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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Giugno 2004 |
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RAPPORTO ASSINFORM 2004: IN ITALIA L'ICT NON RIPARTE. E' LA CONFERMA DELLA DIFFICOLTÀ AD INNOVARE. SERVONO SCELTE CORAGGIOSE |
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Milano, 1 giugno 2004 - Nel 2003, la crescita dell'intero mercato non è andata oltre allo 0,1%, contro una crescita media mondiale del 3,2%. Segnali positivi nel primo trimestre 2004, ma ancora troppo esili. Servono provvedimenti che incoraggino le imprese ad investire in innovazione. Dibattere su tutto ciò che frena l'evoluzione alla società dell'informazione e, più in generale l'innovazione in Italia. E' questo l'obiettivo che si è posta Assinform - Associazione Nazionale Produttori Contenuti, Tecnologie e Servizi per l'Informazione e la Comunicazione, aderente a Confindustria - con il Convegno di presentazione del Rapporto Annuale sull'Ict in Italia. L'iniziativa ha luogo oggi a Milano, all'Assolombarda, con la partecipazione di autorevoli relatori: Pierfilippo Roggero, Presidente di Assinform; Michele Perini, Presidente di Assolombarda; Livio Zoffoli, Presidente del Cnipa; Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie. Il Rapporto - giunto alla 35a edizione, pubblicato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e contenente, per la prima volta, alcuni capitoli relativi ai servizi/contenuti multimediali, frutto della fusione con Anee - ha posto in luce una situazione complessa: da un lato un netto incremento nella diffusione dell'Ict rispetto al 1999 e dall'altro una sopravvenuta situazione di difficoltà, con un mercato che perde colpi da due anni, soprattutto nel comparto dell'informatica. "E' vero che i segnali del primo trimestre 2004, con una crescita della spesa Ict dell'1,5%, sono in leggera controtendenza. Ma già il fatto che l'informatica mostri ancora un calo dell'1,4%, rende evidente la fase di incertezza che stiamo attraversando in Italia - ha commentato il Presidente di Assinform, Pierfilippo Roggero - Siamo passati in poco più di due anni da crescite a due cifre ai dati di oggi, nonostante la spinta della telefonia mobile." E in effetti, nel 2003, il mercato aggregato dell'informatica e delle telecomunicazioni non è andato oltre ai 60.281 milioni di Euro, con un incremento quasi nullo (+0,1 %) rispetto al 2002 (già in calo dello 0,5 % sull'anno precedente). "La spesa in informatica oggi non supera in percentuale il 2 per cento del Pil, contro il 3,8 degli Stati Uniti e il 3% circa di Germania, Regno Unito e Francia, e questo spiega in buona parte la perdita di competitività e di dinamismo del nostro sistema-paese - ha aggiunto Roggero - e a quest'ultimo riguardo si pensi che in Italia ci sono circa 4,2 milioni di imprese e che, tolte le 22 mila che superano i 49 dipendenti, 2,5 milioni risultano informatizzate con investimenti mediamente molto contenuti (1.500 euro di media, per impresa), mentre ben 1,6 milioni di microimprese non risultano neppure informatizzate." "Tutto questo si ripercuote a livello di sistema, con difficoltà d'interazione che riducono vieppiù i margini per crescere e investire. E' interesse di tutti che la domanda Ict riprenda e sia condivisa anche dalle imprese minori - ha sottolineato Roggero - E perché ciò avvenga è necessario creare nuove regole di accesso al credito, semplificare il ricorso ai finanziamenti pubblici, rivedere criteri impositivi penalizzanti, come quelli adottati per l'Irap, favorire di più gli investimenti in formazione. E anche accelerare lo sviluppo dell'e government, che è centrale per la diffusione dell'Ict, ma che ancora non è oggetto di un volume d'investimenti commisurato alle sue reali potenzialità". Note Di Dettaglio Sul Mercato Italiano Dell'ict Nel 2003, il mercato aggregato dell'Ict è risultato pari a 60.281 milioni di Euro, con un incremento quasi nullo (+0,1 %) rispetto al 2002 (già in calo dello 0,5 % sull'anno precedente). "E' un risultato che si presta a ben poche interpretazioni - ha dichiarato Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di Netconsulting, la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato Ict - Il mercato delle telecomunicazioni cresce meno, ma cresce, sulla spinta dei servizi e valorizzando l'ondata di investimenti effettuati negli anni scorsi. Quello dell'informatica ha invece accentuato tutte o quasi le criticità emerse nel corso del 2002, quando per la prima volta dopo anni di crescita a due cifre, si è bloccato. Segue il ciclo degli investimenti fissi, ma con paradigmi d'offerta più complessi, sui quali influisce pesantemente anche la capacità di comprendere a fondo i vantaggi di nuove soluzioni e nuovi servizi". Telecomunicazioni in leggera ripresa: +1,8 per cento nel 2003… Nel corso del 2003, il mercato italiano delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato un volume d'affari complessivo di 40.885 milioni di Euro, ed è risultato in leggera ripresa (+1,8%) sul 2002 (quando, invece era risultato sostanzialmente statico (+0,4%). La spinta è venuta dalla componente dei servizi su rete fissa e mobile, risultata pari a 31.900 milioni di Euro, in aumento del 5,1%), e che ha più che compensato lo scontato rallentamento degli investimenti infrastrutturali (-8,4%). La performance dei servizi rimane comunque legata alla progressione di quelli su rete mobile, che nel 2003 sono risultati pari a 15.820 milioni (+ 11,1% ). Le linee attive sono ancora cresciute (+ 4,7 %) risultando pari a 56,8 milioni (per 41,6 milioni di utenti effettivi), ma ha ovviamente contato di più l'incremento della spesa annua per utente risultata pari a 380,2 Euro (+6,8%). Quest'ultima, oramai da un triennio, mostra una crescita apprezzabile, grazie al contributo dei servizi non voce (Sms, Mms e altri Vas), risultati pari a 2.135 milioni di Euro (+36,3% nel 2003), con una spesa pro-capite annua di 51,3 Euro (+31,2%).. I servizi su rete fissa hanno generato un mercato di 16.080 milioni, stabile rispetto al 2002. La componente voce è risultata di 10.260 milioni di Euro (-2,4%), mentre la restante componente, anche sulla spinta de traffico Internet, è cresciuta, raggiungendo i 5.820 milioni (+3,7%). Il 2003 è stato anche l'anno del tanto atteso sorpasso della telefonia mobile sulla fissa. L'intera domanda di telefonia mobile (apparati+servizi+terminali) è infatti risultata pari a 21.041 milioni di Euro, in crescita del +6,7%, contro i 19.844 milioni della fissa, in calo del 3,0%. … e + 2,8 per cento nel primo trimestre 2004 Nel primo trimestre del 2004, l'intero comparto delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) è partito meglio rispetto allo scorso anno. Il volume d'affari complessivo è risultato pari a 9790 milioni di Euro, in crescita del 2,8 % sul periodo corrispondente del 2003, quando la crescita non era riuscita a superare l'1,6%. La spinta è venuta di fatto solo dalla componente dei servizi su rete mobile (+12,4%), visto che quelli su rete fissa sono risultati stabili, mentre gli investimenti in sistemi e terminali e in infrastrutture sono risultati in calo (rispettivamente - 5,7 e - 7,8%). Nel 2003 e per l'informatica, i 19.396 milioni di Euro di volume d'affari indicano un ulteriore e più marcato calo di mercato (- 3,2%) rispetto all'anno precedente (-2,2%). E' venuta per la prima volta a mancare anche la spinta della componente dei servizi. "E' la conferma di una situazione segnata da una domanda fiacca e da una caduta dei prezzi che interessa l'intero mercato - ha commentato Capitani. La domanda delle famiglie è risultata pari a 791 milioni di Euro (-3,5%), quella delle piccole imprese a 3.633 milioni di Euro (-4,5%), quella delle medie a 4.513 (-3,0%) e quella delle grandi imprese a 10.459 (-2,8%). Andando a vedere i singoli settore d'utenza, emerge che è venuta a mancare la spinta delle banche (4.430 milioni di Euro, -4,9%), dell'industria (4.370, -6,6%) e della Pa Centrale (1.730,-1,4%). Anche l'andamento rilevato nei singoli comparti è eloquente. Nel 2003, le vendite di hardware, pari a 5.073 milioni di Euro, sono risultate in calo del 5,6%, soprattutto per effetto di un calo dei prezzi (downpricing), che nel caso dei Pc ha addirittura cancellato gli effetti di un ricupero in volumi del 9,8%; quelle dei servizi di assistenza tecnica, pari a 945 milioni di Euro sono risultate ancora in calo (-3,1%); mentre quelle di software e servizi, pari a 13.378 milioni di Euro sono per la prima volta regredite (-2,2%) dopo più di vent'anni di crescita costante. La battuta d'arresto di quest'ultimo comparto ha contribuito in misura significativa alla contrazione dell'intero mercato It. Più in particolare, la componente servizi (sviluppo applicativo, systems integration, servizi di elaborazione, consulenza, e così via ) ha fatto registrare un volume d'affari pari a 9.371 milioni di Euro (in calo del - 4 % sull'anno prima), mentre la componente software, si è attestata a 4.007 milioni, con una crescita del +2,2 %, vicina a quella dell'anno precedente (+3%). … e -1,4 nel primo trimestre 2004 Poco cambia nel primo trimestre 2004 per il mercato dell'informatica, stimato a 4542 milioni, in calo dell'1,4 % sul primo trimestre del 2003. E poco cambia anche nell'andamento delle sue componenti: hardware - 2,4% (nonostante un balzo delle vendite in volumi dei Pc del 22%), assistenza tecnica -3,7% e servizi -1,6%, mentre la componente software fa rilevare una crescita dello 0,9%. "Rinnovo del parco tecnologico, integrazione dei sistemi, sicurezza e corsa alle architetture Web non bastano a rilanciare il mercato - ha aggiunto Capitani - La situazione ha connotazioni strutturali che giustificano il richiamo alla volontà di innovare." Contenuti e servizi multimediali in crescita Nel 2003, i segnali incoraggianti non sono mancati. Sono venuti dal fronte dei contenuti e dei servizi multimediali. "Sia gli indicatori diretti di mercato, sia quelli che rilevano la diffusione e l'interesse ai nuovi servizi, hanno confermato potenzialità molto interessanti - ha commentato Roberto Liscia, Presidente della Commissione Anee per i Servizi e Contenuti Multimediali di Assinform - Sono segnali da cogliere, perché rilevanti in sé, e anche nella prospettiva di scelte volte a rimettere in moto il mercato Ict." Più in particolare, è risultata netta l'effervescenza dei servizi di commercio elettronico alle famiglie (e-commerce b2C), di informazione on-line e di apprendimento in rete e/o tramite strumenti didattici multimediali (e-learning). Nel 2003 i servizi di e-commerce b2C erogati dai siti italiani hanno fatto registrare il raddoppio del valore economico delle transazioni. Il fatturato ha raggiunto in Italia i 1.207 milioni di Euro, contro i 711 del 2002. A anche il numero degli acquirenti on line è cresciuto, passando dagli 1,2 milioni del 2002 agli oltre 1,6 del 2003 (con una spesa pro-capite di circa 730 Euro). A trainare transazioni sono stati, nell'ultimo trimestre del 2003, gli acquisti di libri (17,1% del totale), di viaggi (12,9% del totale) e di alimentari (11,8%). Quello che più conta è però che per il 2004 è atteso un tasso di crescita del giro d'affari dell'ordine dell'80/90% (e quindi il superamento della soglia dei 2 miliardi di Euro) e un incremento dei fruitori dell'ordine del 30 %. Nell'ambito dei servizi editoriali e nel 2003, gli organi di informazione on-line sono risultati 1382, in netto aumento sui 1141 del 2002 e i 412 del 1999. E per il 2004 si stima che i siti di informazione on line supereranno la soglia di 1600. Molto interessante è anche la dinamica dei servizi di e-learning, cresciuti dai 108,4 milioni di Euro del 2002 ai 256,3 del 2003 (+ 136%). L'incidenza sul mercato totale della formazione è oramai importante (8% nel 2003 contro il 3,8% del 2002) ed attesa crescere ancora di molto nel 2004, sulla spinta della scelta delle imprese e dell'apertura all'e-learning del mondo accademico. "Le dinamiche riscontrate devono indurre a riflessione.- ha aggiunto Liscia - Infatti, se è vero che l'Italia è in ritardo nella marcia verso la società dell'informazione, è anche vero che l'interesse spontaneo verso i servizi e i contenuti multimediali è elevato. Di questo devono necessariamente tener conto le aziende italiane, nelle proprie scelte di investimento in informatica e tecnologia, per rispondere con efficacia alle esigenze di informatizzazione e multimedialità dei propri clienti." |
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BANKITALIA, STANCA: "OPPORTUNO IL RICHIAMO AD UN USO PIÙ INTENSIVO DELL'INNOVAZIONE" |
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Roma, 1 giugno 2004 - Non solo ricerca ma anche un uso più intensivo dell'innovazione in evidenza nella relazione del Governatore Antonio Fazio. Ad esprimere soddisfazione per le sottolineature fatte dal Governatore è stato Lucio Stanca, ministro per l'innovazione e le tecnologie, il quale ha messo in evidenza che "ancora una volta Fazio ha richiamato l'attenzione del Sistema Paese ad investire di più in innovazione e ricerca". In particolare, ha aggiunto Stanca, "ho apprezzato il passaggio in cui il Governatore non si limita ad invocare maggiori investimenti in ricerca ma esplicitamente ha auspicato 'un uso più intensivo e pervasivo delle nuove tecnologie, anch'esse cruciali per la crescita della nostra economia'". Il Ministro per l'innovazione e le tecnologie ha perciò espresso la speranza che "nella cultura imprenditoriale italiana, alla tradizionale forte conoscenza degli aspetti di business, si associ quella di una cultura orientata alle tecnologie per comprenderne le opportunità e le prospettive ai fini di una maggiore efficienza e competitività del nostro Sistema Paese". |
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UN'OVAZIONE PER IL BILANCIO DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE CHE, PRIMA TRA LE BCC ITALIANE, INTRODUCE IL VOTO ELETTRONICO |
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Busto Garolfo, 1 giugno 2004 - "La vostra Banca sta crescendo a ritmi vertiginosi e ora siete davvero diventati il riferimento vero del vostro territorio". Il commento di Paolo Innocenti, responsabile del Servizio studi e strategie della Federazione lombarda delle Bcc, è suonato come una promozione a pieni voti per la politica di sviluppo seguita negli ultimi anni dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Una promozione confermata dall'assemblea dei soci che, riunitasi domenica 30 maggio a Malpensa Fiere per l'annuale assemblea di bilancio, lo ha approvato praticamente all'unanimità: un solo voto contrario è infatti venuto dai 713 soci (su un totale di 2mila) rappresentati in sala. E la riprova che la linea del presidente, Silvano Caglio, è quella vincente e sostenuta dalla base sociale, è venuta dalle votazioni per il membro vacante nel Consiglio di Amministrazione. Con il 47% dei voti espressi, infatti, all'interno del Cda è stato eletto Giuliano Banfi, 52 anni, residente a Canegrate, di professione agente di assicurazione, già candidato nell'assemblea del dicembre 2002 con il gruppo che sosteneva Silvano Caglio. Nel corso dell'assemblea sono stati eletti anche i componenti di nomina assembleare della commissione consultiva che ha il compito di formulare proposte per la modifica del regolamento elettorale: per Busto Garolfo sono risultati eletti Luigi Selmo (32% dei voti), Luigi Barni (28%) e Danila Angela Battaglia (27%); per Buguggiate, invece, Mauro Giardini (39%) e Gianluigi Risi (39%). La grande novità dell'assemblea del 30 maggio 2004, comunque, è stata l'introduzione del voto elettronico. I soci, infatti, invece che con le schede cartacee si sono trovati a fare i conti con gli schermi touch screen delle 12 cabine di voto approntate per la bisogna. Prima banca della federazione italiana ad introdurre il voto elettronico, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si pone così al centro dell'attenzione delle consorelle per lo snellimento e la velocizzazione delle procedure: le operazioni di voto con la proclamazione degli eletti, infatti, si sono concluse alle 13,45, invece di proseguire, come al solito, fino nel tardo pomeriggio. "Indubbiamente abbiamo pagato alcuni disagi dovuti alla novità del voto elettronico -commenta il presidente, Silvano Caglio- ma, nel complesso, sono abbastanza soddisfatto per come sono andate le cose. Ora studieremo soluzioni per mettere meglio a punto le procedure. Certo è che, complessivamente, i tempi per arrivare alla proclamazione degli eletti si sono più che dimezzati. Ma ora torniamo a pensare all'espansione sul territorio: entro l'autunno, infatti, come da programma, inaugureremo una nuova filiale a Cassano Magnago". |
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SANPAOLO IMI ALLA PRESIDENZA DELL´ EBA CLEARING COMPANY LA BANCA ANCORA IN PRIMO PIANO NELLA COSTRUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE PER I PAGAMENTI EURODOMESTICI |
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Torino, 1 giugno 2004 - Lo scorso 27 maggio a Budapest, l´Assemblea Generale degli azionisti dell´ Eba Clearing Company ha eletto Giorgio Ferrero, Responsabile di Banca Transazionale in Sanpaolo Imi, Presidente della Società. La decisione accredita il costante impegno di Sanpaolo Imi nella costruzione dell´Eba Clearing System, l´infrastruttura di mercato per i pagamenti in euro detenuta ed operata dall´ industria bancaria europea. Sanpaolo Imi è fra i fondatori dell´ Eba Association e del nucleo originario dell´ Eba Clearing System a partire dal sistema di regolamento dell´ Ecu, poi adeguato con la supervisione della Banca Centrale Europea, a sistema per i pagamenti in euro in moneta commerciale, con regolamento di fine giornata nei libri della stessa Bce L´ Eba Clearing System, con i sottosistemi Euro 1, Step1 e Step2, offre attualmente alle banche dell´ Unione Europea una gamma completa di servizi di clearing e di compensazione sia per pagamenti di importo rilevante che per pagamenti retail e di massa. "L´elezione di Giorgio Ferrero a Presidente dell´ Eba Clearing Company è un riconoscimento dell´impegno profuso da lungo tempo in Eba e del suo personale prestigio presso l´industria bancaria europea" così l´ Amministratore Delegato dell´ Eba Clearing, Gilbert Lichter. Giorgio Ferrero nel suo discorso programmatico ha ricordato che " l´Eba Clearing ha rappresentato e rappresenta un centro operativo fondato sull´adozione e promozione di norme industriali e standards largamente accettati e consolidati. In particolare, l´evoluzione di Step2 quale pilastro portante nella creazione dell´ area unica europea dei pagamenti, vedrà i partecipanti al sistema sempre più impegnati nell´adozione di prassi operative e convenzioni comuni che rispondano alle aspettative del mercato ed alle esigenze delle aziende e dei consumatori europei". |
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BANCA POPOLARE DI SONDRIO: PIENO SUCCESSO DELL’OPERAZIONE DI AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE |
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Sondrio , 1 giugno 2004 - L'operazione di aumento del capitale sociale in forma mista avviata dall’ istituto il 26 aprile ultimo scorso si è chiusa il 28 maggio con pieno successo. La proposta - che prevedeva l'assegnazione di una nuova azione gratuita ogni cinque possedute e l'offerta in opzione di due nuove azioni ogni cinque possedute al prezzo di euro 4 cadauna - ha infatti conseguito la corale adesione dei soci e il concreto apprezzamento del mercato, consentendo un rafforzamento dei mezzi propri superiore a 220 milioni di euro. Le n. 55.026.425 azioni offerte in opzione sono state sottoscritte, in base ai dati preliminari, in misura superiore al 99,9%. I pochi diritti di opzione non esercitati saranno offerti al mercato Expandi di Borsa Italiana, secondo il disposto del codice civile. A seguito dell'operazione di aumento del capitale sociale il patrimonio netto della Banca Popolare di Sondrio supera 1.022 milioni di euro. L'interesse da parte del mercato e della clientela della banca si è pure manifestato con oltre 4.000 richieste di adesioni alla compagine societaria, per cui i soci della banca hanno superato i 123.000. |
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BANKITALIA: PER FAZIO L’INFLAZIONE REALE E’ L’ISTAT. RIBATTE IL CODACONS: FAZIO VADA A FARE LA SPESA |
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Roma, 1 giugno 2004 - Il Codacons contesta fortemente le affermazioni di Fazio relative all’introduzione dell’euro e al carovita. Per il Governatore della Banca d’Italia, infatti, “non è vero che nel dopo-euro l'inflazione reale è stata più alta di quella misurata ufficialmente”, questo perché non ci sarebbero state variazioni significative nella quantità di denaro prelevato presso i distributori automatici. “Dalle affermazioni di Fazio si deduce che il Governatore di Banca d’Italia non va mai a fare la spesa - commenta il Presidente Codacons Carlo Rienzi – e non si è reso conto degli aumenti seguiti all’introduzione della moneta unica”. Per il Codacons inoltre non regge la teoria secondo cui il dato veritiero sull’inflazione è quello dell’Istat, poiché non si sono registrate variazioni nei prelievi al Bancomat. “Forse Fazio dimentica – prosegue Rienzi – che le commissioni bancarie su molti servizi, così come quelle delle carte di credito, sono aumentate dall’entrata in vigore dell’euro anche del 35%, e già questo rappresenta un incremento non indifferente per le tasche dei consumatori. Senza aggiungere che dall’1 gennaio 2002, il numero dei cittadini che usa il bancomat e le carte di credito per effettuare acquisti è cresciuto enormemente, proprio per far fronte alle difficoltà legate all’introduzione della moneta unica”. Le affermazioni di Fazio – conclude il Codacons – lo candidano ufficialmente al premio Pinocchio d’oro 2004, destinato a colui che si è distinto per la bugia più grande sparata ai cittadini italiani. |
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INDUSTRIA, CSC: PREZZI PRODUZIONE, RIALZO TEMPORANEO NON CI SARÀ ALCUN IMPATTO SUI PREZZI AL CONSUMO |
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Roma, 1 giugno 2004 - "Si tratta di un rialzo temporaneo spinto dalle materie prime". E' questo il commento del Centro studi di Confindustria ai dati dei prezzi alla produzione resi noti dall'Istat. Questi aumenti, spiega però il Csc, non avranno impatto significativo sui prezzi al consumo: "I rincari dovrebbero ripercuotersi sui margini operativi dell'industria, che già ne hanno assorbito gran parte dell'urto. Ciò anche in ragione della situazione congiunturale che rende difficile, in presenza di domanda interna debole e di forte competizione, trasferirli sul consumo". "L'aumento dell'indice generale –aggiunge il Csc – riflette soprattutto il forte rialzo dei prezzi di alcune delle materie prime essenziali per l'industria, metalli e prodotti in metallo (+2,7%). Per spiegare questo rialzo, occorre ricordare che fino a marzo 2004 i prezzi in dollari di acciaio, rame, piombo, nickel e stagno, hanno tutti registrato variazioni tendenziali superiori al 50%, riflettendo un forte aumento di domanda sui mercati internazionali e alcune strozzature nell'offerta". "L'impennata rilevata dall'Istat –continua - non dovrebbe tardare ad essere riassorbita. I prezzi di queste materie prime, sono infatti risultati in decelerazione già ad aprile scorso, grazie a un recupero dell'offerta sui mercati globali e ad accordi specifici di cooperazione internazionale per alcune materie (ad es. Carbon coke) con paesi chiave, come la Cina. In prospettiva, dunque, man mano che l'offerta di prodotti metalliferi si adeguerà alla domanda, i prezzi dei beni intermedi dovrebbero flettere". "E' perciò prevedibile – prosegue - che nei prossimi tre o quattro mesi la dinamica dei prezzi alla produzione si mantenga elevata, anche a causa dell'aumento delle quotazioni petrolifere (il Brent ha toccato un picco di 38,8 dollari al barile a maggio)." Quanto ai prezzi di produzione dei beni di consumo (+1,1% tendenziale) – conclude infine il Csc - sono risultati in rallentamento di ben due decimi rispetto a marzo. Si allarga dunque ulteriormente il divario con l'inflazione al consumo (2,3% ad aprile). |
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ASSOCONSULENZA :INCONTRO ALTA TECNOLOGIA E FINANZA |
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Milano, 1 giugno 2004 - Assoconsulenza, in collaborazione con L.g. Zangani, società internazionale di investor relations con sede nel New Jersey, Investire, mensile economico-finanziario a diffusione nazionale, Opus Consulting, gruppo internazionale di consulenza, Manzato & Associati, studio legale internazionale, Il Nuovo Mercato.it, agenzia di stampa finanziaria nazionale on line; Trend on line.It, testata finanziaria nazionale internet; e Isfoa Libera e Privata Università Internazionale, ha organizzato un Forum Internazionale, libero e gratuito, riservato a soli 200 importanti e selezionati esponenti del mondo finanziario, dell’informazione economico-finanziario, dell’alta consulenza di direzione, dell’industria tecnologica e della ricerca scientifica ed universitaria, con il top management mondiale di ben sette società attive nei settori dell’alta tecnologia quotate sui principali mercati finanziari americani. Il Forum, ennesimo incontro di una serie di manifestazioni analoghe organizzate in modo esclusivo con cadenza periodica da Assoconsulenza, in partnership con prestigiosi operatori finanziari ed industriali sia nazionali che internazionali, si è svolto mercoledì 19 maggio 2004 nella stupenda cornice della Sala Convegni del prestigioso Jolly Hotel President ubicato in Largo Augusto a Milano. Assoconsulenza, nel corso del 2003, in particolare il 19 marzo ed il 21 novembre, ha organizzato al Ristorante Savini colazioni di presentazione di società statunitensi innovative ad alto potenziale quotate al Nasdaq, all’Amex ed all’Otc, le quali, proprio in seguito al grande successo di tali incontri, hanno ottenuto rialzi del proprio livello di quotazione oscillanti tra il 30% ed il 600%; Immtech International +400%, Vaso Active Pharmaceuticals +650%, Bio Delivery Sciences International +75%, Spectrum +59. Le società intervenute sono state le seguenti: Dobi Medical International (simbolo Nasdaq Dbmb.ob); Bio Delivery Sciences (Bdsi); Callisto Pharmaceutical (Clsp.ob); Enkam Pharmaceutical (non quotata); Xenomics (non quotata); Hyperspace Communication (Ipo). Al termine della presentazione si è svolta una tavola rotonda a cui hanno partecipato le seguenti istituzioni: Albertini Syz & Co., Manzato & Associati, Cdb Web Tech, Sigam-tau, Morningstar, Opus Consulting. |
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ASSOCONSULENZA: LA SUCCESSIONE NELLE IMPRESE FAMILIARI PER UN TEMA MOLTO AMPIO :ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA DERIVANTI DA ESPERIENZE CONCRETE |
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Milano, 1 giugno 2004 - Uno dei problemi centrali dello sviluppo aziendale è rappresentato dalla continuità dell’attività imprenditoriale; fenomeno che può accadere sia all’atto della morte del vecchio titolare, sia in occasione del passaggio generazionale fra le vecchie e le nuove leve. Il porsi della situazione genera la nascita di veri e propri “ingorghi” organizzativi, che spesso arrivano a porre in dubbio l’esistenza stessa dell’impresa. Può accadere che la crisi della continuità aziendale sia effetto di una serie di condizioni obbiettive. L’esperienza,tuttavia, suggerisce che una previdente politica di “successione”può garantire nella maggior parte dei casi un buon esito. “Prevedere” la successione in termini propri dell’economia aziendale significa “pianificarla”: vale a dire procedere all’individuazione di un “piano per la successione”, che si risolve nell’elaborazione di un programma di inserimento dell’erede nell’ambito della struttura aziendale. Le osservazioni che seguono, pur potendo essere estensibili a molte realtà aziendali, nascono dal riscontro avuto all’interno di due imprese familiari (caratterizzate da un diverso oggetto sociale: nel settore cartotecnico l’una, in quello dell’imballaggio meccanico l’altra) localizzate nella zona padana nord della penisola e con carattere di omogeneità per ciò che concerne le dimensioni (circa 15/milioni di euro di fatturato e non più di 80/addetti) e la struttura organizzativa (forte accentramento nella figura del titolare-factotum e presenza di familiari in linea discendente). Il primo passo da seguire nel programma di successione è la presa di coscienza dell’imprenditore di non essere immortale:proposizione ovvia, si dirà, ma nella realtà più rara di quanto si creda. Assume qui un ruolo di rilevanza decisiva il consulente economico dell’azienda che, forte della buona conoscenza della realtà particolare, sarebbe in condizione di bene indirizzare l’imprenditore. Uno dei luoghi comuni che emerge nei momenti dell’introduzione dei familiari più giovani nell’azienda è la loro presunta inadeguatezza. Ora, può accadere che l’erede destinato non abbia effettivamente le qualità per gestire un’impresa (vari sono gli esempi in questo senso). Ma l’esperienza evidenzia che la percentuale di incapacità “dichiarata” dal padre è, spesso, più elevata di quella “effettiva” riscontrabile nel figlio. Comunque il passaggio generazionale deve pur avvenire, pena la fine della “dinastia”. Si tratta, quindi, di decidere chi, fra quelli potenziali, debba essere il successore. Questa scelta, soprattutto nell’ipotesi di una pluralità di figli può presentare aspetti dolorosi, ma è necessaria. Connesso al problema della designazione è quello dell’individuazione dei criteri per formazione imprenditoriale del soggetto destinato e degli eventuali futuri collaboratori facenti parte della famiglia. Fra tre fratelli,di cui uno destinato ad assumere le redini dell’azienda, si potrebbe giungere ad una differenziazione non meritocratica del processo di formazione. Al futuro imprenditore potrebbe essere dedicato un progetto educativo fondato su una preparazione generica volta alla gestione delle risorse umane; al secondo fratello uno orientato,per esempio al marketing, ed al terzo fratello un altro che ponga l’attenzione sulla componente tecnica. Le inclinazioni personali dovranno essere tenute in conto sia all’atto della scelta dell’erede che in epoca successiva: dacchè l’obiettivo della continuità aziendale non deve finire per soffocare le inclinazioni personali dell’individuo. Ulteriore attenzione richiede il momento dell’introduzione dell’erede e degli altri familiari, all’interno della struttura aziendale. L’introduzione troppo brusca potrebbe provocare contraccolpi di rilevante entità, fino a comportare l’adozione, da parte di coloro che si sentono danneggiati, di comportamenti nocivi per lo sviluppo dell’azienda. Ciò significa che, appena ultimato il processo interno alla famiglia, deve necessariamente cominciare quello di integrazione delle scelte familiari con il complesso delle aspirazioni dei collaboratori dell’imprenditore che si avvia a passare le consegne. |
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CARTOLARIZZAZIONE FONDI RICERCA: SCELTI I COLLOCATORI |
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Roma, 1 giugno 2004 - Il Mef comunica che il consorzio formato da Banca Imi, Lehman Brothers e Dresdner Kleinwort Wasserstein è stato selezionato per il collocamento dei titoli della cartolarizzazione dei finanziamenti a tasso agevolato attraverso la società di cartolarizzazione Scic Srl. Alla selezione, avviata lo scorso 7 maggio, hanno partecipato sette consorzi per un totale di 23 banche. L’operazione di cartolarizzazione, "Scic 2", avrà per oggetto crediti derivanti da finanziamenti a tasso agevolato concessi dal Ministero dell’Istruzione, università e ricerca e dal Ministero per le Attività Produttive per progetti di ricerca applicata ed innovazione tecnologica attraverso tre fondi rotativi: "Far" (Fondo Agevolazioni alla Ricerca); "Fsra" (Fondo Speciale Ricerca Applicata) e "Fit" (Fondo Innovazione Tecnologica) . Le risorse derivanti dall’operazione di cartolarizzazione saranno destinate all’ulteriore concessione di finanziamenti a tasso agevolato per progetti di ricerca ed innovazione. |
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MICHAEL FURGUESSON NOMINATO PRESIDENTE E CHIEF OPERATING OFFICER DI ACE EUROPE |
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Milano, 1 giugno 2004 - Michael Furguesson assume il nuovo ruolo di Presidente e Chief Operating Officer di Ace Europe, compagnia multinazionale di assicurazioni e riassicurazioni altamente specializzata nelle polizze a copertura dei rischi industriali e parte integrante di Ace European Group. Michael Furguesson riporta direttamente a Gary Schmalzriedt, Chairman e Ceo di Ace European Group. Oltre alla completa gestione dell’operatività di Ace Europe, gli è stata affidata la responsabilità per le operazioni amministrative di Ace European Group Michael Furguesson è giunto in Ace nel 2002 con la carica di Executive Vice President del ramo Finance che, sotto la sua guida, ha fatto registrare una netta crescita. Ha oltre 20 anni di esperienza nel settore delle assicurazioni ed stato per quindici anni nel Gruppo assicurativo Chubb dove ha assunto numerose posizioni sia negli Usa sia in Europa. “Anche nel 2004 Ace European Group continua nel suo trend di crescita. - ha affermato Gary Schmalzriedt – Ora è essenziale che la compagnia rimanga focalizzata sulle proprie strategie di mercato. Mike porterà con sé la sua solida esperienza assicurandoci un continuo e progressivo successo.” |
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CRIF OTTIENE LA CERTIFICAZIONE BS 7799 PER LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI |
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Milano, 1 giugno 2004 - Nell’ambito del progetto Cache - la centrale sinistri sviluppata per le Compagnie di Assicurazione britanniche – Crif ha ottenuto dalla società Dnv Det Norske Veritas, ente di certificazione internazionale, la Certificazione Bs 7799-2 (British Standard) per il proprio Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni. “L’adeguamento allo standard internazionale Bs 7799” – sottolinea Elisabetta Longhi, Direttore Information Risk Management Department di Crif – “rappresenta un importante riconoscimento e conferma l’impegno di Crif verso un tema chiave come quello della sicurezza delle informazioni, costituendo un’ulteriore garanzia dell’elevato livello qualitativo dei nostri servizi”. Lo standard Bs 7799 copre tutti gli aspetti della gestione della sicurezza delle informazioni e certifica l’adozione di politiche, procedure e programmi di tutela della confidenzialità, integrità e disponibilità del patrimonio informativo. Ad oggi soltanto 18 aziende italiane hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento, mentre sono 641 a livello mondiale. |
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GESTIT SERVICES E ANGELO COSTA APRONO AL FACTORING CHIUSA UN'OPERAZIONE DA 40 MILIONI DI EURO CON FINRENAULT |
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Milano, 1 giugno 2004 - Gestit Services, società specializzata nel recupero di crediti non-performing, e Angelo Costa Spa, primo operatore italiano nel trasferimento di denaro con il marchio Western Union-money transfer, entrano nel settore del factoring con la costituzione in joint venture di Cobo Factor Spa. "Nel primo anno di attività, puntiamo a chiudere operazioni di factoring, su crediti non-performing, per un volume di 200 milioni di euro attraverso importanti operazioni, come per esempio quella realizzata con la Finanziaria del Gruppo Renault per circa 40 milioni di euro", ha spiegato Franco Di Meglio, amministratore delegato di Cobo Factor. La società, che ha da poco avviato l'attività operativa, si occupa esclusivamente di rilevare da grandi aziende pacchetti di crediti considerati inesigibili o di difficile gestione. In questo modo, il gruppo Gestit Services, che nel 2003 ha gestito oltre 400 mila pratiche per un volume di 120 milioni di euro, oltre alla gestione stragiudiziale dei crediti può offrire alle aziende una soluzione contabile definitiva per i crediti in sofferenza. Lo sviluppo commerciale della società sarà curato da Massimo Vittorelli, che è anche direttore commerciale di Gestit Services. "Il volume dei crediti acquistati da società di factoring in Italia è in costante crescita", ha aggiunto Franco Di Meglio, "ma al di là delle prospettive del mercato, per il gruppo Gestit Services l'avvio di questa attività rappresenta una scelta strategica, che consentirà di accrescere i volumi di crediti trattati, di completare l'offerta di soluzioni per il recupero dei crediti di aziende, banche e società finanziarie e di sviluppare importanti economie di scala a livello di gruppo". |
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EDISON ACQUISISCE LA QUOTA DI ILVA IN ISE LA PARTECIPAZIONE, DEL 25%, È STATA VALUTATA IN € 210 MLN |
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Milano, 1 giugno 2004 – E’ stata raggiunta ieri un’intesa tra Edison e Ilva che prevede la cessione a Edison da parte di Ilva della quota di minoranza del 25% in Iniziative Sviluppo Energie Spa (Ise), sulla base di un valore complessivo di tale quota di € 210 mln. La finalizzazione degli accordi è prevista nelle prossime settimane. Il restante 75% di Ise è detenuto da Finel Spa (controllata da Edison con il 60% e partecipata da Edf per il 40%) e, conseguentemente, Edison con questa operazione porta al 100% la propria quota di partecipazione nel capitale di Ise. Ise è una società di produzione e vendita di energia elettrica e vapore attraverso cinque centrali (quattro termoelettriche ed una idroelettrica) localizzate nel centro e sud Italia per un totale di circa1.300 Mw di potenza installata. Il bilancio 2003 di Ise ha chiuso con ricavi netti per € 800 mln ed un utile netto di € 133 mln. |
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PER EDISON QUARTO CANTIERE IN DUE ANNI, NASCE UNA NUOVA CENTRALE DA 800 MW A SIMERI CRICHI, IN CALABRIA: SI AVVICINA L’OBBIETTIVO DEI 14.000 MW PER IL 2007 |
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Milano, 1 giugno 2004 - Salgono a 2.800 i Megawatt in costruzione della Edison: con l’inaugurazione del cantiere per la costruzione della centrale di Simeri Crichi, in Calabria, ad opera del Ministro per le Attività Produttive Antonio Marzano, Edison imprime una forte accelerazione al piano industriale che prevede il raggiungimento di 14.000 Mw entro il 2007, l’anno della piena liberalizzazione del mercato con l’estensione agli utenti privati. L’impianto, già all’inizio del 2007, sarà in grado di immettere energia elettrica nella rete nazionale per 800 Mw. Hanno presenziato alla cerimonia, oltre alle autorità locali, il Presidente di Edison Umberto Quadrino e l’Amministratore Delegato Giulio Del Ninno. Maquette della centrale di Simeri Crichi (Catanzaro) Si tratta di una centrale progettata per produrre energia secondo criteri di efficienza, tali da assicurarne la competitività sul mercato libero, e di compatibilità ambientale. L’impianto sarà alimentato con gas naturale e adotterà il ciclo combinato cogenerativo; è tecnologicamente molto avanzato, con rendimenti superiori al 56% e assolutamente rispettoso dell’ambiente. E’ costituito da due turbine a gas, una turbina a vapore, due caldaie di recupero e un sistema di condensazione vapore a torri ad umido raffreddate da acqua di mare, per una potenza complessiva di 800 Mw. L’impianto avrà una produzione media di 5 miliardi di Kwh all’anno. L’impianto sarà certificato per la gestione ambientale, come tutte le centrali del Gruppo, secondo la rigida normativa Emas e per la sicurezza secondo lo standard internazionale Bsi Ohsas 18001. Inoltre, per la prima volta una centrale sarà dotata di un dissalatore che permetterà all’agricoltura locale di utilizzare acqua desalinizzata per l’irrigazione, evitando di attingere alle falde acquifere locali che spesso risultano contaminate dall’acqua marina. Facendo uso di acqua dolce si limita notevolmente il rischio di desertificazione che minaccia la costa. Una minima parte dell’acqua marina sottoposta al processo di desalinizzazione verrà utilizzata dalla centrale, evitando il prelievo di risorse idriche locali. L’inizio dei lavori per la nuova centrale, che comporta un investimento globale di oltre 330 milioni di euro, costituisce una tappa importante del piano industriale del Gruppo che con l’inaugurazione di Simeri Crichi imprime una forte accelerazione al piano industriale che prevede la realizzazione di 8.000 megawatt aggiuntivi rispetto a quelli attuali fino al raggiungimento di 14.000 megawatt entro il 2008. Edison dispone infatti attualmente di una capacità installata pari a oltre 6.000 Mw e punta a realizzarne direttamente altri 4.000 di cui 2.800 già in costruzione con l’apertura dei cantieri di Altomonte (800 Mw), Candela (400 Mw) e Torviscosa (800 Mw) a cui si va ad aggiungere quello di Simeri Crichi (800 Mw). Altri 4.000 Mw, pari al 50% della capacità della collegata Edipower, si renderanno disponibili una volta che questa avrà concluso il repowering delle centrali di Chivasso (1.200 Mw) e Piacenza (800 Mw), che si aggiungeranno a quella di Sermide il cui repowering (per 1200 Mw) è appena terminato, portandone la capacità complessiva a 8.000 Mw.
Torviscosa (Udine) | Candela (Foggia) | Altomonte (Cosenza) | In questo modo Edison favorirà l’aumento del margine di riserva nazionale, che oggi è molto ridotto, contribuendo in tal modo a ridurre il rischio del ripetersi di black-out. “Stiamo dando un contributo allo sforzo che il Paese sta facendo per migliorare quantità, qualità e costo dell’energia, un tema che è attualmente al centro dell’attenzione del Governo” ha affermato il Presidente di Edison Umberto Quadrino aggiungendo che “inoltre, l’apertura di un altro cantiere oltre ai tre aperti negli ultimi due anni, è per noi motivo di soddisfazione in quanto rappresenta un passo importante verso il compimento del nostro programma che ci porterà a raggiungere una capacità produttiva di 14000 Mw entro il 2008”. |
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GRUPPO COIN S.P.A.BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2003: VENDITE NETTE CONSOLIDATE PER 1.255,6 MILIONI (-13,2% RISPETTO ALL’ESERCIZIO PRECEDENTE) |
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Venezia 1 giugno 2004 - L’assemblea degli Azionisti di Gruppo Coin ha approvato ieri a Venezia il bilancio 2003 chiuso con vendite nette consolidate per 1.255,6 milioni (-13,2% rispetto all’esercizio precedente), un margine operativo lordo di 35,1 milioni, in diminuzione di 3,7 milioni rispetto al 2002 e un risultato operativo negativo per 29,1 milioni, in miglioramento di 1,6 milioni rispetto al 2002, dopo aver stanziato ammortamenti per 64,2 milioni ( 69,5 milioni nell’esercizio precedente). Come noto, l’esercizio 2003 di Gruppo Coin è stato caratterizzato dal raggiungimento di importanti obiettivi di ristrutturazione, tra i quali la riduzione di oltre due terzi della rete di vendita in Germania con due anni di anticipo rispetto a quanto previsto nel piano industriale, che hanno consentito di creare i presupposti per il ritorno all’utile nel corso dell’attuale esercizio. Peraltro già nel 2003, escludendo le perdite generate del mercato tedesco ( 252,7 milioni compresi oneri straordinari netti di chiusura e rettifiche di valore per 182,1 milioni, che hanno determinato un risultato netto consolidato di gruppo negativo per 196,4 milioni) Gruppo Coin avrebbe evidenziato un risultato ante imposte positivo per 13,9 milioni. Durante l’Assemblea, il management ha confermato che entro la fine del primo semestre finalizzerà le trattative in corso con importanti operatori tedeschi per la cessione della partecipazione nella controllata Oviesse Gmbh e degli ultimi 17 negozi. Per questo motivo, già nel bilancio 2003, è stato svalutato completamente il valore della partecipazione per l’importo di 8,1 milioni ed è stato accantonato un fondo per 4,2 milioni in relazione alle possibili ulteriori svalutazioni che potrebbero verificarsi in sede di cessione. Per quanto concerne il primo trimestre 2004, le vendite dell’insegna Oviesse sono in crescita del 3,6% rispetto stesso periodo del 2003. Questo risultato positivo è riconducibile al progressivo recupero del posizionamento dell’offerta rivolta alla famiglia interessata ad un abbigliamento aggiornato con un ottimo rapporto qualità-prezzo e all’espansione dei negozi in affiliazione con 7 nuove aperture nei primi tre mesi dell’anno in corso. L’insegna Coin ha registrato una flessione delle vendite nel primo trimestre 2004 del 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; questi risultati sono significativamente inferiori alle attese e non appaiono legati solamente alla recessione del mercato di riferimento. In tale contesto il Gruppo ha avviato uno studio strategico, in collaborazione con la società di consulenza internazionale Boston Consulting Group, volto all’identificazione delle opportunità di creazione di valore e alla definizione dell’assetto ottimale dell’insegna nel mercato italiano. Nel corso del 2004 il Gruppo beneficerà inoltre dell’entrata a regime della nuova “Supply Chain” che consente importanti sinergie sul fronte dell’approvvigionamento dei prodotti a beneficio della marginalità e di una maggiore competitività dell’offerta delle due insegne e godrà dei benefici derivanti dall’apprezzamento dell’Euro sul dollaro. Infatti il Gruppo importa prodotti acquistati nella valuta statunitense per circa 100 milioni di Us dollari che nel 2004 avranno un controvalore in Euro di circa il 20% inferiore rispetto a quello del biennio 2002-2003..Infine il management, nell’intento di perseguire obiettivi di rilancio e di rifocalizzazione del business, nonché di riequilibrare la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, ha confermato l’avvio del progetto che potrebbe portare all’ingresso in Oviesse S.p.a., (società in cui verrebbero conferite le attività relative all’insegna Oviesse quali la rete diretta e punti vendita in franchising, attualmente facenti capo alla controllata Oviesse Franchising) di un investitore finanziario con una quota di minoranza qualificata. Nell’ambito di tale progetto, in collaborazione con i consulenti finanziari Mcc, Banca Intesa e Vitale&associati, in questi giorni sarà inviata ad una serie qualificata di investitori finanziari la documentazione informativa. |
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LOTTO SPORT ITALIA S.P.A.: PERFEZIONATO L’ASSETTO AZIONARIO |
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Milano, 1 giugno 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Lotto Sport Italia S.p.a., riunitosi nei giorni scorsi, ha sancito l’ingresso di Giacomo Vaccari, che prende il posto di Giancarlo Zanatta nell’organo amministrativo della Società. Si completa, quindi, anche sotto un profilo formale l’uscita di Zanatta dall’azionariato Lotto, uscita che trova giustificazione nella necessità del Presidente del Gruppo Tecnica di concentrare tutta l’attenzione e gli sforzi nello sviluppo del progetto di rilancio dei marchi Nordica e Rollerblade. La famiglia Vaccari detiene, quindi, attualmente il 50% di Lotto Sport Italia S.p.a. E dichiara la piena soddisfazione per aver avuto l’opportunità di innalzare la propria quota di partecipazione nella Società di Montebelluna, che prosegue con successo le proprie strategie di crescita e di espansione sui mercati internazionali. Rimane invariato il rimanente 50% controllato da Andrea Tomat e di cui fanno parte anche Gianni Lorenzato e Adriano Sartor. Invariato anche l’assetto relativo alla conduzione aziendale: Andrea Tomat rimane Presidente e Direttore Generale, affiancato da due Vice Presidenti nelle figure di Franco Vaccari e Gianni Lorenzato che è anche attivo in azienda come Responsabile dell’area amministrativa e finanziaria e di tutte le attività operative della Società. In Consiglio anche Marcellino Bortolomiol e Adriano Sartor. |
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ARQUATI: ENTRO LA PROSSIMA SETTIMANA SARÀ PRESENTATO IL PIANO DI RISANAMENTO |
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Sala Baganza (Parma), 1 giugno 2004 - La società Arquati S.p.a. Comunica che entro il prossimo 8 giugno, il Commissario Straordinario Avv. Daniele Giulio Discepolo, nominato dal Ministero delle Attività Produttive l’ 08 aprile 2004, presenterà il piano di risanamento attualmente in fase di elaborazione. Secondo le normative vigenti nell’ambito della procedura di Amministrazione Straordinaria (cosiddetta “Prodi bis”) il piano di risanamento va presentato entro 60 giorni dalla nomina del Commissario Straordinario. Nel frattempo lo stesso Commissario ha provveduto a nominare il nuovo Direttore Generale nella persona dell’Ing. Vincenzo Orlando. |
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BEKAERT: CRESCITA ROBUSTA NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 IL FATTURATO DEL GRUPPO LEADER MONDIALE NEI PRODOTTI DERIVATI DELL’ACCIAIO E DEI RIVESTIMENTI AVANZATI CRESCE DEL 14% RISPETTO AL 2003 SENZA SOFFRIRE DELL’AUMENTO CONTINUO DEI PREZZI DELLA MATERIA PRIMA |
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Milano, 1 giugno 2004 - Il giro d’affari del Gruppo Bekaert, leader mondiale nella produzione di fili di acciaio e derivati di vergella, quotata sul listino Euronext di Bruxelles, è cresciuto in modo deciso, sfruttando le opportunità fornite dalla ripresa economica in atto in diversi dei mercati di riferimento della società. Il fatturato consolidato è salito infatti del 14 per cento nei primi tre mesi del 2004, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a 507 milioni di euro. Tutti i segmenti di business del Gruppo hanno contribuito alla crescita. I movimenti in crescita e decrescita del fatturato, dovuto ad acquisizioni e disinvestimenti e quelli derivanti dalle fluttuazioni valutarie, (entrambi valutabili al 6 per cento del totale) si sono annullati a vicenda, per cui la crescita è da attribuire totalmente alle tendenze organiche del business. Da rilevare che la crescita non è stata favorita dal continuo incremento dei prezzi dell’acciaio e dei suoi semilavorati, in atto da mesi a livelli mondiale. In particolare, i prodotti avanzati basati su filo d’acciaio hanno avuto un fatturato in crescita del 16 per cento, i materiali avanzati dell’un per cento e i rivestimenti avanzati del 13 per cento. La divisione Fencing Systems Europe, che si occupa di sistemi di recinzione per diversi segmenti di mercato, presente anche in Italia, è cresciuta del 15 per cento. Anche il fatturato combinato, ossia quello che somma al risultato consolidato quello delle aziende partecipate da Bekaert, comprese le joint venture, ha avuto una crescita sostanziale del 12 per cento, rispetto ai primi tre mesi del 2003, a 725 milioni di euro. Dal punto di vista geografico, il fatturato combinato è cresciuto del 4 per cento nell’Unione Europea, dell’87 per cento in Europa Centrale ed Orientale, del 20 per cento in America Latina e dell’11 per cento in Asia. Nel Nord America il fatturato espresso in euro ha subito un calo dell’1 per cento ma è risultato comunque in crescita organica al netto della svalutazione del dollaro. Per il resto del 2004, le prospettive di Bekaert sono favorevoli. Infatti, gli ordini già acquisiti risultano di buon livello. |
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SEMINARIO: GUIDA OPERATIVA AL DPS PER LE PMI E I PROFESSIONISTI |
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Milano, 1 giugno 2004 - L’adeguamento alle nuove misure minime di sicurezza, e con esse al Dps, va via via precisandosi. Pur in mancanza d’una prassi consolidata, grazie anche agli sforzi del Garante della Privacy, è ormai pronto un sistema chiaro di principi da seguire in azienda e di consigli per la redazione dei documenti relativi. In particolare, il Garante aveva annunciato per il 1° giugno una documentazione specifica per le aziende piccole e medie, che più fanno fatica a comprendere limiti e vantaggi del decreto legislativo 196/2003, al quale adeguarsi. Iter, proseguendo il suo cammino formativo, mette a disposizione degli interessati un Seminario specializzato, specifico per le piccole e piccolissime aziende. Il Seminario si terrà a Roma, il 10 giugno, in largo anticipo rispetto alla scadenza definitiva per la presentazione della documentazione di legge, che scade il 30 giugno Per informazioni, costi e iscrizioni www.Iter.it/seminari Per un contatto: iter@iter.It o fax 02 2831 1666 o tel. 02 2831 161 Attenzione: quote ridotte per iscrizioni entro il 3 giugno! |
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IL MINISTRO URBANI IN VISITA AL CANTIERE SCALA |
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Milano, 1 giugno 2004 - Il Ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani ha visitato ieri il cantiere del Teatro alla Scala, a 190 giorni alla conclusione della grande opera di restauro e ristrutturazione dello storico edificio del Piermarini. In occasione della visita del Ministro si è svolta, nel Ridotto delle Gallerie, una conferenza, preceduta da sopralluogo, per illustrare alla stampa nazionale e internazionale lo stato di avanzamento dei lavori. Erano presenti il Sindaco Gabriele Albertini, il Vice Sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Riccardo De Corato, l’assessore alla Cultura Salvatore Carrubba, l’assessore all’Innovazione Tecnologica Giancarlo Martella. Inoltre, la Sovrintendente Regionale per i Beni e le Attività culturali della Lombardia Carla Di Francesco, il Sovrintendente della Fondazione Teatro alla Scala Carlo Fontana, il Sovrintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano Alberto Artioli, l’ingegnere capo del Comune, nonché Direttore dei Lavori, Antonio Acerbo, con vari tecnici responsabili e Mario Botta, autore del progetto esecutivo dell’area ristrutturata. Lo stato dei lavori. Ad oggi, sono state completate opere per 25,5 milioni di euro quali, a mero titolo esemplificativo, la pulitura della volta, il restauro del boccascena e dei ridotti gallerie e palchi, l’assemblaggio della meccanica di scena laterale, le strutture in elevazione, compreso anche l’”ellissoide Botta”. Investimenti. L’importo complessivo per l’esecuzione delle opere è ad oggi di 48,9 milioni di euro, mentre l’importo già finanziato è di 55,8 milioni di euro (Iva compresa). Tempistica. I lavori sono iniziati con la consegna delle aree all’Impresa aggiudicataria dell’appalto il 22 aprile 2002. L’avvio delle opere di demolizioni è datato 4 luglio 2002. L’opera di ristrutturazione e restauro si concluderà nell’autunno 2004. La consegna delle aree, da parte del Comune, alla Fondazione Scala avverrà progressivamente a partire dal mese di settembre 2004. Le competenze del Comune e della Fondazione Teatro alla Scala. Il Comune ha provveduto e sta provvedendo ad eseguire interventi di ristrutturazione e restauro che comprendono, a titolo esemplificativo, i pavimenti, i rivestimenti, le controsoffittature, gli impianti di condizionamento, di riscaldamento, per il cablaggio, le tappezzerie. Alla Fondazione Teatro alla Scala spettano, invece, alcune opere di completamento e finiture quali, ad esempio, tutti gli arredi, telefonia, pc. Ecc. Il sopralluogo odierno. La visita, organizzata ieri al Cantiere Scala, ha compreso il sopralluogo alle aree del Teatro interessate dai lavori di ristrutturazione e di restauro. Dal foyer si è raggiunta la sala teatrale dove è stato possibile ammirare la volta e il boccascena completamente restaurati. E’ in corso il restauro del lampadario centrale. La visita è proseguita nella zona servizi che comprende anche l’”ellissoide Botta” ormai completamente rivestito dai caratteristici elementi frangisole in marmo botticino. Si è poi raggiunto il retropalco dal quale è stato possibile vedere, affacciandosi verso la fossa scenica, il montaggio in corso della meccanica di scena inferiore, i carri compensatori, e l’innalzamento della torre scenica, che ha oramai raggiunto la quota di copertura.. E’ questo il “cuore nuovo” della Scala. Nel 2003, i lavori sono iniziati a quota -18,00 per arrivare a +38,00 metri. Quindi, attraversando la zona servizi lungo la via Filodrammatici a quota +2.94, si è tornati nella parte monumentale, al Ii ordine. Si sono poi percorsi i corridoi dei palchi dove ritorna a splendere il pavimento in seminato veneziano e le pareti sono state recuperate in marmorino giallo, si è visitato il palco reale, con il ripristinato pavimento in beola. Nei palchi è stato invece restaurato l’antico pavimento in formelle di cotto, denominato medone, prima nascosto dalla moquette. Laddove non è stato possibile il recupero, si sono posate nuove formelle realizzate ancora a mano in una fornace del mantovano. Quindi, il Ridotto Palchi al Iii ordine, sede della conferenza stampa, dove è già stato completato il restauro e si sta procedendo con il rimontaggio dei lampadari, già puliti e ricablati, e con la realizzazione del nuovo pavimento in legno, anch’esso studiato dal consulente per l’acustica Higini Arau, come quello già ultimato nel Ridotto Gallerie. |
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ARRIVA A MILANO IL NUOVO UFFICIO DEL TURISMO |
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Milano, 1 giugno 2004 - A disposizione dei turisti per poter meglio “vivere Milano”: martedì 1 giugno viene inaugurato da Camera di commercio e Provincia di Milano il nuovo “Ufficio del turismo”, di informazione ed assistenza turistica. L’inaugurazione in Piazza Castello a Milano, con il taglio del nastro e la firma di un accordo per la promozione nel settore turistico, da parte del presidente della Camera di Commercio e la presidente della provincia. Ma come viene vista Milano dai turisti? E qual è l’identikit del turista che arriva a Milano? Quali le differenze tra quello che soggiorna in albergo e quello che sceglie il residence? Come si organizza il soggiorno nel capoluogo meneghino? Cosa porta con sé? E il suo giudizio su Milano qual è? A queste e ad altre domande ha dato risposta la ricerca “Rilevazione statistica sul turismo a Milano. La qualità dell’offerta ricettiva nell’area Milanese. Le caratteristiche dei clienti degli alberghi e dei residence” realizzata, per conto dell’Osservatorio Turismo della Camera di Commercio di Milano. Se ne parlerà: martedì 1 giugno 2004 alle ore 11.30 al nuovo “Ufficio del turismo” piazza Castello, angolo via Beltrami Milano (Mm Cairoli) Parteciperanno: il presidente della Camera di commercio di Milano; la presidente della Provincia di Milano; l’Assessore all’Idroscalo, Sport, Turismo, e tempo libero della Provincia di Milano, il presidente dell’Osservatorio Turismo della Camera di Commercio di Milano. |
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NUOVI UFFICI PER AVIS AUTONOLEGGIO: DA GIUGNO ANCHE AD AVEZZANO |
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Roma, 1 giugno 2004 – Avis Autonoleggio, compagnia leader in Italia nel settore del noleggio a breve termine, annuncia l’apertura di una nuova sede Scurcola Marsicana ad Avezzano (Aq) e implementa così l’offerta di servizio di noleggio auto e furgoni dell’Abruzzo. La nuova sede Avis di Scurcola Marsicana è situata in Località Cappelle dei Marsi, a soli 500 metri dall’uscita Avezzano dell’autostrada A24. Anche in questo nuovo ufficio Avis sarà disponibile un parco auto molto ampio e con una grande varietà di modelli sia di automobili sia di furgoni per rendere il servizio di noleggio dinamico e flessibile. Nella seconda metà del 2004 Avis Autonoleggio aumenterà, quindi, la propria capillarità sul territorio nazionale con l’apertura di numerosi nuovi uffici per essere sempre più vicini ai propri clienti. Il nuovo ufficio di Scurcola Marsicana avrà a disposizione sul sito internet www.Avisautonoleggio.it una sezione realizzata ad hoc con le particolari offerte e promozioni dell’ufficio. Direttamente on line sarà possibile controllare le auto disponibili e le tariffe di noleggio sia per categoria di auto sia per durata di noleggio, richiedendo un preventivo e effettuando la prenotazione in soli 90 secondi. Nel nuovo ufficio Avis saranno ovviamente disponibili tutti i servizi della compagnia creati “su misura” delle esigenze dei clienti: le tariffe weekend, per un fine settimana di vacanza a prezzi vantaggiosi, Expressed Preferred, il servizio che consente di ritirare l’autovettura precedentemente prenotata senza tempi d’attesa, il servizio di furgonoleggio per un uso commerciale o per un uso privato e molti altri servizi dedicati. Www.avisautonoleggio.it |
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