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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Agosto 2004 |
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TRE CASI ESEMPLIFICATIVI DELL'INNOVAZIONE REGIONALE EUROPEA METTONO IN COMUNE IL LORO SAPERE |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Nel corso della manifestazione Esof 2004 su 'come creare regioni europee innovative orientate verso la scienza', svoltasi il 25 agosto, tre regioni europee tra quelle di maggior successo e innovative hanno indicato nei team 'creativi' tra università di alto livello, nella cultura universitaria di tipo imprenditoriale, negl'investimenti pubblici a lungo termine e nel dinamismo dei parchi scientifici i fattori fondamentali del loro successo. Le tre regioni in questione sono Øresund (Svezia meridionale e Danimarca orientale), Oxford (Regno Unito) e Helsinki. 'Non esiste un percorso lineare e semplice per passare dalla capacità di trasferimento della conoscenza o di trasferimento tecnologico ai risultati. L'innovazione è un processo caotico', ha dichiarato Fiona Reid, della Saïd Business School di Oxford, che ha però aggiunto che le università dovrebbero aprire la strada a un cambiamento di successo verso una cultura innovativa e imprenditoriale. 'Le università pilotano l'innovazione', ha detto. In tutte e tre i casi, la decisione delle università di collaborare tra di loro ha giocato un ruolo predominante nel determinare il successo delle regioni. La regione di Øresund, ad esempio, è un cluster di 14 università danesi e svedesi con una rete di 800 università di tutto il mondo. La collaborazione è nata dalla constatazione che una piccola regione come Øresund aveva più possibilità di attirare grandi progetti se tutti gli attori erano pronti a lavorare fianco a fianco. 'È stata la collaborazione, non la competizione, a permetterci di avere successo', ha spiegato Linda Nielsen, rettore dell'università di Øresund. Con 140.000 studenti, 10.000 ricercatori, 5 parchi scientifici, 5 cluster specifici (Tic, ambiente, alimentazione e biotecnologia medica) e 3 cluster in formazione (logistica, progettazione, e economia fattuale), questa 'regione' relativamente nuova si colloca al quinto posto in Europa in quanto a risultati scientifici pro capite. 'Ora che abbiamo sviluppato la regione', ha detto Nielsen, 'la prossima sfida è sviluppare strutture nazionali d'innovazione in Danimarca e in Svezia. Speriamo anche di poter sviluppare strutture transnazionali d'innovazione per un efficace trasferimento della conoscenza e tecnologico. Oggigiorno, con tanti attori che usano ciascuno strumenti diversi, è troppo difficile muoversi a proprio agio'. Nel caso di Oxford, due università (che complessivamente riuniscono 3.700 ricercatori, 5.000 dottorandi e 40 premi Nobel e danno lavoro a 5.000 persone in 44 spin-out universitarie) si sono associate per dar vita a quello che è diventato il più efficiente ufficio inglese per il trasferimento tecnologico. La trasformazione in una delle regioni europee più innovative e imprenditoriali ha preso il via negli anni 90, quando il settore dell'alta tecnologia è cresciuto nell'area del 40% all'anno. La Reid attribuisce questo successo a un cambio di cultura e di obiettivi, alla creazione di una infrastruttura adeguata e al più che decennale sostegno dell'università e del governo. 'Al nostro successo hanno contribuito la creazione di meccanismi per sostenere a tutti i livelli l'innovazione, una buona comunicazione interna e delle buone reti esterne', ha aggiunto la Reid. 'Quello di cui adesso abbiamo bisogno è esperienza gestionale e di marketing, e investimenti'. Eero Holstila, del Centro di eccellenza della regione di Helsinki, indica nel ventennale finanziamento pubblico finlandese della R&s (Ricerca e sviluppo), mantenuto anche in anni di recessione economica, il fattore fondamentale del successo della sua regione. Altri fattori quasi altrettanto importanti sono stati l'interesse presentato dalle università, un profilo dinamico nelle arti, una forte comunità industriale, una popolazione locale con un livello d'istruzione elevato. Il caso di Helsinki è leggermente differente da quello delle altre due regioni, perché si è mantenuta al culmine dal 1995 al 2001. All'epoca, ha spiegato Holstila, le Tic pilotavano l'economia. Quando la crescita del settore si è arrestata, la regione di Helsinki ha dovuto affrontare la sfida di individuare i futuri settori chiave. 'Il programma del centro di eccellenza di Helsinki ha dunque indicato sei nuove aree fondamentali che avrebbero dovuto essere finanziate dalla regione di Helsinki', ha aggiunto Holstila. Si trattava di: materiali attivi e microsistemi; media digitali, produzione di contenuti, servizi d'apprendimento; tecnologia genetica e biologia molecolare; logistica; tecnologie mediche e del benessere; software. A proposito dei parchi scientifici - una emanazione naturale delle università di successo e innovative - i tre oratori hanno convenuto che costituiscono un potente strumento di sviluppo regionale. I parchi scientifici, organizzati e gestiti da professionisti specializzati, favoriscono una cultura d'innovazione e competitività e accrescono così la ricchezza della comunità in cui si sviluppano. Il risultato viene ottenuto stimolando e gestendo il flusso di conoscenza e tecnologia tra università, organizzazioni di R&s, aziende e mercati. 'I parchi scientifici', ha spiegato Luis Sanz, dell'Iasp (International Association of Science Parks), 'si occupano di affari non di scienza'. 'Se si considera che il 90% dei dipendenti ha un titolo universitario, salta agli occhi che i parchi scientifici costituiscono un elemento fondamentale di una regione scientifica, soprattutto in una economia della conoscenza', ha aggiunto Sanz. Peter Löwe, della direzione generale Imprese, ha tuttavia avvertito che innovazione non è necessariamente sinonimo di Pil elevato. 'Se, ad esempio, paragonate il caso svedese con quello italiano vedrete che i due paesi hanno entrambi un Pil elevato, ma che in termini d'innovazione la Svezia è molto più avanti'; ed ha aggiunto: 'La scienza per la scienza, non è quello di cui l'Europa ha bisogno'. Löwe ha anche messo in guardia sul fatto che in Europa R&s pubblica e privata non sono tanto intercollegate come dovrebbero. 'La spesa pubblica per la ricerca è destinata soprattutto alle grandi città, ma non è necessariamente lì che si concentra il mondo dell'industria. Sembra dunque che la spesa pubblica compensi la mancanza di finanziamenti privati. Questa situazione deve cambiare: la spesa pubblica di R&s deve creare sinergie con gl'investimenti privati, non supplirvi'. Löwe ha segnalato all'auditorio che la Commissione europea sta studiando il modo migliore per investire nel settore scientifico, e per la sua futura politica europea dell'innovazione sta guardando alla governance dell'innovazione e ai vantaggi di un approccio settoriale. |
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TRE CASI ESEMPLIFICATIVI DELL'INNOVAZIONE REGIONALE EUROPEA METTONO IN COMUNE IL LORO SAPERE |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Nel corso della manifestazione Esof 2004 su 'come creare regioni europee innovative orientate verso la scienza', svoltasi il 25 agosto, tre regioni europee tra quelle di maggior successo e innovative hanno indicato nei team 'creativi' tra università di alto livello, nella cultura universitaria di tipo imprenditoriale, negl'investimenti pubblici a lungo termine e nel dinamismo dei parchi scientifici i fattori fondamentali del loro successo. Le tre regioni in questione sono Øresund (Svezia meridionale e Danimarca orientale), Oxford (Regno Unito) e Helsinki. 'Non esiste un percorso lineare e semplice per passare dalla capacità di trasferimento della conoscenza o di trasferimento tecnologico ai risultati. L'innovazione è un processo caotico', ha dichiarato Fiona Reid, della Saïd Business School di Oxford, che ha però aggiunto che le università dovrebbero aprire la strada a un cambiamento di successo verso una cultura innovativa e imprenditoriale. 'Le università pilotano l'innovazione', ha detto. In tutte e tre i casi, la decisione delle università di collaborare tra di loro ha giocato un ruolo predominante nel determinare il successo delle regioni. La regione di Øresund, ad esempio, è un cluster di 14 università danesi e svedesi con una rete di 800 università di tutto il mondo. La collaborazione è nata dalla constatazione che una piccola regione come Øresund aveva più possibilità di attirare grandi progetti se tutti gli attori erano pronti a lavorare fianco a fianco. 'È stata la collaborazione, non la competizione, a permetterci di avere successo', ha spiegato Linda Nielsen, rettore dell'università di Øresund. Con 140.000 studenti, 10.000 ricercatori, 5 parchi scientifici, 5 cluster specifici (Tic, ambiente, alimentazione e biotecnologia medica) e 3 cluster in formazione (logistica, progettazione, e economia fattuale), questa 'regione' relativamente nuova si colloca al quinto posto in Europa in quanto a risultati scientifici pro capite. 'Ora che abbiamo sviluppato la regione', ha detto Nielsen, 'la prossima sfida è sviluppare strutture nazionali d'innovazione in Danimarca e in Svezia. Speriamo anche di poter sviluppare strutture transnazionali d'innovazione per un efficace trasferimento della conoscenza e tecnologico. Oggigiorno, con tanti attori che usano ciascuno strumenti diversi, è troppo difficile muoversi a proprio agio'. Nel caso di Oxford, due università (che complessivamente riuniscono 3.700 ricercatori, 5.000 dottorandi e 40 premi Nobel e danno lavoro a 5.000 persone in 44 spin-out universitarie) si sono associate per dar vita a quello che è diventato il più efficiente ufficio inglese per il trasferimento tecnologico. La trasformazione in una delle regioni europee più innovative e imprenditoriali ha preso il via negli anni 90, quando il settore dell'alta tecnologia è cresciuto nell'area del 40% all'anno. La Reid attribuisce questo successo a un cambio di cultura e di obiettivi, alla creazione di una infrastruttura adeguata e al più che decennale sostegno dell'università e del governo. 'Al nostro successo hanno contribuito la creazione di meccanismi per sostenere a tutti i livelli l'innovazione, una buona comunicazione interna e delle buone reti esterne', ha aggiunto la Reid. 'Quello di cui adesso abbiamo bisogno è esperienza gestionale e di marketing, e investimenti'. Eero Holstila, del Centro di eccellenza della regione di Helsinki, indica nel ventennale finanziamento pubblico finlandese della R&s (Ricerca e sviluppo), mantenuto anche in anni di recessione economica, il fattore fondamentale del successo della sua regione. Altri fattori quasi altrettanto importanti sono stati l'interesse presentato dalle università, un profilo dinamico nelle arti, una forte comunità industriale, una popolazione locale con un livello d'istruzione elevato. Il caso di Helsinki è leggermente differente da quello delle altre due regioni, perché si è mantenuta al culmine dal 1995 al 2001. All'epoca, ha spiegato Holstila, le Tic pilotavano l'economia. Quando la crescita del settore si è arrestata, la regione di Helsinki ha dovuto affrontare la sfida di individuare i futuri settori chiave. 'Il programma del centro di eccellenza di Helsinki ha dunque indicato sei nuove aree fondamentali che avrebbero dovuto essere finanziate dalla regione di Helsinki', ha aggiunto Holstila. Si trattava di: materiali attivi e microsistemi; media digitali, produzione di contenuti, servizi d'apprendimento; tecnologia genetica e biologia molecolare; logistica; tecnologie mediche e del benessere; software. A proposito dei parchi scientifici - una emanazione naturale delle università di successo e innovative - i tre oratori hanno convenuto che costituiscono un potente strumento di sviluppo regionale. I parchi scientifici, organizzati e gestiti da professionisti specializzati, favoriscono una cultura d'innovazione e competitività e accrescono così la ricchezza della comunità in cui si sviluppano. Il risultato viene ottenuto stimolando e gestendo il flusso di conoscenza e tecnologia tra università, organizzazioni di R&s, aziende e mercati. 'I parchi scientifici', ha spiegato Luis Sanz, dell'Iasp (International Association of Science Parks), 'si occupano di affari non di scienza'. 'Se si considera che il 90% dei dipendenti ha un titolo universitario, salta agli occhi che i parchi scientifici costituiscono un elemento fondamentale di una regione scientifica, soprattutto in una economia della conoscenza', ha aggiunto Sanz. Peter Löwe, della direzione generale Imprese, ha tuttavia avvertito che innovazione non è necessariamente sinonimo di Pil elevato. 'Se, ad esempio, paragonate il caso svedese con quello italiano vedrete che i due paesi hanno entrambi un Pil elevato, ma che in termini d'innovazione la Svezia è molto più avanti'; ed ha aggiunto: 'La scienza per la scienza, non è quello di cui l'Europa ha bisogno'. Löwe ha anche messo in guardia sul fatto che in Europa R&s pubblica e privata non sono tanto intercollegate come dovrebbero. 'La spesa pubblica per la ricerca è destinata soprattutto alle grandi città, ma non è necessariamente lì che si concentra il mondo dell'industria. Sembra dunque che la spesa pubblica compensi la mancanza di finanziamenti privati. Questa situazione deve cambiare: la spesa pubblica di R&s deve creare sinergie con gl'investimenti privati, non supplirvi'. Löwe ha segnalato all'auditorio che la Commissione europea sta studiando il modo migliore per investire nel settore scientifico, e per la sua futura politica europea dell'innovazione sta guardando alla governance dell'innovazione e ai vantaggi di un approccio settoriale. |
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IL MINISTRO SVEDESE CHIEDE IL CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Con la sua lunga tradizione di investimenti nella ricerca e sviluppo (R&s), la Svezia ha un ruolo importante da svolgere nella riforma della futura politica di ricerca europea, ha detto il ministro svedese dell'Istruzione e della Scienza Thomas Östros in un'intervista rilasciata al Notiziario Cordis dopo la cerimonia di apertura dell'Euroscience Open Forum (Esof 2004) a Stoccolma, il 25 agosto. Secondo il ministro, una efficace politica europea di ricerca deve andare un passo oltre e creare un ente per la ricerca al livello europeo. Tale politica deve includere anche un maggiore investimento nella scienza, una maggiore cooperazione tra i paesi europei e un maggior numero di piattaforme regolari come l'Esof per permettere alla comunità della ricerca di incontrarsi e discutere di nodi importanti. 'Il commissario Busquin ha compiuto un ottimo lavoro riformando la politica europea per la scienza, ma adesso dobbiamo passare alla fase successiva e formare un Consiglio europeo della ricerca in cui distribuire fondi al migliore e più pregevole prodotto della ricerca in Europa', ha detto Östros al Notiziario Cordis. 'Questo è uno dei punti più importanti su cui dobbiamo concentrarci se vogliamo che la ricerca europea sia competitiva sulla scena internazionale'. La politica di ricerca europea sta diventando sempre più importante per i singoli paesi, e la Svezia, che è fiera di essere un paese veramente impegnato nelle questioni scientifiche, è impaziente di partecipare attivamente al processo di riforma. 'E questo soprattutto da quando la nostra presidenza [da gennaio a luglio 2001] ha dovuto occuparsi, ai suoi inizi, del Sesto programma quadro [6Pq]. Durante quel periodo abbiamo appreso molto e abbiamo solide vedute su come vorremmo che sia il Settimo programma quadro (7Pq)', ha spiegato il ministro. Anche se la Svezia preferirebbe che si apportassero alcuni cambiamenti al 6Pq, Östros ha comunque insistito sull'importanza di ricavare il meglio dal programma: 'Vi sono certi cambiamenti interessanti nel 6Pq che si potrebbero elaborare e usare in futuro', ha detto il ministro. Interrogato sulle priorità della Svezia per il futuro, Östros ha spiegato che la principale priorità è la creazione del Consiglio europeo della ricerca, per cementare un'efficace e concorrenziale scena della ricerca europea. Östros ha anche menzionato la rilevanza delle scienze della vita, che secondo lui diverranno estremamente importanti in futuro. Inoltre, ha detto il ministro, quello di 'scienza e società' è un processo che è iniziato nell'ultimo programma quadro e che deve continuare e ricevere un forte sostegno da parte dell'Unione europea. La Svezia intende inoltre sostenere il progresso della ricerca, che è in rapporto con l'industria, ha spiegato il ministro, ed ha fatto l'esempio della biotecnologia che la Svezia sta usando per sviluppare uno dei suoi più importanti settori, quello della silvicoltura. 'Vorremmo avere una scala di misura per tutto, dalle scienze della vita alla biotecnologia e nanotecnologia, ma siamo anche impegnati a sviluppare un'industria basata sulla ricerca', ha concluso Östros. Infolink: http://www.Esof2004.org |
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IL MINISTRO SVEDESE CHIEDE IL CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Con la sua lunga tradizione di investimenti nella ricerca e sviluppo (R&s), la Svezia ha un ruolo importante da svolgere nella riforma della futura politica di ricerca europea, ha detto il ministro svedese dell'Istruzione e della Scienza Thomas Östros in un'intervista rilasciata al Notiziario Cordis dopo la cerimonia di apertura dell'Euroscience Open Forum (Esof 2004) a Stoccolma, il 25 agosto. Secondo il ministro, una efficace politica europea di ricerca deve andare un passo oltre e creare un ente per la ricerca al livello europeo. Tale politica deve includere anche un maggiore investimento nella scienza, una maggiore cooperazione tra i paesi europei e un maggior numero di piattaforme regolari come l'Esof per permettere alla comunità della ricerca di incontrarsi e discutere di nodi importanti. 'Il commissario Busquin ha compiuto un ottimo lavoro riformando la politica europea per la scienza, ma adesso dobbiamo passare alla fase successiva e formare un Consiglio europeo della ricerca in cui distribuire fondi al migliore e più pregevole prodotto della ricerca in Europa', ha detto Östros al Notiziario Cordis. 'Questo è uno dei punti più importanti su cui dobbiamo concentrarci se vogliamo che la ricerca europea sia competitiva sulla scena internazionale'. La politica di ricerca europea sta diventando sempre più importante per i singoli paesi, e la Svezia, che è fiera di essere un paese veramente impegnato nelle questioni scientifiche, è impaziente di partecipare attivamente al processo di riforma. 'E questo soprattutto da quando la nostra presidenza [da gennaio a luglio 2001] ha dovuto occuparsi, ai suoi inizi, del Sesto programma quadro [6Pq]. Durante quel periodo abbiamo appreso molto e abbiamo solide vedute su come vorremmo che sia il Settimo programma quadro (7Pq)', ha spiegato il ministro. Anche se la Svezia preferirebbe che si apportassero alcuni cambiamenti al 6Pq, Östros ha comunque insistito sull'importanza di ricavare il meglio dal programma: 'Vi sono certi cambiamenti interessanti nel 6Pq che si potrebbero elaborare e usare in futuro', ha detto il ministro. Interrogato sulle priorità della Svezia per il futuro, Östros ha spiegato che la principale priorità è la creazione del Consiglio europeo della ricerca, per cementare un'efficace e concorrenziale scena della ricerca europea. Östros ha anche menzionato la rilevanza delle scienze della vita, che secondo lui diverranno estremamente importanti in futuro. Inoltre, ha detto il ministro, quello di 'scienza e società' è un processo che è iniziato nell'ultimo programma quadro e che deve continuare e ricevere un forte sostegno da parte dell'Unione europea. La Svezia intende inoltre sostenere il progresso della ricerca, che è in rapporto con l'industria, ha spiegato il ministro, ed ha fatto l'esempio della biotecnologia che la Svezia sta usando per sviluppare uno dei suoi più importanti settori, quello della silvicoltura. 'Vorremmo avere una scala di misura per tutto, dalle scienze della vita alla biotecnologia e nanotecnologia, ma siamo anche impegnati a sviluppare un'industria basata sulla ricerca', ha concluso Östros. Infolink: http://www.Esof2004.org |
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L'OBIETTIVO DI BARCELLONA È 'REALISTICO E RAGGIUNGIBILE' PER L'AUSTRIA, SECONDO UN RAPPORTO DEL GOVERNO |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Il rapporto 2004 sulla ricerca e tecnologia in Austria (Forschungs- und Technologiebericht) afferma che il conseguimento dell'obiettivo di Barcellona, ossia portare il finanziamento della ricerca fino al 3% del Pil, è 'realistico e raggiungibile'. Perché l'Austria raggiunga questo obiettivo, la spesa per la ricerca e sviluppo (R&s) dovrebbe essere aumentata dell'8,8% all'anno a partire dal 2005, una percentuale leggermente più alta dell'incremento medio del periodo dal 1995 al 2004, ma nondimeno fattibile. La percentuale di Pil dell'Austria investito nella ricerca dovrebbe essere del 2,27% nel 2004, secondo il rapporto. Buona parte di questa crescita è dovuta alla maggiore spesa per la R&s nel settore privato. Negli ultimi anni, l'Austria ha fatto grandi sforzi per aumentare la sua quota di R&s e ridurre la sua dipendenza dalle tecnologie importate. E questi sforzi hanno dato frutto. Secondo la terza valutazione dell'innovazione nella Comunità, l'Austria è uno dei paesi più innovativi in Europa. Il rapporto afferma che, per raggiungere l'obiettivo di Barcellona, l'Austria dovrà reperire un maggior numero di scienziati. Allo stato attuale delle cose, 'il sistema d'istruzione austriaco non produce abbastanza laureati da colmare il divario emergente', stabilisce il rapporto. La soluzione, secondo il documento, sarebbe aumentare il numero di donne che abbracciano una carriera scientifica. L'austria ha una percentuale particolarmente bassa di donne tra gli addetti alla ricerca - solo il 9% nel 1998 - una cifra ben al di sotto della media comunitaria del 15%. Nel 2002 è stato lanciato un programma per risolvere questa situazione. Ad aprile di quest'anno, l'Austria ha introdotto delle riforme destinate ad agevolare la ricerca innovativa. La valutazione è diventata più che una priorità come mezzo per garantire l'efficacia e l'efficienza del sostegno alla R&s. Tra gli altri cambiamenti, vanno annoverate la creazione di una società di sostegno alla ricerca, la riforma dell'agenzia nazionale di finanziamento della ricerca; l'indipendenza del Consiglio di ricerca e sviluppo tecnologico (Rst); la creazione di una fondazione nazionale per la Rst e la fondazione di una 'casa della ricerca'. Il rapporto svela che l'aumento della spesa per la R&s ha portato all'incremento sia della crescita che della produttività. Anche il numero di pubblicazioni austriache è aumentato, insieme al numero di citazioni del paese. Il meccanismo di finanziamento più importante è risultato quello dei prestiti a fondo perduto, almeno agli occhi delle aziende, mentre le Pmi (Piccole e medie imprese) austriache hanno ricevuto maggior sostegno per la R&s delle grandi aziende. Il rapporto nota la rapida internazionalizzazione della ricerca austriaca durante gli anni '90, e ne indica due ragioni: il numero crescente di aziende estere che svolgono R&s in Austria e l'implicazione del paese nei programmi di ricerca dell'Ue. Il rapporto 2004 sulla ricerca e tecnologia sottolinea come i ricercatori austriaci abbiano dimostrato rispetto ad altri paesi un interesse relativamente più alto nei nuovi strumenti del Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue: i Progetti integrati e le Reti di eccellenza. Tuttavia afferma che sarà difficile per l'Austria ripetere le alte cifre di partecipazione fatte registrare per il 4Pq e il 5Pq ora che il progetto medio finanziato dall'Ue è molto più grande. La partecipazione dei ricercatori austriaci al primo invito a presentare proposte del 6Pq è stata nettamente inferiore a quella nell'ambito del 5Pq. L'austria è uno dei paesi più vantaggiosi dell'Ue per l'installazione di attività di ricerca al di fuori dei confini nazionali. La Germania guida la lista dei paesi che svolgono la loro ricerca in Austria, con il 43% della ricerca estera. Seguono gli Stati Uniti, con il 12%, e la Svizzera è terza, con il 10%. Il rapporto conclude che l'Austria è una località attraente per le aziende estere che vogliono condurvi le loro ricerche a causa del regime fiscale favorevole applicato alla R&s, le sue squadre di ricerca altamente qualificate e la loro disponibilità, e la scala di sostegno diretto per la R&s. 'La riforma del sistema di sostegno austriaco serve in ultima analisi a raggiungere gli ambiziosi obiettivi di Lisbona e di Barcellona', dichiara il rapporto. 'La Commissione europea ha stabilito che la politica austriaca per la tecnologia sta in larga misura affrontando i compiti e le raccomandazioni [della Commissione] per il rafforzamento della sua debole base tecnologica'. Per leggere il rapporto per intero: http://www.Bmbwk.gv.at/forschung/materialien/fober/ftb_2004.xml |
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L'OBIETTIVO DI BARCELLONA È 'REALISTICO E RAGGIUNGIBILE' PER L'AUSTRIA, SECONDO UN RAPPORTO DEL GOVERNO |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Il rapporto 2004 sulla ricerca e tecnologia in Austria (Forschungs- und Technologiebericht) afferma che il conseguimento dell'obiettivo di Barcellona, ossia portare il finanziamento della ricerca fino al 3% del Pil, è 'realistico e raggiungibile'. Perché l'Austria raggiunga questo obiettivo, la spesa per la ricerca e sviluppo (R&s) dovrebbe essere aumentata dell'8,8% all'anno a partire dal 2005, una percentuale leggermente più alta dell'incremento medio del periodo dal 1995 al 2004, ma nondimeno fattibile. La percentuale di Pil dell'Austria investito nella ricerca dovrebbe essere del 2,27% nel 2004, secondo il rapporto. Buona parte di questa crescita è dovuta alla maggiore spesa per la R&s nel settore privato. Negli ultimi anni, l'Austria ha fatto grandi sforzi per aumentare la sua quota di R&s e ridurre la sua dipendenza dalle tecnologie importate. E questi sforzi hanno dato frutto. Secondo la terza valutazione dell'innovazione nella Comunità, l'Austria è uno dei paesi più innovativi in Europa. Il rapporto afferma che, per raggiungere l'obiettivo di Barcellona, l'Austria dovrà reperire un maggior numero di scienziati. Allo stato attuale delle cose, 'il sistema d'istruzione austriaco non produce abbastanza laureati da colmare il divario emergente', stabilisce il rapporto. La soluzione, secondo il documento, sarebbe aumentare il numero di donne che abbracciano una carriera scientifica. L'austria ha una percentuale particolarmente bassa di donne tra gli addetti alla ricerca - solo il 9% nel 1998 - una cifra ben al di sotto della media comunitaria del 15%. Nel 2002 è stato lanciato un programma per risolvere questa situazione. Ad aprile di quest'anno, l'Austria ha introdotto delle riforme destinate ad agevolare la ricerca innovativa. La valutazione è diventata più che una priorità come mezzo per garantire l'efficacia e l'efficienza del sostegno alla R&s. Tra gli altri cambiamenti, vanno annoverate la creazione di una società di sostegno alla ricerca, la riforma dell'agenzia nazionale di finanziamento della ricerca; l'indipendenza del Consiglio di ricerca e sviluppo tecnologico (Rst); la creazione di una fondazione nazionale per la Rst e la fondazione di una 'casa della ricerca'. Il rapporto svela che l'aumento della spesa per la R&s ha portato all'incremento sia della crescita che della produttività. Anche il numero di pubblicazioni austriache è aumentato, insieme al numero di citazioni del paese. Il meccanismo di finanziamento più importante è risultato quello dei prestiti a fondo perduto, almeno agli occhi delle aziende, mentre le Pmi (Piccole e medie imprese) austriache hanno ricevuto maggior sostegno per la R&s delle grandi aziende. Il rapporto nota la rapida internazionalizzazione della ricerca austriaca durante gli anni '90, e ne indica due ragioni: il numero crescente di aziende estere che svolgono R&s in Austria e l'implicazione del paese nei programmi di ricerca dell'Ue. Il rapporto 2004 sulla ricerca e tecnologia sottolinea come i ricercatori austriaci abbiano dimostrato rispetto ad altri paesi un interesse relativamente più alto nei nuovi strumenti del Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue: i Progetti integrati e le Reti di eccellenza. Tuttavia afferma che sarà difficile per l'Austria ripetere le alte cifre di partecipazione fatte registrare per il 4Pq e il 5Pq ora che il progetto medio finanziato dall'Ue è molto più grande. La partecipazione dei ricercatori austriaci al primo invito a presentare proposte del 6Pq è stata nettamente inferiore a quella nell'ambito del 5Pq. L'austria è uno dei paesi più vantaggiosi dell'Ue per l'installazione di attività di ricerca al di fuori dei confini nazionali. La Germania guida la lista dei paesi che svolgono la loro ricerca in Austria, con il 43% della ricerca estera. Seguono gli Stati Uniti, con il 12%, e la Svizzera è terza, con il 10%. Il rapporto conclude che l'Austria è una località attraente per le aziende estere che vogliono condurvi le loro ricerche a causa del regime fiscale favorevole applicato alla R&s, le sue squadre di ricerca altamente qualificate e la loro disponibilità, e la scala di sostegno diretto per la R&s. 'La riforma del sistema di sostegno austriaco serve in ultima analisi a raggiungere gli ambiziosi obiettivi di Lisbona e di Barcellona', dichiara il rapporto. 'La Commissione europea ha stabilito che la politica austriaca per la tecnologia sta in larga misura affrontando i compiti e le raccomandazioni [della Commissione] per il rafforzamento della sua debole base tecnologica'. Per leggere il rapporto per intero: http://www.Bmbwk.gv.at/forschung/materialien/fober/ftb_2004.xml |
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GRANDI SPERANZE PER IL PRIMO EUROSCIENCE OPEN FORUM |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Nel corso dell'intervista fattagli dal Notiziario Cordis alla vigilia del lancio del più vasto avvenimento scientifico in assoluto in Europa, l'Euroscience Open Forum 2004 (Esof2004), il Dr Carl Sundberg, che ha profuso le sue energie durante quasi cinque anni per organizzarlo, ha parlato della 'sua creatura' con entusiasmo, orgoglio e speranza. Esof 2004, che si è svolto a Stoccolma (Svezia) dal 25 al 29 agosto, è il primo meeting scientifico interdisciplinare paneuropeo mai tenuto. Come ha spiegato il Dr Sundberg, fu lui stesso a lanciare l'idea della piattaforma subito dopo essere stato eletto nel consiglio d'amministrazione di Euroscience, un'organizzazione paneuropea a livello di base che mira alla costruzione bottom-up di un'Europa scientifica. All'epoca, nel 1998, egli aveva già lavorato durante 15 anni nella divulgazione scientifica popolare ed era più che conscio dell'importanza del trasferimento di tecnologia e dell'interazione tra scienza e società. 'Mi resi conto ben presto che l'Europa aveva bisogno di qualcosa di grande per poter rivaleggiare con gli Stati Uniti', ha detto al Notiziario Cordis il Dr Sundberg, presidente del comitato direttivo di Esof 2004, 'e fu allora che tirai fuori il concetto di questa piattaforma per galvanizzare la scena scientifica europea'. Fino ad ora infatti non vi era mai stata una piattaforma periodica in cui gli scienziati e le persone interessate alla scienza ed alla tecnologia potessero incontrarsi, discutere e dibattere al livello europeo. 'Il bisogno di qualcosa di questo tipo al livello europeo è grande', ha ribadito il Dr Sundberg. 'L'europa ha bisogno d'agire alla svelta se non vuole assistere al degradarsi della sua posizione sulla scena mondiale. In caso contrario, non vi sarà più innovazione e l'Europa si trasformerà in un bel museo, in onore del suo passato'. Sebbene in certa misura Esof 2004 sia basato sul modello del meeting annuale dell'American Association for the Advancement of Science (Aaas), il Dr Sundberg ne fa piuttosto notare le differenze, in quanto il forum europeo coinvolge il grande pubblico molto più di quanto non faccia l'Aaas. 'Sono veramente orgoglioso dell'aspetto 'la scienza nella città' dell'avvenimento', dichiara il Dr Sundberg, 'in cui saranno presentati al grande pubblico europeo tutta una serie di eventi ad esso mirati. Magari le attività offerte faranno capire ai giovani che la scienza è 'cool'.' Rispondendo ad una domanda su quali siano i risultati che attende dal forum, il Dr Sundberg ha spiegato che in un mondo sempre più concentrato su ideologie e politiche è molto importante, secondo lui, 'sottolineare che l'Europa ha bisogno solo di conoscenza fondata sui fatti'. 'Spero soltanto che mettere la conoscenza in programma diventi il motto dell'Europa', ha aggiunto. Il Dr Sundberg è fiducioso quanto al suo successo. 'Adesso tutto va al suo posto', ha concluso. 'Con 1.500 persone registrate e 300 giornalisti accreditati che sono stati presenti al forum durante i quattro giorni, l'avvenimento dovrebbe avere un enorme impatto europeo'. Infolink: http://www.Esof2004.org |
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GRANDI SPERANZE PER IL PRIMO EUROSCIENCE OPEN FORUM |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Nel corso dell'intervista fattagli dal Notiziario Cordis alla vigilia del lancio del più vasto avvenimento scientifico in assoluto in Europa, l'Euroscience Open Forum 2004 (Esof2004), il Dr Carl Sundberg, che ha profuso le sue energie durante quasi cinque anni per organizzarlo, ha parlato della 'sua creatura' con entusiasmo, orgoglio e speranza. Esof 2004, che si è svolto a Stoccolma (Svezia) dal 25 al 29 agosto, è il primo meeting scientifico interdisciplinare paneuropeo mai tenuto. Come ha spiegato il Dr Sundberg, fu lui stesso a lanciare l'idea della piattaforma subito dopo essere stato eletto nel consiglio d'amministrazione di Euroscience, un'organizzazione paneuropea a livello di base che mira alla costruzione bottom-up di un'Europa scientifica. All'epoca, nel 1998, egli aveva già lavorato durante 15 anni nella divulgazione scientifica popolare ed era più che conscio dell'importanza del trasferimento di tecnologia e dell'interazione tra scienza e società. 'Mi resi conto ben presto che l'Europa aveva bisogno di qualcosa di grande per poter rivaleggiare con gli Stati Uniti', ha detto al Notiziario Cordis il Dr Sundberg, presidente del comitato direttivo di Esof 2004, 'e fu allora che tirai fuori il concetto di questa piattaforma per galvanizzare la scena scientifica europea'. Fino ad ora infatti non vi era mai stata una piattaforma periodica in cui gli scienziati e le persone interessate alla scienza ed alla tecnologia potessero incontrarsi, discutere e dibattere al livello europeo. 'Il bisogno di qualcosa di questo tipo al livello europeo è grande', ha ribadito il Dr Sundberg. 'L'europa ha bisogno d'agire alla svelta se non vuole assistere al degradarsi della sua posizione sulla scena mondiale. In caso contrario, non vi sarà più innovazione e l'Europa si trasformerà in un bel museo, in onore del suo passato'. Sebbene in certa misura Esof 2004 sia basato sul modello del meeting annuale dell'American Association for the Advancement of Science (Aaas), il Dr Sundberg ne fa piuttosto notare le differenze, in quanto il forum europeo coinvolge il grande pubblico molto più di quanto non faccia l'Aaas. 'Sono veramente orgoglioso dell'aspetto 'la scienza nella città' dell'avvenimento', dichiara il Dr Sundberg, 'in cui saranno presentati al grande pubblico europeo tutta una serie di eventi ad esso mirati. Magari le attività offerte faranno capire ai giovani che la scienza è 'cool'.' Rispondendo ad una domanda su quali siano i risultati che attende dal forum, il Dr Sundberg ha spiegato che in un mondo sempre più concentrato su ideologie e politiche è molto importante, secondo lui, 'sottolineare che l'Europa ha bisogno solo di conoscenza fondata sui fatti'. 'Spero soltanto che mettere la conoscenza in programma diventi il motto dell'Europa', ha aggiunto. Il Dr Sundberg è fiducioso quanto al suo successo. 'Adesso tutto va al suo posto', ha concluso. 'Con 1.500 persone registrate e 300 giornalisti accreditati che sono stati presenti al forum durante i quattro giorni, l'avvenimento dovrebbe avere un enorme impatto europeo'. Infolink: http://www.Esof2004.org |
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DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – MAGGIO 2004 |
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Roma, 31 agosto 2004 - Il Mef comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di maggio 2004. Fabbisogno del settore statale del mese di maggio 2004 | Milioni di euro | | | Formazione del fabbisogno | | Entrate | 27.740 | Spese | 37.318 | di cui: spesa per interessi | 8.218 | | | Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) | -9.578 | Copertura | | Totale | 9.578 | Titoli a breve termine | 100 | Titoli a medio-lungo termine | 9.126 | Titoli esteri | -418 | Altre operazioni (1) | 770 | 1. Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità. |
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DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – MAGGIO 2004 |
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Roma, 31 agosto 2004 - Il Mef comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di maggio 2004. Fabbisogno del settore statale del mese di maggio 2004 | Milioni di euro | | | Formazione del fabbisogno | | Entrate | 27.740 | Spese | 37.318 | di cui: spesa per interessi | 8.218 | | | Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) | -9.578 | Copertura | | Totale | 9.578 | Titoli a breve termine | 100 | Titoli a medio-lungo termine | 9.126 | Titoli esteri | -418 | Altre operazioni (1) | 770 | 1. Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità. |
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FORTIS BANK INFORMATION BANKING APRE LA FILIALE ITALIANA DI PRIME FUND SOLUTIONS |
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Milano, 31 agosto 2004 - Fortis Bank Information Banking apre a Milano la filiale italiana di Prime Fund Solutions, allargando così la propria presenza in Europa. Attraverso questa iniziativa, Fortis Bank Information Banking intende offrire in Italia, grazie alla sua rinomata esperienza a livello mondiale, servizi bancari e soluzioni di finanziamento flessibili alle Sgr speculative del nostro paese. Massimo Talia è stato nominato Managing Director dal 1 Luglio. La sua responsabilità sarà di costruire e sviluppare, nel crescente mercato degli investimenti alternativi, innovativi prodotti di finanziamento e bancari rivolti a fondi speculativi italiani (hedge funds), siano essi puri o fondi di fondi. Massimo Talia, 38 anni, è laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano. Nel 1993 ha iniziato la propria carriera presso Jp Morgan Milano come account manager di clientela istituzionale nell’area Custody & Clearing. Proviene da Bnp Paribas Securities Services dove, sin dal 1997, ha contribuito allo sviluppo della divisione di equity finance che offre prodotti di prestito titoli e servizi cash financing a istituzioni finanziarie sia italiane che estere. Prime Fund Solutions è una piattaforma di servizi basata sulla forza globale di Fortis ed è presente in Europa con le filiali di Londra, Amsterdam e Dublino. “Attraverso la nostra esperienza con attività offshore, che comprendono servizi di amministrazione di fondi, finanziamento di posizioni di trading, attività di custodia e regolamento oltre a copertura di vendite allo scoperto (short sales), offriamo un “one-stop-shop per tutti i bisogni amministrativi e di finanziamento dei fondi” commenta Joost Löbler, Global Director of Sales di Prime Fund Solutions. |
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FORTIS BANK INFORMATION BANKING APRE LA FILIALE ITALIANA DI PRIME FUND SOLUTIONS |
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Milano, 31 agosto 2004 - Fortis Bank Information Banking apre a Milano la filiale italiana di Prime Fund Solutions, allargando così la propria presenza in Europa. Attraverso questa iniziativa, Fortis Bank Information Banking intende offrire in Italia, grazie alla sua rinomata esperienza a livello mondiale, servizi bancari e soluzioni di finanziamento flessibili alle Sgr speculative del nostro paese. Massimo Talia è stato nominato Managing Director dal 1 Luglio. La sua responsabilità sarà di costruire e sviluppare, nel crescente mercato degli investimenti alternativi, innovativi prodotti di finanziamento e bancari rivolti a fondi speculativi italiani (hedge funds), siano essi puri o fondi di fondi. Massimo Talia, 38 anni, è laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano. Nel 1993 ha iniziato la propria carriera presso Jp Morgan Milano come account manager di clientela istituzionale nell’area Custody & Clearing. Proviene da Bnp Paribas Securities Services dove, sin dal 1997, ha contribuito allo sviluppo della divisione di equity finance che offre prodotti di prestito titoli e servizi cash financing a istituzioni finanziarie sia italiane che estere. Prime Fund Solutions è una piattaforma di servizi basata sulla forza globale di Fortis ed è presente in Europa con le filiali di Londra, Amsterdam e Dublino. “Attraverso la nostra esperienza con attività offshore, che comprendono servizi di amministrazione di fondi, finanziamento di posizioni di trading, attività di custodia e regolamento oltre a copertura di vendite allo scoperto (short sales), offriamo un “one-stop-shop per tutti i bisogni amministrativi e di finanziamento dei fondi” commenta Joost Löbler, Global Director of Sales di Prime Fund Solutions. |
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BANK OF AMERICA DETERMINA IL PREZZO DEI TITOLI DI PRIMO GRADO A 10 ANNI PER UN VALORE PARI A 750 MILIONI DI DOLLARI USA |
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Charlotte, Carolina del Nord (Stati Uniti), 31 agosto 2004 - Lo scorso 23 agosto, Bank of America Corporation ha fissato il prezzo di una offerta globale di titoli di primo grado a 10 anni, a tasso fisso, del valore di 750 milioni di dollari Usa che saranno messi in vendita negli Stati Uniti e all’ estero. I titoli di primo grado producono un interesse annuo del 4,25 per cento, pagabile semestralmente il 1° aprile e il 1° ottobre di ogni anno, con la prima data di pagamento degli interessi fissata per il 1° ottobre 2004. I titoli scadranno il 1° ottobre 2010. I suddetti titoli saranno messi in vendita tramite sottoscrittori guidati da Banc of America Securities Llc, tra cui troviamo Barclays Capital, Bear, Stearns & Co. Inc., Blaylock & Partners, L.p., Goldman, Sachs & Co., Guzman & Company, Ramirez & Co., Inc., Siebert Capital Markets e The Williams Capital Group, L.p. La chiusura è fissata in data 26 agosto 2004. L’ emissione obbligazionaria fa parte di una registrazione anticipata per le obbligazioni industriali e di altri titoli precedentemente dichiarati in vigore dalla Securities and Exchange Commission (Sec). Bank of America prevede di quotare i titoli presso la borsa del Lussemburgo (Luxembourg Stock Exchange). I proventi dall’ emissione saranno utilizzati per scopi aziendali generali. Le azioni della Bank of America (sigla: Bac) sono quotate presso le Borse di New York, del Pacifico e di Londra e alcuni titoli sono altresì quotati presso la Borsa di Tokyo. Infolink: http://www.Bankofamerica.com |
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BANK OF AMERICA DETERMINA IL PREZZO DEI TITOLI DI PRIMO GRADO A 10 ANNI PER UN VALORE PARI A 750 MILIONI DI DOLLARI USA |
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Charlotte, Carolina del Nord (Stati Uniti), 31 agosto 2004 - Lo scorso 23 agosto, Bank of America Corporation ha fissato il prezzo di una offerta globale di titoli di primo grado a 10 anni, a tasso fisso, del valore di 750 milioni di dollari Usa che saranno messi in vendita negli Stati Uniti e all’ estero. I titoli di primo grado producono un interesse annuo del 4,25 per cento, pagabile semestralmente il 1° aprile e il 1° ottobre di ogni anno, con la prima data di pagamento degli interessi fissata per il 1° ottobre 2004. I titoli scadranno il 1° ottobre 2010. I suddetti titoli saranno messi in vendita tramite sottoscrittori guidati da Banc of America Securities Llc, tra cui troviamo Barclays Capital, Bear, Stearns & Co. Inc., Blaylock & Partners, L.p., Goldman, Sachs & Co., Guzman & Company, Ramirez & Co., Inc., Siebert Capital Markets e The Williams Capital Group, L.p. La chiusura è fissata in data 26 agosto 2004. L’ emissione obbligazionaria fa parte di una registrazione anticipata per le obbligazioni industriali e di altri titoli precedentemente dichiarati in vigore dalla Securities and Exchange Commission (Sec). Bank of America prevede di quotare i titoli presso la borsa del Lussemburgo (Luxembourg Stock Exchange). I proventi dall’ emissione saranno utilizzati per scopi aziendali generali. Le azioni della Bank of America (sigla: Bac) sono quotate presso le Borse di New York, del Pacifico e di Londra e alcuni titoli sono altresì quotati presso la Borsa di Tokyo. Infolink: http://www.Bankofamerica.com |
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 30 AGOSTO 2004
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| | | | | | | Milano, 31 agosto 2004 - Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 30 Agosto 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00 % | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.02.2015 | Cod./tranche | | it0003658009/9 | | it0003674238/7 | | it0003719918/1 | Imp.offerto | | 2000 | | 2500 | | 4000 | Regolamento | | 01.09.2004 | | 01.09.2004 | | 01.09.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 4332 | | 5409 | | 8778 | Imp.assegnato | | 2000 | | 2500 | | 4000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,2 | | 100,72 | | 100,43 | Prezzo esclusione | | 99,242 | | 98,746 | | 98,474 | Rendimento lordo | | 2,21 | | 2,74 | | 4,24 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | -0,01 | | -0,26 | | -0,17 | Rendimento netto | | 1,91 | | 2,37 | | 3,7 | Riparto | | 30,595 | | 94,297 | | 91,894 | Importo in circolazione (mln) | | 13500 | | 11700 | | 4000 | Riapertura (mln) | | 200 | | 250 | | 1000 | Prezzo nettisti | | 101,2 | | 100,72 | | 100,43 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 30 AGOSTO 2004
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| | | | | | | Milano, 31 agosto 2004 - Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 30 Agosto 2004 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | cct T.v. | | btp 3,00 % | | btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.05.2011 | | 01.06.2007 | | 01.02.2015 | Cod./tranche | | it0003658009/9 | | it0003674238/7 | | it0003719918/1 | Imp.offerto | | 2000 | | 2500 | | 4000 | Regolamento | | 01.09.2004 | | 01.09.2004 | | 01.09.2004 | Ced. God. 01.12.03 | | 1,15 | | | | | Imp.domandato | | 4332 | | 5409 | | 8778 | Imp.assegnato | | 2000 | | 2500 | | 4000 | Prezzo aggiudicazione | | 101,2 | | 100,72 | | 100,43 | Prezzo esclusione | | 99,242 | | 98,746 | | 98,474 | Rendimento lordo | | 2,21 | | 2,74 | | 4,24 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | -0,01 | | -0,26 | | -0,17 | Rendimento netto | | 1,91 | | 2,37 | | 3,7 | Riparto | | 30,595 | | 94,297 | | 91,894 | Importo in circolazione (mln) | | 13500 | | 11700 | | 4000 | Riapertura (mln) | | 200 | | 250 | | 1000 | Prezzo nettisti | | 101,2 | | 100,72 | | 100,43 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Elaborazione Assiom | | | | | | | |
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NASCE CBA VALORE ASSOLUTO, CEDOLE PREDETERMINATE E VARIABILI INSIEME LA NUOVA INDEX LINKED DI CBA VITA LEGA I PROPRI RENDIMENTI ALL’ANDAMENTO DELL’INDICE DI RIFERIMENTO S&P/MIB |
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Milano, 31 agosto 2004 – Un flusso cedolare predeterminato, ma anche la possibilità di sfruttare le potenzialità dei mercati oltre, a scadenza la restituzione del premio corrisposto ed un rendimento minimo annuo lordo. Sono questi i vantaggi di Cba Valore Assoluto, la nuova polizza index linked proposta da Cba Vita, la Compagnia di Assicurazione del Gruppo Banca Sella. Cba Valore Assoluto è una polizza index linked che ha durata di 5 anni, con decorrenza 28 luglio 2004 e scadenza 28 luglio 2009, a capitale assicuratoche prevede la corresponsione di due cedole lorde predeterminate (al primo e al secondo anno), entrambe pari al 4 % del premio corrisposto, oltre a tre cedole variabili, al terzo, quarto e quinto anno. Quest’ultima, stabilita in funzione dell’andamento dell’indice di riferimento S&p/mib (rappresentativo delle 40 società a maggiore capitalizzazione della Borsa Italiana), è pari in ciascuno dei 3 anni al 200% della minor performance mensile, presa in valore assoluto. Queste caratteristiche rendono Cba Valore Assoluto una polizza ideale per i clienti, con obiettivi di investimento a medio/lungo termine, che desiderano partecipare alle potenzialità di rendimento del mercato azionario senza voler rinunciare, alla scadenza, alla restituzione del capitale investito ed al riconoscimento periodico di un flusso cedolare. Per Cba Valore Assoluto è previsto un premio unico minimo di 2.500 euro e sono ammessi premi superiori per importi multipli di 500 Euro. La polizza può essere sottoscritta in tutte le succursali del Gruppo Banca Sella e presso i Centri di promozione finanziaria Sella Consult fino al 28 luglio. |
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NASCE CBA VALORE ASSOLUTO, CEDOLE PREDETERMINATE E VARIABILI INSIEME LA NUOVA INDEX LINKED DI CBA VITA LEGA I PROPRI RENDIMENTI ALL’ANDAMENTO DELL’INDICE DI RIFERIMENTO S&P/MIB |
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Milano, 31 agosto 2004 – Un flusso cedolare predeterminato, ma anche la possibilità di sfruttare le potenzialità dei mercati oltre, a scadenza la restituzione del premio corrisposto ed un rendimento minimo annuo lordo. Sono questi i vantaggi di Cba Valore Assoluto, la nuova polizza index linked proposta da Cba Vita, la Compagnia di Assicurazione del Gruppo Banca Sella. Cba Valore Assoluto è una polizza index linked che ha durata di 5 anni, con decorrenza 28 luglio 2004 e scadenza 28 luglio 2009, a capitale assicuratoche prevede la corresponsione di due cedole lorde predeterminate (al primo e al secondo anno), entrambe pari al 4 % del premio corrisposto, oltre a tre cedole variabili, al terzo, quarto e quinto anno. Quest’ultima, stabilita in funzione dell’andamento dell’indice di riferimento S&p/mib (rappresentativo delle 40 società a maggiore capitalizzazione della Borsa Italiana), è pari in ciascuno dei 3 anni al 200% della minor performance mensile, presa in valore assoluto. Queste caratteristiche rendono Cba Valore Assoluto una polizza ideale per i clienti, con obiettivi di investimento a medio/lungo termine, che desiderano partecipare alle potenzialità di rendimento del mercato azionario senza voler rinunciare, alla scadenza, alla restituzione del capitale investito ed al riconoscimento periodico di un flusso cedolare. Per Cba Valore Assoluto è previsto un premio unico minimo di 2.500 euro e sono ammessi premi superiori per importi multipli di 500 Euro. La polizza può essere sottoscritta in tutte le succursali del Gruppo Banca Sella e presso i Centri di promozione finanziaria Sella Consult fino al 28 luglio. |
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GESTNORD FONDI, 60.000 EURO A FAVORE DI DUE NUOVI PROGETTI PER I BAMBINI I FINANZIAMENTI SONO STATI ASSEGNATI ALLE ASSOCIAZIONI ‘AIUTARE I BAMBINI” E ‘CESVI’. |
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Milano, 31 agosto 2004 – Anche per quest’anno, Nordfondo Etico Obbligazionario Misto, uno dei due prodotti etici di Gestnord Fondi Sgr (Gruppo Banca Sella), ha avuto la possibilità di finanziare alcune iniziative benefiche. Come previsto dal regolamento, infatti, Nordfondo Etico obbligazionario Misto coniuga l’obiettivo, comune agli altri fondi, di accrescere nel tempo il valore dei capitali conferiti, con la volontà di contribuire a concrete finalità etiche destinando ogni anno una quota, pari allo 0.6% del proprio patrimonio, a favore di iniziative benefiche. Per l’anno 2003 l’importo destinato alla beneficenza è stato pari a 58.615 Euro. “Nordfondo Etico Obbligazionario Misto e Gestnord Fondi, – afferma Pietro Tasca, amministratore delegato della società – ringraziano i sottoscrittori del fondo per aver contribuito al finanziamento dei progetti”. Gestnord Fondi ha scelto di destinare la somma all’Associazione Aiutare i Bambini, che nasce a Milano nel 1999 con lo scopo di sostenere progetti di inserimento di bambini disabili e di recupero di giovani immigrati e ragazzi a rischio di devianza, e a Cesvi, un'organizzazione umanitaria indipendente che opera in tutti i continenti per affrontare ogni tipo di emergenza e ricostruire la società civile dopo guerre e calamità. Il finanziamento servirà per sostenere, il progetto “Borse lavoro per minori a rischio di devianza”, la campagna, dell’Associazione Aiutare i Bambini, tesa all’inserimento lavorativo rivolto a ragazzi di età compresa tra i 15 ed i 18 anni che sono segnalati dai servizi sociali per le loro situazioni di difficoltà e sofferenza, e per contribuire al sostegno di “Angeli contro la malaria”, la campagna di prevenzione e cura che il Cesvi ha lanciato per proteggere la vita di migliaia di bambini in Africa, il continente più colpito al mondo. Il progetto si sviluppa sotto le linee guida del programma internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di lotta alla malaria, denominato “Roll Back Malaria”. |
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GESTNORD FONDI, 60.000 EURO A FAVORE DI DUE NUOVI PROGETTI PER I BAMBINI I FINANZIAMENTI SONO STATI ASSEGNATI ALLE ASSOCIAZIONI ‘AIUTARE I BAMBINI” E ‘CESVI’. |
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Milano, 31 agosto 2004 – Anche per quest’anno, Nordfondo Etico Obbligazionario Misto, uno dei due prodotti etici di Gestnord Fondi Sgr (Gruppo Banca Sella), ha avuto la possibilità di finanziare alcune iniziative benefiche. Come previsto dal regolamento, infatti, Nordfondo Etico obbligazionario Misto coniuga l’obiettivo, comune agli altri fondi, di accrescere nel tempo il valore dei capitali conferiti, con la volontà di contribuire a concrete finalità etiche destinando ogni anno una quota, pari allo 0.6% del proprio patrimonio, a favore di iniziative benefiche. Per l’anno 2003 l’importo destinato alla beneficenza è stato pari a 58.615 Euro. “Nordfondo Etico Obbligazionario Misto e Gestnord Fondi, – afferma Pietro Tasca, amministratore delegato della società – ringraziano i sottoscrittori del fondo per aver contribuito al finanziamento dei progetti”. Gestnord Fondi ha scelto di destinare la somma all’Associazione Aiutare i Bambini, che nasce a Milano nel 1999 con lo scopo di sostenere progetti di inserimento di bambini disabili e di recupero di giovani immigrati e ragazzi a rischio di devianza, e a Cesvi, un'organizzazione umanitaria indipendente che opera in tutti i continenti per affrontare ogni tipo di emergenza e ricostruire la società civile dopo guerre e calamità. Il finanziamento servirà per sostenere, il progetto “Borse lavoro per minori a rischio di devianza”, la campagna, dell’Associazione Aiutare i Bambini, tesa all’inserimento lavorativo rivolto a ragazzi di età compresa tra i 15 ed i 18 anni che sono segnalati dai servizi sociali per le loro situazioni di difficoltà e sofferenza, e per contribuire al sostegno di “Angeli contro la malaria”, la campagna di prevenzione e cura che il Cesvi ha lanciato per proteggere la vita di migliaia di bambini in Africa, il continente più colpito al mondo. Il progetto si sviluppa sotto le linee guida del programma internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di lotta alla malaria, denominato “Roll Back Malaria”. |
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BUONGIORNO VITAMINIC CHIUDE IL PRIMO SEMESTRE CON RICAVI IN CRESCITA DEL 41% ED EBITDA POSITIVO PER 2,4 MILIONI DI EURO PIENAMENTE SODDISFATTI TUTTI I CRITERI DI AMMISSIONE AL TECHSTAR DI BORSA ITALIANA |
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Milano, 31 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Buongiorno Vitaminic ha approvato ieri la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Il Valore Totale della Produzione al 30 giugno 2004 è stato pari a 36,37 milioni di Euro, in aumento del 38,9% rispetto al risultato proforma relativo al primo semestre 2003, pari a 26,18 milioni di Euro. I ricavi caratteristici consolidati ammontano a 35,34 milioni di Euro, in crescita del 40,7% rispetto ai dati 2003 (25,11 milioni di Euro) con un tasso di incremento superiore agli obiettivi di crescita della società per quest’anno (+30%). Il Q2 2004 ha peraltro registrato un incremento dei ricavi caratteristici nell’ordine del 5,2% e del Valore Totale della Produzione del 5,5% rispetto al Q1 2004. L’analisi per linee di business evidenzia ricavi da Consumer Services in H1 2004 pari a 21 milioni di Euro, che rappresentano il 59,5% dei ricavi totali, con una crescita del 79% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. La crescita del fatturato da Consumer Services nel semestre è stata guidata da un aumento consistente del valore unitario della singola transazione - con un ricavo medio in crescita da 18 centesimi di Euro nel 2003 a 23 centesimi di Euro del Q1 2004 a 26 centesimi di Euro del Q2 2004, grazie all’accresciuta domanda di servizi di maggiore valore, quali suonerie polifoniche o giochi Java. Nel corso del semestre Buongiorno Vitaminic ha venduto circa 84 milioni di “oggetti digitali” a pagamento a 11 milioni di clienti finali (numeri unici Gsm). Tra le partnership che hanno generato i risultati più significativi nel primo semestre 2004, si ricordano quelle con Tim e Rai in Italia, con Antena3 e Tele5 in Spagna, con mmO2 nel Regno Unito, con Prosieben e T-mobile in Germania, con il gruppo Vodafone in diversi paesi, con il gruppo H3g a livello globale e con Teljoy in Sud Africa. I ricavi da Marketing Services, pari a 14,3 milioni di Euro (40,5% del totale), hanno mostrato un tasso di crescita del 7% (11% nel secondo trimestre) rispetto allo scorso anno, nonostante una dinamica di mercato non ancora soddisfacente per il segmento dell’email advertising. A compensare questa dinamica ha contribuito la pubblicità tramite mobile (mobile advertising), soprattutto sul mercato domestico dove si è raggiunto l’accordo con Tim per la vendita degli spazi pubblicitari relativi a Timspot. L’area dei Business Services ha conseguito positivi risultati, a riprova della crescente forza del Gruppo nel supportare grandi aziende all’utilizzo del canale digitale quale strumento di fidelizzazione della clientela. In particolare sono cresciuti i servizi di eCrm, con una serie di nuovi clienti dell’Industry Finance in Italia, e i prodotti di marketing musicale (Cd Premium) soprattutto nel Regno Unito. L’analisi dei ricavi per area geografica di provenienza conferma conferma la dimensione internazionale del Gruppo Buongiorno Vitaminic che genera oltre il 65% dei ricavi fuori dall’Italia e principalmente nella penisola iberica (Spagna e Portogallo) e Regno Unito. Nel corso del periodo, il Margine Operativo Lordo (Mol - Ebitda) a livello di Gruppo è stato positivo per 2,4 milioni di Euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 750 mila Euro registrata nel primo semestre del 2003. Si evidenzia peraltro che il Mol è passato da un valore positivo di 1,01 milioni Euro in Q1 2004 a 1,39 milioni Euro (+37,9%) in Q2 2004. Il Mol risulta pari a circa il 7% del fatturato semestrale rispetto al -3% del periodo corrispondente del 2003. Il Risultato Operativo in H1 2004 è negativo per 1,56 milioni di Euro (rispetto a un valore negativo di circa 5,18 milioni di Euro del corrispondente periodo del 2003), e sconta principalmente ammortamenti pari a 1,56 milioni di Euro relativi alla quota parte del disavanzo di fusione. Gli altri ammortamenti di competenza del periodo relativi a beni materiali e immateriali sono stati pari a circa 1,82 milioni di Euro. Le svalutazioni e gli accantonamenti sono passati da 1,2 milioni di Euro a 268 mila Euro in gran parte per effetto della riduzione degli accantonamenti al fondo rischi su crediti derivante da una migliorata qualità dell’attivo circolante. Il Risultato prima delle imposte è negativo per 2,3 milioni di Euro (vs -6,27 milioni di Euro nell’H1 2003). Peraltro, se si escludono i costi relativi all’ammortamento del goodwill, il risultato di periodo risulta negativo per soli 740 mila Euro. La situazione patrimoniale evidenzia immobilizzazioni nette pari a 13 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al 2003 per effetto degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali, che sono stati controbilanciati solo parzialmente da nuovi investimenti; le nuove capitalizzazioni, di importo limitato, sono riconducibili principalmente ai costi di sviluppo di nuovi moduli della piattaforma tecnologica. Il patrimonio netto consolidato, a fine giugno, è di 11,62 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta ha a fine giugno 2004 un saldo positivo per 3,0 milioni di Euro in aumento di 7,5 milioni di Euro rispetto alla posizione di fine 2003 negativa per 4,47 milioni di Euro. Alla variazione della posizione finanziaria hanno contribuito per 7,6 milioni di Euro, al netto delle commissioni bancarie, le due tranche di aumento di capitale sottoscritte nei mesi di Aprile e Maggio. Si rileva inoltre che il free cash flow del secondo trimestre 2004, al netto delle commissioni relative agli aumenti di capitale, risulta per la prima volta positivo. “Nella seconda parte dell’anno è prevedibile che il Gruppo prosegua nella crescita a ritmi sostenuti dei propri ricavi rispetto allo scorso anno: riteniamo ci siano buone opportunità di crescita in tutte le aree geografiche attualmente presidiate, in particolare nella linea dei Consumer Services. In quest’area punteremo sull’aggiornamento della gamma dei servizi e dei contenuti multimediali e sull’ulteriore ampliamento della capacità distributiva multicanale, anche in paesi extra europei. Intendiamo inoltre dare impulso alla crescita dei Marketing Services, sia sfruttando il buon posizionamento nel mobile advertising, sia aumentando lo sforzo commerciale nell’area Business Services. Un’ulteriore spinta alla crescita dei ricavi verrà dalla costituzione della controllata messicana e dall’attivazione di importanti nuovi accordi di collaborazione negli Stati Uniti e in Estremo Oriente”. ”La gestione rimarrà orientata alla crescita della profittabilità, con una crescita della struttura di costi tale da continuare a ridurne l’incidenza sul fatturato e una focalizzazione commerciale sulle linee di ricavo che possono garantire una buona marginalità, nonostante la notevole intensità della competizione nei mercati di riferimento del Gruppo”, commenta Andrea Casalini, Chief Executive Officer di Buongiorno Vitaminic Spa. L’acquisizione di Gsmbox Spa, che è prevista completarsi nel corso del prossimo mese di settembre, consentirà a Buongiorno Vitaminic di consolidare anche i ricavi del Gruppo Gsmbox per la seconda parte dell’anno. Maggiori indicazioni sul piano industriale alla luce dell’integrazione di Gsmbox Spa verranno rese note in seguito. Il Consiglio di Amministrazione di Buongiorno Vitaminic Spa ha altresì deliberato a favore della richiesta di ammissione del titolo Bvit al Techstar di Borsa Italiana. |
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BUONGIORNO VITAMINIC CHIUDE IL PRIMO SEMESTRE CON RICAVI IN CRESCITA DEL 41% ED EBITDA POSITIVO PER 2,4 MILIONI DI EURO PIENAMENTE SODDISFATTI TUTTI I CRITERI DI AMMISSIONE AL TECHSTAR DI BORSA ITALIANA |
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Milano, 31 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Buongiorno Vitaminic ha approvato ieri la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Il Valore Totale della Produzione al 30 giugno 2004 è stato pari a 36,37 milioni di Euro, in aumento del 38,9% rispetto al risultato proforma relativo al primo semestre 2003, pari a 26,18 milioni di Euro. I ricavi caratteristici consolidati ammontano a 35,34 milioni di Euro, in crescita del 40,7% rispetto ai dati 2003 (25,11 milioni di Euro) con un tasso di incremento superiore agli obiettivi di crescita della società per quest’anno (+30%). Il Q2 2004 ha peraltro registrato un incremento dei ricavi caratteristici nell’ordine del 5,2% e del Valore Totale della Produzione del 5,5% rispetto al Q1 2004. L’analisi per linee di business evidenzia ricavi da Consumer Services in H1 2004 pari a 21 milioni di Euro, che rappresentano il 59,5% dei ricavi totali, con una crescita del 79% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. La crescita del fatturato da Consumer Services nel semestre è stata guidata da un aumento consistente del valore unitario della singola transazione - con un ricavo medio in crescita da 18 centesimi di Euro nel 2003 a 23 centesimi di Euro del Q1 2004 a 26 centesimi di Euro del Q2 2004, grazie all’accresciuta domanda di servizi di maggiore valore, quali suonerie polifoniche o giochi Java. Nel corso del semestre Buongiorno Vitaminic ha venduto circa 84 milioni di “oggetti digitali” a pagamento a 11 milioni di clienti finali (numeri unici Gsm). Tra le partnership che hanno generato i risultati più significativi nel primo semestre 2004, si ricordano quelle con Tim e Rai in Italia, con Antena3 e Tele5 in Spagna, con mmO2 nel Regno Unito, con Prosieben e T-mobile in Germania, con il gruppo Vodafone in diversi paesi, con il gruppo H3g a livello globale e con Teljoy in Sud Africa. I ricavi da Marketing Services, pari a 14,3 milioni di Euro (40,5% del totale), hanno mostrato un tasso di crescita del 7% (11% nel secondo trimestre) rispetto allo scorso anno, nonostante una dinamica di mercato non ancora soddisfacente per il segmento dell’email advertising. A compensare questa dinamica ha contribuito la pubblicità tramite mobile (mobile advertising), soprattutto sul mercato domestico dove si è raggiunto l’accordo con Tim per la vendita degli spazi pubblicitari relativi a Timspot. L’area dei Business Services ha conseguito positivi risultati, a riprova della crescente forza del Gruppo nel supportare grandi aziende all’utilizzo del canale digitale quale strumento di fidelizzazione della clientela. In particolare sono cresciuti i servizi di eCrm, con una serie di nuovi clienti dell’Industry Finance in Italia, e i prodotti di marketing musicale (Cd Premium) soprattutto nel Regno Unito. L’analisi dei ricavi per area geografica di provenienza conferma conferma la dimensione internazionale del Gruppo Buongiorno Vitaminic che genera oltre il 65% dei ricavi fuori dall’Italia e principalmente nella penisola iberica (Spagna e Portogallo) e Regno Unito. Nel corso del periodo, il Margine Operativo Lordo (Mol - Ebitda) a livello di Gruppo è stato positivo per 2,4 milioni di Euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 750 mila Euro registrata nel primo semestre del 2003. Si evidenzia peraltro che il Mol è passato da un valore positivo di 1,01 milioni Euro in Q1 2004 a 1,39 milioni Euro (+37,9%) in Q2 2004. Il Mol risulta pari a circa il 7% del fatturato semestrale rispetto al -3% del periodo corrispondente del 2003. Il Risultato Operativo in H1 2004 è negativo per 1,56 milioni di Euro (rispetto a un valore negativo di circa 5,18 milioni di Euro del corrispondente periodo del 2003), e sconta principalmente ammortamenti pari a 1,56 milioni di Euro relativi alla quota parte del disavanzo di fusione. Gli altri ammortamenti di competenza del periodo relativi a beni materiali e immateriali sono stati pari a circa 1,82 milioni di Euro. Le svalutazioni e gli accantonamenti sono passati da 1,2 milioni di Euro a 268 mila Euro in gran parte per effetto della riduzione degli accantonamenti al fondo rischi su crediti derivante da una migliorata qualità dell’attivo circolante. Il Risultato prima delle imposte è negativo per 2,3 milioni di Euro (vs -6,27 milioni di Euro nell’H1 2003). Peraltro, se si escludono i costi relativi all’ammortamento del goodwill, il risultato di periodo risulta negativo per soli 740 mila Euro. La situazione patrimoniale evidenzia immobilizzazioni nette pari a 13 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al 2003 per effetto degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali, che sono stati controbilanciati solo parzialmente da nuovi investimenti; le nuove capitalizzazioni, di importo limitato, sono riconducibili principalmente ai costi di sviluppo di nuovi moduli della piattaforma tecnologica. Il patrimonio netto consolidato, a fine giugno, è di 11,62 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta ha a fine giugno 2004 un saldo positivo per 3,0 milioni di Euro in aumento di 7,5 milioni di Euro rispetto alla posizione di fine 2003 negativa per 4,47 milioni di Euro. Alla variazione della posizione finanziaria hanno contribuito per 7,6 milioni di Euro, al netto delle commissioni bancarie, le due tranche di aumento di capitale sottoscritte nei mesi di Aprile e Maggio. Si rileva inoltre che il free cash flow del secondo trimestre 2004, al netto delle commissioni relative agli aumenti di capitale, risulta per la prima volta positivo. “Nella seconda parte dell’anno è prevedibile che il Gruppo prosegua nella crescita a ritmi sostenuti dei propri ricavi rispetto allo scorso anno: riteniamo ci siano buone opportunità di crescita in tutte le aree geografiche attualmente presidiate, in particolare nella linea dei Consumer Services. In quest’area punteremo sull’aggiornamento della gamma dei servizi e dei contenuti multimediali e sull’ulteriore ampliamento della capacità distributiva multicanale, anche in paesi extra europei. Intendiamo inoltre dare impulso alla crescita dei Marketing Services, sia sfruttando il buon posizionamento nel mobile advertising, sia aumentando lo sforzo commerciale nell’area Business Services. Un’ulteriore spinta alla crescita dei ricavi verrà dalla costituzione della controllata messicana e dall’attivazione di importanti nuovi accordi di collaborazione negli Stati Uniti e in Estremo Oriente”. ”La gestione rimarrà orientata alla crescita della profittabilità, con una crescita della struttura di costi tale da continuare a ridurne l’incidenza sul fatturato e una focalizzazione commerciale sulle linee di ricavo che possono garantire una buona marginalità, nonostante la notevole intensità della competizione nei mercati di riferimento del Gruppo”, commenta Andrea Casalini, Chief Executive Officer di Buongiorno Vitaminic Spa. L’acquisizione di Gsmbox Spa, che è prevista completarsi nel corso del prossimo mese di settembre, consentirà a Buongiorno Vitaminic di consolidare anche i ricavi del Gruppo Gsmbox per la seconda parte dell’anno. Maggiori indicazioni sul piano industriale alla luce dell’integrazione di Gsmbox Spa verranno rese note in seguito. Il Consiglio di Amministrazione di Buongiorno Vitaminic Spa ha altresì deliberato a favore della richiesta di ammissione del titolo Bvit al Techstar di Borsa Italiana. |
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LUXOTTICA GROUP ANNUNCIA MODIFICHE ALL’ACCORDO DI FUSIONE CON COLE NATIONAL CORPORATION E AUMENTA IL PREZZO OFFERTO PER AZIONE |
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Milano, 31 agosto 2004 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato lo scorso 15 luglio di aver concordato alcune modifiche all’accordo di fusione con Cole National Corporation . Di conseguenza, è ora previsto che gli azionisti di Cole National Corporation votino in favore dell’accordo di fusione il 22 luglio 2004, data in cui l’assemblea sarà rinviata rispetto alla data originariamente prevista del 20 luglio 2004. Le modifiche apportate all'accordo di fusione, che sono state approvate all’unanimità dai membri dei Consigli di Amministrazione di entrambe le società, prevedono: un prezzo di acquisto pari a Us$ 27,50 per azione, a condizione che gli azionisti di Cole National Corporation approvino l’accordo di fusione il 22 luglio 2004, o, nel caso in cui in tale data Cole National Corporation non abbia ricevuto un numero sufficiente di voti per l’approvazione dell’accordo di fusione secondo la legge del Delaware, che gli stessi lo approvino entro il 29 luglio 2004; il pagamento agli azionisti di Cole National Corporation di interessi calcolati sul prezzo offerto di Us$ 27,50, nel caso si rientri in tale fattispecie. Gli interessi, come annunciato il 3 giugno 2004, verranno pagati in contanti insieme al prezzo offerto e matureranno ad un tasso del 4% annuo a partire dalla data in cui gli azionisti di Cole National Corporation approvassero l’accordo di fusione fino alla data del perfezionamento dell’accordo stesso; un prezzo di acquisto pari a Us$ 26 per azione, nel caso non vengano soddisfatte le condizioni per il pagamento di un prezzo di Us$ 27,50 per azione. Inoltre, Cole National Corporation ha concordato nelle modifiche all’accordo di fusione che non le è permesso sottoscrivere un accordo di acquisizione con un’altra controparte che abbia sottoposto una proposta superiore, la quale non rimanga superiore ad una nuova proposta presentata da Luxottica Group, in accordo con quanto stabilito dalle modifiche all’accordo di fusione. Infine, Cole National Corporation ha concordato che, se gli azionisti della stessa approvano l’accordo con Luxottica Group, da quel momento non potrà intrattenere trattative o raggiungere accordi di acquisizione con terzi, e non potrà rescindere il contratto di fusione con Luxottica Group a seguito di un’offerta in competizione. L’accordo di fusione rimane subordinato al via libera dell’antitrust e al verificarsi delle condizioni tipiche. A tale proposito, Luxottica Group ha concordato di eliminare la clausola prevista dall’accordo di fusione che aveva fissato un importo massimo di dismissioni che potrebbero essere richieste dalla Federal Trade Commission (Ftc) quale condizione per permettere il perfezionamento della transazione. Come già annunciato il 13 luglio 2004, Luxottica Group prevede di completare la consegna della documentazione richiesta dall’Ftc entro la fine di questa settimana. Inoltre, la società si è impegnata con l’Ftc a non finalizzare la transazione prima del 30 settembre 2004, in assenza del consenso della stessa. Luxottica Group prevede di finanziare tale acquisizione parte con cash flow e parte attraverso un finanziamento già in essere. |
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PROSEGUE LA FORTE CRESCITA DEL GRUPPO CANON NEL I SEMESTRE 2004 IL REDDITO NETTO È AUMENTATO DEL 25,8% MENTRE IL FATTURATO DELL’7,3%. |
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Milano, 31 agosto 2004 - Il gruppo Canon, leader mondiale nelle tecnologie dell’immagine, ha comunicato i brillanti risultati finanziari del primo semestre 2004. Le vendite nette consolidate hanno raggiunto i 12.583 milioni di Euro con un incremento del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2003 mentre il reddito netto è stato di 1.227 milioni di Euro con un aumento significativo del 25,8%. Il profitto per ogni azione è stato di 1,39 Euro. Canon ha reso noto anche i risultati del solo secondo trimestre 2004: un fatturato di 6.491 milioni di Euro (+ 5,8%) e un reddito netto di 584 milioni di Euro, che rappresenta una crescita del 36,2% rispetto al secondo trimestre 2003. “Siamo stati in grado di raggiungere questi risultati – ha detto Toshizo Tanaka, Senior Managing Director e Group Executive for Finance and Accounting Headquarters di Canon Inc. – grazie alla forte crescita delle vendite delle fotocamere digitali, dei sistemi digitali multifunzione a colori e degli ‘stepper’ per la produzione dei semiconduttori, un mercato in recupero. Di conseguenza, per l’ottavo trimestre consecutivo, abbiamo ottenuto una crescita sull’anno precedente sia di fatturato che di profitti.” |
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PROSEGUE LA FORTE CRESCITA DEL GRUPPO CANON NEL I SEMESTRE 2004 IL REDDITO NETTO È AUMENTATO DEL 25,8% MENTRE IL FATTURATO DELL’7,3%. |
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Milano, 31 agosto 2004 - Il gruppo Canon, leader mondiale nelle tecnologie dell’immagine, ha comunicato i brillanti risultati finanziari del primo semestre 2004. Le vendite nette consolidate hanno raggiunto i 12.583 milioni di Euro con un incremento del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2003 mentre il reddito netto è stato di 1.227 milioni di Euro con un aumento significativo del 25,8%. Il profitto per ogni azione è stato di 1,39 Euro. Canon ha reso noto anche i risultati del solo secondo trimestre 2004: un fatturato di 6.491 milioni di Euro (+ 5,8%) e un reddito netto di 584 milioni di Euro, che rappresenta una crescita del 36,2% rispetto al secondo trimestre 2003. “Siamo stati in grado di raggiungere questi risultati – ha detto Toshizo Tanaka, Senior Managing Director e Group Executive for Finance and Accounting Headquarters di Canon Inc. – grazie alla forte crescita delle vendite delle fotocamere digitali, dei sistemi digitali multifunzione a colori e degli ‘stepper’ per la produzione dei semiconduttori, un mercato in recupero. Di conseguenza, per l’ottavo trimestre consecutivo, abbiamo ottenuto una crescita sull’anno precedente sia di fatturato che di profitti.” |
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PERFORMANCE POSITIVA PER THE NORTH FACE IN EUROPA |
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Milano, 31 agosto 2004 - The North Face continua a registrare una forte crescita in Europa, con un incremento del 45% nelle vendite del secondo trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite del primo semestre 2004 sono aumentate del 43% rispetto allo stesso periodo del 2003, raggiungendo quota $49.7 milioni di dollari. In valuta locale, le vendite sono cresciute del 33% nel secondo trimestre 2004 e del 26% nel primo semestre 2004. La crescita ha interessato tutti i mercati europei e in particolare il Regno Unito dove l'incremento nel primo semestre dell'anno è stato pari al 70%. Il marchio The North Face ha registrato un aumento delle vendite del 47% in Italia, del 42% nel Benelux e in Spagna, del 37% in Scandinavia, del 32% in Francia e del 31% in Germania. Le percentuali indicate si riferiscono alla crescita in dollari e tiene conto degli effetti dei cambi. Karl Heinz Salzburger, Presidente della International Outdoor Coalition di Vf Corporation ha dichiarato: "Questo trend positivo continua anche grazie all'impegno costante del marchio nella ricerca tecnologica e di prodotti innovativi, ricerca che ha permesso a The North Face di diventare leader riconosciuto nel settore dell'outdoor, grazie alle caratteristiche di autenticità, affidabilità e contenuti tecnici che da sempre lo contraddistinguono." Topher Gaylord, direttore generale Vp per l'Europa di The North Face, ha aggiunto: "Per sostenere e rafforzare ulteriormente questo trend di crescita positivo, è stato inaugurato recentemente il nostro primo negozio monomarca in Olanda - il terzo aperto fino ad oggi in Europa - nel cuore di Amsterdam, in collaborazione con Bever Zwerfsport. Il primo semestre 2004 ha visto anche l'inaugurazione di altri 4 The North Face Super Shops in Europa, portando il totale a 9 da quando il programma shop-in-shop è stato lanciato nel settembre 2002." The North Face con sede a San Leandro, California, la società produce e distribuisce prodotti tra i più tecnici e avanzati sul mercato per scalatori, alpinisti, amanti dello sci estremo ed esploratori in genere. Infolink: www.Thenorthface.com |
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CONTINENTAL TRUCK TIRES AL IAA 2004 DI HANNOVER CON UNA NUOVA OFFERTA DI SERVIZI |
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Hannover, 31 agosto 2004 - “Mobilità economica”, mantenere le flotte su strada con sicurezza e con costi contenuti, è l’argomento affrontato da Continental Truck Tires durante il Iaa commercial motor show che si terrà dal 23 al 30 settembre ad Hannover. Forte della sua esperienza nelle partnership con produttori di veicoli commerciali e di rimorchi, Continental Truck Tires ha deciso di estendere le sue soluzioni di business per giovare direttamente agli operatori di flotte, fornendo un incomparabile livello di servizi e attività di supporto, e le massime prestazioni ed economicità. Continental Euroservice comprende Contitiremanagement (Ctm) e Contibreakdownservice (Cbs). Ctm è un servizio di gestione gomme pan europeo dedicato all’analisi dei dati dei pneumatici volto a produrre pacchetti su misura, studiati in base alle diverse esigenze e a costi ridotti, combinando diversi servizi quali assistenza mobile, gestione delle scorte just – in - time e finanza. Cbs è un servizio a prezzo fisso, che garantisce, grazie a più di 5.000 partner in 22 paesi, un veloce ed efficiente supporto di assistenza tecnica 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Per prima cosa la strategia lifecycle di Continental garantisce che il veicolo sia dotato dei pneumatici adatti e in secondo luogo ne assicura la massima durata. Questo processo è realizzato grazie ad un’azione intensiva di mantenimento, alla rigenerazione se necessaria, e poi la ricostruzione sia con il processo a caldo “Contire” che con il processo a freddo “Contitread di Bandag”. Tra i prodotti che saranno esposti, particolare attenzione verrà dedicata ai pneumatici Ldr1 per asse motore e Lsr1 per asse sterzante nella nuova misura 17.5, inclusa la misura speciale 265/70 R 17,5. Ed è proprio la particolare misura che permette carichi più elevati sugli assi motore e su quelli sterzanti consentendo così di superare di 370 kg il limite di carico, senza sovraccaricare l’asse frontale. Inoltre, questa misura è particolarmente adatta ai nuovi autocarri di peso superiore a 11,99 tonnellate, che grazie all’esonero del pagamento del pedaggio sulle autostrade tedesche, registreranno un trend in crescita. Durante la presentazione saranno evidenziati alcuni dei temi più importanti per gli operatori di flotte, come ad esempio i benefici della struttura Midi Liner rispetto alla normale combinazione camion/rimorchio. L’uso dei pneumatici 315/70 R22.5 Hsr1 e Hdr sulle assi dell’autocarro e i pneumatici 385/55 R22.5 Htr sul rimorchio, riduce l’altezza del veicolo in corsa di 75 mm, consentendo un aumento del carico di tre metri cubici mantenendo, nello stesso tempo, l’altezza complessiva del rimorchio entro i 4 metri legali richiesti. La semplice sostituzione dei pneumatici normali con la serie 55 Htr garantisce una riduzione delle spese di gestione, grazie alla diminuzione dei costi di acquisto e di sostituzione, un aumento del 12% della durata del pneumatico grazie all’aumento dell’area del battistrada, un risparmio di carburante del 5% grazie ad una minore resistenza al rotolamento, e una minor usura del pneumatico e del cerchione. La serie è stata approvata dai maggiori produttori di rimorchi. |
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CONTINENTAL TRUCK TIRES AL IAA 2004 DI HANNOVER CON UNA NUOVA OFFERTA DI SERVIZI |
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Hannover, 31 agosto 2004 - “Mobilità economica”, mantenere le flotte su strada con sicurezza e con costi contenuti, è l’argomento affrontato da Continental Truck Tires durante il Iaa commercial motor show che si terrà dal 23 al 30 settembre ad Hannover. Forte della sua esperienza nelle partnership con produttori di veicoli commerciali e di rimorchi, Continental Truck Tires ha deciso di estendere le sue soluzioni di business per giovare direttamente agli operatori di flotte, fornendo un incomparabile livello di servizi e attività di supporto, e le massime prestazioni ed economicità. Continental Euroservice comprende Contitiremanagement (Ctm) e Contibreakdownservice (Cbs). Ctm è un servizio di gestione gomme pan europeo dedicato all’analisi dei dati dei pneumatici volto a produrre pacchetti su misura, studiati in base alle diverse esigenze e a costi ridotti, combinando diversi servizi quali assistenza mobile, gestione delle scorte just – in - time e finanza. Cbs è un servizio a prezzo fisso, che garantisce, grazie a più di 5.000 partner in 22 paesi, un veloce ed efficiente supporto di assistenza tecnica 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Per prima cosa la strategia lifecycle di Continental garantisce che il veicolo sia dotato dei pneumatici adatti e in secondo luogo ne assicura la massima durata. Questo processo è realizzato grazie ad un’azione intensiva di mantenimento, alla rigenerazione se necessaria, e poi la ricostruzione sia con il processo a caldo “Contire” che con il processo a freddo “Contitread di Bandag”. Tra i prodotti che saranno esposti, particolare attenzione verrà dedicata ai pneumatici Ldr1 per asse motore e Lsr1 per asse sterzante nella nuova misura 17.5, inclusa la misura speciale 265/70 R 17,5. Ed è proprio la particolare misura che permette carichi più elevati sugli assi motore e su quelli sterzanti consentendo così di superare di 370 kg il limite di carico, senza sovraccaricare l’asse frontale. Inoltre, questa misura è particolarmente adatta ai nuovi autocarri di peso superiore a 11,99 tonnellate, che grazie all’esonero del pagamento del pedaggio sulle autostrade tedesche, registreranno un trend in crescita. Durante la presentazione saranno evidenziati alcuni dei temi più importanti per gli operatori di flotte, come ad esempio i benefici della struttura Midi Liner rispetto alla normale combinazione camion/rimorchio. L’uso dei pneumatici 315/70 R22.5 Hsr1 e Hdr sulle assi dell’autocarro e i pneumatici 385/55 R22.5 Htr sul rimorchio, riduce l’altezza del veicolo in corsa di 75 mm, consentendo un aumento del carico di tre metri cubici mantenendo, nello stesso tempo, l’altezza complessiva del rimorchio entro i 4 metri legali richiesti. La semplice sostituzione dei pneumatici normali con la serie 55 Htr garantisce una riduzione delle spese di gestione, grazie alla diminuzione dei costi di acquisto e di sostituzione, un aumento del 12% della durata del pneumatico grazie all’aumento dell’area del battistrada, un risparmio di carburante del 5% grazie ad una minore resistenza al rotolamento, e una minor usura del pneumatico e del cerchione. La serie è stata approvata dai maggiori produttori di rimorchi. |
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EMIRATES INAUGURA VOLI NON-STOP SULLA ROTTA DUBAI-MELBOURNE E PER CHRISTCHURCH IN NUOVA ZELANDA |
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Dubai, 31 agosto 2004 - Emirates, la compagnia aerea internazionale con sede a Dubai annuncia nuovi voli no-stop sulla rotta Dubai-melbourne-christchurch inaugurando così il servizio no-stop per Melbourne e il primo per Christchurch in Nuova Zelanda. Emirates utilizzerà l’innovativo aeromobile a lunghissima gittata A340-500. Il servizio Dubai-melbourne sarà inizialmente operativo con tre voli la settimana, per raddoppiare dal 16 agosto; andrà così ad aggiungersi agli attuali voli giornalieri via Singapore, portando da 7 a 13 i collegamenti di Emirates con la seconda città australiana per popolazione (ca. 3 milioni di abitanti). "Emirates è orgogliosa di offrire ai propri clienti un’opzione di viaggio non stop sulla rotta Dubai- Melbourne” ha dichiarato Ghaith Al Ghaith, direttore delle operazioni commerciali di Emirates, “l’Australia rappresenta un mercato importante per la nostra compagnia, e riteniamo che questi nuovi voli aiuteranno ad incrementare il traffico di turismo e di affari tra l’Australia e il Medio Oriente”. Il volo Dubai-melbourne proseguirà poi per Christchurch, Nuova Zelanda, nuova importante destinazione che si aggiunge all’ampia offerta di collegamenti di Emirates. Il volo Emirates Dubai-melbourne-christchurch Ek406 parte da Dubai alle 10:10 (martedì, giovedì e sabato) per atterrare a Melbourne alle 05:30 del mattino successivo. Il volo ripartirà alle ore 07:17 per atterrare a Chirstchurch alle 12:30. Dal 16 agosto il volo Ek406 sarà operativo dal lunedì al sabato. Il volo di ritorno Ek407 con partenza da Chirstchurch alle 18:05 (mercoledì, venerdì e domenica) atterrerà a Melbourne alle 19.45. Partirà per Dubai alle 21:30 con arrivo alle 05:40 del giorno seguente. Dal 17 agosto il volo Ek407 sarà operativo dal martedì alla domenica. Emirates ha iniziato a volare sull’Australia nel 1996, con il collegamento con Melbourne via Singapore e dal 2000 ha progressivamente introdotto voli giornalieri per Sydney, Perth and Brisbane. Emirates è stato il vettore di lancio dell’innovativo Airbus A340-500, l’aeromobile commerciale a più lunga gittata, operativo a partire dallo scorso dicembre sulla rotta non-stop Dubai-sydney. L’investimento di Emirates, pari a 1.8 miliardi di dollari, sulla flotta di A340-500 testimonia la volontà di assicurare ai propri passeggeri sulle tratte a lungo raggio il massimo del comfort. L’aeromobile è infatti dotato di numerose innovazioni tra le quali: le prime suites di First Class al mondo; il sistema di illuminazione anti-jetlag; una scelta di oltre 500 canali in volo, il triplo delle aerolinee concorrenti. L’a340-500 trasporta 12 passeggeri in First Class, 42 in Business e 204 in Economy, e 14 tonnellate di carico; degli 8 ordinati, 4 A340-500 sono già stati consegnati ad Emirates. |
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EMIRATES INAUGURA VOLI NON-STOP SULLA ROTTA DUBAI-MELBOURNE E PER CHRISTCHURCH IN NUOVA ZELANDA |
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Dubai, 31 agosto 2004 - Emirates, la compagnia aerea internazionale con sede a Dubai annuncia nuovi voli no-stop sulla rotta Dubai-melbourne-christchurch inaugurando così il servizio no-stop per Melbourne e il primo per Christchurch in Nuova Zelanda. Emirates utilizzerà l’innovativo aeromobile a lunghissima gittata A340-500. Il servizio Dubai-melbourne sarà inizialmente operativo con tre voli la settimana, per raddoppiare dal 16 agosto; andrà così ad aggiungersi agli attuali voli giornalieri via Singapore, portando da 7 a 13 i collegamenti di Emirates con la seconda città australiana per popolazione (ca. 3 milioni di abitanti). "Emirates è orgogliosa di offrire ai propri clienti un’opzione di viaggio non stop sulla rotta Dubai- Melbourne” ha dichiarato Ghaith Al Ghaith, direttore delle operazioni commerciali di Emirates, “l’Australia rappresenta un mercato importante per la nostra compagnia, e riteniamo che questi nuovi voli aiuteranno ad incrementare il traffico di turismo e di affari tra l’Australia e il Medio Oriente”. Il volo Dubai-melbourne proseguirà poi per Christchurch, Nuova Zelanda, nuova importante destinazione che si aggiunge all’ampia offerta di collegamenti di Emirates. Il volo Emirates Dubai-melbourne-christchurch Ek406 parte da Dubai alle 10:10 (martedì, giovedì e sabato) per atterrare a Melbourne alle 05:30 del mattino successivo. Il volo ripartirà alle ore 07:17 per atterrare a Chirstchurch alle 12:30. Dal 16 agosto il volo Ek406 sarà operativo dal lunedì al sabato. Il volo di ritorno Ek407 con partenza da Chirstchurch alle 18:05 (mercoledì, venerdì e domenica) atterrerà a Melbourne alle 19.45. Partirà per Dubai alle 21:30 con arrivo alle 05:40 del giorno seguente. Dal 17 agosto il volo Ek407 sarà operativo dal martedì alla domenica. Emirates ha iniziato a volare sull’Australia nel 1996, con il collegamento con Melbourne via Singapore e dal 2000 ha progressivamente introdotto voli giornalieri per Sydney, Perth and Brisbane. Emirates è stato il vettore di lancio dell’innovativo Airbus A340-500, l’aeromobile commerciale a più lunga gittata, operativo a partire dallo scorso dicembre sulla rotta non-stop Dubai-sydney. L’investimento di Emirates, pari a 1.8 miliardi di dollari, sulla flotta di A340-500 testimonia la volontà di assicurare ai propri passeggeri sulle tratte a lungo raggio il massimo del comfort. L’aeromobile è infatti dotato di numerose innovazioni tra le quali: le prime suites di First Class al mondo; il sistema di illuminazione anti-jetlag; una scelta di oltre 500 canali in volo, il triplo delle aerolinee concorrenti. L’a340-500 trasporta 12 passeggeri in First Class, 42 in Business e 204 in Economy, e 14 tonnellate di carico; degli 8 ordinati, 4 A340-500 sono già stati consegnati ad Emirates. |
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FABIO ANDALORO, NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE AIR FRANCE PER L’ITALIA |
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Roma, 31 agosto 2004 - Dopo 4 anni trascorsi a Roma con l’incarico di Direttore Commerciale Air France per l’Italia, Giselle Le Nozer é stata nominata Direttore Locale per la Catalogna e Valencia con sede a Barcellona. Giselle Le Nozer passa cosi il testimone a Fabio Andaloro, nuovo Direttore Commerciale Air France per l’Italia dal 1° giugno 2004. Fabio Andaloro, 37 anni, sposato, due figli, fa il suo ingresso presso la Direzione Vendite di Air France nel luglio del 1997. Dopo un percorso di studi nel settore turistico in Italia, la sua carriera ha inizio in Svizzera, nel campo alberghiero nel novembre del 1985, proseguendo poi, fino all’agosto del 1993, tra la Francia e la Germania all’interno di importanti catene alberghiere dove ha ricoperto funzioni manageriali. Fabio Andaloro approda nel settore aereo nel 1993 presso la sede di Alitalia in Germania, in qualità di Sales Executive, ove rimane fino al giugno del 1997. Nel luglio dello stesso anno viene nominato Key Account Manager presso la sede di Air France a Francoforte e l’anno successivo Head Key Account Manager. Fabio Andaloro ha lasciato il posto di Global Account Manager presso Air France a Parigi, posto che occupava dal 2002, per la sua nuova missione di Direttore Commerciale Italia. Per Fabio Andaloro: “Occupare la posizione di Direttore Commerciale in Italia, uno dei principali mercati europei per Air France, è una sfida di grande interesse, resa, direi, ancora più avvincente dalla fusione tra Air France e Klm e dall’incontro, strategicamente determinante, tra il gruppo Air France / Klm e Sky Team. Sul piano personale, dopo aver vissuto 14 anni all’estero, sono contento di ritrovare quella componente umana che distingue noi italiani”. |
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FABIO ANDALORO, NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE AIR FRANCE PER L’ITALIA |
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Roma, 31 agosto 2004 - Dopo 4 anni trascorsi a Roma con l’incarico di Direttore Commerciale Air France per l’Italia, Giselle Le Nozer é stata nominata Direttore Locale per la Catalogna e Valencia con sede a Barcellona. Giselle Le Nozer passa cosi il testimone a Fabio Andaloro, nuovo Direttore Commerciale Air France per l’Italia dal 1° giugno 2004. Fabio Andaloro, 37 anni, sposato, due figli, fa il suo ingresso presso la Direzione Vendite di Air France nel luglio del 1997. Dopo un percorso di studi nel settore turistico in Italia, la sua carriera ha inizio in Svizzera, nel campo alberghiero nel novembre del 1985, proseguendo poi, fino all’agosto del 1993, tra la Francia e la Germania all’interno di importanti catene alberghiere dove ha ricoperto funzioni manageriali. Fabio Andaloro approda nel settore aereo nel 1993 presso la sede di Alitalia in Germania, in qualità di Sales Executive, ove rimane fino al giugno del 1997. Nel luglio dello stesso anno viene nominato Key Account Manager presso la sede di Air France a Francoforte e l’anno successivo Head Key Account Manager. Fabio Andaloro ha lasciato il posto di Global Account Manager presso Air France a Parigi, posto che occupava dal 2002, per la sua nuova missione di Direttore Commerciale Italia. Per Fabio Andaloro: “Occupare la posizione di Direttore Commerciale in Italia, uno dei principali mercati europei per Air France, è una sfida di grande interesse, resa, direi, ancora più avvincente dalla fusione tra Air France e Klm e dall’incontro, strategicamente determinante, tra il gruppo Air France / Klm e Sky Team. Sul piano personale, dopo aver vissuto 14 anni all’estero, sono contento di ritrovare quella componente umana che distingue noi italiani”. |
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LE COMPAGNIE AD ALTA TARIFFA CONTINUANO AD AUMENTARE I LORO PREZZI E A PENALIZZARE I CONSUMATORI RYANAIR GARANTISCE: NESSUNA SOVRATTASSA CARBURANTE |
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Milano, 31 agosto 2004 Ryanair, il 26 Agosto, ha rinnovato la sua promessa di non aggiungere nessuna sovrattassa carburante come le compagnie Europee ad alta tariffa che continuano a penalizzare i consumatori con ulteriori fuel surcharges.
| Fuel Surcharge | Tariffa Media | % > Ryanair | Ryanair | No | €39 | - | Air Berlin | Yes | €102 | 155% | Alitalia | Yes | €183 | 358% | Finnair | Yes | €220 | 451% | Air France | Yes | €222 | 455% | Lufthansa | Yes | €227 | 468% | Klm | Yes | €232 | 479% | Ba | Yes | €272 | 579% | (Fonte: Statistiche Ryanair ultimi 12 mesi fino a Marzo 04, Ultimi rapporti annuali pubblicati & informazioni) Paul Fitzsimmons, Responsabile Comunicazione Ryanair, ha detto: “Ryanair è impegnata nell’offrire le tariffe più basse d’Europa ai consumatori comuni tutti i giorni in Europa, e siamo impegnati a non introdurre sovrattasse carburante ne ora, ne mai. Le linee aeree ad alta tariffa continuano a penalizzare i consumatori ordinari con ulteriori fuel surcharges e tariffe più alte che mai. Non c’è da meravigliarsi che milioni di consumatori stiano scegliendo Ryanair e stiano decidendo con la propria testa, perché solo Ryanair offre ai passeggeri le tariffe più basse d’Europa, una imbattibile puntualità, customer service e Garantisce nessuna sovrattassa carburante” |
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Milano, 31 agosto 2004 Ryanair, il 26 Agosto, ha rinnovato la sua promessa di non aggiungere nessuna sovrattassa carburante come le compagnie Europee ad alta tariffa che continuano a penalizzare i consumatori con ulteriori fuel surcharges.
| Fuel Surcharge | Tariffa Media | % > Ryanair | Ryanair | No | €39 | - | Air Berlin | Yes | €102 | 155% | Alitalia | Yes | €183 | 358% | Finnair | Yes | €220 | 451% | Air France | Yes | €222 | 455% | Lufthansa | Yes | €227 | 468% | Klm | Yes | €232 | 479% | Ba | Yes | €272 | 579% | (Fonte: Statistiche Ryanair ultimi 12 mesi fino a Marzo 04, Ultimi rapporti annuali pubblicati & informazioni) Paul Fitzsimmons, Responsabile Comunicazione Ryanair, ha detto: “Ryanair è impegnata nell’offrire le tariffe più basse d’Europa ai consumatori comuni tutti i giorni in Europa, e siamo impegnati a non introdurre sovrattasse carburante ne ora, ne mai. Le linee aeree ad alta tariffa continuano a penalizzare i consumatori ordinari con ulteriori fuel surcharges e tariffe più alte che mai. Non c’è da meravigliarsi che milioni di consumatori stiano scegliendo Ryanair e stiano decidendo con la propria testa, perché solo Ryanair offre ai passeggeri le tariffe più basse d’Europa, una imbattibile puntualità, customer service e Garantisce nessuna sovrattassa carburante” |
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GERMANWINGS: MIGLIORE COMPAGNIA LOW COST DELL’ANNO IN UN SONDAGGIO DEL SETTIMANALE TEDESCO CAPITAL PER FESTEGGIARE, ULTERIORI 200.000 BIGLIETTI A TARIFFE EXTRA CONVENIENTI |
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Milano, 31 agosto 2004 - Germanwings compagnia aerea dell’anno: secondo un sondaggio condotto fra i suoi lettori dal prestigioso settimanale tedesco Capital, infatti, Germanwings risulta essere il migliore vettore low cost in assoluto fra quelli considerati. Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 1200 lettori e 20.000 voli, valutando un totale di 35 compagnie aeree, suddivise in diversi segmenti (compagnie intercontinentali, europee, regionali e low cost). Germanwings risulta al primo posto nel segmento low cost in tutte le categorie considerate: rapporto qualità/prezzo, sicurezza, servizio, comfort della poltrona, cura del passeggero, puntualità. Nella categoria qualità/prezzo, Germanwings guida la classifica assoluta, aggiudicandosi il primo di 35 posti, mentre per la categoria puntualità è al terzo posto su 35. Nel voto complessivo, inoltre, una media delle diverse categorie, Germanwings raggiunge il primo posto non solo del segmento compagnie low cost, ma anche di quello che raggruppa le principali compagnie europee. Joachim Klein, Managing Director Germanwings, si è detto estremamente felice dei risultati. “Essere scelti come migliore compagnia low cost ci rende orgogliosi. Anche l’anno scorso avevamo ottenuto buoni risultati in questa inchiesta, ritenuta molto importante in Germania. Da allora ci siamo costantemente migliorati, e siamo felici che i nostri passeggeri ci abbiano onorato con questa scelta. Risultare la migliore compagnia europea nel voto complessivo lo consideriamo, oltre che un grande onore, anche un impegno e una responsabilità per il futuro”. Per festeggiare il recente risultato, Germanwings offre ulteriori 200.000 biglietti a tariffe extra convenienti, a partire da 19 Euro, tasse e spese incluse. I biglietti possono essere prenotati esclusivamente in internet, al sito www.Germanwings.com, a partire da oggi, giovedì 26 agosto, dalle ore 20.00 in poi, fino a domenica 29 agosto alle 23.59. I biglietti sono validi per viaggi da effettuarsi tra il 1 ottobre 2004 e il 28 febbraio 2005. “Il nostro successo va di pari passo con la fiducia accordataci dai nostri passeggeri” ha commentato Andreas Bierwirth, Deputy Managing Director Germanwings. “Il sondaggio di Capital ci ha dimostrato che la strategia Germanwings è quella giusta: continueremo ad offrire alta qualità a prezzi convenienti. Il nostro lavoro non finisce nel momento in cui il passeggero ha acquistato il suo biglietto, ma quando è giunto in tutta sicurezza e puntualità alla sua destinazione”. |
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GERMANWINGS: MIGLIORE COMPAGNIA LOW COST DELL’ANNO IN UN SONDAGGIO DEL SETTIMANALE TEDESCO CAPITAL PER FESTEGGIARE, ULTERIORI 200.000 BIGLIETTI A TARIFFE EXTRA CONVENIENTI |
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Milano, 31 agosto 2004 - Germanwings compagnia aerea dell’anno: secondo un sondaggio condotto fra i suoi lettori dal prestigioso settimanale tedesco Capital, infatti, Germanwings risulta essere il migliore vettore low cost in assoluto fra quelli considerati. Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 1200 lettori e 20.000 voli, valutando un totale di 35 compagnie aeree, suddivise in diversi segmenti (compagnie intercontinentali, europee, regionali e low cost). Germanwings risulta al primo posto nel segmento low cost in tutte le categorie considerate: rapporto qualità/prezzo, sicurezza, servizio, comfort della poltrona, cura del passeggero, puntualità. Nella categoria qualità/prezzo, Germanwings guida la classifica assoluta, aggiudicandosi il primo di 35 posti, mentre per la categoria puntualità è al terzo posto su 35. Nel voto complessivo, inoltre, una media delle diverse categorie, Germanwings raggiunge il primo posto non solo del segmento compagnie low cost, ma anche di quello che raggruppa le principali compagnie europee. Joachim Klein, Managing Director Germanwings, si è detto estremamente felice dei risultati. “Essere scelti come migliore compagnia low cost ci rende orgogliosi. Anche l’anno scorso avevamo ottenuto buoni risultati in questa inchiesta, ritenuta molto importante in Germania. Da allora ci siamo costantemente migliorati, e siamo felici che i nostri passeggeri ci abbiano onorato con questa scelta. Risultare la migliore compagnia europea nel voto complessivo lo consideriamo, oltre che un grande onore, anche un impegno e una responsabilità per il futuro”. Per festeggiare il recente risultato, Germanwings offre ulteriori 200.000 biglietti a tariffe extra convenienti, a partire da 19 Euro, tasse e spese incluse. I biglietti possono essere prenotati esclusivamente in internet, al sito www.Germanwings.com, a partire da oggi, giovedì 26 agosto, dalle ore 20.00 in poi, fino a domenica 29 agosto alle 23.59. I biglietti sono validi per viaggi da effettuarsi tra il 1 ottobre 2004 e il 28 febbraio 2005. “Il nostro successo va di pari passo con la fiducia accordataci dai nostri passeggeri” ha commentato Andreas Bierwirth, Deputy Managing Director Germanwings. “Il sondaggio di Capital ci ha dimostrato che la strategia Germanwings è quella giusta: continueremo ad offrire alta qualità a prezzi convenienti. Il nostro lavoro non finisce nel momento in cui il passeggero ha acquistato il suo biglietto, ma quando è giunto in tutta sicurezza e puntualità alla sua destinazione”. |
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ROBERTO DE MARTIN LASCIA LA FUNZIONE OPERATIVA DI DIRETTORE DI ASSINDUSTRIA BELLUNO |
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Belluno, 31 agosto 2004 - “Ringrazio a nome mio e dei colleghi che rappresento Roberto De Martin” – commenta Celeste Bortoluzzi Presidente di Assindustria Belluno – “per la professionalità, la dedizione, il respiro internazionale con cui ha diretto l’Associazione Industriali di Belluno dal ’96 ad oggi. Abbiamo fatto molta strada insieme e il dialogo, il confronto costante che ha caratterizzato il rapporto con lui continuerà almeno per un altro anno, sebbene il suo non sarà più ruolo direttivo, ma di collaborazione dell’Associazione in relazione ad alcuni specifici progetti per i quali sarà richiesta la sua professionalità. Le sue competenze passano al Vice Direttore, dott. Stefano Perale, che diventa quindi il riferimento per le attività dell’Associazione” – conclude Bortoluzzi. Nato a Corteno Golgi (Bs) da padre cadorino e madre camusa, Roberto De Martin Topranin lascia la funzione direttiva di Assindustria Belluno per aver raggiunto i quarat’anni di anzianità contributiva e i sessant’anni di età. Formazione scolastica in Alto Adige (Elementari a Merano, Medie e Ginnasio a Brunico, I^ Liceo Classico a Bressanone) e in Liguria (Ii^ e Iii^ Liceo Classico a Genova), Laurea in Giurisprudenza conseguita con lode a Genova (1968) e specializzazione in scienze sociali (1971), Ufficiale di Complemento in Brigate Alpine (Cadore e Tridentina) 1968/1969, Roberto De Martin è entrato fin da subito nel mondo dell’impresa: dal 1973 Dirigente d'Azienda, per 19 anni ha svolto attività in realtà industriali fra cui la Merloni, e per 7 anni ha diretto l'Associazione Industriali della Provincia di Mantova. Membro della Giunta di Confindustria dal 1983 al 1986, Vice presidente dell'Associazione Industriali della Provincia di Bolzano 1980/1984 e della Federazione Regionale Trentino Alto Adige, Direttore della Rivista "Quale Impresa" 1982/1983, Consigliere d’amministrazione in Fondo Solidarietà Veneto, Industriali Veneto Siav Scarl, Editoriale Progetto e Servizi, Vice Presidente nazionale Gruppo Giovani Industriali della Confindustria durante la presidenza Abete dal 1978 al 1982, Roberto De Martin è stato Direttore di Assindustria Belluno dal 1° settembre 1996 ad oggi. Sindaco in Centro Tecnologia e Management di Bolzano, dal 2000 Vicepresidente Associazione Premio letterario Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, giornalista pubblicista, revisore ufficiale dei Conti, Grande Ufficiale Repubblica Italiana, cittadino onorario di Niardo (Bs) e di Farindola (Pe), socio Rotary. Premio Ana Cadore 2002, Roberto De Martin ha sempre coniugato l’impegno per il mondo dell’impresa con quello per le alte terre. Del Club Alpino Italiano è infatti stato Consigliere Centrale dal 1976 al 1979 e dal 1991, mentre dal 1992 al 1998 ne ha svolto la funzione di Presidente Generale. Rappresentante del Club Alpino Italiano nell'Associazione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche negli anni 1987/1992, Roberto De Martin è stato anche Vice Presidente del Club Arc Alpin dal 1997 (Federazione di Club Alpini Europei rappresentante 1.600.000 Soci), prima di passare alla funzione di Presidente che mantiene tuttora. |
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ROBERTO DE MARTIN LASCIA LA FUNZIONE OPERATIVA DI DIRETTORE DI ASSINDUSTRIA BELLUNO |
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Belluno, 31 agosto 2004 - “Ringrazio a nome mio e dei colleghi che rappresento Roberto De Martin” – commenta Celeste Bortoluzzi Presidente di Assindustria Belluno – “per la professionalità, la dedizione, il respiro internazionale con cui ha diretto l’Associazione Industriali di Belluno dal ’96 ad oggi. Abbiamo fatto molta strada insieme e il dialogo, il confronto costante che ha caratterizzato il rapporto con lui continuerà almeno per un altro anno, sebbene il suo non sarà più ruolo direttivo, ma di collaborazione dell’Associazione in relazione ad alcuni specifici progetti per i quali sarà richiesta la sua professionalità. Le sue competenze passano al Vice Direttore, dott. Stefano Perale, che diventa quindi il riferimento per le attività dell’Associazione” – conclude Bortoluzzi. Nato a Corteno Golgi (Bs) da padre cadorino e madre camusa, Roberto De Martin Topranin lascia la funzione direttiva di Assindustria Belluno per aver raggiunto i quarat’anni di anzianità contributiva e i sessant’anni di età. Formazione scolastica in Alto Adige (Elementari a Merano, Medie e Ginnasio a Brunico, I^ Liceo Classico a Bressanone) e in Liguria (Ii^ e Iii^ Liceo Classico a Genova), Laurea in Giurisprudenza conseguita con lode a Genova (1968) e specializzazione in scienze sociali (1971), Ufficiale di Complemento in Brigate Alpine (Cadore e Tridentina) 1968/1969, Roberto De Martin è entrato fin da subito nel mondo dell’impresa: dal 1973 Dirigente d'Azienda, per 19 anni ha svolto attività in realtà industriali fra cui la Merloni, e per 7 anni ha diretto l'Associazione Industriali della Provincia di Mantova. Membro della Giunta di Confindustria dal 1983 al 1986, Vice presidente dell'Associazione Industriali della Provincia di Bolzano 1980/1984 e della Federazione Regionale Trentino Alto Adige, Direttore della Rivista "Quale Impresa" 1982/1983, Consigliere d’amministrazione in Fondo Solidarietà Veneto, Industriali Veneto Siav Scarl, Editoriale Progetto e Servizi, Vice Presidente nazionale Gruppo Giovani Industriali della Confindustria durante la presidenza Abete dal 1978 al 1982, Roberto De Martin è stato Direttore di Assindustria Belluno dal 1° settembre 1996 ad oggi. Sindaco in Centro Tecnologia e Management di Bolzano, dal 2000 Vicepresidente Associazione Premio letterario Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, giornalista pubblicista, revisore ufficiale dei Conti, Grande Ufficiale Repubblica Italiana, cittadino onorario di Niardo (Bs) e di Farindola (Pe), socio Rotary. Premio Ana Cadore 2002, Roberto De Martin ha sempre coniugato l’impegno per il mondo dell’impresa con quello per le alte terre. Del Club Alpino Italiano è infatti stato Consigliere Centrale dal 1976 al 1979 e dal 1991, mentre dal 1992 al 1998 ne ha svolto la funzione di Presidente Generale. Rappresentante del Club Alpino Italiano nell'Associazione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche negli anni 1987/1992, Roberto De Martin è stato anche Vice Presidente del Club Arc Alpin dal 1997 (Federazione di Club Alpini Europei rappresentante 1.600.000 Soci), prima di passare alla funzione di Presidente che mantiene tuttora. |
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CONVEGNO PROMO_LEGNO A FIRENZE – SICUREZZA, COMPORTAMENTO SISMICO E RECUPERO DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO |
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Firenze, 31 agosto 2004 - Dopo le grandi strutture in legno, tema dell’ultimo convegno che promo_legno ha organizzato a Venezia nel maggio scorso, sono ora la sicurezza, il comportamento sismico e il recupero delle costruzioni in legno gli argomenti del prossimo convegno che avrà luogo il 24 settembre 2004 all’Hotel Sheraton di Firenze. L’ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, nonché il Collegio dei Geometri della Provincia di Firenze hanno gentilmente concesso il patrocinio per questo evento. I temi trattati spazieranno dai prodotti a base di legno per edilizia alla sicurezza delle costruzioni di legno, agli interventi sul costruito, alle costruzioni di legno in zona sismica e alle tecnologie innovative per il tetto di legno termoisolato, per concludere con un intervento sulla cultura del legno nel passato e nel presente illustrando le possibilità di sviluppi futuri. Il convegno è accompagnato da una rassegna che offre ai partecipanti l’occasione di incontrare le aziende del settore per avere informazioni approfondite. La partecipazione al convegno è gratuita, è richiesta però l’iscrizione o via internet ( www.Promolegno.com/convegno/iscrizione.htm ) o per fax 02-877319 (indicare nome, cognome, professione, indirizzo completo, telefono, fax). |
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CONVEGNO PROMO_LEGNO A FIRENZE – SICUREZZA, COMPORTAMENTO SISMICO E RECUPERO DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO |
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Firenze, 31 agosto 2004 - Dopo le grandi strutture in legno, tema dell’ultimo convegno che promo_legno ha organizzato a Venezia nel maggio scorso, sono ora la sicurezza, il comportamento sismico e il recupero delle costruzioni in legno gli argomenti del prossimo convegno che avrà luogo il 24 settembre 2004 all’Hotel Sheraton di Firenze. L’ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, nonché il Collegio dei Geometri della Provincia di Firenze hanno gentilmente concesso il patrocinio per questo evento. I temi trattati spazieranno dai prodotti a base di legno per edilizia alla sicurezza delle costruzioni di legno, agli interventi sul costruito, alle costruzioni di legno in zona sismica e alle tecnologie innovative per il tetto di legno termoisolato, per concludere con un intervento sulla cultura del legno nel passato e nel presente illustrando le possibilità di sviluppi futuri. Il convegno è accompagnato da una rassegna che offre ai partecipanti l’occasione di incontrare le aziende del settore per avere informazioni approfondite. La partecipazione al convegno è gratuita, è richiesta però l’iscrizione o via internet ( www.Promolegno.com/convegno/iscrizione.htm ) o per fax 02-877319 (indicare nome, cognome, professione, indirizzo completo, telefono, fax). |
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CONVEGNO TECNICO SULLA MACINAZIONE DELLE MATERIE PRIME CERAMICHE E PRESENTAZIONE DEL NUOVO MANUALE TECNICO DI ACIMAC SULLA PREPARAZIONE E FORMATURA DI PIASTRELLE |
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Modena, 31 agosto 2004 - Avrà luogo nel pomeriggio di giovedì 9 settembre, a Sassuolo presso l’Auditorium di Assopiastrelle, il convegno “La macinazione degli impasti: aspetti tecnici ed evoluzione tecnologica”, organizzato da Acimac e Società Ceramica Italiana. Il convegno offrirà aggiornamenti e momenti di riflessione sul tema della preparazione e macinazione delle materie prime nell’industria ceramica, una delle fasi di lavorazione più complesse e quindi più oggetto di studi, ricerche e nuove proposte tecnologiche. Dopo i saluti introduttivi da parte di Paolo Zannini, presidente di Società Ceramica Italiana, e Pierluigi Ponzoni, presidente di Acimac, si succederanno quattro relazioni tecniche. Lo stesso Zannini descriverà l’evoluzione tecnologica intervenuta in questo contesto. Benedetto Spinelli (socio I.cer.s) affronterà il tema dell’influenza delle materie prime sull’efficienza della macinazione. Mariano Paganelli, tra i più noti esperti del settore, presenterà una relazione sulla difettologia nella macinazione a secco e ad umido e sulla macchiabilità degli impasti. Guido Nassetti, del Centro Ceramico di Bologna, farà il punto della situazione sul risparmio energetico e la cogenerazione, oltre ad illustrare le esperienze già effettuate nel campo del riutilizzo delle acque. Il convegno offrirà inoltre l’occasione per presentare agli addetti ai lavori il nuovo lavoro editoriale realizzato da Acimac, il manuale tecnico “Preparazione terre e formatura di piastrelle ceramiche”, volume che integra la collana di manualistica prodotta dall’associazione negli ultimi anni. Oltre 500 pagine di approfondimenti che hanno richiesto oltre un anno di lavoro da parte di esperti del settore, il volume si presenta come un nuovo valido strumento di lavoro e consultazione per quanti operano nell’industria ceramica. Il convegno, gratuito e aperto al pubblico, si concluderà alle ore 18.00. Per informazioni e preadesioni: Acimac (tel. 059/826268, email: info@acimac.It ). |
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CONVEGNO TECNICO SULLA MACINAZIONE DELLE MATERIE PRIME CERAMICHE E PRESENTAZIONE DEL NUOVO MANUALE TECNICO DI ACIMAC SULLA PREPARAZIONE E FORMATURA DI PIASTRELLE |
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Modena, 31 agosto 2004 - Avrà luogo nel pomeriggio di giovedì 9 settembre, a Sassuolo presso l’Auditorium di Assopiastrelle, il convegno “La macinazione degli impasti: aspetti tecnici ed evoluzione tecnologica”, organizzato da Acimac e Società Ceramica Italiana. Il convegno offrirà aggiornamenti e momenti di riflessione sul tema della preparazione e macinazione delle materie prime nell’industria ceramica, una delle fasi di lavorazione più complesse e quindi più oggetto di studi, ricerche e nuove proposte tecnologiche. Dopo i saluti introduttivi da parte di Paolo Zannini, presidente di Società Ceramica Italiana, e Pierluigi Ponzoni, presidente di Acimac, si succederanno quattro relazioni tecniche. Lo stesso Zannini descriverà l’evoluzione tecnologica intervenuta in questo contesto. Benedetto Spinelli (socio I.cer.s) affronterà il tema dell’influenza delle materie prime sull’efficienza della macinazione. Mariano Paganelli, tra i più noti esperti del settore, presenterà una relazione sulla difettologia nella macinazione a secco e ad umido e sulla macchiabilità degli impasti. Guido Nassetti, del Centro Ceramico di Bologna, farà il punto della situazione sul risparmio energetico e la cogenerazione, oltre ad illustrare le esperienze già effettuate nel campo del riutilizzo delle acque. Il convegno offrirà inoltre l’occasione per presentare agli addetti ai lavori il nuovo lavoro editoriale realizzato da Acimac, il manuale tecnico “Preparazione terre e formatura di piastrelle ceramiche”, volume che integra la collana di manualistica prodotta dall’associazione negli ultimi anni. Oltre 500 pagine di approfondimenti che hanno richiesto oltre un anno di lavoro da parte di esperti del settore, il volume si presenta come un nuovo valido strumento di lavoro e consultazione per quanti operano nell’industria ceramica. Il convegno, gratuito e aperto al pubblico, si concluderà alle ore 18.00. Per informazioni e preadesioni: Acimac (tel. 059/826268, email: info@acimac.It ). |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLA PRIORITÀ TEMATICA CITTADINI |
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Londra, 31 agosto 2004 - Il 16 novembre si svolgerà a Londra (Regno Unito) una giornata d'informazione sull'area tematica 'Cittadini' del Sesto programma quadro (6Pq) dell'Unione europea. Nel corso dell'evento, gli esperti in scienze sociali potranno apprendere il contenuto del programma di lavoro della priorità Cittadini, Progetti integrati e Reti di eccellenza' stabilito dopo l'ultimo invito a presentare proposte relativo a questa priorità, e le previsioni sul 7Pq. La giornata include anche una presentazione del nuovo programma per Scienza e società. Per informazioni: Sue Kerr Singleimage Tel: +44 1480 497713 http://www.Singleimage.co.uk/ec-socialsciences |
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GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLA PRIORITÀ TEMATICA CITTADINI |
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Londra, 31 agosto 2004 - Il 16 novembre si svolgerà a Londra (Regno Unito) una giornata d'informazione sull'area tematica 'Cittadini' del Sesto programma quadro (6Pq) dell'Unione europea. Nel corso dell'evento, gli esperti in scienze sociali potranno apprendere il contenuto del programma di lavoro della priorità Cittadini, Progetti integrati e Reti di eccellenza' stabilito dopo l'ultimo invito a presentare proposte relativo a questa priorità, e le previsioni sul 7Pq. La giornata include anche una presentazione del nuovo programma per Scienza e società. Per informazioni: Sue Kerr Singleimage Tel: +44 1480 497713 http://www.Singleimage.co.uk/ec-socialsciences |
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PREZZI: A SETTEMBRE NUOVO PANIERE EURISPES DELLE FAMIGLIE ITALIANE |
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Roma 31 Agosto 2004 - «Le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Alemanno, nel corso della trasmissione Rai “Radio Anch’io”, confermano – dichiara il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara – come all’interno della compagine governativa vadano maturando e affermandosi una nuova sensibilità e la consapevolezza della centralità della lotta all’inflazione, per la prospettiva economica generale». «Il settore dell’agricoltura – spiega Fara – è uno dei più delicati e l’aumento indiscriminato dei prezzi, al quale abbiamo assistito negli ultimi due anni, colpisce le fasce più deboli della popolazione e quelle a reddito fisso, considerando che i prodotti ortofrutticoli rientrano in quella categoria dei “consumi anelastici” che compongono il paniere reale delle famiglie italiane». «Nel corso delle nostre osservazioni sull’andamento dell’inflazione – prosegue il Presidente dell’Eurispes – abbiamo riscontrato che – come conferma il Ministro Alemanno – la forbice tra i prezzi pagati agli agricoltori e quelli registrati al consumo tende sempre di più ad allargarsi. E’ evidente che quando un prodotto arriva sui banchi di vendita a quattro, cinque volte il suo costo originario, è perché nei diversi passaggi si affermano meccanismi di speculazione che producono un danno per produttori e consumatori allo stesso tempo. L’idea del Ministro di sollecitare maggiori controlli da parte della Guardia di Finanza e di realizzare grandi centri alimentari all’ingrosso che possano esercitare un ruolo di calmieramento dei prezzi va nella giusta direzione, così come appare adeguata la proposta di concordare con produttori e distributori alcuni “pacchetti alimentari” a prezzi contenuti e controllati». «In previsione di un “autunno caldo” sul fronte dell’inflazione – conclude Gian Maria Fara –, l’Eurispes ha deciso di intensificare la propria attività di monitoraggio e di controllo sull’andamento dei prezzi. E proprio in questa prospettiva ha elaborato un “paniere reale delle famiglie italiane” che sarà presentato ufficialmente a metà settembre». |
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PREZZI: A SETTEMBRE NUOVO PANIERE EURISPES DELLE FAMIGLIE ITALIANE |
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Roma 31 Agosto 2004 - «Le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Alemanno, nel corso della trasmissione Rai “Radio Anch’io”, confermano – dichiara il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara – come all’interno della compagine governativa vadano maturando e affermandosi una nuova sensibilità e la consapevolezza della centralità della lotta all’inflazione, per la prospettiva economica generale». «Il settore dell’agricoltura – spiega Fara – è uno dei più delicati e l’aumento indiscriminato dei prezzi, al quale abbiamo assistito negli ultimi due anni, colpisce le fasce più deboli della popolazione e quelle a reddito fisso, considerando che i prodotti ortofrutticoli rientrano in quella categoria dei “consumi anelastici” che compongono il paniere reale delle famiglie italiane». «Nel corso delle nostre osservazioni sull’andamento dell’inflazione – prosegue il Presidente dell’Eurispes – abbiamo riscontrato che – come conferma il Ministro Alemanno – la forbice tra i prezzi pagati agli agricoltori e quelli registrati al consumo tende sempre di più ad allargarsi. E’ evidente che quando un prodotto arriva sui banchi di vendita a quattro, cinque volte il suo costo originario, è perché nei diversi passaggi si affermano meccanismi di speculazione che producono un danno per produttori e consumatori allo stesso tempo. L’idea del Ministro di sollecitare maggiori controlli da parte della Guardia di Finanza e di realizzare grandi centri alimentari all’ingrosso che possano esercitare un ruolo di calmieramento dei prezzi va nella giusta direzione, così come appare adeguata la proposta di concordare con produttori e distributori alcuni “pacchetti alimentari” a prezzi contenuti e controllati». «In previsione di un “autunno caldo” sul fronte dell’inflazione – conclude Gian Maria Fara –, l’Eurispes ha deciso di intensificare la propria attività di monitoraggio e di controllo sull’andamento dei prezzi. E proprio in questa prospettiva ha elaborato un “paniere reale delle famiglie italiane” che sarà presentato ufficialmente a metà settembre». |
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CONSUMATORI: NORME SULLA SICUREZZA DEI PRODOTTI |
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Roma, 31 agosto 2004 - Tutti i prodotti immessi sul mercato devono essere sicuri. E' quanto intende garantire il decreto n.172 del 21 maggio 2004 emanato in attuazione della direttiva europea 2001/95. Il provvedimento mira a tutelare i consumatori poichè impone agli operatori economici un obbligo generale di immettere nel mercato solo prodotti sicuri prevedendo un sistema interno di controllo più incisivo, nel rispetto delle competenze regionali, e sanzioni più efficaci ad effetto dissuasivo. Le norme contenute nel decreto, che entra in vigore il 31 luglio 2004, si applicano a tutti quei prodotti non alimentari non regolati già da specifiche disposizioni. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/sicurezza_prodotti/index.html |
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CONSUMATORI: NORME SULLA SICUREZZA DEI PRODOTTI |
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Roma, 31 agosto 2004 - Tutti i prodotti immessi sul mercato devono essere sicuri. E' quanto intende garantire il decreto n.172 del 21 maggio 2004 emanato in attuazione della direttiva europea 2001/95. Il provvedimento mira a tutelare i consumatori poichè impone agli operatori economici un obbligo generale di immettere nel mercato solo prodotti sicuri prevedendo un sistema interno di controllo più incisivo, nel rispetto delle competenze regionali, e sanzioni più efficaci ad effetto dissuasivo. Le norme contenute nel decreto, che entra in vigore il 31 luglio 2004, si applicano a tutti quei prodotti non alimentari non regolati già da specifiche disposizioni. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/sicurezza_prodotti/index.html |
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UN NUOVO STUDIO GETTA LUCE SULLA FOTOSINTESI (ASSORBIRE LA LUCE DEL SOLE E CONVERTIRLA IN ENERGIA CHIMICA) |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Un gruppo di scienziati appartenenti a Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti ha scoperto come sono disposte nella membrana cellulare i vari elementi che rendono possibile la fotosintesi, e il processo è molto più complesso di quanto si pensasse in precedenza. La fotosintesi è la reazione che consente alla piante ed ai batteri di assorbire la luce del sole e convertirla in energia chimica trasformando il biossido di carbonio e l'acqua in carboidrati e ossigeno. 'La fotosintesi è la più importante reazione chimica sulla Terra, ed è affascinante vedere per la prima volta come la natura ha risolto il problema di catturare ed utilizzare l'energia solare', ha commentato uno dei partecipanti al progetto, il Professor Neil Hunter dell'università inglese di Sheffield. Sebbene gli scienziati conoscessero già da tempo i singoli componenti della fotosintesi e la loro struttura, è la prima volta che sono riusciti a stabilire come questi si collocano l'uno rispetto all'altro e funzionano tutti insieme come sistema. Il Professor Hunter ha spiegato che il team del progetto si è servito di un microscopio a interazione atomica, che 'avverte' la forma delle singole molecole e la converte in immagine che illustra il sistema entro una singola membrana cellulare. 'Abbiamo scoperto in che modo la natura cattura la luce per la fotosintesi', ha dichiarato. 'Sapevamo già che, durante la fotosintesi, la luce viene raccolta da un'antenna formata da due complessi fotocatturatori [light harvesting, Lh] - Lh1 e Lh2 - e quindi trasferita ad un centro di reazione dove è convertita in energia chimica. Ma queste erano solo le tessere sciolte del mosaico, dovevamo ancora comporre l'intera immagine', ha detto il Professor Hunter. La ricerca ha svelato che i gruppi di complessi Lh2 catturano la luce e la fanno poi circolare tra di loro finché essa non passa attraverso un complesso Lh2 adiacente ad uno dei più grandi complessi Lh1. Quindi l'energia circola nel complesso Lh1 oppure passa ad un altro Lh1 fino a che non procede al centro di reazione. 'Abbiamo scoperto che i complessi Lh2 hanno la forma di un'antenna, e quando la luce è poca essi cooperano unendosi assieme per fare il miglior uso possibile della scarsa luce disponibile', ha detto il Professor Hunter. Ciascuno dei complessi Lh1 è attaccato al suo proprio centro di reazione, e il team pensa che se a un complesso Lh1 arriva luce mentre il suo centro di reazione è impegnato, l'energia viene fatta passare ai complessi Lh1 circostanti, finché non trova un centro di reazione libero. 'Speriamo di poter verificare in seguito questa particolare teoria, ma lo scopo di entrambi i sistemi sarebbe quello di massimizzare l'efficienza della fotosintesi. Il processo di cattura dell'energia luminosa ha un'efficienza di oltre il 95%, un dato che ha dell'incredibile', ha commentato il Professor Hunter. Secondo il Professor Hunter, questa nuova conoscenza non solo viene ad ampliare la comprensione della fotosintesi, ma ha anche implicazioni per la scienza molecolare: 'Osservando il mondo ad un singolo livello molecolare, gli scienziati hanno la possibilità di apprendere di più su un grandissimo numero di sistemi e processi biologici'. |
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UN NUOVO STUDIO GETTA LUCE SULLA FOTOSINTESI (ASSORBIRE LA LUCE DEL SOLE E CONVERTIRLA IN ENERGIA CHIMICA) |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Un gruppo di scienziati appartenenti a Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti ha scoperto come sono disposte nella membrana cellulare i vari elementi che rendono possibile la fotosintesi, e il processo è molto più complesso di quanto si pensasse in precedenza. La fotosintesi è la reazione che consente alla piante ed ai batteri di assorbire la luce del sole e convertirla in energia chimica trasformando il biossido di carbonio e l'acqua in carboidrati e ossigeno. 'La fotosintesi è la più importante reazione chimica sulla Terra, ed è affascinante vedere per la prima volta come la natura ha risolto il problema di catturare ed utilizzare l'energia solare', ha commentato uno dei partecipanti al progetto, il Professor Neil Hunter dell'università inglese di Sheffield. Sebbene gli scienziati conoscessero già da tempo i singoli componenti della fotosintesi e la loro struttura, è la prima volta che sono riusciti a stabilire come questi si collocano l'uno rispetto all'altro e funzionano tutti insieme come sistema. Il Professor Hunter ha spiegato che il team del progetto si è servito di un microscopio a interazione atomica, che 'avverte' la forma delle singole molecole e la converte in immagine che illustra il sistema entro una singola membrana cellulare. 'Abbiamo scoperto in che modo la natura cattura la luce per la fotosintesi', ha dichiarato. 'Sapevamo già che, durante la fotosintesi, la luce viene raccolta da un'antenna formata da due complessi fotocatturatori [light harvesting, Lh] - Lh1 e Lh2 - e quindi trasferita ad un centro di reazione dove è convertita in energia chimica. Ma queste erano solo le tessere sciolte del mosaico, dovevamo ancora comporre l'intera immagine', ha detto il Professor Hunter. La ricerca ha svelato che i gruppi di complessi Lh2 catturano la luce e la fanno poi circolare tra di loro finché essa non passa attraverso un complesso Lh2 adiacente ad uno dei più grandi complessi Lh1. Quindi l'energia circola nel complesso Lh1 oppure passa ad un altro Lh1 fino a che non procede al centro di reazione. 'Abbiamo scoperto che i complessi Lh2 hanno la forma di un'antenna, e quando la luce è poca essi cooperano unendosi assieme per fare il miglior uso possibile della scarsa luce disponibile', ha detto il Professor Hunter. Ciascuno dei complessi Lh1 è attaccato al suo proprio centro di reazione, e il team pensa che se a un complesso Lh1 arriva luce mentre il suo centro di reazione è impegnato, l'energia viene fatta passare ai complessi Lh1 circostanti, finché non trova un centro di reazione libero. 'Speriamo di poter verificare in seguito questa particolare teoria, ma lo scopo di entrambi i sistemi sarebbe quello di massimizzare l'efficienza della fotosintesi. Il processo di cattura dell'energia luminosa ha un'efficienza di oltre il 95%, un dato che ha dell'incredibile', ha commentato il Professor Hunter. Secondo il Professor Hunter, questa nuova conoscenza non solo viene ad ampliare la comprensione della fotosintesi, ma ha anche implicazioni per la scienza molecolare: 'Osservando il mondo ad un singolo livello molecolare, gli scienziati hanno la possibilità di apprendere di più su un grandissimo numero di sistemi e processi biologici'. |
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CONFERENZA DELLA RETE DI SICUREZZA PASSIVA NEI VEICOLI |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Il 1° dicembre si svolgerà ad Amsterdam la quinta conferenza della rete europea sulla sicurezza passiva nei veicoli. La rete mira a creare un programma integrato di ricerca europea permanente sulla sicurezza dei veicoli come mezzo per ridurre il numero di vittime d'incidenti stradali in Europa. Nel corso della conferenza verranno presentate la nuova Rete di eccellenza 'Advanced Passive Safety Network' e i risultati della precedente rete (tra cui una roadmap della sicurezza passiva). Infolink: http://www.Passivesafety.com |
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CONFERENZA DELLA RETE DI SICUREZZA PASSIVA NEI VEICOLI |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Il 1° dicembre si svolgerà ad Amsterdam la quinta conferenza della rete europea sulla sicurezza passiva nei veicoli. La rete mira a creare un programma integrato di ricerca europea permanente sulla sicurezza dei veicoli come mezzo per ridurre il numero di vittime d'incidenti stradali in Europa. Nel corso della conferenza verranno presentate la nuova Rete di eccellenza 'Advanced Passive Safety Network' e i risultati della precedente rete (tra cui una roadmap della sicurezza passiva). Infolink: http://www.Passivesafety.com |
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LEZIONE DI TECNICA: IL PROGRAMMA ELETTRONICO DI STABILITÀ (ESP) DI BOSCH |
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Milano, 31 agosto 2004 - Il Programma Elettronico di Stabilità (Esp) aiuta il guidatore in quasi tutte le situazioni critiche di guida. Questo sistema, oltre a comprendere le funzioni del Sistema Antibloccaggio (Abs) e quelle della Regolazione Antipattinamento in Accelerazione (Asr), è in grado di fare molto di più: sa riconoscere anche lo sbandamento dell’autoveicolo con notevole anticipo, e contrastarlo attivamente. In tal modo, l’Esp aumenta notevolmente la sicurezza di guida. Abs e Asr hanno finora potuto aiutare efficacemente il guidatore solo in caso di variazioni di velocità lungo l’asse di movimento del veicolo – in sostanza, questi sistemi vengono in aiuto dell’automobilista in fase di frenata e di accelerazione dell’autoveicolo. Il Programma Elettronico di Stabilità (Esp) agisce a fianco del guidatore, anche in presenza di movimenti trasversali rispetto alla direzione di marcia. Attraverso un sensore dell’angolo di sterzata, che riconosce la posizione del volante, il sistema elabora la direzione di guida desiderata dal guidatore. Alcuni sensori rilevano, parallelamente, il movimento rotatorio del veicolo intorno all’asse verticale, nonché le accelerazioni laterali (accelerazioni trasversali). Il sistema calcola il movimento reale dell’autoveicolo, sulla base di queste informazioni e lo confronta, 25 volte al secondo, con la direzione desiderata. Quando i valori non coincidono più, il sistema reagisce istantaneamente, senza alcun intervento da parte del guidatore. Esso riduce la potenza del motore, per ripristinare nuovamente la stabilità dell’autoveicolo. Se questo intervento non dovesse essere sufficiente, l’Esp provvede a frenare anche le singole ruote. Il movimento rotatorio del veicolo, che si viene così a creare, contrasta il movimento di sbandamento dell’automobile – nell’ambito delle leggi della fisica, pertanto, la vettura continua a procedere sicura lungo la traiettoria desiderata. Gli effetti positivi dell’Esp sulla sicurezza di guida sono stati confermati, nel frattempo, anche da parte di numerosi studi scientifici. Partendo dall’analisi di un milione di incidenti circa, Toyota è giunta alla conclusione che il montaggio di serie dell’Esp potrebbe ridurre anche della metà il numero degli incidenti stradali gravi. Questa affermazione è supportata dai risultati di una ricerca condotta dall’Unione Generale delle Compagnie di Assicurazione Tedesche (Gdv), un’associazione senza scopo di lucro, secondo la quale il 25% di tutti gli incidenti con danni alle persone e il 60% di tutti gli incidenti con conseguenze mortali sono riconducibili a sbandamenti. In collaborazione con Mercedes-benz, Bosch ha sviluppato il Programma Elettronico di Stabilità fino a renderlo idoneo alla produzione di serie ed è stata la prima azienda a livello mondiale a introdurlo sul mercato, nel 1995, a bordo della Classe S. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno migliorato ulteriormente il sistema, ampliandolo con nuove funzioni. L’“hill Hold”, ad esempio, che consente partenze in salita senza bisogno che il guidatore agisca sulla frizione, è già disponibile su alcune autovetture. L’azienda sta attualmente sviluppando una generazione di sistemi di regolazione della frenata, che, grazie alla sua architettura flessibile, permette di ottenere diversi livelli di ampliamento. In tal modo, Bosch è sempre in grado di offrire alla singola Casa automobilistica la soluzione hardware giusta per le differenti combinazioni delle future funzioni di comfort e di sicurezza. |
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LEZIONE DI TECNICA: IL PROGRAMMA ELETTRONICO DI STABILITÀ (ESP) DI BOSCH |
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Milano, 31 agosto 2004 - Il Programma Elettronico di Stabilità (Esp) aiuta il guidatore in quasi tutte le situazioni critiche di guida. Questo sistema, oltre a comprendere le funzioni del Sistema Antibloccaggio (Abs) e quelle della Regolazione Antipattinamento in Accelerazione (Asr), è in grado di fare molto di più: sa riconoscere anche lo sbandamento dell’autoveicolo con notevole anticipo, e contrastarlo attivamente. In tal modo, l’Esp aumenta notevolmente la sicurezza di guida. Abs e Asr hanno finora potuto aiutare efficacemente il guidatore solo in caso di variazioni di velocità lungo l’asse di movimento del veicolo – in sostanza, questi sistemi vengono in aiuto dell’automobilista in fase di frenata e di accelerazione dell’autoveicolo. Il Programma Elettronico di Stabilità (Esp) agisce a fianco del guidatore, anche in presenza di movimenti trasversali rispetto alla direzione di marcia. Attraverso un sensore dell’angolo di sterzata, che riconosce la posizione del volante, il sistema elabora la direzione di guida desiderata dal guidatore. Alcuni sensori rilevano, parallelamente, il movimento rotatorio del veicolo intorno all’asse verticale, nonché le accelerazioni laterali (accelerazioni trasversali). Il sistema calcola il movimento reale dell’autoveicolo, sulla base di queste informazioni e lo confronta, 25 volte al secondo, con la direzione desiderata. Quando i valori non coincidono più, il sistema reagisce istantaneamente, senza alcun intervento da parte del guidatore. Esso riduce la potenza del motore, per ripristinare nuovamente la stabilità dell’autoveicolo. Se questo intervento non dovesse essere sufficiente, l’Esp provvede a frenare anche le singole ruote. Il movimento rotatorio del veicolo, che si viene così a creare, contrasta il movimento di sbandamento dell’automobile – nell’ambito delle leggi della fisica, pertanto, la vettura continua a procedere sicura lungo la traiettoria desiderata. Gli effetti positivi dell’Esp sulla sicurezza di guida sono stati confermati, nel frattempo, anche da parte di numerosi studi scientifici. Partendo dall’analisi di un milione di incidenti circa, Toyota è giunta alla conclusione che il montaggio di serie dell’Esp potrebbe ridurre anche della metà il numero degli incidenti stradali gravi. Questa affermazione è supportata dai risultati di una ricerca condotta dall’Unione Generale delle Compagnie di Assicurazione Tedesche (Gdv), un’associazione senza scopo di lucro, secondo la quale il 25% di tutti gli incidenti con danni alle persone e il 60% di tutti gli incidenti con conseguenze mortali sono riconducibili a sbandamenti. In collaborazione con Mercedes-benz, Bosch ha sviluppato il Programma Elettronico di Stabilità fino a renderlo idoneo alla produzione di serie ed è stata la prima azienda a livello mondiale a introdurlo sul mercato, nel 1995, a bordo della Classe S. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno migliorato ulteriormente il sistema, ampliandolo con nuove funzioni. L’“hill Hold”, ad esempio, che consente partenze in salita senza bisogno che il guidatore agisca sulla frizione, è già disponibile su alcune autovetture. L’azienda sta attualmente sviluppando una generazione di sistemi di regolazione della frenata, che, grazie alla sua architettura flessibile, permette di ottenere diversi livelli di ampliamento. In tal modo, Bosch è sempre in grado di offrire alla singola Casa automobilistica la soluzione hardware giusta per le differenti combinazioni delle future funzioni di comfort e di sicurezza. |
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PIÙ INQUINI, MENO PIOVE |
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Bologna, 31 agosto 2004 - Nubi, inquinamento atmosferico e clima. Di questo si è parlato a Bologna, dal 19 al 23 luglio, nel corso della 14^ Conferenza internazionale su nubi e precipitazioni. Ad organizzarla l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, l’International association of meteorology and atmospheric sciences e l’International union of geodesy and geophysicis Nubi a pecorelle, acqua a catinelle. Così vuole un detto della tradizione popolare, che oggi però potrebbe essere smentito. “A causa dell’inquinamento, infatti, le caratteristiche delle nubi e la loro capacità di dare luogo a precipitazioni sono notevolmente cambiate”, spiega Sandro Fuzzi, ricercatore dell’Isac, Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr di Bologna. La sempre più massiccia immissione di polveri dovute ai processi industriali, al traffico delle macchine e ad altre attività dell’uomo potrebbero così compromettere una delle principali funzioni delle nubi, quella di assicurare l’acqua. “Le nubi che si formano su aree molto inquinate, infatti, sono formate da goccioline molto più piccole rispetto a quelle presenti in aree non industrializzate. Di conseguenza”, sostiene Fuzzi, “le precipitazioni subiscono forti riduzioni”. Un fenomeno che non si verifica solo in prossimità di insediamenti industriali o in zone altamente inquinate, ma anche in Amazzonia, da sempre considerato il polmone della Terra. “A confermarlo sono recenti studi che hanno dimostrato come i fumi provocati dagli incendi appiccati nella foresta pluviale, per ottenere così terre coltivabili, hanno di fatto causato la riduzione delle precipitazioni”. E proprio delle nubi, presenti sul 60% della superficie terrestre, come fonte di acqua, risorsa primaria per la vita dell’uomo, e come uno degli elementi più importanti del sistema climatico terrestre “in quanto causano un raffreddamento del clima che si oppone al riscaldamento causato dal biossido di carbonio e dagli altri gas a effetto serra”, precisa Fuzzi. La conferenza, che ha riunito oltre 500 scienziati provenienti da 39 paesi, in occasione del suo cinquantennale approda per la prima volta in Italia. Al centro della discussione ci sono stati i più recenti studi nel campo della struttura delle nubi, dei cambiamenti climatici e dei regimi di precipitazioni. Tematiche, queste, di grande impatto sociale ed economico. Una sessione speciale è stata infine dedicata, sotto gli auspici dell’Organizzazione meteorologica mondiale, agli effetti dell’inquinamento atmosferico sulle precipitazioni. |
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PIÙ INQUINI, MENO PIOVE |
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Bologna, 31 agosto 2004 - Nubi, inquinamento atmosferico e clima. Di questo si è parlato a Bologna, dal 19 al 23 luglio, nel corso della 14^ Conferenza internazionale su nubi e precipitazioni. Ad organizzarla l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, l’International association of meteorology and atmospheric sciences e l’International union of geodesy and geophysicis Nubi a pecorelle, acqua a catinelle. Così vuole un detto della tradizione popolare, che oggi però potrebbe essere smentito. “A causa dell’inquinamento, infatti, le caratteristiche delle nubi e la loro capacità di dare luogo a precipitazioni sono notevolmente cambiate”, spiega Sandro Fuzzi, ricercatore dell’Isac, Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr di Bologna. La sempre più massiccia immissione di polveri dovute ai processi industriali, al traffico delle macchine e ad altre attività dell’uomo potrebbero così compromettere una delle principali funzioni delle nubi, quella di assicurare l’acqua. “Le nubi che si formano su aree molto inquinate, infatti, sono formate da goccioline molto più piccole rispetto a quelle presenti in aree non industrializzate. Di conseguenza”, sostiene Fuzzi, “le precipitazioni subiscono forti riduzioni”. Un fenomeno che non si verifica solo in prossimità di insediamenti industriali o in zone altamente inquinate, ma anche in Amazzonia, da sempre considerato il polmone della Terra. “A confermarlo sono recenti studi che hanno dimostrato come i fumi provocati dagli incendi appiccati nella foresta pluviale, per ottenere così terre coltivabili, hanno di fatto causato la riduzione delle precipitazioni”. E proprio delle nubi, presenti sul 60% della superficie terrestre, come fonte di acqua, risorsa primaria per la vita dell’uomo, e come uno degli elementi più importanti del sistema climatico terrestre “in quanto causano un raffreddamento del clima che si oppone al riscaldamento causato dal biossido di carbonio e dagli altri gas a effetto serra”, precisa Fuzzi. La conferenza, che ha riunito oltre 500 scienziati provenienti da 39 paesi, in occasione del suo cinquantennale approda per la prima volta in Italia. Al centro della discussione ci sono stati i più recenti studi nel campo della struttura delle nubi, dei cambiamenti climatici e dei regimi di precipitazioni. Tematiche, queste, di grande impatto sociale ed economico. Una sessione speciale è stata infine dedicata, sotto gli auspici dell’Organizzazione meteorologica mondiale, agli effetti dell’inquinamento atmosferico sulle precipitazioni. |
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INQUINAMENTO DELL'ARIA: REGOLAMENTI SU POLVERI E OZONO |
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Roma, 31 agosto 2004 - L'inquinamento atmosferico a causa di emissioni di biossido di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili ed ammoniaca e il problema dell'ozono nell'atmosfera è stato recentemente regolamentato da due distinti provvedimenti attuativi di altrettante direttive europee. Il primo decreto legislativo (n.171 del 21 maggio 2004) relativo ai "limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici" è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 luglio 2004 ed entra in vigore il 31 luglio 2004. Il secondo provvedimento riguardante l’ozono nell’atmosfera, mira a limitare la presenza di tali sostanze inquinanti nell’aria e sul suolo, nonchè a prevenire fenomeni di acidificazione ed eutrofizzazione ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Infolink: Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/inquinamento_atmosfera/index.html |
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INQUINAMENTO DELL'ARIA: REGOLAMENTI SU POLVERI E OZONO |
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Roma, 31 agosto 2004 - L'inquinamento atmosferico a causa di emissioni di biossido di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili ed ammoniaca e il problema dell'ozono nell'atmosfera è stato recentemente regolamentato da due distinti provvedimenti attuativi di altrettante direttive europee. Il primo decreto legislativo (n.171 del 21 maggio 2004) relativo ai "limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici" è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 luglio 2004 ed entra in vigore il 31 luglio 2004. Il secondo provvedimento riguardante l’ozono nell’atmosfera, mira a limitare la presenza di tali sostanze inquinanti nell’aria e sul suolo, nonchè a prevenire fenomeni di acidificazione ed eutrofizzazione ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Infolink: Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/inquinamento_atmosfera/index.html |
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WORKSHOP UE-INDIA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LE CATASTROFI NATURALI |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Dal 6 al 10 settembre si svolgerà a Hyderabad (India) un workshop Ue-india sul cambiamento climatico e le catastrofi naturali. Le discussioni sul cambiamento climatico si occuperanno tra l'altro di modellizzazione climatica, accoppiamento oceano-atmosfera, climatologia satellitare e meccanismi oceanici, mentre le sessioni dedicate alle catastrofi naturali affronteranno temi quali inondazioni, terremoti, smottamenti, incendi forestali, desertificazione e ricerca politica. L'evento intende incentivare lo scambio di conoscenze sugli ultimi sviluppi in quest'area di ricerca, fornire una base d'intercollegamento, favorire i contatti tra ricercatori indiani ed europei del mondo accademico, dei laboratori di ricerca e del settore industriale. Gli organizzatori si augurano che il workshop possa agire da catalizzatore per la presentazione di ulteriori progetti e azioni di partner europei e indiani nell'ambito del Sesto programma quadro comunitario (6Pq). Infolink; http://europa.Eu.int/comm/research/fp6/p6/news/pdf/indo_eu_workshop.pdf o contattare: Anver Ghazi Tel: +32 2 295 8445 E-mail: anver.Ghazi@cec.eu.int |
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WORKSHOP UE-INDIA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LE CATASTROFI NATURALI |
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Bruxelles, 31 agosto 2004 - Dal 6 al 10 settembre si svolgerà a Hyderabad (India) un workshop Ue-india sul cambiamento climatico e le catastrofi naturali. Le discussioni sul cambiamento climatico si occuperanno tra l'altro di modellizzazione climatica, accoppiamento oceano-atmosfera, climatologia satellitare e meccanismi oceanici, mentre le sessioni dedicate alle catastrofi naturali affronteranno temi quali inondazioni, terremoti, smottamenti, incendi forestali, desertificazione e ricerca politica. L'evento intende incentivare lo scambio di conoscenze sugli ultimi sviluppi in quest'area di ricerca, fornire una base d'intercollegamento, favorire i contatti tra ricercatori indiani ed europei del mondo accademico, dei laboratori di ricerca e del settore industriale. Gli organizzatori si augurano che il workshop possa agire da catalizzatore per la presentazione di ulteriori progetti e azioni di partner europei e indiani nell'ambito del Sesto programma quadro comunitario (6Pq). Infolink; http://europa.Eu.int/comm/research/fp6/p6/news/pdf/indo_eu_workshop.pdf o contattare: Anver Ghazi Tel: +32 2 295 8445 E-mail: anver.Ghazi@cec.eu.int |
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I NEOLAUREATI IN MEDICINA RIFUGGONO LE CARRIERA DI RICERCA, AFFERMA UNO STUDIO INGLESE |
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Londra, 31 agosto 2004 - La Bma (British Medical Association) si è detta preoccupata per la scarsità di studenti in medicina che scelgono la carriera accademica. '[I]l reclutamento di dottori per coprire posti accademici ha toccato i minimi storici', afferma un rapporto della Bma basato su un'indagine tra i giovani dottori che avevano iniziato la loro carriera nel 1995. Solo un quarto dei dottori interrogati aveva preso in considerazione una carriera nella medicina accademica. Tra le maggiori cause dissuasive sono state indicate le scarse prospettive finanziarie, la cultura accademica, la mancanza di chiari percorsi o strutture di carriera, assistenza e sostegno carenti, la percezione di insufficiente specializzazione e di responsabilità cliniche ridotte. 'È malsano e preoccupante che così pochi dottori considerino le carriere accademiche un'opzione realistica o interessante', ha dichiarato il professor Michael Rees, capo del comitato medico accademico della Bma. 'L'nhs [National Health Service] ha bisogno di ricercatori di alto livello, capaci di sviluppare i migliori trattamenti possibili. E con l'aumento delle iscrizioni alle scuole mediche sta diventando sempre più sentita la necessità di lettori medici qualificati e di professori per preparare gli studenti'. Tra le principali raccomandazioni della Bma, vi è quella di presentare agli studenti in medicina la carriera di ricerca e accademica e offrire loro incentivi, ad esempio finanziamenti all'inizio della carriera accademica. La Bma propone inoltre una maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro accademico e un miglior sostegno per i dottori interessati alla carriera accademica (inclusi finanziamento, guida di un mentore, maggiori possibilità di formazione). Per il testo completo del rapporto della Bma: http://www.Bma.org.uk/ap.nsf/content/careerintentions/$file/cohort03.pdf |
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I NEOLAUREATI IN MEDICINA RIFUGGONO LE CARRIERA DI RICERCA, AFFERMA UNO STUDIO INGLESE |
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Londra, 31 agosto 2004 - La Bma (British Medical Association) si è detta preoccupata per la scarsità di studenti in medicina che scelgono la carriera accademica. '[I]l reclutamento di dottori per coprire posti accademici ha toccato i minimi storici', afferma un rapporto della Bma basato su un'indagine tra i giovani dottori che avevano iniziato la loro carriera nel 1995. Solo un quarto dei dottori interrogati aveva preso in considerazione una carriera nella medicina accademica. Tra le maggiori cause dissuasive sono state indicate le scarse prospettive finanziarie, la cultura accademica, la mancanza di chiari percorsi o strutture di carriera, assistenza e sostegno carenti, la percezione di insufficiente specializzazione e di responsabilità cliniche ridotte. 'È malsano e preoccupante che così pochi dottori considerino le carriere accademiche un'opzione realistica o interessante', ha dichiarato il professor Michael Rees, capo del comitato medico accademico della Bma. 'L'nhs [National Health Service] ha bisogno di ricercatori di alto livello, capaci di sviluppare i migliori trattamenti possibili. E con l'aumento delle iscrizioni alle scuole mediche sta diventando sempre più sentita la necessità di lettori medici qualificati e di professori per preparare gli studenti'. Tra le principali raccomandazioni della Bma, vi è quella di presentare agli studenti in medicina la carriera di ricerca e accademica e offrire loro incentivi, ad esempio finanziamenti all'inizio della carriera accademica. La Bma propone inoltre una maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro accademico e un miglior sostegno per i dottori interessati alla carriera accademica (inclusi finanziamento, guida di un mentore, maggiori possibilità di formazione). Per il testo completo del rapporto della Bma: http://www.Bma.org.uk/ap.nsf/content/careerintentions/$file/cohort03.pdf |
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