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Notiziario Marketpress di
Giovedì 31 Marzo 2005 |
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ELEZIONI: LA TELEMATICA ENTRA NEI 1.800 SEGGI DELLA LIGURIA PER LO SCRUTINIO ELETTRONICO |
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Genova, 31 marzo ’05 - Il futuro entra nei seggi elettorali coinvolgendo per la prima volta un’intera regione, la Liguria. Oltre un milione e mezzo di elettori che voteranno nelle 1.800 sezioni dei 235 comuni delle quattro province liguri alle prossime elezioni regionali del 3 e 4 aprile, alla chiusura dei seggi vedranno infatti le loro preferenze trattate non solo con le tradizionali procedure manuali di spoglio, ma anche con lo scrutinio elettronico. Compie così un ulteriore passo in avanti la sperimentazione del conteggio informatizzato dei voti elettorali avviata dai ministri dell’Interno e dell’Innovazione e Tecnologie alle elezioni europee dello scorso anno solo in una cinquantina di città italiane, nell’ambito del vasto processo di modernizzazione della Pubblica amministrazione attualmente in atto. L’estensione della sperimentazione a tutta la Liguria è stata resa possibile dai due ministri e dal presidente della Giunta, Sandro Biasotti, che assieme al ministro Lucio Stanca l’ha presentata ai giornalisti in una conferenza stampa, a Genova. “Lo scrutinio informatizzato affiancherà quello tradizionale, che continuerà ad essere l’unico a certificare ufficialmente la validità dei risultati elettorali”, ha spiegato il ministro Lucio Stanca, “e, quindi, solo dopo la chiusura dei seggi, alla procedura manuale di spoglio si affiancherà quella elettronica. A fronte dei numerosi passaggi e trascrizioni manuali, il nuovo sistema permetterà di ridurre di parecchio il processo di conteggio, verbalizzazione e spedizione sicura per via telematica dei risultati alla sede centrale, rendendo così immediatamente disponibile l’esito dettagliato della consultazione”. Da parte sua il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ha sottolineato che “intervenendo ad urne chiuse, intendiamo evitare di toccare l’espressione del voto dei cittadini, di sovvertire le loro abitudini e di introdurre nuove procedure tecnologiche nel momento più delicato della partecipazione democratica. Vogliamo invece cominciare a modernizzare il conteggio dei voti e la successiva trasmissione dei risultati alle sedi istituzionali”. "La scelta dei ministri dell’Interno e dell'Innovazione e le Tecnologie, che hanno puntato sulla Liguria per la sperimentazione dello scrutinio elettronico, ci riempie di orgoglio e soddisfazione", ha affermato il presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti. Questa, ha aggiunto, "è una scelta che conferma il grande lavoro svolto dalla Regione Liguria per lo sviluppo delle tecnologie innovative su tutto il territorio regionale che in questi anni ha prodotto una maggiore capacità e molto interesse sia all'interno degli enti locali territoriali, sia dei singoli cittadini e, in particolare, quelli della terza età. Mi auguro che questo esperimento possa essere un ulteriore passo avanti per la competitività del nostro paese e a livello europeo e internazionale. L'accordo con il ministro dell'Innovazione e Tecnologie, con il Ministero degli Interni e gli Affari Regionali ci permetterà inoltre l'acquisizione di attrezzature informatiche che saranno utilizzate dalla nostra comunità". Lo scrutinio elettronico prevede che le risultanze del voto, attribuite scheda per scheda dal presidente del seggio, siano inserite in un pc e contemporaneamente visualizzate su un monitor per consentire al presidente ed agli scrutatori di verificare la correttezza della immissione, eliminando così ogni possibilità di errore. Finito lo spoglio, in pochi istanti, saranno disponibili i risultati completi e dettagliati della sezione. Così, mentre i risultati manuali verranno verbalizzati secondo le solite procedure e trasferiti fisicamente agli uffici comunali e alle amministrazioni competenti con l’impiego di personale e di automezzi, i risultati digitali saranno trasmessi in via telematica, in modo crittografato, al sistema centrale. Per realizzare questa sperimentazione sono stati formati 3 mila operatori informatici e personale di supporto, installati computer e predisposta sul territorio della Regione una vera e propria architettura tecnologica, composta da una rete di sistemi periferici per l’acquisizione, la registrazione e la trasmissione elettronica dei dati di scrutinio, e da un sistema centrale nazionale per la raccolta e l’analisi dei dati stessi. “L’obiettivo è quello di estendere progressivamente questa modalità telematica alle altre regioni dando così un concreto contributo alla modernizzazione della procedure elettorali”, ha detto il ministro Stanca ricordando che “nel nostro Paese, infatti, non c’è un problema di affluenza di elettori ai seggi, come invece accade in diversi altri Paesi, ma piuttosto l’esigenza di una gestione più rapida e sicura delle operazioni di scrutinio”. Al termine della sperimentazione, i quasi 3 mila computer utilizzati rimarranno nella disponibilità delle strutture pubbliche sul territorio della Regione Liguria, anche in vita di un loro possibile riutilizzo nelle prossime tornate elettorali. |
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ASSEGNATI 144 MILIONI DEL FONDO INVESTIMENTI RICERCA DI BASE IL MINISTRO MORATTI: "PREMIATI I PROGETTI E I LABORATORI PUBBLICO-PRIVATI SU AREE STRATEGICHE QUALI LA SALUTE, L'HIGH-TECH E L'INNOVAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. MOBILITATI 4.000 RICERCATORI E TECNICI, DI CUI 1.800 GIOVANI" |
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Roma, 31 marzo 2005 - Oltre 144 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca e laboratori pubblico-privati in settori di valenza strategica per il nostro Paese: diventa esecutiva l'operazione Firb, Fondo investimenti ricerca di base 2003-2004, con l'assegnazione delle risorse da parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. I finanziamenti riguardano 19 progetti finalizzati alla costituzione ed al potenziamento di laboratori di eccellenza interdisciplinari pubblico-privati specializzati su tematiche di incrocio tra nanotecnologie - biotecnologie - infotecnologie - neurobiologia (finanziamento pubblico complessivo pari a 85,225 milioni di euro) e 46 progetti strategici di ricerca focalizzati su tematiche interdisciplinari di grande attualità (finanziamento pubblico complessivo pari a 58,960 milioni di euro). "Con questo nuovo intervento", spiega il Ministro Letizia Moratti, "mobiliteremo 4.000 tra ricercatori e tecnici, di cui 1.800 giovani, e coinvolgeremo 30 università e 20 imprese, oltre al Cnr e ad altri enti di ricerca pubblici e privati. Vorrei sottolineare come la leva giovanile costituisca il 45 % del totale del personale: un consistente numero di giovani sarà reclutato con contratti triennali competitivi a livello europeo". "Prosegue così la nostra politica definita con le Linee-guida del 2002 e con il Programma nazionale per la ricerca approvato nei giorni scorsi", sottolinea il Ministro. "Dopo cinquant'anni di finanziamenti a pioggia abbiamo dato una svolta radicale, concentrando le risorse pubbliche su progetti strategici di ricerca che rispondono a tre grandi obiettivi: migliorare la qualità della vita con interventi per la salute, per la sicurezza, per l'ambiente; accrescere la competitività delle imprese; realizzare uno sviluppo sostenibile a livello globale (prevenzione di catastrofi naturali, monitoraggio del territorio, biodiversità). Non era mai accaduto nel nostro Paese". "Le diverse iniziative sostenute dal Miur con i finanziamenti Firb", puntualizza ancora il Ministro, "riguardano infatti settori quali le micro e nanotecnologie per la diagnostica avanzata e per lo studio di nuove terapie, la bioinformatica, la diagnostica genomica avanzata in campo animale e vegetale, le tecnologie innovative per la farmaceutica, ma anche la chimica per materiali avanzati e per l'ambiente, i nuovi modelli organizzativi e tecnologici per le piccole e medie imprese, i nuovi approcci per il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie nel mercato". "Nella scelta dei progetti", conclude Letizia Moratti, "abbiamo utilizzato procedure trasparenti e meritocratiche, premiando progetti di assoluta eccellenza distribuiti in tutto il Paese. Da Milano a Roma, da Genova a Venezia, da Torino a Lecce, da Trieste a Firenze a Catanzaro vedo enormi potenzialità nei laboratori, nei centri di ricerca, nelle università che realizzeranno i progetti finanziati dal Ministero. Sono certa che la consistente immissione di giovani ricercatori attraverso il Firb in questi veri e propri cantieri di ricerca garantirà il successo di tutte le iniziative, nell'interesse esclusivo dei cittadini e del sistema-Paese". Ma vediamo, nel dettaglio, il quadro degli interventi Firb, le procedure adottate per la selezione dei progetti e la distribuzione delle risorse da parte del Miur (144 milioni di euro a fronte di un costo complessivo pari a 192 milioni). I diciannove Laboratori pubblico-privati I 19 Laboratori pubblico-privati finanziati dal Ministero sono specializzati sulle seguenti tematiche: Nanobiotecnologie per dispositivi e sensori innovativi applicabili a genomica e post-genomica (quattro Laboratori nazionali pubblico-privato con localizzazioni di riferimento a Genova, Lecce, Torino, Venezia); Micro e nanotecnologie per diagnostica avanzata e nuove procedure terapeutiche (quattro Laboratori nazionali pubblico-privato con localizzazioni di riferimento a Milano, Roma, Perugia); Bionformatica (due Laboratori con localizzazioni di riferimento a Bari e Milano);biologia strutturale (due Laboratori con localizzazioni di riferimento a Firenze e Trieste); Recettori di membrana (tre Laboratori con localizzazioni di riferimento a Catanzaro, Chieti e Genova); Diagnostica genomica avanzata in campo animale e vegetale (due Laboratori con localizzazioni di riferimento a Lodi, e Roma); Basi molecolari delle malattie neurologiche (due Laboratori con localizzazioni di riferimento a Milano e Roma). Ogni Laboratorio selezionato è nodo di una rete di strutture di eccellenza localizzate in altri sedi. I quarantasei Progetti strategici di ricerca Le aree tematiche dei 46 Progetti di cui al punto b) riguardano: chimica per materiali avanzati e per l'ambiente; tecnologie innovative per la farmaceutica; nuovi modelli organizzativi tecnologici e di gestione della conoscenza per le piccole e medie imprese; metodi e tecniche per la misura dell'impatto economico degli investimenti in R&s; nuovi approcci e metodi per il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie nel mercato; la cooperazione euro-mediterranea. La selezione dei Progetti è stata realizzata con procedure trasparenti e meritocratiche. Tali procedure hanno determinato un indice medio di sopravvivenza delle proposte progettuali presentate pari al 16.6% (65 Progetti selezionati su 337 presentati) con uno scarto che va, a secondo della natura degli interventi, dal 14% al 19%. La trasparenza è stata praticata esplicitando nel bando i parametri di valutazione, con relativo punteggio. Inoltre esso ha messo in evidenza le soglie di sbarramento per l'accesso alla graduatoria finale. Alle soglie di sbarramento ha concorso il punteggio complessivo dei parametri più significativi (qualità scientifica, eccellenza del "principal investigator" e dei team di ricerca, valore della visione e delle strategie, potenziale brevettabilità delle proposte). La valutazione ha praticato procedure meritocratiche. Sono stati costituiti panel di esperti internazionali, scelti in anonimato, attraverso parole-chiave di accesso alla banca dati del Miur operante presso il Cineca. I panel, costituiti da tre esperti, hanno operato in sessioni di lavoro "virtuale". E' stato creato un apposito servizio telematico per realizzare le sessioni di lavoro. Partecipazione delle imprese a Progetti di Ricerca di base mission-oriented - Nei Progetti finanziati sono coinvolte 30 università e 20 imprese, Cnr e altri Enti di ricerca pubblici e privati. Specificatamente il grado di partecipazione di unità operative afferenti alle imprese varia, a seconda degli interventi, da un massimo pari al 33% (Laboratori pubblico-privato), ad un minimo del 21% (i Progetti strategici). Il grado di partecipazione di unità operative afferenti alle Università varia da un minimo del 42% (Laboratori pubblico-privati), ad un massimo del 72% per i Progetti strategici. Il grado di partecipazione del Cnr e di altri Enti pubblici di ricerca varia da un massimo del 25% (Laboratori) ad un minimo del 12% (Programmi Strategici). I Progetti selezionati si caratterizzano come "cantieri di ricerca" per il training scientifico dei giovani. Complessivamente i Progetti selezionati mobilitano circa 4.000 unità di personale. La leva giovanile incide per il 45% sul totale del personale coinvolto (1.800 unità). La leva giovanile è costituita da: assegnisti e borsisti già presenti nelle Università; assegnisti e borsisti da reclutare con i progetti; giovani da reclutare con contratti triennali competitivi con il mercato. Con i contratti triennali competitivi con il mercato vengono reclutati 442 giovani che rappresentano il 25% della leva giovanile complessivamente coinvolta. I finanziamenti medi per laboratorio e per progetto - Il numero medio di unità di personale coinvolto per Laboratorio pubblico-privato è pari a 70 unità afferenti a varie discipline: fisica, biologia, chimica informatica, matematica, medicina. Per i Laboratori di ricerca pubblico-privato il finanziamento medio per Laboratorio è pari a 4,5 milioni di euro con uno scarto che va da un massimo di circa 14 milioni di euro ad un minimo di 2 milioni di euro (i Laboratori "capital intensive" impegnano maggiori risorse finanziarie). Per i Progetti strategici del settore Chimica-farmaceutica, il finanziamento pubblico medio per Progetto è pari a 3,25 milioni di euro con uno scarto che va da un massimo di 8 milioni di euro (progetti capital-intensive) ad un minimo di 2 milioni di euro. Le tabelle degli interventi finanziati - La Tabella 1 http://www.Istruzione.it/prehome/comunicati/2005/tabella1.pdf contiene i 19 progetti selezionati per la realizzazione dei Laboratori Pubblico-privato specializzati sulla ricerca di base "mission oriented". I progetti elencati sono raggruppati per 7 tipologie di Laboratorio, previste nel bando. La Tabella 2 http://www.Istruzione.it/prehome/comunicati/2005/tabella2.pdf contiene i 12 progetti selezionati afferenti al Programma Strategico "Chimica/farmaceutica". I progetti elencati sono raggruppati per i due Progetti Obiettivo, previsti dal bando. La Tabella 3 http://www.Istruzione.it/prehome/comunicati/2005/tabella3.pdf contiene i 34 progetti selezionati afferenti al Programma Strategico "Scienze umane, economiche e sociali" I progetti elencati sono raggruppati per i tre Progetti Obiettivo, previsti dal bando. |
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 30 MARZO 2005 |
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| | Cct T. V. | | Btp 2,75% | | Btp 4,25% | | | | | | | | Scadenza | | 01.11.2011 | | 01.02.2008 | | 01.02.2015 | Cod./tranche | | It0003746366/9 | | It0003804850/5 | | It0003719918/13 | Imp.offerto | | 3000 | | 3000 | | 2500 | Regolamento | | 01.04.2005 | | 01.04.2005 | | 01.04.2005 | Ced. God. 01.11.04 | | 1,20 | | | | | Imp.domandato | | 6081 | | 5027 | | 4731 | Imp.assegnato | | 3000 | | 3000 | | 2500 | Prezzo aggiudicazione | | 101,21 | | 100,16 | | 104,32 | Prezzo esclusione | | 99,224 | | 98,188 | | 102,362 | Rendimento lordo | | 2,21 | | 2,71 | | 3,75 | Variazione Rend.asta prec.(*) | | 0 | | 0,02 | | -0,02 | Rendimento netto | | 1,91 | | 2,36 | | 3,23 | Riparto | | 99,311 | | 55,751 | | 99,346 | Importo in circolazione (mln) | | 14000 | | 11041 | | 21100 | Riapertura (mln) | | 300 | | 300 | | 250 | Prezzo nettisti | | 101,21000000 | | 100,16000000 | | 104,32000000 | | | | | | | | (*) raffronto con titolo di pari durata | | | | | | | Elaborazione Assiom |
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BNL SPA (BANCA NAZIONALE DEL LAVORO) OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO PROMOSSA DAL BBVA SULLA TOTALITÀ DELLE AZIONI ORDINARIE BNL |
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Roma, 31 marzo 2005 - Lo scorso 29 marzo la Banca Nazionale del Lavoro ha ricevuto la comunicazione del Bbva effettuata ai sensi dell'art.102 del T.u.f. E dell'art. 37 del Regolamento Consob n. 11971/1999, avente ad oggetto la promozione di un'offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni ordinarie della Banca Nazionale del Lavoro non detenute dal Bbva. Il Consiglio di Amministrazione sarà convocato per il prossimo 8 aprile per le valutazioni riguardanti la comunicazione ricevuta. A tal fine, il prossimo Comitato Esecutivo procederà alla nomina degli advisor finanziari. L'attuale piano operativo della Banca Nazionale del Lavoro ha già consentito il raggiungimento di importanti risultati per il Gruppo Bnl e in particolare la forte accelerazione dei processi di rafforzamento patrimoniale, il miglioramento del profilo di rischio ed il riposizionamento delle attività con la crescita commerciale in aree strategiche. Al 31 dicembre 2004, la base patrimoniale del Gruppo è stata notevolmente rafforzata e il Tier 1 ratio − prima dell'impatto Ias/ifrs − si è attestato al 7,67%, in forte miglioramento. Il profilo di rischio del Gruppo si è significativamente ridotto e la copertura dei crediti problematici è pari al 51,4% (dal 45,6% nel 2003) e per le sofferenze al 57,6% (dal 48,7% nel 2003). I crediti problematici netti (sofferenze più incagli) e le sofferenze nette sono diminuiti rispettivamente del 12,3% e del 14,7% rispetto all'anno precedente. In tale contesto, la Banca Nazionale del Lavoro considererà con la migliore attenzione ogni iniziativa che si caratterizzi: − per al parità di trattamento offerta a tutti gli azionisti, indipendentemente dalla loro percentuale di partecipazione e dalla loro adesione a patti di sindacato tra azionisti; − per la prospettiva di stabilità dell'azionariato di riferimento, per l'ulteriore sviluppo delle attività bancarie e per la valorizzazione dell'azienda e del marchio Bnl. |
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OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO PROMOSSA DA ABN AMRO BANK N.V.
SULLE AZIONI ORDINARIE BANCA ANTONVENETA S.P.A. |
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Padova, 31 marzo 2005 - Ieri Banca Antonveneta S.p.a. Ha ricevuto la comunicazione effettuata da Abn Amro Bank N.v., ai sensi dell’art. 37 del Regolamento adottato con delibera Consob n 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, riguardante l’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria promossa da Abn Amro Bank N.v. Ai sensi dell’art 102 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, e avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie Banca Antonveneta S.p.a. Non detenute da Abn Amro Bank N.v. E’ in corso la nomina degli Advisors che assisteranno Banca Antonveneta. |
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DOPO OPTIMIZ PREMIUM FARAD INTERNATIONAL LANCIA PREMIUM PLUS 8%, UN NUOVO PRODOTTO ASSICURATIVO A CEDOLA FISSA E CON DOPPIO EFFETTO SICUREZZA |
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Milano, 31 marzo 2005 – Dopo il successo ottenuto con Optimiz Premium, Farad International S.a., importante società lussemburghese di brokeraggio assicurativo, lancia Premium Plus 8%, un nuovo fondo a rendimento misto con cedola fissa e con doppio effetto sicurezza. Sviluppato avvalendosi dell’ingegneria finanziaria di Inora Life, compagnia vita di diritto irlandese controllata al 100% dal Gruppo Société Générale, Premium Plus 8% è infatti in grado di offrire nei primi 2 anni di durata del prodotto una cedola fissa pari all’8 % del capitale iniziale investito (al netto dei costi assicurativi), e dal terzo al quinto anno di prevedere due meccanismi di protezione che si attivano nel caso in cui la peformance del paniere di riferimento risulti neutra o positiva alla data di constatazione annua: - il riconoscimento di un coupon fisso dell’8% annuo fino alla scadenza, indipendentemente dall’evoluzione dei mercati azionari; - la garanzia del 100% del capitale iniziale investito (al netto dei costi assicurativi). A partire dal terzo anno il valore del premio verrà calcolato sulla base del paniere di riferimento costituito dalle 20 azioni, fra le 40 che compongono il portafoglio, che avranno registrato la minore performance. Durante questo periodo il valore della cedola sarà quindi pari all’8% del capitale investito più il 16% della performance del paniere di riferimento. Le azioni sottostanti che compongono il paniere: 17 europee (Abn Amro Holding, Aegon, Akzo Nobel, Electrabel, Enel, Fortis, Ing Group, Suez, Stora Enso, Tui, Upm-kymmene, Valeo, Wolters Kluwer, Logicacmg, Royal & Sun Alliance Insurance Group, Tdc, Electrolux), 9 americane (Delphi, Flour, Hershey Foods, Jds Uniphase, Loews, Mellon Financial, Merck & Co., Sbc Communications, Verisign) e 14 giapponesi (Sankyo, Takeda Pharmaceutical, Nec, Tdk, Sanyo Electric, Pioneer, Kyocera, Yamaha, Nintendo, Mitsubishi, Nomura Holdings, Ntt Docomo, Tokyo Electric Power, Tokyo Gas), sono selezionate tra quelle a maggiore solidità finanziaria e a più alto potenziale di crescita, secondo criteri rigorosi quali la diversificazione geografica e settoriale e la leadership nei rispettivi settori di attività. Premium Plus 8% è sottoscrivibile sino al 27 maggio 2005 all’interno di Farad Unit Linked, una polizza vita specializzata nell’offrire agli investitori strumenti di investimento innovativi. Www.farad.lu |
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GEMINA BILANCIO CONSOLIDATO 2004: VALORE DELLA PRODUZIONE 308,3 MILIONI DI EURO RISULTATO ANTE IMPOSTE 23,3 MILIONI DI EURO |
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Milano, 31 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S.p.a., presieduto dal Prof. Paolo Savona, ha esaminato il progetto di bilancio della S.p.a. E il consolidato di Gruppo per l’esercizio 2004 da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti convocata per il 30 aprile 2005 in prima e per il 3 maggio 2005 in seconda convocazione. I principali dati consolidati del Gruppo evidenziano che: il valore della produzione è pari a 308,3 milioni di euro e risulta in crescita del 5,8% rispetto al valore di 291,3 milioni di euro del precedente esercizio; il risultato operativo è di 50,8 milioni di euro, contro i 52,7 milioni di euro del 2003; l’incidenza sul valore della produzione è del 16,5% rispetto al 18,1% del 2003; la lieve flessione rispetto all’esercizio precedente si deve esclusivamente a maggiori svalutazioni ed accantonamenti; il risultato ante imposte è positivo per 23,3 milioni di euro, contro i 15,9 milioni di euro positivi del 2003. In aggiunta a quanto sopra segnalato relativamente al risultato operativo, esso sconta in particolare svalutazioni di partecipazioni per 27,7 milioni di euro di cui 26,2 milioni di euro derivano dalla valutazione del Gruppo Impregilo con il metodo del patrimonio netto, che recepisce il correlato risultato netto consolidato di Impregilo negativo per 101,5 milioni di euro. Il risultato ante imposte registra inoltre un incremento considerevole dei proventi finanziari da 9,1 a 40,4 milioni di euro, di cui 35,4 milioni di euro sono relativi a plusvalenze da cessione di partecipazioni e 4,9 milioni di euro si riferiscono a dividendi incassati; gli oneri finanziari registrano un decremento da 55,9 a 52,7 milioni di euro; il risultato netto è positivo per 8,7 milioni di euro (contro un utile di 1,9 milioni di euro per l’esercizio 2003) tenuto conto di un carico fiscale di complessivi 12,6 milioni di euro, quasi interamente riferite ad imposte correnti dell’esercizio 2004 (Irap ed Ires); la posizione finanziaria netta è di 566,9 milioni di euro, contro un valore di 876,9 milioni di euro nel 2003, e comprende 150,5 milioni di euro relativi a crediti finanziari verso collegate e disponibilità liquide per 91,5 milioni di euro; il patrimonio netto contabile ammonta a 611,3 milioni di euro, mentre era di 601,8 milioni di euro nel 2003. Per quanto riguarda la Capogruppo si rileva: i dividendi sono stati pari a 11,8 milioni di euro contro i 29,3 milioni di euro del precedente esercizio; il risultato operativo è stato pari a 39,5 milioni di euro, contro i 29,7 milioni di euro del 2003 e tiene conto degli effetti positivi generati dalle plusvalenze realizzate a seguito delle cessioni delle partecipazioni in Rcs Mediagroup S.p.a. E in Sagim S.r.l., per complessivi 35,4 milioni di euro; il risultato ante imposte è positivo per 1,2 milioni di euro, contro i 18,7 milioni di euro positivi del 2003. Esso sconta la svalutazione di circa 40,6 milioni di euro effettuata sul valore di carico di Impregilo S.p.a. Che risulta così in linea con i valori di mercato; il risultato netto è positivo per 2,7 milioni di euro (contro un utile di 18,7 milioni di euro registrato a consuntivo 2003); la posizione finanziaria netta è positiva per 239,3 milioni di euro in netto miglioramento di 297 milioni di euro rispetto al valore negativo di 57,4 milioni di euro a fine 2003; la stessa comprende crediti finanziari verso società controllate per 14,4 milioni di euro, crediti finanziari verso società collegate per 188,4 milioni di euro, disponibilità liquide per 27,8 milioni di euro e altri titoli per 8,7 milioni di euro; il patrimonio netto è passato da 548,8 milioni di euro a 543,8 milioni di euro, per effetto essenzialmente del risultato netto dell’esercizio e della distribuzione dei dividendi effettuata nel corso del 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti di riportare a nuovo l’utile dell’esercizio di 2,7 milioni di euro. Nell’ambito dell’adozione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs per i conti consolidati delle società quotate nei mercati regolamentati della Ue, la Società ha avviato uno specifico progetto per l’applicazione dei nuovi principi contabili attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato che ha completato la prima fase di diagnosi contabile. I lavori sono proseguiti nel corso dell’esercizio ed è previsto il completamento del progetto entro l’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato la relazione annuale sulla Corporate Governance che verrà dettagliato nella relazione di bilancio e che sarà disponibile anche sul sito www.Gemina.it. Il Consiglio inoltre ha valutato, sulla base delle informazioni fornite dai singoli Consiglieri, il requisito dell’indipendenza in capo agli Amministratori Raffaele Agrusti, Enrico Benaglio, Vittorio De Stasio, Ezio Gandini Carlo Gatto e Paolo Savona. |
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GRUPPO ITALMOBILIARE: UTILE NETTO TOTALE: 451,8 MILIONI DI EURO (+2,2%) DIVIDENDO SALE A 1,10 EURO PER LE AZIONI ORDINARIE E A 1,178 EURO PER LE AZIONI RISPARMIO |
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Milano, 31 marzo 2005 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giampiero Pesenti, ha preso in esame e approvato la relazione e il bilancio della società e il consolidato relativi all’anno 2004. Il Consiglio ha anche esaminato la proposta di distribuire un dividendo di 1,10 euro alle azioni ordinarie (1 euro per l’esercizio 2003) e di 1,178 euro (1,078 euro) alle azioni risparmio, con stacco della cedola previsto per il 23 maggio e pagamento il 26 maggio. Il Consiglio inoltre, proporrà all’Assemblea degli azionisti, convocata il prossimo 18 e 19 maggio rispettivamente in prima e seconda convocazione, di rinnovare per 18 mesi l’autorizzazione alla disposizione e all’acquisto di azioni proprie fino a un controvalore complessivo di 50 milioni di euro per svolgere, ove opportuno, un’azione stabilizzatrice dei corsi e per fare fronte a piani di stock option per dipendenti e amministratori. Attualmente la società possiede 892.346 azioni ordinarie e 28.500 azioni di risparmio. L’esercizio 2004 del Gruppo Italmobiliare è stato caratterizzato da un progresso dei margini conseguiti da Italcementi, da un buon risultato dell’attività industriale nel settore imballaggio alimentare e isolamento termico che fa capo a Sirap Gema e dal contributo positivo delle principali società finanziarie controllate che hanno tutte registrato un risultato in utile, seppure con un apporto complessivo più contenuto rispetto al 2003. In questo contesto, il bilancio consolidato del Gruppo Italmobiliare si è chiuso con un risultato d’esercizio di 451,8 milioni di euro (+2,2%) e con una leggera riduzione dell’utile di competenza a 166,1 milioni (-1,5%). L’utile della Capogruppo Italmobiliare Spa è cresciuto del 37,9% a 76,4 milioni. A questo incremento hanno contribuito in maniera significativa le rettifiche, positive per 15,9 milioni, relative all’eliminazione delle interferenze fiscali pregresse. Senza tali rettifiche l’utile netto sarebbe stato di 60,5 milioni, comunque in crescita del 9,2% rispetto al 2003. Lo scorso esercizio è stato inoltre caratterizzato da un’ulteriore riduzione dell’indebitamento netto del Gruppo, calato del 15,8% a 1.352,6 milioni, mentre il patrimonio netto totale è aumentato a 3.898,3 milioni (+7,1%). La posizione finanziaria netta di Italmobiliare Spa – comprensiva di quella delle finanziarie interamente controllate – era positiva al 31 dicembre 2004 per 208 milioni (198,8 milioni nel 2003). A fine 2004 il portafoglio titoli di Italmobiliare Spa, quotati alla Borsa di Milano, evidenziava una plusvalenza inespressa di 1.145,5 milioni (1.004,5 milioni a fine 2003). Per l’esercizio in corso le previsioni indicano: per il comparto materiali per le costruzioni, un quadro prospettico ancora favorevole con una evoluzione positiva delle attività accompagnata tuttavia da costi elevati delle materie prime energetiche e dalla volatilità dei cambi. In tale contesto il Gruppo Italcementi, malgrado un dificile inizio d’anno per le avverse condizioni meteo in alcuni Paesi europei, si pone l’obiettivo di conseguire un sostanziale mantenimento del risultato operativo 2004 grazie anche alla realizzazione di programmi e investimenti industriali per il miglioramento dell’eficienza gestionale; per il settore imballaggio alimentare e isolamento termico un risultato operativo in linea con quello precedente anche per il positivo sviluppo delle attività recentemente acquisite nell’Est europeo; per il settore finanziario l’incertezza dell’andamento dei tassi di interesse e del mercato obbligazionario potrebbe portare a un risultato complessivo in diminuzione anche perchè non si ritengono probabili le sensibili riprese di valore registrate negli esercizi precedenti. Per l’intero 2005, a parità di principi contabili e fatti salvi elementi straordinari non prevedibili, il risultato del Gruppo Italmobiliare dovrebbe quindi essere inferiore a quello del 2004, mentre per la Capogruppo Italmobiliare Spa l’utile dell’esercizio in corso, considerati i dividendi già deliberati da molte partecipate, è atteso in linea con quello 2004 al netto delle rettifiche positive relative all’eliminazione delle interferenze fiscali pregresse. Italmobiliare pubblicherà le relazioni consolidate in conformità agli Ias/ifrs a partire dalla prima relazione trimestrale 2005 – che sarà resa nota il prossimo 13 maggio - quando sarà anche fornita la riconciliazione con i principali dati del bilancio 2004. Il fatturato dell’ultimo trimestre del 2004 (1.139,9 milioni) ha presentato un miglioramento del 6,2% rispetto al quarto trimestre del 2003, mentre i margini consolidati registrano una flessione in larga misura dovuta al gruppo Italcementi per il continuo aumento dei costi correlati in particolare ai prezzi energetici che hanno prodotto una erosione del margine operativo lordo (250,3 milioni, -3,6%). Hanno segnato una crescita il risultato operativo (149,5 milioni, +6,8%) rispetto ai valori del quarto trimestre 2003 (periodo penalizzato da svalutazioni dell’avviamento di alcune partecipazioni effettuate alla fine dello scorso esercizio) e l’utile di pertinenza del gruppo (50,4 milioni, +43,6%) grazie al miglioramento delle rettifiche di valore delle attività finanziarie e ad un minor carico fiscale. A livello consolidato, nell’intero esercizio 2004, il Gruppo Italmobiliare ha registrato ricavi per 4.682,1 milioni in aumento del 6,5% rispetto al 2003 (+7% evoluzione dell’attività, +1,2% variazioni di perimetro di consolidamento, -1,7% effetto cambi negativo). Il margine operativo lordo (1.111 milioni) è risultato in miglioramento di 33,6 milioni (+3,1%) rispetto al 2003 nonostante un effetto negativo legato all’apprezzamento dell’euro rispetto alle altre valute, che ha inciso per circa 18 milioni. I risultati gestionali hanno risentito dell’appesantimento dei costi operativi, in particolare di quelli legati ai fattori energetici e ai costi delle materie prime. Il settore materiali per le costruzioni tuttavia, sostenuto dalla crescita dei volumi e dalla favorevole evoluzione dei prezzi di vendita, ha registrato un miglioramento complessivo del margine operativo lordo del 3,5% rispetto allo scorso esercizio. In flessione invece il settore imballaggio alimentare e isolamento termico (-10,9%) penalizzato non solo dall’incremento delle materie prime, ma anche da una generalizzata riduzione dei prezzi di vendita. Il risultato operativo si è attestato a 717,3 milioni, pari al 15,3% dei ricavi, con un incremento dell’8,5% rispetto allo scorso esercizio (+10,2% a parità di tassi di cambio) dopo ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni per complessivi 393,7 milioni (416,3 milioni nel 2003). I proventi/oneri finanziari evidenziano un saldo negativo di 43,1 milioni rispetto a un saldo sempre negativo di 54,8 milioni del corrispondente periodo 2003, con la riduzione principalmente imputabile al contenimento degli interessi correlati all’indebitamento finanziario netto, in sensibile diminuzione. Le rettifiche di valore hanno evidenziato un saldo netto positivo di 27,3 milioni, a fronte di un saldo positivo di 16,0 milioni nel 2003. Le componenti straordinarie registrano un saldo positivo di 3,1 milioni nel 2004 a fronte dei 61,8 milioni del 2003. L’esercizio scorso aveva beneficiato, in particolare nel settore materiali per le costruzioni di sensibili proventi correlati sia alla favorevole soluzione di importanti contenziosi fiscali, sia a plusvalenze su cessioni di immobilizzazioni. Il risultato ante imposte è stato pari a 704,6 milioni, in crescita del 3,0% rispetto a quello consuntivato nel 2003 (684,2 milioni). Dopo imposte sul reddito per 252,8 milioni di euro, si è determinato un utile netto totale di 451,8 milioni (+2,2%) a fronte di un utile di 442,0 milioni del 2003. Italmobiliare Spa e venti controllate dirette e indirette, tra cui l’Italcementi Spa e undici sue controllate, hanno aderito al consolidato fiscale nazionale, formando una catena di consolidamento in capo alla controllante consolidante Italmobiliare Spa. L’utile netto di competenza di Gruppo, dopo pertinenze di terzi pari a 285,7 milioni (273,3 milioni nel 2003), è stato di 166,1 milioni (168,7 milioni nel 2003). Nel 2004 gli investimenti complessivi in immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie sono stati pari a 434,1 milioni, a fronte di 399,7 milioni nel precedente esercizio. Gli investimenti finanziari, ammontanti a 105,8 milioni, hanno riguardato principalmente Suez Cement Company (a seguito dell’offerta pubblica di acquisto) e l’ulteriore quota in Rcs Mediagroup acquisita da Italmobiliare. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali per 329,8 milioni sono stati realizzati essenzialmente nel settore materiali per le costruzioni con iniziative in Italia, Francia, Spagna e Nord America. Il consistente flusso finanziario originato dalla gestione ha consentito di ottenere una riduzione di 253,6 milioni nell’indebitamento finanziario (1.352,6 milioni) rispetto al valore di fine 2003. La variazione dei tassi di cambio, rispetto al 31 dicembre 2003, ha determinato un effetto positivo di 2,8 milioni di euro. Il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto, comprensivo del valore netto dei Tsdi, e il patrimonio netto totale è notevolmente migliorato attestandosi al 35,3% a fronte del 45,5% al 31 dicembre 2003. Il patrimonio netto totale (3.898,3 milioni) ha registrato un incremento di 259,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2003, grazie all’utile di esercizio e malgrado un effetto cambio negativo. Andamento dei principali settori di attività – Nel comparto materiali per le costruzione il gruppo Italcementi (principale partecipazione industriale di Italmobiliare) ha tratto beneficio da un favorevole quadro congiunturale del settore, che ha registrato una fase di crescita in pressoché tutte le aree ove opera. L’ utile netto consolidato di competenza è stato pari a 292,5 milioni (276,8 milioni nel 2003), grazie a un incremento del risultato operativo dell’8,9% (714,5 milioni contro 656,4 milioni) e a un forte contenimento degli oneri finanziari netti scesi da 114,5 milioni nel 2003 a 82,0 milioni nel 2004, malgrado una dinamica sfavorevole delle componenti straordinarie che nell’anno sono state negative per 4,3 milioni, mentre erano state positive per 54,0 milioni nell’esercizio precedente. Nel settore imballaggio alimentare e isolamento termico, il gruppo Sirap Gema ha evidenziato nel corso dell’esercizio una flessione dei risultati gestionali e realizzato un utile netto consolidato di 7,9 milioni (8,9 milioni nel 2003) a fronte di un fatturato di 153,9 milioni, in crescita del 38,0% rispetto al 2003 per effetto del consolidamento integrale del gruppo Petruzalek, acquisito alla fine dell’esercizio precedente. La contrazione del risultato netto consolidato è riconducibile a un sensibile aumento dei costi delle materie prime e a una generalizzata riduzione dei prezzi di vendita. Fra le principali società finanziarie controllate direttamente da Italmobiliare, Italmobiliare International Finance Ltd, società attiva sui mercati mobiliari internazionali, ha registrato un utile netto di 14,6 milioni, in flessione rispetto ai 18,9 milioni di euro dell’anno precedente in seguito all’andamento non favorevole dei tassi di interesse; il Gruppo Fincomind, cui fanno capo Finter Bank Zurich e Finter Bank France, ha chiuso il 2004 con un utile netto consolidato di 5,1 milioni di franchi svizzeri. Il risultato del 2003 aveva registrato una perdita di 1,8 milioni di franchi svizzeri per l’accantonamento degli oneri per la ristrutturazione di Finter Bank France, della quale nel 2004 è stato avviato il processo di progressiva cessazione dell’attività. Infine per Société de Participation Financière Italmobiliare S.a., società finanziaria che gestisce importanti partecipazioni, l’utile netto è stato di 18,1 milioni rispetto a 35,4 milioni nel 2003. L’utile netto è in diminuzione per il venir meno di rilevanti plusvalenze, legate alla cessione di alcune partecipazioni, realizzate nel 2003. La Capogruppo Italmobiliare Spa ha registrato nell’esercizio 2004, a fronte di un saldo fra proventi e oneri finanziari positivo per 67,3 milioni (88,6 milioni nel 2003 che però beneficiava ancora dei crediti di imposta sui dividendi), un utile netto di 76,4 milioni, in crescita rispetto ai 55,4 milioni del 2003. A questo incremento hanno contribuito in maniera significativa le rettifiche, positive per 15,9 milioni, relative all’eliminazione delle interferenze fiscali pregresse. Senza tali rettifiche l’utile netto sarebbe stato di 60,5 milioni, comunque in crescita del 9,2% rispetto allo scorso anno. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti del 18 e 19 maggio (rispettivamente in prima e seconda convocazione) la distribuzione di un dividendo di 1,10 euro alle azioni ordinarie (1 euro per l’esercizio 2003) e di 1,178 euro alle azioni di risparmio (1,078 euro). Lo stacco cedola è previsto per il prossimo 23 maggio con pagamento il 26 maggio. La posizione finanziaria netta di Italmobiliare, unitamente alle finanziarie interamente controllate, a fine 2004 era positiva per 208 milioni contro i 198,8 milioni di un anno prima. In base alla media delle quotazioni rilevate alla Borsa di Milano nei sei mesi precedenti, a fine 2004 le plusvalenze inespresse su titoli quotati detenuti da Italmobiliare Spa erano pari a 1.145,5 milioni contro i 1.004,5 di fine 2003. Per l’esercizio in corso le previsioni indicano: per il comparto materiali per le costruzioni, un quadro prospettico ancora favorevole con una evoluzione positiva delle attività accompagnata tuttavia da costi elevati delle materie prime energetiche e dalla volatilità dei cambi. In tale contesto il Gruppo Italcementi, malgrado un difficile inizio d’anno per le avverse condizioni meteo in alcuni Paesi europei, si pone l’obiettivo di conseguire un sostanziale mantenimento del risultato operativo 2004 grazie anche alla realizzazione di programmi e investimenti industriali per il miglioramento dell’efficienza gestionale; per il settore imballaggio alimentare e isolamento termico un risultato operativo in linea con quello precedente anche per il positivo sviluppo delle attività recentemente acquisite nell’Est europeo; per il settore finanziario l’incertezza dell’andamento dei tassi di interesse e del mercato obbligazionario potrebbe portare ad un risultato complessivo in diminuzione anche perchè non si ritengono probabili le sensibili riprese di valore registrate negli esercizi precedenti. Per l’intero esercizio 2005, a parità di principi contabili e fatti salvi elementi straordinari non prevedibili, il risultato del Gruppo Italmobiliare dovrebbe quindi essere inferiore a quello del 2004, mentre per la Capogruppo Italmobiliare Spa l’utile dell’esercizio in corso, considerati i dividendi già deliberati da molte partecipate, è atteso in linea con quello 2004 al netto delle rettifiche positive relative all’eliminazione delle interferenze fiscali pregresse. – Italmobiliare ha avviato le necessarie procedure per la transizione agli Ias/ifrs. Tuttavia le informazioni e le elaborazioni sull’applicazione dei nuovi principi non sono a tal punto complete e accurate da permettere la pubblicazione dei prospetti di riconciliazione previsti dal principio Ifrs1 (prima adozione). Sulla base del Documento di consultazione emesso il 17 febbraio 2005 da Consob, Italmobiliare intende peraltro aderire all’opzione di pubblicare, a partire dal primo gennaio 2005, le proprie situazioni infrannuali consolidate in conformità agli Ias/ifrs. Pertanto con la prima trimestrale 2005, prevista per il prossimo 13 maggio, sarà anche fornita la riconciliazione contemplata dall’Ifrs1 del patrimonio netto alla data di inizio e fine esercizio 2004, nonché del risultato economico di tale esercizio e delle rettifiche di rilievo apportate al rendiconto finanziario. I saldi presenti nella riconciliazione saranno oggetto di verifiche da parte dei Revisori esterni che già hanno in corso attività di revisione sui dati risultanti dal processo di transizione. |
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GRUPPO CREMONINI BILANCIO 2004: UTILE NETTO CONSOLIDATO DI GRUPPO A 8,0 MILIONI DI EURO; PROPOSTO UN DIVIDENDO LORDO DI 0,061 EURO PER AZIONE; “STACCO CEDOLA” IL 16 MAGGIO |
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Castelvetro di Modena, 31 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Cremonini S.p.a. Ha approvato oggi a Castelvetro di Modena il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato 2004, che verrà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti convocata per il prossimo 30 aprile presso la sede sociale. E’ proseguita anche nel 2004 la crescita del Gruppo Cremonini, che ha realizzato ricavi consolidati pari a 1.993,1 milioni di Euro, con un incremento dell’11,6% (1.786,2 mln/€ nel 2003). L’ebitda consolidato si è attestato a 125,1 milioni di Euro, facendo registrare un incremento del 6,3% (117,7 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit consolidato è cresciuto del 13%, raggiungendo i 69,8 milioni di Euro (61,8 mln/€ nel 2003). Il risultato della gestione caratteristica, prima degli effetti di tutte le componenti straordinarie, è stato pari a 47,0 milioni di Euro, in crescita del 30,7% (35,9 mln/€ nel 2003). L’utile netto consolidato di Gruppo si è attestato a 8,0 milioni di Euro, in miglioramento rispetto all’utile normalizzato *2003, se si considera che l’utile netto del 2003, pari a 29,5 milioni di Euro, includeva la plusvalenza netta straordinaria di 32,6 milioni di Euro relativa alla cessione di una quota di minoranza della controllata Marr S.p.a. La capogruppo Cremonini S.p.a. Ha realizzato ricavi totali per 132,5 milioni di Euro rispetto ai 126,4 milioni di Euro del 2003 (+4,8%) ed un utile netto di 9,8 milioni di Euro (17,8 mln/€ del 2003, risultato che includeva gli effetti della plusvalenza Marr). A fronte di tali risultati, il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 0,061 Euro per azione, che verrà messo in pagamento in data 19 maggio (con stacco cedola il 16 maggio). Tutti e tre i settori di attività hanno trainato nel 2004 la crescita dei ricavi del Gruppo. In particolare, prosegue la crescita nel settore della distribuzione, dove i ricavi sono stati pari a 794,8 milioni di Euro, in aumento del 6,8% (744,2 mln/€ nel 2003). L’ebitda ha raggiunto i 49,7 milioni di Euro (46,0 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit si è attestato a 38,9 milioni di Euro (34,4 mln/€ nel 2003). Il settore della produzione ha registrato ricavi totali per 1.005,2 milioni di Euro, in crescita del 16,9% (859,9 mln/€ nel 2003). L’ebitda si è attestato a 51,5 milioni di Euro (52,6 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit è risultato pari a 20,1 milioni di Euro (21,8 mln/€ nel 2003). Buona la performance registrata dal settore ristorazione, che ha realizzato un incremento dei ricavi del 14,1% raggiungendo i 268,2 milioni di Euro (235,1 mln/€ nel 2003). In aumento anche tutti i principali indicatori di redditività: l’Ebitda ha raggiunto i 26,5 milioni di Euro (22,3 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit si è attestato a 16,8 milioni di Euro (13,2 mln/€ nel 2003). La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo si attesta a 425,8 milioni di Euro, in miglioramento non solo rispetto ai 496,0 milioni di Euro del 30 settembre 2004, ma anche ai 451,1 milioni di Euro del 31 dicembre 2003, a conferma dell’accresciuta capacità del Gruppo di generare cassa. Tale risultato assume ancor più rilevanza se si considera che il Gruppo, nel corso dell’anno, ha spesato investimenti per 60,6 milioni di Euro e distribuito dividendi per 21,0 milioni di Euro. Il 18 gennaio 2005 è stata formalizzata l’acquisizione, da parte della controllata Marr del ramo di azienda di Sfera Srl per un controvalore di circa 6 milioni di Euro. La società, con sede a Riccione, opera nella distribuzione alimentare al foodservice e nel 2004 ha realizzato ricavi per oltre 30 milioni di Euro. L’assemblea degli Azionisti di Marr S.p.a. Ha approvato, in data 11 marzo 2005, di richiedere l’ammissione delle azioni ordinarie della Società alla quotazione nel Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.a. - Segmento Star. Il deposito della relativa documentazione presso Consob e Borsa Italiana S.p.a. È avvenuto in data 29 marzo 2005. Moto S.p.a., società partecipata al 50% attiva nel settore della ristorazione autostradale, si è aggiudicata la gestione dell’area di ristoro di San Benedetto Est sull’autostrada della Cisa Parma-la Spezia (A15), oltre ad essere definitivamente subentrata nella gestione delle 3 aree di ristoro di La Pioppa Est (A14), Reggello Ovest (A1) e S. Martino Ovest (A1), concessioni che la società si era aggiudicata nel marzo 2004. Salgono così a 28 le aree di ristoro autostradale gestite da Moto in Italia. Pur in presenza di uno scenario di mercato poco favorevole che rallenterà i tassi di crescita fin qui sostenuti, la Società prevede comunque un miglioramento dei risultati per l'esercizio 2005. Il management rimane orientato a perseguire politiche di sviluppo nei vari settori operativi, in un contesto di continuo miglioramento sia della redditività che dei principali indici finanziari. Con riferimento alla Comunicazione Consob n. Dme/5015175 del 10 marzo 2005 in merito allo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure per l’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs, il Gruppo Cremonini comunica di aver intrapreso le necessarie procedure per la transizione agli Ias/ifrs. Coerentemente con quanto indicato da Consob nel “Documento di Consultazione” del 17 febbraio 2005 - che prevede un regime transitorio per le prime due rendicontazioni infrannuali del 2005 - Cremonini adotterà i nuovi principi internazionali a partire dalla 3^ trimestrale 2005, la cui approvazione è prevista per il giorno 11 novembre 2005. In occasione della semestrale 2005, sarà predisposta una riconciliazione dei dati economici e patrimoniali redatti sulla base delle disposizioni previgenti con quelli determinati secondo i principi contabili internazionali. |
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GRANITIFIANDRE RISULTATI 2004, FATTURATO CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 9,5% A 162,8 MILIONI DI EURO (+11% A CAMBI COSTANTI); RICAVI DEI SOLI MATERIALI IN CRESCITA DEL 15% (17,2% A CAMBI COSTANTI) |
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Castellarano (Re), 31 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Granitifiandre - azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato tecnico quotata al segmento Star della Borsa Italiana - ha approvato il Bilancio Consolidato e Civilistico 2004. I risultati 2004 evidenziano un importante incremento dei ricavi, cresciuti nell’esercizio del 9,5% a 162,8 milioni di euro su cui ha inciso la sfavorevole evoluzione del rapporto euro/dollaro; a parità di tasso di cambio i ricavi, la cui quota di export è superiore al 55%, sarebbero infatti risultati in crescita dell’ 11% rispetto al precedente esercizio. Nel dettaglio, il Gruppo ha riscontrato performance particolarmente positive in termini di crescita delle vendite di materiali a marchio in Francia (+9%), in Germania (+31%), dove è operativo il nuovo stabilimento produttivo Porcelaingres, e nei Paesi extra europei dove a parità di cambio euro/dollaro l’incremento sul 2003 è stato superiore al 20% grazie anche all’apporto della neoacquisita Savoia Canada. L’analisi dei costi operativi conferma l’incremento delle spese di trasporto, l’aumento dei costi medi unitari energetici e delle spese per il personale dipendente a seguito del rinnovo dei contratti di lavoro. I principali indicatori di redditività – Ebitda a 27,6 milioni di euro (29,8 milioni nel 2003) e Ebit a 15,8 milioni di euro (20,5 milioni nel 2003) – si mantengono elevati sebbene fortemente influenzati oltre che dall’evoluzione del rapporto di cambio che ha inciso per un valore stimato di 1,5 milioni di Euro anche dai costi di avviamento della controllata tedesca Porcelaingres. In particolare, il risultato operativo ha risentito di un maggior carico per ammortamenti e accantonamenti rispetto allo scorso esercizio per 2,4 milioni di euro, riconducibili principalmente alla controllata Porcelaingres. L’utile netto dell’esercizio si è attestato a 6,6 milioni di euro a fronte dei 9,5 milioni del 2003. Nel corso dell’esercizio sono stati finanziati investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per 40,9 milioni di Euro, principalmente riconducibili ai lavori presso lo stabilimento americano e all’ acquisizione di Savoia Canada, e sono stati distribuiti dividendi per 4,4 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta risulta così negativa per 11,5 milioni di euro contro i -4,5 milioni di euro al 30 settembre 2004 ed i +18,8 milioni di fine 2003; i flussi di cassa generati dalla gestione corrente sono stati pari a 16,6 milioni di euro al netto di imposte. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti del prossimo 29 aprile di destinare l’utile per 4,4 milioni di euro a dividendo e per 4,1 milioni di euro a riserva straordinaria. Il dividendo di 0,12 euro per azione sarà equivalente a quanto distribuito in sede di approvazione dei risultati 2003. Il dividendo verrà posto in pagamento il 12 maggio con stacco cedola il 9 maggio in caso di Assemblea tenuta in prima convocazione ed il 26 maggio con stacco cedola il 23 maggio in caso di Assemblea in seconda convocazione. Positivi i risultati della controllata tedesca Porcelaingres che, come da attese, grazie al milione di metri quadrati di grès porcellanato venduto dal nuovo stabilimento in Brandeburgo nel suo primo anno di attività ha raggiunto nell’ultimo trimestre 2004 il break-even a livello di Ebitda. Proseguono i rilevanti sforzi ed investimenti commerciali di promozione e di sviluppo del brand Porcelaingres. In particolare sono oltre 200 i nuovi clienti con cui sono state costruite relazioni commerciali e si è registrato già nel primo mese del 2005 uno sviluppo delle vendite in crescita di oltre il 50% rispetto a gennaio 2004. Per quel che concerne, invece, il nuovo stabilimento americano – completata l’installazione, il collegamento ed i test di funzionalità dei macchinari e delle varie fasi del ciclo produttivo - è iniziata nell’ultima settimana di marzo la produzione dei materiali. La gamma dei prodotti che verranno realizzati presso lo stabilimento Usa e che saranno distribuiti sul territorio con il marchio commerciale “Stonepeak” include 30 materiali di cui 11 riconducibili alla gamma Geologica (marmi e pietre), 10 alla gamma Geotecnica e 9 in gres porcellanato smaltato. “Le aspettative per lo stabilimento americano sono positive – ha commentato Graziano Verdi, Presidente di Granitifiandre – poiché i vantaggi sia di natura logistica che di competitività derivanti dalla presenza in loco ci consentiranno di affrontare un mercato in forte crescita offrendo un servizio adeguato sia ai principali distributori che ai progettisti americani”. “Il continuo sviluppo dei consumi di materiali duri da pavimento evidenziato dal mercato – continua Verdi - per l’80% derivante da importazione (i.P. Italia, Spagna, Brasile Messico, ecc.) e la persistente debolezza del dollaro assicurano a Granitifiandre, già leader di prodotto, un notevole vantaggio competitivo in nord America”. Nel 2004 sono proseguiti gli investimenti nell’area commerciale e marketing, in particolare con nuove aperture di punti vendita Geologica Shop. Con le recenti 10 inaugurazioni (Barhein, S. Domingo, San Francisco, Dresda, Napoli, Pordenone, Parma, Forlì, Viterbo e Palermo) sono oggi 56 negozi a marchio nel mondo. Altre 5 inaugurazioni sono previste entro i prossimi 6 mesi. “Sulla base dell’attuale portafoglio ordini – conclude Verdi - riteniamo non solo che lo stabilimento italiano ed il marchio Granitifiandre possano confermare nell’attuale esercizio i volumi di attività del 2004 ma anche che il 2005 possa essere per lo stabilimento tedesco ed il marchio Porcelaingres un anno di forte crescita dei volumi unitamente al recupero dei margini reddituali”. |
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GREENVISION AMBIENTE SPA BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004: I RICAVI CONSOLIDATI 2004 CRESCONO PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO A DOPPIA CIFRA RAGGIUNGENDO EURO 64,6 MILIONI (+18,2% RISPETTO A EURO 54,6 MLN DEL 31.12.2003 ) |
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San Polo D’enza (Re), 31 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Greenvision ambiente Spa, società operante nel settore Ambiente e Sicurezza ambientale quotata sul mercato Expandi della Borsa Italiana dal 14 luglio 2004, ha approvato ieri la relazione annuale al bilancio al 31 dicembre 2004. I ricavi consolidati di Greenvision ambiente hanno raggiunto Euro 64,6 milioni con una crescita del +18,2% rispetto ai ricavi dell’esercizio 2003. Tale crescita è stata realizzata grazie al forte contributo dell’area Ambiente che ha registrato un aumento dei ricavi del 30,5% sostenuti dagli ottimi risultati dell’attività di produzione e distribuzione di isolanti termo-acustici naturali per la bio-edilizia ricavati dalla trasformazione della pianta Kenaf, le cui vendite 2004 hanno registrato un incremento di oltre il 40% rispetto all’esercizio precedente, con un Ebitda Margin del 25%. In forte crescita anche le attività di raccolta, trasformazione e distribuzione di biomasse e risultati positivi anche per l’attività di produzione e distribuzione di prodotti geosintetici che, nonostante un rallentamento del settore dell’edilizia pubblica registrato nel corso del 2004, ha mantenuto buoni tassi di crescita. Con riferimento all’Area Sicurezza ambientale, nella quale il Gruppo è presente con la società Conchiglia Spa, leader in Italia per la produzione e distribuzione di prodotti per la protezione delle reti energetiche, la peculiarità dei prodotti e l’ottimo servizio alla clientela hanno permesso una crescita del fatturato del 4%, in linea con le previsioni, nonostante la crescita molto modesta dei mercati di riferimento. Il Gruppo Greenvision ambiente ha realizzato il 61% dei ricavi consolidati del 2004 nell’area Ambiente (vs. 55,7% nel 2003 ) e la rimanente quota nell’area Sicurezza (44,3% al 31.12.2003 ). Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato pari a Euro 7,9 milioni con una crescita rispetto all’esercizio precedente del 16,9% generata dalla crescita dei ricavi dei business a più alto valore aggiunto. Il risultato operativo (Ebit) consolidato è stato pari a Euro 4,4 milioni con una crescita del 11,5% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato prima delle imposte (Pretax) è stato pari a Euro 2,8 mln (+12,4% rispetto a Euro 2,4 milioni del 2003). Il bilancio consolidato al 31.12.2004 chiude con un utile netto consolidato di Euro 1,2 mln, + 36,4% rispetto a Euro 0, 9 milioni dell’esercizio precedente. La struttura patrimoniale del Gruppo al 31.12.2004 presenta un patrimonio netto consolidato che passa da Euro 7,7 milioni al 31.12.2003 a Euro 18,3 milioni al 31.12.2004 grazie all’aumento di capitale realizzato in sede di Ipo e agli utili conseguiti nel corso dell’esercizio 2004. La posizione finanziaria netta al 31.12.2004 si attesta a Euro 19,5 milioni con un rapporto sul patrimonio netto pari a 1 (dal 2,14 del 2003) Il 2004 è stato un anno particolarmente significativo per Greenvision ambiente che ha segnato l’ingresso del Gruppo in Borsa, avvenuto il 14 luglio 2004. Greenvision ambiente è stata la prima matricola a quotarsi su Expandi, il segmento per le Pmi della Borsa Italiana, registrando delle ottime performance già dal primo giorno di quotazione (oggi il titolo registra una performance positiva di oltre il 65% rispetto al prezzo di collocamento). Nel corso del 2004 il Gruppo ha potenziato la capacità produttiva nell’attività di prodotti naturali ricavati dal Kenaf, inaugurando a settembre il nuovo impianto industriale per la realizzazione di pannelli isolanti in fibra naturale, impianto che ha di fatto raddoppiato la capacità produttiva. Sono continuate, inoltre, le attività di ricerca e sviluppo per ampliare ulteriormente le performance del Kenaf nella fase di gemmazione e per sviluppare ulteriormente i livelli di isolamento termo-acustico dei prodotti finiti, con risultati molto interessanti. Nell’attività di raccolta, trasformazione e distribuzione di biomasse sono stati conclusi importanti accordi commerciali, anche pluriennali, con aziende di spicco nel settore energetico e sono state create nuove piattaforme di raccolta di materiale di scarto. Nell’area Sicurezza ambientale sono state prese iniziative orientate allo sviluppo del core-business attraverso la ricerca di nuovi mercati e nuovi servizi per il settore elettrico, la realizzazione di nuovi prodotti per il settore M.e.g.a. Con caratteristiche tecnologiche d’avanguardia. A fine ottobre 2004 è stata acquisito il 50% del capitale di Innovative Value Activity srl, società fondata nel 1997 attiva nella raccolta, smaltimento e trasformazione di materie plastiche riciclate. La società ha sviluppato negli ultimi anni una divisione ambiente, diventata core business, che attraverso l’impiego di materiali riciclati produce alcuni prodotti geotecnici per la conservazione del territorio. Tale divisione è già integrata sinergicamente con Greenvision ambiente Spa, in quanto progetta e produce per quest’ultima da alcuni anni specifici prodotti geotecnici con finalità applicative nel consolidamento dei terreni. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo unitario pari a Euro 0,075 per azione con stacco cedola il giorno 23 maggio 2005 e pagamento il 26 maggio 2005. Tale proposta verrà sottoposta all’approvazione dell’assembla ordinaria dei soci convocata per il prossimo 29 aprile in prima convocazione e 3 maggio in seconda convocazione. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato di proporre alla prossima assemblea dei soci il rinnovo per ulteriori 12 mesi della facoltà di acquisto di azioni proprie (buy-back) fino ad un massimo di azioni pari al 10% del capitale sociale. Le iniziative e l’impegno di tutta la struttura di Greenvision ambiente e i risultati raggiunti in questi primi mesi portano a stimare una crescita a doppia cifra dei ricavi e dei margini operativi anche per l’esercizio in corso, che sarà un anno record nella storia del Gruppo Greenvision ambiente. |
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CDA GIOVANNI CRESPI S.P.A.: 2004 ANNO DI RECUPERO UTILE ANTE IMPOSTE 1,7 MILIONI DI EURO (PERDITA 4,8 MILIONI DI EURO NEL 2003) |
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Legnano, 31 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Giovanni Crespi S.p.a., a capo di uno dei gruppi leader in Europa nella progettazione, produzione e commercializzazione di materiali sintetici, Tnt e poliuretano espanso flessibile, si è riunito ieri per esaminare il progetto di bilancio al 31 dicembre 2004 . Nel corso dell’ esercizio trascorso il Gruppo ha dovuto affrontare una duplice sfida, quella di aver riesaminato il proprio posizionamento competitivo sotto tutti gli aspetti: organizzativo,industriale, dei prodotti e dei mercati e quella di aver operato in un mercato, che a causa della debolezza strutturale che questa fase di ciclo economico presenta, ha generato forti spinte concorrenziali che in talune fasce di prodotti utilizza al massimo la leva del prezzo. Al 31 dicembre 2004 il gruppo Crespi ha fatto registrare ricavi delle vendite consolidati pari a 225 milioni di euro ( 226,5 milioni di euro nel 2003). Il Margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 17,6 milioni di euro, con un incremento di 0,4 milioni di euro rispetto all’esercizio 2003. Il reddito operativo consolidato (Ebit) pari a 4,4 milioni di euro, si è incrementato di 2 milioni di euro rispetto all’esercizio 2003 principalmente per effetto dei minori ammortamenti registrati nell’esercizio. L’utile ante imposte è stato positivo per 1,7 milioni di euro mentre era stata contabilizzata una perdita di euro 4,8 milioni nell’ esercizio 2003. Il risultato dopo le imposte e dopo la quota attribuibile ai terzi è stata una perdita di 1,2 milioni di euro in confronto ad una perdita di 5 milioni di euro dell’ esercizio precedente. Il cash flow ( risultato prima delle quote di terzi più ammortamenti) è stato pari a 10,4 milioni di euro con un incremento del 16,8% rispetto agli 8,9 milioni di euro generati nel 2003. Al 31 dicembre 2004 la situazione patrimoniale evidenzia immobilizzazioni nette pari a 126,6 milioni di euro ( 128,9 al 31 dicembre 2003) ed un capitale circolante netto pari a 105,9 milioni di euro ( 102,7 al 31 dicembre 2003) ed un capitale investito al netto del trattamento di fine rapporto pari a 220,4 milioni di euro. Gli impieghi sono finanziati da un patrimonio netto che ammonta a 86,8 milioni di euro e da un indebitamento netto pari a 133,6 milioni di euro ( 133 milioni di euro al 31 dicembre 2003). La capogruppo ha consuntivato una perdita di 1,7 milioni di euro a fronte di una perdita di 5,4 milioni di euro al 31 dicembre 2003. Tale risultato riflette le minori svalutazioni delle società partecipate per 5,8 milioni di euro e accoglie proventi straordinari per 1 milioni di euro di cui 0,6 milioni di euro relativi al disinquinamento in bilancio delle interferenze fiscali pregresse. I ricavi delle vendite consolidati pari a 225 milioni di euro hanno avuto un andamento differente nei vari settori di attività. Le vendite di poliuretano espanso flessibile, sono aumentate dell’ 1,1% raggiungendo € 77,3 milioni. La crescita più significativa (+21,9%) si è riscontrata nelle vendite di tessuto non tessuto con ricavi pari a € 35,9 milioni, mentre hanno segnato una contrazione (-6%) sia le vendite di materiali sintetici con ricavi pari a € 76,8 milioni sia le vendite di prodotti finiti per l’auto (-10%) con ricavi pari a € 14,8 milioni. Le altre attività, al netto delle elisioni, hanno registrato un giro d’affari di € 20,2 milioni, in diminuzione del 10% rispetto all’esercizio 2004. La quota di export, 35,6% dei ricavi complessivi, è risultata in incremento del 5,1% rispetto all’esercizio precedente, compensando la perdita di fatturato in Italia. La Società ha avviato fin dagli inizi del 2004 il progetto Ias/ifrs per l’adeguamento delle procedure organizzative e contabili relative ai principi contabili che dovranno essere adottati nel bilancio di gruppo a partire dal 2005, il processo di transizione è in atto ed è intenzione della Società di predisporre la semestrale con i nuovi principi contabili presentando nella stessa sede un prospetto di riconciliazione del patrimonio netto e dell’utile netto del 2004. |
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GRUPPO SOL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004: IN CRESCITA FATTURATO, MARGINI E CASH FLOW. DIVIDENDO PROPOSTO A EURO 0,067 PER AZIONE (+9,8% RISPETTO AL 2003) |
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Monza, 31 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Sol S.p.a., produzione, ricerca applicata e commercializzazione di gas tecnici, puri e medicinali (Area Gas Tecnici) e in quello dell’Assistenza Medicale a Domicilio (Area Home Care), ha approvato il progetto di bilancio consolidato per l’esercizio 2004. Fatturato consolidato per 320,8 milioni di Euro (+7,5% rispetto ai 298,5 milioni del 2003), Ebitda pari a 74,9 milioni di Euro (pari al 23,4% del fatturato, in crescita rispetto ai 74,3 milioni del 2003), risultato operativo (Ebit) pari a 34,8 milioni di Euro (pari al 10,9% del fatturato, in crescita rispetto ai 33,2 milioni del 2003). Utile prima delle imposte: Euro 31 milioni (+6% sui 29,3 milioni del 2003) ed Utile netto consolidato per 16,9 milioni di Euro, in crescita dell’11,4% rispetto ai 15,2 milioni del 2003. Cash flow operativo pari a 53,9 milioni di Euro (+7,7%, rispetto ai 50 milioni nel 2003). Questi, in sintesi, i principali risultati consolidati approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di Sol S.p.a., società quotata alla Borsa Italiana e holding di un Gruppo multinazionale con 1.447 dipendenti attivo nei settori dei gas tecnici e dell’assistenza medicale a domicilio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, proporrà all’Assemblea - convocata a Monza per il prossimo 29 aprile 2005 - la distribuzione di un dividendo di 0,067 Euro (+ 9,8% rispetto all'anno precedente) per azione ordinaria, in pagamento dal 19 maggio 2005. L’aumento del fatturato consolidato è da ascriversi all’andamento positivo delle attività sia in Italia che all’estero, ove la crescita, nonostante una difficile situazione congiunturale, continua ad essere sostenuta grazie agli investimenti realizzati. In particolare, nell'area dei Gas Tecnici il Gruppo è riuscito a realizzare dei buoni incrementi delle vendite (+4,4%) grazie all’aumento dei volumi dei gas liquidi e compressi ed allo sviluppo dell’area dei servizi. Nell’assistenza Medicale a Domicilio, area nella quale il Gruppo opera attraverso Vivisol, è continuato il forte trend di crescita (+17,2%) registrato negli ultimi anni. Positiva, ancor più se valutata alla luce del negativo contesto congiunturale, risulta la crescita della redditività, con un risultato operativo consolidato (Ebit) pari a 34,8 milioni di Euro contro i 33,2 milioni del 2003. L’utile netto di 16,9 milioni di Euro, in crescita dell’11,4% rispetto al 2003, è gravato da un carico fiscale del 45,5% (48,1% nel 2003), dovuto essenzialmente alla notevole imposizione fiscale esistente in Italia. Dal punto di vista finanziario, il cash flow operativo consolidato è stato pari a 53,9 milioni di Euro rispetto ai 50 milioni di Euro del 2003 e l’indebitamento finanziario netto, pari a 75,2 milioni di Euro, è aumentato di 9,8 milioni di Euro rispetto a fine 2003, pur avendo effettuato investimenti nell’anno per 53,4 milioni di Euro (con un Capex pari al 16,6%), che confermano il forte orientamento allo sviluppo e all’innovazione tecnologica che caratterizzano da sempre l’attività del Gruppo Sol. Molto solido il rapporto Indebitamento netto/Patrimonio netto che risulta pari al 32,4%. La capogruppo Sol S.p.a. Ha registrato un fatturato pari a 181,5 milioni di Euro, in crescita del 3,3 % rispetto al 2003 ed un utile netto pari a 28,5 milioni di euro, influenzato da proventi straordinari, al netto dell’effetto fiscale, per Euro 21 milioni derivanti dalle rettifiche operate in base alla riforma del diritto societario, che impone l’eliminazione delle operazioni effettuate in esercizi precedenti in applicazione di norme esclusivamente fiscali. Nella fattispecie, l’effetto è relativo agli ammortamenti anticipati effettuati fino al 2003. Con riferimento alla transizione ai nuovi principi contabili internazionali Ias/ifrs, il Gruppo Sol sta completando tutte le attività relative alla predisposizione dei bilanci e delle situazioni infraannuali secondo i nuovi modelli normativi che saranno applicati a partire dalla Relazione Semestrale 2005, in ottemperanza al regime transitorio disposto dalla Consob. “I risultati 2004 – ha affermato Marco Annoni, Vicepresidente di Sol S.p.a. – confermano l’andamento molto positivo del nostro Gruppo. Prosegue con efficacia la strutturazione ed il consolidamento della nostra presenza nei mercati non-domestici, che rappresentano ormai oltre il 30% delle attività del Gruppo e presentano una crescita vigorosa in entrambi i settori di attività.” "Per quanto riguarda l’esercizio in corso - ha concluso Aldo Fumagalli Romario, Presidente di Sol S.p.a.- riteniamo che anche il 2005 sarà caratterizzato dalla persistenza dell’attuale difficile fase congiunturale, con una ripresa che si potrebbe manifestare non prima del secondo semestre dell’anno. Puntiamo comunque ad un’ulteriore crescita del fatturato e della redditività, anche grazie ai nuovi investimenti produttivi che andranno a regime nella seconda parte dell’anno." |
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NUOVA DIREZIONE PER LA ROHM AND HAAS ITALIA LORENZO GHIOLDI, NOMINATO DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA CHIMICA |
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Mozzate, 31 marzo 2005 – Lorenzo Ghioldi è stato nominato direttore generale di Rohm and Haas Italia, la filiale italiana della Rohm and Haas Company, società operante nel settore della chimica di specialità e dei materiali per l’elettronica. L’azienda in Italia impiega circa 670 dipendenti, suddivisi in 5 stabilimenti in Lombardia e Veneto. Lorenzo Ghioldi, sposato, 41 anni, due figli, è laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano. Una carriera in continua crescita lo porta oggi ad assumere, in aggiunta al ruolo di direttore amministrativo, la Direzione Generale della filiale italiana, con sede a Mozzate (Co). Dopo una prima esperienza di alcuni anni in Avon Cosmetics, Lorenzo Ghioldi nel 1992 entra in Morton International (acquisita nel giugno del 1999 da Rohm and Haas) dove ricopre diversi ruoli. Da financial controller, nel 1997 assume l’incarico di direttore amministrativo e segue le acquisizioni di Pulverlac, Comiel e Poliolchimica, di cui è nominato anche amministratore delegato nel 1999. Con l’acquisizione di Morton e Poliolchimica da parte di Rohm and Haas, Lorenzo è nominato financial controller. La crescita professionale di Lorenzo prosegue: nel 2003 è country financial manager ed entra nel consiglio di amministrazione di Rohm and Haas Italia e Shipley Chemical come amministratore delegato. Dal 2004 assume anche la responsabilità amministrativa, in qualità di Group Financial Manager, della consociata spagnola. Nella posizione di Direttore Generale per Rohm and Haas Italia, Lorenzo ha la responsabilità di assicurare che tutte le attività delle sedi e il reporting finanziario siano portate avanti nel pieno rispetto delle leggi locali e della policy Rohm and Haas. "Sono fiero di questo nuovo incarico, reso ancor più impegnativo e stimolante dalle particolari condizioni economiche del momento - ha dichiarato Lorenzo Ghioldi – Il mio obiettivo è quello di contribuire, in maniera sempre più attiva, alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente in tutti i nostri stabilimenti e al raggiungimento dei livelli di crescita che Rohm and Haas si è prefissata in Italia. Le competenze professionali dei collaboratori, unite alla vasta gamma dei nostri prodotti e servizi - continua Ghioldi – devono rappresentare la migliore garanzia per i clienti e per il nostro successo”. |
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AL CASTELLO DI DUINO IL CONVEGNO “ARTE E FISCO” DELLA DIREZIONE REGIONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE |
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Trieste, 31 marzo 2005 - Sarà il Castello di Duino (Trieste) ad ospitare, sabato 2 aprile p.V., il convegno “Arte e Fisco” organizzato, per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, dalla Direzione Regionale Fvg dell’Agenzia delle Entrate e dall’Associazione Nazionale Tributaristi Italiani – Sezione Friuli Venezia Giulia. Disciplina tributaria e agevolazioni connesse con la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali sono il leit motiv di questo importante meeting che vede la partecipazione delle principali autorità locali, regionali e nazionali, tra le quali il direttore regionale Agenzia delle Entrate dott. Franco Latti, l’assessore regionale alla Cultura prof. Roberto Antonaz, il segretario del Consorzio Salvaguardia Castelli Fvg dott. Ernesto Liesch e il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici arch. Ugo Soragni. Il Convegno si propone di individuare tutti quei beni artistici e culturali sul territorio meritevoli delle agevolazioni fiscali previste dalla legislazione statale e regionale per la valorizzazione e la tutela dei “patrimoni della collettività”; mettere in evidenza le specifiche disposizioni che riguardano sia i proprietari di tali beni sia quei terzi soggetti che intendano contribuire alla salvaguardia e allo sviluppo artistico e culturale in qualità di “mecenati” o “sponsor”; suggerire una procedura semplice e affidabile che permetta di conseguire risultati positivi senza il rischio di vanificare progetti e interventi con un’eccessiva burocratizzazione delle pratiche. I lavori avranno inizio alle ore 9.00 e, dopo i rispettivi interventi dei relatori, verrà dato il via a un dibattito aperto a interventi e quesiti proposti anche dal pubblico presente. Al termine della mattinata, tutti i partecipanti saranno invitati per una visita guidata al Castello e un buffet offerto dalla Banca Popolare Friuladria. |
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COMMERCIO EQUO ED ENTI PUBBLICI: LE OPPORTUNITA’ DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT |
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Firenze, 31 marzo 2005 - Da qualche anno gli enti locali che vogliono impegnarsi nei temi della salvaguardia delle risorse, del rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente possono aderire e applicare un sistema chiamato “Green public procurement”. In questo modo si impegnano a tener conto, nei criteri di assegnazione degli appalti e nelle forniture, di prodotti e imprese con caratteristiche di sostenibilità ambientale e di rispetto dei diritti di chi li produce, offrendo ai cittadini un esempio trainante per le loro stesse scelte d’acquisto. Tra questi criteri c’è senz’altro l’acquisto di prodotti del commercio equo e solidale, rispettosi della dignità dei lavoratori del Sud del mondo, che stanno cominciando a diffondersi presso uffici pubblici (attraverso i distributori automatici) e nelle forniture di prodotti alimentari per le mense scolastiche. Se ne parlerà in un convegno promosso da Fairtrade Transfair, il marchio di certificazione dei prodotti del commercio equosolidale, e Coordinamento Enti locali per la pace che raggruppa centinaia tra municipalità, province e regioni per promuovere lo sviluppo sostenibile e i diritti umani. “Green public procurement e commercio equo e solidale: una nuova opportunità per gli enti locali” si terrà sabato 9 aprile dalle 14.30 alle 16.15 presso Terra Futura, la mostra convegno nazionale sulle buone pratiche di sostenibilità che si svolge dall’8 al 10 aprile a Firenze, presso la Fortezza Da Basso. Parteciperanno alla tavola rotonda Barbara Armanini, Responsabile Ufficio Agenda21 e Servizio Energia e Impianti termici della Provincia di Cremona, Flavio Lotti, Direttore del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace, Alessandro Messina, Responsabile progetto "La città dell'Altra Economia" del Comune di Roma. L’incontro sarà moderato da Adriano Poletti, presidente del Consorzio Fairtrade Transfair. |
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AERONAUTICS: TAKING THE STRATEGIC RESEARCH AGENDA FORWARD |
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Brussels, 31 March 2005 - The Advisory Council for Aeronautics Research in Europe (Acare) presents the second edition of its Strategic Research Agenda (Sra-2) today in Brussels. Two years after the launch of this R&d plan for the aeronautic sector, its scope and ambition is greatly enhanced by addressing a number of different scenarios for the future of Europe’s air transport sector and providing a detailed technical review of the technologies needed. In a time when air traffic is growing steadily and world-wide competition puts heavy pressure on European industry, the Sra-2 provides a common reference for research and technological development for all players. “Acare has truly become a symbol of consensus building and cooperation within the aeronautics sector,” said Janez Potočnik, European Commissioner for Science and Research, speaking at the Acare Aerodays. “Industrial leadership in Acare ensures its focus on potential future markets for key technologies and gives the necessary impulse to realise Europe’s potential in cutting edge technologies. The aeronautics sector continues to be one of Europe’s flagship R&d domains and it will continue to play an important part in the Community’s Framework Programme.” The Strategic Research Agenda provides a vision of the technology requirements of the air transport sector looking 20 years ahead. The Agenda sets out a comprehensive and coherent set of technology needs compiled by executives from a cross-section of the air transport community and provides a strong guide to the technologies that future programmes of research need to include. Based on a series of possible scenarios for the development of air traffic in the coming decades, the Sra-2 lays out concepts for an air transport system that is highly customer oriented, highly time- and cost-efficient, environmentally responsible and safe for its users. These concepts then make it possible to identify the various challenges for the relevant technologies. Today 3.1 million people are employed in the air transport industry in Europe. Traffic growth is expected to double in 15 years and lead to air transport contributing up to 13% of Europe’s Gdp. A thriving aerospace industry is a key factor in helping Europe meet the Lisbon goal of becoming the most competitive knowledge-based economy in the world. The Acare Technology Platform and its Strategic Research Agenda play a crucial role in enhancing the use and efficiency of European and national investment and better co-operation between public and private efforts. Acare was launched in 2001. It has 39 members including representatives from Eu Member States, Eurocontrol, the Commission, the Eu aeronautics industry and users. Acare meets several times a year, with the primary mission to define and implement the aeronautics strategic research agenda. For further information please visit the following websites: Acare /The Strategic Research Agenda 2 (Sra-2) http://www.Acare4europe.org/ Eu aeronautics research policy http://europa.Eu.int/comm/research/aeronautics “European Aeronautics: Vision for 2020” http://europa.Eu.int/comm/research/aeronautics/policy/vision2020_en.html |
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PER COMBATTERE L'AIDS IN AFRICA, CHIRAC PROPONE UNA TASSA SUI VOLI AEREI |
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Bruxelles, 31 marzo 2005 - Il Presidente francese Jacques Chirac ha lanciato la proposta di una tassa sul combustibile e sui biglietti aerei da introdurre entro la fine dell'anno allo scopo di aiutare i paesi poveri dell'Africa nella lotta a varie malattie, compreso l'Hiv/aids. Intervenendo a un forum economico franco-giapponese a Tokyo nel corso della sua visita di tre giorni in Giappone, Jacques Chirac ha dichiarato che questo tipo di intervento potrebbe salvare tre milioni di persone ogni anno. La proposta in questione fa parte di una serie di idee di ampia portata appoggiate dal Presidente francese, fra cui una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali, per sostenere lo sviluppo e la lotta all'Hiv/aids. "Francia e Germania propongono congiuntamente, insieme a tutti i paesi interessati a partecipare, l'introduzione entro la fine dell'anno della prima tassa internazionale di solidarietà sul cherosene e sui biglietti aerei per sostenere economicamente la lotta all'Aids e alle grandi epidemie che stanno decimando il continente africano", ha dichiarato Jacques Chirac. "In gioco c'è la vita di oltre tre milioni di persone che possono essere salvate ogni anno", ha aggiunto. Il Presidente francese ha illustrato la sua idea al Primo Ministro giapponese Junichiro Koizumi, affermando inoltre di volerla presentare in Scozia al vertice del G8 di luglio, nonché al vertice delle Nazioni Unite di settembre a New York. Secondo Chirac, il finanziamento congiunto fra il settore pubblico e privato di programmi nei settori della tecnologia, dell'energia, dell'ambiente e delle Tic (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) è possibile, sottintendendo che altrettanto andrebbe fatto per i programmi umanitari. Jacques Chirac ha invitato Junichiro Koizumi ad appoggiare le sue iniziative intese a "rendere più umana la globalizzazione". Durante la visita in Giappone Chirac e Koizumi hanno anche discusso del progetto Iter. Nel corso di una conferenza stampa il Presidente francese si è detto certo che il Giappone e l'Unione europea possono giungere a un compromesso riguardo alle rispettive candidature che vedono i due paesi in competizione per ospitare il reattore, senza tuttavia fornire indicazioni circa il luogo in cui dovrebbe essere costruito. Il Presidente francese è il primo capo di Stato estero a visitare l'Esposizione Universale, per sei mesi una vera e propria vetrina di tecnologia e innovazione, che ha per tema lo sviluppo sostenibile. Sempre durante il forum economico franco-giapponese, Jacques Chirac ha esortato la Francia e il Giappone a unire le forze per uno sviluppo sostenibile creando "un'alleanza politica, ma anche scientifica e industriale". |
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GB AIRWAYS ESPANDE LA FLOTTA CON UN ORDINE DI 5 AEROMOBILI AIRBUS A320 |
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Milano, 31 marzo 2005 - Gb Airways ha firmato un contratto con Airbus per 5 aeromobili della famiglia a corridoio unico: un A320 e 4 A321. E’ la prima volta che la compagnia acquista velivoli direttamente da Airbus. La consegna di questi aeromobili, equipaggiati con motori Iae V2500 di International Aero Engines, è prevista a partire dal 2007. La compagnia, che opera attualmente dalle basi principali di Londra-gatwick e Londra-heathrow, ha iniziato a volare dalla sua nuova base di Manchester. Gb Airways impiega solo aeromobili Airbus, con una flotta di undici A320 e tre A321. Altri tre A321 si aggiungeranno alla flotta nella primavera del 2007. Gb Airways, partner affiliato di British Airways, ha ricevuto il primo A320 nel maggio del 2000. “Questo nuovo ordine, effettuato da un vettore che già utilizza aeromobili Airbus, è un’altra pietra miliare nella storia del successo della famiglia degli A320 in tutto il mondo. La decisione di Gb Airways di acquistare aeromobili della famiglia degli A320 è la conferma che sono gli aerei di riferimento in questo settore di mercato”, ha dichiarato Noel Forgeard, Presidente e Ceo di Airbus “Gb Airways è cresciuta costantemente con l’introduzione di aeromobili Airbus nel 2000 e si è guadagnata molta stima tra gli operatori del settore e tra i passeggeri grazie all’impiego di una flotta giovane, moderna e confortevole. Questo nuovo ordine segna un passo ulteriore nello sviluppo della compagnia e dimostra chiaramente la nostra devozione alla famiglia degli A320”, sostiene John Patterson, Direttore Generale di Gb Airways. La famiglia degli A320 comprende gli aeromobili A318, A319, A320 e A321, e si colloca nel settore di mercato degli aeromobili con una capacità massima superiore ai 100 e fino ai 200 passeggeri. Tutti i modelli si basano sul design originale dell’A320 e offrono il massimo grado di prestazioni in termini di communalità di struttura ed economia per singolo aeromobile. Con l’ottimizzazione della sezione trasversale della cabina e la fusoliera più ampia disponibile sul mercato per gli aeromobili a corridoio singolo, questa famiglia di velivoli si è affermata come tipologia preferita dalle compagnie aeree di linea, low cost e dai passeggeri. |
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FINNAIR VOLA ALLA BMT DI NAPOLI |
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Milano, 31 marzo 2005 - Per l’estate 2005 il vettore finlandese aggiunge a Milano, Roma, e alla neonata rotta nonstop da Venezia, i voli stagionali per Helsinki in partenza da Verona, Rimini e Napoli. Finnair, la compagnia di bandiera finlandese, partecipa all’edizione 2005 della Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli che si svolgerà dall’8 al 10 Aprile, stand 6094. Per l’occasione, Finnair presenterà le sue principali novità della prossima estate per il mercato italiano. Dopo l’attesa apertura della rotta nonstop Venezia/helsinki lo scorso 28 Marzo, la compagnia di bandiera finlandese potenzia i suoi collegamenti verso l’Italia con l’introduzione dei voli stagionali da Verona, Rimini e Napoli. Gli operativi: Rimini - Dal 15/05 al 24/07, ogni domenica: Ay 2235 Helsinki Rimini 07.00 09.45; Dal 15/05 al 02/09, ogni venerdì: Ay2237 Helsinki Rimini 14.30 16.35; Dal 22/05 al 31/07, ogni domenica: Ay2236 Rimini Helsinki 10.05 14.15; Dal 27/05 al 09/07, ogni venerdì: Ay2238 Rimini Helsinki 17.35 21.35. Verona - Dal 21/05 al 10/09, ogni sabato: Ay2269 Helsinki Verona 06.50 08.45; Dal 28/05 al 17/09, ogni sabato Ay2270 Verona Helsinki 09.45 13.3. Napoli - Dall’08/05 al 17/07, ogni domenica: Ay2273 Helsinki Napoli 07.30 10.00 Dal 15/05 al 24/07, ogni domenica Ay2274 Napoli Helsinki 10.50 15.20 Ma le sorprese non finiscono qui. Grazie ai numerosi collegamenti dall’Italia, maggiori sono le combinazioni di volo per raggiungere le altre destinazioni servite dalla compagnia: Finlandia: Kuusamo, Kuopio, Ivalo, Oulu, Rovaniemi, Tampere, Turku, ecc; Baltico: Mosca, Riga, Tallinn, Vilnius (a partire da 389.00 Euro); Bergen dal 30 Maggio al 18 Settembre; Estremo Oriente: Pechino, Shanghai, Bangkok, Hong Kong (tre nuovi collegamenti nonstop settimanali Hong Kong/helsinki, senza scalo a Bangkok, attivi dal prossimo 31 Maggio), Canton (nuova rotta operativa dal 4 Settembre 2005. Tariffa lancio: 450,00 Euro, acquistabile dal 22 Marzo al 17 Aprile per viaggi da effettuarsi dal 4 Settembre al 31 Ottobre 2005). |
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DAL 27 MARZO QATAR AIRWAYS RADDOPPIA I SUOI VOLI DALL’ITALIA |
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Milano, 31 marzo 2005 - Da domenica 27 marzo. A poco più di due anni dall’inizio della sua attività in Italia e confermando il suo trend di rapida e continua espansione, Qatar Airways ha raddoppiato la sua offerta sul mercato e offre ogni settimana 8 voli diretti per Doha. Con il nuovo orario estivo Milano Malpensa verrà collegata alla capitale del Qatar (e viceversa) ogni lunedì, mercoledì, venerdì e domenica. Il collegamento Roma Fiumicino-doha (e viceversa) verrà effettuato lunedì, mercoledì, giovedì e domenica I voli dall’Italia verranno operati con un modernissimo velivolo Airbus A300 in configurazione a 3 classi, con una capacità complessiva di 224 passeggeri di cui 12 in First, 18 in Business Class e 194 in Economy. I nuovi collegamenti coprono tutte le esigenze differenziate sia del mercato turistico sia del segmento d’affari e aprono nuove e importanti possibilità di sviluppo. Tra l’altro, le coincidenze con le oltre 60 destinazioni attualmente servite dalla rete Qatar Airways, tra le quali alcune delle principali località di viaggi e vacanze preferite dagli italiani e in gran parte già presenti nei Cataloghi dei maggiori T.o, rappresentano un elemento di grande potenzialità e attrattiva. Il compiacimento della Compagnia per l’inizio di questa nuova fase dinamica di attività sul mercato italiano è stata espressa dal Chief Executive Officer della Qatar Airways, Akbar Al Baker, con una dichiarazione rilasciata alla stampa e agli organi di informazione aeronautica a livello mondiale: “Qatar Airways è particolarmente lieta e orgogliosa – ha detto Al Baker – di offrire al mercato italiano questa capacità addizionale di trasporto e una nuova opportunità operativa. Gli 8 voli settimanali diretti da Roma e Milano testimoniano l’impegno della Compagnia a realizzare maggiori disponibilità e nuove opzioni di servizio e di collegamento. Nella sua strategia di continuo sviluppo, Qatar Airways vede nell’Italia un mercato-chiave di eccezionale importanza e con crescenti e significative potenzialità ed è disponibile a venire incontro a tutte le esigenze della clientela sia attuale che futura. In questi mesi l’Italia è stata tra i migliori mercati di vendita per il nostro prodotto e Qatar Airways si augura di potere in futuro aumentare ulteriormente il numero dei suoi voli per venire incontro alle richieste dei suoi passeggeri e per offrire la possibilità di utilizzare i suoi servizi di alta qualità che le hanno meritato il riconoscimento internazionale di Compagnia aerea a 5 stelle”. Dal canto suo Manielo Mastrantonio, Direttore Generale di Qatar Aiwyas per l’Italia, ha dichiarato che i brillanti risultati di traffico ottenuti in Italia nel 2004 sono ora destinati a nuove affermazioni e che gli 8 voli settimanali diretti saranno decisivi – con l’ausilio della rete di vendita e con il potenziamento delle strutture interne - per consolidare la posizione della Compagnia come vettore leader oggi sulle rotte verso Medio Oriente, Asia e Africa e in un prossimo futuro – con l’espansione della flotta – anche verso tutti i principali Paesi dei 5 Continenti. |
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AEROPORTO DI FIRENZE, SEQUESTRATE 2MILA SCIARPE DI 'PASHMINA' ERANO IN FIBRA ACRILICA AL 100% . IL CCMI: ATTENTI ALLE TRUFFE |
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Firenze, 31 marzo - La Dogana e la Guardia di Finanza dell'aeroporto di Firenze hanno sequestrato 2mila sciarpe di cosiddetta 'pashmina' provenienti dalla Cina. I variopinti accessori di moda riportavano etichette di vario tenore: 70% cashmere 30% seta; 30% lana; 70% pashmina (che fibra sarà mai questa pashmina, nome peraltro riferibile solo ad una delle arti tradizionali del Kashmir indiano?). Ma, una volta analizzate, tutte le sciarpe sono risultate 100% fibra acrilica. Una truffa in piena regola. A svelare la truffa per i consumatori, il danno ai produttori corretti e le violazioni di legge ha collaborato il Cashmere & Camel Hair Manufacturers Institute (Ccmi) di Milano. Le sciarpe multicolori vendute a tutti gli angoli delle strade sono accessori tessili e, come tali, sono soggetti alla legislazione italiana e comunitaria sull’etichettatura di composizione. L’acquirente ha diritto alla certezza della qualità del prodotto. Il prezzo e il luogo d’acquisto possono contribuire a mettere sull’avviso, ma l’etichetta che indica la composizione deve essere un’informazione certa. Soprattutto alla luce del fatto che ci sono persone che hanno allergie nei confronti di alcune sostanze tessili. |
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TRASPORTIAMO CONVEGNO NAZIONALE SUL TRASPORTO, LA MOBILITÀ E IL TERRITORIO PROMOSSO DA ATM, AZIENDA TRASPORTI MILANESI SPA |
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Milano, 31 marzo 2005 – Oggi alle 15, presso la Sala Gamma (pad. 1/3) del nuovo Polo Fieristico Rho - Pero avrà inizio il Convegno Trasportiamo, promosso e organizzato da Atm Spa. Trasportiamo riunisce esperienze e contributi degli operatori del settore per approfondire i temi fondamentali per una migliore vivibilità della metropoli: l’obiettivo è di valutare le strategie e gli interventi concreti per ridurre il problema del traffico nelle aree metropolitane e l’impatto ambientale. Trasportiamo vuole focalizzare l’attenzione sull’intero sistema del trasporto: un impegno che trova il suo punto di partenza nella centralità della persona, intesa nel doppio ruolo di cittadino e utente. In sintesi, le aree tematiche analizzate nel Convegno sono le seguenti: Giovedì 31 marzo, ore 15-18: Aree metropolitane e livello di vivibilità: un confronto europeo Venerdì 1 aprile, ore 10-13: La mobilità e la città come sistema: le potenzialità di Milano Venerdì 1 aprile, ore 14.30-18: Come vive il cittadino la realtà delle città metropolitane. |
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LA DANIMARCA SI PROPONE PER IL PRIMO TRENO A IDROGENO D'EUROPA |
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Bruxelles, 29 marzo 2005 - La regione danese dello Jutland occidentale spera di diventare la sede del primo treno a idrogeno d'Europa. Tre città di questa regione - Vemb, Lemvig e Thyborøn - dichiarano che forniranno i fondi necessari per la realizzazione di un treno a idrogeno che percorra i 59 chilometri di linea ferroviaria che le collega. Secondo le autorità danesi, anche l'Unione europea e la città di Ringkøbing hanno espresso la volontà di contribuire finanziariamente al progetto, portando l'investimento complessivo a 66.000 euro. Il nuovo Hydrogen Innovation and Research Centre (Hirc) dello Jutland occidentale, creato per far sì che la Danimarca sia all'avanguardia nella ricerca nel campo delle applicazioni dell'energia a idrogeno, considera il treno a idrogeno un progetto fondamentale. Secondo Jens-chr. Møller direttore generale dell'Hirc: "Il nostro obiettivo è riuscire ad avere il primo treno a idrogeno d'Europa economicamente vantaggioso. Ci sono già molti progetti internazionali sull'utilizzo dell'idrogeno per le automobili e gli autobus, ma ne esistono pochissimi che riguardino i treni a idrogeno e sono concentrati soprattutto negli Usa e in Giappone. Ecco perché nello Jutland occidentale abbiamo l'occasione di realizzare qualcosa di importante a livello internazionale". L'hird si augura adesso di attirare l'attenzione di qualche costruttore di treni che sia interessato a prender parte al progetto. |
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TRIMESTRE APRILE-GIUGNO 2005: CONTENUTO AUMENTO DELL'ELETTRICITÀ PER LE FAMIGLIE (1,8%) NONOSTANTE I FORTI RIALZI DEL PETROLIO; IN AUMENTO ANCHE IL GAS (1,7%) A CAUSA DI UNA DECISIONE DEL TAR PER LA LOMBARDIA |
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Milano, 31 marzo 2005 - L'autorità per l'energia elettrica ha provveduto all'aggiornamento della tariffa elettrica per il prossimo trimestre aprile-giugno 2005, sulla base dei prezzi di acquisto dell'elettricità fornita dall'Acquirente Unico al mercato vincolato e dei costi dei combustibili per la produzione elettrica, spinti verso l'alto dai rilevanti e prolungati aumenti dei prezzi petroliferi, la cui media di marzo risulta aumentata di oltre il 30% rispetto a quella di dicembre scorso. Per il gas metano, in seguito ad una ordinanza del Tar della Lombardia, l'Autorità ha dovuto aumentare la tariffa di riferimento; l'ordinanza, che ha accolto ricorsi di fornitori, ha sospeso le tariffe in vigore nel primo trimestre gennaio-marzo 2005. I meccanismi di calcolo per tali tariffe, ora sospese, furono definiti dall'Autorità a fine dicembre 2004 con l'introduzione, a vantaggio dei consumatori, di clausole di salvaguardia da eccessive e anomale escursioni dei prezzi, come peraltro previsto dalla contrattualistica internazionale. La decisione del Tar, su cui il Consiglio di Stato non ha concesso la sospensiva, ma contro la quale pende comunque un ricorso dell'Autorità, ha reso tuttavia al momento necessario ricalcolare il valore del prezzo del gas metano riconosciuto in tariffa sulla base dei meccanismi precedenti e in vigore nell'ultimo trimestre del 2004; ciò determina un aumento retroattivo dallo scorso 1 gennaio. Le delibere dell'Autorità sono disponibili sul sito www.Autorita.energia.it Per l'elettricità, le strategie di acquisto dell'Acquirente Unico hanno permesso un contenimento degli effetti in tariffa degli aumenti dei prezzi dell'elettricità all'ingrosso. Tali strategie, tese a limitare l'impatto della volatilità dei prezzi dei combustibili, hanno contribuito a mitigare l'attuale aumento, che per il settore domestico è pari all'1,7% al lordo delle tasse e all'1,8% al netto delle tasse. A ridurre l'impatto di questi aumenti contribuiscono le quote di approvvigionamento riservate all'Acquirente Unico di energia da importazione e di energia cosiddetta Cip6, acquistata a prezzi fissi. Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, la tariffa elettrica del prossimo trimestre è pari a 10,84 centesimi di euro per kWh al netto delle imposte, per una maggiore spesa, comprese le tasse, di circa 5,79 euro all'anno. Anche l'aumento in media nazionale (comprendente oltre al settore domestico i clienti vincolati di commercio, artigianato, industria e illuminazione pubblica) al netto delle tasse risulta contenuto all'1,9%, nonostante la media del prezzo del petrolio nel periodo gennaio-marzo 2005 abbia superato del 24,3% la media del 2004. La tariffa media nazionale, al netto delle imposte, è pari a 10,67 centesimi di euro per kWh ed è composta dalle seguenti voci: trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,30 centesimi di euro per kWh (21,6%); produzione, dispacciamento e vendita (compresi i relativi costi di perequazione) 7,07 centesimi di euro per kWh (66,3%); componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità, disponibilità impianti e riconciliazione) 0,24 centesimi di euro per kWh (2,2%); oneri generali di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, stranded costs, rimborsi alle reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,06 centesimi di euro per kWh (9,9%). Per il gas, il ricalcolo dovuto all'ordinanza del Tar per la Lombardia, si è basato sulla media delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, cui è indicizzato il prezzo del gas metano, che è aumentata nel periodo marzo 2004 - novembre 2004 rispetto ai nove mesi precedenti, determinando un aumento dell'1,7% in media nazionale comprese le tasse con retroattività dallo scorso 1 gennaio. La nuova tariffa di riferimento così determinata per il trimestre gennaio-marzo non subisce variazioni nel prossimo trimestre aprile-giugno, poiché gli ulteriori aumenti medi dei prezzi internazionali non hanno comunque superato la soglia di invarianza del 5%. L'aumento per la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all'anno, 116 al mese), rispetto a quanto già in vigore per il trimestre gennaio-marzo 2005, è pari a 0,81 centesimi di euro per metro cubo, pari a una maggiore spesa di circa 13 euro all'anno, tasse comprese. Il prezzo finale medio per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi/anno, definito dall'Autorità e che deve essere obbligatoriamente offerto dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte, è ora pari a 59,19 centesimi di euro/mc, ed è costituito dalle seguenti voci di costo: distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,53 centesimi di euro/mc (pari al 12,7% del totale), trasporto nazionale 2,92 (5,0%), stoccaggio 0,94 (1,6%), commercializzazione all'ingrosso 3,84 (6,5%), commercializzazione al dettaglio 2,39 (4,0%), materia prima 15,44 (26,1%); imposte 26,12 (44,1%). |
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E' NATA LA NUOVA FIERA MILANO UN GRANDE MODERNO QUARTIERE ESPOSITIVO ALLE PORTE DELLA CITTÀ
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Milano, 31 marzo 2005 – Da ieri la nuova Fiera Milano è una realtà. In poco più di due anni di lavoro - un vero e proprio record considerando la vastità e complessità dell'intervento - e grazie ad un investimento di 750 milioni di euro interamente autofinanziato da Fondazione Fiera Milano, l'innovativo progetto firmato dall'architetto Massimiliano Fuksas è divenuto un complesso espositivo d'avanguardia, che sposa dimensioni da primato ed eccezionale flessibilità di utilizzo, dotazioni tecnologiche avanzatissime e benessere dei visitatori, totale fruibilità degli spazi e piacere estetico. Il nuovo quartiere è una macchina formidabile, grazie a cui Fiera Milano detta i nuovi standard mondiali del comparto espositivo. Ma si tratta anche di una macchina complessa, che entrerà in funzione gradualmente, necessitando di qualche tempo per essere messa a punto in tutti i dettagli. Chiuse infatti le due mostre Progetto città ed Expo Italia Real Estate, che a fine marzo hanno inaugurato i primi tre padiglioni del complesso, riprenderanno i lavori di completamento della viabilità e di rifinitura della parte restante del centro espositivo, che verrà consegnata in estate. Già dal prossimo autunno il nuovo quartiere sarà quindi in grado di ospitare manifestazioni di grandi dimensioni e di notevole impegno logistico. Negli ultimi mesi del 2005 ne sono in programma cinque: Salone del ciclo, Mipel e Micam (mostre internazionali della calzatura e della pelletteria, che hanno luogo contemporaneamente), Host (salone dell'ospitalità professionale) e Salone del motociclo. La prima manifestazione che occuperà per intero il nuovo quartiere sarà Macef, nel gennaio 2006. Dopo Macef dal prossimo anno tutte le mostre di maggiori dimensioni si sposteranno nei nuovi padiglioni. Ma ciò non significherà l'abbandono del quartiere espositivo "storico", di cui infatti resteranno in funzione il Centro Congressi (che sarà presto ampliato con 16 nuove sale) e sei padiglioni per 115mila metri quadrati espositivi lordi. Questi spazi tuttaltro che trascurabili continueranno ad ospitare le manifestazioni di minori dimensioni o che per le loro caratteristiche devono aver luogo in città, come le mostre della moda. Fiera Milano verrà così a disporre di due moderni quartieri collegati l'uno all'altro dalla metropolitana e in grado di soddisfare in modo ottimale le diverse esigenze degli eventi fieristici e dei settori economici rappresentati. Non solo, dunque, una fiera ma un vero e proprio "sistema espositivo" unico al mondo e ai vertici assoluti del mercato internazionale. |
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DAL NUOVO SISTEMA ESPOSITIVO UN FUTURO PER MILANO |
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Rho-pero (Mi) , 31 marzo 2005 - Una grande vela per far spiccare il volo a Milano. Una dotazione tecnologica unica, con migliaia di chilometri di cavi in fibra ottica, stazioni radiomobili, nuovi anelli di connettività e videosorveglianza, un sistema di riscaldamento e refrigerazione progettato con soluzioni avanzate. Il Nuovo Polo di Fiera Milano è una struttura avveniristica, destinata a cambiare il volto della metropoli lombarda e a fungere da volano per l'intero sistema produttivo nazionale. Una realtà imponente, con un perimetro di 5 chilometri, una superficie lorda di pavimento di 530.000 metri quadrati, che insiste su una superficie fondiaria di circa 2.000.000 di metri quadrati. Il Nuovo Polo di Fiera Milano, la più grande opera di ingegneria civile realizzata in Europa negli ultimi anni, non è solo una struttura colossale dalle dimensioni eccezionali. E' anche un concentrato di tecnologia al servizio degli espositori e visitatori: 15 mila punti presa doppi, un anello in fibra ottica esterno da 4000 metri e uno interno di oltre 3000 metri, una ventina di anelli per padiglione, 500 switch a 24 porte Ethernet a 10\100 Megabit al secondo. 2 shelter con 4 antenne Umts\gprs e una copertura radiomobile all'interno dei padiglioni oltre a decine di access point Wi-fi per garantire una connettività senza fili per i dati a larga banda Il Nuovo Polo di Fiera Milano si articola in 8 grandi padiglioni monoplanari e biplanari che, insieme, costituiscono una superficie espositiva lorda di circa 345.000 metri quadrati coperti alla quale si sommano 60.000 metri quadrati all'aperto. Ogni edificio è suddiviso in 2 aree espositive (4 nelle strutture a due piani), per un totale di 20 saloni. I singoli saloni potranno essere utilizzati autonomamente poiché ognuno dispone delle strutture necessarie: reception, punti di ristorazione, sale riunione, uffici con relativi sistemi tecnologici di supporto. Ma il Nuovo Polo di Fiera Milano non significa solo aree espositive per manifestazioni fieristiche: alberghi, punti di ristoro e una galleria commerciale con oltre 200 punti vendita saranno destinati ad offrire la new experience della città: uno spazio ricreativo e culturale a disposizione di tutte la comunità locali. Anche le vie di accesso e movimentazione sono state completamente ripensate. La circolazione dei mezzi all'interno del complesso è così distribuita tramite tre anelli. Il primo, dedicato alla "viabilità di avvicinamento", interessa gli utenti e il traffico generico. Il secondo è riservato agli autoveicoli espressamente destinati al quartiere (espositori, visitatori, taxi, pullman privati) e si appoggia ai parcheggi interni alla fiera. Il terzo è esclusivamente dedicato ai mezzi pesanti e alle vetture degli espositori e consente di spostarsi rapidamente da un punto all'altro del quartiere per il carico e scarico delle merci. Tutti i saloni sono direttamente accessibili dai mezzi di trasporto — compresi quelli al piano superiore dei padiglioni biplanari, opportunamente dotati di rampe. Delle navette collegheranno i padiglioni tra loro e con i parcheggi. A proposito dei percorsi pedonali, 28 tapis roulant lungo il boulevard coperto dalla grande vela di vetro e acciaio consentiranno di agevolare gli spostamenti lungo l'asse centrale del complesso, secondo due livelli di camminamento. E proprio questa spina dorsale di 1300 metri di lunghezza e 32 metri di larghezza,(41 metri alle estremità) formata da oltre 100 mila pezzi tutti diversi fra loro e non intercambiabili, rappresenta l'elemento simbolo del progetto: una "colonna vertebrale" che, dotata di strutture di servizio, ristoranti e show room, copre circa 47.000 metri quadrati. I due livelli del viale, che collega le due porte principali del Nuovo Polo, poste alle estremità est e ovest, sono stati ideati per separare i flussi dei visitatori registrati e non registrati. Tutto è stato progettato per rendere fruibile struttura e servizi: 13 reception — una in corrispondenza di ogni padiglione (per un totale di dieci, poiché quelli biplanari disporranno di una reception per piano), più altre 3 in corrispondenza degli ingressi principali (Est, Ovest e Centrale o "d'Onore"). Oltre alla vela e ai due camminamenti, i padiglioni sono collegati tra loro da un tunnel in quota, che consente di spostarsi rapidamente da un edificio all'altro: al coperto e in un ambiente climatizzato. Lungo l'asse centrale, inoltre, sono dislocate 4 strutture in vetro e acciaio, destinate agli uffici delle segreterie di mostra, che dispongono complessivamente di 4.000 metri quadrati. Un'architettura pensata per gli affari, ma non solo. La Fiera, infatti, presenta un suo naturale prolungamento in una struttura immaginata ad hoc per la comunicazione, lo scambio e il confronto delle idee: un centro congressi suddiviso in dieci sale per un totale di 2.600 posti. Inoltre, ogni padiglione monoplanare è dotato di 5 piccole sale (da 20 a 50 posti) e quelli biplanari di 13 sale. Altre 8 aree meeting sono state previste lungo il viale centrale. Dopo il confronto nell"arena pubblica", le idee devono però viaggiare veloci per il mondo. Allora, accanto al centro congressi, nel punto centrale della vela, si trova il centro servizi multifunzionale - sala stampa, guardaroba, ufficio postale, banca, ufficio vigilanza, segreteria linguistica, centro fotocopie/fax, agenzià viaggi, farmacia, negozi. La nuova Fiera offre 14 ristoranti di diverse tipologie (self service, free flow, servizio al tavolo), 7 aree banqueting, 10 grandi snack bar e 50 bar. Un Nuovo Polo a Rho-pero, ma anche un rinato paesaggio naturale: circondano i padiglioni espositivi a nord-ovest 9 ettari a parco e un percorso verde interno. Insieme, rappresentano un'area riservata al relax pari a circa 180.000 metri quadrati. Fiera, ma anche attenzione alle strutture di servizio di chi, espositori e visitatori, deve raggiungere il Nuovo Polo Fieristico di Milano: i posti auto prevsiti sono 20.000, di cui 3.000 in due strutture multipiano. In prossimità dei padiglioni, altri 5.000 posti auto saranno a disposizione degli espositori. Il Nuovo Polo Fieristico di Milano nasce con una dotazione di infrastrutture di collegamento unica in Italia per una nuova opera di queste dimensioni: 8 stazioni di metropolitana scandiscono gli 8000 metri che la separano in linea d'aria dal quartiere storico della Fiera. La rete viaria di strade e autostrade è stata potenziata sia in termini di capacità che di accessi (importanti gli svincoli sull'autostrada dei Laghi e sulla Milano-torino). I collegamenti ferroviari saranno completati con la realizzazione di una nuova stazione 'Fiera' sulla linea del Passante ferroviario di Milano e su quella ad Alta Capacità tra Torino e Milano. Sta per nascere anche fiera milano city - La parte del quartiere storico di Fiera Milano oggetto nei mesi scorsi di una gara internazionale per la sua riqualificazione sta intanto preparandosi a diventare una delle aree cittadine più innovative sia dal punto di vista architettonico sia per la qualità dei servizi. Fondazione Fiera Milano ha infatti intrapreso con determinazione un'altra grande sfida, quella della trasformazione dell'area storica: dopo un confronto serrato che ha visto in gara i maggiori progettisti del mondo (e la vittoria della cordata Citylife con gli architetti Daniel Libeskind, Arata Isozaki, Zaha Hadid e Pierpaolo Maggiora), i due terzi dei 440.000 metri quadrati che dal 1923 rappresentano la superficie di Fiera Milano sono stati ceduti per ottenere, in parte, i finanziamenti necessari per la costruzione del complesso di Rho-pero. E avviare così in parallelo un progetto avveniristico nel quale architettura e disegno urbano saranno elementi imprescindibili e che sarà sempre contraddistinta, a chi entra in città, dal timpano moderno immaginato da Mario Bellini per i padiglioni del Portello. "Fiera Milano City" diventerà così un punto di riferimento per manifestazioni specializzate, con una superficie espositiva lorda pari a 125.000 metri quadrati, completata dal moderno centro congressi, il Fiera Milano Congressi Center. Una struttura polifunzionale, capiente e flessibile, tra le migliori disponibili in Italia: dodici sale che vanno da venti a 2.000 posti. E sempre nel segno dell'architettura di qualità bisogna ricordare le due storiche palazzine Liberty; una di queste, recentemente ristrutturata, ospita la sede di Fondazione Fiera Milano. Sulla riva del lago: da visconti al futuro - Il sistema espositivo milanese si avvale anche del centro espositivo di Villa Erba a Cernobbio, progettato negli anni Novanta da Mario Bellini: una superficie espositiva netta pari a 6.500 metri quadrati circondata dal suggestivo paesaggio del lago di Como, che grazie alle 3 diverse ali racchiuse da una copertura in vetro, offre una visione di architettura contemporanea che si confronta con la presenza di una dimora storica, la villa Erba, nella quale trascorse la sua infanzia il maestro del cinema Luchino Visconti. Il nuovo sistema espositivo milanese, pienamente operativo nel 2006, sarà così in grado di spostare l'orizzonte da una prospettiva locale a uno sviluppo su scala globale, lavorando su un concetto di città multicentrica e ridisegnando nuovi confini geografici. |
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CON LA TERZA EDIZIONE DI PROGETTO CITTÀ APRE LA NUOVA FIERA DI MILANO |
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Milano, 31 marzo 2005 - La qualità della vita e il futuro delle città sono in mostra dal 30 marzo al 2 aprile nel nuovo quartiere fieristico di Rho-pero. Progetto città, terza mostra biennale dell'architettura, dell'urbanistica, delle tecnologie e dei servizi per Io sviluppo del territorio, coincide con l'apertura della nuova sede di Fiera Milano. Un evento diviso in cinque saloni che rappresenta il punto di riferimento per capire qual è ia situazione e quale sarà l'evoluzione delle grandi e piccole città. Progetto città si sviluppa su una superficie di 40 mila metri quadrati e vedrà la presenza di circa 500 espositori. Sono trentamila i visitatori professionali attesi I sei saloni che compongono Progetto città affrontano tutte le tematiche fondamentali per il territorio e la qualità della vita: Ambiente e Public utilities, uno sguardo all'attualità e al futuro dell'aria, dell'acqua, dei rifiuti e dell'energia nei centri urbani e nel Paese, con una particolare attenzione alle novità offerte dalla tecnologia e da una nuova sensibilità sociale; Nuove Tecnologie e Materiali Innovativi per la Costruzione, area dedicata ai realizzatori della Nuova Fiera di Milano, dal committente fino alle imprese appaltatrici e ai centri di ricerca italiani sulle nuove tecnologie per la costruzione; Traffico, sistemi della mobilità e infrastrutture, ii salone in cui vengono presentate ai dirigenti e agli amministratori pubblici, ai progettisti, le nuove idee e i nuovi sistemi di mobilità per il trasporto di persone e merci, le infrastrutture e i servizi per la gestione del territorio; Expo biennale delle tecnologie e della mobilità Innovativa, in cui si affrontano i temi delle fonti energetiche e dei carburanti puliti, dei veicoli ecologici e tutte le possibilità di una mobilità a propulsione alternativa; Qualità del territorio, arredo urbano e verde pubblico, un tema che incide in modo forte sulla qualità della vita, al centro dell'attenzione delle amministrazioni pubbliche e dei cittadini, in continua evoluzione; Impiantistica sportiva, piscine e fitness, un salone dedicato alla vivibilità, alla salute e allo sport, con le soluzioni per costruire città più sane e facili da vivere e da convivere; Insieme ai sei saloni, Progetto Città ospita oltre trenta convegni che affrontano tutti i temi di maggiore attualità per il settore. Si tratta di sessioni di confronto estremamente importanti, dalle quali emergono ad ogni edizione le idee che definiscono le linee di sviiuppo deì centri urbani e del territorio, ne disegnano la situazione, evidenziano quali sono i maggiori problemi e le opportunità condivise dagli operatori e dalle amministrazioni. La manifestazione è gratuita e riservata agli operatori professionali. L'orario di apertura sarà dalle 10.00 alle 18.00 www.Orogettocitta.it |
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LA BORSA DELLE UTILITIES A "PROGETTO CITTA' 2005" |
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Milano, 31 marzo 2005 - Nel pomeriggio di ieri, presso il Nuovo Polo Fieristico di Milano (Rho –pero) c’è stata anche la giornata inaugurale di Progetto Città 2005 - Mostra dell'architettura, dell'urbanistica, delle tecnologie e dei servizi per lo sviluppo del territorio"-Confservizi e Confservizi Lombardia hanno promosso e organizzato un evento particolarmente significativo. Si tratta di un momento di incontro centrato sulla presentazione delle best practices, le pratiche di eccellenza delle aziende assodate al sistema Confservizi: "La Borsa Delle Utilities: Best Practices nei servizi di pubblica utilità". Sono stati programmati una dozzina di interventi mirati ad informare il mercato sulle esperienze più innovative nel settore dei pubblici servizi, come conferma del fatto che le Public Utilities rappresentano gli attori principali delle iniziative di miglioramento dell'ambiente e soprattutto degli ambienti urbani. Le pratiche di eccellenza attraversano diversi settori, dall'energia all'ambiente, dalle telecomunicazioni ai servizi idrici. Spaziano dalle tecnologie impiantistiche a quelle gestionali, dalle applicazioni operative a scelte di nuovi servizi da offrire alla clientela; sono comuni a operatori di grandi ma anche di medie dimensioni. La "Borsa", in sostanza, rappresenta una vetrina della creatività e della professionalità con cui le Public Utilities rispondono alle sfide dei nuovi mercati, cercando nell'innovazione capacità di sviluppo e di competizione. Per tutta la durata dell'evento "Progetto città" (30 marzo-2 aprile) le presentazioni saranno replicate in video presso lo stand di Confservizi: Padiglione Rho 1, stand S 55-57-59. |
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WORKSHOP SULLA FORMAZIONE NEL SETTORE DELLA RICERCA IN MATERIA DI NANOSCIENZE E NANOTECNOLOGIE |
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Brucelles, 31 marzo 2005 - La Dg Ricerca della Commissione europea sta organizzando un workshop dal titolo "Formazione nel settore della ricerca in materia di nanoscienze e nanotecnologie: situazione attuale ed esigenze future" che si svolgerà il 14 e 15 aprile a Bruxelles (Belgio). Nonostante i rapidi progressi compiuti nel settore dell'applicazione delle nanotecnologie, si profila il problema della disponibilità di risorse umane. Istruzione e formazione sono necessarie per sviluppare una nuova generazione di ricercatori, ingegneri e lavoratori qualificati, importanti affinché il settore possa compiere passi in avanti. Il workshop passerà in rassegna lo stato dell'arte della formazione nel settore della ricerca nanotecnologica, faciliterà lo scambio efficace di informazioni e migliori prassi, valuterà le esigenze attuali e future delle organizzazioni e delle industrie di ricerca e svilupperà proposte per eventuali successive iniziative a livello europeo. Gli atti del workshop saranno disponibili sul seguente sito web: http://www.Cordis.lu/nanotechnology/ |
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GESTIONE DELLA TESORERIA: UNA PROPOSTA FORMATIVA SDA BOCCONI PER FARNE IL CENTRO NEVRALGICO DELLA FINANZA D’IMPRESA |
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Milano, 31 marzo 2005 – Organizzato dall’Area Finanza Aziendale e Immobiliare della Sda Bocconi, si terrà a Milano dal 2 al 6 maggio 2005 il programma “La Gestione della Tesoreria”. Come gestire la liquidità? Come predisporre efficaci budget di tesoreria e preventivi di cassa? Come affrontare i rischi di tasso di interesse e di cambio? Come progettare e realizzare il sistema informativo per la tesoreria? Come affrontare in modo dinamico e vincente gli aspetti relativi al margine di gestione e di negoziazione nei rapporti con la banca? Rispondendo a questi e a molti altri interrogativi, il programmao offre ai partecipanti un quadro di riferimento sulle metodologie più innovative di gestione della tesoreria e della liquidità, oltre all’analisi dei vantaggi strategici che possono essere ottenuti dall’utilizzo di un sistema operativo e ad alcuni elementi per una corretta progettazione del sistema informativo stesso. Progetto Tesoreria è rivolto a: tesorieri e gestori della liquidità di imprese industriali e commerciali; responsabili finanziari, amministrativi e di tesoreria di gruppi di imprese; esperti in pianificazione finanziaria e information technology; operatori monetari e gestori di portafoglio; professionisti impegnati nel money management, nella gestione a breve termine del financing e degli impieghi in valuta; imprenditori e consulenti di direzione aziendale. Caratteristiche principali del programma sono la solidità dell’impianto teorico ed il taglio fortemente operativo dell’insegnamento. Insieme ai partecipanti, quindi, i docenti ripercorreranno tutti i passi logici necessari alla comprensione dei temi trattati, esaminando casi di studio sviluppati dall’analisi di realtà aziendali. Www.sdabocconi.it/fin05/267589 |
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WORLD CHAMPIONSHIP SUPERMOTO 2005 LA STAGIONE AL VIA CON IL GRAND PRIX OF EUROPE (1 MAGGIO 2005) SI DISPUTERÀ A CASTELLETTO DI BRANDUZZO IL PRIMO DEI 10 GRAND PRIX IN CALENDARIO |
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Milano, 31 marzo 2005 - Il Campionato del Mondo Supermoto S1 è una specialità ormai consolidata nel panorama motociclistico. Anche per la stagione 2005 viene riconfermato all'attenzione dei molti appassionati e semplici curiosi di questa specialità delle due ruote un calendario ricco di eventi articolati su ben 10 Gran Premi che tra maggio e novembre toccheranno importanti località d'Europa. S’incomincia con il Gran Premio d'Europa che si disputerà il primo maggio nel Motodromo di Castelletto di Branduzzo, uno dei più rinomati dell'Oltrepò pavese e d'Italia. La corsa al titolo si apre dunque in una delle piste di Supermotard e di Speedway tra le migliori del nostro motociclismo a conferma di come la specialità sia in continua crescita d'audience non solo dal vivo ma anche di telespettatori dal momento che l’evento sarà ripreso in diretta per essere distribuito poi presso i principali network televisivi mondiali e italiani che raggiungeranno oltre 26 Paesi per un'audience globale di ben 3,5 miliardi telespettatori nel mondo. Prestigiose anche le testate giornalistiche nazionali e straniere coinvolte: La Stampa, Repubblica, Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Tuttosport, Corriere Sport-stadio e L'equipe seguiranno tutti i Gran Premi come Motosprint, il settimanale specializzato del settore, uno tra i più diffusi e letti d’Europa. Numerosi i Team che prenderanno parte alle competizioni tra i quali lo squadrone Husqvarna che questo anno ha aperto una caccia grossa al titolo potendo contare sulla presenza di piloti del calibro del campione italiano, il pescarese Ivan Lazzaroni (Prestige) e del bresciano Davide Gozzini (Sport) con l'appoggio dei belgi Eddy Seel (Sport) e Gerald Delepine (Prestige), tutti sotto la protezione del Team Cross 2R. L'obiettivo titolo in classe Sport è perseguito anche da validissimi riders tra i quali il campione d'Italia in carica, il ravennate Fabio Balducci (Honda) e Attilio Pignotti (Honda) entrambi in forza al Team Hm Giletti Assomotor. Attenzione anche al francese Jerome Giraudo, campione del mondo in carica e al varesino Max Manzo che insieme ai transalpini Frederic Bolley e Fabrice Lecoanet del formidabile drappello formato dall'Aprilia, daranno l'assalto alle migliori posizioni in classifica. Il Team Tm Dancing ‘ Berloni sarà schierato per sostenere i due portacolori Max Verderosa (Sport) e Valter Bartolini (Prestige) mentre Rigo Moto sarà al via con il pilota Ivano Boano (Suzuki Sport) e l'H2o con Simone Girolami (Ktm Sport e Luca Uccellini (Ktm Prestige). Le molte rivoluzioni avvenute all'interno dei Team nel corso della stagione invernale segnalano altri sicuri protagonisti tra i quali Lorenzo Mariani (Ktm Sport) nel Team Lp Moto e Graziano Rispoli (Honda Sport) nel Team Pmr; Giuseppe e Paolo Gaspardone con Federico Brondi (Honda Sport) nell'Xteam; Trampas Parker e Massimo Beltrami (Sport) in sella alla Honda 450 iniezione nel Team Daverio Formula. Novità interessante della stagione sarà rappresentata dalla presenza del Modena Racing Team che con Robert Braccani (Sport) scenderà in pista sull'attesa moto Terramoderna, una Sx2-c 450, rivista e corretta rispetto alla versione che ha debuttato nel mondiale 2004. Inserita nel programma anche la speciale Michelin Holeshot e la Pole Position Fiat riservata ai piloti di ambo le classi Prestige e Sport. Il Torneo nazionale, sull'onda del successo ottenuto nella passata stagione, sarà accompagnato nel suo cammino dai Trofei monomarca Honda e Tm con i grandi confronti che consentiranno ai piloti meno esperti di gareggiare ruota-a-ruota a fianco dei big nazionali e internazionali della specialità. Grande risalto sarà dato a tutti i Gran Premi del 2005 anche sul sito Internet ufficiale del Campionato del Mondo di S1 ‘ Supermoto: www.Supermotos1.com dove saranno pubblicate le classifiche in tempo reale, news e quanto altro possa interessare fans e sportivi di questa specialità motociclistica. Una sezione verrà appositamente creata sul sito ufficiale del Circuito: www.Motodromo.it. Il circuito di Castelletto di Branduzzo può essere raggiunto da Pavia e Milano attraverso la S.s 35 dei Giovi: dal ponte del Pò bisogna seguire la direzione per Voghera - Salice Terme; dopo 2 chilometri, giunti in località Castelletto, si devono seguire le indicazioni per il Motodromo. Se si parte da Alessandria e Genova: attraverso l'autostrada A7 si deve uscire a Vighera e seguire per Piacenza, dopo 5 chilometri si deve girare a sinistra i direzione Pavia - Milano, infine, dopo 6 chilometri si giunge al Motodromo. Da Piacenza: attraverso l'autostrada A21 si deve uscire a Casteggio, quindi seguire le indicazioni per Pavia sulla S.s. 35 dei Giovi. Alla rotonda di Bressana si deve seguire prima per Castelletto di Branduzzo e poi per il Motodromo. |
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