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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2005
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CONVEGNO INTERNAZIONALE “DIABETE DI TIPO I, MALATTIA INVISIBILE”  
 
Milano, 16 febbraio 2005 - Il 25 e 26 febbraio Milano ospita il convegno internazionale “Diabete di tipo I, malattia invisibile” organizzato da Aagd (Associazione Aiuto ai Giovani Diabetici) di Milano, in occasione del trentesimo anniversario dell’associazione, e dall’Ospedale Sacco in collaborazione con Children with Diabetes e Progetto Diabete. In questa occasione alcuni tra i maggiori esperti mondiali di diabete giovanile si confronteranno sulle nuove terapie e frontiere dell’assistenza. I contenuti del convegno verranno anticipati ai media attraverso la conferenza stampa. In Italia sono oltre 20 mila i bambini e i giovani colpiti da diabete di tipo 1, una malattia cronica la cui gestione richiede un forte impegno da parte delle famiglie e dei medici che seguono i pazienti più giovani. Oggi un nuovo approccio terapeutico, Insulin, Love and Care, basato sull’ascolto e sul dialogo con il bambino, sembra consentire una migliore convivenza con la malattia e una maggiore efficacia di trattamento. Inoltre verrà affrontato il tema della gestione del bambino diabetico a scuola e verrà illustrato il progetto di assistenza che da tre anni è in sperimentazione nelle scuole milanesi. In anteprima saranno presentate le linee guida per il trattamento del bambino diabetico a scuola. Interverranno: Achille Manfredi, Presidente dell’Aagd, Milano; Mario Dutto, Provveditore agli studi – Milano; Guido Pozza, Sovrintendente scientifico dell’Ospedale San Raffaele – Milano; Maria Teresa Ruta, madrina Aagd; Andrea Scaramuzza, Dirigente medico U.o Pediatria – Asola – Azienda Carlo Poma; Enrico Sangalli, Aagd Milano. Modera Michela Vuga, giornalista Rcs.  
   
   
SUCCESSO DELL’INIZIATIVA “OPERAZIONE SALVACUORE” PROMOSSA DA CO.NA.CUORE ONLUS PER IL GIORNO DI SAN VALENTINO  
 
Milano, 16 febbraio 2005 - Il 14 febbraio, nei giardini di Via Pola a Milano, a pochi passi dall’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia, si è tenuta la manifestazione “Operazione Salvacuore – Nel cuore della Lombardia”, annunciata alla conferenza stampa dello scorso 10 febbraio 2005, cui ha partecipato anche l’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia Carlo Borsani. Foltissimo il pubblico presente sin dalle prime ore della mattinata. Le postazioni per visite e analisi gratuite – costituite da 2 ambulatori medici mobili su camper - ha aperto i battenti con la visita alle 10.00 di questa mattina, di Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Si è sottoposto agli esami ematici, seguito dallo staff medico composto da tre cardiologi e quattro assistenti paramedici. Alla sua visita sono seguite quelle di altri importanti esponenti del governo regionale lombardo come Maurizio Bernardo, Viviana Beccalossi, Alberto Guglielmo, Franco Nicoli Cristiani. Presente anche il parlamentare Antonio Palmieri, già aderente all’iniziativa di Co.na.cuore titolata “I Parlamentari del Cuore” che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa promossa con questa giornata dedicata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. In una breve intervista l’Assessore alle Risorse idriche e Servizi di Pubblica Utilità della Regione Lombardia, Maurizio Bernardo ha dichiarato: “ Ritengo importante sostenere iniziative come quella di oggi, promossa dall’associazione Co.na.cuore, volte a sensibilizzare e a tutelare la salute e il benessere dei cittadini. Sul tema della prevenzione la Regione Lombardia ha approntato programmi importanti di sostegno, anche finanziario, al fine di dare un contributo concreto alla tutela sanitaria della popolazione lombarda. Grande merito va alle associazioni di volontariato che quotidianamente sono impegnate in questo importante compito di divulgazione cui la Regione Lombardia intende dedicare sempre maggiori risorse”.  
   
   
DALLA CINA L’ARMA SEGRETA PER MANTENERSI GIOVANI E SANI LA PERILLA FRUTESCENS SEMBRA INSALATA, IN ASIA LA MANGIANO, DA NOI È SCONOSCIUTA. NEL SUO OLIO I PIÙ POTENTI ANTIOSSIDANTI VEGETALI  
 
Carrara, 16 febbraio 2005 - L’ultima frontiera dell’erboristeria, l’arma segreta contro l’invecchiamento della pelle e le malattie cardiovascolari, si chiama Perilla Frutescens, pianta tanto comune in Oriente quanto sconosciuta in Occidente, destinata comunque a prevedibili successi, cominciando da Erbexpo, il terzo salone dell’erboristeria e del termalismo (Carrara, 18 - 20 febbraio, www.Erbexpo.it), dove sarà la star di questa edizione 2005, così come un anno fa l’Iperico, l’erbetta efficacissima per smetter di fumare. In Giappone e in Cina usano la Perilla esattamente come da noi si usa l’insalata. Cotta o cruda, condita o meno, se la mangiano. E in effetti la pianta assomiglia alle nostre insalate. Bassa, a cespuglio, di color verde o bordeaux scuro, ha foglia ovale seghettata. Cresce praticamente ovunque e si moltiplica grazie a un’infiorescenza ricca di semi da cui si estrae un olio ricchissimo di Omega 3, i più potenti degli antiossidanti vegetali. Fabio Firenzuoli, medico ormai famoso in Italia quale direttore a Empoli della prima struttura pubblica ospedaliera di Fitoterapia, sta conducendo le prime ricerche italiane nei laboratori del suo Centro di Medicina Naturale (www.Naturamedica.net). “Da noi”, dice, “è pressoché sconosciuta, nessuno ancora ce l’ha mai chiesta”. E’ Firenzuoli stesso che parla però di “nuova arma orientale”, perché, spiega, l’efficacia della Perilla si manifesta ben oltre la sfera della prevenzione. L’olio che se ne ricava si è infatti dimostrato un importante agente terapeutico capace di correggere disturbi e disfunzioni. “In laboratorio”, racconta, “la Perilla ha effettivamente dato risultati eccezionali. I semi forniscono infatti l’olio più ricco in assoluto di acidi grassi polinsaturi, in particolare degli Omega 3 (acido alfa-linoleico, ecc.), i quali, come noto, hanno sull’organismo funzione particolarmente benefica. Si trovano anche nel pesce e hanno la proprietà sia di mantenere vitali, lubrificate e idratate mucose e pelle, sia di prevenire le malattie cardiovascolari. Chi è intollerante al pesce ora ha una valida alternativa”. Come atteggiamento preventivo Firenzuoli suggerisce alle pazienti, soprattutto quelle in là con gli anni, di alimentarsi tutte le mattine con due cucchiaini di frutta secca, perché contiene i magici Omega 3. “La frutta secca”, dice, “è un’ottima risposta all’umana esigenza di restare giovani, avere una bella pelle, combattere il decadimento fisico. Peraltro gli Omega 3 tonificano lo scheletro e l’apparato vascolare. Mantengono anche lubrificata la vagina che può seccarsi quando cala il desiderio, ma anche per semplice disidratazione delle mucose come ad esempio in menopausa. Per questi fenomeni ci vuole questo piccolo aiuto alimentare importante che i più trascurano. La Perilla, invece, nel mondo dei rimedi vegetali sta diventando una vera e propria novità, è un’altra cosa. E’ antinfiammatoria, antiallergica, protegge il cuore. Può essere usata come crema, per preparare ovuli vaginali, ma soprattutto può essere presa per via orale”. Secondo Firenzuoli questa pianta olifera sarà presto al centro di una rivoluzione del mercato. Dopo tessile, scarpe e ceramica la Cina ci invaderà anche a colpi d’insalata. In altre parole, la Perilla Frutescens e il suo olio è destinata a soppiantare gli estratti di ribes, di borragine e delle altre piante allogene che sono invece troppo ricche di Omega 6, ovvero di acidi con catene strutturali diverse che possono addirittura favorire i processi infiammatori. La Perilla, invece, è antinfiammatoria, protettiva dell’apparato cardiovascolare, antiallergica e può essere usata in creme, preparazione di ovuli vaginali, ma soprattutto per essere assunta per via orale.  
   
   
CHIUDE BIT 2005: CENTRO DEL BUSINESS TURISTICO CON OLTRE 100.000 OPERATORI BOOM DI PRESENZE: 146.685 (+ 7,3%), IN CRESCITA GLI OPERATORI (+ 4,2% RISPETTO AL 2004)  
 
Milano, 16 febbraio 2005 - Numeri record per la Bit dei 25 anni: 146.685 le presenze complessive, di cui 100.831 Operatori Professionali, con un incremento del 4,2% sull’edizione 2004, e 45.854 di Pubblico. Presenti 5.000 realtà turistiche su un’area espositiva netta di 56.000 mq (+2% rispetto al 2004). Tra queste, 1.600 gli Espositori stranieri, provenienti da 120 nazioni, a conferma del carattere internazionale della manifestazione e del ruolo che da sempre Bit riveste come punto di riferimento del turismo. Sempre alta l’attenzione dei media: 5.977 giornalisti registrati nei quattro giorni di manifestazione. “Questi risultati celebrano nel modo migliore i 25 anni di Bit – commenta Adalberto Corsi, Presidente di Expocts – in un’edizione ricca di iniziative, che ha confermato il suo duplice ruolo di osservatorio e motore di sviluppo del settore turismo”. Record per Buyitaly: quest’anno più di 3.000 i Seller e 479 i Buyer internazionali provenienti da 42 Paesi, il numero più alto mai raggiunto dal workshop leader nell’offerta turistica italiana, che ha chiuso oggi la sua ventesima edizione. La Città di Pechino, special guest di Bit 2005, ha presentato in anteprima europea assoluta i Giochi Olimpici 2008: la presenza della Cina ha dimostrato l’attenzione di Bit ai mercati emergenti e la sua capacità di anticipare le tendenze del futuro turistico internazionale. Il grande incremento nelle presenze di Visitatori è derivato anche dall’apertura, per tutta la durata della manifestazione, del padiglione 11, che ha ospitato due nuovi focus: Bit Green, che ha fatto conoscere le proposte del turismo rurale, settore in forte crescita in tutta Italia, e Bit forJob, che per la prima volta in Bit ha permesso l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e formazione nel settore turistico, riscuotendo successo soprattutto nel Pubblico giovane. Bit Incentive ha registrato un’incoraggiante ripresa del settore meeting e congressi: 56 espositori, selezione dell’eccellenza italiana e internazionale del settore Mice, hanno incontrato oltre 500 operatori, di cui più del 50% internazionali. “È confortante per il sistema Italia l’interesse suscitato da questa edizione di Bit – afferma Carlo Bassi, Amministratore Delegato di Expocts - che, in una congiuntura economica non certo favorevole, dimostra per il settore turismo volontà e segnali di ripresa”.Rtecssstyles  
   
   
CEBIT 2005: NOVITÀ DI NEC-MITSUBISHI ELECTRONICS DISPLAY PER I SETTORI APPLICATIVI VERTICALI  
 
 Monaco, 16 febbraio 2005 – Anche quest'anno Nec-mitsubishi Electronics Display-europe Gmbh presenta i suoi nuovi desktop Lcd e molte altre novità per applicazioni verticali al Cebit di Hannover, in programma dal 10 al 16 marzo 2005. Oltre al completo assortimento di monitor "state of the art" della già consolidata serie Nec Multisync 80, con diagonali da 19, 20 e 21 pollici, Nec-mitsubishi Electronics Display presenterà la nuova linea di prodotti Nec Multisync 70, di recente insignita del rinomato premio iF Product Design Award 2005. Inoltre, in scena al salone di quest'anno saranno soprattutto gli Lcd di grande formato, i cosiddetti public display. Con il display Nec Lcd4610 da 46 pollici la casa produttrice lancia, insieme a un nuovo Lcd da 40 pollici, il modello più grande presente nel suo attuale portafoglio. Un'altra presenza di prim'ordine saranno i monitor per le applicazioni verticali. In questo segmento spiccano soprattutto il nuovo modello Nec Multisync Lcd1980fxi per il mercato finanziario, i monitor con hardware calibrato per la gestione del colore e i medical display certificati per la refertazione radiologica. A completare la già ricca gamma di prodotti ci saranno Lcd multimediali appositamente concepiti per i giochi, come il modello Nec Multisync Lcd1970gx. Oltre a questi prodotti, sui quali si sono concentrati gli interventi di perfezionamento, i visitatori dello stand potranno raccogliere informazioni sull'applicazione dell'innovativa tecnologia Lcd, come il nuovo Lcd Led Backlight per i grandi spazi di colore. Con un ricco portafoglio di monitor Lcd di varie dimensioni, Nec-mitsubishi Electronics Display offre il display giusto per ogni esigenza. Inoltre, con il continuo sviluppo di nuovi modelli, questa casa produttrice leader favorisce la tendenza di abbandonare i display Lcd da 15 e 18 pollici a favore delle varianti più grandi da 17 e 19 pollici. Al Cebit 2005 Nec-mitsubishi, fedele al motto aziendale "See more", presenterà nuovi modelli e innovazioni tecnologiche. Lcd desktop per tutte le esigenze e tutti gli ambiti applicativi Al Cebit 2005 Nec-mitsubishi Electronics Display presenta un nuovo rampollo della famiglia di prodotti Nec Accusynctm, lanciata di recente e già perfezionata. Dal punto di vista tecnologico, il display Nec Accusynctm Lcd72xm corrisponde quasi al modello Nec Accusynctm Lcd72vm, ma oltre a un ingresso analogico esso offre anche una porta Dvi-d digitale che aumenta la flessibilità del monitor in generale. Pur collocandosi nella fascia entry level, i display Lcd da 15, 17 e 19 pollici (Nec Accusynctm Lcd52vm, Nec Accusynctm Lcd72vm e Nec Accusynctm Lcd92vm) possiedono già molte utili funzioni. Nel settore dei display Lcd desktop di livello standard e high end, Nec-mitsubishi Electronics Display presenta i monitor della nuova serie Nec Multisync 70, da 17 a 20 pollici, per applicazioni Office classiche in ambiente Corporate e Pmi. La iF International Forum Design Gmbh ha insignito questi modelli del famoso iF Product Design Award 2005. Al Cebit 2005 verrà lanciato il nuovo modello di punta di questa famiglia di prodotti: Nec Multisync Lcd2070nx da 20 pollici. Per la visualizzazione di grafici, immagini o dati video, nei nuovi display Lcd della serie 70 è stata integrata la funzione Dvm (Dynamic Visual Mode) che, in base al contenuto dell'immagine, esegue un'ottimizzazione dinamica della resa cromatica e garantisce così la riproduzione di colori più brillanti e contrastati. Novità assoluta presentata da Nec-mitsubishi Electronics Display ad Hannover sarà il monitor Nec Multisync Lcd1970gx ottimizzato per giochi, applicazioni multimediali e grafica. La "G" che compare nella denominazione di questo modello sta per "Glossy" e si riferisce alla superficie brillante dello schermo, garanzia di una resa cromatica di alto livello. Grazie alla tecnologia Opticlear integrata, con un tempo di risposta di soli 8 ms, alla luminosità maggiore pari a 400 cd/m2 e alla superficie a specchio dello schermo, il modello Nec Multisync Lcd1970gx garantisce una riproduzione dei colori e delle immagini di straordinaria brillantezza e un contrasto eccezionale: i giocatori ne saranno entusiasti! Anche nel settore high end, oltre ai modelli di valore consolidato quali Nec Multisync Lcd2180ux, Nec Multisync Lcd2080ux+ e Nec Multisync Lcd1980sxi, Nec-mitsubishi presenta una novità che va a completare l'offerta di applicazioni professionali: Nec Multisync Lcd1980fxi. Questo display da 19 pollici offre svariate funzioni di particolare interesse per l'utente finanziario: la cornice larga soli 12 mm, la più sottile in assoluto presente sul mercato, rappresenta il presupposto ideale per applicazioni multischermo e il pannello S-ips consente un grande angolo di visione anche su dettagli minuscoli; Nec Multisync Lcd1980fxi permette così di mantenere una buona visione d'insieme. Lcd di grande formato – al Cebit novità riguardanti i public display La migliore alternativa ai display al plasma di grande formato per presentazioni e informazioni in ambiti pubblici sono le soluzioni Lcd public display di Nec-mitsubishi Electronics Display. Proprio in occasione del salone la casa produttrice è la prima ad annunciare il lancio di Nec Lcd4610, il più grande Lcd Public Display al mondo. Il monitor da 46 pollici sarà disponibile in commercio a partire da fine maggio. Inoltre, Nec-mitsubishi presenta il suo nuovo Nec Lcd4010 da 40 pollici. I nuovi public display sono stati concepiti per applicazioni Av e per filmati in formato 16:9 e sono provvisti di funzioni ottimizzate, alcune delle quali brevettate da Nec-mitsubishi Electronics Display, che non conoscono compromessi nell'uso professionale dei public display. Serie Nec Spectraview per il mercato della gestione del colore – Lcd Led Backlight per spazi di colore incredibili Tutti coloro che si interessano di tecnologia possono raccogliere informazioni sulla nuova tecnologia Lcd Led Backlight allo stand di Nec-mitsubishi Electronics Display. Quest'anno, con Nec Spectraview Reference 21, Nec-mitsubishi presenta uno schermo Lcd quasi pronto per la produzione in serie, completo di retroilluminazione Led, che sarà disponibile a partire dal mese di giugno. Grazie a questa tecnologia innovativa la temperatura di colore della retroilluminazione può essere regolata in continuo tra 5000K e 9300K e la luminosità può essere modulata "senza inerzia". Utilizzando i Led come retroilluminazione si riesce a rappresentare uno spazio di colore finora mai raggiunto e un'omogeneità cromatica di eccellente livello. Gli spazi di colore Adobergb ed eciRgb vengono completamente coperti. In pratica ciò significa che ogni profilo di colore Cmyk stampabile può essere visualizzato a schermo con la piena corrispondenza cromatica. Già a Photokina, nell'autunno 2004, sono stati presentati il modello entry level da 19 pollici Nec Spectraview 1980 e il modello Nec Spectraview 2180, un display Lcd da 21,3 pollici per uso professionale. Questi due monitor sono dotati in serie del software di calibrazione e profilatura Spectraview Profiler. Medical display certificati per la refertazione clinica Già al Cebit 2004 Nec-mitsubishi Electronics Display aveva presentato i suoi monitor della serie Md appositamente ideati per la refertazione radiologica, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, basati sui monitor in scala di grigi Md21gs-2mp e Md21gs-3mp, omologati in Europa come prodotti medicali ai sensi della direttiva europea 93/42/Cee e certificati secondo l'ordinanza tedesca sui raggi X. Un'altra novità presentata da Nec-mitsubishi Electronics Display sono due monitor a colori certificati per l'uso in ambito medico, con una risoluzione di 1 e 2 megapixel, e un nuovo schermo in scala di grigi da 1 megapixel, in grado di soddisfare altre esigenze del mercato medico, tra cui la generazione di immagini secondo modalità mediche o l'osservazione di immagini. Padiglione 21, Stand B58!  
   
   
AD ARREDOCASA LA PRIMA EDIZIONE DI CASATECH: DOMOTICA E BIOARCHITETTURA SEMPRE PIU’ DI CASA MALPENSAFIERE 26FEBBRAIO/6MARZO 2005  
 
Busto Arsizio, 16 febbraio 2005 - La fiera Arredocasa, arrivata al 18° appuntamento, ospiterà quest’anno la prima edizione di Casatech  www.Casatech.it  un’area dove Tecnologia e Architettura Biosostenibile concorrono a creare un’abitazione moderna e confortevole, in grado di rispondere alle diverse esigenze di vita quotidiana, rispettando la natura e la salute. Un altro aspetto importante è quello riguardante i disabili, per i quali la domotica e le tecnologie possono oggi fare davvero molto per la qualità della vita. Casatech è nata dalla collaborazione tra aziende della vicina Svizzera, tra cui Domotica.ch, ed aziende italiane, tra cui Bioabitare S.r.l. Un connubio tra tecnica, tecnologia e natura che ha reso possibile la realizzazione di un progetto abitativo completo. “Oggi” è la parola che distingue Casatech. Qui non si fanno ipotesi future, ma si può vedere, toccare, vivere l’esperienza di un’abitazione accessibile oggi. All’interno dell’area verrà infatti ricostruito un intero ambiente abitativo, dove l’elevato livello tecnico e tecnologico è volutamente celato e presentato in maniera “user friendly” per tutte le tipologie di utenti, considerando con attenzione anche le diverse disabilità. Sarà così possibile scoprire che l’attuale abitazione può cambiare con dei semplici accorgimenti e che una casa sana e confortevole può essere accessibile a tutti. Un tessuto leggerissimo che diventa tenda, tappeto o copridivano e che filtra le onde elettromagnetiche, lasciando passare solo lo stretto necessario alla ricezione degli apparecchi a distanza (telefonini, telecomandi, ecc.); nuovi sistemi di riscaldamento, invisibili ma più efficaci; sistemi di sicurezza e video sorveglianza a distanza con trasmissione in diretta dell’immagine della casa. Questo e molto altro è ciò che sarà possibile vedere a Casatech, contestualizzato nel suo utilizzo. Soluzioni che sembrano del futuro, ma che sono già una realtà di oggi. L’innovazione della tecnologia è la costante del nostro tempo, che crea oggi l’opportunità per architetti, designer, ingegneri, costruttori, installatori ed elettricisti di proporre nuovi modi di vivere la casa. Ma qualsiasi nuova soluzione deve prima connotarsi anche culturalmente. Casatech traccia il contorno di questa “veste” culturale per la Tecnologia e per l’Architettura all’interno dell’ambito abitativo, identificandone la sua utilità nel contesto umano.  
   
   
“VEGETALIA: SCARPA AL CONVEGNO SULLA INNOVAZIONE IN PIOPPICOLTURA  
 
Cremona, 16 febbraio 2005 - ”Vegetalia, la mostra-convegno di prodotti, macchine, tecnologie e servizi per la filiera vegetale, apre anche quest’anno i battenti a Cremona. Questa nuova edizione vedrà oggi la partecipazione del Sottosegretario alle politiche agricole e forestali, Paolo Scarpa Bonazza. “Vegetalia non è soltanto una mostra - ha dichiarato il Sottosegretario Scarpa - è piuttosto un luogo di incontro e di scambio di conoscenze, grazie soprattutto alla sua organizzazione capillare che, pur esaltandone l’aspetto espositivo, nel contempo riserva un ampio spazio al dibattito. Se da un lato, infatti, va apprezzata la nutrita presenza di stand delle migliori attrezzature agricole reperibili sul mercato, dall’altro va rilevato che, i vari Convegni, fungono da vera e propria full immersion di aggiornamento per tutti i professionisti del comparto che intendono conoscere, approfondire e valutare le novità tecnologiche e scientifiche di questo settore in continua evoluzione.”Di grande attualità i 16 temi di dibattito previsti nel corso della mostra, tra cui biomasse, nuova Pac e biotecnologie: “Da sempre il progresso scientifico ha svolto un ruolo trainante nello sviluppo delle società - ha proseguito Scarpa - e l’innovazione tecnologica è alla base dell’evoluzione dei modelli produttivi e del miglioramento qualitativo di tutte le attività umane. Del resto, l’introduzione di nuove tecnologie è seguita da accesi dibattiti sulle opportunità e sui rischi legati alla concreta realizzazione delle novità in esse contenute. In particolar modo, negli ultimi anni la discussione sull’innovazione biotecnologica in campo agricolo è stata dominata dalla questione degli Ogm. La controversia tra favorevoli e contrari è stata, ed è tuttora, intensa. In questa fase è necessario che i pregiudizi non ostacolino la possibilità di dare vita ad un approfondimento serio ed utile. Un confronto responsabile su questo delicato tema si dovrà basare sui risultati della ricerca scientifica, che serviranno a definire i livelli di accettabilità nonché i costi e i benefici derivanti dall’introduzione delle colture geneticamente modificate. Dobbiamo avere piena consapevolezza - ha concluso Scarpa - del difficile compito che oggigiorno spetta all’agricoltura: dovrà farsi strumento pienamente efficace per soddisfare il crescente fabbisogno alimentare delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. In questi Paesi, ma non solo in questi Paesi, le tecniche agricole tradizionali continuano ad avere insostenibili costi ambientali ed economici e, per alcuni di questi aspetti, le coltivazioni Ogm hanno effettivamente dimostrato di poter fornire risposte valide e risolutive.” ”Circa 100.000 ettari e 88 mila aziende produttrici: sono questi i numeri della pioppicoltura italiana, particolarmente localizzata soprattutto in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli. E oggi, Cremona-fiere, fa il punto su questo settore in un convegno organizzato nell’ambito della mostra-esposizione “Vegetalia”: “Dei 7 milioni di metri cubi di legno tondo prodotto in Italia - ha dichiarato il Sottosegretario Scarpa - la metà circa sono costituiti da legno di pioppo. Sono cifre importanti che ci fanno capire il valore di queste colture, l’importanza in ambito produttivo, ma non solo: coltivare pioppo non ha solo valenze di carattere economico ma presenta, parallelamente, talune qualità che ne fanno un prodotto affine alla sensibilità ambientale di un sempre maggior numero di consumatori.A tal fine - ha proseguito Scarpa - si rende necessaria, anche e soprattutto a livello comunitario, una politica di sviluppo rurale mirata, che preveda fondi aggiuntivi per la riforestazione ma che, nel contempo, non vada ad diminuire ulteriormente i fondi destinati all’economia prettamente agricola, insomma che non intacchi la politica agricola del 1° pilastro. Peraltro, poiché la politica forestale ha evidenti implicazioni di carattere ambientale, ritengo che potrebbe essere di notevole utilità la realizzazione di un Tavolo Ambiente - Agricoltura che coinvolga tutte le amministrazioni competenti e che sia specificatamente dedicato alla pioppicoltura. Un simile Tavolo non solo contribuirebbe fattivamente allo sviluppo di politiche forestali coerenti e di una migliore organizzazione dell’associazionismo di filiera ma, indirizzando verso nuovi modelli colturali, contribuirebbe alla realizzazione di una maggiore competitività delle aziende produttrici sui mercati internazionali.”  
   
   
PIZZI CANNELLA "ANTOLOGIA" GALLERIA PATRIZIA POGGI RAVENNA  
 
Ravenna, 16 febbraio 2005 - Continua fino al 3 aprile prossima la mostra personale, intitolata "Antologia", che la Galleria Patrizia Poggi di Ravenna dedica a Pizzi Cannella. La mostra comprende una selezione di trentaquattro opere (tra tele, tavole e carte) eseguite dall'artista tra il 1986 e il 2004. Pizzi Cannella è protagonista dagli anni Ottanta di una delle più originali stagioni dell'arte italiana: la cosiddetta "Nuova Scuola Romana" o "Scuola di San Lorenzo". Con Nunzio, Ceccobelli, Gallo, Dessì e Tirelli, Pizzi Cannella costituisce un gruppo romano di artisti, insediati nell'ex Pastificio Cerere, legato più che da uno stile creativo comune dalla volontà di recupero di centralità per la pittura e scultura, tentando di estrapolare allusioni visionarie dall'informalità della materia. Pizzi Cannella è autore di un'inedita pittura che muove da una dilatazione intensa del pigmento pittorico, che ora si coagula, ora si diluisce su ampie tele e spesse carte grezze. La mostra ripercorre in chiave antologica l'intero lessico pittorico di Pizzi Cannella, incentrato su oggetti del quotidiano domestico (vestiti, sedie, cancelli, gioielli, utensili, fiori secchi), urbano (le cattedrali, le vedute) e globale (le mappe), immersi in una realtà quasi metafisica che conferisce loro un imprevedibile significato metaforico. Sono simboli iconografici originariamente convenzionali che trascendono nell'opera dell'artista in icone magmatiche di intensi e vissuti stati d'animo. Il percorso espositivo allestito nella Galleria Patrizia Poggi si conclude con la proiezione del film "Con chi parlo" o "La fabbrica dei pennelli". Nel film (15'40") Pizzi Cannella, in quattro scene che scandiscono altrettanti momenti diversi di una giornata, racconta ad un misterioso interlocutore al telefono la storia e la vita artistica della Scuola di San Lorenzo. In occasione della mostra e del trentennale d'attività dell'artista (1975-2005), è stata edita la monografia "Pizzi Cannella. Dal Lessico concettualeal "ritorno alla pittura", il percorso di ricerca dal 1975 al 2005", a cura di Cesare Biasini Selvaggi, pubblicata per i tipi delle Edizioni Essegi. Il volume è il secondo titolo della nuova collana di monografie delle Edizioni Essegi, Tracce, dedicata ai protagonisti dell'arte italiana contemporanea. Ogni libro contiene un testo introduttivo sull'artista, una selezione di opere rappresentative e una completa documentazione bio-bibliografia. Questa collana si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche agli studenti, agli appassionati o a chiunque voglia semplicemente farsi un'idea sugli attuali versanti della ricerca in Italia.  
   
   
DALL’AFRICA A FIRENZE (E VICEVERSA) PER IMPARARE L’ARTE  
 
 Firenze, 16 febbraio 2005 - – “Ci serviamo dell’effimero per uscire dall’effimero. Ovvero, sfruttiamo il grande successo di Africani inAfrica per consolidare a Firenze e in Toscana una serie di attività rivolte all’Africa e all’integrazione multietnica”. Simone Siliani, assessore alla cultura del Comune di Firenze, Enrico Cecchetti (vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana), e Filippo Fossati (consigliere regionale Ds) hanno presentato stamani alla stampa un progetto di formazione per giovani artisti africani da gestire insieme ai curatori della mostra Africani inAfrica, Luca Faccenda e Marco Parri. Sede della conferenza stampa Palazzo Pazzi Ammannati (Borgo degli Albizi 28) dove la mostra allestita dal 29 dicembre (130 opere di una ventina di artisti di Paesi della fascia equatoriale) sta registrando un clamoroso successo di pubblico e di critica (oltre 25 mila i visitatori), al punto che la chiusura è già stata prorogata dal 6 al 29 marzo Il progetto in questione ha raccolto l’adesione del Comune di Firenze, dell’Istituzione Scandicci Cultura e nasce da un’idea di Komera, l’associazione fondata tre anni fa da una quindicina di consiglieri regionali e di cui fa parte lo stesso presidente della Regione Claudio Martini. Komera (espressione tanzaniana che equivale alla nostra sollecitazione “dai” o “forza”) è stata poi rinforzata dall’innesto di altre istituzioni (Consiglio provinciale di Firenze, Comune di Scandicci) e soggetti. Lo scopo è di promuovere progetti dell’associazionismo e della cooperazione toscana in Africa. Tra i più importanti fra quelli realizzati in questi tre anni 1) un villaggio in Tanzania dove sono ospitati bimbi e madri sieropositivi; 2) assistenza e recupero dei bambini di strada in Angola; 3) scavi e gestione di pozzi d’acqia in Mali. I fondi provengono direttamente dagli stipendi degli associati che ogni mese versano a Komera una quota. Il progetto destinato ai giovani artisti africani prende esplicitamente spunto dal successo della mostra ed è in fase di definizione. “L’idea”, è stato spiegato, “è di lavorare sia sul territorio fiorentino sia in Africa. Qui ospitando una serie di giovani africani, offrendo loro un percorso formativo e organizzando successivamente eventi espositivi. In Africa inviando personale adeguato per creare scuole d’arte. In altre parole, una mostra di grande successo come Africani inAfrica ci ha permesso di riflettere su come sedimentare in Toscana l’effetto dell’evento con ulteriori attività di cooperazione e di apertura sociale”.  
   
   
AL TEATROLITTA UN CURIOSO ACCIDENTE DI CARLO GOLDONI  
 
Milano, 16 febbraio 2005 - Filiberto, ricco negoziante olandese, alloggia nella sua casa il signor De La Coterie, giovane ufficiale francese, prigioniero di guerra e ferito. Filiberto ha preso affezione al suo ospite, com¹è costume degli olandesi che , una volta accordata la loro amicizia, amano vivamente e profondamente chi quella si meritò. Il negoziante ha una figlia da maritare, Giannina, gentile e assennata, ma giovine fanciulla: il signor De La Coterie è assennato ed onesto ma è un giovanotto. Questi, via via che vede guarire la sua ferita, sente aprirsene, dificilmente guaribile, una nel cuore. Teme quindi le conseguenze di questo amore nascente, conosce il suo stato, comprende l¹impossibilità di sposare una ricca ereditiera come Giannina e non trova altra via che risolversi a partire. Filiberto non ha neppure l¹ombra del dubbio che possa esservi una reciproca inclinazione fra sua figlia e il giovine ufficiale ma vedendolo ogni giorno più dell¹altro afflitto e pensoso sospetta che la malattia sia di cuore e ne tiene discorso alla figlia. Il padre ha troppa fiducia nella condotta della ffiglia per dubitarne ed è incline a pensare che il giovane ufficiale ami Costanza, amica di Giannina. Questa allora, dimenticando che la buona fede è un pregio delle donne olandesi, aprofitta della falsa supposizione del padre, confermando che veramente il signor De La Coterie è invaghito di Costanza ma che, per esser il padre di lei un grossolano finanziere arrichito, non ha speranza nessuna, e ne soffre. Filiberto ne parla al signor De La Coterie, che, già messo sulla via da Giannina, lascia Filiberto nella sua credulità. Allota questi si incarica di domandarla al padre, il quale, da venale quale è, risponde con un rifiuto. Filiberto si stizzissce e per vendicarsi consiglia l¹ufficiale a rapire Costanza, arrivando eprsino a somministraargli il denaro necessario alla fuca. Il Giovine aprofitta del consiglio, accetta il denaro, e rapisce invece la figlia di Filiberto. I testi dell¹ultimo periodo veneziano di Carlo Goldoni (1759-1762) rappresentano una grande sintesi di tradizione ed innovazione. Tutta la sapienza drammaturgica accumulata come poeta di compagnia, a rielaborare trame e canovacci, a cucirli sulla pelle e sulle corde degli attori con cui via via si trovava a lavorare, forniscono all¹autore veneziano, la base su cui sviluppare una psicologia dei personaggi e delle loro relazioni. La tessitura teatrale continua a valersi di motivi che provengono dalla commedia delle maschere: contrasti, equivoci a ruotare intorno ad un amore contrastato dai vecchi. Ma ne Un curioso accidente (1760-61) la sapienza con cui questi motivi vengono gestiti li rende quasi del tutto trasparenti, permettendoci di seguire direttamente la vicenda, di riconoscere le ragioni dell¹uno e dell¹altro, non più schiacciate in un meccanismo inevitabilmente a senso unico come nel teatro delle maschere. Flavio Albanese, regista formatosi alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e autore di una fra le più interessanti messinscena recenti de Il servitore di due padroni, propone un allestimento rigoroso del testo, che mette in luce la complessità delle trasformazioni che Goldoni riuscì a catalizzare nell¹ambito culturale veneziano e veneto dell¹epoca, per quanto riguarda la lingua, la forma scenica, ma soprattutto i ³panorami immaginari² di un nuovo pubblico teatrale. E la sapienza scenica della tradizione delle famiglie d¹arte incarnata direttamente da Armando e Titino Carrara, memoria vitale di quei motivi teatrali che stanno alla base della commedia dell¹arte, sa portare al pubblico la forza e la novità della grande commedia goldoniana. Dal 23 febbraio al 6 marzo 2005 La Piccionaia I Carrara Teatro Stabile di Innovazione Armando e Titino Carrara “Un Curioso Accidente” Di Carlo Goldoni Con: Armando Carrara (Vasco e Monsieur Ricard), Titino Carrara (Monsieur Filibert), Annalisa Peserico (Madamigella Giannina), Marco Artusi (Monsieur De La Coterie), Giovanna Boscarino (Madamigella Costanza), Michela Ottolini (Marianna). Drammaturgia a partire dai copioni di Baseggio a cura di Carlo Presotto e Titino Carrara Scene Mauro Zocchetta Disegno luci Sandro Dal Pra Costumi Pino Pipoli Burattino di Renzo Antonello Regia Flavio Albanese Iniziativa realizzata con il contributo della Regione del Veneto www.Teatrolitta.it  
   
   
TEATROARSENALE : « IL DIAVOLO E IL BUON DIO »  
 
Milano, 16 febbraio 2005 - Ultima opera del “Progetto Sartre”, dedicato allo scrittore francese nel centenario della sua nascita, si tratta di una ripresa dello spettacolo che lo scorso anno la compagnia del Teatro Arsenale ha portato in scena con grande successo. Sono tempi di assedi e di massacri. In principio, Goetz, capitano di ventura, fa il male. Seguendo i suoi mutevoli umori, conduce le sue truppe al massacro alleandosi con gli uni, poi tradendoli per allearsi con gli altri,e distruggendo ogni cosa al suo passaggio. Crede di essere il Diavolo e non accetta altro rivale che Dio. A un certo punto scopre che il male è noioso, ad esso ci si abitua e, soprattutto, che tutti lo fanno ma nessuno può farlo veramente. Decide allora di essere lui stesso il bene, progetto che lo affascina perché il bene è considerato da tutti inattuabile, contrario ai voleri divini. Gioca ai dadi la sua conversione per obbligare Dio ad assumersi le proprie responsabilità e inizia la partita gettando i dadi con una puttana: se Dio fa perdere Goetz, Goetz sceglierà il bene; ma se lo lascia vincere, Goetz incendierà la città di Worms e massacrerà ventimila persone. Goetz perde. Fonda la Città del Sole, una comunità-modello dove la legge è l’amore, ma un amore a uso interno, a circuito chiuso. Quando scoppia la guerra, tutti i suoi abitanti, educati a considerare ingiusta la violenza, rifiutano di unirsi alla lotta e vengono sterminati. Così, pretendendo l’assoluto sia nel bene che nel male, Goetz approda all’unico risultato di distruggere vite umane. Ne “Il diavolo e il buon Dio”, dramma che Jean Paul Sartre scrisse nel 1951, si riflette tutta l’evoluzione ideologica dell’autore e illustra il cammino che Sartre ha percorso dalle tendenze anarchiche all’impegno politico. « Il Diavolo E Il Buon Dio » traduzione Felice Dessì, adattamento Annig Raimondi e Paolo Bignamini, regia Annig Raimondi. In ordine alfabetico : Marino Campanaro, Paolo Cosenza, Maria Eugenia D’aquino, Luca Fusi, Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Vladimir Todisco Grande ; scene e luci Fulvio Michelazzi ; costumi Nir Lagziel ; musiche di Maurizio Pisati ; organizzazione Carlo Grassi e Gianni Munizza ; segreteria generale Ileana Marzani ; produzione Teatro Arsenale / Scenaperta. Www.teatroarsenale.org www.Teatroarsenale.org  
   
   
LA LAUDA DI FRANCESCO  
 
Milano, 16 febbraio 2005 - Dal debutto a Milano dell’ 11 Giugno prosegue con successo di pubblico e di critica la rappresentazione de “ La Lauda Di Francesco” di e con Angelo Branduardi. Aggiornamento Tour
Febbraio
Citta Location
S 19 Reggio Emilia Palasport
D 20 Motta Visconti Pv Teatro
L 21 Trento Auditorim Sant'chiara
M 23 Andria Ba Palazzetto
G 24 Corigliano Calabro Cs Teatro Metropolitan
V 25 Cosenza Teatro Rendano
S 26 Caserta Ce Teatro Comunale
D 27 Caserta Ce Teatro Comunale
Marzo
Citta Location
M 1 Venezia Teatro Toniolo
M 2 Este (Pd) Teatro
V 11 Rieti Teatro
S 12 San Benedetto Del Tronto Teatro Palacongressi
V 18 Lanciano Ch Giornata Mondiale Gioventu'
S 19 Ferrara Palazzetto
 
   
   
ENEL E LA MUSICA POP: 100 CONCERTI PER ESSERE VICINI ALLA GENTE. I CLIENTI ENEL, COME SEMPRE "IN PRIMA FILA"  
 
Roma, 16 febbraio 2005 - Enel affianca 7 tour di grandi artisti italiani: Elisa, Biagio Antonacci, Massimo Ranieri, Antonello Venditti, Fiorella Mannoia e 2 artisti a sorpresa il cui nome verrà svelato solo più avanti. 7 icone della musica pop per un calendario di 100 concerti, che toccherà province e grandi città in tutta Italia ad ulteriore riprova della vicinanza di Enel al territorio e della ricerca di un rapporto sempre più diretto e immediato con i clienti. Possibilità di scegliere, questo il motivo del tour: un bouquet di concerti tra cui scegliersi la musica preferita, proprio come la rivoluzionaria possibilità, appena lanciata, di scegliersi la tariffa più adatta alle proprie abitudini di consumo. Non è casuale infatti l’accostamento musica-energia: proprio mentre i nuovi strumenti digitali rivoluzionano il modo di ascoltare la musica, il nuovo contatore elettronico di Enel rivoluziona il modo di fruire energia, perché in grado di distinguere orari, giorni e mesi dei consumi di elettricità. La nuova tecnologia ha così reso possibile l’offerta di opzioni tariffarie che, oltre a premiare i clienti per un uso più intelligente dell’energia elettrica, contribuiscono all’equilibrio del sistema elettrico del Paese. E proprio tra coloro che hanno aderito a una di queste nuove tariffe di Enel Distribuzione saranno estratti , per ogni tappa del tour, 5 clienti che, con i loro rispettivi accompagnatori, avranno un “posto in prima fila”, ospiti di Enel. Ieri sono stati sorteggiati i primi fortunati che parteciperanno ai concerti di Massimo Ranieri, Fiorella Mannoia, Antonello Venditti ed Elisa previsti dal 24 febbraio al 26 febbraio rispettivamente ad Avellino, Ragusa, Firenze e Ancona. 100 concerti Enel non è la prima attività di Enel a sostegno della musica: infatti, nell’ambito di Energia per, il programma di Enel per la cultura, la ricerca scientifica, l’ambiente e lo sport, Enel è Socio Fondatore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Teatro alla Scala e sponsor dell’Auditorium di Roma. Il progetto “Stavolta noi portiamo la musica, voi la luce”, propone un ciclo di circa 20 concerti all’anno, con orchestre e piccole ensemble delle due principali istituzioni musicali italiane, molti dei quali all’interno delle centrali elettriche.