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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Agosto 2004
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ECCO GLI STATI GENERALI DELL’EDITORIA, IN PROGRAMMA IL 14 E 15 SETTEMBRE A ROMA: EDITORIA LIBRARIA, INDUSTRIA DEI CONTENUTI E MONDO DELLA CULTURA E DELLE ISTITUZIONI A CONFRONTO PER DARE NUOVE PROSPETTIVE AL PAESE (E NON SOLO AL SETTORE).  
 
 Milano, 31 agosto 2004 - Non è solo questione di libri. Partono dal libro, dalla sua lunga tradizione, dalle luci e ombre dell’industria editoriale, ma non si fermeranno a questo. Coinvolgeranno anche gli altri settori dell’industria dei contenuti (dai giornali alle tv, fino alle radio) e tratteranno di tutti i consumi culturali. L’obiettivo? Capire, in modo consapevole, qual è il futuro del libro e la sua collocazione nel mondo dei contenuti e della cultura. Ecco gli Stati generali dell’editoria: due giorni, il 14 e il 15 settembre a Roma alla Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa, per affrontare insieme ad esperti dei diversi settori, membri del Governo, responsabili di amministrazioni nazionali e locali, politici, economisti, giornalisti, esperti del mondo dei media, i nodi cruciali del “progetto – cultura” nel Paese: in particolare, i temi dell’istruzione - formazione, della promozione del libro e della lettura e della sinergia tra editoria libraria e altri media. Nasce da qui il titolo dell’evento, “Più cultura, più lettura, più Paese”: per ricordare che se è vero che il futuro del Paese dipende dalla qualità del suo capitale umano, dalla ricerca, dalla scuola, in una parola dalla sua cultura, allora proprio l’attenzione alla cultura, alla lettura, al libro è l’unico modo per guardare in modo consapevole al futuro. Il programma - L’evento sarà introdotto, il 14 settembre, dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Federico Motta, e si aprirà con gli interventi di Arrigo Levi e Francesco Sabatini. Si snoderà in tre sessioni, relative ai tre temi ritenuti centrali per il futuro. Nella prima, Imparare a leggere, leggere per imparare - ovvero un focus sul ruolo della scuola e dell’università rispetto alla trasmissione ed elaborazione del sapere nella società – le tesi degli editori, sulla base delle cifre, saranno portate dal presidente del Gruppo editoria scolastica dell’Aie Roberto Gulli. Si confronteranno sul tema l’editore e scrittore Roberto Calasso, l’economista Giuseppe De Rita, il professor Aldo Schiavone e il pedagogista Benedetto Vertecchi, moderati dal giornalista Michele Mirabella. La sessione si chiuderà con l’intervento del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Letizia Moratti. Seguiranno gli interventi sul tema del presidente dell’Associazione Librai Italiani Rodrigo Dias, del capo Dipartimento archivi e biblioteche del ministero per i Beni e le Attività culturali, Salvatore Italia, e del presidente del cda di Sugar e amministratore delegato di Sugarmusic Caterina Caselli (sul tema del diritto d’autore nell’industria dei contenuti). Dalla formazione alla promozione di cultura. Sarà proprio questo il tema della seconda sessione, sempre il14 settembre, Promuovere cultura: i libri tra eventi e mercato, introdotta nelle tesi degli editori, sulla base delle cifre, dal consigliere dell’Aie Stefano Mauri. Saranno a discuterne, tra gli altri, l’amministratore delegato di Librerie Feltrinelli Giuseppe Antonini, il presidente della Regione Piemonte e della Conferenza Stato-regioni Enzo Ghigo, l’editore Franco Liguori (promotore di Galassia Gutemberg), il sindaco di Roma Walter Veltroni e quello di Genova Giuseppe Pericu. Chiuderà la giornata il ministro per i Beni e le Attività culturali Giuliano Urbani. Al centro della terza sessione, il 15 settembre, il tema Anche la concorrenza fa sinergia: i libri e gli altri media: si confronteranno i rappresentanti del mondo dell’editoria, della tv, della carta stampata e delle radio. Le tesi degli editori saranno presentate dal presidente del Gruppo editoria di varia di Aie Ferruccio de Bortoli. Ne discuteranno, tra gli altri, l’editore Giuseppe Laterza, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il consigliere di amministrazione della Rai Marcello Veneziani, il giornalista e scrittore Alain Elkan, il presidente del gruppo Il Sole 24 Ore Guidalberto Guidi. Chiuderà la sessione il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. La “due giorni” terminerà con la relazione del presidente dell’Aie Federico Motta e con l’intervento del presidente del Senato, Marcello Pera. Le cifre del comparto - 3.621 milioni di euro complessivi (libri, collezionabili, editoria elettronica, coedizioni, export) a prezzo di copertina (+1,8% a valore corrente sul 2002, escluse le vendite di libri allegati a quotidiani e periodici), circa 53mila titoli pubblicati tra novità e ristampe e 254milioni di copie stampate e immesse nei canali di vendita; un indice di lettura di libri tra la popolazione italiana (superiore ai 6 anni di età) del 41%, in leggera crescita (+1,1%), ma ancora lontano dai valori degli altri Paesi europei. Sono questi gli elementi strutturali che fotografano il comparto dell’editoria libraria e multimediale italiana nel 2003: un mercato caratterizzato da una sempre modesta velocità di crescita (1-2% a valore corrente) e che non può prescindere dallo scenario complessivo, che rimane contraddistinto da forti elementi di incertezza e da una sostanziale staticità del mercato, in parte legato al fatto che i consumi culturali (lettura di libri e giornali ma anche consumo di musica registrata o di sala, frequentazione di mostre e musei,…) non possono crescere l’uno separato dall’altro. Tutte le cifre saranno presentate nel Libro bianco dell’editoria libraria, un volume che costituirà lo strumento di lavoro da cui partire per sviluppare la discussione delle tre sessioni degli Stati generali dell’editoria (in allegato è disponibile una prima sintesi). Il commento - “Abbiamo organizzato gli Stati generali – ha chiarito il presidente Motta – partendo dalla consapevolezza dell’importanza del libro e dell’editoria nella cultura, nell’economia e nello sviluppo del paese. Se guardiamo il nostro settore all’interno della più ampia industria culturale ci accorgiamo del suo peso economico, oltre che culturale: rappresenta il 31% dei ricavi dell’industria dei contenuti (libri, giornali, musica registrata, editoria multimediale, home video, cinema ecc. Con l’esclusione della Tv, che ricava gran parte dei suoi fatturati da una fonte indiretta come la pubblicità), secondo soltanto all’insieme della stampa quotidiana e periodica, che però può sfruttare anche i ricavi pubblicitari. È questo un aspetto talvolta dimenticato, così come sottovalutato è il contributo occupazionale che deriva dall’editoria libraria, con i suoi 22mila addetti e i 70mila lavoratori della filiera. E’ partendo da qui, dai nostri elementi di forza ma anche di debolezza, che si è pensato di offrire al mondo culturale italiano, alle istituzioni che hanno responsabilità nello sviluppo del paese, alle altre imprese dell’industria della comunicazione un momento di riflessione e di approfondimento su temi che – siamo convinti – non riguardano solo noi.”.

Per iscriversi agli Stati generali Form su www.aie.it/statigenerali

 
   
   
ECCO GLI STATI GENERALI DELL’EDITORIA, IN PROGRAMMA IL 14 E 15 SETTEMBRE A ROMA: EDITORIA LIBRARIA, INDUSTRIA DEI CONTENUTI E MONDO DELLA CULTURA E DELLE ISTITUZIONI A CONFRONTO PER DARE NUOVE PROSPETTIVE AL PAESE (E NON SOLO AL SETTORE).  
 
 Milano, 31 agosto 2004 - Non è solo questione di libri. Partono dal libro, dalla sua lunga tradizione, dalle luci e ombre dell’industria editoriale, ma non si fermeranno a questo. Coinvolgeranno anche gli altri settori dell’industria dei contenuti (dai giornali alle tv, fino alle radio) e tratteranno di tutti i consumi culturali. L’obiettivo? Capire, in modo consapevole, qual è il futuro del libro e la sua collocazione nel mondo dei contenuti e della cultura. Ecco gli Stati generali dell’editoria: due giorni, il 14 e il 15 settembre a Roma alla Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa, per affrontare insieme ad esperti dei diversi settori, membri del Governo, responsabili di amministrazioni nazionali e locali, politici, economisti, giornalisti, esperti del mondo dei media, i nodi cruciali del “progetto – cultura” nel Paese: in particolare, i temi dell’istruzione - formazione, della promozione del libro e della lettura e della sinergia tra editoria libraria e altri media. Nasce da qui il titolo dell’evento, “Più cultura, più lettura, più Paese”: per ricordare che se è vero che il futuro del Paese dipende dalla qualità del suo capitale umano, dalla ricerca, dalla scuola, in una parola dalla sua cultura, allora proprio l’attenzione alla cultura, alla lettura, al libro è l’unico modo per guardare in modo consapevole al futuro. Il programma - L’evento sarà introdotto, il 14 settembre, dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Federico Motta, e si aprirà con gli interventi di Arrigo Levi e Francesco Sabatini. Si snoderà in tre sessioni, relative ai tre temi ritenuti centrali per il futuro. Nella prima, Imparare a leggere, leggere per imparare - ovvero un focus sul ruolo della scuola e dell’università rispetto alla trasmissione ed elaborazione del sapere nella società – le tesi degli editori, sulla base delle cifre, saranno portate dal presidente del Gruppo editoria scolastica dell’Aie Roberto Gulli. Si confronteranno sul tema l’editore e scrittore Roberto Calasso, l’economista Giuseppe De Rita, il professor Aldo Schiavone e il pedagogista Benedetto Vertecchi, moderati dal giornalista Michele Mirabella. La sessione si chiuderà con l’intervento del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Letizia Moratti. Seguiranno gli interventi sul tema del presidente dell’Associazione Librai Italiani Rodrigo Dias, del capo Dipartimento archivi e biblioteche del ministero per i Beni e le Attività culturali, Salvatore Italia, e del presidente del cda di Sugar e amministratore delegato di Sugarmusic Caterina Caselli (sul tema del diritto d’autore nell’industria dei contenuti). Dalla formazione alla promozione di cultura. Sarà proprio questo il tema della seconda sessione, sempre il14 settembre, Promuovere cultura: i libri tra eventi e mercato, introdotta nelle tesi degli editori, sulla base delle cifre, dal consigliere dell’Aie Stefano Mauri. Saranno a discuterne, tra gli altri, l’amministratore delegato di Librerie Feltrinelli Giuseppe Antonini, il presidente della Regione Piemonte e della Conferenza Stato-regioni Enzo Ghigo, l’editore Franco Liguori (promotore di Galassia Gutemberg), il sindaco di Roma Walter Veltroni e quello di Genova Giuseppe Pericu. Chiuderà la giornata il ministro per i Beni e le Attività culturali Giuliano Urbani. Al centro della terza sessione, il 15 settembre, il tema Anche la concorrenza fa sinergia: i libri e gli altri media: si confronteranno i rappresentanti del mondo dell’editoria, della tv, della carta stampata e delle radio. Le tesi degli editori saranno presentate dal presidente del Gruppo editoria di varia di Aie Ferruccio de Bortoli. Ne discuteranno, tra gli altri, l’editore Giuseppe Laterza, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il consigliere di amministrazione della Rai Marcello Veneziani, il giornalista e scrittore Alain Elkan, il presidente del gruppo Il Sole 24 Ore Guidalberto Guidi. Chiuderà la sessione il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. La “due giorni” terminerà con la relazione del presidente dell’Aie Federico Motta e con l’intervento del presidente del Senato, Marcello Pera. Le cifre del comparto - 3.621 milioni di euro complessivi (libri, collezionabili, editoria elettronica, coedizioni, export) a prezzo di copertina (+1,8% a valore corrente sul 2002, escluse le vendite di libri allegati a quotidiani e periodici), circa 53mila titoli pubblicati tra novità e ristampe e 254milioni di copie stampate e immesse nei canali di vendita; un indice di lettura di libri tra la popolazione italiana (superiore ai 6 anni di età) del 41%, in leggera crescita (+1,1%), ma ancora lontano dai valori degli altri Paesi europei. Sono questi gli elementi strutturali che fotografano il comparto dell’editoria libraria e multimediale italiana nel 2003: un mercato caratterizzato da una sempre modesta velocità di crescita (1-2% a valore corrente) e che non può prescindere dallo scenario complessivo, che rimane contraddistinto da forti elementi di incertezza e da una sostanziale staticità del mercato, in parte legato al fatto che i consumi culturali (lettura di libri e giornali ma anche consumo di musica registrata o di sala, frequentazione di mostre e musei,…) non possono crescere l’uno separato dall’altro. Tutte le cifre saranno presentate nel Libro bianco dell’editoria libraria, un volume che costituirà lo strumento di lavoro da cui partire per sviluppare la discussione delle tre sessioni degli Stati generali dell’editoria (in allegato è disponibile una prima sintesi). Il commento - “Abbiamo organizzato gli Stati generali – ha chiarito il presidente Motta – partendo dalla consapevolezza dell’importanza del libro e dell’editoria nella cultura, nell’economia e nello sviluppo del paese. Se guardiamo il nostro settore all’interno della più ampia industria culturale ci accorgiamo del suo peso economico, oltre che culturale: rappresenta il 31% dei ricavi dell’industria dei contenuti (libri, giornali, musica registrata, editoria multimediale, home video, cinema ecc. Con l’esclusione della Tv, che ricava gran parte dei suoi fatturati da una fonte indiretta come la pubblicità), secondo soltanto all’insieme della stampa quotidiana e periodica, che però può sfruttare anche i ricavi pubblicitari. È questo un aspetto talvolta dimenticato, così come sottovalutato è il contributo occupazionale che deriva dall’editoria libraria, con i suoi 22mila addetti e i 70mila lavoratori della filiera. E’ partendo da qui, dai nostri elementi di forza ma anche di debolezza, che si è pensato di offrire al mondo culturale italiano, alle istituzioni che hanno responsabilità nello sviluppo del paese, alle altre imprese dell’industria della comunicazione un momento di riflessione e di approfondimento su temi che – siamo convinti – non riguardano solo noi.”.

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LO STATO DELL’EDITORIA IN ITALIA NEL PANORAMA DELL’INDUSTRIA DEI CONTENUTI CULTURALI LA FOTOGRAFIA: CIFRE, TENDENZE E TEMI A CURA DELL’UFFICIO STUDI AIE  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Il settore nel 2003: ancora in leggera crescita. Ma… 3.621 milioni di euro complessivi (libri, collezionabili, editoria elettronica, coedizioni, export) a prezzo di copertina (+1,8% a valore corrente sul 2002, escluse le vendite di libri allegati a quotidiani e periodici), circa 53mila titoli pubblicati tra novità e ristampe e 254 milioni di copie stampate e immesse nei canali di vendita; un indice di lettura di libri tra la popolazione italiana (superiore ai 6 anni di età) del 41%, in leggera crescita (+1,1%), ma ancora lontano dai valori degli altri Paesi europei. Sono questi gli elementi strutturali che fotografano il comparto dell’editoria libraria e multimediale italiana nel 2003: un mercato caratterizzato da una sempre modesta velocità di crescita (1-2% a valore corrente), che non consente nemmeno di recuperare l’inflazione reale e rischia di allontanarci dai Paesi e mercati tradizionalmente più sviluppati. All’interno di questo quadro esistono però alcune novità: la crescita dell’editoria di viaggi e turistica, dei libri a fumetti, dei libri sullo sport, dell’editoria religiosa o legata alla spiritualità, di collane e case editrici specializzate sulla salute; l’incremento della visibilità in libreria del giallo, della fantascienza e del fantasy, ecc. E ancora l’aumento di importanti best seller o la grande attenzione delle case editrici – piccole e grandi – ai fenomeni culturali, sociali, artistici, agli autori emergenti in altre letterature e paesi. Oppure il romanzo d’autore italiano, da cui viene sempre più spesso tratto un film di successo. Sono tuttavia novità che non modificano lo scenario complessivo, che rimane caratterizzato da forti elementi di incertezza e da una sostanziale staticità del mercato, in parte legato al fatto che i consumi culturali (lettura di libri e giornali ma anche consumo di musica registrata o di sala, la frequentazione di mostre e musei) non possono crescere l’uno separato dall’altro. Si legge e si potrà leggere di più (sia libri che quotidiani) solo se si creeranno le condizioni nella società civile per far crescere tutti insieme i consumi culturali. Libro e mondo dei contenuti (escluse le tv) a confronto: il libro pesa per il 31% Il mercato italiano del libro e dei prodotti multimediali non è certo marginale rispetto agli altri settori dell’industria editoriale e della comunicazione, di cui condivide la situazione di elevata instabilità e di modifica dei confini che storicamente delimitavano quest’area di business. L’industria libraria si inserisce nel più ampio settore dell’industria dei contenuti editoriali, che comprende la stampa quotidiana e periodica, gli annuari, l’editoria elettronica on line e off line, l’home video, l’editoria musicale, il cinema. E aggiungiamo anche i segmenti della formazione, delle banche dati on line e dell’e-learning. In questo ambito, i dati disponibili permettono di proporre una interpretazione sufficientemente analitica di alcuni aspetti dello scenario macroeconomico che caratterizza il settore. Premesso che non è sempre possibile effettuare raffronti puntuali e precisi (per inevitabili sovrapposizioni tra i diversi settori o per difficoltà nella comparazione delle fonti dei dati), nell’analisi si è limitato il confronto ad un gruppo di segmenti industriali più vicini a quello librario, o per le tecnologie impiegate (la stampa) o per gli sbocchi commerciali. Il comparto librario rappresenta il 31% di questo mercato (televisioni escluse). Così, dopo la stampa quotidiana e periodica (di cui però circa il 50% del fatturato deriva dai ricavi pubblicitari), il libro rappresenta il secondo settore dell’industria dei contenuti. La produzione: 53mila titoli, 254 milioni di copie. Sono troppi? Siamo il terz’ultimo Paese europeo per titoli pubblicati ogni mille abitanti Sono circa 53mila i titoli pubblicati e 254 milioni le copie stampate, con un trend sostanzialmente stabile (+2% medio annuo tra 1995 e 2003). Continua invece la riduzione (-1,5% medio annuo) nel numero di copie complessivamente prodotte. Il numero di titoli pubblicati rappresenta un indicatore importante di come il sistema editoriale percepisca l’evoluzione della domanda di lettura nel proprio mercato di riferimento: al crescere e all’articolarsi dei bisogni di lettura, di aggiornamento professionale, di studio, di evasione o di svago, di cultura, ecc. All’interno di una società non può, infatti, che corrispondere un crescente numero di titoli pubblicati dalle case editrici. 53mila titoli possono sembrare tanti, perfino troppi. È tuttavia sufficiente confrontare il rapporto del numero di titoli pubblicati per mille abitanti nei paesi dell’Europa a Quindici (i dati dei nuovi paesi non sono ancora comparabili) per scoprire che il nostro Paese segue (con i suoi 0,95 titoli pubblicati per mille abitanti) la Francia (0,97 per mille abitanti), la Germania (con 1,01), la Finlandia (con 1,26), la Svezia (con 1,45), la Spagna (con 1,60) e il Regno Unito (con 1,85 - ma i suoi editori, come quelli spagnoli, possono contare su una sorta di lingua franca che rende meno facile il raffronto). Alle nostre spalle ci sono solo il Portogallo (con 0,90) e la Grecia (con 0,62 titoli per mille abitanti). In particolare, il mercato librario italiano si colloca, nella graduatoria dei maggiori Paesi europei, sempre nella stessa posizione, crescendo di anno in anno, ma senza recuperare rispetto a quelli che lo precedono. La tiratura media diminuisce È continuata la riduzione della tiratura media, ormai scesa a 4.800 copie, best seller inclusi. Sono lontani i tempi in cui, negli anni Ottanta, raggiungeva le 8.500 copie, o il biennio 1994-1995, quando la tiratura media riprese a crescere fino a toccare, nel 1994, le 6.200 copie a titolo. In particolare, se si presta attenzione alle tirature medie delle novità, si rileva come, in sette anni, queste siano passate dalle 6mila copie per titolo del 1995 alle 4.700 del 2002. Certo è ancora impossibile stabilire se si sia in presenza di un fenomeno strutturale, in cui giocano un ruolo sia la difficoltà a conseguire allargamenti effettivi e non occasionali del mercato, sia l’innovazione delle tecnologie di stampa che rendono economiche le più basse tirature, ma è comunque un importante campanello d’allarme per il settore. Il mercato, se escludiamo il settore della narrativa di consumo e di best seller, si va sempre più caratterizzando come un insieme estremamente “puntiforme” di segmenti sempre più ristretti, fatti da poco più di un migliaio di lettori (talvolta anche meno) a fronte invece di costi tendenzialmente crescenti per l’acquisizione di diritti sui mercati stranieri, per la produzione redazionale, per la distribuzione, ecc. I prezzi: sotto il livello dell’inflazione Il 23% dei titoli complessivamente pubblicati ha un prezzo di copertina che non supera i 7,75 euro e un altro 17% i 15,50 euro. Tra l’altro, è in questa fascia d’offerta che si concentra, in termini di copie stampate, la produzione editoriale italiana: ben il 37% dei pezzi messi in commercio non supera i 7,75 euro e un altro 30% si colloca tra i 7,75 e i 15,50 euro. Il prezzo medio ponderato (calcolato alla produzione per il 2002) è di 18,52 euro (Fonte: Istat, 2003). Rispetto all’anno precedente la crescita – in un anno caratterizzato anche dal passaggio all’euro – è stata (con il + 1,3%) sensibilmente al di sotto dell’inflazione. Quasi un libro su quattro (il 23%) pubblicato in Italia è tradotto da lingue straniere L’editoria italiana è, tra le diverse editorie europee, quella più attenta a proporre autori e titoli provenienti da altre letterature e altre culture: nel 2002 il 23% (un valore pressoché identico all’anno precedente) dei titoli complessivamente pubblicati in Italia erano traduzioni da lingue straniere. Si tratta di oltre 12mila opere, corrispondenti a circa 80 milioni di copie (il 31% del totale). Dagli anni Novanta l’incidenza delle opere tradotte da lingue straniere sul totale della produzione nazionale non è mai stata inferiore al 22%, con punte che in alcuni anni sono arrivate a superare il 25% (1994) e addirittura il 30-35% delle copie stampate. L’area da cui proviene l’assoluta maggioranza dei testi tradotti è quella inglese – che con 7.900 titoli pubblicati nel 2002 copre da sola il 65% dell’offerta di titoli stranieri – seguita da quella francofona (con 1.800 titoli) e tedesca (con 1.100 opere). Mentre la tiratura media nel 2002 di un libro tradotto è di 6.600 copie, quella di un libro di autore italiano, con 4.200 copie, continua a risultare più bassa di circa il 30-35%. Il fenomeno è ancor più evidente nel settore del libro per bambini e ragazzi dove il 51% delle novità pubblicate nel 2003 (il 54% nel 2002) è composto da titoli i cui diritti sono acquistati all’estero. Anche in questo caso è l’area di lingua anglosassone il mercato di provenienza largamente predominante, con un maggior peso della Gran Bretagna (53% dei titoli importati) rispetto agli Stati Uniti (25%). Il fatto nuovo – emerso da una recente indagine condotta da Doxa per conto dell’Aie e dell’Istituto per il commercio estero – è rappresentato dal fatto che se tra 2001 e 2003 il numero di titoli acquistati dalle case editrici italiane all’estero è cresciuto del 7%, il numero di titoli venduti è aumentato del 32,2% (pur rappresentando un terzo rispetto alle importazioni). Si vendono diritti soprattutto di libri per bambini, libri illustrati, manuali, libri di argomento religioso; solo dopo vengono la narrativa e la saggistica di cultura. I libri allegati ai quotidiani I libri venduti in allegato ai giornali hanno rappresentato per il mercato italiano, a partire dal 2002, il fenomeno più dirompente per il numero delle copie vendute, tanto da contribuire in maniera determinante al riequilibrio economico dei bilanci di non pochi gruppi editoriali della carta stampata. Si tratta di un insieme di operazioni che si sono progressivamente articolate in direzione di libri per bambini, enciclopedie, opere di reference o di giardinaggio, gialli, classici (ritradotto), libri e monografie d’arte, fumetti, fino ad arrivare oggi alla “novità” proposta con il quotidiano. E per cui parlano la cifre: Nel 2001 il fenomeno, tranne che per alcune operazioni sporadiche, era completamente assente dal panorama editoriale e l’edicola stava vivendo un periodo di difficoltà relativamente alla vendita di libri. Nel 2002 le iniziative di “La Repubblica” e del “Corriere della Sera” hanno immesso attraverso questo canale di vendita qualcosa come 44 milioni di copie. Una quantità che rappresenta il 47% delle vendite dei tradizionali canali del libro, con un giro d’affari stimabile a copertina in 220 milioni di euro. Questo quadro subisce nel 2003 un’ulteriore accelerazione: si contano non meno di 19 diverse iniziative, con oltre 400 titoli proposti e oltre 62 milioni di copie vendute (forse 64 milioni, considerando le operazioni condotte da quotidiani locali di più difficile monitoraggio). Un incremento dunque del 40% nelle copie vendute, per un valore di 328 milioni di euro (+49,1% sul 2002). Queste copie si sono aggiunte ai tradizionali canali di vendita del libro di varia – che in libreria cresce del 2% a copie – che non hanno risentito, per fortuna, in analoga misura del fenomeno. Secondo un’indagine Aie, considerando il numero di italiani che hanno comprato almeno un libro, esclusi quelli scolastici e professionali - indipendentemente quindi dal canale d’acquisto (e quindi comprendendo anche i libri in edicola in vendita congiunta a quotidiani e periodici) - arriviamo a 15.900.000 persone di età superiore a 14 anni. Di questi, solo 500mila dichiarano di aver acquistato libri esclusivamente in edicola e quindi possiamo considerarli – almeno temporaneamente – acquisiti al mercato librario. Una indagine Mondadori dello scorso anno stimava in circa 850 mila - 1milione i “nuovi lettori” acquisiti dalle diverse operazioni avviate da giornali e periodici. Il dato Istat del 2002 sulla lettura – l’ultimo a oggi disponibile a livello nazionale - costituisce una conferma importante, perché il 2002 rappresenta il primo anno in cui il fenomeno delle vendite di libri allegati ai quotidiani si è manifestato in tutta la sua ampiezza. Ma questi dati sulla lettura, con il loro +1,1%, sembrerebbero dar credito all’opinione di chi ha ritenuto che, nel suo insieme, l’operazione abbia finito per far comprare e forse leggere libri a chi già era lettore, piuttosto che allargare in misura significativa il perimetro complessivo del mercato (Fonte: Istat). I lettori in Italia? Sono poco meno di 23milioni (pari al 41% della popolazione) Meno di 23 milioni di persone (22.800.000 per l’esattezza): tanti sono gli italiani, con più di 6 anni di età, che leggono “almeno un libro non scolastico” nei 12 mesi precedenti (Fonte: Istat). Rappresentano il 41% della popolazione italiana. A questo valore – che colloca l’Italia nelle ultime posizioni in Europa – possiamo aggiungere altri comportamenti di lettura, a cominciare da quella che è stata definita “lettura morbida”, che riguarda l’11% della popolazione (i “lettori morbidi”, nella definizione di Istat, sono quelle persone che dichiarano di leggere “esclusivamente” narrativa gialla, fantascienza, libri rosa, libri di genere fantasy, guide e manuali, libri di cucina e gastronomia, ecc.). Il risultato non cambia. Legge “almeno un libro” solo un italiano su due (il 52,9% della popolazione con più di 6 anni): rispetto all’anno precedente la crescita è stata dell’1,1%. Una crescita, come si vede, modesta, tanto più che, lo ricordiamo, il 2002 rappresenta il primo anno in cui il fenomeno delle vendite di libri allegati ai quotidiani si è manifestato nel nostro Paese in tutta la sua ampiezza. In termini generali, il mercato della lettura non ha subito modificazioni significative nei suoi assetti strutturali dai primi anni Novanta: La lettura è ancora donna: Il pubblico femminile continua ad essere il segmento della popolazione (giovane e meno giovane) con una propensione più elevata a leggere rispetto agli uomini e ai ragazzi. E’ il 47% di donne e ragazze a indicare di aver letto un libro nel 2002, contro il 36% degli uomini. Ci sono poco più di 13 milioni di lettrici contro i poco più di 9 milioni di lettori. Lo stesso fenomeno dei libri allegati ai quotidiani non ha portato a cambiamenti neppure nella lettura per genere: visto che il libro viene veicolato attraverso un prodotto prevalentemente maschile come il quotidiano, ci si poteva aspettare una crescita della lettura anche tra i lettori. Invece nel 2001 – prima del lancio di Biblioteca di “La Repubblica” e poi di tutte le altre iniziative che sono seguite – solo il 35% degli uomini dichiarava di aver letto almeno un libro, contro il 46% delle donne; l’anno successivo, gli uomini restavano al 35%, le donne salivano al 47%. I figli leggono più dei genitori: Se esaminiamo l'andamento della lettura nelle diverse fasce di età, vediamo che l’indice di lettura risulta superiore alla media tra le fasce di età più giovani della popolazione: è del 50% tra i bambini di 6-10 anni, del 60% degli 11-14enni. Inizia a scendere invece anche in fasce di età ancora inserite nei processi di scolarizzazione superiore o universitaria. È del 55% tra i 15-17enni, si riduce ancora tra i 18 e i 19enni (50%), è al 51% tra chi ha i 20-24 anni di età e del 48% tra chi ha 25-34 anni. Resta lo squilibrio territoriale: si passa da una diffusione della lettura di libri del 48-50% nelle regioni del Nord ovest e del Nord est al 29-32% in quelle del Sud e Isole. Un italiano su due, residente nelle regioni del Nord, legge almeno un libro (considerando anche la “lettura morbida”, i valori non si scostano di molto da quelli di altri Paesi del Centro Europa), ma fanno altrettanto solo tre italiani su dieci tra quelli residenti nel Sud e nelle Isole. Le differenze regionali sono notevolissime: legge il 28% in Sicilia e in Puglia contro il 53% del Trentino Alto Adige; il 29% della Campania contro il 50% del Piemonte; il 34% dell’Abruzzo contro il 52% in Friuli; il 34% delle Marche contro il 43% del Lazio; ecc. Si legge di più nei grandi centri urbani: si legge di più nei grandi centri urbani e meno nei piccoli e medi comuni o capoluoghi della grande provincia italiana: il tasso di lettura è del 47% nelle aree metropolitane ma scende al 41% nei piccoli comuni (fino a 2mila abitanti) e al 38-39% in quelli fino a 50mila. Un quadro da cui si evince la necessità tanto di un’azione pubblica (a livello centrale e locale) e privata di promozione della lettura, quanto di strategie più innovative nella definizione dell’offerta da parte delle aziende e dei canali commerciali, così da stimolare quelle fasce di popolazione non ancora conquistate in modo stabile alla lettura. Senza dimenticare l’educazione alla lettura, fin dal mondo della scuola, e soprattutto il ruolo che deve giocare la famiglia. Sono tutti dati che confermano la povertà del consumo di libri nel nostro paese: sono poco più di 5milioni le famiglie che avrebbero in casa una biblioteca domestica di più di due metri lineari di scaffale. E quelle che ne hanno più di otto metri sarebbero il 6,5%. Infine, molti dei lettori sono poco più che occasionali: la metà (o poco meno) di chi legge non arriva a tre libri; i forti lettori, coloro che ne leggono almeno uno al mese, non sono più 2,5-2,8milioni di persone. Tra l’altro, questi dati sulla lettura, che indicano in buona sostanza la ristrettezza del perimetro del mercato con il quale devono fare i conti editori, librai e distributori, aiuta a comprendere le difficoltà in cui si trova oggi la libreria. Dei 1.935 esercizi commerciali che possiamo in qualche modo considerare “librerie”, 820 non hanno più di 100 mq di superficie (e quindi anche meno titoli, autori, case editrici tra cui il lettore può scegliere cosa leggere e comprare). Solo 290 hanno una superficie di vendita superiore a 300 mq e i megastore sono poco più dell’1%! La lettura dei bambini cresce. Ma… Basta guardare ai dati per sfatare il luogo comune che i bambini non leggono: nel 2003 il 65% dei bambini tra 5 e 13 anni di età aveva letto, nei 12 mesi precedenti, almeno un libro non scolastico. Siamo, in media, di 15-16 punti percentuali al di sopra di quanto legge la popolazione adulta (genitori dei bambini compresi) (Fonte: Doxa Junior). Anche qui si possono segnalare alcuni elementi strutturali: leggono più le bambine dei bimbi: rispettivamente il 47% contro il 44% tra i 6-10 anni e il 65% contro il 56% dagli 11 ai 14 anni (Fonte: Istat); leggono di più i bambini che risiedono nelle regioni del Nord (61% nel Nord ovest, 64% nel Nord est) che nel Sud (30%), Isole (33%), ma anche nelle regioni centrali (50%; Fonte: Istat). In realtà la diffusione della lettura tra i bambini negli ultimi anni mostra un andamento particolare. A una crescita, che era iniziata nella seconda metà degli anni Ottanta, e che raggiunge il 70-71% alla fine del decennio scorso, è subentrato un andamento molto più discontinuo, senza più raggiungere quel valore conseguito ormai sei anni fa. Questo significa un perimetro del mercato di poco più di 3milioni di bambini e tendenzialmente in calo. È vero che oggi i 5-13enni sono pari a 4,9 milioni mentre nel 1997 erano oltre 5 milioni (-5%), ma si è ridotto, e con maggior rapidità, il perimetro del mercato rappresentato dai lettori: nello stesso arco di anni il calo è stato del 13%. Tra l’altro, se nel 1997 chi leggeva, leggeva in media 2,6 libri a testa, oggi siamo a 2,1. Il secondo fattore su cui richiamare l’attenzione è che all’interno del particolare segmento della popolazione italiana che sta frequentando la scuola dell’obbligo c’è almeno un 30% di bambini che non legge alcun libro oltre quelli scolastici. Questo, per dare l’ordine di grandezza, significa nel 2003 oltre 1,7 milioni di bambini non lettori che frequentavano la scuola elementare o media inferiore. E questo chiama in causa il ruolo della scuola (e quindi gli strumenti e le risorse a cominciare dalle biblioteche) nel costruire un rapporto tra bambino e lettura di libri come momento positivo e di crescita. A sua volta la lettura di libri si inserisce all’interno dei più generali processi di consumo culturale: i bambini italiani – ce lo dice la stessa Doxa Junior – abitano in case con pochi libri, ma fortemente tecnologizzate. Il 94% delle famiglie ha un videoregistratore, che oltre la metà dei bambini (53%) usa almeno una volta alla settimana; il 19% ha lettori di Dvd; il 58% ha una consolle per videogiochi; il 63% ha un personal computer, un valore più che raddoppiato dal ‘97 (quando era il 29%) ad oggi. Soprattutto, il 48% dei bambini usa il pc in casa (molto meno a scuola: solo il 15%) e per vari scopi: per giocare (39%), per studio (19%), per disegnare (15%), per scrivere testi (15%), per guardare cd rom (14%). Se il 63% dei bambini abita in famiglie con un personal computer, nel 40% dei casi dispone anche di un collegamento a Internet e il 15% naviga abitualmente. Percentuali elevate si hanno già con i 10-11enni: 45% di collegamenti e 20% di utilizzatori. Per i 12-13enni si sale al 48% di collegamenti e al 35% di utilizzatori. Infine, oltre un terzo (38%) usa abitualmente il telefono cellulare proprio o di altri e il 27% lo possiede personalmente (23% l’anno prima): fra i ragazzi che hanno un cellulare il 76% lo usa per inviare e ricevere Sms. Aspetti che chiamano in causa il ruolo della famiglia nel favorire o meno un rapporto tra bambino e libro. Tanto più che solo la metà delle famiglie italiane (50%) con figli tra 0 e 14 anni, indica di aver acquistato direttamente, o comunque di aver ricevuto per regalo, almeno un libro per i loro figli (Fonte: Acnielsencra, per Aie). L’anno precedente questo valore riguardava il 54% delle famiglie. Anche qui il fenomeno non è omogeneo a livello territoriale: nelle regioni del Nord ovest si concentra il 34% delle famiglie che acquistano libri contro il 24% nel Nord est, il 15% nel Centro e il 28% nel Sud e isole. Se guardiamo al titolo di studio più elevato presente in famiglia tra i genitori, vediamo come il settore continua a portarsi dietro i tradizionali ritardi storici del nostro Paese: non è un caso che il 57% del mercato del libro per ragazzi sia costituito da genitori in possesso di laurea o di diploma di scuola media superiore (Fonte: Acnielsencra per Aie) e ciò chiama in causa, ancora una volta, il ruolo della scuola, priva di biblioteche scolastiche e di una coerente politica di promozione del “piacere di leggere”, ma anche di utilizzo del libro come strumento di lavoro in cui trovare informazioni che servono nella vita quotidiana (professionale, ma non solo) e la sua incapacità nel colmare i ritardi derivanti da contesti culturali meno favorevoli in famiglia. Gli altri consumi culturali I bassi indici di lettura dei libri, e della stampa quotidiana (parzialmente di quella periodica), sono solamente un aspetto di un più generale scarso livello di consumi culturali degli italiani, che leggono pochi libri ma ascoltano anche poca musica registrata, frequentano poco le mostre d’arte (che non diventino fenomeni e occasioni mediatiche) e ancor meno musei e collezioni permanenti, concerti di sala, teatro, ecc. Vediamo alcuni dati relativi a questi altri settori: Nel 2002 si sono registrati 15.820.000 ingressi nei musei: il 39% a gallerie d’arte antica o contemporanea, il 33% ad aree archeologiche e il 28% a circuiti museali. Complessivamente meno di un italiano su tre (il 28%) dichiara di visitare nel corso dell’anno – vacanze e week-end compresi – un museo, una galleria d’arte, una mostra, uno scavo archeologico. Sono ancora peggiori i dati relativi al teatro e ai concerti: appena il 19% della popolazione ha frequentato uno spettacolo teatrale nel 2002. Il 9% ha seguito concerti di musica classica e un altro 19% altri concerti. Un po’ meglio, ma non di molto, è l’andamento del cinema di sala, anche se solo un italiano su due ha fatto il suo ingresso in una sala cinematografica. Tra l’altro tutti questi consumi culturali presentano una forte connotazione territoriale: più elevati nelle regioni del Nord, notevolmente più bassi in quelle del Sud e delle Isole. Ad esempio se il 28% della popolazione residente nelle regioni del Nord ha visitato un museo, il valore scende al 19% per quelle del Mezzogiorno; da un 10% di frequentatori di concerti di musica classica delle regioni settentrionali si passa al 7% di quelle meridionali; ecc. Se gli italiani non sono un popolo di lettori, sono ancor meno un popolo che consuma musica registrata quando non viene scaricata gratuitamente da Internet o acquistata illegalmente. E questo pone una serie di problematiche a quelle librerie (di catena, ma non solo) che, in alcune realtà, hanno puntato ad una integrazione in termini di assortimento (libri più musica registrata) per molti aspetti congruente dal punto di vista merceologico e del profilo del pubblico. I dati relativi al consumo di musica di sala e di concerti che abbiamo citato poco sopra aiutano a inquadrare la situazione generale che caratterizza poi il mercato musicale nel nostro Paese: nel 2003 si è avuto un calo dell’8% a volume (e del 7,7% a valore) rispetto al periodo precedente. Se nel 1999 vennero venduti 53.205.000 pezzi (cd musicali, vinile, ecc.) lo scorso anno ne sono stati venduti 36.248.000 (Fonte: Fimi). Solo il dvd musicale appare in controtendenza - visto che si è passati dai 362mila pezzi venduti nel 2002 a 1.131.000 dello scorso anno (+212%) - ma non tale da cambiare il quadro complessivo del settore. Soprattutto è sui “singoli” che pesa la concorrenza della pirateria on line, che fa registrare un – 12% (contro il 7% degli album). Come si vede, i consumi culturali – dalla lettura dei libri a quella dei giornali (39% di lettori nel giorno medio; Fonte: Audipress), sino alla frequentazione di mostre e musei, di concerti e al consumo di musica o di cinema (di sala ma anche registrato, ecc.) – sono tra loro fortemente intrecciati: uno non cresce se non cresce l’altro. Sono intrecciati lungo il percorso di crescita della persona: dalla scuola alla vita adulta. E sono intrecciati tra loro. Ma soprattutto rileviamo da molte indagini che anche il consumo delle nuove tecnologie – che non sia il telefonino o l’uso della posta elettronica – è più alto e diffuso in quegli stessi paesi europei in cui sono più alti, ancora una volta, gli indici di lettura dei libri e dei giornali.  
   
   
LO STATO DELL’EDITORIA IN ITALIA NEL PANORAMA DELL’INDUSTRIA DEI CONTENUTI CULTURALI LA FOTOGRAFIA: CIFRE, TENDENZE E TEMI A CURA DELL’UFFICIO STUDI AIE  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Il settore nel 2003: ancora in leggera crescita. Ma… 3.621 milioni di euro complessivi (libri, collezionabili, editoria elettronica, coedizioni, export) a prezzo di copertina (+1,8% a valore corrente sul 2002, escluse le vendite di libri allegati a quotidiani e periodici), circa 53mila titoli pubblicati tra novità e ristampe e 254 milioni di copie stampate e immesse nei canali di vendita; un indice di lettura di libri tra la popolazione italiana (superiore ai 6 anni di età) del 41%, in leggera crescita (+1,1%), ma ancora lontano dai valori degli altri Paesi europei. Sono questi gli elementi strutturali che fotografano il comparto dell’editoria libraria e multimediale italiana nel 2003: un mercato caratterizzato da una sempre modesta velocità di crescita (1-2% a valore corrente), che non consente nemmeno di recuperare l’inflazione reale e rischia di allontanarci dai Paesi e mercati tradizionalmente più sviluppati. All’interno di questo quadro esistono però alcune novità: la crescita dell’editoria di viaggi e turistica, dei libri a fumetti, dei libri sullo sport, dell’editoria religiosa o legata alla spiritualità, di collane e case editrici specializzate sulla salute; l’incremento della visibilità in libreria del giallo, della fantascienza e del fantasy, ecc. E ancora l’aumento di importanti best seller o la grande attenzione delle case editrici – piccole e grandi – ai fenomeni culturali, sociali, artistici, agli autori emergenti in altre letterature e paesi. Oppure il romanzo d’autore italiano, da cui viene sempre più spesso tratto un film di successo. Sono tuttavia novità che non modificano lo scenario complessivo, che rimane caratterizzato da forti elementi di incertezza e da una sostanziale staticità del mercato, in parte legato al fatto che i consumi culturali (lettura di libri e giornali ma anche consumo di musica registrata o di sala, la frequentazione di mostre e musei) non possono crescere l’uno separato dall’altro. Si legge e si potrà leggere di più (sia libri che quotidiani) solo se si creeranno le condizioni nella società civile per far crescere tutti insieme i consumi culturali. Libro e mondo dei contenuti (escluse le tv) a confronto: il libro pesa per il 31% Il mercato italiano del libro e dei prodotti multimediali non è certo marginale rispetto agli altri settori dell’industria editoriale e della comunicazione, di cui condivide la situazione di elevata instabilità e di modifica dei confini che storicamente delimitavano quest’area di business. L’industria libraria si inserisce nel più ampio settore dell’industria dei contenuti editoriali, che comprende la stampa quotidiana e periodica, gli annuari, l’editoria elettronica on line e off line, l’home video, l’editoria musicale, il cinema. E aggiungiamo anche i segmenti della formazione, delle banche dati on line e dell’e-learning. In questo ambito, i dati disponibili permettono di proporre una interpretazione sufficientemente analitica di alcuni aspetti dello scenario macroeconomico che caratterizza il settore. Premesso che non è sempre possibile effettuare raffronti puntuali e precisi (per inevitabili sovrapposizioni tra i diversi settori o per difficoltà nella comparazione delle fonti dei dati), nell’analisi si è limitato il confronto ad un gruppo di segmenti industriali più vicini a quello librario, o per le tecnologie impiegate (la stampa) o per gli sbocchi commerciali. Il comparto librario rappresenta il 31% di questo mercato (televisioni escluse). Così, dopo la stampa quotidiana e periodica (di cui però circa il 50% del fatturato deriva dai ricavi pubblicitari), il libro rappresenta il secondo settore dell’industria dei contenuti. La produzione: 53mila titoli, 254 milioni di copie. Sono troppi? Siamo il terz’ultimo Paese europeo per titoli pubblicati ogni mille abitanti Sono circa 53mila i titoli pubblicati e 254 milioni le copie stampate, con un trend sostanzialmente stabile (+2% medio annuo tra 1995 e 2003). Continua invece la riduzione (-1,5% medio annuo) nel numero di copie complessivamente prodotte. Il numero di titoli pubblicati rappresenta un indicatore importante di come il sistema editoriale percepisca l’evoluzione della domanda di lettura nel proprio mercato di riferimento: al crescere e all’articolarsi dei bisogni di lettura, di aggiornamento professionale, di studio, di evasione o di svago, di cultura, ecc. All’interno di una società non può, infatti, che corrispondere un crescente numero di titoli pubblicati dalle case editrici. 53mila titoli possono sembrare tanti, perfino troppi. È tuttavia sufficiente confrontare il rapporto del numero di titoli pubblicati per mille abitanti nei paesi dell’Europa a Quindici (i dati dei nuovi paesi non sono ancora comparabili) per scoprire che il nostro Paese segue (con i suoi 0,95 titoli pubblicati per mille abitanti) la Francia (0,97 per mille abitanti), la Germania (con 1,01), la Finlandia (con 1,26), la Svezia (con 1,45), la Spagna (con 1,60) e il Regno Unito (con 1,85 - ma i suoi editori, come quelli spagnoli, possono contare su una sorta di lingua franca che rende meno facile il raffronto). Alle nostre spalle ci sono solo il Portogallo (con 0,90) e la Grecia (con 0,62 titoli per mille abitanti). In particolare, il mercato librario italiano si colloca, nella graduatoria dei maggiori Paesi europei, sempre nella stessa posizione, crescendo di anno in anno, ma senza recuperare rispetto a quelli che lo precedono. La tiratura media diminuisce È continuata la riduzione della tiratura media, ormai scesa a 4.800 copie, best seller inclusi. Sono lontani i tempi in cui, negli anni Ottanta, raggiungeva le 8.500 copie, o il biennio 1994-1995, quando la tiratura media riprese a crescere fino a toccare, nel 1994, le 6.200 copie a titolo. In particolare, se si presta attenzione alle tirature medie delle novità, si rileva come, in sette anni, queste siano passate dalle 6mila copie per titolo del 1995 alle 4.700 del 2002. Certo è ancora impossibile stabilire se si sia in presenza di un fenomeno strutturale, in cui giocano un ruolo sia la difficoltà a conseguire allargamenti effettivi e non occasionali del mercato, sia l’innovazione delle tecnologie di stampa che rendono economiche le più basse tirature, ma è comunque un importante campanello d’allarme per il settore. Il mercato, se escludiamo il settore della narrativa di consumo e di best seller, si va sempre più caratterizzando come un insieme estremamente “puntiforme” di segmenti sempre più ristretti, fatti da poco più di un migliaio di lettori (talvolta anche meno) a fronte invece di costi tendenzialmente crescenti per l’acquisizione di diritti sui mercati stranieri, per la produzione redazionale, per la distribuzione, ecc. I prezzi: sotto il livello dell’inflazione Il 23% dei titoli complessivamente pubblicati ha un prezzo di copertina che non supera i 7,75 euro e un altro 17% i 15,50 euro. Tra l’altro, è in questa fascia d’offerta che si concentra, in termini di copie stampate, la produzione editoriale italiana: ben il 37% dei pezzi messi in commercio non supera i 7,75 euro e un altro 30% si colloca tra i 7,75 e i 15,50 euro. Il prezzo medio ponderato (calcolato alla produzione per il 2002) è di 18,52 euro (Fonte: Istat, 2003). Rispetto all’anno precedente la crescita – in un anno caratterizzato anche dal passaggio all’euro – è stata (con il + 1,3%) sensibilmente al di sotto dell’inflazione. Quasi un libro su quattro (il 23%) pubblicato in Italia è tradotto da lingue straniere L’editoria italiana è, tra le diverse editorie europee, quella più attenta a proporre autori e titoli provenienti da altre letterature e altre culture: nel 2002 il 23% (un valore pressoché identico all’anno precedente) dei titoli complessivamente pubblicati in Italia erano traduzioni da lingue straniere. Si tratta di oltre 12mila opere, corrispondenti a circa 80 milioni di copie (il 31% del totale). Dagli anni Novanta l’incidenza delle opere tradotte da lingue straniere sul totale della produzione nazionale non è mai stata inferiore al 22%, con punte che in alcuni anni sono arrivate a superare il 25% (1994) e addirittura il 30-35% delle copie stampate. L’area da cui proviene l’assoluta maggioranza dei testi tradotti è quella inglese – che con 7.900 titoli pubblicati nel 2002 copre da sola il 65% dell’offerta di titoli stranieri – seguita da quella francofona (con 1.800 titoli) e tedesca (con 1.100 opere). Mentre la tiratura media nel 2002 di un libro tradotto è di 6.600 copie, quella di un libro di autore italiano, con 4.200 copie, continua a risultare più bassa di circa il 30-35%. Il fenomeno è ancor più evidente nel settore del libro per bambini e ragazzi dove il 51% delle novità pubblicate nel 2003 (il 54% nel 2002) è composto da titoli i cui diritti sono acquistati all’estero. Anche in questo caso è l’area di lingua anglosassone il mercato di provenienza largamente predominante, con un maggior peso della Gran Bretagna (53% dei titoli importati) rispetto agli Stati Uniti (25%). Il fatto nuovo – emerso da una recente indagine condotta da Doxa per conto dell’Aie e dell’Istituto per il commercio estero – è rappresentato dal fatto che se tra 2001 e 2003 il numero di titoli acquistati dalle case editrici italiane all’estero è cresciuto del 7%, il numero di titoli venduti è aumentato del 32,2% (pur rappresentando un terzo rispetto alle importazioni). Si vendono diritti soprattutto di libri per bambini, libri illustrati, manuali, libri di argomento religioso; solo dopo vengono la narrativa e la saggistica di cultura. I libri allegati ai quotidiani I libri venduti in allegato ai giornali hanno rappresentato per il mercato italiano, a partire dal 2002, il fenomeno più dirompente per il numero delle copie vendute, tanto da contribuire in maniera determinante al riequilibrio economico dei bilanci di non pochi gruppi editoriali della carta stampata. Si tratta di un insieme di operazioni che si sono progressivamente articolate in direzione di libri per bambini, enciclopedie, opere di reference o di giardinaggio, gialli, classici (ritradotto), libri e monografie d’arte, fumetti, fino ad arrivare oggi alla “novità” proposta con il quotidiano. E per cui parlano la cifre: Nel 2001 il fenomeno, tranne che per alcune operazioni sporadiche, era completamente assente dal panorama editoriale e l’edicola stava vivendo un periodo di difficoltà relativamente alla vendita di libri. Nel 2002 le iniziative di “La Repubblica” e del “Corriere della Sera” hanno immesso attraverso questo canale di vendita qualcosa come 44 milioni di copie. Una quantità che rappresenta il 47% delle vendite dei tradizionali canali del libro, con un giro d’affari stimabile a copertina in 220 milioni di euro. Questo quadro subisce nel 2003 un’ulteriore accelerazione: si contano non meno di 19 diverse iniziative, con oltre 400 titoli proposti e oltre 62 milioni di copie vendute (forse 64 milioni, considerando le operazioni condotte da quotidiani locali di più difficile monitoraggio). Un incremento dunque del 40% nelle copie vendute, per un valore di 328 milioni di euro (+49,1% sul 2002). Queste copie si sono aggiunte ai tradizionali canali di vendita del libro di varia – che in libreria cresce del 2% a copie – che non hanno risentito, per fortuna, in analoga misura del fenomeno. Secondo un’indagine Aie, considerando il numero di italiani che hanno comprato almeno un libro, esclusi quelli scolastici e professionali - indipendentemente quindi dal canale d’acquisto (e quindi comprendendo anche i libri in edicola in vendita congiunta a quotidiani e periodici) - arriviamo a 15.900.000 persone di età superiore a 14 anni. Di questi, solo 500mila dichiarano di aver acquistato libri esclusivamente in edicola e quindi possiamo considerarli – almeno temporaneamente – acquisiti al mercato librario. Una indagine Mondadori dello scorso anno stimava in circa 850 mila - 1milione i “nuovi lettori” acquisiti dalle diverse operazioni avviate da giornali e periodici. Il dato Istat del 2002 sulla lettura – l’ultimo a oggi disponibile a livello nazionale - costituisce una conferma importante, perché il 2002 rappresenta il primo anno in cui il fenomeno delle vendite di libri allegati ai quotidiani si è manifestato in tutta la sua ampiezza. Ma questi dati sulla lettura, con il loro +1,1%, sembrerebbero dar credito all’opinione di chi ha ritenuto che, nel suo insieme, l’operazione abbia finito per far comprare e forse leggere libri a chi già era lettore, piuttosto che allargare in misura significativa il perimetro complessivo del mercato (Fonte: Istat). I lettori in Italia? Sono poco meno di 23milioni (pari al 41% della popolazione) Meno di 23 milioni di persone (22.800.000 per l’esattezza): tanti sono gli italiani, con più di 6 anni di età, che leggono “almeno un libro non scolastico” nei 12 mesi precedenti (Fonte: Istat). Rappresentano il 41% della popolazione italiana. A questo valore – che colloca l’Italia nelle ultime posizioni in Europa – possiamo aggiungere altri comportamenti di lettura, a cominciare da quella che è stata definita “lettura morbida”, che riguarda l’11% della popolazione (i “lettori morbidi”, nella definizione di Istat, sono quelle persone che dichiarano di leggere “esclusivamente” narrativa gialla, fantascienza, libri rosa, libri di genere fantasy, guide e manuali, libri di cucina e gastronomia, ecc.). Il risultato non cambia. Legge “almeno un libro” solo un italiano su due (il 52,9% della popolazione con più di 6 anni): rispetto all’anno precedente la crescita è stata dell’1,1%. Una crescita, come si vede, modesta, tanto più che, lo ricordiamo, il 2002 rappresenta il primo anno in cui il fenomeno delle vendite di libri allegati ai quotidiani si è manifestato nel nostro Paese in tutta la sua ampiezza. In termini generali, il mercato della lettura non ha subito modificazioni significative nei suoi assetti strutturali dai primi anni Novanta: La lettura è ancora donna: Il pubblico femminile continua ad essere il segmento della popolazione (giovane e meno giovane) con una propensione più elevata a leggere rispetto agli uomini e ai ragazzi. E’ il 47% di donne e ragazze a indicare di aver letto un libro nel 2002, contro il 36% degli uomini. Ci sono poco più di 13 milioni di lettrici contro i poco più di 9 milioni di lettori. Lo stesso fenomeno dei libri allegati ai quotidiani non ha portato a cambiamenti neppure nella lettura per genere: visto che il libro viene veicolato attraverso un prodotto prevalentemente maschile come il quotidiano, ci si poteva aspettare una crescita della lettura anche tra i lettori. Invece nel 2001 – prima del lancio di Biblioteca di “La Repubblica” e poi di tutte le altre iniziative che sono seguite – solo il 35% degli uomini dichiarava di aver letto almeno un libro, contro il 46% delle donne; l’anno successivo, gli uomini restavano al 35%, le donne salivano al 47%. I figli leggono più dei genitori: Se esaminiamo l'andamento della lettura nelle diverse fasce di età, vediamo che l’indice di lettura risulta superiore alla media tra le fasce di età più giovani della popolazione: è del 50% tra i bambini di 6-10 anni, del 60% degli 11-14enni. Inizia a scendere invece anche in fasce di età ancora inserite nei processi di scolarizzazione superiore o universitaria. È del 55% tra i 15-17enni, si riduce ancora tra i 18 e i 19enni (50%), è al 51% tra chi ha i 20-24 anni di età e del 48% tra chi ha 25-34 anni. Resta lo squilibrio territoriale: si passa da una diffusione della lettura di libri del 48-50% nelle regioni del Nord ovest e del Nord est al 29-32% in quelle del Sud e Isole. Un italiano su due, residente nelle regioni del Nord, legge almeno un libro (considerando anche la “lettura morbida”, i valori non si scostano di molto da quelli di altri Paesi del Centro Europa), ma fanno altrettanto solo tre italiani su dieci tra quelli residenti nel Sud e nelle Isole. Le differenze regionali sono notevolissime: legge il 28% in Sicilia e in Puglia contro il 53% del Trentino Alto Adige; il 29% della Campania contro il 50% del Piemonte; il 34% dell’Abruzzo contro il 52% in Friuli; il 34% delle Marche contro il 43% del Lazio; ecc. Si legge di più nei grandi centri urbani: si legge di più nei grandi centri urbani e meno nei piccoli e medi comuni o capoluoghi della grande provincia italiana: il tasso di lettura è del 47% nelle aree metropolitane ma scende al 41% nei piccoli comuni (fino a 2mila abitanti) e al 38-39% in quelli fino a 50mila. Un quadro da cui si evince la necessità tanto di un’azione pubblica (a livello centrale e locale) e privata di promozione della lettura, quanto di strategie più innovative nella definizione dell’offerta da parte delle aziende e dei canali commerciali, così da stimolare quelle fasce di popolazione non ancora conquistate in modo stabile alla lettura. Senza dimenticare l’educazione alla lettura, fin dal mondo della scuola, e soprattutto il ruolo che deve giocare la famiglia. Sono tutti dati che confermano la povertà del consumo di libri nel nostro paese: sono poco più di 5milioni le famiglie che avrebbero in casa una biblioteca domestica di più di due metri lineari di scaffale. E quelle che ne hanno più di otto metri sarebbero il 6,5%. Infine, molti dei lettori sono poco più che occasionali: la metà (o poco meno) di chi legge non arriva a tre libri; i forti lettori, coloro che ne leggono almeno uno al mese, non sono più 2,5-2,8milioni di persone. Tra l’altro, questi dati sulla lettura, che indicano in buona sostanza la ristrettezza del perimetro del mercato con il quale devono fare i conti editori, librai e distributori, aiuta a comprendere le difficoltà in cui si trova oggi la libreria. Dei 1.935 esercizi commerciali che possiamo in qualche modo considerare “librerie”, 820 non hanno più di 100 mq di superficie (e quindi anche meno titoli, autori, case editrici tra cui il lettore può scegliere cosa leggere e comprare). Solo 290 hanno una superficie di vendita superiore a 300 mq e i megastore sono poco più dell’1%! La lettura dei bambini cresce. Ma… Basta guardare ai dati per sfatare il luogo comune che i bambini non leggono: nel 2003 il 65% dei bambini tra 5 e 13 anni di età aveva letto, nei 12 mesi precedenti, almeno un libro non scolastico. Siamo, in media, di 15-16 punti percentuali al di sopra di quanto legge la popolazione adulta (genitori dei bambini compresi) (Fonte: Doxa Junior). Anche qui si possono segnalare alcuni elementi strutturali: leggono più le bambine dei bimbi: rispettivamente il 47% contro il 44% tra i 6-10 anni e il 65% contro il 56% dagli 11 ai 14 anni (Fonte: Istat); leggono di più i bambini che risiedono nelle regioni del Nord (61% nel Nord ovest, 64% nel Nord est) che nel Sud (30%), Isole (33%), ma anche nelle regioni centrali (50%; Fonte: Istat). In realtà la diffusione della lettura tra i bambini negli ultimi anni mostra un andamento particolare. A una crescita, che era iniziata nella seconda metà degli anni Ottanta, e che raggiunge il 70-71% alla fine del decennio scorso, è subentrato un andamento molto più discontinuo, senza più raggiungere quel valore conseguito ormai sei anni fa. Questo significa un perimetro del mercato di poco più di 3milioni di bambini e tendenzialmente in calo. È vero che oggi i 5-13enni sono pari a 4,9 milioni mentre nel 1997 erano oltre 5 milioni (-5%), ma si è ridotto, e con maggior rapidità, il perimetro del mercato rappresentato dai lettori: nello stesso arco di anni il calo è stato del 13%. Tra l’altro, se nel 1997 chi leggeva, leggeva in media 2,6 libri a testa, oggi siamo a 2,1. Il secondo fattore su cui richiamare l’attenzione è che all’interno del particolare segmento della popolazione italiana che sta frequentando la scuola dell’obbligo c’è almeno un 30% di bambini che non legge alcun libro oltre quelli scolastici. Questo, per dare l’ordine di grandezza, significa nel 2003 oltre 1,7 milioni di bambini non lettori che frequentavano la scuola elementare o media inferiore. E questo chiama in causa il ruolo della scuola (e quindi gli strumenti e le risorse a cominciare dalle biblioteche) nel costruire un rapporto tra bambino e lettura di libri come momento positivo e di crescita. A sua volta la lettura di libri si inserisce all’interno dei più generali processi di consumo culturale: i bambini italiani – ce lo dice la stessa Doxa Junior – abitano in case con pochi libri, ma fortemente tecnologizzate. Il 94% delle famiglie ha un videoregistratore, che oltre la metà dei bambini (53%) usa almeno una volta alla settimana; il 19% ha lettori di Dvd; il 58% ha una consolle per videogiochi; il 63% ha un personal computer, un valore più che raddoppiato dal ‘97 (quando era il 29%) ad oggi. Soprattutto, il 48% dei bambini usa il pc in casa (molto meno a scuola: solo il 15%) e per vari scopi: per giocare (39%), per studio (19%), per disegnare (15%), per scrivere testi (15%), per guardare cd rom (14%). Se il 63% dei bambini abita in famiglie con un personal computer, nel 40% dei casi dispone anche di un collegamento a Internet e il 15% naviga abitualmente. Percentuali elevate si hanno già con i 10-11enni: 45% di collegamenti e 20% di utilizzatori. Per i 12-13enni si sale al 48% di collegamenti e al 35% di utilizzatori. Infine, oltre un terzo (38%) usa abitualmente il telefono cellulare proprio o di altri e il 27% lo possiede personalmente (23% l’anno prima): fra i ragazzi che hanno un cellulare il 76% lo usa per inviare e ricevere Sms. Aspetti che chiamano in causa il ruolo della famiglia nel favorire o meno un rapporto tra bambino e libro. Tanto più che solo la metà delle famiglie italiane (50%) con figli tra 0 e 14 anni, indica di aver acquistato direttamente, o comunque di aver ricevuto per regalo, almeno un libro per i loro figli (Fonte: Acnielsencra, per Aie). L’anno precedente questo valore riguardava il 54% delle famiglie. Anche qui il fenomeno non è omogeneo a livello territoriale: nelle regioni del Nord ovest si concentra il 34% delle famiglie che acquistano libri contro il 24% nel Nord est, il 15% nel Centro e il 28% nel Sud e isole. Se guardiamo al titolo di studio più elevato presente in famiglia tra i genitori, vediamo come il settore continua a portarsi dietro i tradizionali ritardi storici del nostro Paese: non è un caso che il 57% del mercato del libro per ragazzi sia costituito da genitori in possesso di laurea o di diploma di scuola media superiore (Fonte: Acnielsencra per Aie) e ciò chiama in causa, ancora una volta, il ruolo della scuola, priva di biblioteche scolastiche e di una coerente politica di promozione del “piacere di leggere”, ma anche di utilizzo del libro come strumento di lavoro in cui trovare informazioni che servono nella vita quotidiana (professionale, ma non solo) e la sua incapacità nel colmare i ritardi derivanti da contesti culturali meno favorevoli in famiglia. Gli altri consumi culturali I bassi indici di lettura dei libri, e della stampa quotidiana (parzialmente di quella periodica), sono solamente un aspetto di un più generale scarso livello di consumi culturali degli italiani, che leggono pochi libri ma ascoltano anche poca musica registrata, frequentano poco le mostre d’arte (che non diventino fenomeni e occasioni mediatiche) e ancor meno musei e collezioni permanenti, concerti di sala, teatro, ecc. Vediamo alcuni dati relativi a questi altri settori: Nel 2002 si sono registrati 15.820.000 ingressi nei musei: il 39% a gallerie d’arte antica o contemporanea, il 33% ad aree archeologiche e il 28% a circuiti museali. Complessivamente meno di un italiano su tre (il 28%) dichiara di visitare nel corso dell’anno – vacanze e week-end compresi – un museo, una galleria d’arte, una mostra, uno scavo archeologico. Sono ancora peggiori i dati relativi al teatro e ai concerti: appena il 19% della popolazione ha frequentato uno spettacolo teatrale nel 2002. Il 9% ha seguito concerti di musica classica e un altro 19% altri concerti. Un po’ meglio, ma non di molto, è l’andamento del cinema di sala, anche se solo un italiano su due ha fatto il suo ingresso in una sala cinematografica. Tra l’altro tutti questi consumi culturali presentano una forte connotazione territoriale: più elevati nelle regioni del Nord, notevolmente più bassi in quelle del Sud e delle Isole. Ad esempio se il 28% della popolazione residente nelle regioni del Nord ha visitato un museo, il valore scende al 19% per quelle del Mezzogiorno; da un 10% di frequentatori di concerti di musica classica delle regioni settentrionali si passa al 7% di quelle meridionali; ecc. Se gli italiani non sono un popolo di lettori, sono ancor meno un popolo che consuma musica registrata quando non viene scaricata gratuitamente da Internet o acquistata illegalmente. E questo pone una serie di problematiche a quelle librerie (di catena, ma non solo) che, in alcune realtà, hanno puntato ad una integrazione in termini di assortimento (libri più musica registrata) per molti aspetti congruente dal punto di vista merceologico e del profilo del pubblico. I dati relativi al consumo di musica di sala e di concerti che abbiamo citato poco sopra aiutano a inquadrare la situazione generale che caratterizza poi il mercato musicale nel nostro Paese: nel 2003 si è avuto un calo dell’8% a volume (e del 7,7% a valore) rispetto al periodo precedente. Se nel 1999 vennero venduti 53.205.000 pezzi (cd musicali, vinile, ecc.) lo scorso anno ne sono stati venduti 36.248.000 (Fonte: Fimi). Solo il dvd musicale appare in controtendenza - visto che si è passati dai 362mila pezzi venduti nel 2002 a 1.131.000 dello scorso anno (+212%) - ma non tale da cambiare il quadro complessivo del settore. Soprattutto è sui “singoli” che pesa la concorrenza della pirateria on line, che fa registrare un – 12% (contro il 7% degli album). Come si vede, i consumi culturali – dalla lettura dei libri a quella dei giornali (39% di lettori nel giorno medio; Fonte: Audipress), sino alla frequentazione di mostre e musei, di concerti e al consumo di musica o di cinema (di sala ma anche registrato, ecc.) – sono tra loro fortemente intrecciati: uno non cresce se non cresce l’altro. Sono intrecciati lungo il percorso di crescita della persona: dalla scuola alla vita adulta. E sono intrecciati tra loro. Ma soprattutto rileviamo da molte indagini che anche il consumo delle nuove tecnologie – che non sia il telefonino o l’uso della posta elettronica – è più alto e diffuso in quegli stessi paesi europei in cui sono più alti, ancora una volta, gli indici di lettura dei libri e dei giornali.  
   
   
LIBRO BIANCO EDITORIA SINTESI TABELLE  
 
Vendite a prezzo di copertina e per canale di libri, cd rom, servizi Valori in milioni di euro e in percentuale
2001 2002 2003
Euro Euro % Euro Euro % Euro Euro D%
Libreria e cartolibreria: 1.702,2 48,5 1.720,6 1.759,0 +2,2 %
- Scolastico di adozione 640,7 18,2 642,0 652,0 +1,6 %
- Varia, Stm, universitario 885,4 25,2 901,3 925,0 +2,6 %
- Metà prezzo 68,8 2,0 70,2 73,0 +4,0 %
- cd rom 28,3 0,8 30,0 31,0 +3,3%
- Non book 19,0 0,5 19,8 23,0 +16,2%
- Vendita a enti, biblioteche 60,0 1,7 57,3 55,0 -4,0 %
Grande distribuzione: 202,5 5,6 201,4 205,0 +1,8 %
- Libri varia adulti e ragazzi 185,5 5,1 186,3 195,0 +4,7 %
- cd-rom 17,0 0,5 15,1 10,0 -33,8%
Edicola: 420,5 12,0 422,1 408,7
- Libri varia adulti e ragazzi1 39,0 1,1 36,7 34,7 -5,4%
- Fascicoli con supporti allegati 342,0 9,7 347,1 339,0 -2,3%
- cd rom 39,5 1,1 38,3 35,0 -8,6 %
Vendite di libri fiere 16,0 0,5 15,9 18,0 +13,2%
Vendite in book shop e mostre 14,0 0,4 14,5 17,0 +17,2%
Internet (vendita da siti italiani) 29,0 0,8 36,5 46,5
- Libri 7,0 0,2 12,3 20,5 +66,7%
- Cd rom (vendita a distanza) 22,0 0,6 24,2 26,0 +7,4%
Cd rom in pv di elettronica 140,0 4,0 148,5 152,0 +2,4%
Cd rom in negozi giocattoli, altro 4,0 0,1 0,5 0,5
Rateale: 409,9 11,7 408,3 417,0
- Prodotti enciclopedici, Stm 310,0 8,8 312,5 315,5 +1,0%
- Cd rom consumer 22,5 0,6 22,3 22,0 -1,3%
- Cd rom e Dvd professionali 77,4 2,2 73,5 80,0 +8,8%
Vendite dirette al pubblico: 222,0 6,3 224,5 227,0 +1,1%
- Vendite per corrispondenza 143,0 4,1 144,0 145,0 +0,7%
- Book club 79,0 2,3 80,5 82,0 +1,9%
Vendite dirette a biblioteche, ecc. 65,0 1,9 67,5 70,0 +3,7%
Vendite per iniziative speciali 115,4 3,3 120,8 115,0 -4,8%
Export 176,5 5,0 180,0 185,0 +2,8%
Totale 3.517,5 100,0 3.555,1 3.620,7 +1,8%
1 Esclusi libri venduti allegati ai quotidiani Fonte: Ufficio studi Aie su fonti diverse 

I principali settori dell’industria dei contenuti Valori in euro e in percentuale
Valore % Note
- Stampa quotidiana e periodica (vendite al pubblico) 2.362.000.000 22,4% Fieg, Iem, 2002
- Libri allegati alla stampa quotidiana e periodica 328.000.000 3,1% Stima Aie su dati editori
- Ricavi pubblicitari 2.332.000.000 22,1% Fieg, Iem, 2002
Totale stampa quotidiana e periodica 5.022.000.000
Home video 829.000.000 7,9% Vhs, Dvd, vendita, noleggio, edicola nolmal trade
Cinema 629.380.000 6,0% Iem su dati Siae (2002)
Musica registrata 416.000.000 3,9% Musica & Dischi (2002)
Videogiochi 23.645.000 0,2% Gfk agosto 2002-luglio 20031
Cd rom professionali 110.000.000 1,0% Iem, Aie
Cd rom consumer e educational 246.000.000 2,3% Iem, Aie
Libri 3.264.200.000 31,0% Aie (esclusi prodotti editoria elettronica)
10.540.225.000 100,0
1 Solo Cultura e educational Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati di fonte diversa
libri tradotti in italiano dalle lingue straniere moderne


1 Valori in numero di titoli, in copie stampate e in percentuale 
1980 1990 1995 1996 1997 1999 2001 2002
Totale titoli 19.684 37.780 49.080 51.866 50.262 55.546 55.532 53.117
% +91,9 + 5,2 +1,5 - 3,1 + 10,5 -0,02 -4,3
Tradotti da altre lingue2 4.411 8.224 11.589 12.524 11.781 12.713 12.987 12.197
% +86,4 - 2,3 +7,1 - 5,9 + 7,9 +2,1 -6,1
% 22,4 21,8 23,6 24,1 23,4 22,9 23,4 23,0
Traduzioni da:
Inglese 2.027 4.673 6.979 7.714 7.349 8.268 8.603 7.906
Francese 1.080 1.503 1.702 1.853 1.665 1.752 1.969 1.814
Tedesco 614 1.183 1.295 1.313 1.193 1.328 1.152 1.126
Spagnolo 136 275 416 478 430 425 434 460
Lingue slave 92 127 217 167 142 142 162 120
Altre lingue3 462 324 717 582 537 609 534 645
Più lingue 139 263 417 465 189 133 246
Tiratura 167,1 221,0 289,2 298,5 257,9 272,8 267,1 254,3
% + 32,3 +0,03 +7,0 - 13,6 + 5,8 -1,3 -4,8
Tradotti da altre lingue2 105,6 83,8 84,8 85,8 79,9
% - 19,4 +17,1 - 20,6 + 1,2 +1,2 - 6,9
% 23,7 29,7 35,4 32,5 31,1 32,1 31,3
Traduzioni da:
Inglese 35,1 59,0 73,7 62,8 64,0 63,7 59,8
Francese 7,0 8,5 12,8 6,9 8,7 8,9 6,7
Tedesco 5,7 5,8 7,4 5,1 4,7 3,7 4,3
Spagnolo 1,5 3,4 4,9 4,2 3,3 3,7 3,4
Lingue slave 1,0 0,8 1,2 1,5 0,5 0,5 0,3
Altre lingue3 1,1 6,2 4,0 2,6 3,0 4,9 4,9
Più lingue 0,9 2,3 1,6 0,7 0,6 0,4 0,5
1 Il dato – che comprende opere di varia adulti, ragazzi e scolastiche – si riferisce alle traduzioni in italiano dalle diverse lingue straniere (escluso latino e greco). In assenza di una rilevazione sul numero di diritti di edizione acquistati dagli editori italiani presso case editrici straniere, questo valore può anche essere assunto, con una certa cautela, come linea di tendenza dell’import di diritti di edizione. 2 Escluse le traduzioni da latino e greco. Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat


Lettura di libri in Italia: 1998-2002* Valori in percentuale; lettori negli ultimi 12 mesi nella popolazione > 6 anni
lettori di almeno un libro lettori da 1 a3 libri lettori da 4 a11 libri lettori di oltre 12 libri
% Stima % Stima % Stima % Stima
1998 41,9 23.026.000 47,8 11.006.000 40,5 9.326.000 11,7 2.694.000
1999 38,0 21.073.000 48,2 10.157.000 38,9 8.198.000 12,9 2.718.000
2000 38,3 21.140.000 49,5 10.464.000 38,4 8.118.000 12,1 2.558.000
2001 40,9 22.575.000 48,1 10.859.000 39,0 8.804.000 12,9 2.912.000
2002 41,4 22.834.000 48,3 11.029.000 39,1 8.928.000 12,6 2.877.000
escluso il fenomeno della «lettura morbida» Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat, Indagine Multiscopo.


Lettura di libri non scolastici nella popolazione infantile Valori in numero di bambini e in percentuale
% Stima lettori % Stima non lettori Popolazione
1995 66,8 3.505.000 33,2 1.742.000 5.247.000
1996 68,7 3.564.000 31,3 5.188.000
1997 70,9 3.639.000 29,1 5.133.000
1998 71,4 3.624.000 28,6 5.075.000
1999 69,7 3.522.000 30,3 5.053.000
2000 67,6 3.396.000 32,4 5.023.000
2001 60,0 3.005.000 40,0 5.009.000
2002 67,0 3.333.000 4.975.000
2003 65,0 3.180.000 35,0 1.713.000 4.893.000
bambini 5-13 anni Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Doxa
 
Confronto degli indici di lettura nei principali paesi europei Valori in percentuale; lettori negli ultimi 12 mesi; base popolazione > 15 anni
Lettori di libri nei 12 mesi precedenti per «altri motivi » 1-3 libri 4-7 libri 8-12 libri 13 e più non ricordano
Europa 15 44,8 33,3 25,3 15,9 19,6 5,9
Austria 43,3 37,3 32,2 13,7 12,6 4,2
Belgio 43,3 27,8 27,3 10,7 16,3 17,8
Danimarca 54,9 28,6 23,0 16,3 24,6 7,6
Finlandia 66,2 30,0 21,0 16,0 27,0 6,0
Francia 44,3 22,1 21,3 23,8 22,6 10,2
Germania 49,8 27,3 28,3 20,4 10,8 13,2
Grecia 35,6 51,2 25,8 13,1 8,6
Irlanda 40,1 23,0 25,6 17,9 26,1 7,3
Italia 42,2 29,3 31,2 20,4 16,7 2,5
Lussemburgo 55,8 36,6 25,8 13,6 23,6
Paesi bassi 52,9 26,6 24,2 14,5 29,3 5,4
Portogallo 35,4 68,5 15,8 8,1 6,6
Spagna 39,6 52,2 25,7 11,8 9,4
Svezia 71,8 25,5 27,9 17,8 27,9
Uk 63,2 23,6 21,5 17,6 34,3 3,0
fonte: Eurobarometer survey on Europeans’ Partecipation in Cultural Activities   

 
Andamento di alcuni consumi culturali Valori in percentuale; base popolazione con più di 6 anni di età
Popolazione di riferimento Teatro Cinema Musei e mostre Concerti di musica classica Altri concerti
2000 54.074.000 17,2 44,7 28,6 8,5 18,3
2001 54.220.000 18,7 49,5 28,0 9,1 19,0
2002 54.220.000 18,7 50,0 28,1 9,0 19,4
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat  

 
Andamento a copie e a valore comprese le vendite di libri allegati ai quotidiani: 2001-2003 Valori in copie, euro e in %
2001 2002 2003
Valore % Valore % Valore %
Libri di varia adulti e ragazzi venduti in libreria, Gdo, edicola, Internet, spazi temporanei (Fiere e saloni del libro)
Valore 1.193.400.000 1.209.800.000 +1,4 1.246.200.000 +2,9
Stima delle copie 1 93.500.000 93.605.000 +0,1 95.600.000 +2,1
Libri abbinati a quotidiani e periodici2
Stima del valore 2 220.000.000 328.000.000 +49,1
Stima delle copie 2 44.200.000 62.100.000 +40,4
Totale mercato
Stima del valore 1.193.400.000 1.429.800.000 +19,8 1.574.200.000 +10,1
Stima delle copie 93.500.000 137.805.000 +47,4 157.700.000 +14,4
1 Il dato non considera oltre ai libri scolastici, quelli acquistati da enti pubblici, studi professionali, ecc.. 2 Nel 2001 il fenomeno era pressoché assente dalle edicole se si escludono operazioni promozionali di alcuni mensili di viaggi e turismo, settimanali familiari («Famiglia cristiana», ecc.). Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie da fonti diverse  

 
Acquisti di libri allegati a quotidiani
Valori in percentuale e in numero di persone > 14 anni
Sulla popolazione Sugli acquirenti Valori assoluti (stime)
Stima delle copie vendute in tutti i canali 100.000.000
Stima delle copie vendute in edicola in abbinamento 44.200.000
Popolazione 14-80 anni (Istat) 49.100.000
Acquirenti di libri in totale 32,4 % 100,0 15.900.000
Hanno acquistato libri (esclusi quelli che li hanno acquistati solo in edicola) 31,4 % 96,9 % 15.400.000
Hanno acquistato libri solo in abbinamento ai quotidiani 1,0% 3,1 % 500.000
Hanno acquistato libri in edicola abbinati a quotidiani 13,2 % 40,9 % 6.500.000
Numero medio di libri acquistati 6,8
Fonte: Ricerca Demoskopea per Aie
 
   
   
LIBRO BIANCO EDITORIA SINTESI TABELLE  
 
Vendite a prezzo di copertina e per canale di libri, cd rom, servizi Valori in milioni di euro e in percentuale
2001 2002 2003
Euro Euro % Euro Euro % Euro Euro D%
Libreria e cartolibreria: 1.702,2 48,5 1.720,6 1.759,0 +2,2 %
- Scolastico di adozione 640,7 18,2 642,0 652,0 +1,6 %
- Varia, Stm, universitario 885,4 25,2 901,3 925,0 +2,6 %
- Metà prezzo 68,8 2,0 70,2 73,0 +4,0 %
- cd rom 28,3 0,8 30,0 31,0 +3,3%
- Non book 19,0 0,5 19,8 23,0 +16,2%
- Vendita a enti, biblioteche 60,0 1,7 57,3 55,0 -4,0 %
Grande distribuzione: 202,5 5,6 201,4 205,0 +1,8 %
- Libri varia adulti e ragazzi 185,5 5,1 186,3 195,0 +4,7 %
- cd-rom 17,0 0,5 15,1 10,0 -33,8%
Edicola: 420,5 12,0 422,1 408,7
- Libri varia adulti e ragazzi1 39,0 1,1 36,7 34,7 -5,4%
- Fascicoli con supporti allegati 342,0 9,7 347,1 339,0 -2,3%
- cd rom 39,5 1,1 38,3 35,0 -8,6 %
Vendite di libri fiere 16,0 0,5 15,9 18,0 +13,2%
Vendite in book shop e mostre 14,0 0,4 14,5 17,0 +17,2%
Internet (vendita da siti italiani) 29,0 0,8 36,5 46,5
- Libri 7,0 0,2 12,3 20,5 +66,7%
- Cd rom (vendita a distanza) 22,0 0,6 24,2 26,0 +7,4%
Cd rom in pv di elettronica 140,0 4,0 148,5 152,0 +2,4%
Cd rom in negozi giocattoli, altro 4,0 0,1 0,5 0,5
Rateale: 409,9 11,7 408,3 417,0
- Prodotti enciclopedici, Stm 310,0 8,8 312,5 315,5 +1,0%
- Cd rom consumer 22,5 0,6 22,3 22,0 -1,3%
- Cd rom e Dvd professionali 77,4 2,2 73,5 80,0 +8,8%
Vendite dirette al pubblico: 222,0 6,3 224,5 227,0 +1,1%
- Vendite per corrispondenza 143,0 4,1 144,0 145,0 +0,7%
- Book club 79,0 2,3 80,5 82,0 +1,9%
Vendite dirette a biblioteche, ecc. 65,0 1,9 67,5 70,0 +3,7%
Vendite per iniziative speciali 115,4 3,3 120,8 115,0 -4,8%
Export 176,5 5,0 180,0 185,0 +2,8%
Totale 3.517,5 100,0 3.555,1 3.620,7 +1,8%
1 Esclusi libri venduti allegati ai quotidiani Fonte: Ufficio studi Aie su fonti diverse 

I principali settori dell’industria dei contenuti Valori in euro e in percentuale
Valore % Note
- Stampa quotidiana e periodica (vendite al pubblico) 2.362.000.000 22,4% Fieg, Iem, 2002
- Libri allegati alla stampa quotidiana e periodica 328.000.000 3,1% Stima Aie su dati editori
- Ricavi pubblicitari 2.332.000.000 22,1% Fieg, Iem, 2002
Totale stampa quotidiana e periodica 5.022.000.000
Home video 829.000.000 7,9% Vhs, Dvd, vendita, noleggio, edicola nolmal trade
Cinema 629.380.000 6,0% Iem su dati Siae (2002)
Musica registrata 416.000.000 3,9% Musica & Dischi (2002)
Videogiochi 23.645.000 0,2% Gfk agosto 2002-luglio 20031
Cd rom professionali 110.000.000 1,0% Iem, Aie
Cd rom consumer e educational 246.000.000 2,3% Iem, Aie
Libri 3.264.200.000 31,0% Aie (esclusi prodotti editoria elettronica)
10.540.225.000 100,0
1 Solo Cultura e educational Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati di fonte diversa
libri tradotti in italiano dalle lingue straniere moderne


1 Valori in numero di titoli, in copie stampate e in percentuale 
1980 1990 1995 1996 1997 1999 2001 2002
Totale titoli 19.684 37.780 49.080 51.866 50.262 55.546 55.532 53.117
% +91,9 + 5,2 +1,5 - 3,1 + 10,5 -0,02 -4,3
Tradotti da altre lingue2 4.411 8.224 11.589 12.524 11.781 12.713 12.987 12.197
% +86,4 - 2,3 +7,1 - 5,9 + 7,9 +2,1 -6,1
% 22,4 21,8 23,6 24,1 23,4 22,9 23,4 23,0
Traduzioni da:
Inglese 2.027 4.673 6.979 7.714 7.349 8.268 8.603 7.906
Francese 1.080 1.503 1.702 1.853 1.665 1.752 1.969 1.814
Tedesco 614 1.183 1.295 1.313 1.193 1.328 1.152 1.126
Spagnolo 136 275 416 478 430 425 434 460
Lingue slave 92 127 217 167 142 142 162 120
Altre lingue3 462 324 717 582 537 609 534 645
Più lingue 139 263 417 465 189 133 246
Tiratura 167,1 221,0 289,2 298,5 257,9 272,8 267,1 254,3
% + 32,3 +0,03 +7,0 - 13,6 + 5,8 -1,3 -4,8
Tradotti da altre lingue2 105,6 83,8 84,8 85,8 79,9
% - 19,4 +17,1 - 20,6 + 1,2 +1,2 - 6,9
% 23,7 29,7 35,4 32,5 31,1 32,1 31,3
Traduzioni da:
Inglese 35,1 59,0 73,7 62,8 64,0 63,7 59,8
Francese 7,0 8,5 12,8 6,9 8,7 8,9 6,7
Tedesco 5,7 5,8 7,4 5,1 4,7 3,7 4,3
Spagnolo 1,5 3,4 4,9 4,2 3,3 3,7 3,4
Lingue slave 1,0 0,8 1,2 1,5 0,5 0,5 0,3
Altre lingue3 1,1 6,2 4,0 2,6 3,0 4,9 4,9
Più lingue 0,9 2,3 1,6 0,7 0,6 0,4 0,5
1 Il dato – che comprende opere di varia adulti, ragazzi e scolastiche – si riferisce alle traduzioni in italiano dalle diverse lingue straniere (escluso latino e greco). In assenza di una rilevazione sul numero di diritti di edizione acquistati dagli editori italiani presso case editrici straniere, questo valore può anche essere assunto, con una certa cautela, come linea di tendenza dell’import di diritti di edizione. 2 Escluse le traduzioni da latino e greco. Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat


Lettura di libri in Italia: 1998-2002* Valori in percentuale; lettori negli ultimi 12 mesi nella popolazione > 6 anni
lettori di almeno un libro lettori da 1 a3 libri lettori da 4 a11 libri lettori di oltre 12 libri
% Stima % Stima % Stima % Stima
1998 41,9 23.026.000 47,8 11.006.000 40,5 9.326.000 11,7 2.694.000
1999 38,0 21.073.000 48,2 10.157.000 38,9 8.198.000 12,9 2.718.000
2000 38,3 21.140.000 49,5 10.464.000 38,4 8.118.000 12,1 2.558.000
2001 40,9 22.575.000 48,1 10.859.000 39,0 8.804.000 12,9 2.912.000
2002 41,4 22.834.000 48,3 11.029.000 39,1 8.928.000 12,6 2.877.000
escluso il fenomeno della «lettura morbida» Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat, Indagine Multiscopo.


Lettura di libri non scolastici nella popolazione infantile Valori in numero di bambini e in percentuale
% Stima lettori % Stima non lettori Popolazione
1995 66,8 3.505.000 33,2 1.742.000 5.247.000
1996 68,7 3.564.000 31,3 5.188.000
1997 70,9 3.639.000 29,1 5.133.000
1998 71,4 3.624.000 28,6 5.075.000
1999 69,7 3.522.000 30,3 5.053.000
2000 67,6 3.396.000 32,4 5.023.000
2001 60,0 3.005.000 40,0 5.009.000
2002 67,0 3.333.000 4.975.000
2003 65,0 3.180.000 35,0 1.713.000 4.893.000
bambini 5-13 anni Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Doxa
 
Confronto degli indici di lettura nei principali paesi europei Valori in percentuale; lettori negli ultimi 12 mesi; base popolazione > 15 anni
Lettori di libri nei 12 mesi precedenti per «altri motivi » 1-3 libri 4-7 libri 8-12 libri 13 e più non ricordano
Europa 15 44,8 33,3 25,3 15,9 19,6 5,9
Austria 43,3 37,3 32,2 13,7 12,6 4,2
Belgio 43,3 27,8 27,3 10,7 16,3 17,8
Danimarca 54,9 28,6 23,0 16,3 24,6 7,6
Finlandia 66,2 30,0 21,0 16,0 27,0 6,0
Francia 44,3 22,1 21,3 23,8 22,6 10,2
Germania 49,8 27,3 28,3 20,4 10,8 13,2
Grecia 35,6 51,2 25,8 13,1 8,6
Irlanda 40,1 23,0 25,6 17,9 26,1 7,3
Italia 42,2 29,3 31,2 20,4 16,7 2,5
Lussemburgo 55,8 36,6 25,8 13,6 23,6
Paesi bassi 52,9 26,6 24,2 14,5 29,3 5,4
Portogallo 35,4 68,5 15,8 8,1 6,6
Spagna 39,6 52,2 25,7 11,8 9,4
Svezia 71,8 25,5 27,9 17,8 27,9
Uk 63,2 23,6 21,5 17,6 34,3 3,0
fonte: Eurobarometer survey on Europeans’ Partecipation in Cultural Activities   

 
Andamento di alcuni consumi culturali Valori in percentuale; base popolazione con più di 6 anni di età
Popolazione di riferimento Teatro Cinema Musei e mostre Concerti di musica classica Altri concerti
2000 54.074.000 17,2 44,7 28,6 8,5 18,3
2001 54.220.000 18,7 49,5 28,0 9,1 19,0
2002 54.220.000 18,7 50,0 28,1 9,0 19,4
Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat  

 
Andamento a copie e a valore comprese le vendite di libri allegati ai quotidiani: 2001-2003 Valori in copie, euro e in %
2001 2002 2003
Valore % Valore % Valore %
Libri di varia adulti e ragazzi venduti in libreria, Gdo, edicola, Internet, spazi temporanei (Fiere e saloni del libro)
Valore 1.193.400.000 1.209.800.000 +1,4 1.246.200.000 +2,9
Stima delle copie 1 93.500.000 93.605.000 +0,1 95.600.000 +2,1
Libri abbinati a quotidiani e periodici2
Stima del valore 2 220.000.000 328.000.000 +49,1
Stima delle copie 2 44.200.000 62.100.000 +40,4
Totale mercato
Stima del valore 1.193.400.000 1.429.800.000 +19,8 1.574.200.000 +10,1
Stima delle copie 93.500.000 137.805.000 +47,4 157.700.000 +14,4
1 Il dato non considera oltre ai libri scolastici, quelli acquistati da enti pubblici, studi professionali, ecc.. 2 Nel 2001 il fenomeno era pressoché assente dalle edicole se si escludono operazioni promozionali di alcuni mensili di viaggi e turismo, settimanali familiari («Famiglia cristiana», ecc.). Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie da fonti diverse  

 
Acquisti di libri allegati a quotidiani
Valori in percentuale e in numero di persone > 14 anni
Sulla popolazione Sugli acquirenti Valori assoluti (stime)
Stima delle copie vendute in tutti i canali 100.000.000
Stima delle copie vendute in edicola in abbinamento 44.200.000
Popolazione 14-80 anni (Istat) 49.100.000
Acquirenti di libri in totale 32,4 % 100,0 15.900.000
Hanno acquistato libri (esclusi quelli che li hanno acquistati solo in edicola) 31,4 % 96,9 % 15.400.000
Hanno acquistato libri solo in abbinamento ai quotidiani 1,0% 3,1 % 500.000
Hanno acquistato libri in edicola abbinati a quotidiani 13,2 % 40,9 % 6.500.000
Numero medio di libri acquistati 6,8
Fonte: Ricerca Demoskopea per Aie
 
   
   
GIUSEPPE A. BARRANCO DI VALDIVIESO PRESIDENTE DELL'AFG "WALTER TOBAGI" ELETTI VICEPRESIDENTI ANDREA BIGLIA, DAVID MESSINA E DAMIANO NIGRO  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Il Consiglio di presidenza dell'Associazione "Walter Tobagi" per la Formazione al Giornalismo ha eletto il 19 luglio il suo presidente per il triennio 2004/2007: è l'economista d'impresa e commercialista Giuseppe Antonio Barranco di Valdivieso. I vicepresidenti sono tre: i giornalisti professionisti Andrea Biglia e David Messina, il giornalista pubblicista Damiano Nigro (vicepresidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia). Svolgeranno le funzioni di segretario e tesoriere Guido Re e Angelo Morandi. Presidente del Collegio dei revisori dei conti è il giornalista professionista Luciano Micconi. L'afg "Walter Tobagi" è l'ente senza scopo di lucro convenzionato con la Regione Lombardia, che gestisce l'Istituto "Carlo De Martino" (meglio noto come "Scuola di giornalismo di Milano") di cui sono direttore e vicedirettore i giornalisti professionisti Gigi Speroni e Alfredo Pallavisini. Con l'elezione di Barranco di Valdivieso, su proposta dal presidente del Consiglio dell'Ordine della Lombardia, si è impressa una svolta nella vita dell'Ifg, che ha bisogno di nuovi mezzi economici per rafforzare la sua leadership tra le scuole riconosciute dall'Ordine nazionale. Va ridisegnata anche la strategia di alleanze nel campo universitario per preparare una figura di giornalista italiano, capace di lavorare in tutti i Paesi della Ue. L'ifg, quindi, investe e4 scommette sull'Europa. Sarà rilanciata "l'Associazione degli ex-allievi dell'Ifg", forte dei 650 giornalisti professionisti "creati" dal 1977 ad oggi. Gli altri consiglieri dell'Afg sono: Franco Abruzzo, Livio Caputo, Pasquale Chiappetta, Ezio Chiodini, Alberto Comuzzi, Marina Cosi, Sergio D'asnasch, Michele D'elia, Luca Del Gobbo, Pierfrancesco Gallizzi, Letizia Gonzales, Giorgio Mezzasalma, Maurizio Michelini, Laura Mulassano, Paola Pastacaldi, Luca Pierani, Giacinto Sarubbi, Pietro Scardillo, Gigi Speroni, Brunello Tanzi, Marco Ventimiglia e Maurizio Vitali. I revisori sono Piergiorgio Corbia, Domenico Fiordelisi, Luciano Micconi (presidente); Agostino Picicco e Massimo Ravelli (supplenti).  
   
   
GIUSEPPE A. BARRANCO DI VALDIVIESO PRESIDENTE DELL'AFG "WALTER TOBAGI" ELETTI VICEPRESIDENTI ANDREA BIGLIA, DAVID MESSINA E DAMIANO NIGRO  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Il Consiglio di presidenza dell'Associazione "Walter Tobagi" per la Formazione al Giornalismo ha eletto il 19 luglio il suo presidente per il triennio 2004/2007: è l'economista d'impresa e commercialista Giuseppe Antonio Barranco di Valdivieso. I vicepresidenti sono tre: i giornalisti professionisti Andrea Biglia e David Messina, il giornalista pubblicista Damiano Nigro (vicepresidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia). Svolgeranno le funzioni di segretario e tesoriere Guido Re e Angelo Morandi. Presidente del Collegio dei revisori dei conti è il giornalista professionista Luciano Micconi. L'afg "Walter Tobagi" è l'ente senza scopo di lucro convenzionato con la Regione Lombardia, che gestisce l'Istituto "Carlo De Martino" (meglio noto come "Scuola di giornalismo di Milano") di cui sono direttore e vicedirettore i giornalisti professionisti Gigi Speroni e Alfredo Pallavisini. Con l'elezione di Barranco di Valdivieso, su proposta dal presidente del Consiglio dell'Ordine della Lombardia, si è impressa una svolta nella vita dell'Ifg, che ha bisogno di nuovi mezzi economici per rafforzare la sua leadership tra le scuole riconosciute dall'Ordine nazionale. Va ridisegnata anche la strategia di alleanze nel campo universitario per preparare una figura di giornalista italiano, capace di lavorare in tutti i Paesi della Ue. L'ifg, quindi, investe e4 scommette sull'Europa. Sarà rilanciata "l'Associazione degli ex-allievi dell'Ifg", forte dei 650 giornalisti professionisti "creati" dal 1977 ad oggi. Gli altri consiglieri dell'Afg sono: Franco Abruzzo, Livio Caputo, Pasquale Chiappetta, Ezio Chiodini, Alberto Comuzzi, Marina Cosi, Sergio D'asnasch, Michele D'elia, Luca Del Gobbo, Pierfrancesco Gallizzi, Letizia Gonzales, Giorgio Mezzasalma, Maurizio Michelini, Laura Mulassano, Paola Pastacaldi, Luca Pierani, Giacinto Sarubbi, Pietro Scardillo, Gigi Speroni, Brunello Tanzi, Marco Ventimiglia e Maurizio Vitali. I revisori sono Piergiorgio Corbia, Domenico Fiordelisi, Luciano Micconi (presidente); Agostino Picicco e Massimo Ravelli (supplenti).  
   
   
NASCE MEDIA RELATIONS AGENZIA DI COMUNICAZIONE CHE CONDIVIDE IL RISCHIO D’IMPRESA  
 
Roma, 31 agosto 2004 - Media Relations, sede a Roma e attiva da pochi giorni, è una nuova agenzia di comunicazione specializzata nei rapporti con i media, che condivide il rischio d'impresa, proponendo un metodo per quantificare e valutare economicamente la propria performance e arrivando prima ai risultati che al pagamento. Nei tradizionali rapporti con gli studi di consulenza, il cliente si assume tutti i rischi finanziari senza garanzie di risultato; paga un fee annuale senza alcun ritorno garantito d'immagine e senza potere quantificare il valore del proprio investimento. Media Relations rompe le regole di questa relazione a senso unico che contraddice tutte le normali transazioni di mercato, adottando un sistema semplice e quantitativo: viene pagata a risultati acquisiti. La scelta di questo metodo nasce dall’esigenza di offrire un servizio di ufficio stampa misurabile come gli altri tradizionali strumenti del marketing: il cliente che investe in pubblicità riconosce infatti perfettamente il valore del suo investimento; nelle relazioni pubbliche è solitamente molto più complesso comprendere il rapporto che lega i risultati con i soldi investiti. Media Relations, quindi, attraverso una minuziosa classificazione dei media italiani, ha realizzato una mappatura in grado di offrire al cliente la precisa relazione che intercorre tra lo spazio dedicato a lui, alla sua azienda, ai suoi prodotti e la conseguente valutazione economica. L’esperienza principale di Media Relations sta nel capire come lavorare con i mezzi di informazione. I professionisti che lavorano nell’agenzia, hanno tutti una rete di relazioni con i media costruita nel tempo attraverso la loro esperienza nella comunicazione o nel giornalismo. Questo significa un’ottima conoscenza del linguaggio giornalistico e della meccanismo editoriale. “Relazionarsi con i clienti in base al metodo del success è sempre stato un sistema poco amato, eccetto dal cliente, inoltre offrire servizi di consulenza specializzata come la comunicazione in cambio di fee legati ai risultati, è stato spesso interpretato come mancanza di professionalità. Media Relations ha trovato il sistema di accontantare il cliente, che sempre più spesso richiede garanzie di risultato, senza per questo diminuire il livello di professionalità della consulenza. La scelta è infatti chiara e l’offerta molto semplice: si riceve un brief, lo si decodifica, si progetta una linea strategica e si interviene sui media. Il fee che Media Relations richiede è direttamente proporzionale al risultato di copertura ottenuto” – Afferma Geronimo Emili, numero uno di Media Relations. A capo di Media Relation c’è Geronimo Emili esperienze editoriali a Prima Comunicazione e la Voce di Indro Montanelli, dal 1993 nel mondo della comunicazione come consulente per Bonaparte48, Edelman, Shandwick, Gci, Say What e Adnkronos Comunicazione. Durante le sue esperienze ha contribuito alla gestione dei rapporti con la stampa per diverse importanti aziende (Canal Plus, Publitalia, Mondadori, Sharp, Ericsson, Alenia, Ideal Standard, Publicis, Mars Inc., Unilever, Dada, Computer Discount, Enel, ecc.) Nel 2000 è stato capo della comunicazione del venture capital e-Do Spa e sucessivamente di Interfree Spa (Gruppo Cdc). E.mail info@mediarelations.It  
   
   
NASCE MEDIA RELATIONS AGENZIA DI COMUNICAZIONE CHE CONDIVIDE IL RISCHIO D’IMPRESA  
 
Roma, 31 agosto 2004 - Media Relations, sede a Roma e attiva da pochi giorni, è una nuova agenzia di comunicazione specializzata nei rapporti con i media, che condivide il rischio d'impresa, proponendo un metodo per quantificare e valutare economicamente la propria performance e arrivando prima ai risultati che al pagamento. Nei tradizionali rapporti con gli studi di consulenza, il cliente si assume tutti i rischi finanziari senza garanzie di risultato; paga un fee annuale senza alcun ritorno garantito d'immagine e senza potere quantificare il valore del proprio investimento. Media Relations rompe le regole di questa relazione a senso unico che contraddice tutte le normali transazioni di mercato, adottando un sistema semplice e quantitativo: viene pagata a risultati acquisiti. La scelta di questo metodo nasce dall’esigenza di offrire un servizio di ufficio stampa misurabile come gli altri tradizionali strumenti del marketing: il cliente che investe in pubblicità riconosce infatti perfettamente il valore del suo investimento; nelle relazioni pubbliche è solitamente molto più complesso comprendere il rapporto che lega i risultati con i soldi investiti. Media Relations, quindi, attraverso una minuziosa classificazione dei media italiani, ha realizzato una mappatura in grado di offrire al cliente la precisa relazione che intercorre tra lo spazio dedicato a lui, alla sua azienda, ai suoi prodotti e la conseguente valutazione economica. L’esperienza principale di Media Relations sta nel capire come lavorare con i mezzi di informazione. I professionisti che lavorano nell’agenzia, hanno tutti una rete di relazioni con i media costruita nel tempo attraverso la loro esperienza nella comunicazione o nel giornalismo. Questo significa un’ottima conoscenza del linguaggio giornalistico e della meccanismo editoriale. “Relazionarsi con i clienti in base al metodo del success è sempre stato un sistema poco amato, eccetto dal cliente, inoltre offrire servizi di consulenza specializzata come la comunicazione in cambio di fee legati ai risultati, è stato spesso interpretato come mancanza di professionalità. Media Relations ha trovato il sistema di accontantare il cliente, che sempre più spesso richiede garanzie di risultato, senza per questo diminuire il livello di professionalità della consulenza. La scelta è infatti chiara e l’offerta molto semplice: si riceve un brief, lo si decodifica, si progetta una linea strategica e si interviene sui media. Il fee che Media Relations richiede è direttamente proporzionale al risultato di copertura ottenuto” – Afferma Geronimo Emili, numero uno di Media Relations. A capo di Media Relation c’è Geronimo Emili esperienze editoriali a Prima Comunicazione e la Voce di Indro Montanelli, dal 1993 nel mondo della comunicazione come consulente per Bonaparte48, Edelman, Shandwick, Gci, Say What e Adnkronos Comunicazione. Durante le sue esperienze ha contribuito alla gestione dei rapporti con la stampa per diverse importanti aziende (Canal Plus, Publitalia, Mondadori, Sharp, Ericsson, Alenia, Ideal Standard, Publicis, Mars Inc., Unilever, Dada, Computer Discount, Enel, ecc.) Nel 2000 è stato capo della comunicazione del venture capital e-Do Spa e sucessivamente di Interfree Spa (Gruppo Cdc). E.mail info@mediarelations.It  
   
   
GLI ITALIANI E LA TECNOLOGIA: L’UMTS? “UNA CASA DI CURA”. E LA DOMOTICA? “DUE MOTORINI”. PER MIRABELLA IL BLOG È UN BRADIPO STRISCIANTE  
 
Roma, 31 agosto 2004 - Igor Righetti opinionista tra la gente e i vip a “Futura city” su Raidue. “Sondaggi a tutto campo dai quali emerge un ritratto sociale e culturale dell’italiano nella new economy” Che cos’è il digitale terrestre? Un modo alieno per rilevare le impronte digitali dei terrestri. E che cos’è la domotica? Una proposta commerciale del tipo “prendi due paghi uno” per una coppia di motorini in offerta speciale. Sono alcune delle sorprendenti risposte emerse in un’indagine condotta dal giornalista Igor Righetti, autore e opinionista tra la gente per il programma “Futura city” che è andata in onda fino al 10 agosto ogni martedì alle 23.10 su Raidue e a settembre si riproporrà per altre due puntate. Le risposte, raccolte per conoscere il rapporto degli italiani con la tecnologia, hanno tratteggiato un quadro dal quale emerge che la popolazione italiana compensa con l’ausilio della fantasia la scarsa conoscenza degli argomenti sulle moderne tecnologie. È il tripudio della creatività. E la vox populi rimane uno scrigno di piacevole umorismo dal quale si attingono riflessioni inconsuete, considerazioni a effetto che rispondono all’esigenza, spiccatamente italiana “di arrangiarsi come si può”, soprattutto quando non si conoscono le risposte. Bersagliati dal microfono impertinente di Igor Righetti (ideatore del primo radio reality con oltre 30 vip in onda in questi giorni su Radio 1 durante il suo programma “Il Comunicattivo”) che ha messo a soqquadro le strade di alcune città italiane alla ricerca di responsi popolari sul futuro, centinaia di italiani intervistati hanno rivelato che l’Umts è la forma più evoluta dell’Aids, una casa di cura, l’acronimo di una scuola o ancora la sigla di un prodotto farmaceutico. Interpellati sul “blog” gli adulti hanno confuso il diario virtuale con il titolo del programma di Rai Tre “Blob”, mentre i giovani hanno dichiarato che si trattava del movimento no-global da loro trasformato in “no-blog”. Come vorrebbero gli italiani la televisione del futuro? In quale modo si sentirebbero di interagire con la tv e come cambierebbe la loro vita senza il computer? A quest’ultima domanda molti intervistati sopra i 50 anni hanno confessato di non avere un computer a casa, mentre i giovani affermano di non poterne fare a meno per lo studio, il gioco e i rapporti interpersonali (soprattutto chat, giochi e posta elettronica), ma pochissimi sanno che cosa è un microprocessore. In quanto ai portatili il loro uso è molto ridotto per gli anziani che si limitano a fare e ricevere telefonate, mentre per i più giovani le funzioni attivate sono molteplici ma non sono tutte quelle possibili perché – dicono – sono troppe. Che cosa pensano gli intervistati dei farmaci per migliorare i rapporti sessuali e li hanno mai utilizzati? A questa domanda quasi nessuno sopra i 50 anni ha dichiarato di farne uso; i giovani invece hanno affermato che se da anziani dovessero averne bisogno non esiterebbero a prenderli. Con irriducibile tenacia Igor Righetti ha coinvolto nell’inchiesta anche i vip. La contessa Patrizia De Blanck, il principe Giovannelli, Cinzia Leone, Riccardo Schicchi, Giacomo Crosa, Marina Suma e Patrizia Pellegrino che cosa pensano del sesso virtuale? Lo hanno mai praticato? Qual è il loro rapporto con la chat? Per Cinzia Leone il sesso è ormai soltanto virtuale ovvero non si fa più. Per Patrizia De Black l’unico modo di fare sesso è quello reale. E che cosa sanno dei blog? Per Michele Mirabella è un animale strisciante, tipo bradipo, con tre o quattro denti. Quanti cellulari hanno, quali suonerie hanno scelto e come immaginano i telefonini del futuro Corrado Augias, Beppe Bigazzi, Eva Henger, Cristiano Malgioglio ed Elsa Di Gati? Pippo Baudo, Antonio Giuliani, Max Tortora, “I ragazzi italiani”, Mariella Nava e tanti altri personaggi dello spettacolo e della cultura che cosa sarebbero disposti a fare per restare giovani e in salute? Baudo non venderebbe mai l’anima al diavolo. Le risposte a tutte queste domande sono su “Futura City”, il nuovo programma su scienza e tecnologia con un linguaggio accessibile anche ai tecnoscettici di cui è autore e conduttore il vice direttore di Raidue Gian Stefano Spoto. Dice Igor Righetti: “E’ la dimostrazione che la diffusione della conoscenza dell’alta tecnologia è limitata a una fascia ristretta di popolazione, quella più giovane. I mass media danno spesso per scontato che i lettori conoscano il significato di acronimi e termini tecnici entrati in uso presso il grande pubblico da poco tempo. Nessuno però si preoccupa, né i consumatori né i divulgatori, di specificare a che cosa corrispondono le diverse sigle o parole. Risulta così che anche coloro che hanno imparato le tecniche per l’utilizzo dei singoli mezzi tecnologici non ne conoscono in realtà, per la gran parte, le funzioni. Per i cellulari si limitano a digitare il numero da chiamare o il tasto per ricevere senza conoscere come poter accedere alla rubrica o come cambiare la propria suoneria o leggere e inviare un sms. In base agli intervistati è un rifiuto generazionale che colpisce le donne dai 40-45 anni in poi e gli uomini dai 50 in su. Ovviamente chi deve usare le tecnologie per il proprio lavoro impara a prescindere dall’età. Gli stessi giovani, però, pur conoscendo le potenzialità del telefonino, non inviano messaggi multimediali in quanto ritengono il costo troppo elevato e il procedimento macchinoso. Ben diverso da ciò che gli spot pubblicitari dimostrano. La domanda che mi pongo spesso è: che cosa pensa la gente quando analizza le proprie necessità e le pone a confronto con le proprie conoscenze culturali? Non c’è alcun dubbio che la moderna tecnologia offre diversi strumenti capaci di compiere velocemente una serie di azioni. Ma che cosa accade quando a misurarsi con queste innovazioni sono persone prive di adeguate esperienze e preparazione? Anche fare la casalinga oggi richiede una elevata conoscenza tecnologica dato che è costretta a misurarsi ogni giorno con elettrodomestici sempre più sofisticati. Tutto è automatico e se non si ha un minimo di allenamento si è fuori dalla vita sociale. Così il mio ruolo in ‘Futura city’ è di dare voce alla gente, di raccogliere commenti su domande aventi per tema gli argomenti del programma, diversi per ogni puntata. Faccio interviste, dunque, ma con il mio lato più ironico e ottimistico. Ne esce uno spaccato su che cosa sanno, qual è il loro rapporto e che cosa pensano gli italiani della tecnologia che comprende strumenti di uso quotidiano come cellulari e computer ma anche Internet, mezzi di trasporto, elettrodomestici. Altre domande stimolano la fantasia e l’immaginazione degli intervistati”. E aggiunge Righetti: “Sondaggi a tutto campo dai quali emerge un ritratto sociale e culturale dell’italiano nella new economy. E le risposte sono sorprendenti e divertenti. Ma a rispondere alle mie domande sul loro rapporto con le moderne tecnologie saranno anche molti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Su ognuno di loro si moduleranno le mie domande che, a seconda del carattere dell’intervistato saranno più o meno confidenziali. Le interviste ai vip sono realizzate negli ambiti in cui vivono e lavorano come abitazioni, studi televisivi, corridoi, ascensori, giardini, camerini e così via. Il tutto per rendere più reale il vero”.  
   
   
GLI ITALIANI E LA TECNOLOGIA: L’UMTS? “UNA CASA DI CURA”. E LA DOMOTICA? “DUE MOTORINI”. PER MIRABELLA IL BLOG È UN BRADIPO STRISCIANTE  
 
Roma, 31 agosto 2004 - Igor Righetti opinionista tra la gente e i vip a “Futura city” su Raidue. “Sondaggi a tutto campo dai quali emerge un ritratto sociale e culturale dell’italiano nella new economy” Che cos’è il digitale terrestre? Un modo alieno per rilevare le impronte digitali dei terrestri. E che cos’è la domotica? Una proposta commerciale del tipo “prendi due paghi uno” per una coppia di motorini in offerta speciale. Sono alcune delle sorprendenti risposte emerse in un’indagine condotta dal giornalista Igor Righetti, autore e opinionista tra la gente per il programma “Futura city” che è andata in onda fino al 10 agosto ogni martedì alle 23.10 su Raidue e a settembre si riproporrà per altre due puntate. Le risposte, raccolte per conoscere il rapporto degli italiani con la tecnologia, hanno tratteggiato un quadro dal quale emerge che la popolazione italiana compensa con l’ausilio della fantasia la scarsa conoscenza degli argomenti sulle moderne tecnologie. È il tripudio della creatività. E la vox populi rimane uno scrigno di piacevole umorismo dal quale si attingono riflessioni inconsuete, considerazioni a effetto che rispondono all’esigenza, spiccatamente italiana “di arrangiarsi come si può”, soprattutto quando non si conoscono le risposte. Bersagliati dal microfono impertinente di Igor Righetti (ideatore del primo radio reality con oltre 30 vip in onda in questi giorni su Radio 1 durante il suo programma “Il Comunicattivo”) che ha messo a soqquadro le strade di alcune città italiane alla ricerca di responsi popolari sul futuro, centinaia di italiani intervistati hanno rivelato che l’Umts è la forma più evoluta dell’Aids, una casa di cura, l’acronimo di una scuola o ancora la sigla di un prodotto farmaceutico. Interpellati sul “blog” gli adulti hanno confuso il diario virtuale con il titolo del programma di Rai Tre “Blob”, mentre i giovani hanno dichiarato che si trattava del movimento no-global da loro trasformato in “no-blog”. Come vorrebbero gli italiani la televisione del futuro? In quale modo si sentirebbero di interagire con la tv e come cambierebbe la loro vita senza il computer? A quest’ultima domanda molti intervistati sopra i 50 anni hanno confessato di non avere un computer a casa, mentre i giovani affermano di non poterne fare a meno per lo studio, il gioco e i rapporti interpersonali (soprattutto chat, giochi e posta elettronica), ma pochissimi sanno che cosa è un microprocessore. In quanto ai portatili il loro uso è molto ridotto per gli anziani che si limitano a fare e ricevere telefonate, mentre per i più giovani le funzioni attivate sono molteplici ma non sono tutte quelle possibili perché – dicono – sono troppe. Che cosa pensano gli intervistati dei farmaci per migliorare i rapporti sessuali e li hanno mai utilizzati? A questa domanda quasi nessuno sopra i 50 anni ha dichiarato di farne uso; i giovani invece hanno affermato che se da anziani dovessero averne bisogno non esiterebbero a prenderli. Con irriducibile tenacia Igor Righetti ha coinvolto nell’inchiesta anche i vip. La contessa Patrizia De Blanck, il principe Giovannelli, Cinzia Leone, Riccardo Schicchi, Giacomo Crosa, Marina Suma e Patrizia Pellegrino che cosa pensano del sesso virtuale? Lo hanno mai praticato? Qual è il loro rapporto con la chat? Per Cinzia Leone il sesso è ormai soltanto virtuale ovvero non si fa più. Per Patrizia De Black l’unico modo di fare sesso è quello reale. E che cosa sanno dei blog? Per Michele Mirabella è un animale strisciante, tipo bradipo, con tre o quattro denti. Quanti cellulari hanno, quali suonerie hanno scelto e come immaginano i telefonini del futuro Corrado Augias, Beppe Bigazzi, Eva Henger, Cristiano Malgioglio ed Elsa Di Gati? Pippo Baudo, Antonio Giuliani, Max Tortora, “I ragazzi italiani”, Mariella Nava e tanti altri personaggi dello spettacolo e della cultura che cosa sarebbero disposti a fare per restare giovani e in salute? Baudo non venderebbe mai l’anima al diavolo. Le risposte a tutte queste domande sono su “Futura City”, il nuovo programma su scienza e tecnologia con un linguaggio accessibile anche ai tecnoscettici di cui è autore e conduttore il vice direttore di Raidue Gian Stefano Spoto. Dice Igor Righetti: “E’ la dimostrazione che la diffusione della conoscenza dell’alta tecnologia è limitata a una fascia ristretta di popolazione, quella più giovane. I mass media danno spesso per scontato che i lettori conoscano il significato di acronimi e termini tecnici entrati in uso presso il grande pubblico da poco tempo. Nessuno però si preoccupa, né i consumatori né i divulgatori, di specificare a che cosa corrispondono le diverse sigle o parole. Risulta così che anche coloro che hanno imparato le tecniche per l’utilizzo dei singoli mezzi tecnologici non ne conoscono in realtà, per la gran parte, le funzioni. Per i cellulari si limitano a digitare il numero da chiamare o il tasto per ricevere senza conoscere come poter accedere alla rubrica o come cambiare la propria suoneria o leggere e inviare un sms. In base agli intervistati è un rifiuto generazionale che colpisce le donne dai 40-45 anni in poi e gli uomini dai 50 in su. Ovviamente chi deve usare le tecnologie per il proprio lavoro impara a prescindere dall’età. Gli stessi giovani, però, pur conoscendo le potenzialità del telefonino, non inviano messaggi multimediali in quanto ritengono il costo troppo elevato e il procedimento macchinoso. Ben diverso da ciò che gli spot pubblicitari dimostrano. La domanda che mi pongo spesso è: che cosa pensa la gente quando analizza le proprie necessità e le pone a confronto con le proprie conoscenze culturali? Non c’è alcun dubbio che la moderna tecnologia offre diversi strumenti capaci di compiere velocemente una serie di azioni. Ma che cosa accade quando a misurarsi con queste innovazioni sono persone prive di adeguate esperienze e preparazione? Anche fare la casalinga oggi richiede una elevata conoscenza tecnologica dato che è costretta a misurarsi ogni giorno con elettrodomestici sempre più sofisticati. Tutto è automatico e se non si ha un minimo di allenamento si è fuori dalla vita sociale. Così il mio ruolo in ‘Futura city’ è di dare voce alla gente, di raccogliere commenti su domande aventi per tema gli argomenti del programma, diversi per ogni puntata. Faccio interviste, dunque, ma con il mio lato più ironico e ottimistico. Ne esce uno spaccato su che cosa sanno, qual è il loro rapporto e che cosa pensano gli italiani della tecnologia che comprende strumenti di uso quotidiano come cellulari e computer ma anche Internet, mezzi di trasporto, elettrodomestici. Altre domande stimolano la fantasia e l’immaginazione degli intervistati”. E aggiunge Righetti: “Sondaggi a tutto campo dai quali emerge un ritratto sociale e culturale dell’italiano nella new economy. E le risposte sono sorprendenti e divertenti. Ma a rispondere alle mie domande sul loro rapporto con le moderne tecnologie saranno anche molti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Su ognuno di loro si moduleranno le mie domande che, a seconda del carattere dell’intervistato saranno più o meno confidenziali. Le interviste ai vip sono realizzate negli ambiti in cui vivono e lavorano come abitazioni, studi televisivi, corridoi, ascensori, giardini, camerini e così via. Il tutto per rendere più reale il vero”.  
   
   
REUTERS SCEGLIE DI UTILIZZARE LE SOLUZIONI FAST PER IL CONTENT MONITORING ANALIZZA LE NOTIZIE REUTERS PER IDENTIFICARE QUALUNQUE VIOLAZIONE DELLE NORME SUL COPYRIGHT  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Fast Search & Transfer, il fornitore leader di soluzioni aziendali per le attività di ricerca e filtro dei dati in tempo reale, ha annunciato che Reuters utilizzerà una soluzione software sviluppata da Fast che permette all’azienda di proteggere i beni inerenti alla proprietà intellettuale, migliorando il livello di protezione sul marchio e sui contenuti. Identificando e controllando i contenuti di Reuters su Internet, l’applicazione Sda (Service Derivative Application) di Fast per il controllo continuo dei contenuti genererà report per Reuters, che aiuteranno l’agenzia a monitorare Internet per verificare ogni violazione al copyright sui contenuti Reuters. L’impiego da parte di Reuters dell’applicazione di monitoraggio Fast permette all’azienda di capitalizzare l’utilizzo corrente di Fast Esp, la potente piattaforma di ricerca aziendale. Il News Distribution Service (Nds) di Reuters utilizza Fast Esp per fornire a migliaia di abbonati ai servizi informazioni personalizzate di altissima rilevanza in merito agli articoli in fase di realizzazione. Inoltre, Fast Esp permette agli abbonati ai servizi Nds di salvare e monitorare determinate informazioni e società, in modo da essere prontamente informati in tempo reale circa ogni tipo di informazione disponibile pubblicamente sugli argomenti scelti. “In qualità di maggiore agenzia internazionale multimediale e di principale content provider, Reuters deve monitorare attentamente come i propri contenuti, protetti da copyright, vengono utilizzati da parte degli abbonati e del pubblico in generale”, ha precisato Paul Hansford, Global Head of Content Quality di Reuters. “La capacità di Fast di filtrare ed estrapolare notizie da migliaia di fonti, in più lingue, con la più assoluta rispondenza alle necessità dei nostri abbonati, risponde alle nostre esigenze. L’implementazione di Fast Esp ci aiuterà inoltre a tenere traccia delle violazioni al copyright contribuendo a proteggere la nostra corporate identity”. L’ approccio di Fast Esp basato su una piattaforma unica, stabilisce nuovi standard assicurando a clienti e partner in tutto il mondo una soluzione che garantisce accesso illimitato alle informazioni e scalabilità totale nella gestione di grandi volumi di dati e numero di utenti, realizzando proprio quello che i clienti necessitano in questo momento, consentendo di migrare da piccole installazioni a implementazioni di grandi dimensioni, senza richiedere di cambiare la piattaforma software. “Sia che vengano utilizzate da milioni di abbonati alle news in tutto il mondo, piuttosto che impiegate per rilevare le violazioni al copyright su Internet, le soluzioni per la ricerca Fast forniscono alle organizzazioni globali, come Reuters, gli strumenti per massimizzare il valore delle informazioni che raccolgono, organizzano e analizzano,” ha commentato John M. Lervik, Chief Executive Officer di Fast. “Siamo compiaciuti dal fatto che Reuters abbia deciso di ampliare l’utilizzo di Fast Esp a nuove applicazioni trasversali che comprendono tutta l’azienda”. La soluzione Fast Esp (Enterprise Search Platform) opera con server ad alte prestazioni e costi contenuti ed aiuta le aziende ad avere una visibilità a 360 gradi sia sui dati strutturati memorizzati all’interno di database, sia su quelli non strutturati contenuti in documenti, messaggi di posta elettronica, presentazioni, pagine Web ed altri ancora. Sia che i dati risiedano in database e applicazioni multiple, sulle intranet aziendali, o sul Web, Fast Esp garantisce accesso illimitato alle informazioni e scalabilità totale nella gestione di grandi volumi di dati, numero di utenti, oltre che la massima attualità dei dati. Grazie alla nuova soluzione Fast, le aziende possono contare su una visione globale, accurata, sicura ed intelligente di tutte le informazioni a loro necessarie per lavorare al meglio. Fast Esp è la tecnologia su cui si basa una nuova gamma di soluzioni, progettate specificatamente per gestire soluzioni aziendali di ricerca, tra cui Fast Data Searchtm for Site Search; Fast Data Searchtm for Compliance; Fast Data Search for eCommerce; Fast Data Search for Intranets; Fast Data Search 360. La suite di prodotti Fast Data Search fornisce una soluzione completa di reperimento delle informazioni ideale per la realizzazione di applicazioni mission-critical in mercati verticali quali Commercio Elettronico e Portali Internet, Servizi Finanziari, Pubblica Amministrazione, Ricerca Scientifica, Editoria e Telecomunicazioni.  
   
   
REUTERS SCEGLIE DI UTILIZZARE LE SOLUZIONI FAST PER IL CONTENT MONITORING ANALIZZA LE NOTIZIE REUTERS PER IDENTIFICARE QUALUNQUE VIOLAZIONE DELLE NORME SUL COPYRIGHT  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Fast Search & Transfer, il fornitore leader di soluzioni aziendali per le attività di ricerca e filtro dei dati in tempo reale, ha annunciato che Reuters utilizzerà una soluzione software sviluppata da Fast che permette all’azienda di proteggere i beni inerenti alla proprietà intellettuale, migliorando il livello di protezione sul marchio e sui contenuti. Identificando e controllando i contenuti di Reuters su Internet, l’applicazione Sda (Service Derivative Application) di Fast per il controllo continuo dei contenuti genererà report per Reuters, che aiuteranno l’agenzia a monitorare Internet per verificare ogni violazione al copyright sui contenuti Reuters. L’impiego da parte di Reuters dell’applicazione di monitoraggio Fast permette all’azienda di capitalizzare l’utilizzo corrente di Fast Esp, la potente piattaforma di ricerca aziendale. Il News Distribution Service (Nds) di Reuters utilizza Fast Esp per fornire a migliaia di abbonati ai servizi informazioni personalizzate di altissima rilevanza in merito agli articoli in fase di realizzazione. Inoltre, Fast Esp permette agli abbonati ai servizi Nds di salvare e monitorare determinate informazioni e società, in modo da essere prontamente informati in tempo reale circa ogni tipo di informazione disponibile pubblicamente sugli argomenti scelti. “In qualità di maggiore agenzia internazionale multimediale e di principale content provider, Reuters deve monitorare attentamente come i propri contenuti, protetti da copyright, vengono utilizzati da parte degli abbonati e del pubblico in generale”, ha precisato Paul Hansford, Global Head of Content Quality di Reuters. “La capacità di Fast di filtrare ed estrapolare notizie da migliaia di fonti, in più lingue, con la più assoluta rispondenza alle necessità dei nostri abbonati, risponde alle nostre esigenze. L’implementazione di Fast Esp ci aiuterà inoltre a tenere traccia delle violazioni al copyright contribuendo a proteggere la nostra corporate identity”. L’ approccio di Fast Esp basato su una piattaforma unica, stabilisce nuovi standard assicurando a clienti e partner in tutto il mondo una soluzione che garantisce accesso illimitato alle informazioni e scalabilità totale nella gestione di grandi volumi di dati e numero di utenti, realizzando proprio quello che i clienti necessitano in questo momento, consentendo di migrare da piccole installazioni a implementazioni di grandi dimensioni, senza richiedere di cambiare la piattaforma software. “Sia che vengano utilizzate da milioni di abbonati alle news in tutto il mondo, piuttosto che impiegate per rilevare le violazioni al copyright su Internet, le soluzioni per la ricerca Fast forniscono alle organizzazioni globali, come Reuters, gli strumenti per massimizzare il valore delle informazioni che raccolgono, organizzano e analizzano,” ha commentato John M. Lervik, Chief Executive Officer di Fast. “Siamo compiaciuti dal fatto che Reuters abbia deciso di ampliare l’utilizzo di Fast Esp a nuove applicazioni trasversali che comprendono tutta l’azienda”. La soluzione Fast Esp (Enterprise Search Platform) opera con server ad alte prestazioni e costi contenuti ed aiuta le aziende ad avere una visibilità a 360 gradi sia sui dati strutturati memorizzati all’interno di database, sia su quelli non strutturati contenuti in documenti, messaggi di posta elettronica, presentazioni, pagine Web ed altri ancora. Sia che i dati risiedano in database e applicazioni multiple, sulle intranet aziendali, o sul Web, Fast Esp garantisce accesso illimitato alle informazioni e scalabilità totale nella gestione di grandi volumi di dati, numero di utenti, oltre che la massima attualità dei dati. Grazie alla nuova soluzione Fast, le aziende possono contare su una visione globale, accurata, sicura ed intelligente di tutte le informazioni a loro necessarie per lavorare al meglio. Fast Esp è la tecnologia su cui si basa una nuova gamma di soluzioni, progettate specificatamente per gestire soluzioni aziendali di ricerca, tra cui Fast Data Searchtm for Site Search; Fast Data Searchtm for Compliance; Fast Data Search for eCommerce; Fast Data Search for Intranets; Fast Data Search 360. La suite di prodotti Fast Data Search fornisce una soluzione completa di reperimento delle informazioni ideale per la realizzazione di applicazioni mission-critical in mercati verticali quali Commercio Elettronico e Portali Internet, Servizi Finanziari, Pubblica Amministrazione, Ricerca Scientifica, Editoria e Telecomunicazioni.  
   
   
NUOVE AMMISSIONI IN ASSOCOMUNICAZIONE  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Il Comitato di Presidenza Assocomunicazione nella riunione del giorno 13 luglio u.S. Ha ammesso nel Settore Relazioni Pubbliche: Fasi S.r.l. Di Roma. Le Imprese Associate ad Assocomunicazione diventano 186 di cui nel Settore: Pubblicità e Comunicazione Globale 100; Promozione, Incentivazione e Servizi di Marketing 37; Servizi Media 15; Relazioni Pubbliche 7; Direct Marketing 13; Web 14.  
   
   
NUOVE AMMISSIONI IN ASSOCOMUNICAZIONE  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Il Comitato di Presidenza Assocomunicazione nella riunione del giorno 13 luglio u.S. Ha ammesso nel Settore Relazioni Pubbliche: Fasi S.r.l. Di Roma. Le Imprese Associate ad Assocomunicazione diventano 186 di cui nel Settore: Pubblicità e Comunicazione Globale 100; Promozione, Incentivazione e Servizi di Marketing 37; Servizi Media 15; Relazioni Pubbliche 7; Direct Marketing 13; Web 14.  
   
   
PROTEZIONE DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE: DAL GRUPPO ASSITECA LA SOLUZIONE ASSICURATIVA  
 
Milano, 31agosto 2004 - Come sempre attento alle novità del mercato e all’evolversi delle necessità assicurative del mondo aziendale, il Gruppo Assiteca, primario broker italiano, lancia sul mercato la soluzione assicurativa che tutela le aziende dai costi legali e dai danni che possono risultare da una controversia sulla proprietà intellettuale. Negli ultimi tempi l’interesse per l’innovazione, anche a causa della perdita del primato degli Stati Uniti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica a vantaggio di Cina ed India, è in forte crescita. Inoltre, il fenomeno della globalizzazione dei mercati e l’affacciarsi su di essi della concorrenza dei paesi asiatici spingono il mondo occidentale a una forte protezione del marchio per il mantenimento delle proprie posizioni a livello internazionale. Comunemente riconosciuta come uno degli asset critici dell’azienda, la proprietà intellettuale è posta costantemente a repentaglio dall’eventualità che altri possano, volontariamente o involontariamente, infrangerne i diritti. Contemporaneamente le imprese sono esposte al rischio di ledere i diritti altrui e trovarsi coinvolte in procedimenti a loro carico spesso complessi ed onerosi. Per soddisfare la conseguente necessità di coperture assicurative, il Gruppo Assiteca ha reperito sul mercato le soluzioni più innovative da personalizzare a seconda delle esigenze della singola organizzazione. “Consapevoli dell’importanza del raggiungimento della leadership europea nell’economia della conoscenza” commenta Federico Oelker, New Business Manager di Assiteca “e dell’urgenza connessa all’aspra competizione internazionale, crediamo molto nell’utilità di offrire ai nostri clienti la copertura di ciò che costituisce il vero facilitatore per la creazione del valore: il capitale intellettuale”. In particolare l’offerta di Assiteca si distingue in due aree di copertura: “Intellectual Property Litigation” e “Asset protection”. Le polizze di Ip Litigation coprono l’azienda per i costi derivanti da controversie in merito alla proprietà intellettuale. Sono riconosciuti gli onorari dei liberi professionisti e le spese sostenute per imporre il rispetto dei termini contrattuali, per difendere la proprietà, la validità o il titolo dei propri diritti Ip e perseguire coloro che li violano. E’ possibile anche utilizzare tali coperture per difendersi da una chiamata in causa da parte di terzi per le medesime infrazioni. Tutte le forme dei diritti Ip sono garantibili: dai brevetti al copyright, dai segreti commerciali ai nomi di dominio. Le polizze di Asset Protection si focalizzano invece sui flussi di reddito generati dai diritti Ip e dal loro valore percepito. In caso di violazione dei diritti altrui e conseguente ritiro forzato del prodotto, sono coperti, in fase di progettazione, i costi di Ricerca & Sviluppo e, per i prodotti già lanciati sul mercato, la perdita del profitto.  
   
   
PROTEZIONE DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE: DAL GRUPPO ASSITECA LA SOLUZIONE ASSICURATIVA  
 
Milano, 31agosto 2004 - Come sempre attento alle novità del mercato e all’evolversi delle necessità assicurative del mondo aziendale, il Gruppo Assiteca, primario broker italiano, lancia sul mercato la soluzione assicurativa che tutela le aziende dai costi legali e dai danni che possono risultare da una controversia sulla proprietà intellettuale. Negli ultimi tempi l’interesse per l’innovazione, anche a causa della perdita del primato degli Stati Uniti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica a vantaggio di Cina ed India, è in forte crescita. Inoltre, il fenomeno della globalizzazione dei mercati e l’affacciarsi su di essi della concorrenza dei paesi asiatici spingono il mondo occidentale a una forte protezione del marchio per il mantenimento delle proprie posizioni a livello internazionale. Comunemente riconosciuta come uno degli asset critici dell’azienda, la proprietà intellettuale è posta costantemente a repentaglio dall’eventualità che altri possano, volontariamente o involontariamente, infrangerne i diritti. Contemporaneamente le imprese sono esposte al rischio di ledere i diritti altrui e trovarsi coinvolte in procedimenti a loro carico spesso complessi ed onerosi. Per soddisfare la conseguente necessità di coperture assicurative, il Gruppo Assiteca ha reperito sul mercato le soluzioni più innovative da personalizzare a seconda delle esigenze della singola organizzazione. “Consapevoli dell’importanza del raggiungimento della leadership europea nell’economia della conoscenza” commenta Federico Oelker, New Business Manager di Assiteca “e dell’urgenza connessa all’aspra competizione internazionale, crediamo molto nell’utilità di offrire ai nostri clienti la copertura di ciò che costituisce il vero facilitatore per la creazione del valore: il capitale intellettuale”. In particolare l’offerta di Assiteca si distingue in due aree di copertura: “Intellectual Property Litigation” e “Asset protection”. Le polizze di Ip Litigation coprono l’azienda per i costi derivanti da controversie in merito alla proprietà intellettuale. Sono riconosciuti gli onorari dei liberi professionisti e le spese sostenute per imporre il rispetto dei termini contrattuali, per difendere la proprietà, la validità o il titolo dei propri diritti Ip e perseguire coloro che li violano. E’ possibile anche utilizzare tali coperture per difendersi da una chiamata in causa da parte di terzi per le medesime infrazioni. Tutte le forme dei diritti Ip sono garantibili: dai brevetti al copyright, dai segreti commerciali ai nomi di dominio. Le polizze di Asset Protection si focalizzano invece sui flussi di reddito generati dai diritti Ip e dal loro valore percepito. In caso di violazione dei diritti altrui e conseguente ritiro forzato del prodotto, sono coperti, in fase di progettazione, i costi di Ricerca & Sviluppo e, per i prodotti già lanciati sul mercato, la perdita del profitto.  
   
   
CORRIERE DELLA SERA PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE DE “LA STORIA UNIVERSALE” TBWAITALIA REALIZZA LA CAMPAGNA DI LANCIO  
 

Milano, 31 agosto 2004 - Dopo il successo della Storia d’Italia di Indro Montanelli , il quotidiano più importante d’Italia lancia la collezione de “La Storia Universale” , (in collaborazione con Laterza e Il Mulino) , un’opera in 20 volumi della storia delle civiltà , in edicola da lunedì 30 agosto . A supporto di questa importante iniziativa editoriale è partita la campagna pubblicitaria di lancio che porta la firma creativa di Tbwa\italia , l’agenzia guidata da Marco Fanfani Chief Executive Officer e Fabrizio Russo Chief Creative Officer . Il tema dello spot è la scoperta dell’America . “1492 l’inizio di un’era , la fine di un’altra …” lo speaker apre così il film per la nuova promozione del Corriere della Sera . Protagonisti , Cristoforo Colombo, icona per l’Europa dell’inizio di una nuova era; e un indio , che guarda le caravelle in lontananza , simbolo , invece , della fine di un’epoca , quella precolombiana . Il 15” racconta quindi la scoperta dell’America da due diversi punti di vista; allo stesso modo , la nuova collezione della biblioteca del Corriere della Sera offre una visione della storia completa , dalle sue origini ai giorni nostri . La regia è di Paolo Ameli e di Alvaro Pianezzi per la casa di produzione Harold Motion pictures . Allo studio e alla realizzazione del progetto ha lavorato il team creativo composto da : Fabio Palombo Direttore Creativo Associato e Copywriter , Elena Pancotti Art Director . Account Director Elena Galluzzi . Credits - Chief Creative Officer:fabrizio Russo; Direttore Creativo Associato / Copy : Fabio Palombo; Art Director: Elena Pancotti; Account :Elena Galluzzi / Tiziana Grassi; Regia: Paolo Ameli (live) / Alvaro Pianezzi (table top).
 
   
   
CORRIERE DELLA SERA PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE DE “LA STORIA UNIVERSALE” TBWAITALIA REALIZZA LA CAMPAGNA DI LANCIO  
 

Milano, 31 agosto 2004 - Dopo il successo della Storia d’Italia di Indro Montanelli , il quotidiano più importante d’Italia lancia la collezione de “La Storia Universale” , (in collaborazione con Laterza e Il Mulino) , un’opera in 20 volumi della storia delle civiltà , in edicola da lunedì 30 agosto . A supporto di questa importante iniziativa editoriale è partita la campagna pubblicitaria di lancio che porta la firma creativa di Tbwa\italia , l’agenzia guidata da Marco Fanfani Chief Executive Officer e Fabrizio Russo Chief Creative Officer . Il tema dello spot è la scoperta dell’America . “1492 l’inizio di un’era , la fine di un’altra …” lo speaker apre così il film per la nuova promozione del Corriere della Sera . Protagonisti , Cristoforo Colombo, icona per l’Europa dell’inizio di una nuova era; e un indio , che guarda le caravelle in lontananza , simbolo , invece , della fine di un’epoca , quella precolombiana . Il 15” racconta quindi la scoperta dell’America da due diversi punti di vista; allo stesso modo , la nuova collezione della biblioteca del Corriere della Sera offre una visione della storia completa , dalle sue origini ai giorni nostri . La regia è di Paolo Ameli e di Alvaro Pianezzi per la casa di produzione Harold Motion pictures . Allo studio e alla realizzazione del progetto ha lavorato il team creativo composto da : Fabio Palombo Direttore Creativo Associato e Copywriter , Elena Pancotti Art Director . Account Director Elena Galluzzi . Credits - Chief Creative Officer:fabrizio Russo; Direttore Creativo Associato / Copy : Fabio Palombo; Art Director: Elena Pancotti; Account :Elena Galluzzi / Tiziana Grassi; Regia: Paolo Ameli (live) / Alvaro Pianezzi (table top).
 
   
   
LOOK ESTREMO CON FRUCTIS E PUBLICIS  
 
 Milano, 31 agosto 2004 – Il nuovo gel Hard Glue assicura trasgressione e look estremo. La sua texture fibrosa e trasparente incolla all’istante per un fissaggio ultra strutturante. Il nuovo gel si rivolge ad un target giovane (uomini dai 15 ai 25 anni ) con capelli corti e di media lunghezza. Pensando a loro Publicis ha creato una campagna dai toni giovani, energici, moderni e distintivi. Il nuovo film Publicis si apre con un’esortazione “Vita inquadrata? Alza la cresta!” Mentre il padre, in salotto, mostra con orgoglio le foto dei successi sportivi del suo “bambino modello”, il giovane protagonista crea con Gel Hard Glue il suo nuovo look graffiante e trasgressivo nel bagno di casa. Poi fa il suo ingresso in sala con i capelli a cresta e, sotto lo sguardo incredulo ed allibito di padre e ospiti, esce per raggiungere gli amici. Lo stanno aspettando acconciati come lui: capelli dalle architetture vertiginose e dalla tenuta così forte, da spostare le insegne che urtano lungo la strada. Ma quando i giovani entrano al cinema la visione del film li emoziona al punto da farli piangere perché, come ricorda il claim “duri non si nasce!”. Come tutti i prodotti della linea Hard, Hard Gllue è un prodotto che vuole “rompere” con un stile troppo classico o di maniera: la catena attorno al pack, che negli spot viene spezzata dall’energia del prodotto, è l’icona di questo spirito fuori dagli schemi. La campagna è on air sulle principali emittenti televisive nel formato 30” e 20”. Direttore Creativo Esecutivo è Alasdhair Macgregor-hastie, capo gruppo creativi sono Daniela Locatelli e Daniela Zorzi. Client service team: Rossella Gasparini, Séverine Fox, Federica Orlandini. Per il cliente: Stefania Fabiano – Marketing Manager, Alberto Frasarin – Group Product Manager, Luciano Deidda – Product Manager.  
   
   
LOOK ESTREMO CON FRUCTIS E PUBLICIS  
 
 Milano, 31 agosto 2004 – Il nuovo gel Hard Glue assicura trasgressione e look estremo. La sua texture fibrosa e trasparente incolla all’istante per un fissaggio ultra strutturante. Il nuovo gel si rivolge ad un target giovane (uomini dai 15 ai 25 anni ) con capelli corti e di media lunghezza. Pensando a loro Publicis ha creato una campagna dai toni giovani, energici, moderni e distintivi. Il nuovo film Publicis si apre con un’esortazione “Vita inquadrata? Alza la cresta!” Mentre il padre, in salotto, mostra con orgoglio le foto dei successi sportivi del suo “bambino modello”, il giovane protagonista crea con Gel Hard Glue il suo nuovo look graffiante e trasgressivo nel bagno di casa. Poi fa il suo ingresso in sala con i capelli a cresta e, sotto lo sguardo incredulo ed allibito di padre e ospiti, esce per raggiungere gli amici. Lo stanno aspettando acconciati come lui: capelli dalle architetture vertiginose e dalla tenuta così forte, da spostare le insegne che urtano lungo la strada. Ma quando i giovani entrano al cinema la visione del film li emoziona al punto da farli piangere perché, come ricorda il claim “duri non si nasce!”. Come tutti i prodotti della linea Hard, Hard Gllue è un prodotto che vuole “rompere” con un stile troppo classico o di maniera: la catena attorno al pack, che negli spot viene spezzata dall’energia del prodotto, è l’icona di questo spirito fuori dagli schemi. La campagna è on air sulle principali emittenti televisive nel formato 30” e 20”. Direttore Creativo Esecutivo è Alasdhair Macgregor-hastie, capo gruppo creativi sono Daniela Locatelli e Daniela Zorzi. Client service team: Rossella Gasparini, Séverine Fox, Federica Orlandini. Per il cliente: Stefania Fabiano – Marketing Manager, Alberto Frasarin – Group Product Manager, Luciano Deidda – Product Manager.  
   
   
CHAMPION E PUBLICIS INSIEME PER CELEBRARE LA FINE DELLE OLIMPIADI  
 
Milano, 30 agosto 2004 – Champion, sponsor tecnico della nazionale di pallacanestro e sponsor ufficiale di quella di scherma, e Publicis Italia presentano la nuova campagna stampa in occasione della chiusura delle Olimpiadi di Atene 2004. Le suggestive immagini della campagna saranno on air nei prossimi giorni sull’ultima pagina dei principali quotidiani nazionali: Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, La Repubblica. I nuovi annunci ideati da Publicis non celebrano le vittorie e non rimpiangono le sconfitte, ma esaltano l’anima della sportività di Champion e i valori degli sportivi che rincorrono un sogno. La campagna comunica lo spirito sportivo e i valori della nazionale di scherma attraverso l’immagine di uno schermitore che si allena in una stanza affondando la sua spada nel vuoto verso un ipotetico avversario. L’headline della campagna recita: “Ad Atene abbiamo vestito i sogni d’oro, di argento e di bronzo della nazionale di scherma”. Per la squadra di pallacanestro è stato scelto uno scatto fortemente simbolico: la palla arancione che sta per entrare nel canestro di ferro e corda ed è proprio il cerchio di ferro ad essere messo in risalto dall’headline “Oro? Argento? Bronzo? Ferro?”. Con questa campagna Champion sottolinea come nel mondo dello sport non contino solo i risultati, ma la passione genuina e l’impegno costante che gli sportivi investono nelle diverse discipline, anche quando non sono ripresi dalle telecamere o non vincono medaglie e premi. Direttore Creativo Esecutivo: Alasdhair Macgregor-hastie, Direttori Creativi Associati: Silvano Cattaneo e Piero Bagolini. Client Service Team: Roberta Marchesi e Riccardo Barbieri. Per il Cliente: Alberto Calò, Responsabile Comunicazione.  
   
   
CHAMPION E PUBLICIS INSIEME PER CELEBRARE LA FINE DELLE OLIMPIADI  
 
Milano, 30 agosto 2004 – Champion, sponsor tecnico della nazionale di pallacanestro e sponsor ufficiale di quella di scherma, e Publicis Italia presentano la nuova campagna stampa in occasione della chiusura delle Olimpiadi di Atene 2004. Le suggestive immagini della campagna saranno on air nei prossimi giorni sull’ultima pagina dei principali quotidiani nazionali: Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, La Repubblica. I nuovi annunci ideati da Publicis non celebrano le vittorie e non rimpiangono le sconfitte, ma esaltano l’anima della sportività di Champion e i valori degli sportivi che rincorrono un sogno. La campagna comunica lo spirito sportivo e i valori della nazionale di scherma attraverso l’immagine di uno schermitore che si allena in una stanza affondando la sua spada nel vuoto verso un ipotetico avversario. L’headline della campagna recita: “Ad Atene abbiamo vestito i sogni d’oro, di argento e di bronzo della nazionale di scherma”. Per la squadra di pallacanestro è stato scelto uno scatto fortemente simbolico: la palla arancione che sta per entrare nel canestro di ferro e corda ed è proprio il cerchio di ferro ad essere messo in risalto dall’headline “Oro? Argento? Bronzo? Ferro?”. Con questa campagna Champion sottolinea come nel mondo dello sport non contino solo i risultati, ma la passione genuina e l’impegno costante che gli sportivi investono nelle diverse discipline, anche quando non sono ripresi dalle telecamere o non vincono medaglie e premi. Direttore Creativo Esecutivo: Alasdhair Macgregor-hastie, Direttori Creativi Associati: Silvano Cattaneo e Piero Bagolini. Client Service Team: Roberta Marchesi e Riccardo Barbieri. Per il Cliente: Alberto Calò, Responsabile Comunicazione.  
   
   
A MILANO FINO AL 17 OTTOBRE LA MOSTRA LE VACANZE DEGLI ITALIANI RIPERCORRE UNA AFFASCINANTE CARRELLATA ATTRAVERSO I MANIFESTI STORICI DELLA RACCOLTA BERTARELLI  
 
Milano, 131 agosto 2004 - Fino al 17 ottobre è in programma nelle “Sale Panoramiche” del Castello Sforzesco di Milano la mostra Le vacanze degli italiani, attraverso i manifesti storici della Raccolta Bertarelli. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della valorizzazione del patrimonio di oltre 7000 esemplari, di cui 1750 sottoposti in questi ultimi anni a un lavoro di schedatura, digitalizzazione e restauro finanziato dalla Fondazione Cariplo. Curata da Giovanna Mori, conservatore della raccolta, l’esposizione — organizzata dal Comune di Milano - Settore Musei e Mostre - Raccolta delle Stampe A. Bertarelli, in collaborazione con Fondazione Cariplo, Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica), Gpp Industrie Grafiche di Milano, e Associazione Amici della Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli’ - propone un excursus nella cartellonistica turistica italiana, dai primi del Novecento alla metà del secolo scorso. Sono esposte 38 creazioni di artisti veri punti di riferimento della pubblicità, quali Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Albe Steiner e altri, ciascuno portatore della propria cifra stilistica. La mostra, che inaugura i nuovi spazi espositivi del Castello denominati “Sale Panoramiche si suddivide in sei sezioni che analizzano i vari campi in cui la promozione si è indirizzata. “Al mare» presenta una visione gioiosa delle vacanze sulle coste italiane, da Cesenatico alla Liguria fino a Taormina; tra questi, particolari sono i manifesti realizzati da Dudovich per promuovere gli articoli da spiaggia della Rinascente. Allo stesso modo, “In montagna’ sono le vette delle Dolomiti e della Valle d’Aosta a essere protagoniste. Le sezioni “Al lago” e “Alle terme” sono dedicate rispettivamente alle vacanze sui laghi prealpini lombardi e a quelle termali. Tra le curiosità che si incontrano nella parte detta “In viaggio”, ci sono i manifesti che pubblicizzano l’idea stessa del viaggiare, sia esso condotto in Lambretta — come nelle opere di Franco Grignani — sulle ferrovie regionali —come la Torino-cirié-lanzo, in una realizzazione grafica di Metlicovitz — o via nave — come nella pubblicità della “Foire Fiottante ltalienne de la Mediterranèe” di Enrico Sacchetti. Chiude la mostra la sezione “A Milano”, in cui spicca il manifesto di Giovanni Greppi che pubblicizza la rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi all’Arena di Milano nel 1920, e quello di Lepoldo Metlicovitz sulla “Laguna a Milano” del 1926. La Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli’, fondata nel 1927, conserva un milione di opere, suddiviso in maggioranza in nuclei iconografici, secondo le direttive del fondatore A. Bertarelli che, pur conservando fogli di maestri incisori della grafica d’arte, privilegiava l’aspetto documentario delle stampe. Il fondo dei Manifesti, appartenente alla Raccolta Bertarelli, dispone di circa 7.000 pezzi relativi a prodotti industriali, giornali e riviste straniere ed italiane, cinema, teatro, località turistiche, mostre e propaganda politica. Catalogo Silvana Editoriale Per informazioni: Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - ufficio mostre tel. 02.88463833 —craai.Mostre@comune.milano.it  - www.Milanocastello.it  
   
   
A MILANO FINO AL 17 OTTOBRE LA MOSTRA LE VACANZE DEGLI ITALIANI RIPERCORRE UNA AFFASCINANTE CARRELLATA ATTRAVERSO I MANIFESTI STORICI DELLA RACCOLTA BERTARELLI  
 
Milano, 131 agosto 2004 - Fino al 17 ottobre è in programma nelle “Sale Panoramiche” del Castello Sforzesco di Milano la mostra Le vacanze degli italiani, attraverso i manifesti storici della Raccolta Bertarelli. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della valorizzazione del patrimonio di oltre 7000 esemplari, di cui 1750 sottoposti in questi ultimi anni a un lavoro di schedatura, digitalizzazione e restauro finanziato dalla Fondazione Cariplo. Curata da Giovanna Mori, conservatore della raccolta, l’esposizione — organizzata dal Comune di Milano - Settore Musei e Mostre - Raccolta delle Stampe A. Bertarelli, in collaborazione con Fondazione Cariplo, Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica), Gpp Industrie Grafiche di Milano, e Associazione Amici della Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli’ - propone un excursus nella cartellonistica turistica italiana, dai primi del Novecento alla metà del secolo scorso. Sono esposte 38 creazioni di artisti veri punti di riferimento della pubblicità, quali Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Albe Steiner e altri, ciascuno portatore della propria cifra stilistica. La mostra, che inaugura i nuovi spazi espositivi del Castello denominati “Sale Panoramiche si suddivide in sei sezioni che analizzano i vari campi in cui la promozione si è indirizzata. “Al mare» presenta una visione gioiosa delle vacanze sulle coste italiane, da Cesenatico alla Liguria fino a Taormina; tra questi, particolari sono i manifesti realizzati da Dudovich per promuovere gli articoli da spiaggia della Rinascente. Allo stesso modo, “In montagna’ sono le vette delle Dolomiti e della Valle d’Aosta a essere protagoniste. Le sezioni “Al lago” e “Alle terme” sono dedicate rispettivamente alle vacanze sui laghi prealpini lombardi e a quelle termali. Tra le curiosità che si incontrano nella parte detta “In viaggio”, ci sono i manifesti che pubblicizzano l’idea stessa del viaggiare, sia esso condotto in Lambretta — come nelle opere di Franco Grignani — sulle ferrovie regionali —come la Torino-cirié-lanzo, in una realizzazione grafica di Metlicovitz — o via nave — come nella pubblicità della “Foire Fiottante ltalienne de la Mediterranèe” di Enrico Sacchetti. Chiude la mostra la sezione “A Milano”, in cui spicca il manifesto di Giovanni Greppi che pubblicizza la rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi all’Arena di Milano nel 1920, e quello di Lepoldo Metlicovitz sulla “Laguna a Milano” del 1926. La Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli’, fondata nel 1927, conserva un milione di opere, suddiviso in maggioranza in nuclei iconografici, secondo le direttive del fondatore A. Bertarelli che, pur conservando fogli di maestri incisori della grafica d’arte, privilegiava l’aspetto documentario delle stampe. Il fondo dei Manifesti, appartenente alla Raccolta Bertarelli, dispone di circa 7.000 pezzi relativi a prodotti industriali, giornali e riviste straniere ed italiane, cinema, teatro, località turistiche, mostre e propaganda politica. Catalogo Silvana Editoriale Per informazioni: Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - ufficio mostre tel. 02.88463833 —craai.Mostre@comune.milano.it  - www.Milanocastello.it  
   
   
NASCE A ROMA RAPP, LA PRIMA RETE DI ALBERGHI PER LA PUBBLICITÀ E LA PROMOZIONE  
 
Roma. 31 agosto 2004 - Rapp consente alle imprese di veicolare messaggi pubblicitari e/o fare promozioni direttamente all’interno degli alberghi. Ideata e realizzata da H2com, Rapp è costituita di alberghi grandi e prestigiosi (turismo di fascia alta e uomini d’affari) situati in gran parte nel centro storico della capitale. Con Rapp ogni impresa può sempre personalizzare la propria azione promo-pubblicitaria scegliendo l’utilizzo di: uno o più prodotti promo-pubblicitari quali espositori, totem, distributori di informative, brochure, gadget, biglietti di benvenuto; uno o più spazi come la hall, il bar, la sala ristorante, la camera. Uno o più alberghi. Il servizio nasce per: individuare nuovi canali promo-pubblicitari per il Made in Italy; comunicare direttamente col turista che nella veste di consumatore rimane ancora uno degli attori a più alta propensione al consumo; rendere più efficace la raccolta pubblicitaria degli alberghi romani; consentire azioni promo-pubblicitarie di larga scala con la possibilità di coinvolgere più alberghi a prescindere dalla catena di appartenenza. La rete sarà attiva dal 1 settembre prossimo ed è destinata prevalentemente alle: imprese del Made in Italy; grandi imprese nazionali e internazionali; imprese locali di servizi e quelle dei prodotti di lusso.  
   
   
NASCE A ROMA RAPP, LA PRIMA RETE DI ALBERGHI PER LA PUBBLICITÀ E LA PROMOZIONE  
 
Roma. 31 agosto 2004 - Rapp consente alle imprese di veicolare messaggi pubblicitari e/o fare promozioni direttamente all’interno degli alberghi. Ideata e realizzata da H2com, Rapp è costituita di alberghi grandi e prestigiosi (turismo di fascia alta e uomini d’affari) situati in gran parte nel centro storico della capitale. Con Rapp ogni impresa può sempre personalizzare la propria azione promo-pubblicitaria scegliendo l’utilizzo di: uno o più prodotti promo-pubblicitari quali espositori, totem, distributori di informative, brochure, gadget, biglietti di benvenuto; uno o più spazi come la hall, il bar, la sala ristorante, la camera. Uno o più alberghi. Il servizio nasce per: individuare nuovi canali promo-pubblicitari per il Made in Italy; comunicare direttamente col turista che nella veste di consumatore rimane ancora uno degli attori a più alta propensione al consumo; rendere più efficace la raccolta pubblicitaria degli alberghi romani; consentire azioni promo-pubblicitarie di larga scala con la possibilità di coinvolgere più alberghi a prescindere dalla catena di appartenenza. La rete sarà attiva dal 1 settembre prossimo ed è destinata prevalentemente alle: imprese del Made in Italy; grandi imprese nazionali e internazionali; imprese locali di servizi e quelle dei prodotti di lusso.  
   
   
BURBERRY BRIT SCEGLIE COME TESTIMONIAL HUGH DANCY, UN MODELLO ALLA CORTE DI RE ARTÙ  
 
Milano, 31 agosto 2004 - L’attore britannico interpreta Sir Galahad, il figlio de Lancillotto e il più puro tra i cavalieri di Re Artù. L’attore britannico Hugh Dancy, testimonial della campagna pubblicitaria di Burberry Brit for Men, è uno dei protagonisti di King Arthur, il nuovo kolossal cinematografico della Disney, uscito nelle settimane scorse in Usa e in Italia dal 1 ottobre. Il ruolo è quello di Sir Galahad, il figlio de Lancillotto e il più puro tra i cavalieri di Re Artù, colui che Merlino aveva predetto avrebbe trovato la sacra coppa in cui è raccolto il sangue di Cristo: il Santo Graal. Quello stesso uomo che secondo le leggende di Camelot, riuscì a ritrovare il calice ma, una volta trovatolo, non seppe più distogliere lo sguardo da esso e, ancora oggi, è lì a contemplare la Gloria di Dio. Hugh Dancy, scelto proprio perché perfetto interprete della filosofia dell’uomo Burberry Brit, dopo la laurea ad Oxford ha subito un ruolo da protagonista in David Copperfield dell’Hbo a fianco di Sally Field e Michael Richards. Dopo la partecipazione nel film candidato all’oscar 2002 Black Hawck Down, Hugh continua la sua scalata a Hollywood e nel 2004 il ruolo di protagonista in Ella Enchanted e quello di Galahad nel Re Artu’ di Jerry Bruckheimer lo stanno consacrando come astro nascente del cinema britannico. King Arthur è il nuovo lungometraggio ispirato alle vicende di Rè Artù. Il film, nato da una collaborazione tra Stati Uniti ed Irlanda, si propone di presentare le vicende dell'eroe in una veste più realistica e meno mistica. Il film incentrandosi sulle esperienze di Artù e Ginevra prima che questi diventassero sovrani, mette in risalto gli aspetti meno epici delle vicende, e si distacca dalle pellicole precedenti come Excalibur che pongono al centro della storia le magie ed i sortilegi. Burberry celebra l’uomo con il lancio di Burberry Brit For Men. E come testimonial non poteva che essere scelto Hugh. “Per me, lo stile di Hugh racchiude l’essenza del moderno uomo britannico - spiega Christopher Bailey - una combinazione di pezzi tradizionali, sartoriali e ben confezionati indossati con una disordinata eleganza che conferisce un allure sexy e spontaneo. E’ affascinante ed eloquente con un gran senso dello humour”.  
   
   
BURBERRY BRIT SCEGLIE COME TESTIMONIAL HUGH DANCY, UN MODELLO ALLA CORTE DI RE ARTÙ  
 
Milano, 31 agosto 2004 - L’attore britannico interpreta Sir Galahad, il figlio de Lancillotto e il più puro tra i cavalieri di Re Artù. L’attore britannico Hugh Dancy, testimonial della campagna pubblicitaria di Burberry Brit for Men, è uno dei protagonisti di King Arthur, il nuovo kolossal cinematografico della Disney, uscito nelle settimane scorse in Usa e in Italia dal 1 ottobre. Il ruolo è quello di Sir Galahad, il figlio de Lancillotto e il più puro tra i cavalieri di Re Artù, colui che Merlino aveva predetto avrebbe trovato la sacra coppa in cui è raccolto il sangue di Cristo: il Santo Graal. Quello stesso uomo che secondo le leggende di Camelot, riuscì a ritrovare il calice ma, una volta trovatolo, non seppe più distogliere lo sguardo da esso e, ancora oggi, è lì a contemplare la Gloria di Dio. Hugh Dancy, scelto proprio perché perfetto interprete della filosofia dell’uomo Burberry Brit, dopo la laurea ad Oxford ha subito un ruolo da protagonista in David Copperfield dell’Hbo a fianco di Sally Field e Michael Richards. Dopo la partecipazione nel film candidato all’oscar 2002 Black Hawck Down, Hugh continua la sua scalata a Hollywood e nel 2004 il ruolo di protagonista in Ella Enchanted e quello di Galahad nel Re Artu’ di Jerry Bruckheimer lo stanno consacrando come astro nascente del cinema britannico. King Arthur è il nuovo lungometraggio ispirato alle vicende di Rè Artù. Il film, nato da una collaborazione tra Stati Uniti ed Irlanda, si propone di presentare le vicende dell'eroe in una veste più realistica e meno mistica. Il film incentrandosi sulle esperienze di Artù e Ginevra prima che questi diventassero sovrani, mette in risalto gli aspetti meno epici delle vicende, e si distacca dalle pellicole precedenti come Excalibur che pongono al centro della storia le magie ed i sortilegi. Burberry celebra l’uomo con il lancio di Burberry Brit For Men. E come testimonial non poteva che essere scelto Hugh. “Per me, lo stile di Hugh racchiude l’essenza del moderno uomo britannico - spiega Christopher Bailey - una combinazione di pezzi tradizionali, sartoriali e ben confezionati indossati con una disordinata eleganza che conferisce un allure sexy e spontaneo. E’ affascinante ed eloquente con un gran senso dello humour”.  
   
   
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA SETTIMANA DELLA CRITICA: PROGRAMMA E PRESENZE  
 
Venezia 31 agosto 2004 - Settimana Internazionale della Critica 1-11 settembre 2004, Programma, Conferenze Stampa E Presenze Ospiti Aggiornato Al 30 Agosto 2004:
“El Amor” di Alejandro Fadel, Martín Mauregui, Santiago Mitre, Juan Schnitman, Argentina, 104'. Proiezioni: 1° settembre ore 22,00 Sala Perla [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]; 11 settembre ore 18,30 Sala Volpi [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]. Conferenza stampa: Giovedi' 2 Settembre Ore 9.45, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Alejandro Fadel, Martín Mauregui, Santiago Mitre, Juan Schnitman [registi], Delfina Castagnino [produttrice].
“P.s.” di Dylan Kidd, Usa, 100'. Proiezioni: 2 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 3 settembre ore 11,30 Sala Perla [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]. Conferenza stampa: Sabato 4 Settembre Ore 9.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Dylan Kidd [regista], Robert Kessel [produttore], Anne Chaisson [produttrice], John Hart [produttore]. Ufficio Stampa: Studio Punto e Virgola, Flavia 335.6793144, Olivia 335.6303795, puntoevirgola@iol.It
“Hu Die - Butterfly (Farfalla)” di Yan Yan Mak, Hong Kong, 124'. Proiezioni: 3 settembre ore 19,45 Sala Astra [sq sp buyers]; 4 settembre ore 11,30 Sala Perla [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]. Conferenza stampa: Domenica 5 Settembre Ore 9.40, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Yan Yan Mak [regista], Josie Ho [attrice principale], Jacqueline Liu [produttrice].
“Una De Dos” (Una delle due) di Alejo Hernan Taube, Argentina, 88'. Proiezioni: 3 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers; 4 settembre ore 15,30 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 5 settembre ore 18,00 Sala Astra [sq sp buyers io acc.Cin.]. Conferenza stampa: Domenica 5 Settembre Ore 10.00, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Alejo H. Taube [regista].
“Ve Lakachta Lecha Isha” (Prendere moglie) di Ronit e Shlomi Elkabetz, Israele, 97'. Proiezioni: 4 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 5 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 6 settembre ore 18,00 Sala Astra [sq sp buyers io acc.Cin.]. Conferenza stampa: Lunedi' 6 Settembre Ore 10.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Ronit Elkabetz [regista sceneggiatrice e attrice principale, Shlomi Elkabetz [regista e sceneggiatore], Simon Abkarian [attore], Marek Rozenbaum [ produttore Transfax Tel Aviv], Itai Tamir [ produttore Transfax Tel Aviv], Amit Berlowitz [ produttore Transfax Tel Aviv], Sophie Dulac [ co-produzione francese film], Jean Philippe Reza [ co-produzione francese film], Eric Cohen [ co-produzione francese film], Michel Zana [ co-produzione francese film]. Ufficio Stampa: Jane Gibbs, Premier Pr, Switchboard: 020 7494 3478, Direct line: 020 7292 8343 Email: jane@prempr.Co.uk  
“Les Liens” (Relazioni) di Aymeric Mesa-juan, Francia, 93'. Proiezioni: 5 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 6 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 7 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ] Conferenza stampa: Martedi' 7 Settembre Ore 10.00, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Aymeric Mesa-juan [regista].
“Le Grand Voyage” (Il grande viaggio) di Ismaël Ferroukhi, Marocco- Francia, 108'. Proiezioni: 6 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 7 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 8 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Mercoledi' 8 Settembre Ore 9.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Ismaël Ferroukhi [regista]. Ufficio Stampa: Brigitta Portier, cell +39 338 93 88 685.
“Sakenine Sarzamine Sokoot” (Dalla terra del silenzio) di Saman Salur, Iran, 70'. Proiezioni: 7 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 8 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 9 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Giovedi' 9 Settembre Ore 10.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Saman Salur [regista].
“Kuang Fang” (Disinibiti) di Chen Leste, Taiwan, 72'. Proiezioni: 8 settembre ore 22,15 Sala Astra [sq sp buyers]; 9 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 10 settembre ore 18,15 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Venerdi' 10 Settembre Ore 9.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Chen Leste [regista].
“Koi No Mon” (Otakus innamorato) di Suzuki Matsuo, Giappone, 114'. Proiezioni: 9 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 10 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 11 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Sabato 11 Settembre Ore 10.00, Sala Conferenze Stampa Casino' Presenze: Suzuki Matsuo [regista].
 
   
   
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA SETTIMANA DELLA CRITICA: PROGRAMMA E PRESENZE  
 
Venezia 31 agosto 2004 - Settimana Internazionale della Critica 1-11 settembre 2004, Programma, Conferenze Stampa E Presenze Ospiti Aggiornato Al 30 Agosto 2004:
“El Amor” di Alejandro Fadel, Martín Mauregui, Santiago Mitre, Juan Schnitman, Argentina, 104'. Proiezioni: 1° settembre ore 22,00 Sala Perla [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]; 11 settembre ore 18,30 Sala Volpi [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]. Conferenza stampa: Giovedi' 2 Settembre Ore 9.45, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Alejandro Fadel, Martín Mauregui, Santiago Mitre, Juan Schnitman [registi], Delfina Castagnino [produttrice].
“P.s.” di Dylan Kidd, Usa, 100'. Proiezioni: 2 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 3 settembre ore 11,30 Sala Perla [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]. Conferenza stampa: Sabato 4 Settembre Ore 9.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Dylan Kidd [regista], Robert Kessel [produttore], Anne Chaisson [produttrice], John Hart [produttore]. Ufficio Stampa: Studio Punto e Virgola, Flavia 335.6793144, Olivia 335.6303795, puntoevirgola@iol.It
“Hu Die - Butterfly (Farfalla)” di Yan Yan Mak, Hong Kong, 124'. Proiezioni: 3 settembre ore 19,45 Sala Astra [sq sp buyers]; 4 settembre ore 11,30 Sala Perla [sq sp buyers io acc.Cin. + inviti]. Conferenza stampa: Domenica 5 Settembre Ore 9.40, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Yan Yan Mak [regista], Josie Ho [attrice principale], Jacqueline Liu [produttrice].
“Una De Dos” (Una delle due) di Alejo Hernan Taube, Argentina, 88'. Proiezioni: 3 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers; 4 settembre ore 15,30 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 5 settembre ore 18,00 Sala Astra [sq sp buyers io acc.Cin.]. Conferenza stampa: Domenica 5 Settembre Ore 10.00, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Alejo H. Taube [regista].
“Ve Lakachta Lecha Isha” (Prendere moglie) di Ronit e Shlomi Elkabetz, Israele, 97'. Proiezioni: 4 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 5 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 6 settembre ore 18,00 Sala Astra [sq sp buyers io acc.Cin.]. Conferenza stampa: Lunedi' 6 Settembre Ore 10.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Ronit Elkabetz [regista sceneggiatrice e attrice principale, Shlomi Elkabetz [regista e sceneggiatore], Simon Abkarian [attore], Marek Rozenbaum [ produttore Transfax Tel Aviv], Itai Tamir [ produttore Transfax Tel Aviv], Amit Berlowitz [ produttore Transfax Tel Aviv], Sophie Dulac [ co-produzione francese film], Jean Philippe Reza [ co-produzione francese film], Eric Cohen [ co-produzione francese film], Michel Zana [ co-produzione francese film]. Ufficio Stampa: Jane Gibbs, Premier Pr, Switchboard: 020 7494 3478, Direct line: 020 7292 8343 Email: jane@prempr.Co.uk  
“Les Liens” (Relazioni) di Aymeric Mesa-juan, Francia, 93'. Proiezioni: 5 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 6 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 7 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ] Conferenza stampa: Martedi' 7 Settembre Ore 10.00, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Aymeric Mesa-juan [regista].
“Le Grand Voyage” (Il grande viaggio) di Ismaël Ferroukhi, Marocco- Francia, 108'. Proiezioni: 6 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 7 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 8 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Mercoledi' 8 Settembre Ore 9.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Ismaël Ferroukhi [regista]. Ufficio Stampa: Brigitta Portier, cell +39 338 93 88 685.
“Sakenine Sarzamine Sokoot” (Dalla terra del silenzio) di Saman Salur, Iran, 70'. Proiezioni: 7 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 8 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 9 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Giovedi' 9 Settembre Ore 10.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Saman Salur [regista].
“Kuang Fang” (Disinibiti) di Chen Leste, Taiwan, 72'. Proiezioni: 8 settembre ore 22,15 Sala Astra [sq sp buyers]; 9 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 10 settembre ore 18,15 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Venerdi' 10 Settembre Ore 9.30, Sala Conferenze Stampa Casino'. Presenze: Chen Leste [regista].
“Koi No Mon” (Otakus innamorato) di Suzuki Matsuo, Giappone, 114'. Proiezioni: 9 settembre ore 22,00 Sala Astra [sq sp buyers]; 10 settembre ore 15,00 Palagalileo [sq sp buyers io acc.Cin. + pubblico]; 11 settembre ore 18,00 Sala Astra [ sq sp buyers io acc.Cin. ]. Conferenza stampa: Sabato 11 Settembre Ore 10.00, Sala Conferenze Stampa Casino' Presenze: Suzuki Matsuo [regista].
 
   
   
52° FILMFESTIVAL INTERNAZIONALE MONTAGNA ESPLORAZIONE AVVENTURA "CITTA' DI TRENTO" SESSIONE AUTUNNALE DI BOLZANO - DOLOMYTHICA – 2004 I CINQUANT’ANNI DEL K2, UNA RETROSPETTIVA SU ALAIN TANNER, MONTAGNALIBRI E GLI ANTIQUARI DELLA MONTAGNA  
 
 Bolzano, 31 agosto 2004 - Un omaggio cinematografico ai cinquant’anni i del K2 con la presenza dell’alpinista Erich Abram, protagonista di quella storica spedizione, una retrospettiva dedicata al regista svizzero Alain Tanner, le novità librarie internazionali a Montagnalibri, il Salone internazionale dell'editoria specializzata di montagna e la Mostra - Mercato delle librerie antiquarie dell'arco alpino. Sono gli appuntamenti di spicco dell'edizione autunnale del 52° Filmfestival internazionale Montagna esplorazione avventura "Città di Trento" - Dolomythica 2004 - in programma a Bolzano dal 15 settembre al 23 ottobre 2004 promosso dal Comune di Bolzano, dal Comune di Trento e dal Club Alpino Italiano. Nella sua originaria collocazione, quella della bellissima Piazza Walther la Rassegna internazionale dell'editoria di montagna "Montagnalibri" aprirà anche quest’anno la sessione autunnale del Filmfestival “Città di Trento” a Bolzano. All'interno di Montagnalibri, che sarà ufficialmente inaugurata il 23 settembre alle 18.00, e resterà aperta dal 24 settembre al 3 ottobre, accanto alle novità dell'editoria mondiale di montagna (saranno esposti 750 volumi di 658 autori e 350 editori da 24 Paesi), uno spazio di vendita di libri e guide di montagna a cura della Libreria L’escursionista. Dall’1 al 3 ottobre sempre all’interno di Montagnalibri si svolgerà la Mostra Mercato degli antiquari specializzati nel libro di montagna di Austria, Italia, Germania, Francia. Al Cinema Capitol, in collaborazione con il Film Club di Bolzano sarà invece proposta una retrospettiva dedicata al regista svizzero Alain Tanner, uno dei registi più innovativi del panorama europeo degli anni ’80. Dal 20 al 28 ottobre saranno proposti tutti i 16 film da lui diretti. Nella prima settimana della manifestazione si collocano due serate-evento a carattere alpinistico. Si tratta di una serata organizzata in collaborazione con la Sezione di Bolzano del Club alpino Italiano che avrà come protagonista l’alpinista Simone Moro in programma venerdì 24 settembre ad ore 21.00 all’Auditorium Roen. La seconda invece sarà la “Serata K2”, e celebrerà i cinquant’anni della prima salita dell’ottomila degli italiani: sarà proiettato alla presenza dell’alpinista Erich Abram il film ufficiale della spedizione del 1954 “Italia K2”. La serata si svolgerà venerdì 1 ottobre alle ore 20.30 all’Auditorium di via Roen Di Erich Abram sarà inoltre presentata la biografia (Erich Abram, un alpinista bolzanino) curata da Augusto Golin ed edita per iniziativa del Comune di Bolzano nel corso della settimana della Fiera Campionaria di autunno, mercoledì 15 settembre ad ore 17 presso lo stand del Family Forum. All’incontro sarà presente Reinhold Messner. Nel programma di "Dolomythica 2004" anche una mostra fotografica alla Galleria Fotoforum di via Weggenstein 2, proposta dal 29 settembre al 23 ottobre (inaugurazione il 28 settembre ad ore 19.00) e dedicata all’alpinista, e sciatore, Stefan Kruckenhauser Infolink: www.Mountainfilmfestival.trento.it  
   
   
52° FILMFESTIVAL INTERNAZIONALE MONTAGNA ESPLORAZIONE AVVENTURA "CITTA' DI TRENTO" SESSIONE AUTUNNALE DI BOLZANO - DOLOMYTHICA – 2004 I CINQUANT’ANNI DEL K2, UNA RETROSPETTIVA SU ALAIN TANNER, MONTAGNALIBRI E GLI ANTIQUARI DELLA MONTAGNA  
 
 Bolzano, 31 agosto 2004 - Un omaggio cinematografico ai cinquant’anni i del K2 con la presenza dell’alpinista Erich Abram, protagonista di quella storica spedizione, una retrospettiva dedicata al regista svizzero Alain Tanner, le novità librarie internazionali a Montagnalibri, il Salone internazionale dell'editoria specializzata di montagna e la Mostra - Mercato delle librerie antiquarie dell'arco alpino. Sono gli appuntamenti di spicco dell'edizione autunnale del 52° Filmfestival internazionale Montagna esplorazione avventura "Città di Trento" - Dolomythica 2004 - in programma a Bolzano dal 15 settembre al 23 ottobre 2004 promosso dal Comune di Bolzano, dal Comune di Trento e dal Club Alpino Italiano. Nella sua originaria collocazione, quella della bellissima Piazza Walther la Rassegna internazionale dell'editoria di montagna "Montagnalibri" aprirà anche quest’anno la sessione autunnale del Filmfestival “Città di Trento” a Bolzano. All'interno di Montagnalibri, che sarà ufficialmente inaugurata il 23 settembre alle 18.00, e resterà aperta dal 24 settembre al 3 ottobre, accanto alle novità dell'editoria mondiale di montagna (saranno esposti 750 volumi di 658 autori e 350 editori da 24 Paesi), uno spazio di vendita di libri e guide di montagna a cura della Libreria L’escursionista. Dall’1 al 3 ottobre sempre all’interno di Montagnalibri si svolgerà la Mostra Mercato degli antiquari specializzati nel libro di montagna di Austria, Italia, Germania, Francia. Al Cinema Capitol, in collaborazione con il Film Club di Bolzano sarà invece proposta una retrospettiva dedicata al regista svizzero Alain Tanner, uno dei registi più innovativi del panorama europeo degli anni ’80. Dal 20 al 28 ottobre saranno proposti tutti i 16 film da lui diretti. Nella prima settimana della manifestazione si collocano due serate-evento a carattere alpinistico. Si tratta di una serata organizzata in collaborazione con la Sezione di Bolzano del Club alpino Italiano che avrà come protagonista l’alpinista Simone Moro in programma venerdì 24 settembre ad ore 21.00 all’Auditorium Roen. La seconda invece sarà la “Serata K2”, e celebrerà i cinquant’anni della prima salita dell’ottomila degli italiani: sarà proiettato alla presenza dell’alpinista Erich Abram il film ufficiale della spedizione del 1954 “Italia K2”. La serata si svolgerà venerdì 1 ottobre alle ore 20.30 all’Auditorium di via Roen Di Erich Abram sarà inoltre presentata la biografia (Erich Abram, un alpinista bolzanino) curata da Augusto Golin ed edita per iniziativa del Comune di Bolzano nel corso della settimana della Fiera Campionaria di autunno, mercoledì 15 settembre ad ore 17 presso lo stand del Family Forum. All’incontro sarà presente Reinhold Messner. Nel programma di "Dolomythica 2004" anche una mostra fotografica alla Galleria Fotoforum di via Weggenstein 2, proposta dal 29 settembre al 23 ottobre (inaugurazione il 28 settembre ad ore 19.00) e dedicata all’alpinista, e sciatore, Stefan Kruckenhauser Infolink: www.Mountainfilmfestival.trento.it  
   
   
AL 5° INTERACTIVE KEY AWARD CHIUSE LE ISCRIZIONI IL 19 LUGLIO.  
 
Milano, 31 agosto 2004 – Si sono chiuse le iscrizioni al 5° Interactive Key Award, il riconoscimento annuale che premia i migliori professionisti del Web e del Wireless che si sono distinti nella comunicazione online per creatività, originalità ed innovazione tecnologica. I lavori in gara saranno suddivisi in 16 categorie che si richiamano a tre differenti aree d’interesse: Web Sites, On line Advertising e Interactive Communication Tools (Mobile Communication ed e-mail Communication), prodotti in Italia. La giuria che selezionerà e decreterà i vincitori sarà composta da esperti del settore e da autorevoli giornalisti. La manifestazione è organizzata da Media Key Events, divisione del Gruppo Editoriale Media Key che da vent'anni rappresenta un punto di riferimento del mercato della pubblicità e della comunicazione d'impresa, sia attraverso le testate specializzate come Media Key e Tv Key sia per le iniziative e gli eventi organizzati, dedicati a segnalare e premiare le tendenze più nuove del settore. Clienti, agenzie, web designer e operatori Internet possono partecipare alla gara iscrivendo Web Sites nuovi o rivisitati dal gennaio 2003, Online Advertising e Interactive Communication Tools realizzati dal gennaio 2003 ad oggi, che verranno giudicati per originalità, creatività, qualità dei contenuti ed innovazione tecnologica. Per ogni categoria, saranno selezionati da 2 a 4 finalisti e durante la serata di gala si scopriranno i vincitori che saliranno sul palco per ricevere una scultura e un diploma. Le premiazioni si svolgeranno nella seconda metà di settembre, allo storico Teatro Nuovo di Milano. Infolink: www.Mediakey.it  
   
   
AL 5° INTERACTIVE KEY AWARD CHIUSE LE ISCRIZIONI IL 19 LUGLIO.  
 
Milano, 31 agosto 2004 – Si sono chiuse le iscrizioni al 5° Interactive Key Award, il riconoscimento annuale che premia i migliori professionisti del Web e del Wireless che si sono distinti nella comunicazione online per creatività, originalità ed innovazione tecnologica. I lavori in gara saranno suddivisi in 16 categorie che si richiamano a tre differenti aree d’interesse: Web Sites, On line Advertising e Interactive Communication Tools (Mobile Communication ed e-mail Communication), prodotti in Italia. La giuria che selezionerà e decreterà i vincitori sarà composta da esperti del settore e da autorevoli giornalisti. La manifestazione è organizzata da Media Key Events, divisione del Gruppo Editoriale Media Key che da vent'anni rappresenta un punto di riferimento del mercato della pubblicità e della comunicazione d'impresa, sia attraverso le testate specializzate come Media Key e Tv Key sia per le iniziative e gli eventi organizzati, dedicati a segnalare e premiare le tendenze più nuove del settore. Clienti, agenzie, web designer e operatori Internet possono partecipare alla gara iscrivendo Web Sites nuovi o rivisitati dal gennaio 2003, Online Advertising e Interactive Communication Tools realizzati dal gennaio 2003 ad oggi, che verranno giudicati per originalità, creatività, qualità dei contenuti ed innovazione tecnologica. Per ogni categoria, saranno selezionati da 2 a 4 finalisti e durante la serata di gala si scopriranno i vincitori che saliranno sul palco per ricevere una scultura e un diploma. Le premiazioni si svolgeranno nella seconda metà di settembre, allo storico Teatro Nuovo di Milano. Infolink: www.Mediakey.it  
   
   
ORGANIZZATO DALL’OGS E DAL CNR-IRPI IN OCCASIONE DEL 32° CONGRESSO MONDIALE IL PRIMO FESTIVAL CINEMATOGRAFICO INTERNAZIONALE DI SCIENZE DELLA TERRA LA PREMIAZIONE IN OTTOBRE A TRIESTE  
 
Roma, 31 agosto 2004 - Scienziati di tutto il mondo si danno appuntamento ogni quattro anni per il Congresso Internazionale di Geologia, il più vasto ed importante convegno sulle Scienze della Terra. Quest’anno il 32° International Geological Congress si svolge in Italia, un paese dove le Scienze della Terra assumono un ruolo fondamentale per la sua configurazione idro-geologica, la sua storia sismica, la sua economia e dove le tradizioni scientifiche in questo settore sono antichissime. Il congresso costituisce dunque un’occasione ideale per svolgervi la prima edizione dell’ International Earth Science Film Festival. La rassegna è stata concepita e promossa congiuntamente dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Ogs di Trieste ed avrà cadenza biennale. Il ruolo del Reparto di Cinematografia Scientifica è quello di affiancare alle attività di ricerca, un settore specializzato, capace di "trasferire" con tecnologie audiovisive, i contenuti delle principali attività di ricerca, i risultati ottenuti ed il progredire delle conoscenze, soprattutto per ottenere una immediata e tangibile ricaduta sociale delle energie profuse per la ricerca scientifica. L’ogs è impegnato da anni nella divulgazione scientifica, in particolare ha realizzato con il Reparto di Cinematografia Scientifica del Cnr-irpi diverse produzioni tra le quali spiccano: Perchè l'Antartide, Le due Terre del Fuoco, Verso il Centro della Terra, Il mistero del Lago Izabal. L’intento di chiamare a raccolta network televisivi, editori, produttori e registi che operano nel settore della documentazione e divulgazione scientifica, selezionando le opere più recenti e innovative e dando così vita ad una rete di interscambio forse mai realizzata prima in questa specifica area ha avuto un immediato riscontro: moltissimi i film pervenuti visionati da una prestigiosa giuria internazionale composta da Ernst Lasse (Svezia), Elena Titova (Russia), Jean Leonard Touadi (Congo), Beatrice Sonhuter (Germania) e dagli italiani Mario Apice, Maurizio Parotto, Vincenzo Ricca. I 30 film selezionati, che sono stati proiettati a Firenze, nel teatro della Fortezza da Basso dal 25 al 28 agosto, rappresentavano 10 Paesi: Arabia Saudita, Francia, Germania, Inghilterra, Iran, Italia, Russia, Spagna, Svizzera, Usa. La premiazione dei vincitori delle varie sezioni si terrà a Trieste nel mese di ottobre.  
   
   
ORGANIZZATO DALL’OGS E DAL CNR-IRPI IN OCCASIONE DEL 32° CONGRESSO MONDIALE IL PRIMO FESTIVAL CINEMATOGRAFICO INTERNAZIONALE DI SCIENZE DELLA TERRA LA PREMIAZIONE IN OTTOBRE A TRIESTE  
 
Roma, 31 agosto 2004 - Scienziati di tutto il mondo si danno appuntamento ogni quattro anni per il Congresso Internazionale di Geologia, il più vasto ed importante convegno sulle Scienze della Terra. Quest’anno il 32° International Geological Congress si svolge in Italia, un paese dove le Scienze della Terra assumono un ruolo fondamentale per la sua configurazione idro-geologica, la sua storia sismica, la sua economia e dove le tradizioni scientifiche in questo settore sono antichissime. Il congresso costituisce dunque un’occasione ideale per svolgervi la prima edizione dell’ International Earth Science Film Festival. La rassegna è stata concepita e promossa congiuntamente dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Ogs di Trieste ed avrà cadenza biennale. Il ruolo del Reparto di Cinematografia Scientifica è quello di affiancare alle attività di ricerca, un settore specializzato, capace di "trasferire" con tecnologie audiovisive, i contenuti delle principali attività di ricerca, i risultati ottenuti ed il progredire delle conoscenze, soprattutto per ottenere una immediata e tangibile ricaduta sociale delle energie profuse per la ricerca scientifica. L’ogs è impegnato da anni nella divulgazione scientifica, in particolare ha realizzato con il Reparto di Cinematografia Scientifica del Cnr-irpi diverse produzioni tra le quali spiccano: Perchè l'Antartide, Le due Terre del Fuoco, Verso il Centro della Terra, Il mistero del Lago Izabal. L’intento di chiamare a raccolta network televisivi, editori, produttori e registi che operano nel settore della documentazione e divulgazione scientifica, selezionando le opere più recenti e innovative e dando così vita ad una rete di interscambio forse mai realizzata prima in questa specifica area ha avuto un immediato riscontro: moltissimi i film pervenuti visionati da una prestigiosa giuria internazionale composta da Ernst Lasse (Svezia), Elena Titova (Russia), Jean Leonard Touadi (Congo), Beatrice Sonhuter (Germania) e dagli italiani Mario Apice, Maurizio Parotto, Vincenzo Ricca. I 30 film selezionati, che sono stati proiettati a Firenze, nel teatro della Fortezza da Basso dal 25 al 28 agosto, rappresentavano 10 Paesi: Arabia Saudita, Francia, Germania, Inghilterra, Iran, Italia, Russia, Spagna, Svizzera, Usa. La premiazione dei vincitori delle varie sezioni si terrà a Trieste nel mese di ottobre.  
   
   
CONCORSO PER LE SCUOLE “VIVI L’AVVENTURA ALLA SCOPERTA DEI FRUTTI DEL MONDO”, PROGETTO DIDATTICO DEL MONTE  
 
 Milano, 31 agosto 2004 - Che la frutta faccia bene, specie ai ragazzi, è oramai risaputo. Del Monte, azienda leader nel mercato della frutta e dei prodotti derivati da essa, in particolar modo presso il core target costituito da studenti delle scuole dell’obbligo, ha voluto avvicinare i ragazzi a questo alimento tanto importante attraverso uno strumento originale e divertente: un concorso didattico che potesse dare l’opportunità di approfondire la conoscenza della geografia, dell’ambiente e delle risorse naturali e in particolar modo della frutta. Il progetto didattico, creato da Media Sports e Arts, si rivolge ogni anno in modo alternato a scuole del centro sud e del centro nord. I frutti provenienti da diverse parti del mondo, ingredienti base dei nettari e dei succhi, sono stati l’elemento ispiratore di una creatività di gruppo collegata allo studio e alla conoscenza degli ambienti naturali. Ad ogni classe è stato fornito un simpatico kit contenente un megaposter con nozioni e curiosità sui più significativi ambienti della Terra (montagna, savana, giungla, pianura, ecc.). L’uomo Del Monte in esso raffigurato svolge il ruolo di guida e di esploratore. Ogni classe ha potuto esprimere la propria creatività artistica con qualsiasi tecnica per progettare elaborati sul tema del concorso “Vivi l’avventura alla scoperta dei frutti del mondo”. Così ogni lavoro è stata un’immaginaria ricostruzione di un’avventura della classe in uno degli ambienti naturali, in compagnia dell’Uomo Del Monte. 15 scuole che hanno inviato gli elaborati migliori sono state premiate con una enciclopedia multimediale offerta da Rizzoli La Rousse.  
   
   
CONCORSO PER LE SCUOLE “VIVI L’AVVENTURA ALLA SCOPERTA DEI FRUTTI DEL MONDO”, PROGETTO DIDATTICO DEL MONTE  
 
 Milano, 31 agosto 2004 - Che la frutta faccia bene, specie ai ragazzi, è oramai risaputo. Del Monte, azienda leader nel mercato della frutta e dei prodotti derivati da essa, in particolar modo presso il core target costituito da studenti delle scuole dell’obbligo, ha voluto avvicinare i ragazzi a questo alimento tanto importante attraverso uno strumento originale e divertente: un concorso didattico che potesse dare l’opportunità di approfondire la conoscenza della geografia, dell’ambiente e delle risorse naturali e in particolar modo della frutta. Il progetto didattico, creato da Media Sports e Arts, si rivolge ogni anno in modo alternato a scuole del centro sud e del centro nord. I frutti provenienti da diverse parti del mondo, ingredienti base dei nettari e dei succhi, sono stati l’elemento ispiratore di una creatività di gruppo collegata allo studio e alla conoscenza degli ambienti naturali. Ad ogni classe è stato fornito un simpatico kit contenente un megaposter con nozioni e curiosità sui più significativi ambienti della Terra (montagna, savana, giungla, pianura, ecc.). L’uomo Del Monte in esso raffigurato svolge il ruolo di guida e di esploratore. Ogni classe ha potuto esprimere la propria creatività artistica con qualsiasi tecnica per progettare elaborati sul tema del concorso “Vivi l’avventura alla scoperta dei frutti del mondo”. Così ogni lavoro è stata un’immaginaria ricostruzione di un’avventura della classe in uno degli ambienti naturali, in compagnia dell’Uomo Del Monte. 15 scuole che hanno inviato gli elaborati migliori sono state premiate con una enciclopedia multimediale offerta da Rizzoli La Rousse.  
   
   
CAMIONSUPERMARKET E MOTOSUPERMARKET: FOLIAZIONE RECORD AD AGOSTO  
 
 Milano, 31 agosto 2004 - Il mensile Camionsupermarket nel numero doppio di agosto/settembre ha aumentato la foliazione a 580 pagine e la tiratura a 75.000 copie, mettendo a segno un +21% rispetto al mese precedente e un +12% rispetto al numero doppio dell'anno scorso. La testata si conferma leader nel settore degli autoveicoli industriali d'occasione e l'ultima Ads certifica una media mensile di 38.000 copie vendute. Motosupermarket, mensile dedicato ai motoveicoli d'occasione, a sua volta batte il record di foliazione con 260 pagine e la tiratura cresce a 92.000 copie. Anche qui segnali positivi: +13% rispetto al mese precedente e +4% rispetto al numero doppio dell'anno scorso. La testata è unica nel settore dei motoveicoli d'occasione e l'ultima Ads certifica una media mensile di 34.000 copie vendute. Autosupermarket, il mensile leader nel settore degli autoveicoli d'occasione e l'unico con certificazione Ads, ha raggiunto la cifra strabiliante di 850 pagine e per un soffio non ha battuto il record precedente. Anche qui la tiratura è aumentata, arrivando a ben 140.000 copie. La testata ha quattordici anni di vita e l'ultimo certificato Ads le attribuisce una media mensile di 69.266 copie vendute.  
   
   
CAMIONSUPERMARKET E MOTOSUPERMARKET: FOLIAZIONE RECORD AD AGOSTO  
 
 Milano, 31 agosto 2004 - Il mensile Camionsupermarket nel numero doppio di agosto/settembre ha aumentato la foliazione a 580 pagine e la tiratura a 75.000 copie, mettendo a segno un +21% rispetto al mese precedente e un +12% rispetto al numero doppio dell'anno scorso. La testata si conferma leader nel settore degli autoveicoli industriali d'occasione e l'ultima Ads certifica una media mensile di 38.000 copie vendute. Motosupermarket, mensile dedicato ai motoveicoli d'occasione, a sua volta batte il record di foliazione con 260 pagine e la tiratura cresce a 92.000 copie. Anche qui segnali positivi: +13% rispetto al mese precedente e +4% rispetto al numero doppio dell'anno scorso. La testata è unica nel settore dei motoveicoli d'occasione e l'ultima Ads certifica una media mensile di 34.000 copie vendute. Autosupermarket, il mensile leader nel settore degli autoveicoli d'occasione e l'unico con certificazione Ads, ha raggiunto la cifra strabiliante di 850 pagine e per un soffio non ha battuto il record precedente. Anche qui la tiratura è aumentata, arrivando a ben 140.000 copie. La testata ha quattordici anni di vita e l'ultimo certificato Ads le attribuisce una media mensile di 69.266 copie vendute.  
   
   
MONDADORI INFORMATICA PRESENTA LE ULTIME NOVITÀ DI GRAFICA. UNA COLLANA “ALLA MASSIMA POTENZA”  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Assoluta novità della collana grafica, i libri della serie “Alla massima potenza”, che raccolgono centinaia di suggerimenti “da urlo” di esperti di grafica e animazione per dare una risposta rapida ai problemi più frequenti e far conoscere ad utenti intermedi, ma anche alle prime armi, nuove e molteplici funzionalità delle varie applicazioni. I libri sono la traduzione italiana della famosa collana americana Killer Tips curata da Scott Kelby, caporedattore di Mac Design Magazine e presidente della National Association of Photoshop Professionals. Non i classici manuali da leggere con lunghe spiegazioni ma libri di rapida consultazione, dal linguaggio dinamico e dall’impostazione grafica interamente a colori, che li rendono un indispensabile riferimento per chiunque sia alla continua ricerca di consigli e trucchi nuovi per portare le proprie capacità “alla massima potenza”. “Maya 5 Alla massima potenza” Come portare le proprie conoscenze “alla massima potenza” grazie a suggerimenti, trucchi e segreti svelati dall’autore, artista di effetti visivi specializzato in effetti speciali per film tra cui Spider-man, The Day After Tomorrow, Il Quinto Elemento, Cast Away. Eric Hanson ha realizzato un libro, che riunisce oltre 200 suggerimenti per utilizzare al meglio e in modo divertente Maya 5: dalla realizzazione di stupendi rendering utilizzando gli Shader Networks, all’utilizzo di Nurbs e i poligoni, le tecniche professionali di ripresa con il 3D, i sistemi particellari e dinamici e molto altro ancora. Pagine 208, Prezzo € 30,00. “Mac Os X Alla massima potenza” La più grande raccolta di trucchi e segreti per Mac Os X realizzata da Scott Kelby per risolvere tutti i problemi più frequenti e rendere più veloce e divertente l’uso di questo software di grafica nella nuova versione 10.3. Non si tratta del classico manuale con lunghe e complesse spiegazioni ma di oltre 300 suggerimenti racchiusi in schede di rapida consultazione per avere sempre la risposta pronta al momento giusto e migliorare le proprie competenze nel lavoro di tutti i giorni attraverso scorciatoie ingegnose. Pagine 336, Prezzo € 30,00. “3ds max 6 Alla massima potenza” Cerchi il metodo più veloce per risolvere un problema o realizzare un progetto? Jon A. Bell ha riunito in un solo libro più di 300 trucchi e suggerimenti da seguire al volo quando si vuole risolvere rapidamente un problema o conoscere “alla massima potenza” tutte le funzionalità di 3ds max. Una guida di riferimento per ogni designer, artista e studente di 3ds max 6, scritta da un esperto di grafica 3D computerizzata che ha realizzato animazioni e grafica 3D per televisione, videogiochi e film come L’esorcista Iii, Terminator 2, Soldier. In ogni pagina c’è la definizione di un problema e la sua soluzione raccolte in schemi sintetici per avere sempre pronta una risposta rapida e efficace: dalla personalizzazione dell'interfaccia utente, alla modellazione, animazione e illuminazione, fino all’utilizzo di materiali e mappe (texturing), rendering (inclusi i segreti di mental ray 3), sotto-sistema "Reactor dynamics", animazione particellare (Particle Flow), ossature e cinematica inversa, utilità di licenza trasferibile e molto altro ancora. Pagine 320, Prezzo € 30,00 “Macromedia Studio Mx 2004: Corso Ufficiale” Il nuovissimo corso ufficiale Macromedia Studio Mx 2004 offre al lettore una panoramica generale su tutti i prodotti per la realizzazione di siti Web dinamici e interattivi, utilizzando in modo sinergico da una parte tutte le funzionalità di Macromedia Flash, Fireworks, Dreamweaver e Freehand insieme e dall’altra le potenzialità di Flash, Dreamweaver e Coldfusion. Attraverso lezioni passo per passo e progetti reali il lettore è subito in grado di ottimizzare le immagini in Fireworks, in un equilibrio tra qualità e dimensioni dei file; realizzare uno storyboard per un filmato di Macromedia Flash con Freehand; utilizzare concetti multimediali, come le linee temporali, le librerie e l'architettura dei file; creare animazioni di Flash con varie tecniche; creare pulsanti funzionali usando i simboli di Flash e Actionscript; inviare e ricevere dati dai filmati di Flash; utilizzare Coldfusion per connettere pagine Web, logica commerciale e database. Un Cd-rom allegato include tutti i file necessari per ultimare i progetti e le versioni di valutazione di tutti i prodotti Macromedia. Pagine 512, Prezzo € 40,00. “Photoshop Cs Corso Avanzato” Un corso avanzato per utenti esperti che desiderano conoscere a fondo le molteplici funzionalità del software più utilizzato per la grafica, la fotografia, il fotoritocco, la preparazione per il Web e la gestione delle immagini. Un libro che risponde realmente alle esigenze pratiche dell’utente grazie ad un approccio concreto che illustra tutti i passaggi da eseguire attraverso molteplici esercizi pratici e un’impostazione grafica con icone, schemi e immagini che facilitano l’apprendimento. Un metodo diretto e rapido per imparare a lavorare con i nuovi comandi e le funzioni più avanzate della versione aggiornata di questo software, seguendo i consigli tecnici di un esperto di Photoshop e di grafica. Il Cd Rom allegato contiene i file, utilizzabili sia su Mac che su Windows, per sviluppare gli esercizi contenuti nel testo, una versione di valutazione di Photoshop per verificare in pratica il proprio livello di apprendimento e file aggiuntivi per realizzare veri e propri progetti. Pagine 320, Prezzo € 30,00.  
   
   
MONDADORI INFORMATICA PRESENTA LE ULTIME NOVITÀ DI GRAFICA. UNA COLLANA “ALLA MASSIMA POTENZA”  
 
Milano, 31 agosto 2004 - Assoluta novità della collana grafica, i libri della serie “Alla massima potenza”, che raccolgono centinaia di suggerimenti “da urlo” di esperti di grafica e animazione per dare una risposta rapida ai problemi più frequenti e far conoscere ad utenti intermedi, ma anche alle prime armi, nuove e molteplici funzionalità delle varie applicazioni. I libri sono la traduzione italiana della famosa collana americana Killer Tips curata da Scott Kelby, caporedattore di Mac Design Magazine e presidente della National Association of Photoshop Professionals. Non i classici manuali da leggere con lunghe spiegazioni ma libri di rapida consultazione, dal linguaggio dinamico e dall’impostazione grafica interamente a colori, che li rendono un indispensabile riferimento per chiunque sia alla continua ricerca di consigli e trucchi nuovi per portare le proprie capacità “alla massima potenza”. “Maya 5 Alla massima potenza” Come portare le proprie conoscenze “alla massima potenza” grazie a suggerimenti, trucchi e segreti svelati dall’autore, artista di effetti visivi specializzato in effetti speciali per film tra cui Spider-man, The Day After Tomorrow, Il Quinto Elemento, Cast Away. Eric Hanson ha realizzato un libro, che riunisce oltre 200 suggerimenti per utilizzare al meglio e in modo divertente Maya 5: dalla realizzazione di stupendi rendering utilizzando gli Shader Networks, all’utilizzo di Nurbs e i poligoni, le tecniche professionali di ripresa con il 3D, i sistemi particellari e dinamici e molto altro ancora. Pagine 208, Prezzo € 30,00. “Mac Os X Alla massima potenza” La più grande raccolta di trucchi e segreti per Mac Os X realizzata da Scott Kelby per risolvere tutti i problemi più frequenti e rendere più veloce e divertente l’uso di questo software di grafica nella nuova versione 10.3. Non si tratta del classico manuale con lunghe e complesse spiegazioni ma di oltre 300 suggerimenti racchiusi in schede di rapida consultazione per avere sempre la risposta pronta al momento giusto e migliorare le proprie competenze nel lavoro di tutti i giorni attraverso scorciatoie ingegnose. Pagine 336, Prezzo € 30,00. “3ds max 6 Alla massima potenza” Cerchi il metodo più veloce per risolvere un problema o realizzare un progetto? Jon A. Bell ha riunito in un solo libro più di 300 trucchi e suggerimenti da seguire al volo quando si vuole risolvere rapidamente un problema o conoscere “alla massima potenza” tutte le funzionalità di 3ds max. Una guida di riferimento per ogni designer, artista e studente di 3ds max 6, scritta da un esperto di grafica 3D computerizzata che ha realizzato animazioni e grafica 3D per televisione, videogiochi e film come L’esorcista Iii, Terminator 2, Soldier. In ogni pagina c’è la definizione di un problema e la sua soluzione raccolte in schemi sintetici per avere sempre pronta una risposta rapida e efficace: dalla personalizzazione dell'interfaccia utente, alla modellazione, animazione e illuminazione, fino all’utilizzo di materiali e mappe (texturing), rendering (inclusi i segreti di mental ray 3), sotto-sistema "Reactor dynamics", animazione particellare (Particle Flow), ossature e cinematica inversa, utilità di licenza trasferibile e molto altro ancora. Pagine 320, Prezzo € 30,00 “Macromedia Studio Mx 2004: Corso Ufficiale” Il nuovissimo corso ufficiale Macromedia Studio Mx 2004 offre al lettore una panoramica generale su tutti i prodotti per la realizzazione di siti Web dinamici e interattivi, utilizzando in modo sinergico da una parte tutte le funzionalità di Macromedia Flash, Fireworks, Dreamweaver e Freehand insieme e dall’altra le potenzialità di Flash, Dreamweaver e Coldfusion. Attraverso lezioni passo per passo e progetti reali il lettore è subito in grado di ottimizzare le immagini in Fireworks, in un equilibrio tra qualità e dimensioni dei file; realizzare uno storyboard per un filmato di Macromedia Flash con Freehand; utilizzare concetti multimediali, come le linee temporali, le librerie e l'architettura dei file; creare animazioni di Flash con varie tecniche; creare pulsanti funzionali usando i simboli di Flash e Actionscript; inviare e ricevere dati dai filmati di Flash; utilizzare Coldfusion per connettere pagine Web, logica commerciale e database. Un Cd-rom allegato include tutti i file necessari per ultimare i progetti e le versioni di valutazione di tutti i prodotti Macromedia. Pagine 512, Prezzo € 40,00. “Photoshop Cs Corso Avanzato” Un corso avanzato per utenti esperti che desiderano conoscere a fondo le molteplici funzionalità del software più utilizzato per la grafica, la fotografia, il fotoritocco, la preparazione per il Web e la gestione delle immagini. Un libro che risponde realmente alle esigenze pratiche dell’utente grazie ad un approccio concreto che illustra tutti i passaggi da eseguire attraverso molteplici esercizi pratici e un’impostazione grafica con icone, schemi e immagini che facilitano l’apprendimento. Un metodo diretto e rapido per imparare a lavorare con i nuovi comandi e le funzioni più avanzate della versione aggiornata di questo software, seguendo i consigli tecnici di un esperto di Photoshop e di grafica. Il Cd Rom allegato contiene i file, utilizzabili sia su Mac che su Windows, per sviluppare gli esercizi contenuti nel testo, una versione di valutazione di Photoshop per verificare in pratica il proprio livello di apprendimento e file aggiuntivi per realizzare veri e propri progetti. Pagine 320, Prezzo € 30,00.  
   
   
PINA BAUSCH COMMENDATORE DELLA REPUBBLICA L'ITALIA PREMIA CON L’IMPORTANTE RICONOSCIMENTO LA COREOGRAFA E REGISTA TEDESCA  
 
Firenze, 31 Agosto 2004 - La coreografa e regista tedesca Pina Bausch riceverà un importante riconoscimento dello Stato Italiano. Si tratta del titolo di ‘Commendatore dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana’. La cerimonia di conferimento dell’onorificenza avrà luogo all’Ambasciata Italiana di Berlino il prossimo venerdì 3 Settembre, alla presenza del Ambasciatore Silvio Fagioli e di ospiti di riguardo tra i quali il regista Wim Wenders. Pina Bausch si trova attualmente a Berlino per le rappresentazioni di ‘Nefés’ alla Volksbuehne am Rosa-luxemburg Platz. Pina Bausch ha ricevuto in passato, tra molti altri riconoscimenti, il titolo di ‘Chevalier de L’ordre National de la Légion d’Honneur’ dello Stato Francese, la ‘Cruz da Ordem Militar de Santiago de Espada’ del Portogallo, e il ‘Premium Imperiale’ del Giappone. Durante la prossima stagione teatrale due gli importanti appuntamenti con il lavoro di Pina Bausch in Italia. Il 18, 20 e 21 Novembre il Teatro della Corte di Genova ospiterà lo spettacolo ‘Kontakthof’ nel quadro delle manifestazioni per la Genova Capitale Culturale d’Europa 2004. Dal 8 al 13 Luglio 2005 alla Fenice di Venezia sarà invece presentato ‘Fuer di Kinder von gestern, heute und morgen’.  
   
   
PINA BAUSCH COMMENDATORE DELLA REPUBBLICA L'ITALIA PREMIA CON L’IMPORTANTE RICONOSCIMENTO LA COREOGRAFA E REGISTA TEDESCA  
 
Firenze, 31 Agosto 2004 - La coreografa e regista tedesca Pina Bausch riceverà un importante riconoscimento dello Stato Italiano. Si tratta del titolo di ‘Commendatore dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana’. La cerimonia di conferimento dell’onorificenza avrà luogo all’Ambasciata Italiana di Berlino il prossimo venerdì 3 Settembre, alla presenza del Ambasciatore Silvio Fagioli e di ospiti di riguardo tra i quali il regista Wim Wenders. Pina Bausch si trova attualmente a Berlino per le rappresentazioni di ‘Nefés’ alla Volksbuehne am Rosa-luxemburg Platz. Pina Bausch ha ricevuto in passato, tra molti altri riconoscimenti, il titolo di ‘Chevalier de L’ordre National de la Légion d’Honneur’ dello Stato Francese, la ‘Cruz da Ordem Militar de Santiago de Espada’ del Portogallo, e il ‘Premium Imperiale’ del Giappone. Durante la prossima stagione teatrale due gli importanti appuntamenti con il lavoro di Pina Bausch in Italia. Il 18, 20 e 21 Novembre il Teatro della Corte di Genova ospiterà lo spettacolo ‘Kontakthof’ nel quadro delle manifestazioni per la Genova Capitale Culturale d’Europa 2004. Dal 8 al 13 Luglio 2005 alla Fenice di Venezia sarà invece presentato ‘Fuer di Kinder von gestern, heute und morgen’.