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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Novembre 2004
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STANCA, “APPROVATA MAGNA CHARTA DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE” ITALIA PRIMA AL MONDO A DOTARSI DI UN SIMILE STRUMENTO NORMATIVO REGOLE PER AGEVOLARE L’USO DELL’ICT NELLA PA SUPERANDO DIFFICOLTÀ CULTURALI E NORME OBSOLETE AL CENTRO L’IDEA DEL DIRITTO DEL CITTADINO AD UNA “AMMINISTRAZIONE AMICA ED EFFICIENTE” OBBLIGO DEL DIALOGO ON-LINE TRA BANCHE DATI E ANAGRAFI DELLE PA  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Parte la vera e propria grande riforma della Pubblica amministrazione digitale. Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, ha infatti esaminato il decreto legislativo relativo al “Codice dell’amministrazione digitale”. Con esso andranno presto in soffitta le “peregrinazioni burocratiche” dei cittadini e delle imprese da un ufficio all’altro per farsi rilasciare documenti e certificati vari; le banche dati e le anagrafi elettroniche delle Pubbliche amministrazioni saranno invece obbligate a “dialogare” tra loro per accelerare le procedure e garantire legalità e trasparenza; i documenti informatici avranno pieno valore probatorio; documenti, libri, repertori, scritture anche contabili potranno essere conservati su supporti informatici, eliminando così una enorme quantità di carta e ottenendo rilevanti risparmi. Il “Codice dell’amministrazione digitale”, che dovrebbe essere operativo nei primi mesi del 2005, tra l’altro chiarisce le regole che disciplinano l’uso delle Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione-ict anche tra i privati. "Il Codice, che mette al centro l’idea del Diritto del Cittadino ad una ‘amministrazione amica ed efficiente’, è frutto di una meticolosa opera di riscrittura in chiave moderna di tutte le molte norme che hanno attinenza, diretta o indiretta, con l’utilizzo dell’Ict nell’azione amministrativa e nei rapporti tra i privati”, ha detto il Ministro Stanca, “ed è in sintonia con il principio Comunitario secondo il quale le norme in materia devono essere scritte in modo tecnologicamente neutrale, tale da non irrigidire e pregiudicare l’uso e l’applicazione delle ulteriori evoluzioni tecnologiche". Dopo aver rilevato che “la progressiva entrata in operativa del Codice determinerà importanti risparmi e grandi incrementi di efficienza nell’apparato burocratico”, Stanca ha sottolineato che “l’innovazione, alla base del progresso e del benessere economico e sociale, deve andare di pari passo con un’adeguata regolamentazione giuridica, altrimenti le norme obsolete rischiano di diventare un ostacolo allo sviluppo. Questo nuovo quadro regolatorio si propone di favorire la diffusione dell’Ict per l’ammodernamento e la competitività dell’Italia, offrendo agli operatori pubblici e privati una cornice normativa organica ed univoca. Il Codice dell'amministrazione digitale rappresenta una vera e propria riforma, obbligando l’intera organizzazione ed i dipendenti pubblici non solo a fare ricorso all’informatica, ma ad accettarla quale principale strumento operativo”. Proprio per favorire lo scambio dei dati, il ministro ha ricordato che è già stato approvato dal Consiglio dei Ministri e dalla Conferenza Stato-regioni il decreto che istituisce il Sistema Pubblico di Connettività-spc, una sorta di “autostrada del Sole digitale”, ritenuto “uno tra i più importanti e complessi progetti di telecomunicazioni e di Ict messi in cantiere nel nostro Paese, che consentirà la condivisione, l’integrazione e lo scambio di dati e di informazioni tra le Amministrazioni statali, regionali e locali sulla base di standard comuni e condivisi, in modo sicuro, permettendo così la collaborazione e soprattutto l’interazione in tempo reale tra tutti gli uffici pubblici e lo svolgimento in via informatica dei procedimenti amministrativi connessi”, ha concluso il ministro Lucio Stanca sottolineando che “insomma, l’insieme di questi due decreti costituirà una straordinaria occasione di innovazione per l’intero Paese”. Selezione delle novità introdotte dal Codice dell’amministrazione digitale. Obbligo per le Pubbliche amministrazioni di scambiarsi on-line i dati relativi alle pratiche di cittadini ed imprese, evitando il peregrinaggio da un ufficio all’altro per ottenere documenti e certificati, o di dover aspettare mesi affinché si svolga, come avviene ora, il trasferimento cartaceo delle pratiche tra le varie amministrazioni pubbliche. Obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di riorganizzare i propri siti Internet in modo da individuare una serie di contenuti minimi e necessari, compresa la disponibilità di moduli e formulari per via telematica. Devono essere disponibili: organigramma con articolazione degli uffici e relative attribuzioni; nomi dei responsabili dei vari procedimenti e relativa durata; scadenze e modalità di adempimento dei procedimenti; elenco completo delle caselle di posta elettronica istituzionali; elenco di tutti i bandi di gara; elenco dei servizi forniti in rete. Obbligo per le Pubbliche amministrazioni di utilizzare la posta elettronica per lo scambio di documenti ed informazioni, verificandone la provenienza; Obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di adottare, a partire dal 1° gennaio 2007, quale unico standard di accesso ai servizi erogati on-line esclusivamente la Carta d’Identità Elettronica ed alla Carta Nazionale dei Servizi. Obbligo di trasferire fondi per via telematica tra Pubbliche amministrazioni e tra esse ed i cittadini e le imprese. Sistematico allargamento dello Sportello Unico Telematico delle Imprese verso l’utenza, snellendo e facilitando il disbrigo on-line delle pratiche e, soprattutto, avviando una omogeneizzazione delle relative procedure a livello nazionale. Diritto per i cittadini e le imprese a richiedere ed ottenere l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei rapporti con le Pubbliche amministrazioni centrali e con i gestori di pubblici servizi statali. Obbligo per le Amministrazioni pubbliche di accettare da cittadini e imprese i pagamenti effettuati on-line a partire dal 1° gennaio 2006. Facoltà di conservare su supporti informatici i documenti degli archivi, le scritture contabili, la corrispondenza ed ogni atto, dato o documento, con conseguente enorme risparmio di spazio e abbattimento degli oneri connessi. Possibilità per cittadini e imprese di accedere ai documenti e partecipare al procedimento amministrativo grazie all’uso dei nuovi strumenti informatici. Diritto di trasmettere documenti alla Pubblica Amministrazione con qualsiasi mezzo telematico o informatico, purché sia accertata la fonte di provenienza. Possibilità, grazie alle nuove tecnologie, di una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all’estero, alla formazione dei processi decisionali attinenti alla collettività (e-Democracy). Riconosciuto il valore probatorio al documento informatico.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN NUOVO SITO WEB SUI TEMI DI RICERCA DEL 7PQ  
 
Bruxelles, 15 novembre 2004 - La Commissione europea ha lanciato un nuovo sito web che fornisce informazioni sugli sforzi in corso per identificare le priorità tematiche di ricerca da inserire nelle sue proposte sul Settimo programma quadro (7Pq). Il sito sottolinea i tre criteri usati per identificare le priorità del 7Pq (apporto agli obiettivi politici dell'Ue, potenziale di ricerca europea, valore aggiunto europeo), e fornisce informazioni alle parti interessate su come contribuire al dibattito (sia accedendo ai vari forum tematici in corso, sia inviando un modulo di commento per le aree non incluse nelle attuali priorità tematiche. La Commissione desidera inoltre identificare le aree tematiche del Sesto programma quadro (6Pq) che dovrebbero essere continuate anche nel 7Pq, e le aree nuove o emergenti (incluse le due nuove aree, spazio e sicurezza, già indicate nella comunicazione della Commissione). Si noti che la Commissione non sollecita punti di vista su temi di ricerca dettagliati per i bandi di gara. Saranno particolarmente ben accetti i contributi consolidati con il punto di vista di istituzioni e/o singoli. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/future/themes/index_en.html  
   
   
LOTTA ALLA PIRATERIA E ALLA CONTRAFFAZIONE AL DI FUORI DELLE FRONTIERE UE  
 
Bruxelles, 15 novembre 2004 - Al fine di contrastare l’aumento della pirateria e della contraffazione, la Commissione europea ha adottato una strategia per il rafforzamento dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi. Il piano di azione si basa sull’applicazione e il rafforzamento delle attuali leggi a tutela della proprietà intellettuale. “Di fronte al moltiplicarsi delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, è fondamentale che l'Ue accentui le proprie azioni affinché la legislazione adottata dalla maggior parte dei paesi membri dell'Omc sia applicata in modo energico ed efficace”, si legge documento elaborato dall’Esecutivo Ue. Esso propone di identificare i paesi nei quali dovrà essere concentrato tale rafforzamento e un’attenzione particolare sarà rivolta alla cooperazione tecnica e all’assistenza per aiutare i paesi terzi a combattere la contraffazione. Previsti anche meccanismi bilaterali di sanzione e multilaterali contro ogni paese coinvolto in violazioni sistematiche, nonché la creazione di partnership tra settore pubblico e privato. Il commissario al Commercio Pascal Lamy ha affermato: “La pirateria e la contraffazione continuano a crescere ogni anno e sono diventate industrie, sempre più spesso guidate da organizzazioni criminali. Si tratta di un problema serio per noi ma anche per i paesi terzi le cui aziende stanno soffrendo le conseguenze della violazione dei loro diritti di proprietà intellettuale”. “Alcuni di questi falsi - ha aggiunto lo stesso Lamy - ì come quelli delle medicine e degli alimenti, costituiscono un reale pericolo per i cittadini, mentre altri mettono in pericolo la sopravvivenza dei settori dell’Ue più innovativi, che subiscono un’appropriazione indebita delle loro creazioni. Una cosa è adottare una nuova legislazione sulla proprietà intellettuale. Concepire strumenti appropriati per la sua messa in opera è un’altra, ed è questa la nostra priorità”. Per maggiori informazioni è possibile visitare le pagine dedicate alla proprietà intellettuale sul sito della Direzione generale Commercio della Commissione: http://europa.Eu.int/comm/trade/issues/sectoral/intell_property/index_en.htm  
   
   
CONFERENZA SU PROGRESSO SCIENTIFICO E INTERAZIONI CON LA SOCIETÀ  
 
Siviglia, 15 novembre 2004 - Dal 3 al 5 febbraio 2005 si svolgerà a Siviglia la seconda conferenza sulla conoscenza vivente dal titolo 'Progresso scientifico e interazioni con la società', con il sostegno del programma Scienza e società della Commissione. L'avvenimento sarà un forum di discussione sulla ricerca comunitaria, nel contesto del mondo accademico e della comunità, e rifletterà l'impatto sociale e il valore scientifico della ricerca in un'ampia gamma di discipline (incluse le scienze sociali, naturali, fisiche e tecnologiche). Tra i temi trattati nella conferenza: impatto delle comunità sulla ricerca e l'agenda politica; partecipazione dei cittadini nella ricerca e nelle scelte politiche; sviluppo delle infrastrutture per la mediazione e la comunicazione delle ricerche su base comunitaria; domande locali e globali di accesso alla ricerca, alla scienza, all'istruzione e alla tecnologia. Infolink: http://www.Scienceshops.org  
   
   
COMMISSION INDICATOR FORECASTS EURO AREA QUARTERLY GDP GROWTH OF 0.2% TO 0.6% FOR THE 4TH QUARTER OF 2004 AND 1ST QUARTER OF 2005  
 
Brussels, 15 November 2004 - The indicator-based model for quarterly Gdp growth for the euro area, developed by the European Commission’s Directorate General for Economic and Financial Affairs, forecasts a range of 0.2% to 0.6% for Gdp growth in the fourth quarter of 2004. The range for the first quarter of 2005 is also 0.2-0.6%. Next publication of euro area Gdp Indicator scheduled for 1 December 2004 The model The model, developed by Directorate General for Economic and Financial Affairs of the European Commission, which leads to these forecasts, consists of separate single equations for each forecast quarter. The explanatory variables describe real economic activity or its assessment in opinion surveys and financial variables, both for the euro area and the Us. The real variables are: (1) Car registrations in the euro area. (2) Private consumption in the euro area as reflected in the opinion survey on the present business situation in the retail sector. (3) The construction sector in the euro area as reflected in the construction confidence survey indicator; and (4) The Us Ism (Institute of Supply Management) index of the manufacturing sector reflecting the importance of economic integration at the world level. There are two financial variables: (1) The relative yield spread between the euro area and the Us represents monetary conditions and international financial links; and (2) The real effective exchange rate is an indicator of the competitive position of euro area exporters. Reflecting the unavoidable uncertainty surrounding all such prediction, the forecasts are presented as ranges rather than as point estimates. The model in-sample mean absolute forecast error was 0.15 % under the original release calendar. At the moment of publication of Eurostat's flash estimate, the release calendar is advanced by about 25 days. Forecast ranges have been conservatively widened to ±0.2 percentage point with a view to reflecting the increased uncertainty associated with an advanced forecast and to avoiding a change in the range width due to rounding conventions when the range crosses the zero line. To facilitate interpretation of the forecasts, it is useful to recall that the average quarterly growth rate in the euro area in the nineties was 0.5 %. The sharpest fall was -0.7 % (first quarter of 1993) and the fastest increase 1.5 % (first quarter of 1992). Tests suggest that the success rate in forecasting acceleration/ deceleration/no change for the first quarter is 76 % and 68 % for the subsequent quarter. The model is described in detail in Dg Ecfin's Economic Paper no 154, June 2001, to be found on Dg Ecfin's website: http://europa.Eu.int/comm/economy_finance/publications/economic_papers/economicpapers154_en.htm  Previous releases of the indicator-based model forecasts can be found on: http://europa.Eu.int/comm/economy_finance/indicators/euroareagdp_en.htm  
   
   
RESULTS OF THE OCTOBER 2004 BANK LENDING SURVEY FOR THE EURO AREA  
 
Francoforte, 15 novembre 2004 - The European Central Bank (Ecb) is publishing its report on the results of the October 2004 bank lending survey for the euro area. The bank lending survey has been developed by the Eurosystem in order to enhance the understanding of bank lending behaviour in the euro area. The survey is conducted four times a year, at the beginning of each quarter. The cut-off date for the receipt of data from banks participating in this survey was 12 October 2004. The report is available on the Ecb’s website at http://www.Ecb.int  
   
   
DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI BEI E BANCA INTESA FINANZIANO LE PMI INNOVATIVE  
 
Lussemburgo, 15 novembre 2004 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) e Banca Intesa hanno concluso un accordo di prestito a favore delle Pmi italiane, per un totale di 400 milioni di euro messi a disposizione nel corso del 2004. L’accordo è stato firmato in occasione di un incontro tra Gerlando Genuardi, Vice Presidente della Bei, e Corrado Passera, amministratore delegato e Ceo di Banca Intesa. Tale accordo corrisponde alla seconda tranche di finanziamenti volti a sostenere lo sviluppo delle Pmi italiane, intrapresi da Banca Intesa in pieno accordo con le priorità istituzionali della Bei. Tale iniziativa, peraltro, costituisce il primo tassello di un più ampio progetto di supporto di Banca Intesa e della Bei agli investimenti privati nei settori innovativi. Una quota di questa operazione sarà infatti destinata al programma “Intesanova”, progetto di Banca Intesa, in collaborazione con alcune prestigiose università e istituzioni italiane di ricerca, finalizzato alla concessione di finanziamenti alle Pmi innovative. Il supporto della Bei permetterà a Banca Intesa di offrire condizioni particolarmente interessanti. Ad oggi, Banca Intesa è uno dei principali intermediari di fondi Bei per l’Italia. Per informazioni: Dipartimento Informazione e Comunicazione, Dott. Orlando Arango (tel.: +32 2 235 00 84, email o.Arango@eib.org ); Internet: http://www.Bei.org ).  
   
   
FONDO ROTATIVO PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO: AD ARTIGIANCASSA LA NUOVA GESTIONE  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che Artigiancassa Spa, Gruppo Bnl, si è aggiudicata la gara per la gestione del Fondo Rotativo per la cooperazione allo sviluppo, strumento finanziario della cooperazione bilaterale italiana. Il Dipartimento del Tesoro ha firmato con la società il relativo contratto quinquennale. La nuova gestione comporta per la Pubblica Amministrazione un risparmio di oltre l’80% rispetto al passato.  
   
   
QUARTO RAPPORTO DI ANALISI CONGIUNTURALE CER - PROMETEIA - REF  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Mercoledì 17 novembre, alle 10.00, sarà presentato il Rapporto semestrale di analisi congiunturale, elaborato dagli Istituti Cer, Prometeia e Ref in collaborazione con la Commissione Politica Economica del Cnel. Il Rapporto, giunto alla sua quarta edizione, viene realizzato due volte l’anno in concomitanza con il Dpef e con la Legge Finanziaria. L’edizione per l’Autunno 2004 è suddivisa in due parti: la prima è dedicata alle previsioni macroeconomiche sull’economia italiana e internazionale e all’analisi dei conti pubblici; la seconda parte contiene due focus specifici sulla “regola del 2 per cento” per la spesa pubblica e sulla riforma fiscale. Per la stampa saranno a disposizione sia il Rapporto integrale che una sintesi dei dati principali. Cnel, v.Le David Lubin 2 - Roma  
   
   
DIRECTA ANNUNCIA NUOVE CONDIZIONI DI TRADING SUI MERCATI USA  
 
Torino, 15 novembre 2004 - Directa annuncia un importante miglioramento delle condizioni e opzioni di trading sui mercati Usa: a partire da martedì 16 novembre la commissione base per ordine eseguito verrà ridotta da 10 a 9 dollari per l'operativa via Market Maker. Per quanto riguarda gli Ecn, verrà aggiunta, alla possibilità di trading via Island, quella via Archipelago, sempre a 9 dollari e con l¹aggiunta degli eventuali oneri oppure, per la prima volta in Italia, la deduzione dei ³ristorni² riconosciuti dai due Ecn. Il nuovo schema commissionale segue una logica che ha riscosso notevole successo coi trader Usa. Gli Ecn richiedono un pagamento per l'esecuzione di ordini eseguiti e che tolgono liquidità dal book, ma se un ordine aggiunge liquidità al book, all'atto della sua esecuzione, l'Ecn riconosce un ristorno commissionale, e questo verrà da Directa accreditato totalmente al cliente, come fanno i ³direct access broker² americani. Siccome Archipelago e Island riconoscono entrambi 0,2 cent per azione per gli ordini che aggiungono liquidità al book: Directa in questo caso dedurrà 2$ dalle commissioni per ogni 1000 azioni eseguite. Essi richiedono invece 0,3 cent per azione per ordini che tolgono liquidità dal book: in questo caso la commissione base di 9$ verrà incrementata di 3$ ogni 1000 azioni. ”Questo è il primo di una serie di miglioramenti per chi fa trading sui mercati americani - ha dichiarato l¹ing. Mario Fabbri, amministratore delegato di Directa - Siamo orgogliosi di poter offrire ai privati, per la prima volta in Italia, l¹accredito dei ristorni degli Ecn, come per gli investitori statunitensi avveniva da tempo. Il nostro obiettivo è di fornire al trader italiano un’operatività competitiva, per condizioni e funzionalità, con quanto di meglio è disponibile ai trader d’oltreoceano”.  
   
   
FINECOGROUP: STANDARD & POOR’S ALZA IL RATING  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Finecogroup comunica che, nella serata del 10 novembre, l’agenzia internazionale Standard & Poor’s ha alzato il rating di controparte sul credito a lungo termine portandolo a “Bbb+” da “Bbb”. Secondo Standard & Poor’s l’“up-grade” riflette il continuo miglioramento del profilo di rischio della controllante Capitalia e i progressi dei risultati operativi di Finecogroup. L’agenzia ha confermato il rating di controparte sul credito a breve a “A-2”. L’outlook rimane stabile.  
   
   
FINMECCANICA: APPROVATI I TERMINI PER LA CESSIONE A CASSA DEPOSITI E PRESTITI DI 93 MILIONI DI AZIONI STM, EQUIVALENTI AL 10,3% DEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ ITALO-FRANCESE  
 
Roma, 15 novembre 2004 – L’ 11 novembre il Consiglio d’Amministrazione di Finmeccanica ha approvato i termini principali di un accordo da sottoscrivere con la Cassa Depositi e Prestiti, già esaminato dal Consiglio d’Amministrazione di Cdp tenutosi lo scorso 8 novembre, che possono essere così sintetizzati: cessione di una quota del capitale sociale della holding italo-francese Stholding Microelectronics Nv, attraverso la quale Finmeccanica e Ft1ci (la holding di parte francese partecipata da Areva e France Télécom) detengono le rispettive partecipazioni in Stmicroelectronics N.v., società quotata alle Borse di Milano, New York e Parigi. La cessione riguarderà 93 milioni di azioni equivalenti al 10,3% del capitale sociale di Stm; Cdp aderirà al patto parasociale esistente tra Finmeccanica e la parte francese; la quota acquisita assicurerà a Cdp la soglia rilevante di mantenimento della governance congiunta italo-francese di Sth e ne farà il socio di maggioranza nella compagine italiana. A seguito di questa operazione Finmeccanica manterrà una partecipazione indiretta in Stm pari a circa 60 milioni di azioni, di cui 20 milioni a servizio del proprio prestito exchangeable in azioni Stm con scadenza 2010. Eventuali ulteriori cessioni di azioni Stm saranno precluse ad entrambe le parti per un periodo di sei mesi (lock-up). Le parti concorderanno inoltre, per li periodo successivo al lock up, le modalità di coordinamento delle partecipazioni in modo da assegnare priorità a Finmeccanica ed un diritto di prelazione a Cdp per ogni eventuale successiva cessione; la definizione del prezzo di trasferimento sarà determinata dalla parti avvalendosi dell’ausilio dei rispettivi advisor nominati (Banca Imi e Mediobanca per Finmeccanica, e Jp Morgan e Lazard per Cdp); è previsto che il closing dell’operazione avvenga all’esito della firma degli accordi definitivi e dell’ottenimento delle autorizzazioni rilevanti.  
   
   
UBS EXPANDS ITS RANGE OF CONVERTIBLE BOND FUNDS GLOBAL VARIANT NOW AVAILABLE IN ADDITION TO EUROPEAN AND ASIAN FUNDS  
 
Zurich/basel, 15 November 2004 - Ubs is now offering a new, global convertible bond fund for subscription, Ubs (Lux) Bond Sicav – Convert Global (Usd) B (securities no. 1 976 715). The launch period will run until 18 November 2004. The initial subscription price is Usd 10 and the payment date is 23 November 2004. Convertible bonds are attractive financial instruments that combine the benefits of two asset classes: the price potential of equities and the defensive characteristics of bonds. They offer investors the opportunity to benefit from the upside potential of the stock markets while enjoying a certain degree of protection against falling share prices in an uncertain market environment. Investors with a mid- to long-term investment horizon and medium risk tolerance may consider investing in this fund. This new fund exploits the beneficial risk/return characteristics of the global convertible bond markets. The portfolio is broadly diversified across regions, countries, sectors and various rating classes. At the time of the launch, the majority of investments are in companies from the investment-grade segment (Standard & Poor’s ratings of between Aaa and Bbb-), while securities with lower credit ratings are selectively added. The average rating of all securities held in the portfolio at launch therefore is Bbb. In line with its policy of global diversification, the fund invests in various currencies – primarily in Usd, Eur and Jpy. It does not systematically hedge currency risk, but does so based on market conditions and its assessment of future developments, thus opening up further potential returns via professional currency management. Ubs is expanding its existing convertible bond fund range by adding this new global variant to its European (Ubs Convert Europe) and Asian (Ubs Convert Asia) products.  
   
   
UNICREDIT: RISULTATI OPERATIVI DEL TERZO TRIMESTRE: LA QUALITÀ SOSTIENE LA CRESCITA UTILE NETTO DEL TERZO TRIMESTRE IN AUMENTO (+1,3% SUL TERZO TRIMESTRE 2003) CRESCITA DELLE COMMISSIONI RICORRENTI (+0,7% 3TRIM 04/3TRIM 03 )  
 
Milano, 15 Novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano ha approvato il 12 novembre i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2004 . Il terzo trimestre si è chiuso con un utile netto di 455 milioni in crescita dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2003, il risultato progressivo dei primi nove mesi dell'anno si porta su un livello di 1.504 milioni, recuperando parzialmente il divario rispetto all'anno precedente (-4,9% dal -7,3% del primo semestre). La flessione dell'utile nei nove mesi sullo stesso periodo dell'anno precedente risente ancora degli effetti negativi, sulla redditività bancaria, della flessione dei tassi di interesse in Italia e in New Europe e della flessione del contributo dei profitti da operazioni finanziarie. Il Roe, anche per effetto della maggior patrimonializzazione, si è portato al 16,7%, in termini annualizzati, rispetto al 18,9% dei primi nove mesi del 2003 ed al 17,7% dell'intero esercizio. Al netto delle rettifiche di valore sugli avviamenti il Roe si attesta al 19,1% (21,3% a tutto settembre 2003 e 20,1% per l'intero esercizio). Il risultato di gestione raggiunge i 3.310 milioni e mostra una flessione del 10,1% a/a. La dinamica trimestrale di tale voce (-15% trimestre su trimestre precedente) risente della stagionalità che caratterizza alcune delle attività con clientela. L'evoluzione del risultato di gestione è determinata da una flessione a/a del margine d'intermediazione (-2,6% nei nove mesi) in attenuazione rispetto ai trimestri precedenti (-7% a marzo, -3,6% nel semestre), accompagnata da costi operativi in crescita del 3,8% nei nove mesi a/a, ma in riduzione del 2,8% sul trimestre precedente. La dinamica dei ricavi e dei costi ha portato il cost/income nei nove mesi del 2004 al 57%, livello che si confronta con il 53,4% dello stesso periodo del 2003 e con il 55% di fine anno. Il margine d'interesse dei primi nove mesi, grazie al buon incremento su base annua del terzo trimestre (+8% sul terzo trimestre 2003), si riporta sopra il livello del corrispondente periodo dell'anno precedente (+0,8%). Il recupero del margine d'interesse è stato sostenuto essenzialmente dalla crescita dei volumi intermediati, in atto dalla metà dello scorso esercizio, che ha consentito di compensare l'effetto negativo della riduzione dei tassi d'interesse sia sul differenziale tra tassi attivi e passivi, sia sul rendimento dell'investimento del patrimonio libero. Il profilo trimestrale degli interessi netti rivenienti dall'attività commerciale con clientela italiana registra un miglioramento del 3,2% nel trimestre su trimestre precedente. I crediti verso clientela, pari a 135,2 miliardi, mostrano significativi incrementi sia sul giugno 2004 (+1,5%), sia sul dicembre 2003 (+6,7%) sia sul settembre 2003 (+10,4%), tutti andamenti calcolati su basi omogenee includendo l'apporto dell'acquisto del ramo mutui delle filiali italiane di Abbey National Bank, perfezionato nel dicembre dell'anno scorso. Tra le componenti degli impieghi si è confermata la crescita sostenuta dei mutui (+3,8% nel trimestre e +19,3% su settembre 2003 a perimetro omogeneo), positivamente influenzata dall'andamento del mercato immobiliare e dai bassi tassi d'interesse, mentre la crescita dei crediti per contratti di locazione finanziaria è stata condizionata dall'operazione di securitisation in corso (2.525 milioni spostati dalla forma tecnica originaria in attesa del regolamento dell'operazione da parte della società veicolo avvenuto in data 1° ottobre). La quota di mercato delle unità operanti in Italia registra un ulteriore progresso portandosi a fine settembre al 10,96%, dal 10,88% di giugno e dal 10,74% di inizio anno, soprattutto grazie al miglior andamento rispetto al sistema nel segmento a medio-lungo termine. L'aumento della quota di mercato nei dodici mesi, realizzato sia nella componente a breve termine che in quella a medio-lungo, è invece pari ad un punto percentuale (9,96% la quota a fine settembre 2003 ma 10,35 % tenuto conto dei mutui di Anbi). Il complesso dei crediti dubbi netti con clientela si è attestato a 4.839 milioni registrando un incremento del 2,7% da inizio anno imputabile prevalentemente alle sofferenze (2.577 milioni, +8,6%), la cui crescita è peraltro più che compensata dalla riduzione degli incagli (1.928 milioni, -10,6%), ed all'aumento dei crediti in corso di ristrutturazione. Il flusso netto da crediti in bonis a crediti dubbi nel terzo trimestre è stato pari a 402 milioni in flessione rispetto alla media del primo semestre (507 milioni, -20,6%) Il rapporto tra totale crediti dubbi netti e totale dei crediti è migliorato nei nove mesi passando dal 3,72% di dicembre 2003 al 3,58% di settembre 2004. Il rapporto sofferenze nette su crediti si è attestato su livelli non distanti dal fine anno (1,91% contro 1,87%). Il rapporto di copertura sul totale dei crediti dubbi risulta pari al 48% e quello sulle sofferenze si attesta al 60,1%, entrambi in miglioramento rispetto a giugno 2004. La raccolta diretta si attesta su un livello di 146,3 miliardi, in aumento del 4,7% nel trimestre e del 17,3% a/a . La raccolta indiretta si colloca a 242 miliardi, un valore in linea con quello di dicembre e in crescita del 3,7% a/a. All'interno del comparto evolve positivamente la raccolta gestita (+7,6% a/a), rimane stabile quella amministrata (+0,2% a/a) I proventi di intermediazione e diversi registrano una contrazione nel terzo trimestre, in parte dovuta a fattori stagionali, portandosi a tutto settembre a 3.898 milioni, un livello inferiore del 5,8% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Tale flessione è imputabile alla marcata contrazione dei profitti da operazioni finanziarie (-21,8%), mentre la dinamica delle altre componenti sostanzialmente si compensa. La flessione dei profitti da operazioni finanziarie (820 milioni nei nove mesi contro i 1.048 del corrispondente periodo del 2003) è spiegata principalmente dalla contrazione della vendita di derivati alla clientela corporate. Quest'ultima voce dei ricavi aveva mostrato una significativa accelerazione nella prima parte del 2003, derivante anche da condizioni di mercato caratterizzate da una elevata volatilità dei tassi. Le commissioni nette si collocano a 2.420 milioni, in flessione dell'1,2% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Una dinamica spiegata dalla significativa riduzione delle commissioni "up-front" (304 milioni nei primi nove mesi del 2004, – 37,2% a/a) in gran parte compensata dalla crescita delle commissioni ricorrenti (2.116 milioni, +7,6% a/a), legate ad una gestione del risparmio dei clienti in un'ottica di più lungo periodo. L'andamento delle commissioni nette nel terzo trimestre sul precedente (-10,3%) risente invece sia di fattori stagionali sia del minor contributo delle commissioni derivanti dall'attività della banca di investimento. I costi operativi, pari a 4.386 milioni nei nove mesi, registrano un incremento del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. All'interno della voce le spese per il personale crescono del 3,4%, le altre spese amministrative del 5,3% e le rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali rimangono sostanzialmente stabili (+0,6%). La dinamica trimestrale, tuttavia, evidenzia un rallentamento dei costi, in particolare le spese del personale flettono dell'1,4% (terzo trimestre su secondo) e le spese amministrative del 7,1%. Le rettifiche di valore su avviamenti e su differenze positive di consolidamento sono pari a 215 milioni (11 milioni in più rispetto ai primi nove mesi del 2003), di cui 75 milioni relativi al Gruppo Pioneer e 52 milioni a Pekao. L'aumento è sostanzialmente spiegato dalle rettifiche sulle nuove acquisizioni per complessivi 16 milioni (in particolare su Anbi, Ing e sulle nuove quote di Cassa Risparmio di Carpi e Locat). Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 62 milioni, contro i 157 milioni dei primi nove mesi 2003. In tale importo sono compresi stanziamenti relativi a revocatorie, a cause in corso e altri rischi. Le rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, al netto delle riprese, raggiungono i 660 milioni, contro i 561 milioni dei primi nove mesi 2003. L'aumento (99 milioni) è essenzialmente spiegato dalle maggiori rettifiche delle Divisioni Retail (+40 milioni) e Corporate (+57 milioni) legate al deterioramento del ciclo economico. Lo stock di rettifiche per rischio fisiologico insito nei crediti vivi si è incrementato di circa 137 milioni rispetto a dicembre 2003 a seguito di accantonamenti (al netto degli utilizzi) in buona parte apportati a fronte di esposizioni nei confronti di settori industriali, tra cui quello automobilistico, che più stanno risentendo dell'attuale debolezza congiunturale. L'apporto della componente straordinaria da inizio anno è stato positivo per 157 milioni, contro i 55 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente. A tale risultato hanno contribuito, tra l'altro, utili netti da realizzi per 27 milioni ed eccedenze di accantonamenti e insussistenze del passivo per quasi 150 milioni (dei quali 67 relativi al cosiddetto "disinquinamento fiscale", ovvero al recupero di importi in precedenza accantonati a fini fiscali e non più consentiti in base alla nuova normativa societaria). Le imposte sul reddito, pari a 895 milioni, registrano una riduzione del 20,5% rispetto ai primi nove mesi del 2003, beneficiando degli effetti del consolidato fiscale che, dal corrente esercizio, consente alle società di recuperare le imposte in caso di reddito imponibile negativo. In rapporto all'utile lordo l'incidenza delle imposte scende pertanto al 35,3%, rispetto al 39% dell'ultimo bilancio. L'utile del periodo da inizio anno si porta così su un livello di 1.639 milioni, contro i 1.683 milioni del corrispondente periodo del 2003 (-2,6%). Dopo l'assegnazione dell'utile a terzi per 135 milioni (33 milioni in più rispetto al corrispondente periodo del 2003, essenzialmente riconducibili ai maggiori utili del Gruppo Pekao), si perviene all'utile netto di 1.504 milioni, rispetto ai 1.581 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente (-4,9%). Il Core Tier 1 si attesta al 7,55% a fine settembre 2004 da 6,97% di dicembre 2003, il Total Capital Ratio raggiunge l' 11,92% (da 11,12% nel dicembre 2003). La struttura (2) del Gruppo a fine settembre 2004 era composta da un organico di 69.136 dipendenti (-112 unità rispetto a giugno 2004, +74 rispetto a dicembre 2003) e da una rete di 4.539 sportelli (+3 rispetto a giugno 2004, -24 su fine 2003). La Divisione Retail La Divisione Retail ha registrato nei primi nove mesi un utile del periodo di 420 milioni (-17% rispetto a settembre 2003), mostrando un andamento in netto miglioramento nel trimestre sul trimestre precedente ( +23,7% 3Trim/2trim). Il margine d'interesse si attesta a settembre a 1.746 milioni (-3% a/a) in buona tenuta nonostante la rilevante riduzione dei tassi di interesse, che è stata parzialmente compensata dalla sensibile crescita dei finanziamenti concessi alla clientela. Molto positivo, invece, l'incremento del margine di interesse tra il terzo e il secondo trimestre 2004 (+4,5%), ancora grazie alla crescita dei volumi di impiego con clientela (+3,4%). I crediti verso la clientela ammontano complessivamente a 54.2 miliardi (+11,1% su dicembre e +15% a/a su basi omogenee). Un andamento spiegato dalla crescita dei mutui residenziali (+16% su dicembre), del credito al consumo (+18% su dicembre) e da una ripresa dei crediti allo small business (+7,2% su fine anno). I crediti dubbi si attestano a settembre a 2.160 milioni (contro i 1.997 milioni di fine 2003), con una riduzione nel semestre della loro incidenza sul totale degli impieghi dal 4,09% al 3,98%, il rapporto di copertura si mantiene sostanzialmente stabile (37,9 a settembre 2004 contro il 37,8% di dicembre 2003). La raccolta diretta raggiunge 63,7 miliardi (+5,9% su dicembre; +14,4% a/a), di cui più di 43 miliardi costituita da poste a vista, che crescono del 5% anno su anno. Le commissioni nette e altri proventi registrano una flessione nei nove mesi sullo stesso periodo del 2003 (-6,3%), che rispecchia un mutamento della politica commerciale, in linea con le strategie di Divisione, volta a privilegiare il collocamento di prodotti di gestione del risparmio con un maggiore peso delle commissioni ricorrenti su quelle una tantum up-front. Positivo il trend del terzo trimestre, che nonostante una stagionalità negativa, evidenzia un incremento dell'1,3% rispetto al secondo trimestre. Soddisfacente l'andamento della raccolta indiretta che si attesta a 121 miliardi (+3,4% rispetto a settembre 2003), di cui quasi 69 miliardi di risparmio amministrato (+4,4 a/a) e oltre 52 miliardi di risparmio gestito (+2,1% a/a). Il margine d'intermediazione a settembre 2004 è pertanto pari a 3.166 milioni, in diminuzione del 4,6% rispetto ai primi nove mesi del 2003 ma in miglioramento del 3,2% nel terzo trimestre sul secondo. I costi operativi si attestano a 2.215 milioni, in aumento dell'2,3% rispetto a settembre 2003. L'incremento è da collegare all'aumento delle spese del personale (1.155 milioni, +2,7%, stabili nel terzo trimestre sul secondo), ed è sostanzialmente ascrivibile agli incrementi del personale in Clarima e Ubcasa. Più limitata la dinamica in aumento delle altre spese amministrative e delle rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali, pari nel complesso a 1.060 milioni (+1,9% sul settembre 2003). Il risultato di gestione si attesta così a 951 milioni, in aumento dell'11,3% rispetto al trimestre precedente ed in linea con il terzo trimestre 2003. In calo le spese per ammortamenti, pari a 72 milioni (-6% circa rispetto all'esercizio precedente). Il rapporto tra costi e ricavi si attesta a settembre 2004 al 70%, in aumento rispetto al 65,3% dei primi nove mesi del 2003 ma con segnali di riduzione rispetto al primo semestre dell'esercizio in corso. Gli accantonamenti e le rettifiche nette si portano a 225 milioni (rispetto ai 192 milioni di settembre 2003), a causa dell'incrementata attività creditizia, del progressivo adeguamento della copertura dei crediti in bonis ai requisiti richiesti dalla nuova normativa europea (Basilea Ii) e di un leggero peggioramento della qualità del credito ascrivibile alla congiuntura economica. A settembre 2004 gli sportelli della Divisione Retail ammontano a 2840, -58 unità sul dicembre 2003. Il numero dei dipendenti raggiunge 25.261 unità, in flessione di 207 unità sul fine 2003. La Divisione Corporate & Investment Banking L'utile del periodo dei primi nove mesi di esercizio registrato dalla Divisione Corporate si attesta a 747 milioni (-14,3% rispetto al settembre 2003). Il margine di intermediazione, collocatosi a 2.340 milioni, si riduce del 7% su base annua, essenzialmente per il rallentamento dei profitti generati dal collocamento di prodotti derivati. Il margine di interesse, pari a 1.139 milioni, cresce quasi del 2% rispetto a un anno prima grazie allo sviluppo delle erogazioni, mentre le commissioni nette (514 milioni) aumentano dell'1%, compensando in parte i minori profitti da operazioni finanziarie. La dinamica del margine di interesse è spiegata dall'incremento dei crediti a clientela della divisione (al netto dei pronti contro termine), che raggiungono i 62,6 miliardi in crescita del 7,5% sull'anno precedente, principalmente grazie alla crescita degli impieghi di Unicredit Banca d'Impresa, particolarmente concentrata sulle medie imprese, che rappresentano la clientela core della banca. L'andamento dello spread medio sugli impieghi segnala, inoltre, un significativo miglioramento nel trimestre, attestandosi al 2,41% (2,32% a giugno, 2,21% a marzo). I crediti dubbi netti della Divisione ammontano a 1.823 milioni (+14% su dicembre 2003), le sofferenze nette a 1.113 milioni (+13% su fine anno). Il rapporto crediti dubbi netti/totale crediti netti si attesta al 2,82% (dal 2,51% di dicembre 2003), il rapporto sofferenze nette/totale crediti netti all'1,72, in lieve aumento su dicembre 2003 (1,56%). I debiti verso clientela della Divisione Corporate, al netto dei pronti contro termine e dei titoli, sono pari a 11,3 miliardi, in crescita del 7,4% a/a, (+3,8% su dicembre 2003). I costi operativi sono pari a 746 milioni, in calo del 3,1% a/a (-5,4% 3Trim/2trim04). Più in dettaglio, si riducono le spese per il personale (-2,4% a/a, sostanzialmente stabili sull'ultimo trimestre), malgrado la crescita del personale (+92 unità a/a), sia le altre spese e gli ammortamenti (-3,9% a/a, -9,6% 3Trim/2trim04). Il Cost/income Ratio della Divisione passa dal 30,5% di settembre 2003 al 31,9% dei primi nove mesi del 2004. Il risultato di gestione raggiunge 1.594 milioni (-9,3% a/a), la dinamica trimestrale non è molto significativa per l'elevato impatto della stagionalità sui risultati del terzo trimestre. Gli accantonamenti e le rettifiche di valore nette si attestano a 387 milioni (+12% a/a). A giugno 2004 gli sportelli della Divisione Corporate ammontano a 242 (+28 su dicembre 2003), il numero dei dipendenti raggiunge 6.388 unità (+68 su fine 2003). La Divisione Private & Asset Management La Divisione Private & Asset Management chiude i primi nove mesi del 2004 con un utile netto di pertinenza del Gruppo di 247 milioni, in crescita del 22,3% sullo stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato di gestione si attesta a 298 milioni (+3,1% sul corrispondente periodo del 2003), con un terzo trimestre dell'anno (100 milioni) in crescita del 2% sul secondo. Il margine d'intermediazione raggiunge 843 milioni (+5,8% a/a), grazie alla crescita del margine d'interesse (73 milioni, +4,3% a/a) e ad un incremento del 5,7% a/a dei ricavi da servizi (commissioni e altri proventi netti). Più in dettaglio, questi ultimi sono stati influenzati positivamente da un aumento delle masse medie gestite da Pioneer (+11% a/a), accompagnato da un progressivo aumento della componente hedge fund, dalla consistente crescita delle commissioni ricorrenti sul gestito di Unicredit Private Banking (+9% circa) e da una più elevata produttività dei promotori finanziari di Xelion (totale attività finanziarie pro capite da 4,6 di dicembre 2003 a 5,3 milioni di settembre 2004, +15,2%). I costi operativi si attestano a 545 milioni, in crescita del 7,3% a/a, ma in flessione del 6% tra il terzo e il secondo trimestre 2004. Tale dinamica è spiegata principalmente dai costi per il rafforzamento degli organici, dai costi di recruiting dei promotori finanziari e di integrazione della rete ex-Ing e dall'accresciuta incidenza di spese progettuali, di pubblicità e connesse allo sviluppo del business. Il cost-to-income ratio della Divisione passa dal 63,7% del settembre 2003 al 64,7%. Il rapporto registra invece un miglioramento di circa due punti percentuali sul trimestre precedente. La Divisione Private & Asset Management gestisce ed amministra oltre161 miliardi di attività finanziarie (+8,6% a/a, +5,6% su dicembre 2003). L'incremento delle masse sull'anno precedente, favorito anche dall'andamento dei mercati finanziari, è frutto di una raccolta netta positiva in tutte le business unit della Divisione. In particolare, Pioneer Investments, ha chiuso i primi nove mesi del 2004 con vendite nette pari a 2,4 miliardi, con un andamento positivo in tutte le sue divisioni (Italia, Usa, International e New Europe), particolarmente rilevante nella divisione Alternative (+1,4 miliardi). Il patrimonio gestito ha raggiunto i 124,7 miliardi, in crescita del 4,7% su dicembre 2003 e del 7,9% a/a. Xelion ha realizzato una raccolta netta totale nei primi nove mesi dell'anno di 1,5 miliardi con una quota di mercato superiore al 25%, che ha confermato la leadership della società nella classifica del settore delle reti di vendita (fonte: Assoreti). La Divisione New Europe A fronte di uno scenario macroeconomico positivo, la Divisione New Europe registra a settembre 2004 un utile del periodo di 424 milioni, di cui 292 di pertinenza del Gruppo, con un incremento del 18,2% rispetto allo stesso periodo del 2003. Il confronto del terzo trimestre 2004 con i precedenti trimestri dell'anno e con lo stesso trimestre del 2003 evidenzia una positiva evoluzione del conto economico ascrivibile a quasi tutte le banche della divisione. Sul lato dei ricavi il margine di intermediazione dell'intera divisione, attestatosi a 1.307 milioni e in un aumento del 4,3% rispetto al 2003, è stato prevalentemente trainato dai ricavi da servizi (482 mln), in crescita dell' 8,8%, a conferma dell'efficace politica commerciale delle banche e dello sviluppo nella distribuzione di prodotti di risparmio gestito. Il margine d'interesse complessivo della divisione (825 milioni), nonostante una contrazione in Pekao pienamente compensata dalle altre banche, risulta in miglioramento dell' 1,9% rispetto allo stesso periodo del 2003. I crediti verso la clientela (3) della divisione si attestano a 13,2 miliardi, in crescita del 9,1% a/a e dell'8% su dicembre 2003. La raccolta diretta (4) raggiunge i 22,4 miliardi, in crescita del 5,9% su dicembre 2003 e del 6,9% a/a. I crediti dubbi netti raggiungono 774 milioni (-24.3% su dicembre 2003), le sofferenze nette sono pari a 359 milioni, -13,3% su dicembre 2003). Il rapporto crediti dubbi netti/totale crediti netti evidenzia un'ulteriore significativa riduzione, migliorando dall'8,74% di fine anno al 5,83% di settembre 2004. Il rapporto sofferenze nette/totale crediti netti è pari a 2,7% (da 3,37% a dicembre 2003). I costi operativi (704 milioni) presentano un incremento del 2,5% rispetto al 2003 principalmente a causa di una crescita dei costi del personale (353 milioni, +2,6%) imputabile prevalentemente a Kfs per effetto sia di un aumento della parte variabile delle retribuzioni sia ad un allineamento delle stesse agli elevati livelli di inflazione. Le altre spese ed ammortamenti (pari a 351 milioni) registrano un incremento del 2,3%. In termini di efficienza il rapporto cost/income si attesta al 53,9%, in sostanziale miglioramento sia rispetto allo stesso periodo del 2003 (54,8%) sia rispetto all'intero anno 2003 (55,9%). Il risultato di gestione dell'intera divisione si attesta a 603 milioni, in aumento del 6,5%. I numerosi progetti ed interventi volti a migliorare l'intero processo del credito hanno determinato una significativa riduzione delle rettifiche nette e degli accantonamenti (99 milioni, -13,2% su set03) a fronte di un considerevole aumento del coverage ratio sia sulle sofferenze (84.5% rispetto al 81.4% di fine 2003) sia sul totale crediti dubbi (72.4% rispetto al 64.1% di fine 2003). L'ottimizzazione della parte fiscale (il tax rate si è posizionato al 17,3%) in parte controbilanciata da una riduzione dei proventi e oneri straordinari permette alla divisione di raggiungere un utile di 424 milioni di euro, di cui 292 di pertinenza del gruppo (+18,2% rispetto al 2003). A settembre 2004 il numero totale dei dipendenti della divisione è pari a 27.813 unità (5) (-226 rispetto a dicembre 2003 e -386 su settembre 2003), gli sportelli (6) ammontano a 1.286 (-4 su settembre 2003).  
   
   
GRUPPO BNL: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2004 MIGLIORA LA REDDITIVITA’ E UTILI IN CRESCITA UTILE NETTO A 200 MILIONI IN AUMENTO DEL 34,2% RISPETTO AL 2003  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi il 12 novembre a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 20041, che si chiude con un utile netto di 200 milioni, +34,2% rispetto ai 149 realizzati nello stesso periodo del 2003. I risultati del Gruppo Bnl al 30 settembre 2004 attestano il progresso nei volumi di attività sul mercato domestico già delineatisi nel trimestre precedente, dai quali si sta sviluppando un positivo miglioramento della gestione caratteristica (interessi e ricavi da servizi). Tale recupero nasce dalla migliorata redditività registrata soprattutto nel terzo trimestre nelle componenti fondamentali di reddito, frutto di una precisa azione commerciale tesa, coerentemente con gli obiettivi del Piano Operativo, a sviluppare specifici settori di attività di interesse strategico (retail con leva sui prodotti di mutuo ipotecario e credito al consumo; mid corporate domestico). Ciò ha consentito di realizzare un utile ordinario (dedotti costi operativi e rettifiche ed accantonamenti) che, al 30 settembre 2004, risulta pari a 382 milioni e torna a manifestare una variazione positiva (+0,8%) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente; nel solo terzo trimestre 2004 l’utile ordinario si è attestato a 103 milioni, crescendo del 63,5% rispetto al terzo trimestre 2003. Trimestre 2004 e del 7,6% rispetto al terzo trimestre 2003. Nei nove mesi detto aggregato è risultato pari a 836 milioni, sostanzialmente in linea con il dato di settembre 2003 (-0,1%), recuperando quindi il gap con il 2003 accusato nella prima metà dell’anno (-3.8% la variazione annuale al 30 giugno 2004). I profitti da operazioni finanziarie si attestano a settembre 2004 a 174 milioni (+25,2% rispetto all’anno precedente), contribuendo a portare il margine di intermediazione a 2.140 milioni (-5,9% rispetto a settembre 2003); anche a questo livello si perviene ad una riduzione del precedente divario annuale (-8% la percentuale di variazione anno su anno a giugno 2004). Si conferma l’attenta azione di controllo dei costi operativi che risultano pari a 1.392 milioni, -2,5% rispetto al corrispondente periodo 2003. In questo caso, la dinamica trimestrale segna un incremento determinato anche dalle spese del personale che salgono in funzione del pagamento delle componenti di retribuzione variabili; peraltro le spese del personale di pertinenza del solo terzo trimestre (273 milioni) risultano sostanzialmente in linea con il livello toccato lo scorso anno (271 milioni nel terzo trimestre 2003). Rettifiche ed accantonamenti, nel complesso pari a 366 milioni, consentono di migliorare ulteriormente il coefficiente di copertura dei crediti problematici (sofferenze + incagli) che a settembre 2004 raggiunge il 48,5% rispetto al 46,8% di giugno 2004 ed al 45,6% di dicembre 2003; per le sole sofferenze la copertura sale a 54,6%. L’utile straordinario risulta nei nove mesi pari a 31 milioni. A questo risultato hanno contribuito principalmente da un lato i 74 milioni derivanti dalla plusvalenza realizzata nella prima parte dell’anno con la vendita di Banca Bnl Investimenti e, dall’altro i 62 milioni per i costi sostenuti nel periodo in attuazione del piano esodi concordato con le organizzazioni sindacali. L’utile pre tasse ammonta a 413 milioni (+23,3% rispetto a settembre 2003). L’accantonamento per imposte relative al periodo è pari a 211 milioni, e porta l’utile netto al 30 settembre 2004 a 200 milioni, in crescita del 34,2% sul corrispondente periodo dell’anno precedente. Il terzo trimestre 2004 ha contribuito a questo risultato per 35 milioni. Gli impieghi netti a clienti si attestano a 55.842 milioni, sostanzialmente in linea con le grandezze risultanti a fine giugno 2004 ed a fine dicembre 2003. Nel loro ambito tuttavia, si registra, da un lato, una ulteriore e prevista contrazione della componente estera (pari a 2.617 milioni a settembre 2004, -12,7% rispetto a giugno 2004), dall’altro, si consolida e prosegue la crescita degli impieghi sul mercato domestico (53.225 milioni a settembre, da 53.111 milioni di giugno 2004 e da 52.319 milioni di dicembre 2003), con il contributo sia del mercato corporate, specie nel breve termine, che di quello retail spinto dalla componente a medio termine (produzione di mutui immobiliari pari a 2.838 milioni a settembre 2004 da 1.920 a giugno 2004 e in crescita del 39,1% rispetto al livello di settembre 2003). La raccolta diretta da clienti risulta pari a 52.961 in contrazione del 2,7% su dicembre, ma in aumento dello 1% su giugno, grazie alla crescita della parte domestica (49.403 milioni; +1,6% su giugno e +2,7% su dicembre). Anche la raccolta amministrata è in progresso (44.873 milioni a settembre; +3,2% su dicembre e +1,7% su giugno) mentre il risparmio gestito, che ammonta a 28.660 milioni, risulta in contrazione sia su dicembre che su giugno (rispettivamente -2% e –1,2%), riflettendo la sfavorevole dinamica del relativo mercato. Prosegue invece a ritmi sostenuti la raccolta premi dei prodotti assicurativi (+14,8% rispetto a settembre 2003). I crediti problematici netti (sofferenze + incagli) si attestano a 3.076 milioni (-3,8% su dicembre e –2,8% su giugno) e la loro copertura raggiunge il 48,5%. In particolare le sofferenze sono pari a 2.228 milioni (-5,4% su dicembre e –3,9% su giugno, e la loro percentuale di copertura sale al 54,6%) mentre gli incagli ammontano a 788 milioni (-6,5% su dicembre e +0,6% su giugno; copertura al 18,4%). L’esposizione non garantita verso paesi a rischio, al lordo delle svalutazioni forfettarie di vigilanza ed inclusi i titoli emessi da Paesi a rischio ammonta a 658 milioni (674 a dicembre; - 2,4%). La relativa copertura è pari a 33,4% (32,3% a dicembre 2003). Le aspettative di una moderata accelerazione nelle attività bancarie nell’ultimo scorcio dell’esercizio, malgrado l’incertezza che ancora caratterizza lo scenario economico, dovrebbero comunque consentire un ulteriore recupero degli impieghi a clienti, con conseguenti positivi riflessi sul margine di interesse, come già evidenziato dalla dinamica sperimentata nel terzo trimestre. Anche l’andamento dei ricavi da servizi dovrebbe avvantaggiarsi dalla ripresa delle attività.  
   
   
RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 POSITIVI PER IL GRUPPO BIPIEMME - BANCA POPOLARE DI MILANO 09.11.2004 UTILE NETTO 91,7 MILIONI DI EURO (+17,6%) RACCOLTA DA CLIENTELA 19,9 MILIARDI DI EURO (+3,8%) IMPIEGHI A CLIENTELA 19,3 MILIARDI DI EURO (+12,3%)  
 
 Milano, 15 novembre 2004 - Con un utile netto di 91,7 milioni di euro, in crescita del 17,6% rispetto a un anno prima, si è chiuso il bilancio consolidato al 30 settembre 2004 del Gruppo Bipiemme, i cui conti sono stati approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione. A tale risultato ha contribuito il terzo trimestre 2004, che ha evidenziato un utile netto di € 33,1 milioni, in crescita del 40,7% sullo stesso periodo del 2003. Tutti i confronti sono effettuati con i dati pro-forma, redatti al fine di consentire una comparazione su basi omogenee a seguito dell’inserimento nel perimetro di consolidamento del Gruppo Bipiemme di C.r.alessandria. Le situazioni pro-forma riflettono convenzionalmente il consolidamento integrale di C.r.alessandria a partire dal 1° gennaio 2003. Dati patrimoniali consolidati La Provvista da clientela a fine settembre 2004 raggiunge 19,9 miliardi di Euro, in crescita del 3,8% rispetto al settembre 2003. Tale dinamica è confermata anche dall’andamento dei valori medi annui che registrano una crescita del 4,0%. Nel dettaglio delle singole forme tecniche si segnala la crescita sostenuta dei conti correnti (+9,6%). Il risparmio gestito, grazie ad una raccolta netta positiva di 485 milioni di euro nei primi nove mesi del 2004, si posiziona a 18,1 miliardi di euro, in crescita del +4,9% rispetto al 30 settembre 2003. Buona la crescita dei fondi comuni di investimento (+6,8%), che consente alla quota di mercato di attestarsi al 2,31% dal 2,25% dello stesso periodo dello scorso anno. Tra i diversi comparti si evidenzia anche il trend positivo del comparto assicurativo, le cui riserve tecniche hanno registrato un incremento del +10,2% rispetto al settembre 2003, e delle gestioni patrimoniali, in crescita del +10,1%. Il risparmio amministrato a fine settembre si porta a 15,5 miliardi di euro, anch’esso in crescita rispetto a settembre 2003 (+1,9%). Sostenuta la dinamica degli impieghi verso la clientela che, in virtù di un incremento del 12,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a fine settembre 2004 raggiungono i 19,3 miliardi di euro. Tale crescita è concentrata sul segmento retail e Pmi ed in particolare sui mutui e prestiti che aumentano di 1,5 miliardi di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003, registrando un incremento di circa il 30%. Si conferma la buona qualità del portafoglio crediti, con il rapporto sofferenze nette sul totale degli impieghi che si attesta allo 0,7%, ulteriormente in calo rispetto al già contenuto 0,8% di fine 2003. Si segnala inoltre l’aumento della percentuale di copertura delle sofferenze, che è passata dal 63,3% del 31.12.2003 al 68,5% di settembre 2004. Dati economici consolidati Il margine di interesse raggiunge 496,3 milioni di euro, evidenziando una sostanziale stabilità rispetto al 30 settembre 2003. Tale risultato è riconducibile al buon andamento delle masse intermediate con la clientela, che ha permesso di bilanciare la riduzione dei tassi di mercato registrata nella seconda metà dello scorso anno. Il dato riferito al solo terzo trimestre 2004 è pari a 174,2 milioni di euro, con una crescita del 5,3% rispetto al pari periodo dello scorso anno, dovuta sia alla crescita delle masse, che alla tenuta degli spread. Il margine di intermediazione al 30 settembre 2004 si attesta a 1.042,8 milioni di euro, stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio l’analisi dell’andamento dei ricavi da servizi mette in luce la crescita delle commissioni nette a 381,7 milioni di euro (+4,3%) e degli altri proventi netti a 92,7 milioni di euro (+12,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2003. Il margine di intermediazione trimestrale è stato di 336,7 milioni di euro, con un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Sotto controllo l’andamento dei costi non finanziari, il cui valore progressivo al 30 settembre 2004 si attesta a 832,1 milioni di euro sostanzialmente in linea (+0,7%) con il dato dello stesso periodo dello scorso anno. Contenuta la crescita del costo del personale, pari a +1,1% (+4,7 milioni di euro). Tale incremento include un aumento di 7,0 milioni di euro per le erogazioni legate al programma di incentivazione all’esodo operato dalla capogruppo Banca Popolare di Milano, che ha portato ad una riduzione di 115 unità, nel corso degli ultimi 12 mesi. Il totale dei dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2004 risulta pari a 8.525 unità. Sostanzialmente stabili le spese amministrative, mentre la crescita delle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali ed immateriali (+1,2%) pari a 1,6 milioni di euro è attribuibile per 1,1 milioni di euro all’ammortamento delle differenze positive di consolidamento relative alla Cassa di Risparmio di Asti. Significativo l’andamento dei costi non finanziari trimestrali, che registrano riduzioni sia nelle spese per il personale (-0,9%), sia nelle spese amministrative (-2,5%). Il risultato di gestione raggiunge 210,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2004, in flessione del -3,0% rispetto a settembre 2003, mentre il dato trimestrale si posiziona a 68,7 milioni di euro, in crescita dell’8,6% rispetto al terzo trimestre 2003. Per effetto dei consueti criteri di rigorosa valutazione degli assets, al 30 settembre 2004 sono state imputate rettifiche nette di valore su crediti ed accantonamenti per rischi ed oneri per 101,3 milioni di euro, in linea con i valori dei primi nove mesi del 2003. Anche a livello trimestrale l’aggregato non si discosta dai dati dello stesso periodo del 2003. A fine settembre 2004 le componenti straordinarie si attestano a 37,8 milioni di euro, di cui 10,7 milioni di euro per sopravvenienze attive derivanti dall’applicazione del cosiddetto “disinquinamento fiscale”, 9,6 milioni di euro per utili da realizzo partecipazioni ed infine 8,6 milioni di euro per utili da realizzo immobili non strumentali. Dopo imposte per 52,1 milioni di euro (tax rate pari al 35,6%) il risultato netto dei primi nove mesi del 2004, raggiunge i 91,7 milioni di euro (+17,6%) rispetto al 30 settembre 2003, mentre l’utile netto trimestrale si attesta a 33,1 milioni di euro, in crescita del 40,7% sul pari periodo dello scorso anno. Capogruppo Banca Popolare di Milano Analizzando brevemente i risultati dei primi nove mesi della capogruppo Banca Popolare di Milano, che ha contribuito per il 72,1% alla formazione del margine di intermediazione consolidato, si evidenziano dinamiche in linea con quelle espresse a livello di gruppo. Nel dettaglio: raccolta diretta dalla clientela 16,0 miliardi di euro (+5,9% rispetto a settembre 2003); impieghi a clientela 16,5 miliardi di euro (+14,4%); risparmio gestito 14,1 miliardi di euro (+3,6%); margine di interesse 387,4 milioni di euro (-1,1%); margine di intermediazione 799,9 milioni di euro (+1,5%); utile netto 90,2 milioni di euro (+7,4%).  
   
   
CAPITALIA: PRIMO SEMESTRE 20041 CONTINUA LA CRESCITA DEL GRUPPO MARGINE DI INTERMEDIAZIONE € 2.389 MLN (+3%)  
 
Milano, 15 settembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Capitalia S.p.a., riunito il 9 novembre in serata sotto la presidenza di Cesare Geronzi, ha esaminato e approvato i dati relativi all’andamento del Gruppo nel primo semestre 2004, illustrati dall’Amministratore Delegato Matteo Arpe. Il Gruppo ha proseguito nella crescita, migliorando tutti i più importanti indici reddituali rispetto al primo semestre 2003: • il margine d’intermediazione cresce del 3% e si attesta a € 2.389 milioni; • il risultato lordo di gestione è aumentato del 10,2%, grazie al consistente aumento (+12%) dei ricavi operativi (commissioni e altri proventi), nonché al contenimento dei costi (in flessione del 1,9% le spese generali); • l’utile delle attività ordinarie è cresciuto del 66%; • l’utile netto è salito del 10,3%. Asset quality: forte riduzione dei crediti classificati e flusso di sofferenze al minimo storico E’ continuato nel semestre il processo, avviato con il Piano Industriale, di riduzione sia degli stock sia degli ingressi di nuove sofferenze come risultato della continua discliplina nell’erogazione del credito. I crediti classificati netti (sofferenze più incagli), infatti, risultano in flessione di oltre il 6% rispetto al primo trimestre del 2004. L’indice di copertura è ulteriormente salito nel trimestre di 1,6 punti percentuali al 50,9% (56,7% per le sole sofferenze). Il grado di copertura dei crediti classificati segna un incremento rispetto al primo semestre 2003 di 4,9 punti percentuali. Dall’avvio del Piano Industriale (30 giugno 2002) lo stock netto si è ridotto del 23% e la copertura è aumentata di 12 punti percentuali. Positivo anche il dato del flusso di nuove sofferenze che ha segnato nel primo semestre 2004 il più basso livello di ingresso, da due anni a questa parte, di nuovi crediti classificati lordi, scesi a € 357 milioni, con una riduzione particolarmente forte nel secondo trimestre 2004. Anche le rettifiche nette sui crediti si sono attestate sul semestre a livelli inferiori (€ 273 milioni), con una riduzione del 30% rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie alla rilevante crescita delle riprese di valore. Capitalia Service Jv: risultati in forte aumento in ogni area operativa Capitalia Service Jv, la Joint Venture tra Capitalia e Archon Group Italia ha raggiunto pieni livelli di operatività, conseguendo risultati particolarmente positivi, in notevole accelerazione durante i primi otto mesi dell’anno. Fra questi una forte crescita negli incassi (+5,5% nel semestre e 43% nel secondo trimestre rispetto al primo). A ciò si aggiunge una maggiore capacità di recupero, pari al 95% del valore netto del 2004, rispetto a un dato storico dell’88%. Altrettanto positivi sono i risultati dei veicoli di trading immobiliare, in collaborazione con Pirelli Re, che nelle aste immobiliari hanno conseguito incrementi sostanziali nelle aggiudicazioni, cresciute del 250% sul secondo semestre 2003. Operazione Trevi: business plan e accantonamenti Il Consiglio ha preso atto del nuovo Business Plan relativo alle Trevi, i veicoli relativi alle cartolarizzazioni dei crediti dubbi. Tale Piano, predisposto da Capitalia Service Jv, è il risultato di un approfondito lavoro di analisi degli attivi, effettuata combinando metodologie analitiche e di portafoglio, sulla base dell’approcio industriale del partner Archon, punto di riferimento nel settore. Il Piano fissa nuovi scenari di incasso che evidenziano una accelerazione nella velocità di recupero crediti, problema centrale dei tre veicoli societari. A ciò si combina una percentuale di recupero del valore netto incrementata, ma comunque più prudenziale rispetto ai più recenti livelli già conseguiti negli ultimi mesi. Coerentemente con gli obiettivi del Business Plan, sono stati effettuati, nell’ambito della Semestrale, accantonamenti e rettifiche per complessivi € 588 milioni allo scopo di compensare i ritardi accumulati negli incassi e i differenziali nelle aspettative future dei recuperi. L’ammontare si ripartisce in: · rettifiche per € 478 milioni di titoli Trevi di categoria C e D, facenti parte del portafoglio immobilizzato di Capitalia, da ammortizzare in cinque anni secondo la legislazione italiana vigente, con un impatto di € 48 milioni sul conto economico del primo semestre 2004; · accantonamenti a fondo rischi e oneri per € 110 milioni (€ 40 milioni per Trevi Finance e € 70 milioni per Trevi Finance 2), interamente spesato nel semestre e finalizzato al riacquisto, da parte di Capitalia, di crediti non-performing, programmato per la seconda metà dell’esercizio. Grazie alla positiva performance nel semestre, la redditività ordinaria ha permesso di assorbire l’impatto economico per € 158 milioni. Ulteriori € 48 milioni saranno a carico nel secondo semestre 2004, mentre non ci saranno successivi impatti a conto economico a partire dal 2005, a seguito dell’introduzione dei principi contabili internazionali (Ias/ifrs). Al netto dell’effetto straordinario dell’operazione Trevi, l’utile da attività ordinarie sarebbe risultato pari a € 379 milioni (+184%) e l’utile netto di € 173 milioni (+188%). L’impatto complessivo dell’operazione Trevi viene integralmente spesato a patrimonio netto con l’effetto di ridurre il Tier 1 ratio, che passa da 6,9% a fine 2003 a 6,6%, rimanendo comunque al di sopra degli obiettivi del Piano Industriale di fine 2005. Attività operativa Sotto il profilo dell’attività operativa, il Gruppo ha sviluppato nuove iniziative finalizzate a migliorare le capacità di vendita e il livello di servizio alla clientela, innovando e razionalizzando la gamma prodotti, attuando nuovi strumenti di gestione delle reti di vendita (progetto kor¨) e introducendo un nuovo modello distributivo. Nel quadro degli interventi di riassetto della struttura distributiva è stato avviato il nuovo piano di riorganizzazione e sviluppo degli sportelli, teso a valorizzare le specificità e le mission delle singole reti ottimizzando la presenza territoriale e la capacità di servizio al cliente, sia nel settore corporate, sia nel settore retail. Il programma prevede, fra l’altro, l’apertura di 49 nuovi sportelli Bipop-carire e 16 Banco di Sicilia, mentre Banca di Roma proseguirà nella razionalizzazione della rete volta a migliorare la copertura. In Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop-carire, inoltre, è stato attuato un nuovo modello distributivo con lo scopo di accrescere la produttività, potenziare l’offerta migliorando le sinergie di business, ottimizzare l’allocazione delle risorse umane e presidiare nel modo più efficiente l’attività di credito. Dati economici consolidati Il margine d’interesse è pari a € 1.191 milioni, in calo del 4,4% rispetto a € 1.246 milioni al 30 giugno 2003 (dato ricostruito), soprattutto a causa della riduzione dei tassi di interesse e della conseguente compressione degli spread, non compensata dai volumi di intermediazione. Le commissioni nette ammontano a € 709 milioni, in crescita del 7,2% rispetto al primo semestre 2003, grazie, in particolare, alle attività di gestione, intermediazione e consulenza. I dividendi, pari a € 37 milioni, sono sostanzialmente stabili, mentre i profitti da operazioni finanziarie raggiungono € 192 milioni, in aumento rispetto a € 177 milioni al 30 giugno 2003. Gli altri proventi netti, pari a € 243 milioni, sono in crescita del 19,2%. Il margine di intermediazione si attesta dunque a € 2.389 milioni (+3%). I costi operativi, inclusi gli ammortamenti, pari a € 1.637 milioni, sono in linea con il dato del 1° semestre 2003 (€ 1.636 milioni). Sostanzialmente stabili le spese per il personale, in l’ulteriore riduzione le altre spese amministrative (-1,9%), nonostante il consolidamento integrale del Gruppo Cofiri, che hanno parzialmente bilanciato l’aumento delle rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali e immateriali. Il risultato lordo di gestione è positivo per € 752 milioni, in crescita del 10,2%, grazie all’aumento dei ricavi a fronte di costi operativi sostanzialmente stabili. Le rettifiche nette e gli accantonamenti, pari a € 531 milioni, registrano un calo del 3,3% rispetto al dato di € 549 milioni al 30 giugno 2003, nonostante l’impatto derivante dall’operazione Trevi per complessivi € 158 milioni, di cui € 110 milioni di accantonamenti al fondo per rischi e oneri. L’utile delle attività ordinarie registra un incremento del 66% da € 133 milioni del primo semestre 2003 a € 221 milioni. Il saldo dei proventi straordinari è positivo per € 62 milioni, principalmente a seguito di vendite di partecipazioni e di immobili non strumentali. L’utile ante imposte è pari a € 283 milioni, in aumento dell’85,5% rispetto a € 152 milioni del primo semestre 2003. Dopo imposte per € 187 milioni (€ 85 milioni al 30 giugno 2003) e utili di pertinenza di terzi per € 29 milioni (€ 7 milioni al 30 giugno 2003) il semestre chiude con un utile consolidato netto di € 67 milioni, in aumento del 10,3% sull’utile di € 60 milioni registrato nel primo semestre 2003. Al netto dell’effetto Trevi l’utile sarebbe stato pari a € 173 milioni. Dati patrimoniali consolidati I dati patrimoniali del Gruppo Capitalia al 30 giugno 2004 mostrano una sostanziale stabilità della provvista complessiva, incluse le passività subordinate, rispetto ai valori di fine 2003 (€101.430 milioni contro € 103.257 milioni, mentre il dato ricostruito al 30 giugno 2003 è di €97.353 milioni). In lieve aumento rispetto a fine 2003 (+1,3%) è la raccolta da clientela, passata da € 72.913 milioni a € 73.890 milioni (€ 73.132 milioni al 30 giugno 2003), mentre in riduzione, coerentemente con le strategie del Gruppo, è la raccolta interbancaria. La raccolta complessiva di prodotti di wealth management, pari a € 2.365 milioni, si è mantenuta sostanzialmente in linea con quella del primo semestre 2003 (€ 2.465 milioni), nonostante il contesto economico non favorevole e la generalizzata crisi di sfiducia dei risparmiatori. Per quanto riguarda il patrimonio gestito, il Gruppo ha confermato la sua posizione di quarto operatore nel mercato italiano, con una quota salita dal 6,1% al 6,2%. I crediti complessivi, pari a € 88.216 milioni, si sono ridotti di € 4.132 milioni rispetto a fine 2003, mentre il dato ricostruito al 30 giugno 2003 è di € 86.632 milioni. I crediti a clientela ammontano a € 74.322 milioni, in calo dell’1,2% rispetto a € 75.227 milioni di fine 2003 (il dato ricostruito al 30 giugno 2003 è di € 74.689 milioni). L’andamento, su cui ha inciso l’operazione di cartolarizzazione di canoni di leasing per un valore complessivo di € 1.450 milioni effettuata da Fineco Leasing, riflette l’attenta selezione del merito di credito che il Gruppo sta perseguendo. I crediti classificati netti ammontano complessivamente a € 6.033 milioni, con una flessione del 6,1% rispetto a € 6.422 milioni al 30 giugno 2003 e del 6,4% rispetto a € 6.447 milioni di fine 2003. In particolare, le sofferenze nette (pari al 6% dei crediti per cassa) sono pari a € 4.460 milioni e i crediti incagliati a € 1.573 milioni, entrambi in calo a fronte dei dati, rispettivamente di € 4.543 milioni e € 1.904 milioni, di fine 2003. L’indice di copertura è ulteriormente migliorato, passando dal 46% del 30 giugno 2003 al 50,9% del 30 giugno 2004. Le partecipazioni non consolidate si attestano a € 3.081 milioni, in linea col dato al 31 dicembre 2003 (€ 3.070 milioni). L’ammontare dei Risk Weighted Asset è rimasto sostanzialmente stazionario, passando da € 89,4 miliardi di fine 2003 a € 89,9 miliardi al 30 giugno 2004. Il Tier 1 ratio, che rappresenta il livello di patrimonializzazione del Gruppo, si è attestato al 6,6%, in diminuzione rispetto al 6,9% raggiunto a fine 2003, per effetto della riduzione del patrimonio, conseguente alle svalutazioni sulle obbligazioni Trevi in portafoglio e agli accantonamenti per rischi relativi ai portafogli Trevi. Il patrimonio netto consolidato è di € 6.386 milioni, a fronte di € 6.618 milioni a fine 2003. L’indebitamento netto verso banche ammonta a € 10.336 milioni, in marginale aumento (+ € 440 milioni) rispetto al dato a fine 2003. La Capogruppo Capitalia S.p.a. Il margine di interesse, negativo per € 147 milioni, è in linea con il dato al 30 giugno 2003 ed è coerente con la struttura di holding di Capitalia, che ha i dividendi quale prevalente fonte di ricavi. I dividendi, sia per cassa sia per competenza, ammontano a € 414 milioni (€ 258 milioni al 30 giugno 2003, al netto dei crediti di imposta). Il margine di intermediazione si attesta a € 378 milioni, in aumento del 66,4% su € 227 milioni del primo semestre 2003. I costi operativi ammontano a € 117 milioni (contro € 111 milioni), di cui € 42 milioni per il personale, € 65 milioni per altre spese amministrative e € 10 milioni per rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali e immateriali. Il risultato lordo di gestione, pari a € 262 milioni, è più che raddoppiato rispetto a € 117 milioni del primo semestre 2003. Il semestre chiude con un utile netto di € 103 milioni (+11,8% rispetto a € 93 milioni del primo semestre 2003), che tiene conto di un risultato netto della gestione straordinaria positivo per € 16 milioni e di un contributo positivo delle imposte per € 143 milioni. Eventi successivi alla chiusura del semestre Con delibera del Cda del 22 luglio, Capitalia ha portato la propria partecipazione in Rcs Mediagroup al 2,047% delle azioni ordinarie (1,968% sul totale delle azioni) ), quota attraverso la quale ha aderito al Patto di Sindacato. Sempre in luglio il Cda ha approvato l’assegnazione ai dipendenti del Gruppo di 6.470.000 warrant per l’acquisto di azioni Capitalia nel quadro del piano di assegnazione di 20 milioni di stock option approvato nel maggio 2002. L’amministratore Delegato ha messo a disposizione la propria quota per aumentare il volume complessivo a disposizione dei dipendenti. Ancora in luglio è stata costituita Capitalia Informatica, società in cui confluiranno i rami d’azienda di Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop-carire inerenti i sistemi informatici e di back-ofice. In agosto Capitalia ha collocato un bond subordinato Lower Tier Ii da € 300 milioni sul mercato istituzionale, quotato alla Borsa di Lussemburgo, con cedola a Euribor trimestrale più 55 punti base, prezzo di collocamento di 99,669. Prevedibile evoluzione della gestione Per il secondo semestre si prevede che l’andamento possa ulteriormente beneficiare delle iniziative intraprese in ambito commerciale e delle rilevanti azioni concluse in tema di riorganizzazione della struttura distributiva. Il Cda inoltre ha istituito un Comitato Etico che definirà le policy per il Gruppo in materia e i criteri per la loro diffusione, attuazione e monitoraggio. Tale comitato è presediuto dall’Amministratore Delegato Matteo Arpe e ne fanno parte il Direttore Generale dott. Carmine Lamanda, il Capo delle Risorse Umane dott.Ssa Giuseppina Baffi, l’avv. Paolo Fresco e il prof. Sebastiano Maffettone.  
   
   
BANCA MEDIOLANUM: RISULTATI PRIMI NOVE MESI 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO: EURO 110 MILIONI, +22% MASSE AMMINISTRATE CONSOLIDATE: EURO 25 MILIARDI, +9%  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S.p.a., riunitosi il 10 novembre a Basiglio (Mi), ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Per quanto riguarda i Dati Consolidati Del Gruppo , che includono l'effetto delle nuove iniziative: L' Utile Netto Consolidato è stato di Euro 110 milioni , in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le Masse amministrate Consolidate sono cresciute del 9% rispetto al 30 settembre 2003, attestandosi su Euro 24.998 milioni. L'organico complessivo delle Reti di consulenti esclusivi (Italia, Spagna e Germania) è stato di 5.416 unità, in linea rispetto ai primi nove mesi del 2003 (-1 % ). Con riferimento all' Italia , sono stati registrati i seguenti risultati: L' Utile Netto è stato pari a Euro 135 milioni , con una crescita del 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le Masse amministrate sono cresciute del 7% rispetto al 30 settembre 2003, attestandosi su Euro 20.487 milioni. La Raccolta Netta del Risparmio Gestito è stata positiva per Euro 1.012 milioni , ed è rimasta positiva tutti i mesi (–19% rispetto ai primi nove mesi del 2003, Euro 1.256 milioni). Un particolare contributo è giunto dal settore Vita, con una raccolta netta pari a Euro 982 milioni, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente a Euro 1.648 milioni , in crescita del 30% rispetto ai primi nove mesi dell'anno scorso. In particolare, la Nuova Produzione Vita è cresciuta del 40% (Euro 1.069 milioni), con i Premi Pluriennali (esclusivamente unit-linked) che hanno contribuito per Euro 126 milioni, in crescita del 30%, e i Premi Unici per Euro 944 milioni, +41%. I Fondi Comuni di Investimento e le Gestioni hanno registrato una Raccolta Lorda di Euro 1.104 milioni , in calo dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Al 30 settembre 2004 l'organico della Rete di vendita di Banca Mediolanum è stato di 4.859 Consulenti Globali – di cui 4.078 promotori finanziari contro i 4.092 dell'anno scorso. Il totale dei Clienti al 30 settembre 2004 è stato di circa 782.000 primi intestatari, con una crescita del 2% rispetto alla stessa data dell'anno scorso. Con riferimento alle Nuove Iniziative più avanzate, va sottolineato il contributo al Consolidato di Gruppo apportato da Fibanc in Spagna e Banca Esperia in Italia: L' Utile Netto delle attività in Spagna è stato pari a Euro 1,1 milioni , in crescita rispetto al risultato dei primi nove mesi dell'anno scorso (Euro -0,6 milioni). Le Masse amministrate sono cresciute dell'5% rispetto al 30 settembre 2003, attestandosi su Euro 1.997 milioni . Banca Esperia ha fatto registrare un utile di Euro 2.9 milioni (Euro 1,4 milioni di pertinenza del Gruppo Mediolanum) +42% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (Euro 2,1 milioni). Le Masse amministrate hanno raggiunto Euro 4.176 milioni (Euro 2.025 milioni quota Mediolanum), in crescita del 49% rispetto al 30 settembre del 2003.  
   
   
CREDEM APPROVA I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO: +10,9% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE: +4,3% COSTI OPERATIVI: + 4,1% RISULTATO OPERATIVO: +12,1%  
 
Reggio Emilia, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano Spa ha approvato l’11 novembre la relazione trimestrale consolidata e individuale al 30 settembre 2004. Risultati consolidati al 30 settembre 2004 Il margine di intermediazione registra un incremento del 4,3% a quota 610,4 milioni di euro rispetto ai 585 milioni di euro dello stesso periodo 2003. In particolare, il margine finanziario è cresciuto del 4,7% a 241,8 milioni di euro (230,9 milioni di euro nello stesso periodo del 2003) soprattutto per il costante sviluppo del retail (clientela privata, operatori di small business) e delle piccole e medie imprese. Il margine servizi è aumentato del 4,1% e raggiunge i 368,6 milioni di euro rispetto ai 354,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003, sostenuto dal positivo andamento delle commissioni nette (+14,5%). Il risultato lordo di gestione ha registrato una crescita del 4,8% raggiungendo i 203,4 milioni di euro rispetto ai 194 milioni di euro dello stesso periodo del 2003, con costi operativi che si attestano a 407 milioni di euro rispetto ai 391 milioni di euro dello stesso periodo del 2003 (+4,1%). Il risultato operativo è in aumento del 12,1% a quota 159,1 milioni di euro rispetto ai 141,9 milioni di euro nel terzo trimestre 2003, con ammortamenti che sono diminuiti del 15% (44,3 milioni di euro contro 52,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2003). Il cost/income, al 30 settembre 2004, è pari a 66,7% (66,8% al 30 settembre 2003). L’utile netto consolidato è in crescita del 10,9% e raggiunge 101,4 milioni di euro rispetto ai 91,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003. Gli impieghi per cassa verso la clientela (al netto dei pronti contro termine) sono in crescita del 3,3% e si attestano a 11.005 milioni di euro rispetto ai 10.657 milioni di euro al 30 settembre 2003. Particolarmente positivo l’incremento dei crediti verso la clientela privata e le piccole e medie imprese (rispettivamente +19,6% e +14,7% a capitali medi). Prosegue il trend positivo delle operazioni di natura immobiliare come i mutui alle famiglie. Le sofferenze nette sugli impieghi per cassa sono pari a 0,39% (0,22% a settembre 2003 e 0,34% a fine dicembre 2003) confermando la forte attenzione alla qualità del credito. La raccolta complessiva da clientela (*) raggiunge 50.864 milioni di euro (al 30 settembre 2003 era pari a 50.582 milioni di euro). Tale aggregato, al netto dei pronti contro termine, si attesta a 49.485 milioni di euro (47.195 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno) con una crescita del 4,9%. La raccolta diretta, al netto dei pronti contro termine, diminuisce dell’ 1,8% a quota 11.391 milioni di euro (11.605 milioni di euro al 30 settembre 2003); all’incremento delle componenti a vista, in particolare dei conti correnti e risparmi, si è contrapposta la contrazione del comparto obbligazionario. La raccolta indiretta da clientela (*) registra un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, raggiungendo 38.094 milioni di euro (35.590 milioni di euro nel terzo trimestre 2003) di cui 22.541 milioni di euro di raccolta amministrata (+6,7%) e 15.553 milioni di euro di raccolta gestita (+7,5%) con una crescita favorita anche dall’ allargamento della gamma prodotti (gestioni patrimoniali e comparto assicurativo). Al 30 settembre 2004 il Gruppo Credem si articola in 460 filiali, 39 centri imprese, 52 negozi finanziari, 5.073 dipendenti, 884 promotori finanziari con mandato.  
   
   
GRUPPO BANCA PROFILO: APPROVATI I RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2004. BANCA PROFILO: UTILE NETTO A EURO 5.929.803, IN CRESCITA DEL 66% ANNO SU ANNO  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo, istituto specializzato in Private Banking, Investment Banking e Capital Market, ha approvato i dati relativi all’andamento consolidato al 30.09.2004. Gruppo Banca Profilo Il Gruppo Banca Profilo chiude il trimestre al 30.9.2004 con un utile netto consolidato pari ad Euro 4.569.446, in crescita del 4% anno su anno e un margine di intermediazione consolidato di Euro 33.531.281, in aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al 30.09.2004 il totale spese amministrative consolidato è pari a 25,6 milioni di Euro e registra una crescita del 17,3% rispetto ai 21,9 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente. All’ interno dell’aggregato, la componente riferita alle “spese per il personale ” segna l’incremento maggiore, passando dai 12,8 milioni di Euro al 30.09.2003 ai 15,5 milioni di Euro al 30.09.2004 (+20,7%). Il dato risente sia dell’aumento del numero medio delle risorse, che sono cresciute di 21 unità, passando dalle 175 del 30.09.2003 alle 196 del 30.09.2004, sia degli stanziamenti per accantonamenti connessi con meccanismi variabili di retribuzione. Le “altre spese amministrative ” ammontano ad Euro 10,2 milioni al 30.09.2004 (+ 12,4%, rispetto ai 9,1 milioni di Euro registrati al 30.09.2003). Sull’aggregato hanno inciso in modo particolare gli investimenti sostenuti dalla Banca a supporto dell’attività dell’Area Finanza, in relazione sia al progetto Murex sia agli interventi finalizzati all’automatizzazione dei processi di Middle e Back Office. Al 30.09.2004, il patrimonio netto consolidato, inclusivo delle differenze positive e negative di consolidamento, ammonta ad Euro 104,1 milioni ed è in crescita del 2,4% sul dato registrato al 30.06.2004, pari ad Euro 101,7 milioni. Al 30.09.2004, la raccolta consolidata ammonta a 2.323 milioni di Euro, in crescita del 27,6% rispetto ai 1.820 milioni di Euro del 30.09.2003. Banca Profilo chiude il periodo al 30.09.2004 con un utile netto di Euro 5.929.803, in crescita del 66%, rispetto ai 3.572.336 Euro del 30.09.2003, a conferma del buon andamento aziendale e delle appropriate scelte di gestione vis-à-vis gli ingenti investimenti sostenuti a supporto delle aree di Business. Il margine di intermediazione è passato dai 29,7 milioni di Euro del 30.09.2003 ai 32,9 milioni di Euro del 30.09.2004, con un incremento del 10,8%. Il contributo maggiore alla formazione del margine di intermediazione è stato fornito dall’Area Finanza con 21,2 milioni di Euro. L’area Private Banking ha contribuito con 11,7 milioni di Euro in aumento del 17% sullo stesso periodo del 2003. La Banca chiude il periodo al 30.09.2004 con una raccolta totale di 1.973 milioni di Euro (+8,4% anno su anno). Significativa anche la crescita, in termini di volumi, dell’attività creditizia svolta in favore di clientela clientela privata, ammontata a 78,8 milioni di Euro. Il “totale spese amministrative ” passa dai 20,8 milioni di Euro al 30.09.2003 ai 24,7 milioni di Euro al 30.09.2004, in crescita del 18,8% anno su anno. Il dato risente dei significativi investimenti a supporto delle attività di business e, in particolare, dell’Area Finanza, sia per l’inserimento di nuove risorse all’interno della struttura di Fixed Income, sia per l’acquisto e l’implementazione del software applicativo Murex. Sul dato incide inoltre la capitalizzazione dell’avviamento relativo all’acquisto da Hsbc del ramo d’azienda riferito alle attività di Private Banking. Il patrimonio netto della Banca al 30.09.2004 ammonta a 107,3 milioni di Euro e risulta in linea con quello registrato al 31.12.2003.  
   
   
BANCA ETRURIA, APPROVATI I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2004: UTILE NETTO A 18,3 MLN DI EURO (+7,5%) MARGINE DI INTERESSE A 104,8 MLN DI EURO (+6,5%)  
 
Arezzo, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, riunitosi sotto la presidenza di Elio Faralli, ha approvato nella seduta del 10 novembre i dati consolidati ed individuali al 30 settembre 2004. In miglioramento i risultati dei primi nove mesi del 2004 rispetto al corrispondente periodo del 2003. A livello consolidato il margine di interesse raggiunge 104,8 mln di euro (+6,5%) ed il margine di intermediazione 189,5 mln di euro (+3,6%). Su quest'ultimo risultato hanno positivamente influito la performance delle commissioni nette, che hanno raggiunto 65,3 mln di euro in aumento dell'8,7% rispetto al 30 settembre 2003, e i profitti da operazioni finanziarie che sono aumentati del 16,6%, attestandosi a 5,1 mln di euro. Il risultato lordo di gestione sale a 59,7 mln di euro (+5,6%) e l'utile ordinario si attesta a 36,2 mln di euro (+3,6%), con rettifiche ed accantonamenti per complessivi 18,9 mln di euro (+13,1%). L'utile netto in formazione sale quindi a 18,3 mln di euro, registrando un aumento del +7,5% rispetto ai 17,1 mln del 30 settembre 2003. Continua il miglioramento del cost income del Gruppo che passa dal 69,1% del settembre 2003 al 68,5% a fine settembre 2004. Per quanto attiene i dati patrimoniali, confrontati con il 31 dicembre del 2003, il totale degli impieghi con la clientela raggiunge 3.878 mln di euro in aumento del 10,6%, mentre la raccolta diretta si attesta a 4.099 mln di euro (+2,3%). Andamento positivo nei primi nove mesi del 2004 rispetto al 30 settembre 2003 anche per i risultati della capogruppo Banca Etruria. Senza considerare il contributo dei dividendi delle società del Gruppo non ancora contabilizzati, il margine di interesse si attesta a 110,7 mln di euro in linea con quello al 30 settembre 2003 (+2,7% rispetto al dato al settembre 03 depurato della voce dividendi). Il margine di intermediazione raggiunge 167,5 mln di euro registrando un aumento del 4,1%. Il risultato lordo di gestione cresce a 53,3 mln di euro (+6,2%) e l'utile ordinario sale a 31,2 mln di euro (+7,1%), a fronte di rettifiche ed accantonamenti per un totale di 18,3 mln di euro. Cresce anche l'utile netto in formazione a 15,4 mln di euro (+8,8%). Il cost income della Banca migliora di oltre 1,5 punti percentuali passando dal 72,1% di settembre 2003 al 70,4%. Sempre a livello individuale, confrontando i dati patrimoniali al 30 settembre 2004 con i risultati raggiunti al 31 dicembre scorso gli impieghi con la clientela salgono a 3.862 mln di euro registrando una crescita del 5,1%, determinata in particolare dal risultato della componente mutui che raggiungono 1.299 mln di euro (+18,3%). La raccolta diretta si attesta a 4.103 mln di euro (+2,9%) con una performance della componente obbligazionaria che migliora di circa 13 punti percentuali e dei pronti contro termine che realizzano nel periodo un +6,7%. Continua a dare i propri frutti la strategia attuata dalla Banca per indirizzare la clientela verso forme professionali di investimento del risparmio che si è tradotta in un significativo incremento della raccolta gestita ed assicurativa. Quest'ultima raggiunge 1.627 mln di euro (+24% sul 30/09/03, +17,8% rispetto al 31/12/03), aumentando il proprio peso sul totale della raccolta indiretta dal 42,7% al 50,3%. La stringente politica di valutazione dei crediti ed il passaggio a sofferenza della posizione aperta nei confronti di Parmalat hanno influenzato l'andamento dei crediti in sofferenza che si attestano a 153 mln di euro, in aumento del 3,1% rispetto al 30/09/2003 e del 17,1% rispetto al dato del dicembre scorso che scontava una operazione di cessione pro soluto di crediti per 43 milioni di euro netti. Da segnalare in questo comparto una notevole accelerazione avvenuta nei primi nove mesi dell'anno nell'attività di recupero crediti che ha consentito di conseguire buoni risultati. Nel trimestre è proseguita l'espansione della Banca con l'apertura di due nuove filiali nelle città di Ascoli Piceno e Bologna. Con quest'ultima in particolare Banca Etruria per la prima volta estende il proprio raggio di azione al capoluogo emiliano dove a breve rafforzerà la propria presenza con un'ulteriore agenzia. "I risultati raggiunti testimoniano un chiaro indirizzo gestionale" ha dichiarato il Direttore Generale Luca Simoni. "In un contesto economico ancora poco chiaro abbiamo scelto infatti di perseguire performance trasparenti e costanti nel tempo, potenziando contemporaneamente la nostra capacità di monitoraggio dei rischi".  
   
   
SOTTOSCRITTO IL CODICE DEONTOLOGICO SUI SISTEMI DI INFORMAZIONI CREDITIZIE  
 
Bologna, 15 novembre 2004 – È stato firmato l’ 11 novembre a Roma il nuovo codice deontologico per le cosiddette “centrali rischi private”, che d’ora in poi assumeranno la denominazione di “sistemi di informazioni creditizie”. I provvedimenti di attuazione del Codice sulla Privacy entreranno in vigore dal 1 gennaio 2005. Il documento, frutto di oltre due anni di lavori, è stato sottoscritto dai rappresentanti delle associazioni rappresentative di banche e società finanziarie, di associazioni dei consumatori e dall’Aisrec (l’Associazione Italiana delle Società di Referenza Creditizia) di cui è parte Crif, società specializzata nello sviluppo e nella gestione di sistemi di informazione creditizia. “Siamo particolarmente lieti – commenta Enrico Lodi, Direttore dei Sistemi di Informazioni Creditizie di Crif e co-Presidente di Aisrec - che si sia giunti ad una conclusione di un lungo e complesso lavoro, che ci ha visti in prima linea insieme all’Autorità Garante Privacy e alle altre parti coinvolte. Con l’entrata in vigore del Codice si pone fine ad ogni ambiguità interpretativa sulle modalità con cui operano in Italia i sistemi di informazioni creditizie. Tali sistemi, infatti, resi disponibili a banche e finanziarie, forniscono un contributo fondamentale per l’allargamento della disponibilità di credito in favore delle famiglie italiane. Senza di essi agli italiani sarebbero richieste più garanzie, i tempi di erogazione dei finanziamenti sarebbero più lunghi e, soprattutto, un minor numero di persone avrebbe accesso al credito. Per chi chiede credito e lo rimborsa regolarmente, ovvero oltre il 95% dei richiedenti italiani, c’è tutto l’interesse ad attestare le proprie caratteristiche di pagatore affidabile attraverso la conservazione dei propri dati creditizi il più a lungo possibile presso i sistemi di informazioni creditizie”. I sistemi di informazioni creditizie ricoprono un ruolo di grande rilevanza anche per lo sviluppo dell’economia, con benefici irrinunciabili per il reddito nazionale. Specie in un momento in cui è prioritario il rilancio dell’economia, oggi ancora in difficoltà.  
   
   
IL CDA DI UNICREDIT PRENDE ATTO DELLE DIMISSIONI DI PIETRO MODIANO  
 
Milano, 15 Novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit riunitosi il 12 novembre ha preso atto delle dimissioni di Pietro Modiano ringraziandolo per il lavoro svolto e formulandogli i migliori auguri per il suo nuovo e difficile incarico. Il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ad interim la responsabilità diretta della Divisione Corporate all' Amministratore Delegato del Gruppo Alessandro Profumo.  
   
   
GRUPPO GENERALI: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 IN NOVE MESI RAGGIUNTO L’UTILE DELL’INTERO ESERCIZIO 2003 TRIMESTRE RECORD PER RACCOLTA E GESTIONE INDUSTRIALE UTILE CONSOLIDATO SALE A € 1.014 MLN DA € 737 MLN (+37,6%) PROSEGUE LA FORTE CRESCITA DEI PREMI A € 41,6 MLD (+21,4%) RAMO VITA +31,7%; RAMI DANNI +6,4%  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunitosi l’ 11 novembre sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato la relazione consolidata al 30 settembre 2004. Il terzo trimestre 2004 conferma il positivo trend di sviluppo e di risultati registrato da inizio anno, consentendo al Gruppo Generali di chiudere i primi nove mesi con una forte crescita dei premi complessivi (+21,4%), in ulteriore progressione rispetto al già ottimo semestre, e un significativo incremento (+37,6%) dell’utile netto, che risulta pari all’utile conseguito nell’intero esercizio 2003. Il raggiungimento di tale risultato è stato determinato principalmente dal deciso miglioramento della gestione industriale che ha evidenziato un saldo tecnico più che quadruplicato rispetto al corrispondente periodo del 2003. Su tale risultato incide il significativo contenimento dei costi ottenuto grazie alla politica di razionalizzazione delle strutture, nonché il miglioramento della sinistralità. Cresce anche l’apporto della gestione finanziaria. Bilancio Consolidato L’utile netto consolidato al 30 settembre 2004 è in crescita del 37,6% a € 1.014 milioni rispetto ai € 737 milioni dei primi nove mesi del 2003. Nel terzo trimestre l’utile è stato di € 272 milioni (€ 206 milioni nello stesso trimestre del 2003). Il raggiungimento di tale risultato nei nove mesi è ascrivibile al deciso miglioramento (+33,9%) del risultato dell’attività ordinaria a € 1.713 milioni (€ 1.279 milioni nei primi nove mesi del 2003), che ha registrato nel terzo trimestre un incremento del 72,9% a € 465 milioni. La gestione industriale evidenzia un balzo di € 455 milioni del saldo tecnico complessivo attestandosi a € 601 milioni (€ 146 milioni dell’analogo periodo del 2003). Alla crescita ha contribuito, oltre al progresso del risultato nel vita, il significativo miglioramento registrato nei rami danni. In particolare, nel trimestre il saldo tecnico complessivo si è attestato a € 318 milioni (€ 125 milioni del terzo trimestre del 2003). Il risultato della gestione finanziaria corrente ha raggiunto € 7.655 milioni (€ 6.734 milioni nei primi nove mesi del 2003), per effetto sia dell’incremento dei redditi ordinari (+8% a € 7.206 milioni) sia della sensibile riduzione delle rettifiche nette di valore, scese a € 348 milioni da € 1.012 milioni dell’analogo periodo del 2003. In netta riduzione è l’apporto della componente straordinaria che è passata a € 272 milioni da € 405 milioni dei primi nove mesi del 2003. Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli sono ammontate a € 8.254 milioni (€ 6.980 milioni a fine 2003), di cui € 1.945 milioni relative al comparto azionario, € 5.240 milioni a quello obbligazionario e € 1.069 milioni ad altri investimenti. Gestione Assicurativa I premi consolidati del Gruppo sono ammontati a € 41.569 milioni in aumento del 21,4% rispetto ai € 34.231 milioni dei primi nove mesi del 2003 (+13,8% a condizioni omogenee per cambi e perimetro). Nel trimestre la raccolta ha evidenziato un tasso di crescita del 25,9% a € 12.890 milioni, in progressione rispetto ai trimestri precedenti. Nel ramo vita la raccolta complessiva è cresciuta del 31,7% (+20,8% a condizioni omogenee) raggiungendo € 26.828 milioni da € 20.374 milioni nei primi nove mesi del 2003. Il volume premi di nuova produzione al 30 settembre 2004 ha registrato una crescita del 45,4% a condizioni omogenee a € 15.569 milioni. Nel lavoro diretto vita, la raccolta ha registrato una crescita del 20,4% a condizioni omogenee a € 26.433 milioni. Il risultato tecnico del ramo vita ha registrato un miglioramento del 21,9% a € 953 milioni (€ 782 milioni al 30 settembre 2003), per effetto sia della politica di contenimento dei costi di gestione, la cui incidenza sui premi è scesa dal 12,7% all’11%, che dei migliori risultati della gestione finanziaria. Nei rami danni i premi consolidati sono ammontati a € 14.741 milioni, con un incremento del 6,4% rispetto ai € 13.857 milioni dell’analogo periodo del 2003 (+3% a condizioni omogenee). La crescita è stata conseguita nonostante la congiuntura economica dell’area euro e di azioni di riforma di importanti portafogli. Il risultato tecnico dei rami danni è migliorato di € 284 milioni (+44,7%), riducendo sensibilmente il passivo a € 352 milioni (€ 636 milioni al 30 settembre 2003). Significativo il contributo del risultato del trimestre che ha evidenziato un miglioramento del 75,3% riducendo il passivo a € 42 milioni (€ 170 milioni nel terzo trimestre del 2003). Tale andamento si riflette nel miglioramento del combined ratio sceso a 99,9% da 102,4% dei primi nove mesi del 2003. Escludendo dal perimetro di calcolo contratti sottoscritti con modalità analoghe a quelle prevalenti nel ramo vita, come sono i rami malattia in Germania e le complementari vita in Francia, il combined ratio passa a 98,3% da 101,2% al 30 settembre 2003. L’indice di riservazione dei rami danni si mantiene stabile ai livelli dei primi nove mesi del 2003. Il rapporto sinistri a premi nei rami danni, al netto della riassicurazione, è migliorato di 1,8 punti percentuali passando a 74,8% (76,6% nei nove mesi del 2003). L’incidenza dei costi complessivi sui premi è scesa a 15,7% da 17,7% dei nove mesi del 2003 con un miglioramento di 2 punti percentuali, ascrivibile per 1 p.P. Ai costi di produzione e per 1 p.P. Ai costi amministrativi. Le riserve tecniche nette, vita e danni, sono salite a € 238.725 milioni (€ 207.704 milioni nel ramo vita e € 31.021 milioni nei rami danni) rispetto ai € 223.520 milioni a fine 2003. Mercato Italiano Per quanto riguarda l’andamento produttivo in Italia, principale mercato di operatività del Gruppo che rappresenta il 37,8% del portafoglio globale, è stato conseguito un incremento dei premi del lavoro diretto del 41,7% (+20,5% a condizioni omogenee) rispetto ai primi nove mesi del 2003, raggiungendo € 15.651 milioni. Nel ramo vita, in una situazione di mercato che registra ancora difficoltà di sviluppo, il Gruppo ha invece evidenziato un forte incremento della raccolta diretta sia a termini storici (+60,8%) sia a condizioni omogenee (+27,1%) raggiungendo € 11.805 milioni. La crescita ha riguardato tutti i canali distributivi: +20,7% la rete agenziale, +38,5% il canale banca assicurazione e +31,7% i promotori finanziari di Banca Generali. I premi della raccolta indiretta sono stati pari a € 15 milioni. Il volume premi di nuova produzione complessivo è salito del 45,9% a € 8.091 milioni con un significativo sviluppo in tutti i canali: rispettivamente del 50,4% nelle reti agenziali, del 42,1% in quello di bancassicurazione e del 49,3% per i promotori finanziari di Banca Generali. Nei rami danni i premi del lavoro diretto ammontano a € 3.846 milioni con una crescita del 3,9%. Il combined ratio del territorio è migliorato a 100,3% da 101,4%. Tale risultato ha beneficiato anche dei primi effetti dei miglioramenti realizzati nella gestione industriale in quelle aree di attività che presentavano una redditività non ancora in linea con quella della Capogruppo. Mercati Esteri Nei mercati esteri il volume premi complessivo, che costituisce il 62,2% del portafoglio globale, risulta in crescita del 13,4% rispetto al 30 settembre 2003 (+10,1% a condizioni omogenee) raggiungendo € 25.861 milioni (l'88,5% realizzato in Unione Europea). Nel vita, l’incremento della raccolta è stato del 18,3% (+16,3% a condizioni omogenee) con un volume premi di € 15.008 milioni. Nei principali Paesi di operatività del Gruppo lo sviluppo della raccolta evidenzia tassi di crescita superiori a quelli riportati dai singoli mercati di riferimento. Il volume premi di nuova produzione ha segnato una netta crescita del 44,7% rispetto al 30 settembre del 2003 attestandosi a € 7.477 milioni, nonostante il persistere di un contesto economico ancora difficile nei principali territori di operatività del Gruppo. Francia e Germania sono stati i territori esteri in cui il Gruppo ha evidenziato il dinamismo più accentuato. Nei rami danni, i premi complessivi salgono del 7,3% a € 10.853 milioni (+2,7% a condizioni omogenee). Il combined ratio complessivo dei territori esteri si attesta a 99,3% da 101,6% dell’analogo periodo del 2003. Escludendo dal perimetro di calcolo contratti sottoscritti con modalità analoghe a quelle prevalenti nel ramo vita, come sono i rami malattia in Germania e le complementari vita in Francia, il combined ratio passa a 96,4% da 99,6%. Il miglioramento del combined ratio interessa tutti i principali territori esteri di operazione. Ripartizione dei premi lordi per Paese al 30.09.2004
(mln€) Premi Complessivi Vita ¨% in termini omogenei Premi Complessivi Danni ¨% in termini omogenei Premi Complessivi Totali ¨% in termini omogenei Peso su Consolidato %
Italia 11.820,6 27,1 3.888,3 4,0 15.708,9 20,5 37,8
Germania 5.600,6 5,9 3.660,6 -2,2 9.261,2 2,4 22,3
Francia 5.871,9 49,2 2.959,3 8,4 8.831,2 32,5 21,2
Spagna 567,6 -39,8 963,8 8,3 1.531,4 -16,5 3,7
Austria 403,5 2,7 1.151,2 -2,1 1.554,7 -0,9 3,7
Svizzera 534,2 0,1 399,3 5,3 933,5 2,3 2,2
Paesi dell’Europa dell’Est 159,3 20,8 412,7 18,3 572,0 19,0 1,4
Resto dell'Europa 713,1 -6,4 687,4 -2,0 1.400,5 -4,3 3,4
Resto del Mondo 1.157,6 23,1 618,5 3,0 1.776,1 15,3 4,3
Totale 26.828,4 20,8 14.741,1 3,0 41.569,5 13,8 100
Gestione Finanziaria La politica di investimento ha evidenziato un aumento della componente azionaria che rappresenta l’8% sul totale degli investimenti, esclusi quelli il cui rischio è a carico degli assicurati (7,5% a fine 2003). Gli investimenti complessivi sono ammontati a € 248.188 milioni con una crescita del 7,9% rispetto a fine 2003. In particolare, gli investimenti, esclusi quelli il cui rischio è a carico degli assicurati, sono saliti a € 214.796 milioni da € 199.347 milioni a fine 2003. Nell’ambito della composizione di tali investimenti, quelli a reddito fisso rappresentano il 78%, le azioni l’8% e gli immobili il 5,6%. L’indebitamento del Gruppo è sceso a € 7.451 milioni da € 7.556 milioni a fine 2003; € 4.162 milioni sono relativi a prestiti obbligazionari. 3 Prevedibile Evoluzione Per L’esercizio In Corso Per quanto attiene le prospettive del gruppo nella parte finale dell’esercizio, considerati i risultati finora ottenuti e il proseguimento delle politiche in atto, che hanno già consentito un marcato miglioramento della gestione industriale, è prevedibile un risultato sensibilmente superiore a quello del 2003, salvo il verificarsi di eventi di natura eccezionale. Approvata La Predisposizione Di Un Programma Di Mtn Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la predisposizione di un programma di Medium Term Notes “Mtn”. La realizzazione di tale Programma - che non determinerà l’aumento dell’indebitamento del Gruppo - permetterà di disporre di uno strumento flessibile che consentirà di avvantaggiarsi di condizioni favorevoli dei mercati finanziari puntando a ottenere l’ottimizzazione dei costi di finanziamento e una gestione efficace delle scadenze dell’indebitamento esistente. Il programma avrà un importo massimo a livello di Gruppo di € 2,5 miliardi e prevederà come emittenti la stessa Assicurazioni Generali S.p.a – per un importo massimo di € 750 milioni -, Generali Finance B.v., Generali Properties S.p.a e Banca Generali. Mediobanca e Banca Generali sono stati nominati Arrangers del Programma.
 
   
   
FONDIARIA-SAI S.P.A.: UTILE NETTO CONSOLIDATO A 303,3 (+38%) MILIONI DI EURO, IN LINEA CON I RISULTATI ATTESI. POSITIVI I RISULTATI TECNICI: 305,1 MILIONI DI EURO L'UTILE CONSEGUITO NEI DANNI E 52,7 MILIONI DI EURO L'UTILE DEL CONTO TECNICO VITA. PREMI IN CRESCITA A 7.156,4 MILIONI (+10,3%)  
 
Milano, 11 novembre 2004 - Sotto la Presidenza di Jonella Ligresti, si è riunito l’ 11 novembre il Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-sai S.p.a. Che ha esaminato ed approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2004. Nei primi nove mesi del 2004 il Gruppo Fondiaria-sai ha evidenziato risultati in significativa crescita rispetto al corrispondente periodo precedente, conseguendo un utile netto consolidato, comprese le quote di terzi, pari a 303,3 milioni di Euro contro i 220,2 milioni di Euro di utile rilevati al 30 settembre 2003. Il conto tecnico dei rami Danni registra, nei primi nove mesi dell'esercizio, un utile di 305,1 milioni di Euro contro l'utile di 246,9 milioni di Euro del corrispondente periodo dell'esercizio 2003, cui contribuisce il buon andamento dei Rami Auto. Il conto tecnico dei rami Vita evidenzia un utile di 52,3 milioni di Euro, contro l'utile di Euro 60,8 registrato nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente. I premi emessi al 30 settembre 2004 ammontano complessivamente a 7.156,4 milioni di Euro (+ 10,3%). I premi del lavoro diretto ammontano a 7.132,6 milioni di Euro (+ 10,5%). I premi del lavoro diretto dei rami Danni ammontano a 5.082,5 milioni di Euro (+ 2,9 %), di cui 2.787,4 milioni di Euro (+1,53% ) raccolti dalla Capogruppo. A livello consolidato il combined ratio a fine settembre 2004 è stato pari al 93,9% in miglioramento di un punto percentuale rispetto al corrispondente periodo precedente. Nei rami Vita i premi del lavoro diretto raggiungono i 2.050 milioni di Euro (+35,3%), andamento positivo confermato dall'incremento molto interessante fatto registrare dalla capogruppo (+42%) con una raccolta premi pari a 794,1 milioni di Euro, beneficiata da un significativo incremento nella vendita di prodotti tradizionali (+ 9,2% nel ramo I°). I proventi netti da investimenti conseguiti al 30 settembre 2004 ammontano a 624 milioni di Euro contro 569 milioni di Euro registrati al 30 settembre del precedente esercizio. Gli investimenti del Gruppo ammontano a complessivi Euro milioni 26.137, con un incremento del 3,11% rispetto al dato al 30 giugno 2004, mentre le riserve tecniche nette hanno raggiunto Euro milioni 24.909, di cui Euro milioni 10.500 nei rami danni e Euro 14.409 nei rami vita. Tali risultati sono in linea con gli obiettivi di sviluppo e i risultati attesi del Gruppo Fondiaria-sai e rispettano la consueta, rigorosa, politica di riservazione nonché una gestione del portafoglio investimenti particolarmente attenta. In data 9 novembre u.S. L'agenzia di rating Standard and Poor's ha confermato il rating Bbb- outlook stable assegnato al Gruppo Fondiaria-sai.  
   
   
EDISON: RISULTATI ANCORA IN FORTE CRESCITA TERZO TRIMESTRE 2004: RICAVI NETTI +15%, MOL +46%; UTILE OPERALIVO NETTO E UTILE NETTO PIÙ CHE TRIPLICATI  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Si è svolto l’ 11 novembrepresso la sede di Foro Buonaparte il Consiglio di Amministrazione di Edison Spa che ha esaminato i risultati relativi alla gestione del terzo trimestre 2004 e dei primi 9 mesi del 2004. Nel terzo trimestre il Gruppo Edison ha registrato ricavi netti di 1.445 milioni in crescita del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un utile operalivo netto di 126 milioni rispetto ai 36 milioni del terzo trimestre 2003, e un utile netto di gruppo di 28 milioni rispetto agli 8 milioni dello stesso periodo del 2003. "I risultati del terzo trimestre sono molto buoni - commenta il Presidente di Edison, Umberto Quadrino -. Sia dal punto di vista della gestione che della redditività l'ultimo trimestre conferma il trend positivo con una forte crescita nell'energia elettrica e nel gas, che rappresentano il nostro core business". Il Core Business: energia e gas Il terzo trimestre I ricavi netti del terzo trimestre 2004 registrano una crescita del 17,3% a 1.242 milioni con un Mol in progresso del 45,3% a 276 milioni rispetto allo stesso periodo del 2003; anche l'utile operativo netto, che si attesta a 121 milioni, è cresciuto in modo sensibile (+88 milioni di euro), più che triplicando il suo valore rispetto all'anno precedente. L'utile netto di gruppo si attesta a 24 milioni rispetto al sostanziale pareggio (-2 milioni) rilevato nel terzo trimestre 2003. Il risultato netto sconta minori proventi straordinari rispetto al 2003 e, pur in presenza di un livello di indebitamento in linea con quello di fine esercizio 2003, maggiori oneri finanziari netti dovutiprincipalmente a un diverso criterio di contabilizzazione degli effetti economici delle operazioni di copertura dei tassi di cambio e dei prezzi delle commodities. 3 ° Trimestre 2004
Core business (energia elettrica e gas) Gruppo
Valori in milioni di euro 3° trim. 3° trim. A 2004 2003 3° trim. 3° trim. A 2004 2003
Ricavi netti 1.242 1.059 +17,3% 1.445 1.256 +15%
Margine operativo lordo 276 190 +45,3% 283 194 +45,9%
%sui ricavi netti 22,2% 17,9% 19, 6% 15,4%
Utile operativo netto 121 33 +266,7% 126 36 +250%
%sui ricavi netti 9,7% 3,1% 8,7% 2,9%
Risultato priva delle imposte e dei componenti straordinari 66 12 n.S. 71 16 n.S.
Risultato netto di gruppo 24 (2) n.S. 28 8 +250%
Primi 9 Mesi 2004
Core business (energia elettrica e gas) Gruppo
Valori in milioni di euro 9 mesi 9 mesi A 2004 2003 9 mesi 9 mesi A 2004 2003
Ricavi netti 3.999 3.729 +7,2% 4.632 4.533 +2,2%
Margine operativo lordo 889 801 +11% 909 800 +13,6%
%sui ricavi netti 22, 2% 21, 5% 19, 6% 17, 6%
Utile operativo netto 423 315 +34,3% 439 277 +58,5%
%sui ricavi netti 10,6% 8,4% 9,5% 6,1%
Risultato priva delle imposte e dei componenti straordinari 268 51 n.S. 288 11 n.S.
Risultato netto di gruppo 70 250 (72%) 81 149 (45,6%)
Il forte miglioramento dei risultati operativi è frutto dell'effetto combinato della sensibile crescita dei volumi di vendita (+14,2% nel settore elettrico e +15,2% nel gas) e di un livello dei prezzi superiore al terzo trimestre 2003, in seguito sia alla lievitazione della componente combustibile sia ai buoni livelli di prezzo sui mercati di riferimento. Particolarmente pronunciata la crescita nel settore elettrico che registra un incremento del 32,1% dei ricavi netti a 1.110 milioni e del Mol a 222 milioni con un incremento del 34,5%. La crescita sensibile rispetto allo scorso anno dipende anche dalle novità normative introdotte nel 2004, quali le nuove fasce orarie e la Borsa elettrica che tengono conto dei picchi di domanda estiva. Sui risultati ha inciso in modo sensibile la progressione delle vendite sul mercato libero, che registra un aumento del 31,6% grazie sia all' incremento delle vendite ai clienti (+10%) sia alle vendite effettuate sulla Borsa elettrica, mercato non presente nel 2003; si riduce conseguentemente il peso delle vendite Cip6 e di quelle a clienti industriali e captive. Nel settore del gas crescono i ricavi netti del trimestre che si attestano a 449 milioni (+12,8%), grazie ai maggiori volumi di gas venduti nel periodo (+15,2%) e a migliorati ricavi medi unitari rispetto al terzo trimestre 2003. Il Mol riporta un progresso del 76,7% a 76 milioni attribuibile, oltre che ai maggiori volumi, al miglioramento della forbice tra i costi di approvvigionamento e i prezzi di vendita.
Energia elettrica Idrocarburi
3° trim. 3° trim. A 2004 2003 3° trim 3° trim A 2004 2003
Volumi di vendita (Gwh/n1 nc) 12.141 10.627 +14,2% 2.241 1.946 +15,2%
Ricavi netti (n1 E) 1.110 840 +32,1 % 449 398 +12,8%
Margine operativo lordo (n1 E) 222 165 +34,5% 76 43 +76,7%
I primi 9 mesi Nei primi 9 mesi del 2004 la crescita dei volumi di vendita, sia di energia elettrica (+13,6%) che di gas (+11,9%), determina l'incremento dei ricavi netti pari a 3.999 milioni in crescita del 7,2%, del Mol pari a 889 milioni in crescita dell'11% e dell'utile operativo netto a 423 milioni, il 34,3% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Alla positiva gestione si aggiunge il contenimento degli oneri fmanziari netti rispetto al corrispondente periodo 2003, grazie alla riduzione dell'indebitamento e del relativo costo a fronte di un migliore standing riconosciuto al gruppo dai mercati fmanziari, nonostante i maggiori oneri derivanti dal nuovo criterio di contabilizzazione già citato. Complessivamente il Core Business chiude i primi 9 mesi con un risultato prima delle imposte e dei componenti straordinari di 268 milioni di euro, dai 51 milioni registrati nei primi 9 mesi del 2003. L'utile netto è di 70 milioni rispetto ai 250 milioni dello stesso periodo del 2003 che però includevano poste straordinarie non ripetibili (cessione di riserve di gas in Egitto con una plusvalenza netta di 320 milioni, operazione conclusa nel giugno 2003). Nel settore elettrico, i ricavi netti progressivi si attestano a 3.311 milioni, in aumento del 16,7% rispetto al corrispondente periodo del 2003: tale andamento è determinato dalla forte crescita dei volumi (+13,6%). Cresce anche il Mol che è pari a 725 milioni con un incremento del 19,8% rispetto allo stesso periodo 2003. Anche a livello dei 9 mesi la crescita dei margini è principalmente riconducibile all'ottimizzazione dei mercati di destinazione: a fronte della sostanziale stabilità delle vendite tradizionali (relative a contratti Cip6 e a clienti captive), crescono sensibilmente i volumi di vendita sul mercato libero (+35,8%). Un dato rilevante da sottolineare in merito al maggior volume di energia elettrica disponibile è la piena operatività a partire dal 1° gennaio 2004 del contratto di tolling con Edipower, che ha consentito a Edison di ridurre fortemente gli acquisti dagli altri operatori nazionali (-70,7%), con risparmi sui costi e garanzie sulla fornitura. Nel settore del gas, nonostante i volumi venduti crescano dell'11,9%, i ricavi netti si allineano sostanzialmente a quelli dello stesso periodo del 2003 registrando un lieve incremento del 3% a 1.558 milioni. Tale risultato è legato all'andamento del prezzo medio di vendita unitario, che diminuisce del 5%, riflettendo il costo dei combustibili dei 3-12 mesi precedenti il periodo in esame, sfavorevole rispetto agli stessi riferimenti usati per la determinazione dei prezzi nello stesso periodo 2003. Il fenomeno è in fase di recupero, come indicato dal commento ai risultati del terzo trimestre. Il Mol dei primi 9 mesi, grazie alla citata riduzione dell'effetto negativo dell'andamento a forbice tra i costi di approvvigionamento e i prezzi di vendita, ha attenuato il suo trend negativo e si è attestato a 228 milioni (-12,6%), riduzione che è destinata a riassorbirsi progressivamente nei prossimi mesi grazie agli stessi meccanismi.
Energia elettrica Idrocarburi
9 mesi 9 mesi A 2004 2003 9 mesi 9 mesi A 2004 2003
Volumi di vendita (Gwh/n1 nc) 37.910 33.363 +13,6% 8.022 7.169 +11,9%
Ricavi netti (m mc) 3.311 2.837 +16,7% 1.558 1.513 +3%
Margine operativo lordo (m nv) 725 605 +19,8% 228 261 (12,6%)
Il Gruppo Il terzo trimestre Grazie al positivo andamento del Core Business i risultati operativi di Gruppo mettono in evidenza una crescita dei ricavi netti del 15% a 1.445 milioni rispetto allo stesso periodo del 2003 e un incremento del margine operativo lordo del 45,9% a 283 milioni (pari a circa il 20% sui ricavi). Crescono del 250% rispetto allo stesso periodo del 2003 l'utile operativo netto a 126 milioni di euro (pari a circa il 9% sui ricavi netti) e l'utile netto a 28 milioni di euro. Gli oneri fmanziari netti del trimestre pari a 59 milioni scontano il trattamento contabile delle operazioni di copertura, come già detto. I primi 9 mesi Risultati positivi anche per i primi 9 mesi del 2004: crescono i ricavi netti a 4.632 milioni con un incremento del 2,2% rispetto allo stesso periodo 2003 nonostante la riduzione del perimetro di consolidamento; il Mol risulta pari a 909 milioni in crescita del 13,6% (pari al 19,6% sui ricavi netti); aumenta l'utile operativo netto del 58,5% portandosi a 439 milioni (pari al 9,5% sui ricavi netti) . Il Gruppo chiude i primi 9 mesi 2004 con un risultato prima delle imposte e dei componenti straordinari che cresce da 11 a 288 milioni e un utile netto di gruppo di 81 milioni, in diminuzione rispetto al dato 2003 (149 milioni) che beneficiava di poste straordinarie non ripetibili (la cessione di riserve di gas in Egitto, come già citato) L'indebitamento finanziario risultapari a 4.077 milioni, in diminuzione di 66 milioni rispetto ai 4.143 milioni rilevati a fine dicembre 2003. Investimenii Gli investimenti tecnici nei primi 9 mesi sono 266 milioni in crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo 2003. In particolare, è significativa la crescita nel settore elettrico dove al 30 settembre 2004 sono stati contabilizzati investimenti per 223 milioni, superiori di 58 milioni a quelli dell'analogo periodo del 2003. L'incremento è principalmente dovuto all'avanzamento dei lavori nelle nuove centrali di Torviscosa (Ud), Candela (Fg) e di Altomonte (Cs). Previsioni L'andamento dei primi 9 mesi e in particolare del terzo trimestre confermano la tendenza positiva della gestione industriale e commerciale e della redditività operativa e consentono di prevedere un buon andamento anche nell'ultima parte dell'anno.
 
   
   
ENI: RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004 UTILE NETTO: 1,7 MILIARDI DI EURO +75% UTILE OPERATIVO: 3 MILIARDI DI EURO +57%  
 
San Donato Milanese, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Eni ha esaminato in data odierna la Relazione trimestrale al 30 settembre 2004. I primi nove mesi consuntivano l’utile netto di 5.094 milioni di euro con un incremento di 1.049 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003, pari al 25,9%, dovuto essenzialmente alla positiva performance operativa (+1.760 milioni di euro) registrata in particolare nel core business del petrolio e del gas naturale, solo in parte assorbita dalla riduzione dei margini di vendita del gas naturale e dalle maggiori imposte sul reddito (821 milioni di euro). Nei primi nove mesi del 2004 la produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.598 mila boe[1] (petrolio e condensati 1.015 mila barili, gas naturale 583 mila boe) con un aumento di 61 mila boe rispetto ai primi nove mesi del 2003, pari al 4%, dovuto: (i) alla crescita produttiva registrata essenzialmente in Nigeria, Pakistan, Venezuela, Kazakhstan, Angola ed Egitto; (ii) all’avvio di giacimenti in Angola, Australia, Nigeria e Libia. Questi aumenti sono stati parzialmente assorbiti: (i) dal declino produttivo di giacimenti maturi, essenzialmente in Italia, Regno Unito e Stati Uniti; (ii) dalla minore attribuzione di produzione (-31 mila boe) nei Production Sharing Agreement (Psa)[2] dovuta all’aumento del prezzo del barile; (iii) dall’impatto delle vendite di asset. La quota di produzione estera sul totale raggiunge l’83% (80% nei primi nove mesi del 2003). L’utile operativo conseguito nei primi nove mesi del 2004 ammonta a 8.769 milioni di euro con un aumento di 1.760 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003, pari al 25,1%, dovuto in particolare agli incrementi registrati nei settori: (i) Exploration & Production (1.352 milioni di euro, pari al 31%) connesso essenzialmente all’aumento del prezzo del barile in dollari (Brent +26,6%),[3]alla crescita della produzione venduta di idrocarburi (15,1 milioni di boe, pari al 3,7%), nonché alle plusvalenze nette conseguite nella vendita di asset minerari (306 milioni di euro). Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti dall’impatto dell’indebolimento del 10,4% del dollaro sull’euro (circa 660 milioni di euro, in parte riferiti alla conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro); (ii) Petrolchimica (234 milioni di euro) connesso alla ripresa dei margini, anche a seguito delle azioni di recupero dell’efficienza, nonché alla circostanza che nei primi nove mesi del 2003 vennero rilevate svalutazioni di asset e di scorte di prodotti per 110 milioni di euro; (iii) Gas & Power (124 milioni di euro, pari al 5%) connesso essenzialmente alla crescita dei volumi venduti di gas naturale (5,28 miliardi di metri cubi, compresi gli autoconsumi, pari al 10,5%), soprattutto all’estero, e di energia elettrica (5,97 terawattora, pari al 162,7%), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione dei margini di vendita del gas naturale; (iv) Refining & Marketing (79 milioni di euro, pari al 16,6%) connesso essenzialmente all’andamento positivo dello scenario di raffinazione (+42,5% il margine sul Brent), alle maggiori lavorazioni sulle raffinerie di proprietà, nonché alle maggiori vendite sul mercato rete nel resto d’Europa, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione dei margini di distribuzione rete in Italia e nel resto d’Europa e dall’indebolimento del dollaro sull’euro. I ricavi della gestione caratteristica conseguiti nei primi nove mesi (41.925 milioni di euro) sono aumentati di 4.072 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003, pari al 10,8%, a seguito essenzialmente dell’aumento del prezzo in dollari del barile e dei prodotti petroliferi e petrolchimici, nonché della crescita dei volumi venduti nei principali settori, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dall’impatto della conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (circa 820 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2004 ammonta a 11.187 milioni di euro con una diminuzione di 2.356 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003 dovuta alla consistenza del flusso di cassa generato dalla gestione, su cui hanno inciso anche fattori di stagionalità e agli incassi da dismissioni (1.568 milioni di euro). Questi flussi sono stati parzialmente assorbiti: (i) dai fabbisogni connessi agli investimenti tecnici e in partecipazioni (5.613 milioni di euro) e al pagamento del dividendo 2003 (3.077 milioni di euro, di cui 2.828 da parte dell’Eni Spa); (ii) dagli effetti delle variazioni dell’area di consolidamento (351 milioni di euro) e della conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall’euro (circa 210 milioni di euro). Gli investimenti tecnici (5.462 milioni di euro; 6.115 nei primi nove mesi del 2003) hanno riguardato essenzialmente: (i) lo sviluppo di giacimenti di idrocarburi (3.302 milioni di euro), in particolare in Libia, Iran, Angola, Italia, Egitto, Kazakhstan e Nigeria, nonché le attività di ricerca esplorativa (321 milioni di euro); (ii) lo sviluppo e il mantenimento della rete di trasporto e della rete di distribuzione di gas naturale in Italia (560 milioni di euro); (iii) la costruzione dell’impianto di gassificazione dei residui pesanti di lavorazione presso la raffineria di Sannazzaro, interventi sulle raffinerie finalizzati ad adeguare le caratteristiche dei carburanti per autotrazione alle specifiche previste in ambito comunitario, nonché il potenziamento della rete di distribuzione di carburanti in Italia e nel resto d’Europa (complessivamente 391 milioni di euro); (iv) il proseguimento del programma di costruzione delle centrali di generazione di energia elettrica (304 milioni di euro). L’utile netto conseguito nel terzo trimestre 2004 ammonta a 1.670 milioni di euro con un aumento di 715 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2003, pari al 74,9%, dovuto essenzialmente all’incremento dell’utile operativo (1.090 milioni di euro), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti: (i) dalle maggiori imposte sul reddito (271 milioni di euro); (ii) dalla variazione negativa del saldo oneri/proventi straordinari netti (164 milioni di euro) a seguito in particolare di maggiori stanziamenti di oneri ambientali. L’utile operativo conseguito nel terzo trimestre 2004 (2.987 milioni di euro) è aumentato del 57,5% rispetto al terzo trimestre 2003 a seguito in particolare degli incrementi registrati nei settori: Exploration & Production (903 milioni di euro, pari al 62%) connesso essenzialmente all’aumento del prezzo del barile in dollari (Brent +46,2%),[4]nonché alle plusvalenze conseguite nella vendita di asset minerari (182 milioni di euro), i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dall’impatto dell’indebolimento dell’8,7% del dollaro sull’euro (circa 210 milioni di euro). Petrolchimica (131 milioni di euro) connesso alla ripresa dei margini, anche a seguito delle azioni di recupero dell’efficienza; Raffinazione & Marketing (96 milioni di euro, pari al 63,6%) connesso essenzialmente all’andamento positivo dello scenario di raffinazione (+87,7% il margine sul Brent) e alle maggiori lavorazioni sulle raffinerie di proprietà, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione dei margini di distribuzione rete in Italia e nel resto d’Europa e dall’indebolimento del dollaro sull’euro. Nel terzo trimestre 2004 la produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1.545 mila boe con una riduzione di 11 mila boe rispetto al terzo trimestre 2003, pari allo 0,7%, dovuta essenzialmente all’effetto prezzo nei Psa (-52 mila boe).  
   
   
ENEL: PRIMI NOVE MESI 2004 RICAVI A 25.984 MILIONI DI EURO, + 11,6% UTILE NETTO A 2.540 MILIONI DI EURO, +31,5%  
 
Roma, 15 novembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa, presieduto da Piero Gnudi, ha esaminato ed approvato l’11 novembre i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2004. Principali risultati consolidati dei primi nove mesi del 2004 (milioni di euro)
Primi nove mesi Primi nove mesi Variazione
2004 2003
Ricavi 25.984 23.293 +11,6%
Ebitda (Margine operativo lordo) 7.498 7.564 -0,9%
Ebit (Risultato operativo) 4.118 3.876 +6,2%
Utile netto 2.540 1.932 +31,5%
Indebitamento finanziario netto 21.981* 24.174** -9,1%
* al 30 settembre 2004, ** al 31 dicembre 2003 Quadro di riferimento Concluso con successo il collocamento della terza tranche di azioni Enel Il 25 novembre sarà messo in pagamento il dividendo di 0,33 euro per azione legato all’Ipo Terna Acquisite quattro società del gas attive in Campania e Calabria con complessivi 70.000 clienti Enel ammessa al Dow Jones Sustainability Index per l’eccellenza nella responsabilità sociale d’impresa Moody’s rivede al rialzo l’outlook del rating Enel da negativo a stabile Paolo Scaroni, amministratore delegato, ha commentato: “Il buon andamento dei primi nove mesi conferma la previsione di un utile netto consolidato del 2004 in crescita rispetto allo scorso anno”. I risultati consolidati dei primi nove mesi del 2004 L’entrata in funzione della Borsa elettrica (1° aprile 2004) e la piena operatività dell’Acquirente Unico, che si pone di fatto come entità terza nei rapporti commerciali tra le società di generazione e quelle di distribuzione del Gruppo, determinano un incremento delle vendite e degli acquisti di energia da parte di Enel con soggetti terzi di circa 3.500 milioni di euro. Questo spiega perché l’aumento dei ricavi nei primi nove mesi del 2004, rispetto al corrispondente periodo del 2003, non si rifletta sull’Ebitda. Fino al 31 marzo 2004, l’energia elettrica destinata al mercato vincolato era venduta dalle società di generazione direttamente alle società di distribuzione del Gruppo e i relativi ricavi venivano quindi elisi su base consolidata. A decorrere dal 1° aprile 2004, le società di distribuzione acquistano energia esclusivamente dall’Acquirente Unico e quelle di generazione vendono alla Borsa elettrica e all’Acquirente Unico. I Ricavi dei primi nove mesi del 2004 sono pari a 25.984 milioni di euro, con un incremento dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2003 (23.293 milioni di euro). Al netto dell’”effetto Acquirente Unico” sopra descritto, sarebbero inferiori di 809 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003 (-3,5%). I Ricavi delle attività del core business (energia elettrica e vendite gas ai clienti finali) ammontano a 19.619 milioni di euro, 3.733 milioni di euro in più rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+23,5%) e sarebbero, quindi, in leggero aumento anche al netto dell’”effetto Acquirente Unico”. Le vendite di gas ai clienti finali contribuiscono per 947 milioni di euro (+15,2%). I ricavi per Servizi di telecomunicazione ammontano a 3.121 milioni di euro (+6,3%). I ricavi di Terna sono pari a 787 milioni di euro (+22,4%). Gli altri ricavi ammontano a 2.457 milioni di euro, in flessione di 1.370 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2003 (-35,8%). Tale flessione è dovuta per 410 milioni di euro al recupero nel terzo trimestre del 2003 degli importi versati nel 2002 a titolo di “penale idroelettrica”; per 564 milioni di euro a minori ricavi delle attività di trading dei combustibili; per 355 milioni di euro a minori ricavi delle attività di Ingegneria e Costruzioni per il progressivo completamento delle commesse estere. L’ebitda (Margine operativo lordo), che si attesta a 7.498 milioni di euro, è sostanzialmente in linea con quello del corrispondente periodo del 2003 (pari a 7.564 milioni di euro, -0,9%), nonostante il terzo trimestre del 2003 avesse potuto contare sul recupero degli importi versati nel 2002 a titolo di “penale idroelettrica” (per 410 milioni di euro). Inoltre, l’applicazione dal 1° gennaio 2004 dei meccanismi di perequazione dei margini dei distributori ha eliminato l’effetto della stagionalità che nel terzo trimestre 2003 aveva determinato maggiori margini per circa 400 milioni di euro. Quest’ultima differenza è destinata a essere riassorbita nel corso dell’ultimo trimestre dell’esercizio in corso. L’ebitda delle attività del core business ammonta a 5.509 milioni di euro (-6,2% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). La divisione Generazione ed Energy Management registra un Ebitda di 2.826 milioni di euro (+1%), con le attività internazionali che contribuiscono per 177 milioni di euro (+ 12,7%). Le divisioni Mercato, Infrastrutture e Reti registrano un Ebitda di 2.683 milioni di euro (-12,9%). Nell’elettricità, l’Ebitda è pari a 2.504 milioni di euro (-14,1%): al netto degli effetti derivanti dai citati meccanismi di perequazione sarebbe in linea con i primi nove mesi del 2003. Le vendite di gas ai clienti finali contribuiscono all’Ebitda per 179 milioni di euro (+8,5%). L’ebitda dei Servizi di telecomunicazione balza a 1.171 milioni di euro, con una crescita del 50,7% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Anche al netto della posta non ricorrente di 194 milioni di euro correlata alla turnover contribution, l’Ebitda di tale divisione è in crescita del 25,7%, soprattutto per l’eccellente performance della telefonia mobile. L’ebitda di Terna raggiunge i 538 milioni di euro (+25,4%). L’ebit (Risultato operativo) sale a 4.118 milioni di euro, in crescita del 6,2% rispetto ai 3.876 milioni di euro del corrispondente periodo del 2003, beneficiando di minori ammortamenti e accantonamenti per 308 milioni di euro. Si segnala in particolare la riduzione (-471 milioni di euro) degli ammortamenti calcolati sulle reti elettriche di trasmissione e distribuzione in Italia, conseguente alla ridefinizione della loro vita economica utile, in linea con gli standard internazionali, in parte compensata da maggiori ammortamenti nel settore delle telecomunicazioni (+83 milioni di euro). L’utile netto prima delle componenti straordinarie non ricorrenti ammonta a 1.620 milioni di euro, 280 milioni in più (+20,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2003. L’utile netto di gruppo si attesta nel periodo in esame a 2.540 milioni di euro, a fronte di 1.932 milioni di euro dello stesso periodo del 2003 (+31,5%), sostanzialmente per il miglior andamento delle componenti straordinarie, che ammontano a 826 milioni di euro nei primi nove mesi del 2004 contro i 206 milioni di euro del medesimo periodo del 2003, e che sono principalmente riconducibili ai proventi del collocamento del 50% del capitale sociale di Terna e alla plusvalenza per la cessione di Newreal. La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2004 registra un patrimonio netto complessivo di 20.756 milioni di euro (21.315 milioni di euro a fine 2003) e un indebitamento finanziario netto di 21.981 milioni di euro (24.174 milioni di euro a fine 2003). Gli investimenti del periodo sono pari a 2.414 milioni di euro (-6,8%). I dipendenti a fine settembre 2004 sono 62.700, in calo di 2.070 unità rispetto al 31 dicembre 2003. Le variazioni di perimetro (cessioni di Aimeri e di Newreal e acquisizioni dei gruppi Sicilmetano e Ottogas) comportano una riduzione di 832 addetti, mentre il saldo tra cessazioni e nuove assunzioni determina una contrazione di 1.238 addetti. I risultati consolidati del terzo trimestre del 2004 Principali risultati consolidati del terzo trimestre 2004 (milioni di euro)
Terzo trimestre Terzo trimestre Variazione
2004 2003
Ricavi 9.036 7.872 +14,8%
Ebitda (Margine operativo lordo) 2.149 2.879 -25,4%
Ebit (Risultato operativo) 1.071 1.645 -34,9%
Utile netto 493 732 -32,7%
I Ricavi sono pari a 9.036 milioni di euro, in crescita del 14,8% rispetto al terzo trimestre del 2003, principalmente per il citato ”effetto Acquirente Unico” che nel terzo trimestre 2004 è pari a circa 1.900 milioni di euro. I ricavi delle attività del core business sono pari a 7.154 milioni di euro (+37,3%) e al netto dell’”effetto Acquirente Unico“ sarebbero in linea con quelli del terzo trimestre 2003. Le vendite di gas ai clienti finali ammontano a 167 milioni di euro (+27,5%), proseguendo nel positivo trend di crescita. I ricavi dei Servizi di telecomunicazione ammontano a 1.063 milioni di euro (+5,7%). I ricavi di Terna sono pari a 268 milioni di euro (+38,9%). Gli altri ricavi ammontano a 551 milioni di euro e sono in flessione di 911 milioni di euro, dei quali 410 milioni di euro sono dovuti al recupero nel terzo trimestre del 2003 della “penale idroelettrica”; 214 milioni di euro a minori ricavi delle attività di trading dei combustibili; 200 milioni di euro a minori ricavi delle attività di Ingegneria e Costruzioni per il progressivo completamento delle commesse estere. L’ebitda si attesta a 2.149 milioni di euro (-25,4% rispetto al terzo trimestre del 2003). Tale flessione è dovuta per 410 milioni di euro al recupero nel terzo trimestre del 2003 della “penale idroelettrica” e all’applicazione (dal 1° gennaio 2004) dei meccanismi di perequazione dei margini dei distributori che hanno eliminato l’effetto stagionalità che nel terzo trimestre 2003 aveva determinato maggiori margini per circa 400 milioni di euro. Tale ultima differenza è destinata a essere riassorbita nel corso del quarto trimestre dell’esercizio in corso. L’ebit è pari a 1.071 milioni di euro (-34,9% rispetto al terzo trimestre del 2003). L’utile netto di competenza del gruppo è di 493 milioni (-32,7% rispetto al terzo trimestre del 2003).
 
   
   
IL CDA DI PIRELLI & C. SPA APPROVA I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 : UTILE NETTO DI 229 MILIONI DI EURO, IN FORTE MIGLIORAMENTO DAI -33 MILIONI DELLO STESSO PERIODO DEL 2003  
 
Milano, 15 Novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C.spa, riunitosi l’11 novembre, ha esaminato i risultati definitivi della gestione relativa ai primi nove mesi, che si sono chiusi il 30 settembre 2004. Il Gruppo Pirelli & C. Spa Nel corso dei primi nove mesi del 2004 il Gruppo Pirelli & C. Spa ha fatto registrare un significativo miglioramento di tutti gli indicatori economici , confermando i trend già evidenziati nel corso del primo semestre . A livello consolidato, i ricavi del Gruppo nei primi nove mesi ammontano a 5.305 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2003. Su base omogenea - al netto degli effetti dovuti ai cambi e al prezzo metalli - i ricavi crescono del 4,0%. Il margine operativo lordo è pari a 538 milioni di euro (10,1% delle vendite), in crescita rispetto ai 468 milioni di euro dei primi nove mesi 2003 (9,5% delle vendite). Il risultato operativo consolidato (Ebit) si attesta a 279 milioni di euro, con un incremento di circa il 42% sul valore dei primi nove mesi 2003, pari a 197 milioni di euro. Va ricordato che i primi nove mesi 2003 avevano beneficiato del settlement concluso con Ciena su utilizzo di brevetti per un valore di 10 milioni di euro. Il margine di redditività ( Ros - Return on Sales) a livello consolidato è pari al 5,3% , in ulteriore crescita rispetto al 4,0% dello stesso periodo del 2003. Il risultato da partecipazioni , che comprende l'effetto del risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto, presenta un saldo positivo per 63 milioni di euro contro i -41 milioni di euro dei primi nove mesi 2003. In particolare l'effetto di Olimpia Spa nei primi nove mesi è stato positivo per 29 milioni di euro (-65 milioni nei primi nove mesi 2003) grazie ai dividendi di Telecom Italia Spa, contabilizzati al momento dell'incasso nel secondo trimestre, in contrapposizione agli oneri finanziari di competenza del periodo. L'importo comprende inoltre i risultati delle società del settore immobiliare, positivi per 52 milioni di euro (30 milioni nei primi nove mesi 2003). La voce oneri e proventi finanziari presenta un saldo negativo di 92 milioni di euro in miglioramento rispetto ai -105 milioni di euro dei primi nove mesi 2003. Il risultato netto al 30 settembre 2004 , è positivo per 229 milioni di euro (4,3% delle vendite), contro un risultato negativo di 33 milioni di euro dei primi nove mesi 2003. La quota di risultato netto di competenza di Pirelli & C. Spa al 30 settembre 2004 è positiva per 201 milioni di euro contro un risultato negativo di 53 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003. Il patrimonio netto di competenza di Pirelli & C. Spa al 30 settembre 2004 è pari a 3.547 milioni di euro, rispetto ai 3.429 milioni di euro del 31 dicembre 2003. Il totale del patrimonio netto passa da 3.678 milioni di euro al 31 dicembre 2003 a 3.828 milioni di euro. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 settembre 2004 è negativa per 1.915 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1.745 milioni di fine 2003 ma in riduzione rispetto ai 2.047 milioni di euro di giugno 2004 ed in linea con gli obiettivi del periodo 2004-2006, tenuto conto della stagionalità dei business industriali, degli effetti legati alla distribuzione di dividendi (132 milioni di euro), all'operazione che ha visto Pirelli esercitare il diritto all'acquisto di oltre 47 milioni di azioni Telecom Italia (110 milioni di euro), alla sottoscrizione dell'aumento di capitale di Eurostazioni Spa (33 milioni di euro) e all'acquisto di azioni Rcsmediagroup (33 milioni di euro), ai quali si sono contrapposte la cassa generata dall'attività ordinaria e l'incasso derivante dal collocamento da parte di Deutsche Bank di azioni Pirelli & C. Real Estate (93 milioni di euro). Al 30 settembre 2003 la posizione finanziaria netta era pari a 1.518 milioni di euro, che non comprendevano ancora gli effetti dell'aumento di capitale di Olimpia, sottoscritto pro-quota da Pirelli nel quarto trimestre per complessivi 388 milioni di euro. Il personale del Gruppo al 30 settembre 2004 è formato da 37.476 unità , di cui 3.744 lavoratori temporanei, contro le 36.337 di fine 2003 (compresi 2.417 lavoratori con contratto a termine) e le 36.863 di fine settembre 2003 (di cui 2.839 lavoratori temporanei). Le attività industriali del Gruppo L'andamento delle Attività Industriali nei primi nove mesi mostra un significativo miglioramento del risultato operativo , grazie soprattutto alle ottime performance in termini di redditività del Settore Pneumatici e del Settore Cavi e Sistemi Energia. Anche il Settore Cavi e Sistemi per Telecomunicazioni evidenzia un miglioramento del risultato operativo, pur in presenza di una continua e marcata pressione sui prezzi dei cavi e delle fibre ottiche. Va sottolineata la crescita ? in termini sia di volumi sia di redditività - delle nuove attività Telecom Systems, il cui fatturato dei primi nove mesi 2004, pari a 39 milioni di euro, è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nei primi nove mesi del 2004 le vendite delle attività industriali del Gruppo ammontano a 4.943 milioni di euro ( +8,9% rispetto allo stesso periodo del 2003 ), mentre su base omogenea - al netto degli effetti dovuti ai cambi e al prezzo metalli - i ricavi crescono del 5,0% . Il margine operativo lordo è pari a 502 milioni di euro (10,2% delle vendite), in crescita rispetto ai 424 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003 (9,3% delle vendite). Il risultato operativo (Ebit) si attesta a 289 milioni di euro, con una crescita del 49% rispetto allo stesso periodo del 2003; il Ros sale al 5,8% dal 4,3% dei primi nove mesi del 2003. Il risultato netto al 30 settembre è di 153 milioni di euro, contro i 74 milioni di euro dei primi nove mesi 2003. L'impegno prioritario del Gruppo nella ricerca e dell'innovazione tecnologica, nonostante la congiuntura negativa, viene confermatoanche nei primi nove mesi del 2004 con costi di ricerca e sviluppo a 154 milioni di euro pari al 3,1 % sulle vendite delle Attività Industriali. Settore Pneumatici Le vendite nei primi nove mesi sono state pari a 2.448 milioni di euro rispetto ai 2.250 milioni dello stesso periodo del 2003, in crescita del 11,0% su base omogenea, grazie all'incremento dei volumi (+8,4%) e al miglioramento di prezzi/mix (+2,6%). Il margine operativo lordo è pari a 351 milioni di euro (14,3% delle vendite), in aumento del 13% rispetto ai 311 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003 (13,8% delle vendite). Il risultato operativo è stato pari a 217 milioni di euro con un Ros pari all' 8,9% , in crescita del 25% sui 174 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003. Il Ros del terzo trimestre 2004 è stato del 7,9% contro il 6,1% dello stesso periodo del 2003. A fine settembre 2004 il numero dei dipendenti è pari a 21.531 unità , comprensivo di 2.692 lavoratori con contratto a termine (al 31 dicembre 2003 l'organico era di 20.437 unità, di cui 1.705 lavoratori temporanei). Settore Cavi e Sistemi Energia Le vendite sono state pari a 2.187 milioni di euro, rispetto ai 1.966 milioni dei primi nove mesi del 2003, in aumento dell'11,2% . Su base omogenea, al netto dell'effetto dovuto ai cambi e al prezzo metalli, il dato è in linea con quello dell'anno precedente. Il margine operativo lordo è pari a 148 milioni dieuro (6,8% delle vendite), in crescita del 28% rispetto ai 116 milioni di euro dei primi nove mesi 2003 (5,9% delle vendite). Il risultato operativo è stato di 88 milioni di euro, in forte crescita (+73%) rispetto ai 51 milioni di euro dei primi nove mesi 2003 con un Ros che cresce dal 2,6% al 4,0% . Il Ros del terzo trimestre 2004 è stato del 4,6% contro il 3,7% dello stesso periodo del 2003 Il numero dei dipendenti al 30 settembre 2004 è pari a 10.802 unità , comprensivo di 773 lavoratori con contratto a termine, rispetto ai 10.746 di fine del 2003 che comprendevano 502 lavoratori temporanei. Settore Cavi e Sistemi per Telecomunicazioni Le vendite sono state pari a 308 milioni di euro, -4,3% rispetto ai 322 milioni al 30 settembre 2003 (-4,0% su base omogenea). Va ricordato che i primi nove mesi del 2003 beneficiavano della fatturazione di due progetti sottomarini per circa 45 milioni di euro. Il margine operativo lordo è risultato positivo per 3 milioni di euro, rispetto ai -3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003. Il risultato operativo è negativo per 16 milioni di euro (di cui -7 milioni di euro relativi alle attività sottomarine oggetto dell'accordo con Alcatel), in miglioramento rispetto al dato negativo di 31 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003. Il numero dei dipendenti al 30 settembre 2004 è pari a 2.120 unità , comprensivo di 128 lavoratori con contratto a termine e in calo di 98 unità rispetto alla fine del 2003. Le attività immobiliari del Gruppo Si ricorda che Pirelli Re è una management company che gestisce società e fondi proprietari di immobili e non performing loans nei quali investe tramite quote di minoranza (attività di asset management e fund management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, i servizi immobiliari specialistici (attività di service provider). Pertanto il valore aggregato della produzione al netto delle acquisizioni e il risultato operativo comprensivo del risultato pro-quota da partecipazioni sono da considerarsi gli indicatori più significativi nell'esprimere rispettivamente il volume d'affari gestito e l'andamento dei risultati a livello operativo. Il risultato operativo comprensivo dei risultati pro quota da partecipazioni ammonta nei primi nove mesi a 88 milioni di euro, rispetto ai 72 milioni di euro dello stesso periodo del 2003, in crescita del 23% . Il risultato netto di competenza delle attività immobiliari è pari a 66 milioni di euro, a fronte di 52 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003, con una crescita del 26% . Per ulteriori informazioni sull'andamento delle attività immobiliari si rimanda al comunicato stampa diffuso da Pirelli & C. Real Estate lo scorso 10 novembre 2004. Prospettive per l'esercizio in corso I risultati conseguiti nel corso del primo semestre consentono di confermare le attese del Gruppo per l'intero 2004 di un significativo miglioramento dei risultati in tutti i settori di attività sia a livello operativo che a livello netto, fatti salvi elementi esterni di natura straordinaria ad oggi non prevedibili. La posizione finanziaria netta sarà in linea con gli obiettivi del piano 2004-2006. In particolare nelle Attività Industriali , il settore Cavi e Sistemi Energia dovrebbe confermare la crescita di redditività manifestata nei primi nove mesi. Nel settore Pneumatici dovrebbe proseguire il trend positivo nel rispetto della stagionalità. Nel settore Cavi e Sistemi per Telecomunicazioni dovrebbe permanere la tensione sui prezzi di cavi e fibre con una crescita di volumi in Usa, mentre la crescita dei servizi a banda larga su fibra e rame (Adsl) lascia prevedere un'ulteriore crescita delle vendite di soluzioni per l'accesso. Nelle Attività Immobiliari, sulla base delle informazioni disponibili, si ritiene ragionevole attendere per il 2004 una crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi pro quota da partecipazioni come da obiettivi del Piano Triennale. Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2004 In data 29 ottobre è stata perfezionata l'operazione che prevede la creazione di una joint venture per la produzione di cordicella metallica (steel cord) in Romania partecipata all'80% da Pirelli e al 20% da Continental. La joint venture, chiamata Cord Romania Srl, si occuperà direttamente della realizzazione di un nuovo stabilimento a Slatina, che servirà direttamente i mercati ad alto tasso di crescita dell'Est Europa. E' previsto che la nuova società si sviluppi rapidamente, investendo fino a 40 milioni di euro nei prossimi 3 anni che le consentiranno di produrre, a regime, circa 30mila tonnellate di cordicella metallica all'anno, impiegando circa 350 persone . Cord Romania sarà quindi in grado di soddisfare la crescente domanda di questo importante componente degli pneumatici nell'area, che oggi supera di quasi due volte l'offerta. La cordicella metallica è utilizzata dai produttori di pneumatici come materiale primario di rinforzo della struttura radiale. In data 10 novembre ha preso avvio l'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione finalizzata alla quotazione del terzo fondo gestito da Pirelli Re Sgr, Olinda Fondo Shops, destinato a investitori retail e specializzato in negozi, strutture commerciali e centri di intrattenimento. Il valore del fondo è di 261 milioni di euro. Il portafoglio del fondo, dopo l'apporto e le acquisizioni previste, sarà costituito da 44 immobili per un valore di mercato di oltre 740 milioni di euro. § Prosegue il programma di ottimizzazione strategica dei business annunciato nel 2001 Il programma di ottimizzazione strategica dei business annunciato nel 2001 prosegue. In particolare, trova conferma la rifocalizzazione già comunicata nel luglio 2001. In quell'occasione, annunciando l'ingresso nel Gruppo Olivetti-telecom, era stata ridefinita la strategia del Gruppo Pirelli affermando che «le nuove attività di Tlc verranno affiancate da un numero selezionato di business ad elevata reddititività, con una segmentazione verso l'alto di gamma. Si tratta in sostanza delle attività del Settore Pneumatici e delle attività "real estate" facenti capo a Pirelli & C. Per le restanti attività tradizionali del Gruppo, seppur generatrici di elevato cash flow e con significative posizioni di mercato, si prevede il progessivo disimpegno e la loro cessione. Nei mesi successivi una serie di avvenimenti imprevisti, a partire dalla tragedia dell'11 settembre 2001, ha innescato la crisi economica più importante dal dopoguerra. Ciò ha condotto il Gruppo Pirelli a focalizzarsi sulla riorganizzazione ed il rilancio delle attività produttive, avviando una serie di interventi per reagire alla caduta dei mercati attraverso il recupero di efficienze. Nonostante l'avversa congiuntura, il management decise tuttavia di mantenere l'impegno prioritario nella ricerca e nell'innovazione tecnologica, per salvaguardare la futura capacità del Gruppo di creare valore. Questa fase di riorganizzazione è culminata nell'agosto 2003 con le operazioni di fusione che hanno semplificato la struttura del Gruppo e hanno portato alla costituzione di P irelli & C. Spa, una management company industriale, snella ed efficiente. Tra i principali obiettivi della semplificazione societaria, oltre a quello di rendere il Gruppo sempre più competitivo dal punto di vista industriale e trasparente nelle regole di governo dell'impresa, vi era - come fu dichiarato all'Assemblea degli Azionisti del maggio 2003 - "la creazione delle basi per uno sviluppo e una gestione più flessibile degli asset in portafoglio". Ora questa fase di riorganizzazione può considerarsi completata e il Gruppo Pirelli può continuare il percorso strategico indicato nel luglio 2001 e ribadito nel maggio 2003, proseguendo con coerenza nella strategia di rifocalizzazione. Nel Settore Cavi e Sistemi Energia e per Telecomunicazioni , Pirelli vanta una posizione di primato internazionale in termini di quote, di tecnologie, di miglioramenti reddituali e di qualità del management che è riuscito nell'ultimo biennio a superare una crisi di mercato senza precedenti. Questi punti di forza rendono il Settore oggetto di interesse da parte di investitori istituzionali. Abbiamo quindi dato avvio ad un progetto di valorizzazione per lo sviluppo del Settore con l'intervento di investitori istituzionali, iniziando una procedura che ci permetterà di valutare in concreto le diverse opzioni a disposizione e le diverse manifestazioni d'interesse. La cessione dei due settori consentirà al Gruppo di acquisire risorse fresche da destinare allo sviluppo delle aree strategiche, fermo restando che è nostra intenzione mantenere una quota di minoranza nell'attività Cavi. Il management Pirelli che ha prodotto ottimi risultati è una garanzia di continuità e di sviluppo per l'impresa. Per questo progetto di valorizzazione Pirelli si avvarrà dell'assistenza di primarie istituzioni finanziarie internazionali. Nel Settore Pneumatici il Gruppo beneficia di una riconosciuta posizione di leader tecnologico sia di prodotto che di processo, con un posizionamento che vede i suoi prodotti dominare nei segmenti più alti di mercato. Dopo il progressivo rafforzamento e consolidamento di questi ultimi anni, il Settore Pneumatici punta ora ad un allargamento delle capacità produttive, in particolare nelle aree in più forte evoluzione a partire dall'Estremo Oriente. La Società ha infatti firmato un memorandum of understanding per l'avvio di un'importante joint-venture in Cina (nella provincia dello Henan) per la produzione di pneumatici giganti a tecnologia radiale metallico, con l'installazione di una capacità produttiva pari al 33% di tutta la capacità attualmente installata da Pirelli nel mondo in questo comparto (+ 50% per il truck all steel). Sempre in Cina è inoltre programmata la realizzazione di un impianto per la produzione di pneumatici vettura ed un impianto per la produzione di cordicella metallica. L'investimento complessivo previsto dalla joint-venture è di oltre 150 milioni di euro nel triennio 2005-2007. E' stato anche deciso di affiancare al già citato stabilimento di Slatina per la produzione di cordicella metallica, un nuovo impianto di grandi dimensioni per pneumatici Vettura High Performance in Romania al servizio della crescente domanda proveniente dai mercati dell'Est europeo, con un investimento di 110 milioni di euro nei prossimi tre anni. Per quanto riguarda il Sud America, è prevista sia l'espansione del recente impianto di Bahia, sia la realizzazione di un nuovo impianto per pneumatici giganti a tecnologia radiale metallico nell'area di Gravataì per un investimento complessivo di oltre 80 milioni di euro. Infine, sono in corso di realizzazione tre nuovi impianti produttivi a tecnologia Mirs in Germania, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che saranno operativi entro le prima metà del 2005, mentre ulteriore impulso verrà dato allo sviluppo del Ccm (Continuous Compound Mixing) per l'industrializzazione di materiali innovativi. In totale, si tratta di oltre 400 milioni di euro di investimenti programmati nei prossimi tre anni, coerenti con il piano triennale presentato alla comunità finanziaria nel maggio scorso.  
   
   
FINMECCANICA; I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI 2004; LA REDDITIVITÀ OPERATIVA CRESCE RISPETTO AL 2003 IN LINEA CON IL BUDGET I SETTORI DELL’ELETTRONICA PER LA DIFESA E DELL’AERONAUTICA, TRAINANO IL MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI; IN CRESCITA ANCHE SPAZIO E SISTEMI PER LA DIFESA CDA DESIGNA NUOVI VERTICI SOCIETÀ DEL GRUPPO. AMEDEO CAPORALETTI CHAIRMAN E GIUSEPPE ORSI CEO DI AGUSTAWESTLAND  
 
Roma, 15 novembre 2004 - L’aeronautica registra il miglioramento più rilevante con una crescita dei volumi di circa il 40% grazie, in particolare, al programma Eurofighter. L’elettronica per la Difesa, in tutte le sue componenti, con un +13%, conferma l’ottimo andamento dei volumi registrato ne recente passato. Buoni i risultati anche dello Spazio (+8%) e dei Sistemi di Difesa (+6%) che compensano le riduzioni dei settori Elicotteri ed Energia. Gli ordini, in calo nei primi nove mesi sono riferibili per il 43% al settore della difesa. Il portafoglio ordini assicura al Gruppo circa due anni e mezzo di attività; Indebitamento a 949 milioni, pari al 29% del patrimonio netto consolidato, e dunque nei limiti di un’attenta e prudente gestione finanziaria; Avviati i negoziati finali con Alcatel S.a. Per l’alleanza nelle attività spaziali; Definito il nuovo accordo con Bae Systems per la dell’intesa sull’elettronica per la difesa. Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato, ha commentato: “Finmeccanica conferma anche nel terzo trimestre dell’anno il trend di crescita della redditività operativa, in linea con le previsioni di budget. Nella parte finale dell’anno sono state definite e sono in via di definizione tre importanti operazioni – acquisizione del 100% di Agustawestland, accordo con Bae Systems nell’elettronica per la difesa e con Alcatel nello spazio – che consentiranno a Finmeccanica di rafforzare sensibilmente le proprie capacità e il posizionamento competitivo sul mercato preservando, al contempo, la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo”. Analisi dei dati principali Valore della produzione. In crescita a 6.388 milioni di Euro (+8% rispetto ai primi nove mesi del 2003, 5.923 milioni). Il miglioramento principale è avvenuto nell’Aeronautica, con un incremento del 23% (calcolato escludendo gli effetti della diversa contribuzione di Aermacchi - nove mesi dell’esercizio 2004 rispetto a tre mesi del 2003), ed è dovuto al maggior contributo dell’attività nel settore difesa e in particolare nel programma Eurofighter. In crescita anche l’Elettronica per la Difesa con un +13% in tutte le sue componenti, i Trasporti e lo Spazio (+8%). In crescita anche i Sistemi di Difesa che registrano nei primi nove mesi del 2004 un incremento del 6%. Subiscono viceversa una flessione, ampiamente prevista, il settore degli Elicotteri (-7%, per la conclusione di importanti contratti domestici ad alto valore unitario) e quello dell’Energia (-13%), che ha risentito della minore attività verso Enipower. Ebitda. In crescita a 495 milioni di Euro rispetto ai 408 dei primi nove mesi del 2003. Migliora anche la redditività percentuale (rapporto tra Ebitda e valore della produzione) che sale dal 6,9% al 7,8%. In particolare si segnala: la crescita del settore Aeronautica (+40%, calcolato escludendo gli effetti di cambio di perimetro dovuti all’ingresso di Aermacchi), dovuta al positivo andamento del comparto difesa grazie alla chiusura di importanti negoziati e al conseguente riconoscimento di ricavi; l’incremento nel settore Elettronica per la Difesa (+37%), distribuito in modo omogeneo tra le componenti del settore; l’aumento nel settore Sistemi di Difesa (+4%), grazie alla maggiore redditività dei sistemi missilistici; il miglioramento del settore Spazio, che nel periodo precedente scontava gli accantonamenti necessari al riassetto organizzativo e produttivo, in particolare della società Alenia Spazio; la crescita del settore Trasporti (+5%), generata dal buon andamento del segnalamento e dei sistemi ferroviari. A questi miglioramenti si contrappongono: la diminuzione nel settore Elicotteri (-16% circa), derivante dai nuovi contratti export acquisiti in condizioni di mercato molto competitive e dalla contrazione dei volumi; la riduzione del settore Energia (-20% circa) che sconta, oltre ai minori volumi di produzione, anche la prevalenza delle commesse estere con margini più contenuti; la flessione nel settore Information Technology (-29%), a seguito dei minori volumi e dell’elevata pressione competitiva nei mercati di riferimento. Per le stesse ragioni l’Ebita sale a 307 milioni di Euro (+ 27%) rispetto ai primi nove mesi 2003 (241 milioni). Risultato prima dei componenti straordinarie e delle imposte. Pari a 268 milioni di euro, è superiore del 6% a quello dello stesso periodo del 2003, nonostante un minor contributo dei riflessi delle partecipazioni e delle rettifiche di attività finanziarie (positivo per 63 milioni, rispetto a 101 milioni nel 2003). Tale saldo netto include principalmente il risultato di competenza della partecipata Stmicroelectronics (pari a 88 milioni, di cui 30 derivanti dalla plusvalenza conseguente alla cessione al mercato di 3 milioni di azioni) e i risultati negativi di Avio (12 milioni di Euro). Utile Netto. In crescita a 78 milioni di Euro (+ 13%) rispetto ai 69 milioni dei primi nove mesi 2003. Ordini. Sono pari a 4.430 milioni di Euro e in diminuzione rispetto ai primi nove mesi del 2003 (5.604 milioni). Il decremento è relativo a un limitato calo, in tutti i settori, che non desta tuttavia preoccupazione essendo riferito a contratti di importo relativamente modesto e non a commesse di particolare rilevanza. Portafoglio ordini. E’ pari a 20.613 milioni di Euro al 30 settembre 2004 e, pur se in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2003 (22.276 milioni), assicura una copertura equivalente a circa due anni e mezzo di produzione. Indebitamento finanziario netto. E’ pari a 949 milioni di Euro al 30 settembre, rispetto ai 256 milioni al 31 dicembre 2003. L’aumento è dovuto alla stagionalità della gestione del business che vede i pagamenti ai fornitori tradizionalmente concentrati nella prima metà dell’anno e gli incassi dai clienti posizionati nella seconda metà. Tale livello di indebitamento, pari al 29% del patrimonio netto consolidato e comunque migliore rispetto alle previsioni, è significativamente al di sotto della media di settore e nei limiti di un’attenta e prudente gestione finanziaria. Finmeccanica, oltre a minimizzare il costo medio dell’indebitamento, ha ottenuto nel periodo considerato un allungamento della vita media residua dell’indebitamento, passata da 2,9 a 5,5 anni. I risultati del terzo trimestre 2004 Nel terzo trimestre dell’esercizio Finmeccanica ha registrato un valore della produzione 2.078 milioni di Euro (+11% rispetto al terzo trimestre 2003) con un Ebita pari a 106 milioni ed una redditività percentuale di assoluto rilievo, pari al 5,1%, in crescita sia rispetto al 4,5% dello stesso periodo dell’esercizio precedente, sia al 4,7% del primo semestre 2004. L’utile netto del periodo è risultato pari a 41 milioni di Euro, lo stesso valore del terzo trimestre 2003
milioni di Euro Terzo Trimestre 2004 Terzo Trimestre 2003
Settori Valore della Produzione Ebitda Ebita Ebit Valore della Produzione Ebitda Ebita Ebit
Aeronautica 419 51 35 32 284 23 9 7
Elicotteri 306 24 20 18 277 28 23 21
Spazio Elettronica per la 165 16 9 7 150 7 (2) (4)
Difesa 425 33 20 11 393 28 20 11
Sistemi di Difesa 229 13 9 4 225 17 12 7
Trasporti 289 16 10 9 298 25 20 18
Energia 171 13 10 10 181 13 10 10
I.t. 91 8 6 5 91 6 3 3
Attività Diverse 32 (6) (13) (13) 28 (7) (11) (11)
Elisioni (49) (59)
2.078 168 106 83 1.868 140 84 62
Eventi di rilievo dei primi nove mesi 2004 e intervenuti dopo la chiusura del periodo Elettronica per la difesa . Il 13 ottobre 2004 Finmeccanica e Bae Systems hanno sancito una nuova configurazione dell’accordo Eurosystems che ha ridisegnato il perimetro di business e le quote di partecipazione. E’ in corso la preparazione della documentazione contrattuale propedeutica al completamento dell’accordo, una volta ottenuta l’autorizzazione dalle competenti autorità nazionali ed europee in materia di antitrust. Il nuovo accordo conferma la determinazione di Finmeccanica a gestire, in maniera autonoma e con pieno controllo strategico, il business dei Sistemi Elettronici Integrati, sfruttando la possibilità di instaurare legami più stretti di coordinamento e sinergia tra Ams, Marconi Selenia Communications e il settore dell’avionica. La nuova intesa garantirà a Finmeccanica vantaggi sostanziali: possibilità di sviluppo di una capacità propria nei Sistemi Integrati (C4isr), attraverso il controllo delle competenze specifiche disponibili in Ams; consolidamento di un più ampio perimetro di attività nel bilancio del Gruppo e ulteriore rafforzamento del business dell’Atc, con l’apporto delle attività britanniche. Spazio. Nel mese di settembre si è conclusa la fase di due diligence sulle aziende – Alcatel Sa e Alenia Spazio – coinvolte nel progetto di alleanza nel settore spaziale. Contemporaneamente, è stata avviata la negoziazione degli accordi definitivi, il cui perfezionamento è previsto entro la fine dell’anno Evoluzione prevedibile della gestione Il Gruppo è dotato di un portafoglio ordini sufficiente a garantire nel beve-medio periodo una stabilità di risultato e prevede di realizzare nel quarto trimestre 2004 una ulteriore crescita dei propri volumi di produzione, pur in presenza di uno scenario nazionale ed internazionale ancora difficile. Come già annunciato in sede di bilancio 2003, tale crescita di volumi dovrebbe consentire di raggiungere un “risultato operativo ante ammortamenti avviamento” (Ebita) di poco superiore a quello realizzato nell’esercizio 2003. Si prevede quindi una crescita annua del valore della produzione pari a circa il 7% per l’intero 2004 e del 4% circa nel 2005; per quanto riguarda l’Ebita, si prevede di conseguire un valore superiore a 550 milioni di Euro nel 2004 e superiore a 600 milioni nel 2005. Tali indicazioni non includono gli effetti derivanti dalle operazioni Agustawestland, Bae Systems e Alcatel. Come già ricordato nella Relazione sulla Gestione del bilancio 2003, il fabbisogno per gli investimenti programmati per l’esercizio 2004 fa prevedere un incremento, comunque all’interno dei parametri di controllo stabiliti, dell’indebitamento finanziario del Gruppo. Continuano infine a destare preoccupazione le conseguenze sul bilancio della Amministrazione Difesa (in particolare del capitolo investimenti) della manovra correttiva dei conti pubblici del luglio 2004 e degli interventi previsti dalla Legge Finanziaria attualmente in discussione. Sono in corso iniziative ed attività volte a gestire tali problematiche in un’ottica di collaborazione con gli enti preposti della Pubblica Amministrazione. Cda designa nuovi vertici società del Gruppo In vista del perfezionamento dell’acquisizione del 100% di Agustawestland, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha deliberato la designazione del nuovo Chairman e del nuovo Ceo della società elicotteristica. Chairman è stato designato l’ing. Amedeo Caporaletti, mentre l’ing. Giuseppe Orsi assumerà la carica di Chief Executive Officer. Il Cda ha altresì proceduto – alla luce della riorganizzazione della nuova struttura di vertice deliberata il 13 settembre – alla designazione di tre manager Finmeccanica alla presidenza di altrettante società del Gruppo. L’ing. Alessandro Bellini è stato designato Presidente di Alenia Spazio, mentre il prof. Giuseppe Veredice assumerà la Presidenza della società Telespazio, ruoli attualmente ricoperti dal dr. Giorgio Zappa, Direttore Generale di Finmeccanica. Il dr. Marco Zanichelli è stato designato alla Presidenza della Mecfin, società immobiliare del Gruppo. A seguito degli importanti investimenti che Finmeccanica sta definendo in Gran Bretagna, il Cda ha infine deliberato la costituzione di una specifica funzione di Finmeccanica, denominata “Usa/uk Operations”, alle dirette dipendenze del Direttore Generale Giorgio Zappa, e affidata al Senior Vice President Alberto de Benedictis. Andamento della gestione nei settori di attività (Nove mesi 2004 – Dati espressi in milioni di Euro) Alenia Aeronautica, Aermacchi (*) Valore della produzione 1.200 milioni di Euro (860 nel 2003); Ebita 75 milioni (+70%) Nel periodo considerato la consistente crescita del valore della produzione e dell’Ebita va ricondotta alle attività Aermacchi e al maggior apporto del settore velivoli da difesa ed in particolare del programma Eurofighter e del C-27j per il quale è in corso la realizzazione dei primi esemplari destinati alla Grecia. Nel corso del 2004 è proseguita l’attuazione di iniziative, già avviate negli esercizi precedenti, finalizzate al mantenimento della flessibilità operativa, al contenimento dei costi ed alla razionalizzazione delle capacità di offerta. Per il solo terzo trimestre dell’anno in corso il valore della produzione è cresciuto da 284 a 419 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo del 2003, mentre l’Ebita è passato da 9 a 35 milioni e l’Ebit da 7 a 32 milioni. In calo gli ordini, passati a 104 milioni rispetto ai 425 del terzo trimestre 2003 che aveva beneficiato dell’ordine per 12 C-27j per la Grecia. (*) dati non omogenei per effetto dell’acquisizione di Aermacchi avvenuta il 1°luglio 2003 Elicotteri - Agustawestland (*) Valore della produzione 1.734 milioni di Euro (1.874 nei primi nove mesi 2003); Ebita 150 milioni (-15%) Valori complessivamente positivi, se pur inferiori per i primi nove mesi, a quelli dello stesso periodo del 2003 per Agustawestland. Nel solo terzo trimestre dell’anno invece, il valore della produzione è cresciuto da 554 a 612 milioni, mentre l’Ebita è passato da 46 a 40 milioni e l’Ebit da 42 a 36 milioni. Il calo del valore della riproduzione nei primi nove mesi è dovuto alla fine di importanti contratti nel Regno Unito ed in Italia che comportavano importanti volumi unitari di produzione. All’andamento degli ordini hanno dato un buon contributo le attività di product support, pari a circa il 62% del totale. Il calo dell’Ebita è dovuto al diverso mix di programmi in lavorazione e alla riduzione dei volumi, solo in parte bilanciata da maggiori attività di product support e di retrofit per gli elicotteri delle forze armate britanniche. (*) Dati e commenti riportati fanno riferimento al 100% della società Spazio – Alenia Spazio, Telespazio Valore della produzione 523 milioni di Euro (486 nei primi nove mesi 2003); Ebita 9 milioni (-37 milioni nello stesso periodo del 2003) Il mercato spaziale commerciale comincia a manifestare segnali di ripresa che potrebbe consolidarsi nel medio periodo. Nel breve, invece, le difficoltà degli operatori di telecomunicazioni frenano ancora la domanda di nuovi sistemi e servizi satellitari. Oltre ai benefici dalle ricadute del programma Galileo (30 satelliti entro il 2010), si prevede che un buon sviluppo possa venire dalle risorse che saranno destinate alle attività spaziali nel settore security e difesa. Nel solo terzo trimestre dell’anno il settore spaziale di Finmeccanica ha registrato un valore della produzione di 165 milioni, in crescita rispetto ai 150 dello stesso periodo del 2003, un Ebita positivo a 9 milioni, contro –2 e un Ebit a 7 milioni contro –4 rispetto al 2003. In calo gli ordini, da 133 a 105 milioni di Euro. Nel trimestre è proseguita l’implementazione delle azioni di efficientamento e di ristrutturazione, tra cui quelle relative agli interventi di mobilità lunga ed esodi, con effetti che si manifestano già a partire dall’esercizio in corso e che dovrebbero consentire un progressivo miglioramento economico nel breve-medio periodo. Elettronica per la Difesa - Galileo Avionica, Ote, gruppo Marconi Selenia Communications, Ams, divisione operativa Sistemi Navali Internazionali * Valore della produzione 1.408 milioni di Euro (1.246 nei primi nove mesi 2003); Ebita 97 milioni (+39%) Nel corso dei primi nove mesi il settore ha fatto registrare risultati estremamente positivi grazie a commesse importanti nei settori avionica, sistemi integrati di comando e controllo; Atm, reti integrate di comunicazione e reti radiomobili digitali Tetra. Il valore della produzione cresce del 13% essenzialmente grazie ai maggiori volumi della Ams, di Marconi Selenia Communications e al completo consolidamento di Ote. La notevole crescita dell’Ebita è dovuta ai contributi di Ams e del settore avionico che oltre a registrare attività più redditizie hanno beneficiato di piani di razionalizzazione e di efficientamento. Nel solo terzo trimenstre dell’anno il valore della produzione sale da 393 del 2003 a 425 milioni di Euro, mentre Ebita ed Ebit rimangono stabili a 20 e 11 milioni rispettivamente. (*) I dati rappresentati non sono omogenei per effetto dell’acquisizione di Ote, avvenuta il 4 marzo 2003 Sistemi di Difesa - Oto Melara, Wass, Mbda Valore della produzione 748 milioni di Euro (705 nei primi nove mesi 2003); Ebita 42 milioni, stesso valore del 2003 Il settore, pur in presenza di una stagnazione della domanda, ha fatto registrare nel primi nove mesi una crescita dei volumi di produzione e risultati in linea con l’esercizio precedente. Per il solo terzo trimestre il calo della redditività (Ebita da 12 a 9 milioni e Ebit da 7 a 4) è dovuto a fattori contingenti e sarà recuperato completamente entro la fine dell’esercizio, così da confermare il trend di crescita già evidenziato nel 2003 e nella prima parte dell’anno. Nel solo terzo trimestre il valore della produzione è salito rispetto allo stesso periodo del 2003 da 225 a 229 milioni di Euro. Information Technology – Elsag Valore della produzione 267 milioni di Euro (282 nel 2003); Ebita 9 milioni (-44%) Per i primi nove mesi dell’anno, l’attività del settore, sempre in un contesto di mercato ancora difficile, registra l’acquisizione da parte della Elsag della società Domino Fin detentrice del 49% della Elsag Domino di cui la stessa Elsag controllava la quota rimanente. Per il solo terzo trimestre 2004, il valore della produzione del settore ammonta a 91 milioni di Euro, come nell’esercizio precedente, mentre l’Ebita sale da 3 a 6 milioni e l’Ebit passa da 3 a 5 milioni di Euro. Trasporti - Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari, Ansaldo Signal, Ansaldobreda Valore della produzione 987 milioni di Euro (917 nel 2003); Ebita 41 milioni (+8 %) Il mercato dei sistemi e componenti ferrotranviari sta confermando anche nel corso del 2004 il trend degli ultimi anni, caratterizzato da una modesta crescita a livello mondiale e da un positivo andamento degli investimenti di settore nel mercato europeo. La redditività del comparto nel periodo considerato aumenta grazie soprattutto al contributo delle attività nei settori del segnalamento e dei sistemi. Nel solo terzo trimestre 2003 il valore della produzione del comparto è leggermente calato da 298 a 289 milioni di Euro; l’Ebita è passato da 20 a 10 milioni di Euro ed anche l’Ebit si è dimezzato da 18 a 9 milioni. In crescita gli ordini, da 162 a 245 milioni di Euro. Energia - Ansaldo Energia Valore della produzione 515 milioni di Euro (590 nel 2003); Ebita 19 milioni (-24%) Il mercato della power generation conferma la forte domanda dei paesi asiatici mentre in Italia, con il superamento dei veti locali all’installazione di nuove centrali, potrebbe verificarsi una certa ripresa. Il calo dell’Ebita è dovuto, oltre che ad un mix di attività meno redditizie rispetto l’esercizio precedente, anche al fatto che i primi nove mesi del 2003 avevano beneficiato di un provento straordinario ottenuto per la chiusura anticipata di una commessa estera. Nel solo terzo trimestre il settore energia ha registrato un valore della produzione di 171 milioni di Euro (181 nello stesso periodo del 2003) con redditività stabile a 13 milioni di Euro per quanto riguarda l’Ebita e 10 milioni per quanto riguarda l’Ebit.
 
   
   
APPROVATI DAL CDA BENETTON I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2004 UTILE NETTO A 100 MILIONI DI EURO ALESSANDRO BENETTON PROPOSTO COME SECONDO VICEPRESIDENTE  
 
Ponzano, 15 novembre 2004 - Ricavi consolidati pari a 1.241 milioni di euro, utile netto in crescita a 100 milioni di euro, indebitamento netto in calo a 585 milioni di euro: sono questi i dati principali, approvati il 12 novembre dal Consiglio di Amministrazione, con cui il Gruppo Benetton ha chiuso i primi nove mesi del 2004. I ricavi consolidati dei primi nove mesi si attestano a 1.241 milioni di euro contro i 1.382 milioni dello stesso periodo del 2003, influenzati dalla cessione dell'attrezzo sportivo avvenuta nell'esercizio precedente e dalla persistente debolezza delle valute estere. I ricavi al netto degli effetti di queste due componenti sono pari a 1.233 milioni di euro (contro 1.273 milioni) con una flessione del 3,1%. Il fatturato del settore casual è pari a 1.103 milioni di euro (-3,7% rispetto ai primi 9 mesi 2003), con una crescita dei volumi dell'1,5%. Il margine lordo industriale è di 548 milioni di euro con una incidenza sui ricavi al 44,2%, 100 punti base in più rispetto ai primi 9 mesi 2003, influenzato positivamente da una maggior efficienza produttiva e logistica. Il risultato operativo si attesta a 160 milioni di euro rispetto ai 175 del medesimo periodo dello scorso anno, con un'incidenza sui ricavi che passa al 12,9% dal 12,7%. L'utile netto consolidato si attesta a 100 milioni di euro contro un valore di 77 milioni dell'analogo periodo dell'esercizio 2003. L'equilibrio e la solidità della struttura patrimoniale del Gruppo si confermano a livelli di assoluto valore, con un indebitamento netto in riduzione a 585 milioni di euro dai 659 milioni del 30 settembre 2003 (468 milioni al 31 dicembre 2003) nonostante il pagamento dell'imposta sostitutiva (125 milioni di euro) derivante dalla riorganizzazione societaria effettuata nel 2003. Il patrimonio netto è pari a 1.207 milioni di euro. Il free cash flow, ovvero il flusso di cassa generato dalla gestione ordinaria, prima della distribuzione dei dividendi e dei flussi non ricorrenti relativi alla cessione del business dell'attrezzo sportivo e al pagamento dell'imposta sostitutiva, evidenzia un sensibile miglioramento a 24 milioni di euro da negativi 65 nei primi nove mesi del 2003. Con le informazioni ad oggi in possesso, il Gruppo prevede per il 2004 un utile netto consolidato in un range tra 120 e 125 milioni di euro. Il fatturato del settore casual, che pesa per circa il 90% del totale, è previsto in calo di circa il 3,5%, a fronte di una persistente prudenza della domanda e degli effetti indotti sia sui riordini autunnali che sulla collezione primavera-estate 2005. Il fatturato consolidato di fine 2004, che sconta la cessione dell'attrezzo sportivo avvenuta nell'esercizio precedente, è stimato a circa 1.700 milioni di euro. Il free cash flow è previsto in miglioramento rispetto alle stime precedenti e ai dati evidenziati a fine 2003, con un'ulteriore riduzione dell'indebitamento netto, stimato a 450-500 milioni di euro a fine 2004. Il Cda ha inoltre proposto di prevedere la nomina di un secondo Vice Presidente nell'ambito del Consiglio di Amministrazione della Società, previa approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci della relativa modifica statutaria. E' stato proposto che la carica sia affidata ad Alessandro Benetton, attualmente consigliere e membro del Comitato Esecutivo di Benetton Group.  
   
   
GEMINA S.P.A. CDA APPROVA LA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004  
 
 Milano, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S.p.a. Si è riunito l’ 11 novembre, sotto la Presidenza del Prof. Paolo Savona, ed ha esaminato ed approvato la Relazione trimestrale della Società e del gruppo al 30 settembre 2004. Il gruppo Gemina chiude i primi nove mesi dell’esercizio con risultati di grande rilievo, frutto sia della gestione ordinaria, dove si rileva il buon andamento di tutte le società partecipate che si riflette anche nell’elevato margine operativo lordo, sia dalle operazioni straordinarie concluse nel periodo. I risultati consolidati del Gruppo presentano il seguente andamento: il valore della produzione al 30 settembre 2004 è di 224,6 milioni di euro (217,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2003), il margine operativo lordo è di 81,7 milioni di euro pari al 36,4% del valore della produzione (71 milioni di euro, pari al 34,7% del valore della produzione, nei primi nove mesi del 2003). Il continuo progresso della attività ordinaria è evidenziato dall’andamento del fatturato e del margine operativo lordo nel corso dei tre trimestri dell’esercizio 2004:
(Valori in milioni di euro) 1°trimestre 2004 2°trimestre 2004 3°trimestre 2004
Fatturato 65,3 73,8 85,5
M.o.l. 22,3 26,8 32,6
(%) 34,2% 36,3% 38,1%
La maggior redditività lorda è ascrivibile ai positivi risultati della riorganizzazione e alle azioni di riduzione dei costi attuate da tutte le società partecipate. Il risultato ante imposte si attesta a 43,5 milioni di euro (9,7 milioni di euro nel terzo trimestre 2003). Il risultato netto di competenza del gruppo al 30 settembre 2004 è di 43,9 milioni di euro (negativo per 4,6 milioni di euro al 30 settembre 2003). Tali valori beneficiano della plusvalenza realizzata con la cessione dell’8,597% di Rcs Mediagroup (pari a 33,7 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto ammonta a 573 milioni di euro ed evidenzia una significativa riduzione rispetto alla situazione al 31 dicembre 2003 (876,9 milioni di euro). Il miglioramento è riconducibile alla cessione della quota di partecipazione di Rcs Mediagroup. Il Consiglio ha esaminato anche il bilancio della Capogruppo Gemina S.p.a., che chiude con un risultato netto di 41 milioni di euro (negativo per 2,5 milioni di euro al 30 settembre 2003) a fronte di ricavi per 11,8 milioni di euro, costituiti dai dividendi incassati; al risultato contribuisce in maniera significativa la plusvalenza generata dalla cessione parziale della partecipazione in Rcs Mediagroup. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, il capitale investito netto di 346,1 milioni di euro è costituito essenzialmente da investimenti in partecipazioni; il patrimonio netto è di 582,1 milioni di euro e la disponibilità finanziaria netta ammonta a 236 milioni di euro. Tale liquidità è temporaneamente impiegata per 100 milioni di euro per un finanziamento a Impregilo S.p.a., che verrà utilizzato per la sottoscrizione dell’aumento di capitale, per 84 milioni di euro come sottoscrizione di titoli obbligazionari della partecipata Leonardo Holding, e per circa 13 milioni di euro come finanziamenti a breve delle società Elilario Italia e Sistemi di Energia; infine circa 39 milioni di euro sono sotto forma di cassa o di titoli immediatamente liquidabili. Tutti i predetti impegni sono portatori di interessi a condizioni di mercato. Nel trimestre sono state acquistate 4 milioni di azioni proprie ad un valore medio unitario di 0,84 euro, per un controvalore complessivo di 3,4 milioni di euro. Gemina detiene al 30 settembre 2004 6 milioni di azioni proprie, in carico per complessivi 5 milioni di euro, a un valore medio di 0,845 euro. Il Consiglio ha esaminato ed approvato la proposta di dare vita ad un veicolo di investimento dedicato all’offerta di servizi e capitali per le imprese ad azionariato familiare con caratteristiche di qualità e di provenienza ben definita e con riferimento molto marcato alla natura e alla genuinità; in tale ambito “l’origine italiana” rappresenta un valore particolarmente riconosciuto e apprezzato. La società sarà dotata di un capitale di 100 milioni di euro, da raccogliere progressivamente nel corso del prossimo triennio e verrà aperto a soci bancari e industriali oltre a prevedere una significativa partecipazione del Dott. Maurizio Romiti e degli altri manager fondatori. Il Consiglio di Gemina ha deliberato di partecipare all’iniziativa con un investimento massimo di 50 milioni di euro da versare nei prossimi tre anni, per i quali attingerà alla liquidità già oggi esistente nel bilancio della Capogruppo. La dinamica limitata dei costi e dei ricavi della capogruppo nel quarto trimestre fa prevedere un risultato sostanzialmente uguale a quello del terzo trimestre e disponibilità liquide anche dopo le nuove iniziative annunciate. Per il consolidato si prevede che prosegua il progressivo miglioramento dei margini evidenziato nei periodi precedenti. Nel corso degli ultimi mesi il titolo Gemina ha registrato notevoli progressi (+27% circa dal 1° gennaio 2004), chiudendo ieri 10 novembre 2004 a un prezzo di riferimento di 1,04 euro.
 
   
   
IFIL: IL RISULTATO NETTO CONSOLIDATO DEL GRUPPO NEL TERZO TRIMESTRE 2004 È NEGATIVO PER € 170 MILIONI  
 
 Torino, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Ifil, riunitosi l’11 novembre a Torino sotto la presidenza di Gianluigi Gabetti, ha esaminato i risultati del terzo trimestre 2004, nonché l'andamento dei primi nove mesi dell'anno. Il risultato netto consolidato del Gruppo nel terzo trimestre 2004 è negativo per € 170 milioni (era positivo di € 25 milioni nello stesso periodo del 2003). La variazione deriva soprattutto dal maggiore pro-quota nel risultato di Fiat. Sostanzialmente per lo stesso motivo risulta in diminuzione anche il risultato consolidato dei primi nove mesi dell'anno, con una perdita di € 281 milioni rispetto alla perdita di € 20 milioni fatta registrare al 30 settembre 2003. Il patrimonio netto del Gruppo al 30 settembre 2004 ammonta a € 3.652,8 milioni, in diminuzione rispetto ai € 3.953,9 di fine 2003, per effetto dei dividendi distribuiti da Ifil S.p.a., del risultato consolidato di Gruppo e di altre variazioni positive nette. La posizione finanziaria netta consolidata del "sistema holdings" evidenzia al 30 settembre 2004 un saldo passivo di € 411,8 milioni (era negativa per € 234,7 milioni al 31 dicembre 2003). La variazione deriva sostanzialmente dagli investimenti effettuati in Eurofind e Nht. Valorizzazione dell'investimento nel Gruppo Rinascente Il 5 novembre 2004 è stato raggiunto un accordo relativo alla cessione ad Auchan delle attività alimentari della Rinascente. L'accordo comporterà un incasso di € 1.063 milioni (di cui € 810 milioni al closing e il saldo entro la metà del 2005) e una plusvalenza di circa € 600 milioni. La chiusura dell'operazione, che è soggetta all'autorizzazione delle competenti autorità antitrust, consentirà all'Ifil di valorizzare appieno l'investimento da un punto di vista reddituale, patrimoniale e fmanziario. Altri fatti di rilievo Nel mese di agosto il Gruppo Ifil, insieme a Banca Intesa e al Gruppo Marcegaglia, ha raggiunto un accordo preliminare con Sviluppo Italia per l'ingresso, tramite aumento di capitale riservato, nella controllata Sviluppo Italia Turismo, società a cui fanno capo alcune strutture immobiliari turistiche nel Mezzogiorno. In base all'accordo - che è soggetto alla verifica dei piani di sviluppo in corso - i tre soci privati avranno la facoltà di sottoscrivere ed incrementare progressivamente la propria partecipazione in Sviluppo Italia Turismo. Le modalità definitive di attuazione dell'operazione, nonché l'ammontare totale dell'investimento, sono attualmente oggetto di discussione tra le parti. In ottobre, ottenuta l'approvazione da parte delle competenti autorità antitrust, la controllata Mediterranean Capital ha ceduto ad Accor il 6,37% del capitale del Club Méditerranée al prezzo di € 55 milioni. Tale cessione originerà una plusvalenza consolidata di circa € 24 milioni, che sarà rilevata nell'ultimo trimestre 2004. In novembre, l'agenzia Standard & Poor's ha reso noto di aver mantenuto invariati i rating del debito di Ifil e il relativo outlook (A-/negative/a-2). Prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso Per l'esercizio 2004 di Ifil S.p.a., sulla base dei dati ad oggi disponibili, è prevedibile un risultato positivo. Il risultato consolidato del Gruppo Ifil nell'esercizio 2004 sarà strettamente correlato ai risultati consuntivi delle principali partecipate, nonché al realizzo della plusvalenza sulla cessione al Gruppo Auchan delle attività alimentari della Rinascente, previsto entro la fine dell'anno. A seguito di quest'ultima operazione la posizione finanziaria netta consolidata del "sistema holdings" passerà dall'attuale indebitamento ad una situazione di significativa liquidità, disponibile per nuovi investimenti.  
   
   
A FIERA MILANO PRIMO TRIMESTRE 2004-2005 IN LINEA CON LE ATTESE RICAVI CONSOLIDATI DI 45,4 MILIONI E MOL DI 1,6 MILIONI  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano Spa ha approvato il 12 novembre la Relazione Trimestrale Consolidata relativa al trimestre luglio-settembre 2004 (primo dell'esercizio in corso, che va dal 1° luglio 2004 al 30 giugno 2005). Il trimestre in esame registra ricavi sostanzialmente invariati rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio e margine operativo lordo in rilevante crescita. Il trimestre luglio-settembre rappresenta per il Gruppo Fiera Milano il periodo dell'anno in cui viene realizzata la quota meno significativa del giro d'affari e del Mol, a causa della tipica stagionalità dell'attività espositiva nell'anno, dovuta alla concentrazione delle manifestazioni nel secondo semestre, a fronte della loro quasi totale assenza in luglio e agosto, a cui si aggiunge la stagionalità tra esercizi diversi, a seconda della presenza (o dell'assenza) nel calendario di importanti mostre a cadenza pluriennale. Nel periodo sono state perfezionate due importanti operazioni societarie che rafforzano il Gruppo come organizzatore di manifestazioni: l'acquisizione del 51% di Expocts, primario organizzatore di mostre attivo in particolare nel terziario, e l'acquisizione, tramite la controllata Rassegne, dei saloni in precedenza facenti capo ad Assoexpo. Risultati trimestrali. Nel trimestre si sono svolte a Fiera Milano 6 manifestazioni e due eventi convegnistici con annessa area espositiva, con 5.595 espositori, di cui il 18% esteri. I metri quadrati netti venduti sono stati 260.870, contro 280.615 del corrispondente trimestre 2003-2004. Molto positivo in questo contesto il bilancio di Macef Autunno 2004, che ha registrato una crescita dell'area venduta dell'11%, senza però compensare la prevista flessione del Salone del ciclo, che negli anni dispari manca dell'importante componente "moto". Il Gruppo Fiera Milano registra i seguenti risultati economici trimestrali:
Gruppo Fiera Milano
Sintesi dei principali dati
Esercizio (dati in migliaia di euro) 1° Trimestre 1° Trimestre
30/06/2004 al 30/09/04 al 30/09/03
291.641 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 45.363 46.537
56.767 Margine operativo lordo (Ebitda) 1.574 750
35.335 Risultato operativo (Ebit) ( 4.010) ( 4.141)
36.821 Risultato ante imposte ( 3.643) ( 3.679)
( 12.056) (Utile)/perdita ante imposte di Terzi 453 204
24.765 Risultato ante imposte di pertinenza del Gruppo ( 3.190) ( 3.475)
58.253 Cash flow ante imposte 1.941 1.212
123.567 Capitale investito netto (a) 135.165 62.518
coperto con:
120.271 Patrimonio netto di Gruppo 117.081 * 112.339 *
18.480 Patrimonio netto di Terzi 19.440 * 11.328 *
( 15.184) Posizione finanziaria netta (disponibilità) ( 1.356) ( 61.149)
22.425 Investimenti 14.524 3.353
606 Dipendenti (n° addetti a fine periodo) 682 555
a) inclusi impieghi finanziari a breve (quota capitale),
44.000 classificati nel capitale di esercizio 55.000 35.000
*) include risultato di periodo ante imposte
- ricavi per 45,4 milioni di euro, in lieve calo (-2,5%) rispetto ai 46,5 del trimestre di confronto, ma invariati (a 45,1 milioni) a parità di perimetro di consolidamento del Gruppo. La flessione trova riscontro nell'area di business "gestione spazi e servizi", che sconta anche l'assenza di alcuni eventi significativi svoltisi nel primo trimestre 2003-2004 (i ricavi risultano così di 34,1 milioni di euro pre-elisioni per scambi tra le due aree di attività, contro 37,7 milioni precedenti). L'area di business "organizzazione di manifestazioni e congressi" evidenzia al contrario un incremento dei ricavi da 20,3 a 23,6 milioni di euro, grazie in particolare agli ottimi risultati di Macef autunno. - margine operativo lordo (Ebitda) di 1,6 milioni, contro 750mila euro nel precedente esercizio. Il miglioramento va attribuito all'effetto Macef e alla rimodulazione del canone di locazione concordata con la controllante Fondazione Fiera Milano. L'accordo, stipulato proprio in considerazione delle fluttuazioni stagionali dei ricavi, ha prodotto una riduzione del canone di 2,7 milioni di euro per il 2004-2005 (risparmio imputato per 670mila euro al primo trimestre), a fronte di un incremento del canone di pari importo per l'esercizio 2005-2006. - risultato operativo (Ebit) negativo per 4 milioni di euro contro i - 4,1 milioni di euro del primo trimestre 2003-2004. L'ebit consolidato è molto sensibile al fattore stagionalità, poiché alla flessione fisiologica dei ricavi nel primo trimestre non corrisponde un analogo andamento dei costi di struttura, come gli ammortamenti, che sono distribuiti in modo uniforme sull'intero esercizio. Nel periodo in esame si è inoltre avuto un incremento (da 4,9 a 5,6 milioni di euro) degli ammortamenti e accantonamenti. - risultato prima delle imposte di competenza del Gruppo negativo per 3,2 milioni di euro, valore allineato con i -3,5 milioni del periodo di confronto. - cash flow (risultato ante imposte più ammortamenti e accantonamenti) di 1,9 milioni di euro, rispetto 1,2 milioni dell'esercizio precedente. "I dati del primo trimestre - osserva l'amministratore delegato della capogruppo Fiera Milano Spa, Piergiacomo Ferrari - sono conformi alle nostre aspettative ed erano già scontati nelle proiezioni riferite all'intero esercizio. Per queste ultime rimangono dunque validi - a meno di fatti straordinari non prevedibili e al di fuori del nostro controllo - gli obiettivi gestionali al cui conseguimento si è impegnato il Cda per il 2004-2005: ricavi consolidati da vendite e prestazioni di almeno 281 milioni di euro e margine operativo lordo consolidato di almeno 41 milioni di euro". "Con le operazioni chiuse tra luglio e settembre - osserva dal canto suo il presidente di Fiera Milano spa, Michele Perini – il processo di riorganizzazione del Gruppo e delle sue attività ha fatto ulteriori significativi passi avanti, soprattutto per quanto riguarda la nostra attività di organizzatori di manifestazioni espositive. Continuiamo, peraltro, a concentrarci sulle complesse attività preparatorie del trasferimento nel nuovo centro espositivo in via di completamento a Rho-pero, un'operazione - questa - che dovremo gestire nella continuità, ossia senza interruzione alcuna della nostra abituale attività, e alla quale stanno lavorando diversi tavoli tecnici appositamente costituiti all'interno dell'azienda". Posizione finanziaria netta. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2004 presenta un saldo di 1,3 milioni di euro rispetto a 15,2 del 30 giugno 2004. La riduzione riflette principalmente gli ulteriori impieghi di tesoreria per 11 milioni in una polizza assicurativa a capitalizzazione che Fiera Milano International e Fiera Milano Congressi hanno effettuato nel corso del trimestre per investire temporanee disponibilità. Questa operazione eleva gli impieghi finanziari a breve classificati nel capitale di esercizio a fine settembre a 55 milioni di euro. Inoltre nel trimestre sono stati realizzati gli investimenti per le acquisizioni di Expocts e di Delitrade Italia. Fatti rilevanti successivi alla chiusura del trimestre. Successivamente alla chiusura del trimestre Fiera Milano spa ha rilevato, al valore nominale di 100mila euro, la quota del 30% della controllata Fiera Food System detenuta da Onama, portando la sua partecipazione al 100%. L'operazione si inquadra nell'ambito della ridefinizione del progetto ristorazione dopo che era stata accertata, ai fini antitrust, la non perseguibilità dell'accordo che prevedeva il riassetto della compagine azionaria di Fiera Food System con l'ingresso di Autogrill. Inoltre Fiera Milano spa ha ceduto, come previsto, al valore nominale di 24.000 euro, il 12% della controllata Italian System for Business alla società Tecno Holding spa. La quota di Fiera Milano spa è quindi passata dal 75% al 63%.
 
   
   
GRUPPO BEGHELLI: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I DATI AL 30 SETTEMBRE 2004. +94% L'UTILE DI GRUPPO, A QUOTA 3 MILIONI DI EURO, NEI PRIMI NOVE MESI DELL'ANNO (1,6 MILIONI AL 30 SETTEMBRE 2003).  
 
Monteveglio, (Bo) 15 novembre 2004 - In aumento il fatturato: ricavi netti consolidati a 93,5 milioni di Euro, in crescita del +7,6% rispetto ai primi nove mesi del 2003 (+2,3% a parità di perimetro di consolidamento). Si riduce ulteriormente l'indebitamento a -46 milioni di Euro (-48,4 milioni al 30 giugno 2004). Utile di Gruppo a quota 3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2004, circa il doppio (+94%) rispetto ai 1,6 milioni al 30 settembre 2003. Ricavi netti consolidati a 93,5 milioni di Euro, con un incremento del 7,6% rispetto agli 86,9 milioni dei primi nove mesi del 2003 (+2,3% a parità di perimetro di consolidamento). Prosegue il trend positivo relativamente alla riduzione dell'indebitamento: la posizione finanziaria netta alla fine del terzo trimestre dell'esercizio in corso, negativa per 46 milioni di Euro, migliora di 2.4 milioni rispetto ai -48,4 milioni al 30 giugno 2004. Il margine operativo lordo consolidato si attesta a 10,4 milioni di Euro (in flessione rispetto ai 13,2 milioni nei primi nove mesi del 2003), principalmente per effetto dei maggiori costi commerciali e promozionali di periodo e dell'aumento del numero dei dipendenti (anche in considerazione della variazione del perimetro di consolidamento). Il risultato operativo consolidato risulta pari a 4,2 milioni di Euro (5,7 milioni al 30 settembre 2003). Viene confermata una sensibile riduzione degli ammortamenti. Questi; in sintesi, i dati al 30 settembre 2004 approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Beghelli, che progetta, produce e distribuisce sistemi elettronici per la sicurezza industriale e domestica ed è leader italiano nel settore dell'illuminazione di emergenza e dell'illuminazione a risparmio energetico. All'incremento del fatturato hanno contribuito in maniera positiva sia l'aumento delle vendite nel settore dell'illuminazione, sia l'avvio della rete in franchising "Beghelli Point", avvenuta nel corso dell'esercizio e che sta riscontrando un positivo impatto . Attualmente, infatti, sono stati aperti 29 punti in altrettanti comuni, con una richiesta in costante crescita. La capogruppo Beghelli S.p.a. Ha realizzato, nei primi nove mesi del corrente esercizio, ricavi netti per 67 milioni di Euro (+3% rispetto ai 65,1 milioni al 30 settembre 2003) ed un utile netto di 4,1 milioni di Euro. Con riferimento al terzo trimestre 2004, i risultati evidenziano un fatturato a quota 28,5 milioni di Euro, in sostanziale stabilità rispetto al terzo trimestre 2003 (a parità di perimetro di consolidamento), mentre il margine operativo lordo risulta pari a 2,2 milioni (3,8 milioni nel terzo trimestre 2003). Il trimestre chiude in utile per 1,1 milioni di Euro (0,5 milioni l'utile del terzo trimestre dello scorso esercizio), beneficiando della plusvalenza derivante dalla cessione della quota minoritaria posseduta in una società cinese. Relativamente alle singole linee di prodotto, il core business dell'illuminazione di emergenza ha generato nei primi nove mesi del 2004 un fatturato di 59,4 milioni di Euro, in linea con il corrispondente periodo del 2003, mentre il settore dell'illuminazione si è attestato a 20 milioni (+20,4% rispetto ai 16,6 milioni al 30 settembre 2003). Per quanto riguarda le aree geografiche, il fatturato estero del Gruppo Beghelli al 30 settembre 2004 è stato di 36,5 milioni di Euro (pari al 39,1% delle vendite complessive), con un incremento del 12,8% rispetto ai 32,4 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio, dovuto prevalentemente al positivo andamento della ceca Beghelli Elplast (+16,4%) ed al contributo della Beghelli Inc. (inserita nel perimetro di consolidamento). Con riferimento agli avvenimenti più recenti, merita di essere evidenziata l'acquisizione, avvenuta lo scorso mese di ottobre, del 60% della società Jangsu Shifute Lighting Equipment Co., Ltd. Produttore di apparecchi di illuminazione presente sul mercato cinese. Jangsu Shifute Lighting Equipment, che ha sede a Jiangsu (nei pressi di Nanjing), può contare su circa 1.000 dipendenti tra ingegneri, operai ed addetti commerciali, e ha realizzato nel 2003, primo anno di operatività del nuovo sito produttivo, un fatturato superiore ai 5,5 milioni di Euro. L'acquisizione – oltre a rappresentare l'ingresso diretto sul mercato cinese - consentirà a Beghelli sia di sviluppare ulteriormente la presenza del Gruppo sui mercati del Far East, dove l'azienda è già presente attraverso la controllata Beghelli Asia Pacific, sia di realizzare importanti sinergie nei costi d'acquisto.  
   
   
CREMONINI: CONTINUA IL TREND DI CRESCITA NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2004 RICAVI TOTALI CONSOLIDATI: 1.499,8 MILIONI DI EURO (+12,0%) IN AUMENTO ANCHE EBITDA (+ 5,8%) ED EBIT (+ 5,6%) UTILE ANTE IMPOSTE: 38,8 MILIONI DI EURO  
 
Castelvetro di Modena, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Cremonini Spa si è riunito il 12 novembre per approvare la relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Risultati dei primi nove mesi del 2004 I ricavi totali consolidati del Gruppo sono risultati pari a 1.499,8 milioni di Euro, in crescita del 12,0% rispetto a 1.339,3 milioni di Euro dello stesso periodo del 2003. L’ebitda consolidato ha registrato un incremento del 5,8%, raggiungendo i 97,6 milioni di Euro (92,3 milioni di Euro nel 2003), mentre l’Ebit consolidato si è attestato a 55,4 milioni di Euro, in crescita del 5,6% (52,5 milioni di Euro nel 2003). Si conferma l’andamento positivo anche della gestione caratteristica, il cui risultato si è attestato a 41,9 milioni di Euro, in aumento del 21,0% (34,6 milioni di Euro nel 2003). L’utile ante imposte e quote di terzi nei primi nove mesi è stato pari a 38,8 milioni di Euro, in deciso miglioramento se si considera che il corrispondente risultato del 2003, di 61,2 milioni di Euro, includeva la plusvalenza netta di 34,2 milioni di Euro relativa alla cessione di una quota di minoranza della controllata Marr Spa. Al netto di tali effetti l’utile comparabile risulta in crescita del 43%, a conferma del positivo andamento della gestione ordinaria. Il cash flow operativo, al netto delle componenti straordinarie, è cresciuto del 12,6%, portandosi a 81,0 milioni di Euro contro i 71,9 milioni di Euro del 2003. Stabile la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo che al 30 settembre si attesta a 496,0 milioni di Euro contro i 497,9 milioni di Euro al 30 giugno 2004. Risultati dei tre settori di attività nei primi nove mesi del 2004 Il settore della produzione ha registrato ricavi totali per 733,4 milioni di Euro, in crescita del +17,3% (625,2 milioni di Euro nel 2003). L’ebitda si è attestato a 37,3 milioni di Euro (37,9 milioni di Euro nel 2003), mentre l’Ebit è risultato pari a 13,5 milioni di Euro (15,9 milioni di Euro nel 2003). Prosegue la crescita nel settore della distribuzione, dove i ricavi sono stati pari a 618,4 milioni di Euro, in crescita del +6,7% (579,5 milioni di Euro nel 2003). L’ebitda ha raggiunto i 41,5 milioni di Euro (37,7 milioni di Euro nel 2003), mentre l’Ebit si è attestato a 32,8 milioni di Euro (30,7 milioni di Euro nel 2003). Buona la performance registrata dal settore ristorazione, che ha realizzato un incremento dei ricavi del +13,8% raggiungendo i 200,8 milioni di Euro (176,5 milioni di Euro nel 2003). In aumento anche tutti i principali indicatori di redditività: l’Ebitda ha raggiunto i 20,6 milioni di Euro (17,8 milioni di Euro nel 2003), mentre l’Ebit si è attestato a 13,5 milioni di Euro (10,5 milioni nel 2003). Risultati del terzo trimestre 2004 Nel terzo trimestre 2004 i ricavi consolidati del Gruppo sono stati pari a 558,2 milioni di Euro, in crescita del + 8,2% (516,0 milioni di Euro nel 2003). L’ebitda ha raggiunto i 41,1 milioni di Euro in crescita dell’1,3% (40,5 milioni di Euro nel 2003), mentre l’Ebit si è attestato a 26,4 milioni di Euro (26,2 milioni di Euro nel 2003). L’utile ante imposte e quote di terzi nel trimestre in esame è stato di 20,3 milioni di Euro (22,7 milioni di Euro nel 2003).  
   
   
GRANDI NAVI VELOCI S.P.A. RISULTATI DEL III TRIMESTRE 2004: UTILE ANTE IMPOSTE PARI A 38,5 MILIONI DI EURO (+15,3%)  
 
Genova, 15 novembre 2004 - Ricavi caratteristici pari a 101,3 milioni di Euro (+2,65%), margine operativo lordo di 51,9 milioni di Euro (+9,8%), risultato operativo di 43 milioni di Euro (+14,3%) ed utile ante imposte pari a 38,5 milioni di Euro (+15,3%). Questi i principali dati relativi alla relazione trimestrale al 30 settembre 2004 approvati dal Consiglio di Amministrazione di Grandi Navi Veloci S.p.a. - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana S.p.a. - riunitosi oggi a Genova sotto la Presidenza di Aldo Grimaldi. Per ciò che riguarda l’andamento della società nei primi nove mesi del 2004, questo mostra ricavi della gestione caratteristica per 189 milioni di Euro (+6,6%) rispetto ai 177,3 milioni di Euro del settembre 2003, un margine operativo lordo di 62,5 milioni di Euro (+14,1%) rispetto ai 54,8 milioni di Euro del settembre 2003, un risultato operativo di 33,3 milioni di Euro contro i 28,9 milioni di Euro dell’anno precedente (+15,3%) ed un risultato prima delle imposte di 25,7 milioni di Euro (+63,8% rispetto al settembre 2003). L’incremento dei volumi e dei ricavi dei primi 9 mesi dell’anno è conseguente anche alla circostanza che nell’esercizio 2004 la M/n La Suprema ha operato per l’intero periodo mentre nel corrispondente periodo del 2003 ha operato solo per quattro mesi. Detto incremento è stato conseguito anche grazie alla nuova linea Civitavecchia/palermo inaugurata ad ottobre 2003 mentre altre linee (soprattutto verso la Sardegna) hanno registrato un calo di fatturato rispetto all’anno precedente dovuto anche all’impiego di navi di minor capacità sulla linea Genova/torres. L’indebitamento totale (al lordo delle immobilizzazioni finanziarie) al 30/09/2004 ammonta a 321,6 milioni di Euro, rispetto ai 356,6 milioni di Euro del 30/06/2004 ed è come sempre in riduzione grazie all’elevato cash-flow generato nel periodo; in particolare, le disponibilità liquide nel terzo trimestre sono aumentate, passando dai 17,7 milioni di Euro al 30/06/2004 ai 43,3 milioni di Euro al 30/09/2004, e ciò in ragione del carattere stagionale dell’attività. Per quanto riguarda i dati commerciali del trimestre luglio - settembre 2004, questi registrano un trasportato di 720.600 passeggeri (+7,7%), 246.500 auto al seguito (+7%), 512.100 metri lineari di veicoli commerciali (+2,8%). Per i primi nove mesi del 2004 il trasportato totale di passeggeri è stato pari a 1.165.500 unità (+10,7%), di 383.600 auto al seguito (+10%) e di 1.711.500 metri lineari di veicoli commerciali (+15,6%). Per ciò che riguarda i fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2004 si evidenzia che in data 25 ottobre 2004 il Consiglio di Amministrazione di Grandi Navi Veloci S.p.a., ad esito dell’esame dei termini dell’Offerta, nonché delle dichiarazioni programmatiche di Vento S.p.a. Contenute nel documento d’offerta, ha approvato il comunicato ex art. 103, primo comma, del Testo Unico, esprimendo un giudizio positivo sull’Offerta e valutando congruo il corrispettivo offerto da Vento S.p.a. Nell’ambito della stessa. Una volta completato l’acquisto del flottante gli azionisti di riferimento di Grandi Navi Veloci saranno per circa l’80% il Fondo Permira e per il restante 20% la Famiglia Grimaldi attraverso Grimaldi Holding e partecipazioni personali. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Grandi Navi Veloci continua a rafforzare la propria attività commerciale per meglio affrontare il contesto economico che registra, per il futuro, una evidente congiuntura negativa.  
   
   
TRIMESTRALE GRUPPO TREVI CRESCE IL RISULTATO ANTE IMPOSTE A 5,4 MILIONI DI € ( +20% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2003) CRESCE IL PORTAFOGLIO ORDINI (+7,5%). RICAVI TOTALI A 261,1 MILIONI DI € (-7,7%)  
 
Cesena, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevi - Finanziaria Industriale S.p.a. (Mi:tfi) - holding del Gruppo Trevi, tra i principali operatori mondiali nel settore dei servizi di ingegneria del sottosuolo e delle macchine per fondazioni e perforazioni, ha approvato la relazione per il trimestre chiuso al 30 settembre 2004. I dati evidenziano ricavi totali per 261,1 milioni di € contro i 275,7 milioni nei primi nove mesi del 2003; a cambi costanti del 30 settembre 2003 sarebbero stati € 267 milioni, con una riduzione del 2,9%. Il margine operativo lordo si attesta a 25,6 milioni di € (contro i 33,4 milioni dello stesso periodo 2003) e il risultato operativo è 10,6 milioni di € contro i 14,1 milioni registrati al 30 settembre 2003. Il risultato ante imposte e interessi di terzi di pertinenza del Gruppo è di 5,4 milioni di € contro i 4,5 milioni dello stesso periodo del 2003 con un incremento pari al 20,3%, dovuto principalmente ad un miglioramento della gestione finanziaria. Il portafoglio lavori complessivo al 30 settembre 2004, pari a 357,4 milioni di €, registra un incremento del 9% rispetto al 30 giugno e del 7,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio; la quota del settore drilling si attesta a 37% del totale. Migliora la posizione finanziaria netta del Gruppo Trevi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a Euro -126 milioni di € (-129,2 milioni al 30 settembre 2003 e -113,4 milioni quella registrata al 31 dicembre 2003). “Il terzo trimestre 2004 - ha dichiarato il Presidente Davide Trevisani – evidenzia la debolezza del mercato domestico, in attesa del dispiegarsi degli effetti della Legge Obiettivo negli anni 2006 e 2007. Le acquisizioni degli ordini nel settore oil drilling costituiranno il driver dello sviluppo nel prossimo futuro; si confermano le previsioni già annunciate per la fine dell’esercizio 2004.”  
   
   
GRANITIFIANDRE: FATTURATO DEL TERZO TRIMESTRE IN CRESCITA DEL 13,4% A 41,3 MILIONI; 120,8 MILIONI NEI PRIMI 9 MESI DELL’ANNO +10,6% RISPETTO AI 109,2 MILIONI DEL 2003  
 
Castellarano, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Granitifiandre, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato alternative ai marmi e graniti di cava e prima matricola quotata al segmento Star della Borsa Italiana, ha approvato la Relazione Trimestrale sulla gestione al 30 settembre 2004. Il Gruppo ha proseguito anche nel terzo trimestre il trend di crescita evidenziato nel primo semestre 2004 raggiungendo un fatturato consolidato al 30 settembre di 120,8 milioni di euro, con un progresso del 10,6% rispetto ai 109,2 milioni del 2003 che sale a +12,1% nel raffronto a cambi costanti. Nel solo terzo trimestre il fatturato ha raggiunto i 41,3 milioni di euro, con una crescita rispetto al corrispondente periodo 2003 del 13,4% (+14,9% a cambi costanti); in forte aumento le vendite di materiale pari a 29,2 milioni +17,6% (19,8% a cambi costanti). Risultano in crescita tutte le macro aree geografiche in cui il Gruppo opera; il mercato italiano ha raggiunto il +19,1% grazie ai forti investimenti volti all’affermazione del marchio Granitifiandre presso i principali architetti e operatori della distribuzione e alla rete di negozi a marchio che ha raggiunto le 16 aperture. Significativi anche i risultati sul mercato europeo con notevoli spunti in Francia (+26%), Spagna (+108%), Uk ed Eire (+60%) oltre che in Paesi quali Polonia, Olanda, Ungheria, Belgio, Romania e Russia dove le crescite sono risultate ovunque superiori al 50%. In Germania la crescita dall’inizio dell’anno è superiore al 60%. I risultati approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione confermano il mantenimento di elevati livelli di redditività con un risultato operativo lordo (Ebitda) nel trimestre di 7,1 milioni (6,9 milioni nel 2003) con un’incidenza sul fatturato del 17,1% ed un risultato ante imposte a 4,1 milioni di euro (4,9 milioni nel 2003). L’analisi del primi 9 mesi evidenzia un Ebitda di 21,9 milioni (24,4 milioni nel 2003) con un’incidenza sul fatturato del 18,1% ed un risultato ante imposte di 12,9 milioni (18,8 milioni nel 2003). La sfavorevole evoluzione del rapporto euro/dollaro ha pesato nei primi 9 mesi dell’anno per 1,6 milioni di euro a livello di fatturato e per un valore stimato di oltre 1 milione di euro a livello di Ebitda. L’analisi della marginalità conseguita dal Gruppo Granitifiandre nel trimestre e nei primi 9 mesi dell’anno pur mantenendosi elevata sconta oltre al dollaro anche la fase di avvio del progetto produttivo tedesco. Scorporando, infatti, i dati relativi alla controllata tedesca Porcelaingres, emerge come, nonostante la persistente sfavorevole evoluzione del rapporto di cambio euro/dollaro, l’attività sia proseguita con elevati livelli di redditività. Da inizio anno sono stati finanziati investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per 25,7 milioni di euro, principalmente riconducibili ai lavori in corso presso lo stabilimento americano e all’acquisizione di Savoia Canada; sono stati, inoltre, distribuiti dividendi per 4,4 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta risulta pari a -4,5 milioni di euro contro i -3 milioni di euro di fine giugno ed i 18,8 milioni di Euro di fine 2003; i flussi di cassa generati dalla gestione corrente nei primi 9 mesi dell’anno sono stati pari a 21,4 milioni di Euro. Presso lo stabilimento americano sta terminando la fase di installazione e collegamento dei macchinari e delle varie fasi del ciclo produttivo; come già segnalato l’impianto produttivo sarà completato entro la fine del 2004 con l’avvio della produzione previsto entro marzo 2005. Coerentemente alla politica commerciale e di marketing impostata per lo stabilimento tedesco è stato scelto anche il marchio commerciale americano: i materiali prodotti nello stabilimento americano saranno commercializzati a marchio “Stonepeak”. Procede poi in Italia e nel mondo lo sviluppo della catena di negozi monomarca ad insegna Geologica: con le 9 aperture del 2004 il numero di punti vendita è arrivato a novembre a 55 di cui 39 all’estero; entro la fine dell’anno saranno inaugurati 5 nuovi punti vendita. “Sul positivo sviluppo dell’attività incide la fase di avvio delle attività della nostra controllata Porcelaingres - ha affermato Graziano Verdi, Presidente e Amministratore Delegato di Granitifiandre - cui fa capo il nuovo stabilimento tedesco che vedrà il pieno utilizzo della capacità produttiva nel corso del 2005”. “Ricavi e risultati di Porcelaingres sono però in sensibile miglioramento rispetto ai trimestri precedenti – continua Verdi - e ci attendiamo di arrivare al break even nell’ultimo trimestre dell’anno”. “Il portafoglio ordini di Gruppo– chiude Verdi - ha mantenuto anche nel mese di ottobre un positivo trend di sviluppo (+11% N.d.r.); possiamo quindi prevedere una chiusura di esercizio in crescita rispetto all’anno precedente mantenendo al contempo elevati livelli di redditività e di flussi di cassa”.  
   
   
FIDIA S.P.A.: TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004 NEI PRIMI 9 MESI RICAVI A +5% RISPETTO AL 2003  
 
Torino, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Fidia S.p.a., società quotata al Nuovo Mercato della Borsa Italiana e holding di un gruppo attivo nella progettazione e realizzazione di controlli numerici e sistemi di fresatura per la lavorazione di forme complesse, stampistica ed aeronautica, ha approvato la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2004. I primi nove mesi del 2004 si sono chiusi con un fatturato consolidato di 25,2 milioni di Euro (23,9 milioni di Euro al 30 settembre 2003) con un aumento del 5% sul corrispondente periodo del 2003. Il Margine operativo lordo (Ebitda) è positivo per 919 migliaia di Euro, pari al 3,7% del valore della produzione, contro un Ebitda negativo di 2.896 migliaia di Euro del corrispondente periodo 2003. Il Risultato operativo (Ebit), in sostanziale pareggio, ammonta a -36 migliaia di Euro contro –3.817 migliaia di Euro dei primi nove mesi del 2003. Il risultato prima delle imposte presenta una perdita di 527 migliaia di Euro contro una perdita di 4.341 migliaia di Euro dei primi nove mesi del 2003. Tale risultato risente prevalentemente dell’adeguamento del valore di carico delle azioni proprie alle quotazioni correnti per 347 migliaia di Euro. Al 30 settembre la posizione finanziaria netta è di -3,9 milioni di Euro contro i -2,8 milioni di Euro del 30 giugno 2004 ma contro i -5 milioni di euro del 30 settembre 2003. Il portafoglio ordini aumenta a 7,3 milioni di Euro rispetto ai 5,1 milioni di euro del 30 giugno 2004 e contro gli 8,7 milioni di Euro del 30 settembre 2003 e conferma che il mercato richiede tempi di consegna particolarmente rapidi. Commentando l’andamento dei primi nove mesi, l’Amministratore Delegato Luigi Visconti evidenzia come “il risultato operativo sia sostanzialmente in pareggio e confrontato con quello del corrispondente periodo del 2003 dimostri l’efficacia del piano di riduzione costi in atto (–1,7 milioni sul costo dei servizi e -1,3 milioni di Euro sul costo del personale)”. Per quanto riguarda le previsioni per il prossimo trimestre Luigi Visconti sottolinea che “sulla base del portafoglio ordini in essere e delle caratteristiche dei piani di produzione, riteniamo di poter realizzare nell’ultimo trimestre dell’esercizio un volume di fatturato significativamente più consistente di quello conseguito nel terzo trimestre”.  
   
   
GRUPPO AEM TORINO VOLUME D’AFFARI 657 MILIONI DI EURO (+31%) UTILE OPERATIVO 66 MILIONI DI EURO (+27%) UTILE ANTE IMPOSTE 36 MILIONI DI EURO (+13%)  
 
Torino, 15 novembre 2004 – Il 12 novembre il consiglio di amministrazione di Aem Torino, presieduto dal professor Franco Reviglio, ha esaminato i risultati dei primi nove mesi del 2004. I risultati dei primi nove mesi 2004 in sintesi - Il volume d’affari consolidato ha raggiunto 657 milioni di euro, in crescita del 31%, grazie all’incremento dei volumi di energia elettrica venduta che sono stati 6.045 Gwh (+66%). Al significativo sviluppo dell’attività commerciale operato dalla controllata Siet, ha contribuito l’avvio dell’operatività dei contratti di tolling agreement con la partecipata Edipower S.p.a. Che conferiscono al Gruppo Aem Torino il diritto di utilizzo del 10% della capacità elettrica installata. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha superato 106 milioni di euro, (+15%), l’utile operativo (Ebit) 66 milioni di euro (+27%) e l’utile ante imposte 36 milioni di euro con un incremento del 13% rispetto ai primi nove mesi 2003. Tali risultati, superiori alle attese di mercato, sono stati conseguiti grazie soprattutto al forte sviluppo delle vendite di energia elettrica (+66%). Su base trimestrale, l’utile operativo e l’utile ante imposte sono più che raddoppiati rispetto al terzo trimestre 2003. Nei primi nove mesi 2004 sono stati realizzati 137 milioni di euro di investimenti inerenti il piano di sviluppo. In particolare è quasi terminata la costruzione del terzo gruppo in cogenerazione nella centrale di Moncalieri che ha raggiunto il 90% dei lavori ed è in via di ultimazione l’impianto idroelettrico di Pont Ventoux con il 97% dei lavori già realizzati. La realizzazione del piano investimenti è la determinante della crescita dell’indebitamento finanziario netto consolidato, pari al 30/09/2004, a 676 milioni di euro (+4% rispetto al 30/06/04). Risultati Primi Nove Mesi 2004 - Il volume d’affari del Gruppo Aem Torino nei primi nove mesi del 2004 ha raggiunto 657 milioni di euro, con un incremento del 31% rispetto a 503 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003. La crescita dei ricavi è conseguente al forte sviluppo delle vendite di energia elettrica sul mercato libero. Infatti, i ricavi per energia elettrica hanno raggiunto 523 milioni di euro (+63%) grazie alla crescita delle quantità di energia elettrica vendute (+66%). La produzione elettrica lorda è aumentata complessivamente del 16% (+16% da fonte idroelettrica, +15% da fonte termoelettrica). Inoltre, Aem Torino, disponendo del 10% della capacità produttiva di Edipower, ha ritirato e venduto 1.861 Gwh, in base ai vigenti accordi di tolling. I ricavi da vendita di calore per teleriscaldamento sono stati pari a 46 milioni di euro (+7%) grazie alle favorevoli condizioni climatiche. I corrispettivi per vettoriamento gas e calore (realizzati da Aes Torino) registrano un aumento del 10% e si sono attestati a 21 milioni di euro. In riduzione i ricavi per servizi (-7%) che sono stati pari a 51 milioni di euro. Lo sviluppo delle vendite di energia elettrica è la principale determinante alla base dell’incremento del 39% dei costi esterni che, nei primi nove mesi del 2004 sono stati pari a 500 milioni di euro. L’aumento dei costi riguarda principalmente l’acquisto di combustibile per gli impianti di Edipower e la cosiddetta tolling fee, corrisposta ad Edipower per la disponibilità degli impianti medesimi. Per effetto delle dinamiche economiche di cui sopra, il Valore Aggiunto ha superato 156 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2003. Il costo del lavoro al netto delle capitalizzazioni è stato pari a 50 milioni di euro (+1%), dinamica che ha consentito un significativo aumento in termini di valore aggiunto per addetto. Il margine operativo lordo è stato pari a circa 106 milioni di euro e registra una crescita del 15% rispetto a 92 milioni di euro dei primi nove mesi del 2003. Il livello degli ammortamenti e degli accantonamenti è stato pari a 40 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2003. Il positivo andamento della gestione caratteristica ha consentito di realizzare un risultato operativo di 66 milioni di euro (+27%). Gli oneri finanziari netti si sono ridotti a circa 13 milioni di euro (-10%) in quanto hanno beneficiato del minore indebitamento medio rispetto ai primi nove mesi del 2003. Gli oneri straordinari e le rettifiche di attività finanziarie ammontano a 18 milioni di euro (erano 6 milioni al 30/09/03), dei quali 15 milioni sono stati sostenuti in seguito al disimpegno dal settore della telefonia. L’utile consolidato ante imposte è stato pari a 36 milioni di euro, con un incremento del 13% rispetto a 32 milioni di euro relativi ai primi nove mesi del 2003. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2004 ammonta a 676 milioni di euro, +4% rispetto a 648 milioni di euro del 30/06/2004.  
   
   
CRESCE IL FATTURATO DEL GRUPPO MARIELLA BURANI A € 322 MILIONI (+15%) NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2004. IL MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) PASSA A € 37.4 MILIONI (+20.4%) E IL RISULTATO OPERATIVO (EBIT) AUMENTA A € 22.8 MILIONI (+25%)  
 
Cavriago, 15 novembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Mariella Burani Fashion Group ha approvato i risultati economici relativi al terzo trimestre del 2004 che evidenziano in termini di fatturato consolidato per i primi nove mesi dell’anno del una crescita del 15% passando a € 321,7 milioni da € 279,8 milioni dei primi nove mesi del 2003. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) passa a € 37,4 milioni in crescita del 20,4% rispetto a € 31 milioni dei nove mesi del 2003 raggiungendo l’ 11,6% sul fatturato rispetto al 11,1% dei nove mesi del 2003. In crescita anche il Reddito Operativo (Ebit) che è passato a € 22,8 milioni da € 18,2 milioni (+ 25%) rispetto allo stesso periodo del 2003. Il Reddito della gestione corrente è passato a € 15,8 milioni da € 13,4 milioni del 2003 (+17,8%). La divisione abbigliamento ha contribuito in maniera consistente alla crescita del fatturato consolidato per i primi nove mesi dell’anno 2004 con un aumento delle vendite del 20,3% rispetto allo stesso periodo del 2003 dovuta prevalentemente al consolidamento delle neo-acquisite Don Gil Gmbh e Le Tricot Perugia Spa, dal buon andamento della rete distributiva diretta del Gruppo (211 boutique in tutto il mondo al 30 Settembre 2004) e all’aumento dalle vendite nella Nuova Europa. Il Margine Operativo Lordo, pari a € 37,4 mln, in crescita del 20.4% rispetto ai primi nove mesi del 2003, passa all’11,6% dal 11,1% sul fatturato consolidato ed è principalmente attribuibile all’ulteriore sviluppo delle sinergie tra le società del Gruppo ed al miglioramento del sales mix. Nei primi nove mesi del 2004, infatti: i marchi propri rappresentano il 90,1% del fatturato consolidato; le vendite tramite canali distributivi diretti salgono al 71% del fatturato complessivo (in confronto al 62,3% dei primi nove mesi del 2003); Il retail del Gruppo è cresciuto ulteriormente e genera circa il 38% del fatturato consolidato; L’ export sale al 68,5% del fatturato (62,4% nello stesso periodo dell’anno precedente), sostenuto dalle vendite nei paesi della Nuova Europa che rappresentano il 15% circa del fatturato totale. La posizione finanziaria netta è pari a € 138,6 milioni e riflette un debt/equity di 0,89 in miglioramento rispetto al 30 giugno 2004. Continua l’espansione della rete distributiva del Gruppo che al 30 Settembre 2004 conta 211 boutique in tutto il mondo. In particolare nel terzo trimestre del 2004 sono state aperte 13 boutique mono-brand: 5 dirette: 1 Mariella Burani Details a Parma ed 1 Revedi a Vicolungo (Novara), 2 Renè Lezard a Francoforte e a Metzingen, 1 Baldinini a Castel San Pietro (Bologna); 8 in franchising: 1 Mariella Burani a Gorizia, 2 Braccialini a Shanghai e Bari, 2 Baldinini a San Pietroburgo e Dubai, 2 Francesco Biasia a Seoul e Beirut ed 1 Renè Lezard ad Amsterdam. Le società del Gruppo continuano a sviluppare sinergie commerciali ed operative. Prosegue in tal senso l’integrazione della neo-acquisita Don Gil. Già dall’Autunno/inverno 2004-2005 è stata avviata la produzione delle collezioni di abbigliamento “private label” di Don Gil che dalla Primavera/estate 2005 coprirà una vasta gamma di collezioni di abbigliamento, calzature, accessori e abbigliamento in pelle. Dalla prossima Primavera/estate, inoltre, le collezioni Mariella Burani, Renè Lezard, Baldinini, Biasia saranno presenti nei multi-brands Don Gil. Tra gli eventi più significativi del trimestre si ricordano la sfilata di Mariella Burani per la Primavera/estate 2005 e la presentazione della nuova linea giovane Amuleti J sempre di Mariella Burani. Outlook 2004 La dinamica espansione del network retail assieme al positivo riscontro ottenuto dalle collezioni Autunno/inverno 2004 e le indicazioni dei dati preliminari relativi alla campagna vendita Primavera/estate 2005 portano il management del Gruppo a confermare le stime di crescita del fatturato a doppia cifra per l’intero anno 2004.  
   
   
FIN.PART S.P.A. APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 12 Novembre 2004- Il Consiglio di Amministrazione di Fin.part S.p.a., riunitosi il 12 novembre , ha approvato la relazione trimestrale al 30 Settembre 2004. I ricavi netti consolidati ammontano a 245,8 milioni di Euro, con una riduzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, a parità di perimetro di consolidamento, di 58,4 milioni di Euro pari al 19,2%, quale conseguenza della riduzione degli affidamenti, anche di natura autoliquidante, che ha consentito solo una parziale evasione degli ordini raccolti. Il margine operativo lordo consolidato si riduce di 5,0 milioni di Euro, attestandosi a 2,3 milioni di Euro. Tale contrazione è riferibile in larga misura al comparto Luxury (Gruppo Cerruti) in cui il decremento dei ricavi, riconducibile, nel trimestre, ai soli ricavi per produzione a fagon ed a royalties, ha sensibilmente ridotto la marginalità operativa che, in relazione ad una struttura di costi fissi dimensionata su differenti volumi di attività, diviene negativa per 5,4 milioni di Euro. Il risultato della gestione corrente si mantiene pressoché inalterato rispetto all’esercizio 2003, in virtù della diminuzione degli oneri finanziari netti, che si attestano a 20,7 milioni di Euro contro 27,0 milioni di Euro dell’esercizio precedente, connessa alla riduzione della posizione finanziaria netta. Il risultato ante imposte è negativo per 59,5 milioni di Euro, a fronte di un risultato negativo di 49,7 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2003. Il risultato del 2003 aveva beneficiato di proventi straordinari netti per 8,8 milioni; nel presente periodo sono stati conseguiti oneri straordinari netti pari a 13,6 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 342,0 milioni di Euro contro 364,8 milioni di Euro al 30 settembre 2003 (in riduzione di 13,1 milioni di Euro rispetto al 31 Dicembre 2003) e sostanzialmente inalterata rispetto al 30 Giugno 2004. Il capitale circolante netto ammonta a 62,0 milioni di Euro, con una riduzione rispetto all’esercizio precedente di 71,8 milioni di Euro.  
   
   
GRUPPO RICHARD III TRIMESTRE 2004  
 
Sesto Fiorentino, 15 novembre 2004 - Il Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Richard–ginori ha approvato il 12 novembre la relazione sull’andamento della gestione del terzo trimestre 2004. Il nuovo Consiglio di Amministrazione (in carica dal 24 giugno 2004) ha ritenuto opportuno effettuare, tenuto anche conto dei rilievi evidenziati dalla società di revisione in sede di certificazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2003, svalutazioni ed accantonamenti non direttamente correlati alla gestione ordinaria del periodo di riferimento. Il risultato economico dei primi nove mesi è quindi influenzato dai sottoelencati oneri ed eventi di natura straordinaria che complessivamente ammontano ad €uro 5.262 mila: svalutazioni di magazzino per €uro 980 mila, utilizzi positivi di fondi per €uro 980 mila, svalutazioni di crediti per €uro 500 mila, ammortamenti su cespiti rivalutati per €uro 434 mila, svalutazioni di immobilizzazioni immateriali per €uro 538 mila, svalutazioni di crediti finanziari per €uro 507 mila, rettifiche di attività finanziarie per €uro 2.367 mila, oneri relativi ad operazioni di copertura su tassi d’interesse per €uro 435 mila - oneri per mobilità del personale dipendente per €uro 481 mila. Un andamento dell’economia che continua a rimanere debole ed una contrazione della domanda dei beni durevoli/lusso, quali sono i prodotti a marchio Richard-ginori, hanno influenzato negativamente l’andamento delle vendite: il fatturato consolidato del terzo trimestre 2004 è di €uro 7.555 mila (per la Capogruppo €uro 7.041 mila) rispetto a €uro 8.692 mila (per la Capogruppo €uro 8.261 mila) del terzo trimestre 2003; il progressivo al 30 settembre 2004 è di €uro 26.519 mila contro €uro 31.523 mila dei primi nove mesi del 2003 con una flessione di circa il 15,8%. Il fatturato è influenzato negativamente per €uro 1,3 milioni per restituzioni di merci su vendite effettuate negli esercizi precedenti. Si evidenzia che, per effetto di restituzioni e riacquisto di merci inerenti vendite effettuate negli esercizi precedenti per un valore complessivo di €uro 4,0 milioni, il Mol si riduce di circa €uro 1,5 milioni. Pertanto il fatturato, al 30 settembre 2004, al netto di quanto appena indicato deve intendersi pari a circa €uro 27,8 milioni ed il Mol “rettificato” alla stessa data pari a circa €uro 4,2 milioni. Per quanto sopra il Gruppo sta adottando una politica di drastica riduzione di costi, allinenando la capacità produttiva alla ridotta richiesta di mercato, e di monitoraggio continuo di tutte le varie classi di costi aziendali. Alcuni importanti provvedimenti già in atto dal mese di maggio, quali la messa in mobilità di tutti i dipendenti dello Stabilimento di Laveno, l’utilizzo della cassa integrazione negli stabilimenti di Sesto Fiorentino e Trequanda, l’interruzione di alcuni rapporti di prestazioni di servizi con fornitori esterni, la razionalizzazione delle spese relative alle energie, iniziano ad avere i loro effetti ed hanno contributo ad attenuare gli effetti della diminuzione del fatturato. In sintesi, l’andamento dei più significativi indicatori economici della gestione caratteristica, con le considerazioni però da farsi su quanto sopra esposto, relativi al terzo trimestre 2004: Il fatturato consolidato è di €uro 7,6 milioni (-13,1% rispetto al terzo trimestre 2004); Il margine operativo lordo consolidato è di €uro 0,5 milioni. Il risultato operativo consolidato è negativo di €uro 0,3 milioni. Il risultato consolidato al lordo delle imposte è negativo per €uro 1,4 milioni. Nel periodo l’indebitamento netto a breve è aumentato di circa €uro 4,1 milioni, prevalentemente per il finanziamento di €uro 3,5 milioni ricevuto nel mese di luglio, da Starfin Srl (società non correlata al gruppo). Tale finanziamento non è assistito da alcuna garanzia o impegno da parte della società e sarà rimborsato mediante compensazione con la sottoscrizione dell’aumento di capitale di Richard-ginori 1735 S.p.a. Che Starfin effettuerà in forza dei patti parasociali firmati con Retma Holding B.v. E già illustrati al mercato. Tale finanziamento è attualmente riportato nella voce “Banche ed altri finanziatori (parte a p/t)”. A tal proposito si comunica che l’Assemblea degli azionisti tenutasi il 15 settembre 2004 ha deliberato un aumento di capitale sociale a pagamento, scindibile, per complessivi €uro 2.360.800 mediante emissione di n. 9.080.000 azioni ordinarie da nominali €uro 0,26 (zero/ventisei) ciascuna, godimento regolare, da offrirsi agli azionisti in ragione di n. 1 azione di nuova emissione ogni n. 10 azioni possedute, da sottoscriversi entro il 30 marzo 2005 contro corresponsione di un prezzo per azione di €uro 0,52 (zero/cinquantadue) di cui €uro 0,26 (zero/ventisei) a titolo di capitale nominale e €uro 0,26 (zero/ventisei) a titolo di sovrapprezzo equivalente ad un importo complessivo di €uro 4.721.600. L’introito netto, per quanto sopra specificato, di €uro 1.221.600 previsto entro il mese di novembre sarà di supporto alla gestione operativa della società. L’operazione di aumento di capitale sociale è attualmente in corso secondo le date qui di seguito indicate: 6 ottobre 2004 – Pubblicazione Prospetto Informativo; 1 ottobre 2004 – Inizio del periodo di negoziazione dei diritti d’opzione; 22 ottobre 2004 – Fine del periodo di negoziazione dei diritti d’opzione; 29 ottobre 2004 – Termine per l’esercizio del diritto d’opzione; 3 novembre 2004 – Pubblicazione dell’avviso contenente i risultati dell’offerta in opzione - 8-12 novembre 2004 – Offerta in Borsa dei diritti inoptati. Si ricorda, che in forza dei patti parasociali di cui sopra, Starfin si è impegnata a sottoscrivere tutte le azioni derivanti dei diritti di opzione che dovessero rimanere inoptati. Alla fine del trimestre l’indebitamento a breve termine è pari a €uro 36,3 milioni e comprende oltre al finanziamento da Starfin (€uro 3,5 milioni) €uro 16,5 milioni relativi a debiti verso banche per scoperto di conto corrente e finanziamenti a breve, €uro 0,5 milioni per debiti relativi a contratti di leasing, €uro 11,2 milioni per le rate del finpool scadenti entro i dodici mesi ed €uro 4,6 milioni per debiti finanziari verso la controllante. La posizione a medio termine passa da €uro 12,6 milioni a €uro 12,1milioni ed è costituita per €uro 5,6 milioni dalla rata del finpool scadente il 30 novembre 2005, per €uro 3,8 milioni da debiti relativi a contratti di leasing e per €uro 2,7 milioni da mutuo ipotecario con ammortamento in 30 rate semestrali a decorrere dal 30 dicembre 2005. Relativamente alle operazioni straordinarie di cessione di assets immobiliari (già comunicate al mercato in data 22 giugno 2004) si ribadisce che sono previsti entro la fine del corrente anno incassi o riduzione di debiti per circa €uro 33 milioni. È in fase di attuazione un piano di potenziamento della direzione commerciale in seno all’azienda, in particolare nell’area estero ove sono stati inseriti il direttore e tre area managers, sulla base di uno schema di posizionamento strategico del marchio che indica la strategia prodotti/mercati del Gruppo Richard-ginori. Il punto focale sarà costituito dall’indissolubile legame della produzione attuale con la storia e tradizione dell’azienda che trova nel Museo di Doccia il più alto momento rappresentativo. Proprio la valorizzazione dei contenuti del Museo sarà uno dei punti fondamentali nel determinare il nuovo corso della Richard Ginori L'obiettivo strategico del Gruppo Richard-ginori rimane il rafforzamento, e lo sviluppo, nel settore dei beni di lusso. Tale strategia è attualmente perseguita anche mediante l'espansione della distribuzione in nuovi mercati. Infine, allo scopo di incrementare le quote di mercato, ed al tempo stesso consentire una maggiore visibilità e diffusione del marchio Richard Ginori nel segmento del lusso, è ormai attiva la commercializzazione di cristalli di elevata qualità, tali da essere il complemento tavola in linea con lo stile, la tradizione e la raffinatezza estetica del prodotto Ginori.  
   
   
PAGNOSSIN S.P.A.III° TRIMESTRE 2004: IL FATURATO CONSOLIDATO È DI EURO 9.612 MIGLIAIA, CONTRO EURO 11.640 MIGLIAIA DELLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE  
 
 Treviso, 15 Novembre 2004 - Il 12 novembre è stata approvata dal Consiglio d’Amministrazione della Pagnossin S.p.a. La situazione economico, patrimoniale e finanziaria della società e del gruppo relativa al terzo trimestre 2004. In sintesi l’andamento dei più significativi indicatori economici della gestione caratteristica: Il faturato consolidato relativo al terzo trimestre 2004 è di Euro 9.612 migliaia, contro Euro 11.640 migliaia dello stesso periodo dell’anno precedente; il valore della produzione è diminuito da Euro 12.102 migliaia del terzo trimestre 2003 ad Euro 10.477 migliaia del terzo trimestre 2004. I costi per acquisti di merci, servizi, godimento beni di terzi e oneri diversi di gestione del terzo trimestre ammontano ad Euro 6.716 migliaia contro Euro 6.116 migliaia del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo consolidato relativo al terzo trimestre 2004 è negativo per Euro 187 mila, contro positivi Euro 1.518 migliaia dello stesso periodo dell’anno precedente. Il costo del lavoro diminuisce ad Euro 3.948 migliaia da Euro 4.468 migliaia dello stesso periodo dell’anno precedente, principalmente a seguito delle numerose operazioni concordate con le Ooss; gli ammortamenti e gli accantonamenti per rischi (Euro 1.214 migliaia) sono in linea con quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il risultato operativo consolidato relativo al terzo trimestre 2004 è negativo per Euro 1.401 migliaia, contro positivi Euro 228 mila dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato consolidato al lordo dele imposte relativo al terzo trimestre 2004 è negativo per Euro 3.019 migliaia, contro negativi Euro 613 mila dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel periodo l’indebitamento netto a breve è aumentato di circa Euro 5,4 milioni, prevalentemente per il finanziamento di Euro 3,5 milioni ricevuto dalla R.g. Nel mese di luglio, da Starfin Srl (società non correlata al gruppo). Alla fine del trimestre l’indebitamento a breve termine è pari a Euro 32 milioni e quello a medio lungo termine è pari a Euro 44 milioni, quest’ultimo relativo sostanzialmente alle linee di credito del finanziamento in pool della Capogruppo con la Banca Antonveneta quale capofila. Per la riduzione dell’indebitamento consolidato sono state concluse alcune dismissioni, tra le quali spicca quella del complesso immobiliare sito in Sesto Fiorentino, e quella del complesso immobiliare industriale sito nel Comune di Laveno Mombello (Va). Relativamente a tali operazioni straordinarie di cessione degli assets immobiliari (già comunicate al mercato nel corso del primo semestre 2004) si ribadisce che sono previsti entro la fine del corrente anno incassi o riduzione di debiti per circa Euro 33,0 milioni. Relativamente invece alla partecipazione R.g. Indirettamente posseduta da Pagnossin tramite R.h., si evidenzia che, recentemente, la Capogruppo ha conferito a Mediobanca un incarico per la valorizzazione della partecipazione detenuta nella R.g., che contempla, tra l’altro, l’avvio di una procedura d’asta competitiva per la cessione, in tutto o in parte, della partecipazione.  
   
   
CARLO GOVI ENTRA NEL TEAM DI VIMEC COME DIRETTORE COMMERCIALE ITALIA ED ESTERO  
 
Luzzara (Reggio Emilia), 15 novembre 2004 - Carlo Govi è il nuovo Direttore Commerciale Italia ed Estero di Vimec Spa. Nell'ambito di una nuova organizzazione aziendale che punta al miglioramento ed alla ottimizzazione dell'attività sul mercato, la società reggiana - leader internazionale nel settore dell'"accessibilità" della "mobilità" e dell'"home comfort" - inserisce all'interno del proprio team di lavoro un manager con notevole esperienza al quale affidare la gestione di tutta la propria rete commerciale. Vimec progetta e realizza una gamma completa di strumenti atti al superamento delle barriere architettoniche: gli impianti sono studiati per rispondere a specifiche esigenze di ciascun cliente e vengono distribuiti in tutto il mondo. Carlo Govi inizia il proprio incarico in Vimec con entusiasmo e fiducioso di raggiungere ottimi risultati ben sapendo che la sfida sarà ardua: dovrà infatti mantenere l'ascesa e il successo raggiunti dall'azienda in questi ultimi anni ma anche darle una sferzata di energia. "Sono molto soddisfatto di essere entrato a far parte di Vimec come Direttore Commerciale e di avere così l'opportunità di lavorare con un team proiettato al successo in un'azienda che ha raggiunto negli anni risultanti sorprendenti", spiega Carlo Govi, nuovo Direttore Commerciale di Vimec Spa. "Gli obiettivi che ci proponiamo sono quelli di ampliare e sviluppare ulteriormente la penetrazione del mercato italiano, rafforzare la nostra presenza all'estero, "sbarcare" in mercati emergenti ed in altri ritenuti particolarmente esigenti (U.s.a.): tutto ciò sarà possibile grazie ad una proposta di prodotti e servizi di qualità sempre più elevata e soprattutto realizzati "su misura per il cliente", unitamente ad una politica commerciale che ci consenta di coprire efficacemente tutte le aree di nostro interesse". Con la nuova organizzazione, Govi presiederà: - l'ufficio Italia (un Responsabile Vendite, sette Capi Area che coordinano oltre 50 agenti, un Product Manager dedicato al settore delle Asl, uno staff di tecnici a supporto degli oltre 100 centri assistenza sparsi sul territorio, uno staff di sede per il "customer care"); - l'ufficio Estero (un Responsabile Vendite, sei Area Manager, un gruppo di tecnici a supporto degli importatori ed uno staff di sede per il "back office"); - l'ufficio Immagine e Comunicazione (un Responsabile che coordina l'attività delle agenzie e una figura di supporto). Carlo Govi, nato nel 1956, negli ultimi 7 anni ha maturato un'importante esperienza professionale presso il gruppo Lavorwash Spa, società leader internazionale nella produzione di macchine e sistemi per la pulizia outdoor e indoor, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale per cinque anni e successivamente di General Manager presso una società controllata. In precedenza è stato dal 1994 al 1997 Direttore Commerciale di Vericorp Group - gruppo di aziende specializzate nella produzione di macchine e impianti per l'industria alimentare e dal 1990 al 1994 ha ricoperto la stessa carica in Pavarini - media azienda metalmeccanica produttrice di componenti; dal 1988 al 1990 è stato il Responsabile Vendite Estero presso Pimespo Spa - azienda leader nei sistemi di movimentazione interna (carrelli elevatori).  
   
   
CONDONO EDILIZIO: GEOMETRI, "ULTIMA OCCASIONE PER SANARE ABUSI. MA ATTENZIONE AGLI ECCESSI" SOLO A VENEZIA SONO GIÀ PERVENUTE 600 DOMANDE, MA RISULTANO IN ATTESA DI DEFINIZIONE 10MILA DAL 1985 E MILLE DAL 1994  
 
Mestre (Ve ), 15 novembre 2004 - Il condono edilizio "è probabilmente l'ultima occasione per sanare gli abusi non emersi in occasione delle sanatorie precedenti. Ma attendiamo dalla Regione chiarimenti specifici in relazione alla nuova Legge Urbanistica, che ha aggiunto incertezza ad un quadro già non chiarissimo". Il presidente del Collegio dei Geometri della provincia di Venezia Massimiliano De Martin, dal convegno all'Hotel Ramada organizzato con l'Ance Veneto, lancia un segnale di attenzione su un tema delicato, ma di stretta attualità. Secondo quanto emerso dal convegno, la nuova normativa regionale potrebbe rappresentare un rischio per i cittadini. "L'accavallamento di legge statale e regionale diventa un punto di domanda - osservano Roberta Prosdocimi e Renato Codato, della Commissione urbanistica del Collegio veneziano -. Ci sono delle questioni interpretative aperte e c'è il timore che oggi una domanda di condono si trasformi in una autodenuncia". I professionisti hanno chiesto chiarimenti alla Regione e una prima replica è venuta al convegno da Raffaele Bazzoni, presidente seconda commissione consiliare Regione Veneto: "In Veneto - ha sottolineato - non ci sono grandi abusivismi di speculazione, ma piccoli abusi di necessità. E tutte le domande di condono entro i termini stabiliti dalla legge statale (il 10 dicembre) ricadranno sotto la nuova legge regionale". Bazzoni ha invitato gli addetti i lavori a porre una serie di questioni puntuali. "Lo faremo senza dubbio - commenta Codato -, ma a meno di un mese dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande (c'è tempo fino al 10 dicembre) si rischia di generare maggiore confusione. In ogni caso tutti i geometri possono segnalare quesiti al Collegio, che li girerà alla Regione". La situazione peraltro non è facile da sbrogliare. Le domande già presentate per il nuovo condono solo al Comune di Venezia sembra siano circa 600, ma risultano ancora in via di definizione un migliaio di pratiche relative alla sanatoria del 1994 e quasi 10mila da quella del 1985. In attesa di un chiarimento dello status quo, il presidente dei geometri veneziani De Martin sottolinea che "i professionisti non sono entusiasti del condono, ma sono impegnati in prima linea perché gli interventi di sanatoria seguano procedure corrette e non provochino contraccolpi pesanti sul territorio. Il condono è più che altro un'occasione per aiutare cittadino che ha commesso abuso a regolarizzare la propria posizione".  
   
   
CORDIS LANCIA UN NUOVO SERVIZIO PER GL'INCUBATORI DI AZIENDE EUROPEI  
 
Bruxelles, 15 novembre 2004 - Cordis, il servizio informazioni su Ricerca e Innovazione della Comunità, ha lanciato un servizio d'informazione completamente rinnovato che copre il mondo degl'incubatori di aziende. Il nuovo layout della homepage raggruppa le informazioni in modo più conveniente, mentre nuove sezioni ampliano e approfondiscono le informazioni disponibili. La nuova sezione 'sostegno finanziario' fornisce informazioni di base e link alle fonti di finanziamento (a livello comunitario, nazionale e regionale). La sezione 'indicatori' riunisce le attività di benchmarking, anche in questo caso a livello comunitario e nazionale, che riguardano la creazione della banca dati europea sugl'incubatori. Le associazioni europee di incubatori inserite della base di dati sono tra quelle elencate nella sezione 'link utili', mentre la biblioteca include rapporti e studi sullo stato degl'incubatori in Europa, oltre ad articoli sull'incubazione di aziende e sull'innovazione tratti dalle pubblicazioni dell'Ue Itt e Euroabstracts. Gli avvenimenti che interessano gl'incubatori europei e i loro clienti possono essere segnalati a Cordis Wire, che li selezionerà per la pubblicazione nella sezione di notizie e avvenimenti del servizio Incubatori. Registrandosi con Cordis Wire, gl'incubatori di aziende e le start-up potranno inoltre pubblicare le loro storie di successo (in francese, inglese e tedesco). Per ulteriori dettagli, consultare il servizio Cordis Business Incubators: http://www.Cordis.lu/incubators/  
Per segnalare avvenimenti o sottomettere storie di successi, registrarsi a Cordis Wire: http://dbs.Cordis.lu/cordiswire/register.htm
 
   
   
L’ENAC HA PRESENTATO LA NORMATIVA SUI TEMPI DI VOLO E DI SERVIZIO DEL PERSONALE NAVIGANTE  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Nell’ambito del percorso intrapreso dall’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile per l’armonizzazione della normativa italiana sul trasporto aereo a quella dei Paesi europei, oggi il Direttore Generale dell’Enac, Com.te Silvano Manera, ha illustrato a tutte le parti interessate convenute presso la Direzione Generale dell’Ente, la nuova normativa nazionale che regola, in materia di tempi di volo e di servizio, l’impiego del personale navigante per il trasporto passeggeri e merci. Nei mesi scorsi l’Enac aveva attivato una serie di singoli confronti con le associazioni di categoria, le compagnie aeree e le rappresentanze sindacali, finalizzati anche alla verifica dell’impatto della nuova normativa sull’intero settore. La nuova normativa, che verrà emessa dopo la delibera di approvazione del Consiglio di Amministrazione dell’Enac, rappresenta un ulteriore tassello di uniformazione del trasporto aereo nazionale a quello del resto d’Europa.  
   
   
ALITALIA: RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004  
 
Roma, 15 novembre 2004 – L’ 11 novembre , il Consiglio di Amministrazione di Alitalia, sotto la presidenza dell'ing. Giancarlo Cimoli, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2004 della Compagnia, dalla quale emerge quanto in appresso riportato. Sintesi dei principali risultati economico-finanziari consolidati del trimestre luglio-settembre 2004 e dei primi nove mesi del 2004 (riportati nel dettaglio nella tabella allegata) Il valore della produzione nel trimestre è stato pari ad Euro 1.126 milioni con un decremento di Euro 43 milioni rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (è opportuno notare che nel caso in cui venisse sterilizzato l'effetto delle nuove modalità di contabilizzazione dei diritti di imbarco rispetto al precedente esercizio tale variazione risulterebbe positiva per 36 milioni di Euro). Relativamente al periodo da gennaio a settembre il valore della produzione del Gruppo, pari ad Euro 3.074 milioni, ha evidenziato un decremento di circa il 7% rispetto a quanto consuntivato nei primi nove mesi dello scorso anno (decremento che si ridurrebbe al solo 0,4% se fosse sterilizzato il citato effetto delle nuove modalità di contabilizzazione dei diritti di imbarco). Il risultato operativo del trimestre è stato pari ad una perdita di Euro 14 milioni in leggero miglioramento rispetto al risultato del terzo trimestre dello scorso anno che aveva evidenziato una perdita pari a 22 milioni di Euro. Tale miglioramento si è verificato nonostante i maggiori costi del carburante generati dall'eccezionale aumento del prezzo del greggio. Nei primi nove mesi del 2004 la perdita operativa del Gruppo è stata pari ad Euro 312 milioni con un peggioramento di 29 milioni di Euro rispetto al risultato consuntivato al 30 settembre 2003 (perdita operativa di 284 milioni di Euro). Il risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte del trimestre è stato negativo per 29 milioni di Euro con un miglioramento di 19 milioni di Euro rispetto alla perdita di 47 milioni di Euro dello scorso anno. Tale risultato nei primi nove mesi dell'anno è stato negativo per 358 milioni di Euro con un miglioramento di 7 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. L'indebitamento finanziario netto è aumentato dal 30 giugno 2004 di 53 milioni di Euro attestandosi al 30 settembre 2004 a 1.712 milioni di Euro (Le disponibilità e crediti finanziari a breve del Gruppo nel medesimo periodo sono diminuiti da 183 milioni di Euro a 96 milioni di Euro). Si segnala che, rispetto al dato gestionale relativo all'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2004 già indicato con comunicato stampa dello scorso 29 ottobre, il corrispondente dato contabile oggi resosi disponibile dà evidenza di un miglioramento di 9 milioni di Euro, la cui entità, non significativa, non necessita di specifico commento. Il totale degli investimenti nel trimestre del 2004 è stato pari a 51 milioni di Euro. La forza media retribuita del Gruppo nei primi nove mesi del 2004 è stata pari a 20.699 unità, con un incremento di 49 unità rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente riconducibili principalmente all'incremento di flotta e di attività di Alitalia Express. Per quanto concerne l'evoluzione del traffico e del network nel settore passeggeri, comparto dal quale trae sostanzialmente origine il risultato gestionale del Gruppo Alitalia, da luglio a settembre, è stata immessa sul mercato, complessivamente, capacità aggiuntiva pari ad un incremento del 14,2% nei confronti del corrispondente trimestre dello scorso esercizio. Pur con sensibili variazioni tra i vari settori di rete, a tale introduzione di capacità addizionale, ha fatto riscontro, una crescita del trasportato (espresso in tonnellate chilometro) del 14,6%, con un conseguente aumento del coefficiente di riempimento pari a 0,3 punti percentuali. In parallelo, tuttavia, il fenomeno, ormai da tempo in corso, dell'erosione dei proventi unitari (yield) ha fatto registrare un calo del 8,7% nei confronti del terzo trimestre dello scorso esercizio (si segnala che tale variazione risente anche del diverso mix di rete risultante dai tassi di crescita nei vari settori ). In particolare, sul settore intercontinentale è proseguita, anche nel corso del terzo trimestre 2004, la politica di forte investimento in capacità addizionale, a cui ha fatto riscontro un'incoraggiante risposta del trasportato (espresso in tonnellate chilometro) aumentato, nel periodo, del 29% con il mantenimento del load factor su livelli elevati (84,4%), sostanzialmente in linea con quello del corrispondente trimestre del 2003 (85%). Appare inoltre opportuno evidenziare che gli incrementi di capacità del trimestre in esame sono stati generati sia dall'ingresso nell'operativo di alcuni nuovi aeromobili la cui acquisizione era stata deliberata dagli organi preposti della Compagnia non più tardi del 2002, sia da una migliore utilizzazione della flotta esistente. Relativamente alla prevedibile evoluzione della gestione, la relazione trimestrale approvata in data odierna dal Consiglio di Amministrazione ha dato indicazione che, tenuto conto dell'andamento economico registrato nel terzo trimestre, considerato pure che l'implementazione delle nuove misure definite nel Piano Industriale 2005-2008 non potranno esplicare completamente i loro effetti se non a partire dal prossimo anno, si va delineando per l'intero esercizio 2004, come già recentemente annunciato dalla Compagnia, la prospettiva di una perdita prima delle partite straordinarie e delle imposte non dissimile nella sostanza da quella registrata nel 2003, nel mentre l'appostazione degli accantonamenti emersi dalla definizione del Piano Industriale, già accolti nella situazione semestrale e pari a 289 milioni di Euro, produrranno un peggioramento a livello di risultato netto. Il Consiglio di Amministrazione, quindi, in linea con le determinazioni assunte nella precedente riunione, ha deliberato di convocare l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti - per il 15 dicembre 2004, in prima convocazione, e per il 21 dicembre 2004, in seconda convocazione - alla quale prospettare, oltre alla nomina di un Amministratore, la proposta di attribuzione agli Amministratori della facoltà di deliberare in una o più volte l'aumento del capitale sociale di un importo fino a 1,2 miliardi di Euro, come previsto dal Piano Industriale 2005-2008. Con riferimento a detto Piano, il Consiglio ha, inoltre, preso positivamente atto dell'intervenuta costituzione, in data 10 novembre u.S., della nuova Società, denominata "Alitalia Servizi S.p.a.", inizialmente partecipata dalla sola Alitalia con un apporto minimo di capitale pari a 120.000 Euro. Detta costituzione dà la prima concreta attuazione all'articolazione societaria del Gruppo di cui al Piano Industriale consentendo, altresì, l'avvio delle iniziative sul piano lavoristico in linea con le intese sindacali. Al riguardo, si evidenzia anche che il 12 novembre p.V. La Compagnia renderà disponibile sul proprio sito (www.Alitalia.it sezione Investor Relations) una presentazione dei contenuti del Piano Industriale 2005-2008 e degli andamenti economici del corrente esercizio aggiornati ai risultati emergenti dalla relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Il Consiglio, da ultimo, ha approvato il calendario dei principali eventi societari dell'esercizio 2005 che potrà, tuttavia, essere riconsiderato sulla base degli sviluppi che interverranno in relazione all'operazione di capitalizzazione. Si riportano in appresso le date dei predetti principali eventi.
30 marzo 2005 Consiglio di Amministrazione con all'ordine del giorno l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2004. I predetti documenti saranno messi a disposizione del pubblico entro novanta giorni dalla chiusura dell'esercizio e, pertanto, ai sensi dell'art. 82, comma 2, della deliberazione Consob n. 11971/99 e successive modificazioni, la relazione trimestrale relativa al periodo ottobre-dicembre 2004 non sarà predisposta
12 maggio 2005 Consiglio di Amministrazione con all'ordine del giorno l'approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo 2005
12 settembre 2005 Consiglio di Amministrazione con all'ordine del giorno l'approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005. Il predetto documento sarà messo a disposizione del pubblico entro settantacinque giorni dalla chiusura del semestre e, pertanto, ai sensi dell'art. 82, comma 2, della deliberazione Consob n. 11971/99 e successive modificazioni, la relazione trimestrale relativa al periodo aprile-giugno 2005 non sarà predisposta
11 novembre 2005 Consiglio di Amministrazione con all'ordine del giorno l'approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2005
L'assemblea per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 è previsto si svolga nell'arco temporale compreso tra i12 maggio ed i129 giugno 2005. La data di convocazione di detta Assemblea e quella degli incontri con la Comunità finanziaria, nonché le eventuali variazioni delle date delle riunioni consiliari sopra indicate, saranno tempestivamente comunicate.
 
   
   
ALITALIA: SUL SITO UNA SEZIONE IN INGLESE DEI PRINCIPALI ELEMENTI DEL PIANO INDUSTRIALE 2005-2008  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Alitalia informa che è disponibile sul sito www.Alitalia.com  nella sezione Investor Relations una presentazione in lingua inglese che sintetizza i principali elementi del Piano Industriale 2005-2008 e alcuni dei suoi obiettivi ed illustra i risultati operativi e finanziari del terzo trimestre 2004 approvati dal Consiglio di Amministrazione nella giornata di ieri. Gli obiettivi operativi e finanziari di Piano indicati dalla sopra citata presentazione possono essere così brevemente elencati: Una crescita nel periodo 2005-2008 della capacità offerta per il trasporto di passeggeri e merci espressa in tonnellate chilometro offerte pari ad oltre il 30%. Una consistenza di flotta complessiva alla fine del 2008 pari a circa 200 aeromobili. Un risparmio complessivo di costi per circa 750 milioni di Euro al 2006 rispetto ad un Piano inerziale senza interventi di ristrutturazione. Il conseguimento dell'equilibrio economico entro la fine del 2006 e il raggiungimento di un Ebitdar1 pari al 14% allineato a quello oggi riscontrabile nei migliori operatori di riferimento dell'industria.  
   
   
MAYRHUBER: "VOGLIAMO ASSICURARE LA REDDITIVITÀ DI LUFTHANSA PER LA PROSSIMA GENERAZIONE"  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Nonostante il brusco rialzo del costo del carburante, il Gruppo Lufthansa ha chiuso il terzo trimestre con un utile operativo di € 218 milioni, registrando un risultato operativo complessivo per i primi nove mesi dell'anno di € 251 milioni, con un miglioramento di € 405 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. "Abbiamo saputo cogliere le opportunità del mercato, realizzando profitti anche sull'aggiuntiva disponibilità di posti e migliorando ulteriormente la qualità dei nostri servizi", ha commentato Wolfgang Mayrhuber, presidente e Ceo di Lufthansa, presentando la relazione trimestrale del Gruppo. "La nostra flessibilità, la forte propensione all'innovazione e una solida base finanziaria sono la forza del nostro Gruppo". La strategia del Gruppo è mirata ad una crescita profittevole e al continuo sviluppo sistematico del trasporto passeggeri in un'offerta completa. "Il traffico passeggeri è il nostro core business", ha aggiunto Mayrhuber. "La crescita nel segmento del traffico passeggeri contribuirà alla crescita dell'intero Gruppo". Lufthansa considera attentamente le strategie di ogni singolo segmento di attività la loro importanza nei confronti del traffico passeggeri. In quest'ottica Lufthansa continuerà a perseguire una politica di gestione attiva del portafoglio concentrandosi sulle attività principali. Il consiglio di Amministrazione prevede di chiudere il 2004 con un utile operativo di circa €300 milioni. Mayrhuber, tuttavia, ha sottolineato che comunque questo risultato non è sufficiente nel lungo termine. "I nostri numeri, se pure in crescita, evidenziano comunque che dobbiamo migliorare ancora il risultato operativo per assicurare la nostra redditività anche alla prossima generazione". Un contributo decisivo per questo verrà dal piano operativo che prevede un miglioramento del fatturato, con una crescita di 1,2 miliardi di Euro entro il 2006. Dei 430 milioni di euro di risparmi preventivati per quest'anno, ne abbiamo già realizzati 354 milioni. Sul fronte delle spese per il personale, quest'anno sarà raggiunta solo la metà del risparmio prefissato di 105 milioni di euro. "La negoziazione con le parti sociali è impegnativa, ma emerge la disponibilità dei nostri dipendenti al dialogo ed emergono due approcci: lavorare di più allo stesso stipendio e nuove assunzioni a costi di mercato." Il Ceo ha aggiunto che tutte le divisioni del Gruppo dovranno prendere parte al piano operativo. " Si tratta di assicurare i posti di lavoro in azienda, creare nuove prospettive e aumentare la nostra competitività sul mercato. Vorrei assicurare questa tendenza positiva ai dipendenti attuali e creare nuove possibilità di impiego in Germania". Il programma di ristrutturazione di Thomas Cook e Lsg sta procedendo. Mayrhuber vede i primi risultati nel settore dei turismo 'leisure', mentre resta prioritaria la ristrutturazione di Lsg, ossia del segmento del Catering, specialmente negli Usa. "Abbiamo rafforzato il management con due responsabili Lufthansa altamente qualificati, che dovrebbero assicurare tempestivi e proficui risultati. Lufthansa ha perseguito con successo la strategie di alleanze con altre compagnie aeree, siglando nuovi accordi con South African Airways, Tap Air Portugal, Air India e altri partner. "La linea guida di queste alleanze è di offrire un ulteriore valore per i nostri clienti: qualità, sicurezza, affidabilità in una linea di prodotti allargata dal servizio 'no frills' all'esclusiva raffinatezza: questa è la nostra risposta a una domanda sempre più diversificata". Con l'evoluzione del prodotto premium, Lufthansa sta infatti ridisegnando i nuovi standard dell'industria: da dicembre i passeggeri di Prima Classe, per esempio, potranno usufruire di nuove lunge e del nuovo terminal loro dedicato presso l'aeroporto di Francoforte, da dove potranno essere accompagnati direttamente al volo. Le cifre dei primi nove mesi Tra gennaio e settembre il Gruppo Lufthansa ha generato un fatturato di €12,7 miliardi, il 7,7% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le aviolinee del Gruppo hanno aumentato l'offerta di posti in linea con la crescita della domanda, riportando quindi una crescita anche nel coefficiente di riempimento posti; il fatturato generato dal traffico è salito a 9,7 miliardi di Euro, con una crescita del 13%. Le misure di contenimento dei costi applicate in tutti i segmenti dell'attività hanno dato risultati nel corso dei primi nove mesi: nonostante la forte crescita del fatturato, le spese operative sono salite in proporzione molto ridotta dell'1,4%, per un totale di 13,1 miliardi di Euro. Il costo del personale si attesta a 3,5 miliardi di Euro, rispetto dei 3,4 miliardi dello stesso periodo del 2003. I costi per il carburante si attestano a 1,3 miliardi di Euro, con una crescita del 30% rispetto al 2003, di cui il 15,1% è dovuto all'aumento di consumi imputabile all'aumento mirato dell'offerta. La lungimirante strategia di hedging sul carburante di Lufthansa, si è confermata ancora una volta valida. Senza le misure di protezione, le spese del Gruppo per il carburante nei primi mesi dell'anno sarebbero state più alte di 159 milioni di euro. Il risultato operativo dei primi nove mesi del 2004 ammonta a 251 milioni di Euro. Nello stesso periodo del 2003 il Gruppo mostrava perdite per 154 milioni. Anche l'utile netto di 164 milioni di Euro dimostra il trend positivo, con una crescita di 573 milioni di Euro rispetto ai primi nove mesi del 2003. Le spese in conto capitale si attestano a 1,3 miliardi di Euro, di cui 987 milioni sono stati investiti nell'ammodernamento e ampliamento della flotta. Il cash flow da attività ordinarie è salito del 30,1%, a 1,4 miliardi di Euro e questo dimostra che le spese in fondo capitale sono state interamente finanziate dal cash flow. La liquidità del Gruppo disponibile ha superato il debito di 791 milioni di Euro. Cifra da paragonare al debito netto di 591 milioni di Euro al 31.12.2003.  
   
   
RYANAIR: TUTTI PAZZI PER LO SHOPPING ANDATA E RITORNO IN GIORNATA A SOLI 29 EURO TASSE INCLUSE!!  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Ryanair, ha annunciato il 12 Novembre 2004, il lancio della sua ultima iniziativa: “tutti pazzi per lo shopping”, voli di andata e ritorno, da effettuarsi in giornata, all’incredibile prezzo di soli 29 Euro, Tasse Incluse!. Peter Sherrard, Direttore Marketing e Vendite Ryanair per l’Italia, commentando questa nuova iniziativa, ha detto: “Chi non ha perso giornate intere a cercare i regali di Natale per parenti ed amici senza trovare niente di interessante..Oggi, grazie a questa nuova promozione, che permette a tutti di fare shopping in giro per l’Europa, i regali di Natale non saranno più un problema! Con soli 29 Euro, Tasse Incluse, potrete andare e tornare nella stessa giornata e approfittare dei tanti mercatini natalizi in tutta Europa. La promozione “Day Returns” è valida dal 12 Novembre fino alla mezzanotte del 18 Novembre per viaggiare dal 26 Novembre al 10 Febbraio 2005. Consigliamo ai nostri passeggeri di prenotare quanto prima per accaparrarsi il proprio posto dato che le richieste saranno molto alte”. Rotte In Promozione: Milano Orio al Serio – Francoforte Hahn; Milano Orio al Serio – Bruxelles Charleroi; Roma Ciampino – Barcellona Girona; Roma Ciampino - Francoforte Hahn; Roma Ciampino - Bruxelles Charleroi. Dettagli Offerta: Periodo di prenotazione: Dal 12 Novembre fino alla mezzanotte del 18 Novembre; Periodo di viaggio: 26 Novembre al 10 Febbraio 2005; Periodo escluso: 16 dicembre – 5 gennaio 2005; Giorni applicabili: Lunedì – Giovedì + Sabato; Acquisto: On Line 14 giorni prima; Offerta soggetta alla disponibilità dei posti infolink: www.Ryanair.com  
   
   
PROGRESSI NEL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DI DELTA RATIFICATO L’ACCORDO CON I PILOTI CHE ASSICURA UN RISPARMIO DI 1 MILIARDO DI USD ALL’ANNO  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Delta Air Lines ha ricevuto da Air Line Pilots Association, International (Alpa) la conferma di ratifica del nuovo contratto dei piloti Delta che permette alla compagnia il risparmio di 1 miliardo di Usd all’anno nel lungo termine. Molte delle clausole fondamentali del contratto, che rappresenta una componente molto importante nel programma di ristrutturazione di Delta, senza far ricorso a procedimenti legali, avranno effetto dal 1° Dicembre 2004. Il risparmio avverrà grazie alla modifica di diverse componenti tra cui salari, pensioni e altre indennità e normative del lavoro. In una nota interna indirizzata ai piloti, il Ceo di Delta, Jerry Grinstein ha espresso un riconoscimento per gli sforzi delle diverse componenti della compagnia per evitare il ricorso al “Chapter 11”. “Il vostro contributo unito ai vantaggi finanziari ai quali hanno rinunciato i dipendenti a favore della compagnia, le partecipazioni azionarie e il miglioramento operativo della compagnia rappresentano un importante sforzo per avere il controllo sul nostro futuro, un’impresa spesso intrapresa, ma raramente realizzata nel nostro settore” ha affermato Grinstein. Il programma di ristrutturazione di Delta prevede un risparmio finanziario di 5 miliardi di Usd per il 2006, rispetto al 2002 – un importo che la compagnia ha considerato necessario per raggiungere una redditività a lungo termine. Con il programma di miglioramento del profitto - Profit Improvement Initiative (Pii) - annunciato in precedenza, Delta sta risparmiando 2,3 miliardi dei 5 miliardi di Usd previsti per la fine del 2004. Delta sta implementando un piano di trasformazione globale, annunciato in Settembre, per raggiungere gli obiettivi di risparmio previsti e al tempo stesso migliorare l’efficienza operativa e rafforzare l’attenzione alla clientela. “Ci stiamo preparando ad implementare il più vasto piano di trasformazione nella storia della compagnia. Per il 31 gennaio 2005, oltre il 51% del nostro network sarà ristrutturato, creando nuove opportunità per aumentare l’efficienza delle prestazioni operative e migliorare l’utilizzo degli aeromobili. Con gli ulteriori miglioramenti ai nostri prodotti e servizi, al network e alla flotta che verranno attuati nei prossimi 34 mesi, il nostro piano globale si propone di essere competitivo e vincente” sostiene Grinstein. Delta ha ricevuto una lettera d’impegno da American Express e General Electric con le quali le due società concordano di supportare Delta con un finanziamento condizionato per un totale di 1 miliardo di Usd. La compagnia è tuttora in trattativa con fornitori di aeromobili per ottenere un ulteriore risparmio di 100 milioni di Usd. La compagnia ha già annunciato la riduzione di 6000 – 7000 posti di lavoro (i piloti non sono coinvolti) di cui il 20% sono dirigenti. Ulteriori cambiamenti sono previsti nelle retribuzioni e nei benefit. Tali riduzioni, unitamente ai cambiamenti operativi ed alle rimanenti iniziative di Pii (Profit Improvement Initiatives), dovrebbero generare 1,6 miliardi di Usd di risparmi sull’obiettivo totale del 2006. “Sicuramente la conclusione di questi importanti passi per ristrutturarci non sono motivo di festeggiamenti, non ci sono vincitori né vinti in queste situazioni. Ci sono solo persone che vengono coinvolte in cambiamenti strutturali dell’industria e di un mercato sempre più competitivo, nel quale stiamo cercando tutti insieme e con forza di mantenere posti di lavoro e professionisti motivati che aiutino la salvaguardia della propria azienda, di chi rilavora in ottica di una futura crescita della redditività. Entro breve, la compagnia renderà noti i dettagli del programma di incentivazione del personale “Emplyee Reward Program”, che prevede partecipazione al capitale azionario, agli utili nonché incentivi basati sui risultati conseguiti. “Grazie agli sforzi di tutto il personale siamo riusciti a costruire una base che ci auguriamo ci permetta di essere una compagnia vitale nel lungo periodo e di dare riconoscimento ai significativi contributi di tutto il personale Delta” osserva Grinstein. “L’operatività nel lungo termine ed un programma concreto assicurano, una volta che l’azienda è tornata alla vitalità, le basi per promettenti crescite professionali” aggiunge.  
   
   
GERMANWINGS.IT PRIMO STRUMENTO DI PRENOTAZIONE PER LA COMPAGNIA, RICCO DI NOTIZIE, INFORMAZIONI E OFFERTE SULLE CITTA’ DI DESTINAZIONE  
 
 Milano, 15 novembre 2004 - Il sito internet di Germanwings si riconferma primo strumento di prenotazione per la compagnia aerea e si arricchisce: dall’anno del suo lancio (2002), infatti, le prenotazioni via web sono passate dall’80 al 94%, mentre ora è anche possibile fare richiesta di prenotazione per gruppi maggiori di 10 persone direttamente via internet. I biglietti Germanwings possono essere prenotati con 7 semplici passaggi, dalla scelta della tratta e del giorno di volo alla stampa del codice di prenotazione. Per la prenotazione gruppi, invece, è sufficiente indicare date e tratte preferite per ricevere un’offerta dalla compagnia, che diventa vincolante solamente una volta che sarà confermata via email. Il sito Germanwings presenta però anche molte informazioni aggiuntive sulle città di destinazione ed offerte ad hoc per il viaggiatore italiano. L’homepage dispone di una stringa di News che, periodicamente, propongono itinerari insoliti nelle regioni servite dalla compagnia, mostre di livello internazionale a Colonia, Bonn e Stoccarda e idee su cosa è più interessante visitare in Germania, come, ad esempio, le poco conosciute strade del vino della Renania o gli antichi mercatini di Natale di Stoccarda. Una sezione a parte, chiamata “E-specials”, è invece dedicata alle offerte speciali per i soli passeggeri Germanwings. Esibendo il codice prenotazione del volo si può usufruire di importanti riduzioni in hotel di lusso a Colonia, Bonn e Stoccarda, visitare esibizioni o musei usufruendo di uno sconto o risparmiare su show e spettacoli rappresentati nelle città di destinazione. Fino al 31 dicembre, ad esempio, per soggiornare a Colonia, si può approfittare di un’offerta all’elegante Hotel Radisson Sas per 35€ a persona, o di una tariffa speciale al Dorint Sofitel di 49,5€ a persona a notte, che comprende l’accesso alla spa di 650 metri quadri con hamam orientale, sauna e possibilità di diversi trattamenti. Su www.Germanwings.it  inoltre, è ora possibile effettuare un tour virtuale di un aeromobile della compagnia, per scoprire comodamente, dalla propria postazione internet, l’interno dell’aereo, il suo equipaggio e la cabina di pilotaggio: un assaggio del proprio volo direttamente dalla poltrona di casa.  
   
   
PERCHÉ È DIFFICILE COSTRUIRE NAVI IN ITALIA I CANTIERI NAVALI AFFONDANO SERI RISCHI PER LE IMPRESE STRETTE TRA “DUMPING ASIATICO E DISINTERESSE DELLE AUTORITÀ”  
 
Roma, 15 Novembre 2004 - Chiuso a causa della concorrenza sleale e del disinteresse delle autorità competenti. È un cartello che rischiano di dover affiggere i cantieri navali privati dell’Ancanap aderenti a Confindustria. Un settore che con l’indotto dà lavoro a diverse decine di migliaia di persone – sottolinea il presidente Stefano Silvestroni all’Assemblea annuale che si è svolta a Roma.. Gli imprenditori sono costretti a navigare tra il dumping dei concorrenti dell’Estremo Oriente, dove la sicurezza del lavoro e l’integrità ambientale sono rispettate inadeguatamente ed il costo del lavoro è molto basso, e gli aiuti al settore che più o meno sottobanco gli altri paesi europei accordano alle loro industrie. Il colmo si raggiunge in Italia con la proposta di trasformare i contributi europei a fondo perduto già versati all’estero a tutti i cantieri in prestiti a lungo periodo per i cantieri italiani, con oneri imprecisati a carico del beneficiario. L’industria cantieristica italiana ha già avviato, ricorda il presidente Silvestroni, un notevole ammodernamento tecnologico che ha permesso una riduzione dei costi di produzione ed un incremento della produttività, ma senza un serio impegno politico a livello comunitario e nazionale imprenditori e dipendenti rimarranno senza lavoro. L’assemblea si è svolta in un clima di gravissima preoccupazione per il settore, destinato a scomparire se non vengono presi adeguati provvedimenti immediati. È necessario, precisa Silvestroni, che il parlamento ed il governo italiano mettano a disposizione i mezzi finanziari di copertura delle misure di sostegno già autorizzate dall’Unione Europea e dalle esistenti leggi nazionali. Vanno però individuati anche nuovi strumenti necessari al sostegno del settore nel prossimo futuro, come già attuato dai nostri concorrenti europei. Ormai gli armatori italiani non ordinano più navi in patria e vanno a gonfiare gli order-book dei cantieri coreani e del Far East. Nel 2004 saranno consegnate solo 4/5 navi, al contrario delle numerosissime che venivano realizzate negli anni precedenti. I cantieri dell’Estremo Oriente – ha messo in evidenza Silvestroni – godono di costi di manodopera molto più favorevoli dei nostri e, forti di questi punti di forza, i paesi asiatici e la Corea hanno incrementato notevolmente la loro capacità produttiva ottenendo il 50 % delle commesse mondiali. I costruttori italiani non devono solo difendersi dalla concorrenza asiatica, ma anche dai paesi comunitari come la Francia, la Germania e la Spagna, che hanno adottato da tempo misure che nei loro paesi hanno dato risultati nettamente positivi. La denuncia del presidente dell’Ancanap è confermata dalla recente chiusura o riconversione ad altre attività di cantieri navali privati italiani di grande tradizione e prestigio: il cantiere Orlando di Livorno, la Smeb di Messina, l’Inma ed il cantiere Ferrari di La Spezia, i Cantieri Sec e Benetti di Viareggio solo per citare i più noti. Attraverso il sostegno all’industria cantieristica, oltre a difendere l’occupazione, si verrebbero a creare le condizioni per rilanciare le produzioni navali del Made in Italy che per tecnologia, qualità e innovazione di prodotto non sono inferiori a nessun paese. Il Presidente ha stigmatizzato anche la pesante inefficienza della burocrazia, che non riesce nemmeno a spendere i fondi stanziati e disponibili. La legge N° 522/99 e la Legge 88/2001 sono bloccate, pur avendo fondi disponibili. Per assurde decisioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze i cantieri e gli armatori non riescono ad incassare i contributi per navi ultimate da tempo.  
   
   
SAVARENT PRESENTA IL NOLEGGIO CON ANTICIPO L’OPPORTUNITÀ DI PASSARE AL RENTING INVESTENDO SUL PROPRIO USATO  
 
Torino, 15 novembre 2004 - Oggi, il passaggio dal concetto di proprietà a quello di servizio è sempre più conveniente: con Savarent infatti è possibile stipulare un contratto di noleggio a lungo termine a condizioni vantaggiose che consentono di abbattere il canone mensile in ragione di un anticipo sul contratto. Pensato soprattutto per chi desideri fruire di un nuovo modo di vivere l’auto, questa formula innovativa offre l’opportunità di utilizzare come anticipo anche il proprio usato. Negli ultimi anni lo scenario del renting è molto cambiato: se fino ad ora il noleggio a lungo termine era un’opportunità sfruttata solo da medie e grandi imprese, oggi l’85% dei clienti Savarent ha una flotta costituita da un massimo di 5 auto. Questo significa che i grandi vantaggi economici e gestionali offerti dal renting vengono sempre più riconosciuti da piccole aziende, liberi professionisti, piccoli imprenditori e agenti di commercio, e inizia a interessare anche l’utenza privata. Passare dal concetto di proprietà a quello di noleggio significa scegliere un modo nuovo di “vivere l’auto” soprattutto perché permette di liberarsi da tutte le incombenze legate alla gestione diretta della propria vettura. L’auto è un bene che si svaluta, soggetto alla perdita costante di valore a prescindere dall’effettivo utilizzo e all’immobilizzo di capitale. Grazie al noleggio a lungo termine il problema della svalutazione del bene viene superato. Questo primo aspetto va a sommarsi a ciò che più di ogni altra cosa contraddistingue il renting, ovvero il servizio. Savarent rappresenta un referente unico per tutti gli aspetti: bollo, assicurazione (Rc, furto-incendio, kasko), manutenzione ordinaria e straordinaria (dal tagliando al semplice “rabbocco” dell’olio), assistenza stradale, auto sostitutiva diventano rapporti gestiti direttamente dalla Società che di fatto solleva l’automobilista da ogni incombenza. Si tratta quindi di una vera e propria trasformazione del rapporto con la propria automobile, per la quale bisognerà solo più preoccuparsi di “fare benzina”. Il tutto in ragione di un canone fisso mensile che permette al Cliente di contare su costi certi e pianificati e quindi di conoscere fin dall’inizio il proprio esborso mensile per tutta la durata del contratto, eliminando picchi o spese impreviste in determinati periodi dell’anno. Proprio per rispondere a questi cambiamenti del mercato e per consentire a un numero sempre maggiore di utenti di usufruire di questo servizio, Savarent ha istituito una nuova formula di pagamento in grado di produrre un significativo risparmio sulle rate del canone mensile attraverso un anticipo sul contratto che può provenire anche dalla cessione del proprio usato. Chi decide di stipulare un contratto di noleggio a lungo termine potrà rivolgersi a un concessionario Fiat, Alfa Romeo o Lancia che valuterà l’usato e in caso di accordo, il dealer riconoscerà al Cliente il controvalore della vettura. A questo punto il Cliente potrà decidere se investire tale cifra sottoforma di anticipo sul contratto di noleggio. In tal caso il valore finanziario delle rate si ridurrà in funzione del valore dell’auto data in permuta. Ovviamente non è necessario essere in possesso di un usato per poter usufruire di questa opportunità, ma il cliente può decidere di versare una somma di denaro in contanti. Le rate mensili saranno tanto più basse quanto maggiore sarà l’anticipo, secondo una relazione in grado di creare una abbattimento di oltre il 40% del canone mensile, in caso di anticipo pari al 30% del valore di listino della vettura scelta. Qualche esempio… Grazie a questa iniziativa, è possibile rivolgersi presso un concessionario Fiat, Alfa Romeo o Lancia, per ottenere la valutazione del proprio usato e decidere se noleggiare la vettura desiderata. Un’iniziativa che ad esempio, con il programma Alfa Rent, si rivolge anche all’utenza privata che può così ottenere le medesime vantaggiose offerte di noleggio a lungo termine presso tutti i concessionari Alfa Romeo. Alfa Romeo 147 – 3 porte - 1.9Jtd - 115Cv Progression: Prezzo di listino: € 17.600,83 + I.v.a.; Il canone mensile (senza anticipo) per il noleggio di questa vettura è pari a 452 + I.v.a.; Con un anticipo di € 5.500, cioè circa il 30%, il canone mensile scende a € 275,00 + I.v.a.; Il contratto di noleggio a lungo termine ha una durata di 36 mesi e un chilometraggio complessivo di 70.000 km. Nel contratto sono inclusi la tassa di proprietà (bollo), l’assicurazione Rc, furto-incendio e kasko, la manutenzione ordinaria e straordinaria (dal tagliando al “rabbocco” dell’olio…) e l’assistenza stradale. Alfa Romeo 166 – 2.4 Jtd – M-jet Classic: Prezzo di listino: € 32.509,17 + I.v.a. Optional: € 654,83 + I.v.a. (cruise control, vernice metallizzata, interni in pelle, cd changer, comandi radio al volante). Il canone mensile (senza anticipo) per il noleggio di questa vettura è pari a € 729 + I.v.a. Con un anticipo di € 10.000 + I.v.a, cioè circa il 30%, il canone mensile scende a € 399 + I.v.a. Il contratto di noleggio a lungo termine di questa vettura ha una durata di 36 mesi e un chilometraggio complessivo di 70.000km. Nel contratto di noleggio sono inclusi la tassa di proprietà (bollo), l’assicurazione Rc, furto-incendio e kasko, la manutenzione ordinaria e straordinaria (dal tagliando al “rabbocco” dell’olio…) e l’assistenza stradale. Infolink: www.Savarent.it  
   
   
INIZIATIVA ANPAS LOMBARDIA : I BIMBI SUL BUS PER IMPARARE IL PRIMO SOCCORSO  
 
Milano, 15 novembre 2004 - L'autobus che Anpas Lombardia ha voluto dedicare ai bambini per far loro conoscere le più elementari regole di primo soccorso e di attivazione dei soccorsi attraverso la chiamata al 1-1-8, è stato "in servizio attivo" sabato 13 novembre posizionato in via Beltrami nei pressi del Castello Sforzesco. L'autobus, messo a disposizione dall'Atm, aveva a bordo istruttori e volontari di associazioni aderenti Anpas Lombardia che hanno informato in modo divertente e semplice i più piccoli su come si può attivare in caso di necessità il servizio sanitario di emergenza 1-1-8. Sono stati illustrati e spiegati i comportamenti da tenere di fronte a piccoli e grandi eventi infortunistici e incidenti quotidiani senza spaventarsi o senza farsi prendere dal panico. Le dimostrazioni hanno avuto luogo sabato 13 dalle 11 alle 17 e per tutti i bambini che hanno partecipato Anpas Lombardia ha riservato una piccola sorpresa. Particolare attenzione è stata riservata alle scolaresche. La mostra del Centenario in Piazza Duomo ha visto oltre 6000 visitatori attratti dalle numerose curiosità fotografiche, storiche e documentali nonché dalla presenza di ambulanze e mezzi di soccorso d'epoca. Hanno suscitato particolare interesse anche il video messo a disposizione da Fabrica "I nostri bambini. Come proteggerli, come soccorrerli" sulla prevenzione e sul trattamento degli infortuni domestici e i modellini di ambulanza da costruire che vengono regalati a tutti i visitatori grandi e piccoli e che sono già diventate un "cult". Sono state apprezzate dalla cittadinanza tutte le iniziative per i cento anni delle Pubbliche Assistenze, iniziate sabato 30 ottobre con il Bus della Prevenzione a disposizione del pubblico con un test per il controllo della pressione sanguigna e dei livelli di glucosio e colesterolo che è stato visitato da alcune centinaia di persone. Nella mattinata di Sabato 6 novembre alla cerimonia celebrativa dei cento anni di Anpas Lombardia oltre 1000 tute arancioni hanno invaso Piazza Duomo con la cornice di alcuni dei più moderni e significativi mezzi di soccorso a disposizione delle 84 Associazioni della Regione, tra i quali spiccava il nuovo Posto Medico Avanzato per Maxiemergenze donato da Pricewaterhousecoopers, oltre a una motoslitta utilizzata per il soccorso in montagna e un gommone attrezzato per il soccorso a lago. Le iniziative si sono concluse domenica 14 alle ore 19 con la chiusura al pubblico della Mostra.  
   
   
FENOMENO DELLA DOPPIA VELOCITÀ DEL PREZZO DELLA BENZINA: OCCORRONO MANOVRE URGENTI PER DIMINUIRNE IL PREZZO!  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Ancora una volta l’andamento dei prezzi internazionali e di quelli nazionali dimostra quello che da sempre noi, come Intesa Consumatori, abbiamo sempre denunciato, ossia la doppia velocità che contraddistingue il prezzo della benzina rispetto al petrolio. L’uno in aumento velocissimo, l’altro in diminuzione lentissima. Infatti, nelle ultime settimane il prezzo del Brent si è ridotto di circa il 10% cioè 44 dollari al barile. Contemporaneamente, l’euro sul dollaro è arrivato a circa 1,3 cent con un apprezzamento del 5%. La combinazione delle due circostanze dovrebbe far scendere di almeno 3/3,5 cent al litro la benzina con un minore esborso per gli utenti di 2 €, ogni pieno effettuato con un risparmio di 4 € al mese e di circa 50 € l’anno. Ma, ovviamente, ciò non si applica, perché così i petrolieri hanno la possibilità di guadagnare 50 milioni di euro e il Governo riesce a incassarne 13 milioni di euro al mese. L’intesa Consumatori, oltre a denunciare questa situazione congiunturale, intende anche portare avanti manovre strutturali, ad esempio la razionalizzazione della rete di distribuzione che porterebbe ad un risparmio di 5 cent al litro sul prezzo della benzina; punto su cui apprezziamo l’Antitrust che finalmente si è reso conto di ciò che noi sosteniamo da tempo. Infine ci sarebbe un ulteriore risparmio di 1,5 cent di euro al litro se si eliminassero gli inutili gadgets in regalo da parte delle varie compagnie petrolifere. Così facendo, avremmo notevoli risparmi sul prezzo della benzina e faremmo giustizia nei confronti dei cittadini ancora una volta indifesi di fronte agli aumenti sconsiderati dei prezzi.  
   
   
LE DISCUSSIONI SU ITER SI CONCLUDONO SENZA UN ACCORDO  
 
Bruxelles, 15 novembre 2004 - L'ultima di una serie di riunioni per giungere ad un compromesso sull'ubicazione di Iter (international thermonuclear experimental reactor) si è conclusa il 9 novembre senza che fosse stato raggiunto un accordo. Il reattore di fusione dovrebbe essere il secondo più grande progetto di ricerca internazionale dopo la stazione spaziale internazionale, ma il suo avvio viene rimandato da oltre un anno a causa di un contrasto tra i sei partner del progetto sulla sua località di costruzione, se in Francia o in Giappone. Secondo il 'messaggio comune' emesso dopo la riunione di Vienna, 'I due potenziali paesi ospitanti, Unione europea e Giappone, hanno presentato i risultati delle recenti intense discussioni bilaterali sulla ripartizione dei ruoli e delle responsabilità della parte ospitante e dell'altra parte nella realizzazione comune di Iter, nel quadro di una cooperazione internazionale a sei. Le discussioni continueranno in un prossimo futuro per arrivare ad allineare i punti di vista delle due parti'. La dichiarazione aggiunge che la riunione si è svolta in un clima positivo e che tutte le parti sono ottimistiche sul fatto che le discussioni stanno adesso 'procedendo efficacemente verso una imminente positiva conclusione tra le sei parti'. Sono corse voci sulla possibilità che l'Ue potrebbe staccarsi dai partner ostili al suo sforzo di ospitare il reattore per continuare da sola, con l'aiuto di altri paesi interessati. A tale proposito non è stata però rilasciata alcuna dichiarazione, e il problema dovrebbe essere affrontato nel Consiglio Competitività del 25 e 26 novembre. La missione dell'Iter è di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dell'energia di fusione per scopi pacifici. A tale scopo, Iter dovrà dimostrare gli effetti moltiplicativi a potenza moderata, esaminare le tecnologie essenziali per l'energia di fusione in un sistema che integri fisica e tecnologia appropriate, testare gli elementi fondamentali necessari per usare la fusione come pratica. Infolink: http://www.Iter.org  
   
   
AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS - GUARDIA DI FINANZA DECISO LO SVOLGIMENTO DI ISPEZIONI PRESSO LE SOCIETÀ ITALGAS E ITALGAS PIÙ PER VERIFICARE IL RISPETTO DELLA DISCIPLINA SULLA QUALITÀ COMMERCIALE DEL SERVIZIO DEL GAS  
 
Milano, 15 novembre 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha deciso lo svolgimento di ispezioni presso la società di distribuzione Italgas e la società di vendita del gas Italgas Più per verificare il rispetto della disciplina in vigore sulla qualità commerciale del servizio del gas. Il provvedimento di avvio della procedura per lo svolgimento delle ispezioni è disponibile sul sito internet www.Autorità.energia.it La decisione dell'Autorità fa seguito alle numerose segnalazioni di disservizi da parte di clienti della società Italgas Più, oltre alle informazioni riportate da organi di stampa. I controlli riguarderanno in particolare: periodicità della fatturazione, servizio di autolettura, servizio di rateizzazione e ricezione e gestione dei reclami, rispetto dei tempi massimi previsti per le prestazioni richieste dai clienti. Anche se le segnalazioni riguardano attività della società Italgas Più, l'Autorità ha esteso le ispezioni alla società collegata Italgas che, lo scorso agosto, aveva segnalato possibili "limitazioni e disguidi nella gestione delle richieste da parte dei clienti" nelle prime settimane di settembre a seguito dell'adozione di nuovi sistemi informativi. L'autorità ritiene quindi opportuno verificare se le segnalazioni riferite alla società Italgas Più siano collegate a quanto comunicato dalla società Italgas. Le verifiche sono rese necessarie dalla rilevanza e il perdurare nel tempo delle segnalazioni, nonché dalla numerosità dei clienti potenzialmente coinvolti. Le prestazioni contrattuali definite dall'Autorità devono infatti essere assicurate anche nei periodi transitori, in cui vengono attivati nuovi sistemi informativi.  
   
   
ENEL: POSITIVA CONCLUSIONE DEI NEGOZIATI PER L'ACQUISIZIONE DELLA SLOVENSKÉ ELEKTRÀRNE  
 
Roma, 15 novembre 2004 – Enel esprime la propria soddisfazione per la positiva conclusione dei negoziati con il governo della Slovacchia per l’acquisizione del 66% della Slovenské Elektràrne (Se), principale produttore di energia elettrica del Paese centroeuropeo, per un corrispettivo di 840 milioni di euro. L’accordo è ora sottoposto alle competenti autorità slovacche per la definitiva approvazione. L’accordo corrisponde, sia in termini economici sia di governance, ai severi criteri che Enel si è imposta per la sua crescita all’estero. Enel è nelle migliori condizioni per sviluppare a pieno le potenzialità di Se, una società che già oggi è in grado di generare buoni risultati operativi. L’amministratore delegato, Paolo Scaroni, ha detto: “Enel è una delle maggiori società dell’energia elettrica del mondo e ha le risorse, la visione strategica e l’esperienza per far crescere Se e rafforzare la sua centralità nel cuore dell’Europa come hub regionale dell’elettricità. Sono lieto che anche il Governo della Slovacchia condivida questa prospettiva”.  
   
   
URBANI E MARONI PRESENTANO AL CONSIGLIO DEI MINISTRI UN EMENDAMENTO PER LA PROROGA DEI CONTRATTI DI NOVECENTO LAVORATORI EX LSU PER I BENI CULTURALI  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Al termine di un incontro tra il Ministro per i beni e le attività culturali Giuliano Urbani e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Roberto Maroni, a cui hanno partecipato i Sottosegretari Nicola Bono e Pasquale Viespoli, è stato elaborato un emendamento alla legge finanziaria 2005. L'obiettivo è il rifinanziamento dei contratti di servizio del Ministero per i beni e le attività culturali finora gestiti dalla società Ales e da alcune associazioni temporanee d'impresa (Ati) che occupano lavoratori socialmente utili nel settore dei beni culturali. Il provvedimento mira al mantenimento del lavoro di circa novecento unità lavorative impiegate nell'attuazione di progetti di gestione, esposizione e fruizione, nella valorizzazione del sistema museale, archivistico e bibliografico nazionale, nell'incremento e valorizzazione del patrimonio culturale e nelle misure di prevenzione incendi, installazione di sistemi antifurto nei musei, gallerie, biblioteche e archivi dello Stato. L'emendamento prevede lo stanziamento complessivo per il triennio 2005-2007 di quaranta milioni di euro ed è stato presentato dai ministri Urbani e Maroni all'esame del Consiglio dei Ministri dell'11 novembre per l'approvazione e la conseguente ricerca della copertura finanziaria necessaria.  
   
   
LAVORO NERO, REVOCATO APPALTO A DITTA ISPEZIONATA DALL’OSSERVATORIO COMUNALE SULL’OCCUPAZIONE E LE CONDIZIONI DEL LAVORO A ROMA NIERI: "ABBIAMO GIÀ CHIESTO LA RESCISSIONE DI ALTRI 2 CONTRATTI CON DITTE IRREGOLARI"  
 
Roma, 15 novembre 2004 - Il 22 ottobre scorso, l’Osservatorio Comunale sull’occupazione e le condizioni del lavoro a Roma aveva fatto richiesta urgente alla Direzione Tecnica del Municipio Ii, al fine di revocare l’appalto dei lavori ad una ditta edile addetta alla manutenzione straordinaria delle scuole elementari "Bartolomei" e "Montessori", nel Ii Municipio. Il sopralluogo al cantiere, ispezionato dallo stesso Osservatorio con la presenza degli operatori della polizia municipale il 19 ottobre, aveva di fatto constatato la presenza di operai, cittadini stranieri, senza regolare contratto di lavoro e senza le necessarie coperture assicurative. "Il Ii Municipio ha accolto la nostra urgente richiesta di risoluzione del contratto - afferma l’assessore capitolino al lavoro, Luigi Nieri – Attraverso la deliberazione del Consiglio Comunale n. 133 del 2000, che prevede la risoluzione del contratto a quelle ditte che non rispettano i contratti nazionali e provinciali di lavoro, la legislazione in tema della salute e della sicurezza dei lavoratori e le norme in materia di assicurazione e previdenza, abbiamo ottenuto la revoca immediata. Il ripristino della legalità del lavoro nei cantieri edili, a partire da quelli che operano in appalti pubblici, non può concedere compromessi: con estremo rigore abbiamo richiesto la sospensione delle stipule contrattuali anche per altre due ditte operanti nei Municipi Iv e Viii, dove è stata constatata la presenza di numerosi lavoratori migranti senza regolare contratto di lavoro e senza le necessarie garanzie assicurative".Lo sforzo per garantire la sicurezza sul lavoro non può che vedere congiunti tutti gli enti competenti e le forze sociali – conclude Nieri - per questo essenziale sarà la "Conferenza cittadina sulla sicurezza nei cantieri edili", convocata per il prossimo 15 novembre".  
   
   
PRIORITÀ PER COMPETERE TEMI DI GRANDE ATTUALITÀ AL CONVEGNO PROMOSSO A MILANO DA INDICOD-ECR IL 22 NOVEMBRE 2004. IN PRIMO PIANO CONGIUNTURA E PREVISIONI SUI CONSUMI 2005.  
 
Milano 15 novembre 2004 - Oltre 500 imprenditori e manager dell’industria del largo consumo e della moderna distribuzione hanno già confermato la loro partecipazione al convegno “Priorità per competere: consumi, tracciabilità, innovazione” in programma al Teatro Grassi di Milano lunedì 22 novembre 2004 dalle 9,30 alle 13,30. Il programma della mattinata verte su temi di grande attualità per le aziende attive nel settore dei beni di consumo. Dopo un intervento di Giuseppe Minoia (presidente di Eurisko), dedicato all'evoluzione della società e alle sfide che implica per il mondo delle imprese, Angelo Tantazzi, presidente di Prometeia, proporrà un’analisi congiunturale e alcune previsioni inedite sui consumi di Natale e sull'andamento delle vendite nel 2005. Paolo De Castro, ordinario di Economia e politica agraria all'Università di Bologna, entrerà nel merito degli obblighi e delle opportunità che l'introduzione della tracciabilità in Europa implica per le imprese alimentari. Ernesto Hofmann, docente di Economia e gestione delle imprese internazionali all'Università Cattolica di Milano, proporrà un'analisi sulla rivoluzione che l'adozione dell'identificazione in radiofrequenza determinerà per la filiera del largo consumo. I contenuti delle relazioni offriranno spunti a tre panel di discussione, coordinati da Alan Friedman, ai quali prenderanno parte manager e imprenditori. Tra i protagonisti dell’evento: Giovanni Cobolli Gigli (presidente Faid), Fedele Confalonieri (presidente Mediaset), Vincenzo Miceli (amministratore delegato Nestlé), Gian Domenico Auricchio (presidente Giunta Agroalimentare Indicod-ecr), Augusto Bocchini (presidente Confagricoltura), Vincenzo Tassinari (presidente Coop Italia), Massimo Bianchi (presidente Deloitte Consulting), Mario Maiocchi (presidente Metro Italia), Filippo Passerini (chief information officer e global business services Procter & Gamble).  
   
   
‘SOFARSONEAR 100% HUMAN DESIGN’  
 
Milano, 15 novembre 2004 – E’ la prima realtà imprenditoriale italiana che progetta, sviluppa e promuove prodotti di design realizzati in regime di fair trade. Il fair trade, o commercio equo, è una filosofia di business incentrata sulla solidarietà ed il rispetto dei soggetti normalmente esclusi dal sistema economico, ad esempio le comunità delle aree depresse, i detenuti, le donne ripudiate o vedove nei paesi del sud del mondo. La società nasce nell’aprile 2004 per volontà di due giovani professionisti milanesi, che decidono di applicare le competenze maturate nei rispettivi campi professionali, design e marketing, per dar vita ad un progetto capace di coniugare innovazione e sviluppo sostenibile. Design etico perché? ‘sofarsonear’ crede che i paesi industrializzati debbano svolgere un ruolo più incisivo nel valorizzare il commercio equo. In effetti, escludendo il settore alimentare, l’attuale offerta di manufatti è povera di contenuto e viene considerata dal consumatore occidentale alla stregua di un grazioso souvenir esotico. La sfida sta nel trasferire agli artigiani le conoscenze ed il know-how per produrre oggetti raffinati, di pregio e con un alto contenuto di design, sempre nel rispetto dei principi di solidarietà e trasparenza. Ogni oggetto proposto da ‘sofarsonear’ è frutto del dialogo e della collaborazione, in un interscambio culturale tra progettista e artigiano. L’artigiano, grazie al suo lavoro, acquista dignità e sostegno economico. Le collezioni. Living the silk, trova le sue radici nelle antiche terre del Siam, nei profumi d’Oriente, dove la seta custodisce i segreti del tempo. Sofisticati motivi geometrici scaturiti dalle teorie del visual design ed elaborati dalla computer graphic, illuminano i filati, dando vita ad un nuovo stile contemporaneo fatto di luci e sfumature. Natural living e l’essenza della natura e dei suoi doni. Lampade, preziose pashmine ricamate, tappeti di gusto contemporaneo realizzati a mano dagli artigiani del sud del mondo si sposano con oggetti scultura disegnati dal team di ‘sofarsonear’ e realizzati in Africa con pregiati legni locali. Modern living è l’espressione del nostro tempo e delle sue contraddizioni. La collezione comprende sistemi di sedute che abbinano l’acciaio e i tessuti naturali, come il feltro di lana e il cotone eseguiti con maestria artigianale. A proposito di ‘commercio equo’ il commercio equo è una relazione commerciale basata sul dialogo, sulla trasparenza ed il rispetto. Il commercio equo contribuisce allo sviluppo sostenibile offrendo miglior condizioni commerciali ed assicurando il rispetto dei diritti dei piccoli produttori del terzo mondo che operano ai margini della società. I nostri partners. ‘sofarsonear’, nel rispetto dei principi di solidarietà e trasparenza del commercio equo solidale ha scelto di collaborare solo con gli associati della Federazione Internazionale per il Commercio Alternativo (Ifat), l’unico network mondiale che promuove lo sviluppo del commercio equo. Infolink: www.Sofarsonear.com  
   
   
RICERCA: ACCORDO DI COLLABORAZIONE CNR - FINMECCANICA IL MINISTRO MORATTI: "METTERE INSIEME LE FORZE E PUNTARE SU SETTORI STRATEGICI PER RILANCIARE LA COMPETITIVITÀ DEL PAESE"  
 
Roma, 16 novembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha presieduto oggi alla firma di un protocollo d'intesa tra il Cnr, rappresentato dal Presidente Fabio Pistella, e la Finmeccanica, rappresentata dal Presidente e Amministratore delegato, Pier Francesco Guarguaglini. L'accordo è finalizzato all'individuazione e allo sviluppo di una serie di programmi di ricerca comuni. In particolare, i settori di collaborazione che sono stati inizialmente individuati sono: il rilevamento di dati meteo da satellite, lo sviluppo di tecnologie informatiche e di telecomunicazione, la ricerca su materiali innovativi. L'accordo, di validità triennale, fornirà un valido contributo al miglioramento della competitività del Sistema Paese e assicurerà importanti riflessi economici, sociali e ambientali. Infatti la ricerca in settori quali lo spazio, la difesa, l'energia, i trasporti, le tecnologie dell'informazione, i nuovi materiali, ma anche la salute e l'ambiente, sono una componente fondamentale delle strategie di ammodernamento, sviluppo e crescita tecnologica, economica e sociale dell'Italia per l'ampio spettro di ricadute che esse determinano. "L'accordo è in sintonia con i principi delle Linee guida del Governo per la ricerca", ha detto il Ministro Moratti. "È estremamente positivo che grandi imprese che investono in modo significativo in ricerca e innovazione si colleghino più strettamente con gli enti pubblici di ricerca per sviluppare programmi comuni, concentrando risorse umane, finanziarie e tecnologiche su obiettivi strategici ed evitando in tal modo il rischio di duplicazioni. Questo più stretto rapporto tra ricerca pubblica e imprese", ha sottolineato ancora il Ministro, "oltre a rilanciare la competitività del Paese nel contesto internazionale, può facilitare il trasferimento tecnologico dalle grandi alle piccole e medie imprese e stimolare la capacità di innovazione di tutto il tessuto produttivo italiano". "E' questa la prima concreta occasione del nuovo vertice del Cnr di collegare ricerca pubblica e mondo produttivo, rappresentato in questo caso dalla maggiore realtà tecnologica italiana, nel quadro di un più generale disegno di rilancio della competitività del Paese", ha aggiunto il presidente Pistella. "L'obiettivo è quello di migliorare l'efficacia delle attività attualmente svolte in modo autonomo da Finmeccanica e dal Cnr, sviluppare sinergie fra le rispettive competenze, avvalendosi delle strutture di ricerca dei Dipartimenti del Cnr e delle società del Gruppo Finmeccanica". "Finmeccanica è la prima realtà industriale italiana nel settore delle alte tecnologie e della ricerca e sviluppo", ha commentato il presidente Guarguaglini. "Nel 2003 abbiamo in ricerca e sviluppo il 14,5% del valore della produzione, pari a oltre 1,25 miliardi di euro. Finmeccanica è il primo investitore in Italia nelle alte tecnologie, con un'attenzione particolare a quelle di tipo duale. Sono ben 3.000 i ricercatori attivi nelle varie aziende del Gruppo su una forza lavoro complessiva di circa 46.000 unità, di cui ben 19.700 all'estero, in gran parte nel Regno Unito".  
   
   
ALLA BOCCONI I VERTICI DELL’INDUSTRIA EUROPEA DELL’ENERGIA  
 
Milano, 15 novembre 2004 - La cattedra Lehman Brothers di Finanza Aziendale dell’Università Bocconi di Milano ha organizzato, per martedì 16 novembre, un dibattito su “European Gas and Power Industry. Market Trends, Corporate Strategies and M&a Perspectives”, che porterà nell’Aula Magna dell’Università (martedì 16 novembre, ore 9,30-14) i vertici dell’industria europea dell’energia. Dalle 9,30 alle 11,30 si succederanno gli interventi di Maurizio Dallocchio (Cattedra Lehman Brothers di Finanza Aziendale), Andrea Gilardoni (Università Bocconi), Susanna Invernizzi (Lehman Brothers), Jason Steed (Lehman Brothers), Renzo Cenciarini (Università Bocconi), Paolo Scaroni (amministratore delegato di Enel) e Jesus Olmo Clavijo (chief operating officer European Division Endesa). Dalle 12 alle 14 Luigi De Paoli (Università Bocconi) modererà una tavola rotonda alla quale parteciperanno, oltre a Scaroni e Clavijo, anche Rodolfo De Benedetti (amministratore delegato Cir e presidente Energia), Alberto Meomartini (presidente Italgas), Massimo Orlandi (amministratore delegato Energia), Umberto Quadrino (presidente Edison), Franco Reviglio (presidente e amministratore delegato Aem Torino), Bruno Tabacci (presidente della Commissione Permanente Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati) e Giuliano Zuccoli (presidente e amministratore delegato Aem). La Cattedra Lehman Brothers in Finanza Aziendale è frutto di un accordo, sottoscritto nel maggio scorso, finalizzato a potenziare la partecipazione al dibattito scientifico internazionale di finanza aziendale, attraverso la realizzazione di ricerche e pubblicazioni internazionali e l’organizzazione di incontri di richiamo globale.  
   
   
WORKSHOP DI ELESOCIETY: CORPORATE BRANDING. SVILUPPO ORGANIZZATIVO E FORMAZIONE - MILANO, 1 DICEMBRE 2004  
 
 Milano, 15 novembre 2004 – Di seguito il programma definitivo del Workshop sul tema "Corporate Branding: sviluppo organizzativo e formazione" che si terrà a Milano, l’ 1 Dicembre 2004, dalle ore 14.30 alle 17.30 presso l Università Milano-bicocca, Piazza dell'Ateneo Nuovo, 1 Edificio U6, Iv piano, Aula Massa. Ore 14.30: Introduzione: Angelo Failla (Fondazione Ibm) e Raoul C. D. Nacamulli (Università di Milano-bicocca); 14.40: Claudia Carta, Philips Italia: "Philips: inizia l'era della semplicità"; 15.00: Franco Gonella e Patrizio Regis, Unicredit: "Come gestire un brand portfolio: il caso Unicredit"; 15.20: Chiara Grosselli, Ibm Italia: "Corporate Brand: comunicazione interna ed esterna"; 15.40: Giuseppe Usuelli, Mccann Erickson Worldgroup Italia: "Campagne di corporate branding"; 16.00: Luisella Erlicher, Politecnico di Milano: " Vision, cultura e immagine nel branding"; 16.20: discussione; 17.00 conclusioni. Iscrizione (obbligatoria): www.Elesociety.org/iscrizione.html  
   
   
NEODIPLOMATI: DALLA FORMAZIONE SUPERIORE NON UNIVERSITARIA ALLE NUOVE FORME DI INSERIMENTO LAVORATIVO  
 
Milano, 15 novembre 2004 – Le opportunità di formazione superiore non universitaria e le nuove forme di inserimento nel mercato del lavoro. Questi i 2 temi principali affrontati durante il convegno “Dopo il diploma” organizzato da Assolombarda e Actl (Associazione Cultura e Tempo Libero), l’11 novembre a Milano, presso l’Auditorium di Assolombarda. Il convegno si proponeva di orientare i giovani diplomandi e diplomati nelle scelte formative e professionali al termine della scuola secondaria superiore. All’incontro hanno partecipato oltre 450 giovani provenienti da 18 istituti scolastici lombardi che si sono confrontati con responsabili aziendali, istituzioni e giovani che hanno portato la loro testimonianza di studio e lavoro. A tutti i partecipanti è stata consegnata in omaggio una copia della guida di Actl “Dopo il diploma. Le opportunità formative e professionali per i neodiplomati”. Le opportunità di formazione superiore non universitaria. Oggi il sistema formativo offre ai neodiplomati delle opportunità di specializzazione professionale che consentono una preparazione alternativa a quella universitaria. Tra le diverse possibilità formative hanno grande importanza i corsi Ifts (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore). Nati in Germania ed in Francia agli inizi degli anni 90, gli Ifts hanno lo scopo di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di competenze specifiche. 5000 studenti ogni anno partecipano ad un corso Ifts. Il 34% trova occupazione ad un anno dalla fine del corso, il 60% degli occupati svolge un lavoro congruente con il percorso formativo Ifts conseguito. Il 25% dei diplomati Ifts ha trovato lavoro grazie allo stage. Tali dati, tratti dalla guida “Dopo il diploma” realizzata da Actl con il Patrocinio di Confindustria, la collaborazione di Crui e Corriere Lavoro, mostrano l’importante valenza formativa e professionale dei percorsi Ifts. Il mercato del lavoro: dallo stage alle nuove forme di inserimento. Tra le modalità con cui i giovani possono avvicinarsi al mondo del lavoro lo stage costituisce una mezzo molto utile per i ragazzi. Lo stage consente infatti alle aziende di avere tempo di conoscere e verificare le attitudini personali e le capacità professionali dei potenziali collaboratori. Ai tirocinanti, offre l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro ed ambientarsi in una realtà molto diversa da quella scolastica. Lo stage rappresenta, inoltre, il principale strumento di ingresso nel mondo del lavoro oltre che un mezzo utile per acquisire competenze necessarie per entrare in contesti lavorativi diversi tra loro e per professionalizzare il proprio curriculum. Recenti dati raccolti da Sportello Stage – Actl, il maggiore ente promotore di tirocini formativi a livello nazionale (oltre 8000 stage attivati e 2000 convenzioni con aziende), che offre gratuitamente i propri servizi attraverso il portale www.Sportellostage.it  confermano, infatti, che oltre il 75% dei giovani che sono stati inseriti in azienda da Sportello Stage con un tirocinio formativo, hanno trovato un’occupazione stabile dopo lo stage. Dagli stessi dati risulta, tuttavia, che tra gli oltre 4100 stage avviati da Sportello Stage nel 2004 solo il 16% dei candidati era rappresentato da diplomati. “Uno degli obiettivi del nostro servizio è sicuramente quello di diffondere la cultura dello stage e far apprezzare ai diplomati le opportunità che il tirocinio formativo offre loro. A fronte di una richiesta elevata da parte delle aziende non corrisponde una disponibilità adeguata da parte dei giovani diplomati. Attività di comunicazione, convegni ed eventi come questo in cui le istituzioni insieme al sistema imprenditoriale si confrontano tra loro e con i giovani diplomati, sono fondamentali per aiutare i giovani ad utilizzare al meglio questo fondamentale strumento di inserimento nel mondo del lavoro ”. Ha dichiarato Marina Verderajme, Presidente di Actl. Relatori ed interventi. Il convegno si è aperto con il saluto del Dottor Roberto Polli, Direttore Generale di Assolombarda. E’ proseguito con la presentazione della guida di Actl “Dopo il diploma” a cura di Claudio Marcellino. Il tema dei corsi Ifts e della formazione superiore in Lombardia è stato affrontato attraverso l’intervento di: Andrea Negri della Regione Lombardia; Chiara Manfredda, Area Formazione, Scuola, Università e Ricerca di Assolombarda di Assolombarda; Errico Pietralunga, Responsabile Sviluppo e Processi per l’Area Rete di Fastweb, e Valerio Mariani, studente Ifts. Sul tema delle forme di inserimento nel mercato del lavoro si sono confrontati: Edoardo Croci, Direttore di Sportello Stage – Actl; Massimo Forbicini, Funzionario delle Azioni Sindacali Settore Sociale Gruppo Merceologico Metalmeccanici e Servizi di Telecomunicazioni – Assolombarda; Roberto Banchero, Human Capital Department Manager - Human Resources Division - Fujitsu – Siemens Computer, Marta Pederiva giovane che ha raccontato il proprio percorso dallo stage al lavoro. Moderatrice del convegno è stata Laura Mengoni, Responsabile Area Formazione, Scuola, Università e Ricerca di Assolombarda.  
   
   
I MASTER CUOA IN FIERA A VICENZA  
 
Vicenza, 15 novembre 2004 - Il 2 e il 3 dicembre la Fondazione Cuoa partecipa ad Incontro Aziende Studenti, presso la Fiera di Vicenza. Durante il workshop "Le nuove opportunità professionali: le proposte dei Master Cuoa", il 3 dicembre, alle ore 14.00, Sala 2, verranno presentate le nuove edizioni dei corsi: Master in Banca & Finanza, Master in Retail Management, Master in Gestione Integrata d'Impresa e Master of Business Administration part time. Nel corso dell'incontro verrà distribuita anche la locandina del nuovo Master Cuoa in Innovazione d'Impresa. Per informazioni: Fondazione Cuoa - Segreteria Master Sig.ra Cristina Bazzan, tel. 0444 333703, e-mail: cbazzan@cuoa.It  
   
   
CORSO DI PERFEZIONAMENTO PER CONSULENTI E GESTORI DI RISPARMIO PRIVATO PROGETTATO DA SDA BOCCONI, IL CORSO OFFRE GLI STRUMENTI PER OPERARE CON SUCCESSO NEL SETTORE DEL RISPARMIO GESTITO  
 
Milano, 15 novembre 2004 – Con l’inizio del prossimo anno riprenderà uno dei corsi di punta della Divisione Intermediari finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi, il “Coger - Corso di perfezionamento per Consulenti e Gestori di risparmio privato”. Suddiviso in 14 moduli settimanali, il corso avrà inizio il 21 gennaio e si concluderà il 28 maggio. Obiettivo del corso è soddisfare la richiesta di figure professionali versatili, capaci, da un lato, di predisporre un servizio di pianificazione globale sulle problematiche finanziarie, assicurative, previdenziali e fiscali e, dall’altro, di valutare e soddisfare i diversi bisogni della clientela. Nel programma, saranno approfonditi temi quali: la definizione del profilo di rischio del cliente; l’asset allocation strategica e tattica; le politiche innovative di gestione del portafoglio e l’utilizzo dei derivati; la valutazione dei prodotti di risparmio gestito (analisi degli stili di gestione, misurazione delle performance e rendicontazione periodica alla clientela); la gestione della relazione con il cliente; gli aspetti organizzativi dell’offerta dei servizi di gestione del risparmio privato. La didattica, fortemente interattiva, prevede, accanto alle lezioni, discussioni guidate, esercitazioni e simulazioni con supporti di software. Destinatari del corso sono tutti coloro che svolgono attività di consulenza e assistenza alle scelte di investimento del risparmio da parte della clientela privata. €Fpaô (€uropean Financial Planning Association) ha riconosciuto al Coger la conformità agli standard €Faô in base alla quale i partecipanti al corso saranno ammessi all’esame per l’ottenimento della qualifica di €uropean Financial Adviserô. Infolink: http://www.Sdabocconi.it/coger  
   
   
AL FORUM FORMAZIONE 2004 ADFOR E UNIVERSITÀ CATTOLICA MOLTIPLICANO PER TRE LA LORO ALLEANZA  
 
Milano, 15 novembre 2004 - La formazione per la governance dell’Ict e la gestione dei progetti, la produzione di sistemi informatici e la relativa erogazione di servizi sono il risultato di una complessa macchina organizzativa che coinvolge tecnologie, applicazioni, know-how e disponibilità di persone. Sia che si tratti di una società che operi sul mercato, sia che si tratti di una funzione interna, i fattori chiave di successo attengono non tanto e non solo alla conoscenza e alla padronanza delle tecnologie, quanto e soprattutto alla capacità di trasformare le tecnologie in servizi per il cliente, interno o esterno che sia. Sono questi i temi a cui è dedicata la nuova proposta di Alta Formazione presentata pubblicamente da Università Cattolica del Sacro Cuore, Adfor e Compagnia delle Opere nel corso dell’Ottava Edizione della manifestazione Forum Formazione, dedicata a strategie, strumenti e modelli della Formazione per le Imprese e la Pubblica Amministrazione. La proposta formativa verte sia sull'insieme di processi di governo, di gestione, di produzione, di erogazione e di relazione che costituiscono l'essenza della governance dell'Ict, sia sul tema cruciale del Project Management, ed articolata in tre corsi di Alta Formazione: Corso di Alta Formazione in Ict Management - Iii Edizione: Formazione manageriale indirizzata a Ict professional considerati high potential dalle rispettive aziende; Corso di Alta Formazione in Project Management: Formazione specifica sul project management e sulle relative best practices di mercato; Corso di Alta Formazione per il Management delle società di servizi Ict: Formazione manageriale particolarmente indirizzata a imprenditori e manager di società che operano sul mercato Ict. Infolink: www.Adfor.it  
   
   
CICLO DI INCONTRI: ORIZZONTI DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE  
 
Milano, 15 novembre 2004 – Il prossimo 18 novembre, alle ore 14.30, in occasione dell'anniversario della firma della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si terrà a Milano un convegno dal titolo: "Dalla guerra alla strada. Coopi per i bambini del mondo" L'iniziativa, organizzata dall'Ispi in collaborazione con il Coopi e il Ministero degli Affari Esteri, si svolge nell'ambito delle Giornate per la cooperazione italiana promosse dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. Interverranno: Paolo Magri, Segretario Generale dell'Ispi; Michele Romano, Direttore di Coopi Cooperazione Internazionale; Maria Rita Fioravanzo, psicoterapeuta e responsabile del recupero dei bambini ex soldato in Sierra Leone; Olimpio Gasparotto, operatore di Coopi Cooperazione Internazionale impegnato nella lotta alla malnutrizione in Congo; Maria Pia Rizzo, esperta d'infanzia; Miloud Oukili, ideatore del progetto Parada per il recupero dei ragazzi di strada attraverso le arti circensi; Marco Chiesara, responsabile delle attività in Italia di Coopi Cooperazione Internazionale e della nuova campagna di sostegno a distanza di progetti in favore dei bambini. Infolink: www.Ispionline.it  
   
   
LA DIVERSITA’ E L’ALTROVE: L’ANTROPOLOGIA STORICA STORIE DI ECONOMISTI E DI STORICI  
 
Milano 15 novembre 2004 – Questa sera alle 18.30, alla Libreria Egea, prosegue il ciclo di incontri Storie di economisti e di storici, organizzati dall’Istituto di Storia Economica dell’Università Bocconi in collaborazione con Egea e coordinati dal Professor Achille Marzio Romani dell’Università Bocconi. All’appuntamento di oggi dal titolo “La diversità e l’altrove: l’antropologia storica” Giuseppe Papagno, autore del libro Altrove. Viaggi nel diverso, viaggi nella storia, ne discute con Cesare Cattini, Università degli Studi di Milano e Harvard University e Carlo Prandi, Università di Parma. Lunedì 15 novembre alle ore 18.30 Libreria Egea, via Bocconi 8 Milano  
   
   
L’UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE CONFERISCE LA LAUREA HONORIS CAUSA A RICCARDO MUTI  
 
Milano 15 novembre 2004 – E’ stato inaugurato il 12 novembre sera alle 20.30 l’anno accademico 2004/2005 dell’Università Vita-salute San Raffaele con una cerimonia alla sala Verdi del Conservatorio di Musica di Milano. Momento centrale della serata il conferimento da parte del rettore don Luigi Maria Verzé della laurea honoris causa in Filosofia al maestro Riccardo Muti, noto musicista e direttore dell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala. Tra i presenti il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Sindaco di Milano Gabriele Albertini e altre autorità. In questa occasione, inoltre, don Verzé ha ricevuto il premio Lifetime Achievement, un’importante riconoscimento destinato a chi ha dedicato la propria vita alla medicina, dall’Harvard Medical School, una delle più prestigiose università al mondo. Il premio è stato consegnato da Amanda Pullen, direttore esecutivo della Fondazione Giovanni Armenise-harvard, giunta da Boston in rappresentanza di Joseph B. Martin, preside della facoltà di Medicina dell’Università di Harvard. Hanno introdotto la serata con un saluto agli ospiti e la presentazione della cerimonia don Verzé e il presidente del Conservatorio Francesco Micheli. A seguire gli interventi del rettore, la Laudatio di Giovanni Reale, docente di storia della filosofia antica e medievale presso l’Ateneo, e la Lectio Magistralis del maestro Muti. Don Luigi Verzé ha aperto la sua prolusione con una provocatoria domanda: «Perché un’Università privata e periferica come la Vita-salute San Raffaele si perita di celebrare l’inaugurazione del nuovo anno accademico nel cuore di Milano e nel Conservatorio? Solo un atto di alterigia? L’università San Raffaele, come tutta la Cittadella San Raffaele appartiene a Milano. Non è proprietà “particular”, come si dice in portoghese, ma di tutti. E’ un patrimonio milanese per l’Italia e per il mondo». Il rettore ha poi ribadito: «Tutto il complesso San Raffaele è di Milano, è Vostro. Ho sentito il bisogno dirompente di ripeterlo, almeno per una volta, dalla periferia nel centro di Milano» Nella sua Laudatio Giovanni Reale ha spiegato quanto l’arte del maestro Muti sia vicina al mondo filosofico di Platone: «L’arte di Muti rivela, nelle sue più belle realizzazioni, oltre che straordinarie conoscenze tecniche, quell’invasamento delle Muse, ossia quel divino furore, solo con il quale - come diceva Platone - ciò che un artista presenta può risultare veramente completo dal punto di vista poetico». A conclusione degli interventi don Luigi Verzé, rettore dell’Università Vita-salute San Raffaele, Massimo Cacciari, preside della Facoltà di Filosofia e Giovanni Reale, docente di storia della filosofia antica e medievale dello stesso ateneo, hanno proclamato il maestro Riccardo Muti dottore in Filosofia conferendogli la laurea honoris causa. Al termine della serata, il maestro Muti ha diretto l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala nel primo movimento della Sinfonia Incompiuta di F. Schubert. Una lezione-concerto condotta con l’intento di spiegare ai giovani il suo modo di concepire la musica, come aveva già spiegato agli stessi studenti di filosofia: «La musica è la più privilegiata fra le arti, poiché è intoccabile, impalpabile, invisibile; in questo senso, si dovrebbe ritenere la musica costituita essenzialmente da spirito, poiché lo spirito ha queste stesse caratteristiche di impalpabilità e invisibilità. Ma che cos’è lo spirito, che cos’è l’anima? Citando Eraclito - ha proseguito Muti - definirei l’anima una essenza senza confini. Ed anche la musica è senza confini, quindi essa può corrispondere ad un’emanazione dello spirito, dell’anima. Tuttavia, la musica possiede una intrinseca necessità: ovvero quella d’essere governata da una stesura e di seguire canoni e forme ben precise. In questo senso risulta necessaria una mente che organizzi in scrittura lo spirito.»  
   
   
UNIVERSITÀ DI MILANO BICOCCA CONFERENZA INTERNAZIONALE: VIOLENZA SENZA LEGGE. TESTIMONIANZE E RIFLESSIONI SU GENOCIDI E CRIMINI DI GUERRA NELL’ETÀ GLOBALE 16 E 17 NOVEMBRE 2004  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Genocidi e crimini di guerra: sono drammatiche realtà del nostro tempo che persistono nonostante i “progressi” delle civiltà, le mobilitazioni della società civile per la pace, l’evoluzione del diritto internazionale umanitario e la centralità del discorso pubblico sui diritti umani. Su questa contraddizione che caratterizza la cosiddetta età della globalizzazione viene centrata la presente manifestazione. Ma una questione così complessa può essere affrontata solo da diversi punti di vista e con diversi apporti disciplinari: testimoni degli eventi, ricercatori, giornalisti, fotografi, documentaristi e artisti si susseguiranno alla presentazione di una mostra sui crimini di guerra, un’esposizione sulla città di Mostar, documentari collegati ad azioni di guerra e a conflitti armati attualmente in corso, audiovisivi tratti da opere liriche e da film dedicati allo stesso tema, letture e musiche volte a riflettere sull’uso della violenza e sulle possibilità della pace. In questo contesto internazionale, multidisciplinare e multimediale, verranno poste le seguenti domande: è sufficiente riflettere sulle cause dell’affermarsi di nuove forme di violenza, accanto al perpetuarsi di tradizionali forme di assoggettamento pubblico/ privato? Oppure, quale può essere il ruolo che la sfera pubblica internazionale, gli esperti in comunicazione e la comunità dei ricercatori in generale possono assumere nel denunciare e nell’affrontare problematiche di portata globale? Come possono la scienza, i luoghi di formazione, la società civile, il mondo dell’informazione e le rappresentazioni artistiche contribuire a formare società democratiche e non violente? Infolink: www.Sociologia.unimib.it/pragsma  
   
   
MASTER IN YACHT DESIGN: “INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO NEL SETTORE NAUTICO”  
 
Milano, 15 novembre 2004 - Venerdì 19 novembre 2004 alle ore 9.00 presso l’Aula Ct43 del Politecnico di Milano, in Via Durando 10, Edificio N, si terrà il seminario di chiusura del Myd – Master in Yacht Design - dal titolo “Innovazione e trasferimento tecnologico nel settore nautico”. L’incontro costituisce un’occasione di dibattito e confronto su alcuni temi strategici per lo sviluppo del settore nautico e propone la testimonianza di una serie di interlocutori privilegiati e operatori quali: Lorenzo Pollicardo, Segretario generale Ucina; Vittorio Garroni Carbonara, Presidente del Corso di Laurea in Disegno Industriale dell’Università di Genova; Berardo Cittadini, Presidente Aspronadi, Arturo Dell’acqua Bellavitis, Direttore del Dipartimento Indaco e Vice-direttore de La Triennale di Milano; Roberto Piatti, Managing Director Stile Bertone Spa; Luca Bassani, Presidente Wally; Fulvio Dodich, Amministratore delegato Ferretti Yachts; Ivana Porfiri, Yacht Designer; Umberto Felci, Yacht Designer; Gianfranco De Gregorio, Direttore Corporate Marketing & Comunication 3M Italia e Luciano Belotti, Presidente Belotti S.p.a. Ad aprire i lavori saranno il Rettore del Politecnico di Milano, Prof. Giulio Ballio, e il Preside della Facoltà del Design, Prof. Alberto Seassaro. Nel corso dell’incontro sarà presentata anche la quarta edizione del Myd che prenderà avvio nel febbraio 2005. Dato il positivo riscontro registrato negli scorsi anni, la quarta edizione del Myd proporrà una struttura e un percorso formativo sostanzialmente analoghi a quello delle precedenti tre edizioni: avrà una durata di oltre 800 ore complessive, suddivise tra lezioni ed esercitazioni svolte in aula, e stage da svolgere presso cantieri o studi professionali. Alla parte teorica saranno affiancate una serie di esercitazioni di natura progettuale o propedeutiche funzionali all’acquisizione dei contenuti delle singole Unità Didattiche. Sempre a febbraio 2005 si concluderà invece la terza edizione del Master con la presentazione degli elaborati sviluppati nell’ambito dei workshop progettuali e delle attività di stage che sono attualmente in fase di svolgimento. Durante il seminario si svolgerà infine la premiazione del concorso di progettazione organizzato in collaborazione con Ferretti Yachts e Wally. La partecipazione al seminario è libera. Infolink: www.Polidesign.net/myd