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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2005
Web alimentazione e benessere
UN PROGETTO DELL'UE RISOLVE I PROBLEMI POSTI DALLA LEGISLAZIONE SULLA TRACCIABILITÀ  
 
In vista della legislazione generale sugli alimenti, entrata in vigore il 1° gennaio 2005, nel 2001 la Commissione aveva deciso di finanziare il progetto e-fruitrace, che si proponeva di garantire la sicurezza alimentare nell'Ue con un efficiente sistema di tracciabilità grazie alle tecnologie Internet. Le nuove norme dell'Ue sull'igiene alimentare - che chiedono ad agricoltori, trasformatori e distributori di applicare la tracciabilità dalla produzione al consumatore - esigono una soluzione globale e compatibile che permetta a tutti gli operatori del settore agroalimentare di seguire il viaggio dei prodotti. Con un finanziamento di 200.000 euro del Quinto programma quadro (5Pq), il progetto e-fruitrace ha testato con successo un sistema europeo, adattabile, integrato e basato su Internet, di tracciabilità nel settore ortofrutticolo. 'Nella catena alimentare vi sono tre passi principali: produzione, trasformazione, distribuzione', ha spiegato in un'intervista al Notiziario Cordis il coordinatore del progetto, Itziar Cuenca. 'Grazie al software che abbiamo sviluppato, possiamo coprire i tre settori. Ogni operatore nella catena identifica il suo acquisto di frutta e verdura e registra le informazioni nel sistema'. I consumatori vogliono essere rassicurati non solo sulla qualità dei cibi che mangiano, ma anche sulla loro origine. Il concetto di 'tracciabilità alimentare' significa conoscenza completa del cibo consumato (compresi sanità, analisi, ispezioni di qualità, origini, specie, manipolazioni, catene, trasporto, logistica, commercializzazione). Come Cuenca ha spiegato al Notiziario Cordis, i partner del progetto hanno lavorato gomito a gomito per quantificare l'informazione che bisognava inserire nell'applicazione informatica, e che includeva sito di coltivazione della frutta e verdura, fertilizzanti e pesticidi utilizzati, tipo di acqua usata per l'irrigazione. 'Ad esempio', ha detto Cuenca, 'se sul mercato appare una cassetta di mele di cattiva qualità, è importante scoprire l'origine del difetto. Scopo principale della tracciabilità è appunto permettere di risalire lungo la catena alimentare e capire da dove viene il problema, ed è proprio questa la 'raison d'être' di e-fruitrace', ha aggiunto. 'Grazie a e-fruitrace, possiamo dire da dove vengono le mele, di che tipo sono, chi le ha raccolte, chi le ha lavate e trasferite, e persino da dove vengono le cassette in cui sono imballate', ha commentato Cuenca. E-fruitrace ha anche superato l'assillante problema posto dalla legislazione sulla tracciabilità europea: l'incompatibilità delle piattaforme differenti usate da operatori differenti in paesi differenti. E-fruitrace non ha creato un sistema completamente nuovo; ha semplicemente unificato i vari sistemi di tracciabilità usando strumenti basati su Internet e dando vita a uno standard de facto per la tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli. E-fruitrace può essere usato con le soluzioni di tracciabilità esistenti; l'investimento richiesto alle cooperative agricole, agli operatori della fase intermedia e ai distributori è piccolo, se paragonato al costo d'installazione di sistemi di tracciabilità completamente nuovi. Inoltre, ha spiegato Cuenca, l'informazione può non solo essere scambiata facilmente e rapidamente da un estremo all'altro della catena alimentare, ma può anche essere usata in qualsiasi parte del mondo. 'Si tratta di un sistema flessibile che può adattarsi ai singoli casi', ha concluso il coordinatore del progetto. 'Aiuta l'industria a controllare la propria attività e a lavorare prodotti di qualità, sicuri per il consumatore. Siano soddisfatti dei risultati ottenuti, anche se per adesso non abbiamo avuto reazioni dal mercato. Pensiamo però che le cose dovrebbero cambiare con l'entrata in vigore della nuova legislazione'. Per ulteriori dettagli sul progetto e-fruitrace: http://www.Efruitrace.com/  o: Santiago Sanchez Beneitez E-mail: s.Sanchez@agromare.com    
   
   
A PARIGI SIA SALON INTERNATIONAL DE L’AGRICULTURE DAL 26 FEBBRAIO AL 6 MARZO  
 
La Francia: 1° produttore agricolo in Europa e 1° esportatore mondiale di prodotti agroalimentari lavorati. Con il comparto agroalimentare, l’agricoltura svolge un ruolo di primaria importanza per l’economia francese grazie ad una produzione pari a 136 miliardi di euro di cui 22,22 dedicati ai prodotti animali. In seno all’Unione europea (Ue 15), la Francia rappresenta il 22,7% della produzione agricola. Con oltre 20 milioni di capi il patrimonio bovino francese costituisce il 25% di quello europeo, mentre i suini occupano il terzo posto in Europa. La produzione avicola francese, infine, assorbe il 23,5% di quella europea. La Francia, del resto, detiene il 10% circa del mercato mondiale degli embrioni e del seme con l’immissione annualmente sul mercato internazionale di 50/70 000 riproduttori bovini, ovini, caprini, suini ed equini. La Francia è il primo esportatore di prodotti agroalimentari lavorati. Con 25,4 miliardi di euro precede gli Stati Uniti e si contraddistingue, in particolare, nella filiera del latte e prodotti derivati. La biodiversità delle razze animali e le loro produzioni saranno presentate al Sia insieme alle filiere bovine, ovine, caprine, suine, equine ed avicole. Il Sia accoglierà, tra l’altro, il 114° Concours général agricole des animaux, sotto l’egida del Ministero dell’Agricoltura, Alimentazione, Pesca e Affari Rurali, che vede la partecipazione di 1750 animali riproduttori delle varie specie. L’offerta internazionale è unica per il livello delle performance e le garanzie ufficiali in merito a qualità e rintracciabilità. I bovini al Salon International de l’Agriculture. Sono 17 le razze bovine in gara durante il Sia. Il Concours Général Agricole premierà, infatti, gli allevamenti i cui capi presentino le migliori caratteristiche genetiche. Ogni informazione relativa alle razze bovine verrà comunicata nell’ambito del Salone a cura delle Upra, Unità Nazionali per la Selezione e la Promozione della Razza. Durante il Sia saranno organizzati i seguenti concorsi europei: L’eurobrune: la Brune, seconda razza francese da latte, è presente nei cinque continenti. Le migliori giovenche provenienti da Germania, Austria, Italia, Svizzera e Francia parteciperanno alla 10a edizione del concorso. - L’eurosimmental: la Simmental, ormai, è esportata in Africa, nelle Americhe ed in Asia. Le migliori giovenche tedesche, austriache, svizzere e francesi si troveranno ancora una volta in Francia per partecipare alla 6a edizione del concorso europeo. Il Sia segna un appuntamento annuale per gli allevatori di Prim’holstein. Per la prima volta accoglierà, quest’anno, il concorso Prim’holstein Rossa. La Prim’holstein è la prima razza lattifera in Francia con oltre 2 800 000 capi. Per ulteriori informazioni e dettagli sui vari concorsi: sito Internet del Sia www.Salon-agriculture.com. Per i risultati di ogni concorso relativo alle razze: www.Cga-paris.com. I suini al Salon International de l’Agriculture. Parteciperanno al Sia varie Organizzazioni di Selezione Suina specializzate in ambito internazionale. Gli allevatori potranno incontrare e confrontarsi con gli addetti al miglioramento genetico. Le Organizzazioni di Selezione Suina sono a disposizione degli allevatori internazionali per presentare loro le linee selezionate. La Francia è il secondo esportatore di suini riproduttori con oltre 30 000 capi destinati ogni anno a una trentina di paesi. Quest’anno al Sia saranno presenti 9 razze suine, alcune in gara. Gli equini al Salon International de l’Agriculture. 66 cavalli parteciperanno ai vari concorsi tra cui il Trofeo internazionale del Cavallo da Tiro, con 7 paesi in gara. Il Sia ospiterà anche la 31a edizione della giornata dedicata alla ricerca equina con una specifica sessione relativa alle razze minacciate. France Trait (associazione che consorzia 9 razze di cavalli francesi da tiro) organizza, inoltre, una vendita in busta sigillata di stalloni di varie razze da tiro il martedì 1° marzo 2005. I prodotti dei «terroirs» francesi e del mondo. I visitatori potranno vedere esposti i prodotti francesi e non (saranno presenti oltre 700 aziende provenienti da 30 paesi diversi e da 22 regioni francesi). In concomitanza si svolgerà il Concours Général Agricole des produits (con accesso riservato a membri della giuria e alla stampa) che assegnerà, a seguito di severe selezioni, la ben nota medaglia ai migliori prodotti francesi che si saranno contraddistinti per le qualità gustative. Il Cga per i prodotti è l’unico concorso ufficiale organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, Alimentazione, Pesca e Affari Rurali. Gli operatori in visita al salone riceveranno una guida al «Percorso degli operatori dell’agroalimentare» che valorizzerà le aziende di prodotti agroalimentari internazionali e francesi alla ricerca di acquirenti e importatori del loro comparto. I produttori premiati durante il Concours Général Agricole 2004 e presenti al Salone verranno menzionati nella guida volta ad agevolare, per gli operatori in visita, la selezione di prodotti offerti dalle varie aziende presenti nonché la proposta per i mercati esteri. Le filiere animali e vegetali al Sia. I vari attori delle filiere animali e vegetali saranno presenti al Sia per fornire informazioni sulle filiere agricole francesi ai visitatori esteri. In merito alle filiere animali, i visitatori esteri potranno, tra l’altro, incontrare esponenti dell’Interbev (carne), del Cidil (latte), Inaporc (suini)… 10 filiere vegetali saranno presenti all’ Odyssée Végétale. I vari protagonisti forniranno informazioni in merito alle procedure export per le aziende francesi. Www.salon-agriculture.com  
   
   
IX SETTIMANA NAZIONALE DELL'OLIO. OSPITE D’ECCEZIONE IL RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI, ON. TERESIO DELFINO: “L’OLIO È UNO DEI PILASTRI DELL’ENOGASTRONOMIA, RAPPRESENTA INSIEME A TANTI ALTRI PRODOTTI IL MADE IN ITALY”  
 
È stata inaugurata il 5 febbraio, presso Sala Giunta della Provincia di Siena, la Ix Settimana Nazionale dell’Olio. La manifestazione, organizzata da Enoteca Italiana e da Associazione Nazionale Città dell’Olio, in programma a Siena fino all’11 febbraio, si concluderà a Roma il 12 e a Milano il 13 Febbraio. Presente alla cerimonia il rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, On. Teresio Delfino. “L’olio è uno dei pilastri dell’enogastronomia – ha dichiarato l’On. Delfino -, rappresenta insieme a tanti altri prodotti il made in Italy. Ora è il momento di saper fare sinergia per rafforzare il sistema economico italiano, quello agroalimentare in particolare, nel mondo. E la Settimana Nazionale dell’Olio rappresenta ogni anno un’occasione importante per affrontare questa sfida insieme a produttori e consumatori in prima fila”. Durante la cerimonia di inaugurazione, è stato consegnato il premio “Ampolla d’Oro” a Susanna Agnelli, Paola Saluzzi e Dania Masotti per essersi distinte nella promozione e nella divulgazione della “cultura dell’olio”. “L’olio? Uno dei testimonial dell’Italia nel mondo insieme alla Ferrari – ha dichiarato Susanna Agnelli ricevendo il premio -. Per me due grandi simboli del made in Italy oggi. Nella mia famiglia da qualche tempo se ne produce anche di buona qualità, e a me piace pensare all’olio come prodotto unico in quanto non è solo un alimento ma unisce anche le caratteristiche del buono e del salutare, difficile da coniugare in altri prodotti”. Gli appuntamenti a Siena sono proseguiti con “Territori dell’Olio e del Pane” la grande degustazione libera e gratuita che si terrà alla Fortezza Medicea: un itinerario del gusto attraverso le migliori produzioni oleicole d’Italia in abbinamento ai pani regionali. Erano oltre 100 gli extravergine da provare durante la degustazione organizzata in collaborazione con Panifici Sclavi e Aicoo – Associazione Italiana Conoscere l’Olio d’Oliva  
   
   
PREMIO NAZIONALE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP “SIRENA D’ORO DI SORRENTO” III EDIZIONE  
 
Nella splendida cornice della Penisola Sorrentina si tiene la Iii edizione del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, unico concorso nazionale riservato agli Oli Dop. È prevista la partecipazione di oltre 150 ditte produttrici, in rappresentanza di tutte le Dop italiane. Il Regolamento assicura la massima imparzialità e professionalità. Quest’anno è prevista una preselezione degli Oli partecipanti, che verranno raggruppati per singola Dop e valutati da una Commissione composta da 12 capi panel. Per ciascuna denominazione di origine potranno accedere alla fase finale solo i due migliori Oli, a cui verrà conferita la Menzione di Merito. Gli Oli finalisti verranno valutati per l’assegnazione delle Sirene d’oro da una Commissione composta da 16 capi panel, presieduta dal Prof. Luciano Di Giovacchino. Il Premio prevede tre categorie per gli Oli extravergine di oliva Dop partecipanti: fruttato leggero fruttato medio, fruttato intenso. I premi Sirena d’Oro di Sorrento saranno così assegnati: Sirena d’Oro al I classificato di ogni categoria; Sirena d’Argento al Ii classificato di ogni categoria; Sirena di Bronzo al Iii classificato di ogni categoria. La proclamazione dei vincitori e le premiazioni si terranno il 19 marzo 2005 presso il Teatro Tasso di Sorrento (Piazza S. Antonino,1), in occasione della Iv Assise dei Consorzi di Tutela degli Oli Dop. Il Regolamento, le modalità di partecipazione e la Scheda di adesione possono essere consultati sul riferimento web indicato in calce. L'olivo è senza dubbio uno dei simboli della Campania. Lo è nella storia e nella cultura degli uomini che la abitano; lo è per il tessuto economico del territorio; lo è per il paesaggio, che a partire dai suggestivi paesi delle aree interne fino ai borghi costieri è dominato da olivi secolari, che si ergono a guardiani di questo splendido territorio. Per questo si tiene a Sorrento il Premio Nazionale riservato agli Oli Dop Sirena d'Oro di Sorrento, giunto alla sua Iii edizione e per questo la Campania diventa per un mese intero il centro della olivicoltura italiana di qualità. Dal 18 febbraio al 19 marzo, durante Il Mese dell'Olio Dop in Campania, sono infatti in programma su tutto il territorio una serie di iniziative dedicate non solo ai tecnici e agli operatori del settore ma soprattutto ai consumatori, che attraverso dibattiti sui principali temi del comparto, momenti di divulgazione, di formazione e di degustazione potranno avvicinarsi al mondo dell’Olio di oliva Dop, un mondo tanto ricco quanto ancora poco conosciuto. Obiettivo dell'iniziativa è, infatti, diffondere la conoscenza sugli Oli extravergine di pregio, nella convinzione che la definitiva affermazione di questo prodotto sia ostacolato prevalentemente da una carente comunicazione delle sue straordinarie qualità organolettiche e nutrizionali. Questa terza edizione sarà ancora più ricca di appuntamenti rispetto alle precedenti grazie alla convinta adesione di un crescente numero di Enti, che hanno instaurato un positivo clima collaborativo. Www.sito.regione.campania.it/agricoltura  www.Cittadellolio.it  
   
   
DATI DI PRODUZIONE FORMAGGIO ASIAGO 2004: BENE IL FRESCO; STAGIONATO IN LINEA CON LA SERIE STORICA PRESSIONI PER LA TUTELA MONDIALE DELLE DOP UE  
 
Si chiude con una leggera flessione rispetto all’anno precedente la produzione di formaggio Asiago nel 25° anniversario della costituzione del Consorzio di Tutela: nel 2004 sono state 1.711.000 le forme di Asiago Dop fatte a mano dai casari della zona di origine e poste in commercio. Un milione 398 mila (+ 4.000 rispetto al 2003) le forme prodotte nella tipologia Asiago fresco (o “Pressato”) e 313 mila (- 51.000) quelle del tipo stagionato (o “d’Allevo”), per un totale negativo di 47.000 forme rispetto al 2003. L’andamento dei prezzi alla produzione rispecchia il trend storico dell’Asiago, mantenendo gli aumenti ai livelli dell’inflazione ufficiale: l’Asiago fresco è passato da 4,18 a 4,24 euro/kg (+1,4%); più consistente l’aumento dello stagionato, passato da 4,82 euro/kg del 2003 a 5,06 dell’anno appena trascorso (+ 5,2%). L’aumento medio complessivo è quindi del 2,1%. “L’asiago ha sempre cavalcato l’inflazione”, ha spiegato il direttore del Consorzio di Tutela, dott. Antonio Pozzan: “Il nostro formaggio non ha mai registrato exploit clamorosi di prezzo né, d’altra parte, dolorosi tonfi. In questi 25 anni ciò ha permesso ai produttori di sviluppare tranquillamente l’attività, dai 71.000 quintali prodotti nel 1979, il primo anno del Consorzio, agli attuali 228.000, mentre i consumatori hanno potuto confidare in un prodotto di qualità garantita ad un prezzo sempre accessibile”. Il Consorzio per la Tutela dell’Asiago è stato il primo in Italia a dotare la filiera della tracciabilità del prodotto dal banco di vendita alle stalle dove è munto il latte, passando per i trasformatori e gli affinatori. Il sistema, adottato anche dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano, si basa sull’inserimento in caseificio di un bollino di caseina numerato nella crosta di ogni forma di formaggio. Attraverso di esso è possibile anche conoscere i dati analitici del latte impiegato, verificati ad ogni lavorazione. L’asiago gode della tutela Dop a livello europeo e preme per la tutela mondiale delle denominazioni geografiche di origine. “L’export negli Usa dei formaggi Dop italiani nel 2003 è stato pari a 162 milioni di euro”, ha detto il presidente del Consorzio, avv. Giuseppe Paiusco, “mentre il valore della produzione locale Usa di formaggi simil-italiani è stata di circa 633 milioni di euro, vale a dire 4 volte tanto. E’ una situazione che richiederebbe delle misure correttive come il registro multilaterale in sede Wto, rispetto a cui le notizie più recenti sembrano poco favorevoli alla posizione italiana ed europea. Ma poiché il principio portato avanti dalla Ue e dal nostro Paese ci pare giusto, rimaniamo fiduciosi”.  
   
   
IL BUSINESS DEL VINO TRA ITALIA E STATI UNITI  
 
Si svolge oggi 10 febbraio 2005 a Verona un importante convegno sul tema “Il business del vino tra Italia e Stati Uniti”. Esperti del mercato statunitense, americani e italiani, si confronteranno con i più noti produttori e distributori di vino italiano negli Usa. L’italia è rimasta, anche per il 2004, in testa alla classifica degli esportatori di vino negli Stati Uniti, e precede una sempre più sorprendente Australia, a sua volta seguita dallo sorico concorrente francese. Ma, sia a causa dei prezzi all’origine che del cambio sfavorevole, Italia e Francia hanno perso terreno a favore dell’Australia, che al contrario ha compiuto un grande balzo in avanti. Grandi sono, dunque, le sfide che i produttori italiani devono affrontare nel mercato Usa e il Convegno organizzato da Amcham Italy –con il supporto di Banco Popolare di Verona e Novara, Verona Fiere e Camera di Commercio di Verona – si propone di analizzare i problemi più pressanti e contribuire a individuarne le possibili soluzioni. Verranno inoltre affrontati alcuni aspetti legali di grande rilievo, come quelli legati alle nuove norme antiterrorismo e alla legislazione sull’export di bevande, così come le disposizioni in materia di denominazione d’origine e marchi.  Banco Popolare di Verona e Novara, Viale delle Nazioni 4, a partire dalle ore 9,00. Ingresso Libero Per conferme: Amcham Italy, tel. 02.86.90.661, fax 02.805.77.37, e-mail: eventi@amcham.It  
   
   
VINI AUTOCTONI E TERRITORIO: UN BINOMIO DA VALORIZZARE  
 
Affollata tavola rotonda a Cividale con Bruno Pizzul e Carlo Cambi Successo per la degustazione di 30 vini premiati nelle guide 2005 Sviluppare una cultura dell’accoglienza e della ricettività, attrezzare le aziende con un maggior numero di posti letto, portare turisti, operatori e giornalisti a conoscere sul posto le cantine, i prodotti enogastronomici, la cultura e le tradizioni del Friuli Venezia Giulia. È questa la sollecitazione lanciata dall’assessore regionale al turismo Enrico Bertossi ai produttori vitivinicoli intervenuti alla tavola rotonda organizzata dal Consorzio Colli Orientali del Friuli e dalla Banca di Credito Cooperativo di Manzano nella chiesa di San Francesco a Cividale sul tema “Il vino autoctono nella promozione del territorio. Vitigni antichi ed internazionali a confronto nel Vigneto Chiamato Friuli”. Un messaggio, quello del turismo integrato al territorio, che sta iniziando ad essere recepito e che sarà sviluppato anche nella partecipazione della regione alla Bit di Milano, dove il Friuli Venezia Giulia punterà sulle bellezze della fascia collinare, una zona con tante ricchezze ancora tutte da scoprire. “Sappiamo che il Friuli Venezia Giulia nel settore vitivinicolo non può contare su grandi numeri - ha sottolineato il presidente del Consorzio Colli Orientali del Friuli Adriano Gigante - e diventa difficile fare marketing se non si punta sulla promozione di un’immagine unitaria e facilmente identificabile con il territorio. Oltre che al continuo miglioramento della qualità del vino, i produttori devono lavorare anche all’unità d’intenti. In una recente esperienza promozionale a Roma ci è stato detto che i nostri vini sono acquistati non solo perché sono buoni, ma anche perché prodotti da persone serie che ha fatto dell’affidabilità il loro stile di vita. È questa la strada da percorrere per il futuro”. Alla tavola rotonda, aperta dai saluti del presidente della Banca di Credito cooperativo di Manzano Pierluigi Zamò, è intervenuto in qualità di moderatore il giornalista Bruno Pizzul che ha sottolineato come “tutti ormai hanno imparato a fare vino buono, ma bisogna combattere il rischio dell’omologazione e sapersi distinguere. Il vino non va mai interpretato per quello che c’è nel bicchiere, ma conoscendo le storie delle persone che stanno dietro a quel vino”. Vivi consensi sono venuti dal pubblico per l’intervento del giornalista e scrittore Carlo Cambi che si è soffermato sulle strategie di marketing per vino e territorio, ricordando come l’orgoglio dell’identità sia oggi l’elemento più importante per vendere un prodotto. “In un paese come l’Italia dove, negli ultimi 50 anni, il reddito disponibile per i consumi alimentari è sceso dal 48% al 22% e il consumo di vino è sceso da 100 a 48 litri pro capite, non si può più pensare di continuare a crescere e vendere solo il vino – ha proseguito -. Bisogna iniziare a vendere un’idea di consumo, l’“idea” del vino. Non siamo più nel mercato del prodotto, bensì nel mercato del valore e in questo contesto gli autoctoni possono fare la differenza, perché possiedono i valori aggiunti dell’identificazione e della specificità legate al territorio. Oggi quando si va all’estero non si esporta più solo un prodotto, ma una cultura, un territorio e la materializzazione di un nostro modo d’essere. Tre sono i parametri da tenere in considerazione per chi fa marketing del territorio: l’identità, la specificità e la qualità. La sfida per il futuro è decidere che tipo di immagine si vuole dare al proprio vino in rapporto al territorio e scegliere 2-3 vini sui quali puntare”. A riprova dell’alta qualità raggiunta dai vini dei Colli Orientali del Friuli, il Consorzio ha organizzato al termine della tavola rotonda una degustazione di 30 autoctoni ed internazionali premiati nelle principali guide del 2005, proposti in abbinamento a prodotti tipici quali il prosciutto di San Daniele, il formaggio Montasio, la trota affumicata di San Daniele e la gubana.  
   
   
I CHIARETTI DEL GARDA CLASSICO IN SCENA ALLA FESTA DELLA BEATA CRISTINA DI CALVISANO  
 
Venerdì 11 febbraio Chiaretti e vitello bresciano sulle prestigiose tavole del Gambero. E' il primo "frutto" del vigneto bresciano a fare la sua comparsa sul mercato all'inizio di ogni anno. Un vino che, da oltre un secolo, anticipa la primavera sulle tavole dei bresciani, e che rappresenta una delle esclusive enologiche dell'area produttiva della Doc Garda Classico, con una quota del 22% circa sul totale della produzione consortile pari ad un totale di oltre 400 mila bottiglie. Vero e proprio simbolo della stagione che si apre dopo i rigori invernali, il Chiaretto torna in scena puntuale anche quest'anno, pronto a stupire non solo con i profumi e l'intensità di un'annata, il 2004, davvero felice sotto ogni punto di vista, ma anche con il suo grado di straordinaria versatilità. Il Chiaretto è infatti un vino in grado di sorprendere ad ogni accostamento, anche il più azzardato. Ed è proprio per dare testimonianza di questa identità enologica così ricca di sfaccettature che il Consorzio del Garda Classico ha accettato la "sfida" della Festa della Beata Cristina di Calvisano, che quest'anno torna in scena con un profilo rinnovato e finalizzato alla promozione delle eccellenze agroalimentari della Bassa. Nello specifico, i Chiaretti del Garda Classico, qui alla prima uscita promozionale dell'intenso programma 2005 firmato dal Garda Classico, saranno protagonisti di una cena di gala che si terrà nelle sale del Gambero, ristorante fra i più stellati d'Italia ed autentico punto di riferimento nello scenario della ristorazione bresciana di fascia alta. L'accostamento gastronomico a tutto campo avverrà con la carne bianca di vitello degli allevamenti di Calvisano, uno dei prodotti sui quali la manifestazione ha deciso di puntare in maniera massiccia (la cena sarà preceduta alle 18 da un talk show sulla carne di vitello al quale parteciperanno nomi come Corrado Barberis, il nutrizionista Pietro Giorgio Pietta e lo chef di Miramonti L'altro Philip Leveille). "Si pensa troppo spesso al Chiaretto come al vino ideale per l'accostamento con piatti a base di pesce di lago - afferma il presidente del Consorzio Garda Classico, Paolo Turina -. Ma la complessità, la sapidità, la freschezza di questo vino possono essere ideale complemento anche per altri prodotti, a partire proprio dalle carni bianche. Ed è per questo che, accettando l'invito a questo prestigioso evento gastronomico, abbiamo pensato di rilanciare con una sorta di provocazione, proponendo per l'accostamento il vino della stagione, quello che le nostre cantine stanno promuovendo in queste settimane. In fin dei conti il Chiaretto è la prima novità enologica dell'annata bresciana, e come tale riteniamo meriti una platea di grande livello come quella offerta dalla manifestazione di Calvisano". L'iniziativa enogastronomica offrirà anche l'occasione di scoprire il fascino multiforme del Chiaretto, che si manifesta su differenti gradi di freschezza e struttura seguendo le differenti filosofie aziendali. Ed anche in questo caso le sorprese non mancheranno. Dopo il debutto sul palcoscenico di Calvisano, il Chiaretto sarà protagonista nelle prossime settimane di numerosi altri eventi, degustazioni e manifestazioni, tra le quali si segnalano in particolar modo il Palio di Moniga e la due giorni "Primavera-il profumo dei Chiaretti" prevista a Gardone Riviera per il 3 e 4 giugno.  
   
   
PER LE PROSSIME DATE DELLE TAVOLE DEL MAIALE IN SCENA UN MATTATORE E UNO STORICO  
 
La Tavernetta ospiterà, sabato 12 febbraio, il giornalista enogastronomico Enzo Driussi, mentre giovedì 17 febbraio il Ristorante Costantini vedrà come protagonista Egidio Madussi La verve e l’affabilità di Enzo Driussi, giornalista enogastronomico e vero mattatore della cultura culinaria friulana, saranno le protagoniste della serata di sabato 12 febbraio a La Tavernetta di Torviscosa, nell’ambito della rassegna gastronomica Le Tavole del Maiale, organizzata dalla Confcommercio di Udine, in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. E subito dopo, giovedì 17 febbraio, il Ristorante Costantini di Collalto di Tarcento avrà come ospite Egidio Madussi, insegnante e presidente della Pro loco di Artegna – dove ogni anno l’associazione organizza “Purcit in stajare” -, profondo conoscitore degli usi e dei costumi legati al consumo di maiale nella tradizione friulana più antica. La manifestazione Le Tavole del Maiale intende valorizzare i piatti della tradizione friulana a base di carne suina e prevede serate a tema con un ospite che ha il compito di intrattenere i commensali con racconti e conversazioni. Il locale che oggi ospita La Tavernetta è stato costruito tra gli anni Quaranta e Cinquanta. Nel 1960 ha preso il nome di Osteria Tommaso. Successivamente ha cambiato diverse volte gestione e nome fino a quando, alla fine del 2000, è stato rilevato da Flavio Luppi che ha iniziato una ristrutturazione totale del locale. Ora il Ristorante La Tavernetta, a conduzione familiare, ha l’aspetto di un’osteria dei primi del Novecento, con un’ampia sala da pranzo, con circa 70 coperti, un tipico fogolâr e un antico cassettone. La cucina segue le stagioni ed è quella tradizionale friulana, rivisitata e alleggerita dalla fantasia dello chef Flavio. Per sua scelta, i vini che accompagnano i menù sono solo friulani. Sabato 12 febbraio, per le Tavole del Maiale Luppi propone Medaglioni di maiale, marinati, alle mele e ribes. Tradizione e modernità si fondono nel Ristorante Costantini: tradizione di ristoratori è quella della famiglia Costantini (iniziata nel 1976, dopo esperienze maturate in alcuni tra i più importanti locali svizzeri), ereditata dall’attuale proprietario Eligio; modernità e comfort sono quelli dell’albergo che ospita il ristorante, ristrutturato nel 1999. Il ristorante, dotato di ampio parcheggio e giardino, si trova in una posizione ideale e facilmente raggiungibile, lungo la statale Pontebbana Udine-tarvisio. Eleganti sale, una fornita enoteca dove si possono acquistare vini pregiati, un frequentato bar, il ristorante che propone menù tradizionali e creativi che variano da stagione a stagione: tutto questo è il Ristorante Costantini che, in occasione delle Tavole del Maiale, porta in tavola, giovedì 17 dicembre, il Raviolo gratinato con raguttino in bianco e verze, servito con il rosso autoctono friulano Schioppettino.  www.Ascom.ud.it  
   
   
MELINDA – DOP MELA VAL DI NON –“ADOTTA UN MELO IN FIORE”  
 
In Val di Non (Trento) – da qualche anno si ripete una piacevole tradizione: durante il periodo della fioritura – quest’anno dal 24 aprile all’ 8 maggio –all’insegna della natura imbiancata dallo sbocciare dei meli, tutti coloro che lo desiderano potranno adottare un ‘albero’: cioè ‘personalizzare’ una giovane pianta di melo con una targhetta che porta il proprio nome. In autunno il frutticoltore aspetterà grandi e piccini per la festa della raccolta, quando i partecipanti potranno portarsi a casa una cassetta di mele dall’albero adottato in primavera. Un modo diverso e coinvolgente di esplorare il territorio per imparare a conoscere luoghi, persone e colture tanto diverse per chi vive abitualmente in città o pensa alla montagna solo d’inverno. In Val di Non – ad aspettare i benefattori – ci saranno anche 7 Patriarchi, ovvero altrettanti alberi centenari, ognuno dotato della propria carta di identità, memoria storica della valle incastonata in una cornice alpina da sogno (www.Melinda.it). Per ciascuna delle tre domeniche un identico programma (condizioni atmosferiche permettendo): ore 9.30 – ritrovo a Mondo Melinda – Segno di Taio (Tn), ore 10.00 – trasferimento in una Azienda agricola con mezzi propri – scelta e adozione del melo, ore 12.00 – pranzo a Mondomelinda a base di prodotti tipici Trentini e vini Trentini Doc, Pomeriggio – lezioni di apicoltura e cucina tipica, con degustazione di Strudel. E’ necessaria la prenotazione – da effettuarsi entro il 15 aprile 2005 – al numero verde 800-929272 o all’e-mail: mondomelinda@melinda.It   www.Melinda.it    
   
   
DEGUSTAZIONE DI CAFFÈ PREGIATI E CIOCCOLATO D’AUTORE ALL’ENOTECA AI VINI SCELTI DI BOLOGNA  
 
Caffè e cioccolato: un matrimonio fra i più consolidati che si rinnova ad ogni assaggio. Sono molti gli aspetti in comune tra questi che possono essere considerati i due cibi fra i più stimolanti e golosi che si trovano in natura. Sia le bacche di caffè sia le fave di cacao nascono infatti come frutto di una pianta che trova il suo habitat naturale nei paesi della fascia equatoriale; è con la tostatura che sviluppano e sprigionano tutti i loro aromi, che prendono poi corpo con l’estrazione e la frantumazione; molte sensazioni di cacao e cioccolato sono presenti in diverse varietà di caffè. Le origini, la storia, l’evoluzione, il connubio fra consumo e socialità sia del caffè sia del cacao nascondono un mondo affascinante che ci porta fino ai giorni nostri. Attraverso la degustazione della nera bevanda esotica proveniente da ogni parte del mondo, estratta con metodo espresso e in infusione con pressofiltro, in abbinamento al cosiddetto “cibo degli dèi” è possibile ripercorrere in una manciata di sensazioni questo lungo viaggio dei sacchi di yuta che contengono il caffè crudo e le fave di cacao. Un pomeriggio dedicato alla scoperta di sensazioni voluttuose accompagnati da due Maestri artigiani che hanno fatto della loro passione una professione: Leonardo Lelli, Torrefazione Caffè Lelli di Bologna e Franco Rizzati, Offelleria Rizzati di Ferrara saranno presenti per consigliare gli abbinamenti più gustosi. L’enoteca “Ai Vini Scelti” di via A. Costa 36 a Bologna ospiterà questo incontro dalle 15,00 di sabato 12 febbraio 2005.  
   
   
RISTOREXPO DAL 19 AL 23 FEBBRAIO PRESSO LARIOFIERE ERBA  
 
Fervono i preparativi per l’ottava edizione di Ristorexpo, la manifestazione dedicata alla ristorazione professionale e all’enogastronomia promossa da Lariofiere con il patrocinio di Confcommercio e in programma dal 19 al 23 Febbraio 2005. L’appuntamento annuale che occupa un posto d’elite tra le manifestazioni del settore, si caratterizza per il suo format decisamente innovativo che combina un’area espositiva completa delle ultime novità in tema di attrezzature, prodotti e servizi per la ristorazione professionale con gli eventi di Cucina d’Autore, esempi di eccellenza e cultura enogastronomica. Grazie a partner illustri come Slow Food, l’associazione Jeunes Ristorateurs d’Europe, Ais e Aibes che nelle diverse edizioni la hanno sostenuta, Cucina d’Autore ha sempre proposto eventi esclusivi, capaci di raccontare agli operatori e al pubblico le tendenze e gli stili dell’alta cucina nazionale ed internazionale, così come i percorsi di ricerca nella tradizione enogastronomica. Fra i momenti più attesi le cene d’autore, curate da grandi chef italiani che presentano menù d’eccezione, combinazione di gusto, stile, innovazione e sapienza gastronomica. Non solo alta cucina ma anche tradizione, tipicità e ricerca con le proposte delle Osterie d’Italia. Anche quest’anno infatti, cinque ristoranti segnalati nella famosa guida Osterie d’Italia edita da Slow Food, prepareranno per il pubblico piatti-simbolo della cucina territoriale, frutto di ricerca, interpretazione creativa della tradizione e di un’attenta selezione delle materie prime, così come nello stile Slow Food. Per non trascurare il ruolo delle ambientazioni nel sublimare il piacere della tavola, riconfermato il progetto “Artisti per cucina d’autore”: cinque giovani artisti ambienteranno attraverso le arti figurative, la scultura, la fotografia e i nuovi strumenti digitali, gli spazi di Cucina d’Autore. Anche la letteratura si fonderà con la cultura del cibo e del vino nella rassegna “Giallo in tavola”: tre famosi autori noir si interrogheranno infatti, sulle relazioni tra cucina e brivido e su come questo genere letterario abbia spesso dedicato ampie pagine ai temi della tavola e del cibo. Non mancheranno i momenti di formazione riservati agli operatori: ogni giorno, da lunedì 20 a mercoledì 23 febbraio saranno proposti stage tecnici per apprendere dai grandi maestri della cucina italiana le tecniche di preparazione dei piatti e di lavorazione delle materie prime. Claudio Sadler, Pietro Leeman e Alfredo Russo hanno gia confermato la loro disponibilità per l’iniziativa, promossa e sostenuta da Confcommercio Como. Attenzione alle materie prime, alle fasi di produzione e al contesto geografico di provenienza, significato culturale e sociale legato ad un prodotto o ad un piatto, saranno anche i temi ispiratori e oggetto di analisi nei Laboratori del Gusto, a marchio Slow Food. Come ogni anno ampio spazio verrà dato alle degustazioni, alle dimostrazioni, ai concorsi per cuochi professionisti e per studenti degli istituti alberghieri, che animano le cinque giornate di Ristorexpo. La vera novità dell’edizione 2005 è però l’organizzazione dell’intero programma secondo giornate tematiche, ciascuna dedicata ad una categoria alimentare: si partirà così sabato 19 febbraio con il tema dei dolci, per proseguire nelle giornate successive con le carni, il pesce, le verdure e la pasta. Ciascuna categoria sarà il leit motive che accomunerà tutte le iniziative in programma, dalle cene d’autore a quelle proposte nelle osterie, dai laboratori del gusto fino agli stage tecnici, ai convegni ed alle dimostrazioni. Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.30. Area ristorante aperta fino alle 23.00. www.Lariofiere.com  
   
   
LIBRI DA GUSTARE® IX EDIZIONE - SALONE DEL LIBRO ENOGASTRONOMICO E DI TERRITORIO: LA MORRA 3 – 5 GIUGNO 2005  
 
“Libri da gustare” non è una manifestazione, ma un progetto forte che si è consolidato negli anni, come una filosofia che valorizza, anche attraverso il libro, la cultura del cibo, il territorio, i suoi uomini. Un progetto che parte dall’Associazione Culturale Ca dj’Amis di La Morra (Cn) nell’anno di un compleanno importante: 30 anni di vita operosa e lungimirante, lungo il cammino della rivincita del mondo contadino e non solo. La manifestazione “Libri da Gustare” nata come Salone del libro Enogastronomico nel 1994, ripetuta per tre anni consecutivi, riproposta come una selezione di “20 titoli da gustare” dell’editoria nazionale contemporanea, da eleggere (i primi cinque) come i libri più gustosi dell’anno (Viii edizione). Alla Ix Edizione ritorna a La Morra (Cn) “La Grande Libreria” con tanti editori, migliaia di titoli e tantissimi autori. “Libri da Gustare” realizza poi un sogno di Claudia Ferraresi, presidente dell’Associazione Culturale Ca dj’Amis, quello di istituire una Biblioteca consultabile e aperta al pubblico, collegata nel sistema bibliotecario ufficiale a tema enogastronomico e di territorio. La Biblioteca si inaugural il 2 Giugno ore 16:30. Rendendo usufruibili qualche migliaia di volumi, la grande festa del libro che si annuncia per il 3 - 5giugno 2005 a La Morra ruoterà anche attorno a questo avvenimento. Un convegno di rilevanza internazionale promosso dal Cesmeo (Istituto Internazionale di Studi Asiatici Avanzati), “Filosofia ed Estetica del Gusto” Oriente- Occidente, che ha lo scopo di illustrare gli stretti rapporti tra le credenze religiose e le scelte alimentari, tra l’etica ed il cibo, tra la cultura ed il gusto, nell’ambito della duplice tradizione orientale ed occidentale. Al convegno sono già stati invitati eminenti studiosi italiani e stranieri che esamineranno le tematiche proposte, sia dal punto di vista del gusto come espressione del territorio, sia da quello delle tradizioni filosofiche ed estetiche. L’omaggio librario metterà in luce con l’Associazione dei Piccoli Editori, tutta l’editoria piemontese sull’argomento, con una rassegna mercato attorno alla quale si proporranno mostre di vario tipo, rappresentazioni teatrali, artigianato, momenti musicali sulle piazze e nei cortili, presentazioni di libri, intrattenimenti intriganti, cene letterarie, degustazioni, premi, giochi teatrali per i più piccini. Con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Pro Loco e di tutte le forze operanti, il paese si aprirà al visitatore come una sorta di scrigno contenente i valori più profondi di una regione, espressi in modo dinamico e divertente. Continuerà, parallelamente, la selezione dei “20 Libri da Gustare 2005”, con la consueta presentazione dell’intera manifestazione presso “Il Salotto di Rai Eri” alla Fiera del Libro di Torino (5/9 Maggio 2005). Una proposta anche turistica da spendere come gioioso week-end cultural-enogastronomico di speciale attrattiva. Non mancheranno le dimostrazioni culinarie alla scoperta dei prodotti più significativi del Piemonte. I “Ristoranti della Tavolozza” sul tema annuale del “Convivio delle Arti” proporranno in contemporanea una serata (3Giugno 2005) dedicata alla promozione della nostra iniziativa. Librerie torinesi e delle maggiori città limitrofe parteciperanno promuovendo, oltre l’editoria, anche dei pacchetti turistici con destinazione Langhe e Roero. Un appuntamento dunque “a tutto gusto” per un turista curioso e motivato che su queste colline sente il bisogno di “evocare” emozioni già assaporate dalla grande letteratura.  
   
   
NELL’AREA FOOD TIME DI MACEF DEDICATO ALLA CONVIVIALITÀ CHEF ILLUSTRI ED ENRICO FINZI CON LA RICERCA ASTRA SU ASPIRAZIONI E LIMITI DEI CONSUMI DI CASALINGHI OGGI IN ITALIA  
 
Macef gennaio 2005 si è appena concluso: durante i quattro giorni di fiera numerosi i visitatori per Food Time che ha proposto la miglior espressione del design e dello stile per la tavola e per la cucina e ha presentato un nuovo concetto espositivo interattivo : non solo oggetti, ma stili di vita. A Food Time, infatti, marchi di eccellenza del settore sono stati i protagonisti di uno spazio che ha proposto la cucina e la casa come luogo di momenti piacevoli e unici. In uno spazio di circa 500 mq all’interno del padiglione un’affollata platea è stata stimolata ad approfondire e indagare le molteplici sfumature e culture della tavola e della cucina, a ridisegnare insieme una nuova forma di convivialità. Tra gli altri, le “Conversazioni del gusto” condotte con grandi chef quali Moreno Cedroni, Carlo Cracco, Davide Oldani e Claudio Sadler, l’American breakfast e il Chinese Party in compagnia di Pietro Leemann e ancora momenti dedicati ai dolci, al cioccolato, al caffé: occasioni conviviali per apprezzare ricette esclusive e strumenti di cottura “disegnati” per rendere più piacevole, più facile e più sicuro cucinare. L’attenzione riservata a Food Time e l’alta partecipazione di “pubblico” al programma, sembrano proprio confermare i dati raccolti dall’osservatorio commissionato da Fiera Milano International, in collaborazione con Unespos (l’Unione fra le Associazioni e dei Consorzi Espositori dei settori che si riferiscono a Macef) ad Astra/demoskopea. Evento conclusivo dei quattro giorni di manifestazione, infatti, è stato il seguitissimo incontro con Enrico Finzi che ha presentato i risultati dell’osservatorio al numeroso e attento pubblico di Food Time. Risultati che evidenziano come gli italiani continuino a porre gli acquisti di prodotti per la casa ai primi posti nella scala dei consumi: stima che non era data affatto per scontata. Tra i dati presentati da Finzi, quelli che confermano l’affezione degli italiani per gli oggetti che fanno bella e funzionale la casa sono relativi all’acquisto di tessili per la casa, il 71,5% delle famiglie; stoviglieria e pentolame, il 67,3% delle famiglie e, quindi, vetro/cristallo e scope-spazzole-pennelli, rispettivamente il 60,6% e il 56% delle famiglie. Naturalmente cambia l’universo di riferimento e cambiano le aspirazioni legate al vivere la quotidianità. Per esempio, gli acquisti di tessili per la casa sono trainati da chi abita in città medio-grandi, in villette plurifamiliari (76%) che, nel 77% dei casi sono dotate di idromassaggio, nel 76% di tv con grande schermo e nel 75% di lettore dvd. Le casalinghe sono straordinariamente attratte dagli oggetti in vetro-cristallo (94% degli acquisti), mentre alla pulizia della casa e agli acquisti di scope e spazzole, risultano essere più sensibili le famiglie che risiedono al sud-isole (65%) e al centro (63%) piuttosto che quelle residenti nelle regioni settentrionali. Gli abitanti delle regioni nord-occidentali, viceversa, sono più attenti ai prodotti etnici: il 66% su una media nazionale del 56%. Dalla ricerca, inoltre, emergono dati che confermano, da parte degli italiani, una ritualizzazione della spesa per la casa e il suo inserimento fra le spese indifferibili. Se però si osserva il panel dei prodotti specifici, emerge un evidente impoverimento dei consumi: acquisti di pura e semplice sostituzione (piatti, bicchieri, stoviglie e pentole acquistati per pezzi e non per servizi) o acquisti puramente simbolici. L’intervento di Enrico Finzi ha inoltre affrontato il problema della distribuzione organizzata la cui crescente penetrazione sta intervenendo sulla politica commerciale delle aziende andando ad incidere sulla politica di prezzo, sulla brandizzazione e sulla promozione. Tutti aspetti complessi e delicati che richiedono, da parte delle aziende, un’attenta valutazione per non sottovalutarne il peso e l’urgenza e rischiare pesanti penalizzazioni per non aver compreso il trend. Rai Sat Gambero Rosso Channel ha seguito le quattro giornate realizzando riprese video dei momenti più significativi che saranno utilizzate per la produzione di altrettanti speciali televisivi che andranno in onda sul canale.  
   
   
ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DELLA GRAPPA  
 
Un corso studiato per approfondire la conoscenza della nostra acquavite di bandiera, la grappa, con i suoi molteplici caratteri e le sue peculiarità. Un approfondimento ideato per chi desidera completare la propria preparazione o per chi ha deciso di fare della Grappa una professione. A tutti gli appassionati l’Accademia della Grappa e delle Acquaviti offre la possibilità di conoscere a fondo questo straordinario prodotto, grazie all’ideazione di “Grappa Studium”, ciclo di approfondimenti sulla nostra acquavite di bandiera, ideato e realizzato dall’Associazione sia per i professionisti del settore che per gli appassionati. Fondata alla fine del 2003 dall’unione delle Distillerie: Acquavite – Roberto Castagner, Carpenè Malvolti, Durbino, F.lli Francoli, Frattina, Segnana e dall’Istituto Grappa Veneta, l’Accademia della Grappa e delle Acquaviti si pone l’obiettivo di valorizzare il prodotto, sia migliorandone le qualità tecniche, attraverso la ricerca e la certificazione, sia insegnando i segreti della degustazione. Con questa finalità, l’Accademia della Grappa e delle Acquaviti ha creato il format Grappa Studium, cicli di formazione dedicati a temi diversi, dal Corso Superiore per Distillatori a quello in Marketing & Market, fino agli “Incontri serali con la grappa”, che prenderanno il via all’inizio di marzo. Il programma rappresenta un vero “viaggio nel prodotto”: sotto la guida attenta di Marialuisa Tonielli, esperta di analisi sensoriale e docente dell’Accademia, lo Studium si articolerà in cinque serate dall’1 al 21 marzo, dalle ore 20 alle 23. Il corso si svilupperà dalle basi dell’analisi sensoriale e della tecnica di degustazione, alle differenze fra le grappe delle singole regioni, fino alle Grappe speciali barricate, torbate ed invecchiate, per concludersi con i Distillati d’Uva. Tutti gli appassionati sono invitati a partecipare per completare la propria cultura: oltre che essere uno dei prodotti più affascinati del Made in Italy, la grappa offre infatti nuove opportunità di lavoro ed ampi margini di crescita del mercato. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni tutti gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria dell’Accademia della Grappa, tel 0438 450475, e-mail: info@accademiagrappa.It    
   
   
EUROCHOCOLATE & CONGUSTO PER LA PRIMA VOLTA ALLA BIT DI MILANO (12-15 FEBRRAIO 2005)  
 
Il cioccolato protagonista anche alla prossima Bit di Milano (12-15 Febbraio p.V.) dove Eurochocolate occuperà un spazio importante, allestito come stand-cioccolateria, nell’ambito del quale promuoverà le iniziative messe a calendario nel 2005 ed in primis, ovviamente, Eurochocolate Perugia (15-23 Ottobre 2005) che quest’anno avrà come tema la Chokolate Revolution. All’interno dello stand, performance live di tutti i docenti della scuola di cucina Congusto: chef e pasticceri si alterneranno nelle quattro giornate, coinvolgendo il pubblico. I temi delle realizzazioni saranno in sintonia con il programma di corsi di Congusto: decorazioni, glasse e dolci …la fontana di cioccolato, le carni ed i secondi al cioccolato, performance di san valentino , ricette tratte dal film “come l’acqua per il cioccolato”, lo stand di Eurochocolate animato dal laboratorio live di cioccolatieri e chef, darà la possibilità, non solo, di assistere ad incredibili performances artigianali, ma anche di degustare del buon cioccolato Made in Italy, quello stesso cioccolato protagonista della guida L’italia del Cioccolato, che verrà presentata in collaborazione con il Touring Club Italiano. Durante la Bit sono stati programmati anche alcuni importanti appuntamenti con i rappresentanti di paesi produttori di cacao che saranno coinvolti nella sezione Eurochocolate World, inaugurata con successo nell’ambito della scorsa edizione Eurochocolate 2004 di Perugia. Ma non solo; all’interno dello stand saranno presentate, inoltre, le iniziative primaverili di Firenze con Cioccolata,squisita gentilezza (5 Marzo-10 Aprile 2005) e di Modica (Rg) con Cioccolato Modica, il migliore amico dell’uovo, il collaudato appuntamento di Eurochocolate Christmas Napoli (3 – 11 Dicembre 2005), oltre che il già conosciuto evento itinerante del Chococircus, prodotto in collaborazione con la Cooperativa Atmo, che ha già fatto tappa in numerose città italiane e che si appresta ad aprire la nuova tournée 2005. Proprio in occasione di Cioccolato Modica , Congusto si trasferirà in Sicilia per performance ed una mostra tutta da gustare …”Cioccolato Barocco” il tema che i 10 artisti (5 siciliani e 5 lombardi) presenteranno nella splendida cornice modicana, nell'occasione Congusto lancierà i suoi primi pacchetti 'Luxury Food Tour' ovvero ercorsi enogastronomici nelle località più carattestistiche e ancora da scoprire del nostro territorio. La manifestazione inoltre è patrocinata dal comune e dalla provincia.  
   
   
OVOLOGO: UNA MOSTRA SULL’UOVO DI PASQUA A VIAREGGIO  
 
Sabato 12 marzo alle ore 18,00 sarà inaugurata la mostra Ovolog, rassegna ideata ed organizzata da gumdesign con il sostegno e patrocinio di aiap e del comitato nazionale per il telefono azzurro ed il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Viareggio, presso gli spazi del Bagno Balena 2000 a Viareggio. Saranno esposti 23 disegni ed illustrazioni realizzate da designers, grafici ed illustratori invitati appositamente per questa iniziativa che realizzeranno le loro interpretazioni sull’uovo di Pasqua. In mostra altrettante grandi uova di cioccolato artistiche realizzate artigianalmente, su ispirazione dei disegni proposti dai progettisti, da altrettanti maestri cioccolatai. La mostra ha visto adesioni molto importanti nel campo del design, della grafica e dell’illustrazione così come per i maestri cioccolatai annoverando alcuni fra i più noti nomi a livello internazionale. Monologo/dialogo, dal 12 al 27 marzo 2005 a Bagno Balena 2000 – Viareggio, dal 13 al 18 aprile 2005 alla Galleria Aiap – Milano a cura di gumdesign. Patrocinio: Comitato Nazionale per il Telefono Azzurro / Aiap / Assessorato alla Cultura Viareggio  
   
   
MAGICA SERATA A PRAGA - UN TRIPUDIO DI SAPORI E SENTORI DELLA TERRA DI ROMAGNA  
 
La Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna e la Strada dei Vini e dei Sapori, hanno presentato l’enogastronomia di qualità del territorio romagnolo, nella prospettiva di costruire partnership in Repubblica Ceca sulle azioni della formazione e dell’aggiornamento professionale, del turismo e della valorizzazione dei prodotti tipici del territorio. Con lo slogan “Nello spirito della nuova Europa : unire i popoli - integrare le culture – armonizzare le prospettive di sviluppo” si è svolto presso l’ Hotel Kampa , nel cuore di Praga, l’evento Qualità dell’ospitalità senza confini , organizzato dalla Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna, e dalla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì –Cesena : un Meeting – Cena di Gala, nel quale sono stati rappresentati, alla grande, i valori, le motivazioni e le eccellenze del territorio romagnolo. La Scuola Regionale di Ristorazione vuole avviare con la Repubblica Ceca rapporti e partnership transnazionali sugli assi della formazione e della cultura, dell’aggiornamento, di stage e scambi esperienze nei segmenti professionali della gastronomia e del turismo. L’apertura per opportunità ed iniziative promocommerciali sostenute dalla Strada dei Vini e dei Sapori, hanno destato l’interesse anche del Gal L’altra Romagna, che partecipato alla missione con un suo delegato, per costruire ed avviare contatti commerciali dell’entroterra romagnolo con una realtà in grande sviluppo come la regione Boema .Workshop tra scuole alberghiere. Prima del meeting, si è svolto un workshop tra la Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna, ed una trentina di scuole alberghiere, di ristorazione e turismo di tutto il territorio Ceco, dove è emersa la grande disponibilità delle scuole Ceche, a collaborare con la Scuola di Ristorazione di Cesenatico per costruire sugli assi ed azioni del Fondo Sociale Europeo progetti (come, ad esempio, il progetto Leonardo) e partnership, per scambi di esperienze transnazionali per l’istruzione, la formazione, la cultura, l’aggiornamento professionale; la coordinatrice della Scuola di Cesenatico Maria Luisa Bellavista ha sottolineato la realtà di questa sede, dove la Scuola di Ristorazione dispone anche di un attrezzato convitto per ospitare visite e stage di giovani e di professionisti del settore ristorativo che vogliono venire in Italia a perfezionare competenze tecnico-professionali, nonché linguistiche Il Meeting di presentazione del territorio romagnolo. All’apertura del Meeting ufficiale, Roy Berardi accompagnandosi a belle immagini del territorio della Romagna e dei suoi valori, ha presentato le ragioni e le potenzialità dell’iniziativa “a più assi”, che proviene dal bacino orientale della Regione Emilia Romagna, quello che dal corridoio Adriatico guarda al nord-est, al cuore dell’Europa ricca di cultura e volontà verso uno sviluppo di qualità Pierluigi Maltoni (Ial Emilia Romagna) ha approfondito gli aspetti relativi alle possibilità di collaborazione per costruire scambi transnazionali tra Romagna ed area di Praga, dove potremo trasmettere il nostro bagaglio di esperienze, in merito a concrete prospettive di sviluppo per il settore della formazione professionale ed opportunità di lavoro nei settori del turismo e della ristorazione; Maltoni ha anche sottolineato che è soprattutto in Emilia Romagna che le giovani Repubbliche europee, possono trovare esempi e sistemi d’istruzione orientati ed avanzati per la formazione professionale di qualità. Massimo Masotti (presidente uscente della Strada dei Vini e dei Sapori Provincia Forlì-cesena), ha presentato il neo-eletto presidente Ugo Foschi, ed ha quindi portato il saluto del circuito enogastronomico emergente della Regione Emilia Romagna, che si apre alla nuova domanda turistica di chi non chiede solo una vacanza balneare, ma cerca una offerta integrata dei valori di tutto il territorio; Masotti ha detto che le relazioni oggi costruite, saranno la base di un filone di lavoro della Strada e degli operatori romagnoli verso la Repubblica Ceca, che dovrà coinvolgere tour operator interessati all’out-going verso la ns Regione e l’Italia, ristoranti italiani in Praga, importatori di prodotti. Massimo Bernacconi (Presidente Associazione Praghese Emiliano Romagnoli) ha presentato gli obiettivi della nascita di questa associazione nella splendida città boema, dalle grandi finalità culturali, che si inseriscono perfettamente in iniziative come questa : tra Praga e la Regione Emilia Romagna, avviare buone pratiche ed esperienze pilota per sviluppare integrazione e rapporti tra due grandi culture europee; Bernacconi ha detto che se la Regione Emilia Romagna sosterrà concretamente l’iniziativa, si potrebbe lavorare anche per una sede permanente di mostra e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio regionale. L’angolo Rustico romagnolo : aperitivo, e degustazione dei prodotti di fattoria. Al termine del Meeting, nella splendida sala medioevale dell’Hotel Kampa, si è svolta la degustazione offerta dagli imprenditori di aziende agricole, agrituristiche e cantine vinicole aderenti alla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì-cesena, dei prodotti tipici del territorio romagnolo, nonché la consegna del materiale promocommerciale che illustra la complessità delle offerte turistiche proposte (pacchetti, Carta dei servizi, itinerari,ecc.); diversi i contatti di lavoro ipotizzati ed i rapporti instaurati, che dovranno essere ricompresi in un progetto strutturato di ampio respiro territoriale. Una raffinata cena di prodotti del mare e dell’entroterra di Romagna. In serata, la grande cena di gala, a cura degli allievi e dei docenti della Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna (sedi di Cesenatico e Riccione) : “I prodotti tipici dell’entroterra romagnolo e del mare Adriatico, in creazioni gastronomiche che esaltano tradizione ed innovazione”, alla quale hanno partecipato, fra gli altri, l’Ambasciatore d’Italia a Praga, S.e. Giorgio Radicati, i Sindaco di Praga Vladimir Vihan, il resp.Commerciale dell’ Ambasciata Dott. Arturo Arcano, il Direttore dell’Ice a Praga, il resp. Rapporti con la U.e., direttori e dirigenti di scuole alberghiere e della ristorazione della Rep. Ceca, una dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione, giornalisti, opinion leader dei settori gastronomici e commerciali praghesi, ecc. Ecco il fantastico menù, che ha rappresentato una perfetta sintesi degli obiettivi e delle finalità dell’evento: Antipasto: Sformatino di formaggio delle Fosse di Sogliano al Rubicone, aceto tradizionale, pere marinate all’olio extra vergine di oliva delle Colline di Romagna e Saba La minestra: I Passatelli nel Brodo Delle Feste - Assaggi di: Lasagnetta Verde di Romagna. (Millefoglie di Pasta all’uovo con guarnizione di ragù e salsa besciamella) - Strozzapreti al prosciutto crudo di Parma e Stridoli ( Pasta fatta in casa saltata con prosciutto crudo di Parma e erbe tipiche di campo ). Il Nostro piatto Forte: Gran Fritto misto di Pesce dell’Adriatico con verdure croccanti ( Piccoli pesci e verdure infarinate e fritte ). Il Dessert: Zuppa inglese Tipica Romagnola ( Dessert con base di biscotto inzuppato all’alchermes e creme pasticcere) - Piccola biscotteria Secca. I vini in abbinamento : Selva Ghino Forlì Igt Bianco 2002 Fattoria Cà Rossa di Bertinoro;. Aloisa Albana di Romagna Docg Secco 2003 Azienda agricola Conte Guarini Matteucci di Forlì; La Palazzina Sangiovese di Romagna Doc Superiore 2003 Azienda agricola F.lli Casali di Mercato Saraceno; Placidia Oro Romagna Albana Spumante Dolce 2002 Fattoria Cà Rossa di Bertinoro.. Gli elogi dell’Ambasciatore d’Italia a Praga. L’ambasciatore d’Italia a Praga, S.e. Giorgio Radicati (presente con Signora alla cena di gala) in un breve saluto, ha commentato l’evento come la rappresentazione delle potenzialità del “Made in Italy”, che nella versione gastronomica è ben rappresentata ai vertici nazionali dalla Regione Emilia Romagna “…e la cena di stasera - ha concluso l’Ambasciatore – la qualità dei prodotti e dei vini, tengono alto l’onore italiano in materia…”. L’ambasciatore si è detto interessato a mantenere contatti con gli organizzatori dell’evento per progetti e finalità culturali, formative e commerciali che possono, attraverso il contributo di scambi e relazioni transnazionali, accrescere la qualità dell’offerta e della presenza italiana in Repubblica Ceca. Al termine della cena, nel momento del ringraziamento agli chef, ai maitre ed agli allievi romagnoli e della Scuola Alberghiera di Praga (che hanno collaborato per il servizio di sala), all’Ambasciatore e alle altre autorità, la Scuola regionale di Ristorazione della Romagna ha offerto in simpatico omaggio la Caveja, simbolo di Romagna, mentre la Strada di Vini e dei Sapori ha donato marsupio con bicchiere da degustazione : emblemi della innata capacità di accoglienza ed ospitalità della terra di Romagna  
   
   
LINO’S COFFEE CON IQUBE ALLA CONQUISTA DELLA MITTELEUROPA  
 

 

Da Parma e provincia il marchio Lino’s coffee si sta diffondendo “a macchia di caffè” in Italia: dopo aver aperto punti vendita a Milano, e in diverse cittadine lombarde, ad Alessandria, Catania e Taranto e, in apertura nei prossimi mesi a Vigevano e Napoli, ora la sfida è guardare “ad est”. Con l’apertura del primo Lino’s coffee a Bratislava, in Slovacchia, ventiduesimo spazio “nato” dall’idea originale di Lino Alberini, il primo avamposto è stato fissato oltreconfine e, insieme ad IQube, società austriaca di business development per l’internazionalizzazione di piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita, è stato varato un progetto che prevede uno sviluppo del format sui mercati dell’Europa Centro-Orientale. Già altre location destinate ad ospitare Lino’s coffee shop sono state acquisite a Cracovia, Lodz, Danzica, Wroclaw, Poznan, Varsavia, Budapest, Gyor, Praga, Ostrava, Brno, Vienna e Klagenfurt, e le due aziende sono alla ricerca di giovani operatori italiani interessati a gestire con la formula del franchising punti vendita in città emergenti della nuova Europa comunitaria. Ambienti piacevoli e confortevoli, dove gustare una tazzina di caffè, cappuccino, od orzo con calma, lontani anni luce dall’idea classica del caffè all’italiana, ingollato in piedi in pochi secondi in un bar affollato, ma spazi dove si restituisce alla bevanda nera il sapore del rito, da celebrare da soli o in compagnia, che può accompagnare diversi momenti della giornata. Una forma di franchising leggera, che uniforma l’idea di fondo ma lascia spazio alle singole caratteristiche dei locali e dei luoghi. Un pezzo d’Italia anche all’estero, legato al piacere di un buon espresso che comincia ad essere apprezzato anche fuori dai nostri confini. Non a caso l’idea di fondare i primi Lino’s coffee shop è venuta a Lino Alberini (barista “figlio d’arte” dal 1981 al 1990 e che è partito nel 1999 insieme a quattro amici per questa avventura ai confini del caffè) proprio all’estero, in occasione di un viaggio in Norvegia per presentare il suo orzo, dove ha visto rivisitazioni molto piacevoli di locali in cui degustare una buona tazza di caffè, e ne ha tratto ispirazione per la realizzazione dei suoi locali, ormai sinonimo di garanzia di qualità del prodotto e piacevole pausa quotidiana. www.linoscoffee.com www.iqube.co.at

 
   
   
EMPORIO ARMANI CAFFE’: UN MENU ROMANTICO  
 
Un San Valentino speciale all’Emporio Armani Caffè, il ristorante giovane ed elegante nel cuore di Milano, che anche quest’anno propone un menu sorprendente ideato per l’occasione. Tra le proposte: il piccolo turbante con spaghetti al tè verde, sesamo tostato e germogli di crescione, il fagottino di pasta fillo con prataioli, mozzarella affumicata e salsa fois-gras, i tortelli di melanzane e basilico con fonduta ai pomodorini di Pachino, la suprema di salmone con cavoli cinesi e chips di sedano rapa. Per finire, la piccola crostatina di lamponi con spuma di yogurt. Per una cena romantica e suggestiva, a lume di candela nello spazio Armani oramai conosciuto e rinomato in tutto il mondo. Emporio Armani Caffè tel. 02/72318680  
   
   
HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA: CENA ESCLUSIVA IN SUITE RISERVATA PER I FUMATORI  
 
A partire dal 10 gennaio 2005 con l’entrata in vigore della nuova legge che vieta il fumo all’interno dei locali pubblici, l’Italia si è dovuta dividere in due. A Milano solo una trentina di ristoranti dispongono di una zona adibita ai fumatori, un numero davvero esiguo se si considerano i 300 mila milanesi fumatori (stima dell’Associazione fumatori cortesi). L’hotel Principe di Savoia, che sa indovinare ogni piccolo desiderio dei propri ospiti, ne sa condividere anche le piccole abitudini e comprende i piccoli inconvenienti che una simile norma può creare. Ecco dunque la novità rivolta a coloro che non desiderano privarsi del gusto di una sigaretta: la “Cena in Suite”. Chi lo desidera potrà infatti cenare in una delle eleganti e prestigiose suite dell’albergo senza dover necessariamente pernottare e, soprattutto, senza privarsi del piacere del fumo. Il Principe infatti mette a disposizione dalle 20.00 alle 22.30 un salotto intimo ed accogliente dove poter gustare un menù a tre portate à la carte, con proposte che saranno rinnovate ogni mese, appositamente creato da Paola Budel, rinomato Chef del ristorante Galleria. Queste cene sono riservate a un minimo di 4 persone sino ad un massimo di 12. Tutte le suite sono famose per la loro raffinata eleganza ricca di squisiti dettagli fin de siècle, mentre le note classiche dell’arredo in stile Ottocento lombardo si esprimono con legni pregiati e tessuti preziosi per trasformare la vostra cena in un’esperienza memorabile. Reservations@hotelprincipedisavoia.com  
   
   
I NUOVI TREND: PIC-NIC NEL PARCO A VILLA LA VEDETTA A FIRENZE  
 
A metà strada fra la tradizione tutta anglosassone del pic-nic con tanto di tovaglia a quadretti bianchi e rossi e cestino di vimini e quella, tutta nostrana delle “merende” ottocentesche (chi non ricorda il sontuoso pranzo al sacco del Gattopardo di Visconti, durante il trasferimento estivo a Donnafugata?), in cui squisitezze da gourmand venivano confezionate per essere gustate all’ombra di un albero, il déjeuner sur l’erbe torna prepotentemente di moda. Non più pratici ma inestetici contenitori ermetici di plastica, né piattini di carta, né tavolini pieghevoli da famiglia italiana in vacanza: il pic-nic torna alla ribalta attingendo alle sue più nobili origini. Non è sfuggito ai designer delle più importanti case di moda come Hermès, che hanno inventato ormai da tempo, accanto alle storiche Kelly e ai foulard, lussuosi cestini completi di raffinatissime porcellane colorate per pic-nic a cinque stelle; e neppure ai creativi del tempio londinese dello shopping Harrod’s, che in uno scrigno di midollino e cuoio stivano il meglio del loro reparto di gastronomia e piatti di ceramica con scene bucoliche o di caccia. A Cortina, al secondo piano della mitica Cooperativa, sono in vendita geniali trapunte a motivi tirolesi: la parte che va sull’erba umida è plastificata e serve alla doppia funzione di tovaglia e coperta per la siesta. Revival d’eccezione, quindi, per un pranzo leggero in tutta intimità, tra il verde dei prati, o l’azzurro del mare. Pic-nic con vista. E a Villa La Vedetta, il raffinatissimo relais a cinque stelle lusso del gruppo Concerto Fine Italian Hotels con vista su Firenze, lo chef Andrea Accordi ha raccolto e personalizzato il nuovo trend, secondo la filosofia dell’albergo che insegue la soddisfazione integrale degli ospiti prevenendone ogni desiderio. Oltre allo splendido ristorante affacciato sul giardino, dove si cena a lume di candela, ora si può scegliere una location davvero speciale per pranzare in due: il grande parco dell’albergo, digradante dalla piscina a vari livelli con cascatelle e maxijacuzzi per venti persone Il cestino di vimini fornito dallo chef ha tutto l’occorrente per un déjeuner sur l’erbe con vista sui monumenti di Firenze: piatti, bicchieri, posate e tovaglioli, oltre a una bella tovaglia o a una coperta da stendere sul prato, tra alberi di alloro, cipressi, olivi, corbezzoli e iris; immersi in un’atmosfera di idillio campestre. Le specialità gastronomiche vengono direttamente dalle cucine dell’hotel, dove ai piatti tradizionali del territorio vengono affiancate interessanti innovazioni culinarie per stuzzicare i sensi degli ospiti. Nel cestino, dunque, ciliegine di bufala con i pomodorini, salumi toscani e mini paté rustici da spalmare sui crostini aprono la colazione, che continua con una ricca insalata di riso o di pasta, un cremoso vitel tonné e una mini torta per due: di cioccolato, carote, mele o mandorle, da completare con frutta fresca. Il tutto fresco e trasportabile, per un magico incontro nel verde che circonda la Villa, con la sensazione di essere lontanissimi da tutto e da tutti. Il pacchetto “Pic-nic con vista” è valido dal 1° maggio al 30 settembre 2005 (prorogato fino al 31 ottobre in caso di condizioni meteorologiche favorevoli). Include il pernottamento per due persone (con un minimo di tre notti), la prima colazione a buffet offerta dalla casa, un cocktail alla frutta di benvenuto, un cadeau a sorpresa, uno speciale pranzo a pic-nic per due nel parco, l’upgrade in camera di categoria superiore (secondo disponibilità).  www.Villalavedettahotel.com    
   
   
IL PIEMONTE IN TAVOLA UNA NUOVA PROPOSTA GASTRONOMICA DAI FORNELLI DEL RISTORANTE “VILLETTA DI NEGRO” DEL JOLLY HOTEL PLAZA DI PIAZZA CORVETTO  
 
Fino al 13 febbraio, al Ristorante “Villetta Di Negro”, nei locali del Jolly Hotel Plaza di Piazza Corvetto, si svolge una rassegna gastronomica tutta nuova e particolarmente golosa. Sulla scia del grande successo che le iniziative gastronomiche hanno ottenuto nel corso del 2004, quest’anno si replica con “Piemonte à la carte” , piatti e vini della tradizione piemontese sapientemente elaborati dallo chef Michele De Mattia. Tutte le ricette proposte provengono, opportunamente rivisitate, da tre primogeniture tipiche della vecchia società: la cucina rustica, popolana e povera, la cucina del ceto medio (la borghesia) e quella nobile, uscita dalla Corte e dal Palazzo. Particolare attenzione è stata dedicata alle materie prime, tutte rigorosamente piemontesi. I piatti saranno presentati dal maitre Federico Guizzetti. Un percorso gustoso e sfizioso, naturalmente aperto a tutti, ed a prezzi decisamente competitivi: il menu degustazione (tre portate a scelta, vini inclusi) viene proposto a soli 35 Euro.  
   
   
NOVI, IL CIOCCOLATO E LA TRADIZIONE DOLCIARIA  
 
I primi documenti che testimoniano della nascita della prima azienda novese dolciaria risalgono al Xix secolo. Il 1° giugno 1868, infatti, Stefano Pernigotti sottoscriveva con il figlio Francesco una scrittura privata con la quale si stabilivano i rapporti per la nuova società. La drogheria di Stefano Pernigotti era già esistente e aperta al commercio già nel 1860. Le prime specialità della Ditta erano sicuramente il torrone e la mostarda. La “Stefano Pernigotti” già nel 1860 faceva del torrone una specialità locale. Nei primi anni del ‘900 la Pernigotti avvia la produzione del cioccolato e nel 1935 vengono prodotti per gelati e per la pasticceria. Nel 1895 la Gambarotta, azienda produttrice di liquori digestivi e in particolare dell’ “Amaro Gambarotta” fin dal 1832 impianta un nuovo stabilimento nel quale diversifica la produzione: oltre all’amaro, premiato all’Esposizione Nazionale di Torino del 1898, produce anche torrone, cioccolato, mostarda e confetture. Ed è proprio dall’iniziativa della Gambarotta che nasce il 14 ottobre 1903 la Ficc (Fabbrica Italiana di Confetture, Cioccolato ed Affini) “società a forma cooperativistica tra esercenti in dolciumi” che subentra nell’attività della Gambarotta stessa. Nel 1936 viene inaugurato il “nuovo grandioso stabilimento” della S.a. Novi Cioccolato e Caramelle, è il segno evidente del rilancio della Ficc che muta ragione sociale e diventa “S.a. Novi Cioccolato, Caramelle, Confetti” la cui produzione negli anni ’70 verrà premiata con il Mercurio d’Oro. Nel 1985 la Novi è assorbita dal Gruppo Elah Dufour e conosce un nuovo rilancio. Il gruppo concentra su Novi le sue produzioni e il marchio Novi viene legato alla produzione di cioccolato. Nel 1928 nasce a Serravalle Scrivia la Fidass (Fabbrica Italiana Dolci ed Affini) con produzioni orientate soprattutto alle caramelle, azienda che conoscerà un forte sviluppo ma chiuderà i battenti nel 1981. La Bailo di Novi è un’altra industria presente sul territorio novese fino al 1968 data della sua definitiva chiusura. Altre fabbriche sono presenti come la Ferrando di Arquata Scrivia. Dalla crisi di grosse aziende nascono nuovi stabilimenti e nuovi marchi. La Pernigotti nel 1995 entra a far parte del gruppo Averna, operazione che preannuncia un rilancio dell’azienda dolciaria novese. La Novi Elah-dufour acquisisce anche la Baratti Milano e nel 2001 annuncia il raddoppio dello stabilimento. Nel 2000 la Novi entra a far parte del Guinness dei primati con la tavoletta di cioccolato più grande del mondo, nel 2001 raddoppia il successo facendo uscire dal suo stabilimento il Gianduiotto più grande del mondo.  
   
   
PASTA PARTY BARILLA AI CONCERTI DI LAURA PAUSINI  
 
La grande azienda italiana si affianca oggi ad una grande voce della musica di livello mondiale. A quasi quattro anni dall’ultimo tour, che ha registrato il tutto esaurito nei palasport e arene di tutto il mondo, Laura Pausini inizia questa sua nuova lunga avventura: oltre 30 date, da febbraio ad aprile, che toccheranno le principali città italiane ed europee. Come si realizzerà questa collaborazione? Non solo con la presenza di Barilla al tour, ma anche con un programma di iniziative che nasce all'insegna del tratto distintivo che accomuna Laura a Barilla: la passione. Insieme a Mtv e Rds sono state infatti realizzate delle partnership editoriali che permettono ai fan di Laura di entrare da protagonisti nel mondo dell'artista, come ad esempio i concorsi grazie ai quali si possono vincere numerosi premi targati Laura Pausini (cd autografati, biglietti per il Tour e altre sorprese, come la partecipazione ad esclusivi incontri con l'artista). Il tutto, racchiuso in tre parole: live the passion. La presenza di Barilla al Tour sarà live grazie ai Pasta Party che per la prima volta verranno offerti a tutti coloro che parteciperanno a selezionate date del tour e che, dopo aver ascoltato le più belle canzoni al concerto, potranno gustare anche un fumante piatto di pasta! «Barilla, nel corso della sua storia, è sempre stata vicina al mondo dell’arte e oggi, grazie all’incontro con Laura Pausini, rinnova questa tradizione», ha commentato Luca Barilla, Vice Presidente del Gruppo alimentare; «questo legame nasce dal comune sentire, dovuto alle medesime origini, l’Emilia Romagna, alla passione che sta alla base del nostro lavoro, all’entusiasmo che proviamo nel progettare e realizzare insieme un evento veramente straordinario». Barilla regalerà in alcune date del tour una gustosissima novità: i Barilla Pasta Party. Dopo aver ascoltato le più belle canzoni di Laura, i fan troveranno ad attenderli gli chef di Barilla che offriranno a tutti fumanti piatti di pasta: per ricordarsi che non è solo la musica a rappresentare uno dei vanti dell'Italia.. Ma anche la pasta! Le date esatte saranno comunicate sul sito. E per essere sempre aggiornati sulle iniziative e i concorsi, nonché sulle date e le sedi dei concerti, questo è il sito da cliccare: www.Livethepassion.it, ricco di informazioni e curiosità che Laura ha fornito in esclusiva.  
   
   
BONARDA & CACCIUCCIO A “QUELLI CHE IL CALCIO”  
 
Bonarda Style a “Quelli che… il calcio”, domenica scorsa 6 febbraio, in diretta televisiva. Il carro di “Bonarda&cacciucco”, così come è stato definito in apertura del collegamento dagli studi Rai con Viareggio (al secolo, il titolo del carro è “In un mare di novità”, realizzato dal maestro Carlo Lombardi) è stato scelto come scenografia per dare il via dagli schermi di tutta Italia alla sfilata – clou del Carnevale più famoso d’Europa. Sul carro che ospita l’Oltrepo Bonarda in accoppiata con il cacciucco alla viareggina, Dj Angelo e Nicola Savino hanno proposto una gag in linea con il Carnevale, con tanto di Zorro e Zorrillo mascherati. Sulla sfondo della gag, i sommeliers dell’Ais Versilia, che hanno accompagnato l’Oltrepo Bonarda durante tutte le giornate di sfilata e che saranno ancora presenti sul carro allegorico, con bicchieri dedicati al Bonarda e al Carnevale, anche domenica 13 febbraio. Per la prima volta nella storia del Carnevale più antico d’Italia un vino d’Oltrepo ha quindi occupato uno spazio rilevante, a fianco del piatto tipico della tradizione viareggina. Spazio colorato e all’insegna dell’allegria in linea con Bonarda Style, lo stile di un vino italiano… naturalmente Oltrepo. Riferimenti e approfondimenti disponibili al sito www.Vinoltrepo.it  
   
   
HORECARE LA NEONATA SOCIETÀ NEL MONDO HORECA (HOTEL, RESTAURANT, CAFÈTERIE) COMUNICA CON ITACA COMUNICAZIONE  
 
Parte a febbraio la campagna stampa Horecare firmata dall’agenzia Itaca Comunicazione. L’agenzia guidata da Simona Pisanello ha vinto la gara per lo studio del nome e del logo, aggiudicandosi il mandato sulla struttura concorrente Armando Testa. Horecare è la neonata società nel mondo horeca (hotel, restaurant, cafèterie) al servizio dell’industria e del distributore che riunisce per la prima volta, in un’unica struttura commerciale, partner esclusivi del mondo industriale del beverage (tra gli altri Caviro, Sangemini, Fiuggi, Succhi G, Volorosso). I vertici societari volevano un nome evocativo, in grado di sottolineare la cura che l’azienda avrebbe avuto nei confronti del cliente. Da Itaca Comunicazione è arrivato il suggerimento: Horecare, una contrazione di Horeca + Care. Il nome è un neologismo: “care” in inglese significa “prendersi cura di”, “prestare attenzione” e quindi rispondeva perfettamente all’obiettivo aziendale. L’incarico si è poi esteso alla corporate image e alla campagna stampa. La campagna, pianificata sulle principali testate trade, è un vero e proprio annuncio di nascita; il claim recita: Appena nata è già abituata al meglio. Il visual propone una simbologia immediata: un biberon (nascita) in un cestello del ghiaccio (raffinatezza, qualità). Il pay-off ribadisce la vocazione di Horecare verso i prodotti di qualità: La qualità che ti serve. “Siamo contenti che la creatività proposta sia piaciuta al cliente tanto da preferire una struttura piccola come la nostra ad una multinazionale” commenta Simona Pisanello. “Per noi è stata fonte di grande soddisfazione. In occasione della fiera Pianeta Birra, che si è appena conclusa a Rimini e che si rivolge al mondo beverage, abbiamo creato uno stand che ha riproposto il tema della campagna in formato king-size tridimensionale. Al centro di 100 metri quadrati, troneggiava un enorme secchiello del ghiaccio con dentro un biberon. Un lavoro faticoso, che ha dato però i suoi frutti.”  
   
   
DOLCEMELA PINK LADY DALLA PASTICCERIA BIFFI DI MILANO IL PRIMO DOLCE D’AUTORE PER LA RICORRENZA DL SAN VALENTINO  
 
Quando la storica tradizione di una delle più antiche pasticcerie milanesi incontra la croccante e colorata anima della mela rosa per eccellenza, non può che scatenarsi il gusto della passione, in un valzer di deliziosa arte dolciaria. Una rivoluzionaria partnership tra la mela Pink Lady e la Pasticceria Biffi di Milano, per celebrare la ricorrenza di San Valentino, in un inno alla dolcezza e al piacere di tutti gli innamorati. Nella Pasticceria Biffi in Corso Magenta a Milano passione, ricerca e ingegno hanno dato vita, secolo dopo secolo, ad un percorso di dolcezza unica e inimitabile, intrecciato con racconti straordinari e trame leggendarie. Fascino, magia e tanto amore segnano il percorso della Pasticceria Biffi di Milano, che secondo storia mista a leggenda nasce nel 1847, quando Ughetto, innamorato della figlia di un fornaio, al fine di salvare il futuro suocero dalla concorrenza, inventò il Panettone. Oggi come allora la Pasticceria Biffi, con la sua storia di tradizione e di deliziose ricette gelosamente custodite e tramandate di generazione in generazione, ed un presente che la vede quale ritrovo e bar salotterie di indiscusso e sicuro riferimento goloso per la clientela milanese e internazionale, rappresenta un romantico ponte tra passato e futuro, tra innovazione e tradizione, tra gusto e amore. Dolcezza, delicatezza e fantasia. Sensazioni e pensieri che sorgono spontanei quando si vieni rapiti dalla passione per la tradizione dolciaria della Pasticceria Biffi di Milano. Un’arte culinaria che oggi si fonde ad un frutto, la mela Pink Lady che all’amore ha sempre dedicato il suo «cuore”, per dar vita al primo e unico dolce d’autore dedicato a tutti gli innamorati. Ecco che in occasione della prossima ricorrenza di San Valentino si celebra una dolce partnership in rosa tra la mela Pink Lady e la Pasticceria, la nascita di “Dolcemela” Pink Lady by Pasticceria Biffi di Milano, il “dolce frutto” creato dall’estro e dalla fantasia del Maestro Pasticcere Mirco Cantù. Il primo dolce d’autore nato per festeggiare la ricorrenza di San Valentino, prodotto in edizione limitata e in esclusiva per questa iniziativa, potrà essere acquistato dal 7 al 14 febbraio presso la Pasticceria Biffi di Milano confezionato in grazioso pack rosa. In omaggio saranno, inoltre, distribuite decine di mele Pink Lady.  
   
   
IN VENDITA I PRIMI PRODOTTI MIELIZIA E ALCE NERO, CON LA DATA DI SCADENZA ACCESSIBILE AI NON VEDENTI  
 
Sono in commercio da questa settimana nei negozi specializzati e nella grande distribuzione i primi prodotti con la data di scadenza stampata anche in alfabeto Braille e quindi accessibili alle persone non vedenti. Si tratta delle diverse linee di mieli regionali e biologici a marchio Mielizia e Alce Nero, che riporteranno l’informazione sul sigillo di garanzia apposto sul coperchio della confezione. La pionieristica iniziativa è l’espressione più avanzata dell’impegno degli apicoltori e degli agricoltori biologici di Alce Nero, Mielizia e Libera Terra, che con il Progetto Braille nel settembre scorso hanno avviato un percorso innovativo a livello europeo. In occasione del Sana 2004 erano infatti state presentate le prime due linee di prodotti biologici Alce Nero che riportavano in etichetta il nome anche in caratteri Braille. A questa informazione sono state successivamente aggiunti il nome del marchio e, appunto, la scadenza. Ad essersi ampliata in questi mesi non è però solo la gamma delle informazioni messe a disposizione delle persone non vedenti, ma anche la quantità di prodotti resi accessibili: le linee dei sughi e delle polpe, quella dei succhi 100%, l’aceto di mele e i risi di Alce Nero; tutti i mieli regionali, da quelli biologici da 250 grammi con la carta d’identità fino alle confezioni da 1000 grammi a marchio Mielizia. Quello avviato è un percorso che vuole rendere meno difficile la vita quotidiana delle circa 400 mila persone non vedenti in Italia e dei quasi due milioni e mezzo in Europa, che devono poter distinguere un prodotto dall’altro e non consumare cibi scaduti. “Come azienda siamo partiti semplicemente dal presupposto – spiega Lucio Cavazzoni, presidente del gruppo bolognese che riunisce i produttori e i marchi Alce Nero e Mielizia – che se tale gesto di civiltà è tecnicamente fattibile, va messo in atto. Adesso ci auguriamo che i nostri risultati creino un effetto dómino sulle altre aziende del settore”. “Per rendere fattibile da un punto di vista produttivo la stampa della data di scadenza in Braille – spiega Nicoletta Maffini che coordina il progetto, realizzato anche con la consulenza dell’Istituto “Cavazza” di Bologna – è stato necessario unificare e abbreviare le date di scadenza di tutti i mieli prodotti nel 2004. Così anche i mieli che di fatto scadrebbero nel settembre 2007 riporteranno, a maggior garanzia del consumatore, la scadenza nell’aprile 2007”. L’inserimento delle informazioni in Braille diventerà effettivo nei prossimi mesi anche sulle confezioni delle altre referenze biologiche Alce Nero, degli altri prodotti dell’alveare a marchio Mielizia (come la pappa reale e gli sciroppi alla propoli) delle paste, dei cereali, del vino e dei legumi Libera Terra. In totale quest’anno saranno ben 7 milioni le confezioni accessibili che verranno messe in vendita.  
   
   
DALL’ESPERIENZA VALLÉ LEGGEREZZA E SALUTE CON VALLÉ ALLEGÉE OMEGA 3  
 
Da anni sinonimo di qualità e tradizione Vallé arricchisce la propria gamma di prodotti e affianca alla versione Classica e alla Grangusto una nuova varietà di margarina a ridotto tenore di grassi: Vallé Allégée Omega 3. Pensata per soddisfare le esigenze di gusto senza trascurare la leggerezza contiene il 25% di grassi in meno rispetto alle normali margarine ‘ Vallé Allégée Omega 3 garantisce anche una particolare attenzione al benessere e alla salute, proprio grazie alla naturale presenza di Omega 3 e vitamina E. Gli Omega 3, in particolare, fanno parte della categoria di acidi grassi insaturi, salutari per l’organismo, che non vengono prodotti dal corpo umano e che quindi possono essere assunti soltanto con l’alimentazione. Presenti soprattutto in alcuni pesci (come salmone e tonno) ed in alcuni olii vegetali (come olio di semi, di lino, di nocciole e di colza), gli Omega 3 contribuiscono a regolare il livello di trigliceridi e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, nel quadro di un’alimentazione equilibrata. La vitamina E, inoltre, apporta importanti benefici alla pelle, ai capelli e al sistema nervoso. Vallé Allégèe Omega 3, con il suo retrogusto delicatamente salato, è adatta per condire ogni piatto, a freddo e a caldo, e in più garantendo salute e benessere. Vallé Allégée Omega 3 è disponibile in tutti i supermercati e ipermercati  al prezzo di 1,19 euro - nella nuova e pratica vaschetta richiudibile di forma ovale, tipica della gamma Vallé.  
   
   
IN PRIMAVERA, LA PAROLA D’ORDINE È PURIFICARSI CON SOLUZIONE SCHOUM, LA SPECIALITÀ A BASE DI ERBE MEDICINALI  
 
Per combattere l’astenia e la sensazione di affaticamento psico-fisico che colpiscono all’arrivo della bella stagione, la risposta arriva direttamente dalla natura. Si tratta della Soluzione Schoum, un concentrato di sostanze vegetali conosciute e apprezzate per le specifiche proprietà terapeutiche. Così ritrovare il proprio benessere, in modo dolce ed efficace, sarà davvero semplice. Ideale per uomini e donne come supporto in particolari momenti di stress e di intensa attività, così come in seguito a diete o regimi alimentari ipocalorici, la Soluzione Schoum contribuisce a eliminare le tossine accumulate nell’organismo (e causa della sensazione di affaticamento), senza sovraccaricare l’attività epatica e renale. Le sostanze vegetali contenute nella formulazione, infatti, da una parte svolgono un’efficace azione disintossicante, digestiva e depurativa, mentre dall’altra aiutano il metabolismo di fegato e reni, purificando in profondità l’organismo. Assunta più volte al giorno e soprattutto lontano dai pasti per facilitarne l’efficacia, la Soluzione Schoum migliora la funzionalità di fegato e reni, favorendo il corretto assorbimento di tutti i principi nutritivi. Una soluzione naturale per i momenti di stres. Composta dallo speciale mix di Ononis Spinosa, Fumaria Officinalis e Piscidia Erythrina, la Soluzione Schoum è la risposta più efficace per aiutare l’organismo ad affrontare in perfetta forma l’arrivo della bella stagione. L’ononis Spinosa (il nome deriva dal greco onos che significa asino, perché pare se ne cibi volentieri) è un piccolo arbusto appartenente alla famiglia delle leguminose presenti in Europa, Asia e Africa. Per le sue proprietà diuretiche, depurative e antinfiammatorie, veniva usata dagli antichi Greci e Latini per facilitare la diuresi ed eliminare piccoli calcoli ai reni e alla vescica. La Fumaria Officinalis, invece, della famiglia delle papaveracee, deve il suo nome al tipico odore di fumo che si percepisce quando viene sfregata. I medici dell’Antica Roma erano soliti utilizzarla per curare i disturbi della digestione e della secrezione biliare. Aiuta infatti a combattere i disordini metabolici, migliorando la funzionalità di fegato, reni e intestino, responsabili dell’eliminazione delle tossine prodotte dall’organismo. La Piscidia Erythrina, della famiglia delle leguminose, infine, originaria dei Caraibi, del Messico e del Brasile, è indicata per la sua azione sedativa e decongestionante a livello epatico, efficace nello smaltimento delle tossine. All’interno della formulazione, inoltre, si trova anche il glicerolo, una sostanza fisiologica indispensabile nella formazione dei trigliceridi e utile per favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso dall’organismo. Grazie alla speciale formulazione, la Soluzione Schoum svolge importanti attività terapeutiche: dal normalizzare la secrezione biliare allo svolgere un’azione antispastica sulla muscolatura liscia di vari organi (oltre che della colecisti e delle vie biliari), fino a un’azione decongestionante a carico del fegato, con un conseguente miglioramento per le cellule epatiche. Infine, da non dimenticare, l’azione diuretica, accompagnata da un aumento dell’eliminazione di azoto ureico e di cloro; l’azione antiuricemica, relativa all’eliminazione dell’acido urico e infine un’azione blandamente sedativa del sistema nervoso centrale. La Soluzione Schoum è disponibile esclusivamente nelle farmacie, in due versioni: confezione da 550 g a 5,50 euro; confezione da 250 g “forte” (più concentrata), a 5,00 euro.  
   
   
CONTRO L’ASTENIA PRIMAVERILE POLASE: L’INTEGRATORE DI ASPARTATO DI MAGNESIO E DI POTASSIO CHE AIUTA A RITROVARE LE FORZE.  
 
L’inverno è alle spalle, le giornate cominciano ad allungarsi, la temperatura diventa più mite eppure… qualcosa non va. Un’incredibile stanchezza ci assale già al mattino, appena svegli, e tutto sembra terribilmente faticoso. Sono i sintomi di quella che viene chiamata, in termine medico, “astenia” primaverile, un disturbo ben noto, che colpisce ogni anno migliaia di persone. Che cosa succede nell’organismo. L’astenia (dal greco “stenos”, mancanza di forze) è una sensazione di stanchezza diffusa, che si protrae per diversi giorni e che sembra non diminuire con il riposo. Anzi, talvolta, più si dorme, più ci si sente stanchi. D’altro lato, l’astenia provoca nell’organismo una serie di modificazioni che coinvolgono il sistema nervoso, quello endocrino, quello muscolare e vari organi. Anzitutto, il tono del sistema nervoso diminuisce e ciò fa sì che le attività dell’organismo, da quelle mentali a quelle fisiche, a quelle fisiologiche (come la produzione di talune sostanze quali gli ormoni) risultino alterate, facendo aumentare la sensazione di affaticamento. A causa della minore efficienza del sistema nervoso, il tono della muscolatura ne risente: nervi e muscoli non lavorano più in modo perfettamente efficiente. Anche i vasi sanguigni tendono a perdere in parte la loro forza contenitiva, per cui si dilatano più facilmente e in misura maggiore al passaggio del sangue, favorendo un calo della pressione. L’astenia provoca anche una diminuzione dell’efficienza del sistema nervoso simpatico, al quale sono connesse alcune funzioni primarie e involontarie dell’organismo, come il sonno. Ecco perché, in primavera, si è più soggetti a disturbi del sonno e a irritabilità. L’importanza del magnesio e del potassio nella produzione di energia. All’interno di tutte le cellule dell’organismo, vi sono numerosi sali minerali che ne assicurano il buon funzionamento. Fra i più importanti, vi sono il Magnesio e il Potassio che, possedendo una certa carica elettrica, vengono detti “elettroliti”. Il Magnesio ha un ruolo fondamentale nella produzione di energia in quanto consentono all’organismo di sfruttare le calorie contenute nei carboidrati (pasta, pane, riso) allo scopo di produrre e di immagazzinare l’Atp (adenosina trifosfato), la sostanza che aiuta a fornire le cellule dell’energia di cui hanno bisogno per svolgere tutte le loro funzioni, mentre il Potassio è essenziale nella conduzione dell’impulso nervoso. Ne consegue che una carenza, anche marginale, di Magnesio e/o di Potassio può favorire la comparsa di fenomeni di stanchezza. Il Magnesio. Viene considerato il “sale della vita”. Partecipa in modo diretto e indiretto al funzionamento di tutti gli apparati in quanto è il co-fattore (cioè la sostanza di natura non proteica necessaria all’attività dell’enzima) di circa 300 enzimi. Interviene nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi, del colesterolo e delle proteine. Partecipa alla trasmissione degli impulsi nervosi. E’ importante per la coagulazione del sangue. Interviene nei meccanismi di difesa con un ruolo anti-stress e antiinfiammatorio, stimolando anche la produzione di anticorpi. E’ considerato un cardio-protettore in quanto normalizzatore del ritmo cardiaco. Il Potassio. E’ essenziale nella conduzione degli impulsi nervosi. Mantiene nella normalità la contrazione del cuore e assicura l’azione di “pompa” anche su tutti gli altri muscoli, in particolare su quelli che costituiscono le pareti delle arterie e dell’intestino. E’ un regolatore della pressione. Polase: l’integratore di aspartato di magnesio e di potassio che aiuta a ritrovare le forze. Polase è un integratore di sali minerali della Wyeth Lederle, distribuito in farmacia da Wyeth Consumer Healthcare. Contiene, infatti, Aspartato di Magnesio e di Potassio. Polase è indicato in tutti gli stati di carenza di Potassio e di Magnesio, che si manifestano generalmente con una sensazione di stanchezza, debolezza muscolare e crampi. Tali carenze possono essere provocate da eccessiva sudorazione, intensa attività fisica, diarree e vomito profusi. Polase è disponibile in farmacia in tre diverse confezioni: Confezione da 10 bustine granulato effervescente all’arancia. Prezzo al Pubblico Euro 7,90. Confezione da 20 bustine granulato effervescente all’arancia. Prezzo al Pubblico Euro 14,50. Confezione da 40 compresse. Prezzo al Pubblico Euro 9,50. Polase è un farmaco di automedicazione e, come tale, non necessita di ricetta medica.  
   
   
“SOS OBESO” E “YOUNG LONG LINE” PER COMBATTERE IL SOPRAPPESO NEI GIOVANI TRATTAMENTI GRATUITI O A PREZZO DI COSTO AL CENTRO BENESSERE SPA’ DEUS  
 
Combattere l’obesità con l’aiuto di professionisti e il sostegno del gruppo, aiutando i giovani con problemi di obesità a ritrovare fiducia in se stessi e nella vita. La sfida ai chili di troppo di Christina Newburgh, creatrice e anima di Spa’deus , Health Resort Californiano in Toscana, si rinnova anche quest’anno; già dal giorno della riapertura il 16 marzo 2005 ripartirà il progetto “Sos Obeso”, che offre a giovani afflitti da questo male trattamenti e soggiorni presso il Centro Benessere, da uno a tre mesi, per recuperare insieme alla forma fisica, il sorriso e la voglia di vivere. Lo scorso anno le richieste sono state moltissime, e per venire incontro a chi desidera risolvere il problema dell’obesità Christina Newburgh ha deciso di affiancare al progetto principale la linea “Young Long Line”, iniziativa senza alcuno scopo di lucro, che offre trattamenti e soggiorno in pensione completa a prezzo di costo. Le domande per essere invitati ai cicli gratuiti di “Sos Obeso” e per partecipare al programma “Young Long Line” vanno indirizzate a: “Sos Obeso”  www.Spadeus.it  
   
   
SUGAR SHOWER: UNA TERAPIA DOLCE A BASE DI ZUCCHERO E COCCOLE PRESSO IL CENTRO BENESSERE PRESTIGE  
 
Lo zucchero, grazie alle sue proprietà, si prende cura di tutti i problemi al femminile: svolge un’azione nutriente, drenante e rigenerante dei tessuti, aiuta l’eliminazione degli inestetismi della cellulite e, a livello emotivo, favorisce una piacevole azione antistress, che dona buonumore ed energia aiutando a ritrovare la linea. Per questo Prestige utilizza lo zucchero come ingrediente ‘magico’ di una sinergia di trattamenti innovativi per il benessere psicofisico della persona. Per ottenere risultati specifici e mirati le proprietà dello zucchero vengono associate a benefici principi attivi naturali che potenziano l’efficacia dei trattamenti e la soddisfazione dei clienti. Nel cuore di Milano, in un luogo incantato, comodamente sdraiata su un tiepido lettino, la manualità di una esperta operatrice massaggia su tutto il corpo un delizioso ed efficace composto di zucchero, melissa e centella. Il trattamento è rivitalizzante per il corpo e contribuisce al mantenimento del naturale equilibrio della pelle donandole un aspetto liscio e vellutato e una sensazione di freschezza e vitalità. Per un effetto personalizzato, un altro composto di zucchero e principi attivi naturali viene generosamente disteso su tutto il corpo e lasciato in posa in un avvolgimento per circa 30 minuti ad una temperatura di 37 gradi. Questa fase regala momenti indimenticabili di relax in cui i sensi sono completamente appagati e la mente si distende e gioisce. Terminata la posa, avvolte in un caldo asciugamano si é pronti a rigenerarsi sotto l’azione stimolante dell’acqua . Il lavaggio assistito è una pratica specialistica, svolta da esperte operatrici, che si avvale della tecnica del massaggio linfatico con l’ausilio di getti d’acqua che ne potenziano l’effetto. Leggere e fresche ci si trasferisce nell’ambiente rilassante della cabina dove si riceve un massaggio manuale con olio o crema per sentirsi in totale splendido relax. Prestige tel 02/874894, prestige1@tiscali.It  Prestige é il marchio nato dalla fusione di due aziende che condividono un nuovo ideale di benessere e l’obbiettivo di offrire alle persone soluzioni professionali, personalizzate e concrete. Prestige è il perfezionamento di consolidate esperienze di successo nel settore benessere e combina l’eccellenza nella produzione di apparecchiature tecniche e nella erogazione del servizio benessere. Dopo l’apertura di Milano Prestige prevede l’apertura a Roma e Napoli. Per ottenere il meglio Prestige ha strutturato il percorso benessere in una serie di incontri: Appuntamento con la consulente esperta in percorsi benessere per stabilire, insieme alla cliente il programma che in maniera più efficace, veloce e gioiosa permetterà di sentirsi in forma; Visita con un professionista esperto in nutrizione per avviare un percorso di educazione alimentare studiato secondo le ‘regole di buona vita’ e basato sulla responsabilizzazione della persona al benessere psicofisico; Incontro di mantenimento dei risultati raggiunti e di rinforzo e conferma dei traguardi finali attraverso una serie di prassi specialistiche  
   
   
I GIOIELLI DELLA TAVOLA EMILIANA SONO GLI INGREDIENTI DI UN INNOVATIVO MENU-BENESSERE DA PROVARE DIRETTAMENTE SULLA PELLE, AL CENTRO BALNEA DELLE TERME DELLA SALVAROLA A SASSUOLO (MO)  
 
Una serie di trattamenti innovativi con le eccellenze della tradizione gastronomica modenese. Che, oltre a solleticare il palato, si rivelano dei potenti alleati del benessere generale. Li offre il Centro Balnea delle Terme della Salvarola, a Sassuolo (Mo), con programmi che sfruttano le proprietà benefiche dell’uva e dell’aceto balsamico, in abbinamento con altri prodotti tipici di questo lembo d’Emilia. "Benessere di Bacco vino-terapia" è una delle proposte più accattivanti per assicurarsi una splendida pelle, morbida, luminosa e vellutata con gommage, massaggi e applicazioni a base di uva, vinaccioli, mosto fresco e mosto concentrato. Le sostanze preziose contenute nei semi degli acini (polifenoli, vitamine, acidi e altri principi antiossidanti e antiaging) purificano, levigano e rigenerano la pelle. L’aceto balsamico tradizionale di Modena, grazie all’alto contenuto di acidi, fra cui l’acetico, viene utilizzato per normalizzare le pelli miste e grasse a tendenza acneica. I trattamenti all’aceto balsamico di Modena, abbinati a burro chiarificato, cereali e miele riequilibrano il Ph cutaneo, nutrono e idratano tutti i tipi di pelle. Per un aspetto setoso del corpo c’è il peeling all’aceto balsamico e cerali (semi di zucca e farina di ceci), mentre il body massage con aceto balsamico e burro chiarificato (da latte di mucche con alimentazione controllata, ricco di vitamine e di oligoelementi) serve a nutrire, elasticizzare e rimodellare la silhouette. L’idromassaggio con aceto balsamico e fitoli, oltre a riequilibrare il Ph, aumenta le difese della pelle e contrasta gli inestetismi cutanei. La maschera al viso all’aceto balsamico e miele delle colline modenesi regala una pelle morbida e profondamente idratata. www.Termesalvarola.it