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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Aprile 2004
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LOMBARDIA / DOMENICA 9 MAGGIO NELLE TERRE DEI GRANDI SFORZATI CON L’ACCADEMIA DEL PIZZOCCHERO  
 
In Valtellina, per ricavare terreno agrario per le produzioni alimentari, gli uomini hanno lavorato per decenni per realizzare la mastodontica opera di terrazzamento che oggi ospita il vigneto valtellinese. In passato su questi piccoli appezzamenti venivano coltivati anche mais, patate, ortaggi e cereali resistenti ai climi rigidi come orzo, grano saraceno, segale, miglio. Con l'introduzione nell'area alpina di mais e grano saraceno, i cibi primitivi, come l'impasto di castagne, furono sostituiti dalla polenta che divenne il piatto principale di tutte le mense, consumata da sola o accompagnata da formaggio e burro. L'attività principale era infatti l'allevamento del bestiame che forniva latte, formaggi, salumi e condimenti, ovvero gli elementi di base della gastronomia della zona. L'alternativa alla polenta era rappresentata dalle zuppe, preparate con verdure, fagioli, talvolta castagne, miglio e panico pestati o orzo anche non pilato; si preparava anche una polentina morbida di grano saraceno, mais o frumento che in qualche caso veniva tostata nel burro e diluita con latte. Grande comunque la varietà di preparazioni ottenute con pochi ingredienti. Col passare degli anni le materie prime hanno suggerito piatti più curati e rispondenti a una diversificazione dell’alimentazione. Restano passaggi tipici della cucina valtellinese i pizzoccheri (sorta di maltagliati a base di grano saraceno, con burro, formaggio, verdure); gli sciatt (frittelle di pastella di grano saraceno farcite con formaggio); i kisciö e i cicc (schiacciate di farina nera e formaggio). Un cenno particolare va fatto sui pizzoccheri, piatto principe della cucina valtellinese, di cui Teglio (piccolo gioiello, nel cuore della Valtellina, adagiato su di un ampio terrazzo soleggiato a 900 m di altitudine immerso nel verde) custodisce con orgoglio la ricetta della tradizione tramandata da generazioni. A tutela del’originalità della preparazione è nata l’Accademia del Pizzocchero di Teglio volta a promuovere e diffondere il Pizzocchero fresco di Teglio e tutte le espressioni tipiche dell’enogastronomia provinciale. “I pizzoccheri fanno parte della nostra storia, anche se i documenti sono avari di notizie precise e le testimonianze non vanno oltre il secolo, ma noi crediamo - o meglio vogliamo credere - che questo nostro territorio abbia generato i pizzocheri come prodotto, naturalmente gemellato con i vini delle nostre terrazze, originale e insostituibile [...]”. (tratto dal n. 0 anno I de "La voce dell'Accademia del Pizzocchero di Teglio").Per scoprire, o riscoprire, abbinamenti tipici dell’enogastronomia locale, come appunto sono i pizzoccheri e i grandi Sforzati di queste terre, la società Thema in collaborazione con il Movimento del Turismo del Vino e l’Accademia del Pizzocchero propone una gita tutta valtellinese per domenica 9 maggio 2004. Il programma della giornata prevede la partenza da Milano MM2 Famagosta alle ore 9.45 con arrivo previsto alle ore 12 a Chiuro, in Valtellina. Trasferimento alla Casa Vinicola Nera. Pranzo degustazione di prodotti tipici Valtellinesi con la partecipazione dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio, degustazione completa della produzione vinicola dell’Azienda. Dopo pranzo trasferimento a Tirano per una visita al famoso Palazzo Salis, tutt’oggi abitato dai Conti Sertoli Salis. Ore 17 partenza per il rientro. La quota di partecipazione è di 45 euro a persona e include: viaggio A/R in bus GT, accompagnatore, pranzo/degustazione con vini e bevande incluse, visita del Palazzo Salis, omaggi. Prenotazioni e informazioni: Thema, tel. 0383.640498.Infolink: www.accademiadelpizzocchero.it  - www.neravini.com  
   
   
LOMBARDIA / CANTINE CON GUSTO… SAPERE E SAPORI DI VALTELLLINA  
 
Appuntamento goloso e da intenditori quello di domenica 30 maggio a Teglio. Il Consorzio Teglio Turismo, in occasione del prestigioso appuntamento annuale con Cantine Aperte ha pensato di aprire una finestra in più sul ricco patrimonio enogastronomico della Valtellina. I ristoranti di quest’ospitale cittadina, considerata la capitale della gastronomia valtellinese, hanno preparato due stuzzicanti percorsi attraverso le preparazioni e i prodotti più rappresentativi della cucina tipica locale. Il gusto intenso di salumi e formaggi; il caratteristico grigio grezzo del saraceno della polenta e degli sciatt; il delicato profumo dei funghi e quello intenso degli amari d’erbe di montagna; la ruvida consistenza del pane di segale e della pasta grigia dei pizzoccheri lavorata da abili mani, e per finire, l’allegro tintinnio di bicchieri colmi dei prestigiosi rossi di Valtellina. Ecco quindi due menu da intenditori. Il primo (costo a persona 20 euro) propone petali di bresaola, sciatt con cicorino, pizzoccheri dell’Accademia di Teglio, selezione di formaggi d’alpe, bisciöla, accompagnati da Valtellina Superiore docg Pietro Nera e per chiudere un Amaro Braulio. Il secondo menu (costo a persona 30 euro) propone, invece, sinfonia di bresaole, cacciatorini e lardo nostrani, sformatine di segale al burro di ginepro, sciatt con cicorietta, pizzoccheri dell’Accademia di Teglio, saccottini di saraceno al bitto d’annata, sorbetto al pompelmo rosa, medaglioni di filetto di manzo alle pigne di bosco con funghi e polenta de fer, torta di grano saraceno con coulis di mirtilli, anche in questo caso accompagnati da Valtellina Superiore docg Pietro Nera e, a conclusione, un Amaro Braulio.TEGLIO: BELLA DA PENSARE, BUONA DA GUSTARE. Teglio, nel cuore della Valtellina, è un piccolo gioiello adagiato su di un ampio terrazzo soleggiato a 900 m di altitudine immerso nel verde, dove il tempo sembra essersi fermato. Questa piccola e ospitale cittadina ha saputo mantenere e valorizzare il suo patrimonio storico-artistico, la sua tradizione contadina, le sue caratteristiche rurali che ritroviamo nelle strette viuzze delle sue contrade, l’atmosfera antica fatta di piacere per la convivialità e soprattutto il ricchissimo patrimonio di sapori e profumi che la terra qui sa ancora regalare. Teglio sa concedere al suo visitatore un affascinante viaggio nel tempo sulle tracce e sulle suggestioni del passato: dalle testimonianze lasciate sulla roccia dell’uomo nell’età del Rame, ai misteri di torri possenti e di mistiche chiesette medioevali, all’eleganza del rinascimentale palazzo Besta. Teglio è anche clima dolce e asciutto, quiete, aria pulita, ambiente naturale incontaminato con prati e boschi verdissimi che accolgono una flora rigogliosa e una fauna ricchissima. Imperdibili per gli amanti della montagna e delle sue bellezze sono le riserve faunistiche del versante orobico. Teglio è considerata la capitale gastronomica della Valtellina in quanto in passato vantava la migliore e più sostanziosa produzione di grano saraceno, ingrediente base per la preparazione di quasi tutti i piatti tipici della cucina valtellinese: i famosissimi pizzoccheri, nati proprio a Teglio, gli sciatt, la polenta taragna, i chiscöi… da assaporare al meglio abbinati ai gustosi salumi (tra cui la famosa bresaola), ai formaggi, alla selvaggina, alle carni cucinate sulla piöda, al pane di segale. La zona di Teglio vanta anche una tradizione vitivinicola antichissima che ne ha caratterizzato fortemente l’ambiente rurale con i suggestivi terrazzamenti che ricoprono le pendici delle montagne. Frutto di questi particolarissimi vigneti sono vini rossi prestigiosi dai profumi particolarmente intensi, vini corposi e ricchi, proprio come la terra da cui nascono.Infolink: www.teglioturismo.it  - www.neravini.com  
   
   
LOMBARDIA / LOMELLINA (1): ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI AGRICOLE E ALIMENTARI, DI STORIE DI SAPORI RINATI E IN AMBIENTI NATURALI DI GRANDE PREGIO  
 
Riscoprire le tradizioni agricole e alimentari della Lomellina, sapori e ricette tipiche del XVII secolo, antiche varietà vegetali di riso, di fagioli, di cipolle recuperate dalla tradizione contadina. Questa è la scommessa di Memorie di Lomellina tesa alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico di qualità e dei prodotti tipici dei piccoli produttori, delle imprese agricole, dei coltivatori diretti e dei consorzi. Memorie di Lomellina è in rete (www.overlanditalia.it/lomellina) e navigando fra le pagine del sito si può trovare una completa vetrina dei prodotti, la storia delle ricette e delle tecniche di coltivazione tradizionali, insieme con le storie affascinanti delle tradizioni contadine e culinarie delle terre di Lomellina. L'Antico Podere, di cui si occupa Carlalberto Marchetti, erede della famiglia nobile che da secoli possiede la tenuta di Langosco, sulle rive del Sesia in provincia di Pavia, ha saputo riportare in vita varietà vegetali antiche di riso, ormai non più utilizzato nelle aziende a produzione intensiva, come il Riso Lencino, il Riso Originario, la qualità America 1600 e Gigante di Vercelli. Attento alla ricostruzione del paesaggio tradizionale e alla fedele applicazione delle tecniche di trasformazione e delle ricette tipiche della Lomellina del XVII secolo, L'Antico Podere propone inoltre gusti e sapori d'altri tempi nelle speciali ricette dei Biscotti Melghini e Risini.STORIE DI SAPORI RINATI. Oggi si può di nuovo assaggiare il Dolceriso del Moro, che si narra sia stato sfornato per la prima volta nelle cucine del Castello Sforzesco di Vigevano nel 1491, secondo la ricetta creata da Beatrice d'Este per il consorte Ludovico il Moro. Riscoprire il sapore del fagiolo Borlotto di Gambolo, varietà tradizionale della Lomellina, nella Torta con Borlotto e nei Biscotti borlottini. Apprezzare il gusto della famosa Cipolla rossa di Breme, la cui storia comincia nel lontano 906 d.C, nella torta che porta il nome di Dolcissima. E scegliere tra squisite qualità di miele prodotto secondo tecniche tradizionali, come il miele di acacia, di erba medica, di melata e altri ancora.Overland, Memorie di Lomellina, è un'iniziativa di Overland, società di servizi di educazione e ingegneria ambientale con sede a Vigevano che propone, a clienti pubblici e privati, una struttura completa e articolata in grado di offrIre un'ampia gamma di servizi dell'ingegneria territoriale, con particolare riferimento al settore ambientale, forestale, agricolo e naturalistico, anche alla luce delle nuove esigenze emergenti dalle normative nazionali e comunitarie. Overland ha infatti come scopo l’erogazione di “servizi per lo sviluppo sostenibile”. Nel desiderio di favorire lo sviluppo di realtà agricole della Lomellina e dell’Oltrepo pavese, dottori agronomi e forestali con esperienza ultradecennale hanno individuato ambienti di grande pregio, progettandone e dirigendone in prima persona gli interventi di recupero. In alcuni casi sono stati addirittura ricostruiti, al termine di laboriose indagini storiche, elementi di paesaggio rurale ormai perduti: particolarmente interessante la riproposizione di un podere lomellino del ’600 e di un vigneto piantato e coltivato secondo l’uso dei Celti. Salvo alcune eccezioni, le mete proposte non sono strutture turistiche vere e proprie e vengono aperte appositamente per i visitatori di Overland abbinando alla visita un servizio di animazione naturalistica (senza per questo andare incontro a costi proibitivi). Un catalogo di pregevole realizzazione grafica accompagna nel viaggio tra le diverse destinazioni proposte, spaziando dalle tenute ove cacciavano i reali d’Inghilterra, alla casa di caccia che fu di Luchino Visconti, dai tartufi della Valle Staffora alla riscoperta di antiche ricette. Due le tipologie di prodotto turistico che Overland ha messo a punto: “Il picchio verde” (educazione ambientale per bambini delle scuole elementari e medie) e “Tesori fuori porta” (turismo rurale per gruppi). In definitiva, Overland propone un’avventura tranquilla, alla scoperta di tesori spesso nascosti, ma che in realtà sono alla portata di tutti, poco distanti dalle grandi città o dalle mete turistiche più visitate.Infolink: www.overlanditalia.it  
   
   
LOMBARDIA / LOMELLINA (2): LA GARZAIA DI ACQUALUNGA, UNA RISERVA NATURALE DOVE NIDIFICANO GLI AIRONI  
 
Overland, società di ingegneria ambientale e turismo rurale, ha siglato una convenzione con la Provincia di Pavia, assessorato alle Politiche Agricole, Faunistiche, Naturalistiche per la manutenzione e la promozione della garzaia di Acqualunga (con il contributo della Fondazione Cariplo), le cui attività sono state presentate ufficialmente nel corso di un incontro con giornalisti di settore  presso la Cascina Comuna del dott. Marco Gastel a Castellaro de' Giorgi, in collaborazione con la Regione Lombardia, Direzione Generale Turismo. La Garzaia è l'area protetta dove nidificano gli aironi, così chiamata probabilmente per il termine dialettale che indica l’airone: "sgarza". Un angolo di natura incontaminato nel cuore della Lomellina dove è possibile osservare specie animali ormai sempre più rare e imparare a riconoscere differenti alberi, piante e arbusti. La meta ideale di una gita scolastica per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie, di una giornata fuori porta con la famiglia, di un'escursione per tutti gli appassionati della natura e delle sue meraviglie. L'attività di Overland prevede: l’educazione ambientale gratuita per le scuole o i gruppi organizzati; la gestione dei sentieri e della "fruibilità sostenibile" del luogo ovvero manutenzioni senza disturbo per gli aironi (cioè "a mano", senza macchinari) e la realizzazione di segnaletica di spiegazione e di comportamento all'ingresso e all'interno della Garzaia; la promozione e la valorizzazione del luogo (è stato realizzato un sito www.overladitalia.it/Garzaia.htm in collaborazione con la web agency Vertigo www.verticonet.it ). Ad Acqualunga nidificano tutte le cinque specie di aironi gregari presenti in Italia: nitticore, garzette, aironi cenerini, sgarze ciuffetto e aironi rossi. In realtà di queste due ultime varietà è sempre più difficile trovare testimonianze, forse a causa della crescita della vegetazione arborea che ha tolto spezio agli arbusti e alla vegetazione erbacea, ambienti più adatti per loro. Le diverse varietà nidificano tutte insieme sui rami senza disturbarsi, e si possono osservare coppie intente al corteggiamento, ai festeggiamenti nuziali o alla ricerca di cibo per i piccoli. La garzaia permette di osservare un'ampia varietà di specie animali e vegetali. II bosco è costituito soprattutto da ontani neri, salici bianchi e saliconi, ma sono presenti anche farnie, aceri, olmi e pioppi. E' stato creato anche un piccolo lago artificiale intorno al quale sono sorti spontaneamente mazzesorde, canne palustri, poligoni e giaggioli acquatici. Sulle rive invece si possono osservare menta d'acqua, non ti scordar di me e veronica acquatica. Oltre agli aironi, molte specie animali trovano accoglienza nella riserva. Fra gli uccelli: il falco di palude, il picchio rosso maggiore, la ghiandaia, il martin pescatore, la poiana e l'usignolo di fiume. Fra i mammiferi: la lepre, la volpe, il tasso, la puzzola, la donnola, lo scoiattolo. La manutenzione e la promozione della garzaia di Acqualunga è resa possibile grazie al dott. Marco Gastel, illuminato conduttore del fondo, che supporta la manutenzione dei sentieri e lo svolgimento di attività didattiche di complemento anche nella propria azienda agricola e nei boschi limitrofi alla Garzaia.Infolink: www.overlanditalia.it  
   
   
LOMBARDIA / LOMELLINA (3): GUSTI E SAPORI D’ALTRI TEMPI  
 
Memorie di Lomellina si occupa della valorizzazione dei prodotti agro-alimentari e ha appena ultimato un progetto storico-scientifico, iniziato oltre tre anni fa con l'apporto di esperti di livello universitario, grazie al quale ha riportato in vita una serie di prodotti della storia e della tradizione gastronomica della Lomellina a partire dal XVII secolo. Nell'Antico Podere di Cascina Isola, a Langosco (PV), il paesaggio della fine del 1600 è stato sapientemente ricostruito con campi di piccole dimensioni delimitati da filari di viti e di gelsi. Le sementi e le piante impiegate appartengono alle varietà più antiche, appositamente riprodotte. Le tecniche agricole utilizzano gli strumenti disponibili nel Seicento e i prodotti dei campi vengono poi lavorati seguendo ricette originali dell’epoca.I PRODOTTI STORICI E TRADIZIONALI: antiche varietà di riso (Lencino, America 1600, Gigante di Vercelli); i biscotti Melghini, con farina di mais antico, preparati secondo una ricetta del 1700; i biscotti con farina di riso; la torta "Dolceriso", preparata secondo una ricetta del 1491; la torta "La Dolcissima", dolce tradizionale lomellino con Cipolla Rossa di Breme (prodotto tradizionale riconosciuto dalla Regione Lombardia), varietà rarissima coltivata secondo una tradizione che dura dall'XI secolo; il miele di acacia, di erba medica, di melata e millefiori, prodotto con tecniche tradizionali per semplice centrifugazione; una produzione classica di Riso Carnaroli (conservato come risone e lavorato solo al momento in cui si riceve l'ordine, il riso mantiene intatta tutta la sua naturale fragranza). Attesa per il 2005 la prima produzione del vino del '600, dai filari di vite maritata, e di epoca pre-romana, coltivata col metodo dell'Arbustum Gallicum in un altro antico podere a Robbio (PV).RISO LENCINO - La letteratura specializzata lo descrive come un riso a grana lunga, grossa e spiccatamente madreperlacea. In realtà abbiamo a che fare con un genoma di enormi potenzialità (che saranno poi sfruttate per generare il Carnaroli), che va tuttavia collocato a monte del lavoro di selezione e miglioramento genetico della prima metà del Novecento. Ciò comporta una grande variabilità interna e un’altrettanto grande sensibilità alle condizioni colturali. Le informazioni su questo antichissimo riso, già citato in coltivazione nel 1875, erano destinate all'oblio, fino a quando il progetto storico scientifico "Memorie di Lomellina", condotto da Overland di Vigevano, non lo ha riportato a coltura su pieno campo. A Langosco, nel cuore della Lomellina, il paesaggio agrario della fine del 1600 è stato interamente ricostruito, riportando sul bordo dei campi i gelsi voluti da Ludovico il Moro, maritando loro le viti, e coltivando le più antiche varietà ancora germinabili di riso e di mais. Il riso Lencino, raccolto per la prima volta dopo molti decenni nel 2002, ha mostrato un risveglio sorprendente, esprimendo appieno la sua ricchezza genetica intrinseca. La caratteristica più singolare è probabilmente quella di avere grani di dimensione molto diversa tra loro, allontanandosi così anni luce dal concetto moderno di varietà standardizzate. Anche la lucidità e la madreperla, sebbene in proporzioni minori, presentano importanti differenze tra un chicco e l'altro. Queste caratteristiche, oltre a rappresentare per se stesse un unicum, da un lato rendono particolarmente impegnativa la coltura, ma dall'altro consentono sensazioni assolutamente uniche al palato, nel quale si susseguono come in un florilegio la percezione più netta del sapore proprio del riso, quella degli aromi o dei condimenti impiegati e quella della loro associazione al riso. Proprio la sua "povertà" merceologica è motivo, nel Lencino, della massima ricchezza di emozioni. Esprimendo la sua natura selvaggia, questo riso ci ricorda che in tempi di grandi e costanti mutamenti, anche i prodotti che ora ci sembrano perfetti potrebbero presto non soddisfarci più. Niente, allora, sarebbe più moderno di una tradizione mantenuta viva, con tutte le sue ricchezze ancora intatte e pronte a consentire nuovi progressi...CIPOLLA ROSSA DI BREME - La Dolcissima Storia. La storia della Cipolla Rossa di Breme dura da oltre dieci secoli: da quando nel 906 d.C. i monaci della Novalesa giunsero a Breme e, come riportato da un'antica Cronaca, `'videro che quel luogo era ubertoso, ameno e fruttifero" e lo elessero a sede della Congregazione, ritenendolo "la migliore di tutte le città costruite nel Contado di Lomellina". Da allora ben poco è cambiato nelle tecniche di coltivazione e le sementi sono ancora preparate scegliendo una per una le cipolle migliori da mandare in fioritura. Il lavoro richiesto dalla coltivazione è enorme: i semi vengono posti a bagno, con luna calante, in sacchi di iuta; appena germinati, vengono recuperati e seminati in vivaio. Dopo un breve periodo le piantine sono finalmente trapiantate in campo, nei pochi terreni verso la golena che da secoli accolgono questa coltura. La raccolta comincia a giugno e si protrae per circa due mesi. II sapore della Cipolla di Breme, persistente, ma pacato, assolutamente unico e irriproducibile altrove, è ben definito dall'affettuoso soprannome (La Dolcissima) che i suoi concittadini le hanno dato. Per questa sua caratteristica, da sempre si è prestata a interessanti sperimentazioni culinarie e accostamenti solo in apparenza arditi. Così è accaduto per questa torta, nata dal genio di un pasticcere e dal suo legame profondo con le tradizioni della propria terra.TRE MAGIE DALLA STORIA E DAL GENIO: Dolci storici recuperati da Dante Rizzi della Pasticceria Dante di Vigevano (tel. 0381.73800). Si dice che il Dolceriso del Moro sia stato sfornato per la prima volta nelle cucine del Castello Sforzesco di Vigevano. Era la primavera del 1491. Beatrice d'Este, la raffinata, giovane moglie di Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, voleva un dolce speciale da offrire al "signor suo consorte" e agli ospiti che qui trascorrevano "tutto il die et persino a meza nocte passata in zoghi e feste". E il dolce, oggi come allora, è vera espressione rinascimentale. Legato al territorio, perché ripieno di quel riso la cui coltivazione si andava affermando nelle terre del vigevanasco, e ricercato, perché profumato dall'acqua di rose e ricco di cedri canditi dei confettieri genovesi. Lo stampo inciso con l'impresa araldica dello “scovino”, caro al Moro, ne impreziosisce la forma. I biscotti risini, un tempo rara prelibatezza riservata alle grandi occasioni, vengono preparati con farina ottenuta con riso dell’azienda agricola Marchetti, seguendo una ricetta del XVIII secolo. I biscotti Melghini, tipico dolce povero, sono preparati con farina di mais "Nostrano dell'Isola", ecotipo recuperato col progetto "Memorie di Lomellina", ricavato con un processo di molitura grezza, simile a quello ottenibile con la tecnologia disponibile nel XVII secolo. Considerando l'utilizzo di materie prime vicinissime a quelle originali, questi biscotti rappresentano uno dei più fedeli lavori di ricostruzione di un sapore altrimenti perduto.Infolink: www.memoriedilomellina.it  
   
   
TRENTINO / IL "RAMPITOUR" RIPARTE DALLA VALLE DI NON. LA STAGIONE AGONISTICA DELLA MOUNTAIN BIKE INIZIA DOMENICA 2 MAGGIO CON LA "RAMPIBIKE" DI CAVARENO  
 
La Valle di Non, nota per le sue mele, è anche una zona capace di offrire suggestive escursioni tra boschi, prati e castelli medievali. Una meta ideale per chi fa dello sport e, in particolar modo, per gli appassionati di mountain bike. Non è dunque un caso se il più importante circuito italiano riservato alle mtb (il "Rampitour") da otto anni prenda il via proprio qui. La gara di apertura è la "Rampibike", in programma domenica 2 maggio, il cui percorso fra i meli in fiore si apre e si chiude nel paese di Cavareno. La sua lunghezza è di 43 chilometri con un dislivello di 1050 metri per 18,6 km di salita; il tracciato si sviluppa inizialmente sul fondovalle e quindi si inerpica fra le verdi abetaie dell’Alta Val di Non, andando a toccare il Lago Smeraldo, il caratteristico canyon Rio Sass e il Dolomiti Golf Club di Sarnonico, dove è prevista la premiazione finale. È una gara impegnativa, che nel suo albo d’oro vanta i nomi di alcuni tra i più forti specialisti italiani, quali Belloni, Bruschi, Checuz, Martinez, Debertolis, Dehò e, tra le donne, Bertossi, Hober e Giacomuzzi. Ritorna fedele all’appuntamento della vigilia di sabato 1 maggio anche la manifestazione per i più giovani, la "Mini Rampibike", promossa dalla UISP del Trentino, un’occasione di incontro e di educazione per i ragazzi che usano la bicicletta come mezzo ecologico, socializzante e sportivo.Sta per partire con il piede giusto anche quest’anno il Ritter Rampitour d’Italia, il challenge nazionale di mountain bike che si svolge interamente in Trentino sulla distanza delle cinque tappe. Le proiezioni delle iscrizioni alla Rampibike fanno presagire un agevole superamento delle 1.000 unità. I bikers si daranno battaglia lungo le strade dell’alta Val di Non su un percorso ormai collaudato, che piace in particolare agli amatori e che si sviluppa in zone molto caratteristiche e con un’ambientazione tipica per la mountain bike. La prima parte è in salita, con oltre 16 chilometri di dolce ascesa intervallata da qualche tratto di falsopiano, poi il tratto finale è in discesa per circa 14 chilometri, per concludersi infine a Cavareno con una sgroppata in falsopiano, lungo una carrareccia in mezzo ai prati. Il Tennis Hall di Cavareno ospita il cuore pulsante della gara ed anche la partenza, prevista appunto per domenica 2 maggio alle 10.30. La Rampibike assegnerà dunque i primi punti validi per la classifica generale del Ritter Rampitour d’Italia e c’è da attendersi una gara emozionante, corsa senza risparmio da parte di tutti coloro che ambiscono alla vittoria finale, nelle diverse categorie previste dal rinnovato regolamento (sette maschili ed una femminile). Il percorso della Rampibike, anche se non particolarmente impegnativo, permetterà comunque ai concorrenti di saggiare le proprie condizioni di forma anche in vista dei successivi appuntamenti del Ritter Rampitour d’Italia. Le tappe si susseguiranno ogni quindici giorni: il 12 maggio sarà la volta della Rampiledro, seguita dalla Paganella Bike il 30 maggio e dalla 1000 Grobbe Bike/100 Km dei Forti sull’altopiano di Lavarone in programma l’11, il 12 e il 13 giugno. Chiuderà il ciclo primaverile la Rampikissima nella Valle di Primiero, che si disputerà il 27 giugno. Dopo la pausa estiva il Rampitour avrà epilogo il 12 settembre con la Rampilonga della Val di Fassa. Infolink: www.rampitour.com  
   
   
TRENTINO / A RIVA IL MEGLIO DELL’ENOGASTRONOMIA INTERNAZIONALE. LA SETTIMA EDIZIONE DELLA BITEG, DAL 7 AL 9 MAGGIO, È UN’OCCASIONE UNICA PER CHI AMA LA CUCINA E IL VINO  
 
Riva del Garda a pronta a vestire nuovamente i panni di capitale italiana del gusto. Dal 7 al 9 maggio ospiterà la più importante fiera italiana dedicata all’enogastronomia internazionale, la Biteg, che quest’anno raggiunge la settima edizione. Un appuntamento che offre l’occasione per conoscere da vicino la ricca cucina nazionale in tutte le sue sfaccettature. Saranno infatti moltissime le Regioni, le Province, i Comuni, le Apt, le Camere di Commercio, i Consorzi Turistici, i Consorzi di promozione e valorizzazione del prodotto tipico, che si presenteranno attraverso innumerevoli degustazioni a tema, spesso guidate da famosi chef italiani ed esteri. Un percorso che inizierà con gli “Itinerari del gusto”, 40 appuntamenti distribuiti nelle tre giornate di apertura per gustare e conoscere le tipicità del territorio; quindi la “Piazza dei Sapori”, l’appuntamento con la tradizione folcloristica ed enogastronomica italiana calato nella cornice rinascimentale di piazza Catena; e la “Dispensa dei prodotti tipici”, per acquistare quello che ci attrae di più. Particolarmente interessante sarà poi il pacchetto vacanza “Un goloso week-end”, pensato per chi si fermerà sul Garda in concomitanza con la Biteg, uno splendido fine settimana alla scoperta delle prelibatezze enogastronomiche del Trentino, con prezzi decisamente interessanti. Biteg negli anni è divenuta anche un grande evento mediatico per la stampa internazionale di settore. Al mondo del giornalismo turistico-enogastronomico sabato 8 maggio ore 9.30 sarà quest’anno dedicato un “Forum internazionale per la stampa di settore”.Infolink: www.biteg.it  
   
   
TRENTINO / A CALDONAZZO IL MERCATINO DEI RIGATTIERI. IL 1 E IL 2 MAGGIO IN VALSUGANA SI FESTEGGIA LA FIORITURA DEI MELI E TORNA L’INSOLITO MERCATINO DELLE PULCI TIROLESE  
 
Il primo week-end di maggio a Caldonazzo si saluterà la primavera con la "Festa della Fioritura". Vera protagonista sarà la mela, la cui coltivazione caratterizza le campagne della zona, delimitate dalle rive del lago. Ci sarà l’opportunità di partecipare ad escursioni, a piedi o in bicicletta, attraverso i frutteti in fiore: sabato il gruppo degli Alpini condurrà gli ospiti alla caratteristica chiesetta di San Valentino, mentre il giorno successivo la sezione locale del WWF, guiderà la visita ai grandi alberi del bosco di Aonè (partenza alle ore 9 da piazza Vecchia). Caratteristiche bancarelle di fiori, piante e prodotti dell’artigianato locale animeranno le vie del centro cittadino, dove verranno offerte degustazioni dei piatti tipici trentini. Ai bambini saranno destinati alcuni momenti di animazione e per un giorno si potrà passeggiare su una carrozza trainata da cavalli. Fino al 4 maggio inoltre, la Magnifica Corte di Castel Trapp, già sede di mercato 500 anni fa, ospiterà gli originali Tiroler Trödler, i rigattieri provenienti dal Tirolo per esporre in un insolito mercatino delle pulci i propri antichi oggetti: mobili, porcellane, libri… Pezzi rari riportati al proprio aspetto originale da abili restauratori. Grande spazio sarà riservato alla musica: sabato con i concerti degli allievi della Scuola Musicale cittadina (ore 11 a Castel Trapp), del “Duo Roberta e Lorenza” (in piazza del Municipio alle ore 16) e del Coro “La Tor” (alle ore 18 al Portico “Chiesa”) e domenica con le esibizioni del cantautore Giorgio Lenzi (Corte Trapp alle ore 15.30) e del Corpo Bandistico di Caldonazzo (piazza del Municipio alle ore 17). Infolink: www.valsugana.info  
   
   
TRENTINO / A TORBOLE UN MAGGIO ALL’INSEGNA DEL WINDSURF. SULLE ACQUE DEL GARDA TRENTINO SI SCEGLIE LA TAVOLA OLIMPICA, POI TOCCA AL CAMPIONATO EUROPEO ED INFINE AL "SURFESTIVAL"  
 
Il mese di maggio sarà un periodo importante per gli appassionati di windsurf. Nelle acque del Garda Trentino si decideranno, infatti, le sorti dell'attività sportiva per i prossimi quindici anni. Dal 3 all’8 maggio prossimi Torbole ospiterà l'Isaf Olympic Windusrfing Equipment Evalutation Event promosso dal Cio (Comitato Olimpico) e dall'Isaf (Federazione vela mondiale) per la definizione del nuovo modello di tavola a vela che sarà adottato dalle Olimpiadi di Pechino del 2008 e che probabilmente rimarrà in vigore fino al 2016, data della possibile Olimpiade a Milano, un avvenimento che vedrà le regate veliche quasi certamente ospitate lungo le rive del Benaco, Torbole compreso. Saranno nove le aziende presenti per proporre la propria tavola, mentre tra i tester ci saranno i più forti specialisti, uomini e donne, delle migliori nazioni. Le raffiche del Peler e la brezza dell'Ora, i due venti del Garda Trentino, saranno determinanti nella valutazione dei tecnici, una sorta di "Giury" (con tutte le medaglie olimpiche a provare e giudicare) che dovrà emettere la "sentenza". La settimana successiva, dal 9 al 15 maggio, la località gardesana avrà l’onore di ospitare, grazie all’organizzazione del Circolo Surf Torbole, il primo "Garda Trentino European Championship", il campionato europeo della formula windsurfing. Dai test si passerà quindi subito alla verifica agonistica con in gara tutti gli atleti che sperano in un futuro all’ombra dei cinque anelli. Dal 29 maggio al 2 giugno sarà poi la volta della terza edizione del "Surfestival", l’evento-spettacolo che offrirà agli appassionati di tutta Europa la possibilità di testare gratuitamente la produzione mondiale di tavole, vele e accessori. Una vera festa all’insegna di sport e musica serale, alla quale prenderà parte in veste di presentatore il Deejay Ringo, recente protagonista dell’Isola dei famosi. Nelle quattro giornate dell'edizione 2003 sono state quasi 13 mila le persone che hanno voluto veleggiare sulle acque del Garda, oltre 30 mila invece le presenze del pubblico.Infolink: www.circolosurftorbole.com  
   
   
TRENTINO / ALLA SCOPERTA DELL’ANTICA TRIDENTUM. POESIA, MUSICA E TEATRO NELL’AREA ARCHEOLOGICA SOTTERRANEA DI PIAZZA BATTISTI A TRENTO  
 
Lo scorso 9 marzo, dopo la chiusura invernale, è stato riaperto al pubblico il S.A.S.S, il sito archeologico sotterraneo di piazza Battisti a Trento. Un’area di circa 1700 metri quadrati che conserva i resti del quartiere nord orientale della Tridentum romana: un lungo tratto del muro di cinta (circa 40 metri), i resti di una torre, un notevole tratto di strada in pietra rossa con la sottostante rete fognaria, un pozzo, parti di edifici pubblici e privati con segmenti di pavimentazione a mosaico e un vano con hypocaustum, il sistema di riscaldamento che sfruttava la circolazione di aria calda all’interno di intercapedini poste sotto il pavimento.Vestigia che testimoniano l’evoluzione vissuta dall’antica Trento tra il I secolo a.C. e il VI d.C. e, successivamente, sepolte dalla città medievale e moderna. La proiezione di un filmato che riproduce in versione tridimensionale l’impianto urbanistico e la vita nella città in epoca romana, è la prima tappa di questo suggestivo percorso nel passato. Al fine di promuovere questo patrimonio sotterraneo la Sovrintendenza per i beni archeologici ha allestito un programma intenso per la stagione 2004. Il sito farà da cornice a una serie di letture itineranti di testi classici, a presentazioni di libri, a concerti musicali e, ogni mercoledì pomeriggio, a dibattiti su questioni archeologiche guidati da esperti. Di particolare rilievo risulta l’appuntamento del 24 luglio quando l’antica Tridentum, nell’ambito della manifestazione “Le notti dei Musei”, renderà omaggio a William Shakespeare: alcuni attori interpreteranno fra le rovine romane "Qui è il mondo. I regni sono creta" tratto da "Antonio e Cleopatra". Il S.A.S.S. è aperto tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.Infoline: 0461.230171  
   
   
TAGLIO DEL NASTRO PER L’INTERNATIONAL PO DELTA BIRDWATCHING FAIR  
 
E’ stata inaugurata giovedì 29 aprile l’International Po Delta Birdwatching Fair, l’evento più atteso della stagione che consacra Comacchio (Fe), nel cuore del Parco del Delta del Po, capitale europea del turismo naturalistico. La fiera, di tremilametriquadrati per circa 150 espositori, si è aperta con il convegno ‘Insieme al volo nei Parchi. Birdwatching e fruizione ecosostenibile’ alla sala polivalente San Pietro di Palazzo Bellini. La cerimonia di inaugurazione si è svolta con la partecipazione dell’assessore regionale all’Ambiente, Agricoltura e Sviluppo Sostenibile, Guido Tampieri. E’ seguita la visita guidata ai padiglioni della Fiera. Alle 15 l’apertura della mostra collettiva di fotografia naturalistica ‘Delta in focus’ e alle 15,30 il talk show ‘Ambiente e biodiversità’ a cura di Birdlife International e Lipu. In serata poi, largo all’intrattenimento con ‘Comacchio by night’: luci, scenografie, musica che animeranno vicoli, canali e ponti della cittadina lagunare, e suggestive proiezioni di immagini ed attimi colti dai fotografi ‘Delta in focus’. Nella giornata di venerdì 30 aprile alle 13,30 Cesarino Romani, assessore all’ambiente della Provincia di Rimini, ha presentato un progetto di turismo ecosostenibile fluviale, insieme all’ingegner Roberto Rossi. Dalle 15 in poi l’eurodeputato Antonio Di Pietro, ex magistrato del pool milanese e fondatore della lista ‘L’italia dei Valori’ ospite dell’iniziativa ha visitato gli spazi espositivi della Fiera. Alle 18 è prevista la presentazione dell’annuario socio-economico ‘Il grande Delta’ curato dal Centro Documentazione e studi e da Delta 2000. Ha introdotto il presidente del Cds Sergio Foschi seguito da Carlo Alberto Campi dell’Università di Ferrara, Giovanni Gabbianelli dell’Università di Bologna, Adriano Mazzetti dell’Accademia dei Concordi di Rovigo con le conclusioni di Angela Nazzaruolo, direttrice di Delta 2000. Nell’occasione il volume era venduto ad un prezzo scontato del 20%. La fiera, ad ingresso gratuito, é aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20. Info. 0533.681180.  
   
   
ESCLUSIVI SOGGIORNI BALNEARI DELLA NUOVA LINEA DI VIAGGI "BLU, LE PIÙ BELLE SPIAGGE DEL MONDO" DI VIAGGI DELL'ELEFANTE  
 
Seychelles - Frégate Island, Soggiorno: 8 giorni/ 6 notti, Trattamento all inclusive in villa, Al costo di Euro 5.687,00. Comprende: Voli a/r Air Seychelles in classe S, Offerta valida dal 15 maggio al 30 giugno 2004. Un mondo a parte: privacy assoluta in una natura spettacolare. L'isola privata di Frégate, situata ai margini est dell'arcipelago delle Seychelles, sembra immersa in una dimensione intermedia tra il sogno e la realtà. I suoi tre chilometri quadrati ospitano sette splendide baie lambite da acque cristalline, flora e fauna incontaminate e sedici elegantissime ville. Armoniosamente integrate nello scenario naturale dell'isola, le ville sono circondate da una lussureggiante vegetazione: quattordici di esse si affacciano su scogliere con vista mozzafiato sull'oceano, due sono incorniciate dal verde dei campi, e sono state progettate per soddisfare le esigenze di famiglie con bambini. Ogni villa ha una grande terrazza, sala da pranzo, impianti cd, tv, dvd e una vasca jacuzzi posizionata proprio al termine della discesa privata alla spiaggia di candida sabbia corallina di Anse Bambou. Da maggio 2004 gli ospiti hanno a disposizione anche una piscina di 25 mt e un campo da tennis. La barriera corallina di Frégate Island è un paradiso per i subacquei; tra i luoghi più belli la spiaggia di Anse Victorin, dalla sabbia impalpabile, seminata da grandi massi tondeggianti di granito, e le Chimney Rocks, formazioni rocciose a nord di Frégate, ricoperte da splendide madrepore e famose in tutto il mondo per la straordinaria bellezza e la grande varietà di vita sottomarina. A Frégate Island il concetto di relax sfiora la perfezione: è possibile farsi riservare un’intera spiaggia, ordinare esclusivi menù speciali, praticare sci d’acqua, snorkeling, windsurf, andare alla ricerca di tartarughe giganti e uccelli esotici in escursioni in yacht, catamarano o barche per la pesca d’altura. Seychelles - Silhouette Island Lodge, Soggiorno: 8 giorni/ 6 notti, Al costo di euro 2.540,00. Sistemazione: bungalow standard in trattamento di pensione completa Partenze da Roma lunedì e sabato (con suppl. Altri aeroporti su richiesta) – Voli Air Seychelles Offerta valida dal 1 maggio al 15 luglio 2004 Un isola di forma circolare – dal diametro di soli 6 km - con una natura e un mare incontaminati e un nome donatole dal celebre controllore delle finanze di Pompadour che assottigliò le spese del re al punto da renderle trasparenti: Etienne de Silhouette Silhouette è la terza isola delle Seychelles e la più montagnosa dell'arcipelago - con il picco di Mont Dauban che arriva a 750 metri – ed è coperta da una lussureggiante vegetazione tropicale che nasconde leggende affascinanti, come quella secondo cui il pirata Hodoul avrebbe sotterrato un tesoro in una delle sue spiagge. Distante appena un quarto d’ora di elicottero da Mahé, Silhouette rappresenta il volto più autentico delle Seychelles. Offre la possibilità di unire una vacanza balneare ‘classica’, fatta di immersioni e nuotate, all’esplorazione di una natura vergine, con escursioni a piedi nel fitto di una foresta che fa da habitat naturale a piante endemiche e rare. Il Silhouette Island Lodge è posizionato sulla bella spiaggia di Anse La Passe, e seminascosto da spettacolari alberi di takamaka che giungono sin quasi al mare. E’ composto da soli 12 bungalow che garantiscono intimità e assoluto riposo. Arredati semplicemente ma con grande gusto, i bungalow si affacciano su una splendida veranda con vista giardino e Oceano. Il ristorante offre un’ottima cucina creola, ed alcuni deliziosi piatti italiani e francesi. Oltre a un bar che serve cocktail anche la sera, il lodge offre un centro diving, possibilità di praticare snorkeling, di avventurarsi in escursioni in montagna, di raggiungere in barca le spiagge di Anse Mondon e Grand Barbe. Una delle caratteristiche principali del lodge è la gestione italiana , grazie alla quale al livello del servizio si unisce l’eccellenza della cucina e l’atmosfera semplice e informale di un’esperienza vissuta a stretto contatto con la natura. Mozambico: isola di benguerra - Benguerra Lodge Soggiorni di 7 giorni / 6 notti in camera doppia Trattamento di pensione completa + escursioni (2 uscite in barca per snorkeling, pic-nic lunch in fuoristrada e 1 crociera in dhow). Voli di linea Lufthansa via Johannesburg dagli aeroporti di Milano/torino/ Venezia/genova/ Bologna, trasferimento con volo charter da Johannesburg a Vilankulos (Mozambico) e barca da Vilankulos a Benguerra (30 minuti). Al costo di euro 3.928,00 dal 15 aprile al 16 luglio 2004 Benguerra Island, 33 chilometri quadrati di natura vergine, fa parte dell’arcipelago di Bazaruto, cinque piccole isole a una decina di miglia al largo del Mozambico. Tutto l’arcipelago è stato dichiarato Parco Naturale nel 1971 ed è gestito da The Bazaruto Archipelago Conservation Project, ente che promuove esclusivamente forme di turismo perfettamente armonizzabili all’ambiente. Il Benguerra Lodge è composto da appena 12 bungalow a palafitta fatti di legno e paglia, per un totale di soli 24 ospiti. Ogni bungalow è nascosto in un boschetto di palme e dispone di accesso privato alle acque trasparenti di una spiaggia bianchissima da cui è possibile partire ogni giorno per escursioni in catamarano, immersioni lungo i 37 km di barriera corallina e battute di pesca d’altura. Il corpo centrale del lodge, con un bar, un ristorante dotato di una grande cantina di vini sudafricani, ed un giardino fiorito, è anch’esso costruito in totale armonia con la natura, tanto che in tutto il complesso - curato in ogni minimo dettaglio dell’arredamento interno e gestito al massimo livello di ospitalità -, non esistono porte, né vetri alle finestre, per eliminare ogni barriera con l’ambiente circostante. Benguerra, ricca di numerosi bacini d’acqua dolce, non è infatti un’isola da turisti, ma un vero paradiso naturale: patria di 115 diverse specie di uccelli e di centinaia di fenicotteri rosa. Malesia - Pangkor Laut Resort, Soggiorni: 9 giorni/ 7 notti, Partenze da Roma tutti i martedì, venerdì e domenica (Partenze da altre città Euro 100), Quote a partire da : Euro 1.340,00. Comprende: Voli a/r Malaysia Airlines in classe economica, 1 notte all'Hotel Jw Marriot di Kuala Lumpur in bb 6 notti all'Hotel Pangkor Laut Resort in bb voli a/r Kuala Lumpur/pangkor, Offerta valida fino al 9 luglio 2004. Pangkor è ‘l'isola del sole’ dello stato del Perak, celebre per le splendide spiagge, le vestigia storiche di passate colonizzazioni e le caratteristiche case-palafitte dei suoi pescatori, costruite su trampoli di legno. Al largo di Pangkor si trova un’altra piccola isola privata di eccezionale bellezza, dove è rimasto intatto l'80% di una foresta tropicale antica due milioni di anni. Questo luogo, liberamente accessibile a chiunque desideri concedersi il massimo possibile del lusso, si chiama Pangkor Laut ed è sede dello splendido Pangkor Laut Resort. Costruito in stile malesiano, il Pangkor Laut Resort dispone di 145 ville e 3 suite, distribuite tra mare – in forma di spaziose ed eleganti palafitte - , spiaggia e collina. A disposizione degli ospiti, sei ristoranti di raffinata cucina locale ed internazionale, tre piscine e alcune tra le più belle spiagge del mondo, come la celebre Emerald Bay. La Spa del Resort è specializzata in innovative terapie antistress ‘sperimentate’ anche da Luciano Pavarotti. In occasione della sua ultima visita, il Maestro si è infatti concesso un Malay flower bath, il tradizionale bagno in acqua cosparsa di petali di fiori.  
   
   
ISOLA D’ELBA: 365 GIORNI DI QUALITÀ DEL TURISMO  
 
“(...) intorno a me c’è sempre qualcosa che mi riporta gli odori e i sapori dei posti che ho visitato: la cerimonia del tè in una casa affacciata sullo stretto di Shimonoseki o il sibilo delle orche che sfilano non lontano da riva sulle isole Regina Carlotta. Ma più lontano vai, più ti accorgi che il paradiso è sempre stato li, a un passo da casa” (estratto da un newsgroup, gruppo di discussione su internet). Il sogno di un paradiso niente affatto remoto, di emozioni che arricchiscono e di visioni inaspettate è ciò che più si avvicina alla realtà di una vacanza sull’Isola d’Elba e nelle altre perle dell’Arcipelago Toscano. Con la sua forma allungata e sinuosa l’Elba è quanto di più lontano da un continente; eppure i suoi 147 km di coste racchiudono una tale varietà di ambienti naturali e bellezze paesaggistiche che è facile smarrire la cognizione di essere su un’isola del Tirreno occidentale. La vicinanza costante del mare, da sempre protagonista della storia e della vita degli elbani, infatti, ricorda al visitatore la natura schiettamente insulare dell’Elba. Pur essendo incastonata quasi a ridosso del litorale toscano, l’Isola d’Elba si è sempre mantenuta “un luogo a parte”: ospitale per tradizione e vocazione, ma anche intrinsecamente restio a farsi omologare ad un turismo massificato. Con il suo mare trasparente, che cambia colore a ogni insenatura, e un entroterra in cui il tempo sembra essersi fermato a sostare tra sentieri di montagna, boschi di querce e castagni, antiche miniere e quieti borghi medioevali, l’Elba rappresenta una bella scoperta per chi dubita che sia ancora possibile fare una vacanza “a misura d’uomo”. Ciò che più colpisce e affascina il turista, legandolo all’Elba e alle isole dell’Arcipelago Toscano, è che in questo straordinario lembo di Mediterraneo esiste una radicata cultura dell’ospitalità che sa valorizzare le ricchezze del territorio proponendo un ben calibrato mix di natura, sport, benessere, enogastronomia e tradizioni 365 giorni l’anno. Il soggiorno all’Isola d’Elba sa essere piacevolmente dinamico grazie a proposte sportive diversificate. Si va dagli sport acquatici - con la vela in prima fila con il Trofeo Locman-elba Cup, ma anche windsurf, canoa e immersioni nei qualificati centri diving (all’Elba c’è la più alta concentrazione di diving center di tutta Italia) - a discipline “terrestri” quali golf, trekking, ippoturismo, parapendio e mountain bike. Per chi, invece, predilige la full immersion nella natura e il bird watching l’entroterra isolano - e in particolare il massiccio granitico del Monte Capanne - si rivela prodigo di incontri emozionanti con la flora e la fauna mediterranea. Né si può dire che vadano deluse le aspettative dei gourmet in cerca di sapori autentici. L’elba offre, infatti, una cucina tradizionale semplice ma gustosa, a base di pesci e crostacei aromatizzati con spezie della macchia mediterranea, nonché una selezione di vini tra cui spiccano il pregiato Aleatico, l’Ansonica e l’Elba vinificato in Rosso e in Bianco. L’isola d’Elba è da scoprire come meta per ricaricarsi d’energia e ritrovare il benessere fisico e psichico. Le Terme di San Giovanni, non lontane da Portoferraio, mettono a disposizione pacchetti specifici per trattamenti antistress, eudermici, snellenti e per artrosi, acne e psoriasi. L’elba sa parlare anche il linguaggio internazionale della cultura e della musica con il prestigioso Premio letterario Isola d’Elba-raffaello Brignetti, giunto quest’anno alla Xxxiiª edizione, e l’altrettanto tradizionale appuntamento settembrino con il festival internazionale di musica “Elba, Isola Musicale d’Europa”. Come ogni anno, anche nell’estate 2004 le bellezze del territorio faranno da degna cornice a questi avvenimenti che rendono l’Isola d’Elba un palcoscenico di rilevanza internazionale.  
   
   
DAL 5 AL 9 MAGGIO 2004 PRESSO L'ABBADIA DI FIASTRA DI TOLENTINO (MC) SI SVOLGERÀ LA 3^ EDIZIONE DELLA "BORSA ITALIANA DEL TURISMO IN CAMPAGNA"  
 
Agriturismo: in tredici anni, triplicati gli arrivati e quasi decuplicato il volume d'affari. "Colletti bianchi" e laureati i clienti tipo Cresce anche la presenza giovanile: 500 mila persone, tra i 18 e 35 anni, hanno trascorso in agriturismo le ultime festività natalizie Dal 7 maggio 2004, la Borsa sarà aperta al pubblico (ingresso gratuito) Sarà per il traffico e l'inquinamento che affliggono i cittadini tutto l'anno; per il diverso modo di concepire la vacanza, sempre più short break o per gli scenari internazionali poco rassicuranti. Sta di fatto che il turismo in campagna si presenta come uno dei comparti turistici più vitali e in forte espansione. Dello stato dell'arte, si parlerà alla 3^ edizione della "Borsa Italiana del Turismo in Campagna", promossa da Regione Marche e Province di Ascoli Piceno e Macerata e che si svolgerà dal 5 al 9 maggio 2004 presso l'Abbadia di Fiastra di Tolentino (Mc). Alla fiera saranno gettate le basi per la nascita dell'Osservatorio Nazionale sul Turismo in Campagna. L'organismo, promosso dagli enti promotori dell'evento fieristico, dovrebbe monitorare un comparto la cui estrema diversificazione tipologica dell'offerta ha reso fino ad oggi difficoltoso quantificarne arrivi e giro d'affari. Dati più sicuri si hanno infatti solo in relazione all'agriturismo, che Confederazione Italiana Agricoltori e Coldiretti danno in netto aumento: nell'arco di tredici anni, gli arrivi sono triplicati passando dal milione del 1990 ai 3 milioni del 2003 con un volume d'affari salito da 120 a 750 milioni di euro. Fruitori tipo della vacanza in agriturismo sono i laureati (30%) e le persone che praticano un lavoro d'ufficio (50%). Un altro dato interessante è quello che riguarda i giovani tra i 18 e 35 anni: ben 500 mila di loro hanno trascorso le ultime festività natalizie in agriturismo. Qualità ambientale e opportunità enogastronomiche le motivazioni fondamentali (75%) che guidano la scelta a questa tipologia di vacanza. La Borsa - "L'iniziativa vuole essere motivo d'incontro fra gli operatori ma soprattutto luogo privilegiato in cui evidenziare, attraverso dibattiti e incontri specifici, i molteplici aspetti che caratterizzano la campagna vista come "contenitore" di natura, cultura e arte", sottolineano Renato Pasqualetti, assessore al Turismo della Provincia di Macerata, ente capofila dell'evento fieristico, Lidio Rocchi, assessore al Turismo Regione Marche e Giulio Silenzi, assessore all'Agricoltura Regione Marche. Oltre ad un'area workshop destinata all'incontro tra domanda (buyer esteri e grandi tour operator italiani specializzati nel turismo in campagna) e offerta (agriturismi, country house, ville, fattorie, castelli, bed & breakfast, hotel, golf club, albergo diffuso di paese), la fiera ospita: un'area espositiva con gli stand istituzionali (Regioni, Province, Comunità Montane, Parchi); un'area consulenza, che darà spazio a quanto di nuovo c'è in fatto di formazione, finanziamenti, modelli di sviluppo e certificazioni di qualità; un'area approfondimenti, tra i quali segnaliamo la conferenza "Vacanza in campagna come riabilitazione psico-fisica del turista" (venerdì 7 maggio 2004, ore 11.00) e un'area per le degustazioni guidate di prodotti tipici, vino in primis. L'appuntamento fieristico si rivelerà interessante non solo per gli addetti ai lavori ma anche per il pubblico, che dal 7 maggio 2004 potrà visitare la fiera e avere modo così di conoscere l'offerta turistica del settore disponibile su tutto il territorio nazionale per la prossima estate (ingresso libero). L'abbadia di Fiastra - La Borsa Italiana del Turismo in Campagna si svolge nell'eccezionale scenario dell'Abbadia di Fiastra, una delle riserve naturali più belle d'Italia, che si estende per circa 1.800 ettari nel territorio dei comuni di Tolentino e Urbisaglia, nella fascia medio-collinare (130-306 m) della provincia di Macerata. Info: Tec, tel. 0733.263811 www.Fiereturismo.it