Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web alimentazione e benessere 
Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2005
Pagina4
PROGRESSI NELLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI  
 

Bruxelles, 10 febbraio 2005 - Il 6 e 7 aprile si svolgerà a Milano la conferenza internazionale 'Progressi nella ricerca sulle cellule staminali'. La conferenza, organizzata dal progetto integrato Eurostemcell (European consortium for stem cell research) del Sesto programma quadro (6Pq), riunirà scienziati, esperti di etica, clinici e legislatori per discutere i principali temi nel campo della ricerca sulle cellule staminali (incluso il potenziale delle cellule staminali, le possibili applicazioni, la biotecnologia, gli aspetti etici). Per ulteriori dettagli: http://www.Eurostemcell.org/news/news.htm#milano  

 
   
   
LA SANITÀ SI RINNOVA CON L’HIGH-TECH SCARSA INVASIVITÀ E PRECISIONE DIAGNOSTICA: QUESTE LE CARATTERISTICHE DEI NUOVI DISPOSITIVI MADE IN CNR  
 
Roma, 10 febbraio 2005 - Un puntatore laser con dispositivo scintigrafico per localizzare le lesioni tumorali di pochi millimetri, un naso artificiale per analisi di tipo clinico, sofisticati marcatori di cellule staminali per individuare lesioni cerebrali, radiotraccianti specifici per i tumori alla prostata e alla mammella. Sono solo alcune delle tecnologie d’eccellenza nate nei laboratori Cnr che saranno messe “in vetrina” in occasione della Conferenza: “Le innovazioni tecnologiche in Sanità” prevista per il 10 febbraio, alle ore 9.00, presso la Fiera di Roma. L’incontro si inquadra nell’ambito della Mostra Convegno “Sanit” che ha l’obiettivo di informare i cittadini sui servizi offerti dalle strutture pubbliche e private e sulle novità nel settore medico. Fiore all’occhiello dei laboratori Cnr è il “naso elettronico”, strumento in grado di “odorare” la presenza di patologie interne e di tumori e di rivelarli con immagini olfattive elaborate da computer. “Il dispositivo”, spiega Arnaldo D’amico, dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi (Imm) del Cnr, “ha la potenzialità di fornire indicazioni sulla presenza di malattie, analizzando, tramite sensori olfattivi, il cambiamento degli odori provenienti da sostanze organiche, quali urina, pelle ed alito del paziente. Il dispositivo ha avuto già una prima fase di sperimentazione presso l’Ospedale Forlanini di Roma e sta interessando diverse strutture ospedaliere nazionali e straniere”. Ma le novità riguardano anche studi sperimentali. Nel corso del convegno sarà illustrato, ad esempio, l’utilizzo di cellule staminali marcate per seguire i processi responsabili della riparazione dei danni cerebrali. Le analisi sono supportate da una metodologia di imaging funzionale ad alta risoluzione, sviluppata in collaborazione con la “Li-tech”, azienda spin-off nella quale il Cnr detiene il 25% delle azioni. “Per queste ricerche” spiega Delio Mercanti, ricercatore dell’Istituto di neurobiologia e medicina molecolare (Inmm) del Cnr “abbiamo utilizzato, per la prima volta, tecnologie avanzate e nuove sostanze marcate che permettono di localizzare le cellule staminali e verificarne l’ efficacia nel riparare il danno. Lo studio, condotto con test di laboratorio, appare confortante ed apre la strada ad una fase di ulteriore approfondimento che potrà aggiungere nuove informazioni sul comportamento delle cellule staminali cerebrali, oltre ad offrire una metodologia di localizzazione utilizzabile in futuro per i trapianti delle stesse sull’uomo”. Altro argomento di interesse riguarda la sperimentazione di nuovi radiofarmaci per la diagnosi precoce delle neoplasie. “La collaborazione con l’Istituto Demokritos di Atene e l’Università di Roma ‘La Sapienza’” spiega Salvatore Stella, responsabile della sezione di Roma dell’ Istituto di ingegneria biomedica (Isib) del Cnr “permette di guardare con fiducia alle nuove tecniche di diagnosi precoce dei tumori, specie per quelli che colpiscono la prostata e la mammella”. Mostra Convegno Sanit, Fiera di Roma, via Cristoforo Colombo, 291 Per informazioni: Alessandro Soluri, Isib-cnr, tel. 06/86090341, soluri@isib.Cnr.it  Salvatore Stella, Responsabile sezione Isib-cnr di Roma, tel. 06/86090341, stella@isib.Cnr.it  Rosella Silvestrini, coordinatrice Progetti “Oncologia” Cnr, tel. 02/2367780 – 70638734, silvestrini@istitutotumori.Mi.it  
   
   
DATAMAT PARTECIPA ALLA 2° EDIZIONE DEL SANIT E TERRÀ UN WORKSHOP SUL TEMA: “TECNOLOGIE E METODI A SUPPORTO DELLA MEDICINA DEL TERRITORIO”  
 
Roma, 10 febbraio 2004 - Dedalus, società di informatica clinico-sanitaria del Gruppo Datamat, è presente con un proprio spazio espositivo (Padiglione n.3, Stand 65) alla seconda edizione del Sanit, la Mostra Convegno sui Servizi Sanitari che si apre oggi presso la Fiera di Roma e si concluderà il prossimo 12 febbraio. Nel corso della terza giornata del Convegno, venerdì 11 febbraio alle ore 14h30 presso la Sala 2, Dedalus organizza un workshop sul tema Tecnologie e metodi a supporto della medicina del territorio. Dopo il successo dell’edizione 2004, Sanit si presenta nel 2005 come la principale manifestazione dedicata alla Sanità e ai progressi scientifici e tecnologici della ricerca sanitaria, indirizzata a chi opera nella sanità e alla cittadinanza. In questo contesto, il workshop Dedalus sarà l’occasione per capire, attraverso esperienze nazionali ed internazionali, quali siano i nuovi possibili modelli di cooperazione tra la medicina del territorio e le strutture ospedaliere. Interverranno: Bruno Pastore, Direttore Generale Lisit; Pierluigi Bartoletti, Segretario Generale Fimmg-lazio; Bruno Palmas, Vicesegretario Nazionale Fimmg; Claudio Cricelli, Presidente Simg; Roberto Nardi, Coordinatore Progetto Europeo E-prolearn e Giorgio Moretti, Amministratore Delegato di Dedalus. “Oggi medici, amministratori e politici parlano diffusamente della Clinical Governance quale metodologia per l’ottimizzazione della spesa e della qualità della cura al cittadino – spiega Giorgio Moretti, Amministratore Delegato di Dedalus – In questa visone l’Ict in ambito clinico è l’asset imprescindibile per l’implementazione di tali processi. Il Sistema Sanitario Nazionale non può più limitarsi alla risoluzione di problematiche legate alla sola componente amministrativo-gestionale: occorre infatti attuare modelli operativi innovativi, ormai disponibili e consolidati, basati sull’interscambio d’informazioni cliniche fra il territorio, gli ospedali e le Asl.”  
   
   
LE CAROTE CRUDE AIUTANO A PREVENIRE IL TUMORE DEL COLON, AFFERMANO I RICERCATORI DANESI  
 
Bruxelles, 10 febbraio 2005 - Ricercatori danesi hanno confermato che un elemento chimico scoperto nelle carote crude e in altri vegetali aiuta a prevenire il tumore del colon, anche se non si tratta della stessa sostanza ritenuta fino ad oggi responsabile dagli scienziati. Gli esperti pensavano che l'effetto inibitorio sul cancro fosse dovuto al beta carotene trovato nelle carote, ma la ricerca condotta presso l'università della Danimarca meridionale indica che la causa dev'essere attribuita al falcarinolo. Il falcarinolo è presente anche in sedano, prezzemolo, pastinaca, e altri vegetali, ma solo se crudi. La cottura distrugge le proprietà di prevenzione del falcarinolo, affermano i ricercatori. Morten Larsen, che ha guidato la ricerca, afferma: 'La scoperta ci autorizza a raccomandare con certezza i vegetali da mangiare per proteggersi dal tumore al colon. Con ulteriori ricerche, speriamo di poter dare maggiori precisazioni sulla quantità di carote e di altri vegetali che le persone dovrebbero mangiare quotidianamente'. Larsen ha condotto la ricerca in collaborazione con l'istituto danese per le scienze agricole, che sta cercando di sviluppare metodi per far crescere carote con livelli più elevati di falcarinolo e sta studiando cosa succede alla sostanza chimica quando i vegetali vengono cotti o surgelati. 'Sappiamo che l'effetto è più sensibile quando le carote vengono mangiate crude, e sappiamo che il falcarinolo è estremamente sensibile alla luce e al calore, ragion per cui la cottura ha un effetto negativo. Sembra che il gelo salvaguardi l'effetto preventivo sul cancro, e ci aspettiamo quindi che anche le carote surgelate siano benefiche', ha aggiunto Larsen. In ordine d'importanza, il tumore del colon occupa il secondo posto nell'Ue; non esistono attualmente cure per il tumore sintomatico, e analisi e rilevamenti rapidi sono quindi cruciali.  
   
   
MINISTRO SIRCHIA DISPONE CONTROLLI NAS CONTRO AUMENTO PREZZI FARMACI  
 
Roma, 10 febbraio 2005 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha incaricato i Carabinieri dei Nas di effettuare controlli in ambito nazionale in farmacie e supermercati al fine di verificare i prezzi dei farmaci di fascia C, esclusi dal rimborso del Servizio Sanitario Nazionale, e del latte per l’infanzia. Obiettivo è quello di accertare eventuali ingiustificati aumenti di prezzo dei medicinali che dovessero essersi verificati con il nuovo anno e la situazione del prezzo del latte in polvere.  
   
   
CARA MAMMA, CON BAMBILAT COMBATTI IL ‘CARO LATTE’ IN FARMACIA LA NUOVA LINEA DI LATTE FORMULATO A QUALITÀ GARANTITA CHE COSTA 40% IN MENO DELLE ALTRE MARCHE  
 
Milano, 10 febbraio 2005 – In Italia, tante sono le mamme che per necessità, o scelta, non allattano al seno: il 15% dei bambini alla nascita assume latte formulato, il 35% dopo la seconda settimana, il 90% al compimento del quinto mese, con un consumo medio di 37 barattoli da 450 g da 0 a 5 mesi e di 32 barattoli dai 5 ai 12 mesi che si traduce in una spesa che incide pesantemente sul bilancio familiare! Infatti, in Italia, nonostante l’accordo raggiunto tra operatori del settore farmaceutico, aziende produttrici e Ministero della Salute e la conseguente diminuzione di prezzo per i soli latti di partenza, il latte artificiale continua ad avere ancora un prezzo eccessivamente elevato rispetto alla media europea, tant’è che molti genitori sono stati costretti ad organizzarsi in modo alternativo procurandosi il latte addirittura oltre frontiera, con tutti i disagi del caso. Ma da oggi, nella comoda farmacia sotto casa, grazie alla nuova linea di latte formulato Bambilat, le mamme hanno una nuova opportunità per acquistare latte in polvere garantito e ad alta qualità, risparmiando notevolmente. Bambilat rappresenta la risposta migliore perché offre la stessa composizione nutrizionale degli altri prodotti in commercio - rigorosamente regolamentata e armonizzata a livello europeo - ma ad un prezzo del 40 % più basso rispetto a quello delle grandi marche. La confezione da 450g di Bambilat costa 7,50 euro, ma la novità interessante è rappresentata dal fatto che Bambilat è l’unica linea che offre un prezzo al pubblico identico, a parità di confezione, per il latte di partenza (Bambilat 1) e per il latte di proseguimento (Bambilat 2). Grazie a Bambilat le famiglie risparmiano circa 300 euro l’anno. Bambilat costa al chilo mediamente 11 euro in meno rispetto agli altri latti in polvere di marca venduti oggi in farmacia. Costo Medio Dell'allattamento Artificiale Nel 1° Anno Di Vita Bambilat - 900 g € 482,00; Humana - 1100 g € 890,00; Mellin - 900 g € 912,00; Nidina - 1000 g € 728,00; Media del mercato € 816,00. Il prezzo di Bambilat risulta essere competitivo anche rispetto ai prezzi dei marchi venduti in grande distribuzione ma presenti anche in farmacia. Bambilat dispone di una gamma completa e le sue formulazioni sono adatte ad ogni tipo di bisogno nutrizionale del bambino: Bambilat 1 (latte per lattanti), Bambilat 2 (latte di proseguimento), Bambilat Ha (latte ipoallergenico) e Bambilat Ar (latte antirigurgito). Anche i latti speciali Bambilat sono posti in vendita ad un prezzo consigliato nettamente inferiore rispetto agli altri prodotti di marca in commercio. Il prezzo di Bambilat è decisamente inferiore, ma l’alta qualità è garantita: il processo produttivo della linea Bambilat è completamente certificato Iso 9002 compresa l’attività di raccolta latte con oltre 1700 allevamenti, tutti rispondenti al Codice Europeo d’Igiene. Inolte, un laboratorio per il controllo qualità assicura più di 1000 test di conformità al giorno ed effettua analisi sensoriali per test di gusto. Www.latteartificiale.info  
   
   
CURARE LE DONNE IN MODO NATURALE IN PROGRAMMA L’8 MARZO IL SEMINARIO “LE ERBE AL FEMMINILE”  
 
Firenze, 10 febbraio 2005 - Otto marzo, festa della donna. Non a caso è stata scelta questa data per dedicare una giornata all’utilizzo delle erbe nell’universo femminile. Il Centro di Medicina Naturale dell’Asl 11 di Empoli, diretto dal dottor Fabio Firenzuoli, ha organizzato un seminario di aggiornamento rivolto a medici, farmacisti, infermieri ed ostetriche dal titolo “Le erbe al femminile”. Si terrà mercoledì 8 marzo 2005, dalle ore 8,30 alle ore 13,00 nei locali del Centro di Formazione dell’Asl 11, a Empoli, in piazza Ristori n. 1. Tra gli argomenti trattati, l’impiego delle erbe “tra le donne e per le donne”, con particolare attenzione a quelle consigliate in gravidanza e durante l’allattamento o per il trattamento della sindrome premestruale e della menopausa. Spesso le donne preferiscono infatti evitare terapie ormonali sostitutive e affidarsi alle erbe per prevenire o curare i problemi legati alla menopausa. Fanno riferimento al Centro di Medicina Naturale dell’Asl 11 donne che ricorrono alle erbe medicinali, oltre che per prevenire disturbi di tipo ormonale e l’invecchiamento e controllare il peso corporeo. Proprio in relazione a questo ultimo aspetto il seminario sarà l’occasione per sottolineare l’importanza dell’alimentazione naturale nella prevenzione dei vari disturbi femminili. Verranno inoltre illustrate le proprietà medicinali della mimosa, emblema della festa della donna e della perilla, una pianta giapponese indicata nella prevenzione di molti disturbi femminili. Anche le erbe a rischio per il sesso femminile rappresentano un argomento di attuale interesse. Ad esempio la soia, utile in menopausa, presenta controindicazioni nelle donne con tumore al seno. Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore della Sanità, in Italia il 6% delle donne ricorre alla Fitoterapia contro poco meno del 4% degli uomini. Si tratta in prevalenza di donne con grado di istruzione medio-alto e di età compresa tra i 25 e i 45 anni. Età che invece sale negli uomini tra i 35 e i 55 anni. Inoltre, secondo un’indagine condotta dall’Agenzia Regionale di Sanità, emerge come le donne medico siano più interessate alla fitoterapia rispetto agli uomini e facciano maggiormente ricorso alle erbe medicinali. Nello specifico tra i medici diplomati in fitoterapia prevalgono le donne (3%) sugli uomini (1,5% circa). Il 22% dei medici di famiglia donne consiglia la fitoterapia, contro l’11% dei maschi; il 34% delle donne medico l’ha usata per sé, contro il 22 % degli uomini. Inoltre ben il 70% delle donne medico vorrebbe un insegnamento di medicine non convenzionali all’Università, contro il 54 % degli uomini www.Usl11.tos.it  
   
   
LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PARTECIPA ALL’EXPO UNIVERSALE 2005 IN GIAPPONE CON UNA INSTALLAZIONE FIRMATA MISSONI  
 
 Milano, 10 febbraio 2005 - Si è tenuta ieri a Milano, presso Casa Missoni, la conferenza stampa indetta da Ottavio Missoni e dalla Regione Friuli Venezia Giulia per illustrare i contenuti della presenza della Regione all’Expo Universale 2005, che si apre il 25 marzo ad Aichi, in Giappone. “Come è noto – ha dichiarato Fabio de Visintini, responsabile comunicazione della Regione Friuli Venezia Giulia – Trieste si era già candidata ad ospitare l’edizione 2008 dell’Expo Universale e lo sarà, prevedibilmente, per l’edizione successiva del 2011: per la Regione essere presenti all’edizione di quest’anno rappresenta quasi un obbligo nei confronti dell’organizzazione mondiale e del pubblico che ha creduto anche nella recente candidatura, purtroppo non andata a buon fine”. Anche per questo motivo la partecipazione della Regione all’Expo di Aichi assume un valore particolare che ha voluto rappresentare attraverso uno stand innovativo, affidandone il progetto ad Ottavio Missoni. Assieme a suo figlio Luca, Missoni ha firmato lo spazio espositivo del Friuli Venezia Giulia mettendo a disposizione il suo entusiasmo, la sua versatilità e la sua natura mitteleuropea, per la creazione di uno stand che sarà unico come il suo creatore: Missoni, nato a Ragusa (oggi Dubrovnik), vissuto a Zara, nonni friulani, parenti a Trieste. L’expo Universale, ospitato quest’anno dal Giappone, ha una durata di 6 mesi, vi partecipano 125 Paesi espositori ed accoglierà circa 15 milioni di visitatori. L’interesse speciale di Trieste e del Friuli Venezia Giulia per l’Expo Universale nasce anche dalla posizione strategica di regione Centroeuropea, autentica cerniera di scambi tra est-ovest e nord-sud del cuore della ‘vecchia’ Europa. Lo stand della Regione Friuli Venezia Giulia esporrà prodotti di qualità in termini di enogastronomia, di estetica e di tecnologia, dal vino del Collio al prosciutto di San Daniele, dai mobili di design ai prodotti d’alta tecnologia. Il tema dell’installazione è quello dell’Armonia delle Diversità, concetto comune sia alla regione friulana, terra di incontri tra culture e genti diverse, sia ai famosi patchwork di Ottavio Missoni che, partendo da ritagli di tessuti di diverse origini, danno forma a nuove armonie. “Per questa rappresentazione – dice Luca Missoni che ha curato l’allestimento con la collaborazione del designer Angelo Figus – ho utilizzato dei manichini rivestiti in maglia di diversi disegni e colori che si intrattengono su un gruppo di sedie, tipico emblema dell’artigianato friulano e simbolo di ospitalità. Il tutto è posato su un grande patchwork di colori blu-azzurri per richiamare il mare, presenza vitale per questa straordinaria regione”. Il messaggio è dunque il valore immateriale dell’armonia sottolineato anche dai mosaici della Scuola di Spilimbergo, scuola internazionale ed unica al mondo per i maestri del mosaico.  
   
   
L'ALTRA ROMAGNA AL MIA DI RIMINI  
 
Rimini, 10 febbraio 2005 - L’altra Romagna, società di promozione e valorizzazione delle attività socioeconomiche dell’Appennino romagnolo, partecipa al Mia, 35° Mostra Internazionale dell’Alimentazione che si tiene alla Fiera di Rimini dal 5 all’8 febbraio prossimi, curando in collaborazione con la Provincia di Rimini due delle iniziative previste dal progetto Qualità Sicurezza Tipicità. La nostra Rotta del Gusto. L’evento, promosso dall’assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Provincia di Rimini, in collaborazione appunto con Altra Romagna, Ente Tutela Vini di Romagna ed Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, mette in campo idee, proposte e progetti per navigare sulla rotta del gusto, della qualità e della sicurezza dei prodotti tipici del nostro territorio, proponendo un programma di convegni e degustazioni. L’altra Romagna, in particolare, coordina due delle quattro giornate in programma dedicate al gusto. Sabato 5 febbraio, alle ore 14,30 presenterà il progetto di valorizzazione e commercializzazione integrata della carne di razza romagnola; alla tavola rotonda introdotta dall’Assessore provinciale Mauro Morri e coordinata dal giornalista Giovanni De Luca interverranno il vice-presidente del L’altra Romagna Pierlorenzo Rossi. Seguirà una degustazione di piatti a base di carne romagnola. Domenica 6 febbraio alle ore 14,30 il tema del convegno sarà “L’olio da olive. L’importanza di un consumo consapevole” a cui interverranno il project manager dell’Altra Romagna Romano Casamenti. Al termine dell’incontro seguirà una degustazione di elaborazioni gastronomiche della tradizione a base di olio extravergine di oliva “Colline di Romagna”. Entrambi gli eventi saranno introdotti dall’assessore all’Agricoltura e Attività Produttive della Provincia di Rimini Mauro Morri e si svolgeranno allo stand 11 Padiglione D1 della Provincia  
   
   
BIANCOCASA MEDITERRANEA L’UNICA ESPOSIZIONE ITALIANA SPECIALIZZATA NEL TESSILE CASA, INTIMO E LINGERIE  
 
Bari, 10 febbraio 2005 - L’anteprima italiana delle collezioni di biancheria per la casa, intimo e lingerie giunta alla quinta edizione si terrà dal 12 al 14 febbraio, in Fiera del Levante, negli spazi dei padiglioni 9 e 11. L’evento si propone come il più concreto esempio di supporto all’attività commerciale del Centro-sud e del mercato balcanico e mediterraneo nel settore del Tessile Casa, dell’Underwear e dell’Homewear Biancocasa Mediterranea, l’anteprima delle collezioni di biancheria casa, intimo e lingerie che la Fiera del Levante organizza con la collaborazione dell’A.r.t. – Associazione dei Rappresentanti Tessili, si terrà dal 12 al 14 febbraio 2005 nei padiglioni della sede fieristica barese. La manifestazione si avvale di una formula espositiva originale per il settore: infatti, è organizzata direttamente in collaborazione con i rappresentanti. Su oltre 2000 metri quadrati d’esposizione, verranno presentati 110 marchi di produzione nazionale, con tutte le novità per la prossima stagione nell’ambito delle merceologie che caratterizzano la tradizione del dettaglio specializzato di biancheria per la casa. “I pregi dell’evento barese sono molteplici – dichiara il presidente della Fiera Luigi Lobuono – “perfetta collocazione di calendario per gli acquisti, posizione strategica al centro del bacino commerciale che comprende il Centro-sud, i Balcani ed il Mediterraneo, costi di partecipazione contenuti per le aziende, efficienza e concretezza del progetto espositivo per lo sviluppo del business tra dettaglianti e fornitori”. “Vogliamo esaltare anche il contenuto di servizio della manifestazione” – aggiunge il segretario generale della Fiera, Gianni Tursi. “Per questo, abbiamo promosso un’interessante iniziativa collaterale presentata da un team di vetrinisti pugliesi che realizzeranno dal vivo modelli di vetrine, utilizzando esclusivamente le collezioni in esposizione. E’ un suggerimento in “real-time” per i dettaglianti interessati a migliorare l’immagine del prodotto esposto e ad aumentare la curiosità dei clienti verso il negozio”. Alla manifestazione sono attesi operatori specializzati provenienti da tutte le regioni dell’Italia centromeridionale e da alcuni Paesi balcanici. “Queste aree mostrano una crescita costante della domanda di tessile per la casa e di lingerie – afferma il presidente dell’Art, Enrico Piemontese, che fa anche rilevare che “nella sola Italia centromeridionale i rappresentanti del settore che saranno presenti a Biancocasa Mediterranea muovono annualmente un giro d’affari di circa 25 milioni di Euro”.  
   
   
FORUMPA 2005 - COSTRUIRE LA QUALITÀ DELLA P.A. PER GARANTIRE LA QUALITÀ DELLA VITA STANCA, DA “AGENDA LISBONA” LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA  
 
Milano, 10 febbraio 2005 - Passa attraverso l'“Agenda di Lisbona”, appena ridisegnata in dieci punti dalla Commissione Ue, la sfida dell'innovazione tecnologica applicata non solo all'economia ma anche alla Pubblica Amministrazione. A rilanciare un maggior impegno a tutti i livelli per migliorare con gli strumenti digitali la crescita e la competitività nazionale è stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, alla conferenza del Forum Pa 2005, dedicato alla qualità della Pa. Il ministro ha riconosciuto che su questo fronte “i progressi ci sono stati e sono innegabili”, ma ha ribadito che “serve un grande impegno a tutti i livelli: bisogna ancora superare ritardi e resistenze”. Per cui, ha detto Stanca, “dobbiamo e possiamo vincere tutti la sfida dell'innovazione nella Pa per averla migliore e all'altezza della domanda della comunità nazionale”. Il ministro ha ricordato che “nel Paese c'è una forte esigenza di avere più innovazione tecnologica nell'economia per sostenere crescita e competitività. Questa sfida non riguarda però solo il settore economico ma anche la Pa, settore che non può rimanere fuori. L'apparato pubblico deve infatti essere più competitivo in quanto la competizione ormai è tra Sistemi Paese. E in questo contesto”, ha proseguito, “la Pa è la dimensione più importante in quanto una Amministrazione moderna, che fa leva sulle nuove tecnologie, diventa fattore di sviluppo economico e sociale”. Ma Stanca ha ricordato che “non si tratta di informatizzare la Pa ma di innovare, ossia trasformare, cambiare, adeguare i modelli operativi e organizzativi. La sfida è quindi quella di coniugare la qualità attraverso l'innovazione. Questo si traduce in una semplificazione. Ad esempio il rapporto telematico è sicuramente più veloce ma aumenta anche la qualità dei servizi, incrementa la completezza dell'informazione, garantisce più puntualità e più disponibilità. Ma per ottenere questo bisogna avere risorse umane di maggiore qualità e competenza non solo nel settore umanistico e giuridico, cui appartiene il 70% dei dirigenti della Pubblica amministrazione centrale, ma anche organizzativa, economica e tecnologica”. In questo scenario si inserisce la logica della qualità. Ma il ministro ha ammonito che “non esiste una qualità costosa. Nella qualità bisogna contemperare infatti la produttiva della Pa ed il contenimento dei costi generali. Se, infatti, una organizzazione è costosa diventa uno spreco e richiede piu tasse, rendendo disponibili meno risorse per l'economia. Lo strumento più potente per la produttività della Pa sono le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, l'Ict, in grado di garantire anche un federalismo più efficiente, che non abbia tante facce diverse”. Dopo aver ricordato che “la nostra politica è stata volta a perseguire questi obiettivi ponendo particolare attenzione a settori come la scuola, la sanità, la giustizia, il lavoro ed il turismo”, Stanca ha insistito sulla “innovazione tecnologica applicata alla Pa come strumento per ridare efficienza al Sistema Italia, per ridurre gli sprechi e, quindi, consentire di restituire più reddito al Paese mediante una minor imposizione fiscale”. Proprio sul fronte della lotta agli sprechi con gli strumenti innovativi, il ministro ha ricordato che solo con l'invito telematico da parte dei medici all'Inps di 12 milioni di certificati di malattia dei lavoratori dipendenti, ogni anno si risparmiano 50 milioni di euro; analoga economia si otterrà con l'inoltro digitale degli avvisi di reato; altrettanti con la registrazione digitalizzata degli atti giudiziari; ben 400 milioni si recupereranno con la razionalizzazione tecnologica della spesa farmaceutica degli ospedali e 500 milioni di risparmio ogni anno con la razionalizzazione del lavoro nei ministeri.  
   
   
RECORD DI VENDITE NEL 2004 PER LA DIVISIONE VEICOLI INDUSTRIALI DEL GRUPPO DAIMLERCHRYSLER NETTA CRESCITA IN TUTTI I MERCATI  
 
Roma, 10 febbraio 2005 - Nell'esercizio 2004, il gruppo Daimlerchrysler ha registrato un record assoluto nelle vendite di veicoli commerciali, industriali ed autobus con un totale di 712.200 unità vendute (2003: 501.000), che equivale ad un incremento di ben il 42 % rispetto all'anno precedente. Questo risultato comprende per la prima volta anche le 118.100 unità della Divisione Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation (Mftbc), incluso nel consolidamento ad aprile 2004. Anche senza prendere in considerazione il ramo Mftbc, il gruppo Daimlerchrysler ha venduto complessivamente 594.100 veicoli industriali, superando così nettamente il risultato record del 1999 (554.000 unità). L'incremento delle vendite nel 2004 senza Mftbc è pari al 19 %. Le vendite di veicoli industriali hanno registrato un andamento positivo su tutti i mercati: in Europa Occidentale sono state vendute 274.400 u-nità (2003: 249.500), nell'area Nafta 177.100 unità (2003: 134.200) e in America Latina 57.600 unità (2003: 40.200). Al di fuori dei mercati principali, nel resto del mondo le vendite sono cresciute da 77.100 a ben 203.000 unità. I fattori determinanti per tale crescita sono il portafoglio prodotti, ma soprattutto l'elevata domanda registrata in Medio Oriente e sul mercato asiatico. In quest'ultima regione, Daimlerchrysler ha infatti venduto complessivamente 119.400 unità. "I dati sulle vendite dimostrano che i nostri veicoli commerciali, indu-striali ed autobus riscuotono un consenso straordinariamente elevato fra i clienti di tutto il mondo", ha dichiarato Andreas Renschler, mem-bro del Consiglio Direttivo della Daimlerchrysler Ag e Responsabile della Divisione Veicoli Industriali. "Adesso il nostro obiettivo è con-solidare questa positiva situazione dei ricavi nel lungo termine. Per fare ciò stiamo affrontando le attuali sfide del settore dei veicoli industriali, tra l'altro, attraverso il miglioramento dei sistemi di sicurezza attiva e l'ulteriore sviluppo tecnologico dei sistemi di propulsione alternativi", ha aggiunto Renschler. Nel 2004, la Divisione Veicoli Industriali Europa/america Latina (Mercedes-benz) ha registrato una crescita del 24 % con circa 137.400 unità commercializzate a livello mondiale (2003: 110.500). Uno dei fattori chiave di questo successo è costituito dalla seconda generazione della serie ammiraglia Actros, che ha stabilito un nuovo record di vendite anche nel secondo anno dalla sua introduzione sul mercato. Nei mercati principali dell'Europa Occidentale e dell'America Latina, le vendite dell'Actros sono infatti salite rispettivamente dell'11 % e del 31 % in confronto all'anno precedente. Nello stesso periodo, nella Divisione Veicoli Industriali Nafta sono stati venduti 152.400 autocarri di tutte le marche Freightliner, ovvero il 28 % in più rispetto al 2003 (119.300). Il gruppo Freightliner rimane leader di mercato tra i veicoli industriali pesanti (categoria 8 negli Usa) ed il secondo costruttore di autocarri nella fascia media (categorie 6/7 negli Usa). Inoltre, nel 2004 il gruppo Freightliner ha ampliato ancora la sua gamma di prodotti, già estremamente diversificata, ag-giungendo tra l'altro il nuovo scuolabus Saf-t-liner C2 della Thomas Built Buses e l'autocarro Freightliner Business Class M2. Lo scorso anno, la Divisione Mftbc ha venduto circa 118.100 unità ed ha potuto registrare risultati eccellenti, oltre che in Giappone, soprattutto nel Sud-est Asiatico e in Medio Oriente. Il team direttivo tedesco-nipponico sta continuando la sua radicale politica di ristrutturazione per eliminare i problemi qualitativi che si celavano nella passata gestione, e al tempo stesso instaurare una mentalità manageriale di gruppo più trasparente. Tutto questo sta infondendo nei clienti e nelle autorità un maggiore senso di fiducia, permettendo all'azienda di guardare nuovamente al futuro con ottimismo. Alla fine del 2004, la Divisione Autobus Daimlerchrysler ha registrato un volume di vendite a livello mondiale di 32.800 unità con i marchi Mercedes-benz, Setra e Orion, corrispondente ad un incremento del 16 % (2003: 28.300). Questo andamento positivo è stato dovuto al continuo ampliamento del portfolio full-line' ed alla leadership tecnologica del settore Autobus. In Europa Occidentale, la Divisione è riuscita a vendere l'8 % in più di autobus rispetto all'anno precedente, confermando così la sua posizione di leader in questa regione. La Divisione Veicoli Commerciali Mercedes-benz, con un totale di 260.700 unità vendute nel 2004, ha saputo migliorare del 13 % i risultati dell'anno precedente (2003: 230.900). Al raggiungimento di questo risultato ha contribuito in larga misura la richiesta continuativa ed elevata dello Sprinter e dei nuovi modelli Viano e Vito. Nell'area Nafta, lo scorso anno sono stati venduti 18.900 veicoli, superando così del 59 % le vendite registrate nel 2003 (11.800).  
   
   
KROYMANS CORPORATION È IL NUOVO IMPORTATORE ALFA ROMEO PER L’OLANDA  
 
Torino e Hilversum, 10 febbraio 2005 - Alfa Romeo e Kroymans Corporation – una importante azienda internazionale di import, vendita e distribuzione – hanno annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per rappresentare l’Alfa Romeo sul mercato olandese. Dopo una attenta preparazione dell’accordo in collaborazione con Fiat Auto Nederland, attuale distributore Alfa Romeo nei Paesi Bassi, Kroymans diverrà dal 1° giugno 2005 importatore del marchio italiano conosciuto in tutto il mondo. Alfa Romeo Nederland B.v. Avrà sede ad Houten, in una importante posizione nei pressi dell’autostrada A27. “Siamo lieti di questo incarico di nuovo socio strategico, per contribuire a migliorare la posizione nel mercato olandese di un brand eccezionale” ha spiegato Ton van Soest, Ceo di Kroymans Corporation. “La forza emozionale del marchio Alfa Romeo è una solida base su cui potremo costruire il successo dei prossimi anni”. Karl-heinz Kalbfell, responsabile Brand & Commercial Alfa Romeo, ha affermato: “Siamo soddisfatti di fare squadra con Kroymans Corporation. Questa iniziativa è un tassello importante per la crescita e il rafforzamento della presenza nei mercati europei del nostro premium brand Alfa Romeo”.  
   
   
FIAT NUOVA CROMA DEBUTTA AL FESTIVAL DI SANREMO  
 
 Torino, 7 febbraio 2005 - Dal 1° al 5 marzo andrà in onda la 55° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo trasmesso in prima serata su Rai Uno. Accanto al conduttore Paolo Bonolis, vero mattatore del programma più atteso della stagione televisiva, c’è una protagonista d’eccezione: la Fiat Nuova Croma. Attesa con grande interesse da pubblico e stampa, sarà proprio Bonolis a presentare al grande pubblico la nuova Fiat in concomitanza al Salone internazionale dell’Automobile di Ginevra dove è prevista l’anteprima mondiale. Per svelare alcune particolarità della nuova vettura, lo show-man reciterà in una brillante miniserie di telepromozioni insieme ad una bellissima e misteriosa donna. Sarà lei, infatti, vestita con un abito fluente dai riflessi metallici, ad accompagnarlo alla scoperta della nuova vettura e della “shining dimension”. Infatti, per illustrare un prodotto automobilistico così innovativo è stato utilizzato un linguaggio onirico, la “shining dimension” appunto, una dimensione parallela dove il futuro diventa reale e i bisogni trovano una risposta concreta. Disegnata da Giorgetto Giugiaro e prodotta nello stabilimento di Cassino, la nuova vettura Fiat riprende il nome dallo storico modello che, dal 1985 al 1994, fu un punto di riferimento fra le berline medio-alte. E oggi la Nuova Croma, che sarà commercializzata in estate, è la risposta ideale per quanti, pur avendo gusti e stili di vita diversi, hanno qualcosa in comune: il desiderio di un'automobile bella e confortevole. Per loro è nata un modello dalle dimensioni generose, caratterizzato da una straordinaria abitabilità interna e da una gamma ampia ed articolata con tre livelli di allestimento e cinque propulsori, abbinati a cambi meccanici o automatici: due a benzina (1.8 16v da 130 Cv e 2.2 16v da 150 Cv) e tre turbodiesel (1.9 Multijet da 120 o 150 Cv e l’inedito 2.4 Multijet da 200 Cv).  
   
   
DODGE PRESENTA UNA CONCEPT CAR PER IL MERCATO GLOBALEANTEPRIMA MONDIALE PER LA CONCEPT CAR DODGE CALIBER AL 75MO SALONE INTERNAZIONALE DELL’AUTO DI GINEVRA  
 
 Ginevra 10 febbraio 2005 - Dodge Caliber è una concept car dal design incisivo ed anticonvenzionale: compatta a cinque porte, Caliber coniuga la linea sportiva di un coupé con la potenza e la funzionalità di un Suv. Il design di Caliber colpisce e richiama tutti gli attributi del marchio Dodge: grintoso, potente, sicuro e pieno di energia. Presentata nella tonalità arancio Sunburst Orange, Dodge Caliber è stata concepita per chi, alla ricerca di una compatta, vuole uscire dagli schemi scegliendo una vettura dalla linea vigorosa, spaziosa e funzionale. “Lo stile grintoso e l’intelligente sfruttamento degli spazi interni, rende Caliber un’autentica Dodge”, afferma Trevor Creed, Senior Vice President Design, Chrysler Group. “Con questa concept car abbiamo ridefinito uno dei segmenti più competitivi al mondo. La concept car Dodge Caliber suscita emozioni in un segmento dove ogni vettura è uguale all’altra ed indica senza mezze misure la direzione futura del marchio Dodge nel mercato automobilistico globale.” Proporzioni potenti e muscolose dalle linee taglienti Dalla griglia frontale al terminale di scarico cromato ed in ogni parte della carrozzeria, la concept car Caliber ha impresso nel suo Dna tutto lo stile del marchio Dodge. La tradizionale griglia crociata conferisce a Caliber l’inconfondibile volto Dodge e domina il suo frontale energico e deciso. I larghi passaruota scolpiti, i grandi cerchi da 19 pollici, le ampie fiancate ed il cofano spiovente rendono il design di Dodge Caliber fiero e potente. I grandi fari e i fendinebbia si integrano nella mascherina cromata in un insieme equilibrato. La modanatura nera che attraversa tutta la lunghezza del tetto, confluisce nello spoiler integrato e ne esalta il profilo da coupé. La filosofia del marchio Dodge “Do More” si traduce in una configurazione a quattro porte con portellone posteriore per consentire un comodo accesso agli interni spaziosi. Il nuovo, caratteristico rapporto tra superfici vetrate e carrozzeria conferisce alla concept car Caliber un aspetto solido e protettivo. Il portellone posteriore inclinato in avanti accentua il suo profilo sportivo. Le maniglie cromate e le modanature laterali rifiniscono con stile il design laterale di Dodge Caliber. Anche il design posteriore di Dodge Caliber mostra forza e carattere come la griglia frontale. Lo spoiler nero sul tetto con la grande luce di stop centrale, il terminale di scarico cromato ed i grandi fanali disposti alle estremità della coda, rappresentano i tratti distintivi del design di Caliber. “Dodge Caliber rivoluziona il concetto di vettura compatta con il suo design energico e la grande funzionalità degli interni”, aggiunge Creed. “Caliber indica chiaramente come il marchio Dodge intende presentarsi sul mercato mondiale.” Nel corso del 2004, Dodge ha venduto in tutto il mondo oltre 1,4 milioni di vetture. Con una quota di mercato del 6,9%, Dodge è il quinto marchio nel mercato Usa. Dal 2006, avrà inizio in Europa l’offensiva di prodotto del marchio Dodge nei segmenti di maggior volume.  
   
   
C 320 CDI E C 350: I NUOVI MODELLI A SEI CILINDRI DELLA MERCEDES-BENZ CLASSE C  
 
 Roma, 10 febbraio 2005 - Sportività, piacere di guida e tecnologia d'eccezione: i due nuovi modelli a sei cilindri della Classe C Roma. Con due nuovi motori a sei cilindri, la Mercedes-benz Classe C consoli-da il suo primato in fatto di agilità, dinamismo e piacere di guida, stabilendo al tempo stesso nuovi standard per quanto riguarda consumi e rispetto ambien-tale, senza rinunciare ad un comfort di marcia straordinario. I motori V6 della C 320 Cdi e della C 350 vantano i migliori valori di coppia e di potenza della loro categoria. Un'altra novità è rappresentata dal modello speciale Sport Edition', con cui la Classe C sottolinea ulteriormente il suo dinamismo anche a livello estetico. La gamma dei motori diesel della Classe C presenta oggi una nuova motorizzazione di punta: il nuovo V6 da 165 kW/224 Cv che sostituisce il precedente cinque cilindri in linea (125 kW/170 Cv) e offre un incremento di potenza del 32 per cento. Con il cambio automatico a 7 marce 7G-tronic, disponibile a richiesta per la prima volta anche su Classe C, la coppia massima aumenta di oltre il 27 per cento, salendo a 510 Nm. Questo nuovo valore di punta tra i motori diesel a sei cilindri è disponibile già a partire da 1600 giri/min e rimane costante fino a 2800 giri/min, permettendo alla C 320 Cdi (berlina) di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi e di scattare da 60 a 120 km/h in 6,2 secondi. Con questi valori, i motori diesel raggiungono nuovi livelli di sportività anche in questa categoria di vetture. Nonostante la potenza nettamente superiore, la berlina a sei cilindri consuma circa 7,3-7,6 litri ogni 100 chilometri (consumo totale a norma 93/116/Ce con 7G-tronic) e mantiene quindi gli eccezionali valori del modello precedente. Straordinarie sono anche le prestazioni del nuovo motore Cdi a livello di emissioni allo scarico. Grazie alla più moderna tecnologia di iniezione e ad una precisa gestione della combustione, il motore rispetta i valori limite della normativa Eu 4 anche senza filtro antiparticolato diesel. La scelta dei materiali, la struttura ed il sistema di iniezione del motore diesel ri-specchiano i più recenti standard tecnologici. Questo nuovo propulsore diesel infatti è il primo al mondo in questa categoria di potenza e cilindrata ad avere un basamento in alluminio dotato di canne dei cilindri colate, una soluzione che consente un notevole risparmio di peso. Il motore pesa infatti solo 208 chilogrammi (secondo la norma Din) e risulta così leggermente più pesante rispetto al precedente cinque cilindri. Il peso per unità di potenza è aumentato di oltre il 20 per cento e, con un valore di 0,79 kW/kg, contribuisce in modo decisivo alla grande agilità del nuovo diesel. Tecnologia diesel: iniezione common rail con iniettori piezoelettrici Gli ingegneri Mercedes hanno ulteriormente migliorato il sistema di iniezione diretta common rail, ottenendo con la tecnologia di terza generazione nuovi progressi in termini di consumi, emissioni allo scarico e rumorosità della combustione. I nuovi iniettori piezoelettrici dotati di piezoceramica, hanno una struttura cristallina che, in presenza di tensione elettrica, si modifica nel giro di microsecondi consentendo di sollevare l'ago del getto dell'iniettore di appena pochi millesimi di millimetro ed ottenere quindi un'iniezione particolarmente precisa. In questo modo l'iniezione si adatta in modo ancora più preciso alla situazione di carico e al numero di giri e, per ogni fase, possono ora avvenire fino a cinque iniezioni di carburante con una pressione massima di 1600 bar. L'interruzione elettrica del condotto di aspirazione modifica la turbolenza dell'aria che giunge ai cilindri e ottimizza così il processo di combustione, permettendo un'ulteriore riduzione di consumi ed emissioni. Altre particolarità tecniche del nuovo sei cilindri Cdi sono il turbocompressore Vnt (Variable Nozzle Turbine) con palette regolabili elettricamente, il ricircolo dei gas di scarico con valvola di regolazione e lo strozzamento dell'aria di aspirazione. C 350: il più potente motore V6 a benzina della categoria L'altro nuovo modello della Classe C disponibile dall'inizio del 2005, la C 350, adotta un potente sei cilindri a benzina in grado di proiettare berlina, station-wagon e Sportcoupé direttamente ai vertici della categoria. Con una potenza di 200 kW/272 Cv ed una coppia di 350 Nm, il motore Mercedes è di gran lunga superiore a tutti i motori V6 ad esso comparabili. Rispetto al precedente sei cilindri della Classe C, il nuovo propulsore C 350 offre prestazioni superiori rispettivamente del 13 per cento per coppia e del 25 per potenza. Berlina e station-wagon si caratterizzano così per prestazioni ancora più sportive: in abbinamento al 7G-tronic (a richiesta) il nuovo modello accelera da 0 a 100 km/h in soli 6,4 secondi (modello precedente: 7,7 s), mentre per lo scatto da 60 a 120 km/h impiega 6,1 secondi (valori relativi alla berlina). La velocità massima è di 250 km/h (limitata elettronicamente). Con un consumo di 9,5-9,8 litri ogni 100 chilometri (7G-tronic: 9,7-10,0 l/100 km), il nuovo modello a sei cilindri (berlina) supera la precedente C 320 (10,9 l/100 km) di oltre il 12 per cento (consumo a norma 93/116/Ce), e questo a fronte di una potenza maggiore. In abbinamento al cambio automatico a sette marce 7G-tronic (a richiesta), il consumo rispetto al modello precedente si riduce di circa il 5 per cento, passando a 9,7-10,0 litri ogni 100 chilometri. Concentrato di tecnologia: primo V6 con quattro alberi a camme a geometria variabile La sorprendente curva di coppia e di potenza della nuova C 350 è resa possibile da un insieme di soluzioni tecnologiche, tra cui un albero a camme a geometria variabile per i lati di aspirazione e scarico, che Mercedes-benz impiega per la prima volta su un motore V6. Ciò garantisce che le 24 valvole si aprano e si chiudano in ogni situazione di marcia nell'istante più adatto, migliorando così il ricambio di gas nei cilindri e riducendo le perdite di energia. Tale tecnologia contribuisce ad una riduzione dei consumi anche nel settore di carico parziale. Il modulo di aspirazione del motore in magnesio offre la possibilità di variare la lunghezza dei condotti di aspirazione in base al regime per raggiungere la massima erogazione di coppia e di potenza. Il nuovo V6 sviluppa circa l'87 per cento della sua coppia massima (350 Nm) già a partire da 1500 giri/min. Il basamento e la testata cilindri sono in alluminio. I condotti di aspirazione sono dotati di cosiddette farfalle tumble' che migliorano l'aspirazione e la combustione della miscela. A carico parziale, le farfalle tumble si aprono, aumentando la turbolenza nelle camere di combustione, mentre a carichi maggiori scompaiono completamente nel collettore di aspirazione. A seconda del regime, questa tecnologia permette di ridurre i consumi fino a 0,2 litri ogni 100 chilometri, e offre al tempo stesso una maggiore silenziosità. Fattori come l'albero a camme a geometria variabile continua, le farfalle tumble' nei condotti di aspirazione, il ricircolo interno dei gas di scarico e l'immissione secondaria dell'aria fanno sì che le emissioni nocive della nuova C 350 durante la combustione si attestino a livelli molto contenuti. Oltre a queste misure a livello di motore, il potente impianto di depurazione dei gas di scarico con due catalizzatori disposti in prossimità del motore fa scendere le emissioni al di sotto dei limiti imposti dalla normativa Eu4. Modello speciale: berlina, station-wagon e Sportcoupé come "Sport Edition" "Sport Edition": questo nome rispecchia appieno il carattere del nuovo modello speciale della Classe C che, da marzo 2005, sarà disponibile come berlina, station-wagon o Sportcoupé. Questa versione evidenzia la personalità agile e dinamica della Classe C, grazie ad equipaggiamenti esclusivi come i fari bixeno e il kit di accessori Amg per gli esterni, che include grembialature anteriore e posteriore modificate e sottoporta, cerchi in lega da 17 pollici a sei razze, pneumatici larghi 225/45 R 17 (anteriori) e 245/40 R 17 (posteriori), e assetto sportivo. La mascherina del radiatore è verniciata in argento su berlina e station-wagon, mentre lo Sportcoupé adotta la mascherina Evolution. Il nuovo modello si distingue anche per le maniglie verniciate in tinta con la vettura, i terminali di scarico cromati e le modanature di protezione laterali con la targhetta Sport Edition'. Sportività tout court è ciò che esprimono anche gli interni, grazie al volante in pelle a tre razze (di serie) con superfici d'appoggio per i pollici, al pomello del cambio ergonomico color argento, ai tappetini con bordini argento e ai pedali con inserti antisdrucciolo in gomma neri. Gli inserti in alluminio nella consolle si distinguono da quelli dei modelli di serie per il particolare design. I quadranti della strumentazione spiccano per le cornici color argento, per un tocco di sportività in più. Il Comand Aps (disponibile di serie solo in Italia) completa i ricchi equipaggiamenti di serie del modello speciale. La "Sport Edition" è disponibile in tutte le motorizzazioni della Classe C (eccetto per la C 55 Amg, la versione 4-Matic e per la Sportcoupè Classic) nei colori ar-gento iridium oppure nero diamante. Gli interni sono in nero.  
   
   
SHELL RIMULA SIGNIA IL PRIMO LUBRIFICANTE SPECIFICO PER I MOTORI EURO 4 DALLA RICERCA SHELL UN PRODOTTO SVILUPPATO PER I VEICOLI PESANTI DI NUOVA GENERAZIONE, CHE CONCORRE A RIDURRE I CONSUMI DI CARBURANTE E I COSTI DI MANUTENZIONE PROLUNGANDO LA VITA DEI FILTRI ANTIPARTICOLATO  
 
Milano, 10 febbraio 2005 – Shell, annuncia la disponibilità su tutto il territorio italiano di Rimula Signia 10W-40, il primo lubrificante specifico per i motori Euro 4. Rimula Signia 10W-40 è un lubrificante tecnologicamente avanzato, totalmente sintetico, sviluppato dai laboratori Shell sia per ottimizzare gli effetti dell’introduzione della normativa Euro 4 per i motori dei veicoli industriali in materia di emissioni, sia per assicurare agli operatori del trasporto significative aree di risparmio nei consumi di carburante e nell’usura dei componenti. Da un lato, infatti, l’impiego regolare di Rimula Signia 10W-40 consente al motore di ottenere pari prestazioni con un minor consumo di carburante; dall’altro i suoi residui di combustione hanno un minor impatto sui filtri antiparticolato che caratterizzano i motori Euro 4, prolungandone il ciclo di vita e dimunuendo i costi di manutenzione dei veicoli. Infatti buona parte dei veicoli equipaggiati con motori che consentono il rispetto della nuova normativa Euro 4, che impone limiti più restrittivi alle emissioni, adottano dispositivi di ricircolo dei gas di scarico (Egr) e filtri antiparticolato (Dpf) soggetti ad intasamento. Per prevenire questo fenomeno, la formulazione del lubrificante deve prevedere un contenuto limitato di componenti come le ceneri solfatate, zolfo e fosforo. Rimula Signia 10W-40 è il primo lubrificante a basso tenore di queste componenti, che consente di rallentare il processo di intasamento del costoso filtro antiparticolato e di allungarne il periodo di efficacia. Ma la sua particolare formulazione rende Rimula Signia 10W-40 adatto anche ai motori Euro 4 che adottano la tecnologia a riduzione catalica selettiva (Scr) e compatibile con i motori Euro 3 e precedenti, imponendolo all’attenzione degli operatori come il primo, e unico, lubrificante in grado di soddisfare le esigenze sia dei mezzi più moderni sia di quelli con qualche anno di vita. I test eseguiti dai tecnici Shell, in laboratorio e su strada, hanno dimostrato che Shell Rimula Signia 10W-40: - garantisce una eccellente efficacia nel tempo e una grande retrocompatibilità, prolungando gli intervalli di cambio dell’olio - consente risparmi di carburante fino al 2% - separa le microscopiche particelle di nerofumo prodotte dai motori a basse emissioni che finiscono nel lubrificante tenendole in sospensione per conservare fluidità e minimizzare l’usura, riducendo i tempi di inattività dei veicoli. Con la commercializzazione di Rimula Signia 10W-40 Shell ha ulteriormente rafforzato la propria offerta di lubrificanti di alta qualità, confermando la sua vocazione al pieno rispetto delle normative di protezione ambientale e la volontà di affiancare i professionisti del trasporto pesante nei processi di ottimizzazione dei costi. Rimula Signia 10W-40 è l’unico prodotto specifico disponibile per i veicoli industriali che sono dotati di motori che rispondono ai requisiti imposti dalla normativa Euro 4 (in in vigore a partire dal prossimo mese di ottobre). Rimula Signia 10W-40 è distribuito da Shell Italia Spa sia nelle stazioni di servizio Shell sia attraverso la sua rete di agenti e rivenditori. Shell Rimula Signia 10W-40 Nuovissima tecnologia per motori Euro 4 Rimula Signia è un lubrificante totalmente sintetico per motori diesel in esercizio severo, in grado di soddisfare le esigenze tecnologiche dei nuovi motori Euro 4. Il prodotto è stato sviluppato per garantire la protezione dei motori di ultima generazione, garantendo allo stesso tempo il rispetto delle emissioni previste(Euro 4). Assicura al tempo stesso la corretta lubrificazione di automezzi dotati di sistemi di post trattamento gas, con filtri per articolato. (è idoneo anche per tutti gli altri sistemi di post trattamento). Rimula Signia coniuga perfomances eccellenti che soddisfano anche le esigenze di protezione dei motori di vecchia generazione di progettazione Europea, Usa e Giapponese. Applicazioni · Massime prestazioni dell'olio per motori diesel europei di ultima generazione. Prestazioni eccezionali in motori diesel ad alta velocità costruiti in Europa e particolarmente adatto per l’uso nei motori Daimlerchrysler e nei motori Man Euro 4 dotati filtri trattamento gas di combustione e trappole di particolato; il prodotto è in grado di soddisfare tutti i livelli di performance previsti dalla Acea E6 così come dalle Api Ci-4. Il lubrificante può essere impiegato nella lubrificazione di tutti i motori Euro 4 e Euro 3 anche senza i motori non sono dotati sistema di trattamento gas di scarico. · Raccomandato per i motori diesel americani e giapponesi La formula di Rimula Signia 10W-40 è raccomandato e soddisfa le esigenze dei motori Cummins, Mack, Caterpillar e la maggior parte dei motori giapponesi . Caratteristiche e prestazioni · Avanzata tecnologia dell’olio base Shell Shell Rimula Signia trae vantaggio dalle proprietà dello 'Shell Xhvi', una base sintetica sviluppata da Shell, con un indice di viscosità estremamente elevato e ottima resistenza alle alte temperature. · Un motore eccezionalmente pulito Usando una combinazione della tecnologia Shell di additivi e oli base, le prove sui motori, dimostrano che Rimula Signia 10W-40 migliora sensibilmente la pulizia del pistone, dando un motore più pulito, efficiente e affidabile. Il basso valore del Tbn di Rimula Signia 10W40 dimostra ulteriormente l’uso di una tecnologia nuova e unica e avanzata,utilizzata nella formulazione di questo lubrificante. · Bassa usura - maggiore durata del motore La protezione antiusura di Shell Rimula Signia 10W-40 è stata significativamente migliorata per fornire una più performante protezione antiusura in tutte le condizioni di impiego, richiesta da un ampio numero di Costruttori europei, americani e giapponesi. Rimula Signia è estremamente efficace nel minimizzare i fenomeni di bore polishing e di usura dell’albero a camme( sempre più sollecitate). Queste proprietà contribuiscono a massimizzare la durata del motore e a minimizzare i costi di manutenzione del veicolo. · Stabile al taglio Il miglioratore dell’indice di viscosità usato è estremamente stabile e resistente agli sforzi di taglio. Quando il lubrificante è sottoposto a una forte azione di taglio meccanico, questa caratteristica tiene sotto controllo la viscosità dell'olio in tutta la sua durata in servizio, riducendo il consumo di olio e minimizzando l’usura. · Proprietà Fuel Economy Shell Rimula Signia 10W-40 consente risparmi fino al 2% del consumo di carburante(comparato con un olio convenzionale 15W40), senza compromessi sulla protezione del motore o aumento del consumo di olio. · Spese operative inferiori Shell Rimula Signia 10W-40 contribuisce significativamente alla riduzione dei costi operativi dei veicoli grazie a: - Tempi di fermata ridotti - Intervalli di servizio più lunghi (approvati da tutti i principali Costruttori) - Prolungamento della vita dei filtri e delle trappole per particolato - Alte prestazioni per tutta la durata del veicolo - Economia di carburante - Basso consumo di olio. Specifiche e approvazioni: Acea - E7, E6,e4 ; Api - Ci-4,ch-4,cg-4,cf-4; Mercedes Benz - 228.51-228.5; Man - M 3477; Cummins - Ces 20077; Mack - Eo-m Plus; Cat - Ecf-1. Caratteristiche fisiche tipiche (*): Rimula Signia metodo 10W-40 ; Grado di viscosità Sae 10W-40; Viscosità cinematica ; a 40°C mm2/s ; a 100°C mm2/s Astm D 445; 82,0; 13,0. Viscosità dinamica: a - 25°C mPa.s Astm D 5293 6650; Indice di viscosità Iso 2909 162; Densità a 15°C kg/m3 Astm D 4052 850; Punto di infiammabilità Coc °C Iso 2592 251; Punto di scorrimento °C Iso 3016 -36; Numero di alcalinità Tbn mg Koh/g Iso 3771 9,5; Ceneri solfatate % Iso 3987 0,85; (*) Questi valori sono da considerarsi tipici dell'attuale produzione e non costituiscono specifica di vendita. In futuro potrebbero verificarsi variazioni che saranno comunque conformi alle specifiche del gruppo Shell.  
   
   
PICASSO LA SEDUZIONE DEL CLASSICO IN PROGRAMMA A COMO – VILLA OLMO DAL 19 MARZO AL 17 LUGLIO 2005 IN ARRIVO DAL MUSEO DI TOLOSA IL MONUMENTALE SIPARIO (13 X 8 METRI) LA DEPOSIZIONE DEL MINOTAURO IN COSTUME DA ARLECCHINO  
 
Como, 10 febbraio 2005 - Un eccezionale prestito arricchirà la mostra Picasso La Seduzione Del Classico, in programma a Como, Villa Olmo, dal 19 marzo al 17 luglio 2005. Si tratta del monumentale (13 x 8 metri) sipario La deposizione del Minotauro in costume da Arlecchino, concesso dal Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Les Abattoirs” di Tolosa Il capolavoro venne realizzato dal maestro spagnolo nel 1936 per l’opera teatrale Quatorze-juillet di Romain Rolland che venne rappresentata al Théatre du Peuple il 14 luglio di quello stesso anno. Unico e spettacolare, il sipario racchiude in sé le ricerche stilistiche, iconografiche e formali dell’artista: espressività classica del periodo blu, chiarezza e luminosità del disegno classicheggiante del periodo post 1917 e temi surreali. Fu utilizzato per numerose rappresentazioni e venne regalato da Picasso alla città di Tolosa nel 1965. Inoltre, la sua eccezionalità e la sua importanza sono provati dal fatto che è solo la seconda volta che il sipario arriva in Italia e ciò a testimoniare la credibilità che la città di Como ha ottenuto nei confronti delle istituzioni museali europee e la serietà dei suoi progetti scientifici. La mostra allestita nella settecentesca Villa Olmo è curata da Maria Lluïsa Borràs, Massimo Bignardi e Luigi Fiorletta, e presenterà centotrenta opere tra dipinti, disegni, arazzi, incisioni, linogravure, sculture e ceramiche, che tracceranno, all’interno della grande esperienza dell’artista spagnolo, una linea di attenzione alla figura e, per essa, alla cultura classica. L’importanza del progetto è testimoniata dal fatto che, dopo la tappa comasca, l’esposizione si trasferirà, in agosto, a Valencia e, in settembre, a Malaga, città natale di Picasso e sede della Fundación Pablo Ruiz Picasso, Museo-casa Natal. Il percorso espositivo trae sollecitazione da quanto l’artista stesso scrive, “Una volta Braque mi disse: ‘In fondo tu hai sempre amato la bellezza classica’. È vero. Anche oggi per me è così. Non si inventa una bellezza ogni anno”, e darà conto delle influenze che l’antichità classica, in tempi diversi, produsse sull’intera carriera dell’artista spagnolo, attraverso una selezione di opere provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche europee quali il Museo Picasso di Barcellona, il Reina Sofia di Madrid, il Museo Picasso di Parigi, il Centre Pompidou di Parigi, e poi da Tolosa, Antibes e Malaga. Www.picassocomo.it  
   
   
GIORGIO OLIVIERI. SULL’ORLO DELLA LUCE GALLERIA D’ARTE MODERNA PALAZZO FORTI, 12 MARZO - 12 GIUGNO 2005  
 
Verona, 10 febbraio 2005 - La mostra, a cura di Giorgio Cortenova, presenta circa ottanta opere di pittura e scultura lungo un percorso antologico che dai primi anni settanta giunge sino ad oggi. Olivieri è uno tra i più significativi esponenti della Pittura Analitica: egli compie un’analisi linguistica sulla pittura, sulle sue coordinate strutturali, sui suoi segni, sui suoi materiali (il colore, i pennelli, la tela, il supporto, la luce). E' un ritorno ad una prassi minima ed elementare del dipingere. A connotare la poetica di Olivieri sta proprio il valore di relazione che scaturisce dai diversi elementi tra loro accostati, che disegnano di volta in volta un magico equilibrio: la superficie monocroma satura di colore, la struttura sagomata del telaio, le pennellate ai margini dell’opera, gli interventi con gli spaghi, ecc. Giorgio Olivieri nasce a Verona nel 1937. Inizia la sua attività espositiva alla fine degli anni Cinquanta. Nel giro di alcuni anni si fa interprete di quel clima di azzeramento aniconico che segue l'onda calda dell'azione informale e che privilegia la pittura come procedimento analitico, indagine intorno alla sua sintassi, alle sue specificità. Nei primi anni ‘70 realizza una serie di quadri-oggetto, geometrici, strutture nitide hard-edge, dove la superficie monocroma à plat è interrotta da strisce dipinte, spaghi o dai profili dei diversi telai sagomati e giustapposti. Superata la metà del decennio, bande multicolori prendono ad animare i fondi monocromi e purissimi dei dipinti, ponendosi ai loro margini, sui risvolti fissati al telaio di legno; esse sottolineano il vuoto che si apre al centro dell'opera e rimandano - proprio in virtù della loro natura periferica - oltre la superficie. Bastoncini di colore fanno il loro ingresso nelle superfici acriliche dei primi anni ‘80, sempre a connotare i bordi del campo, aste geometriche che intorno all’ 84-'85 si dispongono dentro o intorno a stesure cromatiche liquide, immagini trascoloranti in distese di azzurri, verdi, rossi e viola. Il colore - un'onda fluida, trasparente e leggera - si libera rompendo gli argini del rigore, eludendo ogni configurazione rigidamente formale, coinvolgendo anzi le bande colorate nell' eccitata epifania della pittura. Tra la fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90 Olivieri dedica alcune opere agli elementi primari della natura (terra, acqua, aria, fuoco), immagini vaporose, allusive, gravide di luce, memori delle nebbie di Turner e dell'ultimo Monet. I dipinti di questa stagione esibiscono matasse di colore sontuose, filamentose, arroventate e dinamiche, solo in parte sorvegliate dai contorni lineari e geometrici che le delimitano. Tra il 1996 e il 1997 Olivieri si dedica ad una singolare sperimentazione sugli oggetti dimessi del quotidiano (estintori, telefoni, biciclette) con intenzioni lontanissime dalla provocazione dadaista, attivando semmai un procedimento di riduzione ‘catartica’ della tridimensionalità aggressiva delle cose alle ragioni della superficie. In questi stessi anni crea una serie di opere pittoriche caratterizzate da spessori materici (impasti acrilici, sabbie, spaghi su tela e cartone); immagini frammentate, stratificate, cromie autunnali e terrose evocano memorie e suggestioni lontane. I dipinti più recenti – monocromi raffinatissimi dove il colore è insieme compatto e lieve, capace di restituire velature e trasparenze – recuperano il motivo degli spaghi, qui vere e proprie corde impreziosite da nappe che si dispongono lungo il perimetro della tela o che attraversano la superficie dell’opera. La mostra, a cura di Giorgio Cortenova, è corredata da un catalogo, edito da Marsilio, che contiene le riproduzioni di tutte le opere in mostra, i contributi critici di Claudio Cerritelli, Giorgio Cortenova, Roberto Lambarelli, Claudio Spadoni ed una biografia storico-critica di Angela Tagliaferro.  
   
   
GIUSEPPE RIVADOSSI. IL CUSTODE DEL TEMPO VERONA, GALLERIA D’ARTE MODERNA PALAZZO FORTI, 12 MARZO – 12 GIUGNO 2005  
 
 Verona, 10 febbraio 2005 - La Galleria d’Arte Moderna presenta un’antologica dell’artista bresciano Giuseppe Rivadossi che raccoglie circa 80 lavori, tra sculture e opere di design, dagli anni ’60 ad a oggi. L’esposizione, a cura di Giorgio Cortenova, documenta, per la prima volta, l’intera produzione di Giuseppe Rivadossi secondo un itinerario cronologico. Giovanissimo, poco più che ventenne, l’artista esordisce nelle discipline plastiche con opere che rivelano già una piena consapevolezza della forma. Risalgono agli anni 1958-60 alcune teste e figure in bronzo, terracotta e gesso che esprimono quello “sguardo” alla vita che sarà sempre tratto peculiare nella sua ricerca. Giuseppe Rivadossi nasce nel 1935 a Nave (Brescia) dove vive. Negli anni ’70 inizia la sua attività espositiva in Italia e all’estero, seguita con interesse da autorevoli critici ed artisti tra i quali Rossana Bossaglia, Marco Vallora, Roberto Tassi, Giovanni Testori, Vittorio Sgarbi. Rivadossi interpreta lo spazio dell’habitat come spazio della comunicazione per eccellenza. Nascono così il Grande contenitore trasparente, la Credenza in rovere, il Blocco Galla e le Arche dove affiora l’idea di una forma chiusa, forte e protettiva, ma animata da percorsi comunicanti, cavità e aperture. Negli anni ’70 mette a punto una serie di strutture come grandi archetipi che definisce Custodie. Nel disegno per la Custodia Trasparente del 1972 l’artista inscrive la forma dell’albero; nel tondo di un’altra custodia sono perfettamente accolte le proporzioni del corpo femminile, come nel celebre disegno di Leonardo. A questa serie appartengono creazioni in legno dalla solenne invadenza fisica quali gli Igloo, la Grande immagine chiusa, i Capanni, l’Alba, la Terra, La mia Casa, le Città Rifugio, le Custodie di primavera e altre custodie progettate tra il 1968 e il 1975. In quegli anni anche la figura femminile viene considerata da Rivadossi un importante archetipo della vita. Nascono così i nudi bronzei di Paola, Sara, Giuseppina e alcune sculture in cirmolo come La Vestizione e la Figura su Stele. Da una esigenza di leggerezza hanno origine i Grandi Archi e le Custodie trasparenti. Dal 1980 al 1985 Rivadossi dedica maggiore attenzione alle proporzioni e alla funzionalità delle strutture senza per questo venir meno alla sua visione poetica. Tendenza che appare rispecchiata nella Madietta della siepe in olivo, inedita immagine dal taglio a prisma e dal frontale geometrico sfaccettato, e nella Credenza del Transetto. Negli anni ’90 la Madia del pane segna l’avvio di un nuovo filone poetico legato a una grande linearità e a un piacere tattile nella definizione delle superfici come nei Dolmen e i Menhir dove la tecnica a scavo evoca l’idea della grotta o della casa rupestre. Negli ultimi anni con la Madia Athos, la Custodia Petra, la Custodia Aurina , riconducibili all’immagine della vela, la sua ricerca si sviluppa nella direzione di una maggiore sintesi e leggerezza formale . Vengono messe a punto pure le grandi Mater Amabilis e Mater Festosa realizzate in terracotta e pietra che si presentano frontalmente come archetipi di grande suggestività. Le Mater Amabilis in bronzo brunito invece sono inscritte in blocchi dove l’immagine è definita da solchi profondi, pieni d’ombra e da masse di materia (luce) che si sviluppano tutte sullo stesso piano leggermente convesso. La mostra, a cura di Giorgio Cortenova, è corredata da un catalogo, edito da Marsilio, che contiene le riproduzioni di tutte le opere in mostra e i contributi critici di Mario Botta, Mauro Corradini, Giorgio Cortenova, Domenico Montalto e Patrizia Nuzzo.  
   
   
GIOVEDÌ 3 MARZO 2005 ALLE ORE 18 INAUGURA A MILANO LA MOSTRA PIETRO SCAMPINI+NDEBELE. LA FORMA INCONTRA IL COLORE  
 
Milano, 10 febbraio 2005 - Due continenti in sintonia. Il Nord e il Sud del mondo si incontrano artisticamente a Milano, attraverso una inedita e particolare mostra di sculture policrome intitolata Pietro Scampini+ndebele. La forma incontra il colore, che inaugura alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese il 3 marzo 2005. La mostra, voluta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e dalla Presidenza del consiglio della Regione Lombardia, è composta da circa 70 opere, e costituisce uno straordinario esempio di cooperazione fra paesi diversi come l'Italia e il Sud Africa. Protagonisti sono lo scultore Pietro Scampini e cinque pittrici africane dell'etnia Ndebele, che insieme danno vita a una suggestiva e caratteristica produzione: Scampini realizza sculture in legno geometriche e squadrate, di diverse dimensioni, e le artiste le ricoprono con i colori accesi tipici della loro cultura e tradizione visiva. Il risultato è emozionante: i colori, gialli, rossi, azzurri verdi e arancioni, vengono stesi sulle sculture e accostati fra loro secondo il gusto e lo stato d'animo dell'artista, formando composizioni geometriche. Proprio i colori violenti e incisivi costituiscono l'elemento distintivo delle tribù Ndebele: nella loro terra sono abituate a dipingere i vestiti, i gioielli, e in particolare i muri delle abitazioni, il cui impatto visivo è singolare. Pietro Scampini è scultore da sempre attratto dall'arte tribale: nell’atelier di Castronno (Varese) si trovano i suoi lavori: maschere, totem, talismani, creati in oltre 25 anni di attività. Proprio durante un suo viaggio in Sud Africa, è nata l'idea di realizzare questo sodalizio artistico. "Durante i miei numerosi viaggi- commenta Scampini - sono rimasto colpito dai colori utilizzati dalle donne delle popolazioni Ndebele per dipingere i muri delle proprie case, che si contraddistinguono per le tinte forti. Questa forma d'arte a ‘più mani’ mi è piaciuta e ho deciso di iniziare una nuova esperienza creativa. Ho dunque invitato e ospitato nel mio atelier diverse artiste, tra cui Sarah, Betty, Matria, Lety e Gwezy". Dall’incontro è nato il nucleo della mostra che verrà presentata in anteprima a Milano. In occasione di questo evento, e per sottolineare l'importanza di una collaborazione fra culture diverse, di recente è giunto nel nostro Paese, il vicepresidente della Repubblica Sudafricana Jacob Zuma. Lo hanno accompagnato l'ambasciatore a Roma Lenin Shope, il console sudafricano Alwyn Figgins, i rappresentanti della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia. Durante la visita alle artiste intente a lavorare nell'atelier di Scampini, Zuma ha commentato "Le sculture mi piacciono moltissimo e penso che l'arte possa essere un mezzo per avvicinare i popoli". Il progetto di gemellaggio fra Sud Africa e Italia culminerà a breve con l'iniziativa "Il Nord incontra il Sud", un incontro in Africa durante il quale il Presidente della Regione Lombardia Adamoli donerà al Presidente sudafricano Mbecki una scultura monumentale realizzata da Scampini e dalle donne Ndebele. Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Gruppo Credito Valtellinese Il pubblico potrà visitare la mostra virtuale sul sito www.Creval.it 4 marzo - 30 aprile 2005 Informazioni Galleria Gruppo Credito Valtellinese Tel. 0248.008.015 e-mail galleriearte@creval.It  
   
   
"LE NOZZE DI ANTIGONE": A SCHIO VERONICA CRUCIANI PORTA IN SCENA ASCANIO CELESTINI  
 
Schio Vi, 10 Febbraio 2005 - Ascanio Celestini Torna a Schio, Anche se non sul Palcoscenico Venerdì 11 febbraio alle 21 al Teatro Pasubio un'intensa Veronica Cruciani porterà in scena, per "Schio Grande Teatro", il testo dell'attore e autore romano "Le Nozze Di Antigone". Un monologo che dona al personaggio della tragedia di Sofocle una luce di modernità, rendendolo protagonista di una ballata popolare ambientata in un contesto storico, quello tra le lotte partigiane e il dopoguerra, filtrato attraverso la dimensione del mito. Oltre a esserne la protagonista, Veronica Cruciani è anche regista dello spettacolo assieme a Arturo Cirillo. "Le Nozze Di Antigone" riscritte da Ascanio Celestini fanno viaggiare nel tempo la protagonista della tragedia di Sofocle, collocandola in un preciso contesto storico, gli anni che vanno dalla lotta partigiana al dopoguerra. Un lavoro che preserva quell'aurea epica della tradizione orale tanto cara a Celestini e che Veronica Cruciani restituisce sul palcoscenico con un monologo di straordinaria intensità. La protagonista racconta, a distanza di cinquant'anni, la vicenda di un padre che assume le sembianze di un Edipo contadino trascinato in epoca fascista. È un proletario, una vittima, un perdente, assassino per difesa di un gerarca del quale sposerà, per caso, la moglie. E la stessa Antigone, che per lungo tempo l'ha assistito mentre era malato, in un sogno ad occhi aperti desidera incestuosamente di impalmarlo per assumerne forse l'eredità storica. È un "teatro del racconto" fatto delle parole semplici e musicali, ma concrete ed evocative a cui Celestini ci ha abituati. L'incontro tra Veronica e le parole di Ascanio, parole ingannevolmente semplici, musicali, parole concrete ed evocative, è già in sè Antigone. Un lavoro in cui la forte consapevolezza drammaturgia assorbe compiutamente l'impianto narrativo e in cui il mito, pur assumendo forme e toni del realismo sociale e della consapevolezza storica, conserva integri dignità e mistero. Al pubblico viene consegnata una Antigone nella cui figura il passato e il presente si confondono nell'immagine di un'umanità ferita e lacerata dalle vicende della storia. Www.taetrocivicoschio.it  
   
   
GALILEO GALILEI E LA LEGGE DI GRAVITÀ  
 
Firenze, 10 febbraio 2005 - La caduta dei gravi, ovvero le leggi di gravità, è il tema del mese di febbraio al Museo di storia della scienza (Piazza dei Giudici 1, www.Imss.fi.it). E come sempre, è Galileo Galilei, il geniale scienziato toscano, il protagonista delle due speciali visite guidate in programma domenica 13 (ore 10 e 11,30) organizzate dal Museo dei Ragazzi di Firenze (info e prenotazioni 055.2768224, info@museoragazzi.It ). Nella circostanza Galileo è ovviamente impersonato da un attore in costume d’epoca, che spiegherà come, quando e perché lo scienziato arrivò a definire alcune delle più importanti leggi della fisica. Come noto, così riferisce la leggenda, Galileo partì dalla casuale osservazione delle oscillazioni di una lucerna nel Duomo di Pisa per stabilire per primo le leggi che nei moti naturali regolano i rapporti tra distanze percorse e tempi impiegati. Con l’aiuto di un piano inclinato scoprì che nella discesa naturale la velocità subisce incrementi costanti in uguali intervalli di tempo successivi, ovvero che l'accelerazione è proporzionale al tempo di caduta. Oggi, l’aumento costante della velocità di caduta prende appunto il nome di accelerazione di gravità. Per avvicinare i più giovani alla scienza del passato, il Museo torna anche a proporre un programma di laboratori didattici, sempre in collaborazione con il Museo dei Ragazzi. Le date: 12, 13, 19 e 26, ossia tre sabati e una domenica. Il primo laboratorio ha come argomento fisso Arte e scienza: la scienza del disegno. L’altro affronta invece una pluralità di temi. In questa sequenza: 6 La misura del cielo e della terra (strumenti di misurazione), 19 La microscopia dal ‘600 all’800, 26 I filosofi e le meteore. Con la sola eccezione del laboratorio del 13 febbraio in programma alle 11, gli altri offrono due turni, alle 15 e alle 16.  
   
   
AUDIORAMA OSPITI DEI PROGRAMMI TELEVISIVI DI ALL MUSIC: AZZURRO E PLAY.IT  
 
Milano, 10 febbraio 2005 – Oggi gli Audiorama saranno ospiti del programma Azzurro in onda su All Music dalle ore 18.00 e in replica venerdì 11 febbraio dalle ore 12.00. Insieme a Lucilla, in una inconsueta puntata all'Arco della Pace, gli Audiorama, rievocheranno le fatiche del video e brinderanno all'imminente uscita dell'album. Lunedì 14 febbraio sempre su Allmusic gli Audiorama si esibiranno in diretta nel programma Play.it in onda dalle ore 16.00 alle ore 17.00. Per la quarta settimana consecutiva continua con successo la rotazione del video-clip del brano Vengo da Te che è trasmesso dai principali network televisivi nazionali: All Music, Mtv, Rock Tv, Magic Tv, Match Music, Gay Tv, Tv Moda. In uscita a giorni il disco “Audiorama” pubblicato dall’etichetta indipendente Terzo Millennio-divinazione / Self. Prossimi concerti 12 Pink Village – Torino; 17 Hologram - Isso (Bg); 19 Pow Wow – Milano; 20 Klakson - Reggio Emilia; 23 Charlie’s – Mantova; 25 Indie Rock Club – Casale Monferrato (Al). Www.audiorama.biz  
   
   
LO SCIOPERO DI ALCUNI OPERATORI RAI HA CAUSATO IERI DI FATTO L’ANNULLAMENTO DELLO SLALOM GIGANTE MASCHILE  
 
Bormio 10 febbraio 2005 - A seguito dello sciopero il Comitato Organizzatore Campionati Mondiali Fis di Sci Alpino Bormio 2005 Lombardia ha emesso una nota nella quale ravvisa costernazione, rabbia, imbarazzo, vergogna: sono queste le reazioni suscitate fra gli sportivi dalla notizia dello sciopero Rai, che ha impedito la disputa dello slalom gigante maschile, uno degli appuntamenti sportivi più attesi del calendario dei Mondiali di Bormio. Ieri mattina le tribune erano al completo, i parterre e i bordo-pista stipati di tifosi e di fans. Erano venuti in oltre un migliaio dall’Austria e dalla Svizzera, 900 i bambini delle scuole di Tirano. Gli atleti erano pronti, la macchina organizzativa perfettamente oliata, quando è circolata la notizia dello sciopero deciso dalla Rai. Questa sciagurata decisione vanifica l’immenso lavoro compiuto dal Comitato Organizzatore per offrire al mondo una grande manifestazione sportiva internazionale. Oltre ad avere costruito impianti all’avanguardia, strutture moderne ed efficienti, un’organizzazione complessa che ha coinvolto migliaia di persone, il Comitato Organizzatore ha lottato contro l’inclemenza del tempo, allestendo piste perfettamente innevate, a dispetto della prolungata assenza di precipitazioni; ha svolto una vasta campagna di comunicazione, concentrando l’attenzione del mondo sull’Alta Valtellina; dopo i primi giorni di gara, è riuscito a riempire le tribune richiamando spettatori dall’Italia e dall’estero; ha coinvolto le scuole della zona, che attraverso i Mondiali hanno potuto vivere una straordinaria esperienza agonistica e didattica. Per parte loro le squadre hanno dato il meglio di sé, offrendo ai tifosi vicini e lontani intense emozioni e momenti indimenticabili. L’atteggiamento irresponsabile dell’ente radiotelevisivo danneggia gravemente l’immagine del nostro paese. Proprio nel momento di massima visibilità, quando gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull’Alta Valtellina, sulla Lombardia, sull’Italia, la decisione di indire uno sciopero appare del tutto incomprensibile e suscita profondo sconcerto nell’opinione pubblica. Si sperava che a fronte di un evento di questa portata, in cui è in gioco l’immagine del paese, l’interesse nazionale prevalesse sulle ragioni corporative. Che ciò non sia accaduto addolora profondamente il Comitato Organizzatore, le squadre e le Federazioni, gli sponsor e tutti gli appassionati di sport. «Certe cose succedono solo in Italia». Questo l’amaro commento che circola in queste ore a Bormio e che sigla una giornata da dimenticare.  
   
   
PRESENTATO NELLA SALA DEL TRICOLORE A REGGIO EMILIA L’ “ANNO OLIMPICO DEL TRICOLORE”  
 
Reggio Emilia, 10 febbraio 2005 – Nella splendida cornice della Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia, un mese dopo il 108esimo anniversario del primo Tricolore, lunedì 7 febbraio si è celebrata l’apertura ufficiale de “L’anno Olimpico del Tricolore” anno che avrà il proprio culmine nella “Olimpiade del Tricolore”, terza edizione della manifestazione sportiva che coinvolge ragazzi dai 12 ai 18 anni e che avrà luogo a Reggio Emilia dal 26 al 31 agosto. Il “gioco di squadra” è il segreto dell’Olimpiade, sia in base all’aspetto sportivo che organizzativo. Con l’ apporto della consulenza di marketing e comunicazione di Studio Ghiretti, le istituzioni locali, il movimento sportivo, le associazioni di categoria e le aziende lavorano alacremente per accentuare il carattere di unicità dell’evento nel panorama sportivo europeo. L’obiettivo della “3^ Olimpiade del Tricolore” è di estendere sia il numero dei giovani partecipanti sia delle città italiane che straniere. Le stesse discipline sportive sono passate da 26 nella scorsa edizione alle attuali 34. È , quello dell’ “Olimpiade del Tricolore”, un evento sportivo a livello internazionale il cui intento è di stimolare l’integrazione tra le diverse culture. Alla cerimonia sono intervenute autorità istituzionali il sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio, il Presidente della Provincia Sonia Masini, l’Assessore regionale allo Sport Marco Barbieri, il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Aldo Ferrari, il Presidente del Coni provinciale Doriano Corghi e il Direttore Nazionale dell’Unicef Roberto Salvan. Questo ultimo ha sottolineato che “lo sport è uno strumento e non un fine. Uno strumento per socializzare, per comunicare e costruire un messaggio di pace”. La conferenza stampa è stata intervallata dalla proiezione di brevi filmati relativi alle scorse edizioni del 1997 e del 2001 e dalla presentazione della Mascotte e del sito ufficiale della manifestazione, www.Olimpiadedeltricolore.it, che è operativo dal 7 febbraio. Il mondo sportivo di Reggio Emilia celebra con fierezza l’importante evento dell’ “Anno Olimpico del Tricolore” che offrirà occasioni di festa, incontro e confronto facendo scoprire i valori del territorio e della cultura reggiana.  
   
   
MARATHON-MOUNTAINBIKE-WELTMEISTER MASSIMO DEBERTOLIS STARTET BEIM 22. GSIESER TAL-LAUF  
 
Trento, 10 febbraio 2005 - Per il comitato organizzatore della Gran Fondo Val Casies queste sono giornate di verifica sul programma di avvicinamento all’attesa data della 22.A edizione, in calendario domenica 20 febbraio. Ha già fatto “rumore” la notizia della partecipazione di Johann Muehlegg, l’atleta vincitore di tre medaglie alle Olimpiadi di Salt Lake City poi detronizzato per problemi di doping. Oggi c’è un’altra notizia di due iscrizioni piuttosto originali, quella del campione del mondo di mountain bike marathon Massimo Debertolis e della campionessa italiana di mtb Alexandra Hober. Massimo è il cugino di Bruno Debertolis, l’azzurro del fondo che ha vinto lo scorso anno la gara sprint di Monguelfo, all’antivigilia della granfondo. Massimo Debertolis è un buon fondista ed ha già preso parte alla Gran Fondo Val Casies nel 1995, chiudendo la gara sui 42 chilometri al 45° posto col rispettabile tempo di 1h56’02”. Al via ci sarà anche la campionessa italiana di mountain bike Alexandra Hober che fino a qualche anno fa gareggiava spesso anche nel fondo. La meranese ha vinto la gara breve in Val Casies nel ’92 ma successivamente ha centrato significativi risultati anche nella gara lunga. Ovvio che i due campioni del pedale non potranno ambire a risultati da podio, ma è significativo come atleti di altri sport amino la Gran Fondo Val Casies e ci ritornino dopo aver dominato campionati importanti. E saranno proprio i due bikers a consegnare le 10 mountain bike che abitualmente vengono estratte a sorte fra i partecipanti. È quasi certo che ci sarà anche un altro nome interessante, habitué della Gran Fondo Val Casies. Lo spagnolo Juan Jesus Gutierrez, vincitore nel 2003, gareggerà nel mondiale di Oberstdorf il giovedì e la domenica conta di essere regolarmente al via in Val Casies. In gara sono annunciati i big della squadra nazionale lunghe distanze, con i due poliziotti Marco Cattaneo e Lara Peyrot a difendere la vittoria del 2004. C’è curiosità anche per la presenza di Gianantonio Zanetel, brillante secondo alla Marcialonga ed uno dei protagonisti della Fis Marathon Cup. La pista è in condizioni eccellenti: le temperature molto basse della notte (circa -14°) danno consistenza alla neve e nonostante la massiccia presenza di appassionati che intendono provare il tracciato durante tutta la settimana, la gara avrà davvero un percorso impeccabile. Quest’anno c’è anche molto ottimismo per quanto riguarda le iscrizioni, che hanno superato la media degli ultimi anni. Proseguono anche i programmi di preparazione della gara sprint del venerdì sera a Monguelfo. Oltre alla presenza dei big della granfondo (Muehlegg, Gutierrez, Cattaneo, Zanetel, Fauner, Bordiga, De Zolt ecc.) il Ct della squadra nazionale sprint Alfred Runggaldier, tra il resto vincitore di tre edizioni della Gran Fondo Val Casies, ha annunciato di portare tutto il team. Una doppia sfida scintillante, sia venerdì che domenica per gli agonisti puri, per gli appassionati del fondo l’appuntamento è sulla pista dei 28 chilometri, sicuramente alla portata di tutti, poi a San Martino in Casies chi avrà ancora energia da spendere potrà proseguire verso Santa Maddalena e concludere di nuovo a San Martino il tracciato della 42 chilometri. Www.valcasies.com