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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Gennaio 2005
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LA RICERCA METTE IN DUBBIO IL VALORE TERAPEUTICO DELLE LINEE DI CELLULE STAMINALI ESISTENTI  
 
Bruxelles, 31 gennaio 2005 - Secondo una nuova ricerca condotta da scienziati negli Stati Uniti, la maggior parte delle linee cellulari staminali embrionali esistenti potrebbero essere inutili ai fini terapeutici. Secondo quanto riportato dalla rivista scientifica Nature, quando i ricercatori hanno aggiunto cellule staminali embrionali al siero ricavato dal sangue umano, gli anticorpi si sono fissati sulle cellule, suggerendo che qualora fossero trapiantate in un corpo umano il sistema immunitario le respingerebbe. Il team di scienziati californiani pensa che questa reazione sia il risultato del metodo con cui sono state fatte crescere e coltivate in laboratorio la maggior parte delle linee cellulari staminali. Le linee cellulari staminali sono allevate in una coltura contenente brodo nutriente ed altre cellule d'alimentazione. Le cellule d'alimentazione in questione sono tipicamente cellule staminali di topo, mentre il brodo nutriente stesso contiene spesso siero animale. Queste cellule di topo hanno sulla superficie una particolare molecola che fa scattare il sistema immunitario umano. Consumare carne rossa e prodotti caseari ha contribuito a rendere le persone sensibili alla molecola, afferma il team. In precedenza erano già stati sollevati dubbi sull'opportunità di allevare cellule staminali embrionali umane in sostanze ricavate da animali. 'Adesso abbiamo identificato una ragione reale per essere preoccupati', dice il membro del team Fred Gage del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, negli Stati Uniti. 'Non stiamo dicendo di buttar via tutte le linee disponibili. [Ma] abbiamo bisogno di usare delle cautele quando usiamo queste cellule a fini terapeutici', ha proseguito il Professor Gage. Tuttavia, secondo gli scienziati, anche se le attuali linee cellulari staminali dovessero dimostrarsi di scarso valore clinico, possono pur sempre servire per la ricerca di base.  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE DI PROGETTI PER IL PROGRAMMA HFSP  
 
Bruxelles, 31 gennaio 2005 - Il programma L'hfsp (Human Frontier Science Program), di cui l'Unione europea è membro, ha lanciato un invito a presentare proposte di ricerca nel campo dei meccanismi complessi degli organismi viventi. Il programma appoggia le collaborazioni internazionali nella ricerca fondamentale, con particolare attenzione agli approcci alle scienze della vita innovativi e interdisciplinari. I sussidi di ricerca forniscono un aiuto triennale a team formati da due-quattro ricercatori, che devono appartenere a paesi differenti a meno che la natura interdisciplinare del progetto non renda impossibile osservare questa condizione. Http://www.hfsp.org  
   
   
VIDEOMESSAGGIO DEL MINISTRO SIRCHIA SULLA NUOVA POLITICA DEL FARMACO  
 
Roma, 31 gennaio 2005 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia su www.Ministerosalute.it illustra in un videomessaggio la nuova politica del farmaco del nostro Paese  
   
   
INFARTO: LE DONNE RISCHIANO DI MENO, MA SI PREOCCUPANO DI PIÙ E’ QUANTO EMERGE DA UNO STUDIO DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR) E DEL SERVIZIO MEDICO DELLA FAO SULLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI  
 
Roma, 31 gennaio 2005 - La donna ha un rischio di infarto inferiore a quello dell’uomo, grazie all’ombrello estrogenico, cioè gli ormoni femminili, che la protegge per tutta l’età fertile. Questo potrebbe portare, quindi, molte donne a considerarsi specie protetta e, di conseguenza, sottostimare il proprio rischio e a pensare che la prevenzione cardiovascolare per loro non sia così importante. Per valutare questo aspetto, oltre che per identificare e trattare i soggetti con elevata probabilità di essere colpiti da un infarto nei successivi dieci anni, il Servizio Prevenzione e Protezione del Cnr di Roma, in collaborazione con il Servizio Medico della Fao (Food and Agricolture Organization), ha effettuato uno studio, il Coronary Heart Disease Prevention Programme, sulla prevalenza dei principali fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione multietnica lavorativa della Fao di Roma, sia maschile (dai 45 anni in su) sia femminile (dai 50 anni in su o, se in menopausa, anche più giovani). “Lo studio - spiega il responsabile, Roberto Volpe del Cnr – ci ha permesso anche di valutare la percezione del rischio da parte dei soggetti in esame. Infatti, ai partecipanti veniva richiesto, prima di sottoporsi allo screening, di esprimere un giudizio sul proprio rischio utilizzando una scala semiquantitativa (basso, medio, elevato, molto elevato), valutazione che è stata successivamente confrontata con quella calcolata mediante il programma computerizzato di calcolo del rischio cardiovascolare basato sui dati dello studio di Framingham”. Dalla ricerca, a cui hanno partecipato 482 lavoratori (272 uomini e 210 donne) e i cui dati sono stati presentati al recente congresso Drugs Affecting Lipid Metabolism tenutosi a Venezia, è emerso che, mentre il 46% delle donne a fronte del 35% degli uomini non aveva nessuno dei principali fattori di rischio cardiovascolare, ben il 16% degli uomini contro solo il 9% delle donne presentava associati tre o più fattori di rischio cardiovascolare. “In effetti - sottolinea Josef Pille, direttore del Servizio Medico della Fao - dal calcolo computerizzato del rischio di infarto, è emerso che, mentre le donne registravano un rischio medio di circa il 5% in 10 anni e che, quindi, possiamo considerare basso, negli uomini tale rischio saliva al 10-12%”. Interessante appare il dato emerso dal confronto tra il rischio calcolato e il rischio percepito da parte dei partecipanti allo studio: mentre gli uomini valutavano abbastanza bene il proprio rischio, nelle donne è emersa una chiara tendenza alla sovrastima, in netto contrasto con il risultato calcolato. “Sembra che le donne - conclude Volpe - in differenti contesti geografici e socio-culturali, appaiano forse più ansiose, ma sicuramente più attente al proprio stato di salute. Questa particolare attenzione, oltre ad essere uno degli aspetti che potrebbe concorrere a spiegare perché le donne vivono più a lungo degli uomini in quasi tutti i paesi del mondo, enfatizza il ruolo della donna che, in famiglia tradizionalmente è custode della salute di tutti”. Tutelare la propria salute è utile a continuare a proteggere quella dei propri familiari, con una positiva ricaduta sulla salute dell’intera popolazione. Per informazioni:Roberto Volpe, Servizio prevenzione e protezione del Cnr di Roma, tel. 06/49937630, e-mail: roberto.Volpe@spp.cnr.it  
   
   
INDAGINE 2004 ANIE-SIRM-AIMN SULLE APPARECCHIATURE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLA SANITÀ PUBBLICA IN ITALIA  
 
Roma, 31 gennaio 2005 - Presentata a Roma dal Prof. Carlo Castellano, Presidente dell’Associazione Elettromedicali aderente a Federazione Anie- Confindustria, l’Indagine 2004 sul parco installato delle apparecchiature di diagnostica per immagini nelle strutture Pubbliche italiane, promossa da Anie- Associazione Elettromedicali, congiuntamente con Società Italiana di Radiologia Medica, Sirm e Associazione Italiana Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Aimn. Lo studio è stato realizzato attraverso il censimento delle apparecchiature di diagnostica per immagini installate dalle aziende aderenti all’Anie (che coprono la quasi totalità dell’installato negli ospedali pubblici) e ancora in uso presso tutte le Aziende Ospedaliere pubbliche (esclusi gli ospedali privati accreditati e non), le Asl, gli Ircss e i Policlinici universitari, per un totale di 872 strutture. Le classi di apparecchiature prese in considerazione comprendono sistemi di diagnostica radiologica, come ad esempio raggi x, sistemi telecomandati, apparecchiature per mammografia, risonanza magnetica, Tac, ecografia, , angiografia, Pet e Pet-tc e gamma camere. L’indagine si è focalizzata sulle caratteristiche di obsolescenza delle apparecchiature in uso. Oltre 450 apparecchi di mammografia su 1100 censiti nella Sanità Pubblica hanno oltre 10 anni di età; tale situazione è pressoché omogenea di tutto il Paese. Al contrario, le nuove tecnologie di mammografia disponibili presentano una maggiore capacità risolutiva, che può fornire al competente operatore sanitario uno strumento di analisi e valutazione diagnostica più potente in termini di conoscenza più approfondita del quadro clinico del paziente, riducendo - al contempo e in taluni casi - la dose di radiazioni ionizzanti assorbite. L’indagine evidenzia complessivamente una progressiva obsolescenza del parco installato. E’ il caso, ad esempio, delle apparecchiature per diagnostica radiologica, di età superiore a 10 anni per il 69% dei casi, seguite dai telecomandati (58%), dai sistemi per angiografia (48%), mammografia e gamma camere (42%). Il dato geografico presenta una distribuzione del parco installato per macro-regioni con notevoli differenze. Al Sud tutte le classi di apparecchiature installate incidono percentualmente in misura inferiore alla popolazione, cioè sono percentualmente inferiori al 33,8% di abitanti. Inoltre al Sud Isole l’obsolescenza relativa è percentualmente maggiore nella maggior parte delle classi di apparecchiature rispetto a Nord e Centro e rispetto al dato nazionale. Dal confronto dei dati della ricerca Anie-sirm-aimn con l’Indagine svolta dal Ministero della Salute nell’anno 2000, emerge infine che l’età media rilevata del parco installato è progressivamente aumentata in quasi tutte le classi di apparecchiature. Ad esempio, per i mammografi, l’età media è passata da 6,4 a 8,7 anni; per l’angiografia da 5,9 a 9,5 anni. Anie, Sirm e Aimn prendono in considerazione le spese per l’acquisto di tecnologie di radiodiagnostica, che oggi incidono soltanto in ragione dello 0,4% del totale della Spesa sanitaria pubblica. I promotori della ricerca propongono pertanto il raddoppio per un periodo di 3 anni degli attuali investimenti pubblici in apparecchiature di radiodiagnostica e medico nucleari, arrivando a un valore di circa 800 milioni di euro annui, che permetterebbe un drastico miglioramento delle tecnologie installate, con evidenti benefici in termini di competitività e di supporto diagnostico pur senza incidere drasticamente sulla spesa sanitaria nel suo complesso. Nel corso della conferenza stampa il Professor Carlo Castellano, Presidente dell’Associazione Elettromedicali, ha prospettato anche la possibilità di utilizzare altri strumenti, quali ad esempio il pagamento delle apparecchiature tramite il rimborso per prestazione ed altre forme di collaborazione pubblico-privato, nell’impiego di apparecchiature diagnostiche medicali. Il prof. Castellano ha inoltre dichiarato: “Anie, insieme a Sirm e Aimn, condivide l’obiettivo della comunità medico-scientifica di perseguire l’utilizzo di tecnologie diagnostiche con appropriatezza sempre maggiore e osserva con crescente preoccupazione il quadro evidenziato dalla ricerca. I dati vanno secondo noi analizzati scrupolosamente, senza trarne conclusioni di eccessivo allarmismo, ma cercando piuttosto di indicare proposte costruttive e soprattutto praticabili. Su questo tema è necessario aprire il più ampio confronto con Istituzioni e operatori, nell’interesse dei cittadini e della qualità dell’assistenza sanitaria in Italia. In tal senso come Anie - Associazione Elettromedicali siamo aperti a discutere con tutti i possibili interlocutori, per individuare insieme le soluzioni più appropriate”.  
   
   
UNICEF DA SEMPRE IN PRIMA LINEA PER I BAMBINI  
 
Parma, 31 gennaio 2005 - Unicef: un nome che è una garanzia di aiuto per i bambini di tutto il mondo. L’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Parma e Unicef organizzano a Parma presso l’Oratorio Novo della Biblioteca Civica (V.lo S. Maria 5) una mostra fotografica dal titolo “Unicef: da sempre in prima linea per i bambini”, in cui verrà illustrata l’attività svolta dall’organizzazione nel corso della sua pluridecennale esistenza. L’esposizione verrà inaugurata sabato 19 febbraio per concludersi il successivo 19 marzo. Si tratta di un percorso di parole e – soprattutto – immagini che illustreranno, attraverso alcune tappe significative, le problematiche affrontate e le attività svolte, per indurre un momento di riflessione e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle necessità e i diritti dei più piccoli. Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia opera in tutto il mondo dal 1946 sempre e comunque dalla parte dei bambini, senza pregiudizi di cultura, lingua o religione. E, come di recente abbiamo potuto constatare con la catastrofe che ha colpito il sud-est asiatico, l'Occidente può ancora farsi guidare dalle emozioni e dal cuore per portare avanti il suo messaggio di umanità, specialmente nei confronti dei più deboli: i bambini. Guerre, violenze, abusi, soprusi, catastrofi naturali e abbandoni: davanti alle tragedie e alla miseria non si può rimanere indifferenti. E sono proprio i bambini che, più indifesi dinanzi alle atrocità che in ogni parte del mondo sono costretti a subire, aspettano un aiuto concreto e deciso da chi può garantire loro non una semplice sopravvivenza, ma un futuro più sereno rispetto alle sofferenze del presente. Non a caso, molto di tutto questo è garantito dall’Unicef. Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, ufficialmente nato l'11 dicembre 1946 per una risoluzione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, sin dal primo momento si è proposto di aiutare tutti i bambini del mondo indipendentemente da qualsiasi calcolo strategico o politico, anzi intervenendo laddove i conflitti e le situazioni sono più esasperati e difficilmente risolvibili. Il racconto fotografico in settanta immagini parte dagli interventi effettuati sin dal 1944 per merito dell'Unrra (United Nations Relief and Rehabilitation Administration), organizzazione poi confluita nell’Unicef, e prosegue documentando le iniziative a tutela dei bambini nell'immediato dopoguerra (anche in Italia) e, successivamente, nel corso delle varie crisi internazionali e umanitarie che hanno avuto luogo nell’ultimo mezzo secolo in tutto il mondo. Viene dunque sottolineato il lavoro e l'efficacia con cui operano le fondazioni e i comitati dei singoli paesi – ben 160 - in cui l'Unicef è attivo, ed inoltre l'impegno dell'esercito di volontari, educatori, aziende, enti e singoli cittadini semplici che si impegnano senza alcun tornaconto personale ovunque si presenti la necessità. La mostra, che è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Monte di Parma, verrà inaugurata alle ore 17 di sabato 19 febbraio e rimarrà aperta fino al 19 marzo dal lunedì al sabato, con orari 9 - 13 e 16 - 19, presso l'Oratorio Novo della Biblioteca Civica, in Vicolo Santa Maria 5. L’ingresso è gratuito. Informazioni: Unicef – Comitato Provinciale di Parma, via Farini 54/d, Parma - tel. 0521/821547e 0521/821610. Sito Unicef Italia: www.Unicef.it  Per informazioni sulla mostra: Dr. Andrea Piazza, tel. 0521/218683, e-mail a.Piazza@comune.parma.it  
   
   
TRIUMPH FOR CHARITY  
 
Milano, 31 gennaio 2005 - Triumph International, azienda leader nel settore dell’intimo, corsetteria e costumi da bagno, è particolarmente sensibile alle problematiche sociali e a questo proposito un particolare interesse è stato dimostrato per le terribili conseguenze del disastroso maremoto verificatosi in Asia. Nell’interesse dei partners locali, Triumph International ha deciso di devolvere un contributo pari a circa 200.000 euro a favore delle vittime dello tsunami e una somma di 250.000 dollari alla sede svizzera dell’Unicef. Grazie a questa importante iniziativa benefica, Triumph International offre ai bambini colpiti dalla tragedia non solo beni di prima necessità, ma anche un valido contributo per la ricostruzione di scuole e strutture dedicate agli orfani dello tsunami.  
   
   
TEMPOLIBERO 12 – 20 MARZO 2005  
 
Vicenza, 31 gennaio 2005 - Con l’apertura di Tempolibero, ogni anno iniziano a Vicenza le vacanze. Tempolibero infatti è la manifestazione che meglio di ogni altra traduce in atto il “far vacanza” anticipandone tutte le possibili declinazioni. Dalla vacanza plein air, a quella più tradizionale, dalla vacanza salutista a quella “estrema”, dalla montagna al mare, dall’Italia all’estero, a Tempolibero i visitatori possono trovare tutte le possibili soluzioni proposte dal mercato. A “Gitando” aziende di promozione turistica, tour managers, città, Province e Regioni italiane ed europee propongono tutte le possibili soluzioni per una vacanza ideale. Al Padiglione B, accanto alla 3° Rassegna Nazionale del Restauro di Auto Storiche a cura del Museo Bonfanti-vimar, roulottes, barche ed accessori per il campeggio anticipano lo spazio “Plein air” al padiglione G con un’offerta completa dal caravanning al campeggio. Venti le aziende protagoniste al padiglione D con “Verdevivo” tutto dedicato all’arredo giardino ed al giardinaggio. Al padiglione I (dal 17 al 20 Marzo) l’Anteprima del Salone del Bricolage con più di 60 espositori che dunque raddoppiano rispetto alla passata edizione a conferma del crescente successo della manifestazione nel giro di poche edizioni.  
   
   
OLIVETTI TECNOST A EUROSHOP 2005 DÜSSELDORF, 19 - 23 FEBBRAIO 2005  
 
 Ivrea, 31 gennaio 2005 - Olivetti Tecnost, la Business Unit “Office & System Solutions” del Gruppo Telecom Italia, è presente a Euroshop 2005 attraverso la propria divisione Systems Division, che sviluppa e commercializza soluzioni dedicate ad una clientela specializzata in mercati verticali quali commercio al dettaglio, grande distribuzione, banche, pubblica amministrazione, sistemi per l’automazione di giochi e lotterie. La manifestazione fieristica, tra le più importanti a livello europeo, si svolge a Düsseldorf dal 19 al 23 febbraio e prevede l’affluenza di circa 95.000 visitatori. L’edizione 2005 vede la partecipazione della Systems Division di Olivetti Tecnost con un proprio spazio espositivo (Hall 6 - Stand E39), dove illustrerà agli operatori le più innovative soluzioni hardware e software che rispondono alle diverse esigenze del mondo retail. L’offerta tecnologica proposta si contraddistingue per le eccellenti prestazioni e per un design che coniuga l’ergonomicità ad un’immagine moderna ed accurata. Sistemi Pos Per quanto riguarda l’offerta di sistemi Pos, la Systems Division di Olivetti Tecnost propone Explor@ Gold, la workstation touch screen ideale per il punto vendita. Grazie alle innovative caratteristiche, questo prodotto accresce l’efficienza dell’esercizio commerciale proponendosi come una vera e propria piattaforma gestionale per le attività, consentendo inoltre la connessione diretta ad Internet. Olivetti Explor@ Gold, caratterizzato dal design ergonomico e ricercato, trova collocazione sia nei punti vendita con una cassa che con più casse, disposte sia ad isola che in barriera, così come presso le catene di negozi che necessitino di un collegamento in rete geografica. Periferiche di stampa specializzate Nell’ambito delle periferiche di stampa specializzate per il mercato retail, Olivetti Tecnost presenta ad Euroshop 2005 la stampante Prt100, il prodotto a tecnologia termica pratico e versatile creato per tutte le postazioni di cassa gestite da Pos o computer. L’elevata velocità di stampa (ben 200 mm al secondo) permette di soddisfare le esigenze più specifiche di quei punti vendita che necessitano di smaltire con estrema rapidità il flusso alle casse e di gestire carichi di lavoro ingenti, quali la stampa delle comande in un ristorante. Arricchisce ulteriormente l’offerta della Systems Division la stampante Prj 200 che garantisce tutti i vantaggi della stampa ink-jet insieme ad un Tco (total cost of ownership) fra i più bassi nel settore delle periferiche di stampa specializzate disponibili nel mercato retail. Prj 200 gestisce assegni e moduli in modo altamente professionale e, grazie alla possibilità di stampa a colori, consente di personalizzare in maniera distintiva lo scontrino. A completamento dell’esposizione saranno presentati a Düsseldorf alcuni registratori rivolti ai mercati internazionali e le stampanti tradizionali della linea Pr4. Fra questi modelli la Pr4 Sl, con la sua alta produttività, il design elegante e le dimensioni compatte, è in grado di soddisfare le esigenze transazionali di un’ampia gamma di esercizi commerciali. Le Soluzioni applicative per il settore retail L’ampia offerta di prodotti proposta dalla Systems Division consente l’integrazione di svariati applicazioni gestionali per i diversi settori merceologici, quali ad esempio, negozi nel settore abbigliamento e calzature, profumerie, general merchandise e catene di franchising, tabaccherie, ristoranti, bar, cinema e discoteche. In particolare, presso lo stand Euroshop 2005, saranno esposte due soluzioni: una per il general merchandising, l’altra dedicata alla ristorazione. Per quanto riguarda la prima, sulla piattaforma Olivetti Explor@ Gold è installato un esempio applicativo per i negozi di abbigliamento. Questo evoluto sistema per la gestione del punto vendita può essere utilizzato sia nelle grandi reti di distribuzione con connessione multi-store, sia per la gestione del singolo negozio, fornendo in tutti i casi la massima potenzialità applicativa. Ai moduli tradizionali per la gestione di ordini, magazzini, inventari, vendite e clienti, si affiancano le evoluzioni introdotte dalle nuove tecnologie, tra cui la gestione del Rfid per la lettura elettronica degli articoli in arrivo ed in vendita. La seconda soluzione è proposta per il vasto mondo della ristorazione, con un’applicazione gestionale completa che comprende dalla compilazione dei menu all’emissione dei conti, dalla gestione dei tavoli ai report di fine giornata, dal controllo dei consumi di magazzino alla gestione delle diverse modalità di pagamento. Tale soluzione gestionale consente inoltre di integrare i terminali palmari per l’acquisizione delle ordinazioni e le stampanti di comande in cucina ed al bar.  
   
   
COME CURARSI CON LE ERBE E VIVERE FELICI OLTRE CENTO ESPOSITORI DA TUTTA ITALIA E BEN 40 CONVEGNI, CORSI, CONFERENZE AL SALONE DELL’ERBORISTERIA E DEL TERMALISMO  
 
Carrara, 31 gennaio 2004 – Se non fossero attraenti a sufficienza gli oltre cento espositori e le migliaia di prodotti alle erbe o omeopatici per ogni necessità, tasca e circostanza, la prossima tre giorni di Erbexpo 2005 offre ben 40 congressi, convegni, dibattiti, corsi specializzati e conferenze divulgative, ossia un programma tale da risvegliare e appagare qualunque genere di curiosità in materia, sia che si tratti di pubblico generico, sia di professionisti della salute in cerca di spunti, novità, suggerimenti. La terza edizione del Salone dell’Erboristeria e del Termalismo (Carrarafiere, 18 – 20 Febbraio, www.Erbexpo.it) si conferma anche quest’anno tra i principali appuntamenti del settore, il solo nell’Italia centrale, ricco di cose da vedere, da acquistare e da ascoltare. E’ un’occasione straordinaria dedicata ai 4 italiani su 10 (ben 20 milioni di persone) che ormai si rivolgono d’abitudine alle medicine non convenzionali e ai prodotti naturali, terme comprese. Le quali, benché in un periodo controverso, vantano pur sempre oltre 2 milioni di frequentatori all’anno e 400 milioni di Euro di bilancio, rappresentando dunque uno dei motori dell’economia nazionale e toscana in particolare. Organizzata da Carrarafiere, Erbexpo si avvale del prezioso contributo della Cassa di Risparmio di Carrara ed è patrocinata dalla Regione Toscana, da Toscana Promozione, dalla Provincia di Massa Carrara, dalla Federterme (Federazione Industrie Termali) e dalla Fei-confcommercio (Federazione erboristi italiani). Queste le cifre (ancora provvisorie) dell’edizione 2005. Superficie espositiva metri quadrati 6.000, espositori 127 (tra diretti e case rappresentate) provenienti da 13 regioni, a testimonianza del fatto che la manifestazione rispecchia pressoché l’intera produzione nazionale. Ovviamente predominante la presenza toscana (26 espositori), ma vantano importanti rappresentanze anche Sardegna, Emilia Romagna e Lombardia, Veneto, Lazio, Liguria, Campania, Marche, Piemonte, Puglia, Trentino Alto Adige e Val d’Aosta. Quanto ai prodotti, l’offerta è vastissima e si divide tra i settori della fitoterapia, della medicina e cosmetica naturale, degli apparecchi elettromedicali, del termalismo. A proposito del quale Erbexpo ha in calendario (sabato 19, ore 10-13) un convegno tra i più interessanti dell’intero programma. Si tratta di un’iniziativa dell’Associazione Medici Italiani (Ami) che ha chiamato a confrontarsi i rappresentanti delle specifiche commissioni ministeriali di Francia, Germania, Portogallo, Russia, Spagna Ungheria e Italia con l’obiettivo di mettere a punto una strategia comune di rilancio del settore. Convegni, conferenze e corsi di Erbexpo 2005 sono comunque assai numerosi e di vario argomento. Ci sono corsi per medici di base sulle medicine complementari, corsi su alimentazione, allergie, fitoterapia, intolleranze, omeopatia, cefalee croniche, tecnica galenica, patologie pediatriche, terapie cranio-sacrali. Conferenze su cristalli e oli essenziali, poteri creativi, parassiti e sostanze tossiche. E poi i convegni: terme a parte, ce ne sono sulla pranoterapia, l’odontoiatria, la farmacopea, i prodotti dell’alveare, le norme italiane e europee sui medicinali naturali. Eccetera, eccetera. Nel corso della manifestazione saranno presentati anche i risultati di un vasto sondaggio curato dal professor Benigno Passagrilli, presidente del Comitato scientifico di Erbexpo 2005. Si conosceranno così per la prima volta atteggiamenti e reali motivazioni dei consumatori di medicine non convenzionali, un territorio fin qui inesplorato.  
   
   
SALON INTERNATIONAL DE I'AGRICULTURE SIA 2005 PARIS - PORTE DE VERSAILLES DAL 26 FEBBRAIO AL 6 MARZO 2005  
 
Parigi, 31 gennaio 2005 - Il Sia, Salon International de I'agriculture, segna un importante appuntamento ogni anno a Parigi per tutti gli operatori agricoli. Nel 2004 ha ospitato oltre 700 000 visitatori, tra cui 160 000 operatori circa provenienti da tutto il mondo (96 i paesi rappresentati). L'edizione 2005 del Salon International de I'agriculture si svolgerà da sabato 26 febbraio a domenica 6 marzo (apertura prolungata venerdì 4 marzo fino alle 22 00). Allevamento e genetica, prodotti tipici regionali francesi ma non solo, filiere vegetali, istituzionali, ecc.: tutti i protagonisti dell'agricoltura saranno a confronto, a Parigi, durante il Salone. Quest'anno sono attesi più di 1100 espositori, provenienti da una trentina di paesi diversi, che andranno ad occupare una superficie di oltre 150 000 m2. Con il comparto agroalimentare, l'agricoltura svolge un ruolo di primaria importanza per l'economia francese grazie ad una produzione pari a 136 miliardi di euro di cui 22,22 dedicati ai prodotti animali. In seno all'Unione europea (Ue 15), la Francia rappresenta il 22,7% della produzione agricola. Con oltre 20 milioni di capi il patrimonio bovino francese costituisce il 25% di quello europeo, mentre i suini occupano il terzo posto in Europa. La produzione avicola francese, infine, assorbe il 23,5% di quella europea. La Francia, del resto, detiene il 10% circa del mercato mondiale degli embrioni e del seme con l'immissione annualmente sul mercato internazionale di 50/70 000 riproduttori bovini, ovini, caprini, suini ed equini. La Francia è il primo esportatore di prodotti agroalimentari lavorati. Con 25,4 miliardi di euro precede gli Stati Uniti e si contraddistingue, in particolare, nella filiera del latte e prodotti derivati. La biodiversità delle razze animali e le loro produzioni saranno presentate al Sia insieme alle filiere bovine, ovine, caprine, suine, equine ed avicole. Il Sia accoglierà, tra l'altro, il 114° Concours général agricole des animaux, sotto l'egida del Ministero dell'Agricoltura, Alimentazione, Pesca e Affari Rurali, che vede la partecipazione di 1750 animali riproduttori delle varie specie. L'offerta internazionale è unica per il livello delle performance e le garanzie ufficiali in merito a qualità e rintracciabilità. Sono 17 le razze bovine in gara durante il Sia. Il Concours Général Agricole premierà, infatti, gli allevamenti i cui capi presentino le migliori caratteristiche genetiche. Ogni informazione relativa alle razze bovine verrà comunicata nell'ambito del Salone a cura delle Upra, Unità Nazionali per la Selezione e la Promozione della Razza. Durante il Sia saranno organizzati i seguenti concorsi europei: L'eurobrune: la Brune, seconda razza francese da latte, è presente nei cinque continenti. Le migliori giovenche provenienti da Germania, Austria, Italia, Svizzera e Francia parteciperanno alla 10a edizione del concorso. L'eurosimmental: la Simmental, ormai, è esportata in Africa, nelle Americhe ed in Asia. Le migliori giovenche tedesche, austriache, svizzere e francesi si troveranno ancora una volta in Francia per partecipare alla 6a edizione del concorso europeo. Il Sia segna un appuntamento annuale per,gli allevatori di Prim'holstein. Per la prima volta accoglierà, quest'anno, il concorso Prim'holstein Rossa. La Prim'holstein è la prima razza lattifera in Francia con oltre 2 800 000 capi. Per ulteriori informazioni e dettagli sui vari concorsi: sito Internet del Sia www.Salon-aqriculture.com. Per i risultati di ogni concorso relativo alle razze: www.Cqa-paris.com. Parteciperanno al Sia varie Organizzazioni di Selezione Suina specializzate in ambito internazionale. Gli allevatori potranno incontrare e confrontarsi con gli addetti al miglioramento genetico. Le Organizzazioni di Selezione Suina sono a disposizione degli allevatori internazionali per presentare loro le linee selezionate. La Francia è il secondo esportatore di suini riproduttori con oltre 30 000 capi destinati ogni anno a una trentina di paesi. Quest'anno al Sia saranno presenti 9 razze suine, alcune in gara. 66 cavalli parteciperanno ai vari concorsi tra cui il Trofeo internazionale del Cavallo da Tiro, con 7 paesi in gara. Il Sia ospiterà anche la 31a edizione della giornata dedicata alla ricerca equina con una specifica sessione relativa alle razze minacciate. France Trait (associazione che consorzia 9 razze di cavalli francesi da tiro) organizza, inoltre, una vendita in busta sigillata di stalloni di varie razze da tiro il martedì 1° marzo 2005. I visitatori potranno vedere esposti i prodotti francesi e non (saranno presenti oltre 700 aziende provenienti da 30 paesi diversi e da 22 regioni francesi). In concomitanza si svolgerà il Concours Général Agricole des produits (con accesso riservato a membri della giuria e alla stampa) che assegnerà, a seguito di severe selezioni, la ben nota medaglia ai migliori prodotti francesi che si saranno contraddistinti per le qualità gustative. Il Cga per i prodotti è l'unico concorso ufficiale organizzato in collaborazione con il Ministero dell'Agricoltura, Alimentazione, Pesca e Affari Rurali. Gli operatori in visita al salone riceveranno una guida al «Percorso degli operatori dell'agroalimentare» che valorizzerà le aziende di prodotti agroalimentari internazionali e francesi alla ricerca di acquirenti e importatori del loro comparto. I produttori premiati durante il Concours Général Agricole 2004 e presenti al Salone verranno menzionati nella guida volta ad agevolare, per gli operatori in visita, la selezione di prodotti offerti dalle varie aziende presenti nonché la proposta per i mercati esteri I vari attori delle filiere animali e vegetali saranno presenti al Sia per fornire informazioni sulle filiere agricole francesi ai visitatori esteri. In merito alle filiere animali, i visitatori esteri potranno, tra l'altro, incontrare esponenti dell'Interbev (carne), del Cidil (latte), Inaporc (suini)... 10 filiere vegetali saranno presenti ali' Odyssée Végétale. I vari protagonisti forniranno informazioni in merito alle procedure export per le aziende francesi. Www.salon-agriculture.com  
   
   
SI RIACCENDONO I MOTORI DELLA MACCHINA ORGANIZZATIVA DI COM-PA  
 
Bologna, 31 gennaio 2005 - Il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, in calendario a Bologna dal 3 al 5 novembre 2005, incoraggiato dagli esiti positivi della scorsa edizione, si riconferma quale luogo privilegiato per chi, nella Pubblica Amministrazione, nelle Università e nella società civile, segue con passione la crescita della comunicazione pubblica, l'affermazione delle nuove tecnologie e dell'innovazione. E proprio tecnologia e innovazione sono state al centro del primo incontro del Comitato organizzativo che si è riunito questa mattina per avviare il nuovo programma del Salone. Definito lo slogan della prossima edizione: "Le nuove frontiere della comunicazione pubblica". Tante le novità attorno alle quali si sta già lavorando, ma anche alcune conferme, tra cui il progetto speciale Com-pa e la Scuola, che sarà diffuso tra breve nelle scuole medie superiori e ispirato alla proclamazione, da parte del Consiglio d'Europa, del 2005 quale "Anno Europeo della Cittadinanza attraverso l'Istruzione". La macchina organizzativa del Salone comincia così a muovere i primi passi in vista della prossima edizione che riafferma la vocazione europea e l'attenzione a diffondere la cultura della comunicazione pubblica e la conoscenza delle Istituzioni tra i cittadini.  
   
   
SITEP TETTO & PARETI 2005 BARI ESPORTA A VENEZIA LE TECNOLOGIE PER I TETTI E LE PARETI  
 
Bari, 31 gennaio 2005 - La Fiera del Levante, in collaborazione con Cmf, organizza a Venezia dal 7 al 9 aprile la prima edizione itinerante del salone specializzato dedicato al tetto, alle pareti, alle coibentazioni ed al restauro. Nata a Bari nel 1998, Sitep è un’esposizione dinamica, integrata con dimostrazioni, workshop tecnici e seminari per addetti ai lavori. Sbarca in Laguna la 5^ edizione di "Sitep - Tetto & Pareti", mostra-convegno sull'involucro casa, organizzata dalla Fiera del Levante e da Cmf a Venezia dal 7 al 9 aprile del 2005. La manifestazione, che si svolge a Bari dal 1998 negli anni pari in contemporanea con "Edil Levante Costruire", è dedicata ai materiali, alle tecnologie, ai sistemi ed ai prodotti da costruzione, al restauro e alla manutenzione di tetti e pareti. La mostra sarà ospitata negli spazi del Venezia Terminal Passeggeri. La caratteristica della formula espositiva di Sitep è quella di essere una manifestazione “dinamica”, in cui l’esposizione è arricchita da dimostrazioni sull'impiego dei prodotti e dei materiali e workshop. Tre le aree tematiche - il tetto, le pareti, la sicurezza – nelle quali si articolerà il percorso di visita. Sitep è un salone specializzato rivolto ai progettisti, agli installatori e alle imprese edili. Gli operatori, a cui sono riservati ingressi ad invito, avranno la possibilità di visitare gli stand di aziende nazionali e straniere, suddivisi nelle tre sezioni espositive e di prendere parte ai convegni programmati nel corso della manifestazione. Si tratta di incontri su temi tecnici di attualità, quali "Il global service e la manutenzione nelle città d'arte", "L'obbligatorietà della certificazione energetica degli immobili", "La sicurezza in cantiere" e "L'idrogeno quale carburante in una città dall'equilibrio ecologico precario". Venezia è subito apparsa agli organizzatori una sede ideale per la prima edizione itinerante di "Sitep - Tetto & Pareti": innanzi tutto perché offre l'opportunità di realizzare una fiera dell'edilizia in una città d'arte unica al mondo, ma con seri problemi costruttivi, di manutenzione e di restauro; poi perché, nel periodo individuato per l’evento, che coincide con l'inizio dell'anno edile e la ripresa dei lavori nei cantieri in tutta Europa, i padiglioni del Venezia Terminal Passeggeri non sono utilizzati per le partenze delle navi da crociera.  
   
   
DAL 27 AL 29 OTTOBRE ALLA FIERA DI GENOVA TECHNOFOLIES, IL NUOVO EVENTO INTERNAZIONALE DEDICATO ALL’INDUSTRIA DEL DIVERTIMENTO  
 
Genova, 31 gennaio 2005 - Sarà una festa a sancire il lancio ufficiale di Technofolies, il nuovo evento internazionale dedicato all’industria del divertimento in programma dal 27 al 29 ottobre 2005 alla Fiera di Genova. La presentazione, in programma domenica sera a Vienna da Bitzinger’s Agustinerkeller, un locale suggestivo e decisamente informale, è rivolta agli operatori del settore riuniti in questi giorni nella capitale austriaca per la rassegna europea del settore. Technofoliessarà organizzato da Fiera di Genova Spa con il supporto dell’Ancasvi - l’Associazione italiana dei costruttori di attrezzature per i parchi di divertimento numero uno in Europa per numero di aziende associate, oltre una quarantina, e per fatturato, con una quota di esportazioni che si avvicina al 90%. Technofoliesmetterà in primo piano i prodotti made in Italy, protagonisti dei mercati internazionali, con una scelta espositiva di grande impatto visivo e emozionale: negli ampi e altissimi spazi del Palasport saranno esposti e in funzione i modelli più innovativi e divertenti che presentano uno straordinario mix di sofisticate tecnologie e di altissima qualità artigianale. Un evento di richiamo internazionale che Fiera di Genova organizzerà grazie a una conoscenza del settore maturata nelle edizioni di Euro Amusement Show 2003 e 2004, a Genova e Parigi. Tecnhofoliessi riferisce a un settore che in Italia conta 90 parchi fissi di diverse dimensioni, 6mila gestori e circa 3mila attrazioni medio-grandi per un totale di circa 18milioni di visitatori all’anno e un fatturato complessivo che sfiora i 300 milioni. I dati europei parlano di 300 Luna Park in funzione e 30mila manifestazioni temporanee all’anno con circa 1 miliardo di visitatori e 600 milioni di euro di fatturato.  
   
   
LE ANALISI DELL’UNRAE SULL’IMMATRICOLATO DELLE AUTO NEL 2004 PIU’ VENDITE AI PRIVATI, MENO ALLE SOCIETA’ MERITO DELLE CAMPAGNE E COLPA DEL FISCO  
 
Roma, 31 gennaio 2005 - Nel corso del 2004, di tutte le vetture nuove immatricolate in Italia, il 72,96% risultano intestate a persone fisiche e il 26,67% a società. Il primo valore è in ripresa di un punto rispetto allo scorso anno, mentre il secondo è in contrazione. Due i segnali provenienti da questa rilevazione, come spiega Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case estere operanti in Italia:”mentre la forte pressione promozionale delle Case costruttrici ha esercitato sui consumatori una notevole spinta all’acquisto, la non florida situazione economica del Paese ed il trattamento fiscale penalizzante hanno spinto verso il basso gli acquisti da parte delle aziende”. In base alla destinazione d’uso, inoltre, ai privati va l’88,14% e al noleggio l’11,69%, vale a dire un punto in più rispetto ai valori del 2003. E’ ancora Filipponi che commenta il fenomeno: “La peculiarità di queste cifre risiede nella crescita del noleggio, che esprime in termini numerici un crescente interesse verso questa forma di uso dell’automobile, che si manifesta specie con il Noleggio a Lungo Termine”. Secondo quanto sottolineato dagli analisti dell’Unrae, poi, appare significativa la crescita delle immatricolazioni nel Centro del Paese e delle Isole (27,31% e 8,11%), mentre la suddivisione delle immatricolazioni in base ai segmenti di mercato pone in evidenza, sempre per il 2004, la crescita delle utilitarie, che si stanno lentamente avvicinando alla metà dell’intero immatricolato (dal 37,44% del 2002 al 42,28% del 2004). Valore ampiamente superato dalle vetture con motorizzazioni Diesel, giunte a rappresentare il 58,4% dell’intero mercato del 2004.  
   
   
RAGGIUNTO L’ACCORDO TRA PININFARINA E WEBASTO RELATIVO ALLA PARTECIPAZIONE NELLA JOINT VENTURE OPEN AIR SYSTEMS GMBH  
 
Torino, 31 gennaio 2005 -  Si è conclusa la trattativa, già annunciata il 21 dicembre 2004, tra Pininfarina S.p.a. E Webasto A.g. Per la cessione a quest’ultima della quota Pininfarina nella joint venture paritetica Open Air Systems Gmbh. Il valore della transazione ammonta a 45 milioni di euro con una plusvalenza nel conto economico 2005 di Pininfarina S.p.a. Di circa 22 milioni di euro. L’accordo prevede che Webasto focalizzi il suo business dei tetti convertibili nell’ambito Oasys, mentre Pininfarina continuerà a sviluppare e produrre veicoli, molti dei quali adotteranno soluzioni tetto innovative. Nel breve periodo, Oasys seguiterà ad essere per Pininfarina un fornitore esclusivo di servizi di ingegneria per sistemi tetto, mentre Pininfarina continuerà a produrre sistemi tetto per Oasys.  
   
   
A COMO DAL 19 MARZO AL 17 LUGLIO 2005 LA MOSTRA PICASSO LA SEDUZIONE DEL CLASSICO  
 
Como, 31 gennaio 2005 - Dopo l’evento del 2004 dedicato a Joan Miró che ha riscosso l’interesse di oltre 76.000 visitatori, il Comune di Como ha in programma una nuova grande iniziativa. Dal 19 marzo al 17 luglio 2005, infatti, a Villa Olmo si terrà la mostra Picasso La Seduzione Del Classico organizzata dal Comune di Como in collaborazione con la Fondazione Cariplo. La rassegna, curata da Maria Lluïsa Borràs, Massimo Bignardi e Luigi Fiorletta, presenterà centotrenta opere tra dipinti, disegni, arazzi, incisioni, linogravure, sculture e ceramiche, che tracceranno, all’interno della grande esperienza dell’artista spagnolo, una linea di attenzione alla figura e, per essa, alla cultura classica. L’importanza del progetto è testimoniata dal fatto che, dopo la tappa comasca, l’esposizione si trasferirà, in agosto, a Valencia e, in settembre, a Malaga, città natale di Picasso e sede della Fundación Pablo Ruiz Picasso, Museo-casa Natal. Il percorso espositivo trae sollecitazione da quanto l’artista stesso scrive, “Una volta Braque mi disse: ‘In fondo tu hai sempre amato la bellezza classica’. È vero. Anche oggi per me è così. Non si inventa una bellezza ogni anno”, e darà conto delle influenze che l’antichità classica, in tempi diversi, produsse sull’intera carriera dell’artista spagnolo, attraverso una selezione di opere provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche europee quali il Museo Picasso di Barcellona, il Reina Sofia di Madrid, il Museo Picasso di Parigi, il Centre Pompidou di Parigi, e poi da Tolosa, Antibes e Malaga. La prima sezione – “Lo sguardo come strumento di formazione dell’immagine: 1895-1903” -, unicamente strutturata da dipinti e disegni, sarà dedicata ai “luoghi” del Mediterraneo, intesi come luoghi-immagine della pittura che l’artista porta con sé, e si aprirà con le opere giovanili eseguite a Malaga e a Barcellona. È un momento di scoperta delle possibilità creative dello sguardo che si traduce nell’attenzione al paesaggio, allo spazio, alle diverse tipologie umane, segnalata, soprattutto, dai dipinti eseguiti a Barcellona tra il 1895 e il 1903, anno nel quale realizza il celebre dipinto “La vita”, da inscrivere nel “Periodo Blu”, del quale si propone uno studio poco noto proveniente dal Museo Picasso di Barcellona. Il percorso continua con le opere che segnano il concretizzarsi dell’esperienza cubista: verranno presentati i paesaggi eseguiti ad Horta de Ebro (nella provincia di Tarragona in Spagna) nell’estate del 1909, dove si conferma quel processo di squadrare i blocchi compositivi, rilevando pienamente l’applicazione del “metodo” di analisi e di costruzione cubista. La seconda sezione, “Dopo Pompei: una linea classica racconta il mito”, si concentra sul soggiorno in Italia di Picasso nel 1917, che si tradurrà nel tempo in quelle esperienze attente alla figura, evidenti sia nelle opere della stagione nota come “neoclassicismo”, nel periodo che va dal 1919 al 1924, sia in quegli attraversamenti registrati, fra il 1930 e il 1937, soprattutto nella Suite Vollard. Sono tracce lasciate per quello che è stato, per Picasso, l’incontro con la cultura e la civiltà di Pompei, con la Napoli dei primi del secolo, con le radici greche che vivificano l’immaginario della cultura europea. Il “viaggio italiano” del 1917, infatti, sarà segnato dalla scoperta della pittura “pompeiana” e della Roma classica e rinascimentale. In questo àmbito si inscrivono alcuni disegni provenienti dai carnet italiani, oggi conservati al Museo Picasso di Parigi, della primavera del 1917. L’intento è di proporre un aperto confronto, sul tema delle “Tre donne alla fonte”, con alcuni reperti archeologici, in particolare le pitture murarie, provenienti da Pompei, oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Un rinnovato dialogo con l’immaginario del mondo classico, con le sue figure e, soprattutto, con il mito che l’artista trasporterà, nell’estate del 1923, durante il soggiorno a Cap d’Antibes, nei disegni del celebre “Carnet 67”. È un rapporto con il mito classico, con la sua iconografia, che Picasso farà registrare, con un rinnovato interesse, nelle incisioni realizzate dalla fine degli anni Venti, ossia dal 1927 al 1934, in particolare nella cosiddetta “Suite Vollard”. Nella parte centrale del percorso espositivo si colloca “La corrida e il Minotauro: l’inganno dell’artificio la magia del rito” dedicata alla “tauromachia”. Qui verranno accolte le opere eseguite dai primi anni Trenta al 1960: sono dipinti, disegni, ceramiche, nonché incisioni, in particolare quelle realizzate, nel 1957, quali illustrazioni al manuale classico di José Delgado detto Pepe Illo, La Tauromaquia, o arte de torear, pubblicato da Editorial Gustavo Gili a Barcellona, nel 1959. In questa sezione verrà presentato il grande sipario (13 x 8 metri) La deposizione del Minotauro in costume da Arlecchino, proveniente dal Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Les Abattoirs” di Toulouse. Questo capolavoro venne realizzato dal maestro spagnolo nel 1936 per l’opera teatrale Quatorze-juillet di Romain Rolland, rappresentata al Théatre du Peuple il 14 luglio di quello stesso anno. La quarta sezione, “Nella luce di un ritrovato Mediterraneo: la forma della pittura, i colori della materia”, analizzerà il periodo degli anni Quaranta che la critica definì di “ritorno al Mediterraneo” di Picasso. Se la linea in questi anni diviene costruzione di una forma classica, riletta alla luce di un personale attraversamento del corpo della “pittura”, la ceramica assume il valore di forma-superficie della pittura stessa, riconsiderando in essa anche la decorazione. Sono opere provenienti dal Museo Picasso di Antibes, dal Museo Picasso di Barcellona, dal Museo Reina Sofia di Madrid, dalla Pinacoteca di Brera. Un tracciato di immagini che trovano piena corrispondenza con i segni, le figure della ceramica. Il catalogo sarà pubblicato da Silvana Editoriale. Durante tutto il periodo di apertura della mostra, nello Spaziopicasso attiguo a Villa Olmo verrà rappresentato uno spettacolo teatrale creato appositamente per l'evento di Como, con lo scopo di essere un ulteriore approfondimento alla visita dell'esposizione. "L'ultima notte di Antigone" è una produzione di "Teatro in Mostra" di Como in collaborazione con "Teatro del Battito" di Milano. Gli attori saranno Laura Negretti e Alessandro Baito. Il testo e la regia di Marco Filatori, analizzeranno il rapporto che ha legato il maestro spagnolo a Jean Cocteau, soprattutto nel periodo del loro viaggio in Italia a seguito della compagnia del coreografo russo Djaghilev, e nel quale i due artisti sentirono forte il richiamo al classico. Www.picassocomo.it  www.Comune.como.it  
   
   
A BERGAMO UNA NUOVA GUIDA MULTIMEDIALE A DISPOSIZIONE DEI VISITATORI DELLA MOSTRA “ALBERTO MARTINI. SURRÉALISTE” IL PALMARE [H]ANDY SARÀ OFFERTO INSIEME AL BIGLIETTO D’INGRESSO A PALAZZO DELLA RAGIONE  
 
 Bergamo, 31 gennaio 2005 - Un nuovo servizio di guida multimediale sarà offerto a tutti i visitatori della mostra Alberto Martini. Surréaliste, allestita fino al 20 febbraio, a Palazzo della Ragione di Bergamo, che ne faranno richiesta. [h]Andy, questo il nome della guida multimediale su palmare - realizzato dalla società “Sophie”, con sede all’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano – prevede un programma di fruizione dei contenuti simile a un browser di internet, abilitato alla navigazione di testi, immagini, video e supporti multimediali. Grazie alla connessione senza fili Wifi, l’utente più esperto potrà muoversi liberamente nel contesto espositivo e accedere in modo autonomo ai contenuti di interesse, comportandosi col palmare come se stesse navigando su internet. Il visitatore meno esperto potrà limitarsi a seguire percorsi tipo, posizionando il terminale in prossimità dei trasmettitori a infrarosso collocati di fianco all’opera, ricevendo tutto il supporto e l’approfondimento necessari. La soluzione, accanto alle innovative funzionalità di amministrazione dei contenuti multimediali, mette a disposizione dello spazio espositivo l’opportunità di offrire al visitatore l’estensione dell’esperienza di visita sul Web, grazie alla possibilità di integrazione dei contenuti visualizzati su palmare con il sito Internet dell’evento. Per informazioni: tel. 035 2052111 – 035 2052217 – email: artemod@unibg.It  
   
   
DIESEL WALL - PREMIO DI ARTE TEMPORANEA - IIª EDIZIONE TERMINE DI SCADENZA DEL BANDO: 18 MARZO 2005  
 
Milano, 31 gennaio 2005 - Dopo il grande successo del 2004, Diesel lancia la seconda edizione del Diesel Wall - Premio di arte temporanea: il concorso mette un muro di Milano a disposizione degli artisti indipendenti, degli allievi delle scuole e dei creativi. Il Diesel Wall è l’unica competizione che offre a tutti la possibilità di veder realizzata una propria opera su uno dei muri più significativi della città - 360 metri quadrati - a due passi dalle colonne di San Lorenzo, in una delle zone storiche più vitali e vivaci di Milano. Una prestigiosa giuria internazionale, composta da Jérôme Sans (direttore del Palais de Tokio, Parigi), Wilbert Das (direttore creativo della Diesel), Stefano Boeri (architetto, direttore della rivista Domus), Patrick Tuttofuoco (artista) e Helena Kontova (direttrice della rivista Flash Art) selezionerà i tre progetti più originali che, da aprile 2005 a gennaio 2006, trasformeranno la parete vuota dell’edificio di via Pioppette in un segno d’arte, immaginazione e fantasia. Le opere, a rotazione, rimarranno visibili per tre mesi ciascuna. Il muro protagonista del Diesel Wall - Premio di arte temporanea è testimone della storia e della cultura di Milano: danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, è ora oggetto delle attenzioni del comitato del quartiere Ticinese Vivere Piazza Vetra, che vuole preservarlo dalla demolizione per far posto ad un nuovo edificio. Diesel Wall è un progetto di “arte temporanea” che si propone di ideare nuovi percorsi espostivi urbani, recuperando un significativo spazio storico e attualizzandolo in chiave contemporanea. Diesel crede nell’invenzione e nella novità, nella libera espressione del talento tramite la realizzazione di opere d’arte fuori dai circuiti espositivi tradizionali. I progetti, creati appositamente per essere esposti e collocati sul muro, possono appartenere a qualunque forma espressiva e alle discipline più diverse. Il bozzetto dell’opera, realizzato su qualsiasi supporto (in scala 1:50) deve essere inviato entro e non oltre il 18 marzo 2005 seguendo tutte le indicazioni riportate sul sito o seguendo le indicazioni dell’infoline al numero di telefono 800 995 955. I nomi degli artisti dei tre progetti, selezionati dalla commissione per l’edizione 2005 del Diesel Wall, saranno annunciati ufficialmente entro marzo 2005. Il premio per i lavori selezionati consiste nell'esposizione, nei mesi successivi, dell’opera originale sulla superficie del muro di Via Pioppette.la scorsa edizione del Diesel Wall, che ha visto la straordinaria partecipazione di oltre 750 progetti, contava su una giuria composta da Hans Ulrich Obrist, Wilbert Das, Caroline Corbetta, Giusi Ferré e Piero Golia e ha decretato vincitori del premio Gianni Caravaggio con l’opera I Am A Wall, Federico Pepe con The Holy Site e Davide Bertocchi con Base. Nel 2005 sarà inoltre lanciata la Iª edizione di Diesel Wall Germania; un muro di circa 500mq nel centro storico di Berlino ospiterà i vincitori del contest tedesco. Il progetto Diesel Wall ha il patrocinio del Comune di Milano, Assessorato Eventi, Moda, Turismo.  
   
   
RENÉ BURRI FOTOGRAFIE 1950 I 2000 MILANO, PALAZZO DELL’ARENGARIO 2 FEBBRAIO – 2 APRILE 2005  
 
Milano, 31 gennaio 2004 - Dopo Cartier Bresson, Robert Capa, Salgado e altri maestri della fotografia mondiale, a Palazzo dell’Arengario Milano dedica una grande retrospettiva a René Burri. La mostra, organizzata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e Musei – Palazzo Reale in collaborazione con Contrasto e Centro Culturale Svizzero, è curata da Hans-michael Koetzle e prodotta dalla Maison Européenne de la Photographie e dai Musée de l'Elyséé in collaborazione con Magnum Photos. Tra i più grandi fotografi viventi, noto in tutto il mondo per immagini assurte a icona come quella di Che Guevara e Brasilia, Burri ha documentato i più grandi eventi storici e fotografato le più importanti personalità degli ultimi 50 anni. Vero gigante della fotografia, reporter nel vero senso della parola, René Burri si è inserito nel mestiere con la perfetta coscienza del suo avvenire e delle sue capacità. Entrato a far parte di Magnum Photos ancora ragazzo, ha firmato alcuni reportage diventati celebri come molti dei suoi famosi ritratti. Una vitalità eccezionale, un grande interesse per la politica come per la cultura, l’attenzione da perfezionista alla forma, fanno di René Burri una sorta di archetipo della professione fotografo. In risposta a Henri Cartier-bresson e al suo concetto di “istante decisivo”, il fotografo propone una visione del mondo in cui l’evento si decompone in una successione di istanti. Per descrivere l’opera di René Burri si può parlare di fotografia costruttiva. La creazione delle cose, la nascita delle idee, lo scacco (possibile) delle utopie lo hanno sempre appassionato molto più della distruzione, del caos, dell’inferno. Burri è il fotografo delle visioni, delle idee vissute, tra cui figurano le rivoluzioni, i cambiamenti, le trasformazioni. Di qui il suo precoce interesse per la Cina: una civiltà antica che, a metà del Xx secolo, si lancia alla ricerca di nuove idee per superare la fame, l’analfabetismo e il boom del tasso di natalità. Nell’opera di Burri, scrive Peter Killer, non esiste una sola foto “che non suggerisca l’esistenza possibile di un mondo più umano”.. René Burri Fotografie 1950-2000 è una mostra di circa 200 immagini, alcune celebri, compresi molti “vintage print” (stampe originali dell’epoca) provenienti dall’archivio personale di Burri, con alcune fotografie inedite. Si divide in diverse sezioni: dalle prime fotografie, scattate tra il 1950 e il 1953, ai ritratti di artisti famosi come Giacometti, Man Ray, Chagall, Henri Cartier-bresson e di uomini politici; dai suoi innumerevoli viaggi (Argentina, Brasile, Cuba, Giappone, Cina, Vietnam, Corea, Indonesia, Pakistan etc…), fino ai suoi lavori più recenti come rovine del futuro, sui luoghi del programma spaziale americano, pubblicati su Life e Stern. René Burri è un uomo “sul campo”, un giornalista-fotografo. Passando in rivista un’opera di oltre quarant’anni, vi si intravedono tutti i generi possibili di fotografia documentaria. La sua mano si distingue nei reportage classici, nei saggi generali in forma di libro, nelle immagini fotografiche che fanno epoca, a colori e in bianco e nero, nelle serie, nelle sequenze, nelle fotografie d’attualità e nelle creazioni fotografiche autonome. Burri ha realizzato innumerevoli ritratti, ha tramutato ambienti in composizioni grafiche e ha sintetizzato gli sviluppi del mondo in formule iconografiche di fascino parabolico. Eppure un Burri “tipico” esiste: un Burri che non ha niente a che fare con lo stile, con la maschera o con la pura estetica. Si tratta piuttosto di curiosità, dell’irreprensibile ebrezza del vivere, ma anche di un atteggiamento, di una coscienza acuta del tipo che si ritrova di fronte agli uomini, alle culture e agli avvenimenti. Informazioni al pubblico: 02.54913  
   
   
SECONDO APPUNTAMENTO, LUNEDI’ 14 FEBBRAIO CON IL CICLO DI INCONTRI SUI POETI EUROPEI DEL ‘900 DA UN PROGETTO DI GIOVANNI RABONI  
 
Milano, 31 gennaio 2005 - Secondo appuntamento, lunedì 14 febbraio, al Teatro Studio (ore 17.30), con la Xii edizione della rassegna Poeti Europei del '900. Proseguendo idealmente il viaggio attraverso la poesia contemporanea intrapreso da Giovanni Raboni, scomparso nel settembre scorso, la rassegna è, anche quest’anno, dedicata al tema La lingua dell'ospitalità, proponendo sei incontri con poeti che, arrivati più o meno di recente in Europa da altre parti del mondo, hanno deciso di esprimersi nella lingua del paese che li ospita. Sempre realizzata con la collaborazione dell’Aicem (Associazione Istituti di Cultura Europei Milano), la rassegna si snoda da gennaio a maggio 2005. Dichiara Jean-paul Ollivier, Presidente dell’Aicem: “Giovanni Raboni aveva, ancora una volta, visto giusto. Quale migliore missione per la nostra vecchia Europa che quella di essere terra di accoglienza, una terra in cui gli artisti di tutto il mondo e in particolare del vasto bacino mediterraneo – cha abbiamo appena scoperto grazie al ricco Festival offerto dal Piccolo Teatro – vengono a rinnovare e arricchire il nostro patrimonio?”. Voci note e meno note della poesia europea del ‘900 si intrecceranno sul palcoscenico del Teatro Studio, dove leggeranno le proprie poesie Salah Stétié, Zehra Cirak, Chantal Maillard, Mimi Khalvati, Diamant Abrashi, Serafettin Yildiz, introducendo i versi dei loro “poeti guida” come Pierre-jean Jouve, Hilde Domin, William Wordsworth, Giuseppe Ungaretti, Nazim Hikmet. Le letture di questi ultimi poeti sono affidate a cinque grandi attori italiani: Giancarlo Dettori, Massimo De Francovich, Umberto Ceriani, Franco Graziosi, Giulia Lazzarini. Il settimo incontro è un omaggio a Giovanni Raboni, ideatore e curatore della rassegna, la cui prima edizione risale al 1993. Inoltre in programma un incontro dedicato a Federico García Lorca in occasione della "Giornata mondiale della Poesia" (21 marzo 2005). Protagonista del secondo appuntamento è Zehra Cirak, originaria di Istanbul, che leggerà i propri versi e introdurrà l’opera di Hilde Domin, letta da Massimo De Francovich.  
   
   
TEATRO & HANDICAP: SI CHIUDE IL PROGETTO SU SHAKESPEARE. ZUIN, "È IL TERRITORIO CHE CRESCE"  
 
Mira (Ve) – 31 gennaio 2005 - Si chiude nel 2005 il percorso su "Teatro & Handicap" realizzato a Mira dal regista trevigiano Mirko Artuso. E sarà una conclusione in bellezza, con l'allestimento di un nuovo spettacolo a partire dal "Romeo e Giulietta" di Shakespeare. L'incontro fra teatro e handicap continua dunque a trovare a Mira e in Riviera del Brenta una "culla" accogliente e un'attenzione forte. "La nuova produzione segna la conclusione di un percorso triennale realizzato da Artuso nel territorio - sottolinea l'assessore alla Cultura Massimo Zuin -. Anche nel 2005 l'Amministrazione sostiene il laboratorio con i portatori di handicap. E ancora una volta si tratta di un progetto importante per la crescita del nostro territorio". "Gli autori che in Italia lavorano con l'handicap in maniera pienamente teatrale e non con semplici dimostrazioni di lavoro, si contano sulle dita di una mano - evidenzia Zuin -. Mirko Artuso è uno di questi e oggi opera a Mira. Questo ci dà grande soddisfazione, ma soprattutto arricchisce il nostro territorio e la nostra comunità di un rilevante portato di valore. Vogliamo proseguire e crescere su questa strada". Con il laboratorio di quest'anno - che si è aperto domenica 30 gennaio - la compagnia Teatri di Carta del progetto T&h, diretto da Mirko Artuso con il supporto di Alessandra Cavallin, ha concluso l'approfondimento e la ricerca per la produzione che sarà ispirata alla storia di Romeo e Giulietta di W. Shakespeare. "Abbiamo scelto un pretesto (una storia d'amore, l'odio, le pulsioni) per parlare delle storie personali degli attori - spiega Artuso -, avvicinando il linguaggio del teatro attraverso una motivazione autobiografica, suggerita dagli attori stessi. La storia d'amore forse più conosciuta al mondo vuole essere l'occasione per affrontare l'argomento della sfera del desiderio e delle pulsioni". La compagnia si incontrerà con cadenza mensile fino all'inizio di giugno per scambiare elementi di lavoro, chiavi di lettura, interpretazioni di artisti noti e meno noti. Dal laboratorio avviato nel 2003 - realizzato da Artuso con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura di Mira e de La Piccionaia-i Carrara Teatro Stabile d'Innovazione, nascerà la nuova produzione 'made in Veneto' che dovrebbe essere circuitata a partire dalla stagione 2005/2006. La compagnia si è fatta conoscere nel territorio nazionale con gli spettacoli Un'odissea e I Magnifici Quattro. Gli attori che fanno parte del progetto T&h hanno negli anni affinato la loro professionalità nel campo teatrale collaborando costantemente con il regista Mirko Artuso.  
   
   
CARNEVALE DI VENEZIA: UN "ARLECCHINO BOHEMIEN" IN PRIMA NAZIONALE  
 
 Venezia, 31 gennaio 2005 - Sarà un "Arlecchino Bohemien" della compagnia Pantakin da Venezia, per la regia di Ted Keijser, lo spettacolo di apertura del programma "Il Carnevale dei Teatri", inserito nel contesto del Carnevale di Venezia. Il nuovo lavoro di Commedia dell'Arte ha debutta in prima nazionale al Teatro Piccolo Arsenale venerdì 28 gennaio 2005 (ore 20.30), e sarà in scena per una settimana, fino a venerdì 4 febbraio. Lo spettacolo è coprodotto dall'Assessorato al Turismo del Comune di Venezia e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, con il contributo della Regione del Veneto. Il canovaccio è di grande vivacità. Al Cabaret Grancassa si esibisce tutte le sere la splendida Mimì (Marta Dalla Via). Gli affari, però, non soddisfano più il vecchio Capitan Grancassa (Emanuele Pasqualini), proprietario del locale, che cerca di inventare nuovi numeri insieme al suo "socio-servo" Prozac (Benoit Roland). Niente è all'altezza della concorrenza, finché un giorno non giunge una misteriosa lettera portata da Arlecchino (Filippo Tognazzo), servitore di un lontano parente di Mimì. Buone notizie: la lettera contiene una grande eredità destinata a Mimì, ma... Il perfido Capitano con l'aiuto di Prozac riesce ad ingannare Arlecchino e ad impossessarsi del contratto di eredità. Mimì, scoperto l'inganno, cerca di vendicarsi aiutata da Arlecchino, pronto per lei ad ogni follia. Tra rocamboleschi travestimenti, numeri di magia, sparatorie e un sorprendente "Spettacolo spettacolare", gli ideali bohémiens, su tutti l'Amore, riusciranno a trionfare? Ma soprattutto il sospirato successo incoronerà i nostri protagonisti? Al nostro pubblico l'ardua sentenza! Le musiche sono eseguite dal vivo da Andrea Mazzacavallo e i personaggi indossano le maschere disegnate e realizzate dal maestro Stefano Perocco di Meduna. "Il lavoro svolto dalla compagnia nel corso degli anni sulla Commedia dell'Arte, luogo d'eccellenza per la sperimentazione interdisciplinare delle arti dell'attore e del teatro che nasce sulla piazza, è un modo efficace per riavvicinare la gente al teatro grazie alla sua intrinseca vocazione ad essere popolare - dichiara la compagnia -. Il lavoro sulla maschera, legato a pulsioni forti e decise, permette di esprimere con un linguaggio privo di retorica ma generoso d'energia e di contagiosa vitalità tematiche vive e contemporanee, capaci di incarnare la realtà d'oggi. Abbiamo progettato un percorso che si apre a vie non ancora esplorate e contribuisce a dare una rinnovata vitalità a questa tradizione, impegnando gli attori e i registi anche nel difficile compito di autori e attori del proprio lavoro". Info Pantakin da Venezia tel. 0415221740 - info@pantakin.It  
   
   
PER IL SECONDO ANNO IL "DARWIN DAY" AL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE  
 
Milano, 31 gennaio 2005 - Dopo lo straordinario successo ottenuto nel 2004 con la prima edizione, a Milano torna il "Darwin Day", organizzato dal Museo di Storia Naturale, dall'Associazione Nazionale Musei Scientifici e dalla Società Italiana di Scienze Naturali. Il 15 e 16 febbraio 2005, al Museo Civico di Storia Naturale, alcuni tra i protagonisti del dibattito evoluzionistico italiano e internazionale si confronteranno tra loro e con il pubblico attorno ai grandi temi legati all'evoluzione dell'uomo. Paleoantropologi, biologi, genetisti, filosofi della scienza e divulgatori animeranno le due giornate del convegno "L'evoluzione umana" e parleranno di evoluzionismo, dei più recenti sviluppi della paleoantropologia e dell'importanza della ricerca scientifica nel nostro Paese, tema quest'ultimo quanto mai importante. Nel corso di due serate, il "Darwin Day" aprirà anche le porte al grande pubblico milanese offrendogli la straordinaria opportunità sia, di incontrare Richard Dawkins che, nell'occasione, presenterà il suo ultimo libro , sia di assistere a uno spettacolo teatrale di notevole suggestione. Con il conforto delle centinaia di persone che lo scorso anno hanno affollato le sale del Museo, dell'interesse riscosso sulla stampa e dell'appoggio offerto dalla comunità scientifica, il "Darwin Day 2005" rappresenta un altro passo verso le celebrazioni internazionali del bicentenario della nascita di Charles Darwin (2009) e diventa anche un appuntamento annuale dedicato all'evoluzione, come già accade da tempo in altri Paesi. Il convegno un intreccio di interventi tra il divulgativo e il tecnico sarà diretto ad un pubblico curioso e non necessariamente addetto ai lavori, con particolare attenzione agli studenti delle scuole superiori e degli studenti universitari, allo scopo di coltivare la passione per la cultura scientifica e fornire stimoli all'insegnamento della teoria dell'evoluzione e della storia naturale. Grazie a Telecom Italia è possibile seguire e intervenire al dibattito anche attraverso il sito www.Anms.it  
   
   
A CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA) DAL 13 MARZO AL 12 GIUGNO LA MOSTRA PRIMA DI BURRI E CON BURRI  
 
Città di Castello (Perugia), 31 gennaio 2005 - A dieci anni dalla scomparsa di Alberto Burri, Città di Castello vuole ricordare il suo illustre concittadino con una serie di iniziative che prendono il via sabato 13 marzo con l’apertura della mostra Prima Di Burri E Con Burri, organizzata dal Comune di Città di Castello in collaborazione con la Fondazione Albizzini Collezione Burri e la Regione dell’Umbria. L’iniziativa, ideata da Maurizio Calvesi e curata da Chiara Sarteanesi, inaugurerà gli spazi espositivi della nuova ala della Pinacoteca di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, dove in futuro sarà allestita, su piani differenziati, una sezione permanente dedicata all’arte contemporanea con collezioni provenienti da donazioni private e uno spazio riservato a mostre temporanee. “Il nostro scopo - ha sottolineato l’assessore comunale alle Politiche Culturali, Rosario Salvato - è far sì che i capolavori della Collezione Burri diventino un significativo biglietto da visita per l’Umbria, ponendo Città di Castello al centro dell’attenzione nazionale come punto di riferimento, di fatto esclusivo, per l’arte contemporanea”. La mostra, in calendario fino al 12 giugno, intende costruire un “ponte” ideale e artistico fra le due sedi della Fondazione Burri e la Pinacoteca comunale, proponendo al pubblico 50 opere di alcuni artisti che Burri ammirava e che in molti casi ha frequentato, durante i suoi soggiorni romani e parigini e opere di artisti con i quali Burri ha intrattenuto rapporti di stima reciproca, in alcuni casi con scambi di opere. Il percorso espositivo prevede una prima sezione in cui figurano opere di Bacon, De Chirico metafisico, Mafai, Magnelli, Melli, Mirò, Morandi, Picasso, Schwitters, Scipione, e una seconda con lavori di Afro, Ballocco, Calder, Capogrossi, Colla, Ceroli, De Kooning, Fazzini, Kiefer, Gambetti, Mannucci, Marca-relli, Marino Marini, Nicholson, Nuvolo, Prampolini, Sarteanesi Alvaro e Nemo, Sironi. Tra i prestatori si segnalano le Istituzioni che hanno contribuito con prestiti alla buona riuscita della manifestazione: la Fondazione Magnani Rocca di Parma, l’Archivio Pericle Fazzini, la Pinacoteca di Macerata, il Mart di Trento e Rovereto, i Musei Civici di Firenze, Palazzo della Penna di Perugia, l’Archivio Mascherini, l’Associazione Artmilla o.N.l.u.s. Per Gambetti, artisti e prestigiosi collezionisti italiani e stranieri. Al reperimento e all’individuazione delle opere e dei documenti d’archivio hanno partecipato anche la Fondazione Marino Marini di Pistoia, l’Archivio Afro, l’Archivio Scialoia, l’Archivio Calder. Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, è curato da Chiara Sarteanesi e Rita Olivieri con un testo introduttivo di Maurizio Calvesi. Alberto Burri nasce a Città di Castello (Perugia) nel 1915. Si iscrive alla Facoltà di Medicina di Perugia, che frequenta dal 1934 al 1939. Nel 1940 parte per la guerra. Fatto prigioniero dagli inglesi, resta internato in un campo del Nord Africa, prima di essere trasferito dagli americani a Hereford, in Texas, dove inizia a dipingere. Tornato in Italia nel 1946, Burri si trasferisce a Roma, deciso a diventare artista. Nel 1947 tiene la sua prima personale alla galleria La Margherita. Propone opere di carattere figurativo. Ma l'anno successivo è già impegnato nelle prime composizioni astratte: Bianchi e Catrami. Nel 1949 realizza Sz1, il primo "Sacco" stampato. L'anno successivo comincia le Muffe e i Gobbi. Nel 1951 Alberto Burri partecipa alla fondazione del Gruppo Origine, con Ballocco, Capogrossi e Colla. Nel 1952 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e pone mano a Grande Sacco. Le mostre di Chicago e New York del 1953 segnano l'inizio del successo internazionale. Nel 1954 realizza piccole combustioni su carta. Continua a utilizzare il fuoco anche negli anni successivi, realizzando Legni (1956), Plastiche (1957) e Ferri (1958 circa). Il 1955 è un anno cruciale. Torna per la prima volta negli Stati Uniti e presenzia alla prima mostra personale in un museo pubblico: l'Oakland Art Museum. Due anni dopo, il Carnegie Institute di Pittsburgh gli allestisce un'importante retrospettiva. Nel 1959 è la volta del Palais des Beaux-arts di Bruxelles. La sua fama è ormai riconosciuta, e nel 1960 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale. Tra il 1961 e il 1969 Burri realizza il ciclo di Plastiche combuste. Nel 1963 espone al Museum of Fine Arts di Houston. Nel 1965 vince il Gran Premio alla Biennale di San Paolo. Sul finire degli anni '60 si trasferisce a Los Angeles. In considerazione del suo successo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma di Roma gli dedica una sala permanente. Abbandonate le combustioni, Alberto Burri nel 1973 inizia il ciclo dei Cretti che riprendono i Bianchi realizzati a cavallo tra gli anni '40 e '50. Nel 1975 realizza le scene per Tristano e Isotta di Richard Wagner al Teatro Regio di Torino. Nel 1976 realizza il Grande Cretto Nero per il Franklin D. Murphy Sculpture Garden di Los Angeles, nel 1978 il Grande Cretto di Capodimonte. Nel 1976 inizia a lavorare ai Cellotex. Al 1979 risalgono i Cicli, che domineranno tutta la sua produzione successiva. Il primo, intitolato Il Viaggio, viene esposto negli Ex-seccatoi del Tabacco di Città di Castello. Presenterà altri cicli a Firenze (1981), Palm Springs (1982), Venezia (1983), Nizza (1985), Roma, Torino (1989) e Rivoli (1991). Nel 1981 viene inaugurata la Fondazione Burri in Palazzo Albizzini a Città di Castello. In questi anni Burri si dedica al progetto (interrotto nel 1989) del Grande Cretto per la cittadina siciliana di Gibellina, sconvolta dal terremoto del 1968. Negli anni '80 vengono dedicate a Burri numerose esposizioni: Documenta a Kassel (1982), Palazzo Citterio a Milano (1984), Stabilimento Peroni e Università degli Studi a Roma (1987). Nel 1990 si apre, sempre a Città di Castello, la seconda sede della Fondazione, presso gli ex-Seccatoi del Tabacco. Lasciata la California, Burri si trasferisce a Beaulieu, in Francia, ma continua a frequentare Città di Castello. Nel 1993 espone al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, l'ultimo grande cretto in ceramica, Nero e Oro. Alberto Burri muore a Nizza nel 1995. Www.cdcnet.net  
   
   
A MILANO DAL 11 MARZO AL 24 APRILE 2005 LA MOSTRA THONET LA NASCITA DEL DESIGN TRA BIEDERMEIER E SECESSIONE VIENNESE  
 
Milano, 31 gennaio 2005 - Dall’ 11 marzo al 24 aprile, si terrà al Castello Sforzesco di Milano la mostra “Thonet: La Nascita Del Design Tra Biedermeier E Secessione Viennese. 100 anni di mobili in faggio curvato a vapore e materiale iconografico della Gebrüder Thonet Vienna”, che ripercorre la storia di Michael Thonet (Boppard am Rhein 1796 - Vienna 1871), unanimemente riconosciuto come il primo designer industriale, inventore della tecnica seriale di curvatura a vapore del legno di faggio, fino ad allora solo artigianale, e dei primi 100 anni di produzione della fabbrica che da lui prese il nome. L’esposizione, curata da Giovanni e Chiara Renzi, prodotta da Silvana Editoriale, in collaborazione con il Comune di Milano (Cultura e Musei - Settore Musei e Mostre – Museo delle Arti Decorative) e patrocinata dalla Città di Vienna, dal Consolato d’Austria e dal Forum Austriaco di Cultura, documenta in modo completo l’universo “Thonet”, presentando oltre 130 mobili prodotti da Michael Thonet e dalla Gebrüder Thonet Vienna, nonché cataloghi e materiale pubblicitario, ed è accompagnata da un volume di Silvana Editoriale. Il percorso illustra la partecipazione di Michael Thonet all’Esposizione Internazionale di Londra del 1851, i continui esperimenti per la curvatura del legno ed il successo commerciale ottenuto dall’azienda dapprima con i modelli dalle ricche volute ottocentesche e successivamente con le forme squadrate della Secessione Viennese e con quelle razionali del mobile in tubolare metallico. Sedie, tavoli, divani, poltrone, letti, fioriere, porta spartiti, attaccapanni, scrivanie, racchette da tennis, anelli per la ginnastica, mobili per bambini e per bambole, dondoli vengono mostrati nei diversi periodi di produzione della Thonet e delle numerose aziende concorrenti attive dopo il 1869, in quella che rappresenta la prima guerra commerciale dell’industria moderna. Contemporaneamente, attraverso le diverse sezioni della mostra, si segue l’evoluzione dell’immagine e delle strategie di comunicazione dell’industria del mobile in faggio curvato prima con le pubblicità sui giornali austriaci e tedeschi, poi attraverso i preziosi cataloghi commerciali diffusi in tutta Europa e nel mondo. Accanto al materiale pubblicato dalla Thonet si osservano le immagini di persone comuni, bambini, soldati o innamorati su sedie e dondoli in faggio curvato, spaccato di costume dell’epoca che rievoca luoghi, abitudini e gesti del secondo Ottocento europeo. L’ultima sezione della mostra riguarda un argomento curioso come “Thonet e il cinema”, ovvero la diffusione del mobile ricurvo nel cinema italiano e straniero: attori di fama internazionale in fermo immagine di pellicole note o dimenticate. Milano, Castello Sforzesco – Sala della Castellana e Sala del Tesoro 11 marzo – 24 aprile 2005 Info mostra La Stanza del Re Giovanni e Chiara Renzi Tel. E Fax 02 4819 5411  
   
   
PARIS – TABOU VIII° FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ DI CHIASSO  
 
Chiasso, 31 gennaio 2005 - Si è conclusa sabato 29 gennaio, “Paris - Tabou”, l’omaggio dell’edizione 2005 del Festival di Cultura e Musica Jazz alla Parigi del secondo Dopoguerra e al suo fervido clima culturale, tra jazz ed esistenzialismo, chanson française e gioventù in ebollizione, che ha visto una grandissima partecipazione di pubblico di tutte le età. Il progetto speciale St. Germain Old & New Connection del batterista svizzero (ma parigino d’adozione) Daniel Humair aprirà alle 20.30 quest’ultima serata. L’appellativo scelto fa riferimento all’epoca d’oro del jazz a Parigi, quella che tra la fine degli anni ’40 e l’inizio dei ’60 ebbe proprio nelle caves e nei clubs del quartiere di Saint Germain des Prés il suo punto di riferimento e che vide Humair fra i protagonisti. Il musicista svizzero, arrivato giovanissimo a Parigi dalla sua Ginevra, divenne ben presto uno dei partner più richiesti della scena jazzistica francese e in poco tempo uno dei migliori batteristi europei. Ancor oggi attivissimo e sempre alla ricerca di nuovi stimoli musicali, Humair sarà accompagnato da un altro primattore di quegli anni, l’eccellente sassofonista François Jeanneau, e da tre giovani promesse dell’ultima generazione di jazzisti transalpini: Cédric Piromalli al piano, Vincent Peirani alla fisarmonica e Sébastien Boisseau al contrabbasso. “Paris – Tabou” non poteva dimenticare quella che è stata una delle più straordinarie esperienze del jazz francese, il circolo dell’Hot Club de France e i suoi grandi musicisti. Il chitarrista Django Reinhardt e il violinista Stéphane Grappelli, con il loro torrido swing, diedero infatti il primo importantissimo contributo dell’Europa alla storia del jazz. Tchavolo Schmitt, straordinario chitarrista gitano che si potrà ascoltare alle 22.30 in quartetto, incarna la grande tradizione, ancora vivissima, di questa musica energetica e piena di calore. Tchavolo inizia a 12 anni a suonare nei caffè della periferia di Strasburgo nella grande famiglia dei manouches, nomadi sedentari discendenti dagli zingari provenienti dall’India. Il suo tocco è virtuoso, la sua musica piena di bellezza comunicativa e soave arroganza. Per lunghi anni è stato un outsider, uno dei grandi musicisti rimasti fuori dal mercato. Il successo arriva anche grazie a Tony Gatlif che lo vuole per la colonna sonora dei suoi film e che per il recente Swing gli affida il ruolo di Miraldo, il maestro di chitarra che richiama la figura leggendaria del grande Django. Tchavolo suonerà con Costel Nitescu al violino, Martin Limberger alla seconda chitarra e Claudius Dupont al contrabbasso. Tonus Music è una delle realtà più particolari nell’ambito del new jazz e della scena musicale del nostro paese. Al tempo stesso collettivo di musicisti, collana discografica, laboratorio di ricerca sonora, il concetto di Tonus si è focalizzato attorno alla creatività di Don Li (nome d’arte del clarinettista Don Pfaeffli) nella seconda metà degli anni ’90 in un crogiuolo di stimoli musicali, filosofici, estetici: il minimal groovy jazz che ne è scaturito riflette lo studio e lo sviluppo di elementi quali la metrica, la ritmica, la ripetizione, la meditazione. Nel concerto afterhour di chiusura Tonus, in una versione con Fabian Kuratli alla batteria, Wolfgang Zwiauer al basso elettrico e l’ausilio di basi al computer, proporrà una della sue affascinanti creazioni sonore (tra l’altro diffuse in sala in stereo surround). Il gran finale è stato poi affidato a Nicola Conte, di nuovo sulla ribalta chiassese, questa volta nelle sue vesti originarie di acclamatissimo Dj.  
   
   
VITTORIO SGARBI AI MONDIALI DI BORMIO 2005  
 
Bormio, 31 gennaio 2005 - Domenica 30 gennaio Vittorio Sgarbi ha premiato la prima classificata nel Super G. L’appuntamento, come da programma, è stato in piazza del Kuerc a Bormio, dove si svolgono tutte le cerimonie di premiazione, comprese quelle delle gare femminili. Ma il famoso critico arriva in Alta Valtellina anzitutto per la promozione della mostra “Galleria Aprica” interamente dedicata al mondo dello sci e ospitata alla Torre Alberti di Bormio fino al 13 febbraio. Alle ore 13 Sgarbi visiterà la Scuola Alberghiera per il pranzo di gala preparato dai cuochi della regione Lazio che cucineranno i loro piatti tipici. Nel pomeriggio è stato in piazza del Kuerc dove, per l’occasione, sono esposti alcuni dei dipinti della “Galleria Aprica”. La mostra è il frutto del sodalizio tra i comuni di Aprica (dove soggiornano le cosiddette “small nations”) e quello di Bormio, in cui si disputano le gare maschili. Lo stesso Sgarbi ha selezionato i venti dipinti esposti tra i sessanta che gli allievi dell’Accademia di Brera hanno realizzato fra il 1994 e il ’96 per il comune di Aprica, promotore di una competizione di sci che premia lo stile anziché la velocità.  
   
   
REZAC E PALUSELLI FIRMANO LA MARCIALONGA ROSSI CON GLI SCI …COME CON LA PAGAIA  
 
Trento, 31 gennaio 2005 - Una Marcialonga da incorniciare quella di oggi, pista splendida, tempo bellissimo, una gara tiratissima e molto combattuta fin dall’inizio, ed un campione olimpico che sorprende tutti. Ha vinto un preparatissimo Stanislav Rezac, atleta della Repubblica Ceca che aveva messo a punto la sua Marcialonga in quota. Secondo nel 2003 alle spalle di Joergen Aukland ( iericostretto a letto dall’influenza), Rezac oggi ha corso una gara tutta all’attacco e nell’ultimo chilometro, sulla temuta salita di Cascata, ha sferrato l’attacco decisivo a Zanetel che non è stato in grado di ribattere. Zanetel e Cattaneo hanno cercato di tenere alto il ritmo fin dai primi chilometri, aiutati dagli altri azzurri della squadra. Hanno cercato in tutti i modi di sfoltire il gruppo dei migliori, del quale facevano parte soprattutto gli atleti scandinavi e Rezac. La temperatura era molto rigida ed in prossimità di Canazei toccava i -18° ed è stato proprio a Canazei che gli scandinavi Palmer, Svard, Tynell con Aasmae e Rezac tentavano la sortita, ma Zanetel & C. Erano pronti a ribattere. Sulla salita di Soraga, circa al 32° km, la testa della gara vedeva condurre Costantin e Zanetel “francobollati” da Svard, Grandelis e Tynell. Esattamente a metà gara si fa notare anche Skjonsfjell, leader della Fis Marathon Cup a pari punti con Zanetel, che aggancia i primi e cerca di allungare, ma la sua ombra stagliata sulla neve si confonde con quella di Zanetel che non lo perde di vista. Nel frattempo Cristina Paluselli è al comando inseguita da Lara Peyrot; l’altra protagonista Sofia Lind è rimasta a letto con l’influenza. Per la forestale di Tesero una gara sempre al comando, mentre per la Peyrot dopo il giro di boa a Canazei si sono riacutizzati i dolori alla schiena che l’hanno costretta a rallentare il ritmo. A Predazzo un gruppetto con Svard, Tynell, Cattaneo, Costantin e Zanetel è riuscito a guadagnare una trentina di metri sugli altri, a Ziano il gruppetto cambia protagonisti ed a condurre passano Cattaneo, Svard, Eriksson ed Hallingstad, ma a Lago di Tesero i fuggitivi vengono fagocitati dal gruppo. Mentre i primi si approssimano ai piedi della Cascata, Tynell, Rezac e Skjonsfjell rendono difficile la vita agli italiani con Svard, Eriksson e Hallingstad che si frappongono alle tute rosse di Cattaneo, Zanetel, Fauner e Grandelis. Quando la salita inizia a picchiare forte si staccano Zanetel e Rezac, la gara è nelle loro mani ed è proprio Rezac ad avere la meglio. “Quando l'ho sentito sulle code dei miei sci – dice Zanetel – ho capito che lui era in giornata sì”. In effetti, quando ai 500 metri ha tentato l’affondo Zanetel era a corto di energie e si è dovuto “accontentare” del secondo posto. Bravissimo anche Cattaneo, ha condotto una gara veramente convincente e lo ha riconosciuto anche lo svedese Svard, che non è riuscito a batterlo anche per aver rotto un bastoncino nel finale. Quinto posto per Silvio Fauner che ha avuto ragione di Tynell, uno specialista del classico e delle lunghe distanze, mentre Costantin e Margaroli, finiti alle loro spalle, hanno completato il successo della squadra azzurra, 5 nei primi 8! Trionfale l’arrivo di Cristina Paluselli: la fiemmese fra due ali di pubblico inneggiante è “volata” negli ultimi metri coronando un sogno cullato fin da Moena. Complimenti per lei anche da Gabriella Paruzzi, che ha rivissuto la gara dello scorso anno commentando le immagini per la diretta Rai. Sono trascorsi oltre 3 minuti prima di intravedere la figura di Lara Peyrot nel rettilineo finale, un secondo posto che merita ampiamente, viste le sue disavventure fisiche. Grossa sorpresa per il terzo posto: la canadese di origini russe Daria Gaiazova è arrivata sul traguardo incredula, grande felicità per lei che, come la connazionale Williams giunta quarta, non aveva mai gareggiato oltre i 30 km. Grande interprete della tecnica classica, o meglio della tecnica “a spinta”, il plurimedagliato olimpico Antonio Rossi ha sfruttato le sue poderose braccia per spingere sui bastoncini con violenza: la classifica ufficiosa lo dà al 666° posto. “È stata un’esperienza fantastica – ha detto l’olimpionico di canoa - sciare per 70 chilometri è stancante per me che sono abituato a correre pochi minuti, ma essere tra tanta gente è meraviglioso. Ad un certo punto una ragazza mi ha gridato “che cosa ci fai col n. 44 così indietro?!” poi mi ha conosciuto e mi ha chiesto scusa, incitandomi forte. Penso che tornerò!” Gli arrivi si sono susseguiti fino a sera, la Marcialonga dei 4.200 è un’interminabile colonna di amanti del fondo e della fatica. Sicuramente il bel tempo è stato una componente importante del successo, ma il lavoro dei 1.200 volontari è stato importantissimo. La Marcialonga può guardare fiduciosa al futuro, quella del 2006 sarà ancora a tecnica classica. Classifica Maschile: Rezac Stanislav (Cze) 3.00.37; 2) Zanetel Gianantonio (Ita) 3.00.45; 3) Cattaneo Marco (Ita) 3.01.04; 4) Svard Oskar (Svezia) 3.01.06; 5) Fauner Silvio (Ita) 3.01.18; 6) Daniel Tynell (Sve) 3.01.23; 7) Pierluigi Costantin (Ita) 3.01.42; 8) Ivan Margaroli (Ita) 3.01.48; Anders Hallingstad (Nor) 3.01.55; 10) Henrik Eriksson (Sve) 3.02.07 Femminile 1) Paluselli Cristina (Ita) 3.24.52; 2) Peyrot Lara (Ita) 3.28.06; 3) Gaiazova Daria (Can) 3.48.47; 4) Williams Madeliene (Can) 3.50.06; 5) Dziadkowiec Dorota (Pol) 3.50.54; 6) Nafranovich Irina (Blr) 3.52.53; 7) Druidi Viviana (Ita) 3.54.16; 8) Linn Elvebakk Anne (Nor) 3.55.38; 9) Nilssen Anette Rustad (Nor) 3.57.23; 10) Soreng Mari (Nor) 3.57.37  
   
   
CLAUDIO CERULLI, 35 ANNI DI MODENA, È L’ULTIMO MARCIALONGHISTA: 3.619°!  
 
Trento, 31 gennaio 2005 - La 32.A Marcialonga ha chiuso ufficialmente i battenti quando Claudio Cerulli, 35 anni, ingegnere di Modena, ha tagliato il traguardo per ultimo col tempo di 9h46’15”, classificandosi 3.619°. È stato incoronato da Cristina Paluselli, la brillante vincitrice della classifica femminile. “È impensabile, per me, che si possa stare sugli sci per dieci ore, questi sono autentici campioni, altro che bisonti!”, ha detto Cristina Paluselli. I fuochi d’artificio hanno illuminato a giorno un parterre folto tanto quanto all’arrivo dei primi, con un incitamento fortissimo per tutti gli ultimi che hanno arrancato sulla durissima salita di Cascata. 70 chilometri di fatica e sudore, ma con tanta soddisfazione. Con la Marcialonga si è aggiornata anche la classifica della Fis Marathon Cup, che vede Zanetel al comando tra i maschi con 180 punti davanti a Rezac (165) e Cattaneo (134). Tra le donne Cristina Paluselli (280) incrementa il vantaggio su Lara Peyrot (240) e Sofia Lind (140). Ora si pensa al 2006, quella del 29 gennaio del prossimo anno sarà ancora un’edizione in classico.  
   
   
SCI DI FONDO: SI RESPIRA ARIA DI DOBBIACO CORTINA  
 
Dobbiaco, 31 gennaio 2005 - Domenica 6 febbraio il via della 28a edizione della Dobbiaco Cortina, la storica maratona nordica che ogni anno richiama centinaia di fondisti lungo il caratteristico tracciato che, sulle orme dell’antico trenino delle Dolomiti, unisce le province di Bolzano e Belluno . Oltre 600 le iscrizioni pervenute, ma c’è ancora una settimana per eguagliare le 1400 adesioni delle passate edizioni. L’organizzazione garantisce i 42 chilometri del percorso: “La pista è in perfette condizioni grazie alle recenti nevicate e alle basse temperature degli ultimi giorni” ha dichiarato Luigi Apollonio segretario generale del comitato organizzatore , ma a riscaldare concorrenti e tifosi ci penseranno i suggestivi bracieri e il ristoro dello stand Pittarello, main sponsor della manifestazione, allestito in prossimità dell’arrivo. La novità di quest’anno è la possibilità di rivivere la classica degli sci stretti sugli schermi televisivi: una troupe di Icarus, la trasmissione di Sky Tv dedicata al mondo dello sport "amatoriale", seguirà la prestazione di un fondista nella pancia del gruppo, regalando la sensazione di essere in gara anche se comodamente seduti sulla poltrona di casa. Emozioni forti ci attendono, come quelle dello sprint al cardiopalma dello scorso anno che vide l’iberico Juan Jesus Gutierrez, specialista della distanza, spuntarla sul Forestale di Bormio, Maurizio Pozzi e sul gardenese Norman Kostner. Lo scorso anno si confermò la migliore tra le donne Eugenia Bitchougova, giunta alla sua quinta vittoria alla Dobbiaco Cortina, mentre alle spalle della russa si classificò la giovanissima Valentina Puntel davanti alla trentina Carla Jellici. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 6 febbraio, giorno della gara. Per i ritardatari, a partire dal 29 gennaio, la quota è fissata a 36 euro. Www.dobbiacocortina.org  
   
   
IL PRIMO WINTER TRIATHLON DI SAPPADA  
 
Sappada, 31 gennaio 2005 - È fissata per la prima domenica di marzo la “vernice” del Sappada Winter Triathlon, competizione multisportiva che vedrà sfidarsi atleti in un’unica gara di tre discipline: podismo, mountainbike e sci di fondo. Si inizia con la corsa a piedi per poi proseguire con la mountainbike e concludere con gli sci da fondo. È questa la sequenza del winter triathlon, la versione invernale della triplice disciplina, che al posto del nuoto vede gli atleti competere nella pratica sportiva “endurance” per eccellenza, lo sci nordico. I migliori specialisti del multisport si daranno appuntamento a Plodn, meglio nota come Sappada per domenica 6 marzo in occasione della prima edizione del Winter Triathlon internazionale. Come da indicazione dell’Itu, la federazione mondiale che sovrintende alla triplice disciplina, sono state definite le distanze di gara. Si inizia con la frazione di podismo da correre su un circuito di neve battuta della distanza di tre chilometri da ripetere tre volte. Una volta conclusa la prova podistica i concorrenti entreranno nella zona cambio per inforcare la mountainbike e proseguire lungo un anello di quattro chilometri su terreno misto che dovranno percorrere tre volte, prima di iniziare la terza e ultima frazione di sci di fondo su circuito di 3,3 chilometri, anche in questo caso da ripetere tre volte. Tutto questo senza che il cronometro si fermi tra l’avvio di corsa e il termine con gli sci stretti. L’organizzazione è a cura di un binomio costituitosi per l’occasione: il Friesian Team, sodalizio da oltre dieci anni impegnato nell’organizzazione di eventi di duathlon e triathlon, e l’ As Camosci di Sappada, vera fucina di campioni del fondo tra cui Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer. Gli aspetti di accoglienza turistica saranno curati dal Consorzio Turistico Comelico Sappada. A proposito di campioni, saranno attesi al via del Sappada Winter Triathlon i migliori specialisti della triplice disciplina, tra cui l’azzurro Alessandro De Gasperi che lo scorso 15 gennaio si è laureato Campione Europeo a Freudenstadt, in Germania. Nella stessa manifestazione continentale Daniel Antonioli e Giuseppe Lamastra hanno conquistato rispettivamente l’oro e l’argento nella categoria Under 23. Sarà al via della manifestazione anche la neo campionessa italiana di specialità, Stefania Bonazzi, e si attendono numerose adesioni anche dall’estero, soprattutto dai paesi di lingua tedesca, nazioni prodighe di eventi multidisciplinari sulla neve. Vi sarà posto per tutti al Sappada Winter Triathlon, perché a fianco degli specialisti tesserati alla Fitri, l’organizzazione accoglierà anche atleti in possesso di certificato medico che effettueranno il tesseramento sul campo nella categoria “promozionale”. Ma non finisce qui, perché sarà possibile partecipare anche in “staffetta”, ovvero formazioni composte da un’atleta per ogni disciplina che darà il cambio al compagno al termine della propria prova. Il programma prevede la distribuzione dei pacchi gara nel pomeriggio di sabato fino alle 9.30 di domenica 6 marzo, mezz’ora prima della partenza delle categorie “agonisti” e “staffetta”; alle 11 il via per la gara “promozionale”. La giornata di festa prosegue con il pasta party e le premiazioni alle 14.30. Queste ultime vedranno premi in denaro per i primi 10 uomini e 6 donne (categoria “agonisti”) e riconoscimenti in natura per tutti gli altri classificati (totale montepremi 3.000 euro). Www.friesianteam.com  www.Camosci.it  
   
   
NEVE SPLENDIDA IN VAL CASIES PER L’ATTESA GRANFONDO DI FEBBRAIO AUSGEZEICHNETE SCHNEEVERHÄLTNISSE IM GSIESER TAL  
 
Trento, 31 gennaio 2005 - Ora è confermato, Johann Muehlegg sarà al via della prossima edizione della Gran Fondo Val Casies, domenica 20 febbraio. Il fondista tedesco, dopo lo scandalo che lo ha visto coinvolto alle Olimpiadi di Salt Lake, è ritornato a gareggiare e proprio domenica scorsa alla Ski-trail ha vinto la prima delle tre tappe del Tirol Trophy, circuito di cui fa parte appunto la Gran Fondo Val Casies. Quella del 20 febbraio sarà la prima gara in Italia per l’ex campione tedesco che correva con i colori della Spagna. Ovvio che questo debutto sarà al centro delle attenzioni, ma la Gran Fondo Val Casies ha sicuramente ben altri motivi di interesse e lo dimostra il gran numero degli iscritti, in crescendo rispetto al passato, tale da confermare l’evento altoatesino come il secondo in assoluto in Italia per numero di partecipanti e per popolarità. Gli organizzatori confermano che c’è un crescente interesse soprattutto da parte dei fondisti stranieri per la Gran Fondo Val Casies, merito di una curata organizzazione che ha fatto parlare di sé un po’ in tutta Europa e merito dell’appartenenza della gara anche al circuito Euroloppet. La serietà degli organizzatori è ribadita anche dal fatto che, fin da quando è nata, la Gran Fondo Val Casies non ha mai mancato un appuntamento, nemmeno quando le condizioni meteo non erano propriamente favorevoli. Quest’anno la situazione della neve è eccellente, oltre ai 25.000 metri cubi già prodotti le nevicate hanno consentito di approntare con grande anticipo la pista ed è confermato che la gara si correrà regolarmente, oltre che sul tracciato breve di 28 km, anche su quello più impegnativo e spettacolare di 42 chilometri. La collaudata organizzazione dell’evento altoatesino può contare su un consistente numero di volontari che gestiscono i vari servizi, e ciascuna delle 350 persone che si sono messe a disposizione ha un compito ben preciso cui assolvere. Tra pochi giorni, esattamente dopo il 31 gennaio, la tassa di iscrizione lieviterà di 5 Euro, quindi gli indecisi faranno bene ad affrettarsi, ma in ogni caso gli organizzatori consentono di iscriversi, con una tassa maggiorata, anche al mattino prima del via. Ovvio che iscrivendosi in anticipo si è anche favoriti nella posizione di partenza. In questi giorni iniziano ad arrivare anche le conferme dei nomi importanti. Ci sarà Lara Peyrot, la vincitrice della gara lunga della scorsa edizione, così come Marco Cattaneo, pure lui splendido dominatore della 42 km: entrambi contano di regalare al gruppo sportivo della Polizia una nuova bella doppietta. Si è iscritto anche il recente vincitore della Pusterthaler, Maurizio Pozzi, il forestale capace di grandi prestazioni e che anche lo scorso anno è stato tra i protagonisti ed ha concluso al quarto posto davanti allo spagnolo Gutierrez. Consolidato anche il gruppo dei partners che supportano la Gran Fondo Val Casies: con la Provincia Autonoma di Bolzano si sono schierati anche Raiffeisen, Marlene, Mila, Wuerth e Loacker. Www.valcasies.com  
   
   
SPARCO CON IL SUBARU WORLD RALLY TEAM PER L’ASSALTO AL MONDIALE RALLY 2005  
 
Milano, 31 gennaio 2005 - Sparco, leader nel campo della produzione di abbigliamento e accessori per il mondo racing, karting, tuning e motorbike ha raggiunto un accordo con il Team Subaru World Rally Team diventando Official Supplier della casa nipponica. La partnership prevede la fornitura di tutti i componenti di sicurezza e degli accessori per le competizioni, necessari alla squadra nipponica per dare l’assalto al mondiale Rally 2005. Sparco sarà così fornitore unico per quanto riguarda le tute dei piloti e il teamwear per i meccanici oltre a caschi, sedili, cinture e sistema di sicurezza Hans per testa e collo, recentemente introdotti dalla federazione. Setter Solberg, Chris Atkins e Stéphan Sarrazin vestiranno dalla testa ai piedi i prodotti Sparco della gamma X-light, la linea di abbigliamento più leggera del mondiale, mentre l’abitacolo delle potenti Impresa Wrc saranno equipaggiati con accessori Sparco, tra cui i volanti e i nuovissimi sedili in carbonio - meno di 5 kg di peso - pensati appositamente per adattarsi al sistema Hans. “Credo che l’Hans rappresenti un passo decisivo a favore della sicurezza del pilota” afferma Setter Solberg, campione mondiale Wrc 2003. “Sono convinto che così i piloti del mondiale rally avranno gli stessi giovamenti di cui i piloti racing possono già beneficiare. Abbiamo lavorato intensamente per renderlo il più adatto possibile al nostro stile di guida cercando di raggiungere il massimo livello di comfort ottenibile. Si arriva addirittura a dimenticarsi di averlo indosso!” David Lapoworth, direttore del Subaru World Rally Team, riassume in queste parole la propria soddisfazione: “L’esperienza di oltre 25 anni nel mondo delle competizioni e la leadership nel campo delle innovazioni tecniche vantate da Sparco, sono le due ragioni principali della nostra soddisfazione per la conclusione di questo accordo. Lavoriamo insieme a Sparco dalla fine della scorsa stagione con l’obiettivo di avere tutto pronto per Monte Carlo. Siamo molto soddisfatti dei prodotti Sparco e di come questi si siano integrati perfettamente alle esigenze del nostro team. La qualità della collaborazione si rafforza dal momento che noi e Sparco abbiamo lavorato in perfetta simbiosi nel tentativo di perfezionare il sistema Hans. Questo progetto ha richiesto un lavoro molto intenso, ma alla fine il lavoro di squadra ha portato allo sviluppo di un prodotto estremamente soddisfacente per le necessità di entrambi”.  
   
   
PROGETTO KIDS 4 SAIL: VARATA LA BARCA DISEGNATA DA JUDEL-VROLIJK SARÀ A BORDO DEI 4 MONOTIPI DISEGNATI DALLO STESSO STUDIO DI PROGETTAZIONE DI ALINGHI CHE REGATERANNO LA PROSSIMA ESTATE 5.000 RAGAZZI DAI 12 AI 18 ANNI, SFIDANDOSI IN UNA COMPETIZIONE DEL TUTTO SIMILE ALL’AMERICA’S CUP  
 
Parma, 31 gennaio 2005 – Una nuova imbarcazione a vela scenderà sulle acque dei mari italiani nel corso della prossima estate. In realtà non si tratterà di una sola imbarcazione, ma di ben 4 esemplari, identici tra loro, che saranno utilizzati per dar vita al progetto Kids 4 Sail, un tour e una competizione tra i principali circoli velici del nostro Paese e le loro scuole vela, riservati a ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Tra le novità di assoluto rilievo del progetto c’è appunto il mezzo con cui i concorrenti regateranno: il monotipo - termine che sta ad indicare il fatto che lo stesso modello è stato costruito in più esemplari - di 28 piedi (8,6 metri) appena uscito dai cantieri di Sestri Levante di Luca Olivari e Riccardo Marena, due che conoscono bene l’ambiente velico, avendo già lavorato alla costruzione del Moro di Venezia e di Luna Rossa e con questa preso parte all’ultima edizione della Coppa America. Ancor più eclatante è il nome dello studio di progettazione che ha disegnato la barca, quel Judel-vrolijk che ha “inventato” Alinghi, detentrice dell’ultima Coppa America. Lo studio di architettura tedesco, attualmente considerato il miglior studio di progettazione al mondo di barche a vela, ha interpretato al meglio l’indicazione dei due promoter del progetto, Stefano Pagliarini e Andrea Henriquet, di disegnare una barca che ottimizzasse le linee d’acqua, senza vincoli di sorta o compromessi “commerciali”. Inoltre l’alta qualità dei materiali utilizzati - resine epossidiche - e le lavorazioni sottovuoto hanno fatto nascere uno scafo leggero ma robusto, che fa della velocità una delle sue principali caratteristiche. La deriva mobile e il rapporto vela-raddrizzamento conferiscono inoltre alla barca una potenza e una stabilità che la rendono estremamente performante e facile da timonare anche in presenza di tanto vento. Tutte caratteristiche che, unite tra l’altro al riconoscimento ufficiale del 28 piedi quale nuova classe da parte della Federazione Italiana Vela, fanno dei 4 esemplari dell’imbarcazione un mezzo ideale per l’utilizzo in scuole vela d’alto livello e per piccole crociere nautiche, ma soprattutto per la disputa di regate di flotta e d’altura - per cui la lunghezza minima è di 25 piedi (7,5 metri) - e campionati di match race - la formula di regata della Coppa America e degli altri grandi eventi velici - ai massimi livelli mondiali.  
   
   
ANCORA A XANTORILLA IL TROFEO PATTI GANDINI LA BARCA SPONSORIZZATA DA TPS TELEPROMOTION SERVICE INAUGURA IL 2005 AGGIUDICANDOSI PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO IL PRESTIGIOSO PREMIO  
 
Milano, 31 gennaio 2005 - Xantorilla, la barca sponsorizzata da Tps Telepromotion Service, ha conquistato per il secondo anno consecutivo il Trofeo Patti Gandini, regata organizzata dal 6 al 9 gennaio 2005 nelle acque del Golfo di Sanremo da Veladoc Racing Team. Questa gara, che sta diventando un interessante riferimento invernale, ha visto sfidarsi per tre giorni alcune delle imbarcazioni più veloci e degli equipaggi più agguerriti del Ponente. Ha confermato, inoltre, il timoniere Sabba Orefice con la sua Xantorilla Campione Nazionale Endas, primo nella classifica Ims a contendere il titolo agli agguerriti avversari. Xantorilla ha dimostrato come un allenamento costante, una preparazione attenta della barca e la partecipazione a tutti gli eventi più importanti del Mediterraneo sia la ricetta giusta per ottenere esaltanti vittorie. Ma le sfide per l’imbarcazione sponsorizzata da Tps Telepromotion Service sono appena cominciate, seconda nella provvisoria classifica generale del campionato Invernale West Liguria classe 40.7, Xantorilla mira a raggiungerne la vetta, conquistando le prime posizioni nei successivi quattro ultimi appuntamenti ( San Remo 29, 30 gennaio, 26, 27 febbraio).