamente invitato dal Gran Teatre del Liceu di Barcellona per prendere parte a importanti produzioni quali I Puritani, Rienzi, Billy Bud e Aida ed ha preso parte al Gran Gala Verdi 100 di Parma; dello stesso anno è il debutto al Teatro Lirico di Cagliari (Festival Anfiteatro Romano) col ruolo di Ramfis nell’Aida, mentre allo Staatstheater di Karlsruhe debutta la parte di Silva nell’Ernani e di Oroveso in Norma. Segue poi Zauberflöte al Teatro Carlo Felice di Genova, La Madama Butterfly al Teatro Lirico di Cagliari, la Pulzella d’Orleans di Čajkovskij al Teatro Regio di Torino con Mirella Freni e il Macbeth di Verdi diretto da Bruno Bartoletti. La direzione della serata è affidata al Maestro David Giménez, tra le “bacchette” liriche più conosciute del mondo operistico, già legato ad artisti di fama mondiale quali Montserrat Caballé, Placido Domingo, Anges Baltsa, Juan Pons, Dennis O’neill, Angela Gheorghiu e Roberto Alagna. Tra i suoi principali successi si ricorda il debutto con i Wiener Symphoniker nella Konzerthaus di Vienna, il concerto a New York con l’Orchestra di St. Luke’s e José Carreras, concerti a Monaco e in Spagna con Roberto Alagna e Angela Gheorghiu, nonché apparizioni in Brasile, a Londra, Varsavia, Monaco, Barcellona, Roma e Stoccolma. Ha diretto rappresentazioni di Carmen, Aida, Werther, Le Nozze di Figaro e Fedora in città come Stoccarda, Francoforte, Budapest, Bordeaux, Basilea e Zurigo. Nel 1997 si è recato in Giappone per dirigere Samson et Dalila, Cavalleria Rusticana e Carmen; il suo repertorio operistico lo ha inoltre condotto in Australia e Nuova Zelanda. Il Maetro Giménez ha anche partecipato ad alcuni importanti festivals musicali, tra cui il Ravinia Festival, la Hamburger Opernwoche e ha preso parte due volte al Hampton Court Palace Festival a Londra L’estremo capolavoro mozartiano con l’Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini diretta da David Giménez Auditorium Niccolò Paganini, Mercoledì 21 aprile 2004, ore 20.30 |
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L’X 302 SLY FOX ARMATO DA YANN INGHILESI (YCL) E TIMONATO DA FRANCESCO LAGIRTI DOMINA IL CAMPIONATO AGGIUDICANDOSI IL TITOLO DI CAMPIONE IRC ALTO TIRRENO E I TROFEI FIAB E DATA PORT |
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Castiglioncello, 20 aprile 2004 - E’ l’X 302 Sly Fox armato da Yann Inghilesi (Ycl) e timonato da Francesco Lagirti il vero dominatore del Iii Campionato Irc Alto Tirreno appena concluso nelle acque di Castiglioncello. Sly Fox (Gruppo C), infatti, con tre vittorie nelle altrettante prove disputate, si è laureato campione Irc Alto Tirreno 2004 aggiudicandosi anche i Trofei Fiab (destinato al vincitore della classifica generale overall) e Data Port (al vincitore della regata costiera). In equipaggio con l’armatore Yann Inghilesi e il timoniere Francesco Lagirti sono stati impegnati Angela Silani, Mauro Moscardini, Carlo Rafanelli e Luca Lanzillo. Sul podio del Gruppo C anche il Polaris 37 Testa e Lische di Marco Del Corso e Ferruccio Scalari (Ycrmp) e il First 31.7 Beluga armato da Piero Di Russo (Lni Fi) e timonato da Luciano Masoni. Per quanto riguarda, invece, la classifica generale del Gruppo B (stilata senza scarto in quanto, a causa delle avverse condizioni meteo, è stato possibile disputare solamente tre delle cinque prove previste) la vittoria è andata all’X332 Spike Plus armato e timonato da Pasquale del Bene (Cnl) che ha preceduto il Vismara 34 Vlag di Andrea Poli e il First 36.7 Terme di Montecatini di Roberto Orsi. Ed infine nel Gruppo A si è imposto il Dehler 39 Tanah Lot armato e timonato da Andrea Masi (Cnva) che ha lasciato nella scia rispettivamente i Grand Soleil Ulixes di Domenico Mei (Lni Viareggio) e Sanira Gabbaplast di Luigi Gabbanini (Ycrmp). Con la cerimonia delle premiazioni svoltasi presso il Circolo Canottieri Solvay è calato il sipario anche sulla terza edizione del Campionato Irc Alto Tirreno - Trofei Fiab e Data Port. La manifestazione, riservata alle imbarcazioni d’altura munite di certificato Irc o Irc semplificato valido per il 2004, è stata organizzata dal Comitato dei Circoli Toscani (al quale appartengono il Circolo Nautico Livorno, il Club Nautico Versilia, la Lega Navale Italiana di Viareggio, lo Yacht Club Livorno e lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa) in collaborazione con l’Uvai. Il Campionato Irc Alto Tirreno (sponsorizzato anche quest’anno dalla società informatica concessionaria Apple di Pisa, Data Port, e dalla Fiab, società che commercializza e produce apparecchiatture medico-cardiache) si è svolto da venerdì 16 a domenica 18 aprile nello specchio acqueo antistante il porto turistico Cala dè Medici. Nella giornata d’apertura si è svolta regolarmente una regata a bastone di circa 12 n.M., caratterizzata da vento sui 15 nodi, mare piatto e una fastidiosa pioggia. La vittoria (rispettivamente nei Gruppi A, B e C ) è andata a Sly Fox, Ulixes e Vlag. Nella giornata seguente, invece, le trentadue imbarcazioni hanno disputato una regata costiera il cui percorso è stato posizionato tra Castiglioncello – boa di disimpegno a 1 n.M.- boa Fortullino- boa faro di Vada e ritorno. La regata (un “triangolone” percorso due volte per un totale di 30 n.M. Circa) è stata caratterizzata da mare quasi calmo e vento sui 15 nodi alla partenza con un calo intermedio e in aumento verso la fine, ed è stata considerata valida per due prove (i tempi dei concorrenti, infatti, sono stati presi anche al primo passaggio). Entrambe le manches sono state vinte da Sly Fox di Yann Inghilesi (vincitore in Overall e nel Gruppo C), dal Gruppo A Tanah Lot di Andrea Masi e dal Gruppo B Spike Plus di Pasquale del Bene. Vincitore in tempo reale di entrambe le prove (e anche del bastone del giorno d’apertura) è invece risultato il Grand Soleil 56 Paolissima armato da Gianluca e Paola Poli (Yccm). Al termine delle prime tre prove, la classifica provvisoria generale vedeva al comando Sly Fox seguito da Testa e Lische, Spike Plus, Beluga e Tanah Lot. Nella giornata conclusiva, purtroppo, le avverse condizioni meteo, hanno impedito al Comitato di Regata (presieduto da Pier Maria Giusteschi Conti, coadiuvato da Fabrizio Papetti e Fabrizio Gavazzi mentre il Comitato di Giuria è stato presieduto da Eugenio Torre coadiuvato da Luigi Rocchi, Nicola Cirella e Fabrizio Papetti) di dare la partenza dei due bastoni previsti lasciando, pertanto, invariata la classifica della giornata precedente. Il Campionato Irc Alto Tirreno - Trofei Fiab e Data Port, oltre ad essere stata un’ottima occasione per concretizzare la collaborazione sportiva fra il Comitato dei Circoli Toscani e lo Y.c. Cala de’ Medici e valorizzare la nuova Marina di Cala dé Medici, ha anche offerto a tutti gli equipaggi un ulteriore momento di confronto e un “allenamento” di alto livello in vista del Trofeo Accademia Navale che si svolgerà a fine mese, |
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TRASLAVAL 2004, DI SUCCESSO IN SUCCESSO |
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Moena, 20 aprile 2004 - Il 2004 fa entrare la Traslaval nel suo secondo lustro di storia. Il "Giro podistico della Val di Fassa" sembrava un’idea destinata a pochi eletti ed invece Stefano Benatti, 43 anni, gran parte dei quali spesi correndo sia per hobby che per agonismo, ha dato vita ad un’iniziativa che ha avuto un continuo crescendo e che avrà un grande futuro. Sono stati 180 i primi temerari, ora si è già oltre la soglia dei 400 partecipanti a edizione. Insomma una gran bella idea. Si corre in una valle in cui la natura mostra davvero il meglio di sè. Pascoli, boschi, montagne affascinanti con le più belle cime dolomitiche che tutto il mondo invidia al Trentino, sembrano più soggetti da cartolina che terreno di gara per podisti. Ma la Traslaval è una manifestazione particolare che ha saputo coagulare l’interesse di atleti di rango così come quello di semplici appassionati che spesso iniziano le tappe correndo e le finiscono a passo appena svelto. La classifica per molti è solo un contorno, per altri è un modo di misurare se stessi a quote significative dove la fatica si fa sentire, ma dove si respira aria frizzante e pulita quando in città, di solito, fa molto caldo. Quest’anno si corre dal 27 giugno al 2 luglio e sulla distanza delle classiche cinque tappe. Le giornate di gara sono dunque cinque più una riservata al riposo, che serve a recuperare le forze dopo il "tappone" del martedì. Per chi vuole "assaggiare" il fantastico ambiente della Traslaval o non ha una settimana di tempo da poter dedicare al proprio sport preferito, la Traslaval consente anche partecipazioni "giornaliere" a cui spesso in passato hanno aderito campioni importanti. Stefano Benatti quest’anno vuole lasciare un ricordo indelebile a tutti i concorrenti e così ecco il tappone sulla Marmolada, sulla magica montagna teatro e spunto per mille storie. Sarà, come al solito, una tappa faticosa, ma sicuramente alla portata di tutti, dove il tempo impiegato non sarà così importante come il poter dire "sono arrivato anch’io". Anche le altre tappe scorrono lungo itinerari affascinanti che rimangono indelebili nella memoria di chi li vive da protagonista. Si parte il 27 giugno a Moena, la "Fata delle Dolomiti": la tappa è di 12,650 km, con un’escursione fino sull’Alpe di Lusia contraddistinta da una lunga salita di circa 2 chilometri. Lunedì 28 si corre a Vigo di Fassa con una tappa breve di 8,8 Km, ma discretamente impegnativa, proprio per forgiare i muscoli per il tappone di martedì. Il dettaglio della gara sulla Marmolada non è ancora noto perché quest’anno c’è un sacco di neve ed è ancora difficile effettuare i rilievi. Mercoledì la giornata è libera, dedicata al recupero delle energie ed al relax, con escursioni e spesso con qualche pranzo un po’ troppo abbondante nelle molte malghe o agritur della valle. Giovedì si corre ancora una volta a Campestrin. Sono 14,5 i chilometri con un tratto lungo la pista Marcialonga e con "toccata e fuga" nella splendida località Pian, sotto le guglie del Sassolungo. La Traslaval 2004 si conclude a Soraga. La tappa sarà di 13,750 Km, discretamente impegnativa ma altrettanto accattivante con una finestra sul Latemar ed il Catinaccio. L’iscrizione ammonta a 40 Euro fino al 30 maggio, 50 Euro oltre tale data. Iscrizioni e informazioni sul sito www.Traslaval.com. Per gli accompagnatori ci sono svariate possibilità di svago ma soprattutto è bene sapere che gli organizzatori durate la gara allestiranno, come in passato, un servizio di baby sitting per i figli dei concorrenti. Runner-stage La settimana prima della Traslaval è stato programmato a Moena il "I° Raduno Internazionale Runners". È una proposta del Roma Road Runners Club che offre uno stage con allenamento in quota con tecnici di fama internazionale. Il programma tecnico prevede anche un test di valutazione atletica, baropodometria computerizzata, analisi e correzione della tecnica di corsa, plicometria, tonificazione e stretching e ovviamente consigli per la corretta alimentazione ed integrazione. Per i familiari (e non solo) è predisposto anche un interessante programma di intrattenimento. Il programma completo sul sito www.Runnerstage.it. Per quanti intendono fermarsi la settimana successiva per partecipare alla Traslaval, l’iscrizione è gratuita! Albo D’oro Traslaval: 1999 Matteo Pigoni Elena Riva; 2000 Ettore Girardi Marina Gorra; 2001 Ettore Girardi Marina Gorra; 2002 Franco Torresani Melissa Peretti; 2003 Matteo Pigoni Ombretta Bellorini. |
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RADIO CITTA’ FUTURA PRESENTA: “HERTZZ – GIVE ME ANOTHER SOUND” FEATURING: MIXMASTER MORRIS DJ SET |
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Roma, 20 aprile 2004 - Sabato 24 aprile (a partire dalle ore 23,00) “Hertzz – Give me another sound”, la serata di Radio Città Futura a La Palma Club presenta il nuovo appuntamente con l’esclusiva residenza mensile della celebre etichetta Ninja Tune. Xen Solid Steel, l’evento targato Ninja Tune che ha cambiato il volto della nightlife londinese onora l’impegno con il pubblico romano e torna per la sua unica “monthly residence” al di là dei confini britannici...Naturalmente ad Hertzz! Mix Master Morris, il poliedrico artista divenuto celebre con lo pseudonimo di The Irresistible Force, è il maestro riconosciuto del movimento “ambient underground”. Nel suo curriculum vanta due guinness dei primati: Mixmaster Morris è infatti l’unico dj inglese ad aver partecipato a ben 10 edizioni della celebre Love Parade di Berlino e ad essere scelto come dj resident per 6 volte consecutive al mitico Glastonbury Festival! Musicista, produttore e giornalista, Morris Gould aka Mixmaster Morris è uno dei più importanti – e più prolifici – rappresentanti della scena elettronica inglese. Noto per la sua inventiva ed originalita, è divenuto celebre con lo pseudonimo di The Irresistible Force. Le sue radici musicali affondano nell’elettronica del periodo punk, acid house e post rave. In qualità di produttore Morris ha collaborato (affiancandoli anche in tour) con artisti del calibro di The Orb, Prodigy, Chemical Brothers, Jamiroquai, Stereolab, Luke Vibert oltre ad aver contribuito al successo di alcune “superstar dj” quali Aphex Twin, Ken Ishii, Black Dog, Orbital, Atom Heart e, negli ultimi tempi, T Power, Squarepusher e Jimpster. Dagli anni ’90 si è esibito alle consolle di oltre 30 paesi incantando i dancefloor di mezzo mondo: i suoi dj set sono dei veri e propri bizzarri “soundscape” sonori in cui si armonizzano quasi per magia i suoni della techno sperimentale, le vibrazioni della chill out e lo “sporco” del funk. Tra il ‘95 ed il ‘98 è stato l’unico dj ad avere a disposizione un proprio spazio all’interno del mensile Mixmag a conferma del conquistato rango di “guru” dei nuovi suoni. Un attitudine confermata recentemente anche dal mitico John Peel che ha indicato proprio Mixmaster Morris come il suo “erede naturale” alla guida del programma culto di Bbc1. Nel ’99, dopo aver vinto l’ Ibiza Dj Award per la categoria “best chill out/experimental dj”, Mixmaster Morris è approdato alla corte dei Coldcut (con i quali ha condiviso le esperienze professionali degli anni ’80, dai primi soundsystem, ai block parties, alle pirate radio) realizzando per l’etichetta Ninja Tune l’acclamato album It’s Tomorrow Already. Recentemente ha pubblicato per la Obsessive Records la raccolta “Abstract Funk Theory” dedicata alle contaminazioni tra jazz ed elettronica. Attualmente sta sviluppando le sue attitudini multimediali realizzando le sue personalissime Mix Session per “Solid Steel” il radioshow della Ninja Tune creato nel ’98 e trasmesso in streaming in tutto il mondo. Infolink: www.Lapalmaclub.it – www.Radiocittafutura.it |
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