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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Gennaio 2005 |
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LUBIANA: CONFERENZA ECHALLENGES E-2005 |
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Bruxelles, 20 gennaio 2005 - Dal 19 al 21 ottobre si svolgerà a Lubiana la Xv edizione della eChallenges e-2005, la conferenza annuale eChallenges patrocinata dalla Commissione. Le conferenze eChallenges attirano ogni volta da tutto il mondo oltre 500 delegati dei settori commerciale e pubblico e delle organizzazioni di ricerca, interessati a condividere conoscenze, esperienze e buone prassi. Tra i temi della conferenza di quest'anno: eBusiness, eGovernment, eWork, eEurope dopo il 2005, partecipazione alle Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni) da parte delle Pmi (Piccole e medie imprese), collaborazione internazionale per la società dell'informazione. La manifestazione sarà un'occasione per illustrare i risultati del Sesto programma quadro (6Pq), di eEurope 2005, e di altre iniziative regionali, nazionali e internazionali, e per dare uno sguardo alle priorità tematiche del 7Pq, al costante sviluppo del Ser (Spazio europeo della ricerca) e alle altre tendenze per il futuro. Fino al 28 febbraio è aperto l'invito a far pervenire sintesi di documenti tecnici, documenti previsionali e studi di casi industriali. Http://www.echallenges.org/2005/ |
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L'INNOBAROMETRO 2004 VALUTA IL SUCCESSO DEI PROGRAMMI DI SOSTEGNO PUBBLICO PER L'INNOVAZIONE |
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Bruxelles, 20 gennaio 2005 - Innobarometro 2004 fotografa una situazione contraddittoria per quanto riguarda l'uso dei sostegni pubblici all'innovazione da parte del settore privato. In effetti l'indagine rileva che il 31% circa delle aziende innovative dell'Ue usa nelle proprie attività d'innovazione almeno un tipo di sostegno pubblico, ma solo il 12% ricorre ai programmi pubblici ai quali potrebbe accedere. Innobarometro 2004 cerca di tracciare un quadro d'assieme delle aziende che usano i diversi programmi di sostegno all'innovazione e di valutarne il successo. Il sondaggio si occupa anche di prodotti e normative, per misurare il loro impatto sull'innovazione e la competitività. Tra settembre e ottobre 2004 sono stati intervistati i dirigenti di 4.534 aziende, con un numero di dipendenti compreso tra 20 e 499, che negli ultimi due anni hanno svolto attività innovative. La maggior parte delle aziende ha introdotto, dal 2002 in poi, servizi e prodotti migliorati, ma molte hanno anche adottato nuove procedure di distribuzione, produzione o logistica. Negli ultimi due anni, oltre l'80% (limite superiore della scala) delle aziende lituane (85%), polacche (82%), tedesche (81%), maltesi (81%), austriache (81%) e portoghesi (81%) hanno presentato con successo prodotti e servizi nuovi o migliorati. I nuovi prodotti e servizi sono stati introdotti da aziende di tutte le categorie, mentre i processi innovativi lo sono stati soprattutto dalle aziende più grandi. Un'ulteriore analisi mostra che l'adozione dei nuovi procedimenti fa bene agli affari, visto che la maggior parte delle aziende con un aumento annuo del fatturato superiore al 5% ha in effetti adottato nuove procedure. Il sondaggio tenta anche di stabilire se i programmi di sostegno all'innovazione siano usati prevalentemente dalle aziende altamente innovative o da quelle a basso tasso d'innovazione. Le interviste mostrano che sono le prime a trarne più profitto, dato che usano in media 1,6 programmi ciascuna (per le aziende a basso tasso d'innovazione la media è all'incirca 1). La taglia delle aziende non sembra pesare sull'accesso alla maggior parte dei programmi, anche se quelli con 'maggiori capacità innovative', ad esempio ricerca e collaborazione, sono usati prevalentemente dalle aziende più grandi. Parlare di successo o insuccesso dei programmi pubblici per l'innovazione dipende dagli obiettivi specifici, secondo il documento statistico Carta delle tendenze sui risultati dell'Innobarometro: 'Se l'obiettivo era quello d'incoraggiare le Pmi (Piccole e medie imprese) meno innovative ad aumentare le proprie capacità d'innovazione, il risultato può essere considerato scoraggiante, dato che i programmi vengono usati prevalentemente dalle Pmi più innovative'. Se invece l'obiettivo era quello di aiutare le aziende innovative che non erano state capaci di trasformare le innovazioni in successi commerciali, allora si può affermare che è stato pienamente raggiunto. 'Resta da vedere se questo tipo di sostegno può aumentare le vendite future o aiutare le aziende presenti sui mercati locali e regionali a proiettarsi su mercati più ampi e competitivi', afferma il documento. Le opinioni sugli effetti delle normative nazionali per le procedure e i prodotti variano significativamente da un paese all'altro. Oltre il 45% delle aziende con prodotti innovativi in Germania, Irlanda e Regno Unito denunciano uno svantaggio competitivo dovuto alla normativa sul prodotto, ma meno del 17% sostiene la stessa cosa in Estonia, Slovacchia e Spagna. Tra le aziende contattate, le più piccole si considerano le più danneggiate, e ciò lascia pensare che incontrino maggiori difficoltà a soddisfare i parametri delle normative. Innobarometro 2004 conclude che le aziende classificate come 'innovative con successo' sono quelle che 'hanno capito i vantaggi di collaborare e mettere in comune le conoscenze' e che sono più inclini ad accettare esperti e consulenti per le loro attività innovative. 'I risultati confermano che gl'investimenti per sostenere gli sforzi d'innovazione e una strategia di apertura sono i fattori fondamentali che permettono a un'azienda d'innovare con successo', conclude il sondaggio. Per ulteriori dettagli e per il testo dell'Innobarometro: http://www.Cordis.lu/innovation-smes/src/innobarometer.htm http://www.Cordis.lu/innovation http://www.Trendchart.org |
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IL PROGRAMMA PER LA COMPETITIVITÀ E L'INNOVAZIONE NON È ADATTO ALL'IEE, AFFERMA EUFORES |
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Bruxelles, 20 gennaio 2005 - Eufores (European Forum for Renewable Energy Sources) si è detta preoccupata per i piani della Commissione d'integrare il programma Intelligent Energy for Europe nel suo nuovo programma quadro per la competitività e l'innovazione. 'Se adottato, il programma quadro per la competitività e l'innovazione (Cip, Programme for Competitiveness and Innovation) diventerà uno strumento di sostegno alla competitività e all'innovazione nel mercato unico, che riunirà un certo numero di attuali programmi comunitari dei settori considerati come i più critici per dare un impulso alla crescita della produttività europea', sostiene la Commissione europea, che ha ora aperto una consultazione sulle proposte. Tuttavia, Eufores sostiene che 'integrare il programma Iee [Intelligent Energy for Europe] in un altro programma significherebbe una perdita sensibile di progresso per il settore delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica'. Il programma Iee aiuta lo sviluppo sostenibile nel contesto energetico, contribuendo agli obiettivi generali dell'Ue di sicurezza dell'approvvigionamento energetico, di competitività e di protezione ambientale. Per ulteriori dettagli sulle proposte e la consultazione della Commissione: http://europa.Eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy/cip/consultation.htm Per ulteriori dettagli su Eufores: http://www.Eufores.org |
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DPS: FONDI STRUTTURALI 2000-2006 PER L’ITALIA: EVITATO PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO IL DISIMPEGNO AUTOMATICO |
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Roma, 20 gennaio 2005 - Il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione del Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che è stato confermato anche nel 2004 il risultato positivo conseguito sia nel 2002 sia nel 2003 circa l’assorbimento dei fondi strutturali comunitari. Lo sforzo congiunto delle Amministrazioni regionali e centrali impegnate nell’attuazione dei Programmi comunitari 2000-2006 ha infatti permesso all’Italia, per il terzo anno consecutivo, il pieno utilizzo delle risorse comunitarie in scadenza a fine 2004. Complessivamente, dall’inizio del periodo di programmazione al 31 dicembre 2004, sono stati richiesti rimborsi comunitari per 12,7 miliardi di euro a fronte di un “valore obiettivo” di 11,6 miliardi di euro, necessari per evitare il disimpegno automatico dei fondi. La maggior parte della spesa, 9,2 miliardi di euro, è concentrata nelle aree obiettivo 1 del Mezzogiorno. Rapportando il valore effettivo (9,2 miliardi di euro) al “valore obiettivo” prefissato (8,7 miliardi di euro), si ottiene un “grado di realizzazione” al 31 dicembre 2004 pari al 105,7 per cento. I valori dei singoli Programmi oscillano tra 100,8 e 122,0 per cento (cfr. Fig. 1). Notevole il risultato del Fondo sociale europeo che, complessivamente per l’Italia, raggiunge i 3,8 miliardi di euro. Grazie a questi risultati positivi, l’Italia ha sostanzialmente evitato ogni disimpegno automatico anche per il 2004. Una lievissima perdita (pari a 18,2 milioni di euro su 4.640,1) si è avuta solo per lo Strumento finanziario di orientamento per la pesca (Sfop) e le iniziative comunitarie Interreg Iiib (Cadses) e Leader Plus. |
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UBS ACQUIRES 51% OF SIEMENS' REAL ESTATE FUNDS BUSINESS |
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Zurich/basel/Frankfurt/Munich, 20 January 2005 – Ubs Global Asset Management, a business group of Ubs, will acquire a 51% stake in the real estate funds business of Siemens to expand its business activities in Germany. Accordingly, Ubs Beteiligungs-gmbh & Co. Kg and Siemens have today signed an agreement in which Ubs will acquire a majority stake in the real estate funds business of Siemens Kapitalanlagegesellschaft mbH (Skag), currently a 100% subsidiary of Siemens Ag and part of the Siemens Financial Services Group. The transaction is expected to close by the beginning of the second quarter of 2005, subject to the approval of the relevant supervisory and competition authorities. The real estate funds business of Skag will be renamed Ubs Real Estate Kapitalanlagegesellschaft mbH (Ubs Real Estate Kag) and will form part of Ubs Global Asset Management’s real estate organization. The terms of the transaction will not be disclosed. Commenting on the acquisition John Fraser, Chairman and Ceo of Ubs Global Asset Management, said: “This agreement with Siemens is a great step forward in developing our business in Germany and, in particular, continuing the expansion of our real estate business in Europe.” Reto Ketterer, Head of Real Estate – Europe at Ubs Global Asset Management, added: “This acquisition will strengthen our position as an integrated provider of real estate investment management services for institutional and private clients in Continental Europe and open up a wider range of opportunities to investors in this asset class." Dr. Herbert Lohneiß, Ceo of Siemens Financial Services, commented: "In Ubs Global Asset Management, we found a highly respected and global partner to strengthen our access to new real estate opportunities worldwide. This will be of great benefit to the existing business and it will enable us to serve a broader investor base via Ubs's diversified client franchise in the future. With our remaining 49% share we are clearly committed to the ongoing success of these very attractive operations.” Skag manages three open-end real estate funds with a total fund volume of €2.051 billion (as of December 31, 2004). Skag's real estate team employs 36 staff. It is headed by Dr. Andreas Kneip who will continue the management of the real estate business as Managing Director and Head of Ubs Real Estate Kag, as it will be renamed. Before the transaction with Ubs proceeds, the real estate and securities businesses of Skag will be separated. Siemens will transfer its securities activities to a newly established Kapitalanlagegesellschaft and continue this under the name Skag. The existing Ubs real estate business in Germany under the leadership of Christoph Wittkop will be integrated into the Ubs Real Estate Kag, which will be located in Munich. Ubs's real estate business in Europe will now employ a total of approximately 95 staff. |
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BANCA LOMBARDA PUBBLICA IL PRIMO BILANCIO SOCIALE DEL GRUPPO |
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Brescia, 20 gennaio 2005 – Banca Lombarda pubblica il primo Bilancio Sociale Consolidato del Gruppo, dotandosi così di un nuovo strumento di comunicazione attraverso il quale illustrerà, con cadenza periodica, le attività sociali svolte e le strategie perseguite nei confronti di ciascuna categoria di stakeholder (clienti, azionisti, dipendenti, investitori istituzionali, collettività locali, Pubblica Amministrazione, controparti bancarie e fornitori). Il tema della responsabilità sociale delle imprese ha alimentato, negli ultimi anni, un vivace e proficuo dibattito, fornendo un contributo significativo all’identificazione di modelli e strumenti di crescita economica coerenti con il progresso sociale ed il rispetto ambientale. In quest’ottica il Gruppo Banca Lombarda ha deciso di dare vita ad un documento che descriva i rapporti qualitativi e quantitativi intrattenuti dal Gruppo con i propri stakeholder, con la consapevolezza dell’importanza del ruolo svolto dalle banche nel perseguire modelli di crescita economica equilibrata e sostenibile, assumendosi a tal fine un’esplicita e consapevole responsabilità sociale. Il Bilancio Sociale Consolidato del Gruppo Banca Lombarda, relativo all’esercizio 2003, è stato redatto nel rispetto delle linee guida definite dal Gbs – Gruppo di Studio per la Statuizione dei Principi di Redazione del Bilancio Sociale e Ambientale, e secondo gli standard indicati dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) per la redazione del Bilancio Sociale nel settore del credito. Banca Lombarda ha inoltre ottenuto la certificazione del Bilancio Sociale da parte della società di revisione, con l’obiettivo di rafforzarne la valenza informativa necessaria all’ottenimento dei rating etici richiesti da quegli investitori istituzionali specializzati, sempre più numerosi, che considerano la variabile etica una discriminante pregiudiziale nell’allocazione del risparmio che essi gestiscono. Il documento si compone di tre capitoli: Identità aziendale: dopo una breve illustrazione introduttiva della storia e del percorso che ha portato alla nascita del Gruppo Banca Lombarda alla fine degli anni ’90, nel capitolo vengono illustrati tutti gli interventi e gli organismi interni posti in essere nell’ambito della Corporate Governance, ovvero dell’insieme di regole e procedure che indirizzano il Gruppo verso comportamenti trasparenti e responsabili nei confronti del mercato. Il Gruppo si è dotato anche di una Carta dei valori, che definisce le linee-guida che ispirano la missione di tutte le società che fanno capo a Banca Lombarda. Relazione sociale: il capitolo entra nel merito delle varie iniziative e politiche adottate dal Gruppo nei confronti dei diversi stakeholder. Tra queste, per quanto riguarda le risorse umane, viene messa in evidenza l’importanza data alla fidelizzazione e alla formazione del personale. I circa 7.500 dipendenti in seno al Gruppo nel corso del 2003 hanno usufruito di 18.816 giornate di formazione. Relativamente ai rapporti con la clientela, il modello organizzativo del Gruppo e delle sue reti di vendita è basato sulla “centralità del cliente”. Tale impostazione, oltre a comportare una divisionalizzazione della rete per segmenti di clientela (Retail, Corporate, Private, Istituzionali), ha portato all’individuazione ed implementazione di nuovi canali di relazione con la banca (Internet banking, Contact center, telefonia mobile), che hanno affiancato, con un notevole riscontro presso i clienti, l’operatività delle filiali tradizionali. E’ stata inoltre arricchita la gamma dei servizi e prodotti offerti, in considerazione dei differenti profili finanziari e di alcune specifiche tipologie di clientela (famiglie, imprese, giovani, studenti, lavoratori immigrati). Il Gruppo inoltre è stato attivo promotore, insieme ad altre banche, dell’iniziativa “Patti Chiari”, nata in seno all’Abi e finalizzata a riscrive il sistema dei rapporti tra banche e clienti nel rispetto dei principi della trasparenza, comprensibilità e comparabilità. Tutte le banche del Gruppo (Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca di Valle Camonica, Banco di San Giorgio, Banca Cassa di Risparmio di Tortona) sono state tra le prime banche in Italia a rendere operativi i primi otto progetti realizzati nell’ambito dell’iniziativa. Particolare attenzione è stata rivolta al settore del “No profit”, con la costituzione in seno al Banco di Brescia di una struttura dedicata al Terzo settore, e alle esigenze dei clienti con difficoltà visive (il gruppo Banca Lombarda è stato il primo in Italia ad installare Bancomat dotati di guida vocale). Per rafforzare il legame con le collettività locali, il Gruppo ha sponsorizzato numerose iniziative in ambito culturale e sportivo ed ha altresì effettuato diversi interventi a scopo benefico, a favore di enti ed istituzioni che operano nel sociale. Riguardo alle politiche poste in essere per la tutela dell’Ambiente, il Gruppo Banca Lombarda è particolarmente sensibile al contenimento dei consumi energetici e alla tutela delle risorse naturali, come anche alla cura nella gestione del materiale d’ufficio che possa avere impatti inquinanti. Schemi del valore aggiunto: in quest’ultima parte del Bilancio Sociale viene evidenziato il processo di generazione del Valore aggiunto, ovvero della ricchezza creata dalle varie attività poste in essere dal Gruppo a vantaggio della collettività e descritte all’interno del documento. Il Valore aggiunto ottenuto nell’esercizio 2003 è stato pari a 990,3 milioni di euro. Il Bilancio Sociale del Gruppo Banca Lombarda è disponibile sul sito internet www.Bancalombarda.it dove è possibile compilare e inviare on line un questionario (fruibile anche nella versione cartacea), con cui il lettore è invitato ad esprimere il proprio giudizio sul documento e a fornire suggerimenti per affinarne le edizioni future. |
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FITCH RATINGS CONFERMA I RATING AL GRUPPO CREDEM |
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Reggio Emilia, 20 gennaio 2005 – Credem rende noto che ieri Fitch Ratings ha confermato al gruppo Credem i seguenti rating: long term “A“; short term “F1”; outlook “stable”; individual “B/c”; support “3”. Fitch Affirms Italy's Credem Fitch Ratings-london/milan-19 January 2005: Fitch Ratings, the international rating agency, has today affirmed Italy-based Credito Emiliano's ("Credem") ratings at Long-term 'A', Short-term 'F1', Individual 'B/c' and Support '3'. The Outlook remains Stable. The Long-term, Short-term and Individual ratings reflect Credem's good revenue generation and profitability, healthy asset quality, the recent reduction in its loan book concentration levels, adequate capital base, as well as good management and controls. They also take into account of Credem's heavy costs, stemming from previous acquisitions and branch openings, which absorb much of the income generated, and acceptable market risk. For the period 2004-2006, Credem plans to increase income by concentrating on traditional banking business and by allocating resources to small business, mid-corporate, mortgage and personal lending activities. In doing so the bank aims to achieve a better balance between income and costs. In addition, a new cost governance policy should allow better control of expenses and assist planning. Thanks to the restructuring at its subsidiary Abaxbank, the investment bank's risk appetite has been reviewed and is more in line with Credem's strategy. In addition, costs at Abaxbank have been effectively reduced. For the first three quarters of 2004, slower growth in average customer loans, reflecting the bank's recent strategy of reducing large corporate business in favour of small business and mid-corporate clients, contributed to a limited rise in net interest revenue. Stronger net commission income was derived from sales of savings products as well as from traditional banking. However, smaller dividend income and higher costs caused pre-provision operating profit to fall. Good asset quality generated small loan loss provisions. Credem's asset quality is good and concentration levels in its loan book have clearly improved since the adoption of the new credit policy for large corporate clients aimed at reducing the exposure towards this segment. After a dip in 2003, capital adequacy is back to comfortable levels as lending growth slowed and the bank retained earnings. At end-June 2004 Credem reported a Tier 1 ratio of 7.2%. |
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FINECOGROUP: DELIBERATO IL PROCESSO DI CHIUSURA DI BANQUE BIPOP APPROVATE LE LINEE GUIDA DEL NUOVO PIANO DI STOCK OPTION |
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Milano, 20 gennaio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup (Gruppo Bancario Capitalia), riunitosi ieri a Milano sotto la presidenza del prof. Francesco Carbonetti, ha deliberato la chiusura della controllata francese Banque Bipop. In seguito all’accoglimento dell’istanza di ritiro della licenza bancaria da parte della Banca di Francia (effettivo da fine maggio 2005) e all’accordo con i rappresentanti del personale, che hanno espresso parere favorevole al piano sociale, è stato così definitivamente avviato il processo di chiusura che dovrebbe concludersi entro il primo semestre 2005. In virtù del processo di liquidazione, la controllata francese Banque Bipop, che al 30 settembre 2004 aveva registrato una perdita di circa € 25 milioni, non sarà più consolidata a partire dall’esercizio 2005. Si prevede inoltre che l’onere effettivo dell’operazione a livello consolidato non dovrebbe discostarsi significativamente dall’importo già accantonato da Finecogroup, pari a € 22,5 milioni. La chiusura di Banque Bipop rappresenta un passo importante nel processo di semplificazione societaria e focalizzazione sui business core intrapreso da Finecogroup. Il Cda ha inoltre approvato le linee guida di un nuovo piano di Stock Option a favore dei dipendenti e dei promotori finanziari in sostituzione di quello deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 13 novembre 2003. |
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CENTENARI & ZINELLI: IL CONSIGLIO VOTA A FAVORE DELLA MESSA IN LIQUIDAZIONE DELLA SOCIETÀ |
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Legnano, 20 gennaio 2005 - La holding Centenari & Zinelli impresa finanziaria e industriale S.p.a. Comunica che nel corso del Consiglio di Amministrazione di ieri ha preso le seguenti deliberazioni: di confermare il mandato al proprio Presidente di comparire all’assemblea straordinaria della società partecipata Industria Centenari e Zinelli S.p.a. Fissata per il 21 gennaio 2005 votando a favore della messa in liquidazione della società medesima; di convocare l’assemblea straordinaria della holding per il 7 marzo 2005 alle ore 10 in prima convocazione e per il 14 marzo 2005 alle ore 10 in seconda convocazione, presso l’Associazione Legnanese dell’Industria in Via S. Domenico 1, Legnano con all’ordine del giorno la riduzione del capitale sociale da € 13,1 milioni a circa € 7,5 milioni. Tale operazione, si rende necessaria, ai sensi dell’art. 2446 C.c., per la parziale copertura di perdite di bilancio alla cui formazione concorre anche l’azzeramento del valore della partecipazione nella società Industria Centenari e Zinelli S.p.a.; di richiedere al più presto al Tribunale di Milano l’ammissione alla procedura concorsuale di amministrazione controllata della holding Centenari e Zinelli impresa finanziaria e industriale S.p.a. Per il quale verrà data informativa a tempo debito. |
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MEDIASET LANCIA UN NUOVO PROGRAMMA LEVEL 1 DI ADR NEGLI STATI UNITI |
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Milano, 20 gennaio, 2005 - Mediaset S.p.a. , lancia un nuovo programma di Adr (American Depositary Receipt) Level 1 sul mercato Americano e nomina Jpmorgan Chase Bank, N.a. Banca depositaria per gli Adr. Ad ogni Adr Mediaset (Cusip 584469 40 7) corrispondono 3 azioni ordinarie negoziate sulla Borsa di Milano. |
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I GRANDI VIAGGI: IL BILANCIO 2004 EVIDENZIA UN UTILE DI 4,4 MILIONI (+16%) E SI CHIUDE CON MARGINI E REDDITIVITÀ IN AUMENTO PROPOSTA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO COMPLESSIVO DI 900.000 EURO PARI A 2 CENTESIMI PER AZIONE |
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Milano, 20 gennaio 2005 – Si è riunito ieri – sotto la Presidenza di Luigi Clementi – il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi S.p.a. Che ha approvato il progetto di bilancio chiusosi al 31 Ottobre 2004 e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo del periodo 1 Novembre 2003 - 31 Ottobre 2004. Nonostante la congiuntura sfavorevole che continua a caratterizzare il settore del turismo, l’esercizio in esame ha evidenziato per il Gruppo un significativo miglioramento dell’utile (+16%) che si è attestato a 4,4 milioni di Euro (3,8 milioni di Euro nel 2003) e una crescita di tutti i risultati conseguiti. Crescono i ricavi che si attestano a 93,6 milioni di Euro, in aumento di 5,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente (88,3 milioni di Euro nel 2003). L’incremento dei ricavi (+6%), registrato in un momento ancora critico per il settore, è principalmente attribuibile all’apertura dell’Igv Club “Santaclara” situato a Palau in Sardegna che ha sinora ospitato 4300 clienti e del nuovo Hotel Club aperto all’interno dell’Igv Club “Baia Samuele”. Riguardo all’area Tour Operator si evidenzia un’importante ripresa del fatturato generato dalle destinazioni americane (+74%). Si evidenzia un miglioramento dell’Ebitda (+5,6%) che si è attestato a 11,5 milioni di Euro (10,9 milioni di Euro nel 2003). In crescita (+6,5%) anche l’Ebit pari a 6,5 milioni di Euro (6,1 milioni di Euro nel 2003) e il risultato prima delle imposte (+27%) che si attesta a 6,6 milioni di Euro (5,2 milioni di Euro nel 2003). Il cash flow è stato pari a 9,5 milioni di Euro (+10,5%). Infine, la posizione finanziaria netta passa da -2,3 milioni di Euro a -8,1 milioni di Euro a causa degli investimenti effettuati per la realizzazione delle nuove strutture ricettive inaugurate nel corso dell’esercizio, pari a 28 milioni di Euro. Le disponibilità finanziarie ammontano a 48,2 milioni di Euro con un incremento di 4 milioni di Euro (+8,3%). La holding ha registrato ricavi pari a 98,4 milioni di Euro in crescita rispetto allo scorso esercizio (+9,8%) e un utile pari a 1,3 milioni di Euro. Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all’Assemblea degli Azionisti, che si terrà il prossimo 28 febbraio, la distribuzione di un dividendo di 2 centesimi spettante alle n. 45.000.000 di azioni per un ammontare complessivo di € 900.000. Il suddetto dividendo verrà posto in pagamento in data 7 aprile 2005, con data di stacco il 4 aprile 2005. |
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CATTOLICA ASSICURAZIONI: CALENDARIO EVENTI SOCIETARI 2005 |
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Verona, 20 gennaio 2005 - Cattolica Assicurazioni si avvale dell’opzione formulata nell’articolo 82 secondo comma della delibera Consob n.11971, relativamente alle relazioni trimestrali al 31 dicembre 2004 e al 30 giugno 2005, coincidenti con la chiusura dell’esercizio e con la semestrale, avuto riguardo al calendario di seguito riportato. Pertanto, al fine di adempiere agli obblighi informativi riguardanti il calendario annuale degli eventi societari per l’esercizio 2005, il Consiglio di Amministrazione di Cattolica sarà convocato nelle seguenti date: il 29 marzo 2005 per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2004; l’ 11 maggio per l’approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo 2005; il 10 settembre per l’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005; il 9 novembre per l’approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2005. Il Consiglio di Amministrazione ha anche deliberato la convocazione dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2004 per i giorni 29 e 30 aprile 2005, rispettivamente in prima e seconda convocazione. |
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FISIA ITALIMPIANTI: NUOVO MAXIORDINE DA 390 MILIONI DI DOLLARI PER 4 DISSALATORI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI |
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Sesto San Giovanni, 20 gennaio 2005 - Fisia Italimpianti, leader nell’impiantistica ambientale e nella dissalazione controllata da Impregilo (51%) ed Equinox I.c. S.p.a. (49%), ha firmato un nuovo contratto da 390 milioni di dollari per la costruzione ad Abu Dhabi di un impianto di dissalazione di acqua di mare composto dalle quattro unità più grandi del mondo, ciascuna in grado di produrre 80 milioni di litri di acqua potabile al giorno, per una capacità complessiva giornaliera di circa 320 milioni di litri (ovvero l’equivalente di oltre 5 bottiglie di acqua al giorno per ogni cittadino italiano). Fisia Italimpianti costruirà l’impianto ad Al Taweelah, sulla costa del Golfo Persico, a 50 km da Abu Dhabi, la capitale degli U.a.e (Emirati Arabi Uniti). I lavori sono finanziati con un project financing chiuso dal gruppo giapponese Marubeni Corporation insieme ad altri investitori locali e internazionali. E’ prevista anche la costruzione di una centrale elettrica da 1.000 Mw che sarà realizzata da un altro gruppo industriale e che si affiancherà all’impianto di dissalazione. L’attività di Fisia Italiampianti prosegue a ritmo serrato con la consegna degli impianti a tempi record. Negli ultimi mesi del 2004 sono stati ultimati i lavori degli impianti di dissalazione di Shuweihat in Abu Dhabi e di Ras Laffan in Qatar (del valore complessivo di oltre 800 milioni di euro) Fisia Italimpianti con questa nuova commessa riafferma la sua leadership mondiale nel campo della dissalazione con l’applicazione delle sue collaudate tecnologie nel settore dell’impiantistica. Fisia Italimpianti, con la sua controllata Fisia Babcock Environment Gmbh (leader nelle tecnologie della depurazione fumi e dello smaltimento rifiuti), opera nell’impiantistica di protezione ambientale, in particolare nel settore della dissalazione, del trattamento delle acque, dei fumi e dei residui solidi con produzione di energia, e nella gestione di servizi ambientali, quali la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ospedalieri ed industriali. Nel Golfo Persico, Fisia Italimpianti vanta un’esperienza di circa 30 anni con una consolidata reputazione presso i committenti locali: ha già realizzato importanti impianti come Shuweihat, Mirfa, Al Taweelah ed Umm Al Nar in Abu Dhabi, Al Hidd, Sitra Ii e Iii in Bahrain, Jebel Ali G, K1, K2, L1 in Dubai, e Ras Laffan in Qatar. |
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ROSSELLA PO PRESIDENTE GIOVANI IMPRENDITORI DI MODENA |
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Modena, 20 gennaio2005 - Dopo due mandati svolti da Raffaella Raimondi, al vertice del Gruppo Giovani dell’Unione Industriali Modena è avvenuto il cambio della guardia. Rossella Po è il nuovo presidente, eletto dall’assemblea dei Giovani imprenditori. Trentasei anni e una laurea in Economia aziendale, dal 1994 si occupa del gruppo di famiglia, la Angelo Po Grandi Cucine di Carpi. Dopo aver seguito la fiscalità, la certificazione del bilancio, il controllo di gestione, oggi Rossella Po è responsabile della gestione delle risorse umane. Fa parte del consiglio di amministrazione e segue la gestione in tutte le imprese del gruppo insieme ai fratelli Amerigo e Alessandro. Il Gruppo Angelo Po Grandi Cucine produce apparecchiature per la ristorazione professionale e fattura circa 80 milioni di euro, di cui il 45 per cento all’estero. La capogruppo Angelo Po, con sede a Carpi, produce apparecchiature di cottura e ha 245 dipendenti. I prodotti relativi alla refrigerazione sono invece realizzati dalla Sagi di Ascoli Piceno, una realtà da115 dipendenti; mentre la società Enofrigo, con 55 addetti e sede a Padova, produce espositori per alimenti e cantinette per i vini. L’esperienza di Rossella Po all’interno del Gruppo giovani imprenditori è maturata nel corso dei due mandati di Raffaella Raimondi, durante i quali ha svolto il compito di vicepresidente. Rossella Po rimarrà in carica fino a dicembre 2006. All’interno delle numerose attività che ritiene importante sviluppare, ha individuato due filoni prioritari: la formazione, per coadiuvare i giovani imprenditori a diventare classe dirigente del futuro; la diffusione della cultura d’impresa, attraverso progetti di comunicazione tra scuola superiore, università e aziende. Non mancherà poi un'attenzione di riguardo all'attualità, per approfondire temi di rilievo per gli imprenditori: dall'economia globalizzata alla responsabilità sociale dell’azienda. In concomitanza con la nomina di Rossella Po è stato eletto anche il nuovo consiglio direttivo del Gruppo giovani. Alla carica di vicepresidenti sono stati chiamati Daria Ghizzoni, della Omga di Soliera, e Davide Malagoli, della L.a.m. Di Spilamberto. Sono stati nominati consiglieri Alessandro Baschieri, della Baschieri di Sassuolo, Ilario Benetti, della Apex di Modena, Lorenzo Bottan, della Zenit di San Cesario, Federica Cavicchioli, della Cantine Cavicchioli di San Prospero, Giuseppe Rovatti, della D & F di Camposanto sul Panaro e Marco Stella, della Tubi Style di Ubersetto di Fiorano. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE DELLE CONFERME IN RELAZIONE ALLA RICAPITALIZZAZIONE DI ALITALIA |
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Bruxelles, 20 Gennaio 2005. La Commissione ha deciso ieri di avviare un’analisi approfondita delle condizioni di ricapitalizzazione di Alitalia. Detta analisi, che nelle intenzioni della Commissione dovrebbe concludersi in tempi brevi, verte sulla prevista operazione di ricapitalizzazione, per un importo pari a 1,2 miliardi di Eur, dell’impresa Az Fly che assumerà la gestione delle attività di trasporto aereo, con particolare attenzione alla garanzia della parte che sarà sottoscritta dal settore privato. Dovrà essere esaminata anche l’assunzione del controllo, pari a 220 milioni di Eur, delle attività di prestazione di servizi a terra (Az Servizi) da parte della holding pubblica Fintecna. L’analisi è intesa a verificare la conformità delle due operazioni al principio dell’investitore operante in economia di mercato, oltre alla regolarità delle relazioni commerciali tra le due imprese. In applicazione del principio degli aiuti concessi “one time last time”, Alitalia, che ha già beneficiato di aiuti per la ristrutturazione nel 1996-1997, non avrebbe diritto a ulteriori aiuti. Il vice-presidente Barrot ha dichiarato: “Le autorità italiane hanno presentato un serio piano industriale. È ora necessario verificare taluni elementi al fine di accertare che tale piano non contenga alcun aiuto di Stato. Auspico che la nostra analisi sia condotta con celerità”. Dopo un esame preliminare degli elementi trasmessi dall’Italia, la Commissione ha deciso di avviare il procedimento formale di indagine che verterà in particolare sui seguenti aspetti: - Per quanto attiene all’assunzione del controllo di Az Servizi da parte della holding pubblica Fintecna, la Commissione desidera far verificare, ricorrendo ad un esperto indipendente, la redditività e le caratteristiche dell’operazione, che avverrà tramite emissione di azioni privilegiate. È necessario dimostrare che l’intervento di Fintecna corrisponde al comportamento di un «investitore accorto». La Commissione verificherà parimenti che Az Servizi e Az Fly intrattengano relazioni commerciali conformi alle pratiche di mercato. - Quanto alla ricapitalizzazione di 1,2 miliardi di Eur di Az Fly, il conferimento dello Stato dovrebbe avvenire contestualmente a quello del settore privato. L’italia dovrà presentare garanzie simili a quelle fornite in occasione della precedente ricapitalizzazione del 2002, e precisamente in materia della partecipazione del settore privato all’operazione; in quella occasione detta garanzia aveva assunto la forma di lettere con le quali alcuni istituti di credito si impegnavano a garantire il buon esito dell’operazione. Inoltre, dovranno essere precisati taluni aspetti della ricapitalizzazione che potrebbero incidere sulla partecipazione statale, quali la riduzione del capitale che precederà l’operazione stessa. - La Commissione ricorda che le autorità italiane si sono impegnate, in occasione dell’approvazione dell’aiuto per il salvataggio di 400 milioni di Eur del luglio 2004, a rendere minoritaria la partecipazione dello Stato nel capitale di Alitalia entro dodici mesi. La Commissione prende positivamente atto delle assicurazioni espresse dall’Italia a questo proposito e rimarrà particolarmente vigilante affinché tale impegno sia rispettato. - La Commissione ha anche ricevuto delle denunce da parte di compagnie concorrenti vertenti sul piano di ricapitalizzazione e sul comportamento commerciale di Alitalia. Essa desidera dare ai terzi interessati la possibilità di esprimere tutte le osservazioni utili in relazione al piano di ristrutturazione e alla ricapitalizzazione di Alitalia. Si veda anche Ip/04/965 (la Commissione autorizza un aiuto al salvataggio a favore della compagnia Alitalia) e lo speciale sul sito della Rappresentanza |
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28 MARZO 2005: FINNAIR INAUGURA LA NUOVA ROTTA NONSTOP VENEZIA/HELSINKI 2 FREQUENZE SETTIMANALI E OTTIME COINCIDENZE VERSO TUTTE LE DESTINAZIONI SERVITE DALLA COMPAGNIA |
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Milano, 20 gennaio 2005 - Finnair è ormai pronta per l’apertura dei nuovi collegamenti non stop Venezia/helsinki, che avranno frequenza bisettimanale ogni lunedì e venerdì fino alla fine di ottobre 2005. Con il volo inaugurale del prossimo 28 Marzo la compagnia di bandiera finlandese prosegue la propria espansione nel mercato italiano e soprattutto in un’area, quella del Triveneto, sempre in continua crescita ed espansione economica. Una rotta che risponde alle numerose esigenze sia da parte dei turisti finlandesi che potranno usufruire di questi voli per visitare la suggestiva Venezia e la ricca cultura delle cittadine limitrofe. Ma soprattutto l’apertura dei collegamenti non stop da Venezia significa maggiori possibilità ai viaggiatori italiani leisure e business di quest’area del Nord Italia. Finnair si avvalerà per questa tratta di un Boeing Md-80 da 140 posti totali, che opererà con le seguenti frequenze - Voli del lunedì: Ay774 Venezia Helsinki 19.00 22.45; Ay773 Helsinki Venezia 16.30 18.15. Voli del venerdì: Ay772 Venezia Helsinki 12.00 15.45; Ay771 Helsinki Venezia 09.30 11.15. Tariffe a partire da 322,00 Euro + tasse aeroportuali (Soggette a restrizione ed a limitazione di posti.) Inoltre, ottime coincidenze verso le altre numerose destinazioni servite dalla compagnia sono possibili in concomitanza con la rotta Venezia/helsinki: - Finlandia: Kuusamo, Kuopio, Ivalo, Oulu, Rovaniemi, Tampere, Turku, ecc - Baltico: Mosca, Riga, Tallinn, Vilnius. Un esempio: Partenza di venerdì: Ay772 Venezia Helsinki 1200 1545; Ay3115 Helsinki Tallinn 1630 1700. Ritorno di lunedì: Ay3114 Tallinn Helsinki 1450 1525; Ay 773 Helsinki Venezia 1630 1815. Estremo Oriente: Bangkok, Hong Kong, Osaka, Pechino e Shanghai. Un esempio, Partenza di venerdì: Ay772 Venezia Helsinki 1200 1545; Ay051 Helsinki Pechino 1800 0645+1. Ritorno di lunedì: Ay052 Pechino Helsinki 1055 1420; Ay773 Helsinki Venezia 1630 1815. Www.finnair.com/italia |
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TRENITALIA PRESENTA L’ASSISTENTE DELLA LINEA, IL “CAPPELLO GIALLO” AL SERVIZIO DEI CLIENTI DEI TRENI REGIONALI OPERATIVO SU OTTO PRINCIPALI DIRETTRICI LOMBARDE, OFFRIRÀ UN’ASSISTENZA COSTANTE A PENDOLARI E VIAGGIATORI, SIA A BORDO DEI TRENI SIA NELLE STAZIONI |
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Milano, 20 gennaio 2005 - Dal 20 gennaio 2005 su alcune linee regionali della Lombardia opererà la nuova figura dell’Assistente della Linea, istituita da Trenitalia per rafforzare il presidio dei treni e l’assistenza ai clienti, in particolare per prevenire l’insorgere dei problemi. Le linee interessate saranno sei: la Milano-varese-p.- Ceresio; la Milano-codogno-cremona-mantova; la Milano-mortara-alessandria; la Milano-voghera; la Milano-brescia-verona: la Milano-arona (Domodossola). In fase iniziale il nuovo servizio partirà anche in Liguria, Marche, Umbria, Calabria e Sicilia, a cui seguiranno Emilia Romagna e Veneto, per un totale complessivo di 23 direttrici a elevata frequentazione o caratterizzate da prestazioni critiche. Successivamente, è prevista la progressiva estensione dell’attività a tutte le altre regioni. Il progetto Assistenti della Linea, partito in via sperimentale dallo scorso mese di dicembre, nasce sia dall’esigenza di compiere ogni sforzo possibile per risolvere anticipatamente i disagi del sistema ferroviario, sia dalla volontà di prestare continua attenzione alle esigenze dei viaggiatori. Gli Assistenti della Linea sono stati scelti tra il personale con provata esperienza, orientato a individuare nuove soluzioni per prevenire, dove possibile, le criticità della circolazione. Rispondendo direttamente ai direttori regionali, potranno operare in coppia o singolarmente su ciascuna delle direttrici individuate, viaggiando sul maggior numero possibile di treni, con frequenze maggiori per i servizi delle fasce orarie dedicate ai pendolari. Facilmente riconoscibili dalla divisa e da un inedito cappello giallo - giallo per segnalare l’attenzione al viaggio e alle esigenze dei viaggiatori - avranno il compito di ascoltare i clienti, raccogliere osservazioni reclami, fornire informazioni e di attivarsi per rendere più comodo ed efficiente il servizio, mantenendo i contatti con il personale di scorta al treno, le stazioni, le sale operative e gli impianti di manutenzione. Gli Assistenti della Linea saranno in contatto con i centri di coordinamento regionale del traffico e disporranno di un palmare che permetterà loro di ricevere informazioni in tempo reale sull’andamento della circolazione. Sempre attraverso il palmare potranno essere raccolti e trasmessi suggerimenti, segnalazioni e reclami. Prevista anche la possibilità di rispondere a telefonate dei clienti, che potranno chiamare ai numeri indicati dal lunedì al venerdì, preferibilmente tra le 11 e le 13: gli Assistenti della Linea risponderanno subito, o al più presto possibile. Un ulteriore contatto è stato previsto attraverso l’istituzione di una casella di posta elettronica dedicata a ciascuna linea. Prendendo accordi diretti con gli interessati, si potranno anche organizzare specifici appuntamenti in giornate da concordare di volta in volta. La presenza degli Assistenti della Linea è prevista anche in occasione degli incontri periodicamente organizzati sul territorio con le associazioni dei consumatori e i comitati dei pendolari. Sul piano delle azioni per ridurre i disagi quotidiani, gli Assistenti della Linea potranno controllare l’efficienza degli impianti a bordo treno (porte, climatizzazione, illuminazione, toilette ecc.), intervenire con eventuali interventi di ripristino o di regolazione e attivare le strutture competenti per i necessari interventi (manutenzione e pulizia, ad esempio). Nelle stazioni verificheranno il corretto funzionamento delle apparecchiature al servizio dei clienti (obliteratrici, biglietterie self.-service, monitor). La squadra dedicata a ciascuna delle direttrici interessate sarà completata da un funzionario munito di una fascia gialla al braccio impegnato in modo particolare nel rapporto con i clienti, esclusivamente a bordo di treni delle fasce orarie pendolari. L’auspicio di Trenitalia è che fra gli Assistenti della Linea e i viaggiatori si instauri un efficace rapporto di collaborazione, indispensabile per offrire un servizio migliore. Per diffondere e sostenere l’attività dei “cappelli gialli”, sottolineandone il ruolo, la disponibilità e la riconoscibilità, Trenitalia lancerà una campagna di informazione che prevede l’affissione nelle stazioni interessate di manifesti e la distribuzione di depliant con le foto degli Assistenti della Linea di ciascuna regione, i loro nomi, i numeri dei cellulari e le relative caselle di posta elettronica. Sul materiale informativo saranno indicati anche gli altri riferimenti telefonici previsti per la copertura del servizio. Gli Assistenti della Linea in Lombardia A seguire la scheda delle direttrici della Regione Lombardia lungo le quali saranno operativi gli Assistenti della Linea, con il numero giornaliero dei treni e la media giornaliera dei viaggiatori per tratta. (a cura della Direzione Relazioni con i Media Nucleo Operativo Territoriale Lombardia) Direttrici | Media giornaliera treni | Media giornaliera viaggiatori | Milano-varese-p. Ceresio | 128 | 40.776 | Milano-codogno-cremona-mantova | 44 | 10.513 | Milano-mortara-alessandria | 42 | 14.643 | Milano-pavia-voghera-tortona | 34 | 13.101 | Milano-brescia-verona | 49 | 22.549 | Milano-arona-domodossola | 40 | 15.862 | |
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A MILANO CRESCE IL BUSINESS DEL TRASPORTO CON PIÙ DI OTTOMILA ATTIVITÀ NEL SETTORE, IL CAPOLUOGO LOMBARDO SUPERA IL 4% DELLA QUOTA TOTALE NAZIONALE |
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Milano, 20 gennaio 2005 - Si rivela in costante espansione il settore dei trasporti a Milano. Con una crescita annua del +5,3%, da 7.727 imprese attive nel terzo trimestre 2003 a 8.133 nello stesso periodo 2004, il capoluogo lombardo conferma il proprio peso anche rispetto al dato nazionale. La fetta di mercato detenuta è infatti del 4,2% sulle oltre 192 mila imprese italiane. Nello stesso periodo del 2003 la quota di mercato era del 4,1%. In provincia il numero sale a 18.418 imprese, quasi il 10% di quelle nazionali, mentre il totale lombardo è di 34.583 (il 18% del totale italiano). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2004. Particolarmente significativa la quota milanese nel settore dei trasporti aerei, dove un’attività italiana su cinque opera a Milano, ma anche in quello di poste e telecomunicazioni, dove la percentuale è del 10%. Per quanto riguarda i livelli di crescita fa segnare quasi +37% il settore delle poste, passando da 494 attività nel 2003 a 676 nel 2004, sulla stessa linea del dato provinciale. Molto più attivo il settore dei trasporti aerei rispetto alla crescita nazionale del 2,7%: in città le imprese aumentano del 5,4%, del 4,7% in provincia e del 4,5% in regione. Positivo anche il dato relativo ai trasporti terrestri: +4,4%, il doppio del dato regionale (+2,2%) e più del quadruplo di quello nazionale dove il settore è pressoché fermo. Venendo ai numeri assoluti, il trasporto terrestre è il più ampio, con 5.313 imprese in città (nel 2003 erano 5.091). 38 sono le imprese attive nel trasporto marittimo (lo stesso numero del 2003), una in meno del settore aereo (erano 37 un anno prima). Sono invece 2.067 le attività ausiliarie e le agenzie viaggi, mentre 676 quelle di poste e telecomunicazioni che nel 2003 erano 494. In provincia. È del 4,9% la crescita registrata in provincia di Milano, che passa da 17.562 imprese attive nel 2003 a 18.418 nel 2004. In Italia fanno meglio solo Brescia ed Isernia. Con una quota di imprese del 9,6%, la provincia è inoltre prima a livello nazionale, davanti a Roma (7%) e Napoli (4,6%). In evidenza per crescita soprattutto poste e telecomunicazioni (+37% da 774 a 1.060, quota nazionale 15,6%), trasporti aerei (+4,7% da 43 a 45, quota 23,3%) e trasporti terrestri (+3,9% da 13.365 a 13.891, quota 9%). Tra i comuni più virtuosi troviamo San Giuliano Milanese con +13% che passa da 169 a 191 imprese attive, Monza (+5,4% da 371 a 391), Corsico (+5,5% da 199 a 210), Rozzano (+4,9% da 266 a 279), Paderno Dugnano (+7,2% da 166 a 178). “Un sistema efficiente di trasporto - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - gioca un ruolo fondamentale nella competitività di un’area urbana e costituisce di per sé un elemento importante dell’economia della città. Il primato milanese per le imprese impegnate in questo settore a livello nazionale rappresenta un elemento importante nel quadro più generale della sostenibilità urbana e dello sviluppo economico”. | Variazioni % 03-04 | N° Imprese Iii Trimestre 2004 | | | | Trasporti Marittimi | Trasporti aerei | Attività ausiliarie dei trasporti - agenzie viaggi | Poste e telecomunicazioni | Totale | Trasporti terrestri | Trasporti Marittimi | Trasporti aerei | Attività ausiliarie dei trasporti - agenzie viaggi | Poste e telecomunicazioni | Totale | Quota % Sul Totale Italia 2004 | Milano | 4,4% | 0,0% | 5,4% | 0,0% | 36,8% | 5,3% | 5.313 | 38 | 39 | 2.067 | 676 | 8.133 | 4,2% | Provincia Mi | 3,9% | 4,7% | 4,7% | 1,2% | 37,0% | 4,9% | 13.891 | 45 | 45 | 3.377 | 1.060 | 18.418 | 9,6% | Lombardia | 2,2% | 3,3% | 4,5% | 2,0% | 66,5% | 4,3% | 27.099 | 94 | 69 | 5.523 | 1.798 | 34.583 | 18,0% | Italia | 0,02% | 2,9% | 2,7% | 2,8% | 54,6% | 1,7% | 155.026 | 1.684 | 193 | 28.560 | 6.785 | 192.248 | 100,0% | Variazioni, numero imprese e quote percentuali nei settori del trasporto – elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro Imprese al Iii trim. 2003 e Iii trim. 2004 |
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UN PRIMO ANNO POSITIVO PER GLI AUTOBUS CON PILE A COMBUSTIBILE DEL PROGETTO CUTE |
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Bruxelles, 20 gennaio 2005 - Per oltre un anno gli autobus con pile a combustibile sviluppate nell'ambito del progetto Cute, finanziato dal Quinto programma quadro (5Pq) dell'Ue, hanno funzionato in dieci città europee e a Perth. Nel primo anno di funzionamento, la flotta di tre automezzi assegnata a Londra ha percorso oltre 37.000 chilometri ed è rimasta in servizio per oltre 3.400 ore, e l'azienda di trasporti londinese ne ha sottolineato l'affidabilità. 'London Buses considera un grande successo il primo dei due anni del progetto di autobus con pile a combustibile. Gli autobus si sono dimostrati estremamente affidabili e sono divenuti molto popolari tra i passeggeri, che hanno apprezzato i notevoli vantaggi ambientali della tecnologia delle pile a combustibile e gli spostamenti silenziosi e scorrevoli dei mezzi', ha detto Mike Weston, direttore delle operazioni di London Buses. Tre trial sono un'indicazione positiva del fatto che le pile a idrogeno possono offrire in futuro un'alternativa al diesel', ha dichiarato Weston. 'L'elevato costo dei veicoli rappresenta per ora un grosso ostacolo, ma se il governo continuerà a sostenerla, questa promettente tecnologia offrirà in futuro una valida alternativa', ha aggiunto. Gli autobus sono diventati molto popolari tra i passeggeri e i conducenti. L'autista di uno dei mezzi, Sultan Dar, ha detto che gli vengono spesso chieste informazioni sui vantaggi degli autobus con pile a combustibile e che i suoi passeggeri considerano con favore la prova. 'Sono fiero di svolgere un ruolo importante nel test, perché questa tecnologia aiuterà positivamente il nostro ambiente. È qualcosa di cui potrò parlare ai miei nipotini!', ha detto Dar. Londra è stata uno dei nove partner iniziali del progetto, ampliatosi poi con l'adesione di Reykjavik e di Perth. Gli altri partner sono: Amburgo, Amsterdam, Barcellona, Londra, Lussemburgo, Madrid, Oporto, Stoccarda e Stoccolma. Il progetto vuole dimostrare che è possibile dar vita a un sistema di trasporti pubblici innovativo, energeticamente efficiente, e non inquinante. I test nelle varie città permetteranno di comprendere meglio la capacità degli autobus con pile a combustibile di lavorare con differenti temperature, topografie e livelli di traffico. Per ulteriori dettagli sul progetto Cute: http://www.Fuel-cell-bus-club.com/index.php?module=pagesetter&func=viewpub&tid=1&pid=12 |
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SCAMBIO DELLE QUOTE DI EMISSIONE: LA COMMISSIONE CONTINUA IL PROCEDIMENTO NEI CONFRONTI DI QUATTRO STATI MEMBRI |
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Bruxelles, 20 gennaio 2005 - La Commissione europea continua l’azione legale nei confronti di quattro Stati membri che non hanno recepito interamente nell’ordinamento nazionale la direttiva sullo scambio delle quote di emissione entro la data prevista (31 dicembre 2003). La Grecia, l’Italia, il Belgio e la Francia sono deferiti alla Corte di giustizia delle Comunità europee. Il sistema comunitario di scambio delle quote di emissione, il più vasto del genere mai messo in pratica, è un’iniziativa importante che dovrebbe consentire all’Ue e ai suoi Stati membri di conseguire i rispettivi obiettivi di emissione previsti dal protocollo di Kyoto del 1997, garantendo l’abbattimento delle emissioni di gas serra nei settori dell’energia e dell’industria al minor costo economico possibile. Il recepimento incompleto della direttiva da parte dei quattro Stati membri non ha impedito il varo del sistema, che è stato attivato il 1º gennaio, come previsto. In un’altra causa la Commissione si appresta a inviare all’Italia un parere motivato per aver presentato un piano nazionale di assegnazione delle quote incompleto. Il piano nazionale di assegnazione deve indicare il numero di quote di emissione di Co2 che uno Stato membro intende attribuire alle rispettive industrie. Procedimento per il mancato recepimento della direttiva sullo scambio delle quote di emissione. La Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia nei confronti di Belgio, Finlandia, Grecia e Italia per non aver recepito completamente nell’ordinamento interno la direttiva entro la data prevista (31 dicembre 2003). La Commissione ha avviato il procedimento per i seguenti motivi: in Belgio la direttiva è stata recepita solo nella regione di Bruxelles e nella regione vallona; la Grecia non ha risposto al parere motivato inviato all’inizio dell’anno; la Finlandia non ha applicato la direttiva nella provincia di Aland; l’Italia ha iniziato recentemente a muoversi nella direzione giusta ma c’è ancora molto da fare. Nell’ambito della direttiva sullo scambio delle quote di emissione1, gli Stati membri devono fissare dei limiti alle emissioni prodotte da impianti ad alta intensità energetica assegnando loro quote di emissione di Co2 nei piani nazionali di assegnazione. Si prevede che siano più di 12 000 gli impianti che rientrano nel campo di applicazione della direttiva. 1 Direttiva 2003/87/Ce. Le imprese che non utilizzano tutte le quote loro assegnate potranno vendere quelle eccedenti alle imprese che invece hanno difficoltà a mantenere le proprie emissioni entro i limiti rappresentati dalle quote loro assegnate. In tal modo si riuscirà ad abbattere le emissioni dove l’operazione risulta più economica. I governi degli Stati membri dell’Ue a 15 dovevano presentare i piani nazionali di assegnazione entro il 31 marzo 2004. La Commissione è in procinto di inviare un parere motivato all’Italia perché il piano trasmesso è incompleto. Finché l’Italia non avrà presentato un piano completo che la Commissione dovrà approvare, alle industrie italiane non verranno rilasciate quote nell’ambito del sistema di scambio delle emissioni. Cfr. Anche il sito http://europa.Eu.int/comm/environment/climat/emission.htm Iter procedurale. L’articolo 226 del trattato conferisce alla Commissione la facoltà di procedere nei confronti di uno Stato membro che non adempie ai propri obblighi. Se constata che la disciplina comunitaria è stata violata e che sussistono i presupposti per iniziare un procedimento di infrazione, la Commissione trasmette allo Stato membro interessato una lettera di “costituzione in mora” (o lettera di diffida), in cui intima alle autorità del paese di presentare le proprie osservazioni entro un termine stabilito, solitamente fissato a due mesi. Sulla scorta della risposta o in assenza di una risposta dallo Stato membro in questione, la Commissione può decidere di trasmettere allo Stato un “parere motivato” in cui illustra in modo chiaro e univoco i motivi per cui ritiene che sussista una violazione del diritto comunitario e lo sollecita a conformarsi entro un determinato termine (di solito due mesi). Se lo Stato membro non si conforma al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. Se nella sua sentenza la Corte di giustizia conferma che lo Stato membro ha violato i propri obblighi, quest’ultimo è tenuto a prendere le misure necessarie per conformarsi quanto prima alla sentenza. L’articolo 228 del trattato conferisce alla Commissione il potere di agire nei confronti di uno Stato membro che non si sia conformato ad una precedente sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee. Anche tale procedimento comporta le due fasi dell’invio di una “lettera di costituzione in mora” e di un “parere motivato”. Sempre a norma dell’articolo 228, la Commissione può chiedere alla Corte di infliggere sanzioni pecuniarie allo Stato membro interessato. |
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AVVIO DI UNA NUOVA INDAGINE RELATIVA ALLE RIDUZIONI DELLE ACCISE SUI CARBURANTI UTILIZZATI PER IL RISCALDAMENTO DELLE SERRE IN ITALIA |
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Bruxelles, 20 gennaio 2005 - La Commissione europea ha deciso ieri di aprire una nuova procedura di esame relativa alle riduzioni delle accise sui carburanti utilizzati per il riscaldamento delle serre in Italia. I produttori di colture sotto serra risultano infatti beneficiare di un’esenzione totale dalle accise su questi carburanti. In questa fase, l’aiuto relativo a tale misura appare difficilmente giustificabile alla luce delle norme applicabili in materia di aiuti di Stato. Nel febbraio 2004 la Commissione aveva avviato una prima indagine (cfr. Ip/04/227 del 18 febbraio 2004), tuttora in corso, perché una regolamentazione italiana concedeva ai produttori di colture sotto serra una esenzione parziale dalle accise sui carburanti agricoli superiore a quella accordata agli altri operatori del settore agricolo. Poco dopo l’avvio di questa prima indagine, la Commissione ha appreso che i produttori di colture sotto serra beneficiavano in realtà da diversi anni di un’esenzione totale dalle accise sui carburanti utilizzati per il riscaldamento delle serre. Una volta ricevuta la notizia ufficiale della decisione odierna, le autorità italiane avranno un mese di tempo per comunicare le proprie osservazioni e fornire tutti i chiarimenti necessari. La decisione sarà inoltre pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. I terzi interessati potranno comunicare le proprie osservazioni entro un mese a decorrere dalla data della pubblicazione. Dette osservazioni saranno trasmesse all’Italia, che avrà così la possibilità di replicare. Non appena sarà in possesso dei chiarimenti richiesti alle autorità italiane, degli eventuali contributi dei terzi interessati e delle eventuali repliche da parte italiana, la Commissione delibererà quanto prima in merito alla compatibilità degli aiuti con il mercato comune. |
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MAP, ENERGIA: PROGETTI PER APPROVVIGIONAMENTO NAZIONALE |
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Roma, 20 gennaio 2005 -Si è svolta, presso il ministero delle Attività Produttive, una riunione per la messa a punto del programma di realizzazione di interconnessioni elettriche in cavo sottomarino tra l’Italia e il Nord Africa (Algeria, Tunisia e Libia). Obiettivo dell’incontro è fornire a tutti gli operatori interessati gli elementi necessari per valutare l’impatto economico e finanziario che può derivare, per il Sistema Italia, dall’attuazione dell’iniziativa in questione. La realizzazione delle nuove interconnessioni consente di contribuire ai fabbisogni energetici del nostro Paese. Per i Paesi del Nord Africa i progetti in questione costituiscono un elemento importante per la realizzazione di un anello elettrico nell’area del Mediterraneo (medring) e rappresentano un contributo per l’integrazione in un mercato unico dell’energia. All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri degli Affari Esteri, dell’Economia e delle Finanze, della Tutela del Territorio, di Confindustria, delle Associazioni del settore energetico e di esponenti dei settori finanziario, assicurativo e industriale. |
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ENEL: IL NUOVO SERVIZIO DI PAGAMENTO È OFFERTO DA OLTRE 20.000 ESERCIZI COMMERCIALI PRESENTI SUL TERRITORIO NAZIONALE: I PUNTOLIS DI LOTTOMATICA ITALIA SERVIZI |
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Roma, 20 gennaio 2005 – Da oggi sarà possibile pagare la bolletta Enel con la Carta Bancomat anche presso 20.000 tabaccherie, bar, ricevitorie e cartolerie che espongono il marchio Puntolis , ovvero tutti quegli esercizi commerciali selezionati e collegati alle reti di Lottomatica Italia Servizi e Totobit (aziende del Gruppo Lottomatica), ma anche nelle tabaccherie nelle quali non si gioca al Lotto collegate alla rete Servizi Base 2001 (società controllata dalla Fit - Federazione Italiana Tabaccai). Queste infrastrutture insieme rappresentano la più capillare rete italiana per i servizi al cittadino, effettuando, su base annua, circa 190 milioni di operazioni per un controvalore di oltre 2,2 miliardi di Euro. Questo nuovo servizio è il frutto di un accordo tra Enel e Lis Finanziaria finalizzato ad offrire alla clientela una nuova modalità di pagamento semplice e veloce. Per pagare la bolletta Enel è sufficiente comunicare all’addetto del Puntolis il numero Cliente Enel e l’importo da pagare, riportati in alto a destra sulla bolletta, e procedere al pagamento utilizzando la propria Carta Bancomat. Il Cliente riceve un promemoria, valido come attestazione dell’avvenuta operazione; la transazione viene comunicata, in tempo reale, in via telematica ad Enel che la registrerà sul proprio sistema e comparirà sul riepilogo del conto corrente bancario come Pagamento bancomat fattura Enel. Il servizio, realizzato in collaborazione con la Fit – Federazione Italiana Tabaccai, è attivo tutti i giorni dalle 6 alle 23, compresi i festivi, ed ha un costo di 1 euro (lo stesso praticato da altri enti esattori per servizi analoghi). Riconoscere gli esercizi commerciali abilitati al servizio è facile: tutti, infatti, espongono la vetrofania “Qui puoi pagare la bolletta Enel!” e “Puntolis - Lottomatica Italia Servizi – la velocità paga.”. |
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DA 23 BOTTIGLIE DI PLASTICA IL NUOVO CESTINO PER FARE LA SPESA ENTRA NEI SUPERMERCATI IL SISTEMA EKO LOGIC SHOP TO SHOP IN PET RICICLATO. COME SALVARE L’AMBIENTE FACENDO ACQUISTI NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE |
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Milano, 20 gennaio 2005 - In Italia arriva Eko Logic Shop to Shop (da ‘to shop’, comprare), il sistema di cestini e carrelli in Pet riciclato che propone alla grande distribuzione moderna una nuova concezione di supermercato, che si trasforma così da regno del vetro, del legno e del ferro in regno della plastica riciclata. Da regno del consumo a luogo di impegno etico. Il Pet è la plastica delle bottiglie di acqua. Perché riciclare questo materiale? Perché disperso nell’ambiente impiega un milione di anni per biodegradarsi, se recuperato, può essere riciclato all’infinito. Tra l’altro, il mercato del Pet per gli imballaggi è in continua crescita. Eppure attualmente è uno dei materiali meno riciclati, a causa dei costi del suo riutilizzo. I componenti di Eko Logic Shop to Shop sono prodotti da La Sphera, società focalizzata sulla ricerca e sviluppo di prodotti di plastica ecocompatibili, che ha individuato il metodo per dare al prodotto in Pet riciclato un valore superiore alle spese da sostenere per il suo recupero. Se si considera che solo nel nostro Paese si consumano oltre 15 miliardi di bottiglie di plastica all’anno (dati Assorimap), per la maggior parte acquistate nei supermercati, e che l’84% di questa montagna di plastica non viene riciclata, è evidente il vantaggio di un sistema che utilizza la più grande rete commerciale del mondo proprio per eliminare dall’ambiente questa ingombrante materia! I centri della grande distribuzione, grazie a Eko Logic Shop to Shop, diventano così degli enormi epuratori ambientali. Compri 23 bottiglie, le ritrovi al ‘super’ del tuo quartiere in forma di cestino per la spesa. Con 250 bottiglie contribuisci a fare il carrello, etc. E questo è solo il primo passo verso un supermercato interamente arredato e organizzato con attrezzature in Pet, dagli scaffali alle casse ai frigoriferi. E poi verrà un mondo costruito e arredato completamente in Pet, con una netta riduzione del consumo di petrolio! Sul pianeta si vendono tra i 20 i 25 milioni di carrelli: basterebbe sostituire solo questi per eliminare completamente il Pet di scarto delle bottiglie italiane. Infatti, con 15 miliardi bottiglie si potrebbero costruire ben 35 milioni di carrelli. Un ruolo fondamentale in tutto il processo è dunque quello del consumatore che da oggi sa dove vanno a finire le bottiglie che affida alla raccolta differenziata (Shop To Shop, dall’acquisto delle bottiglie al carrello per fare la spesa) e come partecipare da protagonista alla salvaguardia del mondo in cui vivranno i suoi figli. Il sistema Eko Logic Shop to Shop si compone di più elementi per diversi usi, tutti realizzati in Pet riciclato e con forme, misure e pesi che consentono di mantenere la corretta postura del corpo umano durante il trasporto. Infatti, sono stati ideati secondo i principi di ecodesign e le leggi dell’ergonomia e della prossemica, scienze che studiano il comportamento del corpo umano nello spazio. Il Sistema insomma è pensato su misura di tutte le esigenze del consumatore, pratiche ed etiche, single o con famiglia, giovane o con i capelli bianchi. Eko 23, fatto con 23 bottiglie di Pet, è un cestino trasparente largo cm 53,8, profondo cm 38,3 e alto cm 27,5, con una capacità di 33 litri. Il fondo antipolvere offre una maggiore tutela della salute. Adatto a una spesa veloce. C’e’ Stello è lo stesso cestino, trasparente ed elegante, ma è colorato ed è in vendita al consumatore come alternativa al classico sacchetto di plastica per la spesa (shopping bag), che poi d’estate ritroviamo in mare e sulle spiagge. Perfetto anche per tanti altri usi, come portabiancheria, per i giochi dei bambini, in auto, in viaggio etc. Adatto a chi è particolarmente impegnato nel rispetto dell’ambiente. Logic 75, fatto con 75 bottiglie di Pet, è il porta cestini su 3 ruote. Ne può portare fino a 2. Adatto per chi ha problemi di schiena, come gli anziani. Infatti consente di mantenere una posizione sempre eretta. Perfetto però anche per chi entra nel ‘Super’ per un litro di latte e di solito esce con una ‘maxi spesa’. Logic 250, fatto con 250 bottiglie di Pet, è il carrello per grossi rifornimenti. Può portare anche due cestini. Per la famiglia. |
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CATANIA 2 - SPAZIO EUROMEDITERRANEO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA |
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Catania, 20 gennaio 2005 - Un'università a distanza che metterà in rete docenti e studenti di trenta atenei dell'area mediterranea e un network di centri di alta formazione e ricerca: a un anno di distanza dalla conferenza interministeriale conclusiva del Semestre italiano di presidenza Ue tenutasi a Catania giungono i primi concreti risultati. Alla Conferenza tecnica "Catania 2. Spazio euro-mediterraneo di alta formazione e ricerca", alla quale hanno partecipato 140 tra rettori, responsabili delle politiche universitarie ed esperti in rappresentanza di 50 università di 20 Paesi, conclusasi oggi, è stato il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, a tracciare un primo bilancio e ad annunciare i progetti che saranno immediatamente avviati. "L'italia, con Catania 2, si conferma leader della cooperazione interuniversitaria nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo", ha detto il Ministro. "Il Processo di Catania, attraverso il metodo della cooperazione interuniversitaria e intergovernativa, è diventato in poco più di un anno strumento di potenziale forte innovazione delle nostre politiche per l'istruzione, la formazione e la ricerca. Oltre 50 università dell'area mediterranea - 32 italiane e 26 straniere - sono da oggi collegate in un nuovo grande partenariato che metterà in rete pratiche didattiche ed esperienze di ricerca". Le intese formalmente raggiunte e quelle avviate a Catania tra le università italiane di Lecce, Milano, Pavia, Roma, Siena, e quelle di Casablanca, Creta, Cairo, Ankara, Damasco, Tunisi, dei Territori Palestinesi nei settori delle nanotecnologie, dell'e-business management, dell'agroalimentare, dello studio dei rischi sismici, dell'archeologia e dei beni culturali, della cooperazione allo sviluppo, testimoniano il fondamentale ruolo di cerniera che le università svolgono con il mondo della ricerca. "L'integrazione tra università e ricerca", ha spiegato Letizia Moratti nel suo intervento, "ricompone anche all'interno del Processo di Catania la necessaria e imprescindibile unitarietà della filiera della conoscenza alla quale le nostre politiche sono costantemente ispirate. E ci permetterà di destinare alla cooperazione interuniversitaria nella nostra area importanti finanziamenti. Per didattica e ricerca abbiamo già previsto di destinare entro breve 10 milioni di euro per il finanziamento di progetti specifici come quelli che sono stati qui oggetto di intesa". Un altro grande progetto che ha preso forma oggi a Catania è quello di lanciare un sistema di Università Euro-mediterranea a distanza per capitalizzare ed estendere i risultati già ottenuti ed il consenso politico/istituzionale generato dal Progetto "Med Net'u". L'università euro-mediterranea a distanza è costituita da una piattaforma di rete basata anche sulle tecnologie satellitari bidirezionali che permetteranno la diffusione di contenuti sia per televisione che attraverso Internet, una piattaforma didattica multilingue e un canale televisivo satellitare dedicato interamente a lezioni accademiche (arabo, francese, inglese, italiano e spagnolo). È il primo canale satellitare per la formazione in lingua araba. Saranno attivati corsi a distanza in economia del turismo, management, diritto comparato internazionale, archeologia, lingua e cultura araba ed italiana, management dei servizi sanitari, gestione del territorio e un master in innovazione tecnologica. "Questi importanti risultati", ha sottolineato il Ministro, "sono la conferma della giustezza del metodo aperto che abbiamo deciso di adottare un anno fa. Allora riuscimmo, grazie ad una prima convenzione tra la Scuola in Scienza e Tecnologia dei Media di Tunisi e l'Università di Pavia, a creare il primo avamposto capace di attivare un'effettiva mobilità di studenti tra le due rive del Mediterraneo. Oggi a Catania non soltanto parte l'allargamento a tutta l'area magrebina di quella sperimentazione ma anche nascono sei nuovi nodi della Rete dell'Alta Formazione che coinvolgono molte università e ben sei paesi". A Catania 2 è stato presentato anche il progetto per un'Accademia Virtuale Mediterranea delle Civiltà - e quindi di un Phd di Dialogo Interculturale - che si propone di costruire, in partenariato, veri e propri ponti tra le diverse rive del Mediterraneo e creare così una "rete mediterranea del sapere" mediante una struttura integrata di didattica e ricerca a livello avanzato. Concludendo il suo intervento il Ministro Moratti ha insistito sulla valenza culturale del Processo di Catania: "Lo sforzo scientifico e tecnologico deve essere all'altezza della sfida che ci pongono le tensioni culturali, religiose, sociali. C'è una stretta relazione tra gli elementi virtuosi, non sempre efficacemente governati, del nuovo ciclo di globalizzazione e l'intensità delle resistenze legate al confronto tra identità politiche e culturali. Settecento milioni di abitanti dell'area mediterranea", ha proseguito il Ministro, "che nel 2010 diventerà una grande zona di libero scambio, attendono che il loro futuro di coesistenza non sia legato unicamente alle dinamiche dei mercati in fase di progressiva integrazione. A tutti loro dobbiamo offrire una prospettiva legata allo sviluppo, al benessere e alla qualità della vita così come al rispetto delle diversità culturali, alla solidarietà verso i più deboli. Il mio sogno", ha concluso Letizia Moratti, "è che si arrivi un giorno a dare ad ogni uomo e donna nell'area euro-mediterranea un passaporto dell'istruzione e della formazione". |
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AREA: UN CORSO SULLA BIOEDILIZIA PER LAUREATI IL 24 GENNAIO SCADONO LE ISCRIZIONI
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Trieste, 20 gennaio 2005 - Lunedì 24 gennaio scade il termine per iscriversi al corso Principi e Tecniche dell’Edilizia Sostenibile che si terrà presso il campus di Padriciano di Area Science Park a partire dal 28 gennaio. Il corso, della durata di 80 ore, è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Fondo Sociale Europeo. La partecipazione è gratuita. Il corso è rivolto a laureati in materie tecnico scientifiche e illustrerà i principi della bioedilizia, analizzando le tecniche, i materiali, gli impianti e i criteri per una corretta progettazione biocompatibile. Per informazioni ed iscrizioni tel. 040 375 5268. |
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REGGIA DI CASERTA: PIÙ CHE POSITIVO IL BILANCIO 2004 PER I SERVIZI DIDATTICI E CULTURALI OFFERTI ALLE SCUOLE E AI TURISTI DA PARTE DI ARETHUSA |
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Caserta, 20 Gennaio 2005 - Bilancio più che positivo per la società Arethusa, concessionaria dei servizi aggiuntivi alla Reggia di Caserta, per l’anno 2004. L’azienda, presente nel complesso monumentale casertano da più di 5 anni, rende noti i dati relativi ai servizi didattici e culturali offerti alle scuole e ai turisti per l’anno appena trascorso confrontandolo con il 2003. Aumenti significativi che stanno a dimostrare la grande potenzialità che la Reggia, innanzitutto, ma anche l’intero territorio di Terra di Lavoro, sono in grado di offrire sia dal punto di vista turistico che culturale in generale. Il dato più significativo riguarda l’assistenza didattica agli adulti che vede aumentare del 220% circa il numero dei turisti che usufruiscono di questo servizio (19.440 persone nell’intero anno 2004 contro i 6.060 del 2003). Benissimo anche l’assistenza didattica alle scuole che aumenta del 46% rispetto all’anno precedente (94.896 studenti nel 2004 contro i 61.914 del 2003). Le novità più importanti però riguardano i Laboratori didattici per le scuole (4.713 studenti nell’intero anno 2004 contro i 598 del 2003), le visite estemporanee, e cioè i gruppi che si formano al momento dell’acquisto del biglietto e che vengono accompagnati da uno storico dell’arte (4.410 persone hanno usufruito di questo servizio nel 2004 a differenza delle 1.648 del 2003), e le visite esterne alla Reggia (3000 persone nel 2004 hanno visitato Casertavecchia, l’Anfiteatro Campano e il Museo dell’Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere). Per l’anno 2005 il programma dell’attività didattica è stato ulteriormente ampliato allo scopo di offrire all’utenza scolastica e non, un più organico rapporto con il patrimonio culturale dell’intero territorio casertano. In aggiunta alle consuete proposte didattiche da svolgersi all’interno del complesso monumentale di Palazzo Reale è stata prevista una serie di itinerari in Terra di Lavoro tra le antiche vestigia dell’illustre passato romano e gli imponenti edifici medievali. I Percorsi Archeologici si articolano tra Santa Maria Capua Vetere, città di fondazione etrusca, e l’attuale città di Capua, sorta nel Ix secolo, alla scoperta di un ingente patrimonio archeologico testimoniato dai resti del maestoso Anfiteatro Campano, dal Mitreo, dai numerosi reperti conservati all’interno del Museo Campano e di quello dell’Antica Capua. Gli Itinerari Medievali si avventurano alla scoperta dei suggestivi centri della provincia longobarda e normanna - Casertavecchia, Capua, San Pietro Infine, Sant’angelo in Formis, Sessa Aurunca – dove le splendide cattedrali e gli antichi castelli sono la prova tangibile dell’intreccio di differenti culture artistiche nella zona nel corso dei secoli. Novità assoluta per l’anno in corso sono gli inediti percorsi enogastronomici dove arte e cultura si fondono sapientemente con le antiche tradizioni culinarie e enologiche del periodo borbonico in Terra di Lavoro. In progettazione anche interessanti corsi di formazione rivolti a studenti e insegnanti con la priorità assoluta di formare figure professionali nel settore della didattica museale. |
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NASCE IL MODELLO MILANO DI CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE PER LA PROMOZIONE EDUCATIVA E L’AGGREGAZIONE GIOVANILE NEI QUARTIERI. ON-LINE IL PORTALE CENTRIGIOVANI.ORG |
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Milano, 20 gennaio 2005 - A due anni dal passaggio dei Centri di Aggregazione Giovanile, servizio istituito dalla Regione nel 1986, per assistere i giovani,dal Settore Servizi Sociali ai Consigli di Zona e al Decentramento nasce il “Modello Milano” di Centro Giovani. Il “Modello Milano” di C.a.g. È stato elaborato da un gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Luigi Regoliosi docente di Pedagogia dell’Università Cattolica di Brescia e dal Prof. Gustavo Pietropolli Charmet, docente di Psicologia Dinamica e direttore del Centro Giovani Amico Charly con l’obiettivo di individuare requisiti specifici per i Centri di Aggregazione Giovanile che operano nella città di Milano. “Al termine di un’attenta analisi della realtà giovanile milanese, particolare e per molti aspetti unica rispetto alle altre realtà del territorio lombardo - ha affermato l’assessore al Decentramento Giulio Gallera – il Comune di Milano ha deciso di valorizzare e specializzare il servizio “Centri di Aggregazione Giovanile” che ha la finalità di realizzare interventi educativi e di aggregazione per i giovani nei quartieri dove questi vivono e ha quindi avviato uno studio per individuare i requisiti necessari a definire in modo specifico l’attività dei Centri di Aggregazione Giovanile nella realtà milanese. Ne è nato il Modello Milano, che ha come punti di forza, oltre a uno spiccato orientamento educativo e aggregativo, l’istituzione di un Osservatorio cittadino e nove Osservatori zonali per la promozione educativa e di aggregazione giovanile nei quartieri.” Modello Milano - È un documento dove sono elencate i requisiti che devono possedere o tendere ad acquisire i Centri di Aggregazione Giovanile che operano nella città di Milano e che vogliono convenzionarsi con l’Amministrazione Comunale. Il “Modello Milano “ di C.a.g. Si basa su cinque requisiti cardine: Il Centro deve 1) avere una finalità educativa e non di tipo assistenziale, terapeutico, rieducativo o di sola libera aggregazione ; 2) instaurare legami con il territorio e favorire il lavoro in rete con le realtà sociali che operano con i giovani (scuola, oratori, associazioni di volontariato…) 3) promuovere il riconoscimento del valore delle attività di sostegno scolastico accompagnato da specifiche condizioni organizzative e metodologiche. 4) riservare una maggiore attenzione al ruolo genitoriale 5) garantire la professionalità specifica degli educatori In particolare il lavoro di rete del Centro di Aggregazione Giovanile si dovrà sviluppare: · siglando un protocollo d’intesa con almeno una scuola dell’area in cui opera; · partecipando alle attività dell’Osservatorio zonali sulle problematiche dell’aggregazione giovanile. Osservatorio Cittadino E Osservatori Zonali - Al fine di costruire e consolidare l’alleanza tra i diversi attori impegnati a promuovere l’educazione e l’aggregazione per i giovani, sia a livello cittadino che nei quartieri è stato costituito in ciascuna delle nove Zone della città, secondo gli indirizzi dei Consigli di Zona, l’Osservatorio sulle problematiche dell’aggregazione giovanile, che opera con le realtà sociali presenti sul territorio (scuole, oratori, associazioni di volontariato…). A supporto e promozione del lavoro degli Osservatori zonali è stato costituito presso l’Assessorato al Decentramento l’Osservatorio cittadino che coinvolge: Direzione Scolastica Regionale; Servizio Famiglia, infanzia ed età evolutiva della Asl città di Milano; Una rappresentanza dei Cag; L’associazionismo sportivo; Fondazione Oratori Milanesi. L’osservatorio sarà presieduto dall’Assessore al Decentramento. Il Portale Dei Centri Giovani – www.Centrigiovani.org Da oggi è on-line il portale dei Centri di Aggregazione Giovanile www.Centrigiovani.org Contiene informazioni sui Centri Giovani milanesi e i link ai 25 siti dei diversi C.a.g. Le home page dei Centri sono state realizzate dai giovani dei C.a.g., nel ruolo di webmaster e hanno lo scopo di diventare strumento di informazione e di comunicazione dei giovani per i giovani. |
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GIOVEDÌ 20 GENNAIO PROVVEDIMENTO TARGHE ALTERNE DALLE 8 ALLE 20 IL SERVIZIO ATM |
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Milano, 20 gennaio 2005 - In seguito al provvedimento delle targhe alterne previsto per giovedì 20 gennaio, dalle 8 alle 20, Atm potenzierà il servizio nell’arco della giornata compatibilmente, per le ore di punta, con la disponibilità delle vetture. In relazione al contestuale incremento della domanda di trasporto sarà, quindi, inevitabile che nelle ore di punta mattutina si abbia un aumento rispetto all’attuale numero dei passeggeri. Con l’aumento del numero di vetture in servizio, potrebbe inoltre non esserci più corrispondenza (nella fascia oraria 8-20) tra gli orari esposti e l’effettivo passaggio dei veicoli, fatta eccezione per le linee interurbane. A chi proviene da fuori Milano, per accedere alla città si consiglia di utilizzare i parcheggi di corrispondenza, ubicati nelle immediate vicinanze delle vie di accesso (tangenziali, autostrade, ecc.). In particolare, rammentiamo i parcheggi situati in corrispondenza delle linee metropolitane: M1: Molino Dorino, Bisceglie; Lampugnano; San Leonardo, Sesto Marelli; M2: Crescenzago, Cologno Nord, Famagosta, Gessate, Cascina Gobba, Romolo; M3: San Donato 1 e 2. Rammentiamo che è possibile, telefonando al Numero Verde Atm 800.80.81.81, prenotare il posto macchina presso uno dei suddetti parcheggi. Ricordiamo, infine, che presso tutte le rivendite autorizzate Atm sono in vendita gli abbonamenti giornalieri che, a seconda dell’area prescelta, possono essere utilizzati come un qualsiasi documento a vista per 24 ore dalla prima convalida (senza scadenza oraria e con un numero di viaggi nell’ambito della giornata illimitati): · Abbonamento 1 giorno urbano, 3.00 euro: vale sulla rete urbana, sui tratti in Milano di tutte le linee interurbane Atm, delle Ferrovie dello Stato e delle Ferrovie Nord e sul Passante ferroviario · Abbonamento 1 giorno cumulativo Area Piccola, 4,60 euro: vale sulla rete urbana e interurbana Atm e sulle linee interurbane integrate nel Sitam, limitatamente all'Area Piccola. · Abbonamento 1 giorno cumulativo Area Media, 6,10 euro: vale sulla rete urbana e interurbana Atm e sulle linee interurbane integrate nel Sitam, limitatamente all'Area Media. · Abbonamento 1 giorno cumulativo Area Grande, 7,40 euro: vale sulla rete urbana e interurbana Atm e sulle linee interurbane integrate nel Sitam, limitatamente all'Area Grande. · Abbonamento 1 giorno cumulativo Area Plus 1, 8,40 euro: vale sulla rete urbana e interurbana Atm e sulle linee interurbane integrate nel Sitam, nell’intera area servita. Per ulteriori informazioni: Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o sito Internet www.Atm-mi.it |
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