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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Marzo 2005
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8 MARZO: COMBATTERE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE  
 
Bruxelles, 8 ottobre 2005 - La coincidenza tra la riunione della Plenaria e la giornata della donna ha portato all'organizzazione, nei locali del Parlamento a Strasburgo, di una serie di eventi dedicata alla denuncia della violenza contro le donne. Tra le varie attività previste, figura un dibattito sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne che sarà introdotto dal Presidente Borrell. Oltre a diverse deputate europee, al dibattito prenderanno parte il premio Sacharov 2001 Nurit Peled-elhanan, la deputata nazionale olandese Ayaan Hirsi Ali, la Direttrice di Amnesty International per l'Europa Nicola Duckworth, la regista Nadine Trintignant, nonché altre personalità. I giornalisti presenti, naturalmente, sono i benvenuti. Prima della proiezione del film di Iciar Bollain Te doy mis oyos, che ha vinto sette Goyas (gli Oscar spagnoli) e quattro premi al festival di San Sebastian, il produttore presenterà l'opera. Una nota di background, compreso il programma dettagliato delle attività, è disponibile in francese e inglese sul sito del Servizio Stampa: Fr e En L'evento, inoltre, ha spinto otto deputate di tutti i gruppi del Parlamento - tra le quali l'italiana Lia Sartori (Ppe/de, It) - a presentare due articolate interrogazioni orali alla Commissione e al Consiglio sul seguito della Quarta conferenza mondiale sulla piattaforma d'azione per le donne, «Pechino + 10». Il dibattito che seguirà, potrebbe portare all'adozione di una risoluzione del Parlamento europeo. Le interrogazioni orali ricordano che il 18 maggio 2000, il Parlamento europeo aveva approvato una risoluzione sul seguito della piattaforma d'azione di Pechino e, alla luce di questa, pone dei quesiti in merito ai settori critici individuati. Donne e occupazione. Le deputate chiedono alla Commissione quali azioni sono previste per far fronte alla disparità fra i generi in campo retributivo, lavorativo e per quanto riguarda la disoccupazione, e se essa intende presentare misure legislative per conciliare la vita privata con quella lavorativa. Al riguardo, è chiesto anche al Consiglio se, dal canto suo, intende sostenere misure legislative in questo campo. Donne e processo decisionale. Alla Commissione è chiesto se prevede di presentare misure legislative per quanto riguarda la parità tra i generi nel processo decisionale, nonché quali misure sono state adottate per mettere in pratica la raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 1996 sulla partecipazione bilanciata delle donne e degli uomini nel processo decisionale. Violenza contro le donne. Le deputate chiedono alla Commissione e al Consiglio se è loro intenzione dichiarare il 2006 Anno europeo contro la violenza sulle donne, come reiteratamente richiesto dal Parlamento europeo. L'esecutivo, inoltre, è esortato ad organizzare campagne pluriennali contro la violenza nei confronti delle donne. Le due Istituzioni, poi, sono invitate a spiegare se ritengono esista un collegamento tra la prostituzione e il traffico di esseri umani, nonché ad illustrare quali misure intendono adottare per combattere quest'ultimo. Donne e salute. La Commissione è chiamata ad illustrare quali misure sono state adottate per garantire che si tenga conto delle esigenze in materia di salute e, più in particolare, per affrontare le malattie sessualmente trasmissibili, l'Hiv/aids e le questioni legate alla salute sessuale e riproduttiva. Donne e istruzione. L'esecutivo è sollecitato a illustrare quali misure sono previste per potenziare il contributo dell'istruzione per tutto l'arco della vita e della formazione professionale al fine di favorire l'accesso femminile a lavori qualificati e di garantire la parità tra i generi nel campo dell'istruzione. Donne e mezzi di comunicazione. La Commissione è invitata a spiegare come intende definire l'equilibrio tra la libertà individuale di espressione/libertà di stampa e il diritto alla parità tra i generi e alla dignità umana. Donne e sviluppo - donne e ambiente. Commissione e Consiglio sono chiamati a illustrare quali misure sono state adottate per integrare la dimensione di genere nella politica Ue di cooperazione allo sviluppo, con particolare riguardo agli Obiettivi del Millennio dell'Onu. I diritti delle donne sono diritti umani. Alla Commissione e al Consiglio è chiesto come, nell'organizzazione della nuova agenzia Ue per i diritti dell'uomo, intendono rendere le politiche in materia di diritti dell'uomo più sensibili alla specificità di genere, così da evidenziare le particolari violazioni subite dalle donne. Donne e povertà. Al Consiglio è domandato se intende adottare specifici indicatori di genere, collegati con la femminilizzazione della povertà, allo scopo di perseguire una politica più concertata nel campo della protezione sociale. Le bambine. Le deputate chiedono al Consiglio quali misure prenderà, insieme al programma Daphne, per sradicare lo sfruttamento sessuale delle bambine (traffico, turismo del sesso) sia in politica interna sia in quella estera, inclusi i diritti di asilo per le vittime. Donne e conflitti armati. Le deputate, ricordando la risoluzione del Parlamento europeo sulla partecipazione delle donne alla pacifica risoluzione del conflitto, chiedono al Consiglio se è rispettata la quota del 40% delle donne per quanto riguarda la partecipazione alla riconciliazione, al mantenimento della pace e ai posti di prevenzione dei conflitti, comprese missioni di studio e di osservazione, eseguite per conto dell'Ue e dei suoi Stati membri. Attuazione. Infine, le deputate chiedono alla Commissione se intende esaminare l'elaborazione di una relazione sull'attuazione della piattaforma di Pechino nell'Unione europea, «contenente dati ripartiti per genere, parametri ed un calendario preciso per la sua attuazione», e come intende organizzare la strategia di monitoraggio per quanto riguarda gli indicatori definiti dalle varie Presidenze dell'Ue.  
   
   
DICHIARAZIONE DELLA TROIKA UE A SEGUITO DEGLI INCIDENTI VERIFICATISI IL 6 MARZO 2005 A ISTANBUL DURANTE UNA MANIFESTAZIONE PER I DIRITTI DELLE DONNE  
 
Bruxelles, 8 marzo 2005 - Prima della riunione ministeriale tra la troika Ue e le autorità turche che si è tenuta ieri ad Ankara, i rappresentanti dell’Unione europea (Jean Asselborn, attuale presidente del Consiglio dell’Unione europea; Olli Rehn, Commissario europeo per l’allargamento e Denis Macshane, Ministro britannico per gli affari europei) hanno formulato la seguente dichiarazione comune: “Siamo sconvolti dalle immagini che mostrano la polizia mentre colpisce donne e giovani dimostranti durante una manifestazione a Istanbul in occasione della giornata internazionale della donna. Condanniamo ogni violenza, poiché le manifestazioni devono svolgersi in maniera pacifica. Alla vigilia di una visita dell’Unione europea nel corso della quale i diritti delle donne costituiranno un importante tema di discussione, esprimiamo la nostra preoccupazione di fronte ad un uso così sproporzionato della forza contro i manifestanti. Chiediamo alle autorità turche di condurre un’indagine, al fine di prevenire in futuro il verificarsi di simili incidenti.”  
   
   
SEMPLIFICARE LA VITA ALLE IMPRESE: LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA IL PORTALE “LA TUA EUROPA”  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005. Dove registrare una società in Germania? Qual è il regime fiscale applicabile in Slovacchia? Come ottenere maggiori informazioni sui programmi di finanziamento comunitari? Il nuovo portale “La tua Europa” risponde a queste e a molte altre domande, fornendo informazioni pratiche sulle procedure da seguire per avviare un’impresa, sulle possibilità di finanziamento e sugli appalti pubblici banditi in altri Stati membri. Le imprese che desiderano operare nell’Unione europea spesso incontrano difficoltà di carattere amministrativo e devono interagire con le pubbliche amministrazioni. “La tua Europa” mira a fornire informazioni e assistenza per superare gli ostacoli e semplificare la vita alle imprese. Il portale aiuta le imprese ad orientarsi grazie ad uno sportello unico, e rappresenta il primo passo verso la realizzazione di servizi di e-government a livello europeo. Il vicepresidente della Commissione Günter Verheugen ha dichiarato: “Con questa iniziativa la Commissione semplifica la vita alle imprese e riduce gli adempimenti amministrativi necessari per le attività transfrontaliere. Il nuovo portale “La tua Europa” è un passo importante verso lo sviluppo dell’ e-government a livello comunitario.” Il Commissario per il mercato interno Mccreevy ha aggiunto: «Il portale “La tua Europa” è un’iniziativa che a mio avviso svolgerà un ruolo importante, aiutando gli imprenditori e i cittadini a sfruttare meglio le opportunità offerte dal mercato unico in termini di posti di lavoro, creazione di imprese e appalti pubblici. L’unione europea appartiene ai suoi cittadini, e “La tua Europa” li aiuta a cogliere queste opportunità». Nel mercato interno comunitario le imprese si trovano dinanzi a numerosi ostacoli. Ad esempio, le procedure amministrative necessarie per registrare una società in un altro Stato membro e risolvere le questioni previdenziali del personale possono indurle a rinunciare a estendere le loro attività in altri paesi. Molti ostacoli di questo tipo sorgono anche quando si tratta di decidere la struttura giuridica di una nuova società. Le imprese devono conformarsi alla legislazione nazionale in materia di commercio e industria, e sono tenute a rispettare le norme ambientali, fiscali e contabili. Infine, per poter partecipare alle gare di appalto pubbliche bandite in altri Stati membri, diritto che spetta loro in base alla normativa in materia di appalti pubblici, le imprese hanno bisogno di consulenza. Il portale “La tua Europa” offre assistenza lungo tutto il ciclo di vita di un’impresa, fornendo informazioni sulle disposizioni vigenti in tutti gli Stati membri (in particolare in materia di registrazione delle società). Il sito contiene indicazioni sulle modalità di cessione/acquisizione delle aziende, sugli aiuti finanziari e altre forme di assistenza, sulla partecipazione agli appalti pubblici, sulla legislazione del lavoro, sulle norme in materia di previdenza sociale e sul personale estero, oltre ad informazioni sui mercati. Nel portale sono state integrate le informazioni destinate ai cittadini europei che già erano disponibili sul sito “Dialogo con i cittadini” della Dg Mercato interno e servizi. Il sito conta attualmente circa 1300 schede nazionali, mentre altre sono in corso di elaborazione. Gli utenti scelgono un settore (ad esempio “Occupazione”, “Tutela dei consumatori” o “Studiare in un altro paese dell’Ue”) e poi un tema più specifico, ad esempio “Come trovare lavoro”, “Apertura di un conto corrente bancario” oppure “Istruzione superiore”, e il paese al quale sono interessati. Il sito fornisce informazioni sulla legislazione a livello comunitario e nello Stato membro interessato e consigli sulle procedure pratiche da seguire. “La tua Europa” contiene inoltre alcuni link ad altri servizi di consulenza e informazione della Commissione, come Europe Direct (Ip/03/986), il Servizio di orientamento per i cittadini (Ip/02/1110), che offre consulenze gratuite e personalizzate, e Solvit (Ip/02/1110), che aiuta a risolvere i problemi derivanti dalla scorretta applicazione delle norme comunitarie. Il portale “La tua Europa” si trova al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/youreurope  
   
   
TEKES PROPONE DI RISERVARE ALL'INDUSTRIA UNA PRIORITÀ DI RICERCA DEL 7PQ  
 
Bruxelles, 8 marzo 2005 - Tekes, l'agenzia finlandese per la tecnologia, ha chiesto d'introdurre nel Settimo programma quadro (7Pq) di ricerca dell'Ue una nuova priorità tematica: 'La R&s come strumento per rivitalizzare le grandi industrie esistenti'. In un documento di posizione sul 7Pq, Tekes afferma di giudicare 'la maggior parte delle priorità e dei temi del 6Pq importanti e pertinenti per la collaborazione europea nella R&s (Ricerca e sviluppo). Sono però necessari nuovi punti di vista e orientamenti che garantiscano la competitività futura della R&s europea'. Per tale motivo, le priorità tematiche proposte da Tekes rassomigliano in buona misura a quelle del 6Pq, con l'eliminazione dell'attuale priorità Cittadini e governance e l'aggiunta di 'sicurezza ed efficienza' e della priorità per l'industria. La proposta d'introdurre una priorità specifica per l'industria, ha spiegato il direttore esecutivo delle reti internazionali di Tekes, Petri Peltonen, è stata avanzata dopo un lavoro nazionale per definire una roadmap dello sviluppo tecnologico in Finlandia. Una delle conclusioni del lavoro ricordava che, pur se è ovviamente importante sviluppare nuove tecnologie, è anche però importante fare in modo che le industrie esistenti possano costantemente aggiornarsi con strumenti tecnologici, ha dichiarato Peltonen al Notiziario Cordis. La globalizzazione implica che ogni industria che intenda essere competitiva a livello internazionale deve migliorare al tempo stesso produttività e valore aggiunto. Succede spesso che le pressioni per includere certe priorità tematiche nei programmi dell'Ue siano pilotate da interessi nazionali o settoriali, ma occuparsi di rivitalizzare con la R&s le industrie esistenti offrirebbe benefici a tutti gli Stati membri, ognuno dei quali deve affrontare dure sfide in certi settori industriali. 'Abbiamo una forte politica nazionale d'innovazione, e l'Europa ha bisogno di un forte sistema europeo d'innovazione, che sia complementare al primo e non vi si sovrapponga e che rafforzi così la competitività a livello europeo', ha dichiarato Peltonen. Nella bozza iniziale del prossimo programma quadro vi sono proposte che interessano l'industria, in particolare per le Iniziative tecnologiche e le Piattaforme tecnologiche. Si tratta di un'importante nuovo concetto che soddisfa le necessità di alcune industrie', ma personalmente Peltonen teme che non colmi i divari di quei settori industriali nei quali non sono state create piattaforme. In passato la Finlandia ha ottenuto ottimi risultati nei programmi quadro (per molti anni è stata beneficiaria netta), e a differenza di altri paesi è riuscita a conservare il suo livello di partecipazione industriale anche nel 6Pq. Il documento di posizione di Tekes mostra tuttavia che il paese non dà niente per scontato. I principali successi finlandesi riguardano il settore delle Tsi (tecnologie della società dell'informazione) e, nel sottolineare l'importanza di una continuità nell'area tra il 6Pq e il 7Pq, il documento di posizione suggerisce che tutti gli obiettivi strategici dei più importanti bandi del 6Pq continuino anche nel 7Pq. Tekes vorrebbe inoltre che fossero inclusi quelli che considera 'temi d'importanza strategica': ricerca multisettoriale, accesso e sicurezza delle reti, e-inclusion, approcci sofisticati all'e-commerce, comunicazioni continue, robotica, energia integrata. Per quanto riguarda le 'scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute', Tekes propone di approfondire i temi della priorità, per soddisfare le attuali esigenze della ricerca, e pensa che nel 7Pq dovrebbero essere inclusi biologia dei sistemi, tecnologia dei bioprocessi e 'la biotecnologia incontra la tecnologia dell'informazione'. Le proposte dell'agenzia vorrebbero che la priorità tematica 'nanotecnologie, nuovi materiali e processi' sia ampliata per includere chimica del legno, nuovi materiali per benessere ed elettronica, bioprocessi, materiali morbidi nanostrutturati, integrazione di dispositivi e nanobiomateriali, nuovi processi per la purificazione degli oggetti a nanoscala. La quarta priorità di Tekes è 'spazio e aviazione', seguita da 'qualità e sicurezza alimentare', che, afferma il documento, dovrebbe occuparsi di quattro aree: alimenti e salute, sicurezza alimentare, bioprocessi, confezionamento attivo. Tekes ritiene che il 6Pq non abbia dato sufficiente importanza alle tecnologie ambientali, e la priorità dell'agenzia per il settore è 'energia sostenibile e tecnologie ambientali (non nucleari)'. Il documento sottolinea la necessità di aumentare la ricerca nel settore per, ad esempio, tecnologie per migliorare l'efficienza energetica, nuovi prodotti e processi innovativi 'verdi', tecnologie per la fornitura idrica e la depurazione, tecnologie per ridurre l'impatto ambientale legato al traffico (ad esempio inquinamento e rumore). Per la prima volta, la Commissione ha proposto per il 7Pq una priorità specifica di ricerca in materia di sicurezza. Tekes accoglie con favore l'iniziativa, ma vorrebbe che il concetto venisse allargato per includervi sicurezza dell'habitat, affidabilità, gestione del rischio nelle attività industriali mondiali. 'Questo punto di vista nasce dalla strategia di Tekes, secondo la quale la sicurezza della società è un tutto unico che include non solo cittadini e settore pubblico, ma anche le aziende europee, confrontate attualmente a grandi sfide in un mondo collegato e globalizzato', sostiene il documento. Peltonen - che il 3 marzo ha presentato a Bruxelles il documento Tekes ai rappresentanti della Dg Ricerca e della Dg Imprese e industria - pensa che i suoi punti principali siano stati accolti favorevolmente, anche se solo il tempo dirà se la Commissione ne ha tenuto conto nel delineare la sua visione del 7Pq. La pubblicazione della proposta della Commissione è prevista per i primi di aprile. Http://www.tekes.fi  
   
   
CONFERENZA SULLE NANOTECNOLOGIE, BELGIO  
 
 Bruxelles, 8 marzo 2005 - Il 25 e 26 aprile si svolgerà a Bruxelles la conferenza 'Why does nanotechnology concern me?'. La conferenza - destinata a scienziati e ricercatori professionisti, legislatori, investitori, esponenti del mondo accademico, Ong (Organizzazioni non governative) e gruppi d'interesse pubblico - illustrerà i concetti alla base delle nanotecnologie, come investire nel settore o inserirle in una strategia industriale. La conferenza analizzerà la situazione attuale e futura della nanotecnologia dei materiali, ricorrendo a numerosi casi per esplorare i temi, spiegare come investitori e industria dovrebbero considerare la tecnologia, e ipotizzare i tempi di commercializzazione. Verranno in particolare esaminati gli aspetti che interessano gli utilizzatori finali e le applicazioni di prossima commercializzazione. Http://www.euconferences.com/nanotechnology05.htm    
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto un’emissione, con regolamento 15 marzo 2005, da effettuarsi tramite asta il 10 marzo 2005, di 10.000 milioni di euro di Bot così ripartiti:
importo (in ml. Di euro) scadenza Giorni
Trimestrali 3.000 15.06.2005 92
Annuali 7.000 15.03.2006 365
E' da tener presente che il 15 marzo 2005 vengono a scadere Bot per 7.000 milioni di euro tutti relativi al titolo annuale. I Bot sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all’asta richieste senza indicazione di prezzo. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d’Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 marzo 2005 con l'osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l’immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all’asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l’importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell’importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 28 febbraio 2005 era pari a 126.750 milioni di euro, di cui 3.000 milioni di euro trimestrali, 51.750 milioni di euro semestrali e 72.000 milioni di euro annuali.
 
   
   
RIAPERTURA DEL BTP€I A 30 ANNI  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica la riapertura del Btp€i trentennale, indicizzato all’inflazione dell’area euro con esclusione dei prodotti a base di tabacco, con scadenza 15 settembre 2035 e cedola reale del 2,35% annuo. Il collocamento sarà effettuato attraverso la costituzione di un sindacato formato da Barclays, Jpmorgan, Mcc-capitalia e Morgan Stanley. La riapertura avverrà nel corso dei prossimi giorni, in relazione alle condizioni di mercato.  
   
   
RIAPERTURA BOND IN FRANCHI SVIZZERI  
 
 Roma, 8 marzo 2005 - La Repubblica italiana (Aa2/aa-/aa) ha prezzato ieri una riapertura, per un importo di 750 milioni, del bond in franchi svizzeri in formato Mtn con scadenza 2 marzo 2015 e cedola del 2,50%. Il totale dell'emissione in circolazione ha così raggiunto 2 miliardi. Il prezzo di emissione della riapertura è pari a 100,09. Il titolo è stato collocato da Credit Suisse First Boston, lead manager unico dell’operazione. La data di regolamento è stabilita per il 24 marzo 2005. Il titolo è denominato in tagli minimi da 5000 franchi.  
   
   
BANCA INTESA: RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 1.884 MLN. DI EURO, +55,2% RISPETTO AI 1.214 MLN. DEL 2003  
 
Milano, 8 marzo 2005 - Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato relativi all’anno 2004. I risultati evidenziano una crescita della redditività in linea con quanto previsto nel Piano d’Impresa 2003-2005: l’utile netto consolidato è salito a 1.884 milioni di euro (+55,2% rispetto ai 1.214 milioni del 2003) e l’utile per azione è aumentato a 28 centesimi di euro (dai 19 centesimi nel 2003), raggiungendo l’obiettivo di 27-31 centesimi indicato nel Piano per il 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea ordinaria degli Azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 10,5 centesimi di euro alle azioni ordinarie e di 11,6 centesimi di euro alle azioni di risparmio (rispetto a 4,9 centesimi e 6 centesimi, rispettivamente, del precedente esercizio), per un totale di 729 milioni di euro (rispetto ai 330 milioni del precedente esercizio). Rapportando il dividendo unitario al prezzo medio annuo dell’azione registrato nel 2004, risulta un rendimento (dividend yield) del 3,4% per le azioni ordinarie e del 4,8% per le azioni di risparmio; considerando il prezzo dell’azione registrato lo scorso 4 marzo, risulta un dividend yield del 2,8% per le azioni ordinarie e del 3,4% per le azioni di risparmio. Il significativo pay-out, pari al 39% dell’utile netto consolidato, non pregiudica il continuo rafforzamento dei coefficienti patrimoniali: il Tier I ratio al 31 dicembre 2004 - calcolato sulla base delle suddetta proposta - raggiunge l’8,5% rispetto al 7,8% di fine 2003. Il Consiglio ha convocato l’Assemblea ordinaria per i giorni 13 aprile 2005 in prima convocazione e 14 aprile 2005 in seconda convocazione. Il pagamento del dividendo, se approvato dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal giorno 21 aprile 2005 (con stacco cedole il 18 aprile). I risultati di conto economico dell’esercizio 2004 Il conto economico consolidato del 2004 registra un margine d’intermediazione di 9.726 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai 9.519 milioni del 2003, trainato dalla sostenuta dinamica dei ricavi derivanti dall’attività retail (Divisione Rete e banche controllate in Italia e nei Paesi del Centro-est Europa), in aumento del 7% da 7,1 a 7,6 miliardi di euro. In quest’ambito, il margine di interesse ammonta a 5.182 milioni di euro, con un aumento dell’ 1,5% rispetto al 2003, dovuto sia agli interessi netti, +0,5% da 4.937 a 4.962 milioni, sia ai dividendi e agli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto, complessivamente cresciuti del 32,5% da 166 a 220 milioni. La crescita degli interessi netti è dovuta alla dinamica dei crediti, che hanno ripreso a crescere - nonostante la decisione di ridurre strutturalmente il portafoglio crediti con i grandissimi gruppi soprattutto internazionali (diminuito di circa 5 miliardi di euro nel periodo) - trainati dall’aumento dei prestiti alle altre imprese e alle famiglie (aumentati nel complesso di circa 7 miliardi). Le commissioni nette registrano un incremento del 3,6%, salendo a 3.447 milioni di euro da 3.326 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa alla bancassicurazione (+65%), all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+53%) e alle carte di pagamento (+9%). I proventi da operazioni finanziarie segnano un aumento del 2,8%, raggiungendo i 737 milioni rispetto ai 717 milioni del precedente esercizio. I costi operativi ammontano a 5.830 milioni di euro, in calo del 4,2% rispetto ai 6.088 milioni del 2003. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,6%, le altre spese amministrative rimangono invariate rispetto al 2003 (pur essendo cresciute di oltre il 60% le spese pubblicitarie e dell’8% quelle per servizi informatici) e gli ammortamenti calano del 15,5%, nonostante il forte impegno negli investimenti in corso, per effetto della razionalizzazione del patrimonio immobiliare e del completamento del periodo di ammortamento di investimenti passati. Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 3.896 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto ai 3.431 milioni del 2003, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 59,9% dal 64,0% del precedente esercizio. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 1.073 milioni di euro, in calo - come previsto - del 32,2% rispetto ai 1.583 milioni del 2003, con un indice di copertura delle sofferenze che ha raggiunto il 67%. L’utile delle attività ordinarie quindi sale a 2.693 milioni di euro, in crescita del 56,8% rispetto ai 1.718 milioni del 2003. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo pari a 61 milioni di euro, rispetto al saldo positivo di 131 milioni del precedente esercizio; mentre la variazione del fondo rischi bancari generali e del fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri registra un utilizzo per un totale di 163 milioni, rispetto ai 26 milioni del precedente esercizio. Nel complesso, queste componenti non ricorrenti presentano pertanto un saldo positivo in calo dai 157 milioni del 2003 ai 102 milioni del 2004. Dopo la contabilizzazione di imposte per 805 milioni di euro e l’attribuzione ai terzi della quota di pertinenza per 106 milioni, l’utile netto consolidato cresce a 1.884 milioni di euro, rispetto ai 1.214 milioni del 2003 (+55,2%). L’utile netto della Capogruppo ammonta a 1.141 milioni di euro, rispetto ai 1.359 milioni del precedente esercizio (il differente andamento dell’utile della Capogruppo rispetto al consolidato è dovuto principalmente al diverso impatto delle componenti straordinarie: la Capogruppo nel 2003 aveva beneficiato di proventi netti straordinari per 450 milioni, mentre nel 2004 registra oneri netti straordinari per 190 milioni). I risultati di conto economico del quarto trimestre 2004 Il conto economico consolidato del quarto trimestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 2.461 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al precedente trimestre e del 3,6% rispetto al quarto trimestre 2003. In quest’ambito, il margine d’interesse è pari a 1.310 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il precedente trimestre e in aumento del 6,3% rispetto al quarto trimestre del 2003. Gli interessi netti ammontano a 1.252 milioni, sostanzialmente in linea con il precedente trimestre e in crescita del 3,4% rispetto al quarto trimestre del 2003. I dividendi e gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto sono complessivamente pari a 58 milioni, rispetto ai 42 milioni del precedente trimestre e ai 21 milioni del quarto trimestre 2003. Le commissioni nette sono pari a 917 milioni di euro, con un aumento dell’ 8% rispetto al precedente trimestre - trainato dalle commissioni derivanti dall’attività di intermediazione e collocamento (+120%), dai servizi esattoriali (+40%) e dalle carte di pagamento (+11%) - e con una crescita del 3% rispetto al quarto trimestre 2003, determinata dalla sostenuta dinamica dell’attività di bancassicurazione (+128%) e di intermediazione e collocamento (+90%). I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 148 milioni, in flessione rispetto ai 160 milioni del precedente trimestre e in crescita rispetto ai 136 milioni del quarto trimestre 2003. I costi operativi ammontano a 1.530 milioni di euro, con un aumento del 9,8% rispetto al precedente trimestre, dovuto al consueto picco stagionale che le spese diverse da quelle per il personale registrano nell’ultimo trimestre dell’esercizio e che nel 2004 si è concentrato nelle spese pubblicitarie e informatiche, cresciute complessivamente del 30%. Rispetto al quarto trimestre 2003, si rileva invece un calo del 3,9%, determinato dalla riduzione dei costi del personale e degli ammortamenti. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 931 milioni di euro, in flessione del 7% rispetto al precedente trimestre e in crescita del 18,9% rispetto al quarto trimestre del 2003. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 337 milioni di euro, a fronte dei 174 milioni del precedente trimestre e dei 672 milioni del quarto trimestre 2003 (in cui erano stati contabilizzati stanziamenti a fronte dell’esposizione verso Parmalat per 288 milioni e della svalutazione dell’interessenza in Bcp per 152 milioni). L’utile delle attività ordinarie ammonta a 561 milioni di euro, rispetto ai 794 milioni del precedente trimestre e dei 75 milioni del quarto trimestre 2003. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo positivo di 9 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di 61 milioni del precedente trimestre e a quello positivo di 53 milioni del quarto trimestre 2003. Dopo la contabilizzazione di imposte per 124 milioni di euro, l’utilizzo del fondo rischi bancari generali e del fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri per complessivi 142 milioni e l’attribuzione ai terzi della quota di pertinenza per 45 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 543 milioni di euro, rispetto ai 465 milioni del precedente trimestre e ai 176 milioni del quarto trimestre 2003. Lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2004 Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 dicembre 2004 i crediti verso la clientela ammontano a 158 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto al 31 dicembre 2003, nonostante la riduzione operata nell’esposizione verso la clientela Large Corporate (soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia) per circa 5 miliardi e la securitisation di circa 1,5 miliardi di euro di crediti originati da contratti di leasing perfezionata all’inizio del 2004. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi a 4,2 miliardi di euro, in flessione del 7,8% rispetto al 31 dicembre 2003, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,7% e un grado di copertura del 67%, valore indicato nel Piano d’Impresa come obiettivo per il 2005. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 473 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 31 dicembre 2003. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 180 miliardi, in aumento del 4,9%, e il risparmio gestito a 118 miliardi, in flessione del 3,3%. Al deflusso registrato dai fondi comuni (circa 8 miliardi di euro per la rete distributiva del Gruppo), concentrato nel comparto monetario e obbligazionario a breve termine, si contrappone l’afflusso di entità largamente superiore segnato complessivamente dalle obbligazioni strutturate (circa 7 miliardi di euro) e dalle polizze vita (circa 6 miliardi di euro). I coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2004 risultano pari al 7,6% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 6,9% del 31 dicembre 2003), all’ 8,5% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,8%) e all’ 11,6% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto all’ 11,7%). Al 31 dicembre 2004, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.698 sportelli bancari - di cui 3.080 in Italia e 618 all’estero - con 56.958 dipendenti, 2.505 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2003. I risultati per area di Business La Divisione Rete (che segue famiglie, clientela premium e private, Piccole e Medie Imprese, ossia aziende con fatturato fino a 50 milioni di euro, Enti Religiosi e No Profit e include le società prodotto operanti nelle attività di wealth management, credito industriale e leasing) registra una sostenuta dinamica della redditività, dovuta alla crescita dei ricavi e alla riduzione dei costi. Il margine d’intermediazione aumenta del 5,2% dai 5.039 milioni di euro del 2003 ai 5.302 milioni del 2004, pari al 55% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (53% nel 2003). I costi operativi scendono del 5%, da 3.421 a 3.250 milioni, portando a un risultato di gestione in crescita del 26,8%, da 1.618 a 2.052 milioni, e a un cost/income ratio in calo dal 68% al 61%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette cala del 4,7%, da 426 a 406 milioni. Conseguentemente, l’utile delle attività ordinarie aumenta del 38,1%, da 1.192 a 1.646 milioni, e - dopo proventi netti straordinari che passano da 13 a 14 milioni - l’utile ante imposte cresce del 37,8%, da 1.205 a 1.660 milioni. La Divisione Corporate (che segue Mid Corporate, Large Corporate, istituzioni finanziarie, Pubblica Amministrazione e include le società prodotto operanti nelle attività di capital market, factoring e servizi esattoriali nonché la rete internazionale costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate specializzate nel corporate banking) evidenzia un miglioramento della redditività dovuto alla riduzione dei costi e degli accantonamenti. Il margine d’intermediazione cala del 7,7% da 1.963 a 1.811 milioni di euro, pari al 19% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (21% nel 2003), soprattutto a seguito della programmata riduzione dei crediti alla clientela Large Corporate. Con costi operativi in calo del 4,6% da 843 a 804 milioni, il risultato di gestione diminuisce del 10,1%, da 1.120 a 1.007 milioni, e il cost/income ratio sale dal 43% al 44%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette si dimezza, da 406 a 202 milioni, e pertanto l’utile delle attività ordinarie cresce del 12,7%, da 714 a 805 milioni. Dopo un saldo delle componenti straordinarie che passa da proventi netti per 54 milioni a oneri netti per 14 milioni, l’utile ante imposte aumenta del 3% da 768 a 791 milioni. La Divisione Banche Italia (che comprende le banche controllate a forte radicamento locale) registra una significativa crescita della redditività dovuta al brillante andamento dei ricavi. Il margine d’intermediazione aumenta del 7% da 1.363 a 1.459 milioni di euro, pari al 15% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (14% nel 2003). Con costi operativi che salgono dell’ 1,3% da 781 a 791 milioni, il risultato di gestione segna un incremento del 14,8%, da 582 a 668 milioni, e il cost/income ratio cala dal 57% al 54%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette si riduce del 33%, da 203 a 136 milioni, e quindi l’utile delle attività ordinarie sale del 40,4%, da 379 a 532 milioni. Dopo proventi netti straordinari in calo da 17 a 12 milioni, l’utile ante imposte cresce del 37,4% da 396 a 544 milioni. La Divisione Banche Estero (che comprende le banche controllate all’estero che svolgono attività di retail e commercial banking) evidenzia un notevole miglioramento della redditività, dovuto alla sostenuta dinamica dei ricavi delle controllate nel Centro-est Europa e al venir meno degli oneri connessi alla dismissione di partecipazioni non strategiche. Il margine d’intermediazione aumenta del 9,8% da 930 a 1.021 milioni di euro, pari all’ 11% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (10% nel 2003). I costi operativi si mantengono sostanzialmente invariati, passando da 599 a 603 milioni; quindi il risultato di gestione cresce del 26,3%, da 331 a 418 milioni, e il cost/income ratio scende dal 64% al 59%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette diminuisce del 7,5% da 133 a 123 milioni; conseguentemente, l’utile delle attività ordinarie aumenta del 49% da 198 a 295 milioni. Dopo un saldo delle componenti straordinarie che passa da oneri netti per 207 milioni a proventi netti per 5 milioni, il risultato ante imposte passa da un saldo negativo di 9 milioni a un utile di 300 milioni. Il 2004 rappresenta per Banca Intesa il completamento del secondo anno del Piano d’Impresa 2003-2005, volto alla ristrutturazione e al rilancio del Gruppo, con il raggiungimento dei principali obiettivi riguardanti la riduzione del profilo di rischio, il miglioramento della qualità dell’attivo, il rafforzamento del livello di patrimonializzazione e l’incremento della redditività. Nel 2004 sono stati realizzati numerosi progetti finalizzati alla crescita in cinque principali aree d’intervento: 1. Formazione: nel 2004 sono state erogate oltre 335 mila giornate/uomo di formazione, che sommate alle 255 mila del 2003 portano al 75% la percentuale di realizzazione delle 800 mila previste nel triennio dal Piano d’Impresa; in quest’ambito rientra il Progetto “Arcobaleno” di formazione alla vendita, che ha coinvolto oltre 20.000 persone; 2. Nuovi prodotti, ad esempio: 2.1 Conto Intesa, il conto corrente per le famiglie, con oltre 300.000 conti correnti aperti in 12 mesi; 2.2 Conto Intesa Personal, il conto corrente rivolto a chi desidera soluzioni personalizzate lanciato a giugno, con oltre 40.000 conti aperti in sei mesi; 2.3 Conto Intesa Business, il conto corrente dedicato a liberi professionisti, commercianti e artigiani, che con la campagna pubblicitaria lanciata a metà settembre ha raggiunto le 30.000 aperture; 2.4 Carta Intesa, la carta di debito con autorizzazione on line, con oltre 750.000 carte vendute nell’anno; 2.5 Prestintesa, il prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore, che con circa 1,5 miliardi di euro erogati nel periodo ha più che raddoppiato l’ammontare di prestiti personali erogati nel 2003; 2.6 le polizze Intesa Vita (Intesa Segnopiù, Intesa Strategiapiù, Intesa4x4, Intesaobiettivo 24, Intesaprotezione Attiva, Intesasempre), che nell’anno hanno registrato nuovi premi per 5,6 miliardi, in crescita del 55% rispetto al 2003; 3. Supporto ai progetti di crescita e di rilancio della competitività delle imprese, con il lancio - nel terzo trimestre del 2004 - di Intesanova, l’iniziativa dedicata alle imprese che investono in innovazione tecnologica e sviluppata in collaborazione con alcune tra le più prestigiose università e istituzioni di ricerca italiane. Banca Intesa - ferma restando la valutazione del merito creditizio - finanzia con crediti a medio termine (3-5 anni), senza garanzie reali e a condizioni più favorevoli, i progetti innovativi predisposti dalle imprese entro due settimane dalla validazione da parte dei partner universitari dell’iniziativa. Nelle prossime settimane sarà poi disponibile Intesa Export, iniziativa dedicata alle imprese a forte vocazione esportatrice, sviluppata in collaborazione con Sace. Banca Intesa erogherà crediti della durata massima di 5 anni, senza garanzie reali e a condizioni molto competitive, garantiti da Sace al 70% e oggetto di successiva cartolarizzazione, con i relativi titoli emessi sul mercato anch’essi assicurati da Sace; 4. Private banking, con la costituzione - nel terzo trimestre - di Intesa Private Banking, banca specializzata nel servizio alla clientela private e integrata nella Divisione Rete al fine di cogliere pienamente le sinergie commerciali con la struttura dedicata ai rapporti con le imprese e le sinergie operative con la rete di filiali. Questo modello organizzativo si distingue per le caratteristiche di flessibilità nei rapporti con la clientela, che può avvalersi della banca specializzata (con 60 centri private e 375 private bankers), delle 2.000 filiali della Divisione Rete e dei canali on-line del Gruppo Intesa. Intesa Private Banking offre, oltre a una gamma completa di prodotti e servizi finanziari del Gruppo e di società esterne di elevato standing, strumenti di pianificazione finanziaria all’avanguardia in Italia e servizi di consulenza legale, fiscale, fiduciaria, societaria, immobiliare e di art advisory; 5. Nuovo modello di filiale: il modello di servizio e di accoglienza della filiale è stato profondamente rivisitato, con già oltre 120 filiali completamente rinnovate - secondo un design e una disposizione degli spazi che semplifica l’accesso dei clienti sia all’attività di sportello sia all’area consulenza, potenziata e specializzata per segmento di clientela - e con altre 150 ristrutturate per renderle coerenti con il nuovo modello. In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, si confermano gli obiettivi di ulteriore significativo miglioramento dell’utile netto indicati nel Piano d’Impresa 2003-2005 e assunti come base di riferimento del piano d’Impresa 2005-2007 che verrà presentato al mercato all’inizio di giugno, dopo aver presentato all’inizio di maggio i primi conti del 2005 secondo la nuova metodologia Ias.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SONDRIO: UTILE NETTO DI € 73.210.556  
 
Sondrio 8 Marzo 2005 - Si è svolta, presso il centro polifunzionale «Pentagono» di Bormio (So), l'Assemblea ordinaria della Banca Popolare di Sondrio, prima in Italia tra le aziende quotate, alla quale hanno partecipato oltre 3.500 Soci (cui si aggiungono le rappresentanze legali e le deleghe) provenienti da tutte le aree nelle quali la banca è insediata e pure dalla Confederazione Elvetica. Il Presidente, in apertura dei lavori, ha ricordato alcune Persone decedute particolarmente vicine alla banca. L'assemblea ha approvato con due astensioni la relazione degli amministratori sulla gestione, il bilancio al 31 dicembre 2004, chiuso con un utile netto di € 73.210.556, in progresso del 21,78%, e la destinazione dell'utile stesso. Il risultato esprime - insieme al corale impegno dell'intiera struttura - l'efficacia degli indirizzi gestionali da tempo chiaramente delineati, pure attestati dal convinto gradimento riservato dai soci e dal mercato all'operazione sul capitale proposta l'anno passato, dall'avvaloramento della nostra azione - nel 2004, più 11,53% - e il consistente ampliamento della base sociale, attestatasi a fine anno a 126.842 soci, nell'anno più 9.673. A oggi i soci sono 128.600. Il riparto dell'utile netto prevede la distribuzione di un dividendo unitario lordo di € 0,17 (cedola n. 23), sulle n. 220.105.703 azioni in circolazione, il 18,26% in più rispetto a quello di € 0,23 corrisposto per l'esercizio 2003, incremento che tiene conto degli effetti dell'operazione sul capitale in forma mista attuata con pieno successo nel 2004. Il pagamento, considerato che lo stacco avverrà, secondo le vigenti disposizioni, il 14 corrente mese, decorrerà dal 17 marzo 2005. L'utile netto di € 73.210.556,00 è quindi destinato come segue: dividendo ai soci € 37.417.969,51; riserve € 35.542.586,49; fondo beneficenza € 250.000,00. La raccolta diretta segna € 9.323 milioni, più 13,92%, mentre gli impieghi economici sommano € 8.078 milioni, più 13,51%. La componente indiretta della raccolta si posiziona a € 13.709 milioni, più 8,03%; quella assicurativa sale a € 397 milioni, più 6,73%. La raccolta complessiva da clientela si afferma quindi a € 23.429 milioni, più 10,27%. Le sofferenze nette - pari allo 0,83% degli impieghi per cassa, percentuale tra le migliori a livello di sistema - attestano la qualità del credito. Gli impieghi finanziari ammontano a € 3.493 milioni, più 23,52%. I crediti di firma segnano un accrescimento del 5,51% a € 1.783 milioni. Quanto al conto economico, il margine di interesse evidenzia un progresso del 5,56% a € 235,6 milioni. Le commissioni nette da servizi, pari a € 109,7 milioni, aumentano del 15,06%. Il margine d'intermediazione segna € 374,1 milioni, più 9,63%. Il costante controllo delle spese consente, nonostante il deciso sviluppo territoriale, di contenerne l'aumento al 7,22%, a € 222,5 milioni. Il risultato lordo di gestione si attesta a € 180,3 milioni, più 14,81%. Dopo gli ammortamenti, le rettifiche e le riprese di valore, tenuto conto di proventi straordinari per € 13,7 milioni, riallocati per € 9 milioni, al netto quindi dell'effetto fiscale, al fondo rischi bancari generali, e dedotte le imposte, si perviene al predetto utile netto di € 73,2 milioni. I predetti proventi straordinari derivano dall'adeguamento alla nuova normativa societaria (disinquinamento fiscale) e dal cambiamento di criterio di valutazione dei titoli. La rete territoriale della banca contava, a fine anno, 203 unità, di cui 12 istituite nell'esercizio in rassegna. Precisamente: l'agenzia 24 di Milano; Desio, Pero e Sesto San Giovanni nel milanese; Lomagna e Varenna nel lecchese; Desenzano del Garda e Collebeato nel bresciano; Vigevano nel pavese; Bonate Sotto in provincia di Bergamo e Solbiate Olona in quella di Varese; Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige. Il 18 gennaio corrente anno è stata avviata un'agenzia presso il World Food Programme, agenzia della Fao con sede a Roma, mentre anche per il 2005 si conferma l'obiettivo di intensificare via via il presidio e quindi l'operatività nella Regione Lombardia, nelle aree immediatamente limitrofe e nella città di Roma. Quanto alla revisione del bilancio d'esercizio, del bilancio consolidato e della relazione semestrale per il triennio 2005-2007, l'Assemblea ha approvato con un voto contrario il conferimento dell'incarico a Deloitte & Touche spa. Fitch Ratings di Londra, nel valutare positivamente l'andamento del passato esercizio, gli indirizzi gestionali e le prospettive di ulteriore sviluppo, ha ieri significativamente migliorato il rating della banca. Precisamente: - long term A a fronte del precedente A- - short term F1 a fronte del precedente F2 - individual B a fronte del precedente B/c La controllata Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa, al nono esercizio, ha conseguito nel 2004 un utile netto di franchi svizzeri 7.669.533, più 10,61%, importo che l'Assemblea generale della «Suisse» del 14 febbraio 2005 ha deliberato - in un'ottica di rafforzamento dei mezzi patrimoniali correlato alle accresciute dimensioni - di destinare intieramente alla riserva legale generale. Conseguentemente, il patrimonio della controllata si afferma a franchi svizzeri 102.724.688, più 8,07%. Il totale di bilancio ha superato il milione di franchi svizzeri, precisamente 1.107.624.773, più 16,06%. Quanto alla rete distributiva, con l'apertura della succursale di Zurigo la partecipata elvetica dispone di 14 dipendenze. A breve termineranno le opere di allestimento dell'immobile di proprietà nel centro di Lugano, via Luvini, che ospiterà la direzione generale, alcuni uffici centrali e la seconda agenzia cittadina. Il bilancio consolidato della Banca Popolare di Sondrio, di cui sono componenti principali la casa madre - parte nettamente preponderante - e la «Suisse», ha segnato un utile netto di € 78,2 milioni, in crescita del 22,36%. Dopo la chiusura dell'esercizio non si segnalano, a livello di Gruppo, ulteriori fatti di rilievo rispetto ai già citati: approvazione del bilancio da parte della controllata elvetica Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa; apertura dell'agenzia 22 di Roma da parte della capogruppo; conferma/miglioramento del rating della Banca Popolare di Sondrio scarl. Quanto alla prevedibile evoluzione della gestione si ritiene che l'incremento delle masse intermediate dovrebbe proseguire; sono inoltre attesi miglioramenti relativamente alla gestione dei servizi, con positivi effetti sulla redditività. Al termine della relazione il Presidente e Consigliere delegato ha puntualmente risposto ai sette Soci che sono intervenuti. Relativamente infine alle cariche sociali, l'Assemblea ha riconfermato i consiglieri in scadenza di mandato signori Aldo Balgera, Gianluigi Bonisolo, Piero Melazzini, Miles Emilio Negri e Lino Enrico Stoppani. Il Consiglio di amministrazione, riunitosi subito dopo l'Assemblea, ha riconfermato all'unanimità il cavaliere del lavoro Piero Melazzini nelle cariche di presidente e di consigliere delegato.  
   
   
BANCA POPOLARE DI SPOLETO SPA: RISULTATO LORDO DI GESTIONE 25,3 MILIONI DI EURO CON UNA CRESCITA DEL 25,3% RACCOLTA DIRETTA: +9,2% RISPARMIO GESTITO: +14,1% UTIUTILE NETTO DI BILANCIO A €7,2 MILIONI, +76,9% RISPETTO AL 2003  
 
 Spoleto, 8 marzo 2005. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Spoleto Spa, presieduto dal Sig. Giovanni Antonini, ha approvato ieri il progetto di Bilancio dell’esercizio 2004 della Banca illustrato dal Vice Direttore Vicario Dott. Alfredo Pallini. Il Progetto di bilancio sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti, già prevista per il 22e 23 aprile prossimi, rispettivamente in prima e in seconda convocazione. Sotto il profilo operativo e gestionale la Banca Popolare di Spoleto Spa ha conseguito risultati più che positivi, con riguardo alla crescita dei volumi intermediati e ai progressi fatti registrare dai principali aggregati reddituali. Risultati che confermano sostanzialmente i target ambiziosi posti dal Piano Industriale. Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali, la raccolta diretta cresce del 9,2% Tale dato è ancor più significativo se letto alla luce dell’attività, portata a termine nel corso del 2004, di ridefinizione dei rapporti commerciali con alcuni investitori istituzionali ritenuti non sufficientemente remunerativi e che, nel complesso, ha comportato una riduzione nei valori puntuali della raccolta diretta di € 58 milioni. Sterilizzando la suddetta attività di disintermediazione la raccolta diretta segnerebbe una crescita del +13,4%. Anche la raccolta indiretta risente della descritta attività di ridefinizione dei rapporti commerciali con alcuni investitori istituzionali essenzialmente nella componente amministrata. Sterilizzando la perdita di volumi imputabile alla clientela istituzionale la raccolta amministrata si ridurrebbe solo del 2,7% mentre la raccolta indiretta totale registrerebbe una crescita dell’1,7%. Per contro, all’interno della raccolta indiretta, il risparmio gestito segna una crescita importante del +14,1% , con il settore bancaassicurazione in aumento del 21,4% e il comparto fondi comuni di investimento che registra una raccolta netta positiva in crescita del 23,9%. Gli impieghi a clientela, incluse le sofferenze nette e le polizze di capitalizzazione, hanno raggiunto €1.202 milioni consuntivando nel dato puntuale una crescita rispetto all’esercizio precedente del +2,3%. La dinamica dei crediti verso la clientela è stata condizionata principalmente dall’operazione di cartolarizzazione, iniziata a dicembre 2003 e perfezionata in data 16 aprile 2004 di un portafoglio di mutui ipotecari in bonis di €207 milioni. Sterilizzando la perdita di volumi imputabile alla operazione di cartolarizzazione e l’aumento degli impieghi per effetto della dinamica delle polizze di capitalizzazione, la crescita degli Impieghi a Clientela si attesterebbe a +14,7% nei valori puntuali. Il Core Tier 1 si attesta a 6,8% (7,4% al 31/12/2003); il Total Capital Ratio è pari a 9,9% (10,1% al 31/12/2003). Entrambe gli indicatori confermano le previsioni per l’anno in corso del Piano Industriale 2004-2006. Il coefficiente di solvibilità per i rischi di credito si attesta a 13,39% (13,65% al 31/12/2003) L’incidenza dei crediti netti in sofferenza e a incaglio sugli impieghi si attesta al 3% (2,5% al 31/12/2003). Il rapporto sofferenze nette/ crediti nei confronti della clientela si conferma su livelli contenuti (1,27%) Il grado di copertura complessivo delle sofferenze lorde si attesta a circa il 57%. Sotto il profilo reddituale, la gestione caratteristica della Banca ha evidenziato nel complesso buoni risultati, sostanzialmente in linea con il percorso evolutivo programmato. Nell’ambito del margine di intermediazione, la componente di “primaria qualità” (margine di interesse + commissioni a clientela ) progredisce del 2,3%. In particolare, il margine di interesse (€52,9 milioni) presenta una crescita del 2,2% grazie al buon andamento dei volumi di raccolta ed impiego e alla tenuta della forbice delle condizioni attive e passive. Le commissioni nette (€19,1 milioni) segnano una crescita sull’esercizio precedente del 2,7%. Complessivamente il margine di intermediazione (€85,99 milioni) fa registrare una leggera flessione (-2,7%) sull’esercizio 2003. Operando una lettura gestionale più approfondita, tesa a depurare i valori 2003 delle componenti non caratteristiche e non ripetibili quali la già citata cartolarizzazione, il margine di intermediazione progredisce del 6,5% anno su anno. Tra le voci che concorrono alla formazione del margine di intermediazione si registra: la crescita (+€2 milioni) dei profitti/ perdite da operazioni finanziarie per effetto del miglior andamento dei mercati finanziari, nonché di una strategia più prudenziale negli investimenti in titoli che ha premiato il rendimento del portafoglio azzerandone sostanzialmente le minusvalenze; il calo degli altri proventi di gestione (- € 6 milioni), determinato dal venire meno dei proventi straordinari da cartolarizzazione registrati nel 2003 al netto dei quali la voce segna una crescita del 16%. Per quanto riguarda l’evoluzione dei costi operativi si registra una flessione del 2,7% rispetto all’anno precedente sul quale gravavano,peraltro, € 942 mila di spese amministrative da cartolarizzazione. Al netto di tale effetto la riduzione è pari all’1,1% ed è ascrivibile al contenimento dei costi del personale che beneficiano del piano di incentivazione all’esodo attivato negli esercizi 2003/2004, contenimento che vede in contropartita l’aumento della voce oneri pluriennali. Le altre spese amministrative registrano per contro una crescita dell’1,2% (+5,5% al netto dell’operazione di cartolarizzazione) la cui crescita è principalmente spiegata dai nuovi investimenti /perfezionamento di procedure esistenti (home banking, trading on line, Alm, Var, datawarehouse controllo di gestione, controlli interni) e dai maggiori costi di elaborazione (questi ultimi legati anche alla crescita dei volumi). Il cost/income ratio (calcolato includendo anche le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali e immateriali al netto degli accantonamenti per gli esodi incentivati) raggiunge il 67,4% contro il 67,6% previsto nel piano industriale nell’esercizio 2004 e il 67,4% del 31/12/2003 (escludendo gli effetti della cartolarizzazione quest’ultimo sarebbe pari al 72,6%). Per effetto di tali andamenti il Risultato di Gestione si posiziona a €25,3 milioni in aumento del 25,3% rispetto ai valori dell’esercizio 2003 depurato delle componenti straordinarie non ripetibili derivanti dalla operazione di cartolarizzazione (-6% sul 2003 non normalizzato). Alla formazione del risultato concorrono, inoltre, rettifiche e accantonamenti per complessivi €12,4 milioni (16,3 milioni al 31/12/2003). In particolare si evidenziano rettifiche nette di valore su crediti in aumento di circa il 4,9% rispetto all’esercizio precedente; in incremento anche gli accantonamenti per rischi ed oneri, principalmente a seguito degli stanziamenti effettuati a fronte di rischi solo eventuali di natura finanziaria (€ 1.564 mila) ed a fronte del rinnovo del Ccnl (€ 950 mila). Le rettifiche nette di valore sulle attività finanziarie, per contro, segnano un deciso miglioramento in quanto l’esercizio 2003 era stato gravato di una svalutazione per €5,8 milioni effettuata sul titolo Repon 16 (Eirles) in conseguenza di un nuovo default intervenuto su una reference entity sottostante il titolo. Il saldo della gestione straordinaria presenta un utile di circa € 1 milione (contro un saldo negativo di € 0,966 milioni al 31 dicembre 2003) prevalentemente a seguito di proventi straordinari connessi ad alcuni strumenti derivati di copertura ed all’iscrizione di imposte anticipate sorte in esercizi precedenti, emerse a seguito dal riesame della situazione dei fondi tassati effettuata anche al fine di conseguire una maggiore rispondenza ai principi contabili internazionali. L’utile netto pertanto si attesta a € 7,2 milioni in crescita del 76,9% sul 2003 (+60% sul risultato 2003 al netto delle componenti non ricorrenti). Il Roe raggiunge il 6,3% contro il 3,6% dell’anno precedente. All’assemblea degli azionisti sarà proposto di destinare l’utile netto civilistico di € 7,168 milioni per €1,093 milioni ad accantonamenti e riserve e per €6,075 milioni a remunerazione del capitale: €0,34 per azione alle n. 17.983.140 azioni ordinarie. Corporate Governance Il Consiglio ha esaminato e approvato la Relazione Annuale sul Sistema di Corporate Governance e sull’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate relativa al 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha riconfermato che tutti gli Amministratori sono indipendenti, ad eccezione dei Sigg.ri Giovannino Antonini, Marco Bellingacci ed Antonio Marino, rispettivamente Amministratori della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa e Dirigente del Monte dei Paschi di Siena.  
   
   
ASSIOM. PREVISIONI PER FINE APRILE 2005 MERCATI AZIONARI POSITIVI ALLA RICERCA DI STABILITA’. OBBLIGAZIONARI IN DECISO RIBASSO  
 
Milano, 8 marzo 2005 - Il sondaggio viene effettuato attraverso un questionario proposto ai più di 1.400 Soci di Assiom che rappresentano uno spaccato molto significativo di chi opera quotidianamente sui mercati finanziari. Ad Assiom aderiscono infatti operatori italiani ed esteri appartenenti a Banche, Sim, Società Finanziarie, Società di Assicurazione ed aziende che svolgono attività sui mercati dei capitali. Mercati Azionari Positivi Tra gli operatori prevalgono ancora gli orientamenti positivi. Il mercato azionario europeo (indice Eurostoxx 50) è visto in moderata crescita dal 61% degli operatori e stabile dal 27%. Il mercato italiano (indice S&p Mib) è visto con prospettive di crescita ancora più elevate dell’ indice europeo: la moderata crescita è attesa dal 64% degli intervistati e la stabilità dal 25%. Più deboli le attese per il mercato Usa, sia per l’ indice Dow Jones che per il Nasdaq dove il moderato rialzo è previsto rispettivamente dal 45% e dal 34% degli operatori. E’ importante sottolineare come però una percentuale che oscilla tra il 5 ed il 14% degli stessi si esprime per un forte rialzo, mentre il 36% vede mercati stabili. Fiducia anche nei confronti del mercato giapponese: il 42% degli operatori lo vede infatti in moderata crescita, il 26% in forte crescita, mentre la stabilità è prevista dal 24%. Anche per la fine di aprile gli operatori vedono i mercati azionari caratterizzati da un ottimismo diffuso su tutte le borse anche se una buona percentuale di ottimisti (il 10% circa rispetto all’ indagine di fine marzo) si è spostata dal moderato rialzo alla stabilità e sono sparite le previsioni di forte rialzo, come peraltro quelle di forte ribasso. Mercati azionari positivi quindi, ma all’ insegna della stabilità e del consolidamento delle posizioni, senza eccessi nei rialzi e nei ribassi. Segnale questo che evidenzia come gli operatori siano ancora animati da attese positive, ma come si aspettino un mercato che potrebbe per un breve periodo riprendere fiato e consolidarsi in prospettiva di future performance. Obbligazionari In Ribasso Per il bund il 65% degli operatori vede un moderato ribasso ed il 26% prevede stabilità. Per i Treasury Usa le percentuali sono più sbilanciate verso previsioni anche di un forte ribasso (12%), mentre il moderato ribasso è atteso dal 67% degli operatori e solo il 19% ne prevede la stabilità. Euro Cedente Nei Confronti Del Dollaro La percentuale più alta degli operatori (41%) prevede un moderato rialzo del cambio Euro/dollaro (valore di riferimento 1,3260), il 36% lo vede in moderato ribasso ed il 21% lo prevede stabile. Il rapporto di cambio Euro/dollaro è visto quindi sostanzialmente in flessione. Commento a cura di Mario Ghiraldelli Presidente Assiom.  
   
   
OLTRE 100.000 EURO IN PROGETTI DI SOLIDARIETA’ DAL “SISTEMA ETICO ALETTI GESTIELLE” NEL 2004  
 
Verona, 8 marzo 2005 - Il “Sistema Etico Aletti Gestielle” è stato avviato nel settembre 2002 e da allora l’ammontare complessivo destinato a progetti di solidarietà è stato pari a oltre 230.000 euro (circa 500milioni di lire). I progetti finanziati quest’anno sono “Spazi di comunione, segni di speranza” coordinato dalla Caritas Italiana e “Boardin house and women skill training center” del Pontificio Consiglio “Justitia Et Pax”. Il progetto della Caritas Italia riguarda interventi di ristrutturazione dell’edificio parrocchiale che ospita, tra l’altro, la scuola materna, l’ambulatorio del medico di base e una sala d’incontro a Pompegnino di Vobarno, località della Val Sabbia danneggiata dal terremoto del 4 novembre 2004 che ha colpito la sponda occidentale del Lago di Garda. “Boardin house and women skill trainig center” è finalizzato alla costruzione, a Nurobo (nella regione di Atombua, situata nella parte occidentale di Timor Est in Indonesia), di una casa di accoglienza e centro di formazione professionale per ragazze. Questa iniziativa si inserisce in un progetto più ampio con cui Aletti Gestielle ha già collaborato lo scorso anno e che rese possibile la costruzione, nella stessa località, del Poliambulatorio Sanitario e di Assistenza alla Maternità “Maternity Clinic”. “Partecipiamo con intensità a queste iniziative che si inseriscono nell’alveo della tradizionale politica di attenzione ai progetti che presentano ricadute nel sociale e che da sempre animano il nostro Gruppo” ha dichiarato il vice direttore generale del Banco Popolare di Verona e Novara Maurizio Faroni. I fondi del “Sistema Etico Aletti Gestielle” sono tre: uno azionario, uno obbligazionario ed uno bilanciato. I fondi investono nelle principali valute internazionali e sono denominati in euro. Non ci sono commissioni d’ingresso ne di uscita; l’importo minimo di ingresso è di 500,00 Euro ed è prevista la facoltà di aderire a piani di accumulo ed effettuare piani di rimborso programmato. E’ possibile effettuare operazioni di switch con i fondi appartenenti al “Sistema Gestielle”. Le principali aree geografiche di investimento di “Gestielle Etico Obbligazionario” sono i Paesi dell’Area Euro. Il fondo investe in obbligazioni prevalentemente denominate in Euro di emittenti governativi con durata di norma superiore a 3 anni, selezionate secondo specifici criteri di eticità. Viene devoluto un contributo, a carico del fondo, per le iniziative benefiche pari allo 0,15% annuo. Dall’avvio il fondo ha realizzato una performance a 2 anni del 6,16%. “Gestielle Etico Azionario”, invece, investe principalmente in Stati Uniti, Europa e Giappone in strumenti finanziari azionari prevalentemente denominati in Dollari Usa, Euro e Yen, selezionati in base a criteri di eticità. Il contributo per iniziative benefiche è pari allo 0,30% annuo. La performance a 2 anni è stata del 10,68%. “Gestielle Etico Bilanciato 30” ha una combinazione bilanciata fra obbligazioni, (prevalentemente denominata in Euro con durata di norma superiore a 3 anni la cui area geografica d’investimento è l’area Euro) ed azioni (denominate perlopiù in Dollari Usa, Euro e Yen, investiti in Stati Uniti, Europa a Giappone e presenti nel portafoglio del fondo fino ad un massimo del 30% del totale attività) scelte secondo criteri di eticità. Il contributo per iniziative benefiche è paria al 0,30%. La performance a 2 anni è stata del 7,69%. Infine, ricordiamo che Aletti Gestielle è stata tra le prime società in Italia ad utilizzare gli standard Gips (Global Investment Performance Standards) per il calcolo delle performance.  
   
   
VIGILANZA SUL SISTEMA ASSICURATIVO: DAL TESTO APPROVATO ALLA CAMERA RISCHI DI ‘SPEZZATINO’ TRA ISVAP E CONSOB IL SEN. BALBONI AD ASSICURAEXPO: “SI RISCHIANO CONFLITTI DI COMPETENZA”  
 
Bologna, 8 marzo 2005 - Non solo Cirio, Parmalat o Tango bond. “Il crac della Cooperativa Costruttori di Argenta rasenta 1 miliardo di euro, circa 2mila miliardi delle vecchie lire, ed è concentrato tutto su un piccolo territorio, dove sono stati bruciati centinaia di posti di lavoro e i risparmi di migliaia di cittadini. Si impone quindi una legge severa a tutela in primo luogo dei risparmiatori. Quello che esce dal testo sulla riforma del risparmio approvata dalla Camera è un sistema misto, con i controlli in parte attribuiti per settori e in parte per funzioni: c’è il rischio di far nascere conflitti di competenza, alimentando una confusione le cui conseguenze ricadrebbero in primo luogo sui risparmiatori. Si abbia il coraggio di scegliere una strada e di percorrerla con coerenza: i cittadini non capirebbero”. Lo ha detto il sen. Alberto Balboni, membro della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, intervenendo alla tavola rotonda sulla ‘Centralità dell’Isvap nella vigilanza sul sistema assicurativo’ che ha concluso Assicur@expo – salone nazionale del sistema assicurativo – svoltosi al centro Tiapoint del Centergross bolognese. Il prof. Aurelio Candian, ordinario di Diritto comparato all’Università Carlo Cattaneo di Castellanza e docente di Diritto delle assicurazioni alla Bocconi di Milano, ha lanciato l’allarme: “Il testo licenziato dalla Camera delinea un sistema misto del mondo assicurativo, imperniato in parte sul criterio della vigilanza di settore, in parte su quella per funzioni, con Isvap che resta a vigilare sugli intermediari, sulle assicurazioni di rischio, sulla stabilità delle compagnie, mentre a Consob vengono attribuiti poteri sui contratti di assicurazione sulla vita, finanziari e previdenziali . Così si rischia lo spezzatino del sistema assicurativo e previdenziale, premessa per una difficile convivenza tra la delega previdenziale, il Codice delle assicurazioni e il testo sulla tutela del risparmio”. A nome degli intermediari, Domenico Fumagalli, direttore generale Sna (Sindacato nazionale assicuratori), ha chiesto che Isvap accresca la vigilanza soprattutto sui processi di concentrazione-fusione tra compagnie, che stanno facendo nascere pochi colossi di banca-assicurazione che si divideranno il mercato. C’è un rischio reale di togliere concorrenza e dinamicità al mercato con prodotti sempre meno convenienti per i risparmiatori”.  
   
   
IL CODICE DELLA PROPRIETA' INDUSTRIALE  
 
Roma, 8 marzo 2005 - E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 marzo scorso ed entrerà in vigore il 19 marzo 2005 il decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30 "Codice della proprietà industriale". Il Codice si compone di 245 articoli che sostituiscono, abrogandole in blocco, 39 leggi, oltre a diverse disposizioni di rango secondario. L'obiettivo perseguito è quello, attraverso una opportuna semplificazione normativa, di conferire sistematicità ad una disciplina particolarmente rilevante ai fini dello sviluppo della concorrenza e del recupero di competitività delle imprese italiane, anche in ambito internazionale. Il Codice provvede ad un razionale riassetto della disciplina della proprietà industriale, alla semplificazione normativa ed al coordinamento delle fonti nazionali e comunitarie, nonché all'ampliamento della tutela riservata alla proprietà industriale, alla ridefinizione delle competenze dell'Ufficio italiano brevetti e marchi ed in particolare alla tutela delle invenzioni realizzate dai ricercatori delle Università e degli enti pubblici di ricerca. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/codice_industriale/index.html    
   
   
LA CINA DIVIDE LE IMPRESE BICOCCHI: “20% DI ENTUSIASTI, 43% DI CRITICI. TRA OPPORTUNITÀ E MINACCIA PER IL 23%” CHEVALLARD: “CON L’OSSERVATORIO PROMUOVIAMO IL DESIGN, RISORSA ECCELLENTE” AZZALI: “UN’IMPRESA SU 5 NEL DESIGN USA ARBITRATO E CONCILIAZIONE”  
 
Milano, 8 marzo 2005. Se le imprese milanesi del design sono in dubbio sulla Cina tra ottimisti e pessimisti, la Camera di commercio attiva accordi con la Cina per tutelare la proprietà intellettuale, per promuovere gli scambi nel settore del design e partecipa all’accordo per la creazione di una Camera di Conciliazione tra Cina e Italia. Se ne è parlato oggi al convegno “Design on Globai Market. La geografia della tutela”, in Camera di commercio a Milano, promosso da Design Focus con Camera di Commercio di Milano e Fondazione Politecnico, in collaborazione con Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali e Camera di Commercio italo-cinese. "La Cina, secondo l’indagine condotta su 100 imprese lombarde intervistate e presentata al convegno in Camera di commercio, da 21 su 100 è vista in modo completamente positivo, con una visione in equilibrio tra opportunità e minaccia da 23 su 100 e in modo completamente negativo da 43 su 100. Una valutazione incerta quindi, tra timore e apertura– ha dichiarato Sandro Bicocchi, vicepresidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali –. Anche per questo è importante investire in innovazione, formazione e promuovere le occasioni di dialogo, confronto e informazione con il mercato cinese per dare impulso e maggiore competitività alle nostre imprese. In questo senso, tra le migliori forme di tutela mi pare ci sia quella di presentare al meglio l’indubbia qualità del prodotto “made in Italy”, da sempre apprezzato e riconosciuto nel mondo. In quest'ottica, la Camera di commercio di Milano attraverso Promos, la sua azienda speciale per l’internazionalizzazione, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-cinese e l’Agenzia per la Cina, da tempo organizza molte attività con l'obiettivo di sviluppare la nostra presenza sul mercato cinese. Inoltre, Promos dispone di due uffici di supporto alle imprese in Cina, a Beijing e Shanghai". "La tutela del design e la sua valorizzazione sono temi su cui la Camera di commercio di Milano è particolarmente impegnata, soprattutto attraverso l’attività di Design Focus, l’Osservatorio sul sistema del design lombardo, promosso con la Fondazione Politecnico di Milano – ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano –. Attivo dal 2003, Design Focus è infatti un luogo di incontro, di collaborazione e di proposta, condiviso tra diversi attori, istituzioni, associazioni, università, con lo scopo comune di favorire e supportare il design, risorsa d’eccellenza del nostro territorio. Tra le iniziative promosse, la realizzazione di quest’indagine conoscitiva presso le imprese lombarde per valutare il loro grado di conoscenza della nuova normativa in materia di tutela del design. Da ricordare inoltre come l’approfondimento sulla Cina sia nato anche grazie alla collaborazione con le autorità cinesi per aiutare la ricerca nel settore del design e rafforzare la tutela della proprietà intellettuale, fornendo soprattutto dei validi strumenti informativi agli operatori economici”. "La Camera Arbitrale si occupa di conciliazione dal 1996, anno in cui è stato istituito il Servizio di Conciliazione. - ha dichiarato Stefano Azzali, segretario generale della Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano -. La conciliazione è un modo rapido, efficace, riservato ed economico per risolvere le controversie che possono insorgere tra imprese. L’obiettivo è il raggiungimento di un accordo soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti. Fondamentale è la volontà delle parti di “sedersi al tavolo” della conciliazione per farsi assistere da un conciliatore neutrale che le aiuterà a trovare un punto di incontro. In quest’ottica, la tutela del design a livello internazionale può giovarsi dell’istituto della conciliazione, grazie a queste sue caratteristiche. E se su 64 imprese lombarde del design intervistate 10 hanno finora fatto ricorso alla Conciliazione e 2 all’Arbitrato, sicuramente l’uso di questa tipologia di tutela può essere ampliato, attraverso una migliore conoscenza della sua potenzialità ed efficacia. L’importanza dei rapporti commerciali fra Italia e Cina è testimoniata da: Accordo di Cooperazione per la creazione di una Camera di Conciliazione tra Cina e Italia (Italy – China Business Mediation Centre). Primo esempio di accordo fra la Cina ed un Paese europeo - prosegue Azzali -, è frutto della missione italiana in Cina dello scorso dicembre presieduta dal Presidente Ciampi, ed è sottoscritto dalla Camera di Commercio Italo Cinese, dalla Camera Arbitrale di Milano e dal Ccpit di Pechino (Conciliation Centre del China Council for the Promotion of International Trading). L’obiettivo è la creazione di una Camera di Conciliazione tra Italia e Cina progetto che vede impegnate, insieme ai partner cinesi, la Camera di Commercio Italo Cinese e la Camera Arbitrale di Milano. Segnalo che, da dicembre ad oggi, alcune imprese italiane e cinesi hanno già fatto ricorso allo strumento conciliativo previsto dall’Accordo” Memorandum per la cooperazione e la comunicazione in materia di tutela della proprietà intellettuale Con quest’accordo firmato da Sandro Bicocchi, vicepresidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, e da Chen Zhi Xing, direttore generale Shanghai Intellectual Property Administration a Shanghai il 24 settembre 2004 si convengono tra l’altro scambi di studenti, docenti e operatori, di informazioni sugli strumenti di tutela contro le violazioni, il regime giuridico, le pratiche amministrative e le controversie in materia. Si auspica un Forum biennale bilaterale. Si propongono studi e ricerche, cooperazione dei ricercatori, seminari e incontri congiunti. Obiettivo comune quello di rafforzare la formazione nei settori del design e della proprietà intellettuale. Accordo sulla cooperazione e gli scambi nel settore del design tra il centro di Shanghai per lo scambio scientifico e tecnologico con i paesi stranieri (Sstec) e Design Focus Con quest’accordo firmato da Sandro Bicocchi, vicepresidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, Giuliano Simonelli, membro del consiglio di amministrazione di Fondazione Politecnico di Milano e da Yang Zheqing, direttore generale Sstec a Shanghai il 24 settembre 2004 si convengono tra l’altro l’organizzazione di un Forum biennale bilaterale sulla promozione del design, di rafforzare la formazione nel settore del design, di promuovere scambi di studenti, docenti e operatori e di collaborare per il rafforzamento della tutela della proprietà intellettuale nel campo del design.  
   
   
IMPRESE FEMMINILI ALLA CONQUISTA DI NUOVI SPAZI TRADIZIONE E INNOVAZIONE FANNO CRESCERE LE AZIENDE GUIDATE DA DONNE IL MEZZOGIORNO TRAINA L’INCREMENTO DELLE “CAPITANE D’IMPRESA” LE CINESI GUIDANO LA CLASSIFICA DELLE IMMIGRATE  
 
 Roma, 8 marzo 2005 – Sempre più donne cercano nel mestiere di imprenditrici un’alternativa al posto fisso. E lo fanno puntando su settori economici “tradizionalmente” al femminile. Ma non solo. Sono decisamente in crescita anche le “capitane d’impresa” che si cimentano nell’avvio di attività imprenditoriali solitamente più legate alla presenza maschile. Così in Calabria come in Lombardia, in Sicilia come in Campania, ossia nelle regioni in cui, percentualmente, le imprese guidate da donne sono aumentate di più nel corso del 2004. E’ quanto mettono in evidenzia i dati annuali dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere e Infocamere. “La diffusione crescente del lavoro autonomo e d’impresa da parte delle donne – ha detto il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - è un fattore di crescita sociale e culturale molto importante, che certo può contribuire a ridurre i divari di sviluppo tra regioni del Nord e del Mezzogiorno. L’obiettivo che le Camere di Commercio, attraverso i 100 Comitati per l’imprenditoria femminile, intendono porsi è continuare a diffondere una concreta cultura delle pari opportunità, che permetta agli uomini e alle donne di giocare con le stesse carte la partita della propria affermazione personale”. Le imprese “in rosa” nel 2004 Sfiorano oramai quasi 1 milione e 200mila unità le imprese femminili[1], iscritte al Registro delle imprese delle Camere di Commercio. L’osservatorio, infatti, mostra che, alla fine del 2004, le imprese femminili attive erano 1.197.680, ovvero il 2% in più del 2003. Il tasso di crescita di queste imprese è superiore a quello del totale delle imprese italiane (+1,3%), ma riflette la stessa dinamica territoriale: più alti i tassi di crescita del Mezzogiorno (+2,4%) e nel Nord-ovest (+2%); inferiori alla media quelli del Centro (+1,7%) e del Nord-est (+1,4%). Consistenza delle imprese per regione e ripartizione geografica (dati al 31 dicembre 2004)
Regione Totale imprese di cui: Imprese femminili % impr. Femminili su totale 2004 Saldo totale imprese 2004 Saldo imprese femminili Var % 04-03 totale imprese Var % 04-03 imprese femminili
Nord-ovest 1.343.491 296.037 22,0 18.728 5.667 1,4 2,0
Nord-est 1.077.294 224.052 20,8 10.903 3.051 1,0 1,4
Centro 944.959 234.604 24,8 11.986 3.987 1,3 1,7
Sud e Isole 1.696.115 442.987 26,1 24.504 10.432 1,5 2,4
Italia 5.061.859 1.197.680 23,7% 66.121 23.137 1,3 2,0
Fonte: Osservatorio dell’imprenditoria femminile, Unioncamere-infocamere La regione che cresce di più nel 2004 rispetto all’anno precedente è la Calabria, dove le imprese femminili sono aumentate del +5,5%. Seguono Lombardia (+2,9%), Sicilia (+2,8%), Campania (+2,6%) e Sardegna (+2,5%). La regione in cui, sul totale delle imprese, le aziende al femminile sono percentualmente più numerose è invece il Molise, dove le imprese in rosa rappresentano il 32,1% del totale delle imprese attive. Seguono Basilicata (29,8%), Abruzzo (28,3%), Campania (27,9%), Valle d’Aosta (26,6%). Se, invece, si guarda ai valori assoluti, è la Lombardia che occupa saldamente la testa della classifica nazionale, con 158.194 imprese guidate da donne, pari al 20,1% dell’universo imprenditoriale locale. Seguono Campania (125.250), Sicilia (98.223), Piemonte (98.170) e Veneto (94.715). Consistenza delle imprese per regione e ripartizione geografica (dati al 31 dicembre 2004)
Regione Totale imprese di cui: Imprese femminili % impr. Femminili su totale 2004 Saldo totale imprese 2004 Saldo imprese femminili Var % 04-03 totale imprese Var % 04-03 imprese femminili
Abruzzo 129.118 36.601 28,3 1.493 502 1,2 1,4
Basilicata 55.948 16.690 29,8 -77 -42 -0,1 -0,3
Calabria 155.088 38.935 25,1 5.435 2.026 3,6 5,5
Campania 449.204 125.250 27,9 8.169 3.150 1,9 2,6
Emilia-romagna 420.401 84.033 20,0 5.150 1.338 1,2 1,6
Friuli V. G. 102.378 24.985 24,4 527 221 0,5 0,9
Lazio 356.014 93.222 26,2 4.951 1.683 1,4 1,8
Liguria 137.826 36.275 26,3 1.363 147 1,0 0,4
Lombardia 785.771 158.194 20,1 13.970 4.439 1,8 2,9
Marche 156.823 36.973 23,6 1.364 582 0,9 1,6
Molise 33.256 10.689 32,1 69 -38 0,2 -0,4
Piemonte 407.137 98.170 24,1 3.348 1.121 0,8 1,2
Puglia 339.506 81.774 24,1 2.104 1.275 0,6 1,6
Sardegna 145.533 34.825 23,9 2.466 854 1,7 2,5
Sicilia 388.462 98.223 25,3 4.845 2.705 1,3 2,8
Toscana 351.049 83.410 23,8 4.923 1.411 1,4 1,7
Trentino A. A. 100.521 20.319 20,2 1.164 200 1,2 1,0
Umbria 81.073 20.999 25,9 748 311 0,9 1,5
Valle D'aosta 12.757 3.398 26,6 47 -40 0,4 -1,2
Veneto 453.994 94.715 20,9 4.062 1.292 0,9 1,4
Italia 5.061.859 1.197.680 23,7% 66.121 23.137 1,3 2,0
Fonte: Osservatorio dell’imprenditoria femminile, Unioncamere-infocamere Aumentano le forme giuridiche più “solide” Sebbene la stragrande maggioranza delle imprese femminili sia costituita da ditte individuali (873.946 nel 2004, il 73% del totale e lo 0,7% in più nel 2004 rispetto al 2003), è in crescita il numero delle donne che scelgono di dare alla loro azienda una struttura più solida. Infatti, aumentano del 20,4% le società di capitali rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 74.627. Cooperative (+2%) e società di persone (+1,8%) vedono un incremento prossimo alla media nazionale. In forte calo, invece, le Altre forme societarie (-9%). Le neo-imprenditrici del 2004 preferiscono essere leader indiscusse all’interno della propria azienda. Se si guarda, infatti, alle variazioni registrate tra imprese a componente femminile “esclusiva”[2], “maggioritaria” o “forte”, si nota che, nel 2004, l’unico incremento positivo (+2,3%) si è avuto riguardo alle imprese femminili “esclusive”, che rappresentano il 94,9% del totale. Le imprese femminili “maggioritarie” (-4,1%) e quelle a “forte” partecipazione da parte di donne (-3,6%) appaiono invece in diminuzione. I mestieri al femminile Altri servizi pubblici, Sanità, Turismo, Istruzione, insieme ad Agricoltura e Commercio, continuano a rappresentare nel 2004 i comparti produttivi a maggior tasso di femminilizzazione (dato dal rapporto tra imprese femminili e imprese attive totali). Se si guarda, però, ai tassi di crescita, l’andamento dello scorso anno evidenzia alcune interessanti tendenze, che sembrano esprimere un’attenzione crescente delle donne anche a settori tradizionalmente “maschili”. E’ questo il caso delle imprese delle Costruzioni (+7%, che porta a un totale di 35.871 le imprese femminili del settore), dei Trasporti e Tlc (+9,6% per totali 20.383 imprese guidate da donne), dei Servizi alle imprese (+5,8% per complessive 118.900 imprese “rosa”), cui si aggiunge, anche se su numeri decisamente più contenuti, il settore dell’Energia (15,8% in più, per totali 191). Elevato, comunque, anche l’incremento delle imprese gestite da donne nella Sanità (+9,8% per totali 8.330 unità), mentre più contenuto è l’aumento delle aziende “rosa” nel Turismo (+2,6%, per 82.896 imprese) e nel Commercio (+1,9% per complessive 382.443 unità). Le imprenditrici immigrate Cinesi, nigeriane e marocchine tra le extracomunitarie, le svizzere tra le europee sono le più numerose titolari di ditte individuali nel 2004. Le oltre 32mila imprese guidate da donne immigrate si concentrano prevalentemente in Lombardia (5.019), Toscana (3.398), Lazio (3.299), Campania (2.840) e Veneto (2.483). Rispetto al 2003 (quando erano 28.990), le imprenditrici immigrate sono aumentate dell’11,6%. A crescere di più nel 2004, le imprenditrici marocchine, le rumene e le cinesi. Imprenditrici immigrate: la classifica dei primi 10 Paesi di provenienza
2004 2003
Totale 32.361 Totale 28.990
Cina 6.709 Cina 5.416
Svizzera 4.686 Svizzera 4.538
Nigeria 1.959 Nigeria 1.569
Marocco 1.870 Romania 1.286
Romania 1.631 Marocco 1.276
Serbia E Montenegro 1.230 Jugoslavia 1.148
Argentina 1.133 Argentina 1.066
Venezuela 1.065 Venezuela 1.023
Usa 898 Usa 862
Brasile 883 Brasile 796
Fonte: Osservatorio dell’imprenditoria femminile, Unioncamere-infocamere
 
   
   
EDISON: FIRMATA UNA LETTERA DI INTENTI PER L’IMPORTAZIONE DI GAS DALL’ALGERIA FINO A 4 MILIARDI DI MC ALL’ANNO DI GAS ARRIVEREBBERO IN ITALIA  
 
 Milano, 8 marzo 2005 – Edison ha sottoscritto oggi una lettera di intenti con Sonatrach (la compagnia petrolifera di stato algerina) per la fornitura di gas naturale algerino per un volume massimo di 4 miliardi di mc all’anno. L’importazione del gas avverrebbe attraverso il Galsi, il metanodotto destinato a collegare l’Algeria all’Italia, passando per la Sardegna. Contestualmente, Sonatrach ha firmato lettere d’intenti con altri 11 operatori italiani, tra cui la Regione Sardegna. Alla firma erano presenti Chakib Kheli, Ministro algerino dell’energia, Giovanni Dell’elce, Sottosegretario del Ministero delle attività produttive, Mohamed Meziane, Presidente di Sonatrach, Renato Soru, Presidente della Regione Sardegna e Giulio Del Ninno, Amministratore delegato di Edison Per la realizzazione dello studio di fattibilità del metanodotto nel novembre 2002 era stata costituita una società chiamata Galsi Spa, a cui partecipano Sonatrach (con il 36% del capitale), Edison (18%), Enel (13,5%), Wintershall (13,5%), Hera Trading (9%), Sfirz (5%) e Progemisa (5%). Il metanodotto si svilupperà per circa 900 Km e in una prima fase avrà una capacità di trasporto pari a 10 miliardi di mc all’anno, di cui 2 miliardi sono destinati alla metanizzazione della Sardegna. La quota restante dovrebbe essere immessa nella rete nazionale di trasporto del gas in corrispondenza della Toscana e sarà destinata non solo al mercato italiano ma anche a quello europeo. L’infrastruttura dovrebbe essere completata entro il decennio. In una seconda fase la capacità del gasdotto potrà essere portata a 18 miliardi di mc.  
   
   
DUPONT AUMENTA I PREZZI DEI SUOI TECNOPOLIMERI  
 
Ginevra,  8 Marzo, 2005 - Dupont Engineering Polymers ha annunciato che, a partire dal primo Aprile 2005, aumentera' in Europa, Medio Oriente e Africa i prezzi di vendita dei seguenti prodotti: Le resine poliestere ad alte prestazioni Dupont Thermx aumenteranno di € 0,25 al kg. Gli elastomeri termoplastici poliestere Dupont Crastin Pbt e Dupont Hytrel aumenteranno di € 0,20 al kg. Dupont Rynite Pet aumentera' di € 0,15 al kg. Per alcuni tipi e colori speciali, nonche' per gli ordini riguardanti piccoli quantitativi, gli aumenti potrebbero essere superiori a quanto prima menzionato. Questi aumenti si sono resi necessari per i notevoli e continui incrementi dei costi energetici e delle materie prime, dato che Dupont vuole garantire la continuita' della fornitura di prodotti d'alta qualita'. Dupont si sforza continuamente di compensare la crescita dei costi con programmi che mirano ad aumentare la produttivita' e contenere le spese. Tuttavia un aumento dei costi cosi' forte come quello riscontrato in questo periodo, abbinato a un notevole incremento della domanda del mercato rendono indispensabili questi aumenti dei prezzi di vendita. Dupont Engineering Polymers fornisce l'industria automobilistica, elettrica/elettronica, aerospaziale, degli elettrodomestici, articoli sportivi e altri settori industriali e di beni di largo consumo a livello globale.  
   
   
DELTA ALL’ITB DI BERLINO LOREN NEUENSCHWANDER, MANAGING DIRECTOR ATLANTIC REGION, RELATORE ALLA MANIFESTAZIONE  
 
 Milano, 8 marzo 2005 - Loren Neuenschwander, Managing Director Altantic Region di Delta, sarà relatore durante la prossima edizione dell’International Tourism Exchange Berlin (Itb), la seconda fiera al mondo per i professionisti del settore dei viaggi. Il giorno 11 Marzo 2005 si terrà, quest’anno per la prima volta, un evento dedicato al settore dell’aviazione: Itb Aviation Day – Il futuro del trasporto aereo, al quale Loren Neuenschwander sarà presente come relatore. Durante l’Itb Aviation Day verranno affrontati i temi di maggior rilievo dell’industria dell’aviazione e saranno analizzati gli sviluppi del settore. Loren Neuenschwander e gli altri relatori del comitato di esperti discuteranno il futuro di aeroporti, aeromobili e compagnie aeree. Neuenschwander affronterà in particolare il tema relativo alla redditività futura dei network carrier e i vantaggi del modello “hub and spoke”. Neuenschwander sarà l’unico rappresentante di una compagnia aerea statunitense presente nel panel di relatori, tra i quali saranno presenti relatori di Oag, Germanwings, Centralwings, easyJet e Boston Consulting Group. Durante la presentazione, verrà anche discusso il piano di trasformazione strategica annunciato da Delta volto a creare la “compagnia giusta per la nuova era” e le iniziative recentemente intraprese, come la nuova e semplificata struttura tariffaria (Simplifrares), la più imponente riorganizzazione dell’operativo voli mai attuata in una sola operazione (avvenuta a fine gennaio all’hub di Atlanta), la semplificazione e miglioramento del programma frequent flyer, il rinnovamento degli interni degli aeromobili e le nuove divise create dallo stilista Richard Tyler. Loren Neuenschwander è stato nominato responsabile per la Regione Atlantica in ottobre 2004; in precedenza copriva il ruolo di Director Alliances presso la sede centrale di Atlanta. In Delta da 14 anni, Neuenschwander ha lavorato in diversi settori della compagnia, dall’area finanziaria all’analisi del network e alla pianificazione strategica ed alleanze.  
   
   
STATO GIURIDICO DEI DOCENTI UNIVERSITARI IL MINISTRO MORATTI AI RETTORI: "TROVIAMO INSIEME LE SOLUZIONI"  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, dopo l'incontro del 3 marzo scorso con il Presidente della Crui, Piero Tosi, e dopo aver analizzato le proposte contenute nel documento del Comitato di Presidenza esprime l'auspicio di proseguire il dialogo, sempre tenuto, con la Crui e a tal fine si augura di concordare a breve un incontro con il direttivo. Il Ministro sottolinea che la visione della riforma dello stato giuridico dei docenti, proposta al Parlamento si basa sugli obiettivi delineati nella strategia di Lisbona e auspica che, come in passato, anche sui punti sui quali permangono differenti posizioni, si possano trovare soluzioni condivise.  
   
   
CON “ENERGIA ROSA” SCONTI ALLE IMPRENDITRICI  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Arriva l’Energia Rosa. Un colore tutto al femminile scelto da Enel Energia per identificare un pacchetto di proposte di fornitura di elettricità destinato alle piccole e medie imprese partecipate o gestite dalle donne, con consumi annui fino a 1 milione di chilowattora. Enel Energia, la Società di Enel che fornisce energia elettrica e servizi energetici alle aziende che si aprono al libero mercato, punta su un mercato potenziale di oltre 1 milione di imprese femminili, il 23% delle aziende nazionali. Alle imprenditrici la società di Enel offre prezzo unico e stabile di energia per tutto l’anno, un bonus di 7 giorni di fornitura gratuita, senza il pagamento di alcuna cauzione o anticipo sui consumi e la possibilità di visualizzare e archiviare le proprie fatture in un’area riservata sul sito www.Enelenergia.it  Non solo. L’iniziativa è anche all’insegna della solidarietà. L’imprenditrice che sottoscriverà il contratto Energia Rosa, infatti, vedrà devoluta una parte della sua bolletta - 25 centesimi di euro ogni 1000 chilowattora consumati - a sostegno del progetto per la produzione e vendita di prodotti artigianali dell'Organizzazione Donne Indigene del Costa Rica, sostenuto dalla Onlus Green Cross Italia, presieduta da Rita Levi Montalcini. A testimonianza della propria scelta solidale a favore della Onlus, l’imprenditrice potrà utilizzare il bollino Energia Rosa per tutti i suoi prodotti e materiali informativi.  
   
   
POTOCNIK CHIEDE AL GIAPPONE DI LAVORARE CON L'UE A UN COMPROMESSO SU ITER  
 
Bruxelles, 8 marzo 2005 - Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha invitato il Giappone ad accettare un compromesso sull'ubicazione di Iter (international thermonuclear experimental reactor). Intervenendo a Oxford ad una manifestazione della Commissione sulle infrastrutture di ricerca, Potocnik ha sottolineato che l'Europa è riuscita a ottenere la posizione di leader mondiale nella ricerca dell'energia da fusione grazie alla collaborazione transfrontaliera. Il Jet (Joint European Torus) di Oxford, sviluppato circa 30 orsono, è l'apparecchiatura più avanzata al mondo per la ricerca nella fusione nucleare e il fiore all'occhiello della ricerca europea sulla fusione. 'Jet ci offre una convincente dimostrazione di come vanno le cose quando scienziati e ingegneri europei operano fianco a fianco con un obiettivo comune', ha detto Potocnik. Convinto assertore dell'importanza dell'energia da fusione, Potocnik ha anche annunciato che nelle discussioni sul Settimo programma quadro (7Pq) farà pressioni per un aumento del bilancio assegnato alla costruzione di Iter e ad un programma di accompagnamento. La costruzione di Iter sarà una pietra miliare nel cammino per produrre l'energia da fusione. Questa fase del progetto è stata però ritardata per oltre un anno a causa del disaccordo sull'ubicazione del reattore; tre partner internazionali del progetto appoggiano la scelta dell'Ue di Cadarache (in Francia), mentre altri tre preferiscono il sito indicato dal Giappone. Potocnik ha ricordato che la Commissione non ha 'risparmiato sforzi' per cercare di arrivare ad un accordo tra i partner su Cadarache, ma senza risultato. 'Riconosciamo il ruolo particolare che il Giappone ha svolto fino ad oggi, e dovrebbe continuare a svolgere, nel progetto Iter e nel campo dell'energia da fusione. L'ue non ha risparmiato sforzi e ha fatto al Giappone un'offerta del tutto paragonabile a quella nipponica, e che prevede, ad esempio, un vero partenariato tra Ue e Giappone in Iter e l'impegno europeo di affidare all'industria giapponese la fabbricazione di alcuni sistemi chiave', ha detto il commissario. Un accordo deve però ancora essere raggiunto. 'Le discussioni tecniche sono state portate il più avanti possibile, ed ho proposto ai partner giapponesi di metterci attorno a un tavolo e trovare un compromesso accettabile al massimo livello politico', ha detto Potocnik. 'Il suggerimento non è stato ancora accolto'. Il commissario ha chiuso il suo intervento ribadendo che l'Europa vorrebbe avviare i lavori di costruzione di Iter nel corso del 2005, e che farà tutto il possibile perché ciò avvenga. Per ulteriori dettagli sulla riunione di Oxford: http://www.Cordis.lu/infrastructures  Per ulteriori dettagli su Iter: http://www.Iter.org  
   
   
EVENTO DI MEDIAZIONE SULLE ENERGIE RINNOVABILI, ITALIA  
 
Bruxelles, 8 marzo 2005 - Il 20 maggio si svolgerà a Vicenza un evento di mediazione internazionale nel settore delle energie rinnovabili, organizzato dall'Irc (Centro relais d'innovazione) del Veneto. L'evento si svolgerà nel corso della Solarexpo - la mostra convegno internazionale sull'energia rinnovabile, la generazione distribuita e l'edilizia verde - in programma dal 19 al 21 maggio. La manifestazione si propone di assistere aziende, università e istituti di ricerca a incontrare potenziali partner con cui sviluppare nuovi prodotti, stabilire nuovi accordi di licenza o di produzione e accordi di joint venture o partenariati dello stesso tipo. Per informazioni: http://solarexpo.Ircnet.lu O: Marco Gorini E-mail: marco.Gorini@venetoinnovazione.it  
   
   
MOSTRA NAUTICA DI VENEZIA: IL CODACONS VINCE LA SUA BATTAGLIA PER IL GPL  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Carlo Rienzi, Presidente del Codacons, intervenuto ieri alla Mostra Nautica di Venezia, ha promesso che entro 6 mesi in Italia si potrà navigare con imbarcazioni a motore Gpl, con risparmi del 70% e minor impatto ambientale. Una novità – ha commentato Rienzi – che porterà benefici particolarmente nella riviera adriatica e nella laguna di Venezia, con una riduzione dell’inquinamento provocato dalle benzine tradizionali. Il Ministero dell’Interno - ha informato Rienzi alla mostra – ha infatti accolto una diffida presentata dall’associazione assieme a Listaconsumatori, emanando una nota con la quale autorizza in Italia la vendita di motori nautici a gpl, anche se prodotti all’estero, purchè dotati di marchio Ce. La prossima tappa – ha concluso Rienzi – sarà portare i Ministeri dell’Interno, dell’Ambiente e delle Infrastrutture dinanzi ai tribunali affinché diano regole certe per la commercializzazione dei motori Gpl.  
   
   
IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E IL C.N.R. ISTITUISCONO UN "COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO"  
 
Roma, 7 marzo 2004 - E' stato firmato ieri dal Presidente Raffaele Squitieri, Capo di Gabinetto del Ministero per i Beni e le Attività culturali e dal Prof. Fabio Pistella, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, un protocollo di intesa che, nel solco dell'intensa attività di collaborazione scientifica già sviluppata tra le due Amministrazioni, è rivolto: all'individuazione ed allo sviluppo degli ambiti di ricerca dedicata ai temi della conoscenza, della conservazione, e della fruizione dei beni culturali, nonché alla raccolta e all'organizzazione dei risultati di ricerche in corso, di attività comuni, di progetti speciali, al fine di accrescere il quadro metodologico e tecnologico e contribuire alla più rapida realizzazione degli obiettivi previsti. Per l'attuazione del protocollo d'intesa, è stata prevista l'istituzione di un apposito Comitato di Indirizzo strategico con il compito di individuare i temi generali di ricerca e i settori tecnologici prioritari di collaborazione tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Cnr e di individuare le risorse necessarie per l'attuazione dei relativi programmi di intervento. Il Comitato è composto dal Ministro o da un suo rappresentante che ne assume la presidenza, dal Presidente del Cnr o da un suo delegato, dai Capi dei Dipartimenti del Ministero e da quattro membri designati dal Presidente del Cnr, e potrà essere coadiuvato da un Consiglio Scientifico costituito da otto esperti, quattro indicati dal Ministero e altri quattro dal Cnr.  
   
   
IL RESTAURO SI TINGE DI ROSA  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Donne diplomate o laureate, ma disoccupate. Sono loro le destinatarie del corso “Procedure informatiche integrate per la conservazione degli edifici storici” organizzato dall’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Cnr e dall’Istituto per la formazione professionale (Ial) di Roma e Lazio che prende l’avvio oggi. Diciotto sono le donne che hanno superato la selezione per partecipare allo stage della durata di 500 ore, distribuite in cinque mesi, da marzo a luglio, di cui duecento dedicate ad un’esperienza in cantieri scuola appositamente creati e alla predisposizione di un caso di studio. Lo stage avrà come docenti esperti dell’Itabc-cnr, dell’Istituto per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali (Icvbc) del Cnr, della Facoltà di Architettura di Roma, della Facoltà di Ingegneria di Ancona e di alcune società specializzate nel settore. “L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Roma e finanziata con i fondi Fse” spiega l’arch. Elena Gigliarelli coordinatrice del corso “ha lo scopo di specializzare le stagiste nell’uso di strumenti innovativi, come software, apparecchiature e strumentazioni digitali, per il rilievo e l’analisi delle strutture architettoniche. Nel campo della conservazione, le donne in genere hanno un ruolo circoscritto al restauro applicativo, che richiede abilità manuale, mentre sono poche quelle in grado di adoperare le tecnologie che servono ad acquisire le informazioni necessarie per progettare un adeguato intervento; ma se stimolate e indirizzate, le donne si appassionano molto più degli uomini nell’uso di queste strumentazioni. Il corso è stato concepito anche per favorire la creazione di competenze che possano far nascere piccole imprese di settore o team di consulenza specializzati”. Le ragazze selezionate hanno un’età media di 25 anni e, nonostante il bando richiedesse come titolo il diploma di scuola media superiore, quasi tutte le partecipanti sono in possesso di laurea in Architettura, Conservazione dei Beni Culturali o Archeologia. “Le giovani specializzande” aggiunge Gigliarelli “avranno a loro disposizione strumentazioni del Cnr, come quelle geofisiche basate sugli ultrasuoni o quelle elettroniche per fare prospezioni e conoscere la consistenza delle murature; impareranno ad usare il laser scanner e a elaborare la ricostruzione 3D degli edifici. Cercheremo dunque di introdurre i giovani nel mondo della realtà virtuale e dei sistemi informativi di tipo geografico Gis, che rappresentano le nuove frontiere per la documentazione del patrimonio costruito”. Alla fine del corso, le stagiste avranno la preparazione adeguata per cercare occupazione presso imprese specializzate nella diagnostica, nelle Soprintendenze o Istituti di restauro, con competenze specifiche nell’utilizzo di programmi software e di strumentazioni innovative. “Il corso fa seguito ad un’iniziativa, organizzata con successo, a Palermo, dall’Itabc e dalla Regione Sicilia negli anni 2002 e 2004, che ha specializzato 20 professionisti del restauro e della conservazione architettonica” conclude Gigliarelli. “Cinque delle ragazze che hanno partecipato al corso oggi collaborano con l’Itabc per il recupero di un complesso monumentale di Nicosia, a Cipro”. Per informazioni: Elena Gigliarelli, Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Cnr, Montelibretti (Roma), tel. 06/90672365, cell. 3478870693, egigliarelli@tiscali.It    
   
   
ECONOMIA E FINANZA IMMOBILIARE INIZIERÀ IN APRILE UN CICLO DI PROGRAMMI FOCALIZZATI SUL REAL ESTATE  
 
Milano, 8 marzo 2005 – L’area Finanza Aziendale e Immobiliare della Sda Bocconi per la primavera 2005 un ciclo di seminari, dal titolo Economia e Finanza Immobiliare. Queste iniziative si propongono di rispondere in modo innovativo alle esigenze formative e di confronto degli operatori del settore immobiliare e delle costruzioni. I temi centrali delle iniziative sono la valutazione, il finanziamento e la gestione di patrimoni immobiliari. Si affrontano inoltre temi di management immobiliare, diritto, economia urbana e territoriale. I Programmi proposti sono i seguenti. Valutazione e Fattibilità delle Operazioni Immobiliari Dal 4 al 7 aprile 2005
Per informazioni dettagliate: www.Sdabocconi.it/fin05/267601  
Strumenti e Tecniche di Finanziamento delle Operazioni Immobiliari Dal 16 al 18 maggio 2005 Per informazioni dettagliate: www.Sdabocconi.it/fin05/267602  
Asset Management Immobiliare Dal 4 al 6 luglio 2005 Per informazioni dettagliate: www.Sdabocconi.it/fin05/267603  
La didattica, fortemente interattiva e operativa, prevede, accanto alle classiche ore d’aula, l’analisi e la discussione di casi aziendali, l’impiego di simulazioni e di esercitazioni di gruppo. Un contributo interessante è rappresentato dalle testimonianze di qualificati operatori.
 
   
   
SCUOLA: ESAME DI STATO 2005  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Il 22, il 23 e il 27 giugno 2005 gli studenti che hanno frequentato l'ultimo anno del proprio corso di studi e che sono stati regolarmente scrutinati svolgeranno le prove scritte per l'esame di stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. E' quanto previsto dall'ordinanza Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 21 febbraio 2005 che stabilisce le istruzioni, le modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di maturità dell'anno scolastico 2004/2005. Come è avvenuto negli anni passati la prima e seconda prova scritta vengono predisposte dal Ministero, la terza viene invece formulata dalla commissione interna. Anche la modalità di conduzione del colloquio ed i criteri di valutazione sono gli stessi degli anni scorsi: lo studente può iniziare il colloquio con la presentazione di una tesina redatta nella forma preferita, anche multimediale. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/esami_stato_2005/index.html  
   
   
RIORDINO DELLO STATO GIURIDICO DEI DOCENTI UNIVERSITARI IL MINISTRO MORATTI DISPONIBILE A OGNI DECISIONE DELLA CAMERA CHE CONSENTA UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO DEL TESTO  
 
 Roma, 8 marzo 2005 - In riferimento al disegno di legge sul riordino dello stato giuridico dei docenti universitari, il Ministro Letizia Moratti, sentito il Presidente della Vii Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Ferdinando Adornato, e preso atto che il dibattito parlamentare, di fronte ai nuovi emendamenti proposti dal relatore richiede un maggiore approfondimento, si dichiara disponibile a qualsiasi decisione della Camera che consenta una ulteriore analisi del testo e al tempo stesso una rapida approvazione del disegno di legge.  
   
   
NUOVE NORME IN MATERIA DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI  
 
Roma, 8 marzo 2005 - Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 25 febbraio 2005, ha approvato in prima lettura lo schema di decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti ai fini dell'accesso all'insegnamento, in attuazione della legge 53/2003. Il decreto prevede una formazione di pari dignità per i docenti di tutti gli ordini e gradi di scuola. I percorsi di formazione iniziale dei docenti della scuola dell'infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo si svolgeranno presso le università e le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, rispettivamente nei corsi di laurea magistrale e nei corsi accademici di secondo livello. La nuova disciplina consentirà inoltre di risolvere il problema del precariato nelle scuole, perché a regime sarà possibile insegnare solo con il livello più alto della formazione universitaria, e non con una semplice formazione professionale. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/docenti_formazione/index.html    
   
   
IL KAROLINSKA INSTITUTET RENDE OMAGGIO A NELSON MANDELA, SIR RICHARD DOLL, MARGARETA WALLENIUS-KLEBERG E REIJO VIHKO  
 
Bruxelles, 8 marzo 2005 - Quest'anno, il Karolinska Institutet svedese ha assegnato il dottorato honoris causa a Nelson Mandela, Sir Richard Doll, Margareta Wallenius-kleberg e Reijo Vihko, in riconoscimento del loro contributo alle attività educative, industriali o di ricerca condotte in seno all'università. Il dottorato honoris causa è stato assegnato a Nelson Mandela per l'impegno nella lotta contro la pandemia di Hiv/aids. Grazie ai suoi sforzi, conoscenza medica e know-how sperimentale dei servizi sanitari sono stati trasformati in azioni positive, afferma l'università. Mandela ha anche contribuito a dissipare la stigmatizzazione che circonda Hiv e Aids e a creare coscienza delle azioni necessarie per combattere la malattia. Il dottorato honoris causa in medicina è stato assegnato a Sir Richard Doll per l'eccezionale contributo allo sviluppo della ricerca e dei metodi epidemiologici, e, tra l'altro, per gli studi sul fumo come causa di malattia e morte prematura. Considerato uno dei giganti scientifici del ventesimo secolo nella ricerca medica, Doll ha offerto un aiuto decisivo per migliorare la salute umana a livello mondiale. I suoi contributi alla ricerca epidemiologica includono indagini descrittive dell'incidenza globale dei tumori, analisi ecologiche dei fattori esterni in rapporto ai tipi di cancro in popolazioni differenti, indagini pionieristiche sulle radiazioni ionizzanti e le sostanze chimiche pericolose per la salute sul luogo di lavoro, inedite analisi statistiche della carcinogenesi come processo multifase, quantificazione dettagliata delle cause evitabili di cancro. Un secondo dottorato honoris causa in medicina è stato assegnato a Margareta Wallenius-kleberg, per la generosa donazione che ha permesso di costruire un'eccezionale unità d'intervento all'ospedale dell'università di Karolinska, uno dei più grandi ospedali specialistici in Svezia. Il primo acquisto della nuova unità sarà un robot chirurgico, che consentirà ai chirurghi di sviluppare metodi pionieristici per interventi alla prostrata e alla vescica. Il robot sarà il benvenuto tra i pazienti, dato che usa una tecnologia notevolmente meno scomoda e invasiva di quella attuale. Il terzo dottorato honoris causa in medicina è stato assegnato a Reijo Vihko, ex direttore generale dell'Accademia finlandese (il consiglio finnico della ricerca), per essere stato un eccellente rappresentante della politica di ricerca nella regione nordica e a livello internazionale. Le sue ricerche nella chimica clinica hanno interessato aree quali gli steroidi nell'uomo, i recettori di steroidi, e gli enzimi del metabolismo steroidale. Tra il 1971 e il 2004, ha coperto la cattedra di Chimica clinica all'università di Uleåborg, dove ha dato vita a uno dei laboratori di chimica clinica più avanzati della regione nordica. Vihko ha stimolato attivamente la cooperazione di ricerca nella regione e ha offerto significativi contributi a organizzazioni internazionali, società, pubblicazioni scientifiche, associazioni e comitati. La cerimonia di consegna avrà luogo il 13 maggio nel palazzo comunale di Stoccolma.