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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Settembre 2004 |
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PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA SUA BASSA PARTECIPAZIONE AI PROGRAMMI QUADRO, IL CANADA APRE UN UFFICIO DI COOPERAZIONE CON L'UE |
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Bruxelles, 9 settembre 2004 - Ue e Canada debbono fare molto di più nel campo della collaborazione scientifica, ha affermato Paola de Rose, consigliere per la scienza e la tecnologia della missione canadese presso l'Ue. De Rose ha ricordato al Notiziario Cordis che nessuna misura concreta ha fatto seguito alla firma di un accordo scientifico e tecnologico tra le due parti nel 1996 e poi ancora nel 1999. De Rose ha anche detto che il Sesto programma quadro (6Pq) 'svolge egregiamente il compito che gli è stato assegnato in termini di collaborazione paneuropea, ma non è stato pensato per la collaborazione esterna all'Ue, e per i paesi terzi partecipare ai progetti del 6Pq è spesso una strada tutta in salita'. De Rose ha lavorato tre anni a Bruxelles, e ha tentato di migliorare la collaborazione scientifica tra Ue e Canada trasmettendo ai ricercatori europei e canadesi informazioni su come partecipare ai consorzi internazionali. Nel 2004 ha organizzato due workshop sul cambiamento climatico e sulla genomica, che hanno riunito scienziati canadesi e dell'Ue, decisori politici e agenzie di finanziamento. 'Entrambi i workshop sono stati un successo', ha detto de Rose al Notiziario Cordis. 'Da entrambe le parti si nota un forte interesse'. Al 5Pq hanno partecipato circa 120 canadesi, e per il 6Pq le statistiche sono incoraggianti, ha sottolineato de Rose: alle proposte pare abbiano partecipato 284 canadesi, e, anche se è troppo presto per i consuntivi, le cifre più recenti indicano che alla fine del primo bando di gara sono stati preselezionati 30 progetti cui partecipano scienziati canadesi. 'Sono soddisfatta del modo in cui le cose si stanno muovendo', ha dichiarato de Rose, aggiungendo però che la collaborazione funziona bene sul piano bilaterale (in particolare con la Francia e il Regno Unito), ma resta invece molto più difficile a livello dell'Ue, e le cose sono andate ancora peggiorando dopo l'allargamento. Si tratta in parte di un problema di informazione, ha detto de Rose, perché gli scienziati europei spesso non sanno che ai loro progetti possono partecipare paesi terzi, ma 'è spiacevole che persino alcuni funzionari della direzione generale Ricerca della Commissione europea ignorino la dimensione internazionale', ha aggiunto. Tra Ue e Canada era stato firmato nel 1996 un primo accordo scientifico e tecnologico, che prevedeva una maggiore collaborazione in settori quali l'agricoltura, la ricerca medica e sanitaria, l'energia non nucleare, l'ambiente e l'osservazione della Terra, la silvicoltura, le tecnologie dell'informazione, la lavorazione dei minerali. Nel 1999 l'accordo era stato poi modificato per includervi la ricerca in tutti i settori. L'accordo si proponeva di aprire i programmi di ricerca canadesi ed europei all'accesso reciproco autofinanziato; in altri termini i canadesi avrebbero potuto partecipare ai programmi dell'Ue usando i finanziamenti canadesi, e viceversa. 'Sfortunatamente', ha ricordato de Rose, 'anche se la volontà politica esiste nessuna delle due parti ha investito un solo euro per dar seguito all'accordo'. Alla domanda sulle future misure per aumentare la collaborazione tra Ue e Canada, de Rose ha spiegato che il Canada sta pensando di presentare una proposta in risposta all'invito aperto di collaborazione internazionale, recentemente presentato dalla direzione generale Ricerca. 'L'idea è di dar vita a una struttura specializzata cofinanziata da Ue e Canada', ha spiegato. La struttura, Era-can, consisterebbe in un organismo euro-canadese per la cooperazione scientifica e tecnica con sede ad Ottawa, incaricato di migliorare i legami tra Canada e Spazio europea della ricerca (European Research Area, Era). Richiamandosi al documento di base Era-can, de Rose ha spiegato che 'i ricercatori canadesi ed europei potrebbero giovarsi di servizi pratici che renderebbero più facile dar vita alla R&s collaborativa. I governi non hanno né la necessità né la possibilità di sorvegliare o agevolare tutta la ricerca collaborativa, ma certi servizi che potrebbero facilitare la collaborazione sono frammentati o mancano del tutto. Era-can potrebbe completare l'azione dei partecipanti individuali, che per adesso si muovono senza coordinamento'. L'ufficio - che aiuterà a dar vita a una maggiore collaborazione nella R&s facendo conoscere le opportunità esistenti, ad esempio per quel che riguarda la ricerca collaborativa, la mobilità dei ricercatori, il ricorso al peer review, il trasferimento tecnologico, il dialogo sui sistemi e i risultati - non si limiterà a diffondere informazioni sui partenariati di mediazione, i finanziamenti della ricerca e i programmi di borse di ricerca, ma offrirà anche assistenza per le domande di partecipazione, i contratti e i problemi di diritti di proprietà intellettuale. Informazioni sulla collaborazione scientifica tra Ue e Canada: http://www.Infoexport.gc.ca/science/eu_home-en.htm Il problema verrà ulteriormente discusso nell'imminente conferenza mondiale dei giornalisti scientifici: http://www.Wcsj2004.com |
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PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA SUA BASSA PARTECIPAZIONE AI PROGRAMMI QUADRO, IL CANADA APRE UN UFFICIO DI COOPERAZIONE CON L'UE |
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Bruxelles, 9 settembre 2004 - Ue e Canada debbono fare molto di più nel campo della collaborazione scientifica, ha affermato Paola de Rose, consigliere per la scienza e la tecnologia della missione canadese presso l'Ue. De Rose ha ricordato al Notiziario Cordis che nessuna misura concreta ha fatto seguito alla firma di un accordo scientifico e tecnologico tra le due parti nel 1996 e poi ancora nel 1999. De Rose ha anche detto che il Sesto programma quadro (6Pq) 'svolge egregiamente il compito che gli è stato assegnato in termini di collaborazione paneuropea, ma non è stato pensato per la collaborazione esterna all'Ue, e per i paesi terzi partecipare ai progetti del 6Pq è spesso una strada tutta in salita'. De Rose ha lavorato tre anni a Bruxelles, e ha tentato di migliorare la collaborazione scientifica tra Ue e Canada trasmettendo ai ricercatori europei e canadesi informazioni su come partecipare ai consorzi internazionali. Nel 2004 ha organizzato due workshop sul cambiamento climatico e sulla genomica, che hanno riunito scienziati canadesi e dell'Ue, decisori politici e agenzie di finanziamento. 'Entrambi i workshop sono stati un successo', ha detto de Rose al Notiziario Cordis. 'Da entrambe le parti si nota un forte interesse'. Al 5Pq hanno partecipato circa 120 canadesi, e per il 6Pq le statistiche sono incoraggianti, ha sottolineato de Rose: alle proposte pare abbiano partecipato 284 canadesi, e, anche se è troppo presto per i consuntivi, le cifre più recenti indicano che alla fine del primo bando di gara sono stati preselezionati 30 progetti cui partecipano scienziati canadesi. 'Sono soddisfatta del modo in cui le cose si stanno muovendo', ha dichiarato de Rose, aggiungendo però che la collaborazione funziona bene sul piano bilaterale (in particolare con la Francia e il Regno Unito), ma resta invece molto più difficile a livello dell'Ue, e le cose sono andate ancora peggiorando dopo l'allargamento. Si tratta in parte di un problema di informazione, ha detto de Rose, perché gli scienziati europei spesso non sanno che ai loro progetti possono partecipare paesi terzi, ma 'è spiacevole che persino alcuni funzionari della direzione generale Ricerca della Commissione europea ignorino la dimensione internazionale', ha aggiunto. Tra Ue e Canada era stato firmato nel 1996 un primo accordo scientifico e tecnologico, che prevedeva una maggiore collaborazione in settori quali l'agricoltura, la ricerca medica e sanitaria, l'energia non nucleare, l'ambiente e l'osservazione della Terra, la silvicoltura, le tecnologie dell'informazione, la lavorazione dei minerali. Nel 1999 l'accordo era stato poi modificato per includervi la ricerca in tutti i settori. L'accordo si proponeva di aprire i programmi di ricerca canadesi ed europei all'accesso reciproco autofinanziato; in altri termini i canadesi avrebbero potuto partecipare ai programmi dell'Ue usando i finanziamenti canadesi, e viceversa. 'Sfortunatamente', ha ricordato de Rose, 'anche se la volontà politica esiste nessuna delle due parti ha investito un solo euro per dar seguito all'accordo'. Alla domanda sulle future misure per aumentare la collaborazione tra Ue e Canada, de Rose ha spiegato che il Canada sta pensando di presentare una proposta in risposta all'invito aperto di collaborazione internazionale, recentemente presentato dalla direzione generale Ricerca. 'L'idea è di dar vita a una struttura specializzata cofinanziata da Ue e Canada', ha spiegato. La struttura, Era-can, consisterebbe in un organismo euro-canadese per la cooperazione scientifica e tecnica con sede ad Ottawa, incaricato di migliorare i legami tra Canada e Spazio europea della ricerca (European Research Area, Era). Richiamandosi al documento di base Era-can, de Rose ha spiegato che 'i ricercatori canadesi ed europei potrebbero giovarsi di servizi pratici che renderebbero più facile dar vita alla R&s collaborativa. I governi non hanno né la necessità né la possibilità di sorvegliare o agevolare tutta la ricerca collaborativa, ma certi servizi che potrebbero facilitare la collaborazione sono frammentati o mancano del tutto. Era-can potrebbe completare l'azione dei partecipanti individuali, che per adesso si muovono senza coordinamento'. L'ufficio - che aiuterà a dar vita a una maggiore collaborazione nella R&s facendo conoscere le opportunità esistenti, ad esempio per quel che riguarda la ricerca collaborativa, la mobilità dei ricercatori, il ricorso al peer review, il trasferimento tecnologico, il dialogo sui sistemi e i risultati - non si limiterà a diffondere informazioni sui partenariati di mediazione, i finanziamenti della ricerca e i programmi di borse di ricerca, ma offrirà anche assistenza per le domande di partecipazione, i contratti e i problemi di diritti di proprietà intellettuale. Informazioni sulla collaborazione scientifica tra Ue e Canada: http://www.Infoexport.gc.ca/science/eu_home-en.htm Il problema verrà ulteriormente discusso nell'imminente conferenza mondiale dei giornalisti scientifici: http://www.Wcsj2004.com |
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EUROSCIENCE PROROGA LA SCADENZA DELL'INDAGINE SULLA RICERCA INDUSTRIALE |
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Bruxelles, 8 settembre 2004- La scadenza per rispondere al questionario Euroscience sui motivi del ritardo della ricerca industriale europea rispetto a quella americana è stata prorogata a fine settembre 2004. Euroscience userà i risultati dell'indagine per analizzare la situazione attuale e preparare una serie di raccomandazioni destinate ai responsabili politici e ai decisori del settore industriale. Per ulteriori dettagli: http://www.Euroscience.org/wgroups/ist/index.htm |
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EUROSCIENCE PROROGA LA SCADENZA DELL'INDAGINE SULLA RICERCA INDUSTRIALE |
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Bruxelles, 8 settembre 2004- La scadenza per rispondere al questionario Euroscience sui motivi del ritardo della ricerca industriale europea rispetto a quella americana è stata prorogata a fine settembre 2004. Euroscience userà i risultati dell'indagine per analizzare la situazione attuale e preparare una serie di raccomandazioni destinate ai responsabili politici e ai decisori del settore industriale. Per ulteriori dettagli: http://www.Euroscience.org/wgroups/ist/index.htm |
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50MILIONI DI EURO IN FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE IMPRESE CHE VOGLIONO CAMBIARE PELLE |
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Busto Garolfo, 8 settembre 2004 - La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate mette a disposizione finanziamenti agevolati, per un plafond totale di 50 milioni di euro, destinati alle aziende delle province di Milano e Varese che risiedono nel territorio di sua competenza. L'azione d'incentivazione per la ripresa economica del territorio viene realizzata grazie all'ideazione di due nuovi mutui a tasso agevolato, ribattezzati significativamente "Incentivi alla ripresa produttiva" e "Sostegno alla crescita aziendale". Per il primo sono stati messi a disposizione 20 milioni di euro, per il secondo i restanti 30. Nel dettaglio: Incentivi alla ripresa produttiva (dotazione: 20 milioni di euro) Si tratta di un mutuo chirografario, ideato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, della durata massima di 60 mesi, per acquisto di macchinari, investimenti tecnologici, spese di partecipazione a mostre o fiere, acquisti o ristrutturazione di immobili. L'importo massimo finanziabile per singola azienda è di 500mila euro, con un massimale pari al 90% della spesa sostenuta nell'arco di sei mesi. Il tasso di interesse è molto basso: indicizzato Euribor 3 mesi + spread 1,25. Inoltre la pratica è esente da spese di istruttoria e di incasso delle rate del mutuo, rate che possono essere mensili o bimestrali. L'iniziativa è valida da settembre 2004 fino al 31 gennaio 2005, salvo esaurimento del plafond. Sostegno alla crescita aziendale (dotazione: 30 milioni di euro) Si tratta di un mutuo ipotecario, ideato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, per investimenti immobiliari aziendali, comprese spese di trasloco, all'intero di piani programmatori comunali, come i P.i.p. (Piano Insediamenti Produttivi) e i P.l.u. (Piano di Lottizzazione d'Ufficio). La durata massima è di 15 anni, con differimento del rimborso del capitale di 9 mesi, che diventano 15 per i soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Il tasso praticato è indicizzato Euribor 3 mesi + spread 0,90, che viene ridotto a 0,80 se il contraente è assistito dalla garanzia di un Confidi convenzionato. Inoltre, la pratica è esente da penale di estinzione anticipata del mutuo e da spese di incasso rate, che a scelta del cliente possono essere mensili, bimestrali, trimestrali, quadrimestrali o semestrali. I tempi di risposta, una volta presentata la pratica sono molto brevi: al massimo 20 giorni dalla data di consegna della documentazione e della relativa domanda. L'iniziativa è valida da settembre 2004 a tutto il 2005, salvo esaurimento del plafond. I commenti "Offriamo reali opportunità allo sviluppo economico" Silvano Caglio, Presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: "Essere banca locale significa sostenere con azioni concrete lo sviluppo e la coesione sociale del territorio in cui da sempre operiamo. E in un momento in cui, nel nostro Nord Ovest lombardo, sta riprendendo forza la voglia di intraprendere e l'economia si sta rivitalizzando, gli imprenditori hanno bisogno di fatti a sostegno della loro azione. La nostra Bcc ha perciò deciso di giocare fino in fondo la sua parte, mettendo a disposizione delle imprese locali 50 milioni di euro in finanziamenti agevolati, per favorire gli investimenti sul territorio all'interno dei piani per gli insediamenti produttivi e per sostenere il rilancio delle aziende. Questo, per noi, significa offrire reali opportunità per lo sviluppo dell'economia locale". "Abbiamo coniugato semplicità e convenienza" Gianni Macchi, Direttore Generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: "La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate vuole essere una banca partner forte per le imprese del nostro territorio. Nell'ottica di un rapporto di collaborazione più chiaro, limpido e lineare fra banca e azienda, in sintonia con gli intendimenti espressi dalle norme di Basilea 2, abbiamo ideato due formule di finanziamento alle imprese, che, siamo sicuri, susciteranno grande interesse. La prima formula, "Incentivi alla ripresa produttiva", è la più semplice e immediata da utilizzare, mentre la seconda, "Sostegno alla crescita aziendale", vuole andare incontro a coloro che stanno pensando alla crescita dell'azienda realizzando investimenti in campo immobiliare. E' una proposta estremamente favorevole non solo sul tasso ma anche sui costi e sulle condizioni accessorie. Ci sono molte agevolazioni per gli imprenditori. Insomma: abbiamo coniugato semplicità e convenienza. Non si tratta di un'operazione spot, ma di piano di sostegno alle aziende che da sempre come banca per missione portiamo avanti. In sostnaza queste iniziative sono un invito ed un aiuto agli imprenditori a guardare avanti, ad investire sul futuro". |
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50MILIONI DI EURO IN FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE IMPRESE CHE VOGLIONO CAMBIARE PELLE |
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Busto Garolfo, 8 settembre 2004 - La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate mette a disposizione finanziamenti agevolati, per un plafond totale di 50 milioni di euro, destinati alle aziende delle province di Milano e Varese che risiedono nel territorio di sua competenza. L'azione d'incentivazione per la ripresa economica del territorio viene realizzata grazie all'ideazione di due nuovi mutui a tasso agevolato, ribattezzati significativamente "Incentivi alla ripresa produttiva" e "Sostegno alla crescita aziendale". Per il primo sono stati messi a disposizione 20 milioni di euro, per il secondo i restanti 30. Nel dettaglio: Incentivi alla ripresa produttiva (dotazione: 20 milioni di euro) Si tratta di un mutuo chirografario, ideato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, della durata massima di 60 mesi, per acquisto di macchinari, investimenti tecnologici, spese di partecipazione a mostre o fiere, acquisti o ristrutturazione di immobili. L'importo massimo finanziabile per singola azienda è di 500mila euro, con un massimale pari al 90% della spesa sostenuta nell'arco di sei mesi. Il tasso di interesse è molto basso: indicizzato Euribor 3 mesi + spread 1,25. Inoltre la pratica è esente da spese di istruttoria e di incasso delle rate del mutuo, rate che possono essere mensili o bimestrali. L'iniziativa è valida da settembre 2004 fino al 31 gennaio 2005, salvo esaurimento del plafond. Sostegno alla crescita aziendale (dotazione: 30 milioni di euro) Si tratta di un mutuo ipotecario, ideato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, per investimenti immobiliari aziendali, comprese spese di trasloco, all'intero di piani programmatori comunali, come i P.i.p. (Piano Insediamenti Produttivi) e i P.l.u. (Piano di Lottizzazione d'Ufficio). La durata massima è di 15 anni, con differimento del rimborso del capitale di 9 mesi, che diventano 15 per i soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Il tasso praticato è indicizzato Euribor 3 mesi + spread 0,90, che viene ridotto a 0,80 se il contraente è assistito dalla garanzia di un Confidi convenzionato. Inoltre, la pratica è esente da penale di estinzione anticipata del mutuo e da spese di incasso rate, che a scelta del cliente possono essere mensili, bimestrali, trimestrali, quadrimestrali o semestrali. I tempi di risposta, una volta presentata la pratica sono molto brevi: al massimo 20 giorni dalla data di consegna della documentazione e della relativa domanda. L'iniziativa è valida da settembre 2004 a tutto il 2005, salvo esaurimento del plafond. I commenti "Offriamo reali opportunità allo sviluppo economico" Silvano Caglio, Presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: "Essere banca locale significa sostenere con azioni concrete lo sviluppo e la coesione sociale del territorio in cui da sempre operiamo. E in un momento in cui, nel nostro Nord Ovest lombardo, sta riprendendo forza la voglia di intraprendere e l'economia si sta rivitalizzando, gli imprenditori hanno bisogno di fatti a sostegno della loro azione. La nostra Bcc ha perciò deciso di giocare fino in fondo la sua parte, mettendo a disposizione delle imprese locali 50 milioni di euro in finanziamenti agevolati, per favorire gli investimenti sul territorio all'interno dei piani per gli insediamenti produttivi e per sostenere il rilancio delle aziende. Questo, per noi, significa offrire reali opportunità per lo sviluppo dell'economia locale". "Abbiamo coniugato semplicità e convenienza" Gianni Macchi, Direttore Generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: "La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate vuole essere una banca partner forte per le imprese del nostro territorio. Nell'ottica di un rapporto di collaborazione più chiaro, limpido e lineare fra banca e azienda, in sintonia con gli intendimenti espressi dalle norme di Basilea 2, abbiamo ideato due formule di finanziamento alle imprese, che, siamo sicuri, susciteranno grande interesse. La prima formula, "Incentivi alla ripresa produttiva", è la più semplice e immediata da utilizzare, mentre la seconda, "Sostegno alla crescita aziendale", vuole andare incontro a coloro che stanno pensando alla crescita dell'azienda realizzando investimenti in campo immobiliare. E' una proposta estremamente favorevole non solo sul tasso ma anche sui costi e sulle condizioni accessorie. Ci sono molte agevolazioni per gli imprenditori. Insomma: abbiamo coniugato semplicità e convenienza. Non si tratta di un'operazione spot, ma di piano di sostegno alle aziende che da sempre come banca per missione portiamo avanti. In sostnaza queste iniziative sono un invito ed un aiuto agli imprenditori a guardare avanti, ad investire sul futuro". |
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PIONEER INVESTMENTS: RACCOLTA NETTA PER € 423 MILIONI GRAZIE AL CONTRIBUTO DI TUTTE LE DIVISIONI |
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Milano, 8 settembre 2004 - Pioneer Investments riporta nel mese di agosto un risultato positivo di raccolta per 423 milioni di euro, grazie al contributo di tutte le divisioni. Dall'inizio dell'anno la raccolta netta totale del gruppo è superiore ai 2,4 miliardi di euro. Il patrimonio gestito raggiunge i 125,3 miliardi di euro, con un incremento dello 0,7% rispetto al mese precedente (+4,9% dall'inizio dell'anno) per l'effetto delle vendite nette +0,3% e per l'effetto dei mercati +0,4%. Flussi netti positivi in Italia per 187 milioni di euro principalmente dovuti alla raccolta delle nuove gestioni patrimoniali lanciate nello scorso mese di luglio e collocate attraverso la rete distributiva del gruppo Unicredit; il dato dall'inizio dell'anno è pari a +354 milioni di euro. Prosegue inoltre il buon andamento del segmento terze parti (+21 milioni), di quello istituzionale (+16 milioni) e dei fondi hedge (+49 milioni di euro). Patrimonio gestito in Italia a fine mese: 91.412 milioni di euro (+2,6% dall'inizio anno). Contributo fortemente positivo per oltre 203 milioni di euro da parte della divisione International (ex Italia), che raggiunge i +1.484 milioni di raccolta netta dall'inizio dell'anno. I risultati mensili riflettono gli effetti delle vendite da parte della divisione Alternative Investment dei fondi hedge della famiglia Momentum (+34 milioni di euro) e dei risultati raggiunti in Germania (+187 milioni). Patrimonio a fine mese: 7.644 milioni di euro (+30% dall'inizio dell'anno). La divisione americana chiude il mese con una raccolta positiva per 14 milioni di euro grazie al settore istituzionale; il dato cumulato dall'inizio dell'anno è pari a 304 milioni. Da segnalare inoltre il buon contributo dei fondi assicurativi (variable annuitis) +15 milioni di dollari. Da segnalare, che Pioneer Investments negli Stati Uniti ha acquisito la gestione dei fondi comuni d'investimento gestiti da Safeco Asset Management, una società del gruppo Safeco Life Insurance company; la divisione americana potrà così contare su un patrimonio aggiuntivo di circa 3,6 miliardi di euro. Tali dati non sono ancora formalmente contabilizzati. Il patrimonio, è pari a 23.182 milioni di euro, in dollari risulta invece pari a 28.076 milioni. Leggermente positiva la raccolta della divisione New Europe con flussi netti per 19 milioni di euro (+ 281 milioni dall'inizio dell'anno) soprattutto grazie a Polonia e Slovacchia. Nella repubblica Ceca i flussi nel mese sono stati positivi per 0,8 milioni di euro, mostrando un'inversione di tendenza rispetto ai valori negativi registrati nei mesi precedenti. Il patrimonio si è attestato a 3.019 milioni di euro, invariato rispetto al mese precedente. Flussi positivi per 82 milioni di euro per la divisione Alternative Investments (i cui dati di raccolta e di Aum sono già compresi in quelli delle diverse aree di business); il dato dall'inizio dell'anno supera i 1.326 milioni di euro. Il patrimonio complessivo in Hedge Funds del gruppo Pioneer, pari a 3.828 milioni di euro, è cresciuto del 1,5% rispetto al mese precedente e del 56,4% dall'inizio dell'anno. |
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GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: SEMESTRALE IN CRESCITA: UTILE DI PERIODO A 9,3 MILIONI DI EURO (+48,3 %) UTILE DI PERIODO A 28 MILIONI DI EURO (+6,2%) DELIBERATA LA PROMOZIONE DI UN'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO VOLONTARIA SU AZIONI ED OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI |
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Sondrio, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha approvato nella riunione di ieri i risultati consolidati del primo semestre 2004. Nel corso del periodo in esame, il Gruppo ha proseguito il suo percorso di crescita fondato sulla costante attenzione verso le esigenze della clientela e sulla continua innovazione di prodotto e di processo, anche grazie alle professionalità e alle soluzioni applicative offerte dalle strutture specializzate di cui esso dispone. La politica delle alleanze ha trovato significativa espressione nella formalizzazione dell'accordo di collaborazione con la Banca Popolare di Cividale, finalizzato allo sviluppo di specifiche intese commerciali e di iniziative comuni ai due Gruppi; in forza delle intese raggiunte, il Credito Valtellinese ha acquisito una quota azionaria del 22,22% della Banca di Cividale S.p.a, mentre la consorella Popolare di Cividale ha fatto il suo ingresso nel capitale della Banca dell'Artigianato e dell'Industria, nel quadro di un progetto di espansione della suddetta Banca nell'area veneta. Nel semestre è stato approvato il nuovo Piano Strategico, che accompagnerà l'evoluzione del disegno imprenditoriale unitario fin oltre il compimento del centesimo anno di vita della capogruppo Credito Valtellinese. L'analisi dei dati patrimoniali consolidati semestrali evidenzia la positiva dinamica degli stessi. In particolare, la raccolta diretta da Clientela si è attestata a 9.258,2 milioni di euro, con un incremento del 6,4% a fronte degli 8.699,8 milioni di euro del 31 dicembre 2003. La raccolta indiretta complessiva del Gruppo ha raggiunto i 9.715,5 milioni di euro, segnando un aumento del 3,1% rispetto a fine dicembre 2003. Tale aggregato risulta composto dal risparmio amministrato per 4.666,4 milioni di euro (- 2,6% rispetto al 31.12.2003), dal risparmio gestito per 4.139,4 milioni di euro (+2,7%) e dal risparmio assicurativo per 909,7 milioni di euro (+1,9%). La massa amministrata del Gruppo - formata dalla raccolta diretta e indiretta dalla clientela - ammonta a 18.973,6 milioni di euro, in progresso del 4,7% rispetto ai 18.126,1 milioni di euro di fine dicembre 2003. La tradizionale vocazione di supporto alle piccole e medie imprese, agli artigiani e alle famiglie, con una particolare attenzione alla specificità territoriale e settoriale del bacino di utenza, si è tradotta lungo il semestre in una consistente espansione degli impieghi: l'importo dei crediti per cassa erogati alla clientela ammonta a 8.029,7 milioni di euro, con un incremento dell' 8 % rispetto ai 7.432,6 del 31 dicembre 2003. L'ammontare dei crediti netti in sofferenza alla fine del semestre è pari a 258,9 milioni di euro contro i 259,1 milioni di euro di fine dicembre 2003 (- 0,1%); la qualità dei crediti, rappresentata dal rapporto sofferenze e totale crediti verso clientela, evidenzia un ulteriore miglioramento del relativo indice percentuale, che passa dal 3,5% di fine esercizio al 3,2%. Per quanto concerne il conto economico consolidato, il margine d'interesse si rappresenta in 130,5 milioni di euro, con una crescita del 7% rispetto al corrispondente dato del primo semestre 2003. Il margine di intermediazione, pari a 233,2 milioni di euro, si incrementa del 9,6% nei confronti del primo semestre dell'esercizio precedente, principalmente in virtù del positivo andamento dei margini da servizi con un aumento del 20,7% delle commissioni nette e del 3,9 % dei proventi netti. A fronte di un organico di gruppo la cui consistenza ha raggiunto le 3.041 unità lavorative, le spese per il personale sono risultate pari a 91 milioni di euro, con una variazione del + 4% rispetto al primo semestre dell'anno precedente; le altre spese amministrative assommano a 60,1 milioni di euro, con un incremento del 2,5%. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali sono aumentate del 10,7%, posizionandosi a 25,1 milioni di euro. Il risultato di gestione raggiunge i 57 milioni di euro, segnando una crescita del 29,5% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Considerati gli stanziamenti a presidio del rischio di credito, gli accantonamenti per rischi e oneri e le rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie, nel complesso pari a 24,5 milioni di euro, il risultato ordinario consolidato si attesta a 32,5 milioni di euro, in aumento del 19,4% rispetto ai 27,2 milioni di euro del primo semestre 2003. Tenuto conto di un utile straordinario netto di 0,4 milioni di euro, di imposte per 19 milioni di euro, della variazione del fondo rischi bancari generali per 2,1 milioni di euro e di 2,6 milioni di euro di utile di pertinenza di terzi, il risultato netto consolidato del primo semestre 2004 evidenzia un utile pari a 9,3 milioni di euro, in accrescimento del 48,3% rispetto ai 6,3 milioni di euro del corrispondente periodo 2003. I lusinghieri risultati sopra illustrati sono stati resi possibili da una articolata struttura operativa, che ad una capillare rete di sportelli - costituita al 30 giugno 2004 da 316 filiali - affianca canali alternativi fortemente incentrati sulle applicazioni via internet; gli utenti dei servizi di Internet Banking alla data odierna assommano a 174.111. Il Bilancio Del Credito Valtellinese S.c. A R.l. Nella prima parte dell'anno, la capogruppo Credito Valtellinese ha operato con proficui risultati per rafforzare il suo ruolo di banca locale, profondamente radicata nel tessuto economico-locale dei territori serviti. Le evidenze contabili del periodo pongono in luce uno sviluppo equilibrato sia degli aggregati patrimoniali che dei principali indicatori economici, in linea con le previsioni di budget. Con riguardo alle masse amministrate, si segnala che la raccolta diretta da clientela ammonta a 3.618,3 milioni di euro contro i 3.401,2 milioni di euro del 31 dicembre 2003 (+6,4%). La raccolta indiretta, sostanzialmente invariata in confronto al dato di fine 2003 (+ 1%), si attesta a 3.637,2 milioni di euro; in dettaglio, la componente costituita dal risparmio amministrato risulta pari a 1.792,9 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al 31 dicembre 2003, mentre il risparmio gestito e il risparmio assicurativo registrano una dinamica positiva, posizionandosi rispettivamente a 1.469,8 milioni di euro (+ 4%) e 374,5 milioni di euro (+ 1,6%). La raccolta complessiva della Capogruppo raggiunge così a fine giugno 2004 i 7.255,5 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto a fine dicembre 2003. Gli impieghi alla clientela mettono a segno una significativa variazione (+ 6,3%) rispetto a fine dicembre 2003, raggiungendo i 3.151,6 milioni di euro. Nell'ambito delle partite creditorie con clientela, quelle riferite a posizioni in sofferenza nette assommano a 19 milioni di euro, a fronte dei 12,7 milioni di euro di fine dicembre 2003, con un rapporto tra sofferenze nette e impieghi netti pari allo 0,6%, contro lo 0,4% di fine 2003. Passando all'analisi dei dati del conto economico, si osserva che il margine di interesse -comprensivo di interessi attivi da operazioni di locazione finanziaria per 6,3 milioni di euro - mostra un incremento del 7,8% rispetto al primo semestre 2003, posizionandosi a 45,6 milioni di euro; lo sviluppo consistente delle masse ha brillantemente contrastato la chiusura degli spread, dovuta al persistente calo dei tassi di interesse. Il margine da servizi, sommatoria delle commissioni nette e degli altri proventi netti, ha registrato un andamento decisamente positivo nel corso del semestre (+20,8%) raggiungendo i 24,5 milioni di euro contro i 20,3 milioni di euro del primo semestre 2003. I profitti netti da operazioni finanziarie a fine semestre ammontano a 1,6 milioni di euro, a fronte dei 4,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2003. Per effetto degli andamenti sopra descritti e considerati anche i dividendi, il margine di intermediazione si è attestato a 91,1 milioni di euro, con un incremento del 5,5% rispetto al dato del primo semestre 2003 (pari a 86,4 milioni). I costi di gestione, costituiti dalle spese amministrative nette e dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali, hanno raggiunto l'importo di 48,6 milioni di euro, in leggero calo rispetto al dato del corrispondente semestre del precedente esercizio. In particolare, il costo del personale, comprensivo dei costi delle risorse in comando e al netto dei costi di quelle distaccate, rimane sostanzialmente invariato, attestandosi poco oltre i 21 milioni di euro; le altre spese amministrative si riducono del 3,2% su base annua, mentre le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali si mantengono a 3,5 milioni di euro. In virtù delle dinamiche sopra rappresentate, il rapporto tra costi di gestione e il margine di intermediazione si riduce a 53,4%, a fronte del 56,9% evidenziato nel primo semestre 2003. Il risultato di gestione ammonta a 42,5 milioni di euro rispetto ai 37,2 milioni di euro dell'analogo periodo 2003, con un miglioramento del 14,1% su base annua. Deducendo dall'importo sopra indicato le rettifiche nette su crediti e sulle immobilizzazioni finanziarie, nonché gli accantonamenti per rischi e oneri per complessivi 6,4 milioni di euro,si perviene ad un utile delle attività ordinarie di 36,1 milioni di euro, con un aumento del 14,8 % rispetto al corrispondente risultato del primo semestre 2003. Considerati il risultato della gestione straordinaria ( -1,9 milioni di euro), e le imposte calcolate per la competenza del semestre secondo le recenti modifiche normative che hanno abolito il credito di imposta sui dividendi (6,2 milioni di euro), l'utile netto di periodo si determina in 28,0 milioni di euro, in crescita del 6,2% rispetto al risultato del primo semestre 2003. In seguito all'apertura degli sportelli di Lonate Pozzolo, Castellanza, Busto Arsizio e dell'agenzia n. 3 di Lecco, la Capogruppo dispone a fine giugno 2003 di 90 dipendenze, cui vanno aggiunte quelle di Bergamo città e Curno, inaugurate dopo la chiusura del semestre. Il numero degli utenti abilitati ai servizi di internet banking alla data odierna si attesta a 51.098, a conferma del gradimento espresso dalla clientela per questa innovativa modalità di fruizione dei servizi bancari e finanziari. Offerta Pubblica Di Acquisto Su Strumenti Finanziari Della Bai Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha deliberato, nel corso della riunione di ieri, di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria, ai sensi degli articoli 102 e seguenti D.lgs 58/98 (l'"Offerta"), su azioni ed obbligazioni convertibili emesse dalla controllata Banca dell'Artigianato e dell'Industria S.p.a. Di Brescia ("Bai"). L'offerta avrà ad oggetto l'acquisto da parte del Credito Valtellinese di tutte le azioni ordinarie della Bai e la totalità delle obbligazioni del prestito obbligazionario denominato "B.a.i. T.v. 2000 - 2005, convertibile, subordinato cum warrant" diverse da quelle già di titolarità delle società del Gruppo Credito Valtellinese e della Banca Popolare di Cividale S.c. A r.L.. Si ricorda che con quest'ultimo Istituto, azionista e obbligazionista della Bai, è stato recentemente raggiunto un più ampio accordo per lo sviluppo in comune di un progetto di espansione dell'attività della stessa Bai nella regione Veneto. Gli strumenti finanziari oggetto dell'offerta saranno pertanto n. 2.729.533 azioni ordinarie Bai del valore nominale di euro 5,16 ciascuna e n. 5.315 obbligazioni del prestito "Bai T.v. 2000-2005, convertibile subordinato" del valore nominale residuo di 200 euro ciascuna. L'operazione è finalizzata alla creazione di una compagine azionaria della Bai coesa e determinata nel perseguimento dei nuovi obiettivi conseguenti al cambiamento della mission della Banca bresciana. In particolare, l'Offerta consente ai soci di minoranza ed ai portatori di obbligazioni convertibili Bai di realizzare il proprio investimento, anche alla luce delle richiamate nuove strategie. Le linee guida del progetto di sviluppo della Bai saranno illustrate all'interno del Documento d'Offerta che sarà messo a disposizione di azionisti ed obbligazionisti in conformità alle disposizioni di legge e regolamentari vigenti. Per ogni azione ordinaria Bai il corrispettivo offerto sarà determinato, in prossimità della comunicazione a Consob dell'Offerta e all'esito degli ultimi approfondimenti in corso, all'interno di un range compreso fra i 6,80 ed i 7,20 euro, mentre per ogni obbligazione convertibile Bai da nominali euro 200 il corrispettivo offerto sarà determinato all'interno di un range fra i 270,08 ed i 295,68 euro (oltre agli interessi maturati fino alla data di pagamento). L'operazione comporterà per l'offerente Credito Valtellinese un esborso massimo compreso fra circa 20,0 e 21,2 milioni di euro. La comunicazione del Documento d'Offerta alla Consob, ai sensi dell'art. 37 del Regolamento Consob 11971/99, è prevista indicativamente per l'inizio di ottobre, mentre l'esecuzione dell'operazione dovrebbe perfezionarsi entro il mese di gennaio del prossimo anno. |
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GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: SEMESTRALE IN CRESCITA: UTILE DI PERIODO A 9,3 MILIONI DI EURO (+48,3 %) UTILE DI PERIODO A 28 MILIONI DI EURO (+6,2%) DELIBERATA LA PROMOZIONE DI UN'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO VOLONTARIA SU AZIONI ED OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI |
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Sondrio, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha approvato nella riunione di ieri i risultati consolidati del primo semestre 2004. Nel corso del periodo in esame, il Gruppo ha proseguito il suo percorso di crescita fondato sulla costante attenzione verso le esigenze della clientela e sulla continua innovazione di prodotto e di processo, anche grazie alle professionalità e alle soluzioni applicative offerte dalle strutture specializzate di cui esso dispone. La politica delle alleanze ha trovato significativa espressione nella formalizzazione dell'accordo di collaborazione con la Banca Popolare di Cividale, finalizzato allo sviluppo di specifiche intese commerciali e di iniziative comuni ai due Gruppi; in forza delle intese raggiunte, il Credito Valtellinese ha acquisito una quota azionaria del 22,22% della Banca di Cividale S.p.a, mentre la consorella Popolare di Cividale ha fatto il suo ingresso nel capitale della Banca dell'Artigianato e dell'Industria, nel quadro di un progetto di espansione della suddetta Banca nell'area veneta. Nel semestre è stato approvato il nuovo Piano Strategico, che accompagnerà l'evoluzione del disegno imprenditoriale unitario fin oltre il compimento del centesimo anno di vita della capogruppo Credito Valtellinese. L'analisi dei dati patrimoniali consolidati semestrali evidenzia la positiva dinamica degli stessi. In particolare, la raccolta diretta da Clientela si è attestata a 9.258,2 milioni di euro, con un incremento del 6,4% a fronte degli 8.699,8 milioni di euro del 31 dicembre 2003. La raccolta indiretta complessiva del Gruppo ha raggiunto i 9.715,5 milioni di euro, segnando un aumento del 3,1% rispetto a fine dicembre 2003. Tale aggregato risulta composto dal risparmio amministrato per 4.666,4 milioni di euro (- 2,6% rispetto al 31.12.2003), dal risparmio gestito per 4.139,4 milioni di euro (+2,7%) e dal risparmio assicurativo per 909,7 milioni di euro (+1,9%). La massa amministrata del Gruppo - formata dalla raccolta diretta e indiretta dalla clientela - ammonta a 18.973,6 milioni di euro, in progresso del 4,7% rispetto ai 18.126,1 milioni di euro di fine dicembre 2003. La tradizionale vocazione di supporto alle piccole e medie imprese, agli artigiani e alle famiglie, con una particolare attenzione alla specificità territoriale e settoriale del bacino di utenza, si è tradotta lungo il semestre in una consistente espansione degli impieghi: l'importo dei crediti per cassa erogati alla clientela ammonta a 8.029,7 milioni di euro, con un incremento dell' 8 % rispetto ai 7.432,6 del 31 dicembre 2003. L'ammontare dei crediti netti in sofferenza alla fine del semestre è pari a 258,9 milioni di euro contro i 259,1 milioni di euro di fine dicembre 2003 (- 0,1%); la qualità dei crediti, rappresentata dal rapporto sofferenze e totale crediti verso clientela, evidenzia un ulteriore miglioramento del relativo indice percentuale, che passa dal 3,5% di fine esercizio al 3,2%. Per quanto concerne il conto economico consolidato, il margine d'interesse si rappresenta in 130,5 milioni di euro, con una crescita del 7% rispetto al corrispondente dato del primo semestre 2003. Il margine di intermediazione, pari a 233,2 milioni di euro, si incrementa del 9,6% nei confronti del primo semestre dell'esercizio precedente, principalmente in virtù del positivo andamento dei margini da servizi con un aumento del 20,7% delle commissioni nette e del 3,9 % dei proventi netti. A fronte di un organico di gruppo la cui consistenza ha raggiunto le 3.041 unità lavorative, le spese per il personale sono risultate pari a 91 milioni di euro, con una variazione del + 4% rispetto al primo semestre dell'anno precedente; le altre spese amministrative assommano a 60,1 milioni di euro, con un incremento del 2,5%. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali sono aumentate del 10,7%, posizionandosi a 25,1 milioni di euro. Il risultato di gestione raggiunge i 57 milioni di euro, segnando una crescita del 29,5% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Considerati gli stanziamenti a presidio del rischio di credito, gli accantonamenti per rischi e oneri e le rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie, nel complesso pari a 24,5 milioni di euro, il risultato ordinario consolidato si attesta a 32,5 milioni di euro, in aumento del 19,4% rispetto ai 27,2 milioni di euro del primo semestre 2003. Tenuto conto di un utile straordinario netto di 0,4 milioni di euro, di imposte per 19 milioni di euro, della variazione del fondo rischi bancari generali per 2,1 milioni di euro e di 2,6 milioni di euro di utile di pertinenza di terzi, il risultato netto consolidato del primo semestre 2004 evidenzia un utile pari a 9,3 milioni di euro, in accrescimento del 48,3% rispetto ai 6,3 milioni di euro del corrispondente periodo 2003. I lusinghieri risultati sopra illustrati sono stati resi possibili da una articolata struttura operativa, che ad una capillare rete di sportelli - costituita al 30 giugno 2004 da 316 filiali - affianca canali alternativi fortemente incentrati sulle applicazioni via internet; gli utenti dei servizi di Internet Banking alla data odierna assommano a 174.111. Il Bilancio Del Credito Valtellinese S.c. A R.l. Nella prima parte dell'anno, la capogruppo Credito Valtellinese ha operato con proficui risultati per rafforzare il suo ruolo di banca locale, profondamente radicata nel tessuto economico-locale dei territori serviti. Le evidenze contabili del periodo pongono in luce uno sviluppo equilibrato sia degli aggregati patrimoniali che dei principali indicatori economici, in linea con le previsioni di budget. Con riguardo alle masse amministrate, si segnala che la raccolta diretta da clientela ammonta a 3.618,3 milioni di euro contro i 3.401,2 milioni di euro del 31 dicembre 2003 (+6,4%). La raccolta indiretta, sostanzialmente invariata in confronto al dato di fine 2003 (+ 1%), si attesta a 3.637,2 milioni di euro; in dettaglio, la componente costituita dal risparmio amministrato risulta pari a 1.792,9 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al 31 dicembre 2003, mentre il risparmio gestito e il risparmio assicurativo registrano una dinamica positiva, posizionandosi rispettivamente a 1.469,8 milioni di euro (+ 4%) e 374,5 milioni di euro (+ 1,6%). La raccolta complessiva della Capogruppo raggiunge così a fine giugno 2004 i 7.255,5 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto a fine dicembre 2003. Gli impieghi alla clientela mettono a segno una significativa variazione (+ 6,3%) rispetto a fine dicembre 2003, raggiungendo i 3.151,6 milioni di euro. Nell'ambito delle partite creditorie con clientela, quelle riferite a posizioni in sofferenza nette assommano a 19 milioni di euro, a fronte dei 12,7 milioni di euro di fine dicembre 2003, con un rapporto tra sofferenze nette e impieghi netti pari allo 0,6%, contro lo 0,4% di fine 2003. Passando all'analisi dei dati del conto economico, si osserva che il margine di interesse -comprensivo di interessi attivi da operazioni di locazione finanziaria per 6,3 milioni di euro - mostra un incremento del 7,8% rispetto al primo semestre 2003, posizionandosi a 45,6 milioni di euro; lo sviluppo consistente delle masse ha brillantemente contrastato la chiusura degli spread, dovuta al persistente calo dei tassi di interesse. Il margine da servizi, sommatoria delle commissioni nette e degli altri proventi netti, ha registrato un andamento decisamente positivo nel corso del semestre (+20,8%) raggiungendo i 24,5 milioni di euro contro i 20,3 milioni di euro del primo semestre 2003. I profitti netti da operazioni finanziarie a fine semestre ammontano a 1,6 milioni di euro, a fronte dei 4,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2003. Per effetto degli andamenti sopra descritti e considerati anche i dividendi, il margine di intermediazione si è attestato a 91,1 milioni di euro, con un incremento del 5,5% rispetto al dato del primo semestre 2003 (pari a 86,4 milioni). I costi di gestione, costituiti dalle spese amministrative nette e dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali, hanno raggiunto l'importo di 48,6 milioni di euro, in leggero calo rispetto al dato del corrispondente semestre del precedente esercizio. In particolare, il costo del personale, comprensivo dei costi delle risorse in comando e al netto dei costi di quelle distaccate, rimane sostanzialmente invariato, attestandosi poco oltre i 21 milioni di euro; le altre spese amministrative si riducono del 3,2% su base annua, mentre le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali si mantengono a 3,5 milioni di euro. In virtù delle dinamiche sopra rappresentate, il rapporto tra costi di gestione e il margine di intermediazione si riduce a 53,4%, a fronte del 56,9% evidenziato nel primo semestre 2003. Il risultato di gestione ammonta a 42,5 milioni di euro rispetto ai 37,2 milioni di euro dell'analogo periodo 2003, con un miglioramento del 14,1% su base annua. Deducendo dall'importo sopra indicato le rettifiche nette su crediti e sulle immobilizzazioni finanziarie, nonché gli accantonamenti per rischi e oneri per complessivi 6,4 milioni di euro,si perviene ad un utile delle attività ordinarie di 36,1 milioni di euro, con un aumento del 14,8 % rispetto al corrispondente risultato del primo semestre 2003. Considerati il risultato della gestione straordinaria ( -1,9 milioni di euro), e le imposte calcolate per la competenza del semestre secondo le recenti modifiche normative che hanno abolito il credito di imposta sui dividendi (6,2 milioni di euro), l'utile netto di periodo si determina in 28,0 milioni di euro, in crescita del 6,2% rispetto al risultato del primo semestre 2003. In seguito all'apertura degli sportelli di Lonate Pozzolo, Castellanza, Busto Arsizio e dell'agenzia n. 3 di Lecco, la Capogruppo dispone a fine giugno 2003 di 90 dipendenze, cui vanno aggiunte quelle di Bergamo città e Curno, inaugurate dopo la chiusura del semestre. Il numero degli utenti abilitati ai servizi di internet banking alla data odierna si attesta a 51.098, a conferma del gradimento espresso dalla clientela per questa innovativa modalità di fruizione dei servizi bancari e finanziari. Offerta Pubblica Di Acquisto Su Strumenti Finanziari Della Bai Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha deliberato, nel corso della riunione di ieri, di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria, ai sensi degli articoli 102 e seguenti D.lgs 58/98 (l'"Offerta"), su azioni ed obbligazioni convertibili emesse dalla controllata Banca dell'Artigianato e dell'Industria S.p.a. Di Brescia ("Bai"). L'offerta avrà ad oggetto l'acquisto da parte del Credito Valtellinese di tutte le azioni ordinarie della Bai e la totalità delle obbligazioni del prestito obbligazionario denominato "B.a.i. T.v. 2000 - 2005, convertibile, subordinato cum warrant" diverse da quelle già di titolarità delle società del Gruppo Credito Valtellinese e della Banca Popolare di Cividale S.c. A r.L.. Si ricorda che con quest'ultimo Istituto, azionista e obbligazionista della Bai, è stato recentemente raggiunto un più ampio accordo per lo sviluppo in comune di un progetto di espansione dell'attività della stessa Bai nella regione Veneto. Gli strumenti finanziari oggetto dell'offerta saranno pertanto n. 2.729.533 azioni ordinarie Bai del valore nominale di euro 5,16 ciascuna e n. 5.315 obbligazioni del prestito "Bai T.v. 2000-2005, convertibile subordinato" del valore nominale residuo di 200 euro ciascuna. L'operazione è finalizzata alla creazione di una compagine azionaria della Bai coesa e determinata nel perseguimento dei nuovi obiettivi conseguenti al cambiamento della mission della Banca bresciana. In particolare, l'Offerta consente ai soci di minoranza ed ai portatori di obbligazioni convertibili Bai di realizzare il proprio investimento, anche alla luce delle richiamate nuove strategie. Le linee guida del progetto di sviluppo della Bai saranno illustrate all'interno del Documento d'Offerta che sarà messo a disposizione di azionisti ed obbligazionisti in conformità alle disposizioni di legge e regolamentari vigenti. Per ogni azione ordinaria Bai il corrispettivo offerto sarà determinato, in prossimità della comunicazione a Consob dell'Offerta e all'esito degli ultimi approfondimenti in corso, all'interno di un range compreso fra i 6,80 ed i 7,20 euro, mentre per ogni obbligazione convertibile Bai da nominali euro 200 il corrispettivo offerto sarà determinato all'interno di un range fra i 270,08 ed i 295,68 euro (oltre agli interessi maturati fino alla data di pagamento). L'operazione comporterà per l'offerente Credito Valtellinese un esborso massimo compreso fra circa 20,0 e 21,2 milioni di euro. La comunicazione del Documento d'Offerta alla Consob, ai sensi dell'art. 37 del Regolamento Consob 11971/99, è prevista indicativamente per l'inizio di ottobre, mentre l'esecuzione dell'operazione dovrebbe perfezionarsi entro il mese di gennaio del prossimo anno. |
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FITCH CONFERMA RATING ASSEGNATO A BANCHE POPOLARI UNITE |
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Bergamo, 7 settembre 2004 – L’agenzia internazionale Fitch Ratings ha confermato i rating attribuiti a Bpu Banca: Debito a lungo termine A- (A minus); Debito a breve termine F2; Rating Individuale C; Supporto 3; Outlook di lungo termine Stabile. Fitch Affirms Banche Popolari Unite’s Ratings Fitch Ratings-london-1 September 2004: Fitch, the international rating agency, has today affirmed Banche Popolari Unite’s (“Bpu”) ratings at Long-term ‘A-’ (A minus), Shortterm ‘F2’, Individual ‘C’ and Support ‘3’. The Outlook for the Long-term rating is Stable. Bpu’s Long-term, Short-term and Individual ratings are based on its strong franchise in northern Italy and Fitch’s expectations that the bank’s profitability should improve from the current subdued level, due to cost savings and improved operating efficiency. Fitch welcomes management’s efforts to strengthen its capital base, which the agency regards as thin. Bpu is the product of a merger in 2003 of two banking groups, Banca Popolare Commercio e Industria and Banca Popolare di Bergamo-credito Varesino, to form Italy’s seventh largest bank. Bpu benefits from a strong competitive position, thanks to its wellestablished presence in Lombardy. It has a large customer base to which the bank can market its products, which over time should help underpin a rise in Bpu’s underlying profitability. Fitch also expects operating efficiency to improve in 2004 and 2005, as operating practices and procedures are unified across the group, while back-office and support functions become centralised. Most of the one-off integration costs are being booked in 2003 and 2004. At end-2003, the group reported net impaired loans to total net loans of 3.4%. Bpu thus has slightly weaker asset quality than some of its immediate peers in northern Italy, mainly owing to a stock of weak loans in its subsidiary Centrobanca (Cb). In 2003, Bpu incurred sizeable loan loss provisions, equal to over 1% of total loans, as it tackled asset quality problems in Cb and countered an increase in impaired loans in the rest of the group arising from the sluggish economic environment and the default of Parmalat. Bpu has since tightened its control of Cb, and appointed new senior management. It expects to make smaller loan loss provisions in 2004. Bpu estimated its Tier 1 ratio to be around 6.5% at end-June 2004, which Fitch regards as slim. However, management is committed to increasing the Tier 1 ratio to over 7.5% by end-2005, mainly by retaining earnings, raising minority interest capital and by amortising c.Eur100 million of goodwill each year. In 2006 Deutsche Bank is expected to exercise a put option to sell to Bpu its 25% stake in Banca Carime (68.5% held by Bpu at end-August 2004) for c.Eur400m. On acquiring the stake, Bpu expects its Tier 1 ratio to fall back but still to remain above a minimum of 6.5% at end-2006. |
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FITCH CONFERMA RATING ASSEGNATO A BANCHE POPOLARI UNITE |
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Bergamo, 7 settembre 2004 – L’agenzia internazionale Fitch Ratings ha confermato i rating attribuiti a Bpu Banca: Debito a lungo termine A- (A minus); Debito a breve termine F2; Rating Individuale C; Supporto 3; Outlook di lungo termine Stabile. Fitch Affirms Banche Popolari Unite’s Ratings Fitch Ratings-london-1 September 2004: Fitch, the international rating agency, has today affirmed Banche Popolari Unite’s (“Bpu”) ratings at Long-term ‘A-’ (A minus), Shortterm ‘F2’, Individual ‘C’ and Support ‘3’. The Outlook for the Long-term rating is Stable. Bpu’s Long-term, Short-term and Individual ratings are based on its strong franchise in northern Italy and Fitch’s expectations that the bank’s profitability should improve from the current subdued level, due to cost savings and improved operating efficiency. Fitch welcomes management’s efforts to strengthen its capital base, which the agency regards as thin. Bpu is the product of a merger in 2003 of two banking groups, Banca Popolare Commercio e Industria and Banca Popolare di Bergamo-credito Varesino, to form Italy’s seventh largest bank. Bpu benefits from a strong competitive position, thanks to its wellestablished presence in Lombardy. It has a large customer base to which the bank can market its products, which over time should help underpin a rise in Bpu’s underlying profitability. Fitch also expects operating efficiency to improve in 2004 and 2005, as operating practices and procedures are unified across the group, while back-office and support functions become centralised. Most of the one-off integration costs are being booked in 2003 and 2004. At end-2003, the group reported net impaired loans to total net loans of 3.4%. Bpu thus has slightly weaker asset quality than some of its immediate peers in northern Italy, mainly owing to a stock of weak loans in its subsidiary Centrobanca (Cb). In 2003, Bpu incurred sizeable loan loss provisions, equal to over 1% of total loans, as it tackled asset quality problems in Cb and countered an increase in impaired loans in the rest of the group arising from the sluggish economic environment and the default of Parmalat. Bpu has since tightened its control of Cb, and appointed new senior management. It expects to make smaller loan loss provisions in 2004. Bpu estimated its Tier 1 ratio to be around 6.5% at end-June 2004, which Fitch regards as slim. However, management is committed to increasing the Tier 1 ratio to over 7.5% by end-2005, mainly by retaining earnings, raising minority interest capital and by amortising c.Eur100 million of goodwill each year. In 2006 Deutsche Bank is expected to exercise a put option to sell to Bpu its 25% stake in Banca Carime (68.5% held by Bpu at end-August 2004) for c.Eur400m. On acquiring the stake, Bpu expects its Tier 1 ratio to fall back but still to remain above a minimum of 6.5% at end-2006. |
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SISTEMI D'INNOVAZIONE REGIONALE E SISTEMI ADATTABILI COMPLESSI |
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Bruxelles, 8 settembre 2004 - Il 14 settembre si svolgerà a Bruxelles una conferenza sull'economia basata sulla conoscenza, i sistemi d'innovazione regionale, i sistemi digitali di comunicazione per affari e i sistemi adattabili complessi. La conferenza si propone di esplorare nuovi modelli di governance dell'innovazione regionale nel quadro dello sviluppo della società dell'informazione, di esaminare nuovi approcci - ad esempio i sistemi adattabili complessi - e valutarne rilevanza e implicazioni per i sistemi di governance regionale, il sostegno alle imprese e la promozione dell'innovazione. La conferenza cercherà in particolare di rispondere a domande come: quali sono i vari modelli d'innovazione regionale attualmente in uso? quali parti di tali modelli danno i migliori risultati, e in quali circostanze? Infolink: http://www.Ianis.net/default.php?page=detail_events&idevent=595 |
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SISTEMI D'INNOVAZIONE REGIONALE E SISTEMI ADATTABILI COMPLESSI |
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Bruxelles, 8 settembre 2004 - Il 14 settembre si svolgerà a Bruxelles una conferenza sull'economia basata sulla conoscenza, i sistemi d'innovazione regionale, i sistemi digitali di comunicazione per affari e i sistemi adattabili complessi. La conferenza si propone di esplorare nuovi modelli di governance dell'innovazione regionale nel quadro dello sviluppo della società dell'informazione, di esaminare nuovi approcci - ad esempio i sistemi adattabili complessi - e valutarne rilevanza e implicazioni per i sistemi di governance regionale, il sostegno alle imprese e la promozione dell'innovazione. La conferenza cercherà in particolare di rispondere a domande come: quali sono i vari modelli d'innovazione regionale attualmente in uso? quali parti di tali modelli danno i migliori risultati, e in quali circostanze? Infolink: http://www.Ianis.net/default.php?page=detail_events&idevent=595 |
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ERGO PREVIDENZA CDA APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30.06.2004 : RISULTATO NETTO POSITIVO DEL PRIMO SEMESTRE PARI A € 13,1 MILIONI (+ 201,3%) RACCOLTA COMPLESSIVA LORDA PARI A € 247,7 MILIONI (-3,3%): CONFERMATO IL PROGRESSIVO RECUPERO DEI LIVELLI PRODUTTIVI |
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Milano, 8 settembre 2004 - Il Cda si è riunito ieri al termine dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Münich Re, primo riassicuratore internazionale, ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2004. Il primo semestre 2004 si è chiuso con un risultato netto positivo pari a € 13,1 milioni, + 201,3% a fronte di un utile registrato nel primo semestre dello scorso anno pari a € 4,4 milioni, a conferma dell’elevata stabilità raggiunta negli obiettivi di profitto della Compagnia, nonché del lineare perseguimento e raggiungimento dei target pianificati nel Piano Strategico Triennale 2003-2005, previsti in senso migliorativo già alla fine del primo trimestre 2004 Il risultato tecnico tenendo conto del trasferimento di parte dei proventi finanziari netti al conto non tecnico (- € 8,2 milioni) che non era presente nel primo semestre 2003, risulta in linea con quello del precedente esercizio (+ €16,0 milioni). Il risultato è da ritenersi particolarmente apprezzabile in un contesto di mercato che vede invece una generalizzata riduzione dei margini di profitto. La gestione finanziaria, improntata alla massima prudenza con investimenti caratterizzati da bassa rischiosità in termini di emittente, Paese e valuta, è proseguita con linearità in ottica di Alm, garantendo attraverso la gestione ordinaria la creazione di valore e di margini finanziari che contribuiscono positivamente al risultato tecnico. Il risultato finanziario positivo lordo di € 89,9 milioni (+ € 3 milioni rispetto al semestre 2003) rettificato da oneri per € 44,2 milioni (+ € 3,6 milioni rispetto al semestre 2003), risulta quindi sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dello scorso esercizio pur in un contesto di riduzione dei tassi di interesse di mercato. Il portafoglio investimenti ad utilizzo durevole evidenzia, rispetto ai valori di mercato del 30 giugno, plusvalenze latenti nette da valutazione pari a € 31,8 milioni (€ 41,2 milioni al 31 dicembre 2003). Anche l’andamento delle spese di gestione risulta in linea con le attese. Si evidenzia positivamente come, a fronte di un incremento dei premi netti (conservati) totali pari al 13,7%, le spese di gestione nette totali si siano ridotte del 5,7% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il risultato ordinario della gestione si è chiuso con un saldo positivo pari a € 17,0 milioni, con un miglioramento dell’ 84,3% rispetto al risultato di +€ 9,2 milioni al 30 giugno 2003. Per quanto riguarda le partite straordinarie nette, che contribuiscono positivamente alla formazione del risultato di periodo, le stesse si riferiscono principalmente alla gestione finanziaria. I premi lordi emessi alla fine del primo semestre 2004 ammontano complessivamente ad € 247,7 milioni (lavoro diretto ed indiretto) a fronte di € 256,3 milioni di premi emessi nello stesso periodo del 2003 (-3,3%). Si conferma quindi la ripresa produttiva che ha già consentito il recupero di oltre 10 punti percentuali rispetto al primo trimestre (-13,6%) sul confronto con il precedente esercizio, pur in un contesto di mercato vita che non presenta significative previsioni di incremento della raccolta per il 2004. La nuova produzione del lavoro diretto totalizza € 43,5 milioni, in aumento di circa il 14,5% rispetto al primo semestre 2003. Il contributo delle polizze di nuova sottoscrizione a premi annui ammonta a € 10,8 milioni (€ 20,6 nel 2003). In termini di premi emessi, si evidenzia la positiva caratteristica del portafoglio assicurativo di Ergo Previdenza caratterizzata per l’86,7% da contratti a premi annui e per il 13,3% da contratti a premi unici. Nel primo semestre del 2004 la Compagnia ha collocato sul mercato 13 nuovi prodotti vita mirati a supportare lo sviluppo dei quattro canali distributivi tramite l’offerta di garanzie vita con caratteristiche innovative. La massa gestita (totale investimenti) ha raggiunto € 3.165,8 con un incremento di € 429,0 milioni (+15,7%). Per quanto riguarda la raccolta netta (conservata), l’incremento del livello di conservazione deriva principalmente dal cambiamento della politica riassicurativa intervenuto a partire dall’esercizio 2003, che mira all’integrale conservazione dei cosiddetti premi commerciali sulla nuova produzione. Conseguentemente, i premi ceduti nel 1° semestre 2004, pari a € 99,9 milioni, sono diminuiti del 20,9% rispetto al 30 giugno 2003 (€ 126,2 milioni). Ciò ha positivamente influenzato il dato relativo alla raccolta netta (conservata) che si è attestata a € 147,9 milioni, con un incremento del 13,7% rispetto al dato del 1° semestre 2003 (€ 130,0 milioni). A completamento del quadro complessivo attuale e prospettico, va aggiunto che l’intera gestione si svolge in un contesto di elevata solidità patrimoniale, improntata alla crescita di valore per gli azionisti, in un business che per caratteristiche intrinseche richiede una visione di medio-lungo periodo. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre istituito al proprio interno il Comitato per la Remunerazione, in linea con quanto raccomandato dal “Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate”, e lo ha reso operativo approvandone il relativo Regolamento per il funzionamento dello stesso, aggiornando contestualmente il Codice di Autodisciplina adottato dalla Società. La Società migliora dunque il proprio sistema di Corporate Governance, che da maggio 2004 annovera anche il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/2001 ed il Codice Etico, in aggiunta agli altri strumenti già in vigore da tempo, come il Codice di Comportamento Internal Dealing, la Procedura interna per il trattamento delle informazioni riservate e price sensitive, nonché il Regolamento assembleare. L’assemblea dei Soci, in sede straordinaria, ha approvato le modifiche, proposte dal Consiglio di Amministrazione del 14 luglio 2004, agli art. 3, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19 e 21 dello Statuto sociale nonché l’inserimento nello stesso di due nuovi articoli in tema di “diritto di recesso” e “controllo contabile” e di due nuovi titoli, con nuova numerazione dell’intero Statuto. La Società si è pertanto adeguata alle disposizioni di cui ai decreti legislativi n. 5 e 6 del 17 gennaio 2003 e n. 37 del 6 febbraio 2004 vigenti ed ha colto alcune opportunità concesse dalla Riforma del diritto societario per rendere lo Statuto maggiormente funzionale alle proprie esigenze operative. |
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ERGO PREVIDENZA CDA APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30.06.2004 : RISULTATO NETTO POSITIVO DEL PRIMO SEMESTRE PARI A € 13,1 MILIONI (+ 201,3%) RACCOLTA COMPLESSIVA LORDA PARI A € 247,7 MILIONI (-3,3%): CONFERMATO IL PROGRESSIVO RECUPERO DEI LIVELLI PRODUTTIVI |
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Milano, 8 settembre 2004 - Il Cda si è riunito ieri al termine dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Münich Re, primo riassicuratore internazionale, ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2004. Il primo semestre 2004 si è chiuso con un risultato netto positivo pari a € 13,1 milioni, + 201,3% a fronte di un utile registrato nel primo semestre dello scorso anno pari a € 4,4 milioni, a conferma dell’elevata stabilità raggiunta negli obiettivi di profitto della Compagnia, nonché del lineare perseguimento e raggiungimento dei target pianificati nel Piano Strategico Triennale 2003-2005, previsti in senso migliorativo già alla fine del primo trimestre 2004 Il risultato tecnico tenendo conto del trasferimento di parte dei proventi finanziari netti al conto non tecnico (- € 8,2 milioni) che non era presente nel primo semestre 2003, risulta in linea con quello del precedente esercizio (+ €16,0 milioni). Il risultato è da ritenersi particolarmente apprezzabile in un contesto di mercato che vede invece una generalizzata riduzione dei margini di profitto. La gestione finanziaria, improntata alla massima prudenza con investimenti caratterizzati da bassa rischiosità in termini di emittente, Paese e valuta, è proseguita con linearità in ottica di Alm, garantendo attraverso la gestione ordinaria la creazione di valore e di margini finanziari che contribuiscono positivamente al risultato tecnico. Il risultato finanziario positivo lordo di € 89,9 milioni (+ € 3 milioni rispetto al semestre 2003) rettificato da oneri per € 44,2 milioni (+ € 3,6 milioni rispetto al semestre 2003), risulta quindi sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dello scorso esercizio pur in un contesto di riduzione dei tassi di interesse di mercato. Il portafoglio investimenti ad utilizzo durevole evidenzia, rispetto ai valori di mercato del 30 giugno, plusvalenze latenti nette da valutazione pari a € 31,8 milioni (€ 41,2 milioni al 31 dicembre 2003). Anche l’andamento delle spese di gestione risulta in linea con le attese. Si evidenzia positivamente come, a fronte di un incremento dei premi netti (conservati) totali pari al 13,7%, le spese di gestione nette totali si siano ridotte del 5,7% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il risultato ordinario della gestione si è chiuso con un saldo positivo pari a € 17,0 milioni, con un miglioramento dell’ 84,3% rispetto al risultato di +€ 9,2 milioni al 30 giugno 2003. Per quanto riguarda le partite straordinarie nette, che contribuiscono positivamente alla formazione del risultato di periodo, le stesse si riferiscono principalmente alla gestione finanziaria. I premi lordi emessi alla fine del primo semestre 2004 ammontano complessivamente ad € 247,7 milioni (lavoro diretto ed indiretto) a fronte di € 256,3 milioni di premi emessi nello stesso periodo del 2003 (-3,3%). Si conferma quindi la ripresa produttiva che ha già consentito il recupero di oltre 10 punti percentuali rispetto al primo trimestre (-13,6%) sul confronto con il precedente esercizio, pur in un contesto di mercato vita che non presenta significative previsioni di incremento della raccolta per il 2004. La nuova produzione del lavoro diretto totalizza € 43,5 milioni, in aumento di circa il 14,5% rispetto al primo semestre 2003. Il contributo delle polizze di nuova sottoscrizione a premi annui ammonta a € 10,8 milioni (€ 20,6 nel 2003). In termini di premi emessi, si evidenzia la positiva caratteristica del portafoglio assicurativo di Ergo Previdenza caratterizzata per l’86,7% da contratti a premi annui e per il 13,3% da contratti a premi unici. Nel primo semestre del 2004 la Compagnia ha collocato sul mercato 13 nuovi prodotti vita mirati a supportare lo sviluppo dei quattro canali distributivi tramite l’offerta di garanzie vita con caratteristiche innovative. La massa gestita (totale investimenti) ha raggiunto € 3.165,8 con un incremento di € 429,0 milioni (+15,7%). Per quanto riguarda la raccolta netta (conservata), l’incremento del livello di conservazione deriva principalmente dal cambiamento della politica riassicurativa intervenuto a partire dall’esercizio 2003, che mira all’integrale conservazione dei cosiddetti premi commerciali sulla nuova produzione. Conseguentemente, i premi ceduti nel 1° semestre 2004, pari a € 99,9 milioni, sono diminuiti del 20,9% rispetto al 30 giugno 2003 (€ 126,2 milioni). Ciò ha positivamente influenzato il dato relativo alla raccolta netta (conservata) che si è attestata a € 147,9 milioni, con un incremento del 13,7% rispetto al dato del 1° semestre 2003 (€ 130,0 milioni). A completamento del quadro complessivo attuale e prospettico, va aggiunto che l’intera gestione si svolge in un contesto di elevata solidità patrimoniale, improntata alla crescita di valore per gli azionisti, in un business che per caratteristiche intrinseche richiede una visione di medio-lungo periodo. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre istituito al proprio interno il Comitato per la Remunerazione, in linea con quanto raccomandato dal “Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate”, e lo ha reso operativo approvandone il relativo Regolamento per il funzionamento dello stesso, aggiornando contestualmente il Codice di Autodisciplina adottato dalla Società. La Società migliora dunque il proprio sistema di Corporate Governance, che da maggio 2004 annovera anche il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/2001 ed il Codice Etico, in aggiunta agli altri strumenti già in vigore da tempo, come il Codice di Comportamento Internal Dealing, la Procedura interna per il trattamento delle informazioni riservate e price sensitive, nonché il Regolamento assembleare. L’assemblea dei Soci, in sede straordinaria, ha approvato le modifiche, proposte dal Consiglio di Amministrazione del 14 luglio 2004, agli art. 3, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19 e 21 dello Statuto sociale nonché l’inserimento nello stesso di due nuovi articoli in tema di “diritto di recesso” e “controllo contabile” e di due nuovi titoli, con nuova numerazione dell’intero Statuto. La Società si è pertanto adeguata alle disposizioni di cui ai decreti legislativi n. 5 e 6 del 17 gennaio 2003 e n. 37 del 6 febbraio 2004 vigenti ed ha colto alcune opportunità concesse dalla Riforma del diritto societario per rendere lo Statuto maggiormente funzionale alle proprie esigenze operative. |
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GRUPPO ASSICURATIVO ACE: OTTIMA LA PERFORMANCE DEL SECONDO TRIMESTRE IN AUMENTO DELL’11,3% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO L’UTILE NETTO. LA RACCOLTA PREMI SALE A QUOTA 4.040 MILIONI DI DOLLARI |
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Milano, 8 settembre 2004 - Ace Group, multinazionale di assicurazioni e riassicurazioni, ha chiuso il secondo trimestre 2004 con un utile netto di 413 milioni di dollari, facendo registrare un incremento dell’11,3% rispetto allo stesso periodo nel 2003. A conferma di tale crescita, la raccolta premi nel periodo è aumentata da 3.405 milioni di dollari (2003) a 4.040 milioni di dollari (2004). I premi netti sono aumentati del 19%, anche grazie alla brillante performance del settore P&c (Property & Casualty) che ha registrato una crescita del 25% rispetto al 2003. Sempre nel P&c la Combined Ratio è ulteriormente migliorata passando dal 91,7% (2003) all’88,7% (2004). “Questo è stato un eccellente trimestre per noi.” - ha dichiarato Evan Greenberg, Ceo di Ace Group - “Tutte le nostre aree di business hanno ottenuto buoni risultati. È il riflesso degli investimenti che abbiamo effettuato per aumentare sia la nostra offerta di prodotti sia la nostra presenza geografica. Malgrado il verificarsi di una flessione del mercato, rimango fiducioso nella nostra capacità di crescita data dalla disciplina assuntiva e dalla diversificazione delle nostre opportunità di business.” |
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GRUPPO ASSICURATIVO ACE: OTTIMA LA PERFORMANCE DEL SECONDO TRIMESTRE IN AUMENTO DELL’11,3% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO L’UTILE NETTO. LA RACCOLTA PREMI SALE A QUOTA 4.040 MILIONI DI DOLLARI |
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Milano, 8 settembre 2004 - Ace Group, multinazionale di assicurazioni e riassicurazioni, ha chiuso il secondo trimestre 2004 con un utile netto di 413 milioni di dollari, facendo registrare un incremento dell’11,3% rispetto allo stesso periodo nel 2003. A conferma di tale crescita, la raccolta premi nel periodo è aumentata da 3.405 milioni di dollari (2003) a 4.040 milioni di dollari (2004). I premi netti sono aumentati del 19%, anche grazie alla brillante performance del settore P&c (Property & Casualty) che ha registrato una crescita del 25% rispetto al 2003. Sempre nel P&c la Combined Ratio è ulteriormente migliorata passando dal 91,7% (2003) all’88,7% (2004). “Questo è stato un eccellente trimestre per noi.” - ha dichiarato Evan Greenberg, Ceo di Ace Group - “Tutte le nostre aree di business hanno ottenuto buoni risultati. È il riflesso degli investimenti che abbiamo effettuato per aumentare sia la nostra offerta di prodotti sia la nostra presenza geografica. Malgrado il verificarsi di una flessione del mercato, rimango fiducioso nella nostra capacità di crescita data dalla disciplina assuntiva e dalla diversificazione delle nostre opportunità di business.” |
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SEGNALAZIONE ALL' ISVAP SULLA S.N.A. - SOCIETÀ NUOVA ASSICURATRICE SPA, SOCIETÀ NON PIÙ AUTORIZZATA ALLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA IN ITALIA. |
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Roma, 8 settembre 2004 - E’ pervenuta all’ Isvap la segnalazione riguardo alla circolazione sul territorio italiano di autoveicoli esponenti contrassegni per l’assicurazione della responsabilità civile auto recanti l’indicazione di una società denominata S.n.a. - Società Nuova Assicuratrice S.p.a. Con sede a Segrate (Mi), via Cassanese, 224 Palazzo Tintoretto Al riguardo viene reso rende noto che la suddetta denominazione corrisponde a quella di un’impresa di assicurazione ( la cui ultima ragione sociale è Assid – Assicuratrice Italiana Danni S.p.a.) non più operante dal 1998 in quanto posta in liquidazione coatta amministrativa - D.m. 12 marzo 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 18 marzo 1998 - a seguito di revoca di tutte le autorizzazioni all’esercizio dell’attività assicurativa. Si richiama l’attenzione degli utenti e degli intermediari sulla circostanza che l’eventuale stipula di polizze recanti l’intestazione sopra indicata comporterebbe per i contraenti l’insussistenza della copertura obbligatoria r. C. Auto e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. L’isvap raccomanda pertanto di verificare preventivamente che i contratti da sottoscrivere siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa. A tale proposito chiarimenti e informazioni potranno essere richiesti direttamente all’Isvap (Via del Quirinale, 21 – 00187 Roma – tel. 06. 42. 13. 31 – telefax 06. 42.13.32.06) oppure acquisiti attraverso la consultazione del sito www.Isvap.it |
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SEGNALAZIONE ALL' ISVAP SULLA S.N.A. - SOCIETÀ NUOVA ASSICURATRICE SPA, SOCIETÀ NON PIÙ AUTORIZZATA ALLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA IN ITALIA. |
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Roma, 8 settembre 2004 - E’ pervenuta all’ Isvap la segnalazione riguardo alla circolazione sul territorio italiano di autoveicoli esponenti contrassegni per l’assicurazione della responsabilità civile auto recanti l’indicazione di una società denominata S.n.a. - Società Nuova Assicuratrice S.p.a. Con sede a Segrate (Mi), via Cassanese, 224 Palazzo Tintoretto Al riguardo viene reso rende noto che la suddetta denominazione corrisponde a quella di un’impresa di assicurazione ( la cui ultima ragione sociale è Assid – Assicuratrice Italiana Danni S.p.a.) non più operante dal 1998 in quanto posta in liquidazione coatta amministrativa - D.m. 12 marzo 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 18 marzo 1998 - a seguito di revoca di tutte le autorizzazioni all’esercizio dell’attività assicurativa. Si richiama l’attenzione degli utenti e degli intermediari sulla circostanza che l’eventuale stipula di polizze recanti l’intestazione sopra indicata comporterebbe per i contraenti l’insussistenza della copertura obbligatoria r. C. Auto e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. L’isvap raccomanda pertanto di verificare preventivamente che i contratti da sottoscrivere siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa. A tale proposito chiarimenti e informazioni potranno essere richiesti direttamente all’Isvap (Via del Quirinale, 21 – 00187 Roma – tel. 06. 42. 13. 31 – telefax 06. 42.13.32.06) oppure acquisiti attraverso la consultazione del sito www.Isvap.it |
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CIT – COMPAGNIA ITALIANA TURISMO SPA: DELEGA DELL’ASSEMBLEA PER L’AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE |
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Milano 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo Spa riunitosi ieri ha discusso e deliberato nel merito dei seguenti punti all’ordine del giorno: 1) nel merito del primo punto all’ordine del giorno: delega dell’assemblea per l’aumento del capitale sociale: Il Consiglio ha deliberato di conferire incarico allo Studio Carpaneda S.r.l. Per la predisposizione della bozza del prospetto informativo da redigersi ai fini dell’operazione dell’aumento di capitale sociale della società fino ad euro 90 milioni , da sottoporre al convocando Consiglio di Amministrazione per l’approvazione. Nell’ambito delle deleghe conferitegli dall’Assemblea straordinaria degli azionisti del 31 agosto 2004, il Consiglio ha deliberato di convocare per il giorno 17 settembre 2004 un consiglio di amministrazione straordinario notarile con all’ordine del giorno : attuazione delle procedure di aumento di capitale sociale; esame della situazione semestrale gestionale provvisoria di gruppo al 30 giugno 2004; approvazione della situazione patrimoniale al 30 giugno 2004 di Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a.; attuazione della delibera assembleare del 31 agosto 2004 di aumento del capitale sociale, definizione dell’ammontare, termini e condizioni. Il Consiglio passando agli ulteriori punti all’ordine del giorno, ha preso atto delle dimissioni prestate per motivi personali e famigliari del consigliere con delega alla Direzione Operativa Pasquale Giacobbe, ringraziando lo stesso per il contributo dato al Gruppo, ed ha provveduto a cooptare il Dott. Piero Lazzeri quale nuovo Consigliere di amministrazione. Visto il parere legale relativo alla composizione del comitato per il controllo interno e vista la posizione di consigliere indipendente del consigliere Piero Lazzeri ha provveduto a conferire allo stesso contestualmente l’incarico di membro del comitato di controllo interno che quindi ora risulta composto da tre membri: Alfredo Serica, Presidente, Roberto Villa e Piero Lazzeri. 2) Nel merito del punto all’ordine del giorno relativo ai piani aziendali ed alle iniziative in corso: - Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che in data 20 agosto 2004 è stata inoltrata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Gianni Letta ed al Ministro per le Attività Produttive On. Antonio Marzano la richiesta da parte della nostra società di costituzione di un tavolo tecnico-operativo di affiancamento istituzionale, che in data 31 agosto 2004 presso la Presidenza del Consiglio si è svolto un incontro istituzionale informativo, che a seguito di tale incontro il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Gianni Letta ha scritto alla nostra Società richiedendo l’adesione alle operazioni di confronto e ridefinizione di piano industriale ed economico che la nostra società ha condiviso ed accettato con lettera in data 01 settembre 2004 e che a seguito di tale accettazione verrà dato corso operativo. Il Consiglio prendendo atto degli eventi ha espresso profondo ringraziamento per l’operato del Governo e per la sensibilità ed attenzione di cui è stata fatta oggetto la Cit in particolare ma più in generale il settore del turismo italiano e dello sviluppo soprattutto nelle aree svantaggiate del Paese di cui Cit , nell’ambito dei contratti di programma si è fatta promotrice, l’attenzione e la sensibilità anche e soprattutto alla salvaguardia della realtà occupazionale di Cit che nel settore turistico diretto occupa oltre 1.050 addetti a cui si aggiungono oltre 1300 addetti nelle società collegate di gruppo. |
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CIT – COMPAGNIA ITALIANA TURISMO SPA: DELEGA DELL’ASSEMBLEA PER L’AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE |
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Milano 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo Spa riunitosi ieri ha discusso e deliberato nel merito dei seguenti punti all’ordine del giorno: 1) nel merito del primo punto all’ordine del giorno: delega dell’assemblea per l’aumento del capitale sociale: Il Consiglio ha deliberato di conferire incarico allo Studio Carpaneda S.r.l. Per la predisposizione della bozza del prospetto informativo da redigersi ai fini dell’operazione dell’aumento di capitale sociale della società fino ad euro 90 milioni , da sottoporre al convocando Consiglio di Amministrazione per l’approvazione. Nell’ambito delle deleghe conferitegli dall’Assemblea straordinaria degli azionisti del 31 agosto 2004, il Consiglio ha deliberato di convocare per il giorno 17 settembre 2004 un consiglio di amministrazione straordinario notarile con all’ordine del giorno : attuazione delle procedure di aumento di capitale sociale; esame della situazione semestrale gestionale provvisoria di gruppo al 30 giugno 2004; approvazione della situazione patrimoniale al 30 giugno 2004 di Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a.; attuazione della delibera assembleare del 31 agosto 2004 di aumento del capitale sociale, definizione dell’ammontare, termini e condizioni. Il Consiglio passando agli ulteriori punti all’ordine del giorno, ha preso atto delle dimissioni prestate per motivi personali e famigliari del consigliere con delega alla Direzione Operativa Pasquale Giacobbe, ringraziando lo stesso per il contributo dato al Gruppo, ed ha provveduto a cooptare il Dott. Piero Lazzeri quale nuovo Consigliere di amministrazione. Visto il parere legale relativo alla composizione del comitato per il controllo interno e vista la posizione di consigliere indipendente del consigliere Piero Lazzeri ha provveduto a conferire allo stesso contestualmente l’incarico di membro del comitato di controllo interno che quindi ora risulta composto da tre membri: Alfredo Serica, Presidente, Roberto Villa e Piero Lazzeri. 2) Nel merito del punto all’ordine del giorno relativo ai piani aziendali ed alle iniziative in corso: - Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che in data 20 agosto 2004 è stata inoltrata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Gianni Letta ed al Ministro per le Attività Produttive On. Antonio Marzano la richiesta da parte della nostra società di costituzione di un tavolo tecnico-operativo di affiancamento istituzionale, che in data 31 agosto 2004 presso la Presidenza del Consiglio si è svolto un incontro istituzionale informativo, che a seguito di tale incontro il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Gianni Letta ha scritto alla nostra Società richiedendo l’adesione alle operazioni di confronto e ridefinizione di piano industriale ed economico che la nostra società ha condiviso ed accettato con lettera in data 01 settembre 2004 e che a seguito di tale accettazione verrà dato corso operativo. Il Consiglio prendendo atto degli eventi ha espresso profondo ringraziamento per l’operato del Governo e per la sensibilità ed attenzione di cui è stata fatta oggetto la Cit in particolare ma più in generale il settore del turismo italiano e dello sviluppo soprattutto nelle aree svantaggiate del Paese di cui Cit , nell’ambito dei contratti di programma si è fatta promotrice, l’attenzione e la sensibilità anche e soprattutto alla salvaguardia della realtà occupazionale di Cit che nel settore turistico diretto occupa oltre 1.050 addetti a cui si aggiungono oltre 1300 addetti nelle società collegate di gruppo. |
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PRIMO SEMESTRE ESERCIZIO 2004 GRUPPO MEDIASET RICAVI NETTI: 1.812,5 MILIONI DI EURO RISULTATO OPERATIVO: 639,6 MILIONI DI EURO UTILE PRE-IMPOSTE: 660,4 MILIONI DI EURO |
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Cologno Monzese, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato la relazione sul primo semestre 2004. I risultati conseguiti dal Gruppo nei primi sei mesi dell'esercizio in corso riflettono l'ottimo andamento della stagione televisiva nelle due aree geografiche di attività (Italia e Spagna) sia sotto il profilo della raccolta pubblicitaria sia come risultati d'ascolto. In particolare, in Italia, i ricavi pubblicitari televisivi di Publitalia 80 sulle tre reti Mediaset sono cresciuti nei primi sei mesi del 2004 dell'8,8% raggiungendo i 1.541,9 milioni di euro rispetto ai 1.416,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Ottimi anche i risultati d'ascolto delle reti Mediaset. L'audience complessiva conseguita nell'arco dei sei mesi (4 gennaio-3 luglio) si mantiene estremamente elevata, nonostante la presenza nel mese di giugno dei Campionati Europei di Calcio trasmessi da Rai; Mediaset ottiene infatti la leadership nazionale in tutte le fasce orarie tra il pubblico tra i 15 e i 64 anni, il target commerciale di riferimento per gli investitori pubblicitari: 45,2% in prime time, 45,5% nelle 24 ore, 45,7% in day time. Ancora migliori i risultati del periodo di garanzia "Primavera 2004" (dal 25 gennaio al 29 maggio, esclusa come da tradizione la settimana del Festival di Sanremo). Le reti Mediaset aumentano il proprio ascolto nel target commerciale in tutte le fasce orarie: prime time (46,8%), 24 ore (46,4%), day time (46,4%). E Canale 5 risulta la prima rete italiana in tutte le fasce. Da notare come questi lusinghieri risultati d'ascolto siano stati ottenuti con una decisa riduzione dei costi televisivi totali: -2,3% rispetto al primo semestre 2003. Anche in Spagna, il Gruppo Telecinco ha conseguito nei primi sei mesi del 2004 ottimi risultati. La concessionaria del gruppo, Publiespana, ha registrato una crescita della raccolta pubblicitaria senza precedenti: + 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Sotto il profilo degli ascolti, Telecinco rafforza l'indiscusso primato sul target commerciale raggiungendo nel semestre in prime time il 27,8% di share con un incremento di 1,1 punti rispetto al primo semestre 2003. Telecinco è anche prima televisione assoluta in prime time sul totale pubblico con il 23,5% di share (22.5% nello stesso periodo dell'anno precedente). Nelle 24 ore Telecinco ottiene il 22,4% (21,7% nel primo semestre 2003) consolidando la propria leadership sul totale pubblico tra le televisioni commerciali. Bilancio Consolidato Gruppo Mediaset L'andamento dei primi sei mesi del 2004 è sintetizzato nei seguenti risultati: i ricavi netti consolidati ammontano a 1.812,5 milioni di euro rispetto ai 1.626,4 milioni di euro del primo semestre 2003 (+ 11,4%). Il risultato operativo (Ebit) è pari a 639,6 milioni di euro, in aumento del 35,3%, al netto di ammortamenti e svalutazioni pari a 442,7 milioni di euro (520,8 milioni di euro nel primo semestre del 2003). L'incidenza percentuale del risultato operativo sui ricavi netti consolidati (redditività operativa) cresce significativamente raggiungendo il 35,3%, rispetto al 29,1% del primo semestre 2003. Il risultato prima delle imposte e delle quote di competenza degli azionisti terzi è pari a 660,4 milioni di euro con un incremento del 50,7% rispetto ai 438,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2003. Migliora anche la posizione finanziaria netta di Gruppo che passa da -199,3 milioni di euro del 31 dicembre 2003 a -81,7 milioni di euro al 30 giugno 2004. In particolare, nei primi sei mesi la generazione di cassa caratteristica del gruppo evidenzia una decisa crescita (486,6 milioni di euro contro i 250,9 milioni di euro del primo semestre 2003) ed è pari in Italia a 354,4 milioni di euro (189,2 milioni di euro nel primo semestre 2003) e in Spagna a 132,2 milioni di euro (61,7 milioni di euro nel primo semestre 2003). Analisi Dei Risultati Economici Per Aree Geografiche Italia i ricavi netti consolidati hanno registrato nel primo semestre 2004 un incremento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente passando da 1.305,8 milioni di euro a 1.407,8 milioni di euro. I costi televisivi complessivi (costo del lavoro + costi operativi televisivi + ammortamenti diritti tv), evidenziano una riduzione del 2,3% rispetto al primo semestre 2003. I costi totali (costi operativi + ammortamenti e svalutazioni), inclusi 26,7 milioni di euro relativi al digitale terrestre, segnano una crescita estremamente contenuta pari allo 0,4%, passando da 903,5 milioni di euro del primo semestre 2003 a 907,5 milioni di euro nei primi sei mesi del 2004. Il risultato operativo (Ebit) registra un incremento del 24,4% e raggiunge i 500,3 milioni di euro rispetto ai 402,3 milioni di euro del primo semestre 2003. Il risultato pre-imposte cresce del 41,4% e passa da 366,9 milioni di euro del primo semestre 2003 a 518,7 milioni di euro dei primi sei mesi 2004. Spagna i ricavi netti consolidati generati dal Gruppo Telecinco sono stati pari a 405,3 milioni di euro, in crescita del 26,4% rispetto ai primi sei mesi dell'anno precedente. I costi complessivi del Gruppo Telecinco, (costi operativi + ammortamenti e svalutazioni), passano da 228,6 milioni di euro del primo semestre 2003 a 244,4 milioni di euro del primo semestre 2004 con una variazione del +6,9%. Al netto dei costi non ricorrenti sostenuti nel semestre principalmente a fronte del processo di quotazione in Borsa, l'incremento è contenuto al 1,2%. Il risultato operativo (Ebit) passa da 92,0 milioni di euro del primo semestre 2003 a 160,9 milioni di euro nel primo semestre dell'esercizio in corso. Il risultato pre-imposte è pari a 163,3 milioni di euro rispetto ai 92,9 milioni di euro del primo semestre 2003. Evoluzione Prevedibile Della Gestione Sulla base degli andamenti dei primi otto mesi ed in presenza di una crescita attesa dei costi televisivi ancora estremamente contenuta, si prevede per l'esercizio in corso un significativo miglioramento del risultato operativo e della generazione di cassa caratteristica rispetto al 2003. Italia la raccolta pubblicitaria relativa alle tre reti Mediaset ha mantenuto anche nei mesi di luglio e di agosto un andamento particolarmente sostenuto, determinando nei primi otto mesi dell'anno una crescita del 9,9%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Negli ascolti le reti Mediaset confermano la propria leadership nel target commerciale (15-64 anni) con una share pari al 45,0% nelle 24 ore ed al 44,6% in Prime Time, nonostante la programmazione nel mese di agosto su Rai dei Giochi Olimpici. Spagna la raccolta pubblicitaria di Publiespana per Telecinco relativa ai primi otto mesi dell'anno ha registrato un aumento pari al 26,2%, rispetto allo stesso periodo del 2003, migliorando ulteriormente il trend di crescita già ottenuto nel corso del primo semestre dell'anno (+24,6%). Ottimi anche i risultati di ascolto. Nei primi otto mesi dell'anno, Telecinco conferma l'indiscusso primato nel target commerciale con una share del 25,1%. In Prime Time Telecinco è la televisione spagnola più vista con una share del 23,2% . |
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PRIMO SEMESTRE ESERCIZIO 2004 GRUPPO MEDIASET RICAVI NETTI: 1.812,5 MILIONI DI EURO RISULTATO OPERATIVO: 639,6 MILIONI DI EURO UTILE PRE-IMPOSTE: 660,4 MILIONI DI EURO |
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Cologno Monzese, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato la relazione sul primo semestre 2004. I risultati conseguiti dal Gruppo nei primi sei mesi dell'esercizio in corso riflettono l'ottimo andamento della stagione televisiva nelle due aree geografiche di attività (Italia e Spagna) sia sotto il profilo della raccolta pubblicitaria sia come risultati d'ascolto. In particolare, in Italia, i ricavi pubblicitari televisivi di Publitalia 80 sulle tre reti Mediaset sono cresciuti nei primi sei mesi del 2004 dell'8,8% raggiungendo i 1.541,9 milioni di euro rispetto ai 1.416,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Ottimi anche i risultati d'ascolto delle reti Mediaset. L'audience complessiva conseguita nell'arco dei sei mesi (4 gennaio-3 luglio) si mantiene estremamente elevata, nonostante la presenza nel mese di giugno dei Campionati Europei di Calcio trasmessi da Rai; Mediaset ottiene infatti la leadership nazionale in tutte le fasce orarie tra il pubblico tra i 15 e i 64 anni, il target commerciale di riferimento per gli investitori pubblicitari: 45,2% in prime time, 45,5% nelle 24 ore, 45,7% in day time. Ancora migliori i risultati del periodo di garanzia "Primavera 2004" (dal 25 gennaio al 29 maggio, esclusa come da tradizione la settimana del Festival di Sanremo). Le reti Mediaset aumentano il proprio ascolto nel target commerciale in tutte le fasce orarie: prime time (46,8%), 24 ore (46,4%), day time (46,4%). E Canale 5 risulta la prima rete italiana in tutte le fasce. Da notare come questi lusinghieri risultati d'ascolto siano stati ottenuti con una decisa riduzione dei costi televisivi totali: -2,3% rispetto al primo semestre 2003. Anche in Spagna, il Gruppo Telecinco ha conseguito nei primi sei mesi del 2004 ottimi risultati. La concessionaria del gruppo, Publiespana, ha registrato una crescita della raccolta pubblicitaria senza precedenti: + 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Sotto il profilo degli ascolti, Telecinco rafforza l'indiscusso primato sul target commerciale raggiungendo nel semestre in prime time il 27,8% di share con un incremento di 1,1 punti rispetto al primo semestre 2003. Telecinco è anche prima televisione assoluta in prime time sul totale pubblico con il 23,5% di share (22.5% nello stesso periodo dell'anno precedente). Nelle 24 ore Telecinco ottiene il 22,4% (21,7% nel primo semestre 2003) consolidando la propria leadership sul totale pubblico tra le televisioni commerciali. Bilancio Consolidato Gruppo Mediaset L'andamento dei primi sei mesi del 2004 è sintetizzato nei seguenti risultati: i ricavi netti consolidati ammontano a 1.812,5 milioni di euro rispetto ai 1.626,4 milioni di euro del primo semestre 2003 (+ 11,4%). Il risultato operativo (Ebit) è pari a 639,6 milioni di euro, in aumento del 35,3%, al netto di ammortamenti e svalutazioni pari a 442,7 milioni di euro (520,8 milioni di euro nel primo semestre del 2003). L'incidenza percentuale del risultato operativo sui ricavi netti consolidati (redditività operativa) cresce significativamente raggiungendo il 35,3%, rispetto al 29,1% del primo semestre 2003. Il risultato prima delle imposte e delle quote di competenza degli azionisti terzi è pari a 660,4 milioni di euro con un incremento del 50,7% rispetto ai 438,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2003. Migliora anche la posizione finanziaria netta di Gruppo che passa da -199,3 milioni di euro del 31 dicembre 2003 a -81,7 milioni di euro al 30 giugno 2004. In particolare, nei primi sei mesi la generazione di cassa caratteristica del gruppo evidenzia una decisa crescita (486,6 milioni di euro contro i 250,9 milioni di euro del primo semestre 2003) ed è pari in Italia a 354,4 milioni di euro (189,2 milioni di euro nel primo semestre 2003) e in Spagna a 132,2 milioni di euro (61,7 milioni di euro nel primo semestre 2003). Analisi Dei Risultati Economici Per Aree Geografiche Italia i ricavi netti consolidati hanno registrato nel primo semestre 2004 un incremento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente passando da 1.305,8 milioni di euro a 1.407,8 milioni di euro. I costi televisivi complessivi (costo del lavoro + costi operativi televisivi + ammortamenti diritti tv), evidenziano una riduzione del 2,3% rispetto al primo semestre 2003. I costi totali (costi operativi + ammortamenti e svalutazioni), inclusi 26,7 milioni di euro relativi al digitale terrestre, segnano una crescita estremamente contenuta pari allo 0,4%, passando da 903,5 milioni di euro del primo semestre 2003 a 907,5 milioni di euro nei primi sei mesi del 2004. Il risultato operativo (Ebit) registra un incremento del 24,4% e raggiunge i 500,3 milioni di euro rispetto ai 402,3 milioni di euro del primo semestre 2003. Il risultato pre-imposte cresce del 41,4% e passa da 366,9 milioni di euro del primo semestre 2003 a 518,7 milioni di euro dei primi sei mesi 2004. Spagna i ricavi netti consolidati generati dal Gruppo Telecinco sono stati pari a 405,3 milioni di euro, in crescita del 26,4% rispetto ai primi sei mesi dell'anno precedente. I costi complessivi del Gruppo Telecinco, (costi operativi + ammortamenti e svalutazioni), passano da 228,6 milioni di euro del primo semestre 2003 a 244,4 milioni di euro del primo semestre 2004 con una variazione del +6,9%. Al netto dei costi non ricorrenti sostenuti nel semestre principalmente a fronte del processo di quotazione in Borsa, l'incremento è contenuto al 1,2%. Il risultato operativo (Ebit) passa da 92,0 milioni di euro del primo semestre 2003 a 160,9 milioni di euro nel primo semestre dell'esercizio in corso. Il risultato pre-imposte è pari a 163,3 milioni di euro rispetto ai 92,9 milioni di euro del primo semestre 2003. Evoluzione Prevedibile Della Gestione Sulla base degli andamenti dei primi otto mesi ed in presenza di una crescita attesa dei costi televisivi ancora estremamente contenuta, si prevede per l'esercizio in corso un significativo miglioramento del risultato operativo e della generazione di cassa caratteristica rispetto al 2003. Italia la raccolta pubblicitaria relativa alle tre reti Mediaset ha mantenuto anche nei mesi di luglio e di agosto un andamento particolarmente sostenuto, determinando nei primi otto mesi dell'anno una crescita del 9,9%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Negli ascolti le reti Mediaset confermano la propria leadership nel target commerciale (15-64 anni) con una share pari al 45,0% nelle 24 ore ed al 44,6% in Prime Time, nonostante la programmazione nel mese di agosto su Rai dei Giochi Olimpici. Spagna la raccolta pubblicitaria di Publiespana per Telecinco relativa ai primi otto mesi dell'anno ha registrato un aumento pari al 26,2%, rispetto allo stesso periodo del 2003, migliorando ulteriormente il trend di crescita già ottenuto nel corso del primo semestre dell'anno (+24,6%). Ottimi anche i risultati di ascolto. Nei primi otto mesi dell'anno, Telecinco conferma l'indiscusso primato nel target commerciale con una share del 25,1%. In Prime Time Telecinco è la televisione spagnola più vista con una share del 23,2% . |
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SEAT PAGINE GIALLE S.P.A. > SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO DELLA GENERAZIONE DI CASSA OPERATIVA PARI A 300,5 MILIONI (223,5 MILIONI PRO-FORMA AL 30 GIUGNO 2003), CON UN’INCIDENZA SUI RICAVI DEL 53,7% (39,0% NEL PRIMO SEMESTRE 2003 PRO-FORMA) |
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Torino, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle, riunitosi sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha approvato - su proposta dell’Amministratore Delegato Luca Majocchi - i risultati del primo semestre chiuso al 30 giugno 2004. Risultati Consolidati Al 30 Giugno 2004 Andamento dei ricavi delle vendite e prestazioni I ricavi al 30 giugno 2004 si attestano a 559,9 milioni di Euro, in crescita del 4,2% a parità di perimetro di consolidamento, grazie soprattutto al contributo della controllata tedesca Telegate Ag e di quella inglese Tdl Infomedia (che controlla Thomson Directories). A livello di singole aree di business, l’andamento è stato il seguente: • “Directories Italia”: ricavi in crescita dell’1,4%, pari a 417,9 milioni, grazie alla validità dell’offerta multipiattaforma. I ricavi pubblicitari delle attività on line di Paginegialle.it sono infatti cresciuti del 25,4% (raggiungendo 33,3 milioni), quelli delle attività telefoniche di Pronto Paginegialle del 24,1% (pari a 21,7 milioni, di cui 9,6 milioni di ricavi da traffico), le attività di Direct Marketing del 49,7% (pari a 5,7 milioni). Tali attività hanno più che compensato la lieve flessione della raccolta sui prodotti cartacei (-1,6%). • “Directories Uk”: ricavi in crescita del 9,5% in valuta locale (+11,4% in Euro), pari nel semestre a 63,5 milioni, grazie alla crescita della base clienti e all’eccellente performance dei nuovi prodotti on line. • “Directory Assistance”: ricavi in crescita del 34,4%, per un totale di 81,8 milioni, dovuta allo sviluppo del fatturato in Germania (effetto anche del nuovo pricing introdotto nell’aprile del 2003) e alla crescita delle attività internazionali, in particolare in Spagna e in Italia (sia per la crescita del numero di chiamate gestite, sia per l’applicazione di nuove logiche di contabilizzazione dei ricavi). • “Altre attività”: ricavi per 17,2 milioni di euro, da ricondurre per 14,1 milioni alle attività di Consodata Italia, che ha beneficiato della maggiore focalizzazione conseguente alla cessione delle attività estere del Gruppo Consodata, consuntivando un incremento del 20,1% rispetto al primo semestre 2003. Andamento del margine operativo lordo Il Margine Operativo Lordo sale a 245,3 milioni, in crescita del 2,4% sui risultati pro-forma al 30 giugno 2003, grazie all’effetto combinato della crescita dei ricavi e dell’importante riduzione dei consumi di materie prime (-4,4%) e del costo del lavoro (-10,2%), andamenti questi ultimi da attribuire in prevalenza alla riduzione del perimetro di consolidamento. Andamento dell’Ebitda L’ebitda consolidato raggiunge 207,3 milioni (+1,1% rispetto al risultato pro-forma del 2003, +1,2 a parità di perimetro di consolidamento), aumentando l’incidenza sui ricavi di oltre un punto percentuale, dal 35,8% nel primo semestre 2003 proforma al 37,0%. Andamento del risultato operativo Il risultato operativo è negativo per 0,6 milioni, a causa dei maggiori ammortamenti extra-operativi, di goodwill e differenza di consolidamento, pari complessivamente a 193,2 milioni (dei quali 81 milioni relativi all’ammortamento del cespite immateriale Customer Data Base, ammortizzato in 6 anni). Andamento del risultato prima delle imposte Il risultato ante imposte è negativo per 81,9 milioni, e risente degli oneri finanziari netti– pari a 70,0 milioni – relativi per 58,8 milioni ai contratti di finanziamento stipulati con Royal Bank of Scotland Plc Milan Branch e con Lighthouse International Company Sa (finanziamento subordinato rispetto al precedente, pari a 1.300 milioni) per la distribuzione del dividendo straordinario del mese di aprile 2004. Andamento dell’indebitamento finanziario netto L’indebitamento finanziario netto sale a 3.967,2 milioni (dei quali 3.981,6 a medio e lungo termine) in seguito al pagamento del dividendo straordinario pari a 3.578,2 milioni. Da sottolineare la forte generazione di cassa prodotta nel semestre dall’attività d’esercizio, che sale a 209,3 milioni di euro (rispetto a 103,4 milioni del 1° semestre 2003 pro-forma) con un free cash flow operativo che aumenta da 223,5 a 300,5 milioni. In crescita pertanto anche l’incidenza del free cash flow operativo sui ricavi (dal 39,0% al 53,7%). Andamento Delle Principali Società Del Gruppo Seat Pagine Gialle Seat Pagine Gialle S.p.a. Pur in presenza di un ciclo economico negativo in termini di congiuntura nel segmento delle Pmi e dei consumi delle famiglie, la Capogruppo ha registrato una crescita dei ricavi dell’1,4%, raggiungendo i 417,9 milioni di ricavi (412,2 nel 1° semestre 2003). A livello di singoli prodotti, la dinamica dei ricavi è stata caratterizzata da qualche difficoltà sui prodotti cartacei, più che compensata dalla crescita delle nuove piattaforme: • “Carta”: lieve contrazione dell’1,6% (per un totale ricavi pari a 346,1 milioni), che comunque ha arginato la dinamica negativa degli ultimi anni tipica dei grandi centri metropolitani, ai quali si contrappone la tendenza positiva delle aree del nord-est e del centro-sud. In lieve crescita i ricavi delle Pagine Bianche (+0,3%). • “On line”: i ricavi si attestano a 35,7 milioni, in crescita del 25,4%, grazie all’aumento delle consultazioni (37,2 milioni di visite sul sito Paginegialle.it, rispetto ai 33,5 milioni del primo semestre 2003) ed alla continua evoluzione di prodotto (nuova interfaccia grafica, nuovo motore di ricerca ancora più veloce ed efficace e due nuove funzionalità di ricerca). • “Voice”: il servizio 89.24.24 Pronto Pagine Gialle continua ad essere un successo confermato da tutte le metriche: ricavi pubblicitari a 12,0 milioni (+15,9%), ricavi da traffico telefonico a 9,6 milioni (+36,4%), 7,7 milioni di chiamate (+30,1%). • “Altri”: continua la crescita dei prodotti di Direct Marketing (5,7 milioni, +49,7%). Da sottolineare anche l’aumento della qualità dei ricavi, la cui crescita è stata sostenuta dall’aumento della fedeltà dei clienti. Il risultato operativo (4,0 milioni) è influenzato dai maggiori ammortamenti extra-operativi derivanti dalle operazioni di fusione del mese di dicembre 2003 (132,5 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto ammonta a 3.762,3 milioni, cui concorrono 3.871,2 per debiti a medio e lungo termine con Royal Bank of Scotland Plc Milan Branch e con Lighthouse International Company Sa (finanziamento subordinato rispetto al precedente, pari a 1.300 milioni). Nel mese di luglio è stata completata la copertura del debito a tasso variabile, con il perfezionamento di tre operazioni di Interest Rate Collar, sottoscritti con primarie istituzioni finanziarie. Questa nuova copertura riguarda il 75% del debito a tasso variabile in essere nel periodo tra dicembre 2006 e dicembre 2009 ed integra l’Irs già in essere sul 50% del debito variabile e che si azzera nel corso del 2007. La generazione di cassa da attività di esercizio è stata di 188,9 milioni, in sensibile crescita rispetto al dato del primo semestre 2003 di 69,8 milioni di euro. Il miglioramento è dovuto per circa 65 milioni ad una maggiore riduzione dei crediti commerciali, frutto di una forte attenzione del management su tutto il ciclo di assunzione e gestione del credito (coinvolgimento economico agenti, incremento incidenza Rid, riduzione termini di pagamento e definizione di un nuovo processo di gestione dei crediti scaduti). Il free cash flow è pertanto cresciuto, in % dei ricavi, al 63,3% dal 49,7% del primo semestre 2003 e la sua incidenza sull’Ebitda è aumentata dal 109,9 al 145,6%. Thomson Dopo i positivi risultati del 2003, il primo semestre 2004 ha registrato un ulteriore aumento delle vendite del 9,5% in valuta locale (+11,5% in Euro, per un totale di 63,5 milioni di euro), grazie ad una serie di azioni combinate quali: • aumento e fidelizzazione della base clienti • sviluppo offerta Internet (l’incidenza dei ricavi Internet è salita dal 6,1% al 9,8%, pari a 4,2 milioni di sterline) • ripresa delle campagne pubblicitarie a sostegno del marchio Thomson Local I brillanti risultati di Thomson Directories sono inoltre da valorizzare alla luce dello scenario competitivo inglese che, accanto al leader storico Yell, vede il rientro di British Telecom. Gruppo Telegate L’effetto combinato del positivo andamento del mercato tedesco (che rappresenta il 71% del totale ricavi di Telegate Ag) e la forte crescita dei ricavi negli altri paese europei (essenzialmente Italia e Spagna) ha permesso di raggiungere 81,8 milioni di ricavi, per una crescita del 34,4%. Il mercato tedesco ha registrato un incremento dei ricavi da chiamate del 10,5%, grazie all’aumento del valore medio da chiamata del 17,5%. A livello internazionale (Italia, Spagna e Regno Unito), i ricavi sono più che triplicati, con una forte crescita del numero delle chiamate (da 11,3 a 19,2 milioni). In particolare, la controllata italiana ha visto salire del 90% il numero di chiamate, mentre in Spagna il servizio, inizialmente proposto nella sola area di Madrid, è stato poi esteso a livello nazionale. Evoluzione Della Gestione L’attività della società sta procedendo in accordo con le linee guida del Piano Triennale 2004-2006, in direzione del miglioramento della capacità di Seat di servire la propria clientela e crescere in modo sano e sostenibile nel tempo. In questo primo anno di Piano, focalizzato sul miglioramento dell’offerta e dei principali processi aziendali, i progetti previsti stanno procedendo come programmato e i primi risultati sono già visibili a livello operativo. Il contesto economico e di mercato si mantiene tuttavia difficile, soprattutto in Italia dove il perdurare di difficoltà sul lato della crescita e dei consumi porta gli inserzionisti a mantenersi in una posizione attendista, rimandando possibili aumenti dei propri investimenti. In questo scenario, prevediamo per l’intero esercizio 2004 un andamento comunque positivo del Gruppo, con una crescita dell’Ebitda sostanzialmente in linea con quella del primo semestre. Nel primo semestre, infine, la struttura finanziaria del Gruppo ha avuto una importante evoluzione, con il pagamento di un dividendo straordinario e la contemporanea assunzione di un significativo indebitamento. Questi mesi hanno altresì mostrato come la società abbia la capacità di generare i flussi di cassa necessari al servizio del proprio debito. Mercoledì 8 settembre alle ore 10,00 verranno illustrati alla comunità finanziaria i risultati semestrali nel corso di una conference call. La presentazione dei dati sarà altresì disponibile sul sito Internet della Società. |
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TIM: APPROVATI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2004 - RICAVI: 6.152 MILIONI DI EURO, +11,2% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003 (+12,1% A PARITÀ DI CAMBIO). RICAVI AREA INTERNAZIONALE +29,8% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003, BRASILE +47,1% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003 (+49,7% A PARITÀ DI CAMBIO) |
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Milano, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), presieduto da Carlo Buora, ieri ha esaminato ed approvato, su proposta dell'Amministratore Delegato Marco De Benedetti, la Relazione semestrale al 30 giugno 2004. I risultati del Gruppo Tim I ricavi consolidati, pari a 6.152 milioni di euro, registrano una crescita del 11,2% rispetto al primo semestre 2003, e confermano gli obiettivi di espansione delle attività sia sul business domestico sia sull’internazionale; tale crescita si attesta al 12,1% eliminando gli effetti della variazione dei tassi di cambio. L’apporto dell’area internazionale è pari a 1.365 milioni di euro, in crescita del 29,8% rispetto allo stesso semestre 2003; in particolare i ricavi del Brasile raggiungono 800 milioni di euro (+47,1% rispetto allo stesso periodo del 2003, +49,7% a parità di cambio). I ricavi del secondo trimestre si attestano a 3.215 milioni di euro e confermano il positivo trend di sviluppo con una crescita rispetto allo stesso periodo 2003 del 10,2%. Il margine operativo lordo (Mol) è pari a 2.918 milioni di euro, in rialzo del 11,2% rispetto al primo semestre 2003 (+9,2% la crescita organica, ovvero a parità di cambio ed escludendo, dal primo semestre 2003, l’onere per il contributo Tlc). L'incidenza del Mol sui ricavi, pari a 47,4% (47,4% nel primo semestre 2003), conferma la positiva performance del Gruppo, nonostante l’impegno per sostenere le attività in start up del Brasile e beneficia del venir meno su Tim S.p.a dell’onere per il contributo Tlc (pari a 59 milioni di euro nel primo semestre 2003). Escludendo tale onere il Mol/ricavi del primo semestre 2003 è pari a 48,5%. Nel secondo trimestre il Mol è pari a 1.493 milioni di euro con una crescita sul medesimo periodo 2003 del 9,6%. Il risultato operativo, pari a 1.967 milioni di euro, presenta una crescita del 7,7% rispetto al primo semestre 2003 (+4,2% la crescita organica) ed un’incidenza sui ricavi che raggiunge il 32% (33% nel primo semestre 2003). Il risultato peraltro risente dell’avvio dell’ammortamento della licenza Umts di Tim S.p.a. A livello consolidato (67 milioni di euro). Nel secondo trimestre il risultato operativo raggiunge 1.012 milioni di euro, in crescita del 8,9% rispetto allo stesso periodo 2003. Il risultato netto consolidato è pari a 1.061 milioni, con un utile netto di spettanza della capogruppo pari a 1.021 milioni di euro (993 milioni nel primo semestre 2003). Il Free Cash Flow operativo (risultato operativo+ammortamenti-investimenti tecnici, al netto della variazione del capitale circolante operativo) è pari a 1.606 milioni di euro, in riduzione di 303 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente; tale dinamica è correlata alla crescita degli investimenti industriali (670 milioni di euro rispetto a 406 milioni di euro nel primo semestre 2003) e al fatto che il 2003 aveva beneficiato dell’utilizzo di crediti Iva acquisiti con l’incorporazione di Blu per circa 180 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è positiva e pari a 125 milioni di euro, in flessione di 809 milioni di euro rispetto al 31.12.2003 (934 milioni di euro), dopo la distribuzione di dividendi per 2.222 milioni di euro. Il numero delle linee mobili del Gruppo Tim ha raggiunto i 49,6 milioni, con un incremento del 11,5% rispetto alle consistenze di fine 2003. Le linee in Brasile raggiungono i 10,4 milioni (di cui 4,9 milioni Gsm) con un incremento di 2,1 milioni rispetto al 31.12.2003. I risultati di Tim S.p.a. I risultati del primo semestre 2004 confermano gli obiettivi di sviluppo delle attività ed il miglioramento della redditività operativa, in particolare: i ricavi sono pari a 4.803 milioni di euro, con un incremento del 6,8% rispetto al primo semestre 2003. Significativo l’apporto dei Servizi a Valore Aggiunto (Vas) pari a 594 milioni di euro in crescita del 26,1% e con un’incidenza sui ricavi da servizi pari al 13% (10,9% nel primo semestre 2003). I ricavi del secondo trimestre si attestano a 2.500 milioni di euro con una crescita del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2003. L’arpu del primo semestre del 2004 (ricavo medio mese per linea al netto dei visitor) è pari a 28,6 euro, con una crescita del 3,5% rispetto al primo semestre 2003. L’arpu Vas raggiunge i 3,8 euro (+23,9% rispetto al primo semestre 2003). Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 2.632 milioni di euro, con una crescita del 10,2% rispetto al primo semestre 2003 (+7,6% escludendo dal 2003 l’onere per il contributo Tlc). L’incidenza sui ricavi è pari al 54,8%, in crescita di circa due punti rispetto all’esercizio precedente (53,1% nel 2003, 54,4% escludendo l’onere del contributo Tlc). Nel secondo trimestre il Mol è pari a 1.343 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto allo stesso periodo 2003. Il risultato operativo è pari a 2.057 milioni di euro, in miglioramento del 12,8% rispetto al primo semestre 2003 (+9,2% escludendo gli effetti del contributo Tlc), con un’incidenza sui ricavi del 42,8%, ovvero oltre 2 punti percentuali superiore allo stesso periodo dell’esercizio precedente 2003 (40,5% nel 2003, 41,9% escludendo l’onere del contributo Tlc). La crescita del risultato operativo nel secondo trimestre (rispetto allo stesso periodo del 2003) è pari a 11,5% (8,1% escludendo gli effetti del contributo Tlc). L’utile netto del semestre raggiunge i 1.432 milioni di euro, superiore di 298 milioni di euro (+26,3%) rispetto al primo semestre 2003. Il risultato beneficia di un provento straordinario netto di 150 milioni di euro realizzato per effetto dello storno delle quote di ammortamento della licenza Umts contabilizzate negli esercizi 2002 e 2003 ai soli fini di deducibilità fiscale, in virtù dell’applicazione della nuove normative civilistiche che impongono la neutralizzazione dai bilanci d’esercizio di tutte le interferenze fiscali. Tale provento è stato stornato dal risultato consolidato del Gruppo Tim in quanto già neutralizzato da tale interferenza (le quote di ammortamento 2002-2003 relative alla licenza Umts, erano state infatti stornate dal bilancio consolidato dei due esercizi). Pertanto, dall’esercizio 2004 l’ammortamento della licenza Umts è rideterminato sulla base della residua durata di utilizzo della licenza (18 anni); il processo di ammortamento ha avuto inizio da gennaio 2004, sia a livello di Tim S.p.a. Sia di Gruppo, in considerazione del fatto che a tale data il servizio era già attivo e utilizzato da un bacino di utenza sperimentale. La posizione finanziaria netta è positiva e pari a 482 milioni di euro, in flessione di 936 milioni di euro rispetto al 31.12.2003 (1.418 milioni di euro), dopo la distribuzione di dividendi per 2.222 milioni di euro. Con 26 milioni di linee, Tim conferma la sua posizione di leader nel mercato domestico. Tale valore non include 710 mila linee “silenti” al fine di garantire maggiore coerenza tra il numero delle linee gestite e lo sviluppo delle attività. Il personale (numero di dipendenti) della Tim S.p.a. Al 30 giugno 2004 è pari a 10.393 unità, in crescita rispetto al 31 dicembre 2003 di 370 unità. Tale incremento è attribuibile all’insourcing di attività di progettazione e realizzazione software funzionale allo sviluppo del business. Risultati delle principali controllate e collegate estere del Gruppo Tim (It Gaap) Brasile (cambio medio real/euro 0,274243841) Nel corso del primo semestre 2004 è proseguita l’attività di sviluppo delle reti Gsm, con un significativo impegno realizzativo e finanziario, che, grazie all’efficacia dell’azione commerciale, ha consentito di consolidare la propria posizione nel mercato brasiliano e collocarsi come secondo operatore nazionale in termini di quota di mercato sui ricavi. Le linee al 30 giugno 2004 sono pari a 10,4 milioni (di cui 4,9 milioni su tecnologia Gsm), in incremento rispetto al 31 dicembre 2003 di 2,1 milioni, con una quota di mercato del 19,3%. Il positivo trend di sviluppo trova conferma nei risultati di luglio, in cui Tim ha registrato un ulteriore incremento netto di circa 400 mila linee, raggiungendo quota 10,8 milioni di clienti di cui 5,4 Gsm e affermando la leadership in tale tecnologia con il più elevato numero di linee Gsm nel paese. I ricavi del Gruppo Tim Brasil raggiungono i 2.916 milioni di reais, con una crescita del 49,7% rispetto al primo semestre 2003. Il Margine Operativo Lordo (Mol) consolidato è pari a 500 milioni di reais, superiore del 60,8% rispetto allo stesso periodo 2003. Tale positivo andamento conferma l’impegno e l’attenzione del Gruppo a garantire uno sviluppo commerciale combinato ad una efficace azione di governo e controllo sulle dinamiche dei costi. Il Risultato Operativo è pari a -279 milioni di reais (-194 milioni di reais nello stesso periodo 2003). Il risultato risente di un maggior livello di ammortamento relativo al progressivo sviluppo delle infrastrutture di rete e delle piattaforme informatiche di supporto al business. Nel secondo trimestre il risultato operativo è pari a -146 milioni di reais, superiore di 9 milioni di reais rispetto allo stesso periodo 2003. Gli investimenti industriali realizzati nel primo semestre sono pari a 774 milioni di reais con un incremento del 75% rispetto allo stesso periodo 2003. In dettaglio i principali risultati delle società operative del Gruppo Tim Brasil. Tim Celular I ricavi sono pari a 1.185 milioni di reais, in crescita rispetto al primo semestre 2003 (+190%). Il margine operativo lordo (Mol), negativo per 141 milioni di reais, evidenzia comunque una dinamica positiva verso il raggiungimento del break even e un miglioramento rispetto al risultato conseguito nel primo semestre 2003 (Mol negativo per 359 milioni di reais). Il risultato operativo si attesta a -493 milioni di reais e risulta in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (-514 milioni di reais nel primo semestre 2003), nonostante il maggior livello di ammortamento relativo al forte sviluppo delle infrastrutture industriali. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 3,7 milioni, +51,3% rispetto al 31.12.2003. Gruppo Tele Nordeste Celular I ricavi ammontano a 542 milioni di reais in crescita del 2,7% rispetto al primo semestre 2003. Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 264 milioni di reais, con una crescita del 7,8% rispetto al primo semestre 2003. L’incidenza sui ricavi è pari al 48,7% superiore di oltre 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo 2003. Il risultato operativo ammonta a 119 milioni di reais (124 milioni di reais nel primo semestre 2003) e sconta un maggior onere per accantonamenti e ammortamenti, questi ultimi in relazione allo sviluppo e l’espansione delle infrastrutture industriali, in particolare sulla rete Gsm. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 2,4 milioni, +9,8% rispetto al 31.12.2003. Gruppo Tele Celular Sul I ricavi conseguiti nel primo semestre sono pari a 714 milioni di reais, in crescita del 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Il margine operativo lordo (Mol) è pari a 261 milioni di reais, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo 2003, con un’incidenza sui ricavi pari al 36,6%. Il risultato operativo ammonta a 118 milioni di reais (119 milioni di reais nel primo semestre 2003). Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 2,4 milioni, +17,6% rispetto al 31.12.2003. Maxitel I ricavi sono pari a 489 milioni di reais, superiori del 11,1% rispetto al primo semestre 2003 grazie alla crescita della base clienti gestita (+28,5% rispetto al 30 giugno 2003). Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 111 milioni di reais (168 milioni di reais nel primo semestre 2003), con un’incidenza sui ricavi del 22,7%. La flessione del margine rispetto al primo semestre 2003 è da attribuire al maggior costo di interconnessione, determinato dalle diverse dinamiche di traffico, e al forte sforzo sulle leve commerciali per contrastare efficacemente la crescente pressione competitiva sul mercato. Il risultato operativo è negativo per 16 milioni di reais, anche in relazione ai maggiori ammortamenti. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 è pari a 1,9 milioni, +16,9% rispetto al 31.12.2003. Peru' (cambio medio nuevo sol/euro 0,234521026) Tim Perù Al 30 giugno 2004 la società raggiunge una base clienti pari a 772 mila linee, in incremento rispetto al 31 dicembre 2003 di 149 mila (+23,9%), con una quota di mercato del 23%. I ricavi ammontano a 304 milioni di nuevo soles, in crescita del 36,3% rispetto al primo semestre 2003, grazie allo sviluppo della base clienti (+59,5% rispetto al 30 giugno 2003). Tale positivo andamento sui ricavi, combinato con un’azione efficace di controllo e contenimento della crescita dei costi (+14% rispetto al primo semestre 2003), ha consentito il raggiungimento di un margine operativo lordo (Mol) positivo pari a 34 milioni di nuevo soles (il primo semestre 2003 aveva registrato un Mol negativo per 15 milioni di nuevo soles). Anche il risultato operativo, pari a –49 milioni di nuevo soles, evidenzia (nonostante il maggior livello di ammortamenti) un miglioramento rispetto al periodo di confronto 2003 che presentava un risultato negativo per -87 milioni di nuevo soles. Venezuela (cambio puntuale* bolivar/euro 0,000428493) *in quanto la società applica i principi della contabilità per i Paesi ad alta inflazione Corporación Digitel Nonostante la società operi in uno scenario macro-economico influenzato dalla complessa situazione politica che sta attraversando il Paese, Corporacióon Digitel ha conseguito risultati in crescita rispetto allo stesso periodo 2003 ed ha quasi raggiunto nel primo semestre 2004 il punto di pareggio a livello di risultato operativo. I ricavi ammontano a 187.690 milioni di bolivares, in crescita del 42,9% rispetto al primo semestre 2003, grazie allo sviluppo della base clienti (+22,7% rispetto al 30 giugno 2003 e +6,8% rispetto al 31 dicembre 2003) ed ai consumi unitari di traffico. Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 57.607 milioni di bolivares, in crescita del 35,3% rispetto al primo semestre 2003, con un’incidenza sui ricavi pari al 30,7%. Il risultato operativo ammonta a –334 milioni di bolivares (-1.992 milioni di bolivares nel primo semestre 2003). Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 1,2 milioni, +6,8% rispetto al 31.12.2003. Grecia Stet Hellas Nel primo semestre 2004 la società è stata impegnata in importanti iniziative e campagne commerciali per affermare e rafforzare il proprio ruolo di leader nell’innovazione sia tecnologica sia di offerta, tra queste il lancio del servizio Umts (primo operatore nel Paese), la commercializzazione di numerose nuove offerte (in particolare su servizi Vas) e il cambiamento di brand da Telestet a Tim. Tale sforzo ha garantito un’efficace reazione alla maggiore pressione competitiva che ha caratterizzato il mercato greco, ma ha influito sui risultati economici del periodo che presentano infatti valori in lieve flessione rispetto allo stesso periodo 2003. Al 30 giugno 2004 la società raggiunge una base clienti pari a 2,5 milioni di linee, in incremento rispetto al 31 dicembre 2003 di 64 mila linee (+2,7%), con una quota di mercato del 23%. I ricavi risultano pari a 413 milioni di euro ed in rialzo del 9% rispetto al primo semestre 2003. Il margine operativo lordo (Mol) è pari a 125 milioni di euro (134 milioni di euro nel primo semestre 2003), con un’incidenza sui ricavi che si attesta al 30,3%. Il risultato operativo ammonta a 56 milioni di euro (75 milioni di euro nel primo semestre 2003). Turchia (società collegata) Tt&tim Si è conclusa la fase di fusione societaria (Aria-istim/aycell) e continua il processo di integrazione industriale delle attività operative. E’ stato lanciato il nuovo brand “avea”, supportato da mirate campagne pubblicitarie e commerciali, che hanno permesso di raggiungere sul mercato un buon livello di percezione e riconoscibilità del nuovo marchio. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 è pari a 4,7 milioni, con una quota di mercato del 15,3%. |
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SEAT PAGINE GIALLE S.P.A. > SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO DELLA GENERAZIONE DI CASSA OPERATIVA PARI A 300,5 MILIONI (223,5 MILIONI PRO-FORMA AL 30 GIUGNO 2003), CON UN’INCIDENZA SUI RICAVI DEL 53,7% (39,0% NEL PRIMO SEMESTRE 2003 PRO-FORMA) |
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Torino, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle, riunitosi sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha approvato - su proposta dell’Amministratore Delegato Luca Majocchi - i risultati del primo semestre chiuso al 30 giugno 2004. Risultati Consolidati Al 30 Giugno 2004 Andamento dei ricavi delle vendite e prestazioni I ricavi al 30 giugno 2004 si attestano a 559,9 milioni di Euro, in crescita del 4,2% a parità di perimetro di consolidamento, grazie soprattutto al contributo della controllata tedesca Telegate Ag e di quella inglese Tdl Infomedia (che controlla Thomson Directories). A livello di singole aree di business, l’andamento è stato il seguente: • “Directories Italia”: ricavi in crescita dell’1,4%, pari a 417,9 milioni, grazie alla validità dell’offerta multipiattaforma. I ricavi pubblicitari delle attività on line di Paginegialle.it sono infatti cresciuti del 25,4% (raggiungendo 33,3 milioni), quelli delle attività telefoniche di Pronto Paginegialle del 24,1% (pari a 21,7 milioni, di cui 9,6 milioni di ricavi da traffico), le attività di Direct Marketing del 49,7% (pari a 5,7 milioni). Tali attività hanno più che compensato la lieve flessione della raccolta sui prodotti cartacei (-1,6%). • “Directories Uk”: ricavi in crescita del 9,5% in valuta locale (+11,4% in Euro), pari nel semestre a 63,5 milioni, grazie alla crescita della base clienti e all’eccellente performance dei nuovi prodotti on line. • “Directory Assistance”: ricavi in crescita del 34,4%, per un totale di 81,8 milioni, dovuta allo sviluppo del fatturato in Germania (effetto anche del nuovo pricing introdotto nell’aprile del 2003) e alla crescita delle attività internazionali, in particolare in Spagna e in Italia (sia per la crescita del numero di chiamate gestite, sia per l’applicazione di nuove logiche di contabilizzazione dei ricavi). • “Altre attività”: ricavi per 17,2 milioni di euro, da ricondurre per 14,1 milioni alle attività di Consodata Italia, che ha beneficiato della maggiore focalizzazione conseguente alla cessione delle attività estere del Gruppo Consodata, consuntivando un incremento del 20,1% rispetto al primo semestre 2003. Andamento del margine operativo lordo Il Margine Operativo Lordo sale a 245,3 milioni, in crescita del 2,4% sui risultati pro-forma al 30 giugno 2003, grazie all’effetto combinato della crescita dei ricavi e dell’importante riduzione dei consumi di materie prime (-4,4%) e del costo del lavoro (-10,2%), andamenti questi ultimi da attribuire in prevalenza alla riduzione del perimetro di consolidamento. Andamento dell’Ebitda L’ebitda consolidato raggiunge 207,3 milioni (+1,1% rispetto al risultato pro-forma del 2003, +1,2 a parità di perimetro di consolidamento), aumentando l’incidenza sui ricavi di oltre un punto percentuale, dal 35,8% nel primo semestre 2003 proforma al 37,0%. Andamento del risultato operativo Il risultato operativo è negativo per 0,6 milioni, a causa dei maggiori ammortamenti extra-operativi, di goodwill e differenza di consolidamento, pari complessivamente a 193,2 milioni (dei quali 81 milioni relativi all’ammortamento del cespite immateriale Customer Data Base, ammortizzato in 6 anni). Andamento del risultato prima delle imposte Il risultato ante imposte è negativo per 81,9 milioni, e risente degli oneri finanziari netti– pari a 70,0 milioni – relativi per 58,8 milioni ai contratti di finanziamento stipulati con Royal Bank of Scotland Plc Milan Branch e con Lighthouse International Company Sa (finanziamento subordinato rispetto al precedente, pari a 1.300 milioni) per la distribuzione del dividendo straordinario del mese di aprile 2004. Andamento dell’indebitamento finanziario netto L’indebitamento finanziario netto sale a 3.967,2 milioni (dei quali 3.981,6 a medio e lungo termine) in seguito al pagamento del dividendo straordinario pari a 3.578,2 milioni. Da sottolineare la forte generazione di cassa prodotta nel semestre dall’attività d’esercizio, che sale a 209,3 milioni di euro (rispetto a 103,4 milioni del 1° semestre 2003 pro-forma) con un free cash flow operativo che aumenta da 223,5 a 300,5 milioni. In crescita pertanto anche l’incidenza del free cash flow operativo sui ricavi (dal 39,0% al 53,7%). Andamento Delle Principali Società Del Gruppo Seat Pagine Gialle Seat Pagine Gialle S.p.a. Pur in presenza di un ciclo economico negativo in termini di congiuntura nel segmento delle Pmi e dei consumi delle famiglie, la Capogruppo ha registrato una crescita dei ricavi dell’1,4%, raggiungendo i 417,9 milioni di ricavi (412,2 nel 1° semestre 2003). A livello di singoli prodotti, la dinamica dei ricavi è stata caratterizzata da qualche difficoltà sui prodotti cartacei, più che compensata dalla crescita delle nuove piattaforme: • “Carta”: lieve contrazione dell’1,6% (per un totale ricavi pari a 346,1 milioni), che comunque ha arginato la dinamica negativa degli ultimi anni tipica dei grandi centri metropolitani, ai quali si contrappone la tendenza positiva delle aree del nord-est e del centro-sud. In lieve crescita i ricavi delle Pagine Bianche (+0,3%). • “On line”: i ricavi si attestano a 35,7 milioni, in crescita del 25,4%, grazie all’aumento delle consultazioni (37,2 milioni di visite sul sito Paginegialle.it, rispetto ai 33,5 milioni del primo semestre 2003) ed alla continua evoluzione di prodotto (nuova interfaccia grafica, nuovo motore di ricerca ancora più veloce ed efficace e due nuove funzionalità di ricerca). • “Voice”: il servizio 89.24.24 Pronto Pagine Gialle continua ad essere un successo confermato da tutte le metriche: ricavi pubblicitari a 12,0 milioni (+15,9%), ricavi da traffico telefonico a 9,6 milioni (+36,4%), 7,7 milioni di chiamate (+30,1%). • “Altri”: continua la crescita dei prodotti di Direct Marketing (5,7 milioni, +49,7%). Da sottolineare anche l’aumento della qualità dei ricavi, la cui crescita è stata sostenuta dall’aumento della fedeltà dei clienti. Il risultato operativo (4,0 milioni) è influenzato dai maggiori ammortamenti extra-operativi derivanti dalle operazioni di fusione del mese di dicembre 2003 (132,5 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto ammonta a 3.762,3 milioni, cui concorrono 3.871,2 per debiti a medio e lungo termine con Royal Bank of Scotland Plc Milan Branch e con Lighthouse International Company Sa (finanziamento subordinato rispetto al precedente, pari a 1.300 milioni). Nel mese di luglio è stata completata la copertura del debito a tasso variabile, con il perfezionamento di tre operazioni di Interest Rate Collar, sottoscritti con primarie istituzioni finanziarie. Questa nuova copertura riguarda il 75% del debito a tasso variabile in essere nel periodo tra dicembre 2006 e dicembre 2009 ed integra l’Irs già in essere sul 50% del debito variabile e che si azzera nel corso del 2007. La generazione di cassa da attività di esercizio è stata di 188,9 milioni, in sensibile crescita rispetto al dato del primo semestre 2003 di 69,8 milioni di euro. Il miglioramento è dovuto per circa 65 milioni ad una maggiore riduzione dei crediti commerciali, frutto di una forte attenzione del management su tutto il ciclo di assunzione e gestione del credito (coinvolgimento economico agenti, incremento incidenza Rid, riduzione termini di pagamento e definizione di un nuovo processo di gestione dei crediti scaduti). Il free cash flow è pertanto cresciuto, in % dei ricavi, al 63,3% dal 49,7% del primo semestre 2003 e la sua incidenza sull’Ebitda è aumentata dal 109,9 al 145,6%. Thomson Dopo i positivi risultati del 2003, il primo semestre 2004 ha registrato un ulteriore aumento delle vendite del 9,5% in valuta locale (+11,5% in Euro, per un totale di 63,5 milioni di euro), grazie ad una serie di azioni combinate quali: • aumento e fidelizzazione della base clienti • sviluppo offerta Internet (l’incidenza dei ricavi Internet è salita dal 6,1% al 9,8%, pari a 4,2 milioni di sterline) • ripresa delle campagne pubblicitarie a sostegno del marchio Thomson Local I brillanti risultati di Thomson Directories sono inoltre da valorizzare alla luce dello scenario competitivo inglese che, accanto al leader storico Yell, vede il rientro di British Telecom. Gruppo Telegate L’effetto combinato del positivo andamento del mercato tedesco (che rappresenta il 71% del totale ricavi di Telegate Ag) e la forte crescita dei ricavi negli altri paese europei (essenzialmente Italia e Spagna) ha permesso di raggiungere 81,8 milioni di ricavi, per una crescita del 34,4%. Il mercato tedesco ha registrato un incremento dei ricavi da chiamate del 10,5%, grazie all’aumento del valore medio da chiamata del 17,5%. A livello internazionale (Italia, Spagna e Regno Unito), i ricavi sono più che triplicati, con una forte crescita del numero delle chiamate (da 11,3 a 19,2 milioni). In particolare, la controllata italiana ha visto salire del 90% il numero di chiamate, mentre in Spagna il servizio, inizialmente proposto nella sola area di Madrid, è stato poi esteso a livello nazionale. Evoluzione Della Gestione L’attività della società sta procedendo in accordo con le linee guida del Piano Triennale 2004-2006, in direzione del miglioramento della capacità di Seat di servire la propria clientela e crescere in modo sano e sostenibile nel tempo. In questo primo anno di Piano, focalizzato sul miglioramento dell’offerta e dei principali processi aziendali, i progetti previsti stanno procedendo come programmato e i primi risultati sono già visibili a livello operativo. Il contesto economico e di mercato si mantiene tuttavia difficile, soprattutto in Italia dove il perdurare di difficoltà sul lato della crescita e dei consumi porta gli inserzionisti a mantenersi in una posizione attendista, rimandando possibili aumenti dei propri investimenti. In questo scenario, prevediamo per l’intero esercizio 2004 un andamento comunque positivo del Gruppo, con una crescita dell’Ebitda sostanzialmente in linea con quella del primo semestre. Nel primo semestre, infine, la struttura finanziaria del Gruppo ha avuto una importante evoluzione, con il pagamento di un dividendo straordinario e la contemporanea assunzione di un significativo indebitamento. Questi mesi hanno altresì mostrato come la società abbia la capacità di generare i flussi di cassa necessari al servizio del proprio debito. Mercoledì 8 settembre alle ore 10,00 verranno illustrati alla comunità finanziaria i risultati semestrali nel corso di una conference call. La presentazione dei dati sarà altresì disponibile sul sito Internet della Società. |
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TIM: APPROVATI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2004 - RICAVI: 6.152 MILIONI DI EURO, +11,2% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003 (+12,1% A PARITÀ DI CAMBIO). RICAVI AREA INTERNAZIONALE +29,8% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003, BRASILE +47,1% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003 (+49,7% A PARITÀ DI CAMBIO) |
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Milano, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), presieduto da Carlo Buora, ieri ha esaminato ed approvato, su proposta dell'Amministratore Delegato Marco De Benedetti, la Relazione semestrale al 30 giugno 2004. I risultati del Gruppo Tim I ricavi consolidati, pari a 6.152 milioni di euro, registrano una crescita del 11,2% rispetto al primo semestre 2003, e confermano gli obiettivi di espansione delle attività sia sul business domestico sia sull’internazionale; tale crescita si attesta al 12,1% eliminando gli effetti della variazione dei tassi di cambio. L’apporto dell’area internazionale è pari a 1.365 milioni di euro, in crescita del 29,8% rispetto allo stesso semestre 2003; in particolare i ricavi del Brasile raggiungono 800 milioni di euro (+47,1% rispetto allo stesso periodo del 2003, +49,7% a parità di cambio). I ricavi del secondo trimestre si attestano a 3.215 milioni di euro e confermano il positivo trend di sviluppo con una crescita rispetto allo stesso periodo 2003 del 10,2%. Il margine operativo lordo (Mol) è pari a 2.918 milioni di euro, in rialzo del 11,2% rispetto al primo semestre 2003 (+9,2% la crescita organica, ovvero a parità di cambio ed escludendo, dal primo semestre 2003, l’onere per il contributo Tlc). L'incidenza del Mol sui ricavi, pari a 47,4% (47,4% nel primo semestre 2003), conferma la positiva performance del Gruppo, nonostante l’impegno per sostenere le attività in start up del Brasile e beneficia del venir meno su Tim S.p.a dell’onere per il contributo Tlc (pari a 59 milioni di euro nel primo semestre 2003). Escludendo tale onere il Mol/ricavi del primo semestre 2003 è pari a 48,5%. Nel secondo trimestre il Mol è pari a 1.493 milioni di euro con una crescita sul medesimo periodo 2003 del 9,6%. Il risultato operativo, pari a 1.967 milioni di euro, presenta una crescita del 7,7% rispetto al primo semestre 2003 (+4,2% la crescita organica) ed un’incidenza sui ricavi che raggiunge il 32% (33% nel primo semestre 2003). Il risultato peraltro risente dell’avvio dell’ammortamento della licenza Umts di Tim S.p.a. A livello consolidato (67 milioni di euro). Nel secondo trimestre il risultato operativo raggiunge 1.012 milioni di euro, in crescita del 8,9% rispetto allo stesso periodo 2003. Il risultato netto consolidato è pari a 1.061 milioni, con un utile netto di spettanza della capogruppo pari a 1.021 milioni di euro (993 milioni nel primo semestre 2003). Il Free Cash Flow operativo (risultato operativo+ammortamenti-investimenti tecnici, al netto della variazione del capitale circolante operativo) è pari a 1.606 milioni di euro, in riduzione di 303 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente; tale dinamica è correlata alla crescita degli investimenti industriali (670 milioni di euro rispetto a 406 milioni di euro nel primo semestre 2003) e al fatto che il 2003 aveva beneficiato dell’utilizzo di crediti Iva acquisiti con l’incorporazione di Blu per circa 180 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è positiva e pari a 125 milioni di euro, in flessione di 809 milioni di euro rispetto al 31.12.2003 (934 milioni di euro), dopo la distribuzione di dividendi per 2.222 milioni di euro. Il numero delle linee mobili del Gruppo Tim ha raggiunto i 49,6 milioni, con un incremento del 11,5% rispetto alle consistenze di fine 2003. Le linee in Brasile raggiungono i 10,4 milioni (di cui 4,9 milioni Gsm) con un incremento di 2,1 milioni rispetto al 31.12.2003. I risultati di Tim S.p.a. I risultati del primo semestre 2004 confermano gli obiettivi di sviluppo delle attività ed il miglioramento della redditività operativa, in particolare: i ricavi sono pari a 4.803 milioni di euro, con un incremento del 6,8% rispetto al primo semestre 2003. Significativo l’apporto dei Servizi a Valore Aggiunto (Vas) pari a 594 milioni di euro in crescita del 26,1% e con un’incidenza sui ricavi da servizi pari al 13% (10,9% nel primo semestre 2003). I ricavi del secondo trimestre si attestano a 2.500 milioni di euro con una crescita del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2003. L’arpu del primo semestre del 2004 (ricavo medio mese per linea al netto dei visitor) è pari a 28,6 euro, con una crescita del 3,5% rispetto al primo semestre 2003. L’arpu Vas raggiunge i 3,8 euro (+23,9% rispetto al primo semestre 2003). Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 2.632 milioni di euro, con una crescita del 10,2% rispetto al primo semestre 2003 (+7,6% escludendo dal 2003 l’onere per il contributo Tlc). L’incidenza sui ricavi è pari al 54,8%, in crescita di circa due punti rispetto all’esercizio precedente (53,1% nel 2003, 54,4% escludendo l’onere del contributo Tlc). Nel secondo trimestre il Mol è pari a 1.343 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto allo stesso periodo 2003. Il risultato operativo è pari a 2.057 milioni di euro, in miglioramento del 12,8% rispetto al primo semestre 2003 (+9,2% escludendo gli effetti del contributo Tlc), con un’incidenza sui ricavi del 42,8%, ovvero oltre 2 punti percentuali superiore allo stesso periodo dell’esercizio precedente 2003 (40,5% nel 2003, 41,9% escludendo l’onere del contributo Tlc). La crescita del risultato operativo nel secondo trimestre (rispetto allo stesso periodo del 2003) è pari a 11,5% (8,1% escludendo gli effetti del contributo Tlc). L’utile netto del semestre raggiunge i 1.432 milioni di euro, superiore di 298 milioni di euro (+26,3%) rispetto al primo semestre 2003. Il risultato beneficia di un provento straordinario netto di 150 milioni di euro realizzato per effetto dello storno delle quote di ammortamento della licenza Umts contabilizzate negli esercizi 2002 e 2003 ai soli fini di deducibilità fiscale, in virtù dell’applicazione della nuove normative civilistiche che impongono la neutralizzazione dai bilanci d’esercizio di tutte le interferenze fiscali. Tale provento è stato stornato dal risultato consolidato del Gruppo Tim in quanto già neutralizzato da tale interferenza (le quote di ammortamento 2002-2003 relative alla licenza Umts, erano state infatti stornate dal bilancio consolidato dei due esercizi). Pertanto, dall’esercizio 2004 l’ammortamento della licenza Umts è rideterminato sulla base della residua durata di utilizzo della licenza (18 anni); il processo di ammortamento ha avuto inizio da gennaio 2004, sia a livello di Tim S.p.a. Sia di Gruppo, in considerazione del fatto che a tale data il servizio era già attivo e utilizzato da un bacino di utenza sperimentale. La posizione finanziaria netta è positiva e pari a 482 milioni di euro, in flessione di 936 milioni di euro rispetto al 31.12.2003 (1.418 milioni di euro), dopo la distribuzione di dividendi per 2.222 milioni di euro. Con 26 milioni di linee, Tim conferma la sua posizione di leader nel mercato domestico. Tale valore non include 710 mila linee “silenti” al fine di garantire maggiore coerenza tra il numero delle linee gestite e lo sviluppo delle attività. Il personale (numero di dipendenti) della Tim S.p.a. Al 30 giugno 2004 è pari a 10.393 unità, in crescita rispetto al 31 dicembre 2003 di 370 unità. Tale incremento è attribuibile all’insourcing di attività di progettazione e realizzazione software funzionale allo sviluppo del business. Risultati delle principali controllate e collegate estere del Gruppo Tim (It Gaap) Brasile (cambio medio real/euro 0,274243841) Nel corso del primo semestre 2004 è proseguita l’attività di sviluppo delle reti Gsm, con un significativo impegno realizzativo e finanziario, che, grazie all’efficacia dell’azione commerciale, ha consentito di consolidare la propria posizione nel mercato brasiliano e collocarsi come secondo operatore nazionale in termini di quota di mercato sui ricavi. Le linee al 30 giugno 2004 sono pari a 10,4 milioni (di cui 4,9 milioni su tecnologia Gsm), in incremento rispetto al 31 dicembre 2003 di 2,1 milioni, con una quota di mercato del 19,3%. Il positivo trend di sviluppo trova conferma nei risultati di luglio, in cui Tim ha registrato un ulteriore incremento netto di circa 400 mila linee, raggiungendo quota 10,8 milioni di clienti di cui 5,4 Gsm e affermando la leadership in tale tecnologia con il più elevato numero di linee Gsm nel paese. I ricavi del Gruppo Tim Brasil raggiungono i 2.916 milioni di reais, con una crescita del 49,7% rispetto al primo semestre 2003. Il Margine Operativo Lordo (Mol) consolidato è pari a 500 milioni di reais, superiore del 60,8% rispetto allo stesso periodo 2003. Tale positivo andamento conferma l’impegno e l’attenzione del Gruppo a garantire uno sviluppo commerciale combinato ad una efficace azione di governo e controllo sulle dinamiche dei costi. Il Risultato Operativo è pari a -279 milioni di reais (-194 milioni di reais nello stesso periodo 2003). Il risultato risente di un maggior livello di ammortamento relativo al progressivo sviluppo delle infrastrutture di rete e delle piattaforme informatiche di supporto al business. Nel secondo trimestre il risultato operativo è pari a -146 milioni di reais, superiore di 9 milioni di reais rispetto allo stesso periodo 2003. Gli investimenti industriali realizzati nel primo semestre sono pari a 774 milioni di reais con un incremento del 75% rispetto allo stesso periodo 2003. In dettaglio i principali risultati delle società operative del Gruppo Tim Brasil. Tim Celular I ricavi sono pari a 1.185 milioni di reais, in crescita rispetto al primo semestre 2003 (+190%). Il margine operativo lordo (Mol), negativo per 141 milioni di reais, evidenzia comunque una dinamica positiva verso il raggiungimento del break even e un miglioramento rispetto al risultato conseguito nel primo semestre 2003 (Mol negativo per 359 milioni di reais). Il risultato operativo si attesta a -493 milioni di reais e risulta in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (-514 milioni di reais nel primo semestre 2003), nonostante il maggior livello di ammortamento relativo al forte sviluppo delle infrastrutture industriali. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 3,7 milioni, +51,3% rispetto al 31.12.2003. Gruppo Tele Nordeste Celular I ricavi ammontano a 542 milioni di reais in crescita del 2,7% rispetto al primo semestre 2003. Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 264 milioni di reais, con una crescita del 7,8% rispetto al primo semestre 2003. L’incidenza sui ricavi è pari al 48,7% superiore di oltre 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo 2003. Il risultato operativo ammonta a 119 milioni di reais (124 milioni di reais nel primo semestre 2003) e sconta un maggior onere per accantonamenti e ammortamenti, questi ultimi in relazione allo sviluppo e l’espansione delle infrastrutture industriali, in particolare sulla rete Gsm. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 2,4 milioni, +9,8% rispetto al 31.12.2003. Gruppo Tele Celular Sul I ricavi conseguiti nel primo semestre sono pari a 714 milioni di reais, in crescita del 24,6% rispetto al primo semestre 2003. Il margine operativo lordo (Mol) è pari a 261 milioni di reais, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo 2003, con un’incidenza sui ricavi pari al 36,6%. Il risultato operativo ammonta a 118 milioni di reais (119 milioni di reais nel primo semestre 2003). Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 2,4 milioni, +17,6% rispetto al 31.12.2003. Maxitel I ricavi sono pari a 489 milioni di reais, superiori del 11,1% rispetto al primo semestre 2003 grazie alla crescita della base clienti gestita (+28,5% rispetto al 30 giugno 2003). Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 111 milioni di reais (168 milioni di reais nel primo semestre 2003), con un’incidenza sui ricavi del 22,7%. La flessione del margine rispetto al primo semestre 2003 è da attribuire al maggior costo di interconnessione, determinato dalle diverse dinamiche di traffico, e al forte sforzo sulle leve commerciali per contrastare efficacemente la crescente pressione competitiva sul mercato. Il risultato operativo è negativo per 16 milioni di reais, anche in relazione ai maggiori ammortamenti. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 è pari a 1,9 milioni, +16,9% rispetto al 31.12.2003. Peru' (cambio medio nuevo sol/euro 0,234521026) Tim Perù Al 30 giugno 2004 la società raggiunge una base clienti pari a 772 mila linee, in incremento rispetto al 31 dicembre 2003 di 149 mila (+23,9%), con una quota di mercato del 23%. I ricavi ammontano a 304 milioni di nuevo soles, in crescita del 36,3% rispetto al primo semestre 2003, grazie allo sviluppo della base clienti (+59,5% rispetto al 30 giugno 2003). Tale positivo andamento sui ricavi, combinato con un’azione efficace di controllo e contenimento della crescita dei costi (+14% rispetto al primo semestre 2003), ha consentito il raggiungimento di un margine operativo lordo (Mol) positivo pari a 34 milioni di nuevo soles (il primo semestre 2003 aveva registrato un Mol negativo per 15 milioni di nuevo soles). Anche il risultato operativo, pari a –49 milioni di nuevo soles, evidenzia (nonostante il maggior livello di ammortamenti) un miglioramento rispetto al periodo di confronto 2003 che presentava un risultato negativo per -87 milioni di nuevo soles. Venezuela (cambio puntuale* bolivar/euro 0,000428493) *in quanto la società applica i principi della contabilità per i Paesi ad alta inflazione Corporación Digitel Nonostante la società operi in uno scenario macro-economico influenzato dalla complessa situazione politica che sta attraversando il Paese, Corporacióon Digitel ha conseguito risultati in crescita rispetto allo stesso periodo 2003 ed ha quasi raggiunto nel primo semestre 2004 il punto di pareggio a livello di risultato operativo. I ricavi ammontano a 187.690 milioni di bolivares, in crescita del 42,9% rispetto al primo semestre 2003, grazie allo sviluppo della base clienti (+22,7% rispetto al 30 giugno 2003 e +6,8% rispetto al 31 dicembre 2003) ed ai consumi unitari di traffico. Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 57.607 milioni di bolivares, in crescita del 35,3% rispetto al primo semestre 2003, con un’incidenza sui ricavi pari al 30,7%. Il risultato operativo ammonta a –334 milioni di bolivares (-1.992 milioni di bolivares nel primo semestre 2003). Il numero delle linee al 30 giugno 2004 ammonta a 1,2 milioni, +6,8% rispetto al 31.12.2003. Grecia Stet Hellas Nel primo semestre 2004 la società è stata impegnata in importanti iniziative e campagne commerciali per affermare e rafforzare il proprio ruolo di leader nell’innovazione sia tecnologica sia di offerta, tra queste il lancio del servizio Umts (primo operatore nel Paese), la commercializzazione di numerose nuove offerte (in particolare su servizi Vas) e il cambiamento di brand da Telestet a Tim. Tale sforzo ha garantito un’efficace reazione alla maggiore pressione competitiva che ha caratterizzato il mercato greco, ma ha influito sui risultati economici del periodo che presentano infatti valori in lieve flessione rispetto allo stesso periodo 2003. Al 30 giugno 2004 la società raggiunge una base clienti pari a 2,5 milioni di linee, in incremento rispetto al 31 dicembre 2003 di 64 mila linee (+2,7%), con una quota di mercato del 23%. I ricavi risultano pari a 413 milioni di euro ed in rialzo del 9% rispetto al primo semestre 2003. Il margine operativo lordo (Mol) è pari a 125 milioni di euro (134 milioni di euro nel primo semestre 2003), con un’incidenza sui ricavi che si attesta al 30,3%. Il risultato operativo ammonta a 56 milioni di euro (75 milioni di euro nel primo semestre 2003). Turchia (società collegata) Tt&tim Si è conclusa la fase di fusione societaria (Aria-istim/aycell) e continua il processo di integrazione industriale delle attività operative. E’ stato lanciato il nuovo brand “avea”, supportato da mirate campagne pubblicitarie e commerciali, che hanno permesso di raggiungere sul mercato un buon livello di percezione e riconoscibilità del nuovo marchio. Il numero delle linee al 30 giugno 2004 è pari a 4,7 milioni, con una quota di mercato del 15,3%. |
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IMPREGILO: CDA APPROVA LA SEMESTRALE RISULTATO OPERATIVO IN FORTE CRESCITA: + 29% RISPETTO AL 1° SETTEMBRE 2003 CONVOCATA L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER L’AUMENTO DI CAPITALE |
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Sesto San Giovanni 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a. Presieduto dal Prof. Paolo Savona, riunitosi il 6 settembre 2004 presso la sede sociale di Sesto San Giovanni (Milano) ha esaminato e approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2004. Il primo semestre dell’esercizio 2004 si colloca lungo il percorso di continuo miglioramento dei risultati della società, iniziato da alcuni esercizi e che si prevede continui nei prossimi anni. Tutti i parametri economici e finanziari sia del bilancio consolidato che della Capogruppo migliorano e, sulla base dell’andamento della gestione, ci si attende che continueranno a migliorare nel futuro. In particolare si evidenziano i seguenti risultati consolidati: il valore della produzione ammonta a 1.480 milioni di euro (1.411 milioni di euro nel primo semestre 2003); il risultato operativo è pari ad 88 milioni di euro, che rappresenta il 5,9% del valore della produzione, in aumento di 19 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2003 (68 milioni di euro nel primo semestre 2003 dove rappresentava il 4,8% del valore della produzione); l’utile netto è pari a 31,8 milioni di euro contro gli 8,3 del primo semestre del 2003 con un incremento di 23,5 milioni di euro; l’indebitamento al netto del project financing è di 571 milioni di euro contro i 528 milioni al 31 dicembre 2003. La crescita è attribuibile quasi per intero (44 milioni di euro) a un cambio di perimetro di consolidamento (inclusione della società concessionaria Caminos de las Sierras S.a.); il patrimonio netto si incrementa a 343 milioni di euro (326 milioni al 31 dicembre 2003) e tiene ovviamente conto della distribuzione di 22 milioni di euro di dividendi deliberata dalla Assemblea e effettuata nello scorso mese di giugno; il portafoglio ordini ammonta a 5.810 milioni di euro per quanto riguarda i contratti di costruzione (4.681 milioni al 31 dicembre 2003) e 8.926 milioni di euro (8.725 milioni al 31 dicembre 2003) per le attività in concessione. Il movimento del periodo evidenzia ordini acquisiti per un importo di 2.768 milioni di euro (2.397 per quanto riguarda i contratti di costruzione e 371 per le attività di concessione). Per quanto riguarda la Capogruppo si rileva: il valore della produzione si attesta a 1.030 milioni di euro (764 milioni nel primo semestre 2003); il risultato operativo è di 60 milioni di euro, più del doppio di quello registrato nel primo semestre 2003 (26 milioni); l’utile netto è di 29,7 milioni di euro (3,5 milioni nel primo semestre 2003) e beneficia della plusvalenza realizzata con la cessione di quote del Consorzio Venezia Nuova, perfezionata nel mese di giugno; la posizione finanziaria presenta un indebitamento netto pari a 45,8 milioni di euro (191 milioni al 31 dicembre 2003); il patrimonio netto sale a 518 milioni di euro dai 511 milioni al 31 dicembre 2003. Nel corso del semestre la società ha perseguito gli obiettivi di sviluppo del portafoglio che si era prefissa, pervenendo alla firma di importanti contratti quali la variante della Autostrada A4- Passante di Mestre (217 milioni di euro) e il 2° lotto della autostrada Salerno-reggio Calabria (383 milioni di euro), ai quali si aggiunge l’acquisizione della tratta dell’Alta Capacità ferroviaria Novara – Milano (1.419 milioni di euro). È stato costituito un consorzio, composto anche dalle società italiane Condotte, Cmc e Impresa Grassetto, dal gruppo francese Vinci, dalla spagnola Sacyr Vallehermoso, dai giapponesi della Ihiishikawajima Harima Heavy Industries e dalla società danese Cowi, per la partecipazione alla gara per la esecuzione del Ponte sullo stretto di Messina. La cordata, che vede Impregilo come capofila, risulta particolarmente qualificata ed era pronta a presentare la propria candidatura entro i termini previsti del 15 giugno, poi prorogati. Si allegano gli schemi contenenti i dati più significativi dello stato patrimoniale e del conto economico della capogruppo e consolidati; i dati in essi riportati non hanno ancora formato oggetto di giudizio da parte della società di revisione. La relazione semestrale è stata consegnata al Collegio Sindacale per eventuali osservazioni. Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a., ha altresì convocato per i giorni 8, 11 e 12 ottobre prossimi, rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione, l’assemblea straordinaria degli azionisti della Società per proporre alcune modifiche statutarie finalizzate all’attuazione della prevista capitalizzazione della Società annunciata nello scorso mese di luglio. A questo proposito, Impregilo sta attuando un piano teso a ristrutturare e rafforzare la struttura di capitale della Società al fine di realizzare pienamente le sue prospettive di sviluppo. Tale piano si articola in: un aumento di capitale sociale, con emissione di azioni ordinarie, e/o un'emissione di obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, per un ammontare complessivo di circa 400 milioni di euro con eventualmente abbinati warrant per la sottoscrizione di azioni ordinarie; la sindacazione di un prestito bancario a medio termine per un ammontare stimato in almeno 500 milioni di euro. Tali iniziative, nel loro complesso, sono finalizzate a dotare la Società delle risorse necessarie per finanziare lo sviluppo delle sue attività secondo le linee guida del Piano Industriale della Società stessa, consentendole di far fronte agli impegni connessi alla sua attività, incluso il rimborso delle obbligazioni in scadenza nel maggio-giugno 2005 per un ammontare di 550 milioni di euro e delle linee di credito a breve per circa 350 milioni di euro. Tali iniziative sono inoltre mirate a stabilizzare la struttura di capitale della Società, migliorando il rapporto tra passività finanziarie e patrimonio netto e allineare la durata media delle sue passività finanziarie ai tempi di realizzazione delle opere. L’operazione di aumento di capitale e/o di emissione del prestito obbligazionario convertibile sarà realizzata con anticipo rispetto alle scadenze dei prestiti obbligazionari di maggio-giugno 2005. Per definire e strutturare l’operazione di aumento di capitale e/o di emissione del prestito obbligazionario convertibile, la Società ha conferito un mandato congiunto a Citigroup e Ubm. Al fine di assicurare il buon esito dell’operazione, il Consiglio di Amministrazione intende avvalersi di un consorzio di garanzia. A questo fine, ha già chiesto a Citigroup e Ubm di provvedere alla sua costituzione e organizzazione. In parallelo, verrà dato mandato a un gruppo di banche per la sindacazione del prestito a medio termine. Nel contesto delle operazioni di cui sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la convocazione di un’assemblea straordinaria per sottoporre all’approvazione dei soci: l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio sulla base della recente riforma del diritto societario (cfr. Articoli 2328 e 2346 del codice civile) e l’adozione delle modifiche statutarie che si rendono conseguentemente necessarie al fine di conservare inalterati i diritti delle azioni ordinarie e le caratteristiche dei privilegi che assistono le azioni di risparmio; l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della facoltà di aumentare il capitale sociale, mediante emissione di azioni ordinarie, e/o di emettere obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale al servizio della conversione, per un ammontare massimo di complessivi 400 milioni di euro, da esercitarsi entro il 31 dicembre 2005. Alle emittende azioni o obbligazioni convertibili potranno essere abbinati warrant per la sottoscrizione di azioni ordinarie per un ammontare massimo di ulteriori 100 milioni di euro. Tali strumenti finanziari saranno offerti in opzione agli attuali azionisti della Società. La Società ha intenzione di richiedere l’ammissione alla quotazione presso il Mercato Telematico Azionario delle obbligazioni convertibili e degli warrant che fossero eventualmente emessi. L’eliminazione del valore nominale, oltre a costituire un utile strumento di semplificazione organizzativa, rappresenta un significativo elemento di flessibilità finanziaria in quanto consente alla Società di emettere nuove azioni, in sede di aumento di capitale, prescindendo, dalla preesistente parità contabile. In particolare, la soppressione del valore nominale consentirà al Consiglio di Amministrazione, in sede di esercizio della delega richiesta all’assemblea, di lanciare un’operazione di aumento di capitale a valori che tengano conto dei corsi di borsa delle azioni ordinarie Impregilo, anche qualora questi risultassero inferiori a 0,52 euro. |
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IMPREGILO: CDA APPROVA LA SEMESTRALE RISULTATO OPERATIVO IN FORTE CRESCITA: + 29% RISPETTO AL 1° SETTEMBRE 2003 CONVOCATA L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER L’AUMENTO DI CAPITALE |
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Sesto San Giovanni 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a. Presieduto dal Prof. Paolo Savona, riunitosi il 6 settembre 2004 presso la sede sociale di Sesto San Giovanni (Milano) ha esaminato e approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2004. Il primo semestre dell’esercizio 2004 si colloca lungo il percorso di continuo miglioramento dei risultati della società, iniziato da alcuni esercizi e che si prevede continui nei prossimi anni. Tutti i parametri economici e finanziari sia del bilancio consolidato che della Capogruppo migliorano e, sulla base dell’andamento della gestione, ci si attende che continueranno a migliorare nel futuro. In particolare si evidenziano i seguenti risultati consolidati: il valore della produzione ammonta a 1.480 milioni di euro (1.411 milioni di euro nel primo semestre 2003); il risultato operativo è pari ad 88 milioni di euro, che rappresenta il 5,9% del valore della produzione, in aumento di 19 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2003 (68 milioni di euro nel primo semestre 2003 dove rappresentava il 4,8% del valore della produzione); l’utile netto è pari a 31,8 milioni di euro contro gli 8,3 del primo semestre del 2003 con un incremento di 23,5 milioni di euro; l’indebitamento al netto del project financing è di 571 milioni di euro contro i 528 milioni al 31 dicembre 2003. La crescita è attribuibile quasi per intero (44 milioni di euro) a un cambio di perimetro di consolidamento (inclusione della società concessionaria Caminos de las Sierras S.a.); il patrimonio netto si incrementa a 343 milioni di euro (326 milioni al 31 dicembre 2003) e tiene ovviamente conto della distribuzione di 22 milioni di euro di dividendi deliberata dalla Assemblea e effettuata nello scorso mese di giugno; il portafoglio ordini ammonta a 5.810 milioni di euro per quanto riguarda i contratti di costruzione (4.681 milioni al 31 dicembre 2003) e 8.926 milioni di euro (8.725 milioni al 31 dicembre 2003) per le attività in concessione. Il movimento del periodo evidenzia ordini acquisiti per un importo di 2.768 milioni di euro (2.397 per quanto riguarda i contratti di costruzione e 371 per le attività di concessione). Per quanto riguarda la Capogruppo si rileva: il valore della produzione si attesta a 1.030 milioni di euro (764 milioni nel primo semestre 2003); il risultato operativo è di 60 milioni di euro, più del doppio di quello registrato nel primo semestre 2003 (26 milioni); l’utile netto è di 29,7 milioni di euro (3,5 milioni nel primo semestre 2003) e beneficia della plusvalenza realizzata con la cessione di quote del Consorzio Venezia Nuova, perfezionata nel mese di giugno; la posizione finanziaria presenta un indebitamento netto pari a 45,8 milioni di euro (191 milioni al 31 dicembre 2003); il patrimonio netto sale a 518 milioni di euro dai 511 milioni al 31 dicembre 2003. Nel corso del semestre la società ha perseguito gli obiettivi di sviluppo del portafoglio che si era prefissa, pervenendo alla firma di importanti contratti quali la variante della Autostrada A4- Passante di Mestre (217 milioni di euro) e il 2° lotto della autostrada Salerno-reggio Calabria (383 milioni di euro), ai quali si aggiunge l’acquisizione della tratta dell’Alta Capacità ferroviaria Novara – Milano (1.419 milioni di euro). È stato costituito un consorzio, composto anche dalle società italiane Condotte, Cmc e Impresa Grassetto, dal gruppo francese Vinci, dalla spagnola Sacyr Vallehermoso, dai giapponesi della Ihiishikawajima Harima Heavy Industries e dalla società danese Cowi, per la partecipazione alla gara per la esecuzione del Ponte sullo stretto di Messina. La cordata, che vede Impregilo come capofila, risulta particolarmente qualificata ed era pronta a presentare la propria candidatura entro i termini previsti del 15 giugno, poi prorogati. Si allegano gli schemi contenenti i dati più significativi dello stato patrimoniale e del conto economico della capogruppo e consolidati; i dati in essi riportati non hanno ancora formato oggetto di giudizio da parte della società di revisione. La relazione semestrale è stata consegnata al Collegio Sindacale per eventuali osservazioni. Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a., ha altresì convocato per i giorni 8, 11 e 12 ottobre prossimi, rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione, l’assemblea straordinaria degli azionisti della Società per proporre alcune modifiche statutarie finalizzate all’attuazione della prevista capitalizzazione della Società annunciata nello scorso mese di luglio. A questo proposito, Impregilo sta attuando un piano teso a ristrutturare e rafforzare la struttura di capitale della Società al fine di realizzare pienamente le sue prospettive di sviluppo. Tale piano si articola in: un aumento di capitale sociale, con emissione di azioni ordinarie, e/o un'emissione di obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, per un ammontare complessivo di circa 400 milioni di euro con eventualmente abbinati warrant per la sottoscrizione di azioni ordinarie; la sindacazione di un prestito bancario a medio termine per un ammontare stimato in almeno 500 milioni di euro. Tali iniziative, nel loro complesso, sono finalizzate a dotare la Società delle risorse necessarie per finanziare lo sviluppo delle sue attività secondo le linee guida del Piano Industriale della Società stessa, consentendole di far fronte agli impegni connessi alla sua attività, incluso il rimborso delle obbligazioni in scadenza nel maggio-giugno 2005 per un ammontare di 550 milioni di euro e delle linee di credito a breve per circa 350 milioni di euro. Tali iniziative sono inoltre mirate a stabilizzare la struttura di capitale della Società, migliorando il rapporto tra passività finanziarie e patrimonio netto e allineare la durata media delle sue passività finanziarie ai tempi di realizzazione delle opere. L’operazione di aumento di capitale e/o di emissione del prestito obbligazionario convertibile sarà realizzata con anticipo rispetto alle scadenze dei prestiti obbligazionari di maggio-giugno 2005. Per definire e strutturare l’operazione di aumento di capitale e/o di emissione del prestito obbligazionario convertibile, la Società ha conferito un mandato congiunto a Citigroup e Ubm. Al fine di assicurare il buon esito dell’operazione, il Consiglio di Amministrazione intende avvalersi di un consorzio di garanzia. A questo fine, ha già chiesto a Citigroup e Ubm di provvedere alla sua costituzione e organizzazione. In parallelo, verrà dato mandato a un gruppo di banche per la sindacazione del prestito a medio termine. Nel contesto delle operazioni di cui sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la convocazione di un’assemblea straordinaria per sottoporre all’approvazione dei soci: l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio sulla base della recente riforma del diritto societario (cfr. Articoli 2328 e 2346 del codice civile) e l’adozione delle modifiche statutarie che si rendono conseguentemente necessarie al fine di conservare inalterati i diritti delle azioni ordinarie e le caratteristiche dei privilegi che assistono le azioni di risparmio; l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della facoltà di aumentare il capitale sociale, mediante emissione di azioni ordinarie, e/o di emettere obbligazioni convertibili in azioni ordinarie, con conseguente aumento del capitale sociale al servizio della conversione, per un ammontare massimo di complessivi 400 milioni di euro, da esercitarsi entro il 31 dicembre 2005. Alle emittende azioni o obbligazioni convertibili potranno essere abbinati warrant per la sottoscrizione di azioni ordinarie per un ammontare massimo di ulteriori 100 milioni di euro. Tali strumenti finanziari saranno offerti in opzione agli attuali azionisti della Società. La Società ha intenzione di richiedere l’ammissione alla quotazione presso il Mercato Telematico Azionario delle obbligazioni convertibili e degli warrant che fossero eventualmente emessi. L’eliminazione del valore nominale, oltre a costituire un utile strumento di semplificazione organizzativa, rappresenta un significativo elemento di flessibilità finanziaria in quanto consente alla Società di emettere nuove azioni, in sede di aumento di capitale, prescindendo, dalla preesistente parità contabile. In particolare, la soppressione del valore nominale consentirà al Consiglio di Amministrazione, in sede di esercizio della delega richiesta all’assemblea, di lanciare un’operazione di aumento di capitale a valori che tengano conto dei corsi di borsa delle azioni ordinarie Impregilo, anche qualora questi risultassero inferiori a 0,52 euro. |
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MERLONI ELETTRODOMESTICI SI CHIAMERÀ INDESIT COMPANY L’ASSEMBLEA APPROVA LA NUOVA DENOMINAZIONE AL VIA DA GENNAIO 2005 |
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Fabriano, 8 settembre 2004 – Indesit Company sarà il nuovo nome di Merloni Elettrodomestici. L’assemblea ordinaria degli azionisti, riunitasi il 6 settembre a Fabriano, ha approvato la nuova denominazione che sarà in uso a partire da gennaio 2005. Il cambio di nome risponde alla necessità di comunicare in modo immediato ed efficace il legame che intercorre tra la Società e i suoi marchi. E’ stato scelto Indesit, perché è il marchio più internazionale ed esprime al meglio le caratteristiche di Merloni Elettrodomestici: giovane, semplice, dinamica, affidabile. “A 30 anni dalla nascita, Merloni Elettrodomestici conferirà a Indesit Company il proprio patrimonio di filosofia, valori e tradizione, marchi e innovazione, - ha dichiarato Vittorio Merloni - per rispondere sempre meglio alle sfide globali”. La parola Company affiancata a Indesit rafforza la scelta strategica di mantenere un’unica organizzazione sinergica e veloce, capace di far convivere e integrare culture differenti. Proprio Indesit nel 1987 è stata la prima grande acquisizione della Società su 14 effettuate, tra cui le più recenti Stinol in Russia e Hotpoint in Gran Bretagna. L’assemblea ha inoltre conferito al Consiglio di Amministrazione l'autorizzazione ad acquistare e a disporre delle azioni proprie e ha approvato la nomina di Marco Milani come Consigliere di Amministrazione di Merloni Elettrodomestici. L’assemblea, in sede straordinaria, ha anche approvato alcune modifiche allo statuto al fine di adeguarlo al nuovo diritto societario introdotto dalla “Riforma Vietti”. |
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MERLONI ELETTRODOMESTICI SI CHIAMERÀ INDESIT COMPANY L’ASSEMBLEA APPROVA LA NUOVA DENOMINAZIONE AL VIA DA GENNAIO 2005 |
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Fabriano, 8 settembre 2004 – Indesit Company sarà il nuovo nome di Merloni Elettrodomestici. L’assemblea ordinaria degli azionisti, riunitasi il 6 settembre a Fabriano, ha approvato la nuova denominazione che sarà in uso a partire da gennaio 2005. Il cambio di nome risponde alla necessità di comunicare in modo immediato ed efficace il legame che intercorre tra la Società e i suoi marchi. E’ stato scelto Indesit, perché è il marchio più internazionale ed esprime al meglio le caratteristiche di Merloni Elettrodomestici: giovane, semplice, dinamica, affidabile. “A 30 anni dalla nascita, Merloni Elettrodomestici conferirà a Indesit Company il proprio patrimonio di filosofia, valori e tradizione, marchi e innovazione, - ha dichiarato Vittorio Merloni - per rispondere sempre meglio alle sfide globali”. La parola Company affiancata a Indesit rafforza la scelta strategica di mantenere un’unica organizzazione sinergica e veloce, capace di far convivere e integrare culture differenti. Proprio Indesit nel 1987 è stata la prima grande acquisizione della Società su 14 effettuate, tra cui le più recenti Stinol in Russia e Hotpoint in Gran Bretagna. L’assemblea ha inoltre conferito al Consiglio di Amministrazione l'autorizzazione ad acquistare e a disporre delle azioni proprie e ha approvato la nomina di Marco Milani come Consigliere di Amministrazione di Merloni Elettrodomestici. L’assemblea, in sede straordinaria, ha anche approvato alcune modifiche allo statuto al fine di adeguarlo al nuovo diritto societario introdotto dalla “Riforma Vietti”. |
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GRUPPO MARZOTTO: BUONI RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2004 FATTURATO IN CRESCITA DEL 9% A PARITÀ DI CAMBI E DI PERIMETRO DI BUSINESS FORTE AUMENTO DELL’UTILE OPERATIVO (+53%) E DELL’UTILE PRE-TAX (+93%) |
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Valdagno, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.a. Ha esaminato lo scorso 29 luglio il rendiconto economico e patrimoniale del Gruppo al 30 giugno 2004 (in corso di revisione). Il fatturato netto consolidato del 1° semestre 2004 è ammontato a 876 milioni di euro contro gli 868 milioni del 1° semestre 2003. A parità di cambi e di perimetro di business il fatturato è aumentato del 9%. Alla crescita del fatturato hanno contribuito in particolare Hugo Boss (1° semestre 2004: 554 milioni, rispetto ai 508 milioni del 1° semestre 2003) in aumento, a cambi costanti, dell’11% e Valentino (1° semestre 2004: 81 milioni, rispetto ai 70 milioni del 1° semestre 2003), in aumento, a cambi costanti, del 19%. Gli utili operativi del Gruppo sono aumentati del 53,2%, raggiungendo i 69 milioni di euro (7,9% del fatturato), contro i 45 milioni al 30 giugno 2003 (5,2% del fatturato). Rispetto al 30 giugno 2003, al forte incremento hanno contribuito: − l’aumento del 25% dell’utile di Hugo Boss (11,2% sui ricavi, contro 9,9%); − il deciso progresso della redditività della Valentino (utile pari al 7,6% sui ricavi, contro perdite pari al 4,1%); − il netto miglioramento delle Attività Laniere (utile pari allo 0,8% sui ricavi, contro perdite pari al 3,2%). L’utile consolidato pre-tax al 30 giugno 2004 è pressoché raddoppiato raggiungendo i 58 milioni di euro (30 giugno 2003: 30 milioni). Al 30 giugno 2004: a) l’utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie è ammontato a 29 milioni di euro (30 giugno 2003: 8 milioni); b) l’utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo è ammontato a 11 milioni di euro (30 giugno 2003: perdita di 9 milioni). L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2004 si è ridotto a 627 milioni di euro, rispetto ai 670 milioni al 30 giugno 2003 (31 dicembre 2003: 598 milioni). Il free cash flow della gestione del periodo è ammontato a 39 milioni (30 giugno 2003: 14 milioni). Il Consiglio di Amministrazione conferma la previsione per l’intero esercizio 2004, a livello consolidato, di un aumento del fatturato, a parità di area di business e a cambi costanti, e di un miglioramento del margine operativo. E’ attesa inoltre una riduzione dell’indebitamento per effetto di un free cash-flow positivo prodotto dalla gestione. Variazione calendario eventi societari anno 2004 Si informa che la riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione sull’andamento del 3° trimestre 2004, originariamente prevista per il 10 novembre 2004, si terrà il 9 novembre 2004. |
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GRUPPO MARZOTTO: BUONI RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2004 FATTURATO IN CRESCITA DEL 9% A PARITÀ DI CAMBI E DI PERIMETRO DI BUSINESS FORTE AUMENTO DELL’UTILE OPERATIVO (+53%) E DELL’UTILE PRE-TAX (+93%) |
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Valdagno, 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.a. Ha esaminato lo scorso 29 luglio il rendiconto economico e patrimoniale del Gruppo al 30 giugno 2004 (in corso di revisione). Il fatturato netto consolidato del 1° semestre 2004 è ammontato a 876 milioni di euro contro gli 868 milioni del 1° semestre 2003. A parità di cambi e di perimetro di business il fatturato è aumentato del 9%. Alla crescita del fatturato hanno contribuito in particolare Hugo Boss (1° semestre 2004: 554 milioni, rispetto ai 508 milioni del 1° semestre 2003) in aumento, a cambi costanti, dell’11% e Valentino (1° semestre 2004: 81 milioni, rispetto ai 70 milioni del 1° semestre 2003), in aumento, a cambi costanti, del 19%. Gli utili operativi del Gruppo sono aumentati del 53,2%, raggiungendo i 69 milioni di euro (7,9% del fatturato), contro i 45 milioni al 30 giugno 2003 (5,2% del fatturato). Rispetto al 30 giugno 2003, al forte incremento hanno contribuito: − l’aumento del 25% dell’utile di Hugo Boss (11,2% sui ricavi, contro 9,9%); − il deciso progresso della redditività della Valentino (utile pari al 7,6% sui ricavi, contro perdite pari al 4,1%); − il netto miglioramento delle Attività Laniere (utile pari allo 0,8% sui ricavi, contro perdite pari al 3,2%). L’utile consolidato pre-tax al 30 giugno 2004 è pressoché raddoppiato raggiungendo i 58 milioni di euro (30 giugno 2003: 30 milioni). Al 30 giugno 2004: a) l’utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie è ammontato a 29 milioni di euro (30 giugno 2003: 8 milioni); b) l’utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo è ammontato a 11 milioni di euro (30 giugno 2003: perdita di 9 milioni). L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2004 si è ridotto a 627 milioni di euro, rispetto ai 670 milioni al 30 giugno 2003 (31 dicembre 2003: 598 milioni). Il free cash flow della gestione del periodo è ammontato a 39 milioni (30 giugno 2003: 14 milioni). Il Consiglio di Amministrazione conferma la previsione per l’intero esercizio 2004, a livello consolidato, di un aumento del fatturato, a parità di area di business e a cambi costanti, e di un miglioramento del margine operativo. E’ attesa inoltre una riduzione dell’indebitamento per effetto di un free cash-flow positivo prodotto dalla gestione. Variazione calendario eventi societari anno 2004 Si informa che la riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione sull’andamento del 3° trimestre 2004, originariamente prevista per il 10 novembre 2004, si terrà il 9 novembre 2004. |
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RECORDATI: PRIMO SEMESTRE 2004 IN CRESCITA GRAZIE ALLE VENDITE FARMACEUTICHE INTERNAZIONALI. UTILE OPERATIVO + 16.4%. UTILE NETTO + 38.2%. |
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Milano, 7 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Recordati S.p.a. Ha approvato, lo scorso 28 luglio, la Relazione e i risultati relativi al primo semestre 2004. Principali risultati consolidati del semestre. Nel primo semestre 2004 le vendite consolidate sono state pari a € 252,4 milioni con un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dovuto alle vendite farmaceutiche che sono aumentate del 5,7% raggiungendo € 226,0 milioni. Tale crescita è ancora più significativa (+9,0%) se si escludono le vendite di Sophartex, società ceduta nel mese di aprile. Questo risultato è stato ottenuto grazie al continuo successo di Zanidip in tutti i mercati (+31,7%) e all'andamento delle attività farmaceutiche internazionali che sono cresciute del 15,7%. Le vendite della chimica farmaceutica, pari a € 26,4 milioni, hanno invece segnato una contrazione del 20,8%, dovuta essenzialmente alla decisione di razionalizzare il portafoglio prodotti eliminando alcune produzioni non più redditizie ed a uno sfavorevole effetto cambio. L'utile operativo (Ebit) è stato di € 43,2 milioni, pari al 17,1% delle vendite, segnando una crescita del 16,4% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Il margine operativo delle attività farmaceutiche, pari a € 42,1 milioni, si è incrementato sia in valore assoluto sia in percentuale sulle vendite raggiungendo il 18,6%. La chimica farmaceutica ha realizzato un utile operativo di € 1,1 milioni, grazie alla riorganizzazione in corso. L'utile netto, pari al 10,9% delle vendite, è stato di € 27,4 milioni, in aumento del 38,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, anche per le plusvalenze relative alla cessione dell'immobile per uffici di Parigi e alla cessione della partecipazione in Polfa Kutno. La situazione patrimoniale è ulteriormente migliorata grazie al cash flow generato dalla gestione corrente ed alle vendite dell'immobile in Francia e di Sophartex. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2004 è positiva per € 23,2 milioni e il patrimonio netto è pari a € 239,3 milioni. Gli eventi più significativi del semestre Durante il primo semestre del 2004 sono continuate le attività di sviluppo internazionale di lercanidipina, farmaco antiipertensivo nato dalla ricerca originale Recordati. E' stato lanciato in Italia, in Scandinavia e in Spagna il nuovo dosaggio da 20 mg, registrato nel 2003 e già presente sul mercato in Francia, Germania e Australia. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il licenziatario Forest Laboratories sta procedendo con lo sviluppo clinico di una nuova formulazione a rilascio modificato. E' stato definito un accordo di collaborazione con Lifecycle Pharma (Danimarca) per lo sviluppo di una nuova formulazione di lercanidipina a rilascio modificato utilizzando una particolare tecnologia brevettata. Un ulteriore passo nella strategia di crescita attraverso accordi e alleanze è rappresentato dalla firma a fine giugno di un contratto con Almirall Prodesfarma S.a., la principale società farmaceutica del mercato spagnolo, per la promozione e la vendita in Spagna di Cidine (cinitapride), farmaco indicato per il trattamento dei sintomi della dispepsia cronica postprandiale. Nell'ambito dell'accordo è prevista la concessione di vendita da parte di Recordati alla controllata italiana di Almirall Prodesfarma delle specialità farmaceutiche Synflex (naprossene sodico), farmaco analgesico, e Theo-dur (teofillina), farmaco respiratorio. In linea con la strategia del gruppo di estendere la sua presenza nei mercati farmaceutici europei, nel periodo aprile/maggio Recordati ha acquistato il 25% del capitale della società farmaceutica polacca Polfa Kutno con l'intenzione di aumentarne la quota a circa il 50%. Contemporaneamente la società farmaceutica americana Ivax ha annunciato il suo interesse ad acquistare il 100% della medesima società. A seguito del fatto che i principali azionisti di Polfa Kutno hanno espresso la volontà di vendere la totalità della partecipazione ad un prezzo comprensivo anche di un premio di maggioranza, Recordati, non essendo interessata ad acquisire tutto il capitale di Polfa Kutno al prezzo richiesto, ha deciso di rivendere la sua partecipazione a Ivax. Complessivamente è stata realizzata una plusvalenza di circa € 2 milioni al netto delle spese sostenute. Nel mese di gennaio Bouchara Recordati ha ceduto l'immobile per uffici di Parigi per un valore di circa € 20 milioni, realizzando, a livello consolidato, una plusvalenza di € 2,1 milioni. Nel mese di aprile è stata portata a termine la cessione della società francese Sophartex acquisita nel 2000 insieme alle altre società del gruppo Bouchara. Il prezzo di cessione è stato di € 17,3 milioni, al quale si aggiunge il rimborso del debito verso Bouchara-recordati di € 5,3 milioni e la distribuzione di un dividendo nel mese di marzo di € 3 milioni per un incasso complessivo di oltre € 25 milioni. Il prezzo di cessione è sostanzialmente allineato con il valore di iscrizione a bilancio che comprende l'allocazione del relativo goodwill. La società svolge attività di produzione di specialità farmaceutiche prevalentemente per conto terzi. Tale attività non è mai stata considerata strategica per lo sviluppo del gruppo e la società è stata destinata alla cessione sin dal momento della sua acquisizione. Commenti sulla gestione "Il primo semestre 2004 è stato caratterizzato da un significativo incremento della redditività delle nostre attività grazie soprattutto allo sviluppo internazionale della farmaceutica e in particolare del nostro prodotto di ricerca originale Zanidip " - ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. "Inoltre, sono state intraprese delle iniziative per lo sviluppo del gruppo in linea con la nostra strategia di crescita. Nonostante le recenti misure prese in Italia per il contenimento della spesa farmaceutica pubblica che avranno effetto nella seconda parte dell'anno, il positivo andamento delle attività farmaceutiche internazionali ci permette di confermare le previsioni annunciate a maggio di realizzare un utile operativo di circa € 85 milioni per il 2004." |
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RECORDATI: PRIMO SEMESTRE 2004 IN CRESCITA GRAZIE ALLE VENDITE FARMACEUTICHE INTERNAZIONALI. UTILE OPERATIVO + 16.4%. UTILE NETTO + 38.2%. |
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Milano, 7 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Recordati S.p.a. Ha approvato, lo scorso 28 luglio, la Relazione e i risultati relativi al primo semestre 2004. Principali risultati consolidati del semestre. Nel primo semestre 2004 le vendite consolidate sono state pari a € 252,4 milioni con un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dovuto alle vendite farmaceutiche che sono aumentate del 5,7% raggiungendo € 226,0 milioni. Tale crescita è ancora più significativa (+9,0%) se si escludono le vendite di Sophartex, società ceduta nel mese di aprile. Questo risultato è stato ottenuto grazie al continuo successo di Zanidip in tutti i mercati (+31,7%) e all'andamento delle attività farmaceutiche internazionali che sono cresciute del 15,7%. Le vendite della chimica farmaceutica, pari a € 26,4 milioni, hanno invece segnato una contrazione del 20,8%, dovuta essenzialmente alla decisione di razionalizzare il portafoglio prodotti eliminando alcune produzioni non più redditizie ed a uno sfavorevole effetto cambio. L'utile operativo (Ebit) è stato di € 43,2 milioni, pari al 17,1% delle vendite, segnando una crescita del 16,4% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Il margine operativo delle attività farmaceutiche, pari a € 42,1 milioni, si è incrementato sia in valore assoluto sia in percentuale sulle vendite raggiungendo il 18,6%. La chimica farmaceutica ha realizzato un utile operativo di € 1,1 milioni, grazie alla riorganizzazione in corso. L'utile netto, pari al 10,9% delle vendite, è stato di € 27,4 milioni, in aumento del 38,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, anche per le plusvalenze relative alla cessione dell'immobile per uffici di Parigi e alla cessione della partecipazione in Polfa Kutno. La situazione patrimoniale è ulteriormente migliorata grazie al cash flow generato dalla gestione corrente ed alle vendite dell'immobile in Francia e di Sophartex. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2004 è positiva per € 23,2 milioni e il patrimonio netto è pari a € 239,3 milioni. Gli eventi più significativi del semestre Durante il primo semestre del 2004 sono continuate le attività di sviluppo internazionale di lercanidipina, farmaco antiipertensivo nato dalla ricerca originale Recordati. E' stato lanciato in Italia, in Scandinavia e in Spagna il nuovo dosaggio da 20 mg, registrato nel 2003 e già presente sul mercato in Francia, Germania e Australia. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il licenziatario Forest Laboratories sta procedendo con lo sviluppo clinico di una nuova formulazione a rilascio modificato. E' stato definito un accordo di collaborazione con Lifecycle Pharma (Danimarca) per lo sviluppo di una nuova formulazione di lercanidipina a rilascio modificato utilizzando una particolare tecnologia brevettata. Un ulteriore passo nella strategia di crescita attraverso accordi e alleanze è rappresentato dalla firma a fine giugno di un contratto con Almirall Prodesfarma S.a., la principale società farmaceutica del mercato spagnolo, per la promozione e la vendita in Spagna di Cidine (cinitapride), farmaco indicato per il trattamento dei sintomi della dispepsia cronica postprandiale. Nell'ambito dell'accordo è prevista la concessione di vendita da parte di Recordati alla controllata italiana di Almirall Prodesfarma delle specialità farmaceutiche Synflex (naprossene sodico), farmaco analgesico, e Theo-dur (teofillina), farmaco respiratorio. In linea con la strategia del gruppo di estendere la sua presenza nei mercati farmaceutici europei, nel periodo aprile/maggio Recordati ha acquistato il 25% del capitale della società farmaceutica polacca Polfa Kutno con l'intenzione di aumentarne la quota a circa il 50%. Contemporaneamente la società farmaceutica americana Ivax ha annunciato il suo interesse ad acquistare il 100% della medesima società. A seguito del fatto che i principali azionisti di Polfa Kutno hanno espresso la volontà di vendere la totalità della partecipazione ad un prezzo comprensivo anche di un premio di maggioranza, Recordati, non essendo interessata ad acquisire tutto il capitale di Polfa Kutno al prezzo richiesto, ha deciso di rivendere la sua partecipazione a Ivax. Complessivamente è stata realizzata una plusvalenza di circa € 2 milioni al netto delle spese sostenute. Nel mese di gennaio Bouchara Recordati ha ceduto l'immobile per uffici di Parigi per un valore di circa € 20 milioni, realizzando, a livello consolidato, una plusvalenza di € 2,1 milioni. Nel mese di aprile è stata portata a termine la cessione della società francese Sophartex acquisita nel 2000 insieme alle altre società del gruppo Bouchara. Il prezzo di cessione è stato di € 17,3 milioni, al quale si aggiunge il rimborso del debito verso Bouchara-recordati di € 5,3 milioni e la distribuzione di un dividendo nel mese di marzo di € 3 milioni per un incasso complessivo di oltre € 25 milioni. Il prezzo di cessione è sostanzialmente allineato con il valore di iscrizione a bilancio che comprende l'allocazione del relativo goodwill. La società svolge attività di produzione di specialità farmaceutiche prevalentemente per conto terzi. Tale attività non è mai stata considerata strategica per lo sviluppo del gruppo e la società è stata destinata alla cessione sin dal momento della sua acquisizione. Commenti sulla gestione "Il primo semestre 2004 è stato caratterizzato da un significativo incremento della redditività delle nostre attività grazie soprattutto allo sviluppo internazionale della farmaceutica e in particolare del nostro prodotto di ricerca originale Zanidip " - ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. "Inoltre, sono state intraprese delle iniziative per lo sviluppo del gruppo in linea con la nostra strategia di crescita. Nonostante le recenti misure prese in Italia per il contenimento della spesa farmaceutica pubblica che avranno effetto nella seconda parte dell'anno, il positivo andamento delle attività farmaceutiche internazionali ci permette di confermare le previsioni annunciate a maggio di realizzare un utile operativo di circa € 85 milioni per il 2004." |
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EDISON: CONCLUSA LA CESSIONE DELLA RETE DI TRASPORTO GAS SI TRATTA DI UN GASDOTTO AD ALTA PRESSIONE LUNGO CIRCA 1.300 CHILOMETRI L’ACQUIRENTE È IL FONDO DI PRIVATE EQUITY ITALIANO GESTITO DA CLESSIDRA SGR |
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Milano, 8 settembre 2004 – Si è conclusa ieri la cessione al fondo di private equity italiano gestito da Clessidra Sgr delle attività di trasporto gas attraverso la vendita del 100% della società Edison T&s e della sua controllata all’83,34% Sgm. Il corrispettivo dell’operazione, pagato in contanti, è stato determinato in € 168,5 mln, comprensivo di prezzo per le azioni e rimborso del debito infragruppo. L’operazione comporta, tenuto anche conto del deconsolidamento del debito di terzi ceduto, un miglioramento della posizione finanziaria netta del gruppo Edison di circa € 190 mln ed una plusvalenza netta di circa € 30 mln. L’acquirente, come già anticipato nel precedente comunicato del 2 agosto scorso, ha sottoscritto con Edison un contratto di servizi. E’ data alla Edison la possibilità di rilevare una quota tra il 10% e il 20% della società veicolo costituita dal fondo Clessidra per l’acquisizione. Il sistema di trasporto del gas oggetto della vendita consiste in circa 1.300 chilometri di gasdotto ad alta pressione, che comprende la rete denominata “Cellino” in territorio marchigiano-abruzzese-laziale, il gasdotto di Collalto in Veneto, la rete di Garaguso in Basilicata, la rete di Cirò in Calabria e la rete di Comiso in Sicilia, oltre alla rete di Sgm che si estende dal Lazio sino alla Puglia attraversando il Molise e la Campania. |
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EDISON: CONCLUSA LA CESSIONE DELLA RETE DI TRASPORTO GAS SI TRATTA DI UN GASDOTTO AD ALTA PRESSIONE LUNGO CIRCA 1.300 CHILOMETRI L’ACQUIRENTE È IL FONDO DI PRIVATE EQUITY ITALIANO GESTITO DA CLESSIDRA SGR |
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Milano, 8 settembre 2004 – Si è conclusa ieri la cessione al fondo di private equity italiano gestito da Clessidra Sgr delle attività di trasporto gas attraverso la vendita del 100% della società Edison T&s e della sua controllata all’83,34% Sgm. Il corrispettivo dell’operazione, pagato in contanti, è stato determinato in € 168,5 mln, comprensivo di prezzo per le azioni e rimborso del debito infragruppo. L’operazione comporta, tenuto anche conto del deconsolidamento del debito di terzi ceduto, un miglioramento della posizione finanziaria netta del gruppo Edison di circa € 190 mln ed una plusvalenza netta di circa € 30 mln. L’acquirente, come già anticipato nel precedente comunicato del 2 agosto scorso, ha sottoscritto con Edison un contratto di servizi. E’ data alla Edison la possibilità di rilevare una quota tra il 10% e il 20% della società veicolo costituita dal fondo Clessidra per l’acquisizione. Il sistema di trasporto del gas oggetto della vendita consiste in circa 1.300 chilometri di gasdotto ad alta pressione, che comprende la rete denominata “Cellino” in territorio marchigiano-abruzzese-laziale, il gasdotto di Collalto in Veneto, la rete di Garaguso in Basilicata, la rete di Cirò in Calabria e la rete di Comiso in Sicilia, oltre alla rete di Sgm che si estende dal Lazio sino alla Puglia attraversando il Molise e la Campania. |
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AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS: DIRETTIVA EMISSION TRADING: SEGNALAZIONE AL GOVERNO PER L'APPROVAZIONE DEL PIANO ITALIANO DI ALLOCAZIONE DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA |
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Milano, 8 settembre 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha inviato una segnalazione al Governo per sostenere l'approvazione, da parte della Commissione Europea, del Piano Nazionale di Allocazione elaborato dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero delle Attività produttive, con cui dare attuazione alla direttiva 87/2003/Ce sui diritti di emissione di gas a effetto serra per il settore elettrico. Ad avviso dell'Autorità, una attuazione della direttiva in Italia con modalità diverse da quanto previsto dal Piano Nazionale potrebbe determinare ingiustificati aumenti del prezzo finale dell'elettricità. La direttiva prevede il perseguimento degli obiettivi ambientali attraverso un meccanismo di crediti di emissione allocati gratuitamente dagli Stati membri, per il triennio 2005-2007, ai singoli impianti produttivi in proporzione alle emissioni previste. Successivamente, nel caso in cui un impianto ecceda il quantitativo di emissioni assegnatogli, l'operatore dovrà acquistare sul mercato europeo crediti sufficienti a coprire tale eccedenza. Ciascuno Stato membro deve sottoporre all'approvazione della Commissione la propria modalità di attuazione della direttiva. Un adeguato sostegno in sede europea del Piano Nazionale italiano è motivato dalla necessità di non indurre distorsioni nel funzionamento della borsa elettrica e di tenere conto dell'evoluzione delle condizioni strutturali del settore elettrico italiano, peculiare nel contesto europeo per il mix delle fonti e per i consumi specifici che lo caratterizzano. Il Piano Nazionale prevede infatti interventi di aggiustamento delle assegnazioni iniziali delle quote di emissione, per poter tenere conto delle variazioni della struttura del parco elettrico nazionale che intervenissero nel frattempo. Una interpretazione meramente letterale della direttiva da parte della Commissione, non in linea con il Piano Nazionale potrebbe invece precludere la possibilità di aggiustamenti ex post delle quote assegnate. Come noto, il settore elettrico italiano sarà caratterizzato nei prossimi tre anni dalla ristrutturazione di centrali esistenti e dalla realizzazione di nuovi impianti più efficienti. Gli interventi previsti renderanno obsoleta una quota rilevante del parco attuale, sulle cui emissioni sono però calcolati i diritti di emissione gratuiti per il primo triennio. Questo rende problematica una corretta definizione delle quote entro il 2004, senza rafforzare posizioni dominanti esistenti o introdurre ulteriori ostacoli all'entrata di nuovi produttori nel mercato. Le analisi condotte dall'Autorità prefigurano infatti il rischio di un maggior costo della produzione elettrica di oltre il 5% in caso di una diversa attuazione della direttiva rispetto a quanto previsto dal Piano Nazionale, e ciò senza conseguire alcun vantaggio ambientale ulteriore. Inoltre, ad avviso dell'Autorità, il mantenimento in capo all'operatore dominante di una quota di diritti di emissione non più in linea con la struttura del parco produttivo, che vede coinvolta una pluralità di operatori, potrebbe determinare un consolidamento ingiustificato della sua posizione nel mercato. |
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AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS: DIRETTIVA EMISSION TRADING: SEGNALAZIONE AL GOVERNO PER L'APPROVAZIONE DEL PIANO ITALIANO DI ALLOCAZIONE DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA |
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Milano, 8 settembre 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha inviato una segnalazione al Governo per sostenere l'approvazione, da parte della Commissione Europea, del Piano Nazionale di Allocazione elaborato dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero delle Attività produttive, con cui dare attuazione alla direttiva 87/2003/Ce sui diritti di emissione di gas a effetto serra per il settore elettrico. Ad avviso dell'Autorità, una attuazione della direttiva in Italia con modalità diverse da quanto previsto dal Piano Nazionale potrebbe determinare ingiustificati aumenti del prezzo finale dell'elettricità. La direttiva prevede il perseguimento degli obiettivi ambientali attraverso un meccanismo di crediti di emissione allocati gratuitamente dagli Stati membri, per il triennio 2005-2007, ai singoli impianti produttivi in proporzione alle emissioni previste. Successivamente, nel caso in cui un impianto ecceda il quantitativo di emissioni assegnatogli, l'operatore dovrà acquistare sul mercato europeo crediti sufficienti a coprire tale eccedenza. Ciascuno Stato membro deve sottoporre all'approvazione della Commissione la propria modalità di attuazione della direttiva. Un adeguato sostegno in sede europea del Piano Nazionale italiano è motivato dalla necessità di non indurre distorsioni nel funzionamento della borsa elettrica e di tenere conto dell'evoluzione delle condizioni strutturali del settore elettrico italiano, peculiare nel contesto europeo per il mix delle fonti e per i consumi specifici che lo caratterizzano. Il Piano Nazionale prevede infatti interventi di aggiustamento delle assegnazioni iniziali delle quote di emissione, per poter tenere conto delle variazioni della struttura del parco elettrico nazionale che intervenissero nel frattempo. Una interpretazione meramente letterale della direttiva da parte della Commissione, non in linea con il Piano Nazionale potrebbe invece precludere la possibilità di aggiustamenti ex post delle quote assegnate. Come noto, il settore elettrico italiano sarà caratterizzato nei prossimi tre anni dalla ristrutturazione di centrali esistenti e dalla realizzazione di nuovi impianti più efficienti. Gli interventi previsti renderanno obsoleta una quota rilevante del parco attuale, sulle cui emissioni sono però calcolati i diritti di emissione gratuiti per il primo triennio. Questo rende problematica una corretta definizione delle quote entro il 2004, senza rafforzare posizioni dominanti esistenti o introdurre ulteriori ostacoli all'entrata di nuovi produttori nel mercato. Le analisi condotte dall'Autorità prefigurano infatti il rischio di un maggior costo della produzione elettrica di oltre il 5% in caso di una diversa attuazione della direttiva rispetto a quanto previsto dal Piano Nazionale, e ciò senza conseguire alcun vantaggio ambientale ulteriore. Inoltre, ad avviso dell'Autorità, il mantenimento in capo all'operatore dominante di una quota di diritti di emissione non più in linea con la struttura del parco produttivo, che vede coinvolta una pluralità di operatori, potrebbe determinare un consolidamento ingiustificato della sua posizione nel mercato. |
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INFORMATICA E PUBLIC UTILITIES: DA DATA MANAGEMENT SERVIZI A TUTTO CAMPO PER LA FATTURAZIONE |
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Milano, 8 settembre 2004 - Data Management, società italiana leader nelle soluzioni e nei servizi di informatica, ha messo a punto una nuova gamma di servizi per le "Public Utilities", e cioè per le aziende pubbliche e private dell'acqua, del gas e dei servizi ambientali. Si tratta di servizi che permettono di delegare alla stessa Data Management tutte le operazioni riguardanti la fatturazione e di concentrarsi sugli aspetti gestionali, di servizio e di controllo più rilevanti. In pratica, le aziende dell'acqua, del gas e dei servizi ambientali non sono più obbligate ad investire in risorse informatiche per la fatturazione. Possono “passare” le rilevazioni dei consumi ai centri di servizio Data Management, che con propri sistemi e specialisti provvede a gestire come servizio esterno e a fronte di un canone annuo tutto il ciclo della fatturazione, sino alla stampa e alla spedizione delle bollette e alla produzione dei tabulati per gli Enti pubblici di controllo. “Si tratta di servizi ad hoc per il settore, frutto dell’esperienza maturata con oltre 100 utilities di medie dimensioni, con un parco di 2,3 milioni di clienti. - ha affermato Massimo Parravicini, Direttore Generale della Divisione Akros-aziende di Data Management – Le utilities infatti non puntano solo alla riduzione dei costi. Chiedono anche nuovi strumenti per una verifica costante della redditività e, soprattutto, un servizio commisurato alle esigenze e a costi certi, sempre aggiornato alle evoluzioni organizzative e della normativa, e integrabile nei processi aziendali” Data Management provvede a tutto quanto serve alla messa a punto e all’avviamento del servizio - dalle analisi preliminari alla definizione degli standard operativi, alla messa in funzione dei sistemi e delle applicazioni presso i propri Centri, all’acquisizione automatica dei dati dai sistemi che rilevano i consumi - e alla sua conduzione, garantendo l’aggiornamento delle applicazioni e le performance. |
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INFORMATICA E PUBLIC UTILITIES: DA DATA MANAGEMENT SERVIZI A TUTTO CAMPO PER LA FATTURAZIONE |
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Milano, 8 settembre 2004 - Data Management, società italiana leader nelle soluzioni e nei servizi di informatica, ha messo a punto una nuova gamma di servizi per le "Public Utilities", e cioè per le aziende pubbliche e private dell'acqua, del gas e dei servizi ambientali. Si tratta di servizi che permettono di delegare alla stessa Data Management tutte le operazioni riguardanti la fatturazione e di concentrarsi sugli aspetti gestionali, di servizio e di controllo più rilevanti. In pratica, le aziende dell'acqua, del gas e dei servizi ambientali non sono più obbligate ad investire in risorse informatiche per la fatturazione. Possono “passare” le rilevazioni dei consumi ai centri di servizio Data Management, che con propri sistemi e specialisti provvede a gestire come servizio esterno e a fronte di un canone annuo tutto il ciclo della fatturazione, sino alla stampa e alla spedizione delle bollette e alla produzione dei tabulati per gli Enti pubblici di controllo. “Si tratta di servizi ad hoc per il settore, frutto dell’esperienza maturata con oltre 100 utilities di medie dimensioni, con un parco di 2,3 milioni di clienti. - ha affermato Massimo Parravicini, Direttore Generale della Divisione Akros-aziende di Data Management – Le utilities infatti non puntano solo alla riduzione dei costi. Chiedono anche nuovi strumenti per una verifica costante della redditività e, soprattutto, un servizio commisurato alle esigenze e a costi certi, sempre aggiornato alle evoluzioni organizzative e della normativa, e integrabile nei processi aziendali” Data Management provvede a tutto quanto serve alla messa a punto e all’avviamento del servizio - dalle analisi preliminari alla definizione degli standard operativi, alla messa in funzione dei sistemi e delle applicazioni presso i propri Centri, all’acquisizione automatica dei dati dai sistemi che rilevano i consumi - e alla sua conduzione, garantendo l’aggiornamento delle applicazioni e le performance. |
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DEFICIT AGROALIMENTARE: SERVE UNA POLITICA SERIA DI PROMOZIONE DEI PRODOTTI MADE IN ITALY |
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Milano, 8 settembre 2004 - Il presidente della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori - Giuseppe Politi: oggi assistiamo purtroppo anche ad "assalti" all'interno del nostro Paese. Dobbiamo ancora una volta constatare la mancanza di una politica di promozione dei nostri prodotti agroalimentari sui mercati esteri e nello stesso tempo assistere ad un vero e proprio assalto del made in Italy anche sul nostro territorio. Lo afferma il presidente della Cia-confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito ai dati della bilancia commerciale diffusi oggi dall'Ismea che registra una consistente crescita del disavanzo nel settore agroalimentare. Sono dati preoccupanti che - aggiunge Politi - evidenziano l'impellente necessità di una azione strategica seria che non solo permetta di conquistare nuovi spazi sui mercati, ma anche di respingere gli assalti che avvengono all'interno del Paese dove si è avuta, negli ultimi tempi, un'impennata delle importazioni provenienti soprattutto dai paesi asiatici, con la Cina in testa. Non bastano più le buone intenzioni o iniziative sporadiche, oggi - conclude il presidente della Cia - occorre una politica nuova e propulsiva attraverso la quale valorizzare il made in Italy agroalimentare che non può continuare ad essere oggetto di aggressioni incontrollate e di assalti anche da parte di un'agropirateria sempre più dilagante. Infolink: www.Cia.it |
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DEFICIT AGROALIMENTARE: SERVE UNA POLITICA SERIA DI PROMOZIONE DEI PRODOTTI MADE IN ITALY |
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Milano, 8 settembre 2004 - Il presidente della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori - Giuseppe Politi: oggi assistiamo purtroppo anche ad "assalti" all'interno del nostro Paese. Dobbiamo ancora una volta constatare la mancanza di una politica di promozione dei nostri prodotti agroalimentari sui mercati esteri e nello stesso tempo assistere ad un vero e proprio assalto del made in Italy anche sul nostro territorio. Lo afferma il presidente della Cia-confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito ai dati della bilancia commerciale diffusi oggi dall'Ismea che registra una consistente crescita del disavanzo nel settore agroalimentare. Sono dati preoccupanti che - aggiunge Politi - evidenziano l'impellente necessità di una azione strategica seria che non solo permetta di conquistare nuovi spazi sui mercati, ma anche di respingere gli assalti che avvengono all'interno del Paese dove si è avuta, negli ultimi tempi, un'impennata delle importazioni provenienti soprattutto dai paesi asiatici, con la Cina in testa. Non bastano più le buone intenzioni o iniziative sporadiche, oggi - conclude il presidente della Cia - occorre una politica nuova e propulsiva attraverso la quale valorizzare il made in Italy agroalimentare che non può continuare ad essere oggetto di aggressioni incontrollate e di assalti anche da parte di un'agropirateria sempre più dilagante. Infolink: www.Cia.it |
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INFLAZIONE: PARTE "SPESA AMICA". VENTURI, PREZZI FERMI FINO AL 31 DICEMBRE PER FRENARE CARO-VITA |
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Roma, 8 settembre 2004 - La Confesercenti ha deciso di lanciare "spesa amica", la nuova campagna anti-inflazione che prevede il blocco dei prezzi dei principali prodotti di largo consumo fino alla fine dell'anno. "Faremo un lavoro capillare - ha dichiarato il presidente della Confesercenti Marco Venturi - per rendere più incisiva possibile l'iniziativa finalizzata ad aiutare i consumatori in difficoltà e ridar loro fiducia rispetto alle incertezze del futuro". "Vogliamo però anche spezzare le armonie strumentali tra Governo e grande distribuzione che hanno il solo intento di favorire gli ipermercati. Per dire no a questo blitz e per impedire che le grandi catene facciano la parte dell''asso pigliatutto - ha continuato Venturi - la Confesercenti si mobiliterà in tutte le città italiane per chiedere ai presidenti delle Regioni ed ai sindaci di favorire una giusta e diffusa presenza di piccole e medie imprese commerciali, anche attraverso la costituzione di centri commerciali naturali e di piccoli centri commerciali urbani". Per dare forza e gambe robuste all'iniziativa "spesa amica", le Confesercenti regionali e provinciali coinvolgeranno le associazioni dei consumatori e le amministrazioni locali allo scopo di contenere l'inflazione. "Al Governo - ha concluso Venturi - chiediamo di rinunciare ai dannosi progetti di liberalizzazione ed alle istituzioni territoriali di fare la loro parte bloccando tasse e tariffe locali che molto hanno pesato e pesano sui prezzi e sull'inflazione". “Spesa Amica” Questo è l’elenco dei 45 prodotti individuati dalla Confesercenti tra quelli di largo consumo che rappresenterà una traccia di riferimento per le organizzazioni territoriali nella definizione dei prodotti sui quali stabilire, localmente, il blocco dei prezzi per il periodo stabilito Paniere Dei Prodotti A Prezzi “Frenati” *
Alimentari (12) | Carni (6) | Articoli per la casa (9) | Abbigliamento (8) ** | Latte fresco (della centrale) Caffè (principali marche) Pane (principali varietà locali) Pasta (principali marche di spaghetti – rigatoni – penne) Riso (principali marche) Formaggio parmigiano Pomodori pelati Olio d’oliva (principali marche) Olio di semi di girasole (principali marche) Zucchero Prosciutto Acqua minerale | Pollo Hamburger Coniglio Lesso punta di petto Fettina di vitellone quarto anteriore Uova | Detersivi per lavatrice Detersivi per lavastoviglie Detersivi per lavaggio a mano Detersivi per pulizia casa Saponette Scope Spazzolini Dentifricio Shampoo | Scarpe Golf Camicie Pantaloni Gonna Cappotto Intimo Felpa | Ortofrutta (5) *** | Bar (3) | Pizzerie (2) | Patate Mele Pere Cipolle Carote | Caffè Cappuccino Cornetto | Pizza Margherita Bibita | * valido fino al 31 dicembre 2004. ** i capi di abbigliamento elencati si riferiscono a uomo, donna e bambino. *** (prodotti aggiunti per i quali il prezzo è collegato alle variazioni dei costi alla produzione e all’ingrosso) |
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INFLAZIONE: PARTE "SPESA AMICA". VENTURI, PREZZI FERMI FINO AL 31 DICEMBRE PER FRENARE CARO-VITA |
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Roma, 8 settembre 2004 - La Confesercenti ha deciso di lanciare "spesa amica", la nuova campagna anti-inflazione che prevede il blocco dei prezzi dei principali prodotti di largo consumo fino alla fine dell'anno. "Faremo un lavoro capillare - ha dichiarato il presidente della Confesercenti Marco Venturi - per rendere più incisiva possibile l'iniziativa finalizzata ad aiutare i consumatori in difficoltà e ridar loro fiducia rispetto alle incertezze del futuro". "Vogliamo però anche spezzare le armonie strumentali tra Governo e grande distribuzione che hanno il solo intento di favorire gli ipermercati. Per dire no a questo blitz e per impedire che le grandi catene facciano la parte dell''asso pigliatutto - ha continuato Venturi - la Confesercenti si mobiliterà in tutte le città italiane per chiedere ai presidenti delle Regioni ed ai sindaci di favorire una giusta e diffusa presenza di piccole e medie imprese commerciali, anche attraverso la costituzione di centri commerciali naturali e di piccoli centri commerciali urbani". Per dare forza e gambe robuste all'iniziativa "spesa amica", le Confesercenti regionali e provinciali coinvolgeranno le associazioni dei consumatori e le amministrazioni locali allo scopo di contenere l'inflazione. "Al Governo - ha concluso Venturi - chiediamo di rinunciare ai dannosi progetti di liberalizzazione ed alle istituzioni territoriali di fare la loro parte bloccando tasse e tariffe locali che molto hanno pesato e pesano sui prezzi e sull'inflazione". “Spesa Amica” Questo è l’elenco dei 45 prodotti individuati dalla Confesercenti tra quelli di largo consumo che rappresenterà una traccia di riferimento per le organizzazioni territoriali nella definizione dei prodotti sui quali stabilire, localmente, il blocco dei prezzi per il periodo stabilito Paniere Dei Prodotti A Prezzi “Frenati” *
Alimentari (12) | Carni (6) | Articoli per la casa (9) | Abbigliamento (8) ** | Latte fresco (della centrale) Caffè (principali marche) Pane (principali varietà locali) Pasta (principali marche di spaghetti – rigatoni – penne) Riso (principali marche) Formaggio parmigiano Pomodori pelati Olio d’oliva (principali marche) Olio di semi di girasole (principali marche) Zucchero Prosciutto Acqua minerale | Pollo Hamburger Coniglio Lesso punta di petto Fettina di vitellone quarto anteriore Uova | Detersivi per lavatrice Detersivi per lavastoviglie Detersivi per lavaggio a mano Detersivi per pulizia casa Saponette Scope Spazzolini Dentifricio Shampoo | Scarpe Golf Camicie Pantaloni Gonna Cappotto Intimo Felpa | Ortofrutta (5) *** | Bar (3) | Pizzerie (2) | Patate Mele Pere Cipolle Carote | Caffè Cappuccino Cornetto | Pizza Margherita Bibita | * valido fino al 31 dicembre 2004. ** i capi di abbigliamento elencati si riferiscono a uomo, donna e bambino. *** (prodotti aggiunti per i quali il prezzo è collegato alle variazioni dei costi alla produzione e all’ingrosso) |
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ALTROCONSUMO: BASTA VINCOLI ALLA CONCORRENZA, NEL COMMERCIO E NELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI |
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Milano, 8 settembre 2004 - I vincoli alla concorrenza, nel commercio e alle professioni secondo Altroconsumo costano troppo ai consumatori italiani. Un esempio per tutti: l’incidenza della voce libero professionista nel budget di una famiglia tipo italiana è notevole, all’interno del paniere Istat pesa per lo 0,7% pari a quello dei servizi bancari e dei trasporti aerei. Per l’associazione indipendente di consumatori occorre una deregulation nel settore del commercio, alle voci grande distribuzione, saldi e sottocosto e nelle attività professionali, sui fronti tariffe minime e numero chiuso. “Urgono più concorrenza, efficienza e trasparenza e meno privilegi, vincoli e corporativismo” ha dichiarato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo; “occorre un’iniezione di deregulation a favore del consumatore, visto che troppo spesso certe regole giocano contro i suoi interessi” ha commentato ancora Martinello. Per Altroconsumo è opportuno eliminare tutte le forme di limitazione dell’offerta al consumatore, liberalizzando per esempio gli orari dei negozi, oltre che dei saldi, e abolendo il numero chiuso per le farmacie. Un mercato dei servizi professionali e un’offerta nel commercio più aperti, trasparenti, concorrenziali risponderebbero a un interesse collettivo e sarebbero qualitativamente più elevati. Le piazze della grande distribuzione nelle città italiane si vivacizzano quando nascono nuovi punti vendita che puntano sui prezzi competitivi e i risparmi superano il 10% sul costo della spesa tipo di una famiglia in un supermercato. Altroconsumo chiede a Governo e Parlamento un pacchetto di misure urgenti e incisive, a costo zero per lo Stato, dunque per i cittadini, nel settore del commercio e delle libere professioni, abolendo le regolamentazioni più aspre, i tariffari minimi per tutti gli ordini professionali e le discipline rigide in fatto di accesso. |
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ALTROCONSUMO: BASTA VINCOLI ALLA CONCORRENZA, NEL COMMERCIO E NELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI |
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Milano, 8 settembre 2004 - I vincoli alla concorrenza, nel commercio e alle professioni secondo Altroconsumo costano troppo ai consumatori italiani. Un esempio per tutti: l’incidenza della voce libero professionista nel budget di una famiglia tipo italiana è notevole, all’interno del paniere Istat pesa per lo 0,7% pari a quello dei servizi bancari e dei trasporti aerei. Per l’associazione indipendente di consumatori occorre una deregulation nel settore del commercio, alle voci grande distribuzione, saldi e sottocosto e nelle attività professionali, sui fronti tariffe minime e numero chiuso. “Urgono più concorrenza, efficienza e trasparenza e meno privilegi, vincoli e corporativismo” ha dichiarato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo; “occorre un’iniezione di deregulation a favore del consumatore, visto che troppo spesso certe regole giocano contro i suoi interessi” ha commentato ancora Martinello. Per Altroconsumo è opportuno eliminare tutte le forme di limitazione dell’offerta al consumatore, liberalizzando per esempio gli orari dei negozi, oltre che dei saldi, e abolendo il numero chiuso per le farmacie. Un mercato dei servizi professionali e un’offerta nel commercio più aperti, trasparenti, concorrenziali risponderebbero a un interesse collettivo e sarebbero qualitativamente più elevati. Le piazze della grande distribuzione nelle città italiane si vivacizzano quando nascono nuovi punti vendita che puntano sui prezzi competitivi e i risparmi superano il 10% sul costo della spesa tipo di una famiglia in un supermercato. Altroconsumo chiede a Governo e Parlamento un pacchetto di misure urgenti e incisive, a costo zero per lo Stato, dunque per i cittadini, nel settore del commercio e delle libere professioni, abolendo le regolamentazioni più aspre, i tariffari minimi per tutti gli ordini professionali e le discipline rigide in fatto di accesso. |
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GIANLUCA BIANCHI È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI T&C ITALIA |
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Bollate (Mi) 8 settembre 2004 – Dal 1° settembre 2004, Gianluca Bianchi assume la carica di Amministratore Delegato di T&c Italia, il network nazionale di distribuzione bevande nel canale horeca del Gruppo Carlsberg Italia. Gianluca Bianchi entra a far parte del Board di Carlsberg Italia riportando a Claudio Riva, Amministratore Delegato del Gruppo. Gianluca Bianchi, già membro del consiglio di amministrazione di T&c Roma dall’aprile 2004, ha una vasta esperienza sia del mercato beverage che dell’intero ambito commerciale. Nella sua nuova funzione si occuperà dello sviluppo e rafforzamento del network T&c al fine di conseguire gli ambiziosi obiettivi che il gruppo si è dato per i prossimi anni. Nato a Perugia nel 1961, dopo la Laurea in Economia e Commercio conseguita nel 1987 presso l’Università degli Studi di Perugia, Gianluca Bianchi ricopre ruoli di crescente responsabilità in area Marketing e Vendite di diverse multinazionali quali Danone, Johnson & Johnson, Del Monte South Europe, fino ad essere Presidente ed Amministratore Delegato di Allied Domecq Spirits & Wine Italia dal 1999 al 2003. |
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GIANLUCA BIANCHI È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI T&C ITALIA |
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Bollate (Mi) 8 settembre 2004 – Dal 1° settembre 2004, Gianluca Bianchi assume la carica di Amministratore Delegato di T&c Italia, il network nazionale di distribuzione bevande nel canale horeca del Gruppo Carlsberg Italia. Gianluca Bianchi entra a far parte del Board di Carlsberg Italia riportando a Claudio Riva, Amministratore Delegato del Gruppo. Gianluca Bianchi, già membro del consiglio di amministrazione di T&c Roma dall’aprile 2004, ha una vasta esperienza sia del mercato beverage che dell’intero ambito commerciale. Nella sua nuova funzione si occuperà dello sviluppo e rafforzamento del network T&c al fine di conseguire gli ambiziosi obiettivi che il gruppo si è dato per i prossimi anni. Nato a Perugia nel 1961, dopo la Laurea in Economia e Commercio conseguita nel 1987 presso l’Università degli Studi di Perugia, Gianluca Bianchi ricopre ruoli di crescente responsabilità in area Marketing e Vendite di diverse multinazionali quali Danone, Johnson & Johnson, Del Monte South Europe, fino ad essere Presidente ed Amministratore Delegato di Allied Domecq Spirits & Wine Italia dal 1999 al 2003. |
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ALITALIA: ILLUSTRA IL PROGETTO INDUSTRIALE 2005-2008 |
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Roma, 8 settmbre 2004 - Il direttore delle Risorse Umane dell'Alitalia, Massimo Chieli ha incontrato il 6 settembre, nella sede del Centro Direzionale della Magliana, le nove sigle sindacali che rappresentano i lavoratori della compagnia per completare l'illustrazione del progetto industriale 2005-2008 e degli obiettivi strategici per il prossimo quadriennio. La Compagnia ha sottolineato come tale progetto preveda una prima fase di risanamento (2005-2006), con un ritorno al pareggio nel 2006, ed una seconda di rilancio (2007-2008). L'impatto delle azioni di risanamento al 2006 sara' di 830 milioni di euro per arrivare a 1.027 milioni di euro nel 2008. I principali indicatori della fase di risanamento, rispetto alle previsioni 2004, mostrano per il 2006: conseguimento del pareggio di bilancio, tko (tonnellate chilometro offerte) + 13%, load factor (coefficiente riempimento aerei passeggeri) +2,2 punti. Rispetto al consuntivo 2003 le revenues nel 2006 crescono del 13%. Nella seconda fase del progetto industriale di Alitalia (2007-2008), quella di rilancio, le azioni si concentrano su network, flotta, brand/prodotto, distribuzione e vendite. Lo sviluppo della flotta prevede l'ingresso di 7 nuovi aeromobili di lungo raggio per un totale di 34 nel 2008, e l'ingresso di 12 nuovi aerei di medio raggio per un totale di 162 sempre nel 2008 . I principali indicatori della fase di rilancio mostrano dal 2007 al 2008: tko +13%, load factor +1 punto percentuale, ed una stabile situazione di redditivita'. Sintetizzando i dati complessivi del progetto industriale di Alitalia, sia per la fase di risanamento, che di rilancio: ritorno al pareggio nel 2006; crescita dal 2005 al 2008 rispettivamente del 28% delle tko (tonnellate chilometro offerte), di 3,2 punti percentuali del load factor con ripristino di livelli di redditivita' allineati a quelli oggi riscontrabili nell'ambito dei principali vettori europei. Per quanto riguarda la riduzione del costo del lavoro, nel periodo 2005-2006, il progetto industriale stima risparmi per 315 milioni di euro con un efficientamento strutturale delle diverse aree per un totale di 5.000 unita', cosi' suddivise: Flight Operations 1.570 (450 piloti, 1.050 assistenti di volo, 70 personale di terra); Manutenzione 1.440; Ground Operations 900; Marketing/sales &Distributions 360, Corporate e Information Technology 610; Personale di terra Cargo 120. Questi dati prescindono dall'eventuale utilizzo di contratti a termine nelle aree operative. Alle organizzazioni sindacali e' stato poi illustrato il progetto di assetto industriale dell'Alitalia che si fonda sull'articolazione dell'attuale gruppo in due entita', rispettivamente focalizzate sulle attivita' di trasporto aereo (Az-fly) e sull'attivita' di servizi al trasporto aereo (Az-service). Ad Az-fly verrano attribuite attivita' che attualmente impiegano 11.700 unita', ad Azservice 9.000 unita'. Roma, 6 settembre 2004 |
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ALITALIA: ILLUSTRA IL PROGETTO INDUSTRIALE 2005-2008 |
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Roma, 8 settmbre 2004 - Il direttore delle Risorse Umane dell'Alitalia, Massimo Chieli ha incontrato il 6 settembre, nella sede del Centro Direzionale della Magliana, le nove sigle sindacali che rappresentano i lavoratori della compagnia per completare l'illustrazione del progetto industriale 2005-2008 e degli obiettivi strategici per il prossimo quadriennio. La Compagnia ha sottolineato come tale progetto preveda una prima fase di risanamento (2005-2006), con un ritorno al pareggio nel 2006, ed una seconda di rilancio (2007-2008). L'impatto delle azioni di risanamento al 2006 sara' di 830 milioni di euro per arrivare a 1.027 milioni di euro nel 2008. I principali indicatori della fase di risanamento, rispetto alle previsioni 2004, mostrano per il 2006: conseguimento del pareggio di bilancio, tko (tonnellate chilometro offerte) + 13%, load factor (coefficiente riempimento aerei passeggeri) +2,2 punti. Rispetto al consuntivo 2003 le revenues nel 2006 crescono del 13%. Nella seconda fase del progetto industriale di Alitalia (2007-2008), quella di rilancio, le azioni si concentrano su network, flotta, brand/prodotto, distribuzione e vendite. Lo sviluppo della flotta prevede l'ingresso di 7 nuovi aeromobili di lungo raggio per un totale di 34 nel 2008, e l'ingresso di 12 nuovi aerei di medio raggio per un totale di 162 sempre nel 2008 . I principali indicatori della fase di rilancio mostrano dal 2007 al 2008: tko +13%, load factor +1 punto percentuale, ed una stabile situazione di redditivita'. Sintetizzando i dati complessivi del progetto industriale di Alitalia, sia per la fase di risanamento, che di rilancio: ritorno al pareggio nel 2006; crescita dal 2005 al 2008 rispettivamente del 28% delle tko (tonnellate chilometro offerte), di 3,2 punti percentuali del load factor con ripristino di livelli di redditivita' allineati a quelli oggi riscontrabili nell'ambito dei principali vettori europei. Per quanto riguarda la riduzione del costo del lavoro, nel periodo 2005-2006, il progetto industriale stima risparmi per 315 milioni di euro con un efficientamento strutturale delle diverse aree per un totale di 5.000 unita', cosi' suddivise: Flight Operations 1.570 (450 piloti, 1.050 assistenti di volo, 70 personale di terra); Manutenzione 1.440; Ground Operations 900; Marketing/sales &Distributions 360, Corporate e Information Technology 610; Personale di terra Cargo 120. Questi dati prescindono dall'eventuale utilizzo di contratti a termine nelle aree operative. Alle organizzazioni sindacali e' stato poi illustrato il progetto di assetto industriale dell'Alitalia che si fonda sull'articolazione dell'attuale gruppo in due entita', rispettivamente focalizzate sulle attivita' di trasporto aereo (Az-fly) e sull'attivita' di servizi al trasporto aereo (Az-service). Ad Az-fly verrano attribuite attivita' che attualmente impiegano 11.700 unita', ad Azservice 9.000 unita'. Roma, 6 settembre 2004 |
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AIR FRANCE: TRAFFICO AGOSTO 2004 IMPORTANTE ATTIVITÀ TRASPORTO PASSEGGERI CTIVITÉ CON UN TRAFFICO IN AUMENTO DEL 6,6% E UN LOAD FACTOR A 81,7% (+0,1 PUNTI) |
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Roissy, Amstelveen 8 settembre 2004 - Attività trasporto passeggeri L'attività ha conservato un ritmo sostenuto durante il mese di agosto, con un traffico in progressione del 6,6% in linea con l’offerta (+6,5%). Il load factor é rimasto stabile a 81,7% (+0,1 punti). Durante il mese di agosto, il gruppo ha trasportato 5,7 milioni di passeggeri (+3,9%). Con un traffico in progressione del 7,7% per una capacità in aumento del 6,6%, la rete lungo raggio registra un buon load factor a 85,6% (+0,9 punti). Questo miglioramento si spiega in particolar modo grazie alla performance della rete America e Africa & Medio-oriente. Anceh sulla rete Caraibi & Oceano Indiano il load factor é migliorato durante il mese di agosto, aumentando di 2,6 punti a 83,8%. Sulla rete medio raggio europeo, (tra cui il mercato domestico Francia), il traffico aumenta del 2,5% in agosto per un’offerta in crescita del 6,2%. Le due compagnie continuano a registrare una buona performance: - Il traffico di Air France risulta essere in progressione del 7,1% per un’offerta in aumento del 7,3%. Il load factor registra quota 79,6%, quasi stabile rispetto all’anno scorso (-0,1 point). - Il traffico di Klm risulta essere in progressione del 5,9% per un’offerta in aumento del 5,0%. Il load factor cresce di 0,7 punti per raggiungere un alto livello pari a 85,7%. Attività cargo Anche l'attività merci del Gruppo ha registrato un certo dinamismo durante il mese di agosto, con un traffico in progressione del 6,8%, malgrado, comunque, un aumento della capacità pari a +8,2%. Il load factor registra una leggera flessione (-0,8 point) a 64,3%. - Per Air France, il traffico merci é cresciuto del 10,0% in linea con l’offerta. Il load factor é rimasto stabile a 58,4% . - Il traffico merci di Klm é cresciuto del 3,3% mentre la capacità é aumentata del 5,6% sopratutto a causa dell’introduzione di un terzo B747-400erf sulle rotte asiatiche. Il load factor si attesta a quota 73,0% (-1,6 punti). Statistiche Attività trasporto passeggeri (in milioni)
| | Agostot | | | | Cumulo aprile-agosto 2004 | | Totale gruppo | 2004 | 2003 | % | | 2004 | 2003 | % | Passeggeri trasportati (000) | 5 674 | 5460 | 3,9% | | 28762 | 26374 | 9,1% | Passeggero per km trasportato (Rpk) | 15 972 | 14976 | 6,6% | | 75346 | 66525 | 13,3% | Posto km offerto (Ask) | 19 553 | 18363 | 6,5% | | 94459 | 85722 | 10,2% | Load factor (%) | 81,7% | 81,6% | 0,1 | | 79,8% | 77,6% | 2,2 | | | | | | | | | Europa (inclusa la Francia) | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 3854 | 3774 | 2,1% | | 20399 | 19089 | 6,9% | Passeggero km trasportato (Pkt) | 3137 | 3060 | 2,5% | | 15929 | 14776 | 7,8% | Posto km offerto (Sko) | 4560 | 4293 | 6,2% | | 22690 | 20982 | 8,1% | Load factor (%) | 68,8% | 71,3% | -2,5 | | 70,2% | 70,4% | -0,2 | America (Nord e Sud) | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 725 | 689 | 5,2% | | 3417 | 3047 | 12,1% | Passeggero per km trasportato (Rpk) | 5279 | 5063 | 4,3% | | 24845 | 22423 | 10,8% | Posto km offerto (Ask) | 5937 | 5824 | 1,9% | | 28422 | 26464 | 7,4% | Load factor (%) | 88,9% | 86,9% | 2,0 | | 87,4% | 84,7% | 2,7 | Asia / Pacifico | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 365 | 303 | 20,5% | | 1731 | 1214 | 42,6% | Passeggero km trasportato (Rpk) | 3186 | 2661 | 19,8% | | 15277 | 10659 | 43,3% | Posto km offerto (Ask) | 3865 | 3120 | 23,9% | | 18826 | 14452 | 30,3% | Load factor (%) | 82,4% | 85,3% | -2,8 | | 81,1% | 73,8% | 7,4 | Africa-medio Oriente | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 422 | 385 | 9,7% | | 1871 | 1601 | 16,9% | Passeggero km trasportato (Rpk) | 2158 | 2003 | 7,8% | | 9571 | 8438 | 13,4% | Posto km offerto (Ask) | 2555 | 2429 | 5,1% | | 12212 | 11141 | 9,6% | Load factor (%) | 84,5% | 82,4% | 2,0 | | 78,4% | 75,7% | 2,6 | Caraibi - Oceano Indiano | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 308 | 309 | (0,5%) | | 1344 | 1422 | (5,5%) | Passeggero km trasportato (Rpk) | 2210 | 2190 | 0,9% | | 9726 | 10229 | (4,9%) | Posto km offerto (Ask) | 2637 | 2697 | (2,2%) | | 12310 | 12683 | (2,9%) | Load factor (%) | 83,8% | 81,2% | 2,6 | | 79,0% | 80,6% | -1,6 | Attività cargo (in milioni) | | Agosto | | | | Cumulo aprile-agosto 2004 | | Totale gruppo | 2004 | 2003 | % | | 2004 | 2003 | % | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 817 | 765 | 6,8% | | 4 305 | 3 874 | 11,1% | Tonnellata km offerta (Atk) | 1 271 | 1 175 | 8,2% | | 6 351 | 5 704 | 11,4% | Load factor (%) | 64,3% | 65,1% | -0,8 | | 67,8% | 67,9% | -0,1 | | | | | | | | | Europa (inclusa la Francia) | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 7 | 7 | 4,7% | | 42 | 38 | 9,7% | Tonnellata km offerta (Atk) | 41 | 36 | 14,7% | | 199 | 185 | 7,5% | Load factor (%) | 17,9% | 19,6% | -1,7 | | 21,1% | 20,7% | 0,4 | America (Nord e Sud) | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 282 | 268 | 5,2% | | 1 479 | 1 378 | 7,3% | Tonnellata km offerta (Atk) | 435 | 426 | 2,1% | | 2 181 | 2 078 | 5,0% | Load factor (%) | 64,8% | 62,9% | 1,9 | | 67,8% | 66,3% | 1,5 | Asie / Pacifico | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 408 | 377 | 8,2% | | 2 159 | 1 882 | 14,7% | Tonnellata km offerta (Atk) | 578 | 503 | 14,8% | | 2 911 | 2 442 | 19,2% | Load factor (%) | 70,5% | 74,8% | -4,3 | | 74,2% | 77,1% | -2,9 | Africa - Medio Oriente | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 79 | 72 | 10,2% | | 395 | 352 | 12,4% | Tonnellata km offerta (Atk) | 134 | 125 | 7,6% | | 639 | 581 | 9,8% | Load factor (%) | 58,9% | 57,5% | 1,4 | | 61,9% | 60,5% | 1,4 | Caraibi - Oceano Indiano | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 41 | 41 | (1,5%) | | 229 | 223 | 2,6% | Tonnellata km offerta (Atk) | 83 | 85 | (2,8%) | | 421 | 418 | 0,8% | Load factor (%) | 49,4% | 48,7% | 0,7 | | 54,5% | 53,5% | 1,0 | |
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AIR FRANCE: TRAFFICO AGOSTO 2004 IMPORTANTE ATTIVITÀ TRASPORTO PASSEGGERI CTIVITÉ CON UN TRAFFICO IN AUMENTO DEL 6,6% E UN LOAD FACTOR A 81,7% (+0,1 PUNTI) |
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Roissy, Amstelveen 8 settembre 2004 - Attività trasporto passeggeri L'attività ha conservato un ritmo sostenuto durante il mese di agosto, con un traffico in progressione del 6,6% in linea con l’offerta (+6,5%). Il load factor é rimasto stabile a 81,7% (+0,1 punti). Durante il mese di agosto, il gruppo ha trasportato 5,7 milioni di passeggeri (+3,9%). Con un traffico in progressione del 7,7% per una capacità in aumento del 6,6%, la rete lungo raggio registra un buon load factor a 85,6% (+0,9 punti). Questo miglioramento si spiega in particolar modo grazie alla performance della rete America e Africa & Medio-oriente. Anceh sulla rete Caraibi & Oceano Indiano il load factor é migliorato durante il mese di agosto, aumentando di 2,6 punti a 83,8%. Sulla rete medio raggio europeo, (tra cui il mercato domestico Francia), il traffico aumenta del 2,5% in agosto per un’offerta in crescita del 6,2%. Le due compagnie continuano a registrare una buona performance: - Il traffico di Air France risulta essere in progressione del 7,1% per un’offerta in aumento del 7,3%. Il load factor registra quota 79,6%, quasi stabile rispetto all’anno scorso (-0,1 point). - Il traffico di Klm risulta essere in progressione del 5,9% per un’offerta in aumento del 5,0%. Il load factor cresce di 0,7 punti per raggiungere un alto livello pari a 85,7%. Attività cargo Anche l'attività merci del Gruppo ha registrato un certo dinamismo durante il mese di agosto, con un traffico in progressione del 6,8%, malgrado, comunque, un aumento della capacità pari a +8,2%. Il load factor registra una leggera flessione (-0,8 point) a 64,3%. - Per Air France, il traffico merci é cresciuto del 10,0% in linea con l’offerta. Il load factor é rimasto stabile a 58,4% . - Il traffico merci di Klm é cresciuto del 3,3% mentre la capacità é aumentata del 5,6% sopratutto a causa dell’introduzione di un terzo B747-400erf sulle rotte asiatiche. Il load factor si attesta a quota 73,0% (-1,6 punti). Statistiche Attività trasporto passeggeri (in milioni)
| | Agostot | | | | Cumulo aprile-agosto 2004 | | Totale gruppo | 2004 | 2003 | % | | 2004 | 2003 | % | Passeggeri trasportati (000) | 5 674 | 5460 | 3,9% | | 28762 | 26374 | 9,1% | Passeggero per km trasportato (Rpk) | 15 972 | 14976 | 6,6% | | 75346 | 66525 | 13,3% | Posto km offerto (Ask) | 19 553 | 18363 | 6,5% | | 94459 | 85722 | 10,2% | Load factor (%) | 81,7% | 81,6% | 0,1 | | 79,8% | 77,6% | 2,2 | | | | | | | | | Europa (inclusa la Francia) | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 3854 | 3774 | 2,1% | | 20399 | 19089 | 6,9% | Passeggero km trasportato (Pkt) | 3137 | 3060 | 2,5% | | 15929 | 14776 | 7,8% | Posto km offerto (Sko) | 4560 | 4293 | 6,2% | | 22690 | 20982 | 8,1% | Load factor (%) | 68,8% | 71,3% | -2,5 | | 70,2% | 70,4% | -0,2 | America (Nord e Sud) | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 725 | 689 | 5,2% | | 3417 | 3047 | 12,1% | Passeggero per km trasportato (Rpk) | 5279 | 5063 | 4,3% | | 24845 | 22423 | 10,8% | Posto km offerto (Ask) | 5937 | 5824 | 1,9% | | 28422 | 26464 | 7,4% | Load factor (%) | 88,9% | 86,9% | 2,0 | | 87,4% | 84,7% | 2,7 | Asia / Pacifico | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 365 | 303 | 20,5% | | 1731 | 1214 | 42,6% | Passeggero km trasportato (Rpk) | 3186 | 2661 | 19,8% | | 15277 | 10659 | 43,3% | Posto km offerto (Ask) | 3865 | 3120 | 23,9% | | 18826 | 14452 | 30,3% | Load factor (%) | 82,4% | 85,3% | -2,8 | | 81,1% | 73,8% | 7,4 | Africa-medio Oriente | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 422 | 385 | 9,7% | | 1871 | 1601 | 16,9% | Passeggero km trasportato (Rpk) | 2158 | 2003 | 7,8% | | 9571 | 8438 | 13,4% | Posto km offerto (Ask) | 2555 | 2429 | 5,1% | | 12212 | 11141 | 9,6% | Load factor (%) | 84,5% | 82,4% | 2,0 | | 78,4% | 75,7% | 2,6 | Caraibi - Oceano Indiano | | | | | | | | Passeggeri trasportati (000) | 308 | 309 | (0,5%) | | 1344 | 1422 | (5,5%) | Passeggero km trasportato (Rpk) | 2210 | 2190 | 0,9% | | 9726 | 10229 | (4,9%) | Posto km offerto (Ask) | 2637 | 2697 | (2,2%) | | 12310 | 12683 | (2,9%) | Load factor (%) | 83,8% | 81,2% | 2,6 | | 79,0% | 80,6% | -1,6 | Attività cargo (in milioni) | | Agosto | | | | Cumulo aprile-agosto 2004 | | Totale gruppo | 2004 | 2003 | % | | 2004 | 2003 | % | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 817 | 765 | 6,8% | | 4 305 | 3 874 | 11,1% | Tonnellata km offerta (Atk) | 1 271 | 1 175 | 8,2% | | 6 351 | 5 704 | 11,4% | Load factor (%) | 64,3% | 65,1% | -0,8 | | 67,8% | 67,9% | -0,1 | | | | | | | | | Europa (inclusa la Francia) | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 7 | 7 | 4,7% | | 42 | 38 | 9,7% | Tonnellata km offerta (Atk) | 41 | 36 | 14,7% | | 199 | 185 | 7,5% | Load factor (%) | 17,9% | 19,6% | -1,7 | | 21,1% | 20,7% | 0,4 | America (Nord e Sud) | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 282 | 268 | 5,2% | | 1 479 | 1 378 | 7,3% | Tonnellata km offerta (Atk) | 435 | 426 | 2,1% | | 2 181 | 2 078 | 5,0% | Load factor (%) | 64,8% | 62,9% | 1,9 | | 67,8% | 66,3% | 1,5 | Asie / Pacifico | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 408 | 377 | 8,2% | | 2 159 | 1 882 | 14,7% | Tonnellata km offerta (Atk) | 578 | 503 | 14,8% | | 2 911 | 2 442 | 19,2% | Load factor (%) | 70,5% | 74,8% | -4,3 | | 74,2% | 77,1% | -2,9 | Africa - Medio Oriente | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 79 | 72 | 10,2% | | 395 | 352 | 12,4% | Tonnellata km offerta (Atk) | 134 | 125 | 7,6% | | 639 | 581 | 9,8% | Load factor (%) | 58,9% | 57,5% | 1,4 | | 61,9% | 60,5% | 1,4 | Caraibi - Oceano Indiano | | | | | | | | Tonnellata km trasportata (Rtk) | 41 | 41 | (1,5%) | | 229 | 223 | 2,6% | Tonnellata km offerta (Atk) | 83 | 85 | (2,8%) | | 421 | 418 | 0,8% | Load factor (%) | 49,4% | 48,7% | 0,7 | | 54,5% | 53,5% | 1,0 | |
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PUNTUALITA DEI VOLI AIR FRANCE PER IL MESE DI AGOSTO 2004 |
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Roma, 8 settembre 2004 - Dal 1° novembre 2000, Air France diffonde regolarmente i dati relativi alla puntualità dei suoi voli. Questa diffusione si effettua mensilmente, in occasione della pubblicazione dei risultati della Compagnia. Il criterio scelto si basa sulla percentuale dei voli partiti in orario o con un ritardo inferiore ai 15 minuti, indipendentemente dalla causa del ritardo, per la totalità degli scali del network Air France. Tale criterio é comunemente utilizzato dai professionisti del trasporto aereo per misurare le performance di puntualità delle compagnie aeree, in particolare in Europa. Puntualità Compagnia : in partenza, per il mese di agosto 2004 : 83,0 % ; risultato cumulato dall’inizio dell’anno: 82,8 %. Le percentuali delle quattro principali cause di ritardo per il mese di agosto 2004 sono: cause esterne alla Compagnia: 41 %, cause interne collegate alle operazioni di handling passeggeri: 19 %, cause interne collegate ad operazioni di handling dell’aeromobile ed imbarco bagagli: 24 %, ripercussioni di ritardi dovuti alle tre cause appena esposte: 16 %. |
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PUNTUALITA DEI VOLI AIR FRANCE PER IL MESE DI AGOSTO 2004 |
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Roma, 8 settembre 2004 - Dal 1° novembre 2000, Air France diffonde regolarmente i dati relativi alla puntualità dei suoi voli. Questa diffusione si effettua mensilmente, in occasione della pubblicazione dei risultati della Compagnia. Il criterio scelto si basa sulla percentuale dei voli partiti in orario o con un ritardo inferiore ai 15 minuti, indipendentemente dalla causa del ritardo, per la totalità degli scali del network Air France. Tale criterio é comunemente utilizzato dai professionisti del trasporto aereo per misurare le performance di puntualità delle compagnie aeree, in particolare in Europa. Puntualità Compagnia : in partenza, per il mese di agosto 2004 : 83,0 % ; risultato cumulato dall’inizio dell’anno: 82,8 %. Le percentuali delle quattro principali cause di ritardo per il mese di agosto 2004 sono: cause esterne alla Compagnia: 41 %, cause interne collegate alle operazioni di handling passeggeri: 19 %, cause interne collegate ad operazioni di handling dell’aeromobile ed imbarco bagagli: 24 %, ripercussioni di ritardi dovuti alle tre cause appena esposte: 16 %. |
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BASIQ AIR OPERERA’ CON IL NOME TRANSAVIA |
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Milano, 8 settembre 2004 - A partire dal 1 gennaio 2005, Basiq Air opererà con il nome Transavia: Transavia diventerà la compagnia aerea olandese con la più vasta scelta di destinazioni, un apprezzato servizio à la carte, nuovi prodotti e servizi, il tutto offerto ai prezzi più competitivi. Gli sviluppi del mercato, altamente concorrenziale, saranno monitorati molto attentamente. La scelta di Transavia come marchio unico significa scegliere un nome dalle grandi potenzialità. E’ seguendo questa strategia che Transavia e Basiq Air verranno unificate a partire dal 1 gennaio 2005. Onno van den Brink, Presidente e Ceo di Transavia, spiega: “Basiq Air era un concetto nuovo per Transavia, che ci ha permesso di offrire ai passeggeri voli a basso costo. Basiq Air è stato un successo, il mercato dei voli low cost è cresciuto fortemente e l’offerta di un livello base di servizio è stata accolta con favore anche dai passeggeri più esigenti. Crediamo che sia arrivato il momento di utilizzare l’esperienza acquisita con Basiq Air e di continuare con un brand importante e conosciuto come Transavia. In questo modo, Transavia avrà una posizione forte e chiara nell’attuale mercato del “low cost, low fare””. Transavia andrà ad offrire, oltre alle sue attuali 70 destinazioni charter, i voli Basiq Air: alle destinazioni mediterranee di Transavia si aggiungeranno, infatti, le 18 città europee servite da Basiq Air. A partire dal 1 gennaio 2005, le tariffe low cost di Basiq Air, così come la prenotazione interattiva dei voli e la comunicazione diretta con i passeggeri, assumeranno il nome Transavia. “Fino alla fine di dicembre 2004 sarà possibile utilizzare il sito Basiq Air per prenotare voli programmati fino a fine marzo 2005. Il nome Basiq Air verrà rimosso molto gradualmente, per non avere la minima ricaduta in termini di clientela. In dicembre, quando sarà possibile prenotare i voli del nuovo orario estivo, verranno anche lanciati i voli Basiq Air con il brand Transavia. Il sito www.Basiqair.com sarà comunque collegato al sito Transavia per tutto il tempo necessario” sostiene Onno van den Brink. “Negli ultimi mesi dell’anno verrà messa in atto una massiccia comunicazione affinché tutti i clienti siano informati del nuovo brand Transavia”. Van den Brink non teme la perdita dei clienti Basiq Air che prenotano i voli on-line. ”I passeggeri Basiq Air sono già abituati a volare con aeromobili e personale Transavia. Nel 2005, il sito www.Transavia.com offrirà numerose possibilità per aiutare i clienti a trovare la tariffa migliore per il loro volo. Questa è una risposta alle esigenze dei consumatori moderni, che prenotano i viaggi in modo indipendente. Inoltre manterremo rapporti di collaborazione con i nostri partner per trovare nuove forme di cooperazione ed assicurare i massimi vantaggi ai passeggeri.” L’integrazione è percepita positivamente dall’organizzazione di Transavia. “Per molti mesi abbiamo pensato ad un cambiamento di nome e la conclusione è stata che il brand Transavia è già nel cuore di tutti”. Come espressione del cambiamento verrà elaborato un nuovo logo e saranno create divise nuove per il personale di bordo. “Daremo un nuovo aspetto a Transavia, nel vero senso della parola”, assicura Van den Brink. Il presidente e Ceo prevede un periodo di transizione per Transavia, che diverrà, da fornitore di voli, fornitore di viaggi e servizi per viaggiatori. E’ in progetto, per esempio, di inserire un’offerta di alloggi, eventi, noleggio auto, assicurazioni ed altri servizi per rendere il viaggio più piacevole. “Faremo aumentare inoltre la fiducia dei clienti nel brand Transavia, in modo da diventare la scelta numero uno per ogni tipo di viaggio, sia per i voli charter, sia per i pacchetti di viaggio che per il semplice volo di un weekend”. |
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BASIQ AIR OPERERA’ CON IL NOME TRANSAVIA |
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Milano, 8 settembre 2004 - A partire dal 1 gennaio 2005, Basiq Air opererà con il nome Transavia: Transavia diventerà la compagnia aerea olandese con la più vasta scelta di destinazioni, un apprezzato servizio à la carte, nuovi prodotti e servizi, il tutto offerto ai prezzi più competitivi. Gli sviluppi del mercato, altamente concorrenziale, saranno monitorati molto attentamente. La scelta di Transavia come marchio unico significa scegliere un nome dalle grandi potenzialità. E’ seguendo questa strategia che Transavia e Basiq Air verranno unificate a partire dal 1 gennaio 2005. Onno van den Brink, Presidente e Ceo di Transavia, spiega: “Basiq Air era un concetto nuovo per Transavia, che ci ha permesso di offrire ai passeggeri voli a basso costo. Basiq Air è stato un successo, il mercato dei voli low cost è cresciuto fortemente e l’offerta di un livello base di servizio è stata accolta con favore anche dai passeggeri più esigenti. Crediamo che sia arrivato il momento di utilizzare l’esperienza acquisita con Basiq Air e di continuare con un brand importante e conosciuto come Transavia. In questo modo, Transavia avrà una posizione forte e chiara nell’attuale mercato del “low cost, low fare””. Transavia andrà ad offrire, oltre alle sue attuali 70 destinazioni charter, i voli Basiq Air: alle destinazioni mediterranee di Transavia si aggiungeranno, infatti, le 18 città europee servite da Basiq Air. A partire dal 1 gennaio 2005, le tariffe low cost di Basiq Air, così come la prenotazione interattiva dei voli e la comunicazione diretta con i passeggeri, assumeranno il nome Transavia. “Fino alla fine di dicembre 2004 sarà possibile utilizzare il sito Basiq Air per prenotare voli programmati fino a fine marzo 2005. Il nome Basiq Air verrà rimosso molto gradualmente, per non avere la minima ricaduta in termini di clientela. In dicembre, quando sarà possibile prenotare i voli del nuovo orario estivo, verranno anche lanciati i voli Basiq Air con il brand Transavia. Il sito www.Basiqair.com sarà comunque collegato al sito Transavia per tutto il tempo necessario” sostiene Onno van den Brink. “Negli ultimi mesi dell’anno verrà messa in atto una massiccia comunicazione affinché tutti i clienti siano informati del nuovo brand Transavia”. Van den Brink non teme la perdita dei clienti Basiq Air che prenotano i voli on-line. ”I passeggeri Basiq Air sono già abituati a volare con aeromobili e personale Transavia. Nel 2005, il sito www.Transavia.com offrirà numerose possibilità per aiutare i clienti a trovare la tariffa migliore per il loro volo. Questa è una risposta alle esigenze dei consumatori moderni, che prenotano i viaggi in modo indipendente. Inoltre manterremo rapporti di collaborazione con i nostri partner per trovare nuove forme di cooperazione ed assicurare i massimi vantaggi ai passeggeri.” L’integrazione è percepita positivamente dall’organizzazione di Transavia. “Per molti mesi abbiamo pensato ad un cambiamento di nome e la conclusione è stata che il brand Transavia è già nel cuore di tutti”. Come espressione del cambiamento verrà elaborato un nuovo logo e saranno create divise nuove per il personale di bordo. “Daremo un nuovo aspetto a Transavia, nel vero senso della parola”, assicura Van den Brink. Il presidente e Ceo prevede un periodo di transizione per Transavia, che diverrà, da fornitore di voli, fornitore di viaggi e servizi per viaggiatori. E’ in progetto, per esempio, di inserire un’offerta di alloggi, eventi, noleggio auto, assicurazioni ed altri servizi per rendere il viaggio più piacevole. “Faremo aumentare inoltre la fiducia dei clienti nel brand Transavia, in modo da diventare la scelta numero uno per ogni tipo di viaggio, sia per i voli charter, sia per i pacchetti di viaggio che per il semplice volo di un weekend”. |
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CAMPAGNA PER LA SICUREZZA DEL TRASPORTO AEREO: ENAC INTENSIFICA LE ISPEZIONI SAFA SU AEROMOBILI STRANIERI. 252 I CONTROLLI EFFETTUATI DALL’INIZIO DELL’ANNO. A BREVE LA “WHITE LIST” DELLE COMPAGNIE STRANIERE |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, ed il Direttore Generale, Com.te Silvano Manera, rendono noto che, come anticipato con il comunicato stampa del 19 maggio u.S., al fine di innalzare ulteriormente gli standard di sicurezza del trasporto aereo durante la stagione estiva ed in concomitanza con l’incremento dei flussi di traffico, sono stati intensificati i controlli di rampa sugli aeromobili stranieri in transito sul nostro territorio, secondo quanto previsto dal programma Safa - Safety assessment of foreign airlines programme. Dall’inizio dell’anno fino al 15 luglio u.S. Sono state effettuate in totale 252 ispezioni su 23 aeroporti, di cui 57 dal 30 giugno e ben 23 negli ultimi giorni. Nelle ispezioni sono impegnati 32 ispettori di volo dell’Enac. Tutti gli ispettori hanno conseguito la qualificazione europea dopo aver frequentato appositi corsi di formazione e prove pratiche sul campo. Secondo quanto previsto dal programma Safa, in ciascuno dei 41 Stati aderenti all’Ecac, European Civil Aviation Conference, possono essere effettuati controlli sugli aeromobili stranieri, anche dei Paesi non appartenenti a tale organizzazione. Le ispezioni riguardano le certificazioni e documentazioni di bordo, la disposizione del carico, la presenza e l’efficienza degli equipaggiamenti di navigazione e di emergenza, le condizioni della cabina passeggeri e l’assenza di difetti visibili nelle strutture esterne dell’aeromobile. Particolare attenzione è rivolta ai voli charter verso le località turistiche. La campagna ispettiva proseguirà per tutto il 2004 sulla base di un programma a cadenza mensile presso tutti gli aeroporti che ospitano voli con aerei stranieri. Il Presidente Riggio comunica, inoltre, che a breve verrà resa nota e pubblicata sul sito internet dell’Enac, www.Enac-italia.it, la cosiddetta “White List”, ossia l’elenco dei vettori aerei, utilizzati a noleggio dalle compagnie italiane, che sono stati sottoposti ed hanno superato controlli di livello europeo. Gli operatori aerei nazionali, infatti, si sono impegnati ad utilizzare esclusivamente vettori inseriti in questo elenco nei casi di noleggio di aeromobile e di equipaggi stranieri. Dai primi di agosto, inoltre, sarà possibile contattare telefonicamente l’Enac per avere informazioni dirette sulle compagnie estere con aeromobili operanti sugli aeroporti nazionali e sulle relative caratteristiche tecniche. |
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CAMPAGNA PER LA SICUREZZA DEL TRASPORTO AEREO: ENAC INTENSIFICA LE ISPEZIONI SAFA SU AEROMOBILI STRANIERI. 252 I CONTROLLI EFFETTUATI DALL’INIZIO DELL’ANNO. A BREVE LA “WHITE LIST” DELLE COMPAGNIE STRANIERE |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, ed il Direttore Generale, Com.te Silvano Manera, rendono noto che, come anticipato con il comunicato stampa del 19 maggio u.S., al fine di innalzare ulteriormente gli standard di sicurezza del trasporto aereo durante la stagione estiva ed in concomitanza con l’incremento dei flussi di traffico, sono stati intensificati i controlli di rampa sugli aeromobili stranieri in transito sul nostro territorio, secondo quanto previsto dal programma Safa - Safety assessment of foreign airlines programme. Dall’inizio dell’anno fino al 15 luglio u.S. Sono state effettuate in totale 252 ispezioni su 23 aeroporti, di cui 57 dal 30 giugno e ben 23 negli ultimi giorni. Nelle ispezioni sono impegnati 32 ispettori di volo dell’Enac. Tutti gli ispettori hanno conseguito la qualificazione europea dopo aver frequentato appositi corsi di formazione e prove pratiche sul campo. Secondo quanto previsto dal programma Safa, in ciascuno dei 41 Stati aderenti all’Ecac, European Civil Aviation Conference, possono essere effettuati controlli sugli aeromobili stranieri, anche dei Paesi non appartenenti a tale organizzazione. Le ispezioni riguardano le certificazioni e documentazioni di bordo, la disposizione del carico, la presenza e l’efficienza degli equipaggiamenti di navigazione e di emergenza, le condizioni della cabina passeggeri e l’assenza di difetti visibili nelle strutture esterne dell’aeromobile. Particolare attenzione è rivolta ai voli charter verso le località turistiche. La campagna ispettiva proseguirà per tutto il 2004 sulla base di un programma a cadenza mensile presso tutti gli aeroporti che ospitano voli con aerei stranieri. Il Presidente Riggio comunica, inoltre, che a breve verrà resa nota e pubblicata sul sito internet dell’Enac, www.Enac-italia.it, la cosiddetta “White List”, ossia l’elenco dei vettori aerei, utilizzati a noleggio dalle compagnie italiane, che sono stati sottoposti ed hanno superato controlli di livello europeo. Gli operatori aerei nazionali, infatti, si sono impegnati ad utilizzare esclusivamente vettori inseriti in questo elenco nei casi di noleggio di aeromobile e di equipaggi stranieri. Dai primi di agosto, inoltre, sarà possibile contattare telefonicamente l’Enac per avere informazioni dirette sulle compagnie estere con aeromobili operanti sugli aeroporti nazionali e sulle relative caratteristiche tecniche. |
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107MILA PASSEGGERI IN DUE MESI... - NUOVE DIMENSIONI VOLO |
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Rimini, 8 settembre 2004 - Oltre centosettemila passeggeri (107.182) in due mesi (2.233 i movimenti-aeromobile). E’ questo il bilancio dell’attività svolta dall’Aeroporto Internazionale “Federico Fellini” nel periodo compreso tra il 3 maggio e il 4 luglio di quest’anno. Periodo che ha visto la chiusura del “Guglielmo Marconi” di Bologna – per lavori di allungamento alla pista – e la conseguente “acquisizione” di vettori da parte dello scalo riminese. Sul “Federico Fellini” hanno volato alcune tra le più importanti compagnie di linea e charter d’Europa: Alitalia, Air France, Lufthansa (compresa la controllata Air Dolomiti), easyJet, Blue Panorama, Eurofly, Livingston (a questo proposito vanno segnalati gli attestati di ringraziamento per la professionalità dimostrata da tutto il personale Aeradria inoltrati dalle compagnie aeree a conclusione del periodo di “trasferimento” dei rispettivi aeromobili). Di tutto rispetto anche il movimento merci, pari ad oltre 10mila chilogrammi (10.880). La chiusura del “Marconi” di Bologna nei mesi di maggio e giugno ha altresì innescato un processo di miglioramento e riqualificazione di alcuni servizi aeroportuali. A beneficio della clientela del “Federico Fellini” rimarranno la biglietteria aggiuntiva utilizzata da Air France, l’ampliamento dell’area arrivi (circa 200 metri quadri), l’ampliamento dell’area partenze (circa 300 metri quadrati), 6 nuove toilettes e la saletta Vip collocata al piano terra (zona check-in). Da sottolineare pure i dati del traffico riferito al mese di giugno 2004 (relativo ai soli collegamenti riminesi) che ha fatto registrare ben 34.935 passeggeri (745 i movimenti-aeromobile, +18,8% rispetto all’anno precedente) con un incremento sul 2003 del 14%. Nel periodo 1 gennaio-30 giugno 2004 il traffico complessivo registrato dal “Federico Fellini” (sempre relativo ai soli voli riminesi) è stato invece di 99.298 passeggeri (2.874 i movimenti-aeromobile, +18,3% sul 2003) con un incremento rispetto al 2003 del 20,9%. Qualche nota a parte meritano i collegamenti giornalieri (3 dal lunedì al venerdì, 2 al sabato, 2 la domenica) su Roma Fiumicino operati dal vettore regionale austriaco Air Alps. Dalla ripresa del volo – lo scorso 12 gennaio – sono stati trasportati 15mila 842 passeggeri (l’aeromobile utilizzato è un Dornier 328 da 31 posti). Nel mese di giugno Air Alps ha portato a 4 i collegamenti dal lunedì al venerdì, sostituendosi ad Alitalia che nello stesso periodo aveva trasferito i propri voli da Bologna a Rimini per la chiusura, causa lavori, del “Marconi”. |
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107MILA PASSEGGERI IN DUE MESI... - NUOVE DIMENSIONI VOLO |
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Rimini, 8 settembre 2004 - Oltre centosettemila passeggeri (107.182) in due mesi (2.233 i movimenti-aeromobile). E’ questo il bilancio dell’attività svolta dall’Aeroporto Internazionale “Federico Fellini” nel periodo compreso tra il 3 maggio e il 4 luglio di quest’anno. Periodo che ha visto la chiusura del “Guglielmo Marconi” di Bologna – per lavori di allungamento alla pista – e la conseguente “acquisizione” di vettori da parte dello scalo riminese. Sul “Federico Fellini” hanno volato alcune tra le più importanti compagnie di linea e charter d’Europa: Alitalia, Air France, Lufthansa (compresa la controllata Air Dolomiti), easyJet, Blue Panorama, Eurofly, Livingston (a questo proposito vanno segnalati gli attestati di ringraziamento per la professionalità dimostrata da tutto il personale Aeradria inoltrati dalle compagnie aeree a conclusione del periodo di “trasferimento” dei rispettivi aeromobili). Di tutto rispetto anche il movimento merci, pari ad oltre 10mila chilogrammi (10.880). La chiusura del “Marconi” di Bologna nei mesi di maggio e giugno ha altresì innescato un processo di miglioramento e riqualificazione di alcuni servizi aeroportuali. A beneficio della clientela del “Federico Fellini” rimarranno la biglietteria aggiuntiva utilizzata da Air France, l’ampliamento dell’area arrivi (circa 200 metri quadri), l’ampliamento dell’area partenze (circa 300 metri quadrati), 6 nuove toilettes e la saletta Vip collocata al piano terra (zona check-in). Da sottolineare pure i dati del traffico riferito al mese di giugno 2004 (relativo ai soli collegamenti riminesi) che ha fatto registrare ben 34.935 passeggeri (745 i movimenti-aeromobile, +18,8% rispetto all’anno precedente) con un incremento sul 2003 del 14%. Nel periodo 1 gennaio-30 giugno 2004 il traffico complessivo registrato dal “Federico Fellini” (sempre relativo ai soli voli riminesi) è stato invece di 99.298 passeggeri (2.874 i movimenti-aeromobile, +18,3% sul 2003) con un incremento rispetto al 2003 del 20,9%. Qualche nota a parte meritano i collegamenti giornalieri (3 dal lunedì al venerdì, 2 al sabato, 2 la domenica) su Roma Fiumicino operati dal vettore regionale austriaco Air Alps. Dalla ripresa del volo – lo scorso 12 gennaio – sono stati trasportati 15mila 842 passeggeri (l’aeromobile utilizzato è un Dornier 328 da 31 posti). Nel mese di giugno Air Alps ha portato a 4 i collegamenti dal lunedì al venerdì, sostituendosi ad Alitalia che nello stesso periodo aveva trasferito i propri voli da Bologna a Rimini per la chiusura, causa lavori, del “Marconi”. |
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IL CDA DI SAVE COMPLETA L’ITER PER LA QUOTAZIONE IN BORSA |
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Venezia 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Save, società di gestione dell’aeroporto di Venezia, ha completato nella seduta odierna la serie di delibere riguardanti la prima fase dell’iter relativo alla quotazione in Borsa della Società. Nel corso delle ultime due riunioni il Cda ha confermato il progetto di quotazione in Borsa di Save con l’obiettivo di arrivare al listing nel secondo semestre del 2004, ritenendo che pur in un mercato selettivo come l’attuale, l’equity story di Save, sia in assoluto, sia in riferimento al settore di appartenenza, possa suscitare l’interesse dei più qualificati investitori istituzionali italiani ed esteri. Ciò considerato, il Cda ha pertanto deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea dei Soci: la presentazione della domanda di ammissione alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario delle azioni della Società; v la presentazione della domanda alla Consob di nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta pubblica ed alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario; un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione finalizzato alla quotazione ; la bozza dello Statuto modificato per adeguarne le disposizioni alla disciplina sulle società quotate. L’assemblea dei Soci si riunirà il 3 agosto in prima convocazione ed il 4 agosto in seconda convocazione per l’approvazione di quanto sopra citato. A quel punto l’iter di quotazione proseguirà con le previste procedure autorizzative di Borsa Italiana e Consob. |
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IL CDA DI SAVE COMPLETA L’ITER PER LA QUOTAZIONE IN BORSA |
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Venezia 8 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Save, società di gestione dell’aeroporto di Venezia, ha completato nella seduta odierna la serie di delibere riguardanti la prima fase dell’iter relativo alla quotazione in Borsa della Società. Nel corso delle ultime due riunioni il Cda ha confermato il progetto di quotazione in Borsa di Save con l’obiettivo di arrivare al listing nel secondo semestre del 2004, ritenendo che pur in un mercato selettivo come l’attuale, l’equity story di Save, sia in assoluto, sia in riferimento al settore di appartenenza, possa suscitare l’interesse dei più qualificati investitori istituzionali italiani ed esteri. Ciò considerato, il Cda ha pertanto deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea dei Soci: la presentazione della domanda di ammissione alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario delle azioni della Società; v la presentazione della domanda alla Consob di nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta pubblica ed alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario; un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione finalizzato alla quotazione ; la bozza dello Statuto modificato per adeguarne le disposizioni alla disciplina sulle società quotate. L’assemblea dei Soci si riunirà il 3 agosto in prima convocazione ed il 4 agosto in seconda convocazione per l’approvazione di quanto sopra citato. A quel punto l’iter di quotazione proseguirà con le previste procedure autorizzative di Borsa Italiana e Consob. |
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ISTITUITO IL CONSIGLIO ECONOMICO E SOCIALE PER LE POLITICHE AMBIENTALI |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha istituito, con il decreto ministeriale del 4 agosto 2004, il Consiglio Economico e Sociale per le Politiche Ambientali (Cespa). Questi i principali obiettivi del Cespa. Ottimizzare l’efficacia delle strategie e dei provvedimenti in campo ambientale sul piano economico, sociale produttivo ed occupazionale; aumentare la competitività delle nostre aziende anche attraverso una rivisitata politica di aiuti alle imprese basati sull’incentivazione della eco-efficienza; favorire l’armonizzazione tra le articolate competenze delle istituzioni; contribuire alla diffusione della cultura dello "Sviluppo Sostenibile". Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/cespa/index.html |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha istituito, con il decreto ministeriale del 4 agosto 2004, il Consiglio Economico e Sociale per le Politiche Ambientali (Cespa). Questi i principali obiettivi del Cespa. Ottimizzare l’efficacia delle strategie e dei provvedimenti in campo ambientale sul piano economico, sociale produttivo ed occupazionale; aumentare la competitività delle nostre aziende anche attraverso una rivisitata politica di aiuti alle imprese basati sull’incentivazione della eco-efficienza; favorire l’armonizzazione tra le articolate competenze delle istituzioni; contribuire alla diffusione della cultura dello "Sviluppo Sostenibile". Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/cespa/index.html |
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DIFFICILE TROVARE LAVORO SENZA CONOSCERE LA LINGUA INGLESE LA CONOSCENZA DELLE LINGUE STRANIERE AUMENTA LE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA |
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Milano, 8 Settembre 2004 - “Fluente inglese scritto e parlato”, “E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese a livello business”, “Preferibilmente madrelingua”. Frasi come queste fanno sempre più spesso parte del mondo del recruitment. Per posizioni professionali di spicco, l’ottima conoscenza della lingua inglese è diventata indispensabile. A tutti coloro che non sono in grado rispondere con un sicuro “si” alla domanda “Parli inglese?” verranno escluse molte posizioni professionali. Questa è ormai opinione comune tra coloro che cercano un nuovo lavoro secondo la recente indagine condotta da Stepstone, leader europeo nel mercato del recruiting online, che ha coinvolto oltre 3.512 candidati in sette paesi europei. Quasi i due terzi degli intervistati credono che non sia più possibile trovare un nuovo lavoro senza conoscere la lingua inglese. Circa il 28% degli intervistati pensa che trovare un nuovo lavoro sembra essere diventato abbastanza difficile senza avere almeno una conoscenza di base della lingua inglese. I tedeschi, in particolare, enfatizzano l’importanza della conoscenza della lingua inglese: il 72% infatti crede che l’ottima conoscenza della lingua inglese sia fondamentale per trovare un nuovo impiego e che più sono le lingua di cui si è a conoscenza, maggiori sono le possibilità di trovare un lavoro. Molto vicini a queste posizioni sono olandesi, svedesi, belgi e norvegesi che, rispettivamente con il 66%, 62%, 58% e 58%, sono convinti che la conoscenza della lingua inglese sia diventata indispensabile. In Italia e Danimarca, invece, l’inglese sembra non essere così fondamentale: solo il 48% degli italiani e il 46% dei danesi credono che la conoscenza di questa lingua sia essenziale. Solo il 4% dei tedeschi intervistati crede che non sia difficoltoso trovare un nuovo lavoro senza conoscere l’inglese. I candidati di altri paesi europei sembrano essere più sicuri di questo: il 20% dei norvegesi e il 15% degli italiani crede che non conoscere la lingua inglese non sia un ostacolo nella ricerca di un nuovo impiego. “Non ci sono dubbi sul fatto che la lingua inglese sia diventata in assoluto la lingua commerciale per eccellenza. Oggi le aziende sono orientate molto meno verso il mercato nazionale rispetto a qualche anno fa.Ecco perché oggi è così importante parlare almeno una lingua straniera e per molti significa conoscere l’inglese” – ha affermato Ralf Baumann commentando il risultati dell’indagine. L’indagine è stata condotta nel mese di marzo sui siti Stepstone in tutta Europa ed ha interessato 3.512 candidati in Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia, Italia, Belgio e Olanda. Per ulteriori informazioni in merito alla ricerca è possibile visitare il sito: http://www.Stepstone.de/ueberuns/default.cfm?link=english |
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DIFFICILE TROVARE LAVORO SENZA CONOSCERE LA LINGUA INGLESE LA CONOSCENZA DELLE LINGUE STRANIERE AUMENTA LE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA |
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Milano, 8 Settembre 2004 - “Fluente inglese scritto e parlato”, “E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese a livello business”, “Preferibilmente madrelingua”. Frasi come queste fanno sempre più spesso parte del mondo del recruitment. Per posizioni professionali di spicco, l’ottima conoscenza della lingua inglese è diventata indispensabile. A tutti coloro che non sono in grado rispondere con un sicuro “si” alla domanda “Parli inglese?” verranno escluse molte posizioni professionali. Questa è ormai opinione comune tra coloro che cercano un nuovo lavoro secondo la recente indagine condotta da Stepstone, leader europeo nel mercato del recruiting online, che ha coinvolto oltre 3.512 candidati in sette paesi europei. Quasi i due terzi degli intervistati credono che non sia più possibile trovare un nuovo lavoro senza conoscere la lingua inglese. Circa il 28% degli intervistati pensa che trovare un nuovo lavoro sembra essere diventato abbastanza difficile senza avere almeno una conoscenza di base della lingua inglese. I tedeschi, in particolare, enfatizzano l’importanza della conoscenza della lingua inglese: il 72% infatti crede che l’ottima conoscenza della lingua inglese sia fondamentale per trovare un nuovo impiego e che più sono le lingua di cui si è a conoscenza, maggiori sono le possibilità di trovare un lavoro. Molto vicini a queste posizioni sono olandesi, svedesi, belgi e norvegesi che, rispettivamente con il 66%, 62%, 58% e 58%, sono convinti che la conoscenza della lingua inglese sia diventata indispensabile. In Italia e Danimarca, invece, l’inglese sembra non essere così fondamentale: solo il 48% degli italiani e il 46% dei danesi credono che la conoscenza di questa lingua sia essenziale. Solo il 4% dei tedeschi intervistati crede che non sia difficoltoso trovare un nuovo lavoro senza conoscere l’inglese. I candidati di altri paesi europei sembrano essere più sicuri di questo: il 20% dei norvegesi e il 15% degli italiani crede che non conoscere la lingua inglese non sia un ostacolo nella ricerca di un nuovo impiego. “Non ci sono dubbi sul fatto che la lingua inglese sia diventata in assoluto la lingua commerciale per eccellenza. Oggi le aziende sono orientate molto meno verso il mercato nazionale rispetto a qualche anno fa.Ecco perché oggi è così importante parlare almeno una lingua straniera e per molti significa conoscere l’inglese” – ha affermato Ralf Baumann commentando il risultati dell’indagine. L’indagine è stata condotta nel mese di marzo sui siti Stepstone in tutta Europa ed ha interessato 3.512 candidati in Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia, Italia, Belgio e Olanda. Per ulteriori informazioni in merito alla ricerca è possibile visitare il sito: http://www.Stepstone.de/ueberuns/default.cfm?link=english |
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ASSUNZIONI DIRIGENTI SCOLASTICI |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca assume millecinquecento dirigenti scolastici subito e avvia le procedure per il reclutamento di ulteriori millecinquecento unità. L'autorizzazione è contenuta nel Dpr 3 luglio 2004 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 2 settembre 2004. L'assunzione dei primi millecinquecento nuovi dirigenti è riservata ai presidi incaricati ed è destinata a coprire il 50 per cento dei posti vacanti disponibili per il triennio 2003/2006. Per gli ulteriori millecinquecento dirigenti unità saranno avviate le prescritte procedure concorsuali. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/assunzioni_dirigenti_scolastici/index.html |
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ASSUNZIONI DIRIGENTI SCOLASTICI |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca assume millecinquecento dirigenti scolastici subito e avvia le procedure per il reclutamento di ulteriori millecinquecento unità. L'autorizzazione è contenuta nel Dpr 3 luglio 2004 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 2 settembre 2004. L'assunzione dei primi millecinquecento nuovi dirigenti è riservata ai presidi incaricati ed è destinata a coprire il 50 per cento dei posti vacanti disponibili per il triennio 2003/2006. Per gli ulteriori millecinquecento dirigenti unità saranno avviate le prescritte procedure concorsuali. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/assunzioni_dirigenti_scolastici/index.html |
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CON L'ACCESSO IN TEMPO REALE AI DATI PREVISIONALI, IL CCR PROGREDISCE NELLO SVILUPPO DEL SISTEMA DI ALLERTA DELLE INONDAZIONI |
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Bruxelles, 8 settembre 2004 - Grazie alla firma di un accordo di cooperazione, il Ccr (Centro comune di ricerca) della Commissione europea avrà accesso alle previsioni meteorologiche dell'Ecmwf (European centre for medium range weather forecasts) e potrà usarne i dati per sviluppare il suo sistema di allerta precoce delle inondazioni. Ogni anno, circa 100 europei muoiono a causa delle inondazioni. Tra il 1998 e il 2002, 100 inondazioni di grande portata sono state all'origine del 43% di tutte le catastrofi europee, hanno causato la morte di 700 persone, hanno lasciato 500.000 senzatetto e hanno provocato almeno 25 miliardi di euro di perdite di beni assicurati. Il nuovo sistema Efas (European Flood Alert System) permetterà di lanciare l'allarme fino a dieci giorni prima dell'inondazione, grazie al 'sistema di previsione globale' dell'Ecmwf, che due volte al giorno fornisce 50 differenti scenari previsionali a 10 giorni e che verrà usato per simulare inondazioni fluviali. Le autorità responsabili saranno così in grado di dare l'allarme alle persone potenzialmente in pericolo e di fare in modo che siano pronte le procedure e i sistemi per la gestione della crisi. Dopo le inondazioni dell'Elba e del Danubio dell'agosto 2002, la Commissione europea e il Parlamento europeo hanno aumentato il sostegno allo sviluppo del sistema di allerta delle inondazioni che il Ccr stava già sviluppando dal 2000. Infolink: http://natural-hazards.Jrc.it/floods/ |
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CON L'ACCESSO IN TEMPO REALE AI DATI PREVISIONALI, IL CCR PROGREDISCE NELLO SVILUPPO DEL SISTEMA DI ALLERTA DELLE INONDAZIONI |
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Bruxelles, 8 settembre 2004 - Grazie alla firma di un accordo di cooperazione, il Ccr (Centro comune di ricerca) della Commissione europea avrà accesso alle previsioni meteorologiche dell'Ecmwf (European centre for medium range weather forecasts) e potrà usarne i dati per sviluppare il suo sistema di allerta precoce delle inondazioni. Ogni anno, circa 100 europei muoiono a causa delle inondazioni. Tra il 1998 e il 2002, 100 inondazioni di grande portata sono state all'origine del 43% di tutte le catastrofi europee, hanno causato la morte di 700 persone, hanno lasciato 500.000 senzatetto e hanno provocato almeno 25 miliardi di euro di perdite di beni assicurati. Il nuovo sistema Efas (European Flood Alert System) permetterà di lanciare l'allarme fino a dieci giorni prima dell'inondazione, grazie al 'sistema di previsione globale' dell'Ecmwf, che due volte al giorno fornisce 50 differenti scenari previsionali a 10 giorni e che verrà usato per simulare inondazioni fluviali. Le autorità responsabili saranno così in grado di dare l'allarme alle persone potenzialmente in pericolo e di fare in modo che siano pronte le procedure e i sistemi per la gestione della crisi. Dopo le inondazioni dell'Elba e del Danubio dell'agosto 2002, la Commissione europea e il Parlamento europeo hanno aumentato il sostegno allo sviluppo del sistema di allerta delle inondazioni che il Ccr stava già sviluppando dal 2000. Infolink: http://natural-hazards.Jrc.it/floods/ |
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UN NUOVO PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE SUL RISPARMIO ENERGETICO PER LE SCUOLE MEDIE INFERIORI |
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Milano, 8 settembre 2004 - Si è tenuta Ieri mattina a Milano una conferenza stampa di presentazione del “Programma di educazione ambientale sul risparmio energetico per le scuole medie inferiori” realizzato dagli Amici della Terra e da Ikea col patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. I black out elettrici del 2003 hanno riproposto con evidenza anche nel nostro Paese la centralità della questione energetica e la necessità di diffondere una cultura di attenzione e sensibilità su questi temi, in tutte le fasce della popolazione e fin dalla scuola dell’obbligo. In tale disegno si inserisce questo nuovo strumento, un programma didattico finalizzato all’ informazione e alla sensibilizzazione ambientale e che troverà una prima applicazione in alcuni istituti della province di Milano, Firenze e Bologna. Obiettivo prefissato per il prossimo anno scolastico è quello di estendere l’iniziativa ad altre province. Caratteristica del programma è la completezza della trattazione e la particolare attenzione dedicata agli impatti ambientali della produzione e dell’uso dell’energia e alla correttezza dei comportamenti individuali. Il percorso, messo a punto tenendo conto dei programmi scolastici oggi vigenti, è particolarmente innovativo e si sviluppa attraverso tre particolari strumenti operativi: un opuscolo informativo rivolto agli alunni, ; un set di schede informative di approfondimento rivolte agli insegnanti ; un Cd-rom di supporto con cui calcolare i propri consumi energetici. L’intero kit è stato realizzato con carta riciclata, utilizzando i cataloghi Ikea restituiti dai clienti nell’ottobre 2003, azione che rientra nella politica di “allungare la vita delle cose”. La filosofia dell’azienda è evidente nelle scelte gestionali e commerciali perseguite: promuove infatti una politica di riduzione degli sprechi e offre ai propri clienti prodotti eco-sostenibili, primo fra tutti in termini di numero di pezzi venduti la lampadina a basso consumo energetico. Sempre in collaborazione con Amici della Terra, da qualche anno Ikea sostiene una campagna di recupero e ripiantumazione degli alberi di Natale riconsegnati, dopo le feste, presso i propri punti vendita. La speranza dei promotori è quella di riuscire a diffondere tra i più giovani una cultura dell’energia attraverso una documentazione completa e accattivante, che unisce l’esperienza e le competenze di un’associazione ambientalista con la filosofia di un’azienda attenta e sensibile ai temi ambientali. |
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UN NUOVO PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE SUL RISPARMIO ENERGETICO PER LE SCUOLE MEDIE INFERIORI |
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Milano, 8 settembre 2004 - Si è tenuta Ieri mattina a Milano una conferenza stampa di presentazione del “Programma di educazione ambientale sul risparmio energetico per le scuole medie inferiori” realizzato dagli Amici della Terra e da Ikea col patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. I black out elettrici del 2003 hanno riproposto con evidenza anche nel nostro Paese la centralità della questione energetica e la necessità di diffondere una cultura di attenzione e sensibilità su questi temi, in tutte le fasce della popolazione e fin dalla scuola dell’obbligo. In tale disegno si inserisce questo nuovo strumento, un programma didattico finalizzato all’ informazione e alla sensibilizzazione ambientale e che troverà una prima applicazione in alcuni istituti della province di Milano, Firenze e Bologna. Obiettivo prefissato per il prossimo anno scolastico è quello di estendere l’iniziativa ad altre province. Caratteristica del programma è la completezza della trattazione e la particolare attenzione dedicata agli impatti ambientali della produzione e dell’uso dell’energia e alla correttezza dei comportamenti individuali. Il percorso, messo a punto tenendo conto dei programmi scolastici oggi vigenti, è particolarmente innovativo e si sviluppa attraverso tre particolari strumenti operativi: un opuscolo informativo rivolto agli alunni, ; un set di schede informative di approfondimento rivolte agli insegnanti ; un Cd-rom di supporto con cui calcolare i propri consumi energetici. L’intero kit è stato realizzato con carta riciclata, utilizzando i cataloghi Ikea restituiti dai clienti nell’ottobre 2003, azione che rientra nella politica di “allungare la vita delle cose”. La filosofia dell’azienda è evidente nelle scelte gestionali e commerciali perseguite: promuove infatti una politica di riduzione degli sprechi e offre ai propri clienti prodotti eco-sostenibili, primo fra tutti in termini di numero di pezzi venduti la lampadina a basso consumo energetico. Sempre in collaborazione con Amici della Terra, da qualche anno Ikea sostiene una campagna di recupero e ripiantumazione degli alberi di Natale riconsegnati, dopo le feste, presso i propri punti vendita. La speranza dei promotori è quella di riuscire a diffondere tra i più giovani una cultura dell’energia attraverso una documentazione completa e accattivante, che unisce l’esperienza e le competenze di un’associazione ambientalista con la filosofia di un’azienda attenta e sensibile ai temi ambientali. |
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CODACONS: SI RITORNA A SCUOLA, MA QUALE? IL 75% DEGLI EDIFICI SCOLASTICI NON SONO COMPLETAMENTE SICURI OGNI ANNO PIU' DI 90.000 INFORTUNI AGLI STUDENTI |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il 75% degli edifici scolastici riservati ai bambini e agli studenti in genere (scuole, asili nido e scuole materne) non sono completamente sicuri. Lo stato di sicurezza e agibilità degli istituti scolastici italiani è tale da rappresentare un potenziale rischio per la salute dei bambini. Strutture fatiscenti, sia pubbliche che private, che andrebbero chiuse e che, comunque, non danno garanzie di una sicurezza totale ed ideale. Gli incidenti scolastici sono in aumento e ormai hanno superato la soglia di 90.000 infortuni all'anno. Il 57% degli edifici scolastici non ha il certificato di agibilità statica dell'immobile. Il 57% non ha il certificato di agibilità igienico sanitaria. Il 73% degli edifici scolastici non possiede il certificato prevenzione incendi. Dati sconcertanti. A fronte di questa allarmante situazione, il Codacons invita i genitori a tutelare autonomamente i propri figli, sostituendosi a chi dovrebbe effettuare i controlli e far rispettare le normative vigenti. Le mamma e i papà potranno comunicare tutte le carenze alle sedi del Codacons che provvederà a inoltrare la segnalazione alle competenti autorità. Ecco l'elenco delle 10 cose che i genitori possono più facilmente controllare: Mancanza del piano delle emergenze, delle squadre e del responsabile, di un sistema organizzato delle vie di fuga. Spesso non sono assegnati i vari compiti o non vengono effettuate almeno due prove d'evacuazione nell'arco dell'anno scolastico. Segnaletica carente o inefficace; ad esempio non è esposta la planimetria con l'indicazione delle vie di fuga e dei presidi antincendio. Non sono esposte tutte le norme di comportamento da adottare in caso d'emergenza. Gli alunni non conoscono il segnale (allarme o squilli di campanella) che identifica le varie emergenze. Idranti ed estintori irraggiungibili, perché ostruiti da cataste di materiale in deposito (scaffalature piene di carte, tavoli, fotocopiatrici, ecc.), o inseriti fra scaffali o in rientranze senza che il cartello segnalatore sia sporgente e quindi visibile. Estintori non controllati ogni sei mesi. Porte e finestre. Uscite di emergenza con i maniglioni antipanico legati con o corde. Oppure porte che si aprono in senso contrario a quello della via di fuga; Finestre che si aprono verso l'interno; Scale. Corridoi, scale e passaggi in genere, troppo stretti, larghi meno di 120 cm; Scale non munite di striscia abrasiva anti scivolo o mancanza di scale esterne antincendio; Illuminazione. Mancanza di illuminazione di emergenza; Mobili o scaffalature non fatte ad altezza bimbo, per evitare che debba far uso di scale manuali per accedere ai libri o ad altro materiale. Mobili o banchi con spigoli vivi o comunque non ergonomici. Mobili non fissati al muro. Elettricità. Presenza di linee elettriche o srb nelle immediate vicinanze della scuola. Prese elettriche senza i fori che non si chiudono quando viene estratta la spina, utilizzo permanente di prolunghe elettriche, riduttori, spine multiple. Barriere. Mancato abbattimento delle barriere architettoniche. Materiale pericoloso: spesso sono presenti intonaci, tegole o materiali vari ammucchiati che possono cadere. |
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CODACONS: SI RITORNA A SCUOLA, MA QUALE? IL 75% DEGLI EDIFICI SCOLASTICI NON SONO COMPLETAMENTE SICURI OGNI ANNO PIU' DI 90.000 INFORTUNI AGLI STUDENTI |
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Roma, 8 settembre 2004 - Il 75% degli edifici scolastici riservati ai bambini e agli studenti in genere (scuole, asili nido e scuole materne) non sono completamente sicuri. Lo stato di sicurezza e agibilità degli istituti scolastici italiani è tale da rappresentare un potenziale rischio per la salute dei bambini. Strutture fatiscenti, sia pubbliche che private, che andrebbero chiuse e che, comunque, non danno garanzie di una sicurezza totale ed ideale. Gli incidenti scolastici sono in aumento e ormai hanno superato la soglia di 90.000 infortuni all'anno. Il 57% degli edifici scolastici non ha il certificato di agibilità statica dell'immobile. Il 57% non ha il certificato di agibilità igienico sanitaria. Il 73% degli edifici scolastici non possiede il certificato prevenzione incendi. Dati sconcertanti. A fronte di questa allarmante situazione, il Codacons invita i genitori a tutelare autonomamente i propri figli, sostituendosi a chi dovrebbe effettuare i controlli e far rispettare le normative vigenti. Le mamma e i papà potranno comunicare tutte le carenze alle sedi del Codacons che provvederà a inoltrare la segnalazione alle competenti autorità. Ecco l'elenco delle 10 cose che i genitori possono più facilmente controllare: Mancanza del piano delle emergenze, delle squadre e del responsabile, di un sistema organizzato delle vie di fuga. Spesso non sono assegnati i vari compiti o non vengono effettuate almeno due prove d'evacuazione nell'arco dell'anno scolastico. Segnaletica carente o inefficace; ad esempio non è esposta la planimetria con l'indicazione delle vie di fuga e dei presidi antincendio. Non sono esposte tutte le norme di comportamento da adottare in caso d'emergenza. Gli alunni non conoscono il segnale (allarme o squilli di campanella) che identifica le varie emergenze. Idranti ed estintori irraggiungibili, perché ostruiti da cataste di materiale in deposito (scaffalature piene di carte, tavoli, fotocopiatrici, ecc.), o inseriti fra scaffali o in rientranze senza che il cartello segnalatore sia sporgente e quindi visibile. Estintori non controllati ogni sei mesi. Porte e finestre. Uscite di emergenza con i maniglioni antipanico legati con o corde. Oppure porte che si aprono in senso contrario a quello della via di fuga; Finestre che si aprono verso l'interno; Scale. Corridoi, scale e passaggi in genere, troppo stretti, larghi meno di 120 cm; Scale non munite di striscia abrasiva anti scivolo o mancanza di scale esterne antincendio; Illuminazione. Mancanza di illuminazione di emergenza; Mobili o scaffalature non fatte ad altezza bimbo, per evitare che debba far uso di scale manuali per accedere ai libri o ad altro materiale. Mobili o banchi con spigoli vivi o comunque non ergonomici. Mobili non fissati al muro. Elettricità. Presenza di linee elettriche o srb nelle immediate vicinanze della scuola. Prese elettriche senza i fori che non si chiudono quando viene estratta la spina, utilizzo permanente di prolunghe elettriche, riduttori, spine multiple. Barriere. Mancato abbattimento delle barriere architettoniche. Materiale pericoloso: spesso sono presenti intonaci, tegole o materiali vari ammucchiati che possono cadere. |
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75° GRAN PREMIO D’ITALIA SERVIZIO DI COLLEGAMENTO TRA MILANO E L’AUTODROMO DI MONZA |
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Milano 8 settembre 2004 - In occasione del 75° Gran Premio d’Italia presso l’autodromo di Monza, sabato 11 settembre e domenica 12 settembre 2004, è istituito in collaborazione con l’Automobile Club Milano, un collegamento automobilistico di andata e ritorno da Milano (via Beltrami - piazza Iv Novembre) a Biassono (ingresso Santa Maria alle Selve). Orari Delle Partenze In Direzione Autodromo Sabato 11 Settembre: Capolinea via Beltrami (M1 Cairoli): partenze alle 10, 10.30, 11, 11.30, 12. Tutte le corse effettuano una fermata intermedia in piazza Iv Novembre (Stazione Centrale abbinata con il capolinea della linea 83). Domenica 12 Settembre: Capolinea via Beltrami (M1 Cairoli): partenze alle 7.30, 8, 8.30, 9, 9.20, 9.30, 10, 10.20, 10.30, 11, 11.30, 12, 12.15, 12.30. Capolinea via Iv Novembre (capolinea linea 83): partenze alle 7.30, 8, 8.30, 9, 9.30, 10, 10.30, 11, 11.30, 12, 12.20, 12.30. Partenze In Direzione Milano: Le corse di ritorno saranno effettuate da Biassono (Santa Maria alle Selve) al termine della manifestazione. Per agevolare il rientro degli spettatori, Atm ha istituito sul percorso delle fermate intermedie: nel Comune di Sesto San Giovanni: in viale Gramsci all’altezza della stazione F.s (capolinea M1); Milano: in via Ponte Seveso, angolo via Tonale, e in piazza Iv Novembre (all’altezza della fermata della linea tranviaria 2). Documenti Di Viaggio: Per usufruire del servizio Atm, i Clienti devono essere in possesso del biglietto speciale in vendita presso i capolinea di via Beltrami, p.Za Iv Novembre e di Biassono (Santa Maria alle Selve. La validità dei biglietti, che devono essere obliterati in vettura, è limitata nei soli giorni di sabato 11 e domenica 12 settembre. Queste le tariffe: Biglietto di corsa semplice: Euro 2.50; Biglietto di andata e ritorno: Euro 4.50. Al ritorno tali biglietti sono utilizzabili, da Biassono verso Milano, anche sulle seguenti linee interurbane: linea interurbana 721 Giussano-monza-sesto F.s.; Linea 723 Monza-milano (celere); Linea 724 Monza-milano (ordinaria). Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800808181, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it |
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75° GRAN PREMIO D’ITALIA SERVIZIO DI COLLEGAMENTO TRA MILANO E L’AUTODROMO DI MONZA |
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Milano 8 settembre 2004 - In occasione del 75° Gran Premio d’Italia presso l’autodromo di Monza, sabato 11 settembre e domenica 12 settembre 2004, è istituito in collaborazione con l’Automobile Club Milano, un collegamento automobilistico di andata e ritorno da Milano (via Beltrami - piazza Iv Novembre) a Biassono (ingresso Santa Maria alle Selve). Orari Delle Partenze In Direzione Autodromo Sabato 11 Settembre: Capolinea via Beltrami (M1 Cairoli): partenze alle 10, 10.30, 11, 11.30, 12. Tutte le corse effettuano una fermata intermedia in piazza Iv Novembre (Stazione Centrale abbinata con il capolinea della linea 83). Domenica 12 Settembre: Capolinea via Beltrami (M1 Cairoli): partenze alle 7.30, 8, 8.30, 9, 9.20, 9.30, 10, 10.20, 10.30, 11, 11.30, 12, 12.15, 12.30. Capolinea via Iv Novembre (capolinea linea 83): partenze alle 7.30, 8, 8.30, 9, 9.30, 10, 10.30, 11, 11.30, 12, 12.20, 12.30. Partenze In Direzione Milano: Le corse di ritorno saranno effettuate da Biassono (Santa Maria alle Selve) al termine della manifestazione. Per agevolare il rientro degli spettatori, Atm ha istituito sul percorso delle fermate intermedie: nel Comune di Sesto San Giovanni: in viale Gramsci all’altezza della stazione F.s (capolinea M1); Milano: in via Ponte Seveso, angolo via Tonale, e in piazza Iv Novembre (all’altezza della fermata della linea tranviaria 2). Documenti Di Viaggio: Per usufruire del servizio Atm, i Clienti devono essere in possesso del biglietto speciale in vendita presso i capolinea di via Beltrami, p.Za Iv Novembre e di Biassono (Santa Maria alle Selve. La validità dei biglietti, che devono essere obliterati in vettura, è limitata nei soli giorni di sabato 11 e domenica 12 settembre. Queste le tariffe: Biglietto di corsa semplice: Euro 2.50; Biglietto di andata e ritorno: Euro 4.50. Al ritorno tali biglietti sono utilizzabili, da Biassono verso Milano, anche sulle seguenti linee interurbane: linea interurbana 721 Giussano-monza-sesto F.s.; Linea 723 Monza-milano (celere); Linea 724 Monza-milano (ordinaria). Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800808181, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it |
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