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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Febbraio 2005 |
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GLI SCIENZIATI BRITANNICI SCOPRONO COME RENDERE LE CELLULE OCULARI SENSIBILI ALLA LUCE |
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Bruxelles, 2 febbraio 2005 - Un team di ricercatori dell'Imperial College di Londra e dell'università di Manchester ha scoperto come rendere le cellule oculari sensibili alla luce, aprendo così la strada a una possibile cura di alcune forme di cecità. Gli scienziati hanno scoperto che attivare il gene melanopsina nelle cellule che normalmente non lo utilizzano le si rende sensibili alla luce e in grado di generare segnali biologici. 'È da sottolineare che basta attivare un solo gene per creare un fotorecettore funzionale', ha detto Mark Hankins, dell'Imperial College di Londra. 'Secondo la descrizione classica, l'occhio contiene solo due sistemi sensibili alla luce, bastoncelli e coni. Ma negli ultimi anni si è sempre più propensi ad ammettere che abbia un terzo sistema, che usa la melanopsina, rimasto nascosto durante decenni di ricerche scientifiche', aggiunge Rob Lucas, dell'università di Manchester. La visione dipende dalla capacità dei bastoncelli e dei coni presenti nella retina d'interpretare i livelli di luce. La cecità spesso è dovuta a una malattia della retina che ne distrugge i recettori. Lavorando sui topi, il team ha constatato che le cellule in cui veniva attivato un gene di melanopsina agivano come fotorecettori. 'La scoperta potrebbe offrire agli scienziati lo spunto per curare la perdita della visione', ha spiegato Lucas. Fare in modo che le cellule dell'occhio reagiscano alla luce non è una cura per la cecità, ma i ricercatori stanno lavorando con gl'ingegneri medici su protesi retiniche che aiuteranno i pazienti con alterazioni della vista a vedere più chiaramente. I geni melanopsina potrebbero inoltre essere inseriti nelle cellule intatte delle retine malate, trasformandole in fotorecettori funzionali. Anche se è molto improbabile che possa in futuro permettere di recuperare completamente la vista, la scoperta permetterà però probabilmente di ristabilire la percezione in bianco e nero. Gli esperti ritengono che la scoperta consentirà di approfondire le conoscenze del sonno, dell'insonnia, della depressione e dei disturbi affettivi stagionali. |
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UN PROGETTO DELL'UE PER STUDIARE COME SI COMBINANO I FATTORI DIETETICI E GENETICI CHE PORTANO ALL'OBESITÀ |
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Bruxrelles, 2 febbraio 2005 - Si stima che obesità e morbosità associate siano direttamente responsabili di circa il 5% delle spese sanitarie in Europa. Anche se essenzialmente un semplice problema di squilibrio energetico, l'obesità è una situazione complessa. Gli scienziati ritengono che la predisposizione all'obesità dipenda in gran parte da fattori genetici, ma l'attuale dilagare è chiaramente influenzato da uno stile di vita negativo, ad esempio una dieta scadente e la mancanza di esercizio. Secondo gli esperti, la nostra base genetica rende praticamente impossibile, nell'attuale situazione, regolare in modo efficace l'alimentazione. Per rispondere alla richieste del Consiglio dei ministri, che nel 2002 aveva sollecitato azioni urgenti per combattere la diffusione dell'obesità in Europa (in particolare tra i bambini), la Commissione ha annunciato un finanziamento di 14,5 milioni di euro al progetto integrato Diogenes (diet, obesity and genes). Il progetto riunisce 30 organizzazioni di 15 paesi europei, con un'ampia gamma di esperienze, cui toccherà condurre il più completo studio mai fatto delle componenti dietetiche e dei fattori genetici e comportamentali che influiscono sull'aumento di peso. Diogenes si concentrerà sull'analisi del ruolo dei carboidrati e dell'elevato contenuto proteico della dieta nel generare sazietà, la sensazione di essere pieni. Una banca Dna di oltre 13.000 persone costituirà la base degli studi iniziali, e ulteriori analisi includeranno uno studio d'intervento dietetico sul lungo termine condotto in 8 paesi europei su intere famiglie di cui fanno parte al tempo stesso membri obesi e membri normali. Questi e altri nuovi approcci dovrebbero alla fine permettere al consorzio Diogenes di sviluppare un metodo che consenta di prevedere il cambiamento di peso in risposta a differenti nutrienti dietetici, e in ultima analisi di arrivare a trattamenti dietetici personalizzati. Il progetto prevede anche studi di tecnologia alimentare. I ricercatori sperano di poter sviluppare cibi che vengano preferiti dai consumatori, pur inviando segnali rafforzati di sazietà che limitino la quantità assunta. Alcuni progetti di dimostrazione spiegheranno infine come funzionano in pratica gli approcci individualizzati di gestione del peso per ridurre il rischio di aumentare o riprendere peso. Il dottor Jörg Hager, responsabile scientifico di Integragen Sa, partner francese di Diogenes, afferma: 'L'obesità è un problema sanitario sempre più preoccupante nella società occidentale. Integragen, che ha già individuato cinque geni associati a questa condizione e può quindi vantare un notevole patrimonio di progressi scientifici nel campo della genetica dell'obesità, guarda al futuro e vuole offrire la sua esperienza a questo progetto innovativo'. Il progetto integrato Diogenes è finanziato nell'ambito della priorità Qualità e sicurezza alimentare del Sesto programma quadro (6Pq). Http://www.diogenes-eu.org |
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CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI MORBI DI ALZHEIMER E DI PARKINSON |
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Sorrento, 2 febbraio 2005 - Dal 9 al 13 marzo di svolgerà a Sorrento la Settima conferenza internazionale sui morbi di Alzheimer e di Parkinson. Tra gli argomenti affrontati: genetica dei morbi di Alzheimer e di Parkinson; neurogenetica dei morbi di Alzheimer e di Parkinson; epidemiologia e farmacoeconomia della demenza e del morbo di Parkinson; biomarker, diagnostica e aspetti genetici delle malattie neurodegenerative; schizofrenia neuroimaging http://www.Kenes.com/adpd/welcome.asp |
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VARATO IL PIANO SANGUE E PLASMA IN LOMBARDIA SIAMO OLTRE L'AUTOSUFFICIENZA. I DONATORI SONO PIÙ DI 223.000 |
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Milano, 2 febbraio 2005 - Un piano sangue e plasma, quello approvato dal Consiglio regionale su proposta dell'assessore alla Sanità Carlo Borsani, che non solo garantisce l'autosufficienza in Lombardia ma consente anche di "aiutare" le Regioni che ne sono carenti e di intervenire a livello internazionale. Nel 2003 in Lombardia sono state raccolte 504.896 unità di sangue e aferesi, dalle quali sono state prodotte e trasfuse 598.357 unità di emocomponenti. I donatori, in continua crescita, sempre nel 2003, sono stati 223.389. Il piano, quinquennale, prevede anche la creazione di una Banca regionale per il sangue raro, per la raccolta di unità di globuli rossi per casi complessi di immunizzazione eritrocitaria, presìdi appositi per la prescrizione di farmaci antiemofilici, presidi per le anemie congenite e i centri di riferimento regionale per le cellule staminali emopoietiche. Gli aspetti più qualificanti riguardano la programmazione della raccolta e dell'uso del sangue a livello di ciascuno dei 15 Dipartimenti di medicina trasfusionale distribuiti sul territorio, del prelievo e della distribuzione delle sacche di sangue, con l'introduzione di protocolli operativi per l'uso sempre più appropriato di questa preziosa risorsa e con il sostegno alle associazioni e alle federazioni di donatori. Ciascun Dipartimento sarà autonomo nel raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione regionale che prevedono, appunto, di garantire l'autosufficienza per ciascuna zona ma anche una produzione di sangue e di emoderivati in più, nella prospettiva di aiuto ad altre Regioni carenti e per la partecipazione a programmi di solidarietà internazionale. Nel piano rappresentano una voce significativa gli aspetti della prevenzione e della salute dei donatori volontari e dei pazienti trasfusi. Infatti vengono rilanciate tutte le misure che garantiscono la sicurezza delle trasfusioni, dagli accertamenti sanitari periodici alla esecuzione dei test più sensibili, ai controlli più accurati sui riceventi. "In una Regione autosufficiente e in grado di aiutare anche i pazienti di altre regioni e di paesi extraeuropei che hanno gravi problemi in questo campo - commenta l'assessore Borsani - puntiamo sempre più sul 'buon uso' del sangue. Questo è infatti l'obiettivo che caratterizza il Piano, con sempre maggior tutela del momento della raccolta e della lavorazione e con un maggiore appropriatezza, appunto, nell'uso stesso". |
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I PRIMI RISULTATI DI UN IMPORTANTE STUDIO INDIPENDENTE DIMOSTRANO CHE FEMARA (LETROZOLO) SOMMINISTRATO COME TERAPIA ADIUVANTE DEL TUMORE AL SENO IN FASE INIZIALE È SUPERIORE A TAMOXIFENE IN TERMINI DI SOPRAVVIVENZA LIBERA DA MALATTIA |
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Basilea , 2 febbraio 2005 - I dati hanno dimostrato che letrozolo, già dopo 26 mesi, è in grado di indurre un significativo beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia, nelle donne in postmenopausa affette da tumore al seno con recettori ormonali positivi (19%; p=0.003); inoltre letrozolo ha ridotto la diffusione del tumore ad altre parti del corpo (27%; p=0.006) Letrozolo si è dimostrato superiore a tamoxifene in termini di sopravvivenza libera da malattia nelle donne a più alto rischio di recidiva Letrozolo è attualmente l'unico trattamento che si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di recidiva sia come terapia adiuvante dopo intervento chirurgico che dopo trattamento standard con tamoxifene A metà del 2005, Novartis depositerà il dossier di registrazione per l'indicazione adiuvante, presso le autorità regolatorie di tutto il mondo Basilea, Svizzera, 26 gennaio 2005 - L'impiego di Femara (letrozolo) come terapia adiuvante, nelle donne in postmenopausa affette da tumore al seno in fase iniziale con recettori ormonali positivi, ha ridotto in modo significativo (19%) il rischio di recidiva (p=0.003) e di diffusione del tumore ad altre parti del corpo del 27%, rispetto alla riduzione ottenuta con tamoxifene (p=0.006). Si tratta dei risultati che derivano dall'analisi di confronto diretto con tamoxifene, dopo un follow up mediano di 26 mesi, del Breast International Group (Big) 1-98, uno studio internazionale indipendente condotto su oltre 8 000 donne e presentato oggi dall'International Breast Cancer Study Group. Lo studio Big 1-98 ha evidenziato un vantaggio ancora più significativo in termini di sopravvivenza libera da malattia per le pazienti in terapia adiuvante (trattamento iniziale post intervento) a più alto rischio di recidiva, ovvero quelle affette da tumore al seno positivo ai linfonodi (tumore che ha già intaccato i linfonodi al momento della diagnosi), e per pazienti già trattate con chemioterapia. Questo gruppo di pazienti è quello a maggior rischio di sviluppare metastasi a distanza e quindi di decesso a causa della malattia. La sopravvivenza libera da malattia, il parametro che ha rappresentato l'obiettivo di efficacia primario in questo studio, era definito come il periodo intercorrente tra la randomizzazione e la recidiva (inclusa la ricomparsa del tumore al seno dopo trattamento conservativo), le metastasi, la comparsa di un secondo tumore primario o decesso per qualsiasi causa. "Una delle più grandi paure per una donna che ha combattuto contro il tumore al seno è che la malattia possa ricomparire", afferma il dottor Beat Thürlimann, Scientific Secretary General, Therapy of Early Breast Cancer Senology Center of Eastern Switzerland, Kantonsspital, St. Gallen, "I risultati particolarmente significativi ottenuti da questo studio, che ha coinvolto migliaia di pazienti, dimostrano che letrozolo, in confronto a tamoxifene, consente a un numero maggiore di donne di rimanere in condizioni di guarigione completa". Dettagli sullo studio In questo trial clinico di Fase Iii, controllato e in doppio cieco, supportato da Novartis, sono state valutate donne in postmenopausa, affette da tumore al seno in fase iniziale, provenienti da 27 paesi. Si è riscontrata una riduzione statisticamente significativa (17%) nel rischio di fallimento sistemico (periodo intercorrente tra la randomizzazione e la recidiva sistemica, la comparsa di un secondo tumore primario o decesso per altre cause, indipendentemente da quale di questi fattori si è verificato per primo) (p=0,02), e una riduzione del 14% nel rischio di decesso, in favore di letrozolo, sebbene non significativa. Le pazienti continueranno ad essere monitorate, al fine di tenere traccia del decorso della malattia, della sopravvivenza e della tollerabilità a lungo termine. Questi dati positivi sono complementari a quelli del trial Ma-17, che rappresenta uno studio di riferimento per l'impiego di letrozolo come terapia adiuvante dopo trattamento standard con tamoxifene. Letrozolo è l'unico inibitore dell'aromatasi la cui efficacia è stata dimostrata sia come terapia adiuvante dopo intervento chirurgico sia come terapia adiuvante dopo trattamento standard con tamoxifene. Letrozolo è approvato come trattamento adiuvante prolungato per il tumore al seno, in 20 paesi in tutto il mondo. "Si tratta di una notizia straordinaria per le pazienti affette da tumore al seno e per Novartis. Letrozolo è l'unica terapia ormonale che si è dimostrata efficace nel ridurre il rischio di recidiva nelle donne in postmenopausa, affette da tumore al seno in fase iniziale nella terapia adiuvante prolungata, ovvero dopo terapia standard con tamoxifene. Ora si ha per la prima volta la conferma che letrozolo assicura anche un significativo beneficio rispetto a tamoxifene in termini di sopravvivenza libera da malattia come terapia adiuvante", ha dichiarato Dane Young, Vicepresidente e Global Head Clinical Development di Novartis Oncology. In questo studio, le pazienti trattate con letrozolo hanno evidenziato rispetto a quelle trattate con tamoxifene un numero significativamente minore di sanguinamenti vaginali, vampate e tumori endometriali. Ipercolesterolemia, ictus di grado lieve (3-5) e altri eventi cardiovascolari sono stati più frequenti nel gruppo trattato con letrozolo. Come prevedibile in una terapia che comporta deprivazione estrogenica, il 5,8% delle donne trattate con letrozolo e il 4,1% di quelle trattate con tamoxifene ha riportato fratture ossee. Eventi tromboembolici di grado lieve (3-5) sono stati più frequenti nel gruppo trattato con tamoxifene. Tra le pazienti che non hanno avuto recidive di tumore al seno, si sono verificati un maggior numero di decessi per ictus (7 vs. 1) e per eventi cardiovascolari (26 vs. 13) nel gruppo trattato con letrozolo rispetto al gruppo del tamoxifene. Se si considera il totale dei decessi, includendo quindi anche quelli dovuti a recidive non si osservano differenze statisticamente significative. L'età media delle donne decedute senza recidive è stata di 70 anni, rispetto all'età media di 61 anni delle donne incluse nello studio. Sono in corso ulteriori analisi di questi dati preliminari. Nel frattempo, nel corso del trattamento, potranno rendersi necessarie valutazioni della mineralometria ossea e dei livelli di colesterolo. Globalmente, nel corso dello studio, si è osservato un numero maggiore di decessi nel gruppo trattato con tamoxifene rispetto a quelle trattate con letrozolo. Big 1-98 è l'unico trial clinico disegnato per confrontare, durante i primi cinque anni dopo l'intervento chirurgico per tumore al seno, letrozolo rispetto a tamoxifene sia testa a testa, sia come combinazione sequenziale dei due trattamenti, per determinare lo schema più efficace nel ridurre il rischio di recidiva. Le pazienti sono state randomizzate nei seguenti gruppi: tamoxifene per cinque anni, letrozolo per cinque anni, tamoxifene per due anni seguito da letrozolo per tre anni e letrozolo per due anni seguito da tamoxifene per tre anni. Per il 2008 sono attesi i risultati degli altri due gruppi attualmente ancora in corso di studio, che consentiranno di determinare quale trattamento sarà più efficace tra la monoterapia e la terapia sequenziale, e nel caso della terapia sequenziale, quale schema si riveli più efficace. |
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NON TI LEGGO : LA DISABILITA’ VISIVA COME BARRIERA SOCIALE |
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Torino, 2 febbraio 2005 - Questo Convegno, concretamente interdisciplinare ed interprofessionale, dacché vede riuniti esponenti della cultura riabilitativa, oculistica, neuropsicologica, di fisiopatologia e scienze della comunicazione, della cultura letteraria, politica, editorialistica per la prima volta attorno ad un problema di alta rilevanza sociale nella prospettiva di ciascuna di queste discipline, costituisce un importante anello di congiunzione in quella catena della “qualità della vita” (che per ciascuno di noi non è altro che la propria quotidianità), fra la riabilitazione medica e la riabilitazione sociale, fra l’assistenza e la prevenzione a tutto tondo. La “trasversalità” della Riabilitazione è innanzi tutto clinica, ma riveste anche rilevanti aspetti sociali strettamente connessi. Per questo ci si propone di esplorare il vasto campo dell’ipovisione e di tutti i gradi di disabilità (spesso solamente indotta da un entourage che non ne tiene conto) ad esso correlati. Problema riabilitativo, quindi, di recupero di una disabilità il più delle volte totalmente emendabile con semplici accorgimenti ed attenzioni, ma, in linea con le migliori tradizioni della Riabilitazione, anche prevenzione secondaria e spesso primaria e recupero di capacità cognitive che stanno alla base proprio delle scienze del recupero. Da quando infatti è stato pubblicato il fondamentale lavoro di Milner e Goodale “The visual brain in action” (1995) il quale ci propone una netta ipotesi di rottura rispetto al paradigma classico della visione come fenomeno puramente percettivo di “riproduzione di un mondo”, si aprono scenari completamente nuovi rispetto al fenomeno della visione (sistemi visivi separati per riconoscimento degli oggetti e controllo visivo dell’azione, non coincidenti, ma sicuramente oggetto di complesse interrelazioni, che ancora meglio ci spiegano, anche con le loro differenze e connessioni anatomo-fisiologiche, la strettissima connessione tra funzione visiva e processi cognitivi, di apprendimento). Questo percorso, come s’è detto, coinvolge ovviamente parecchie componenti non solo del mondo clinico, ma anche editori, pubblicitari, bibliotecari, esponenti di associazioni di ipovedenti e quanti interessati a vario titolo alle relazioni sociali. Pertanto uno degli aspetti di maggiore interesse di questo Convegno sarà proprio il confronto ed il dialogo veramente interdisciplinare fra queste varie componenti. 18 febbraio 2005 – ore 9.00 - 18.00 Centro Incontri Regione Piemonte Corso Stati Uniti, 23 – Torino Segreteria organizzativa Agenzia Mosaico srl Tel: 011.6690333 / Fax: 011.6693067 e-mail: agenzia@agenziamosaico.It Programma e scheda di iscrizione sono scaricabili dal sito internet: www.Agenziamosaico.it |
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SIMPOSIO UE-RUSSIA SULLA COOPERAZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA NELLE BIOTECNOLOGIE |
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Bruxelles, 2 febbraio 2005 - Dal 14 al 16 marzo, il terzo congresso internazionale moscovita sulle biotecnologie organizza a Mosca un simposio Ue-russia e un evento di mediazione sulla cooperazione scientifica e tecnologica nelle biotecnologie. Il simposio offrirà agli esperti europei, russi e dei Nis (Nuovi Stati indipendenti) che operano nel campo della biotecnologia alimentare l'opportunità d'identificare i soggetti comuni per una futura collaborazione. L'evento di mediazione, appositamente organizzato, rappresenterà un punto d'incontro per i partecipanti dei settori scientifico, tecnologico e industriale, incoraggerà la loro partecipazione al Sesto programma quadro (6Pq), e aumenterà la conoscenza delle altre opportunità di finanziamento nell'Ue. Per ulteriori dettagli sull'evento di mediazione: http://www.Intas.be/inin/brokerage%20events%202005/pb%20brokerage%20event%20march%202005/2final%20invitation%20270105.pdf |
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CON I MATERIALI INNOVATIVI SI TAGLIANO I COSTI DI PRODUZIONE IL METALLO LIQUIDO, LA SCOPERTA PIÙ SIGNIFICATIVA NEL MONDO DELLA SCIENZA DEGLI ULTIMI 50 ANNI SARÀ PRESENTATO A EUROSTAMPI 2005 |
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Parma, 2 febbraio 2005 - Il mondo delle lavorazioni meccaniche, uno dei comparti più importanti della nostra economia, sta vivendo un periodo di grandi trasformazioni, con inevitabili conseguenze sulle logiche di mercato dell’industria manifatturiera. In tutti i settori produttivi sia che si tratti di automobili, serramenti, elettrodomestici, automobili, computer e telecomunicazioni risulta imperativa la riduzione dei costi di produzione. Contemporaneamente, quasi in contraddizione, occorre aumentare la potenzialità delle prestazioni dei prodotti. Sono esaurite le possibilità della riduzione dei costi con i tradizionali materiali e tecnologie; sono richieste nuove concezioni e nuovi materiali con più elevate prestazioni. La fiera Eurostampi 2005 – a Parma dal 31 marzo al 2 aprile – presenterà una completa rassegna dei più significativi risultati ottenuti dalla scienza dei materiali negli ultimi anni: Il “Viale dei materiali Innovativi”. Il Viale, giunto alla seconda edizione, presenterà i materiali più innovativi disponibili sul mercato con una chiave di lettura multidisciplinare e unica nel suo genere: l’obiettivo è proporre tutte le vaste applicazioni che un materiale può ottenere grazie alle sue peculiari caratteristiche. Il Viale dei Materiali Innovativi si rivolge, quindi, a tutti i professionisti che si occupano di progettazione, sviluppo di prodotto e produzione - nell’ambito dei più diversi settori tecnologici - che cercano nuovi materiali per innovare i propri prodotti. Per queste aziende si apre, infatti, un’interessante opportunità di trasferimento tecnologico: materiali e tecnologie consolidate in alcuni settori merceologici possono rivelarsi innovativi per altre tipologie di prodotto. Ricorrere all’applicazione di materiali già industrializzati consente non solo di eliminare una lunga e costosa fase di ricerca ma permette anche di ridurre al minimo i tempi necessari per l’individuazione del materiale e la sua applicazione finale. Ecco qualche esempio dei materiali in esposizione. Tra le novità in fiera il centro Matech presenterà quello che è stato definito dal prof. Michael Ashby, autorità indiscussa nella classificazione di muovi materiali come “la scoperta più significativa nel mondo della scienza dei materiali degli ultimi 50 anni”, cioè i metalli amorfi o liquidi. Materiali che presentano caratteristiche tipiche dei metalli e del vetro insieme: hanno infatti caratteristiche di elevata elasticità, durezza, resistenza alla corrosione, ma possono essere iniettati come un polimero. In questo modo si ottengono particolari quasi finiti che riducono al minimo la necessità di lavorazioni meccaniche. L’idea, che si possa stampare un metallo con le forme complesse tipiche dei polimeri iniettati mantenendo elevata durezza superficiale e resistenza meccanica, è una rivoluzione nel mondo dei metalli. Attualmente i settori in cui i metalli amorfi trovano proficua applicazione, oltre al militare e all’aerospaziale, sono quelli dell’articolo sportivo, delle protesi biomedicali, dell’elettronica di largo consumo e dei beni di lusso, in particolare grazie alle nuove leghe amorfe di oro e palladio. Tra le innovazioni presentate le schiume metalliche realizzabili in diverse tipologie di lega metallica (alluminio, rame, acciaio, piombo…); combinano una grande leggerezza con un’elevata rigidità e un’alta capacità di assorbimento d’energia. Sono materiali traspiranti e termicamente conduttivi. Sono impiegati nella realizzazione di scambiatori di calore, di elementi di protezione contro esplosioni, di pannelli per assorbimento urti (molti usati nel crash test), di filtri o elementi di rinforzo. Trovano applicazione anche nel settore biomedicale nella sostituzione delle parti di osso poroso. La meccanica specializzata può contare anche su un’altra importante innovazione, che trova applicazione in vari settori merceologici: i pigmenti cangianti con struttura multistrato estremamente sottile, capaci di conferire a vernici, rivestimenti, materiali plastici, tessuti e materiali per imballaggio la proprietà di cambiare colore al variare dell’angolo di osservazione. Ogni strato, infatti, evidenzia un range ampio di sfumature, che cambiano di colore sia in funzione dell’angolo di osservazione sia dell’angolo di incidenza della luce. Questi pigmenti si compongono di particelle inorganiche di dimensioni variabili comprese tra 12 e 35 microns, i materiali inorganici utilizzati per la produzione di pigmenti cangianti sono l’alluminio, il fluoruro di magnesio e il cromo. I pigmenti sono dotati di una buona durabilità, sono facili da incorporare in diverse tipologie di materiali e possono essere mescolati con vernici a base acqua o solvente; inoltre, possono essere aggiunti ad altri pigmenti inorganici ed organici con lo scopo di ottenere nuovi effetti. Trovano grande impiego nel settore elettronico (telefoni cellulari, stampanti), nel settore giocattoli (modellini auto), nel settore automotive e nella produzione di occhiali da sole, scarpe, penne, sci, racchette da tennis e chitarre. Molti altri i materiali in esposizione, quali le schiume metalliche – grande successo della precedente edizione - materiali a base di differenti polimeri, tessuti…un tripudio di colori e forme che non potranno passare inosservati agli occhi dei visitatori. E, ancora una volta, il Viale dei Materiali Innovativi sarà protagonista indiscusso di Eurostampi 2005. |
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DURST A PHOTOSHOW 2005. NOVITÀ E SORPRESE IN ANTEPRIMA, TUTTE DA SCOPRIRE ALLO STAND DURST! |
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Milano, 2 febbraio 2005 - Come ogni anno lo stand Durst Phototechnik a Photoshow sarà ricco di sorprese. All’importante manifestazione per il settore dell’Imaging, Durst proporrà in anteprima assoluta al mercato italiano la nuova Theta 76, il nuovo scanner Sigma 67 e molte soluzioni innovative assolutamente da non perdere. La famiglia Theta diventa sempre di più numerosa! Ospite d’onore allo stand Durst a Photoshow 2005 sarà la famiglia Theta in “versione allargata”. Oltre all’ormai nota Theta 51, Durst presenterà in anteprima la new entry di quest’anno, la nuova stampante digitale a led Theta 76. Progettata per la stampa di formati immagine da 9 x 13 cm fino a 76,2 cm x 4 m., Theta 76 consente di realizzare un’ampia gamma di applicazioni, garantendo nuove opportunità commerciali ai laboratori nel settore “portrait”, ai matrimonialisti e ai minilab. Il nuovo lab system firmato Durst è contraddistinto da alta flessibilità di stampa per la produzione di poster e panoramiche e da estrema facilità nella gestione di formati stampa speciali come album matrimoniali fronte-retro di qualsiasi lunghezza e ordini misti Sigma 67: scansioni perfette in tempi rapidi. Non è mai stato così facile. Altra interessante anteprima italiana protagonista allo stand dell’azienda altoatesina, sarà il nuovo scanner Sigma 67, un prodotto unico nel settore della digitalizzazione di diapositive e negativi. Caratterizzato da velocità, qualità e facilità d’uso, Sigma 67 è la soluzione ideale per gli studi fotografici “people”, “portrait” e matrimonialisti, nonché per le aziende tipografiche, gli archivi immagini, i musei e i laboratori professionali che richiedono la massima qualità di scansione e prestazioni ottimali. Con Sigma 67 studi e laboratori fotografici potranno realizzare innovative applicazioni e ampliare notevolmente la propria attività, grazie anche ai tempi di scansione molto ridotti che consentono di raggiungere produttività fino a 200 Mb al minuto garantendo. In occasione della manifestazione milanese Durst presenterà, inoltre, molte innovative soluzioni relative alla gestione e all’ottimizzazione del flusso di lavoro: Digital Album Creator, la soluzione ideale per l’impaginazione facilitata degli album digitali e il nuovo software Durst Print Terminal, una stazione di correzione e preparazione dei file studiata per gestire ed ottimizzare il flusso di lavoro digitale del laboratorio fotografico In qualità di distributore esclusivo per l’Italia degli scanner Imacon, Durst integra la straordinaria famiglia di scanner professionali di ultima generazione firmati dalla nota azienda danese, annunciando una nuova soluzione che sarà presentata al pubblico in anteprima assoluta italiana proprio in occasione della manifestazione fieristica. Le premesse di questa edizione 2005 del Photoshow lasciano decisamente prospettare una fiera effervescente, ricca di sorprese, colpi di scena e novità tutte da scoprire allo stand Durst. Pad 14/Ii - Stand B51-57 |
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FIERA FORLI'I CAMPIONI OLIMPIONICI DELLO SPORT TESTIMONIAL A “OLD TIME SHOW” VINCENZO MAENZA, LORIS STECCA, EZIO GIANOLA, ANDREA COLINELLI |
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Forlì, 2 febbraio 2005 - Quattro campioni che hanno fatto incollare davanti al video l'Italia intera, saranno ospiti come testimonial alla seconda edizione di ³Old Time Show², la rassegna di auto e moto d¹epoca in programma alla Fiera di Forlì il 19 e 20 febbraio prossimo. Si tratta di Vincenzo Maenza, Ezio Gianola, Andrea Colinelli e Loris Stecca, che in via Punta di Ferro faranno gli onori in rappresentanza dell¹associazione N.i.c.o., Nazionale Italiana Calcio Olimpionici. Nella giornata inaugurale della kermesse, sabato 19 febbraio, accompagnati dal giornalista sportivo di Mediaset Franco Ligas, i quattro campioni incontreranno i visitatori in uno spazio tutto loro, promuovendo la Nico, nata nel 2001 per offrire un concreto sostegno all¹Associazione emoglobinuria parassitica notturna, malattia tanto rara (solo 250 casi in tutto il mondo) quanto sconosciuta ai più, che cinque anni fa ha colpito un altro campione olimpionico, il pugile riminese Maurizio Stecca. Alla Fiera di Forlì saranno presenti il due volte campione olimpionico di lotta greco-romana (Los Angeles e Seul) Vincenzo Maenza, il pilota con oltre 80 gare classe 125/250 Ezio Gianola, il pugile riminese campione del mondo Wba nella categoria super-gallo a soli 23 anni Loris Stecca, e Andrea Colinelli medaglia d¹oro alle olimpiadi di Atlanta del 1996 nella gara di inseguimento individuale ciclismo su pista. Fiore all¹occhiello della manifestazione, che si terrà il 19 e il 20 febbraio, saranno anche quest¹anno due mostre di grande prestigio, che faranno la gioia degli appassionati: una dedicata alle auto e l¹altra alle moto. ³Le auto delle corse su strada fino al 1957² ospiterà circa 50 autovetture che hanno fatto la storia della mitica Mille Miglia, Targa Florio, Le Mans, Carrera e di altre tra le corse più note, con la presenza dei principali marchi delle quattro ruote: Alfa Romeo, Bugatti, Jaguar, Ferrari, Maserati, Mercedes, Porsche. La seconda mostra è dedicata alle maxi-moto. Un posto particolare fra le maxi moto a noi più vicine lo ha sicuramente la Laverda, nata da quella piccola, quasi artigianale, casa di Breganze (Vicenza), che sin dall¹inizio (1949) ha imposto i suoi veicoli nuovi, originali, resistenti e soprattutto capaci di rompere con la monotona tradizione del passato. E una delle sue creazioni irripetibili, la Sei cilindri nata da un progetto firmato dall¹ingegner Giulio Alfieri della Macerati, sarà a Forlì, insieme al Museo Laverda. Insieme alla parte espositiva, arricchita dalla presenza di numerosi stand di Club e registri storici, è stata curata una grande mostra-mercato per la gioia dei collezionisti in cerca di un pezzo di ricambio o di un affare imperdibile. La rassegna è organizzata dalla Fiera di Forlì, in collaborazione con ³Il Crame² (Club Romagnolo Auto Moto d¹Epoca) di Imola e con lo Sport Club ³Il Velocifero² di Rimini. |
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RESTAURO 2005 SALONE DELL'ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI FERRARAFIERE, 7 - 10 APRILE 2005 XII EDIZIONE |
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Ferrara, 2 febbraio 2005 - Ritorna l'appuntamento con il Salone del Restauro, evento espositivo dal respiro internazionale che dal 7 al 10 aprile a Ferrara offre opportunità e approfondimenti per esperti e appassionati sui temi della conservazione dei Beni Culturali e Ambientali. Restauro 2005, prima manifestazione del settore per tradizione e prestigio, promossa da Bologna Fiere, è organizzato in collaborazione con l'Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-romagna e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero degli Affari Esteri. Anche in questa Xii edizione Il Salone del Restauro si conferma evento espositivo di grande qualità grazie ad un riuscito connubio tra espositori e convegni, tra mostre e incontri tecnici in grado di offrire, nei 16.000 mq del polo fieristico di Ferrara, un'ampia panoramica sui materiali, le tecnologie, i metodi e le tecniche più all'avanguardia nel campo del restauro, spaziando dall'architettonico allo scultoreo, dal pittorico al ligneo, dal lapideo ai cartaceo. Qualità e autorevolezza sono infatti le carte vincenti di Restauro 2005 che vede la partecipazione delle più importanti istituzioni del settore: sotto l'egida del Ministero dei Beni Culturali sarà presente l'Istituto Centrale del Restauro di Roma che presenterà i risultati di alcuni interventi recentemente compiuti all'estero e altri ancora in corso (in Cina, nei Balcani, a Malta, in Iraq), e l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze che affronterà le problematiche legate alla conservazione della carta - nello specifico delle opere grafiche - e al restauro dei dipinti. Le due Scuole, eccellenti in ogni ambito del restauro, porteranno le loro esperienze più significative, veri e propri modelli per tutto il mondo. Si ripropone la collaborazione con l'Istituto dei Beni Culturali dell'Emilia Romagna che al Salone continuerà il percorso "Conservare il Novecento" intrapreso negli anni precedenti sul tema della conservazione della carta: quest'anno si parlerà di collane librarie. Risalto sarà garantito anche al restauro dei manufatti polimaterici, owero manufatti formati da materiali diversi, come "Le Madonne Vestite" tesori di cui tutta l'Italia è ricchissima, molto interessanti e spesso poco conosciuti. Restauro 2005, che nella passata edizione ha visto la partecipazione di oltre 28.000 visitatori, è l'occasione scelta da diverse istituzioni per presentare i risultati dei restauri di alcuni dei simboli del nostro patrimonio culturale recentemente restituiti al pubblico, come il Teatro La Scala di Milano, la Pietà Rondanini e l'Apollo di Veio, attraverso mostre e convegni. Il Salone offrirà inoltre l'occasione di ammirare una vera e propria ricostruzione, realizzata dall'Università di Ferrara e dalla Provincia di Ferrara, dei famoso Camerino di Alabastro di Alfonso I d'Este del Castello Estense (l'originale è al Museo Hermitage, San Pietroburgo) Oltre ai 290 espositori si conferma la presenza delle delegazioni estere provenienti dal Bacino del Mediterraneo e dal Sud America, coordinate dall'Istituto per il Commercio con l'Estero. Corollario dell'evento espositivo anche un fitto calendario di convegni e appuntamenti dedicati ai temi più sentiti in materia di restauro quali: la sicurezza del patrimonio artistico nazionale, gli stacchi degli affreschi, il Sud America e il recupero del suo patrimonio culturale soprattutto architettonico, evidenziando il recupero di palazzi pubblici e privati progettati da architetti italiani che fin dal Xvi secolo hanno lavorato in quelle nazioni. Particolare attenzione è riservata alla formazione e alla qualificazione del "restauratore" affrontata nel convegno "Le Università e l'Insegnamento del Restauro". Www.salonedelrestauro.com |
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IL MINISTERO DEI TRASPORTI ANTICIPA I TEMPI: IN CALO DEL 3,7% LE IMMATRICOLAZIONI DI GENNAIO IL PRESIDENTE DELL’UNRAE PISTOLA: “HA INFLUITO ANCHE IL FREDDO” |
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Roma , 2 febbraio 2005 - Nel corso del mese di gennaio, secondo quanto comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 212.568 vetture, con una contrazione del 3,7% rispetto alle 220.724 unità immatricolate nel gennaio del 2004. “I risultati delle immatricolazioni del mese – ha commentato Salvatore Pistola, Presidente dell’Unrae , l’associazione fra le Case automobilistiche estere operanti nel nostro Paese – per la prima volta nella storia delle statistiche automobilistiche italiane sono stati diffusi il primo giorno successivo alla chiusura del mese. E’ un traguardo molto importante, di cui va dato atto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha proseguito Pistola – che colloca l’Italia fra i pochissimi Paesi in grado di fornire i dati immatricolativi 24 ore dopo la chiusura del mese, fornendo una statistica pronta e precisa, molto importante per le Case madri”. Oltre all’Italia, in Europa solo Francia e Svezia sono in grado di fare altrettanto, mentre a livello mondiale all’elenco si aggiunge il Giappone. Tornando ai dati del mese di gennaio, gli ordini raccolti – secondo la stima derivata dallo scambio Anfia/unrae – sono stati di poche unità superiori a 200.000, vale a dire il 4.5% in meno rispetto al gennaio dello scorso anno. Secondo Salvatore Pistola, la flessione degli ordini e conseguentemente delle immatricolazioni registrate in gennaio si spiega sia con il proliferare delle più svariate misure antitraffico che finiscono per ingenerare confusione ed incertezza nel cliente, sia per il calo delle forzature delle vendite di fine mese, che avevano caratterizzato buona parte del 2004, ma anche a motivo di un clima estremamente rigido che ha riguardato l’intera penisola e che ha suggerito a molti di rinviare la decisione di acquisto di una nuova auto a giornate meno fredde e meno problematiche per gli spostamenti. I risultati di gennaio confermano – inoltre – la tendenza già in atto da alcuni anni – di un sempre minore “travaso “ di immatricolazioni sul nuovo anno, alla ricerca di una migliore valutazione dell’usato. La somma delle immatricolazioni di dicembre 2004 e del gennaio 2005 – infatti – è molto simile a quella dello scorso anno (362.281 unità contro le 363.190 del dicembre 2003 – gennaio 2004), a dimostrazione, quindi, di una sostanziale stabilità del mercato. A completamento dei dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, evidenziamo la continua ascesa del Diesel, ormai giunto al 61,69%, record assoluto, superando di oltre 7 punti il 54,49% del gennaio 2004. Dall’analisi dell’Unrae emergono altri dati che hanno caratterizzato le immatricolazioni di gennaio: innanzitutto la quota delle auto acquistata dalle persone fisiche (78,65%), superiore a quella dello scorso anno e una delle più alte in assoluto; la crescita del segmento delle “medie” passato al 28,22% dal 26,06% del gennaio 2004 ed il significativo exploit delle auto immatricolate nel centro Italia, che hanno raggiunto il 27,84% del totale (12 mesi fa erano state il 26,51%). |
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RECORD DI VENDITE NEL 2004 PER LA DIVISIONE VEICOLI INDUSTRIALI DEL GRUPPO DAIMLERCHRYSLER NETTA CRESCITA IN TUTTI I MERCATI |
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Roma, 2 febbraio 2005 - Nell'esercizio 2004, il gruppo Daimlerchrysler ha registrato un record assoluto nelle vendite di veicoli commerciali, industriali ed autobus con un totale di 712.200 unità vendute (2003: 501.000), che equivale ad un incremento di ben il 42 % rispetto all'anno precedente. Questo risultato comprende per la prima volta anche le 118.100 unità della Divisione Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation (Mftbc), incluso nel consolidamento ad aprile 2004. Anche senza prendere in considerazione il ramo Mftbc, il gruppo Daimlerchrysler ha venduto complessivamente 594.100 veicoli industriali, superando così nettamente il risultato record del 1999 (554.000 unità). L'incremento delle vendite nel 2004 senza Mftbc è pari al 19 %. Le vendite di veicoli industriali hanno registrato un andamento positivo su tutti i mercati: in Europa Occidentale sono state vendute 274.400 u-nità (2003: 249.500), nell'area Nafta 177.100 unità (2003: 134.200) e in America Latina 57.600 unità (2003: 40.200). Al di fuori dei mercati principali, nel resto del mondo le vendite sono cresciute da 77.100 a ben 203.000 unità. I fattori determinanti per tale crescita sono il portafoglio prodotti, ma soprattutto l'elevata domanda registrata in Medio Oriente e sul mercato asiatico. In quest'ultima regione, Daimlerchrysler ha infatti venduto complessivamente 119.400 unità. "I dati sulle vendite dimostrano che i nostri veicoli commerciali, indu-striali ed autobus riscuotono un consenso straordinariamente elevato fra i clienti di tutto il mondo", ha dichiarato Andreas Renschler, mem-bro del Consiglio Direttivo della Daimlerchrysler Ag e Responsabile della Divisione Veicoli Industriali. "Adesso il nostro obiettivo è con-solidare questa positiva situazione dei ricavi nel lungo termine. Per fare ciò stiamo affrontando le attuali sfide del settore dei veicoli industriali, tra l'altro, attraverso il miglioramento dei sistemi di sicurezza attiva e l'ulteriore sviluppo tecnologico dei sistemi di propulsione alternativi", ha aggiunto Renschler. Nel 2004, la Divisione Veicoli Industriali Europa/america Latina (Mercedes-benz) ha registrato una crescita del 24 % con circa 137.400 unità commercializzate a livello mondiale (2003: 110.500). Uno dei fattori chiave di questo successo è costituito dalla seconda generazione della serie ammiraglia Actros, che ha stabilito un nuovo record di vendite anche nel secondo anno dalla sua introduzione sul mercato. Nei mercati principali dell'Europa Occidentale e dell'America Latina, le vendite dell'Actros sono infatti salite rispettivamente dell'11 % e del 31 % in confronto all'anno precedente. Nello stesso periodo, nella Divisione Veicoli Industriali Nafta sono stati venduti 152.400 autocarri di tutte le marche Freightliner, ovvero il 28 % in più rispetto al 2003 (119.300). Il gruppo Freightliner rimane leader di mercato tra i veicoli industriali pesanti (categoria 8 negli Usa) ed il secondo costruttore di autocarri nella fascia media (categorie 6/7 negli Usa). Inoltre, nel 2004 il gruppo Freightliner ha ampliato ancora la sua gamma di prodotti, già estremamente diversificata, ag-giungendo tra l'altro il nuovo scuolabus Saf-t-liner C2 della Thomas Built Buses e l'autocarro Freightliner Business Class M2. Lo scorso anno, la Divisione Mftbc ha venduto circa 118.100 unità ed ha potuto registrare risultati eccellenti, oltre che in Giappone, soprattutto nel Sud-est Asiatico e in Medio Oriente. Il team direttivo tedesco-nipponico sta continuando la sua radicale politica di ristrutturazione per eliminare i problemi qualitativi che si celavano nella passata gestione, e al tempo stesso instaurare una mentalità manageriale di gruppo più trasparente. Tutto questo sta infondendo nei clienti e nelle autorità un maggiore senso di fiducia, permettendo all'azienda di guardare nuovamente al futuro con ottimismo. Alla fine del 2004, la Divisione Autobus Daimlerchrysler ha registrato un volume di vendite a livello mondiale di 32.800 unità con i marchi Mercedes-benz, Setra e Orion, corrispondente ad un incremento del 16 % (2003: 28.300). Questo andamento positivo è stato dovuto al continuo ampliamento del portfolio full-line' ed alla leadership tecnologica del settore Autobus. In Europa Occidentale, la Divisione è riuscita a vendere l'8 % in più di autobus rispetto all'anno precedente, confermando così la sua posizione di leader in questa regione. La Divisione Veicoli Commerciali Mercedes-benz, con un totale di 260.700 unità vendute nel 2004, ha saputo migliorare del 13 % i risultati dell'anno precedente (2003: 230.900). Al raggiungimento di questo risultato ha contribuito in larga misura la richiesta continuativa ed elevata dello Sprinter e dei nuovi modelli Viano e Vito. Nell'area Nafta, lo scorso anno sono stati venduti 18.900 veicoli, superando così del 59 % le vendite registrate nel 2003 (11.800). |
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RISUTATI CITROËN IN ITALIA NEL 2004 TERZO RECORD CONSECUTIVO DI VENDITE |
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Milano, 2 febbraio 2005 - Citroën Italia ha realizzato nel 2004 il terzo record consecutivo di immatricolazioni sul mercato italiano, con una crescita, in volume, da 130.910 a 146.127 unità, pari ad un incremento di 15.217 consegne: la maggior crescita di volume, in valore assoluto, del nostro mercato. Con questo risultato, la quota di penetrazione sul mercato autovetture colloca Citroën al 6,5% (5,8% nel 2003) e cioè al quinto posto assoluto sul mercato italiano. I risultati positivi sono dovuti all’insieme della gamma Xsara Picasso, che realizza l’annata migliore dal lancio, con 25.200 vendite. Inoltre, grazie al successo di C2 (33.800 vendite), C3 (63.400 vendite) e C3 Pluriel (8.900 vendite) Citroën diventa la prima marca estera nel segmento, superando la soglia dei 100.000 veicoli compatti venduti. Nel mercato dei veicoli commerciali, in fine, Citroën tocca una quota di mercato del 4,5%, anche qui con una crescita del 21% rispetto al 2003. Le vendite mondiali consolidate di Citroën raggiungono i 1.348.000 veicoli, risultati in linea con gli obiettivi fissati all’inizio dell’anno 2004, ma in flessione dell’1,7% rispetto al 2003. Nel 2004, l’attività di Citroën è stata segnata da tre eventi principali. Il successo nel Campionato del Mondo rally, con il secondo titolo consecutivo di Campione del Mondo costruttori per Citroën e il titolo di Campione del Mondo piloti per Sébastien Loeb. Il lancio della nuova C5; E infine l’avvento delle C4 berlina e coupé. C4 e C5 sono state accolte con favore unanime da stampa e pubblico per lo stile, le innovazioni e la tecnologia utile che le caratterizza, mirate a migliorare il benessere del cliente. Gli ultimi risultati ai test Euroncap hanno confermato la loro leadership in materia di sicurezza passiva. L’eccellente livello di ordini clienti registrati per C4 e C5 è di buon auspicio per il loro futuro. Il rinnovo di due dei suoi modelli nel segmento dei veicoli di gamma intermedia, che registra volumi particolarmente elevati, ha rappresentato per Citroën un obiettivo notevole. A tutto questo si aggiungono due fattori esterni non previsti: Un forte rallentamento della crescita del mercato cinese, a cui si associa una feroce battaglia di prezzi, che hanno provocato una riduzione dell’attività Citroën in Cina. In Europa, la crescita globale del mercato dell’auto, al di là delle nostre previsioni, si è sviluppata in un clima concorrenziale ancora più teso, che ha portato Citroën a frenare volutamente determinate categorie di vendita su alcuni mercati. In questo difficile contesto, l’anno 2004 è caratterizzato per Citroën dalla conferma del successo della gamma dei veicoli compatti. Con 518.000, C2, C3 e C3 Pluriel vendute nel mondo, la Marca registra una crescita del 4,7% su questo segmento. Xsara Picasso, fortemente esposta alla pressione della concorrenza, si è mantenuta ad un livello di vendite di 220.000 unità, dimostrando di esercitare sempre il suo fascino sui clienti. Il 2004 è stato anche l’anno del rinnovamento, con i lanci annunciati di C4 e della nuova C5. L’avvento di questi nuovi veicoli alla fine dell’anno non ha ancora permesso di valutarne l’impatto sui risultati Citroën, anche se è già possibile fin d’ora decretare la riuscita di questi lanci. A partire della metà di novembre, infatti, si registrano già 39.000 4 vendute e 24.800 ordini già effettuati per la nuova C5, a partire dall’inizio di ottobre. Citroën affronta quindi il 2005 in condizioni favorevoli in termini di gamma e prodotti. |
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ANTEPRIMA MONDIALE: ALFA ROMEO BRERA |
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Torino, 2 Febbraio 2005 - La nuova Alfa Romeo Brera debutterà al prossimo Salone di Ginevra, lo stesso palcoscenico che nel 2002 l'aveva vista protagonista come originale concept car disegnato da Giorgetto Giugiaro e vincitrice di prestigiosi riconoscimenti internazionali. In vendita alla fine di quest'anno, Alfa Romeo Brera racchiude, in uno stile unico ed esclusivo, i concetti da sempre distintivi del marchio: sportività ed eleganza. Infatti, armonia di forme e volumi, una volta uniti all'eccellenza meccanica e motoristica Alfa Romeo, danno vita ad una vettura bella, potente e solida che rappresenta lo stato dell'arte nel campo dei coupè. Si tratta di un "2+2" dalle dimensioni generose - largo 1.830 millimetri, lungo 4.413 e alto 1.372 - anche se la profonda rastrematura del frontale e del posteriore conferiscono al modello un'impressione di grande compattezza. All'interno, poi, Alfa Romeo Brera assicura un ambiente accogliente e molto sofisticato, grazie all'impiego di materiali pregiati ed all'adozione di soluzioni innovative come, per esempio, l'ampio tetto in cristallo fisso che aumenta la luminosità interna e la sensazione di spazio per i passeggeri, oltre a dare maggiore slancio alla linea della vettura. Disponibile in tre allestimenti, il cliente potrà scegliere fra un turbodiesel (2.4 Jtd da 200 Cv) e due propulsori a benzina Jts (2.2 da 185 Cv e 3.2 da 260 Cv), abbinati a due cambi a seconda delle versioni: meccanico a 6 marce o automatico. Oltre al temperamento Alfa, la nuova vettura assicura eccellenti prestazioni dinamiche grazie alle sospensioni a quadrilatero alto davanti e Multilink dietro. All'elevato comfort di marcia, poi, l'Alfa Romeo Brera aggiunge un assetto sportivo e, disponibile su alcune versioni, l'adozione della trazione integrale "Alfa Q4" evoluta. Nel campo della sicurezza, infine, Alfa Romeo Brera dispone dei più sofisticati dispositivi elettronici per il controllo del comportamento dinamico della vettura: dalla frenata alla trazione. È questa, in sintesi, l'anima del nuovo coupè che saprà suscitare grandi emozioni e garantire il massimo del piacere di guida e di benessere a bordo. |
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QUINTA EDIZIONE 2003/2004. MOSTRA ITINERANTE ESPOSIZIONE ALL’ AIA SAN FRANCISCO GALLERY 3 – 25 FEBBRAIO 2005 |
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Roma, 2 febbraio 2005 - È confermata la seconda tappa del tour estero della Mostra Itinerante delle opere premiate e segnalate nella quinta edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla committenza di architettura, che è già stata allestita in Italia a Napoli e Monopoli (Ba), e negli Stati Uniti a Washington e proseguirà in molte altre città in Italia e nel mondo. La mostra sarà allestiita presso l’ American Institute of Architects, San Francisco Gallery, a San Francisco, California, dal 3 al 25 febbraio, mentre il 17 si terrà un seminario sul tema: “Rivelazioni dalla giuria di un premio e come i buoni committenti fanno buona architettura” Interverranno: John and Gretchen Swift, Santa Rosa, committenti vincitori di un premio speciale nell’edizione 2003/2004; Zahid Sardar, giornalista del San Francisco Chronicle Magazine; Whitney Sander, architetto della residenza Swift a Santa Rosa; Bruno Gabbiani Presidente di Ala e fondatore del Dedalo Minosse; Lamberto Moris, chair, Aiasf International Committee, William J. Higgins chair, Aiasf International Committee; Giovanni Maria Vencato, Segretario Nazionale di Ala Assoarchitetti. |
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MOSTRA CERAMICAMOSAICO RAVENNA, 28 LUGLIO – 9 OTTOBRE 2005 |
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Ravenna, 2 febbraio 2005 - La Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Ravenna e l’Agenzia Polo Ceramico di Faenza - con il concorso dei Comuni di Ravenna, Faenza, e Cervia, e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna - organizzano una mostra di opere artistiche ceramiche e musive, partecipata da artisti italiani e giapponesi, il cui contenuto è in linea con lo sviluppo tecnico e tecnologico dei materiali impiegati (ceramica e mosaico) e del design, nell’ottica di un possibile impiego nei settori dell’edilizia, dell’urbanistica, dell’arredo di interni e di giardini. La Mostra Ceramicamosaico è un evento inserito nel calendario ufficiale delle celebrazioni dell’anno 2005, dichiarato l’anno degli scambi “people-to-people” tra i Paesi dell’Unione Europea e il Giappone. Ceramicamosaico avrà luogo a Ravenna, dal 28 luglio al 9 ottobre 2005, in tre sedi contigue, la Galleria dei Giardini Rinaldo da Concorezzo in Piazza San Francesco (sede concessa dalla Fondazione Casa di Oriani), la chiesa di S. Maria delle Croci in via Guaccimanni (sede concessa dal Museo d’Arte della Città di Ravenna), e i chiostri della Domus del Triclinio in via Rondinelli (sede concessa da Ravennantica). Artisti giapponesi di fama sono stati ospitati nel territorio durante l’anno 2004 per la produzione di opere di forte integrazione ceramica-mosaico, lavorando presso gli Istituti e laboratori locali quali l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e l’Istituto d’Arte Ceramica di Faenza. Tra essi figurano il Prof. Hiromu Okuda e l’architetto Hitoshi Shiraishi, che opera con le maggiori industrie di design, di arredamento e di costruzioni in Giappone. Altri artisti giapponesi appartenenti alla Mosaic Association of Japan manderanno le loro opere; parteciperanno alla mostra i più noti artisti mosaicisti contemporanei ravennati ed europei, e ceramisti faentini. |
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XIV ESPOSIZIONE QUADRIENNALE D'ARTE ROMA GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA 9 MARZO-31 MAGGIO 2005 |
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Roma, 2 febbraio 2005 - Dopo le due "Anteprima" al Palazzo Reale di Napoli e alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, si apre la terza mostra conclusiva alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma: un panorama dell'arte contemporanea italiana con uno sguardo ad artisti di altri paesi e a capolavori dell'arte degli anni Trenta e Quaranta. L'appuntamento conclusivo della Xiv Quadriennale di Roma, dopo le due mostre "Anteprima" al Palazzo Reale di Napoli nel 2003 e alla Promotrice delle Belle Arti di Torino nel 2004, è fissato per il 9 marzo 2005 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, essendo ancora inagibile Palazzo delle Esposizioni, sede storica delle Quadriennali. Il cuore della mostra - promossa e realizzata dalla Fondazione La Quadriennale di Roma in collaborazione con la Soprintendenza alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea - sarà costituito dalla sezione "Fuori tema". Centouno artisti, giovani e meno giovani, fra i quali maestri di larga notorietà, offriranno uno spaccato della variegata realtà artistica del nostro paese. Presenti quasi tutti i nomi più noti, quali Accardi, Alviani, Cucchi, De Maria, Mochetti, Ontani, Paladino, Paolini, Pistoletto, Plessi, Rotella, Spalletti, Zorio. Tra i più giovani, Mario Airò, Stefano Arienti, Lara Favaretto, Lucio Perone, Alessandro Pessoli, Paola Pivi, Francesco Simeti, Grazia Toderi, Vedovamazzei. La selezione degli artisti - ognuno partecipante con un'opera - è stata affidata a una commissione di critici d'arte composta da Luciano Caramel (Ordinario di Storia dell'arte contemporanea all'Università Cattolica di Milano), Valerio Dehò (curatore capo di Kunst Merano Arte e Docente di Estetica presso l'Accademia di Belle Arti di Sassari), Giacinto Di Pietrantonio (Direttore della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo), Marco Tonelli, Giorgio Verzotti (curatore capo del Mart di Rovereto). La sezione "Italian Feeling" esporrà le opere di undici artisti stranieri di notorietà internazionale che hanno avuto relazioni culturali con il nostro Paese: Franz Ackermann, Arthur Duff, Eric Fischl, Caio Fonseca, Nan Goldin, Jacob Hashimoto, Anselm Kiefer, Jason Martin, Kenneth Noland, Tony Oursler, Tobias Rehberger. E' un omaggio che si vuole rendere idealmente a tutti gli artisti stranieri per i quali l'Italia ha rappresentato un'importante riferimento di creatività. La selezione degli artisti è stata affidata a Luca Massimo Barbero (curatore associato della Peggy Guggenheim Collection di Venezia). La sezione "Retrospettive" sarà dedicata a due importanti momenti della storia dell'istituzione romana: le Quadriennali del 1931 e del 1948, rispettivamente la prima edizione in assoluto e la prima del dopoguerra (quinta in ordine cronologico), che si tenne eccezionalmente proprio alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. La I Quadriennale vide la partecipazione degli artisti più rappresentativi dell'epoca oltre ad una collettiva dei futuristi. Quella del 1948 si segnalò per il suo carattere di ricapitolazione e, al tempo stesso, di apertura alle nuove e nuovissime avanguardie con la presenza degli astrattisti (tra i quali esponevano i giovani del gruppo di "Forma 1"). La selezione delle opere di questa sezione (una ventina per ciascuna edizione) è stata affidata a due distinti Comitati scientifici, composti rispettivamente da Carlo Fabrizio Carli, Pier Giovanni Castagnoli, Maria Vittoria Marini Clarelli, Elena Pontiggia (per la Quadriennale del '31) e Enrico Crispolti, Luigi Paolo Finizio, Maria Vittoria Marini Clarelli (per quella del '48). Tra i maestri prescelti figureranno esponenti di punta di Novecento, del Futurismo e dell'Astrattismo, quali Balla, Casorati, Dorazio, Martini, Scipione, Prampolini, Wildt. In totale 155 opere che si articoleranno in un percorso espositivo di circa 3000 mq. L'allestimento è a cura di Enzo Serrani. La mostra si avvale del sostegno di Regione Lazio, Provincia di Roma/assessorato alle Politiche Culturali, Compagnia di San Paolo - partner anche della precedente mostra "Anteprima" di Torino - Acea S.p.a. - a conferma del suo impegno a favore di iniziative culturali - Poste Italiane - che ha anche dedicato a questa edizione della Quadriennale una emissione filatelica - Ferrovie dello Stato - che proprio nel 2005 celebra il suo centenario - Carispaq. L'istituto Luce ha fornito un prezioso contributo alla sezione storica della mostra con la concessione delle immagini che in catalogo e in allestimento rievocano il clima degli anni Trenta e Quaranta. Relazioni Esterne Ilaria Della Torre - Tel. 06.97745301 - E-mail: i.Dellatorre@quadriennalediroma.org |
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LA CARTA REGIONALE DEI SERVIZI VISITA I MONDIALI DI BORMIO |
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Bormio, 2 febbraio 2005 - la splendida cornice dei Mondiali di Sci 2005, ospiterà il Motorhome della Carta Regionale dei Servizi. Nella settimana dal 30 gennaio al 7 febbraio il Motorhome personalizzato con i colori della Carta, arancione e giallo, sosterà in Via Don Peccedi a Bormio per informare i cittadini che assisteranno alla manifestazione sulle funzionalità della carta. Una interessante iniziativa per presentare in modo concreto e innovativo il progetto promosso dalla Regione Lombardia. Bormio sarà la prima importante meta del Motorhome: due saranno le postazioni multimediali allestite che consentiranno ai cittadini di verificare il funzionamento della Carta e la sua interazione con i servizi offerti dalla Regione, in particolare con il Sistema Informativo Socio-sanitario. Personale qualificato sarà a disposizione per fornire dettagli e materiale informativo sui servizi offerti dalla Crs. La Carta Regionale dei Servizi, con microprocessore e firma elettronica, è già utilizzata da quasi 3 milioni di cittadini ed entro eprile 2005 verrà spedita alla restante popolazione della Lombardia. La Carta attesta ufficialmente il Codice Fiscale e a breve, sarà attivata come Carta di pagamento, anche on line, grazie alla collaborazione con istituti bancari. Essa funge inoltre da Tessera Europea di Assicurazione Malattia, garantendo il servizio di assistenza sanitaria nei Paesi dell’Unione Europea e nei Paesi convenzionati. In ambito socio-sanitario la Crs è Tessera Sanitaria Nazionale, sostituisce l’attuale tessera sanitaria cartacea e consente un più agevole accesso ai servizi ospedalieri e del medico curante. Infine, la Carta è conforme alla Carta Nazionale dei Servizi per l’accesso on line ai servizi della Pubblica Amministrazione (Inps, Inail, Agenzia delle Entrate). Per la realizzazione della Carta Regionale dei Servizi e del Sistema Informativo Socio-sanitario ad essa collegato, a fianco della Regione Lombardia operano Lombardia Informatica, braccio operativo della Regione per l’Ict, che ha in carico la direzione del Progetto, e Lisit, società appositamente costituita per la conduzione operativa del Progetto Crs-siss e partecipata da Lombardia Informatica e dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese, costituito da Telecom Italia, Finsiel e Lutech che, come partner industriali, forniscono il supporto finanziario, organizzativo e tecnologico per lo sviluppo operativo del Progetto. Www.crs.lombardia.it |
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LA DOBBIACO CORTINA TRA STORIA E TECNOLOGIA |
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Dobbiaco, 2 febbraio 2005 - La magia della Dobbiaco Cortina la si respira lungo tutto il tracciato. Le gallerie illuminate e i ponti di legno su gole mozzafiato, seguendo il vecchio percorso del trenino montano che collegava l’ Alta Pusteria con l ’Ampezzano, sono un richiamo irresistibile per tutti i fondisti che da quest’ anno potranno usufruire di un innovativo servizio. Direttamente dal sito web della manifestazione www.Dobbiacocortina.org infatti, ogni concorrente potrà scaricare il proprio attestato di partecipazione alla 28a edizione della Dobbiaco Cortina. Il diploma è una novità assoluta nel campo delle granfondo nordiche, perché presenta una fotografia satellitare tridimensionale del percorso. L’idea è nata dalla collaborazione del Comitato Organizzatore con il portale web dedicato al mondo della montagna, www.Discoveryalps.it. Attivo dalla sera stessa della gara, l’attestato di partecipazione permetterà agli atleti di visualizzare, inserendo solamente il loro numero di pettorale, tutte le informazioni relative alla loro performance sportiva: posizione in classifica generale, tempo finale, categoria di appartenenza, posizione in classifica “age group”. Verificati i dati inseriti è possibile visualizzare in anteprima il proprio attestato, quindi stamparlo. Ogni singolo atleta potrà conservarlo ed avere un ricordo dell’ennesima, o forse della prima Dobbiaco Cortina. Intanto continuano a giungere presso il quartier generale della manifestazione numerose iscrizioni che, a qualche giorno dalla gara, hanno raggiunto quota 900: le aspettative sono di confermare le 1400 iscrizioni dello scorso anno, e tra questi numerosi atleti elite, di cui avremo l’ elenco definitivo nei prossimi giorni. |
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UNA VALANGA DI PRETI IL CSI RINNOVA IL SUO APPUNTAMENTO ANNUALE CON IL CAMPIONATO ITALIANO DI SCI PER SACERDOTI SCIATORI, SULLE NEVI DI SESTOLA, SULL’APPENNINO MODENESE |
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Milano, 2 febbraio 2005 - Il 14 e 15 febbraio 2005 si terrà a Sestola (Mo), l’ormai tradizionale appuntamento con il Gran Premio Nazionale di Sci per preti sciatori. Le nevi dell’Appennino modenese attendono “Il Signore s(c)ia con voi”, il campionato che il Csi da 6 anni dedica a preti e frati provenienti da tutta Italia, che sotto l’abito talare, indosseranno tute, scarponi e un veloce paio di sci, alla ricerca del miglior tempo tra le porte di uno slalom gigante. Si gareggerà in due giornate, la prima dedicata al fondo, la seconda allo slalom gigante; in palio c’è anche la combinata. I partecipanti saranno divisi in quattro categorie, in base all’età. Sulle piste tanto care ad Alberto Tomba si potrà capire chi, dietro alla vocazione religiosa, ne nasconde un’altra: quella sportiva, passata in secondo piano nella scelta di vita ma ora, per un giorno, alla ribalta. Le piste sono pronte, l’ultimo bollettino parla di 70 cm di neve. Sono già una più di trenta i sacerdoti che finora si sono iscritti alle gare, ma il richiamo della montagna non si farà attendere e di certo saranno superati i 50 partecipanti dello scorso anno. Il “prete da battere” sarà sicuramente don Stefano Bianchi, parroco a Vercana (Berbenno di Sondrio) e vincitore nella scorsa edizione. Buone chance hanno anche don Niccolò Anselmi da Genova, vincitore di ben quattro edizioni prima dell’arrivo di don Bianchi e don Ezio Contrini, 72 anni, parroco di Cimego di Trento. Don Ezio, con i suoi 72 anni, ha un rivale in pista: con due anni in più e con il suo inseparabile caschetto spetta a don Paolo Ghivi la palma del “più anziano”. Addetti ai lavori confermano la sua passione per lo sci e il suo intenso allenamento di questi ultimi mesi per arrivare pronto alla competizione. |
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