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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Marzo 2005 |
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STUDIO DEI LEGAMI TRA INNOVAZIONE E E-BUSINESS |
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Bruxelles, 30 marzo 2005 - Il 26 e 27 maggio si svolgerà a Bruxelles (Belgio) una conferenza volta ad esaminare i legami tra innovazione e e-business. La manifestazione riunirà decisori politici di alto livello provenienti da tutta Europa, ricercatori e praticanti per discutere le convergenze tra e-business e innovazione. Il dibattito riguarderà inoltre la capacità dell'e-business di creare nuove attività commerciali. Uno dei temi centrali della conferenza sarà l'elaborazione di politiche in grado di affrontare l'e-business e l'innovazione in maniera complementare, così da poter permettere di estendere le attività verso nuovi settori. Http://europa.eu.int/comm/enterprise/innovation/e-business_en.htm |
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FORUM SUL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO |
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Bruxelles, 30 marzo 2005 - Un forum sul trasferimento tecnologico avrà luogo a Roma il 31 marzo. Il dibattito verterà sugli aspetti nazionali ed internazionali riguardanti la ricerca e l'innovazione, sia a livello pubblico sia a livello privato. Il forum sarà articolato intorno a due temi principali: innovazione, ricerca e sviluppo; gli obiettivi di Lisbona e l'Italia e l'Unione europea: risultati, priorità, prospettive. Si svolgeranno inoltre tre workshop sui seguenti argomenti: il progetto Galileo; la brevettazione; la biomedicina. Http://www.provincia.roma.it/ |
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SECONDO UNO STUDIO TEDESCO SONO LE IMPRESE GIOVANI A GUIDARE LA RICERCA |
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Bruxelles, 30 marzo 2005 - Da dati recenti provenienti dalla Germania emerge la portata del contributo offerto dalle nuove imprese nel settore della ricerca. Uno studio del Centro per la ricerca economica europea, commissionato dal ministero tedesco dell'Istruzione e della ricerca, ha rivelato che quasi un terzo delle nuove aziende (in attività da meno di sei anni) conducono ricerche su base continuativa, mentre solamente un quinto delle imprese più "vecchie" registra i medesimi risultati. L'indagine ha preso in esame il periodo compreso tra il 1998 e il 2003. Dallo studio è emerso che il motivo per cui una società investe o meno nella ricerca in maniera continuativa dipende dallo scopo della sua attività. Tra le società create per svolgere ricerche iniziali, cinque anni dopo il 70 per cento è ancora impegnato in tal senso. Com'è presumibile, la situazione cambia nel caso di quelle imprese che non vengono create a scopo di ricerca. Delle società che non svolgono ricerca nel corso del primo anno di attività, solo il dieci per cento vi si dedica nel secondo anno. "Molte nuove imprese si concentrano sulla ricerca e sviluppo soprattutto nei primi anni, allo scopo di studiare nuovi prodotti. In seguito, assumono maggiore importanza la produzione e il marketing", dichiara il ministero tedesco. È inoltre emerso che al giorno d'oggi le nuove imprese si dedicano di più alla ricerca rispetto al passato. Mentre nel 1998 circa il 35 per cento delle nuove aziende investiva nella ricerca e sviluppo, nel 2002 questo dato era salito al 42 per cento. "In assenza dello sviluppo dinamico degli investimenti nell'R&s [ricerca e sviluppo] effettuati dalle giovani imprese, la percentuale delle società tedesche che si sono occupate di ricerca negli ultimi cinque anni sarebbe diminuita", chiarisce il ministero, che probabilmente appoggerà la conclusione dello studio, secondo cui sostenere la crescita delle imprese innovative rappresenta un imperativo per le politiche in materia di innovazione. Un'altra priorità deve essere la creazione di condizioni in cui le nuove aziende possano prendere parte alla ricerca fin dall'inizio. Http://www.bmbf.de/pub/sdi-08-05.pdf |
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RETRIBUZIONI NEGLI USA: UN BUON MOTIVO PER CONVINCERE I RICERCATORI EUROPEI A RESTARE NEL VECCHIO CONTINENTE? |
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Bruxelles, 30 marzo 2005 - Il tentativo dell'Unione europea di incoraggiare un maggior numero dei propri scienziati a rimanere nel continente d'origine ha ricevuto un notevole impulso dalla pubblicazione di uno studio secondo il quale i ricercatori stranieri che risiedono negli Stati Uniti lavorano un numero maggiore di ore e pubblicano più dei loro colleghi americani, ma a fronte di una retribuzione minore. Il sondaggio, condotto da Sigma Xi e pubblicato nella rivista Nature, si basa sui risultati di un questionario compilato da 7 500 ricercatori di quasi 50 università o istituti di ricerca. È emerso che lo stipendio medio dei ricercatori stranieri si aggira attorno ai 37 000 dollari Usa (28 540 euro), che corrisponde all'otto per cento in meno rispetto ai 40 000 dollari percepiti dai cittadini americani. È stato inoltre appurato che gli scienziati stranieri, con le loro 52 ore di lavoro settimanali, lavorano due ore la settimana in più rispetto ai colleghi statunitensi. I questionari hanno inoltre indicato che gli scienziati non statunitensi, rispetto ai loro omologhi americani, producono mediamente quasi il 30 per cento in più di articoli pubblicati e oggetto di valutazione tra pari. Quasi tre quinti dei ricercatori stranieri hanno inoltre rivelato di aver avuto difficoltà a rientrare negli Stati Uniti dopo un viaggio all'estero. Dal sondaggio emergono tuttavia anche buone notizie: nel mondo della ricerca, uomini e donne percepiscono più o meno la stessa retribuzione, e gli stipendi hanno subito un aumento nel corso degli ultimi dieci anni. |
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ECB: ADDITIONAL REFERENCE EXCHANGE RATES FOR THE EURO |
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Frankfurt, 30 March 2005 - The European Central Bank (Ecb) has decided to extend the list of currencies for which daily reference exchange rates are published. The Ecb will continue to compute and publish euro reference exchange rates on a daily basis for the following list of currencies, as announced on 28 September 2000: Aud | Australian dollar | Bgn | Bulgarian lev | Cad | Canadian dollar | Chf | Swiss franc | Cyp | Cyprus pound | Czk | Czech koruna | Dkk | Danish krone | Eek | Estonian kroon | Gbp | Pound sterling | Hkd | Hong Kong dollar | Huf | Hungarian forint | Isk | Icelandic krona | Jpy | Japanese yen | Krw | South Korean won | Ltl | Lithuanian litas | Lvl | Latvian lats | Mtl | Maltese lira | Nok | Norwegian krone | Nzd | New Zealand dollar | Pln | Polish zloty | Rol | Romanian leu | Sek | Swedish krona | Sgd | Singapore dollar | Sit | Slovenian tolar | Skk | Slovak koruna | Try | New Turkish lira | Usd | Us dollar | Zar | South African rand | As from 1 April 2005 the Ecb will in addition compute and publish euro reference exchange rates on a daily basis for the following currencies: Cny | Chinese yuan renminbi | Hrk | Croatian kuna | Idr | Indonesian rupiah | Myr | Malaysian ringgit | Php | Philippine peso | Rub | Russian rouble | Thb | Thai baht | The current procedures for the computation and publication of the foreign exchange reference rates will also apply to those currencies which are to be added to the list: The reference rates are based on the daily concertation procedure between central banks within and outside the European System of Central Banks, which normally takes place at 2.15 p.M. C.e.t. The reference exchange rates are published both by electronic market information providers and on the Ecb’s website shortly after the concertation procedure has been completed. Only one reference exchange rate (i.E. The mid-rate) is published for each currency, using the “certain” method (i.E. Eur 1 = x foreign currency units). The number of significant digits used may vary according to the currency, reflecting market conventions. However, in most cases five significant digits are used. The euro area national central banks may publish more comprehensive lists of euro reference exchange rates than that published by the Ecb. The Ecb pays due attention to ensuring that the published exchange rates reflect the market conditions prevailing at the time of the daily concertation procedure. Since the exchange rates of the above currencies against the euro are averages of buying and selling rates, they do not necessarily reflect the rates at which actual market transactions have been made. The exchange rates against the euro published by the Ecb are released for reference purposes only. |
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INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE |
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Roma, 30 marzo 2005 - Nella seduta del 23 marzo scorso l'Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge sull'internazionalizzazione delle imprese e delega al Governo per il riordino degli enti operanti nello stesso settore. Obiettivo del provvedimento è quello di dotare l'imprenditoria italiana di nuovi strumenti operativi nonchè di coordinamento e di raccordo che consentono un'accresciuta presenza all'estero delle imprese nazionali, anche favorendo la sinergia degli organi e degli enti oggi operanti nel settore dell'internazionalizzazione del sistema economico e produttivo. Sempre per favorire l'internazionalizzazione delle Pmi il Ministero delle Attività Produttive (Map), in collaborazione con l'Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice), ha introdotto due nuove linee di intervento mirate a favorire i loro investimenti all'estero mediante: l'aggregazione delle imprese di piccole dimensioni per realizzare progetti di internazionalizzazione congiunti; il trasferimento di "conoscenza" dalle Università alle Pmi, per accrescere le loro capacità di agire sui mercati "da grandi" imprese. L'intervento pubblico prevede il finanziamento del 75% delle spese relative all'effettuazione di studi di fattibilità finalizzati ad investimenti all'estero di raggruppamenti, filiere o distretti di imprese , ovvero, nella seconda ipotesi, studi di fattibilità per progetti congiunti fra Università, Parchi tecnoscientifici ed imprese. Le proposte devono essere presentate all'Ice entro il 15 aprile 2005. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/imprese_export/index.html |
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BANCA INTESA FIRMA ECCORDO PER L'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DI CASSA DI RISPARMIO DI FANO |
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Milano, 30 marzo 2005 - Banca Intesa, Banche Popolari Unite (Bpu), Banca Popolare di Ancona (Bpa, gruppo Bpu) e cinque soci di minoranza di Bpa hanno firmato un accordo per la cessione del 99,9% del capitale di Cassa di Risparmio di Fano (Carifano) detenuto da Bpa, per il 30% a Intesa Casse del Centro (holding del Gruppo Intesa che controlla sette casse di risparmio del Centro Italia) e per il restante 69,9% ad una società veicolo facente capo ai cinque soci di minoranza di Bpa (Newco). Intesa Casse del Centro pagherà E 98 milioni, corrispondente a un multiplo pari a circa 2,6 volte il patrimonio netto di Carifano al 31 dicembre 2004 post distribuzione dei dividendi, e Newco pagherà E 182 milioni, finanziati dal Gruppo Intesa con un credito della durata di cinque anni, garantito dalla costituzione in pegno dell'intera quota di capitale detenuta in Carifano da Newco e quindi con la cessione dei relativi diritti di voto al Gruppo Intesa. Intesa Casse del Centro diventerà titolare del controllo del capitale di Carifano decorsi almeno 36 mesi dalla data del perfezionamento dell'accordo. Carifano al 31 dicembre 2004 aveva un totale attivo di E 1.259 milioni, impieghi con clientela di E 1.037 milioni, raccolta diretta con clientela di E 1.001 milioni, raccolta indiretta di E 562 milioni e un patrimonio netto di E 135 milioni (ante distribuzione dei dividendi). L'utile netto del 2004 è stato di E 9,7 milioni. Carifano ha 41 filiali, di cui 34 nelle Marche. Con questa operazione, Intesa Casse del Centro rafforza in misura significativa il presidio del territorio marchigiano, accrescendo la propria quota di mercato in termini di sportelli dal 5% all'8,5%, e la presenza complessiva del Gruppo Intesa nella regione raggiunge i 107 sportelli, corrispondente a una quota di mercato del 10%. |
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MPS: PRECISAZIONI SU BNL |
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Siena, 30 marzo 2005 - In riferimento a notizie di agenzia, Banca Monte dei Paschi di Siena Spa (Bmps) rende noto che l’ipotesi di una possibile contro-Opa relativa a Banca Nazionale del Lavoro Spa (Bnl) è destituita di qualsiasi fondamento. Bmps precisa inoltre che sono altrettanto infondate le notizie relative a comunicazioni della Presidenza della Banca al Consiglio di Amministrazione sia in tema di presunte richieste della Banca d’Italia a partecipare a un’eventuale cordata italiana su Bnl, sia riguardo ai potenziali impatti del prestito obbligazionario convertibile Bmps in azioni Bnl. |
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CREDEM BILANCIO CONSOLIDATO 2004: UTUTILE NETTO CONSOLIDATO +35,8% SALITO A 130,2 MILIONI DI EURO RISPETTO AI 95,9 MILIONI DI EURO DEL 2003; DIVIDENDO PROPOSTO DI 0,25 EURO PER AZIONE (0,20 EURO NEL 2003) |
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Reggio Emilia, 30 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Credem ha approvato il 24 marzo il progetto di bilancio individuale e consolidato dell’esercizio 2004 che sarà sottoposto all’assemblea degli azionisti convocata per il 29 aprile 2005. Il dividendo proposto è di 0,25 euro per azione (0,20 euro nel 2003), che sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2005 con stacco cedola il 23 maggio 2005. Il monte dividendi complessivo ammonta a 68,9 milioni di euro (54,9 milioni di euro nel 2003). I risultati economici consolidati del 2004 Nell’esercizio 2004 il conto economico di Credem presenta un utile netto consolidato in crescita del 35,8% a quota 130,2 milioni di euro (95,9 milioni di euro nel 2003). L’utile per azione è pari a 0,47 euro (0,35 euro nel 2003). Il Roe consolidato si attesta a 14,2% (11,1% nel 2003). Il margine di intermediazione è pari a 832,3 milioni di euro (+5,3% rispetto a 790,7 milioni di euro nel 2003). In crescita il margine d’interesse pari a 323,8 milioni di euro (+5,4% rispetto ai 307,3 milioni di euro del 2003) per il positivo andamento dell’intermediazione creditizia nonostante il contesto caratterizzato da tassi molto contenuti e spread in ulteriore ribasso. Il margine servizi si attesta a 508,5 milioni di euro e registra un incremento del 5,2% rispetto ai 483,4 milioni di euro nel 2003. Alla minore contribuzione della finanza si è contrapposto il sensibile progresso delle commissioni nette con un incremento del 9,7% (376,2 milioni di euro nel 2004 rispetto ai 342,8 milioni di euro del 2003) con particolare riferimento a quelle rivenienti dalla gestione del risparmio (+13,5%), dall’attività di banking tradizionale (+10,9%) e dalla negoziazione titoli per conto terzi (+13,7%). I costi operativi ammontano a 547,7 milioni di euro (+5%) rispetto ai 521,7 milioni di euro del 2003 di cui le spese del personale si attestano a 324,9 milioni di euro (+ 3,6%), mentre le spese amministrative sono di 222,8 milioni di euro (+7%). All’aumento delle spese generali, in linea peraltro con la pianificazione aziendale, hanno prevalentemente concorso gli effetti relativi al rinnovo del Ccnl e i costi per l’attivazione di progetti rivolti all’evoluzione della struttura organizzativa e commerciale e al miglioramento della redditività. Il cost/income si attesta a 65,8% rispetto a 66% nel 2003. Il risultato lordo di gestione ha raggiunto i 284,6 milioni di euro (+5,8%) rispetto ai 269 milioni di euro del 2003, mentre gli ammortamenti, che risultano in contrazione dell’ 8,5%, sono pari a 61,7 milioni di euro. In particolare le rettifiche su differenze di consolidamento sono pari a 6,9 milioni di euro, invariate rispetto al 2003. Il risultato operativo è di 222,9 milioni di euro con un incremento del 10,6% rispetto ai 201,6 milioni di euro del 2003. Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 17 milioni di euro rispetto ai 23 milioni di euro del 2003 (-26,1%) e sono stati contabilizzati a fronte di rischi potenziali relativi a contenzioso con controparti. Le rettifiche nette di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni sono pari a 8 milioni di euro, in forte contrazione rispetto ai 74,7 milioni di euro del 2003 (valore principalmente dovuto alla svalutazione dei crediti verso Parmalat). L’utile ante imposte è pari a 194,7 milioni di euro (+65,8%) rispetto ai 117,4 milioni di euro del 2003. Le imposte sul reddito sono pari a 55,7 milioni di euro (15,9 milioni di euro nel 2003). La fiscalità aumenta in termini assoluti coerentemente con la crescita della redditività. I risultati patrimoniali consolidati del 2004 La raccolta da clientela* del Gruppo Credem è aumentata nel 2004 del 5,7%* raggiungendo i 50.754 milioni di euro contro 48.005 milioni di euro del 2003 con una produzione netta di circa 1.700 milioni di euro. Più in dettaglio, la raccolta diretta al netto dei pronti contro termine è in crescita del 2,7% a quota 11.906 milioni di euro rispetto ai 11.592 milioni di euro del 2003 (la raccolta diretta compresi i pronti contro termine ha raggiunto 13.341 milioni di euro contro i 14.454 milioni di euro nel 2003, -7,7%). In particolare sono cresciuti del 13,3% i depositi (certificati di deposito, conti correnti e risparmi) per un valore di 7.922 milioni di euro (6.991 milioni di euro nel 2003), il comparto obbligazionario è diminuito del 13,4% a 3.984 milioni di euro (4.601 milioni di euro nel 2003). I pronti contro termine sono scesi del 49,9% per un valore pari a 1.435 milioni di euro (2.862 milioni di euro nel 2003) conseguentemente alla ridotta attività di Abaxbank. La raccolta indiretta** ha registrato un aumento del 6,7%**, attestandosi a 38.848 milioni di euro (36.413 milioni di euro nel 2003) di cui 15.894 milioni di euro (+7,2% rispetto ai 14.827 milioni di euro del 2003) di raccolta gestita (gestioni patrimoniali, fondi comuni d’investimento, Sicav e polizze vita) e 22.954 milioni di euro di raccolta amministrata** con una crescita del 6,3%** rispetto ai 21.586 milioni di euro nel 2003. Gli impieghi per cassa netti verso la clientela ordinaria sono cresciuti del 4,4% raggiungendo 11.646 milioni di euro (11.151 milioni di euro nel 2003), mentre al netto dei pronti contro termine la crescita è del 4,5% (11.554 milioni di euro nel 2004 contro 11.052 milioni di euro nel 2003). L’erogazione del credito si è focalizzata principalmente sulla clientela privata (+20%) e sullo small business (+25%) riducendo, secondo le linee pianificate, l’esposizione verso il large corporate. Inoltre significativo è risultato l’apporto del leasing con 612,1 milioni di euro di nuove erogazioni (601,6 milioni di euro lo scorso anno) e 1.662 milioni di euro di consistenze (1.472 milioni di euro nel 2003). Notevoli sforzi sono stati inoltre dedicati a supportare operazioni di natura immobiliare. I mutui complessivamente aumentano di circa il 22% ed in particolare i mutui ipotecari alle famiglie (con oltre 2,7 miliardi di consistenze, +25% e flussi erogati per circa 830 milioni di euro, +31%). Gli impieghi di firma sono a quota 612 milioni di euro (-3,5% rispetto ai 634 milioni di euro del 2003). Positivo anche il dato sul fronte delle sofferenze nette con lo 0,28% (0,34% nell’esercizio precedente) e che risulta ampiamente inferiore al dato di sistema pari al 2,1%. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 74,1% (66,2% nel 2003). I crediti problematici totali netti sono pari a 58,5 milioni di euro (64 milioni di euro nell’anno precedente). Relativamente alle posizioni creditizie vantate nei confronti del gruppo Parmalat si è proceduto alla totale svalutazione delle stesse. Il Tier 1 capital ratio è pari a 7,2% (6,6% nel 2003). Il Total capital ratio è pari a 9,9% (9% nel 2003). I risultati conseguiti sono sostanzialmente in linea con quanto previsto nel piano triennale 2004-2006. Altri dati e informazioni Al 31 dicembre 2004 la struttura distributiva del Gruppo si articola in 463 filiali, 39 centri imprese, 45 negozi finanziari. I dipendenti sono 4.986 e i promotori finanziari con mandato 864. In data 31 gennaio 2005 è stata perfezionata la cessione della partecipazione di controllo del 51,163% di Banca del Garda a Veneto Banca costituita da 2,2 milioni di azioni al prezzo complessivo di 33 milioni di euro con il conseguente realizzo di una plusvalenza. La transizione ai principi contabili Ias/ifrs Il gruppo ha avviato da circa due anni un progetto dedicato all’analisi degli impatti ed alla realizzazione delle modifiche organizzative e procedurali connesse all’introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs, affrontando anche le problematiche connesse al business, al trattamento delle informazioni ed alla loro rendicontazione. L’impegno più rilevante ha riguardato la realizzazione di una infrastruttura informatica, in corso di completamento e di collaudo, che si affianca a quella attualmente utilizzata per la produzione dei bilanci secondo i principi contabili italiani; questi due sistemi coesisteranno per tutto il 2005. La parte di produzione dei nuovi schemi di bilancio e della nuova nota integrativa è tuttora in fase di disegno in quanto al momento non è ancora noto il loro formato definitivo. In considerazione di quest’ultimo aspetto e del fatto che alcune rilevanti opzioni connesse a quanto previsto dallo Ias 39 sono state definite dalla Comunità Europea solo di recente, il gruppo Credem stima possibile la produzione dell’informativa periodica a partire dalla relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2005. Questo anche tenuto conto di quanto previsto dal documento di consultazione “Principi Contabili Internazionali: rendicontazioni periodiche, prospetti di sollecitazione/quotazione, definizione della nozione di parti correlate” emesso dalla Consob lo scorso 17 febbraio. |
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STANDARD & POOR’S MIGLIORA L’OUTLOOK DI SEAT PAGINE GIALLE A STABILE DA NEGATIVO |
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Milano, 30 marzo 2005 – L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha comunicato il 23 marzo di aver elevato l’outlook di Seat Pagine Gialle S.p.a. A stabile da negativo, grazie ai progressi della gestione operativa registrati nel corso del 2004 e alla consistente generazione di cassa volta alla progressiva riduzione del debito. “Il miglioramento dell’outlook” – afferma l’Amministratore Delegato Luca Majocchi – “è un’ulteriore conferma del buon lavoro avviato nel corso del 2004 in termini di generazione di un flusso di cassa derivante dalla gestione caratteristica, perfettamente in linea con le esigenze di rimborso del debito. A tal proposito” – prosegue Majocchi – “come anticipato in sede di approvazione del progetto di bilancio da parte del Cda, confermiamo il rimborso anticipato di ulteriori 84 milioni (dopo i 50 milioni rimborsati anticipatamente a fine gennaio) entro il primo trimestre del 2005, anziché entro il mese di giugno”. |
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IMPREGILO: FINALIZZATO IL FINANZIAMENTO PONTE DA 120 MILIONI DI EURO |
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Sesto San Giovanni, 30 marzo 2005 - Impregilo S.p.a. Comunica che il 23 marzo è stato finalizzato il finanziamento ponte da 120 milioni di euro per far fronte alla copertura dei fabbisogni di breve periodo della società. L’operazione è divisa in due parti: un finanziamento da 90 milioni di euro concessi in quote paritetiche da Banca Di Roma S.p.a., Unicredit Banca D’impresa S.p.a., Sanpaolo Imi S.p.a. E Banca Intesa S.p.a. (quest’ultima svolge anche il ruolo di Banca Agente), i rimanenti 30 milioni di euro saranno erogati da Gemina S.p.a. A condizioni analoghe rispetto al finanziamento bancario, fatto salvo che Gemina verrà rimborsata di tale cifra dopo che sarà estinto il finanziamento bancario. E’ previsto che sia il rimborso alle banche sia a Gemina vengano effettuati con i proventi del programmato aumento di capitale. |
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CREMONINI S.P.A.: DEPOSITATA LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA RICHIESTA DI AMMISSIONE DELLE AZIONI MARR A QUOTAZIONE SUL SEGMENTO STAR DI BORSA ITALIANA S.P.A. |
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Castelvetro di Modena, 30 marzo 2005 - Cremonini S.p.a. Comunica che è stata depositata oggi presso Consob e Borsa Italiana S.p.a. La documentazione relativa alla richiesta di ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie della controllata Marr S.p.a. Sul segmento Star di Borsa Italiana. Con il deposito di tale documentazione, prende il via formalmente l’istruttoria finalizzata all’accoglimento della domanda di quotazione da parte di Borsa Italiana ed al “nulla-osta” alla pubblicazione del prospetto informativo da parte della Consob. |
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ENEL APPROVATO IL MEMORANDUM OF UNDERSTANDING PER LA CESSIONE FINO A UN MASSIMO DEL 30% DEL CAPITALE DI TERNA DA ENEL A CASSA DEPOSITI E PRESTITI |
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Roma, 30 marzo 2005 − Cassa depositi e prestiti Spa (Cdp) ed Enel Spa (Enel) hanno approvato un Memorandum of Understanding (Mou) per la cessione da parte di Enel a Cdp di una partecipazione non superiore al 30% del capitale di Terna Spa (Terna). In base ai dati consolidati approvati dal relativo Consiglio di Amministrazione il 15 febbraio 2005, Terna ha registrato, nel corso dell'esercizio 2004, ricavi per 1.023 milioni di euro, un Ebitda di 683 milioni di euro, un Ebit di 512 milioni di euro ed un utile netto di 236 milioni di euro e ha proposto un dividendo a saldo di 0,07 euro per azione (oltre ai 0,045 euro già pagati) in pagamento il 26 maggio prossimo. Oggetto del Mou e determinazione del prezzo In base alle previsioni del Mou, che regola i contenuti essenziali del contratto di compravendita che sarà definito tra le parti, Enel trasferirà a Cdp una partecipazione significativa in Terna, per un quantitativo massimo di 600 milioni di azioni (corrispondenti al 30% del capitale sociale). Attualmente Enel possiede 1 miliardo di azioni Terna, pari al 50% del capitale sociale. Il corrispettivo sarà fissato sulla base di un meccanismo, concordato tra le parti nel Mou, i cui termini essenziali sono i seguenti: il valore di riferimento per azione risulta pari alla media ponderata dei prezzi ufficiali dell'azione Terna registrati nei 30 giorni di borsa aperta antecedenti il 16 febbraio 2005 (data di riferimento del Mou); il corrispettivo finale sarà determinato in base a un meccanismo di aggiustamento, che terrà conto della media ponderata dei prezzi ufficiali dell'azione Terna registrati antecedentemente al trasferimento della partecipazione da Enel a Cdp. Tale corrispettivo includerà una maggiorazione del 3% a titolo di premio; l'aggiustamento così calcolato non potrà comunque comportare una variazione del valore di riferimento oltre un cap e un floor di variazione prestabiliti, salvo una franchigia fino a concorrenza della quale il valore di riferimento rimarrà invariato; qualora il trasferimento della partecipazione intervenga dopo lo stacco della cedola relativa al saldo del dividendo Terna dell'esercizio 2004, il cui pagamento è previsto per il 26 maggio prossimo, il meccanismo di aggiustamento prevede che il prezzo dell'azione Terna preso a riferimento venga depurato dell'ammontare del dividendo distribuito. Qualora Cdp dovesse procedere all'acquisto del 30% del capitale di Terna sulla base del valore di riferimento sopra indicato, il corrispettivo complessivo, inclusivo del premio, ammonterebbe a 1.362,6 milioni di euro e comporterebbe per Enel una plusvalenza consolidata pari a circa 813 milioni di euro. È previsto che l'efficacia del contratto di compravendita che sarà definito tra le parti sia subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, tra le quali: l'avverarsi delle condizioni sospensive previste nel contratto di trasferimento a Terna del ramo d'azienda attualmente facente capo al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale Spa (Grtn), relativo al dispacciamento di energia elettrica e alla programmazione e sviluppo della rete di trasmissione nazionale; l'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti Terna del bilancio dell'esercizio 2004; la convocazione di un'apposita Assemblea degli azionisti Terna con all'ordine del giorno il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Società, in conseguenza del trasferimento a Terna delle attività del Grtn ed in conformità alle previsioni del Dpcm 11 maggio 2004; il rilascio da parte dell'Autorità Antitrust dell'autorizzazione al trasferimento della partecipazione in Terna. Nella definizione dell'operazione, Cdp si avvale dell'ausilio di Ubm – Unicredit Banca Mobiliare e Ubs Corporate Finance Italia S.p.a. In qualità di consulenti finanziari e dello Studio Gianni, Origoni, Grippo &Partners in qualità di consulente legale. Mediobanca e Goldman Sachs (già global coordinator nell'operazione di Ipo di azioni Terna del giugno 2004) assistono invece Enel, in qualità di esperti indipendenti, nella valutazione della congruità del prezzo concordato per il trasferimento della partecipazione in Terna. |
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GRUPPO GENERALI: UTILE CONSOLIDATO CRESCE DEL 30% A OLTRE E 1.314 MLN, BATTUTI I TARGET DIVIDENDO IN AUMENTO DEL 30,3% A E 0,43 PER AZIONE |
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Venezia, 30 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunito il 24 marzo sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato il bilancio consolidato dell'esercizio 2004 e il bilancio della Capogruppo. L'utile netto consolidato ha evidenziato una crescita del 30% a E 1.314,6 milioni (E 1.015,1 milioni al 31 dicembre 2003), superando il target di E 1.203 milioni fissato per il 2004. Si tratta del miglior risultato ottenuto dal Gruppo Generali sotto il profilo della qualità in quanto ascrivibile all'ottimo andamento dell'attività ordinaria, che a fine 2004 ha raggiunto i E 2.213,2 milioni (E 1.790 milioni nell'esercizio precedente). La gestione industriale ha contribuito con un risultato in crescita a E 710,8 milioni rispetto ai E 259,7 milioni dell'esercizio 2003. La redditività è stata coniugata con la notevole dinamicità nella raccolta evidenziata dalle Compagnie del Gruppo che, nei principali mercati di operatività, hanno incrementato le rispettive quote di mercato. In particolare, in Italia la quota di mercato complessiva è salita al 22,1% dal 20,1%; in Francia al 7,3% dal 5,5%. In Germania, la quota di mercato nel vita è salita al 11,1% dal 10,5%. Il dividendo unitario proposto per l'esercizio 2004 è di 0,43 euro per azione, rispetto a 0,33 euro del 2003 con un incremento unitario del 30,3%. L'erogazione complessiva sarà di E 548,5 milioni (E 420,9 milioni nel 2003). Il dividendo sarà in pagamento dal 26 maggio. I premi consolidati sono ammontati a E 56,3 miliardi con una crescita del 13,6% rispetto ai E 49,6 miliardi del 2003 (+11,9% a condizioni omogenee per cambi e perimetro), superando l'obiettivo di E 53,3 miliardi di raccolta fissato per il 2004 dal Piano industriale. Il combined ratio ha registrato un miglioramento di 2,4 punti percentuali attestandosi a 100,9% da 103,3% a fine 2003, migliore dell'obiettivo di 102,1% fissato per il 2004. Tale indice scende per la prima volta sotto il 100% attestandosi a 99,2% escludendo le componenti relative al ramo malattia in Germania e dell'assicurazione complementare vita in Francia, in quanto gestite secondo i criteri del ramo vita (101,3% a fine 2003). Il risultato della gestione finanziaria corrente ha raggiunto E 10.592,6 milioni (E 9.925,1 milioni a fine 2003). L'utile di esercizio della Capogruppo è ammontato a E 1.012,1 milioni (E 550,4 milioni nel 2003). Sul risultato hanno influito componenti straordinarie nette per E 338 milioni, dovute all'applicazione del Dl.lgs. 17 gennaio 2003, che prevede l'eliminazione delle così dette interferenze fiscali dai bilanci. Bilancio Consolidato Il bilancio consolidato del Gruppo Generali riflette la situazione economica, finanziaria e patrimoniale di 183 società, di cui 106 compagnie di assicurazione, 52 holding di partecipazione e società finanziarie, 18 società immobiliari e 7 di servizi. La gestione assicurativa I premi lordi consolidati hanno raggiunto E 56.339,2 milioni con una crescita del 13,6% (+11,9% a condizioni omogenee) rispetto ai E 49.603,4 milioni dell'esercizio precedente. La raccolta dei premi del lavoro diretto, su cui è focalizzata la politica del Gruppo, ha registrato una crescita del 12,1% a condizioni omogenee rispetto al 2003 attestandosi a E 55.327,7 milioni. Nel ramo vita - che rappresenta il 65,6% del portafoglio globale - la raccolta complessiva è cresciuta del 17,5% (+16,9% a condizioni omogenee) raggiungendo E 36.941,2 milioni da E 31.435,1 milioni nell'esercizio 2003. Il volume premi di nuova produzione ha registrato una significativa crescita del 31,3% attestandosi a E 20.830 milioni a fine 2004. Il risultato tecnico del ramo vita ha registrato un miglioramento del 5,5% a E 1.198,6 milioni (E 1.136 milioni a fine 2003), per effetto sia della politica di contenimento delle spese generali che dei migliori risultati della gestione finanziaria. L'incidenza dei costi complessivi sui premi vita al netto della riassicurazione è scesa dall'11,9% all'11,4%; il peso dei costi di acquisizione è rimasto stabile mentre è diminuito quello dei costi di amministrazione. Le riserve tecniche nette nel vita sono aumentate del 9,6% attestandosi a complessivi E 212.571,3 milioni contro E 193.927 milioni a fine 2003. Nei rami danni – che rappresentano il 34,4% del portafoglio globale - i premi consolidati sono ammontati a E 19.398 milioni, con un incremento del 6,8% rispetto ai E 18.168,3 milioni dell'analogo periodo del 2003 (+3,4% a condizioni omogenee). La crescita è stata conseguita nonostante la debole congiuntura economica dell'area euro e le importanti azioni di riforma che stanno interessando alcuni portafogli. Il risultato tecnico dei rami danni è migliorato, in cifra assoluta, di E 388,5 milioni (+44,3%), riducendo sensibilmente il passivo a E 487,8 milioni (E -876,3 milioni a fine 2003). Il rapporto sinistri a premi nei rami danni, al netto della riassicurazione, è migliorato di 2 punti percentuali passando a 74,8% (76,8% nell'esercizio 2003). L'incidenza dei costi sui premi danni è passata da 26,5% a 26,1% grazie alla riduzione dell'incidenza delle spese generali. Le riserve tecniche nette dei rami danni hanno registrato un incremento del 6% attestandosi a E 31.353,1 milioni contro E 29.593 milioni a fine 2003. L'indice di riservazione si conferma tra i più solidi del mercato. L'incidenza dei costi complessivi sui premi vita e danni è scesa a 16,2% da 16,9% del 2003 con un miglioramento di 0,7 punti percentuali, ascrivibile alla minore incidenza delle spese generali. Principali Mercati Italia - Per quanto riguarda l'andamento in Italia, principale mercato di operatività del Gruppo, si è registrata una crescita dei premi diretti del 14,8% a E 22.108,2 milioni da E 19.257,3 del 2003. Nel ramo vita, in un mercato che ha registrato per tutto il 2004 uno sviluppo contenuto, il Gruppo ha invece evidenziato una crescita del 18,9%, raggiungendo a fine 2004 i E 16.489 milioni (E 13.868 milioni nel 2003), incrementando la quota di mercato al 25,2% dal 22,2%. La nuova produzione è complessivamente aumentata del 32,1%; le reti tradizionali hanno registrato uno sviluppo del 19,4%, il canale banca assicurazione del 47,8% e quelle dei promotori finanziari del 15,3% Nei rami danni la raccolta è stata pari a E 5.619,2 milioni con una crescita del 4,3%, nonostante l' importante riforma in atto in alcuni portafogli (E 5.389,3 milioni a fine 2003). Il combined ratio è sceso sotto il 100% attestandosi a 99,5% da 100,3% dell'esercizio precedente. Il miglioramento è ascrivibile sia all'ulteriore riduzione della sinistralità sia all'andamento delle spese generali, obiettivi conseguiti a seguito delle politiche gestionali e organizzative poste in essere. Germania - La raccolta complessiva diretta in Germania ha registrato un incremento del 4,5% a E 12.380 milioni nonostante un contesto economico caratterizzato da incertezza. Il ramo vita ha mostrato una dinamica positiva, ben al di sopra di quella di mercato, con una raccolta premi pari a E 7.542,9 milioni (+6,8%, E 7.063,5 milioni a fine 2003); aggiungendo i premi unici derivanti dalla partecipazione agli utili si raggiunge un volume complessivo di E 7.858,6 milioni. Il volume premi di nuova produzione ha raggiunto i E 1.598 milioni con un incremento del 54,4%. Il Gruppo Generali ha rafforzato la sua leadership nel segmento delle polizze previdenziali individuali. Nei rami danni, la raccolta si è attestata a E 4.521,4 milioni (E 4.476,7 milioni a fine del 2003) registrando un incremento dell'1%. L'andamento della produzione nei rami danni è stato condizionato da un'accentuata concorrenza nella quale le politiche sottoscrittive improntate all'ottimizzazione della redditività hanno fatto si che il combined ratio al netto del ramo malattie si sia attestato per la prima volta sotto il 100% (a 99,7% da 100,8% del 2003). Francia La raccolta complessiva del Gruppo in Francia, dove si è concluso il processo di integrazione di Le Continent e del portafoglio locale di Zurich, si è attestata a E 11.343 milioni ( E 7.862,7 milioni nel 2003), con una crescita del 28,7% a perimetro costante e un notevole rafforzamento della quota di mercato al 7,3% dal 5,5% del 2003. Nel ramo vita, la raccolta si è attestata a E 7.705,8 milioni, con un incremento del 41,1% a perimetro costante, grazie al forte sviluppo delle polizze unit linked. Nei rami danni la raccolta ha raggiunto E 3.637,2 milioni, in crescita del 8,5% a perimetro costante rispetto a E 2.756,4 milioni registrati nel 2003. Il combined ratio al netto delle complementari vita è migliorato a 99,7% da 101,3% del 2003. Ripartizione dei premi per aree geografiche I dati dei singoli Paesi si riferiscono ai premi diretti
(mlnE) | Premi | % | Premi | % | Premi | % | | Vita | in termini | Danni | in termini | Totali | in termini | | | omogenei | | omogenei | | omogenei | Italia | 16.489,0 | 18,9 | 5.619,2 | 4,3 | 22.108,2 | 14,8 | Germania | 7.858,6 | 6,8* | 4.521,4 | 1 | 12.380,0 | 4,5 | Francia | 7.705,8 | 41,1 | 3.637,2 | 8,5 | 11.343,0 | 28,7 | Spagna | 771,1 | -35,7** | 1.248,1 | 6,9 | 2.019,2 | -14,7 | Austria | 559,9 | 3,7 | 1.381,9 | 0,4 | 1.941,8 | 1,3 | Svizzera | 765,5 | 2,3 | 433,1 | 5,5 | 1.198,6 | 3,4 | Europa dell’Est | 238,5 | 21,5 | 553,8 | 15,6 | 792,3 | 17,3 | Resto Europa | 1.004,1 | 9,5 | 783,1 | 0,11 | 1.787,2 | 5,2 | Resto del Mondo | 1.044,2 | 8,8 | 713,2 | 2,4 | 1.757,4 | 6,1 | Totale premi diretti | 36.436,7 | 16,7 | 18.891,0 | 4,2 | 55.327,7 | 12,1 | Totale premi indiretti | 504,5 | 33,4 | 507 | -18 | 1.011,5 | 2 | Premi Complessivi | 36.941,2 | 16,9 | 19.398,0 | 3,4 | 56.339,2 | 11,9 | * l'incremento è stato calcolato escludendo i premi unici da partecipazione agli utili 2004 ** In Spagna, l'andamento dei rami vita è stato caratterizzato dalla contrazione dei premi unici di rilevante ammontare, a seguito della riduzione di operazioni collettive di prepensionamento che ha interessato tutto il mercato; isolando tale effetto il comparto registra una crescita dell'11,4% La gestione patrimoniale e finanziaria La politica di investimento degli attivi del Gruppo è stata orientata nell'esercizio 2004 verso un aumento degli investimenti in titoli obbligazionari corporate, emessi da società aventi caratteristiche di elevata solidità patrimoniale e finanziaria. I titoli a doppia A o superiori rappresentano l'80% del portafoglio obbligazionario. Gli investimenti azionari - escludendo quelli in Compagnie del Gruppo e quelli il cui rischio è a carico degli assicurati - sono aumentati del 26,1% raggiungendo i E 18.812,9 milioni. Al 31 dicembre 2004, gli investimenti complessivi sono ammontati a E 252.104,6 milioni con un incremento del 9,6% (E 230.087,6 milioni a fine 2003). In particolare, gli investimenti, esclusi quelli il cui rischio è a carico degli assicurati, sono saliti a E 217.338,1 milioni da E 199.346,7 milioni a fine 2003. Nell'ambito della composizione di tali investimenti, quelli a reddito fisso rappresentavano il 79,2%, le azioni l'8,7%, gli immobili il 5,5% e altri investimenti il 6,6%. Il risultato della gestione finanziaria corrente ha raggiunto E 10.592,6 milioni (E 9.925,1 milioni a fine 2003). In particolare, i redditi netti da investimenti hanno raggiunto E 9.745 milioni con una crescita del 10,1% rispetto al precedente esercizio (E 8.853,6 milioni nel 2003). I profitti netti da attività di trading sono ammontati a E 1.240,8 milioni rispetto a E 1.640,6 milioni nel 2003. Le minusvalenze nette da valutazione sono state pari a E 393,1 milioni in significativa riduzione rispetto E 569,1 milioni a fine 2003. Il risultato dell'attività ordinaria ha raggiunto E 2.213,2 milioni (E 1.790 milioni nell'esercizio precedente), grazie soprattutto all'incremento dell'utile della gestione industriale. Il risultato dell'attività straordinaria è passato a E 352,6 milioni da E 204,6 milioni nel 2003, per effetto della riduzione delle componenti straordinarie negative da 848,3 milioni a 659,8 milioni a fine 2003. Le plusvalenze latenti sul portafoglio titoli sono ammontate a E 10.844,6 milioni (E 6.979,6 milioni a fine 2003), di cui E 2.534,4 milioni relative al comparto azionario, E 6.999,3 milioni a quello obbligazionario e E 1.310,9 milioni ad altri investimenti. Il patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo è ammontato a E 9.336,7 milioni (E 8.499,2 milioni nel 2003). La quota di terzi sul capitale e riserve è risultata pari a E 2.050,2 milioni e sul risultato dell'esercizio a E 438 milioni. L'indebitamento del Gruppo è sceso a E 7.354,8 milioni (E 7.556,4 milioni a fine del 2003) di cui E 4.152,8 milioni relativi a prestiti obbligazionari e E 3.202 milioni relativi ad altri finanziamenti. Previsione per il 2005 In un contesto di mercato con tassi di premio condizionati dalla crescente concorrenza, la politica commerciale del Gruppo orientata verso i prodotti a maggiore redditività, il mantenimento di un'attenta selezione dei rischi e le riduzioni programmate dei costi portano a confermare il trend positivo della redditività tecnica che ha caratterizzato i due ultimi esercizi. Sul versante della raccolta il Gruppo Generali ha realizzato nei primi mesi dell'anno una promettente raccolta grazie anche alla conclusione di un importante contratto in Cina. Una gestione finanziaria mirata ad una maggiore attività di trading e l'aumento dei dividendi dovuto al miglioramento degli andamenti industriali delle società partecipate fanno prevedere un incremento dei proventi finanziari. Per effetto di queste dinamiche – salvo il verificarsi di eventi di carattere eccezionale - si prevede un risultato finale di esercizio in crescita. Bilancio Della Capogruppo L'utile di esercizio della Capogruppo è ammontato a E 1.012,1 milioni (E 550,4 milioni nel 2003). Sul risultato hanno influito componenti straordinarie nette per E 338 milioni, dovute all'applicazione del Dl.lgs. 17 gennaio 2003, che prevede l'eliminazione delle così dette interferenze fiscali dai bilanci. Il saldo complessivo della gestione industriale, comprensivo dei soli interessi tecnici attribuiti al ramo vita, migliora significativamente passando da E - 97,2 milioni a E -35,8 milioni, a conferma del buon andamento della gestione assicurativa. La raccolta premi complessiva è ammontata a E 5.793,7 milioni con un incremento del 3,7% (+4,2% a parità di cambi). Nei rami danni, in particolare, la raccolta premi ha registrato un incremento del 3,9% a parità di cambi, raggiungendo i E 3.917 milioni (E 3.786 milioni nel 2003). In particolare, i premi del lavoro diretto sottoscritto in Italia hanno raggiunto E 2.679,9 milioni con un incremento del 5,7% a parità di cambi. Il rapporto sinistri a premi, al netto della riassicurazione, è sceso al 76,1% dall'78,3% del 2003; il combined ratio è migliorato passando a 101,8% da 103% nel 2003. L'incidenza dei costi complessivi sui premi è passata dal 22,1% al 23,3%; in particolare i costi di acquisizione hanno registrato un'incidenza del 18,4% rispetto al 17,1% del 2003, mentre quella dei costi di amministrazione è in leggero calo (4,9% contro il 5% del 2003). Il risultato della gestione finanziaria corrente è passata a E 1.557,6 milioni rispetto ai E 1.353,6 milioni del precedente esercizio. Il portafoglio titoli a fine 2004 ha evidenziato plusvalenze latenti pari a E 6.413,5 milioni (E 5.608,5 milioni nel 2003). Il patrimonio netto, incluso l'utile dell'esercizio, è salito a E 8.575,9 milioni, con un incremento di E 588,8 milioni rispetto ai E 7.987,1 milioni di fine 2003. L'eccedenza rispetto al fabbisogno di copertura del margine di solvibilità è di E 6.754,9 milioni (E 6.353,6 milioni nel 2003). L'implementazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs Il regolamento comunitario 1606/02 impone alle società quotate dell'unione Europea l'applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs per la redazione del solo bilancio consolidato a partire dall'esercizio 2005. La transizione agli Ias/ifrs determina significativi riflessi non solo sulla rendicontazione di bilancio, ma anche sui processi organizzativi della Capogruppo e di tutte le società del Gruppo. A questi fini è stato avviato nel maggio del 2003 un progetto finalizzato a reingegnerizzare integralmente il flusso informativo infragruppo con lo scopo di soddisfare le nuove esigenze sia di consolidamento che di controllo di gestione. Le attività progettuali sono state finalizzate all'analisi e all'interpretazione delle nuove regole contabili, all'identificazione dei maggiori impatti sulle attuali poste di bilancio, alla realizzazione e alla diffusione tra le società del Gruppo del manuale illustrativo del nuovo piano dei conti e delle linee guida cui le società del Gruppo dovranno attenersi. Intensa è stata l'attività di formazione interna. Il progetto ha richiesto una complessa pianificazione sottoposta a frequenti aggiornamenti causati dall'incertezza normativa che ha caratterizzato il processo di transizione agli Ias/ifrs. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato Fabio Buscarini direttore generale della Direzione per l'Italia di Assicurazioni Generali. Buscarini, già vicedirettore generale, nella Compagnia dal 1969, sovrintenderà la direzione commerciale, quella industriale danni e quella dei rischi speciali. Il Consiglio di Amministrazione ha anche convocato, per i giorni 28-29-30 aprile 2005 l'Assemblea degli Azionisti. In sede ordinaria, oltre che l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2004, l'assemblea delibererà in merito alla nomina del collegio sindacale per il triennio 2005/2007. In sede straordinaria, sarà poi chiamata ad adottare le deliberazioni necessarie ad implementare dei piani di stock option a favore del top management della società e dei manager del gruppo. Infine si esprimerà in merito ad una proposta di modifica dello statuto sociale, con la quale attribuire al Consiglio di Amministrazione la competenza deliberativa ordinaria sull'emissione di obbligazioni non convertibili, in linea con quanto previsto oggi dalla riforma del diritto societario. Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha esaminato la situazione riguardante la partecipazione del Gruppo in Bnl, alla luce dei recenti sviluppi legati all'iniziativa promossa dal Bbva. Nel merito, il Consiglio ha ribadito che la Compagnia esprimerà la propria posizione solo quando si conosceranno tutte le condizioni dell'offerta, che sarà valutata sulla base dei propri interessi complessivi e strategie industriali. Inoltre si dovranno attendere le necessarie valutazioni che verranno formulate dai competenti organi di Bnl che , come avviene generalmente, saranno supportate da opinioni di qualificati advisors. In ogni caso, la posizione che sarà assunta si porrà in linea con scelte che rifletteranno il pieno rispetto delle regole e delle logiche di mercato. |
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GRUPPO CATTOLICA: ULTERIORE BALZO DELL’UTILE NETTO CONSOLIDATO A 150 MILIONI (+19,6%) E DELL’UTILE NETTO DI GRUPPO A 136 MILIONI (+ 17,1%) IL DIVIDENDO SALE DEL 32,4% A 1,35 EURO CRESCITA PREMI SUPERIORE AL MERCATO |
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Verona, 30 marzo 2005 - Con chiara visione strategica e con focus sulla creazione di valore economico per i soci e gli azionisti, prosegue lo sviluppo del modello di business e l’adattamento organizzativo del Gruppo Cattolica, ormai consolidato al quinto posto tra i gruppi di matrice assicurativa. Tutto ciò è comprovato dai principali indicatori economici del bilancio della Capogruppo e del bilancio consolidato 2004, approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Giuseppe Camadini. Utile netto di Gruppo a 136 milioni dai 116 milioni del 2003, in crescita del 17,1%; premi consolidati a 4.617 milioni (+9,6%); gestione tecnica a 89 milioni in crescita del 26,4%, significativa la crescita del comparto danni (+147,8%); miglioramento del combined ratio a 97,5% da 98,9% di fine 2003; Roe a 15,2% da 13,6% a fine 2003. Sono i principali risultati raggiunti dal Gruppo Cattolica nel 2004. “I risultati conseguiti superano le attese di crescita e sviluppo sia in termini di volumi che di redditività e avvicinano i target previsti per il prossimo triennio” ha commentato Giuseppe Camadini, presidente di Cattolica Assicurazioni. ”E’ la conferma del successo delle scelte strategiche che il nostro Gruppo ha perseguito negli ultimi anni e che sono alla base del nuovo Piano d’Impresa 2005-2007, un piano molto operativo, sempre più focalizzato sul core business assicurativo e orientato alla crescita della redditività e alla creazione di valore per gli azionisti, attraverso iniziative di business specifiche finalizzate al raggiungimento di nuovi e ambiziosi obiettivi economico-patrimoniali”. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario di 1,35 euro per azione (+32,4%), con tassazione ordinaria e con un pay-out sull’utile 2004 di Gruppo pari al 47%. Per gli esercizi successivi si prevede una ulteriore crescita dei dividendi distribuiti. Il dividend yield, calcolato sulla base del prezzo del 24 marzo 2005, è pari al 3,8%. Il dividendo proposto sarà pagabile a partire dal 12 maggio 2005, con data di stacco della cedola il 9 dello stesso mese. Il Gruppo ha chiuso il 2004 con un utile netto consolidato pari a 150 milioni di euro dai 126 milioni a fine 2003 con un incremento del 19,6%, per un utile netto di Gruppo di 136 milioni dai 116 milioni nello stesso periodo dell’esercizio precedente, attestando una crescita del 17,1%. Al raggiungimento del risultato concorrono i positivi contributi della gestione tecnica danni e vita in crescita del 26,4%, il miglioramento della redditività ordinaria degli investimenti, la progressiva attuazione del progetto di riorganizzazione immobiliare e una diminuzione del tax rate consolidato che passa dal 40,4% al 31,7% per effetto del mutato carico fiscale. Anche grazie al positivo andamento dei mercati finanziari, si sono registrati proventi netti da investimenti pari a 260 milioni, in crescita del 10,0%, di cui rettifiche di valore per 7 milioni contro i 15 milioni del 2003 e perdite da realizzo, in netta diminuzione, pari a 5 milioni dai 17 milioni dell’esercizio precedente. Le plusvalenze realizzate dalla cessione di immobili ammontano a 69 milioni di euro. Rispetto ai dati preliminari sull’andamento del 2004 diffusi in occasione della presentazione del Piano d’Impresa 2005-2007 si evidenzia che il Gruppo Cattolica ha beneficiato di un migliore rendimento finanziario, al netto della quota degli assicurati, oltre che di una riduzione del carico fiscale. Per gli esercizi successivi vi sono fondate ragioni di ritenere che parte dei benefici manifestatisi nel 2004 abbiano un carattere strutturale ripetibile nel tempo, consentendo una marginale revisione al rialzo dell’utile netto di Gruppo per il triennio 2005-2007. A livello consolidato, la raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto ha raggiunto i 4.617 milioni di euro, con un incremento del 9,6% rispetto ai 4.212 milioni dell’esercizio 2003. Il costante progresso dei volumi ha permesso al Gruppo di accrescere ulteriormente la propria quota di mercato che nel 2004 ha raggiunto il 4,52%, rispetto al 4,31% del 2003, grazie soprattutto allo sviluppo dei premi vita, la cui quota di mercato è passata dal 4,49% del 2003 al 4,86% nel 2004 (Fonte: Ania). I premi del lavoro diretto dei rami danni sono cresciuti del 2,5% raggiungendo i 1.398 milioni di euro dai 1.363 milioni dell’esercizio precedente. Il progresso nei volumi è stato accompagnato da un notevole miglioramento della gestione tecnica, il cui risultato è stato pari a 30 milioni contro i 12 milioni del 2003, in aumento del 147,8%. Migliora ulteriormente il combined ratio (rapporto percentuale tra saldo tecnico danni e premi netti di competenza), sceso al 97,5% dal 98,9% di fine 2003 soprattutto grazie all’approccio selettivo attuato con prudenti politiche di sottoscrizione. In costante sviluppo anche la raccolta premi del lavoro diretto nei rami vita, che ha totalizzato 3.197 milioni contro i 2.820 milioni del 2003, pari a un +13,3%. L’evoluzione dei rami vita è sostenuta principalmente dalla crescita sostenuta del Ramo V (operazioni di capitalizzazione) che passa dai 182 milioni del 2003 ai 374 milioni a fine 2004, con un incremento del 106% e dallo sviluppo delle polizze di Ramo Iii (unit- e index-linked), che raggiungono i 1.811 milioni rispetto ai 1.518 dell’esercizio precedente (+ 19,3%). La produzione delle joint venture Bpv Vita e Lombarda Vita si attesta rispettivamente a 1.167 milioni (+33,9%) e 1.148 milioni (+0,5%) di raccolta premi. Positivo lo sviluppo della nuova produzione vita, che ha raggiunto i 2.981 milioni di euro dai 2.595 milioni nel 2003, con una crescita del 14,9%. Il risultato tecnico della gestione si è attestato a 59 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente. Sotto il profilo delle strategie commerciali, nel corso del 2004 è proseguito il potenziamento del sistema distributivo multicanale del Gruppo. Le agenzie hanno raggiunto le 1.092 unità dalle 1.049 di fine 2003 (+43) con una raccolta premi complessiva pari a 1.533 milioni, in crescita dell’1,4% rispetto al precedente esercizio. L’incidenza del canale agenziale sulla raccolta premi totale è pari al 93,7% nei rami danni e al 7,0% nei rami vita. Costante la presenza del Gruppo nel canale bancassicurativo, secondo il modello di partnership distributiva adottato dalla società. Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo sono 2.702 con una raccolta premi pari a 2.758 milioni di euro, in aumento del 15,0% rispetto al 2003. I promotori finanziari sono 1.138 e i broker 152. La raccolta dei premi del lavoro diretto risulta così canalizzata: banche 60,0%, rete agenziale 33,4%, promotori 1,3%, broker 1,1%, raccolta diretta 4,2%. Le riserve tecniche lorde del lavoro diretto e indiretto dei rami danni sono salite di oltre 115 milioni attestandosi a 2.315 milioni (+5,2%). L’incidenza delle riserve lorde danni sui premi complessivi risulta pari al 163,1% rispetto al 158,0% dell’anno precedente. In ascesa anche le riserve dei rami vita che ammontano a 13.064 milioni rispetto agli 11.179 milioni dell’esercizio 2003 (+16,9%). Gli investimenti hanno superato i 15.780 milioni, con un aumento di oltre 2.131 milioni (+15,6%) sull’anno precedente. In particolare sono rappresentati per il 42,6% da titoli a reddito fisso (+25,2% rispetto al 2003), per il 2,6% da partecipazioni strategiche che raggiungono i 416 milioni, per lo 0,4% in azioni e per l’1,4% da immobili. La restante parte è rappresentata da investimenti relativi a polizze vita index e unit linked per il 47,9%, e da disponibilità liquide ed altri investimenti. Le plusvalenze latenti degli investimenti ammontano a fine 2004 a 215 milioni, + 31,3% rispetto all’esercizio precedente, riconducibili sostanzialmente agli investimenti obbligazionari e alla componente del patrimonio immobiliare. A fine 2004 il patrimonio netto consolidato, comprensivo dell’utile, ammontava a 1.166 milioni, con un incremento del 9,2%. L’utile netto della Capogruppo ammonta a 106 milioni di euro dai 62 milioni del 2003, attestando un progresso del 72,2%. Significativo il miglioramento del risultato tecnico che raggiunge i 96 milioni dai 67 milioni del 2003, in crescita del 42,3%. La raccolta complessiva dei premi del lavoro diretto e indiretto ha registrato una leggera flessione dell’1,8% rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 1.404 milioni, di cui 1.063 milioni nei rami danni e 341 milioni nel vita. Con riferimento all’introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs, è in fase avanzata a livello di Gruppo un progetto dedicato allo studio degli impatti che si produrranno sulle diverse funzioni ed all’implementazione delle relative modifiche operative, procedurali e dei sistemi, al fine di disporre di un sistema contabile e di reporting in grado di generare i dati e le informazioni aziendali necessarie per la predisposizione del bilancio consolidato secondo i nuovi principi contabili. Dopo una prima fase di analisi dei nuovi principi, che ha impegnato diverse aree aziendali, attualmente si sta procedendo a completare il disegno e la predisposizione dei supporti informatici necessari per l’alimentazione ed elaborazione dei dati Ias/ifrs. Tale adeguamento dei sistemi e delle procedure interne ha richiesto una complessa pianificazione progettuale che è stata, ed è ancora, sottoposta a continui aggiornamenti in ragione delle modifiche rese necessarie dai numerosi cambiamenti di scenario. In base al fatto che lo Ias 39 e l’Ifrs 4, alcuni fra i principi più rilevanti per il settore assicurativo, sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea solo nel dicembre 2004 e che altri elementi rilevanti sono ancora in fase di definizione, il Gruppo ha deciso che prudentemente inizierà a diffondere informazioni in ordine ad alcuni impatti quantitativi in base ai principi contabili internazionali a partire dalla relazione semestrale al 30 giugno 2005. Assemblea dei Soci. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea dei Soci, in seduta ordinaria e straordinaria, per i giorni 29 e 30 aprile 2005, rispettivamente in prima e seconda convocazione. I Soci saranno chiamati ad approvare il bilancio dell’esercizio 2004, la nomina dei membri in scadenza del Consiglio di Amministrazione e, in seduta straordinaria, alcune proposte di modifiche statutarie. Indipendenza degli Amministratori. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha inoltre verificato la sussistenza del requisito di indipendenza degli Amministratori sulla base dei criteri contemplati dal Codice di autodisciplina della Borsa Italiana. Tali requisiti di indipendenza sono stati riconosciuti a tutti i consiglieri. |
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LLOYD ADRIATICO: ROE 32,8% UTILE NETTO: 253 MILIONI (+40,6%) PREMIO REALE RCA: -11% IN 3 ANNI 2005 VITA AGENTI: +35.9% DIVIDENDI: +20,2% (2,5 € PER AZIONE) ECCELLENTI RENDIMENTI DEI PRODOTTI VITA |
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Trieste, 30 marzo 2005 - Il Lloyd Adriatico, la compagnia guidata da Enrico Tomaso Cucchiani, chiude il 2004 con i migliori risultati della sua storia in termini di redditività, confermandosi per il quarto anno consecutivo outperformer a livello europeo. L'utile netto consolidato è salito nel 2004 del 40,6% a 253,1 milioni di euro (180 milioni di euro nel 2003); per il quarto anno consecutivo il Roe (ritorno sul patrimonio) ha ampiamente superato la soglia del 20%, raggiungendo il 32,8% (29,1% nel 2003), mentre il Roe Danni è salito al 37,7 (33,6% nel 2003); il Rorac (ritorno sul capitale di rischio effettivamente allocato), ha raggiunto nei rami danni il 35,9%. Inoltre, per il quarto anno consecutivo, il combined ratio si è attestato sui migliori livelli del mercato europeo: 78,6% (84,5% nel 2003). "Nel 2004, - ha commentato Cucchiani, Presidente e Amministratore Delegato della compagnia - il Lloyd Adriatico con un combined ratio di 78,6% ha confermato, per il quarto anno consecutivo, performance di assoluta eccellenza ai migliori livelli del mercato. Ancor più degli indici da primato, pare essere rilevante la costanza e la stabilità nel tempo di un livello di performance nettamente superiore alla media del mercato. L'andamento positivo della raccolta è stato confermato anche dall'andamento registrato nei primi due mesi del 2005: la Capogruppo ha visto crescere i premi dell'11,2% a livello globale, con un forte incremento della raccolta vita tramite rete agenziale (+35,9%)". Il Roe è salito al 32,8% (dal 29,1% nel 2003), attestandosi ampiamente sopra il 20% per il quarto anno consecutivo. Nei rami danni il Roe è pari al 37,7% (33,6% nel 2003),) e il Rorac è pari al 35,9%. L’utile netto consolidato è cresciuto del 40,6% a 253,1 milioni di euro (180 milioni nel 2003). L’utile netto della Capogruppo è pari a 246,8 milioni di euro (+38,7%). Il dividendo proposto alla prossima assemblea degli azionisti è salito del 20,2% per un monte dividendi pari a 150,0 milioni di euro, con un pay-out del 60,8%; il dividendo per azione è di 2,5 euro (da 2,08 euro per l’esercizio 2003). La raccolta premi del Gruppo è cresciuta del 9,3% - un incremento quasi doppio rispetto alla media di mercato - attestandosi nel 2004 a 3.114 milioni di euro (2.847 milioni di euro nel 2003). Nel Vita, i premi hanno raggiunto 1.778 milioni (+16,6%), pari al 57,1% della raccolta totale. Nei rami Danni, nonostante l'incremento del numero di clienti, la moderazione tariffaria adottata dalla Compagnia si è riflessa in un aumento contenuto della raccolta (+1%) a 1.336 milioni di euro (1.323 milioni nel 2003). Per il quarto anno consecutivo, il combined ratio è stato inferiore a 100% attestandosi a 78,6% (84,5% nel 2003), un dato che si colloca ai migliori livelli del mercato assicurativo italiano ed europeo. Analogamente, per il quarto anno consecutivo il saldo tecnico nei rami Danni della capogruppo è stato positivo, raggiungendo 320,9 milioni di euro (236,4 nel 2003). Le riserve tecniche sono passate da 2.427 milioni a 2.392 milioni (-1,5%) in conseguenza al diminuito numero di sinistri (-5%); il reserve ratio si è attestato a 182,9%. "Grazie al livello di efficienza raggiunto e alla costante innovazione di prodotto - ha commentato Cucchiani -, il Lloyd Adriatico ha potuto trasferire ai propri clienti importanti risparmi, adottando una politica di moderazione tariffaria che ha portato a un progressivo calo dei costi dell'assicurazione Rc Auto. Anche in futuro, continueremo a focalizzarci sulla creazione di valore per i nostri clienti, sia nei prodotti danni che nei prodotti vita: ciò è per noi la migliore garanzia per la creazione di valore anche per gli azionisti. Per un automobilista virtuoso, dal marzo 2002 ad oggi, il premio Rc Auto è mediamente diminuito, in termini reali (cioè tenendo conto dell'inflazione), dell'11%". Nella Rc Auto, la frequenza dei sinistri è ulteriormente diminuita nel 2004 attestandosi al 6,2% (6,4% nel 2003), un livello nettamente inferiore alla media del mercato, grazie all'accurata segmentazione e all'elevata personalizzazione tariffaria. Nel contempo, l'evoluzione del costo medio dei sinistri ha evidenziato un ulteriore, forte incremento: +7,9%. Ciò nonostante, la combinazione di efficienza e di personalizzazione delle tariffe ha permesso al Lloyd Adriatico di trasferire ai propri clienti importanti risparmi, che possono arrivare fino al 30% nella Rc Auto e fino all'85% sulle polizze incendio e furto, grazie a formule e servizi innovativi. Nel ramo Vita, grazie al forte incremento della raccolta effettuata dagli agenti e promotori della Compagnia (+27,2%), la raccolta premi del Gruppo è cresciuta del 16,6% attestandosi nel 2004 a 1.778 milioni di euro (1.525 milioni nel 2003), pari al 57,1% della raccolta totale. Positivo anche l'andamento registrato nel settore della bancassicurazione (+11,7%). L'incremento della raccolta è legato alle eccellenti performance dei fondi assicurativi, che si collocano stabilmente ai vertici delle classifiche di settore. Nelle classifiche di settore delle polizze unit linked, ad esempio, tra i migliori dieci fondi esistenti sul mercato per ciascun comparto, nel 2004 il Lloyd Adriatico ne ha piazzati ben sette: tre linee azionarie, due bilanciate e due nel comparto dei fondi flessibili. Le riserve vita sono cresciute da 5.104,9 milioni a 6.308,8 milioni (+23,6%). Il Roev (return on embedded value) è salito al 17,1% (12,4% nel 2003). Il saldo tecnico Vita della capogruppo è stato positivo per 15,66 milioni. Anche l'andamento della nuova produzione è stato molto positivo, raggiungendo nel 2004 1.497,2 milioni di euro (+20,5%). "La decisa risposta della nostra clientela ha fortemente premiato la qualità delle nostre gestioni - ha commentato Cucchiani -. Mese dopo mese, infatti, le linee d'investimento del Lloyd Adriatico hanno realizzato performance di assoluta eccellenza, con rendimenti significativamente superiori ai rispettivi benchmark di riferimento ". Gli asset under management ammontavano al 31 dicembre 2004 a 9.212 milioni di euro (+16,6%). I proventi finanziari netti sono ammontati a 238,9 milioni di euro (+22,3%). Il peso degli investimenti azionari "trading" è, a livello della Capogruppo, pari al 4,0%. La politica d'investimento prudente e selettiva adottata dalla Compagnia ha consentito di evitare totalmente le criticità emerse sui mercati negli ultimi anni; proprio per privilegiare la sicurezza degli investimenti per i clienti, la cautela nelle scelte d'investimento è stata premiante. Nella composizione del portafoglio obbligazionario, l'87,7% dei titoli è rappresentato da bond governativi o con rating "tripla A"; il 98,4% è investito su titoli con rating almeno pari ad "A". Per quanto riguarda le prospettive del mercato nel 2005, si prevede una dinamica di sviluppo molto contenuta nei Danni, proprio perché nel ramo principale, la Rc Auto, è ipotizzabile la prosecuzione di politiche tariffarie moderate. Sotto il profilo tecnico, si stima una inversione del ciclo assicurativo con un peggioramento dei risultati; si tratta di un fenomeno europeo, che riflette da un lato il contenimento delle tariffe e, dall'altro, la dinamica del costo dei sinistri, notevolmente superiore al tasso d'inflazione. In aggiunta, si è arrestata la discesa della frequenza sinistri nella Rc Auto e si prevede quindi la sua stabilizzazione. Nel Vita, si rileva che il mercato è entrato in una fase più matura e quindi di crescita meno impetuosa; per quanto riguarda il Lloyd Adriatico, si prevede una crescita a tassi superiori alla media del mercato, grazie alla qualità dei prodotti, delle gestioni e dei bassi caricamenti applicati agli assicurati. Nel 2004 il Lloyd Adriatico ha dato avvio a un importante progetto volto ad assicurare la piena compliance delle norme fissate dal Sarbanes Oxley Act (Sox) in tutte le società del Gruppo. La legge introdotta dal Ny Stock Exchange stabilisce un dettagliato ed estremamente rigoroso processo di controlli interni. Oltre a ciò, il Lloyd Adriatico ha sviluppato un avanzato sistema di controllo per la gestione dei rischi assicurativi e legati all'operatività. Il progetto di adeguamento al Sarbanes Oxley Act è stato concluso. "Questo - ha aggiunto Cucchiani - è un ulteriore elemento di garanzia per il cliente: la nostra proposizione di valore è infatti incentrata su superiori performance e qualità dei prodotti, massima efficienza, trasparenza, solidità patrimoniale e assoluto rigore nella gestione". |
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UN NUOVO AIUTO PER CHI VUOLE COMPRARE CASA: ARRIVA IL "MUTUO 100%" |
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Bologna, 30 marzo 2005 - Un sostegno al 100% per comprare subito una casa. Per questo Unicredit Banca ha creato "Mutuo 100%", un prodotto con il quale viene offerto un finanziamento che copre l'intero valore di un immobile. Una soluzione che vuole andare incontro alle esigenze delle coppie giovani, ma anche di coloro che aspettano da tanto di potersi comprare casa e vedono salire i prezzi del mercato immobiliare molto più in fretta di quanto potrà mai fare il proprio conto in banca. Unicredit Banca è da sempre impegnata nel settore mutui destinati all'acquisto di immobili con una vasta gamma di prodotti. La Banca ha registrato risultati rilevanti nel corso del 2004, in linea con i trend di sviluppo espressi dal mercato: a settembre 2004 sono stati raggiunti 19 miliardi 618 milioni di euro nel settore mutui per l'acquisto di immobili, in aumento di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le performance di Unicredit Banca si dimostrano coerenti con il trend di crescita generalizzata che ha coinvolto a livello nazionale i mutui immobiliari: nei primi 9 mesi del 2004 si è raggiunto in Italia un ammontare complessivo dei mutui destinati all'acquisto di abitazioni superiore a 145 miliardi di euro, in crescita del 21,15% rispetto ai dati registrati nel settembre del 2003. Analizzando la situazione nel contesto locale, a Torino e provincia, l'andamento del mercato dei mutui per l'acquisto di abitazioni mostra un andamento sensibilmente inferiore a quello rilevato a livello nazionale: nei primi 9 mesi del 2004 si è registrata una crescita del 12,95%; a settembre 2004 l'ammontare totale dei mutui erogati dal sistema bancario nell'area ha raggiunto 7,7 miliardi di Euro. La performance realizzata da Unicredit Banca a Torino e provincia ha visto nel 2004 una crescita pari al 19,53% ed alla fine del 2004 la banca ha erogato oltre 1,9 miliardi di Euro di mutui immobiliari. "Mutuo 100%" prevede un importo finanziabile da 50.000 - a 200.000 -. Le durate di rimborso sono di 10, 15, 20 e 25 anni. E' previsto il pre-ammortamento - il periodo iniziale del mutuo nel quale le rate pagate sono costituite dalla sola quota di interessi - nel caso in cui stipula ed erogazione avvengano nel medesimo mese (in questo caso gli interessi di pre-ammortamento vanno a sommarsi alla prima rata del piano). L'ammortamento è di tipo francese, con rate composte da una parte interessi (decrescente) ed una parte capitale (crescente). La modalità di rimborso è solo mensile con addebito, preferibilmente, in conto corrente. Il Mutuo 100% sarà disponibile sia nella formula a tasso variabile (calcolato su Euribor 3 mesi + 1,40 di spread) che in quella a tasso fisso (calcolato su Euroirs + 1,40 di spread). I numeri rilevati nel mercato dei mutui immobiliari mostrano inoltre un sempre maggior consolidamento della tendenza delle famiglie italiane a scegliere modalità di finanziamento a lungo termine: si registra, nello specifico, un aumento sia della durata che dell'importo dei mutui immobiliari, a fronte di una gamma di offerte degli istituti bancari sempre più ampia e articolata. Per quanto riguarda la durata, nel primo semestre del 2004 sono aumentati i mutui erogati di durata superiore ai 21 anni, sia in termini di numero di contratti che di flussi finanziati: mentre nel 2003 l'intervallo di durata con percentuale maggiore per erogazioni e contratti, dopo quello dai 16 ai 20 anni, era quello dagli 11 ai 15 anni, nel 2004 il secondo intervallo di tempo, dopo quello dai 16 ai 20 anni, è quello tra i 21 e i 25 anni per erogazioni e uguale a quello tra gli 11 e i 15 anni per numero di contratti. Per quanto riguarda, invece, l'ammontare dell'importo finanziato, si sono manifestate preponderanti le fasce di mutuo da 51 a 100 milioni di euro e da 101 a 200 milioni: nel primo semestre del 2004, in particolare, si è verificato uno spostamento delle preferenze espresse dal mercato italiano dalla fascia 51-101 milioni di euro (in calo del 4%) a quella da 101 a 200 milioni (in aumento del 5%). |
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RHO-PERO: UN’AREA DA 9 MILIARDI DI EURO, 16.000 IMPRESE, 63.000 DIPENDENTI. 2.627 I NUOVI ASSUNTI PREVISTI |
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Milano, 30 marzo 2005. Sono 16 mila le imprese che hanno sede nel comparto di Rho Pero (Arese, Bollate, Cornaredo, Garbagnate Milanese, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Settimo Milanese, Vanzago), sono cresciute del 11% in cinque anni contro il +9% del resto della provincia. In termini assoluti l’aumento più consistente è stato quello del settore delle costruzioni, +523 imprese. Bene anche le attività immobiliari +245, cresciute a ritmi doppi (+36%) rispetto alla media provinciale, +18%. L’ aumento percentuale più forte si è registrato nei settori istruzione +78,6% (+22 imprese), sanità e altri servizi sociali (+29 imprese). Nell’ultimo anno la tendenza non cambia: dal 4° trimestre 2003 al 4° trimestre 2004 la crescita è stata del +1,7%. Sempre prime sono costruzioni e attività immobiliari con rispettivamente +88 imprese (+3,2%) e +74 imprese (+8,7%). Il fatturato di tutta l’area è di oltre 9 miliardi di euro, pari al 4% del totale provinciale e un euro dell’area su cinque è fatturato a Rho. Ma anche Bollate si difende: è infatti responsabile del 18% del fatturato della zona. 45 anni è l’età media dei titolari di ditte individuali, contro i 46 del resto della provincia. 3.139 sono le imprese femminili, il 5% di tutte quelle della provincia. Rho è il comune più rosa della zona con 740 imprese di donne (24%). 63.000 sono gli occupati nella zona. E secondo le ultime previsioni (rilevate nel 2004) dei dati “Excelsior sulla domanda per il lavoro” saranno 2.627 i nuovi assunti: per il 57% troveranno occupazione nei servizi e di questi quasi uno su tre sarà extracomunitario. Come titolo di studio più richiesto vince il diploma di scuola secondaria con quasi il 36% dei nuovi posti creati, segue la scuola dell’obbligo con 32,6%. Fanalino di coda i laureati 14% che risultano richiesti maggiormente dall’industria rispetto ai servizi. E il comprensorio è già legato al resto del mondo ed in particolare all’Europa. Sono infatti 563 le ditte che esportano, soprattutto in Europa (500) e con il Mediterraneo (198). E’ questo quanto emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese, condotta sull’evoluzione dal 4° trimestre 1999 al 4° trimestre 2004 e dal 4° trimestre 2003 al 4° trimestre 2004 nel comparto Rho Pero e dalla ricerca “la domanda di lavoro nel comprensorio Rho Pero” a cura del servizio studi della Camera di commercio di Milano su dati del Sistema Informativo Excelsior, 2004 Unioncamere – Ministero del Lavoro. A Milano 80 rappresentanti da tutto il mondo con il ministro brasiliano Furlan, uruguayano Lescano, il vice ministro serbo Sekulovic. La Camera di commercio di Milano insieme a Fiera Milano promuove la presentazione ai rappresentanti esteri della nuova infrastruttura con l’accoglienza e la presentazione del progetto, interventi di saluto e di benvenuto di Camera di commercio di Milano, Comune e Fiera Milano: domani sera 30 marzo, alla Triennale in viale Alemagna 6, dalle ore 19,30. Saranno presenti circa 80 personalità straniere da tutto il mondo, tra cui ministri, rappresentanti e delegati dal mondo fieristitico, associazionistico, istituzionale. Tra gli altri: Fernando Furlan, ministro per lo Sviluppo, industria e commercio estero brasiliano, Hector Lescano, ministro del turismo uruguayano, Vladko Sekulovic vice ministro del commercio estero serbo, Joe Pantalone, vice sindaco di Toronto. “Il nuovo polo fieristico rappresenta un esempio di come il locale diventi globale – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Il comprensorio dell’alto milanese si connette sempre di più a tutto il mondo grazie alla Fiera, a Malpensa e, in un futuro sempre più prossimo, all’alta velocità e quindi al Corridoio 5. Una globalizzazione del territorio che, grazie ad un tessuto imprenditoriale strutturato come quello dell’alto milanese, diventa una forte spinta per lo sviluppo locale”. I dati della ricerca Tessuto Imprenditoriale. Quasi 16 mila le imprese presenti nel comparto Rho Pero, con una importante componente industriale. Il 18% delle imprese del comparto è attiva nel settore delle costruzioni ed il 16% nel manifatturiero. Rilevante anche il commercio che tra minuto ed ingrosso rappresenta il 25% delle imprese totali. Crescita in cinque anni. Tutta l’area cresce del 11% circa contro il 9% del resto della provincia dal 4 trimestre 1999 al quarto 2004 generando 1.528 imprese. Se analizziamo la crescita più in dettaglio il settore delle costruzioni è quello che aumenta di più in termini assoluti +523 imprese ( +23%). Seguono le attività immobiliari con +245 ( +36%) e i trasporti magazzinaggio e comunicazioni +143 (+14%). Rispetto al resto della provincia le attività immobiliari crescono a ritmi doppi +36%, contro il 18% provinciale. Risultati ancora più positivi li consegue l’intermediazione monetaria +21% contro il 9% della provincia meneghina. Bene anche il comparto sanitario raggiunge un +48% contro il +33% del resto del territorio. Nello specifico il comune che è cresciuto di più in termini assoluti è Bollate +296 imprese (+11%), seguito da Rho con 288 imprese (+9%). Terza Lainate +183 ( +13%), ma con la palma per la crescita più veloce +13%, segue Arese + 12%. Terzi per crescita Pero, Garbagnate Milanese, Bollate, tutti a +11%. Crescita nell’ultimo anno. Nell’ultimo anno la zona è aumentata per numero di imprese dell’1,7%, in linea con la crescita della provincia arrivando a 15.877 imprese al quarto semestre 2004. Gli aumenti più consistenti in termini assoluti sono stati registrati nel settore delle costruzioni +88 imprese (+3,20%), seguono le attività immobiliari con 74 imprese (+8,7%) e il settore del commercio all’ingrosso +54 imprese (+2,60). E se le costruzioni hanno avuto un incremento percentuale lievemente inferiore alla media provinciale, +3,2% contro +4,6%, le attività immobiliari hanno registrato una crescita superiore di tre punti rispetto al resto della provincia +8,7% contro il +5,2%. Risultati ancora più positivi sono stati conseguiti dal commercio all’ingrosso e dagli intermediari del commercio, il doppio rispetto al tasso provinciale +2,6% contro +1,3%. Ancora meglio l’ intermediazione finanziaria con un +2,20% contro la pausa di riflessione del resto del territorio milanese -0,7%. Sempre più ricettiva la zona di Rho Pero con +3,1% per il settore alberghi e ristoranti contro il +2,7% provinciale. Analizzando nel dettaglio i singoli comuni la crescita più veloce spetta a Vanzago +7%, seguono Lainate con +4% e Arese +3%. Come numero di imprese create invece il comune di Lainate con +56 imprese detiene il primato, seguito da Bollate con +51 imprese e da Settimo Milanese con + 41imprese. Il fatturato attuale. La Zona di Rho Pero vale 9 miliardi di euro, il 4% di tutta la provincia di Milano. Rho è responsabile del 20% circa del fatturato della zona, seguito a breve distanza da Bollate 18% e Lainate con il 16%. Fanalini di coda Vanzago con l’1% e Pregnana Milanese con il 3%. Età media dell’imprenditore. L’età media dei titolari di imprese individuali è lievemente inferiore alla media provinciale, 45 anni contro 46, infatti il 58% degli imprenditori ha un età compresa fra i 30 e i 49, contro una media provinciale di 55%. Pero il comune con gli imprenditori più giovani 44 anni in media, mentre Arese presenta l’età media più vecchia 46 anni. Imprese femminili. 3.139 le imprese femminile nella zona di Rho Pero, il 5% di tutte le imprese femminili della provincia. Rho è il comune più rosa con 740 imprese al femminile, un’impresa femminile su quattro della zona risiede in questo comune, mentre Vanzago con le sue 60 imprese rappresenta il 2% del totale ed è il comune meno amato dalle donne imprenditrici. L’attività femminile si concentra nel commercio con 1.043 imprese, il 33% della zona, ma anche nelle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca 21% e nel settore manifatturiero 14%. Extraimprenditori. 9.122 le imprese individuali extracomunitarie del comprensorio Rho Pero, rappresentano il 4% circa di tutte le ditte individuali con titolari di origine extracomunitaria della provincia di Milano. Bollate è il comune più internazionale con il 38,1% delle imprese con titolare extracomunitario dell’area, seguono Rho con il 18% e Garbagnate Milanese con il 10%. Vanzago è il più localistico con il 2,2%. Occupazione. Sono quasi 63.000 di dipendenti nel comprensorio Rho Pero, e secondo le ultime previsioni (rilevate nel 2004) dei dati “Excelsior sulla domanda per il lavoro” sono previste 2.627 assunzioni, per la maggior parte nei servizi: 1.431 nuovi assunti e di questi la percentuale più numerosa 35% (497 dipendenti) andrà al commercio. Per quanto riguarda l’industria è il comparto dei macchinari, elettrodomestici, macchine elettriche ed elettroniche ad offrire la percentuale maggiore di posti di lavoro 24% ( 289 dipendenti). Le principali professioni richieste riguardano principalmente profili a bassa specializzazione, addetti ai servizi di pulizia (9,3%) e addetti carico scarico merci 8,6%, ma non mancano ruoli a più alto valore aggiunto come addetti alla gestione amministrativa e contabile (6,5%). Come titolo di studio più richiesto vince il diploma di scuola secondaria con quasi il 36% dei nuovi posti creati, segue la scuola dell’obbligo con 32,6%, fanalino di coda i laureati 14% che risultano richiesti maggiormente dall’industria rispetto ai servizi. Infatti, su 196 posti creati nell’industria il 22% è per laureati, contro il 7% circa dei servizi. Le imprese si internazionalizzeranno sempre di più anche dal punto di vista della manodopera: 448 i dipendenti di origine extracomunitaria che verranno assunti nell’area Rho Pero, il 30% di tutte le nuove assunzioni. Internazionalizzazione. L’area di Rho Pero è già strettamente legata all’ Europa: su 563 ditte esportatrici 500 hanno rapporti commerciali con l’ Unione Europea e 260 anche con alti paesi europei. Ben integrata anche nel mediterraneo 110 le imprese che esportano o importano con il medio oriente e 88 quelle con l’Africa del Nord. Dopo l’area mediterranea è l’America del Nord quella più importante con 154 imprese con contatti commerciali, segue l ’estremo oriente con 135 imprese. Importanti anche i flussi con l’America centrale e meridionale a cui fanno riferimento 94 imprese. Le aziende che svolgono attività di import export per la maggior parte svolgono attività manifatturiera. In questo settore si distinguono le imprese che svolgono attività metallurgiche (94), fabbricazione e riparazione di prodotti meccanici (74) e fabbricazione di prodotti in metallo (47). Importante per l ’internazionalizzazione il ruolo svolto nell’intermediazione del commercio con il commercio all’ingrosso e gli intermediari del commercio (169 aziende). Non mancano però servizi ad alto valore aggiunto come servizi professionali ed imprenditoriali, ricerca ed informatica per un totale di 23 imprese. |
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DOSSIER AREA RHO-PERO: LE IMPRESE, IL LAVORO, LE RELAZIONI ECONOMICHE E INTERNAZIONALI CRESCITA IN 5 ANNI |
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Milano, 30 marzo 2005 - Tutta l’area cresce del 11% circa contro il 9% del resto della provincia dal quarto trimestre 1999 al quarto 2004 generando 1.528 imprese. Se analizziamo la crescita più in dettaglio il settore delle costruzioni è quello che cresce di più in termini assoluti +523 imprese (+23%). Seguono le attività immobiliari con 245 (+36%) e i trasporti magazzinaggio e comunicazioni +143 (+14%). Rispetto al resto della provincia le attività immobiliari crescono a ritmi doppi +36% contro il 18%. Risultati ancora più positivi li consegue l’intermediazione monetaria +21% contro il +9% della provincia meneghina. Bene anche il comparto sanitario raggiunge un +48% contro il +33% del resto del territorio. Più in dettaglio il comune che è cresciuto di più in termini assoluti è Bollate +296 imprese (+11%), seguito da Rho con 288 imprese (+9%) e da Lainate +183 ( +13%). Lainate è stato il comune che è cresciuto più velocemente +13%, seguito da Arese +12%, terzi per crescita Pero, Garbagnate Milanese, Bollate tutti a +11%. Settore Ateco | Totale Area | Var 99/04 % | Variaz. V.a. | Provincia di Milano | Var 99/04 | F Costruzioni | 2843 | 22,5% | 523 | 43500 | 23,4% | K 70 Attivita' immobiliari | 925 | 36,0% | 245 | 34610 | 17,5% | I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 1184 | 13,7% | 143 | 18590 | 14,2% | K 74 Altre attivita' professionali e imprendit. | 1058 | 8,2% | 80 | 32206 | 19,8% | J Intermediaz.monetaria e finanziaria | 368 | 21,5% | 65 | 9160 | 9,3% | H Alberghi e ristoranti | 565 | 9,3% | 48 | 13526 | 10,1% | K 72 Informatica e attivita' connesse | 385 | 14,2% | 48 | 10102 | 24,6% | X Imprese non classificate | 213 | 20,3% | 36 | 5616 | 2,2% | O Altri servizi pubblici,sociali e personali | 722 | 4,2% | 29 | 15656 | 6,5% | N Sanita' e altri servizi sociali | 89 | 48,3% | 29 | 1790 | 32,7% | M Istruzione | 50 | 78,6% | 22 | 1308 | 47,5% | K 71 Noleggio macc.E attrezz.Senza operat. | 57 | 16,3% | 8 | 1093 | 26,4% | E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua | 8 | 166,7% | 5 | 269 | 25,7% | K 73 Ricerca e sviluppo | 10 | 11,1% | 1 | 385 | 11,3% | C Estrazione di minerali | 3 | 0,0% | 0 | 121 | -7,6% | B Pesca,piscicoltura e servizi connessi | 0 | 0,0% | 0 | 24 | -20,0% | P Serv.domestici presso famiglie e conv. | 0 | 0,0% | 0 | 4 | -63,6% | L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria | 5 | -44,4% | -4 | 88 | -33,8% | A Agricoltura, caccia e silvicoltura | 245 | -4,3% | -11 | 5648 | 3,6% | Commercio ingrosso e dettaglio | 4562 | -0,8% | -37 | 88.875 | 3% | · Di cui G 50 Comm.manut.e rip.Autov. E motocicli | 552 | 4,9% | 26 | 8904 | -1,7% | · Di cui G 51 Comm.ingr.e interm.Del comm.Escl.autov | 2106 | 5,9% | 118 | 41984 | 5,2% | D Attivita' manifatturiere | 2585 | -1,1% | -28 | 50173 | -2,9% | Totale area | 15877 | 10,6% | 1528 | 332744 | 9,5% |
comuni | Numero | Variazione in valore assoluto dal 1999 al 2004 | Variazione in percentuiel dal 1999 al 2004 | Mi009 - Arese | 1135 | 119 | 12% | Mi027 - Bollate | 2925 | 296 | 11% | Mi087 - Cornaredo | 1315 | 74 | 6% | Mi105 - Garbagnate Milanese | 1620 | 159 | 11% | Mi116 - Lainate | 1624 | 183 | 13% | Mi170 - Pero | 857 | 84 | 11% | Mi176 - Pogliano Milanese | 597 | 46 | 8% | Mi179 - Pregnana Milanese | 358 | 22 | 7% | Mi182 - Rho | 3496 | 288 | 9% | Mi211 - Settimo Milanese | 1593 | 179 | 13% | Mi229 - Vanzago | 357 | 78 | 28% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese Crescita nell’ultimo anno Nell’ultimo anno la zona è cresciuta per numero di imprese dell’1,7%, in linea con la crescita della provincia arrivando a 15.877 imprese al quarto semestre 2004. Gli aumenti più consistenti in termini assoluti sono stati registrati nel settore delle costruzioni +88 imprese (+3,20%), seguono le attività immobiliari con 74 imprese (+8,7%) e il settore del commercio all’ingrosso +54 imprese (+2,6%). Rispetto alla provincia se le costruzioni hanno avuto un incremento percentuale lievemente inferiore alla media provinciale, +3,2 contro +4,6%, le attività immobiliare hanno registrato una crescita superiore di tre punti rispetto al resto della provincia +8,7% contro il +5,2%. Risultati ancora più positivi sono stati conseguiti dal commercio all’ingrosso e dagli intermediari del commercio, il doppio rispetto al tasso provinciale +2,6% contro +1,3%. Ancora meglio l’intermediazione finanziaria con un +2,20% contro la pausa di riflessione del resto del territorio milanese -0,7. Sempre più ricettiva la zona di Rho Pero con +3,1% di alberghi e ristoranti contro il 2,7 provinciale. Analizzando nel dettaglio i singoli comuni la crescita più veloce spetta a Vanzago +7%, segue Lainate con +4% e Arese +3%. Come numero di imprese create invece Lainate con +56 imprese detiene il primato, seguito da Bollate con +51 imprese e da Settimo Milanese con + 41 imprese. comuni | Numero | v.A. | % | Mi116 - Lainate | 1624 | 56 | 4% | Mi027 - Bollate | 2925 | 51 | 2% | Mi211 - Settimo Milanese | 1593 | 41 | 3% | Mi009 - Arese | 1135 | 32 | 3% | Mi229 - Vanzago | 357 | 24 | 7% | Mi182 - Rho | 3496 | 21 | 1% | Mi105 - Garbagnate Milanese | 1620 | 20 | 1% | Mi087 - Cornaredo | 1315 | 13 | 1% | Mi176 - Pogliano Milanese | 597 | 6 | 1% | Mi170 - Pero | 857 | 3 | 0% | Mi179 - Pregnana Milanese | 358 | -2 | -1% |
Settori attività | Tot. Provincia Milano | Var % prov. Mi | Tot. Area | Var% area | Var v.A | F Costruzioni | 43500 | 4,60% | 2843 | 3,20% | 88 | K 70 Attivita' immobiliari | 34610 | 5,20% | 925 | 8,70% | 74 | G 51 Comm.ingr.e interm.Del comm.Escl.autov. | 41984 | 1,30% | 2106 | 2,60% | 54 | I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 18590 | 5,40% | 1184 | 3,60% | 41 | H Alberghi e ristoranti | 13526 | 2,70% | 565 | 3,10% | 17 | N Sanita' e altri servizi sociali | 1790 | 7,00% | 89 | 14,10% | 11 | J Intermediaz.monetaria e finanziaria | 9160 | -0,70% | 368 | 2,20% | 8 | O Altri servizi pubblici,sociali e personali | 15656 | 2,00% | 722 | 0,80% | 6 | M Istruzione | 1308 | 2,90% | 50 | 11,10% | 5 | K 74 Altre attivita' professionali e imprendit. | 32206 | 3,70% | 1058 | 0,50% | 5 | G 50 Comm.manut.e rip.Autov. E motocicli | 8904 | -0,50% | 552 | 0,70% | 4 | C Estrazione di minerali | 121 | -3,20% | 3 | 50,00% | 1 | K 73 Ricerca e sviluppo | 385 | 3,50% | 10 | 11,10% | 1 | B Pesca,piscicoltura e servizi connessi | 24 | -4,00% | 0 | 0,00% | 0 | E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua | 269 | 0,40% | 8 | 0,00% | 0 | P Serv.domestici presso famiglie e conv. | 4 | -20,00% | 0 | 0,00% | 0 | A Agricoltura, caccia e silvicoltura | 5648 | 1,70% | 245 | -0,40% | -1 | K 71 Noleggio macc.E attrezz.Senza operat. | 1093 | 4,40% | 57 | -5,00% | -3 | L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria | 88 | -12,00% | 5 | -44,40% | -4 | K 72 Informatica e attivita' connesse | 10102 | 1,70% | 385 | -1,50% | -6 | G 52 Comm.dett.escl.autov-rip.beni pers. | 37987 | 0,60% | 1904 | -0,40% | -7 | D Attivita' manifatturiere | 50173 | -1,10% | 2585 | -0,30% | -8 | X Imprese non classificate | 5616 | -9,80% | 213 | -9,00% | -21 | Totale | 332.744 | +1,9% | 15.877 | +1,7% | 265 | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese Il Fatturato La Zona di Rho Pero vale 9 miliardi di euro, il 4% di tutta la provincia di Milano. Rho è responsabile del 20% circa del fatturato della zona seguito a breve distanza da Bollate 18% e terzo è Lainate con il 16%. Fanalini di coda Vanzago con l’1% e Pogliano Milanese con Pregnana Milanese con il 3%. Comuni | Fatturato | % su tot. | Mi009 - Arese | 392.275.000 | 4% | Mi027 - Bollate | 1.603.650.000 | 18% | Mi087 - Cornaredo | 574.350.000 | 6% | Mi105 - Garbagnate Milanese | 618.325.000 | 7% | Mi116 - Lainate | 1.503.725.000 | 16% | Mi170 - Pero | 805.725.000 | 9% | Mi176 - Pogliano Milanese | 283.925.000 | 3% | Mi179 - Pregnana Milanese | 271.700.000 | 3% | Mi182 - Rho | 1.699.200.000 | 19% | Mi211 - Settimo Milanese | 1.349.325.000 | 15% | Mi229 - Vanzago | 60.550.000 | 1% | Totale | 9.162.750.000 | 100% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese Identikit dell’Imprenditore L’età media dei titolari di imprese individuali è lievemente inferiore alla media provinciale, 45 anni contro 46. Infatti il 58% degli imprenditori ha un età compresa fra i 30 e i 49, contro una media provinciale di 55%. Pero il comune con gli imprenditori più giovani 44 anni n media, mentre Arese presenta l’età media più vecchia 46 anni. Pogliano milanese è il comune a maggior tasso di ventenni con il 11% e se a Vanzago imperano i trentenni/quarantenni con il 66%, per gli ultrasettantenni la palma spetta a Pero, Pregnana Milanese e Rho con il 3%. Eta' | da 18 a 29 anni | da 30 a 49 anni | da 50 a 69 anni | >= 70 anni | Totale | Comune | Persone | % | Persone | % | Persone | % | Persone | % | Persone | Mi009 - Arese | 49 | 8% | 299 | 50% | 237 | 40% | 12 | 2% | 597 | Mi027 - Bollate | 187 | 10% | 1073 | 59% | 544 | 30% | 25 | 1% | 1829 | Mi087 - Cornaredo | 58 | 7% | 478 | 57% | 280 | 34% | 19 | 2% | 835 | Mi105 - Garbagnate Milanese | 96 | 9% | 594 | 59% | 303 | 30% | 20 | 2% | 1013 | Mi116 - Lainate | 85 | 10% | 513 | 59% | 258 | 30% | 17 | 2% | 873 | Mi170 - Pero | 45 | 10% | 275 | 60% | 129 | 28% | 13 | 3% | 462 | Mi175 - Pogliano Milanese | 36 | 11% | 182 | 56% | 102 | 31% | 7 | 2% | 327 | Mi179 - Pregnana Milanese | 20 | 9% | 130 | 60% | 62 | 28% | 6 | 3% | 218 | Mi182 - Rho | 182 | 9% | 1074 | 56% | 616 | 32% | 54 | 3% | 1926 | Mi211 - Settimo Milanese | 49 | 6% | 462 | 58% | 277 | 35% | 13 | 2% | 801 | Mi229 - Vanzago | 14 | 6% | 158 | 66% | 64 | 27% | 5 | 2% | 241 | Toale Area | 939 | 9% | 6008 | 58% | 3271 | 31% | 223 | 2% | 10441 | Totale | 12814 | 8% | 87365 | 55% | 52548 | 33% | 4709 | 3% | 157453 | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese Le imprese in rosa Per quanto riguarda l’impresa in rosa sono 3139 le imprese femminile nella zona di Rho Pero il 5% di tutte le imprese femminili della provincia. Rho è il comune più rosa con 740 imprese al femminile un’impresa femminile su quattro della zona risiede a Rho, seguito da Bollate 535 imprese 17% e da Garbagnate 312 imprese (10%). L’attività femminile si concentra nel commercio con 1043 imprese il 33% della zona, ma anche nelle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca 21%, e nel settore manifatturiero 14%. Importante la presenza nei servizi pubblici, sociali e personali 12%. Settori | N. | % | A Agricoltura, caccia e silvicoltura | 45 | 1% | B Pesca,piscicoltura e servizi connessi | 0 | 0% | C Estrazione di minerali | 0 | 0% | D Attivita' manifatturiere | 451 | 14% | E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua | 0 | 0% | F Costruzioni | 152 | 5% | G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa | 1043 | 33% | H Alberghi e ristoranti | 154 | 5% | I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 107 | 3% | J Intermediaz.monetaria e finanziaria | 76 | 2% | K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca | 660 | 21% | L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria | 1 | 0% | M Istruzione | 16 | 1% | N Sanita' e altri servizi sociali | 37 | 1% | O Altri servizi pubblici,sociali e personali | 362 | 12% | X Imprese non classificate | 35 | 1% | Totale | 3.139 | 100% |
Comune | N. | % | Mi009 - Arese | 241 | 8% | Mi027 - Bollate | 535 | 17% | Mi087 – Cornaredo | 256 | 8% | Mi105 – Garbagnate Milanese | 312 | 10% | Mi116 – Lainate | 378 | 12% | Mi170 – Pero | 153 | 5% | Mi176 - Pogliano Milanese | 127 | 4% | Mi179 - Pregnana Milanese | 64 | 2% | Mi182 – Rho | 740 | 24% | Mi211 - Settimo Milanese | 273 | 9% | Mi229 – Vanzago | 60 | 2% | Totale Area | 3.139 | 100% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese Extraimprenditori 9.122 le imprese individuali extracomunitarie del comprensorio Rho Pero rappresentano il 4% circa di tutte le ditte individuali, con titolari di origine extracomunitaria della provincia di Milano. Bollate è il comune più internazionale con il 38,1% delle imprese segue Rho con il 18% e Garbagnate Milanese con il 10% con titolare di origine extracomuniataria, Vanzago il più localistico con il 2,2%. Nazionalita' | Extra Comunitaria | Totale D.i. | su tot comune | su tot. Prov.mi | su tot. D.i. Per comune | Comune | Persone | Persone | % | % | % | Mi009 - Arese | 14 | 597 | 2,3% | 0,1% | 2,3% | Mi027 - Bollate | 229 | 1.829 | 38,1% | 1,4% | 12,5% | Mi087 - Cornaredo | 40 | 835 | 6,7% | 0,2% | 4,8% | Mi105 - Garbagnate Milanese | 61 | 1.013 | 10,1% | 0,4% | 6,0% | Mi116 - Lainate | 37 | 873 | 6,2% | 0,2% | 4,2% | Mi170 - Pero | 50 | 462 | 8,3% | 0,3% | 10,8% | Mi176 - Pogliano Milanese | 17 | 327 | 2,8% | 0,1% | 5,2% | Mi179 - Pregnana Milanese | 7 | 218 | 1,2% | 0,0% | 3,2% | Mi182 - Rho | 108 | 1.926 | 18,0% | 0,7% | 5,6% | Mi211 - Settimo Milanese | 31 | 801 | 5,2% | 0,2% | 3,9% | Mi229 - Vanzago | 7 | 241 | 1,2% | 0,0% | 2,9% | Totale area | 601 | 9.122 | 100,0% | 3,7% | 6,6% | Totale prov. Milano | 16.232 | 157.453 | / | 100,0% | 10,3% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese L’occupazione Sono quasi 63.000 i dipendenti nel comprensorio Rho Pero e per il 2004 secondo i dati di “Excelsior sulla domanda di lavoro per il 2004” sono previste 2.627 assunzioni, per la maggior parte nei servizi 1.431 nuovi assunti e di questi la percentuale più numerosa 35% (497 dipendenti) andrà al commercio. Per quanto riguarda l’industria è il comparto dell’industria dei macchinari, elettrodomestici, macchine elettriche ed elettroniche ad offre la percentuale maggiore di posi di lavoro 24% (289 dipendenti). Comprensorio Rho‑pero: dipendenti delle imprese al 31 Xii 2003, movimenti e tassi previsti per il 2004 per settore di attività e classe dimensionale Settori di attività | Dipendenti 31 Xii 2003 (v.A.) | | Movimenti previsti nel 2004 (v.A.) | | Tassi previsti nel 2004 | | entrate | Uscite | Saldo | | Entrate | uscite | Saldo | Totale | 62.775 | | 2.627 | 2.535 | 92 | | 4,2 | 4,0 | 0,1 | Industria | 40.680 | | 1.196 | 1.296 | -100 | | 2,9 | 3,2 | -0,2 | Industrie del legno, della carta, della stampa e dell’editoria | 2.706 | | 70 | 80 | -10 | | 2,6 | 3,0 | -0,4 | Industrie dei macchinari, elettrodomestici, macchine elettriche ed elettroniche | 13.001 | | 289 | 272 | 17 | | 2,2 | 2,1 | 0,1 | Trattamento e fabbr. Oggetti e minuteria in metallo | 2.928 | | 128 | 98 | 30 | | 4,4 | 3,3 | 1,0 | Industria estrattiva, energetica, chimica e dei metalli | 10.502 | | 291 | 349 | -58 | | 2,8 | 3,3 | -0,6 | Altra industria | 7.799 | | 176 | 264 | -88 | | 2,3 | 3,4 | -1,1 | Costruzioni | 3.744 | | 242 | 233 | 9 | | 6,5 | 6,2 | 0,2 | Servizi | 22.095 | | 1.431 | 1.239 | 192 | | 6,5 | 5,6 | 0,9 | Commercio | 9.197 | | 497 | 336 | 161 | | 5,4 | 3,7 | 1,8 | Turismo e trasporti | 4.270 | | 237 | 279 | -42 | | 5,6 | 6,5 | -1,0 | Sanità, istruzione e servizi ricreativi | 2.036 | | 251 | 234 | 17 | | 12,3 | 11,5 | 0,8 | Servizi avanzati e studi professionali | 2.225 | | 115 | 101 | 14 | | 5,2 | 4,5 | 0,6 | Altri servizi | 4.367 | | 331 | 289 | 42 | | 7,6 | 6,6 | 1,0 | Classe Dimensionale | | | | | | | | | | 1-9 dipendenti | 11.702 | | 890 | 666 | 224 | | 7,6 | 5,7 | 1,9 | 10-49 dipendenti | 14.464 | | 491 | 455 | 36 | | 3,4 | 3,1 | 0,2 | 50 dipendenti e oltre | 36.609 | | 1.246 | 1.414 | -168 | | 3,4 | 3,9 | -0,5 | Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2004 Le principali professioni richieste riguardano principalmente p |
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AEM TORINO I RISULTATI 2004: VOLUME D’AFFARI 891 MILIONI (+26%) MARGINE OPERATIVO LORDO 141 MILIONI (+5%) UTILE OPERATIVO 88 MILIONI (+11%) UTILE LORDO 65 MILIONI (+14%) DIVIDENDO PROPOSTO: 0,041 EURO PER AZIONE (+14%) |
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Torino, 30 marzo 2005 – Ieri, sotto la presidenza del professor Franco Reviglio, si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Aem Torino che ha esaminato ed approvato i risultati consolidati del Gruppo Aem Torino e il progetto di bilancio di Aem Torino dell'esercizio 2004. L’anno 2004 è stato nuovamente caratterizzato da una crescita economica significativa, benché circa il 40% del capitale, investito nelle centrali elettriche in corso di ultimazione di Moncalieri e Pont – Ventoux, non abbia ancora prodotto benefici.Il volume d’affari consolidato del Gruppo Aem Torino è stato 891 milioni (+26%). Il cospicuo aumento è stato il prodotto di una crescita elevata dei volumi di energia elettrica venduti (8.224 Gwh, +69%), grazie all’adozione di una dinamica strategia commerciale.Il Margine operativo lordo (Ebitda) ha superato 141 milioni (+5%). Esso ha beneficiato in particolare delle sinergie realizzate da Aem Torino Distribuzione e della maggior produzione idroelettrica rispetto all’anno precedente. L’utile operativo (Ebit) è stato pari a 88 milioni (+11%) e l’utile lordo ha raggiunto 65 milioni (+14%). L’utile netto è stato 42 milioni (+52%). Il Roe (Return On Equity) ha raggiunto il 6,1%, superiore del 44% rispetto al 2003. L'indebitamento finanziario netto è salito a 679 milioni (571 milioni nel 2003) a seguito degli investimenti effettuati pari a 170 milioni. Il rapporto debt/equity ha raggiunto 1,0 (era 0,9 al 31/12/2003). Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,041 euro per azione (+14%). A distanza di cinque anni dalla quotazione in Borsa il Gruppo Aem Torino ha rafforzato significativamente la propria posizione competitiva: il volume d’affari è più che triplicato, l’Ebitda, l’Ebit e l’utile netto sono raddoppiati. Nel 2006 i cospicui investimenti effettuati nella generazione elettrica permetteranno di aumentare ulteriormente di circa due terzi l’utile operativo. Obiettivo strategico di Aem Torino è di arrivare entro il 2008 a produrre, direttamente e indirettamente, quasi 10.000 Gwh elettrici (oltre cinque volte quanto prodotto nel 2000). Il volume d’affari consolidato del Gruppo Aem Torino ha raggiunto circa 891 milioni (+26%). Grazie all’adozione di una dinamica strategia commerciale sul mercato libero dell’energia i ricavi da vendita energia elettrica sono stati 684 milioni (+54%). I ricavi da vendita di calore per teleriscaldamento sono stati 73 milioni (+3%). I ricavi da prestazione di servizi sono stati 76 milioni (-4%), mentre quelli per distribuzione di gas e calore, sono stati circa 34 milioni (+7%). Nel 2004 l’energia elettrica complessivamente venduta dal Gruppo Aem Torino è stata 8.224 Gwh, in aumento del 69% rispetto all’anno precedente. L’energia prodotta direttamente dagli impianti della capogruppo Aem Torino è stata 1.885 Gwh (+16%), di cui 882 Gwh da fonte idroelettrica (+22%) e 1.003 da fonte termoelettrica (+12%). L’operatività - dal 1/01/04 - dei contratti di Tolling stipulati con Edipower ha reso disponibili alla controllata Siet 2.511 Gwh. Gli acquisti di energia realizzati da Siet hanno soddisfatto la quota restante della domanda. Il margine operativo lordo ha superato 141 milioni (+5%), mentre l’utile operativo, che ha scontato ammortamenti e accantonamenti per 54 milioni (-2%), si è attestato a 88 milioni, (+11%), con un rendimento sul capitale investito operativo dell’11%. Gli oneri finanziari netti sono stati 17 milioni (-8%). L’utile lordo è stato pari a 65 milioni (+14%). L’utile netto ha raggiunto 42 milioni (+52%). Le imposte di competenza sono state 23 milioni (-21%), di cui 15 milioni imposte correnti e 8 milioni per il saldo tra le imposte differite e le imposte anticipate. Il tax rate ammonta a circa il 36% in riduzione rispetto al 2003 grazie alle minori imposte consentite da deduzioni fiscali derivanti da operazioni straordinarie, non compensate da imposte anticipate in quanto queste ultime in precedenza prudenzialmente non erano state accantonate. A seguito dell’opzione per il consolidato di gruppo, il gruppo Aem Torino ha potuto compensare gli imponibili Ires positivi con quelli negativi. ·Gli investimenti realizzati hanno raggiunto circa 170 milioni, di cui 6 milioni in immobilizzazioni immateriali e 164 milioni in immobilizzazioni materiali. L’espansione della capacità di generazione elettrica è in fase avanzata: la costruzione del 3° gruppo termoelettrico da 390 Mw presso la Centrale di Moncalieri è sostanzialmente completato e l’avvio è previsto nelle prossime settimane; l’impianto idroelettrico da 150 Mw di Pont Ventoux è in via di ultimazione avendo raggiunto il 98% delle opere complessive e sarà avviato nel corso del secondo semestre 2005. L’esercizio 2004 si è chiuso con un patrimonio netto pari a 679,0 milioni (+5%), mentre l’indebitamento finanziario netto a fine 2004 è stato pari a 678,5 milioni (era 676 milioni al 30/09/04). Per l’esercizio in corso si prevede un ulteriore aumento del volume d’affari grazie, allo sviluppo commerciale e all’entrata in esercizio in corso d’anno dei nuovi impianti di generazione elettrica. Proseguiranno inoltre gli investimenti previsti dal piano di sviluppo. All’assemblea degli Azionisti, convocata in seduta ordinaria per il prossimo 28 aprile 2005 in prima e per il 29 aprile 2005 in seconda convocazione, il Consiglio di Amministrazione proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 0,041 euro per azione (+14%). Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 23 giugno 2005, contro stacco della relativa cedola il 20 giugno 2005. Aem Torino ha in corso un progetto finalizzato alla conversione ai principi contabili internazionali e sta valutando, in linea con quanto permesso da Consob, le modalità di applicazione e rendicontazione, secondo tali principi, nella Relazione Semestrale al 30 giugno 2005. In particolare, qualora si optasse per la predisposizione della Relazione Semestrale secondo i principi contabili nazionali essa conterrà prospetti di riconciliazione che evidenzino l'impatto sul patrimonio netto e sul risultato d'esercizio dell'applicazione degli Ias/ifrs, così come previsto dalla Consob. |
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BILANCIO SAIPEM 2004: UTILE NETTO CONSOLIDATO 197 MILIONI DI EURO; DIVIDENDO DI 0,15 EURO ALLE AZIONI ORDINARIE E DI 0,18 EURO ALLE AZIONI DI RISPARMIO. ACQUISTO DI 2.000.000 DI AZIONI PROPRIE AL SERVIZIO DEI PIANI DI INCENTIVAZIONE |
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San Donato Milanese, 30 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Saipem S.p.a., il 24 marzo , ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2004 che chiude, confermando i dati preconsuntivi comunicati il 24 febbraio scorso, con un utile netto di 197 milioni di euro (196 nel 2003). Il Consiglio di Amministrazione ha approvato altresì il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004 della Saipem S.p.a. Che chiude con un utile netto di 61 milioni di euro (68 nel 2003). Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio della Saipem S.p.a. Sono in corso di esame da parte della società di revisione. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea Ordinaria convocata per il 28 e 29 aprile, rispettivamente in prima e in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo di 0,15 euro per ogni azione ordinaria ( ) (0,148 euro nel 2003) e di 0,18 per ogni azione di risparmio ( ) (0,178 euro nel 2003). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2005 (data di stacco cedola 23 maggio 2005). Il payout, in linea con quello del 2003, rappresenta circa un terzo dell'utile netto consolidato. ( ) Per effetto della riforma fiscale entrata in vigore il 1° gennaio 2004 al dividendo non compete alcun credito d'imposta e a seconda dei percettori è soggetto a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o concorre in misura parziale alla formazione del reddito imponibile. Introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs Con riferimento a quanto già evidenziato nel comunicato stampa del 24 febbraio 2005 e in linea con il documento di consultazione diffuso dalla Consob in data 10 marzo 2005, si comunica che nella relazione trimestrale al 31 marzo 2005 saranno fornite le riconciliazioni tra i principi contabili precedentemente adottati e quelli Ifrs e precisamente: (i) riconciliazione del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004; (ii) riconciliazione del risultato economico dell'esercizio 2004. Relativamente agli Ias 32 e 39, riguardanti la valutazione degli strumenti finanziari, la Saipem si è avvalsa della facoltà concessa dall'Ifrs 1 di definire quale data di transizione il 1° gennaio 2005. La Pricewaterhousecoopers è stata incaricata della revisione dei dati risultanti dal processo di transizione. Acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di chiedere all'Assemblea Ordinaria l'autorizzazione ad acquistare fino ad un massimo di 2.000.000 di azioni ordinarie e comunque per un ammontare complessivo non superiore a 24 milioni di euro, di cui: 1.200.000 al fine di dare attuazione al piano di stock option 2005; le azioni saranno offerte in vendita, al termine del vesting period (*), ai dirigenti che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati del Gruppo o che sono di interesse strategico, al prezzo corrispondente alla media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati sul Mercato Telematico Azionario nel mese precedente la data di offerta delle azioni; 800.000 al servizio del piano di incentivazione 2004 (stock grant); le azioni saranno assegnate gratuitamente ai dirigenti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati dalla Società. |
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FIAT S.P.A. CHIUDE IL 2004 CON UNA PERDITA DI CIRCA 950 MILIONI DI EURO (2,4 MILIARDI NEL 2003). CONFERMATA LA PERDITA CONSOLIDATA DI 1,5 MILIARDI DI EURO (1,9 MILIARDI NEL 2003). L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI È CONVOCATA IL 10 MAGGIO 2005 |
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Torino, 30 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Fiat S.p.a., riunitosi il 24 marzo sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, ha esaminato la Relazione sulla Gestione ed il Bilancio dell'esercizio 2004. Il Bilancio d'esercizio di Fiat S.p.a. Al 31 dicembre 2004 chiude con una perdita di circa 950 milioni di euro rispetto a quella di 2,4 miliardi di euro registrata nel 2003. La perdita, di cui viene proposto all'Assemblea degli Azionisti il rinvio a nuovo, è originata essenzialmente dal risultato netto della gestione delle partecipazioni, che ha risentito ancora delle perdite del Settore Auto, in parte compensate da altre componenti di natura non ricorrente. Il Consiglio ha anche approvato il Bilancio Consolidato che, come già comunicato lo scorso 28 febbraio, chiude con una perdita netta di 1.548 milioni di euro (1,9 miliardi di euro nel 2003). La posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 4.961 milioni di euro e la posizione finanziaria netta pro−forma a termini del finanziamento "Convertendo" eccede i 3,6 miliardi di euro, senza peraltro tener conto degli incassi di complessivi 1,55 miliardi di euro conseguenti gli accordi con General Motors conclusi il 13 febbraio scorso. Le banche finanziatrici hanno la facoltà di dar corso alla conversione per un valore fino a 2 miliardi di euro, secondo le modalità ed i termini stabiliti nel "Convertendo". Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre esaminato il progetto che prevede la costituzione di Fiat Powertrain Technologies una nuova realtà industriale, che integrerà tutte le attività del Gruppo Fiat nel settore dei motori e dei cambi. Il Consiglio di Amministrazione ha infine convocato l'Assemblea per l'approvazione del Bilancio, che si terrà come di consueto in seconda convocazione il 10 maggio prossimo. I principali impatti per il Gruppo derivanti dall'adozione degli Ias/ifrs saranno illustrati il prossimo 30 marzo nel corso di una "conference call" che potrà essere seguita sul sito internet della società www.Fiatgroup.com dove sarà reperibile anche la relativa documentazione. Lo stesso giorno sarà inoltre disponibile il fascicolo di bilancio. |
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GRUPPO BEGHELLI: APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004. RICAVI NETTI PARI A 128,4 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DELL’8,4% RISPETTO AI 118,5 MILIONI DELLO SCORSO ESERCIZIO. UTILE NETTO CONSOLIDATO A QUOTA 3,1 MILIONI DI EURO (0,6 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2003) |
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Monteveglio (Bo), 30 marzo 2005 - Sono stati approvati ieri dal Cda i dati al 31 dicembre 2004 del Gruppo Beghelli, che progetta, produce e distribuisce sistemi elettronici per la sicurezza industriale e domestica ed è leader italiano nel settore dell’illuminazione di emergenza e dell'illuminazione a risparmio energetico. Il 2004 si chiude con ricavi netti consolidati pari a 128,4 milioni di Euro, in crescita dell’8,4% rispetto ai 118,5 milioni del 2003, mentre i ricavi netti della capogruppo – pari a 93,3 milioni – registrano un incremento del 4,9% rispetto agli 88,9 milioni dello scorso esercizio. Il perimetro di consolidamento è variato, rispetto al 31 dicembre 2003, per effetto dell’inserimento della società Beghelli Inc (Usa), già in precedenza consolidata con il metodo del patrimonio netto; a parità di perimetro di consolidamento l’incremento dei ricavi è del 4,5%. L’incremento del fatturato ha beneficiato in maniera significativa sia dell’aumento delle vendite nel settore dell’illuminazione, sia dell’avvio della rete in franchising “Beghelli Point”, avvenuta nel corso del 2004 e che sta riscontrando un positivo impatto. Attualmente, infatti, sono stati aperti 46 punti in altrettanti comuni, con una richiesta in costante crescita. Il margine operativo lordo consolidato si attesta a 14,4 milioni di Euro, in flessione rispetto ai 16,8 milioni del 2003, principalmente per effetto dei maggiori costi commerciali e promozionali di periodo e dell’aumento del numero dei dipendenti (anche in considerazione della variazione del perimetro di consolidamento). Il risultato operativo consolidato risulta pari a 6,6 milioni di Euro (7 milioni nel 2003). Viene confermata una sensibile riduzione degli ammortamenti. L’esercizio 2004 termina con un utile netto consolidato di 3,1 milioni di Euro, in netta crescita rispetto ai 645 mila Euro del 2003. Il Cda proporrà all’Assemblea degli azionisti di destinare l’utile di esercizio a Riserva Legale e a Riserva Straordinaria. Il risultato di esercizio è particolarmente significativo in considerazione anche della penalizzazione subita dall’andamento negativo dei conti della controllata tedesca Praezisa, che nel 2004 ha dovuto fronteggiare difficoltà gestionali legate anche ad una congiuntura poco favorevole. In seguito ad un piano di rilancio volto a ripristinare le condizioni di equilibrio economico e finanziario di Praezisa avviato nel corso del 2004, il Gruppo Beghelli ritiene di poter ricondurre la controllata tedesca ad una situazione di redditività positiva già a partire dall’esercizio 2005. Particolarmente evidente, infine, la riduzione dell’indebitamento finanziario netto, che a fine esercizio è risultato pari a 44,2 milioni di Euro (-8,2 milioni rispetto ai -52,4 milioni al 31 dicembre 2003). Con riferimento alle aree geografiche, il fatturato estero consolidato del Gruppo è stato pari a 49,3 milioni di Euro (l’incidenza sul totale delle vendite di Gruppo è del 38,4%), con un incremento del 10% rispetto allo scorso esercizio. L’aumento è stato determinato prevalentemente dal positivo andamento delle vendite delle controllate Beghelli Inc (+51,6%), nonché della ceca Beghelli Elplast (+18,4%). Relativamente alle singole linee di prodotto, il core business dell’illuminazione di emergenza ha generato nel 2004 un fatturato di 78,9 milioni di Euro, in linea con lo scorso esercizio, mentre il settore dell’illuminazione si è attestato a 26,7 milioni (+10,9% rispetto ai 24,1 milioni del 2003). Di grande rilievo la performance della linea commerciale (+38,9%), che ha beneficiato dell’ottimo riscontro di mercato ottenuto dalle pile ricaricabili “Carica 500”, offerte in una configurazione “pronto all’uso” grazie ad un sistema di ricarica assolutamente unico. Il positivo lancio del prodotto, avvenuto alla fine del 2004, consente di formulare attese di significativa crescita nel prossimo futuro, anche sui mercati esteri. Anche nel corso del 2004 si è mantenuta elevata l’attenzione della società allo sviluppo di nuovi prodotti, alla loro industrializzazione e all’efficientamento dei principali processi industriali e gestionali. A questo proposito, nell’esercizio appena concluso gli investimenti in attività di Ricerca e Sviluppo sono stati pari a 5,4 milioni di euro (4,2% dei ricavi). In relazione al Regolamento europeo n. 1606 del luglio 2002 che impone l’adozione dei principi contabili Ifrs alle società europee con azioni quotate, Beghelli ha avviato un progetto per affrontare la transizione ai nuovi principi contabili, comprensivo del training del personale amministrativo del Gruppo. La società, che alla data del progetto di bilancio stava terminando l’analisi preliminare delle principali differenze rispetto agli attuali criteri, prevede di poter concludere tale attività nei tempi previsti dalla normativa. Pur mantenendo il proprio core business nell’illuminazione d’emergenza, il Gruppo Beghelli, ha ampliato progressivamente la propria attività nei nuovi settori di business - illuminazione a risparmio energetico ed home automation con particolare attenzione alla sicurezza e ai servizi di telesoccorso, in ambito famigliare e industriale. In tali aree la società valorizza pienamente il proprio know-how sviluppato sul binomio innovazione tecnologica-sicurezza. |
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IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, ANTONIO MARZANO INCONTRA I DIRIGENTI ELECTROLUX DOPO L'ANNUNCIO DI IMPORTANTI INVESTIMENTI NEI PAESI A BASSO COSTO DEL LAVORO |
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Roma, 23 marzo 2005 - Si e' svolto il 23 marzo a Roma l'incontro convocato dal Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, per conoscere le strategie della multinazionale Electrolux leader mondiale nel settore degli elettrodomestici dopo l'annuncio di importanti investimenti nei Paesi a basso costo del lavoro. Il Ministro, accompagnato dai Sottosegretari al Welfare Maurizio Sacconi, e all'Economia Manlio Contento, ha ricevuto il Presidente di Electrolux Italia Giulio Mazzalupi, il Direttore Generale Sante Piva e Luigi Campello designato a succedere a Sante Piva. Rappresentanti di Electrolux hanno affermato quanto segue: “Electrolux, che in Italia ha concentrato il 40% della produzione Europea di elettrodomestici (5 fabbriche, circa 7500 dipendenti e l'80% della produzione esportata) ha confermato le linee guida del Gruppo finalizzate a rafforzare la competitività nel lungo termine e che prevedono la ricollocazione in Paesi ad alto sviluppo ed a basso costo di lavoro di circa la metà delle fabbriche presenti nei Paesi ad alto costo. Il Gruppo ha in corso una approfondita analisi per valutare i principali fattori di competitività tra i quali: la redditività, la dimensione produttiva, la qualità, la flessibilità stagionale, la logistica, la vicinanza ai principali mercati, la duplicazione di unità produttive. I primi parziali risultati delle verifiche saranno resi noti gradualmente e proseguiranno in tempi successivi in modo da assicurare l'attuazione dei provvedimenti entro il 2008. Alle precise richieste del Ministro, i rappresentanti di Electrolux hanno assicurato che dalla valutazione in corso sono al momento escluse le Unità Europee di Intelligenza presenti in Italia, e che riguardano: la Ricerca Avanzata, il Disegno Industriale, le Progettazioni delle apparecchiature del lavaggio e del freddo, gli Approvvigionamenti Centrali dove attualmente lavorano circa 500 tecnici. Hanno altresì informato che nel 2005 sono previsti investimenti nelle fabbriche Italiane per un ammontare di circa il 20% in più della media degli ultimi 5 anni e di circa il 30% in più del 2004. Infine è stato comunicato che i volumi di produzione previsti nel 2005 sono sostanzialmente allineati a quelli del 2004 con possibili flessioni nei frigoriferi ed incrementi nelle lavastoviglie. Electrolux Italia si è dichiarata disponibile ad informare tempestivamente il Ministro di tutte le evoluzioni che potranno in futuro interessare i siti produttivi italiani, assicurando la massima trasparenza e continuità”. I rappresentanti del Governo hanno comunque sollecitato un chiaro piano industriale allo scopo di un confronto con il sindacato e le istituzioni di vario livello. A questo fine si terrà un ulteriore incontro tra il Ministro Marzano ed i sottosegretari Sacconi e Contento e il gruppo Electrolux, che non ha potuto partecipare all’incontro odierno a causa di una già programmata missione commerciale. |
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DE’LONGHI SPA BILANCIO CONSOLIDATO ED IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004: IN UN ESERCIZIO DI TRANSIZIONE PER LA REVISIONE DELLA PIATTAFORMA PRODUTTIVA, I RICAVI NETTI CONSOLIDATI SONO RISULTATI IN CRESCITA DELLO 0,7% A € 1.287,0 MILIONI (€ 1.278,0 MILIONI NEL 2003) |
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Treviso, 30 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi il 24 marzo ha approvato il progetto di bilancio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2004. In un contesto esterno caratterizzato ancora da eventi negativi, quali la pressione sui prezzi, l’ulteriore rafforzamento dell’euro ed il costo delle materie prime e nonostante la debolezza del quarto trimestre a causa della stagione negativa per i prodotti del riscaldamento, originata dalle temperature sfavorevoli, nel 2004 il Gruppo De’ Longhi ha realizzato una crescita dei volumi di circa l’8%, che si è tradotta in un incremento dei ricavi dello 0,7% a € 1.287,0 milioni (€ 1.278,0 milioni nel 2003). In un simile scenario si è dimostrata corretta la strategia basata su due fronti d’intervento, quello dello sviluppo del prodotto e dell’espansione geografica che ha portato il Gruppo a imporre all’attenzione del mercato la sua qualità e le sue tecnologie di avanguardia nella produzione di macchine da caffè, condizionatori, robot da cucina e sistemi stiranti, categorie nelle quali il Gruppo si sta affermando su posizioni di leadership mondiale e in cui ha ottenuto nel 2004 una crescita dei ricavi , l’altro sulla prosecuzione dell’internazionalizzazione produttiva volta ad assicurare le riduzioni di costo necessarie a preservare la capacità produttiva. Le azioni intraprese su questi fronti hanno permesso di contenere gli effetti negativi della pressione prezzi e del rafforzamento dell’euro sul margine industriale che è aumentato a € 656,3 milioni rispetto a € 653,3 milioni del 2003, con un’incidenza sui ricavi al 51,0% rispetto al 51,1% del 2003. I costi correlati all’aumento dei volumi di vendita e gli oneri non ricorrenti associati alla fase di transizione (spese di viaggio in Cina, costi di trasporto per stampi e macchinari e magazzinaggio relativo alle pre-produzioni), hanno penalizzato l'Ebitda, attestatosi a € 137,2 milioni, il 10,7% dei ricavi netti consolidati, rispetto all’11,8% del 2003. L'utile netto, a € 15,0 milioni rispetto a € 22,3 milioni nel 2003 ha risentito di altre componenti non ricorrenti; gli oneri straordinari, a € 11,7 milioni, includono gli stanziamenti necessari a fronte dell’intero costo della ristrutturazione. Altra componente di natura non ricorrente è relativa alle operazioni di copertura dai rischi di cambio poste in essere dalla controllata Kenwood che hanno generato una perdita di € 10,0 milioni (€ 1,5 milioni nel 2003), a causa dell’indebolimento del dollaro e contabilizzata tra gli oneri finanziari. L'esercizio 2005 potrà beneficiare della maggior efficienza derivante dalla conversione dello stabilimento di Mignagola, attualmente dedicato ai prodotti della cottura e del condizionamento, in centro logistico con effetti benefici sugli attuali costi di affitto di spazi esterni e di un minor costo del lavoro, a seguito della riduzione degli organici in Italia. L’aumento dell’indebitamento finanziario netto (€ 313,3 milioni rispetto a € 247,2 milioni del 2003 al netto della securitizatione € 403,4 milioni in confronto a € 356,3 nel 2003 al lordo della securitization) è da attribuire al temporaneo incremento del capitale circolante netto (pari al 32,8% del 2004 rispetto al 28,0% del 2003 al lordo della securitization), in seguito alle maggiori scorte originate dalle pre-produzioni prudentemente effettuate in occasione del processo di trasferimento in Cina, a un incremento del magazzino per i prodotti del condizionamento e a minor debiti tributari relativi ad esercizi precedenti e maggiori crediti Iva. A livello geografico, sono aumentate le vendite nei principali mercati europei (Francia, Germania, grazie al grande successo delle macchine automatiche per il caffè, Regno Unito), mentre il mercato nord americano ha evidenziato una rilevante contrazione dei ricavi, a causa del livello dei tassi di cambio che ha fortemente penalizzato la competitività commerciale del Gruppo, che si è dovuto confrontare con concorrenti già dotati di una base produttiva interamente localizzata in aree a basso costo e che hanno quindi potuto adottare politiche commerciali aggressive. Per quanto concerne i segmenti di business, positivo l’andamento della cottura e preparazione cibi (+ 3,8% a tassi di cambio costanti), in virtù del contributo delle macchine da caffè, dei robot da cucina e dei piani cottura. In crescita anche il condizionamento e trattamento aria (+ 9,0% a tassi di cambio costanti). I ricavi del riscaldamento (-2,8% a parità di cambi) sono stati penalizzati dal ritardato avvio della stagione invernale. I ricavi per il segmento della pulizia della casa hanno continuato a risentire della debolezza dei consumi per i prodotti a vapore, anche a causa della concorrenza di prodotti a basso prezzo, mentre la crescita delle vendite dei sistemi stiranti ha contribuito positivamente alla redditività del Gruppo. Infine, soddisfacente è stato l’andamento delle vendite e della redditività per i business professionali dei grandi impianti di condizionamento (Climaveneta) e dei radiatori ad acqua (Dl Radiators). Il Consiglio d’Amministrazione – fiducioso nella capacità del Gruppo d’incrementare l’utile netto e di generare cassa grazie alla riduzione del capitale circolante già a partire dal corrente esercizio – ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in data 28 Aprile 2005 (29 Aprile in seconda convocazione) il mantenimento di un dividendo di € 0,06 per azion e (per un Pay Out ratio del 59,8%, rispetto al 40,2% dello scorso anno). La cedola sarà staccata il 2 maggio 2005 e sarà in pagamento dal 5 maggio 2005. “Nel 2004, anno di transizione” – afferma il Presidente Giuseppe De’longhi – “abbiamo proseguito nel percorso di innovazione di prodotto che costituisce la linfa vitale del nostro Gruppo: ne sono esempio le macchine automatiche per il caffè che lo scorso anno hanno superato le nostre aspettative in termini di volumi di vendita e sono state giudicate le migliori del mercato da clienti e consumatori. Proseguiremo con questa tendenza e per alimentare ogni giorno crescita ed innovazione, continueremo ad investire in ricerca e sviluppo, marketing, design ed assistenza ai clienti”. “Le azioni intraprese sul fronte industriale” – conclude l’Amministratore Delegato Stefano Beraldo – “hanno permesso di difendere la redditività in un contesto ambientale quanto mai difficile. Il Gruppo è ben posizionato per competere efficacemente nel 2005 in uno scenario che permane incerto. Ci siamo adoperati adeguatamente affinché i problemi che nell’ultimo biennio hanno afflitto il settore del piccolo elettrodomestico non minassero i fondamentali dell’azienda che rimangono solidi e crediamo di aver creato i presupposti per un ulteriore sviluppo del Gruppo nei prossimi anni, sia attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, sia attraverso il rafforzamento in alcuni mercati emergenti, quali Russia e Turchia in cui abbiamo iniziato ad operare attraverso strutture dedicate. La riduzione di costi di molti prodotti ci consentirà inoltre di tornare competitivi in quei mercati dove abbiamo maggiormente sofferto per la forza dell’euro”. Nel mese di febbraio 2005 è stato acquisito per un esborso inferiore a due milioni un sito produttivo localizzato nella Repubblica del Tatarstan (Federazione Russa). Tale impianto sarà interamente dedicato alla produzione di radiatori ad olio per la commercializzazione nel mercato russo. Secondo i piani del Gruppo, nel nuovo stabilimento saranno realizzati circa 300.000 radiatori nel 2005 e 500.000 nel 2006. L’acquisizione è strategicamente importante in quanto consente di evitare i dazi all’importazione che fino ad oggi hanno ridotto la competitività commerciale del Gruppo in Russia e la mancata applicazione di dazi potrà essere estesa anche ad altre categorie di prodotto importate. In data 17 marzo 2005 è stato raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali riguardo al piano industriale che era stato comunicato lo scorso 2 dicembre. L’accordo prevede le seguenti condizioni: il programma di revisione della piattaform a produttiva italiana della De’longhi S.p.a., il quale comporterà un esubero complessivo di 504 persone. Tale numero, per effetto del ricorso al part-time ed al passaggio al altre società del Gruppo, potrà ridursi fino a 459 dipendenti; ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) per un periodo iniziale di dodici mesi, prorogabile per ulteriori dodici mesi previa verifica del Ministero del Lavoro che ne sussistano le condizioni; le collocazioni in Cigs sono previste a partire da inizio aprile 2005 e scaglionate nel corso dell’anno. I costi relativi alla ristrutturazione delle attività industriali italiane sono stati totalmente contabilizzati nel conto economico consolidato 2004. Il Gruppo ritiene di aver superato con l’esercizio 2004 la fase più critica del processo d’internazionalizzazione produttiva; più di metà delle famiglie di prodotto del piccolo elettrodomestico è stata trasferita in Cina con rilevanti risparmi di costo. Per le rimanenti famiglie i trasferimenti produttivi sono in corso di ultimazione nell’esercizio 2005 ed il rischio d’implementazione appare ormai relativamente modesto. Si ritiene ragionevolmente che nel 2005 non ci sia spazio per ulteriori ribassi dei prezzi di vendita, circostanza di cui il Gruppo dovrebbe avvantaggiarsi. I primi mesi dell’esercizio 2005 hanno evidenziato una contrazione dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2004, soprattutto a causa della minor contribuzione del segmento condizionamento e trattamento aria. Tale segmento nel primo trimestre 2004 aveva riportato una crescita di quasi il 47%, in virtù di una dinamica degli ordini da parte della distribuzione anticipata rispetto alla normale stagionalità, sulla base del buon andamento dell’estate precedente. La stagione in corso appare invece impostata a comportamenti più in linea con le abitudini consolidate. Il management ritiene che l’andamento dei ricavi possa iniziare a migliorare a partire dal secondo trimestre e si pone come obiettivo per il 2005 un moderato incremento delle vendite e una significativa ripresa della redditività ai diversi livelli del conto economico rispetto al 2004. Per quanto concerne l’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs, in ottemperanza alla Comunicazione Consob Dme /5015175 del 10/03/05, il Gruppo informa di aver terminato la fase propedeutica alla conversione dei valori e dei criteri contabili. In base a quanto previsto dal documento di consultazione emesso dalla Consob lo scorso 17 febbraio, il Gruppo De’ Longhi intende redigere la relazione del primo trimestre e quella semestrale utilizzando i principi vigenti, mentre la transizione agli Ias/ifrs avverrà a partire dalla relazione trimestrale al 30 settembre prossimo. Il bilancio 2005 sarà redatto sulla base dei principi contabili internazionali. In prima analisi, il Gruppo si attende che gli impatti economico-finanziari derivanti dai principi contabili Ias/ifrs siano positivi. Ulteriori dettagli sul processo di transizione ai principi contabili internazionali sono riportati nella relazione di bilancio approvata in data odierna. La relazione di certificazione da parte della Società di Revisione relativamente al progetto di bilancio e al bilancio consolidato sarà disponibile prima dell'Assemblea dei Soci presso la sede della società e Borsa Italiana nei termini di legge. |
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GRUPPO BOERO ESERCIZIO 2004: RICAVI CONSOLIDATI A 107,6 MILIONI DI EURO (+5,6% SUL 2003), UTILE NETTO PARI A 3,2 MILIONI DI EURO (+20,7% SUL 2003). |
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Genova 30 marzo 2005 - Ricavi consolidati a 107,6 milioni di Euro (+5,6% sul 2003), risultato operativo a 8,7 milioni di Euro (+3% sul 2003), utile netto pari a 3,2 milioni di Euro (+20,7% sul 2003), proposto all'Assemblea un dividendo di 0,40 Euro per azione (+33% rispetto al 2003). Questi in sintesi i principali dati riferiti al Bilancio consolidato 2004 del Gruppo Boero Bartolomeo - leader nell’industria delle vernici per l’edilizia, il navale e lo yachting e quotato al Mercato Telematico della Borsa Italiana- approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi ieri, sotto la Presidenza della Signora Andreina Boero, e che verrà sottoposto alla prossima Assemblea degli Azionisti, prevista in prima convocazione il 29 aprile p.V. E, occorrendo, in seconda il 12 maggio p.V.. Scendendo nell’analisi dei dati del 2004, i ricavi consolidati sono stati pari a 107,6 milioni di Euro contro i 101,8 milioni di Euro dell'anno precedente, con un incremento del 5,6%, grazie al buon andamento delle vendite dei vari marchi del Gruppo, consolidando la posizione di co-leader nazionale nel settore dell’edilizia, di N.1 in Italia nel navale e di N.2 mondiale nello yachting. Il margine operativo lordo è passato dai 14 milioni di Euro del 2003 ai 14,4 milioni di Euro del 2004 (+2,8%), mentre il risultato operativo (Ebit) è stato di 8,7 milioni di Euro del 2004 contro gli 8,4 milioni di Euro dell'esercizio precedente, in progresso grazie, principalmente, al buon incremento del fatturato ed al miglioramento del margine di contribuzione sulle vendite. L'utile netto consolidato si è notevolmente incrementato passando da 2,6 milioni di Euro del 2003 ai 3,2 milioni di Euro del 2004 (+20,7%) per effetto della diminuzione del costo per imposte sul reddito dell’esercizio rispetto all’esercizio precedente derivanti principalmente dalla fusione per incorporazione di Attiva S.p.a. E Boero Colori S.r.l. Nella Capogruppo. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2004 è migliorata di circa 10 milioni di Euro, passando da una posizione negativa di 29,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2003 (24,7 milioni di Euro al 30 settembre 2004) ai 19,7 milioni di Euro del 31 dicembre 2004, principalmente a seguito del miglioramento dell’efficienza nella gestione del capitale circolante. Per ciò che attiene la Capogruppo Boero Bartolomeo S.p.a., nel corso del 2004 ha realizzato ricavi per 90,2 milioni di Euro contro gli 87,8 milioni di Euro dell'esercizio precedente (+2,7%), ed un utile netto in sensibile incremento dai 2,4 milioni di Euro del 2003 ai 3,8 milioni di Euro del 2004 (+56,1%). Sulla base dei risultati ottenuti il Consiglio proporrà all'Assemblea di distribuire un dividendo di 0,40 Euro per azione ordinaria, con un incremento del 33% sul dividendo 2003. Il dividendo sarà posto in pagamento dal 19 maggio prossimo, contro stacco cedola n. 28 il 16 maggio 2005, al netto delle ritenute fiscali di legge, laddove applicabili. A seguito del recepimento, avvenuto in data 26/11/04, da parte del Consiglio dei Ministri, del Regolamento Comunitario 1606/02, le società quotate su mercati regolamentati europei saranno tenute alla redazione dei bilanci consolidati e delle situazioni infrannuali consolidate in conformità ai Principi Contabili Internazionali. Il bilancio al 31 dicembre 2005 sarà il primo bilancio annuale presentato dal Gruppo Boero secondo i Principi Internazionali. Inoltre, con riferimento al documento di consultazione pubblicato da Consob in data 17 febbraio 2005, relativo all’applicazione degli Ias alle relazioni infrannuali del 2005, il Gruppo si avvarrà della facoltà di redazione della prima trimestrale con i criteri di valutazione stabiliti dalla normativa previgente, adeguandosi a quanto richiesto dallo Ias 34 a partire dalla prima semestrale 2005. Allo stato attuale l’analisi delle voci di bilancio è stata sostanzialmente ultimata. Sono state identificate le principali differenze con i principi contabili nazionali ed è stata avviata la fase di quantificazione degli effetti. Il Consiglio, nell’odierna seduta, ha approvato anche la “Relazione illustrativa in materia di Corporate Governance” dove sono esaminate le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, edizione ultima del luglio 2002, ed il loro stato di attuazione all’interno della società, tenuto conto anche delle sue dimensioni e della struttura del Gruppo. |
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ERG: ESERCIZIO 2004: UTILE NETTO CONSOLIDATO 128 MILIONI DI EURO, + 147% DIVIDENDO PROPOSTO: 0,30 EURO PER AZIONE, + 50% |
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Genova 30 marzo 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Erg Spa ha approvato ieri il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2004 che registra un utile netto pari a 128 milioni di Euro, più che raddoppiato rispetto ai 52 milioni di Euro del 2003 (+ 147%). Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 28 aprile, un dividendo di 0,30 Euro per azione (+ 50%) che sarà messo in pagamento a partire dal 5 maggio 2005, previo stacco della cedola a partire dal 2 maggio 2005. L’amministratore Delegato Alessandro Garrone ha commentato: “Siamo molto soddisfatti dell’utile netto raggiunto nel 2004 che è in assoluto il più elevato ottenuto nella storia del Gruppo. Il maggior dividendo proposto, oltre a rispecchiare il risultato economico e finanziario nonché l’ottima performance del titolo, è soprattutto coerente con la nostra politica volta a mantenere od incrementare negli anni il livello di dividendo pagato, a fronte di una previsione di sostenibilità nei successivi esercizi. Per quanto riguarda la performance delle nostre aree di business nei primi tre mesi del 2005, il settore raffinazione mostra ottimi risultati, nonostante la fermata programmata per manutenzione di 50 giorni che sta interessando la Raffineria Isab Impianti Nord, con margini superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2004; le altre due nostre aree di business evidenziano risultati in linea con quelli ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente. Per il 2005, nel suo complesso, ci aspettiamo risultati coerenti con quelli del 2004. In particolare i margini della raffinazione costiera dovrebbero attestarsi, in media, su valori simili a quelli dell’anno precedente, il downstream integrato dovrebbe recuperare redditività, mentre per il settore energia elettrica ci attendiamo una diminuzione della produzione a causa della fermata programmata per manutenzione di oltre 30 giorni che interesserà la centrale della partecipata Isab Energy nel secondo trimestre dell’anno. In conseguenza dell’importante piano d’investimenti e del pagamento d’imposte, per la fine del 2005, prevediamo che la posizione finanziaria netta del Gruppo torni sopra il miliardo di Euro.” A seguito dell’introduzione del regolamento 1606/02 dell’Unione Europea che prevede l’applicazione per le società quotate sui mercati regolamentati europei dei principi contabili internazionali Ias/ifrs, il Gruppo Erg ha condotto uno studio per identificare le aree del sistema di reporting e di rilevazione contabile da sottoporre a conversione e per definire le linee operative per le nuove modalità di contabilizzazione e di rappresentazione in bilancio dei fatti amministrativi. L’analisi delle voci di bilancio è stata pressoché ultimata. Sono state individuate le differenze rispetto ai principi contabili nazionali e si stanno valutando e quantificando gli effetti dei trattamenti contabili alternativi ammessi dagli Ias e la loro più corretta rappresentazione. I risultati definitivi dell’analisi saranno comunicati al mercato nelle modalità indicate da Consob. Ulteriori informazioni sul processo di transizione ai principi contabili internazionali sono disponibili nella Relazione sulla Gestione al progetto di Bilancio al 31 dicembre 2004. Sarà conferito alla società di revisione l’incarico per la verifica dei saldi di apertura e dei dati comparativi 2004 nei termini che saranno definitivamente indicati dalla Consob. |
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LA FEDERLAZIO INCONTRA IL CANDIDATO PIERO MARRAZZO |
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Roma, 30 marzo 2005 - Giovedì 31 marzo, presso il Centro Congressi Lusan (Via Laurentina, 289 – Roma) gli imprenditori della Federlazio incontreranno il candidato del Centro-sinistra alla presidenza della Regione Lazio, Piero Marrazzo, al quale presenteranno la piattaforma programmatica della Pmi. Come già avvenuto nei giorni scorsi con il presidente uscente Francesco Storace, la Federlazio chiederà anche a Marrazzo precisi impegni a favore della piccola e media impresa per la prossima consigliatura. All’incontro saranno presenti il Presidente della Federlazio Massimo Tabacchiera e il Direttore Generale Giovanni Quintieri. |
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ENI: ACCORDO CON IL GOVERNO EGIZIANO PER LA FORNITURA DI GAS ALLA SECONDA LINEA DI GNL A DAMIETTA |
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San Donato Milanese, 30 marzo 2005 - Eni informa che è stato firmato a Il Cairo con il Governo egiziano, alla presenza del Ministro del Petrolio Sameh Fahmy, il protocollo d'intesa in cui si stabiliscono i principi che regolamentano la fornitura di gas alla seconda linea di produzione di Gnl (Gas Naturale Liquefatto) presso l'impianto di liquefazione di Damietta sul Mediterraneo. L'eni, Bp ed Egas riforniranno la seconda linea che verrà costruita e si aggiungerà all'impianto di Damietta[2] (completato nell'ottobre 2004 e la cui produzione di Gnl è iniziata nel dicembre 2004), con il gas delle importanti scoperte effettuate nel Delta del Nilo, area che si conferma ad elevato potenziale minerario. La seconda linea di Damietta avrà la stessa capacità di liquefazione della prima e cioè 5 milioni di tonnellate annue di Gnl, record mondiale di capacità per strutture dotate di una singola linea di liquefazione, e raddoppierà quindi la capacità di produzione dell'impianto. L'egitto è il primo Paese estero in cui l'Eni ha operato. Le attività sono iniziate nel 1954 e oggi la compagnia petrolifera è il primo operatore internazionale per la produzione di olio e gas nel Paese. Dai giacimenti Eni vengono estratti oltre 470 mila barili di idrocarburi al giorno (pari a quasi il 40% della produzione egiziana), di cui circa 200 mila barili in quota Eni. Nei prossimi anni la produzione in quota Eni aumenterà fino a toccare circa 240 mila barili di olio equivalente al giorno. |
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FINMECCANICA : GOVERNO BRITANNICO SCEGLIE AGUSTAWESTLAND PER PROGRAMMA ELICOTTERI DA 1,5 MILIARDI DI EURO |
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Roma, 30 Marzo 2005 - Partnership a lungo termine tra ministero della Difesa britannico e Agustawestland per i futuri programmi elicotteristici Il Ministero della Difesa Britannico ha scelto il 24 marzo Agustawestland, società di Finmeccanica, per sviluppare il programma Future Lynx per la realizzazione di una flotta di elicotteri per impiego terrestre e navale. L'accordo prevede la firma entro l'anno di un contratto del valore complessivo di oltre 1 miliardo di sterline (1,5 miliardi di euro circa). Il Ministero della Difesa Britannico e Agustawestland hanno concordato inoltre un programma per garantire l'efficienza e il supporto tecnico della flotta di elicotteri Sea King. Questi due programmi si inseriscono nel contesto di un accordo di partnership a lungo termine tra il Ministero della Difesa Britannico e Agustawestland, che prevederà una stretta collaborazione nell'ambito dei futuri programmi elicotteristici delle Forze Armat e Britanniche. Il Regno Unito intende investire 3 miliardi di sterline nella sua flotta di elicotteri nell'arco dei prossimi 10 anni. Per il Presidente Amministratore Delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini "la scelta britannica del Super Lynx rappresenta un grande risultato per Agustawestland a meno di due mesi di distanza dalla vittoria nella gara per il rinnovo della flotta presidenziale americana. Questa decisione è un'ulteriore conferma della bontà della strategia di Finmeccanica di fare degli elicotteri uno dei settori di punta della propria attività". "Siamo molto soddisfatti della decisione del Governo Britannico − ha dichiarato il Presidente di Agustawestland, Amedeo Caporaletti − Tutte le capacità di Aw saranno impegnate a far sì che il programma abbia successo per rispondere nel miglior modo possibile agli stringenti requisiti della Marina e dell'Esercito Britannico. La soluzione prescelta dal Ministero Britannico rappresenta la migliore soluzione in termini di efficacia rispetto ai costi e di vantaggio per i contribuenti e conferma l'elevata qualità dei nostri prodotti." 1 |
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LA GLOBALIZZAZIONE SECONDO I ROMANI CONVEGNO SU “THE IMPACT OF THE ROMAN ARMY (200 BC-AD 476): ECONOMIC, SOCIAL, POLITICAL, RELIGIOUS AND CULTURAL ASPECTS”, PATROCINATO DAL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE |
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Roma, 30 marzo 2005 - Si è aperto ieri al Palazzo dei Congressi di Capri, con il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche, un convegno internazionale di studi sul tema “The Impact of the Roman Army (200 Bc-ad 476): Economic, Social, Political, Religious and Cultural Aspects” (29 marzo - 2 aprile 2005). Il Convegno costituisce il sesto workshop del Gruppo internazionale di ricerca “The Impact of Empire (Roman Empire, 200 Bc Ad 476)”, di cui fanno parte affermati classicisti, archeologi e storici dell’antichità e del diritto romano di 13 paesi, animato dal Prof. Lukas de Blois, dell’Università di Nijmegen in Olanda. Il Network internazionale di ricerca ha come obiettivo di studiare l’impatto che l’organizzazione politica unitaria nel Mediterraneo conquistato da Roma ha avuto sulla vita dei suoi abitanti, nei più vari aspetti: condizioni economiche, relazioni sociali, gestione dell’autogoverno locale, diffusione di idee e di credenze religiose, affermazione delle due lingue “ufficiali” dell’impero, latina e greca, accompagnata però anche dalla persistenza delle lingue e delle culture locali. Gli studiosi che collaborano al Network condividono l’osservazione che già il Gibbon faceva più di due secoli fa, “Invece di indagare perché l’impero romano sia stato distrutto, dovremmo piuttosto sorprenderci che sia durato tanto a lungo”, e si sono dunque impegnati a indagare le ragioni di un così duraturo successo. ”Non c’è dubbio che i temi trattati dal Gruppo internazionale di ricerca hanno un’effettiva rilevanza per gli stessi nostri tempi – osserva Elio Lo Cascio dell’Università degli Studi di Napoli Federico Ii - e non solo per il fatto che gli stati e gli organismi internazionali si trovano ad affrontare anch’essi spesso problemi analoghi, ma soprattutto perché anch’essi sono chiamati a individuare forme di integrazione. Non è casuale che il dibattito odierno sui processi di globalizzazione faccia continui riferimento al mondo romano”. L’incontro di Capri, che si apre oggi e durerà sino al prossimo sabato 2 aprile, è organizzato dai docenti di storia romana del Dipartimento di Discipline Storiche “Ettore Lepore” dell’Università degli Studi di Napoli Federico Ii, Elio Lo Cascio e Alfredina Storchi Marino, con il supporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche rappresentato dal prof. Paolo Malanima, direttore dell’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo. Ciò che si studierà, in particolare, sarà quella graduale modificazione che porta le truppe romane dall’essere un vero e proprio “esercito di occupazione”, nel momento della conquista, al loro trasformarsi, una volta definitosi anche territorialmente l’organismo imperiale e una volta creatosi uno spazio di difesa sui suoi confini, in una garanzia di salvaguardia dell’integrità dell’organismo imperiale e della sua vita associata e soprattutto in un potente strumento di integrazione. |
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RAS ACQUISTA IMMOBILE STORICO A MILANO PER OLTRE 40 MILIONI DI EURO |
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Milano, 30 marzo 2005 – Il Gruppo Ras ha firmato un accordo preliminare per l'acquisto della sede storica dell'ex Tecnomasio Italiano Brown Boveri, sita in Piazzale Lodi a Milano, dalla Ivg Italia. L'operazione, del valore di oltre 40 milioni di euro, è stata condotta da Ras Immobiliare, società di advisory e asset management nel settore del real estate, che ha coordinato le attività finalizzate all'acquisto dell'immobile. Con questa acquisizione il Gruppo Ras prosegue nel progetto di costituzione di un portafoglio strategico, avviato con la partecipazione in Citylife e continuato con la costituzione del fondo Antares, recentemente autorizzato da Banca d'Italia, che sarà l'acquirente ultimo dell'immobile. Il complesso è costituito da tre corpi, di cui uno risalente a inizio secolo scorso e ristrutturato a metà degli anni Novanta, che saranno oggetto di un risanamento conservativo. L'immobile, dalla superficie totale di 22.000 mq, è attualmente in locazione al Gruppo Alstom ed è dotato di un parcheggio di 150 posti auto. L'area di piazzale Lodi è al centro di un importante intervento di riqualificazione urbanistica e costituisce un punto nevralgico della città grazie alla vicinanza della metropolitana, della stazione ferroviaria di Porta Romana e dell'asse d'ingresso della Autostrada del Sole. La firma del contratto di compravendita è prevista per la fine di aprile. Savills ha agito quale advisor dell'operazione per Ivg Italia. |
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ATTERRAGGIO DI EMERGENZA A MILANO MALPENSA |
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Roma, 30 marzo 2005 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto che nel primo pomeriggio di oggi un velivolo executive ha effettuato un atterraggio di emergenza sull’Aeroporto di Milano Malpensa.il velivolo Hs 125 – Learjet, con marche portoghesi Cs-dnl, decollato da Sharm El Sheikh e diretto a Milano Malpensa, ha richiesto l’assistenza per un atterraggio di emergenza senza carrello centrale. L’atterraggio ha causato una fiammata durante la toccata sulla pista 35R. Subito dopo lo sbarco dei passeggeri i vigili del fuoco hanno utilizzato dello schiumogeno.Illese le dieci persone a bordo, di cui 2 persone di equipaggio, 6 adulti e 2 bambini.L’aeroporto di Malpensa è stato chiuso al traffico per circa un’ora. Attualmente ha ripreso l’operatività. A breve si concluderanno le procedure di rimozione dell’aeromobile incidentato. |
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AVVIATO IL NUOVO SISTEMA DI ORGANIZZAZIONE DELL’HUB DI ZURIGO: SCALO ANCORA PIÙ RAPIDO ED EFFICIENTE |
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Milano, 30 Marzo 2005 – In collaborazione con la società che gestisce l’aeroporto di Zurigo, Swiss ha realizzato miglioramenti sostanziali allo scalo con effetti visibili a partire dal 27 marzo, data dell’entrata in vigore del nuovo orario estivo 2005. L’introduzione del nuovo sistema di organizzazione porta ulteriori benefici ai clienti della compagnia di bandiera elvetica, rendendo l’aeroporto di Zurigo uno scalo ancora più rapido, efficiente e confortevole. Con l’introduzione di numerose innovazioni strutturali avviate con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo 2005, Swiss intende rendere le partenza, gli arrivi e i transiti attraverso l’hub di Zurigo ancora più agevoli. La compagnia di bandiera elvetica e l’Aeroporto di Zurigo nel dicembre 2004 avevano infatti annunciato che avrebbero avviato una riorganizzazione delle infrastrutture e dei servizi dello scalo. Il risultato è un aeroporto ancora più rapido ed efficiente con benefici per tutti i passeggeri. Questo è solo il primo grande passo verso un miglioramento sostanziale di tutti i servizi a terra dell’aeroporto. Una delle più importanti novità nell’ambito della riorganizzazione dell’aeroporto è l’assegnazione dei voli a terminal dedicati in base all’area geografica. Tutti i voli Swiss verso destinazioni europee utilizzano ora il Terminal A, mentre i voli a lungo raggio vengono gestiti attraverso il Terminal E. Questa nuova disposizione permette di accelerare i tempi di check-in e soprattutto di agevolare i trasferimenti tra un volo e l’altro. I vantaggi per i passeggeri Swiss sono quindi una maggiore chiarezza, distanze più brevi, trasferimenti più rapidi e coincidenze senza stress. I cambiamenti rendono l’aeroporto di Zurigo uno degli hub più efficienti e customer oriented fra quelli europei. Swiss, inoltre, dispone del sistema di collegamenti aeroporto-centro città più agevole di tutta Europa. Tutti i passeggeri in transito da un volo Swiss all’altro possono adesso usufruire di transfer rapidi, in particolar modo nei collegamenti intra-europei. Il tempo minimo previsto per le coincidenze all’interno dell’Europa verrà gradualmente ridotto a soli 35 minuti diminuendo ulteriormente il vostro tempo di viaggio. La nuova organizzazione prevede un potenziamento dei dispositivi self-check in per una procedura d’accettazione più semplice e veloce, anche con bagagli da registrare. Entro l’estate è prevista l’introduzione di nuovi servizi elettronici che offriranno la possibilità di organizzare il viaggio secondo i propri desideri e preferenze, infatti il passeggero potrà scegliere e cambiare il proprio posto oppure effettuare il check-in anche per un compagno di viaggio. Personale qualificato assisterà i passeggeri nell’utilizzo del check-in elettronico. Inoltre, il Ticket Office di Swiss verrà presto totalmente rimodernato per offrire un servizio class dedicated. Se siete ospiti presso la nostra lounge riservata ai passeggeri First Class e Vip presso l’Airside Center, prima del vostro volo verso gli Stati Uniti operato da Swiss, saremo lieti di offrirvi un dedicato servizio navetta per il Terminal E, poco prima dell’imbarco. Questo servizio vi permetterà di rimanere più tempo a rilassarvi nelle nostre lounges. Vi preghiamo voler notare che, in conformità alle misure di sicurezza richieste dagli Stati Uniti, i gate del Terminal E riservati ai voli per/da gli Stati Uniti sono fisicamente separati da un muro scorrevole rispetto gli altri gate riservati per altre destinazioni. Nessuna lounge è disponibile in questa area separata. I voli Swiss con destinazione Ginevra partiranno dai gate “60” del Terminal A. Per far sentire a casa i passeggeri della Svizzera Occidentale, la zona intorno a questi gate è stata trasformata in un’“Area Romanda” con giornali e trasmissioni televisive in francese. |
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CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE APPROVA L’ACQUISIZIONE CONGIUNTA DI ALDEASA DA PARTE DI AUTOGRILL E ALTADIS |
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Bruxelles, 30 marzo 2005 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione, attraverso un’offerta pubblica d’acquisto, di Aldeasa Sa (“Aldeasa”), operatore spagnolo di duty-free, da parte dell’impresa italiana Autogrill Spa (“Autogrill”) e del produttore franco-spagnolo di tabacco Altadis Sa (“Altadis”). Dopo aver esaminato l’operazione, la Commissione ha concluso che la transazione proposta, in caso di successo dell’offerta, non ostacolerebbe in maniera significativa una concorrenza effettiva nel See o in una parte sostanziale di esso ed ha pertanto approvato la concentrazione. Aldeasa opera nella vendita al dettaglio negli aeroporti in Spagna, Portogallo e alcuni altri paesi non Eu. Autogrill gestisce ristoranti e punti di ristoro sulle autostrade, presso le stazioni ferroviarie, i centri commerciali ed altre aree di transito in vari Stati membri dell’Ue e negli Usa. Altadis produce e distribuisce prodotti del tabacco principalmente in Francia, Spagna e Italia. L’esame della Commissione ha rivelato che le sovrapposizioni orizzontali delle attività delle parti nei settori dei servizi di ristorazione in concessione e della vendita al dettaglio presso gli aeroporti sono molto limitate. La Commissione ha inoltre esaminato il rapporto verticale tra Altadis e Aldeasa da quando le marche di tabacco Altadis vengono vendute presso i punti vendita Aldeasa negli aeroporti. La Commissione ha concluso che l’acquisizione proposta non determinerebbe un rischio di riduzione della concorrenza visto il limitato volume di vendite di marche di tabacco Altadis presso i duty-free, nonché il ruolo limitato di questi punti vendita come canale di vendita generale dei prodotti del tabacco in Spagna. |
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MAURITIUS: RIENTRATO L’ALLERTA TSUNAMI L’ENTE DEL TURISMO ISOLA DI MAURITIUS CONFERMA LA SITUAZIONE DI ASSOLUTA NORMALITÀ SULL’ISOLA |
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Milano, 30 marzo 2005 – Il Governo dell’Isola di Mauritius ha lanciato l’allerta Tsunami tra l’1 e le 4 di ieri notte (ora locale). Tuttavia, l’allerta è rientrato alle 4.15 una volta stabilita l’assenza di pericolo riguardante la formazione di onde anomale. La misura è stata adottata a scopi precauzionali al fine di allertare le popolazioni e i turisti presenti lungo le coste e prevenire situazioni di tensione. Le autorità, a livello locale e nazionale, hanno monitorato la situazione in modo serrato. Tutte le strutture alberghiere dell’isola erano in preallerta e i turisti sono stati avvisati. Non è stato registrato alcun significativo aumento del livello del mare intorno all’isola e nessuna regione è stata in nessun modo colpita. Anche nella vicina isola di Rodrigues la situazione è di assoluta normalità. Qui di seguito lo speciale comunicato rilasciato dal servizio meteorologico di Mauritius alle 4.10 (ora locale): “Il Terremoto Che Ha Colpito La Costa Occidentale Dell’indonesia Vicino All’isola Di Sumatra Non Ha Generato L’atteso Effetto Tsunami Nella Parte Sud Ovest Dell’oceano Indiano. L’alta Marea Prevista A Mauritius Per Le 2.31 Con Conseguente Esondazione Non Ha Avuto Luogo. Rientrato Pertanto L’allerta Sulle Aree Costiere”. Nel frattempo ieri a Mauritius tutto è tornato alla normalità. Il clima soleggiato con temperature intorno ai 28-30º ha favorito il ritorno dei turisti sulle spiagge. Inoltre, gli arrivi e le partenze aeree non sono mai stati interrotti e proseguono in modo regolare. |
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