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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2005
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I CITTADINI EUROPEI AUSPICANO CHE I RESPONSABILI POLITICI PRESTINO ALLE QUESTIONI AMBIENTALI LA STESSA ATTENZIONE CHE RISERVANO ALLE POLITICHE ECONOMICHE E SOCIALI  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - Secondo una nuova indagine Eurobarometro, per i cittadini europei un ambiente sano conta, per la qualità della vita, quanto lo stato dell’economia e i fattori sociali. Le questioni ambientali che preoccupano maggiormente i cittadini sono l’inquinamento idrico, le calamità di origine umana, il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico e le sostanze chimiche. L’indagine esamina per la prima volta l’atteggiamento nei confronti dell’ambiente nell’Ue‑25. Il Commissario responsabile dell’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “Questa indagine dimostra che i cittadini europei si interessano molto alla problematica ambientale, considerandola strettamente legata alla qualità della loro vita. I risultati vanno interpretati come una chiara richiesta alla Commissione affinché continui a lavorare per garantire un livello elevato di protezione dell’ambiente. I risultati dell’indagine Eurobarometro confermano anche che il pubblico condivide la convinzione della Commissione che una politica ambientale forte può fungere da motore per l’innovazione e la crescita.” Principali risultati La grande maggioranza dei cittadini dell’Unione europea (88% degli intervistati) ritiene inoltre che, all’atto di prendere decisioni in altri settori – come in ambito occupazionale o economico – i responsabili politici dovrebbero tenere in considerazione le questioni ambientali. Questo parere è espresso in maniera più evidente nei nuovi Stati membri. Alla richiesta di valutare l’influenza dei fattori economici, sociali e ambientali sulla loro qualità di vita, il 72% dei cittadini ha dichiarato che i fattori ambientali hanno una “fortissima influenza” o una “forte influenza”. I fattori economici sono stati descritti in questo modo dal 78% degli intervistati e i fattori sociali hanno ottenuto la stessa percentuale dei fattori ambientali (72%). I risultati confermano gli esiti di un’indagine Eurobarometro svoltasi nel febbraio 2005 riguardante l’agenda di Lisbona che indicava che la grande maggioranza dei cittadini ritiene che le politiche di tutela ambientale sono innanzitutto un incentivo per l’innovazione (64%) e non un ostacolo alle prestazioni economiche (20%). L’indagine indica inoltre che i cittadini dell’Unione europea considerano prioritaria la protezione dell’ambiente rispetto alla competitività economica (63% rispetto al 24% che non condivide questa affermazione). I cittadini considerano che le decisioni in materia ambientale siano più efficaci se prese a livello di Unione europea (33% rispetto al 30% nel 2002) e di governi nazionali (33%, stabile). Le principali preoccupazioni ambientali dei cittadini europei sono quelle che hanno un impatto diretto sulla loro vita. In particolare ne emergono cinque: inquinamento idrico (47%), calamità imputabili all’uomo – come le maree nere e gli incidenti industriali (46%) –, il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico (45% per entrambi) e le sostanze chimiche (35%). Si osservano in ogni caso alcune differenze indicative tra i cittadini dei vecchi (Ue‑15) e dei nuovi Stati membri (Ue‑10). Il cambiamento climatico, ad esempio, è la principale preoccupazione nell’Ue‑15, mentre nella Ue‑10 si attesta solo al 7º posto. Alla domanda se ritengano di essere sufficientemente informati sulle questioni ambientali, il 54% degli intervistati afferma di ritenersi adeguatamente informato, mentre il 44% considera di essere scarsamente informato. I due aspetti in merito ai quali gli intervistati ritengono di essere male informati sono l’impatto sulla salute delle sostanze chimiche (41%) e gli Ogm (40%). Per quanto attiene alle fonti d’informazione ritenute affidabili, un’ampia maggioranza di cittadini si fida delle associazioni ambientaliste (42% contro il 48% nel 2002), degli scienziati (32% contro il 35% nel 2002) e della televisione (27% contro il 18% nel 2002). Rispetto all’indagine precedente del 2002, la fiducia nei media è considerevolmente aumentata. L’indagine si è svolta dal 27 ottobre al 29 novembre 2004 su un campione di circa 1000 cittadini in ogni Stato membro. La sintesi dell’indagine e l’intera relazione sono reperibili nel sito seguente: http://europa.Eu.int/comm/environment/barometer/index.htm  http://europa.Eu.int/comm/public_opinion/index_en.htm  
   
   
STATEMENT BY THE PRESIDENT OF THE EUROPEAN COMMISSION, JOSÉ MANUEL BARROSO, TO MARK THE FIRST ANNIVERSARY OF ENLARGEMENT, 1 MAY  
 
 2005 Brussels, 2 may 2005 - "The first anniversary of the 5th enlargment which has re-unified Europe is a happy event for all Europeans. It reminds us that the European Union is not a closed club and how much its power of attraction is important. The historic moment when the ten most recent Member States joined the Union not only marked the achievement of a major political objective, but above all it expressed the determination and courage of their citizens and their desire to fulfil their dream of living in a better world. It is a forceful reminder that openness towards others - and not isolationism - is what drives the Eu and yields results. This enlargement has brought new quality to Community life and a new vision of Europe. With 25 members - 27 in around two years’ time - the Eu is strengthening its position on the international stage. This enlargement has already helped consolidate political and economic stability, democracy and human rights in Europe. It shows us that profound changes can be achieved in a short time: setting up a market economy, reinforcing the principle of a state based on the rule of law, creating democratic institutions in line with European standards, transposing Community rules and above all feeling European without losing sight of the fact that we are also Polish, Portuguese, Spanish, Czech, French or Finnish. The question raised in the early 1990s – do we widen or deepen Europe – no longer arises. Together, we are building a strong Union in order to make a bigger success of the European project. There are 25 of us working together to preserve stability and peace and to ensure prosperity in Europe. We are together so that we can gain from each other’s experiences, cultures and talents. We translate our aspirations into action. The distinction between new and old Member States no longer makes sense. For me, this enlargement felt like a real reunion of members of the same family who had been broken up against their will and who, after many years of separation, were getting together again to live and work side-by-side and put their divisions behind them. It was a reunification not only of nations and peoples, but also of cultures and ways of looking at the world. The arrival of ten new Member States bridged that artificial divide between Eastern and Western Europe. But the enlarged Europe has not closed in on itself. It is open to all countries which belong in Europe, subscribe to our values and meet the Union’s accession conditions. This last enlargement has prompted the Eu to adopt a new approach to Eastern Europe, in particular the “neighbourhood policy”, which is still very much an open field. It also requires greater solidarity between Member States, one of the key principles underpinning the Eu. We must strive for an open Europe, a Europe of dialogue. In each of the 25 countries work has begun on explaining and educating the public. This task is being pursued. It is by establishing a culture of dialogue and openness that we can improve ourselves. But it is also very true that we are still getting to know each other, getting to grips with the new realities of our Community. And that will take time. We must be patient and give ourselves the time to learn about and get to know each other. Nor should we forget that expansion to 25 members has prompted questions about the Eu’s identity, its borders and how it should function in future. Finally, united Europe is also a response to the fears bound up with populism, chauvinism, xenophobia, terrorism and, at the heart of it all, with poverty. It is our duty to show ordinary people that Europe has no hang-ups. We must go forward with confidence and openness. Together, we are stronger in the face of the major challenges in today’s globalised world."  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE AUTORIZZA LE OPA DI BBVA SU BNL E DI ABN AMRO SU BANCA ANTONVENETA  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 – Lo scorso 28 aprile 2005 La Commissione europea ha dato via libera, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, alle offerte pubbliche di acquisto proposte dal gruppo bancario spagnolo Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.a. (“Bbva”) sulla Banca Nazionale del Lavoro S.p.a. (“Bnl”) e dal gruppo bancario olandese Abn Amro Bank N.v. (“Abn Amro”) sulla Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.a. (“Banca Antonveneta”). La Commissione è giunta alla conclusione che queste operazioni non pregiudicherebbero la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo o in una sua parte sostanziale. “Le operazioni proposte costituiscono un segno positivo che ci si sta muovendo verso un mercato interno dei servizi finanziari più integrato” ha commentato la signora Neelie Kroes, commissario responsabile per le questioni di concorrenza. “Mercati finanziari integrati ed efficienti sono un presupposto essenziale per la competitività, la crescita e il benessere in Europa. Le fusioni e le acquisizioni transfrontaliere possono accrescere la concorrenza e le possibilità di scelta dei consumatori”. Le operazioni proposte non suscitano preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza e sono state esaminate secondo la procedura semplificata. Le attività di Bbva e Bnl si sovrappongono solo in misura limitata sui segmenti dei servizi bancari alle imprese e dei mercati finanziari in Italia e in Spagna e in misura ancor più ridotta nel settore dei servizi bancari alle imprese nel Regno Unito e nel Lussemburgo. Per quanto riguarda l’operazione Abn Amro/banca Antonveneta, si riscontrano solo sovrapposizioni molto limitate tra le attività delle parti nel settore dei servizi bancari alle imprese in Italia e sui mercati finanziari in Italia e in Belgio. Di conseguenza la Commissione ha concluso che le operazioni proposte non pregiudicano la concorrenza effettiva.  
   
   
MEZZOGIORNO: STANCA, “DAL GOVERNO OLTRE 670 MLN € SOLO PER LO SVILUPPO DELL’ICT” PER FAVORIRE L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE NEL MEZZOGIORNO IL GOVERNO HA STANZIATO RISORSE COME MAI È STATO FATTO IN PRECEDENZA  
 
Roma, 2 maggio 2005 - “Per favorire l’innovazione tecnologica e digitale nel Mezzogiorno il Governo ha stanziato risorse come mai è stato fatto in precedenza. Per la prima volta nel nostro Paese, infatti, c’è una politica specifica per lo sviluppo della Società dell’Informazione nel Sud per la quale sono già stati assegnati complessivamente oltre 670 milioni di €”. Lo ha precisato Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, intervenendo nel dibattito apertosi sulla priorità che il Governo ha dato allo sviluppo del Meridione. “Abbiamo voluto dare un sostegno concreto all’economia del Sud”, ha detto ancora Stanca, “agendo con un forte investimento sulle risorse umane e sulla formazione; favorendo il rapido adeguamento della Pubblica Amministrazione regionale ai nuovi compiti richiesti ed ai nuovi servizi offerti ai cittadini; sviluppando azioni tese a garantire un accesso alle Reti più economico, più rapido e sicuro”. In particolare, ha proseguito il Ministro, “negli ultimi due anni il Cipe ha assegnato alla Società dell’Informazione nel Sud finanziamenti per oltre 670 milioni di €. Nel dettaglio, su iniziativa del mio ministero con la delibera Cipe del 29 settembre 2004 sono stati destinati 150 milioni di € per finanziamenti allo sviluppo dell’high-tech nel Mezzogiorno; alla promozione dell’utilizzo della rete; all’integrazione dell’e-Government regionale e centrale nelle Regioni meridionali; alla realizzazione del Ponte Digitale nell’area dello Stretto; 300 milioni di € per servizi ed infrastrutture a larga banda”. “A queste risorse”, ha proseguito Stanca, “si devono poi aggiungere i fondi regionali, che consentono una più capillare attuazione dei progetti sul territorio in materia di innovazione tecnologica per la Pubblica amministrazione locale, i cittadini e le imprese”. Il ministro Stanca ha inoltre messo in evidenza che “per quanto riguarda le iniziative di e-Government nelle amministrazioni pubbliche locali abbiamo adottato un originale metodo, già sperimentato con successo nella 1.A fase di e-Government con ben 4 mila tra Regioni ed enti locali, basato sulla condivisione della strategia e sulla cooperazione con le autonomie locali, sulla definizione di un quadro di riferimento condiviso e, non ultimo, sul rispetto delle specificità e della vocazione di ogni realtà territoriale”. Infine, ha concluso il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, “abbiamo già siglato Accordi di Programma Quadro (Apq) con le regioni del Mezzogiorno che attiva stanziamenti per quasi 370 milioni di euro per lo sviluppo della Società dell’Informazione in queste aree”.  
   
   
LANCIATO UN NUOVO SERVIZIO PER SEGUIRE LE TENDENZE DELL'EGOVERNMENT NELL'EUROPA CENTRALE E ORIENTALE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - È stato lanciato un nuovo servizio online per controllare le tendenze nell'attuazione di strategie di eGovernment nei paesi dell'Europa centrale e orientale. "eStrategies Central and Eastern Europe Online" è una eZine (rivista elettronica) settimanale gratuita che mette in risalto gli sviluppi più importanti in materia di eGovernment in quella che chi ne cura la redazione, la British Publishers Ltd, descrive come "la regione in più rapido sviluppo del mondo per quanto riguarda l'eGovernment". Il servizio offre notizie, analisi e tendenze direttamente dai principali attori di eGovernment della regione - dagli amministratori pubblici agli accademici e dirigenti d'azienda. "In tutto il mondo, le soluzioni di eGovernment stanno trasformando la pubblica amministrazione in un'attività efficiente e moderna al servizio dei cittadini. Nell'europa centrale e orientale, dove 25 nazioni sono in fase di transizione da regimi ingestibili, questo processo è particolarmente rapido e nel contempo della massima importanza", si legge in una dichiarazione della British Publishers Ltd. Non rimarrà escluso nessun aspetto della pubblica amministrazione nel massiccio trasferimento di tecnologia verso l'Europa centrale e orientale, finanziato in larga misura dall'Ue con un investimento di 60 milioni di euro. Portali, carte d'identità, registri nazionali, sistemi di integrazione di back office e collaborazione in rete fra agenzie: sono tutte soluzioni in fase di attuazione in ogni paese della regione. Il servizio "eStrategies Central and Eastern Europe Online" manterrà gli utenti al corrente sui principali sviluppi, ad esempio dove è applicata la tecnologia più recente, in quale modo e da chi sono prese le decisioni, quali aziende si aggiudicano i contratti, le soluzioni che costituiscono le migliori prassi nel campo dell'eGovernment. Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://www.Britishpublishers.com/ezine/ezine_130505.htm  Per registrarsi all'eZine settimanale consultare il sito: http://bpl.Uk.com/cee/  
   
   
TUTTO SULL’E-GOVERNMENT NEI RAPPORTI REGIONALI 2005 SONO ON LINE SUL PORTALE CRCITALIA.IT I RAPPORTI REGIONALI SULL’INNOVAZIONE: PROGETTI E RISULTATI DELLE ESPERIENZE DI E-GOVERNMENT NELLE REGIONI E NELLE AUTONOMIE LOCALI ITALIANE  
 
Roma, 2 maggio 2005 – Si rinnova nel 2005 l’appuntamento con i Rapporti Regionali sull’Innovazione realizzati dai Centri Regionali di Competenza (Crc) di Abruzzo, Emilia-romagna, Friuli Venezia-giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. I Rapporti Regionali offrono un quadro completo ed aggiornato del livello di attuazione dell’e-government nelle regioni e nelle autonomie locali italiane, e forniscono gli elementi di scenario e di approfondimento per ricostruire lo stato della Società dell'Informazione in ciascun contesto, non trascurando gli aspetti socioeconomici del territorio. Ogni Rapporto aggiorna il quadro delle politiche in materia di e-government: Accordi di Programma Quadro, integrazioni, e ciò che in termini di programmazione contribuisce a tracciare il percorso di ammodernamento della Pubblica amministrazione e dei servizi disponibili per cittadini e imprese. Oltre all’aggiornamento sullo stato dell’arte dei progetti cofinanziati sul Primo avviso, i Rapporti presentano un quadro completo della progettualità regionale e locale alimentata da altre fonti di finanziamento: dai progetti inseriti in Apq a quelli del Por e del Docup, fino a tutte le iniziative relative alla seconda fase dell’e-government. Progetti infrastrutturali per la creazione del Spc, progetti di e-democracy o destinati a erogare servizi su piattaforma digitale terrestre. Viene poi proposto un estratto regionalizzato dei risultati dell’Osservatorio Servizi on Line del Progetto Crc, che ha analizzato i siti istituzionali di Regioni, Province e Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, estraendo tutti i servizi di e-government locale in base ad una corrispondenza con una lista di riferimento e verificandone la diffusione e il grado di interattività. Ogni Rapporto Regionale infine, individua e approfondisce un focus tematico territoriale, presentando e descrivendo progetti già in fase di erogazione di servizi, iniziative significative ad ampia diffusione o a forte impatto sul territorio, componendo un ricco elenco di best practices nazionali. Una lettura aggregata e trasversale dell'innovazione nella P.a. Sarà contenuta nel 3° Rapporto sull’Innovazione nelle Regioni d’Italia, che il Progetto Crc presenterà nel giugno prossimo. www.crcitalia.it  
   
   
LA FINLANDIA DEFINISCE UNA STRATEGIA DI SVILUPPO PER LA RICERCA PUBBLICA  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - Il governo finlandese ha adottato una risoluzione sullo sviluppo strutturale del sistema di ricerca pubblica, delineando le strategie future per le organizzazioni che guidano, finanziano e conducono la ricerca. In base alla risoluzione, il sistema di ricerca pubblica - che comprende i ministeri, gli istituti di ricerca pubblici, le università, i politecnici, i centri tecnologici e gli incubatori di imprese - deve affrontare due sfide principali. In primo luogo, la creazione di un regime di ricerca e sviluppo (R&s) di livello mondiale in settori riguardanti economia e società, e in secondo luogo l'ulteriore internalizzazione dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione. In via generale, la risoluzione considera che la creazione e il rafforzamento di raggruppamenti scientifici e tecnologici e di centri di eccellenza imporranno una più stretta cooperazione fra i finanziatori della ricerca pubblici, privati e stranieri. Di conseguenza, l'Accademia di Finlandia e l'agenzia nazionale per la tecnologia Tekes, insieme ad altre organizzazioni finanziatrici, intensificheranno la cooperazione in materia di finanziamenti e in altri campi onde migliorarne l'impatto. "L'obiettivo è la creazione di entità operative di dimensioni maggiori di quelle esistenti", si legge nella risoluzione. Per quanto riguarda invece l'istruzione superiore, la risoluzione prevede lo sviluppo del settore per farlo divenire un sistema di rilevanza mondiale nelle aree di forza della Finlandia. Il settore non sarà ampliato, ma le istituzioni sono incoraggiate a unire le proprie risorse per costituire enti più grandi e a promuovere la formazione di reti, la gestione e l'analisi dimpatto. I ministeri sono invitati a preparare piani per lo sviluppo della ricerca settoriale nei rispettivi comparti, sulla cui base il governo elaborerà un piano generale per ridistribuire le risorse secondo le nuove esigenze della società. Ai ministeri viene altresì chiesto di rafforzare la cooperazione in materia di finanziamenti e in altri campi con l'Accademia di Finlandia e lagenzia Tekes. Infine, le organizzazioni intermedie - quali i centri tecnologici, le aziende attive nel settore dello sviluppo, i parchi scientifici e gli incubatori di imprese - sono sollecitate a intensificare la cooperazione fra loro e con le organizzazioni di ricerca pubbliche. "Saranno prese misure [...] al fine di sviluppare processi strategici che colleghino gli attori regionali e locali e gli ambienti innovativi alla politica nazionale in materia di innovazione", conclude la risoluzione. Per scaricare la risoluzione del governo consultare il sito: http://www.Minedu.fi/tiede_ja_teknologianeuvosto/eng/reports/resolution_2005.pdf  
   
   
MALTESE LIRA INCLUDED IN THE EXCHANGE RATE MECHANISM II (ERM II)  
 
Frankfurt, 2 may 2005 - At the request of the Maltese authorities, the ministers of the euro area Member States of the European Union, the President of the European Central Bank and the ministers and the central bank governors of Denmark, Estonia, Lithuania, Slovenia and Malta have decided, by mutual agreement, following a common procedure involving the European Commission and after consultation of the Economic and Financial Committee, to include the Maltese lira in the Exchange Rate Mechanism Ii (Erm Ii). The central rate of the Maltese lira is set at 1 euro = 0.429300 lira. The standard fluctuation band of plus or minus 15 percent will be observed around the central rate of the lira. Upon entry into the mechanism, the Maltese lira will be re-pegged to the euro from the current basket arrangement. Moreover, the Maltese authorities have declared that they will maintain the exchange rate of the Maltese lira at the central rate against the euro as a unilateral commitment, thus placing no additional obligations on the Ecb. The agreement on participation of the Maltese lira in Erm Ii is based on a firm commitment by the Maltese authorities to pursue sound fiscal policies, including containing current government expenditure and lowering the high debt level, which are essential for preserving macroeconomic stability, containing the current account deficit and ensuring the sustainability of the convergence process. The authorities, together with the responsible Eu bodies, will closely monitor macroeconomic developments. The Maltese government’s medium term consolidation strategy requires a high degree of budgetary discipline and needs to be implemented decisively. Strict monitoring of budget execution will be required, aimed at a timely detection and correction of slippages. Continued vigilance will be needed to ensure that wage developments remain in line with productivity growth. The authorities will continue to ensure effective financial supervision. Further structural reforms, aimed at supporting productivity growth and enhancing the economy’s flexibility and adaptability, will be implemented in a timely fashion so as to strengthen domestic adjustment mechanisms and safeguard the overall competitiveness of the economy. The compulsory intervention points in the exchange rate mechanism will be communicated by the Ecb and the Central Bank of Malta, in time for the opening of the foreign exchange markets on 2 May 2005.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA RECUPERERÀ DAGLI STATI MEMBRI 277,25 MILIONI DI EURO A TITOLO DELLE SPESE DELLA PAC  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - La Commissione europea ha adottato il 29 aprile 2005 una decisione che prevede il recupero di 277,25 milioni di euro indebitamente spesi dagli Stati membri nell’ambito delle sovvenzioni agricole. La decisione di procedere al recupero degli importi versati è motivata dall’inadeguatezza delle procedure di controllo o dal mancato rispetto della normativa comunitaria sulle spese agricole. Gli Stati membri sono responsabili del pagamento e del controllo della quasi totalità delle spese sostenute a titolo della politica agricola comune (Pac) e la Commissione da parte sua deve accertarsi che gli Stati membri abbiano correttamente utilizzato i fondi disponibili. Commentando la decisione Mariann Fischer Boel, commissario responsabile per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “I soldi dei contribuenti europei devono essere spesi correttamente. Come dimostra la decisione di oggi, la Commissione non è disposta a transigere su questo punto e continuerà a combattere fermamente le irregolarità e il lassismo nei controlli. Non esiteremo a recuperare dagli Stati membri gli importi indebitamente spesi. ”. Questa procedura periodica di revisione contabile è uno strumento essenziale per il controllo delle spese della Pac e consente di recuperare gli importi versati senza adeguate garanzie sulla legittimità dei pagamenti o sull’affidabilità dei controlli e del sistema di verifica dello Stato membro considerato. Le principali rettifiche finanziarie - Con quest’ultima decisione verranno recuperati fondi dal Belgio, dalla Germania, dalla Danimarca, dalla Grecia, dalla Spagna, dalla Francia, dall’Italia, dai Paesi Bassi, dal Portogallo e dal Regno Unito. I recuperi più consistenti sono i seguenti: 113,40 milioni di euro imputati alla Spagna, per gravi carenze nel sistema di controllo e frode generalizzata (rettifica del 100%, cioè recupero di tutti gli importi versati) nel settore del lino, per le campagne 1998/1999 e 1999/2000; 21,08 milioni di euro imputati alla Spagna, principalmente per gravi carenze nel sistema di controllo nel settore del lino, con una rettifica del 25% per le campagne 1996/1997 e 1997/1998, e nel settore della canapa, con una rettifica del 10% per le campagne 1996/1997 e 1997/1998 e del 25% per le campagne 1998/1999 e 1999/2000. 68,71 milioni di euro imputati all’Italia, nel settore dell’olio d’oliva, principalmente per il superamento del limite fissato alla produzione effettiva di olio d’oliva nelle campagne 1998/1999 e 1999/2000 ; 25,36 milioni di euro a carico della Grecia, nel settore dei seminativi, principalmente per carenze nei controlli della regolarità delle domande.  
   
   
MEF : SUL SITO L’AGGIORNAMENTO RPP E LA TRIMESTRALE DI CASSA  
 
Roma, 2 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che sulla home page www.Mef.gov.it  negli appositi banner, sono disponibili l’Aggiornamento alla "Relazione Previsionale e Programmatica per il 2005" e la "Relazione sulla stima del fabbisogno di cassa per l’anno 2005 e situazione di cassa al 31 dicembre 2004".  
   
   
GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO  
 
Roma, 2 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che la Repubblica italiana (Aa2/aa-) ha stabilito il prezzo del bond formato global da tre miliardi di dollari, con cedola 4% e scadenza 16 giugno 2008. Il prezzo è stato fissato a 99,932%, per un rendimento corrispondente del 4,022%, 34 punti base sopra quello del titolo a 3 anni emesso dal Tesoro americano. Gli investitori che hanno partecipato alla transazione sono stati: banche centrali per il 55%, banche per il 35% e fondi di investimento per il 10%. La distribuzione geografica comprende l’Asia con il 56%, il Regno Unito con il 17%, il Nord America con il 12%, l’Europa continentale con l’8% ed il Medio Oriente con il 7%. Lead manager dell’operazione sono stati: Deutsche Bank, Goldman Sachs e Hsbc. Il presente annuncio non rappresenta un’offerta di vendita di titoli. Una copia del Prospetto e del Prospectus Supplement, relativo ai titoli emessi, può essere reperita sul sito internet della United Securities and Exchange Commission (www.Sec.gov.)  
   
   
6PQ E TSI: WORKSHOP FINANZIARIO IN ESTONIA  
 
 Bruxelles, 2 maggio 2005 - Un workshop finanziario dedicato all'area tematica "Tecnologie della società dell'informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq) avrà luogo a Tallinn (Estonia) il 2 maggio. La manifestazione è organizzata nel contesto del progetto Finance-nms-ist finanziato dall'Unione europea. Dopo le presentazioni del programma Tsi e degli strumenti del 6Pq, la manifestazione tratterà i seguenti argomenti: modelli di costo, linee guida finanziarie, preparazione delle proposte, trattative relative ai contratti, sistemi di registrazione finanziaria interna, dichiarazione dei costi. Per informazioni: Tarmo Pihl E-mail: tarmop@archimedes.Ee    
   
   
GIORNATA DI INFORMAZIONE SULL'INVITO TSI PER L'ACCESSO ALLE RISORSE CULTURALI E SCIENTIFICHE E LA LORO CONSERVAZIONE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - Il 16 giugno a Kirchberg (Lussemburgo) si svolgerà una giornata di informazione, organizzata dalla Dg Società dell'informazione della Commissione europea, sul quinto invito nell'ambito dell'area tematica "Tecnologie della società dell'informazione" (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq). L'obiettivo della manifestazione è di ottimizzare le proposte presentate nel quadro della sezione dell'invito Tsi dedicata all'accesso alle risorse culturali e scientifiche e alla loro conservazione, la cui pubblicazione è prevista in maggio e la cui data di chiusura è fissata alla fine di settembre 2005. La giornata informativa contribuirà ad assistere la comunità scientifica nel costruire il consenso nei confronti delle tendenze e delle sfide della ricerca futura, nel comprendere al meglio gli strumenti del 6Pq, nell'agevolare la condivisione di idee ed esperienze e nel trovare partner per la creazione di consorzi di progetto. Http://www.cordis.lu/ist/directorate_e/digicult/infoday2005.htm    
   
   
BANDO DI GARA: STUDIO SULL'EINCLUSION (INCLUSIONE ELETTRONICA)  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio sullo stato della misurazione, dell'analisi e degli approcci mirati al miglioramento dell'eInclusion (inclusione elettronica). Il contraente dovrà procedere all'elaborazione di uno studio che consiste in una serie di relazioni concernenti in particolare: la revisione e l'analisi delle iniziative relative e pertinenti all'eInclusion e all'eParticipation, comprese le iniziative di monitoraggio, gli strumenti di misurazione e gli indicatori del settore; l'elaborazione di raccomandazioni per le future azioni comunitarie nel settore; la realizzazione di un prototipo di piattaforma per il monitoraggio, la diffusione e lo scambio di informazioni sull'eInclusion e sull'ePartecipation nel quadro di eEuropa e in collegamento con le iniziative correlate. Per informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Società dell'informazione, All'attenzione di Frans de Bruïne, Unità C1, B-1049 Bruxelles, Tel +32-2 295 2918, Fax +32-2 296 1780 Per informazioni relative al bando di gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=079127-2005  
   
   
VIA LIBERA AL CAMBIO DI DENOMINAZIONE DI BANCA POPOLARE DI LODI: NASCE LA BANCA POPOLARE ITALIANA - PROGETTO OPSC SU AZIONI ANTONVENETA - RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE  
 
Lodi, 2 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lodi, presieduto da Giovanni Benevento, e il Consiglio di Amministrazione di Reti Bancarie, presieduto da Alberto Varetti, per la parte di sua competenza, il 29 aprile hanno approvato all’unanimità: la modifica della denominazione della Banca Popolare di Lodi in Banca Popolare Italiana da sottoporre ad una assemblea di futura convocazione; il piano di rafforzamento patrimoniale per un ammontare complessivo di circa 3 miliardi euro; il lancio di un’Offerta Pubblica di Scambio sulla totalità del capitale di Banca Antonveneta S.p.a. Tendente all’acquisizione del controllo della stessa; un complesso progetto di sviluppo finalizzato alla costituzione del quinto polo bancario italiano attraverso un piano di aggregazione tra il Gruppo Bipielle e Banca Antonveneta S.p.a., con l’obiettivo di creare valore per gli investitori, gli azionisti, i clienti e il sistema economico italiano. In relazione a tale progetto il Consiglio di Amministrazione ha approvato il documento informativo, di cui all’art. 71 del regolamento Consob n. 11971 del 1999, provvedendo al suo deposito presso la sede sociale della Banca Popolare di Lodi e presso Borsa Italiana S.p.a., nonché presso il sito Internet www.Bipielle.it Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di sottoporre all’esame di un’assemblea di futura convocazione la modifica dell’art. 1 dello Statuto, in merito alla denominazione sociale di Banca Popolare di Lodi che verrà mutata in "Banca Popolare Italiana". Il nuovo nome è la forma abbreviata del marchio Banca Popolare Italiana – Banca Popolare di Lodi La scelta della nuova denominazione riflette l’impostazione strategica su cui si basa la crescita attuata dal Gruppo Bipielle ed è coerente con il progetto che vede protagonista Banca Antonveneta. La filosofia del Gruppo è quella di basare lo sviluppo su un continuo e specifico presidio del territorio di riferimento esercitato dalle banche che condividono il piano proposto. Questo elevato patrimonio di relazioni fa sì che il Gruppo sia a pieno titolo tra le prime banche del Paese facendo leva sulla matrice "popolare". L’attenzione alle realtà locali, il rispetto della tradizione e la sensibilità sociale si coniugano così alla crescita dimensionale, all’efficienza operativa e all’innovazione. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di sottoporre all’approvazione di un’assemblea di futura convocazione la modifica dello Statuto nella parte che disciplina la ripartizione degli utili, in modo da prevedere che l’1% dell’utile netto sia assegnato ad un "Fondo per le giovani generazioni", con un massimo di 1,5 milioni di euro, e un altrettanto 1% ad un "Fondo per le opere sociali", con un massimo di 1,5 milioni di euro. Il piano di aggregazione tra il Gruppo Antonveneta e il Gruppo Bipielle si fonda sulla comune cultura imprenditoriale e sulla forte vocazione di servizio al territorio delle due realtà bancarie che hanno consentito loro negli ultimi anni di collocarsi tra i primi dieci istituti di credito nazionali. L’operazione consentirà di dare vita ad una realtà bancaria con un eccellente presidio territoriale grazie a quasi 2.000 filiali, con leadership di mercato in molte regioni italiane e con un presidio capillare in oltre 1.200 comuni. Il progetto prevede di attribuire a Banca Antonveneta (Bav) il ruolo di motore di sviluppo del nuovo Gruppo: questa impostazione permetterà a Bav di trasformarsi da potenziale realtà da aggregare a nuovo polo aggregante del sistema bancario italiano. Il piano rappresenta uno snodo fondamentale per un ulteriore sviluppo dei due istituti e segue i principi generali che hanno contraddistinto la strategia di crescita dei due Gruppi, all’insegna della valorizzazione dell’identità e dell’autonomia delle singole realtà locali e della salvaguardia della governance, del management e delle rappresentanze locali. L’obiettivo è dar vita ad un grande progetto che apporti valore a tutti i soggetti coinvolti sotto il profilo strategico, industriale e reddituale, fondato su alcuni capisaldi: una Capogruppo "popolare" quotata con caratteristiche operative (Banca Popolare Italiana-banca Popolare di Lodi) che svolge funzioni di holding (governo, indirizzo e controllo) per tutto il Gruppo, in aderenza a quanto previsto dalla normativa di Vigilanza; una Banca Spa quotata (Banca Antonveneta) che diviene il centro di propulsione industriale del nuovo Gruppo, aggregando Reti Bancarie S.p.a. (Cassa di Risparmio di Lucca, Cassa di Risparmio di Pisa, Cassa di Risparmi di Livorno, Banca Popolare di Crema, Banca Popolare di Cremona, Banca Popolare di Mantova, Banca Caripe, Banca Valori) e ottimizzando l’attività delle "fabbriche prodotto"; l’aggregazione di Efibanca e Interbanca con la conseguente creazione della seconda merchant bank italiana (con possibilità di quotazione) particolarmente dedicata al servizio della media impresa italiana. L’operazione di aggregazione industriale rappresenta la naturale evoluzione dei modelli imprenditoriali dei due Gruppi connotati da forti elementi di complementarietà, permettendo di: dare vita ad una realtà bancaria tra le più significative dell’Italia settentrionale in termini di competitività, produttività e presidio del territorio conseguendo economie di scala e soglie dimensionali tali da apportare significativi risultati reddituali; raggiungere posizioni di leadership di mercato nei territori maggiormente sviluppati d’Italia e livelli dimensionali rilevanti nel business "non bancario ", ottenendo così una diversificazione importante nei flussi di ricavo; creare un nuovo player nazionale in grado di svolgere una funzione importante nel rilancio del sistema economico e industriale anche grazie al ruolo della nuova realtà nascente dall’integrazione tra Efibanca e Interbanca. Il nuovo Gruppo, caratterizzato da nuove potenzialità di crescita, da un’intensa creazione di valore e da interessanti sinergie in termini di ricavi e di costi superiori ai 300 milioni di euro, costituirà un rafforzamento del comparto creditizio italiano e un forte richiamo per altre realtà della stessa categoria e dimensioni. Per sostenere l’operazione il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un piano di rafforzamento della struttura patrimoniale per un ammontare complessivo di 3 miliardi di Euro, comprensivo di 1,5 miliardi di emissione obbligazionaria convertibile. 1. Aumento di capitale, in forma scindibile, in opzione ai Soci ed ai possessori di obbligazioni convertibili, per nominali massimi Euro 564.179.784 mediante emissione in una o più volte, purché entro il 31 dicembre 2006, di massimo n. 188.059.928 azioni da nominali Euro 3,00, maggiorato di un sovrapprezzo unitario da determinarsi dal Consiglio di Amministrazione in misura non inferiore ad Euro 4,50, e non superiore ad euro 6,00. Le azioni saranno offerte in opzione agli azionisti ed ai possessori di obbligazioni convertibili Bpl, in proporzione al numero di azioni o, sulla base del rapporto di concambio, al numero di obbligazioni convertibili in azioni Bpl possedute, in ragione di n. 6 azioni di nuova emissione ogni n. 10 azioni od obbligazioni possedute; le azioni saranno corredate da warrant gratuiti, cedibili, non quotati e circolabili autonomamente, in rapporto di n. 1 warrant ogni n. 2 azioni sottoscritte, per la sottoscrizione, dal 1 luglio 2008 al 31 dicembre 2010, di azioni ordinarie Bpl. I portatori del warrant avranno diritto di sottoscrivere un aumento di capitale della stessa Bpl, riservato in sottoscrizione ai portatori dei warrant, che sarà eseguito tra il 1 luglio 2008 e il 31 dicembre 2010, ad un prezzo di Euro 11,00 per azione. 2. Aumento di capitale, in forma scindibile, con esclusione del diritto d’opzione, ai sensi degli artt. 2440 e 2441 comma 4° Cod. Civ., per un importo nominale massimo di euro 360.000.000, da eseguirsi entro il 31 dicembre 2006, a servizio di una offerta pubblica di scambio totalitaria su azioni ordinarie Bav., del valore nominale unitario di Euro 3,00 cadauna, con emissione di massime n. 120.000.000 azioni Bpl, del valore nominale unitario di Euro 3,00, godimento 1 gennaio 2005, da riservare ai titolari di azioni Bav., nel rapporto di 0,50 azioni Bpl ogni n. 1 azione ordinaria Bav. 3. Aumento di capitale, in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5 Cod. Civ., per un importo nominale massimo di Euro 360.000.000 mediante emissione, entro il 31 dicembre 2006, di massime n. 120.000.000 azioni, del valore nominale di Euro 3,00 cadauna, godimento 1 gennaio 2005, con prezzo unitario da stabilirsi dal Consiglio di Amministrazione, in misura comunque non inferiore al 90% del patrimonio netto contabile per azione, come risultante dall'ultimo bilancio approvato al momento dell’emissione, tenendo conto altresì del patrimonio riveniente dall’esecuzione dell’aumento di capitale di cui al punto precedente, da offrirsi in sottoscrizione ad Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, a Fondazioni di cui al D.lgs. 17 maggio 1999 n. 153 e/o a partner strategici del Gruppo Bipielle, ovvero da destinarsi a sollecitazioni pubbliche all’investimento, ai sensi degli artt. 94 e ss. D.lgs. 58/98. L’aumento di capitale a servizio dell’Offerta e quello a favore degli Oicr costituiscono un’unica operazione di capitalizzazione, per un numero complessivo di n. 120.000.000 azioni. Reti Bancarie Holding S.p.a. (Rbh) sarà chiamata ad emettere nuove azioni e warrant da destinarsi, alternativamente: a costituire, previa sottoscrizione e liberazione da parte della Capogruppo, frazione del corrispettivo dell’Ops che si intende promuovere sulle azioni Bav; alla sottoscrizione da parte di soggetti esterni alle attuali compagini sociali, se ed in quanto l’emissione ad indiretto servizio dell’Ops della Capogruppo non esaurisca i quantitativi massimi che saranno autorizzati dalle rispettive assemblee. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione di Rbh ha deliberato di sottoporre ad una convocanda Assemblea il progetto di aumento di capitale, in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5 Cod. Civ., per un importo nominale massimo di Euro 285.000.000 mediante emissione, entro il 31 dicembre 2006, di massime n. 95.000.000 azioni, del valore nominale di Euro 3,00 cadauna, godimento regolare, con prezzo unitario da stabilirsi dal Consiglio di Amministrazione, in misura comunque non inferiore al patrimonio netto contabile per azione, come risultante dall'ultimo bilancio approvato al momento dell’emissione, da offrirsi: (i) in sottoscrizione riservata alla Bpl esclusivamente allo scopo di costituire frazione del corrispettivo dell’Ops che prevederà, fra l’altro, lo scambio di azioni Rbh di proprietà dell’Offerente con le azioni Bav apportate all’Offerta. (ii) per il quantitativo che, nel limite massimo sopra indicato, eccede l’esigenza del servizio dell’Ops, tenuto conto dell’adesione alla stessa, in sottoscrizione ad Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, a Fondazioni di cui al D.lgs. 17 maggio 1999 n. 153 e/o a partner strategici del Gruppo Bipielle ovvero da destinarsi a sollecitazioni pubbliche all’investimento, ai sensi degli artt. 94 e ss. D.lgs. 58/98. Inoltre l’Assemblea di Rbh sarà chiamata ad esaminare un ulteriore aumento di capitale al servizio dell’esercizio di massimi 50.000.000 warrant da collocarsi ad un prezzo corrispondente al "fair value" del warrant. L’assemblea sarà chiamata a delegare il consiglio per la predisposizione del relativo regolamento. L’assemblea stessa esaminerà la proposta di fusione per incorporazione di Banca Eurosistemi e Sofinspa in Rbh, con "trasformazione" di quest’ultima in banca e conseguente riconoscimento del diritto di recesso agli azionisti che non abbiano concorso alla deliberazione. Sempre in tema di misure volte al rafforzamento patrimoniale, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre ai Soci di aggiornare la delibera assunta dall’Assemblea straordinaria, in data 3 marzo 2003, in merito all’emissione, anche in più tranche, con esclusione del diritto di opzione, entro 3 anni dalla deliberazione assembleare, di obbligazioni subordinate convertibili. Più precisamente sarà proposto all’Assemblea di ampliare l’importo massimo dall’attuale 1 miliardo di euro, a circa 1,5 miliardi di euro; a queste obbligazioni sarà abbinato un warrant gratuito, nel rapporto di 1 warrant ogni 5 obbligazioni, con le stesse caratteristiche dei warrant di cui al punto (1) che precede. Ops su azioni Banca Antonveneta (Bav) - L’offerta pubblica di Bpl è un’Offerta di scambio totalitaria e volontaria, che avrà ad oggetto la quota del capitale Bav di cui Bpl non ha la titolarità, attualmente rappresentato da 231.037.435 azioni (ivi incluse le azioni emettibili per effetto della conversione del prestito obbligazionario convertibile Bav) aventi ciascuna valore nominale pari ad Euro 3,00, godimento 1 gennaio 2005. L’offerta si estenderà altresì alle n. 181.032 obbligazioni convertibili in azioni emesse da Bav. Il corrispettivo dell’Ops è valutato dal Consiglio di Amministrazione in Euro 26,00 per azione, da corrispondersi come segue: Euro 4,60 per Azione ordinaria, pari a circa il 17,7% del controvalore offerto, in azioni ordinarie Bpl di nuova emissione, del valore nominale unitario di Euro 3,00, godimento 1° gennaio 2005, valorizzate a Euro 9,20; Euro 18,00 per Azione ordinaria, pari a circa il 69,2% del controvalore offerto, in azioni ordinarie Rbh. Esistenti, godimento 1° gennaio 2005, in portafoglio di Bpl e valorizzate al prezzo di emissione delle stesse da parte di Rbh (Euro 45,00), giusta deliberazione di aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell’art. 2441 comma 5° Cod. Civ., Euro 3,00 per Azione ordinaria, pari a circa l’11,6% del controvalore offerto, in obbligazioni in forma di titoli di debito Bpl di nuova emissione aventi le seguenti caratteristiche: prezzo di emissione: pari al valore nominale, durata: 5 anni, interessi: indicizzati all’Euribor a 3 mesi, maggiorato dello 0,40%, cedola: trimestrale, rimborso: alla pari a scadenza, quotazione: Mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato ("Mot"), il fair value del diritto al contingent payment sotto descritto corrispondente, alla data odierna, a Euro 0,40 per Azione, quale pagamento integrativo eventuale ("contingent payment"), a favore degli azionisti Bav che aderiranno all’Ops, al verificarsi di talune circostanze. In particolare, l’obbligo di contingent payment attribuirà agli aderenti all'Ops (indipendentemente dalla titolarità, al momento del pagamento, di azioni Bpl o Rbh) il diritto di ricevere da Bpl una quota del dividendo percepito da Bpl a valere sulla partecipazione Rbh fino al raggiungimento, per ciascuna azione Rbh attribuita in sede di Ops, di un importo massimo pari al differenziale tra il dividendo effettivo annuale su ciascuna azione Rbh relativo al 2005, 2006, 2007 rispetto ai "dividendi obiettivo" che consentirebbero rendimento del 3,00% per il 2005, del 3,75% per il 2006 e del 4,50% per il 2007 sul prezzo di emissione delle azioni Rbh. Il corrispettivo dell’Offerta sulle obbligazioni convertibili Bav è pari ad euro 3.259 per obbligazione Bav portata in adesione, da corrispondersi in obbligazioni Bpl di nuova emissione aventi le medesime caratteristiche di quelle precedenti.  
   
   
BIPIELLE: OLTRE DUEMILA SOCI A LODI PER L'ASSEMBLEA. APPROVATO ALL'UNANIMITÀ IL BILANCIO 2004 CONFERMATI GLI AMMINISTRATORI IN SCADENZA E IL COLLEGIO SINDACALE GIANPIERO FIORANI ELETTO CON PIÙ DI DUEMILA VOTI E CONFERMATO ALLA GUIDA DEL GRUPPO UTILE NETTO CONSOLIDATO: 168,4 MLN EURO (+525,14%)  
 
Lodi, 2 maggio 2005 - L'assemblea dei Soci della Banca Popolare di Lodi riunitasi il 30 aprile 2005 in seconda convocazione sotto la presidenza di Giovanni Benevento, ha approvato all'unanimità il Bilancio d'Esercizio 2004, deliberando l’attribuzione per ciascuna azione Banca Popolare di Lodi di un dividendo pari a 0,275 euro, contro 0,20 euro per azione distribuito nel 2004 (+37,50%). Il monte dividendi si conferma per il quinto anno consecutivo in crescita attestandosi a 81,1 milioni di euro, contro i 57,5 milioni di euro dello scorso esercizio (+41,15%). La prima data utile per il pagamento del dividendo proposto è il 26 maggio 2005, con preventivo stacco cedola in data 23 maggio 2005. Gianpiero Fiorani è stato rieletto con più di 2000 voti ed è stato confermato alla carica di Amministratore Delegato dal Consiglio riunitosi subito dopo il termine dell'Assemblea dei Soci. Riconferme anche per Desiderio Zoncada, vicepresidente vicario, per il Comitato Esecutivo, in cui sono stati confermati i componenti che avevano esaurito il mandato. Parte Straordinaria – Rinvio - In relazione alle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lodi tenutosi in data 29 aprile u. S. Di cui si è data contestuale notizia al mercato attraverso comunicato stampa, i Soci hanno approvato la proposta del Presidente di soprassedere alla discussione e alle deliberazioni relative ai punti posti all'ordine del giorno della parte Straordinaria, posticipandone la trattazione a una futura convocanda Assemblea. Parte Ordinaria - Approvato all'unanimità il Bilancio al 31-12-2004, che registra un utile netto individuale pari a 171,7 milioni di euro, in crescita del 65,57% rispetto al dato dell'esercizio precedente. L'amministratore Delegato Gianpiero Fiorani ha personalmente illustrato i dati relativi all'esercizio in esame con particolare riferimento ai risultati consolidati che evidenziano, nel confronto con i dati pro-formati del 31 dicembre 2003, un miglioramento rilevante di tutte le principali voci. Conto Economico Consolidato - In aumento tutti i principali aggregati del conto economico, a partire dal margine d’interesse pari a 981,2 milioni di euro che, sebbene maturato alla luce di una politica prudenziale degli impieghi e in presenza di una diminuzione dei tassi d’interesse, cresce del 9,32%, rispetto agli 897,6 milioni di euro del 2003. Le commissioni nette salgono da 429,5 milioni di euro agli attuali 445,2 milioni di euro, (+3,65%), incremento da ascrivere in massima parte alle commissioni derivanti dal risparmio gestito. Il margine da servizi raggiunge 803,7 milioni di euro (+17,29%) e beneficia dei profitti provenienti da operazioni finanziarie pari a 45,8 milioni di euro. Il margine d’intermediazione ammonta a 1.785 milioni di euro (+12,77%) e aumenta benché sia influenzato dai costi della ristrutturazione che dispiegherà pienamente i propri benefici nei prossimi anni. Il risultato di gestione registra un incremento del 41,64% e si porta a 874,4 milioni di euro nonostante includa i costi per uniformare la piattaforma informatica e tecnologica delle banche aggregate. La politica di contenimento dei costi adottata dal Gruppo ha infatti portato ad un calo sensibile delle spese amministrative e altri oneri di gestione scesi del 5,69%. Il Cost/income testimonia il grado di efficienza raggiunto dal Gruppo e si attesta al 51,0% diminuendo di 10 punti percentuali rispetto al 61,0% del 2003, e posizionandosi tra i migliori del sistema bancario italiano. Tale dato al lordo degli ammortamenti scende dal 70% di dicembre 2003 al 57% di dicembre 2004. Le rettifiche e le riprese di valore sui crediti ammontano a 230,7 milioni di euro, contro i 269,6 milioni di euro del 2003 e corrispondono allo 0,89% degli impieghi netti. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi si attesta all’1,73%, al di sotto della media di sistema, mentre la copertura delle sofferenze sull’ammontare lordo dei crediti è pari al 62%. L’utile da attività ordinarie ammonta a 341,0 milioni di euro, contro i 47,0 milioni di euro del precedente esercizio (+625,40%). L’utile netto complessivo ammonta a 268 milioni di euro, di cui 99,6 milioni di euro di utile netto di pertinenza di terzi e 168,4 milioni di euro di utile netto di pertinenza del Gruppo, rispetto ai 26,9 milioni di euro proformati dell’esercizio 2003 (+525,14%). Stato Patrimoniale Consolidato - Per quanto riguarda i principali aggregati patrimoniali, nei raffronti su base omogenea rispetto al 2003, si segnala la crescita della massa amministrata da clientela che raggiunge i 66.075 milioni di euro, contro i 60.767 milioni di euro dell’esercizio 2003 (+8,74%). La raccolta indiretta sale a 36.547 milioni di euro (+22,08%), sostenuta dalla ripresa del risparmio gestito, che ammonta a 20.587 milioni di euro (+15,02%) spinto dalla crescita delle gestioni patrimoniali (+19,13%), delle sicav (+85,00%) e dei prodotti assicurativi (+60,68%). La raccolta diretta è pari a 28.736 milioni di euro, contro i 30.078 milioni di euro del precedente esercizio, una diminuzione che dipende dalla cessione degli asset di Banca Eurosistemi all’Istituto Centrale delle Banche Popolare. Il totale generale della massa amministrata ammonta a 88.087 milioni di euro facendo registrare una crescita dello 0,64%. Gli impieghi a clientela si attestano a 25.812 milioni di euro e scendono del 3,53% rispetto al 31 dicembre 2003, esclusivamente per effetto delle cartolarizzazioni di crediti in bonis, realizzate nel corso del 2004 per complessivi 1.500 milioni di euro. La struttura operativa del Gruppo Bipielle si compone ad oggi di 985 filiali, 8.706 dipendenti e 1.200 promotori finanziari. Risultati Individuali Della Capogruppo - I risultati conseguiti dalla Banca Popolare di Lodi si mantengono su livelli eccellenti e costituiscono una parte rilevante del risultato consolidato. Il conto economico evidenzia l'aumento del margine d’interesse che si porta a 575,5 milioni di euro (+11,87%), grazie anche ai dividendi che sono pari a 245,5 milioni di euro. Le commissioni nette ammontano a 207,7 milioni di euro (+17,72%). Il margine da servizi sale a 387,1 milioni di euro (+ 36,19%), in seguito anche all’apporto di profitti da operazioni finanziarie per un ammontare di 37 milioni di euro. Il margine di intermediazione ammonta a 962,6 milioni di euro (+20,53%). Ii risultato di gestione sale a 461,7 milioni di euro, facendo segnare un incremento del 51,82%. Il cost/income si attesta al 52,03%, contro il 61,92% del 31 dicembre 2003. L’utile da attività ordinaria raggiunge i 195,5 milioni di euro, contro i 42,5 milioni di euro del precedente esercizio (+359,89%). L’utile netto è di 171,7 milioni di euro, contro i 103,7 milioni di euro del 31 dicembre 2003 (+65,57%). Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, il patrimonio netto ammonta a 3.147 milioni di euro, contro i 3.013 milioni di euro del 31 dicembre 2003 (+4,45%). I dati patrimoniali, raffrontati su base omogenea rispetto al 31 dicembre 2003, confermano lo sviluppo della Capogruppo a partire dal totale attivo che sfiora i 30 miliardi di euro (+1,83%). La massa amministrata da clientela si porta a 30.894 milioni di euro (+5,80%). Il raggiunge i 60.567 milioni di euro con una crescita del 13,66%. La struttura operativa della Banca Popolare di Lodi si compone di 577 filiali e 4.432 dipendenti. Relativamente agli altri punti all’ordine del giorno, i Soci, dopo aver determinato in 17 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, hanno confermato per il prossimo triennio gli amministratori il cui mandato era giunto a scadenza. Il Consiglio risulta pertanto formato da: Giovanni Benevento* (Presidente), Desiderio Zoncada* (Vicepresidente vicario), Giorgio Olmo* (Vicepresidente), Gianpiero Fiorani* (Amministratore Delegato), Guido Castellotti, Giorgio Chiaravalle, Francesco Ferrari*, Carlo Gattoni, Domenico Lanzoni*, Erich Mayr, Amato Luigi Molinari, Carlo Pavesi, Antonio Premoli, Osvaldo Savoldi, Enrico Tessera, Giammaria Visconti di Modrone, Domenico Zucchetti*. (*membri del Comitato Esecutivo). L’assemblea ha eletto inoltre il Collegio Sindacale che rimarrà in carica per il triennio 2005 - 2007: Gianandrea Goisis (Presidente), Francesco Vesce, Paolo Giacinto Bonazzi, Roberto Araldi, Aldino Quartieri, sindaci effettivi; Carlo Lazzarini ed Enrico Pernigotto in qualità di sindaci supplenti.  
   
   
L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI BANCA ANTONVENETA APPROVA IL BILANCIO 2004, CONFERMA IL DIVIDENDO DI € 0,45 PER AZIONE E NOMINA LE CARICHE SOCIALI  
 
Padova, 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti della Banca Antonveneta, riunita il 30 aprile 2005 presso il Palasport San Lazzaro di Padova, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2004, nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione e già resi pubblici lo scorso 22 marzo c.A. A livello individuale l’esercizio 2004 registra un utile netto di € 252 milioni, mentre l’utile consolidato ammonta a 282,7 milioni di euro. Il predetto utile attesta la fase di rilancio attuata dall’Istituto, che, fin dall’inizio del 2004, ha conseguito e spesso superato gli obiettivi individuati nel “Piano Industriale 2004 – 2006”; allo stesso tempo, il risultato dell’esercizio 2004 conferma le attese sulle potenzialità reddituali della Banca e del Gruppo. Sotto il profilo gestionale l’utile anzidetto è scaturito dall’attuazione di una politica commerciale mirata alla valorizzazione reddituale di tutti i comparti di attività, da un attento controllo delle spese amministrative, dalla migliorata qualità dell’attivo e dall’anticipata ricostituzione delle riserve, avvenuta nel 2003. L’assemblea dei Soci, accogliendo la proposta del Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di un dividendo di € 0,45 per azione. L’importo complessivo del dividendo, che sarà in pagamento il 26 maggio 2005 (data stacco 23 maggio 2005), ammonta a € 129.718.697. Nel corso dell’Assemblea sono state fornite le informazioni richieste dalla Consob con la comunicazione del 10 marzo 2005 sullo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure per l’applicazione dei Nuovi Principi Contabili Internazionali Ias/ifrs, in vigore dal 1 gennaio 2005. In particolare la Banca Antonveneta ha avviato un progetto finalizzato all’analisi della nuova normativa contabile ed allo studio delle problematiche e degli impatti che si produrranno sul bilancio e soprattutto sulle diverse funzioni aziendali. Tale progetto ha condotto allo sviluppo di modelli applicativi Ias che hanno richiesto modifiche e interventi di natura organizzativa, operativa e procedurale. La Banca Antonveneta stima possibile la produzione dell’informativa in base ai nuovi principi contabili internazionali a partire dalla relazione trimestrale al 30 settembre 2005, predisponendo, per la prossima semestrale, il richiesto prospetto di riconciliazione dei dati patrimoniali ed economici. Questi in estrema sintesi i risultati del Bilancio 2004 di Banca Antonveneta: Margine gestione denaro: 1.286 milioni di euro, importo sostanzialmente allineato ai 1.291 milioni del 2003; Margine da servizi: 736 milioni di euro (+15,1% rispetto al 2003). In particolare, le commissioni e gli altri proventi netti sono ammontati a 713 milioni di euro (+13,0% su base annua). Margine di intermediazione: 2.022 milioni di euro (+4,8% rispetto ai 1.930 milioni del 2003). Spese amministrative: 1.103 milioni di euro. L’aggregato risulta invariato rispetto al 2003. Cost/income: 64,3% contro il 68,3% del 2003 (57,6% dal 61,7% al netto dell’ammortamento dell’avviamento). Risultato lordo di gestione: 920 milioni di euro, +11,1% dagli 827 milioni di euro del 2003. Rettifiche nette e accantonamenti: 581 milioni di euro, rispetto ai 1.864 milioni dello scorso anno. Questo valore include rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali per 199 milioni e rettifiche nette su crediti per 370 milioni. Utile delle attività ordinarie: 339 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 1.036 milioni del 2003. Utile netto: 252 milioni di euro, rispetto alla perdita di 751 milioni registrata nel 2003. Nel corso dell'Assemblea l'Amministratore Delegato Piero Luigi Montani ha anche illustrato i principali risultati conseguiti dal Gruppo Banca Antonveneta nel primo trimestre 2005, già resi noti il 26 aprile 2005, che hanno confermato e accelerato il trend positivo già iniziato nell’esercizio 2004, nonostante la non favorevole fase congiunturale dell’economia nazionale. In sintesi : Il risultato lordo di gestione: 286 milioni di euro, in aumento del 4,4% rispetto ai 274 milioni del primo trimestre 2004 (+7,5% in termini omogenei); Il cost/income: l’indice è sceso al 53,0% dal 55,9% del primo trimestre 2004, le rettifiche nette e accantonamenti: 122 milioni di euro rispetto ai 123 milioni del primo trimestre 2004); il risultato attività ordinarie: 164 milioni di euro (+8,8% rispetto ai 151 milioni del corrispondente periodo del 2004); il saldo dei proventi e degli oneri straordinari: positivo per 29 milioni di euro (2,4 milioni al 31 marzo 2004), grazie al contributo della plusvalenza di 33 milioni derivante dalla cessione del Credito Industriale Sammarinese; l’utile netto: 121 milioni di euro rispetto agli 83 milioni del corrispondente periodo del 2004 (+46,2%). Nomina cariche sociali L’assemblea, ha quindi nominato, quali componenti del Consiglio di Amministrazione per tre esercizi (2005 – 2007), fissandone in quindici il numero, i Signori: Aiello Antonio Consigliere in Barilla G. & R. Fratelli S.p.a, Bormioli Rocco e Figlio S.p.a., Bipielle Investimenti S.p.a., Efibanca S.p.a., Kamps A.g. Sindaco Effettivo di Società del Gruppo Honda e di Mondadori S.p.a. Benevento Giovanni Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lodi, Vice Presidente di Bipielle Investimenti S.p.a., Presidente del Collegio Sindacale Arca Bim S.p.a. Bianchini Alfredo (indipendente) Consigliere dell’Istituto di Architettura di Venezia, già Consigliere in Ciga S.p.a. E Coin S.p.a., Membro del Collegio Sindacale di Cr Venezia; già Consigliere Comunale di Venezia e Deputato al Parlamento nella Xi Legislatura. Bonsembiante Mario (indipendente) Professore ordinario di nutrizione e alimentazione animale c/o Università di Padova e Presidente della Consiglio di Amministrazione della Fondazione per la ricerca Biomedica Avanzata E’ stato Rettore delle Università di Padova e di Udine, Preside della Facoltà di Agraria di Padova, Consigliere di Amministrazione di Banca Popolare Veneta , Acciaierie e Ferriere Beltrame S.p.a., Nord Est Merchant Bank della Banca Popolare di Vicenza. Cartone Tommaso (indipendente) E’ stato Amministratore Delegato del Credit Italia Holding S.p.a, Direttore Generale e Amministratore Delegato del Banco Ambrosiano Veneto S.p.a., Direttore Generale di Banca Intesa S.p.a., Presidente di Banca Carime e Presidente di Banca Antonveneta S.p.a. Chiarotto Romeo Presidente di Serenissima Holding S.p.a., Consigliere Ivg S.p.a., Ivg Colbacchini S.p.a , Consorzio Venezia Nuova E’ stato Consigliere di Banca Antonveneta Fiorani Gianpiero Amministratore Delegato Banca Popolare di Lodi, Presidente Efibanca S.p.a. Consigliere di: Bipielle Investimenti S.p.a., Associazione Bancaria Italiana, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Assonime, Arca Bim, Arca Sgr, Lattanzi Arturo Amministratore Delegato di Reti Bancarie Holding S.p.a. E’ stato Direttore Generale di Cassa di Risparmio di Lucca S.p.a., Amministratore Delegato di Casse del Tirreno S.p.a. E do Iccri- Banca Federale Europea S.p.a.; Consigliere di: Cassa di Risparmio di Livorno, Professional Ducato Leasing, Eurovita Italcasse Assicurazioni Macchini Gianfranco Direttore della Direzione di gruppo Corporate Identity della Banca Popolare di Lodi. Vice Presidente di Banca Valori S.p.a., Consigliere di: Reti Bancarie Holding S.p.a., Bipielle Fondiari Sgr, Bipielle Ducato S.p.a., Bipielle Leasing S.p.a., Biepille Brokers S.r.l., Banca Popolare di Mantova S.p.a., Banca Popolare di Crema S.p.a, Cassa di Risparmio di Livorno, Cassa di Risparmio di Lucca Mistrello Destro Giustina Presidente della Società Autostrade Venezia Padova Consigliere di Aristoncavi S.p.a., Società Autostrade “Serenissima S.p.a”, Mip Engeneering S.p.a., E’ stata Consigliere di Banca Antonveneta e Presidente del Gruppo Piccola Industria e Vice Presidente di Unindustria di Padova E’ stata Sindaco di Padova Moretti Polegato Mario Presidente del Gruppo Geox S.p.a. Sartor Vendemiano Presidente della Artigianfidi Servizi Marca Trevigiana Presidente della Confartigianato del Veneto edella Finart, E’ stato Amministratore Comunale e Sindaco del Comune di San Polo di Piave Sinigaglia Paolo Presidente di Simod S.p.a, Veneto Sviluppo S.p.a, Alpi Eagles S.p.a Vice Presidente di Marco Polo Holding, Consigliere di Sep S.p.a. E Amministratore Unico di Sifin S.r.l. E di S.i.m.i. S.r.l. Soave Zeno Presidente e Consigliere Delegato di Socotherm S.p.a. E di Socoril S.a. Consigliere di Ppsch – quotata alla Borsa di Kuala Lampur e di Novagest Sim Ital Varetti Alberto Presidente Bipielle Ducato S.p.a., Cassa di Risparmio di Lucca S.p.a., Reti Bancarie Holding S.p.a. Consigliere delle Industrie Cartarie Tronchetti S.p.a. E Presidente di Polis S.p.a., Sindaco Associazione Industriali di Lucca L’assemblea ha altresì nominato membri del Collegio Sindacale per gli esercizi 2005-2006-2007 i Signori: Presidente del Collegio Sindacale Goisis Gianandrea Professore ordinario di Economia Politica presso l’Università Statale di Milano; Iscritto al Registro dei Revisori Contabili Presidente del Collegio Sindacale di Banca Popolare di Lodi, Bipielle Reale Estate S.p.a., Bipielle I.c.t. S.p.a., Bipielle S.g.c. S.p.a., Bipielle Investimenti S.p.a., Sindaco effettivo di : Cassa di Risparmio di Livorno e Csssa di Risparmio di Pisa Sindaco Effettivo Penso Guido Dottore Commercialista e revisore contabile Ricopre le cariche di Consigliere o di Sindaco in diverse società tra cui: Save Aeroporto Marco Polo S.p.a., Aprilia Finanziaria S.p.a., Cerved S.p.a., Fondaco Sgr, Interleasing S.p.a., Finanziaria Industriale S.p.a. Sindaco Effettivo Cagnoni Gianni Dottore Commercialista – revisore contabile Presidente del Collegio Sindacale di Antonveneta Immobiliare S.p.a. E’ stato Consigliere di Amministrazione della Banca Popolare Veneta, Presidente del Collegio Sindacale della Banca Antonveneta, di Antenore Finance S.p.a., Theano Finance S.p.a., Giotto Finance S.p.a., e Giotto Finance S.p.a. Sindaco Supplente Burighel Stefano Dottore Commercialista e revisore contabile Ha ricoperto la carica di sindaco effettivo in numerose società ed è revisore contabile in aziende pubbliche Sindaco Supplente Dalla Libera Alberto Dottore Commercialista e revisore contabile Consigliere e membro del Comitato Esecutivo di Veneto Sviluppo S.p.a., Sindaco Effettivo di Interbanca S.p.a., Antonveneta Abn Amro Bank S.p.a, E’ stato sindaco effettivo di Banca Antonveneta S.p.a. Successivamente si è riunito il Consiglio di Amministrazione che ha nominato quale Presidente il Dott. Tommaso Cartone, Vice Presidente Vicario il dott. Giovanni Benevento e Vice Presidente il dott. Romeo Chiarotto. Ha quindi provveduto ad attribuire al Dott. Gianpiero Fiorani, alcune deleghe gestionali ed ha altresì nominato il Comitato Esecutivo che, oltre al Presidente, ai Vice Presidenti è composto dal dott. Fiorani e dal dott. Mario Moretti Polegato, sig. Paolo Sinigaglia e dal dott. Alberto Varetti.  
   
   
BNL: ASSEMBLEA AZIONISTI 2A CONVOCAZIONE  
 
Roma, 2 maggio 2005. La Banca Nazionale del Lavoro comunica che nella convocazione del 30 aprile dell’Assemblea, a fronte delle certificazioni pervenute rappresentative del 75,8% circa, è risultato presente il 44% circa del capitale ordinario della Banca. Pertanto, non essendo stato raggiunto il quorum costitutivo previsto dalla legge per lo svolgimento in prima convocazione, l’Assemblea Ordinaria della Banca si terrà il 21 maggio alle ore 10 in seconda convocazione.  
   
   
CREDEM BILANCIO 2004: DIVIDENDO 0,25 EURO PER AZIONE CONFERMATO CONSIGLIERE LUIGI MARAMOTTI  
 
Reggio Emilia, 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Credem, presieduta da Giorgio Ferrari, ha approvato il 29 aprile in sede ordinaria il bilancio individuale e consolidato dell’ esercizio 2004 che ha registrato un utile netto consolidato di 130,2 milioni di euro, +35,8% rispetto al 2003 (95,9 milioni di euro), come da progetto proposto dal consiglio di amministrazione reso noto il 24 marzo scorso. L’assemblea ha confermato la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione (+ 25% rispetto a 0,20 euro nel 2003), che sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2005 con stacco cedola il 23 maggio 2005, per un monte dividendi complessivo di 68,9 milioni di euro (54,9 milioni di euro nel 2003). Si è proceduto alla nomina a consigliere di Luigi Maramotti, conseguentemente alla precedente cooptazione, avvenuta il 20 gennaio 2005, dopo la scomparsa di Achille Maramotti. Il consiglio di amministrazione, con tale nomina, si conferma composto da 12 esponenti. E’ stato conferito l’incarico per la revisione contabile del bilancio civilistico e consolidato di Credem, relativamente agli esercizi 2005-2006-2007, alla società Deloitte & Touche Spa, essendo scaduto il mandato precedentemente affidato a Pricewaterhousecoopers Spa. L’assemblea è stata inoltre informata, come già preannunciato nel comunicato stampa del 24 marzo scorso, che il gruppo ha avviato da circa due anni un progetto dedicato all’analisi degli impatti ed alla realizzazione delle modifiche organizzative e procedurali connesse all’introduzione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. Si stima pertanto che la produzione dell’ informativa periodica, secondo i nuovi principi contabili, sia possibile a partire dalla relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2005. I risultati di bilancio 2004 A livello consolidato Credem ha chiuso l’esercizio 2004 con un utile netto in crescita del 35,8% a quota 130,2 milioni di euro (95,9 milioni di euro nel 2003). L’utile per azione è di 0,47 euro (0,35 euro nel 2003). Il Roe consolidato si attesta a 14,2% (11,1% nel 2003). Il margine di intermediazione è pari a 832,3 milioni di euro (+5,3% rispetto a 790,7 milioni di euro nel 2003). In crescita il margine d’interesse pari a 323,8 milioni di euro (+5,4% rispetto ai 307,3 milioni di euro del 2003) per il positivo andamento dell’ intermediazione creditizia nonostante il contesto caratterizzato da tassi molto contenuti e spread in ulteriore ribasso. Il margine servizi si attesta a 508,5 milioni di euro e registra un incremento del 5,2% rispetto ai 483,4 milioni di euro nel 2003. Alla minore contribuzione della finanza si è contrapposto il sensibile progresso delle commissioni nette con un incremento del 9,7% (376,2 milioni di euro nel 2004 rispetto ai 342,8 milioni di euro del 2003) con particolare riferimento a quelle rivenienti dalla gestione del risparmio (+13,5%), dall’attività di banking tradizionale (+10,9%) e dalla negoziazione titoli per conto terzi (+13,7%). I costi operativi ammontano a 547,7 milioni di euro (+5%) rispetto ai 521,7 milioni di euro del 2003 di cui le spese del personale si attestano a 324,9 milioni di euro (+ 3,6%), mentre le spese amministrative sono di 222,8 milioni di euro (+7%). All’aumento delle spese generali, in linea peraltro con la pianificazione aziendale, hanno prevalentemente concorso gli effetti relativi al rinnovo del Ccnl e i costi per l’attivazione di progetti rivolti all’evoluzione della struttura organizzativa e commerciale e al miglioramento della redditività. Il cost/income si attesta a 65,8% rispetto a 66% nel 2003. La raccolta da clientela* del Gruppo Credem è aumentata nel 2004 del 5,7% raggiungendo i 50.754 milioni di euro contro 48.005 milioni di euro del 2003 con una produzione netta di circa 1.700 milioni di euro. Più in dettaglio, la raccolta diretta al netto dei pronti contro termine è in crescita del 2,7% a quota 11.906 milioni di euro rispetto ai 11.592 milioni di euro del 2003 (la raccolta diretta compresi i pronti contro termine ha raggiunto 13.341 milioni di euro contro i 14.454 milioni di euro nel 2003, -7,7%). In particolare sono cresciuti del 13,3% i depositi (certificati di deposito, conti correnti e risparmi) per un valore di 7.922 milioni di euro (6.991 milioni di euro nel 2003), il comparto obbligazionario è diminuito del 13,4% a 3.984 milioni di euro (4.601 milioni di euro nel 2003). I pronti contro termine sono scesi del 49,9% per un valore pari a 1.435 milioni di euro (2.862 milioni di euro nel 2003) conseguentemente alla ridotta attività di Abaxbank. La raccolta indiretta** ha registrato un aumento del 6,7%, attestandosi a 38.848 milioni di euro (36.413 milioni di euro nel 2003) di cui 15.894 milioni di euro (+7,2% rispetto ai 14.827 milioni di euro del 2003) di raccolta gestita (gestioni patrimoniali, fondi comuni d’investimento, Sicav e polizze vita) e 22.954 milioni di euro di raccolta amministrata** con una crescita del 6,3% rispetto ai 21.586 milioni di euro nel 2003. Gli impieghi per cassa netti verso la clientela ordinaria sono cresciuti del 4,4% raggiungendo 11.646 milioni di euro (11.151 milioni di euro nel 2003), mentre al netto dei pronti contro termine la crescita è del 4,5% (11.554 milioni di euro nel 2004 contro 11.052 milioni di euro nel 2003). L’ erogazione del credito si è focalizzata principalmente sulla clientela privata (+20%) e sullo small business (+25%) riducendo, secondo le linee pianificate, l’esposizione verso il large corporate. Inoltre significativo è risultato l’apporto del leasing con 612,1 milioni di euro di nuove erogazioni (601,6 milioni di euro lo scorso anno) e 1.662 milioni di euro di consistenze (1.472 milioni di euro nel 2003). Notevoli sforzi sono stati inoltre dedicati a supportare operazioni di natura immobiliare. I mutui complessivamente aumentano di circa il 22% ed in particolare i mutui ipotecari alle famiglie (con oltre 2,7 miliardi di consistenze, +25% e flussi erogati per circa 830 milioni di euro, +31%). Gli impieghi di firma sono a quota 612 milioni di euro (-3,5% rispetto ai 634 milioni di euro del 2003). Positivo anche il dato sul fronte delle sofferenze nette con lo 0,28% (0,34% nell’esercizio precedente) e che risulta ampiamente inferiore al dato di sistema pari al 2,1%. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 74,1% (66,2% nel 2003). I crediti problematici totali netti sono pari a 58,5 milioni di euro (64 milioni di euro nell’anno precedente). Relativamente alle posizioni creditizie vantate nei confronti del gruppo Parmalat si è proceduto alla totale svalutazione delle stesse. Il Tier 1 capital ratio è pari a 7,2% (6,6% nel 2003). Il Total capital ratio è pari a 9,9% (9% nel 2003). Al 31 dicembre 2004 la struttura distributiva del Gruppo si articola in 463 filiali, 39 centri imprese, 45 negozi finanziari. I dipendenti sono 4.986 e i promotori finanziari con mandato 864.  
   
   
SANPAOLO IMI S.P.A BILANCIO 2004: DIVIDENDO DI € 0,47 PER LE AZIONI ORDINARIE  
 
Torino, 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Sanpaolo Imi S.p.a., riunitasi il 29 aprile nella sede di Piazza San Carlo, ha assunto le seguenti deliberazioni riguardo agli argomenti all’ordine del giorno: approvazione del bilancio 2004 e destinazione dell’utile d’esercizio: l’Assemblea ha approvato il bilancio d’impresa e ha esaminato il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2004. A valere sull’utile d’esercizio di € 1.035.918.830 è stato riconosciuto agli azionisti un dividendo di € 0,47 per ciascuna delle n° 1.475.122.818 azioni ordinarie e n° 388.334.018 azioni privilegiate che compongono il capitale sociale: il dividendo verrà staccato il 23 maggio prossimo e posto in pagamento il 26 maggio. L’utile netto consolidato di Gruppo a fine 2004 si è attestato su € 1.393 milioni, con un incremento del 43,3% rispetto al 2003 e con un Roe del 12,2%; autorizzazione all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie: l’Assemblea ha deliberato il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ordinarie del valore nominale di € 2,80, nel rispetto delle norme vigenti, per la durata di 18 mesi e sino ad un massimo di ulteriori n° 180 milioni di azioni, ad un prezzo, al netto degli ordinari oneri accessori di acquisto, non inferiore nel minimo del 30% e non superiore nel massimo del 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa nel giorno precedente ogni singola negoziazione. E’ stato inoltre confermato l’ammontare della Riserva per Acquisto azioni proprie in 1.000 milioni di euro, corrispondenti all’entità della Riserva per Acquisto azioni proprie già costituita. Le azioni proprie potranno anche essere utilizzate, nell’ambito di piani di incentivazione rivolti a dipendenti della Società o di controllate approvati dal Consiglio di Amministrazione, per assegnazioni gratuite o per cessioni a pagamento; nomina dei componenti il Collegio Sindacale per gli esercizi 2005/2006/2007 e determinazione del compenso spettante ai Componenti l’Organo di Controllo: sono stati nominati Maurizio Dallocchio (Presidente); Paolo Mazzi; Augusto Franchini; Aureliano Benedetti; Gianluca Ferrero; Paolo Piccatti; Carlo Pavesio. L’assemblea degli azionisti ha stabilito il compenso spettante ai componenti il Collegio Sindacale in € 100.000 per il Presidente e in € 65.000 per ciascuno dei Sindaci effettivi. Il curriculum di ciascun sindaco sarà reperibile sul sito internet www.Grupposanpaoloimi.com deliberazioni in ordine ai compensi degli Amministratori: l’Assemblea ha approvato i criteri per la determinazione della parte variabile del compenso degli Amministratori per il 2005, ai sensi di quanto disposto dall’art. 15 dello Statuto sociale:qualora il Roe di Gruppo (utile netto consolidato di periodo/patrimonio contabile netto consolidato calcolato come media dei valori di fine esercizio) risulti eguale o inferiore al 14,99%: 1 per mille dell’utile netto indicato nel bilancio consolidato relativo all’esercizio;qualora il Roe risulti superiore al 14,99%: 1 per mille della parte di utile netto (indicato nel bilancio consolidato relativo all’esercizio) che determina un Roe del 14,99%, più l’1,5 per mille della parte di utile netto eccedente.  
   
   
BANCA INTESA LANCIA EUROBOND BENCHMARK A SETTE ANNI PER 750 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 2 maggio 2005 - In data 27 aprile Banca Intesa ha lanciato sui mercati internazionali un’emissione obbligazionaria per un importo di 750 milioni di euro nell’ambito del programma “Medium Term Notes”. Si tratta di “Euro Medium Term Notes” Senior a tasso variabile a 7 anni con cedola trimestrale indicizzata al tasso Euribor a 3 mesi maggiorato di 15 punti base. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,739%. Tenuto conto del prezzo di emissione “sotto la pari”, lo spread totale per l’investitore è pari a Euribor a 3 mesi + 19 punti base. La data di regolamento è prevista per l’11 maggio. Il titolo non è destinato al mercato retail italiano ma a investitori istituzionali e a intermediari finanziari internazionali e verrà quotato presso la Borsa di Lussemburgo oltre che nel consueto mercato “Over-the-counter”. Con questa operazione Banca Intesa integra la propria curva benchmark con una scadenza settennale. Tale curva di importo totale di oltre 6,5 miliardi di euro, si compone ora di emissioni a 2 anni, 3 anni, 5 anni, 6 anni, 7 anni, 10 anni e 12 anni. I capofila incaricati della distribuzione del titolo sono Banca Caboto, Morgan Stanley e Nomura.  
   
   
BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE BILANCIO AL 31.12. 2004: UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 151,7 MILIONI DI EURO (+35,4% RISPETTO AL 2003) DIVIDENDO UNITARIO DI 0,35 EURO PER AZIONE (+17% RISPETTO AL 2003)  
 
Brescia, 2 maggio 2005 – L'assemblea di Banca Lombarda si è riunita il 29 aprile presso il Nuovo Centro Direzionale del Gruppo che ospita la sede della Capogruppo e di alcune società controllate. In particolare, in sede ordinaria l'Assemblea ha approvato il bilancio al 31.12.2004 e la proposta di riparto dell'utile d'esercizio, con la distribuzione di un dividendo di 0,35 euro per azione (+17% rispetto al 2003). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 12 maggio 2005, con data di "stacco cedola" il 9 maggio 2005. Le principali risultanze del bilancio consolidato al 31.12.2004 hanno evidenziato inoltre quanto segue: Il totale dei mezzi amministrati per conto della clientela è stato pari a 68.400 milioni di euro (+8,7% rispetto al 2003). La raccolta diretta, pari a 24.965 milioni di euro, ha segnato una crescita dell'11,6% rispetto all'esercizio precedente. La raccolta indiretta, pari a 43.435 milioni di euro (+7,2% rispetto al 31.12.2003), è stata sostenuta dallo sviluppo del risparmio gestito, pari a 24.025 milioni di euro (+7,3% rispetto al 2003), nonché dal positivo andamento del risparmio amministrato che ha raggiunto i 19.410 milioni di euro (+7% rispetto al 2003) L'ammontare degli impieghi alla clientela si è attestato a 25.867 milioni di euro (+9,7% rispetto al 31.12.2003). E' ulteriormente migliorata la qualità del credito del Gruppo, con l'incidenza dei crediti in sofferenza sul totale degli impieghi alla clientela ridottasi allo 0,95% rispetto all'1,05% dell'anno precedente. L'utile netto d'esercizio è risultato pari a 151,7 milioni di euro, in crescita del 35,4% rispetto ai 112,1 milioni di euro dello scorso esercizio. L'utile cash (inteso come utile d'esercizio inclusivo dell'ammortamento delle differenze positive di consolidamento ed avviamento) è stato pari a 208 milioni di euro, con un R.o.e. Cash salito al 10,72% (rispetto all'8,95% del precedente esercizio). I dati consolidati del Gruppo e quelli individuali di Banca Lombarda e Piemontese al 31.12.2004, sono evidenziati nei prospetti allegati. L'assemblea ha inoltre nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda per il triennio 2005-2007, che sarà composto da 21 membri, nella persona dei signori: Giovanni Bazoli; Luigi Bellini; Piero Bertolotto; Sergio Borlenghi; Giuseppe Camadini; Mario Cattaneo; Mario Cera; Corrado Faissola; Virginio Fidanza; Alberto Folonari; Pietro Gussalli Beretta; Giuseppe Lucchini; Federico Manzoni; Felice Martinelli; Giovanni Minelli; Luigi Nocivelli; Pierfrancesco Rampinelli Rota; Adriano Rodella; Gino Trombi; Matteo Viglietta; Romani Zaleski. L'assemblea ha quindi proceduto alla nomina del nuovo Collegio Sindacale, sempre per il triennio 2005-2007, confermando nella carica di Presidente Sergio Pivato, nella carica di Sindaci Effettivi Angelo Coen e Filippo Rovetta e in quella di Sindaci Supplenti Vincenzo Broli e Marco Confalonieri. In sede straordinaria l'Assemblea ha deliberato di conferire al Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda delega della facoltà di deliberare un aumento del capitale sociale, in una o più volte con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 8, del Codice civile, mediante emissione di massime 650.000 azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese S.p.a. Da 1 euro nominale l'una, godimento regolare, da offrire ai dipendenti di Banca Lombarda e di sue controllate. Nel corso dell'Assemblea il Presidente Trombi ha sottolineato che l'esercizio 2004 ha segnato una tappa importante della storia del Gruppo Banca Lombarda, iniziata nel 1999 con la fusione della Banca San Paolo e del Cab. Da allora il Gruppo ha perseguito un costante percorso di crescita che lo ha portato a diventare uno dei principali attori del panorama bancario nazionale. In un contesto dinamico di mercato, Banca Lombarda ha sviluppato un'articolata presenza in diversi settori di attività. Oggi il Gruppo, oltre a presentare sul territorio sette banche commerciali, è operativo nei settori del leasing, del factoring, del credito al consumo, della bancassicurazione così come dell'intermediazione e della gestione del risparmio e delle attività fiduciarie. Le filiali bancarie, dal 1999 ad oggi, sono passate da 478 a 783. Lo sviluppo dimensionale condotto dal 1999 ad oggi è stato del 66% sugli impieghi e del 42% sulla raccolta diretta, mantenendo sempre elevata la qualità del credito, come testimoniato dall'incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi scesa dall'1,65% del 1999 allo 0,95% del 2004, senza mai ricorrere a cartolarizzazioni di crediti anomali. La capitalizzazione del titolo Banca Lombarda, che esprime il valore della Banca negoziato in borsa, è passata 2,7 miliardi di Euro del 1999 ai 3,4 miliardi di Euro dei primi mesi del 2005 con un aumento di circa il 24%. Gli utili netti sono passati dai 79 milioni di Euro del 1999 (pro-forma) ai 151,7 milioni del bilancio 2004. Banca Lombarda ha ampliato i suoi mercati di operatività. Le più recenti iniziative hanno visto il rafforzamento della presenza del Gruppo all'estero, attraverso l'apertura del nuovo ufficio di rappresentanza a Shangai, in Cina, che si aggiunge alle banche e società prodotto operanti in Lussemburgo, Francia, Svizzera e Spagna. La capacità di innovazione si è manifestata, oltre che nel lancio di numerosi nuovi prodotti e servizi per la clientela, nell'avvio di un progetto - prima banca in Italia - di joint venture italo-cinese nel settore del risparmio gestito. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda, al termine dell'Assemblea dei Soci che ha proceduto a nominarne i componenti per il triennio 2005-2007, ha confermato alla presidenza del Gruppo Gino Trombi, Alberto Folonari Vice Presidente Vicario, Giovanni Bazoli Vice Presidente e Corrado Faissola Consigliere Delegato. Gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda sono: Luigi Bellini; Piero Bertolotto; Sergio Borlenghi; Giuseppe Camadini; Mario Cattaneo; Mario Cera; Virginio Fidanza; Pietro Gussalli Beretta; Giuseppe Lucchini; Federico Manzoni; Felice Martinelli; Giovanni Minelli; Luigi Nocivelli; Pierfrancesco Rampinelli Rota; Adriano Rodella; Matteo Viglietta; Romain Zaleski. Mario Cera è stato confermato nell'incarico di Segretario del Consiglio di Amministrazione. Componenti il Comitato Esecutivo, oltre al Presidente Gino Trombi, ai Vice Presidenti Giovanni Bazoli e Alberto Folonari e al Consigliere Delegato Corrado Faissola membri di diritto, sono stati nominati Piero Bertolotto, Giuseppe Camadini, Mario Cattaneo e Mario Cera. Il Collegio Sindacale, riconfermato nella stessa sede assembleare per il triennio 2005/2007, è composto dal Presidente Sergio Pivato, dai Sindaci Effettivi Angelo Coen e Filippo Rovetta e dai Sindaci Supplenti Vincenzo Broli e Marco Confalonieri.  
   
   
BANCA CR FIRENZE (CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE) BILANCIO 2004 CONFERMATA L'AUTORIZZAZIONE ALL'ACQUISTO E VENDITA DI AZIONI PROPRIE APPROVATA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO PARI A EURO 0,052 PER AZIONE  
 
Firenze, 2 maggio 2005 - L'assemblea dei soci di Banca Cr Firenze, presieduta da Aureliano Benedetti, si è riunita il 28 Aprile a Firenze per l'approvazione di quanto all'ordine del giorno: bilancio dell'esercizio 2004 e autorizzazione all'acquisto e vendita di azioni proprie. E' stato approvato il bilancio dell'impresa e il bilancio consolidato per l'esercizio 2004. I risultati del Gruppo bancario, a seguito del contributo della Capogruppo e di tutte le aziende partecipate, sono stati positivi ed evidenziano una crescita della redditività complessiva superiore a quanto indicato dal Piano Industriale 2003-05 ed il conseguimento dei principali obiettivi da questo fissati. Banca Cr Firenze ha chiuso l'anno con un utile netto di 97 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto all'esercizio precedente. I crediti verso la clientela hanno raggiunto gli 8.263 milioni (+8,9%) mentre le attività finanziarie totali sono cresciute del 16,1% a 24.230 milioni di euro. Il bilancio consolidato ha fatto registrare un utile netto di 102,3 milioni, in miglioramento del 20,8% rispetto al 2003[1]. Anche in questo caso sono risultati in crescita gli aggregati patrimoniali: i crediti netti verso la clientela hanno raggiunto i 15.568 milioni di euro (+11,7%) mentre le attività finanziarie totali i 34.817 (+13,1%) E' stata anche approvata la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuzione di un dividendo pari, al lordo delle ritenute di legge, a Euro 0,052 per ogni azione ordinaria in circolazione. La data di pagamento è il 26 Maggio 2005, previo stacco cedola n. 5 in data 23 Maggio 2005. In analogia con le medesime deliberazioni assunte negli anni precedenti, è stata concessa l'autorizzazione all'acquisto e vendita di azioni proprie. La delega viene richiesta nell'interesse della generalità degli investitori, al fine di assicurare liquidità e spessore agli scambi nonché stabilità ai corsi, soprattutto nei momenti di maggiore volatilità e in quelli di scarsità di transazioni nei quali si potrebbero verificare ingiustificati disallineamenti rispetto all'andamento del mercato. L'autorizzazione riguarda le azioni ordinarie, unica tipologia di azioni esistente, e prevede: la possibilità di acquistare azioni proprie fino ad un massimo globalmente detenibile in portafoglio di n. 13.000.000 di azioni ad un prezzo non inferiore del 20%, nel suo minimo e non superiore del 10% nel suo massimo, rispetto al prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo nella riunione di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto la possibilità di vendere le azioni eventualmente acquistate secondo quanto sopra indicato ad un prezzo non inferiore di più del 5% rispetto al prezzo di riferimento fatto registrare dal titolo nella riunione di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di vendita. L'acquisto di azioni nella misura massima autorizzata, ai prezzi correnti, comporterebbe un investimento di circa 25 milioni di euro per il quale le riserve disponibili del bilancio sono ampiamente capienti. L'autorizzazione è stata accordata fino all'approvazione da parte dell'Assemblea del bilancio 2005 e comunque per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data di approvazione del bilancio 2004. Alla data del 27 Aprile 2005 non figurano in portafoglio azioni proprie. Per quanto attiene alla prossima prevista adozione dei principi contabili Ias/ifrs, è stato confermato quanto riportato nel comunicato diffuso al termine della riunione del Consiglio di Amministrazione del 21 marzo scorso, e cioè che nel corso dei prossimi mesi sarà completato il processo di transizione dei sistemi e delle procedure contabili per l'applicazione di tali principi contabili ai fini della redazione della rendicontazione consolidata riferita al 1° semestre 2005. In particolare è stato precisato che in tale circostanza, secondo quanto indicato dalle modifiche recentemente apportate dalla Consob al Regolamento Emittenti (n. 11971/1999), verranno predisposti i prospetti di riconciliazione previsti nel regime transitorio di adeguamento ai principi contabili Ias/ifrs, secondo quanto disposto dall'articolo 81-bis e risulteranno pertanto evidenziati gli effetti derivanti dall'adozione dei suddetti principi.  
   
   
ASSEMBLEA GENERALE DI BANCA DEL GOTTARDO: DIVIDENDO DI 60 MILIONI DI FRANCHI  
 
Lugano, 2 maggio 2005 - L'assemblea generale ordinaria di Banca del Gottardo, tenutasi a Lugano il 29 aprile, ha nominato quali nuovi membri del Consiglio di amministrazione il Dr. Felix R. Ehrat, Senior Partner dello Studio legale zurighese Bàr & Karrer, e Reto Himmel, Chief Technology Officer e membro della direzione del gruppo Swiss Life. Il Dr. Ehrat subentra alla presidenza del Consiglio a Claudio Generali, il quale ha deciso, dopo 15 anni alla guida dell'Istituto, di lasciare questa importante carica. Il Consiglio di amministrazione sarà così composto da 7 membri. L'assemblea generale ha inoltre approvato la proposta di distribuzione di un dividendo di 60 milioni di franchi.  
   
   
L'AGENZIA EUROPEA DI INVESTIMENTI STANDARD ETHICS (AEI) PUBBLICA IL RATING "ETICO" ANNUALE DELLE SOCIETÀ APPARTENENTI ALL'INDICE S&P MIB 40 E SEGMENTO STAR  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - Nell'ambito della propria attività istituzionale l'Agenzia Europea di Investimenti Standard Ethics Geie (Aei) il 28 aprile ha pubblicato il Rating annuale delle società quotate appartenenti all'Indice S&p Mib 40 ed al Segmento Star della Borsa Italiana. Tra gli elementi caratterizzanti la revisione annuale si segnala: la sospensione delle Banche Antonveneta ("Ee" nel 2004) , Sanpaolo-imi ("E+" nel 2004) , Intesa ("E" nel 2004) , Bnl ("E" nel 2004), Capitalia ("E" nel 2004), i cui esponenti aziendali risultano multati con riguardo a operazioni inerenti i "Bond Cirio" ai sensi dell'Art. 195 del d.Lgs. N. 58198 come stabilito dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano n. 14605 dell'11 febbraio 2005 e risultante dal Bollettino Consob n. 3.1 del marzo 2005. La sospensione è stata effettuata nell'intento di esaminare eventuali interventi migliorativi di natura volontaria sulla struttura dei controlli e delle regole comportamentali inteme a seguito dei fatti contestati; la società St-microelectronics, sospesa dal 2002, ha ricevuto il Rating; alla società Eni viene mantenuto I'outlook negativo relativamente a questioni di carattere ambientale già sotto osservazione dal 2003. Facendo seguito ai fatti che hanno coinvolto le società Cirio e Parmalat, il sistema dei controlli delle società condotte da un azionista in possesso della maggioranza assoluta dei capitale votante, verrà valutato dal prossimo semestre attraverso modelli più severi.

S&p Mib 40 valutazione dei Singoli titoli
Società 2005 precedente 2004
Rating outlook Rating ouuook
Eni Eee- negativo inv.
Pop.verona Novara Ee+ inv.
Saipem Ee+ inv.
Banche Pop. Unite Ee positivo inv. stabile
Pop. Di Milano Ee inv.
Snam Rete Gas Ee inv.
St Microelectronics Ee Sosp
Monte Paschi Siena Ee- stabile Ee- negativo
Enel Ee- Inv.
Luxottica Ee- inv.
Unicredito Italiano Ee- stabile inv. negativo
Fastweb E+ postivo E+ stabile
Rcs Mediagroup E+ negativo E+ stabile
Ass. Generali E+ inv.
Bulgari E+ inv.
Fiat E+ inv.
Gruppo L'espresso E+ inv.
Mondadori E+ inv.
Pirelli &C. E+ E
Ras E+ E positivo
Telecom Italia E+ E positivo
Autogrill E inv.
Autostrade E inv.
Italcementi E inv.
Edison E negativo E stabile
Banca Fideuram E negativo inv.
Mediobanca E inv.
Seat Pagine Gialle E inv.
Tim E positivo inv.
Terna E inv.
Alleanza Ass. E- inv.
Mediaset E- inv.
Mediolanum E- inv.
Ban. Antonveneta Sosp Ee‑
San Paolo-imi Sosp E+ negativo
Banca Intesa Sosp E negativo
Bnl Sosp E negativo
Capitalia Sosp E negativo
Lottomatica Sosp ~
Finmeccanica Sosp inv.
Segmento Star Valutazione dei Singoli titoli
2005 2004
Società Rating outlook Rating outiook
Amga Ee+ inv.
Brembo Ee+ inv.
Centrale latte Torino Ee+ inv.
Interpump Group Ee+ inv.
Aedes Ee inv.
B.pop.etruria e Lazio Ee inv.
Banca Pop. Di Intra Ee Ee- positivo
Cembre Ee inv.
Fiera Milano Ee inv.
Negri Bossi Ee Ee- positivo
Ducati Motor Holding Ee- inv.
Gefran Ee- inv.
Jolly Hotels Ee- negativo inv.
Mariella Burani F.g. Ee- Ee
Mirato Ee- inv.
Reno de Medici Ee- E+
Sogefi Ee- inv.
Trevisan Ee- inv.
Vittoria Assicurazioni Ee- inv.
Actelios E+ inv.
Astaldi E+ inv.
Banca Ifis E+ E positivo
Biesse E+ inv.
Dmt E+ inv.
Emak E+ inv.
Erg E+ inv.
Graniti Fiandre E+ inv.
Ima E+ inv.
Iroe E+ inv.
Meliorbanca E+ positivo E
Navigaz. Montanari E+ negativo inv.
Panaria Group E+ inv.
Recordati E+ positivo E+ stabile
Richard-ginori 1735 E+ inv.
Sabaf E+ inv.
Saes Getters E+ inv.
Stefanel E+ inv.
Targetti Sankey E+ inv.
Banca Finnat Eur. E E- positivo
Cementir E inv.
Cremonini E inv.
Csp Intemational E negativo E
Juventus Fc E E+ negativo
Isagro E E+
La Doria E0 inv.
Socotherm E0 inv.
Nota Metodologica e Informazioni Generali - La raccolta delle informazioni richieste per l'emissione dei Rating alle società quotate viene effettuata attraverso l'analisi della documentazione ufficiale e pubblicata dalle imprese o dalle autorità di vigilanza. L'aei Standard Ethics - tranne casi eccezionali - non richiede informazioni alle strutture quotate presupponendo che esse abbiano fornito regolarmente tutti i dati necessari agli azionisti ed al mercato per giudicare il loro operato. Com'è noto, gli organismi a cui I'aei Standard Ethics demanda il compito di definire - attraverso atti, decisioni e dichiarazioni - il concetto di etica e Responsabilità Sociale applicato (ovvero i parametri di valutazione), sono le Nazioni Unite, l'Ocse e l'Unione Europea. Le valutazioni finali dell'Aei Standard Ethics sono espresse sotto forma di un Rating ad otto livelli: Eee; Eee-; Ee+ ; Ee; Ee-; E+; E; E- ; dove "Eee" rappresenta il modello, "Ee" la media, la singola "E" sotto la media. Le nazioni o società quotate che si discostano in modo eccessivo dai valori delle Nazioni Unite non ricevono il Rating e vengono incluse tra gli emittenti "sospesi". Nel caso delle società quotate, la tripla "E" viene assegnata se sussistono alcuni presupposti, tra cui, la previsione statutaria del rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948 (e delle principali norme internazionali che la completano e specificano), ed in termini generali, l'adeguamento della propria struttura alle norme di Responsabilità Sociale d'Impresa e Corporate Govemance più avanzate. Per la "Eee" e' inoltre richiesta: una posizione competitiva e non monopolistica; un capitale liberamente quotato ed acquis-tabile e con i medesimi diritti sostanziali (es. No a patti di sindacato); una proprietà ampiamente diffusa e priva di posizioni dominanti (es. Grandi azionisti di controllo caratterizzati da evidenti conflitti di interesse); tutti i consiglieri d'amministrazione indipendenti dalla proprietà e sottoposti ad un Codice di Condotta che garantisca un operato trasparente; una procedura che verifichi il rispetto degli standard internazionalmente riconosciuti più aggiornati in materia sociale ed ambientale (Onu; Ocse; Ue). Ii Rating è il risultato di un attività statistica e scientifica svolta con l'intento di fotografare il mondo economico in rapporto ai principi etici promossi dalle grandi organizzazioni internazionali. In nessun caso quindi, l'Agenzia, attraverso la pubblicazione del Rating, intende sollecitare l'acquisto o la vendita di titoli di alcun emittente. L'agenzia Europea di Investimenti Standard Ethics è un Gruppo Europeo di Interesse Economico con sede a Bruxelles, nato allo scopo di divulgare i principi Onu, Ocse e Ue della Responsabilità Sociale d'Impresa. www.Agenziaeuropea.it  
 
   
   
BORSA ITALIANA BILANCIO 2004: UTILE NETTO DI 25,4 MILIONI DI EURO PIETRO SELLA E MARCO BOLGIANI NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ  
 
 Milano, 2 maggio 2005 - L'assemblea degli Azionisti di Borsa Italiana, riunitasi il 29 aprile, ha approvato il bilancio consolidato 2004 che si è chiuso con un utile netto di 25,4 milioni di euro e con ricavi per 195,4 milioni di euro. L'assemblea ha altresì approvato il bilancio civilistico 2004 della Società che si è chiuso con un utile netto di 31,8 milioni di euro e con ricavi per 117,8 milioni di euro. Gli azionisti riceveranno un dividendo pari a 1,65 euro per azione per un ammontare complessivo di 26.774.992 euro, che colloca il pay-out all'84%. L'assemblea degli Azionisti ha inoltre approvato le nomine di Pietro Sella, già cooptato in Consiglio nel dicembre 2004 e di Marco Bolgiani a consiglieri di Borsa Italiana Spa.  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 28 APRILE 2005  
 
Cct T. V. Btp 2,75% Btp 3,75%
Scadenza 01.11.2011 01.02.2008 01.08.2015
Cod./tranche It0003746366/11 It0003804850/7 It0003844534/1
Imp.offerto 2500 2500 4000
Regolamento 02.05.2005 02.05.2005 02.05.2005
Ced. God. 01.11.04 1,20
Imp.domandato 6505 4914 6178
Imp.assegnato 2500 2500 4000
Prezzo aggiudicazione 101,23 100,97 101,79
Prezzo esclusione 99,251 99,001 99,874
Rendimento lordo 2,21 2,40 3,57
Variazione Rend.asta prec.(*) 0 -0,31 -0,18
Rendimento netto 1,91 2,05 3,10
Riparto 37,414 36,569 92,856
Importo in circolazione (mln) 16500 13841 4000
Riapertura (mln) 250 250 1000
Prezzo nettisti 101,23000000 100,97000000 101,79000000
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
 
   
   
CONSOB: DETERMINAZIONE DEL PREZZO DELL'OPA RESIDUALE ACQUA PIA ANTICA MARCIA  
 
Milano, 2 maggio 2005 - La Consob ha fissato in euro 0,549 per ogni azione il prezzo dell'offerta pubblica residuale che Acqua Marcia Holding sa è tenuta a promuovere, anche per conto della controllante Gedeam Investments Group Inc. Sa, ai sensi degli articoli 108 e 109 del Tuf, sulle ordinarie Acqua Pia Antica Marcia spa. A seguito dell'offerta pubblica di acquisto volontaria svoltasi dal 9 novembre al 9 dicembre 2004, infatti, Acqua Marcia Holding, azionista di controllo dell'emittente, è giunta a detenere, congiuntamente con Gedeam Investments Group Inc. Sa, una partecipazione complessivamente pari al 92,64% del capitale sociale di Acqua Pia Antica Marcia, circostanza che ha determinato l'obbligo solidale di opa residuale. L'intenzione di promuovere l'opa residuale in caso di superamento della soglia del 90% era stata peraltro manifestata dall'offerente nel documento informativo della precedente opa, e confermata con il successivo comunicato del 10 dicembre 2004. Il prezzo dell'opa residuale è stato determinato - ai sensi dell'art. 50, comma 3 del regolamento emittenti - attribuendo un peso preminente agli elementi del patrimonio netto rettificato a valore corrente e a quello dell'andamento e prospettive reddituali, congiuntamente considerati. Un peso minore è stato attribuito al prezzo dell'opa precedente (0,33 euro), tenuto conto della ridotta percentuale di adesione all'offerta, pari al 38,30%. Un peso limitato, infine, è stato attribuito al parametro del prezzo medio di mercato dell'ultimo semestre, in considerazione della ridotta significatività degli scambi.  
   
   
CONSOB: DETERMINAZIONE DEL PREZZO DELL'OPA RESIDUALE ROLAND EUROPE  
 
Milano, 2 maggio 2005 - La Consob ha fissato in euro 1,656 per ogni azione il prezzo dell'offerta pubblica residuale che Roland Europe spa è tenuta a promuovere, ai sensi degli articoli 108 e 109 del Tuf anche in nome e per conto della controllante Roland Corporation, sulle proprie azioni ordinarie. A seguito dell'offerta pubblica di acquisto volontaria sulle azioni proprie svoltasi dal 26 novembre al 20 dicembre 2004, infatti, Roland Corporation è giunta a detenere, congiuntamente a Roland Europe, una partecipazione complessivamente pari al 94,17% del capitale sociale, circostanza che ha determinato l'obbligo di opa residuale. L'intenzione di promuovere l'opa residuale in caso di superamento della soglia del 90% era stata peraltro manifestata da Roland Europe nel documento informativo della precedente offerta, e confermata con il successivo comunicato del 22 dicembre 2004. Il prezzo dell'opa residuale è stato determinato - ai sensi dell'art. 50, comma 3 del regolamento emittenti - attribuendo un peso preminente agli elementi del patrimonio netto rettificato a valore corrente e a quello dell'andamento e prospettive reddituali, congiuntamente considerati. Un peso minore è stato attribuito al prezzo dell'opa precedente (1,600 euro), tenuto conto della ridotta percentuale di adesione all'offerta, pari al 37,76%. Un peso limitato, infine, è stato attribuito al parametro del prezzo medio di mercato dell'ultimo semestre, in considerazione della ridotta significatività degli scambi.  
   
   
CONSOB: DETERMINAZIONE DEL PREZZO DELL'OPA RESIDUALE GRANDI NAVI VELOCI  
 
Milano, 2 maggio 2005 - La Consob ha fissato in euro 3,022 per ogni azione il prezzo dell'offerta pubblica residuale che Vento spa è tenuta a promuovere, ai sensi dell'art. 108 del Tuf, sulle azioni ordinarie Grandi Navi Veloci spa. A seguito dell'offerta pubblica di acquisto volontaria svoltasi dal 2 al 26 novembre 2004, infatti, l'offerente è giunto a detenere, direttamente e indirettamente, una partecipazione complessivamente pari al 90,034% del capitale sociale di Grandi Navi Veloci, circostanza che ha determinato l'obbligo di opa residuale. L'intenzione di promuovere l'opa residuale in caso di superamento della soglia del 90% era stata peraltro manifestata dall'offerente nel documento informativo della prima offerta totalitaria e confermata con il successivo avviso del 30 novembre 2004. Il prezzo dell'opa residuale è stato determinato - ai sensi dell'art. 50, comma 3 del regolamento emittenti - attribuendo un peso preminente agli elementi del patrimonio netto rettificato a valore corrente e dell'andamento e prospettive reddituali, congiuntamente considerati. Un peso minore è stato attribuito al prezzo dell'opa precedente (2,5049 euro), tenuto conto della percentuale di adesione all'offerta, pari al 52%. Un peso limitato, infine, è stato attribuito al parametro del prezzo medio di mercato dell'ultimo semestre, in considerazione della ridotta significatività degli scambi.  
   
   
CONCLUSA “CREDICO FINANCE 4”. SECURITIZATION PER 400 MILIONI DI EURO PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO  
 
Roma, 2 maggio 2005 - Si è conclusa con successo Credico Finance 4, securitization multi-cedente di mutui in bonis per 400,8 milioni di euro presentata da Iccrea Banca e Sg Corporate & Investment Banking per 16 Banche di Credito Cooperativo (Bcc). Si tratta della quarta operazione di questo tipo in Italia, dopo Credico Finance (settembre 2001), Credico Finance 2 (ottobre 2003) e Credico Finance 3 (Giugno 2004). La struttura di questa operazione è stata definita congiuntamente da Iccrea Banca e Société Générale, che hanno svolto - rispettivamente - il ruolo di Advisor- co-Arranger e di co- Arranger e Sole Bookrunner. Le 16 Banche di Credito Cooperativo coinvolte nell'operazione sono: Bcc Brendola, Bcc Campiglia, Bcc Camuna, Bcc Centropadana, Bcc Crediveneto, Bcc Maremma, Bcc Prealpi, Bcc Macerone, Bcc Mediocrati, Bcc Monastier, Bcc Monteriggioni, Bcc S. Biagio, Bcc S. Giorgio Meduno, Bcc S. Giorgio Valle Agno, Bcc Signa e Bcc Trevigiano. Le Banche hanno ceduto a una società veicolo, denominata Credico Finance 4, un portafoglio diversificato di mutui in bonis, erogati da ciascuna delle Bcc a persone fisiche e a piccole e medie imprese. Credico Finance 4 ha emesso successivamente 18 classi di obbligazioni, delle quali solamente la classe A e B (con rating Aaa/aaa e A1/a di Moody's e S&p) sono state collocate sul mercato da Société Générale. Le restanti classi di obbligazioni (Classe C) saranno sottoscritte interamente dalle Bcc che hanno partecipato all'operazione, sulla base delle quote del portafoglio sottostante. “Con questa operazione - sottolinea il Direttore Generale di Iccrea Banca Luciano Giorgio Gornati, - siamo stati in grado di supportare, ancora una volta, lo sviluppo dell'attività delle Bcc nel comparto dei finanziamenti a medio termine ed in particolare quelli verso i privati e le famiglie”. “ L'attività di securitation di mutui in bonis si inserisce nella naturale azione di supporto di Iccrea Banca all'operatività delle Banche di Credito Cooperativo che, quindi, si manifesta in via sussidiaria e integrativa”.  
   
   
AUREO GESTIONI SGR (CREDITO COOPERATIVO): IL BILANCIO 2004 CHIUDE CON UN UTILE NETTO DI 3,6 MILIONI. BASSANETTI NUOVO PRESIDENTE  
 
Roma, 2 maggio 2005 - Serafino Bassanetti, Presidente della Banca di Credito Cooperativo “Centropadana” e consigliere di Iccrea Holding è il nuovo Presidente di Aureo Gestioni spa, la società di gestione del risparmio del Credito Cooperativo italiano (il sistema delle oltre 400 Bcc e Casse Rurali presenti in Italia con 3.400 sportelli), controllata dalla capogruppo Iccrea Holding spa. La nomina è avvenuta nel corso della Assemblea della Società tenutasi a Milano, che ha inoltre approvato il Bilancio consuntivo 2004, chiuso con un utile netto di 3,6 milioni di euro (+ 41,8% sull'esercizio precedente). Serafino Bassanetti, avvocato, è nel sistema del Credito Cooperativo dal 1975. Con il Presidente Bassanetti compongono il nuovo Consiglio di Amministrazione Claudio Corsi, Giovanni Boccuzzi, Vittorino Gnan, Angelo Mambretti, Roberto Mazzotti, Giuseppe Monaco, Giuseppe Oliveti, Roberto Di Salvo. La stessa Assemblea ha proceduto inoltre a nominare nuovo Presidente del Collegio sindacale della società Luigi Gaspari.  
   
   
GENERALI BILANCIO 2004: UTILE CONSOLIDATO IN CRESCITA A € 1.314 MLN DA € 1.015 MLN DIVIDENDO IN AUMENTO DEL 30,3% A € 0,43 PER AZIONE SALE LA RACCOLTA PREMI A € 56,3 MLD  
 
Trieste, 2 maggio 2005 - L'assemblea degli azionisti delle Assicurazioni Generali, riunitasi il 30 aprile sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato, in sede ordinaria, il bilancio dell'esercizio 2004 ed ha nominato il Collegio Sindacale ed il relativo Presidente per il biennio 2005-2007. In sede straordinaria, è stata deliberata all’Assemblea l’approvazione di due distinti piani di stock option e la modifica dell’art. 20.1 dello Statuto Sociale in tema di competenza all’emissione di obbligazioni non convertibili. All’assemblea è stato presentato il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2004, che ha registrato un utile netto pari a € 1.314,6 milioni, in crescita del 30% rispetto ai € 1.015,1 milioni del 2003. Si tratta del miglior risultato ottenuto dal Gruppo Generali sotto il profilo della qualità in quanto ascrivibile all’ottimo andamento dell’attività ordinaria, che a fine 2004 ha raggiunto i € 2.213,2 milioni (€ 1.790 milioni nell’esercizio precedente). In particolare, la gestione industriale ha contribuito con un risultato in crescita a € 710,8 milioni (€ 259,7 milioni dell’esercizio 2003), ottenuto anche grazie alla politica di contenimento delle spese generali. Il Gruppo ha registrato nel 2004 una crescita del 13,6% (+11,9% a condizioni omogenee) nella raccolta premi complessiva, che si è attestata a € 56,3 miliardi (€ 49,6 miliardi del 2003). Tale dinamica positiva ha portato ad un aumento delle quote di mercato detenute dalle Compagnie del Gruppo nei principali mercati di operatività: in Italia la quota di mercato complessiva è salita al 22,1% dal 20,1%, in Francia al 7,3% dal 5,5%; in Germania, la quota di mercato nel ramo vita è salita al 11,1% dal 10,5%. L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo di 0,43 euro per azione, con un incremento unitario del 30,3% rispetto a 0,33 euro nel 2003. L’erogazione complessiva sarà di € 548,5 milioni (€ 420,9 milioni nel 2003). Il dividendo sarà in pagamento dal 26 maggio 2005, con stacco cedola il 23 maggio prossimo. Sono stati nominati sindaci effettivi , per il biennio 2005 -2007, Gianfranco Barbato (che è stato nominato Presidente), Gaetano Terrin e Paolo d’Agnolo; Paolo Bruno e Giuseppe Alessio Vernì sono stati eletti sindaci supplenti. In sede straordinaria - Sono state approvate dall’Assemblea piani di stock option destinati al Presidente e gli Amministratori Delegati della Compagnia e figure che occupano ruoli chiave nel Gruppo. Nell’ambito di tali piani saranno assegnate un massimo di 13 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione. Infine, è stata approvata la modifica dell’art. 20.1 dello Statuto Sociale, con l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della competenza ordinaria a statuire in ordine all’emissione di obbligazioni non convertibili. A partire dalla pubblicazione della relazione semestrale al 30 giugno 2005, il Gruppo inizierà a diffondere informazioni quantitative basate sui principi contabili internazionali, in conformità a quanto previsto dalla delibera Consob n. 144990 del 14 aprile scorso.  
   
   
RAS: UTILE NETTO DEL PRIMO TRIMESTRE A 197 MILIONI DI EURO (+6,5%) IN CRESCITA LA RACCOLTA PREMI CONSOLIDATI A 4,9 MILIARDI DI EURO, +7,3% RIDEFINITO L’ASSETTO ORGANIZZATIVO DI GRUPPO CON LA NOMINA DI UN NUOVO DIRETTORE GENERALE  
 
Milano, 2 maggio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione Ras, presieduto da Giuseppe Vita, ha approvato il 29 aprile la relazione sull’andamento del primo trimestre 2005. I dati evidenziano una crescita dei premi contabilizzati che salgono del 7,3% a 4,9 miliardi di euro, rispetto ai 4,6 miliardi di euro del primo trimestre 2004. In Italia i volumi di nuova produzione Vita ammontano a 1.505 milioni di euro, +22% rispetto ai 1.232 milioni di euro nell’analogo periodo del 2004. Particolarmente significativo il contributo del canale agenti che ha visto un aumento dei volumi di nuova produzione del 78%, a 192 milioni di euro. In crescita del 18%, a 1.204 milioni di euro, il canale della bancassurance. L’utile netto di Gruppo si attesta a 197 milioni di euro, +6,5% rispetto ai 185 milioni di euro del 31 marzo 2004. Il Consiglio di Amministrazione inoltre ha delineato il nuovo assetto organizzativo: all’amministratore delegato Paolo Vagnone risponderanno 3 direzioni generali. La direzione generale finanza e investimenti rimane affidata a Pier Riches, recentemente nominato amministratore delegato di Rasbank. A capo della direzione generale attività assicurative il Consiglio ha promosso, quale nuovo direttore generale di Ras, Alessandro Scarfò, già direttore centrale della compagnia. La direzione generale attività distributive rimarrà in capo all’amministratore delegato Paolo Vagnone. “Con questo nuovo assetto organizzativo siamo pronti a proseguire lungo la strada tracciata dal piano di sviluppo 2004-2006” - ha dichiarato l’amministratore delegato Ras Paolo Vagnone. “Il buon andamento dei primi tre mesi dell’anno, caratterizzati da una ripresa della raccolta premi e da un’ottima prestazione nel Vita da parte degli agenti, ci fanno prevedere di chiudere l’anno con risultati in crescita rispetto al 2004”. Andamento per aree di business - Servizi finanziari – Rasbank - Al 31 marzo le masse amministrate da Rasbank hanno raggiunto i 21.006 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto ai 19.730 milioni di euro al 31 marzo 2004 (20.715 milioni di euro a fine 2004). Nell’ambito della raccolta netta, pari a 233 milioni di euro (-7,8% rispetto all’analogo periodo del 2004), la nuova produzione Vita ammonta a 109 milioni di euro, con un importante incremento (+43%) della quota rappresentata dai premi ricorrenti, che passano da 9 milioni di euro a 12 milioni di euro. Il risparmio amministrato sale a 162 milioni di euro; in calo (-38 milioni di euro) la raccolta di risparmio gestito. Vita - Al 31 marzo 2005 i premi Vita consolidati sono stati pari a 2.462 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto ai 2.233 milioni di euro a fine marzo 2004. In Italia la crescita è del 19,3%, a 1.794 milioni di euro rispetto ai 1.504 milioni di euro del primo trimestre 2004. I volumi di nuova produzione Vita salgono a 1.505 milioni di euro (+22% rispetto ai 1.232 milioni di euro del 31 marzo 2004). La crescita più significativa nel trimestre è segnata dal canale agenziale, +78% a 192 milioni di euro rispetto ai 108 del 2004. I premi ricorrenti sono pari a 30 milioni di euro (+10,3%); i premi unici ammontano a 162 milioni di euro (+100%). L’apporto della bancassurance è stato pari a 1.204 milioni di euro rispetto a 1.016 milioni di euro del primo trimestre 2004 (+18%): migliora il mix dei prodotti venduti con una crescita del 55% dei premi ricorrenti (pari a 57 milioni di euro); salgono del 17% invece i premi unici (pari a 1.147 milioni di euro). Danni - Nei Danni i premi consolidati nel primo trimestre 2005 sono stati pari a 2.453 milioni di euro (+4,6% rispetto all’analogo periodo del 2004). I premi contabilizzati in Italia sono ammontati a 902 milioni di euro, con una crescita del 3,2% (erano 874 milioni di euro nel primo trimestre 2004). Buono l’incremento del non-auto, che sale a 321 milioni di euro (+5,9%). Il combined ratio1 di Gruppo si conferma a buoni livelli, attestandosi al 95,9% (era 94,8% nel primo trimestre 2004). Anche in Italia il combined ratio si mantiene stabile al di sotto del 100%, passando dal 98,0% del primo trimestre 2004 al 98,7% del 31 marzo 2005. Redditività primo trimestre 2005 Il risultato tecnico della gestione ammonta a 132 milioni di euro (rispetto ai 130 milioni di euro del primo trimestre 2004), di cui 70 milioni di euro nei Danni e 62 milioni di euro nel Vita. Il risultato operativo prima degli utili da realizzo è pari a 281 milioni di euro rispetto ai 270 milioni di euro al 31 marzo 2004 (+4%). L’utile netto è cresciuto del 6,5% a 197 milioni di euro rispetto ai 185 milioni di euro del primo trimestre 2004. Al 31 marzo 2005 il totale delle riserve tecniche è di 57.198 milioni di euro (51.204 milioni a fine marzo 2004); gli investimenti ammontano a 43.733 milioni di euro rispetto ai 41.535 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Le plusvalenze realizzate nel periodo sono pari a 51 milioni di euro, rispetto agli 81 milioni del primo trimestre 2004. Le plusvalenze latenti sono cresciute nel trimestre, passando dai 2.321 milioni del 31 marzo 2004 ai 2.907 milioni di euro del 31 marzo 2005. Le rettifiche di valore portate a conto economico sono pari a -22 milioni di euro (+6 milioni al 31 marzo 2004). Il patrimonio netto comprensivo dell’utile si è attestato, al 31 marzo 2005, a 4.901 milioni di euro. Il Gruppo Ras fornirà le dovute evidenze quantitative con riferimento ai nuovi principi contabili Ias/ifrs a partire dalla relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2005. Si è riunita anche l’Assemblea degli Azionisti Ras, che in sede ordinaria ha approvato il bilancio di esercizio concluso il 31 dicembre 2004 con premi lordi consolidati pari a 16,1 miliardi di euro ed un utile netto di 691 milioni di euro. L’assemblea ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro per azione ordinaria (+33% rispetto all’anno precedente) e di 0,82 euro per le azioni di risparmio (+32%), a partire dal 26 maggio 2005 con stacco della cedola il 23 maggio 2005. Per quanto riguarda le azioni ordinarie, il dividend yield è del 4,7% (calcolato sul prezzo di chiusura del titolo Ras al 28 aprile 2005, pari a 16,88 euro). L’assemblea ha altresì deliberato la reintegrazione del Consiglio di Amministrazione in relazione alla recente cooptazione dell'ingegner Paolo Vagnone e dell’ingegner Paolo Biasi, che hanno sostituito rispettivamente i dimissionari dottor Mario Greco e dottor Ferruccio De Bortoli. L’assemblea ha anche approvato tutte le proposte del Consiglio di amministrazione (integralmente disponibili sul sito web della Società) in merito alla riconferma dell’autorizzazione annuale all’acquisto e vendita di azioni proprie ed al rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di amministrazione di deliberare, nell’arco dei prossimi cinque anni, aumenti di capitale ed emissioni obbligazionarie, ove necessario per lo sviluppo del gruppo. L’assemblea ha altresì approvato le proposte di talune modifiche formali dello Statuto sociale.  
   
   
LLOYD ADRIATICO, PREMIO REALE RCA: -11% IN 3 ANNI 2004: ROE 32,8% - UTILE NETTO 253 MILIONI (+40,6%) 1° TRIM 2005: RACCOLTA PREMI +17,4% - RACCOLTA VITA +29,9%  
 
Trieste, 2 maggio 2005 - Il Lloyd Adriatico, la compagnia guidata da Enrico Tomaso Cucchiani, chiude il 2004 con i migliori risultati della sua storia in termini di redditività, confermandosi per il quarto anno consecutivo outperformer a livello europeo e inizia il 2005 con una forte espansione della raccolta Vita. Nel primo trimestre del 2005, il fatturato del gruppo è salito del 17,4% a 888 milioni di euro; nei rami Danni, la politica di moderazione tariffaria ha determinato una dinamica contenuta dei premi (+1,6%), mentre nel Vita la crescita pari al 29,9% è stata superiore alla media stimata per il mercato. "Nel 2004, - ha commentato Cucchiani, Presidente e Amministratore Delegato della compagnia - il Lloyd Adriatico con un Roe del 32,8% e un combined ratio di 78,6% ha confermato, per il quarto anno consecutivo, performance di assoluta eccellenza ai migliori livelli del mercato. Ancor più degli indici da primato, pare essere rilevante la costanza e la stabilità nel tempo di un livello di performance nettamente superiore alla media del mercato. L'andamento positivo della raccolta è stato confermato anche dall'andamento registrato nei primi mesi del 2005". Nel primo trimestre del 2005, il fatturato del gruppo è salito del 17,4% a 888 milioni di euro; nei rami Danni, la politica di moderazione tariffaria ha determinato una dinamica contenuta dei premi (+1,6%), mentre nel Vita la crescita pari al 29,9% è stata superiore alla media stimata per il mercato. Anche l'andamento della nuova produzione unit linked è stato molto positivo, raggiungendo nel primo trimestre 152,3 milioni di euro (+64,1%). Per quanto riguarda le prospettive del mercato nel 2005, si prevede una dinamica di sviluppo molto contenuta nei Danni, proprio perché nel ramo principale, la Rc Auto, è ipotizzabile la prosecuzione di politiche tariffarie moderate. Sotto il profilo tecnico, si stima una inversione del ciclo assicurativo con un peggioramento dei risultati; si tratta di un fenomeno europeo, che riflette da un lato il contenimento delle tariffe e, dall'altro, la dinamica del costo dei sinistri, notevolmente superiore al tasso d'inflazione. In aggiunta, si è arrestata la discesa della frequenza sinistri nella Rc Auto e si prevede quindi la sua stabilizzazione. Nel Vita, si rileva che il mercato è entrato in una fase più matura e quindi di crescita meno impetuosa; per quanto riguarda il Lloyd Adriatico, si prevede una crescita a tassi superiori alla media del mercato, grazie alla qualità dei prodotti, delle gestioni e dei bassi caricamenti applicati agli assicurati. L'assemblea degli Azionisti del Lloyd Adriatico, riunitasi il 28 aprile a Trieste, ha approvato in sede ordinaria il bilancio dell'esercizio 2004. L’utile netto consolidato è cresciuto del 40,6% a 253,1 milioni di euro (180 milioni nel 2003). L’utile netto della Capogruppo è stato pari a 246,8 milioni di euro (+38,7%). Il dividendo è salito del 20,2% per un monte dividendi pari a 150,0 milioni di euro, con un pay-out del 60,8%; il dividendo per azione è di 2,5 euro (da 2,08 euro per l’esercizio 2003). La raccolta premi del Gruppo è cresciuta del 9,3% - un incremento quasi doppio rispetto alla media di mercato - attestandosi nel 2004 a 3.114 milioni di euro (2.847 milioni di euro nel 2003). Nel Vita, i premi hanno raggiunto 1.778 milioni (+16,6%), pari al 57,1% della raccolta totale. Nei rami Danni, la moderazione tariffaria adottata dalla Compagnia si è riflessa in un aumento contenuto della raccolta (+1%) a 1.336 milioni di euro (1.323 milioni nel 2003). Per il quarto anno consecutivo, il combined ratio è stato inferiore a 100% attestandosi a 78,6% (84,5% nel 2003), un dato che si colloca ai migliori livelli del mercato assicurativo italiano ed europeo. Analogamente, per il quarto anno consecutivo il saldo tecnico nei rami Danni della capogruppo è stato positivo, raggiungendo 320,9 milioni di euro (236,4 nel 2003). Le riserve tecniche sono passate da 2.427 milioni a 2.392 milioni (-1,5%) in conseguenza al diminuito numero di sinistri (-5%); il reserve ratio si è attestato a 182,9%. "Grazie al livello di efficienza raggiunto e alla costante innovazione di prodotto - ha commentato Cucchiani -, il Lloyd Adriatico ha potuto trasferire ai propri clienti importanti risparmi, adottando una politica di moderazione tariffaria che ha portato a un progressivo calo dei costi dell'assicurazione Rc Auto. Anche in futuro, continueremo a focalizzarci sulla creazione di valore per i nostri clienti, sia nei prodotti Danni che nei prodotti Vita: ciò è per noi la migliore garanzia per la creazione di valore anche per gli azionisti. Per un automobilista virtuoso, dal marzo 2002 ad oggi, il premio Rc Auto è mediamente diminuito, in termini reali (cioè tenendo conto dell'inflazione), dell'11%". Nella Rc Auto, la frequenza dei sinistri è ulteriormente diminuita nel 2004 attestandosi al 6,2% (6,4% nel 2003), un livello nettamente inferiore alla media del mercato, grazie all'accurata segmentazione e all'elevata personalizzazione tariffaria. Nel contempo, l'evoluzione del costo medio dei sinistri ha evidenziato un ulteriore, forte incremento: +7,9%. Ciò nonostante, la combinazione di efficienza e di personalizzazione delle tariffe ha permesso al Lloyd Adriatico di trasferire ai propri clienti importanti risparmi, che possono arrivare fino al 30% nella Rc Auto e fino all'85% sulle polizze incendio e furto, grazie a formule e servizi innovativi. Nel ramo Vita, grazie al forte incremento della raccolta effettuata dagli agenti e promotori della Compagnia (+27,2%), la raccolta premi del Gruppo è cresciuta del 16,6% attestandosi nel 2004 a 1.778 milioni di euro (1.525 milioni nel 2003), pari al 57,1% della raccolta totale. Positivo anche l'andamento registrato nel settore della bancassicurazione (+11,7%). L'incremento della raccolta è legato alle eccellenti performance dei fondi assicurativi, che si collocano stabilmente ai vertici delle classifiche di settore. Nelle classifiche di settore delle polizze unit linked, ad esempio, tra i migliori dieci fondi esistenti sul mercato per ciascun comparto, nel 2004 il Lloyd Adriatico ne ha piazzati ben sette: tre linee azionarie, due bilanciate e due nel comparto dei fondi flessibili. Le riserve Vita sono cresciute da 5.104,9 milioni a 6.308,8 milioni (+23,6%). Il Roev (return on embedded value) è salito al 17,1% (12,4% nel 2003). Il saldo tecnico Vita della capogruppo è stato positivo per 15,66 milioni. Anche l'andamento della nuova produzione è stato molto positivo, raggiungendo nel 2004 1.497,2 milioni di euro (+20,5%). "La decisa risposta della nostra clientela ha fortemente premiato la qualità delle nostre gestioni - ha commentato Cucchiani -. Mese dopo mese, infatti, le linee d'investimento del Lloyd Adriatico hanno realizzato performance di assoluta eccellenza, con rendimenti significativamente superiori ai rispettivi benchmark di riferimento ". Gli asset under management ammontavano al 31 dicembre 2004 a 9.212 milioni di euro (+16,6%). I proventi finanziari netti sono ammontati a 238,9 milioni di euro (+22,3%). Il peso degli investimenti azionari "trading" è, a livello della Capogruppo, pari al 4,0%. La politica d'investimento prudente e selettiva adottata dalla Compagnia ha consentito di evitare totalmente le criticità emerse sui mercati negli ultimi anni; proprio per privilegiare la sicurezza degli investimenti per i clienti, la cautela nelle scelte d'investimento è stata premiante. Nella composizione del portafoglio obbligazionario, l'87,7% dei titoli è rappresentato da bond governativi o con rating "tripla A"; il 98,4% è investito su titoli con rating almeno pari ad "A". Nel 2004 il Lloyd Adriatico ha dato avvio a un importante progetto volto ad assicurare la piena compliance delle norme fissate dal Sarbanes Oxley Act (Sox) in tutte le società del Gruppo. La legge introdotta dal Ny Stock Exchange stabilisce un dettagliato ed estremamente rigoroso processo di controlli interni. Oltre a ciò, il Lloyd Adriatico ha sviluppato un avanzato sistema di controllo per la gestione dei rischi assicurativi e legati all'operatività. Il progetto di adeguamento al Sarbanes Oxley Act è stato concluso. "Questo - ha aggiunto Cucchiani - è un ulteriore elemento di garanzia per il cliente: la nostra proposizione di valore è infatti incentrata su superiori performance e qualità dei prodotti, massima efficienza, trasparenza, solidità patrimoniale e assoluto rigore nella gestione". L'assemblea degli Azionisti ha infine nominato nel Consiglio di Amministrazione Ernesto Illy, Presidente di Illycaffè  
   
   
REALE MUTUA ASSICURAZIONI: POSITIVO IL BILANCIO 2004  
 
Torino, 2 maggio 2005 – Reale Mutua Assicurazioni, la più antica Compagnia italiana in forma di Mutua, ha riunito il 28 aprile la Assemblea dei suoi 200 Delegati, in rappresentanza di 1.400.000 soci assicurati, per approvare il Bilancio d’esercizio e il Bilancio Consolidato 2004. I risultati conseguiti nel corso dell’anno sono stati illustrati dal Presidente Iti Mihalich e dal Direttore Generale Angelo Piloni, nella sede storica della Compagnia a Torino, in Via Corte d’Appello 11. Nella tabella, i dati più significativi riguardanti il Gruppo Reale Mutua in milioni di euro:
2004 2003 variaz. %
Raccolta premi 2.615,2 2.412,5 8,4
Somme e risarcimenti pagati 1.537,3 1.483,5 3,6
Patrimonio netto 835,4 780,5 7
Utile di Gruppo 55 - 16,7
Gli indici 2004 del Gruppo sono in netto miglioramento soprattutto per quanto concerne gli utili di esercizio (55 milioni di euro) e i volumi relativi alla raccolta premi. Particolarmente significativa, in tale contesto, è la crescita delle società operanti in Spagna che, grazie alla recente acquisizione della società olandese Aegon, raggiungeranno nel 2005 una quota di mercato pari al 3% e saranno tra le prime 15 compagnie assicurative del mercato spagnolo nel settore rami Danni. Positivi sono anche i risultati della Capogruppo Reale Mutua: nel 2004 la Compagnia registra infatti un utile di esercizio di 8,816 milioni di euro, una raccolta premi (lavoro diretto e indiretto) di oltre 1.629 milioni di euro e risarcimenti per 1.096,2 milioni di euro. Migliora di due punti, infine, il combined ratio 2004 che passa da 107,8% a 105,8%. Nella tabella, una sintesi dei dati in milioni di euro:
2004 2003 variaz. %
Raccolta premi 1.629,1 1.473,9 10,5
Somme e risarcimenti pagati 1.096,2 1.043,9 5,2
Patrimonio netto 1.301,9 1.293,1 0,7
Utile 8,8 -58,1
A determinare i risultati della Capogruppo hanno contribuito i buoni incrementi nella raccolta del Ramo Vita (+23,80%) e dei Rami Danni (+6,92%). I premi diretti sono cresciuti dell’11,54% rispetto al 2003 e precisamente del 23,82% nel ramo Vita e del 7,87% nei rami Danni. Gli investimenti complessivi sono passati da 4.241 milioni di euro a 4.356 milioni di euro, il 2,7% in più rispetto al 2003. Durante l’esercizio 2004, i soci assicurati di Reale Mutua hanno fruito di Benefici di mutualità per circa 4,784 milioni di euro, grazie ai quali hanno potuto godere di consistenti sconti sui premi assicurativi di alcune tipologie di polizze. Il Presidente Iti Mihalich, presentando il Bilancio 2004, ha dichiarato tra l’altro: “Il 2004 è a tutti gli effetti un anno importante per Reale Mutua Assicurazioni; abbiamo conseguito confortanti obiettivi di redditività, sviluppo e crescita. Tutte le cifre del nostro Bilancio sono una conferma delle scelte strategiche sulle quali è impostato il Business Plan 2005 – 2007, un piano importante e focalizzato su una revisione organizzativa a tutto campo, interventi e investimenti per ridurre i costi e una nuova formula di collaborazione con la nostra rete di vendita che, grazie all’accordo siglato a fine dicembre, oggi ci è ancora più vicina”.
 
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A. BILANCIO 2004DELIBERATO DIVIDENDO DI 0,14 EURO PER AZIONE (0,13 EURO NEL PRECEDENTE ESERCIZIO)  
 
 Milano, 2 maggio 2005 - Si è riunita il 29 aprile a sotto la presidenza di Luigi Guatri, l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Vittoria Assicurazioni che ha approvato la Relazione del Consiglio di Amministrazione ed il Bilancio al 31 dicembre 2004. Il dividendo, in crescita per l’undicesimo anno consecutivo, sale a 0,14 euro per azione (esercizio precedente 0,13 euro), in pagamento dal 19 maggio 2005 con stacco cedola il 16 maggio. L’assemblea ha inoltre nominato un nuovo consigliere indipendente nella persona di Giuseppe Spadafora, Direttore Generale di Bnp Paribas Italia.  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI BILANCIO 2004 DIVIDENDO A 1, 35 EURO (+32,5%) L’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO A 106 MILIONI (+72,2%)  
 
Verona, 2 maggio 2005 - Le difficili condizioni dei mercati non hanno rallentato lo sviluppo del Gruppo Cattolica Assicurazioni, che ha evidenziato risultati in sensibile crescita soprattutto in termini reddituali, consolidando la quinta posizione nella graduatoria delle compagnie italiane di matrice assicurativa. E’ quanto è emerso dall’esame del bilancio d’esercizio 2004, approvato il 30 aprile 2005 dall’Assemblea dei Soci della Società Cattolica di Assicurazione presieduta da Giuseppe Camadini. L’assemblea ordinaria ha approvato il bilancio d’esercizio 2004, che si è chiuso con un utile netto pari a 106 milioni di euro dai 62 milioni del 2003, attestando un progresso del 72,2%. Il dividendo, salito a 1,35 euro per azione rispetto a 1,02 euro dell’esercizio precedente (+32,5%), sarà pagabile a partire dal 12 maggio 2004, con data di stacco il 9 dello stesso mese. Da evidenziare lo sviluppo della Capogruppo nel settore danni che rappresenta il 75% del business e che nel 2004 ha raggiunto una raccolta premi del lavoro diretto pari a 1.039 milioni di euro attestando una crescita del 12% rispetto all’esercizio precedente. Altrettanto positiva la gestione tecnica dei danni che passa dai 42 milioni del 2003 ai 77 milioni del 2004 con una crescita dell’83,3%. A livello consolidato l’esercizio 2004 del Gruppo Cattolica si è concluso con un utile netto consolidato pari a 150 milioni di euro dai 126 milioni a fine 2003 (+19,6%) e con un utile netto di Gruppo di 136 milioni dai 116 milioni nello stesso periodo dell’esercizio precedente, attestando una crescita del 17,1%. I premi complessivi consolidati hanno raggiunto i 4.617 milioni, pari al 9,6% in più rispetto ai 4.212 milioni dell’esercizio 2003. La raccolta premi del lavoro diretto nei rami vita ha totalizzato 3.197 milioni, realizzando un incremento del 13,3% rispetto all’esercizio precedente. Rilevante anche la crescita registrata nel settore danni: i premi del lavoro diretto sono saliti del 2,5% a 1.398 milioni. “Creazione di valore per gli azionisti e sviluppo della redditività sono i principi fondamentali che hanno guidato la crescita del Gruppo Cattolica negli ultimi anni e sui quali si basa il nuovo Piano d’impresa 2005-2007” - ha commentato Giuseppe Camadini, presidente di Cattolica Assicurazioni. “I positivi risultati raggiunti e le prime risultanze dell’anno in corso confermano ancora una volta la validità delle scelte strategiche perseguite dal nostro Gruppo, che ha raggiunto negli ultimi anni una posizione di vertice nel mercato assicurativo italiano e che mira a rafforzare ulteriormente la propria posizione di mercato.” A margine dell’Assemblea il Direttore Generale Ezio Paolo Reggia ha comunicato l’embedded value (il valore intrinseco) del Gruppo Cattolica. Il valore è passato dai 1.177 milioni di euro del 2003 a 1.228 milioni al 31 dicembre 2004, con un incremento pari al 4,33%. L’assemblea ha provveduto a riconfermare nel Consiglio di Amministrazione per il triennio 2005-2007 i sei componenti uscenti: Danilo Andrioli, Pierluigi Angeli, Giuseppe Camadini, Stefano Gnecchi Ruscone, Gaetano Migliarini, Carlo Alberto Pelliciardi. Il Consiglio di Amministrazione riunitosi alla fine dell’Assemblea ha confermato Presidente il Dottor Giuseppe Camadini e Vice Presidente l’Avvocato Danilo Andrioli. In sede straordinaria l’Assemblea dei Soci di Cattolica ha quindi approvato la modifica degli articoli 36, 38, 39, 42, 46, 47, 48 e 55 dello Statuto Sociale e deliberazioni inerenti e conseguenti. Le modifiche statutarie approvate prevedono tra l’altro la possibile introduzione della figura dell’Amministratore Delegato. Le ulteriori modifiche riguardano taluni aspetti della vita sociale e scaturiscono dall’esigenza di meglio precisarne i profili, anche alla luce degli orientamenti dottrinali e dei vincoli normativi dove vigenti. Durante l’Assemblea è stata presentata ai Soci la terza edizione del Bilancio Sociale, strumento volto a divulgare ulteriormente i valori fondanti di Cattolica, il senso dell'essere cooperativa e la sua visione delle attività economiche. Il documento costituisce un elemento di più stretto contatto tra il Gruppo e i suoi interlocutori - gli stakeholders. La rendicontazione sociale risponde a un duplice intento: da un lato riepiloga gli aspetti qualitativi e quantitativi degli estesi legami con gli stakeholders e con la collettività e illustra i meccanismi di produzione e distribuzione del valore generato dall'attività del Gruppo; dall’altro lato consente una migliore conoscenza dell’identità della Società e delle sue controllate. Il Consiglio d’Amministrazione approverà la relazione trimestrale al 31 marzo 2005 il prossimo 10 maggio anziché il giorno 11 come precedentemente programmato.  
   
   
ANTITRUST: IL TAR ANNULLA IL PROVVEDIMENTO AVVERSO A 13 COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE VITA E IAMA CONSULTING  
 
Roma, 2 maggio 2005 – Il Tar del Lazio ha annullato il provvedimento adottato un anno fa dall’Autorità antitrust nei confronti di 13 imprese operanti nel comparto delle assicurazioni sulla vita e della Società di consulenza Iama Consulting. Con quel provvedimento l’Autorità, senza infliggere peraltro sanzioni pecuniarie, aveva ritenuto non conforme ai principi della libera concorrenza un’indagine di mercato commissionata a Iama dalle 13 imprese di assicurazione interessate (cfr. Www.ania.it). L’indagine metteva a confronto informazioni che, in base alla normativa vigente, potevano essere acquisite da chiunque vi avesse interesse ed erano a disposizione di chiunque, ovviamente dietro compenso alla Società di consulenza che l’aveva realizzata, volesse acquisirne i risultati. Essa si basava, inoltre, su una licenza di una società inglese che aveva distribuito per anni lo stesso prodotto su quel mercato senza mai incorrere in problemi con l’Autorità antitrust britannica. Il prodotto veniva anzi utilizzato, in quanto ritenuto utile, dalla Financial Services Authority. Ad oggi è noto soltanto il dispositivo della sentenza del Tar, mentre per le motivazioni occorrerà attendere il tempo necessario alla loro stesura. Pur con questa riserva, Ania prende atto con piacere della decisione dei giudici amministrativi, non avendo mai ritenuto che l’indagine di mercato commissionata dalle compagnie a Iama costituisse uno scambio di informazioni di dati “sensibili” dal punto di vista della normativa antitrust. Le indagini di mercato rappresentano infatti fattori di conoscenza oggi indispensabili per l’efficienza delle imprese sui mercati nazionali e internazionali. Esse non solo non pregiudicano la concorrenza, ma costituiscono importanti strumenti competitivi per gli operatori e sono diffusissime in tutti i settori economici, in Italia e all’estero. La sentenza del Tar riconosce il legittimo ruolo di Iama Consulting e, in genere, di tutte le società di consulenza il cui operato tende ad accrescere la trasparenza del mercato, a beneficio di tutti, e la cui stessa sopravvivenza veniva, di fatto, messa a repentaglio dagli orientamenti restrittivi dell’Autorità garante. Essa, inoltre, assolve da ogni sospetto di collusione le 13 compagnie di assicurazione coinvolte nella vicenda anche se, come sempre avviene in questi casi, non basta certo a rimuovere il danno di immagine arrecato a quelle imprese e all’intero settore assicurativo dal provvedimento ora annullato dal giudice. “L’ania – ha dichiarato il Direttore generale, Giampaolo Galli – con la recente riforma statutaria ha posto il tema della concorrenza al centro della propria mission istituzionale e intende adoperarsi affinché essa possa realizzarsi compiutamente all’interno del mercato assicurativo. A tal fine auspichiamo l’apertura di una stagione di dialogo e, se possibile, di collaborazione con l’Autorità antitrust, il che non è sempre potuto accadere in passato.”  
   
   
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO: CONFERMA DEL RATING DI "AA+"  
 
Milano, 2 maggio 2005 - Fitch Ratings ha confermato il rating di lungo termine pari a 'Aa+' e di breve termine pari a 'F1+' della Provincia Autonoma di Bolzano (Bolzano). Le prospettive (outlook) sul rating di lungo termine sono stabili. I rating riflettono l'eccezionale autonomia legislativa e finanziaria, protetta a livello costituzionale sulla base di un accordo internazionale, di cui la Provincia beneficia, come pure i solidi equilibri di bilancio supportati da una base economica ricca e diversificata. L'esposizione delle finanze provinciali alle decisioni statali in materia fiscale limita il rating di lungo termine della Provincia, attualmente superiore di un livello rispetto a quello dell'Italia, pari a 'Aa' con outlook stabile. L'ampia autonomia finanziaria della Provincia le conferisce poteri di entrata e spesa simili a quelli di una regiona italiana a statuto speciale, il diritto a trattenere la gran parte delle imposte dirette e indirette generate e riscosse sul territorio dallo Stato e la possibilità di imporre tributi propri e tariffe sui servizi offerti. Lo stretto legame tra entrate provinciali e base imponibile locale consente di trasferire sul bilancio della Provincia i vantaggi dell'economia ricca e dinamica, come indicato dal Pil pro-capite del 60% superiore alla media della Ue25 e dal livello frizionale di disoccupazione, al 2% nel 2004. Tuttavia, la capacità di modificare le aliquote e le basi imponibili delle principali imposte è limitata in quanto potestà del governo centrale. La Provincia si caratterizza anche per una composizione della spesa ben diversificata, senza particolari concentrazioni in singoli settori. Elevati margini correnti hanno permesso il finanziamento di servizi di elevato standard qualitativo, in primis la sanità, e di ingenti investimenti senza ricorrere all'indebitamento. Bolzano non ha debito diretto, ma contribuisce parzialmente al pagamento delle rate di ammortamento dei mutui contratti dai comuni della Provincia. I contributi rappresentano il 50% circa degli oneri annui di ammortamento dei comuni, una esposizione modesta se raffrontata al bilancio provinciale (1,6% delle entrate correnti). Il programmato acquisto di alcune centrali idroelettriche potrebbe richiedere il ricorso all'indebitamento, previsto in bilancio per circa 600 milioni di euro, ovvero il 20% delle entrate correnti. Il buon dinamismo dell'economia locale e l'attesa bassa pressione dalla spesa corrente contribuiranno a mantenere solide la performance finanziaria complessiva della Provincia nel medio periodo, con un margine corrente previsto attestarsi su valori superiori al 30% delle entrate correnti provinciali. Nonostante, la posizione di debito di Bolzano possa cambiare a seguito dell'acquisto delle centrali idroelettriche, il livello programmato di indebitamento è pienamente compatibile con l'attuale livello di rating. Inoltre, l'acquisto delle centrali dovrebbe generare costanti profitti che saranno utilizzati per ripagare il debito eventualmente contratto, con un minimo impatto sulle finanze provinciali. La Provincia Autonoma di Bolzano, situata nel ricco nord-est italiano e confinante con l'Austria, ha una popolazione di circa 476.000 abitanti appartenenti a tre gruppi linguistici ?il gruppo linguistico tedesco, quello italiano e quello ladino.  
   
   
CONFINDUSTRIA: "URGENTI LE MISURE SULL'ECONOMIA" LA GIUNTA CHIEDE COMPORTAMENTI ISPIRATI ALLA CONCORRENZA E AL RISPETTO DELLE REGOLE DI MERCATO NELLE VICENDE BANCARIE  
 
Roma, 2 maggio 2005 - Eliminazione dell'Irap sul costo del lavoro, forte impulso con incentivi sostanziali alle fusioni tra le piccole e medie imprese, interventi per ridurre il cuneo fiscale e contributivo. Sono i temi che la giunta di Confindustria ritiene fondamentali per migliorare la competitività del nostro sistema produttivo e creare così le condizioni per un rilancio dell'economia e per uscire da difficoltà che, soprattutto per alcuni settori manifatturieri, non hanno precedenti. A giudizio della Giunta di Confindustria, i tempi di intervento devono essere particolarmente rapidi, così come è indispensabile l'approvazione del decreto e del disegno di legge che insieme compongono l'action plan per la crescita e lo sviluppo. Confindustria ritiene che l'ultimo anno di legislatura non debba essere sprecato: può e deve essere invece dedicato a scelte concrete nella direzione della crescita, compatibili con gli equilibri della finanza pubblica. Su questi temi la Giunta di Confindustria auspica una condivisione da parte di maggioranza e opposizione e un positivo coinvolgimento delle parti sociali. Anche per il Mezzogiorno, indicato fra i punti chiave del programma di governo, si possono adottare misure precise attuando alcune priorità contenute nel documento elaborato dalle associazioni di impresa e da Cgil, Cisl e Uil. La Giunta di Confindustria ha inoltre espresso forte preoccupazione riguardo alle vicende che coinvolgono importanti aziende bancarie italiane. Occorre da parte di tutti, istituzioni comprese, comportamenti ispirati alla concorrenza e alle regole di mercato, al massimo della trasparenza, al rispetto e alla tutela di tutti gli azionisti. Le imprese hanno bisogno di istituti bancari che crescano dimensionalmente e siano sempre più in grado di supportarle sui mercati internazionali. E' solo questo il vero significato del concetto di italianità.  
   
   
CNEL: UNA RIFORMA PER RILANCIARE I DISTRETTI INDUSTRIALI  
 
Roma, 2 maggio 2005 - Rilanciare i distretti industriali attraverso una riforma della legge che li ha istituiti, la numero 317 del 1991, puntando su innovazione, formazione, crescita delle imprese e attivazione dello sportello unico. Con l’obiettivo di portare il distretto ad essere non solo territoriale, ma ‘di filiera’, comprendendo quindi l’intero sistema produttivo. E’ la proposta lanciata dal Cnel e presentata il 29 aprile in una conferenza stampa. Per studiare la riforma dei distretti industriali, il Cnel ha creato un gruppo di lavoro ad hoc, formato da esperti e rappresentanti dei sindacati e delle organizzazioni imprenditoriali. L’obiettivo è quello di arrivare all’elaborazione di un disegno di legge che, attraverso la riqualificazione dei distretti, supporti il progetto governativo per il rilancio della competitività, ma anche il protocollo d’intesa per la ricerca e l’innovazione siglato da sindacati, Confindustria e regioni. “La riforma dei distretti industriali - ha detto il presidente del Cnel, Pietro Larizza, illustrando il progetto - può dare un contributo coerente e funzionale al provvedimento sulla competitività, che si muove nella direzione giusta, ma non è esaustivo. Il distretto, infatti, può offrire vantaggi competitivi e sviluppare nuove sinergie. Per questo, il Cnel intende elaborare una propria proposta di legge in materia e stimolare un confronto tra tutti i soggetti coinvolti”. Per riformare i distretti industriali, il Cnel punta su diverse direttrici. Innanzitutto, l’attivazione di uno sportello unico. “Uno strumento di semplificazione burocratica - ha spiegato Antonino Mirone, coordinatore del gruppo di lavoro del Cnel sulla riforma - a cui le imprese possono delegare una serie di adempimenti legali e fiscali, riducendo i propri costi. Ma il rilancio dei distretti deve passare necessariamente attraverso l’innovazione, fattore fondamentale per lo sviluppo. Occorre, poi, favorire la crescita dimensionale delle imprese, attraverso agevolazioni normative e fiscali”. Strategie di marketing e formazione sono gli altri punti cardine su cui si basa il progetto del Cnel. “Bisogna riorganizzare la formazione professionale all’interno dei distretti e la ricerca applicata, stabilendo rapporti sistematici con enti e università”, come ha sottolineato l’economista Paolo Sylos Labini, esperto del gruppo di lavoro del Cnel. “I distretti, però, non devono essere ‘recintati’ - ha avvertito - perché il sistema funziona se e’ aperto anche alle altre imprese. Ma, soprattutto, il successo del modello, dipende dalla tenacia nel realizzarlo”.  
   
   
LA CROAZIA VALE OLTRE 3 MILIARDI E MEZZO DI EURO PER LE IMPRESE ITALIANE LE REGIONI PIÙ ATTIVE? VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. QUELLE CHE CRESCONO DI PIÙ IN UN ANNO? SICILIA E MARCHE  
 
Milano, 2 maggio 2005 Vale oltre 3 miliardi e mezzo di euro l’interscambio tra Italia e Croazia. E l’export supera i 2 miliardi di euro che rappresentano quasi un quarto delle esportazioni italiane verso i Balcani (23%). Le regioni che commerciano di più sono Veneto (oltre un miliardo e 200 milioni di euro, 34,5% nazionale), Lombardia (oltre mezzo miliardo, 16,7%) e Friuli (poco più di 400 milioni, 11,2%). Ma se si guarda alle più specializzate sulla Croazia rispetto al resto dei Balcani emergono la Sardegna (76,6%), Sicilia (73,1%) e Friuli (44,1%). Mentre per crescita in un anno vanno bene la Sicilia che triplica il suo interscambio (+208,7%), le Marche (+30,7%) e il Trentino (+20,2%). Ma l’Italia guarda con interesse a tutta l’area balcanica: con quasi 17 miliardi e mezzo di euro di interscambio commerciale, oltre 9 miliardi e 600 milioni di euro nell’export 2004, ma forti anche nell’import con quasi 7 miliardi e 900 milioni di euro. E cresce l’interscambio italiano tra il 2003 e il 2004 con i Balcani: +7% l’import, +10% l’export. Tra i settori in cui l’interscambio con i Balcani pesa di più per l’import ci sono i prodotti finiti (47,4% del totale delle importazioni). Per l’export prevalgono i prodotti finiti classificati secondo la materia prima (31,1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat. Tavola rotonda sulla Croazia in Camera di commercio. Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, in collaborazione con il Consolato della Repubblica Croata a Milano ed il Comune di Milano organizza la tavola rotonda “La Lombardia e la Repubblica della Croazia a confronto”. L’incontro sarà finalizzato ad illustrare le opportunità commerciali e le possibilità di investimento offerte in questo importante Paese dell’area balcanica alla luce delle trasformazioni economiche in atto. L’incontro si terrà: giovedì 5 maggio 2005, dalle ore 10 alle 13.30 Palazzo Affari ai Giureconsulti Milano - Via Mercanti 2 (Mm Duomo). “I Balcani per la loro prossimità geografica, economica e culturale rappresentano un interlocutore importante per le nostre imprese. Lo confermano anche i dati di interscambio in crescita - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali -. Anche per questo, la Camera di commercio di Milano, attraverso Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali è particolarmente impegnata a promuovere occasioni di incontro, convegni, missioni imprenditoriali, assistenza in loco, tutte iniziative che possono contribuire concretamente al sostegno e allo sviluppo dei rapporti commerciali con i Paesi dei Balcani”. Interscambio dell’Italia con la Croazia - dati 2004 -Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat nel 2004 (valori in euro)
province 2004 Tot.2004 Variaz. 03-04 Variaz. 03-04 su % su tot. Italia % Su Tot
import export Interscambio import export tot. Interscambio import export Interscambio
Veneto 504.910.927 720.974.189 1.225.885.116 13,0% 8,6% 10,3% 37,5% 32,6% 34,5%
Lombardia 135.216.292 458.163.462 593.379.754 12,1% 2,8% 4,8% 10,0% 20,7% 16,7%
Friuli-venezia Giulia 143.441.162 256.856.706 400.297.868 -9,1% 2,6% -1,9% 10,6% 11,6% 11,2%
Emilia Romagna 93.466.080 258.646.780 352.112.860 -4,3% 11,8% 7,0% 6,9% 11,7% 9,9%
Sicilia 236.159.279 49.600.311 285.759.590 397,9% 9,9% 208,7% 17,5% 2,2% 8,0%
Piemonte 28.595.903 93.726.516 122.322.419 1,4% -17,9% -14,0% 2,1% 4,2% 3,4%
Lazio 93.592.946 25.463.546 119.056.492 -2,5% -15,6% -5,6% 6,9% 1,2% 3,3%
Marche 40.896.215 70.549.077 111.445.292 69,3% 15,5% 30,7% 3,0% 3,2% 3,1%
Toscana 25.924.346 79.159.946 105.084.292 13,7% 1,7% 4,4% 1,9% 3,6% 3,0%
Sardegna 1.851.696 55.653.776 57.505.472 23,9% 2,9% 3,5% 0,1% 2,5% 1,6%
Abruzzo 4.654.753 33.316.503 37.971.256 -42,3% -1,9% -9,7% 0,3% 1,5% 1,1%
Campania 8.008.839 29.826.561 37.835.400 -53,7% 1,5% -19,0% 0,6% 1,3% 1,1%
Puglia 12.046.226 23.051.700 35.097.926 -12,2% -11,3% -11,6% 0,9% 1,0% 1,0%
Trentino-alto Adige 7.730.108 25.649.916 33.380.024 -6,5% 31,5% 20,2% 0,6% 1,2% 0,9%
Liguria 8.146.042 9.349.218 17.495.260 -0,5% -14,7% -8,7% 0,6% 0,4% 0,5%
Umbria 2.200.932 10.197.945 12.398.877 -27,5% 4,3% -3,2% 0,2% 0,5% 0,3%
Basilicata 60.872 3.691.501 3.752.373 -71,0% -80,6% -80,5% 0,0% 0,2% 0,1%
Valle d'Aosta 0 230.150 230.150 -100,0% -21,9% -22,1% 0,0% 0,0% 0,0%
Molise 193.310 526.435 719.745 987,8% -42,7% -23,1% 0,0% 0,0% 0,0%
Calabria 80.334 385.511 465.845 -44,0% 18,5% -0,6% 0,0% 0,0% 0,0%
altro 0 6.206.260 6.206.260 -100,0% -0,9% -1,6% 0,0% 0,3% 0,2%
Totale Italia Croazia 1.347.176.262 2.211.226.009 3.558.402.271 22,2% 3,8% 10,1% 100,0% 100,0% 100,0%
Interscambio della Lombardia con i Balcani - dati 2004 (Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia Montenegro, Albania, Macedonia, Bulgaria, Romania)
2003 2004 Variaz. % 03-04 Quota per reg.04 tot. Interscambio % su tot. Intersc.
import export import export import export import export 2004 2004
Piemonte337.904.817 591.216.069 381.527.797 631.998.293 13% 7% 5% 7% 1.013.526.090 5,8%
Valle d'Aosta 1.745.842 1.073.366 760.333 2.626.404 -56% 145% 0% 0% 3.386.737 0,0%
Lombardia 1.291.012.913 1.942.708.087 1.447.487.783 2.149.561.248 12% 11% 18% 22% 3.597.049.031 20,6%
Liguria 77.877.347 47.104.434 95.197.583 56.212.582 22% 19% 1% 1% 151.410.165 0,9%
Trentino-alto Adige 57.417.749 91.534.385 67.845.979 101.817.465 18% 11% 1% 1% 169.663.444 1,0%
Veneto 2.396.574.668 2.378.303.573 2.351.977.612 2.579.221.975 -2% 8% 30% 27% 4.931.199.587 28,2%
Friuli-venezia Giulia 364.110.411 468.398.046 403.602.036 503.871.655 11% 8% 5% 5% 907.473.691 5,2%
Emilia Romagna 734.554.045 865.427.004 747.052.085 1.006.520.032 2% 16% 10% 10% 1.753.572.117 10,0%
Toscana 509.276.163 597.024.939 526.352.413 648.828.503 3% 9% 7% 7% 1.175.180.916 6,7%
Umbria 111.284.688 141.802.635 141.042.701 159.334.016 27% 12% 2% 2% 300.376.717 1,7%
Marche 459.503.274 577.581.432 496.471.745 634.772.454 8% 10% 6% 7% 1.131.244.199 6,5%
Lazio 194.805.838 144.768.608 204.345.770 199.705.157 5% 38% 3% 2% 404.050.927 2,3%
Abruzzo 128.854.248 123.366.244 125.592.710 146.309.203 -3% 19% 2% 2% 271.901.913 1,6%
Molise 24.616.315 12.957.736 18.888.243 13.652.840 -23% 5% 0% 0% 32.541.083 0,2%
Campania 150.097.529 134.502.738 179.935.493 133.858.987 20% 0% 2% 1% 313.794.480 1,8%
Puglia 309.226.645 395.818.914 319.471.332 395.092.475 3% 0% 4% 4% 714.563.807 4,1%
Basilicata 17.888.058 34.516.767 24.054.237 21.312.323 34% -38% 0% 0% 45.366.560 0,3%
Calabria 7.888.215 4.208.870 5.571.411 5.340.138 -29% 27% 0% 0% 10.911.549 0,1%
Sicilia 127.482.890 85.523.229 307.168.275 83.774.643 141% -2% 4% 1% 390.942.918 2,2%
Sardegna 11.754.956 65.411.495 13.008.147 62.112.716 11% -5% 0% 1% 75.120.863 0,4%
altro 236.139 50.862.351 1.839.040 64.631.671 679% 27% 0% 1% 66.470.711 0,4%
Tot. Italia 7.314.112.750 8.754.110.922 7.859.192.725 9.600.554.780 7% 10% 100% 100% 17.459.747.505 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat nel 2004 (valori in euro) Interscambio dell’Italia con la Croazia rispetto ai Balcani - dati 2004
2004 Balcani 2004 Croazia % Croazia su tot. Balcani per prov. Tot. Interscambio Croazia 2004 % Croazia su tot. Interscambio Balcani
import export import export import export
Sardegna 13.008.147 62.112.716 1.851.696 55.653.776 14,2% 89,6% 57.505.472 76,6%
Sicilia 307.168.275 83.774.643 236.159.279 49.600.311 76,9% 59,2% 285.759.590 73,1%
Friuli-venezia Giulia 403.602.036 503.871.655 143.441.162 256.856.706 35,5% 51,0% 400.297.868 44,1%
Lazio 204.345.770 199.705.157 93.592.946 25.463.546 45,8% 12,8% 119.056.492 29,5%
Veneto 2.351.977.612 2.579.221.975 504.910.927 720.974.189 21,5% 28,0% 1.225.885.116 24,9%
Emilia Romagna 747.052.085 1.006.520.032 93.466.080 258.646.780 12,5% 25,7% 352.112.860 20,1%
Trentino-alto Adige 67.845.979 101.817.465 7.730.108 25.649.916 11,4% 25,2% 33.380.024 19,7%
Lombardia 1.447.487.783 2.149.561.248 135.216.292 458.163.462 9,3% 21,3% 593.379.754 16,5%
Abruzzo 125.592.710 146.309.203 4.654.753 33.316.503 3,7% 22,8% 37.971.256 14,0%
Piemonte381.527.797 631.998.293 28.595.903 93.726.516 7,5% 14,8% 122.322.419 12,1%
Campania 179.935.493 133.858.987 8.008.839 29.826.561 4,5% 22,3% 37.835.400 12,1%
Liguria 95.197.583 56.212.582 8.146.042 9.349.218 8,6% 16,6% 17.495.260 11,6%
Marche 496.471.745 634.772.454 40.896.215 70.549.077 8,2% 11,1% 111.445.292 9,9%
Toscana 526.352.413 648.828.503 25.924.346 79.159.946 4,9% 12,2% 105.084.292 8,9%
Basilicata 24.054.237 21.312.323 60.872 3.691.501 0,3% 17,3% 3.752.373 8,3%
Valle d'Aosta760.333 2.626.404 0 230.150 0,0% 8,8% 230.150 6,8%
Puglia 319.471.332 395.092.475 12.046.226 23.051.700 3,8% 5,8% 35.097.926 4,9%
Calabria 5.571.411 5.340.138 80.334 385.511 1,4% 7,2% 465.845 4,3%
Umbria 141.042.701 159.334.016 2.200.932 10.197.945 1,6% 6,4% 12.398.877 4,1%
Molise 18.888.243 13.652.840 193.310 526.435 1,0% 3,9% 719.745 2,2%
altro 1.839.040 64.631.671 0 6.206.260 0,0% 9,6% 6.206.260 9,3%
Tot. Italia 7.859.192.725 9.600.554.780 1.347.176.262 2.211.226.009 17,1% 23,0% 3.558.402.271 20,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat nel 2004 (valori in euro) Interscambio dell’Italia con i Balcani per settore - dati 2004
2004 Quota per settore
import export import export
0-Prodotti alimentari ed animali vivi 349.788.567 305.065.449 4,5% 3,2%
1-Bevande e tabacchi 3.226.982 30.058.686 0,0% 0,3%
2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 551.200.862 173.183.767 7,0% 1,8%
3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 158.371.105 139.662.340 2,0% 1,5%
4-Oli, grassi e cere di origine animale e vegetale 5.276.003 20.608.255 0,1% 0,2%
5-Prodotti chimici e prodotti connessi, 291.236.917 583.080.812 3,7% 6,1%
6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 1.718.273.905 2.981.930.050 21,9% 31,1%
7-Macchinari e materiale da trasporto 936.606.327 2.727.099.116 11,9% 28,4%
8-Prodotti finiti diversi 3.724.505.210 2.527.654.045 47,4% 26,3%
9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C.t.c.i. 120.706.847 112.212.260 1,5% 1,2%
Totale Italia 7.859.192.725 9.600.554.780 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat nel 2004 (valori in euro)
 
   
   
SEGNALI NEGATIVI PER L’ECONOMIA LOMBARDA NEL PRIMO TRIMESTRE 2005: UNA CONTRAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL - 1,3% SIA SUL QUARTO CHE SUL 1° TRIMESTRE 2004. IN PEGGIORAMENTO ANCHE LE AZIENDE ARTIGIANE (-3,3% SU BASE ANNUA)  
 
Milano, 2 maggio 2005 - I risultati dell’analisi congiunturale sull’industria e l’artigianato manifatturiero di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia e con la collaborazione della Associazioni dell’Artigianato (Confartigianato Lombardia, Cna Lombardia, Casartigiani Lombardia, Claai Lombardia) effettuata attraverso 1.824 interviste ad aziende industriali e 1.448 ad aziende dell’artigianato manifatturiero mostrano segnali preoccupanti per il 2005. La produzione industriale del 1° trimestre 2005 si chiude con risultati negativi (-1,3% sia la variazione tendenziale sia la congiunturale destagionalizzata). L’indice destagionalizzato della produzione industriale (base anno 2000=100) si allontana da quota 100, fermandosi a 98,3. Per le aziende artigiane il decremento è ancora più consistente (oltre il –3% sia il dato congiunturale che quello tendenziale), diffuso a tutti i settori e a tutte le classi dimensionali. L’analisi per destinazione economica dei beni mostra un andamento comune alle tre classi, con i beni intermedi che sembrano soffrire maggiormente e i beni finali e d’investimento che si fermano vicino al -1%. La disaggregazione per settori industriali segnala risultati positivi sul trimestre precedente solo per i settori degli Alimentari (+2,9%), Mezzi di trasporto (+1,2%), Minerali non metalliferi (+1,0%) e Chimica (+0,3%); risultati negativi per tutti gli altri settori, con la “filiera della moda” in fondo alla classifica (livelli produttivi che perdono dal 4 al 7%). Altre variabili dell’andamento congiunturale mostrano i seguenti risultati: Il fatturato dell’industria cresce su base annua dello 0,1% nella componente estera, contro il -0,5% della domanda interna. Fra i settori, ancora particolarmente positivo il fatturato per la siderurgia (+6,4%) e i mezzi di trasporto (+5,7%), ma su livelli discreti anche chimica e alimentari. Ancora negativi tessile, pelli-calzature e abbigliamento. Fra le aziende artigiane raggiunge risultati positivi solo la siderurgia (+2,1%) mentre gli altri settori sono negativi, in particolare quelli del tessile e abbigliamento. Il tasso d’utilizzo degli impianti scende a livelli di periodo estivo, sia per l’industria che per l’artigianato, raggiungendo rispettivamente il 73,9% e il 68,6%. Fra i settori si distinguono per i più elevati utilizzi nell’industria la chimica (77,7%) e i mezzi di trasporto (76,7%), nell’artigianato legno e mobilio (75,9%) e la siderurgia (71,0%). Secondo la destinazione economica dei beni le aziende industriali superano il 73% per i beni finali e beni intermedi, mentre per l’artigianato solo le aziende che producono beni intermedi riescono a superare il 70%. Gli ordinativi acquisiti nel trimestre, pur ridimensionando i risultati dello scorso trimestre, si mantengono su variazioni discrete: per l’industria, quelli tendenziali crescono del 6,9% sull’estero e del 5,7% sull’interno, portando i giorni di produzione assicurata a fine trimestre a quota 52,6. Secondo la destinazione economica dei beni, le aziende produttrici di beni di investimento continuano a registrare i valori maggiori, in particolare sul versante estero. Gli ordini delle aziende artigiane mostrano lievi segnali di recupero sui due trimestri scorsi (-6,6% e -7,6%), ma restano con segno negativo: -2,1% il dato tendenziale degli ordini esteri e –6,3% gli ordini interni. L’occupazione all’interno del trimestre registra un assestamento leggermente positivo per l’industria (+0,2%) e ancora negativo per l’artigianato (-0,7%). In considerazione del fatto che nel primo trimestre dell’anno si registrano di norma effetti stagionali positivi, i due dati confermano una tendenza al ridimensionamento dei livelli occupazionali nel settore manifatturiero. Il livello delle scorte dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 73,4% delle imprese industriali (una quota che sfiora il 30% non tiene scorte); per circa il 30% delle imprese quindi, le valutazioni di scarsità superano quelle di esuberanza. Le aziende artigiane che tengono scorte di prodotti finiti manifestano segnali più forti di scarsità (-16% il saldo). Le scorte di materie prime sono adeguate per l’81,1% delle imprese industriali, con segnali di esuberanza (0,9% il saldo). Gli artigiani segnalano scorte adeguate per il 64% dei casi, con una maggiore prevalenza nel restante 36% dei giudizi di scarsità (-16% il saldo). I prezzi medi delle materie vedono rallentare, ma non di molto, i ritmi di crescita dello scorso anno (dal +3,1% si scende al +2,4% per le aziende industriali, mentre le aziende artigiane riducono l’incremento dal +5,1% al +3,2%). Siderurgia, materie plastiche e chimica restano i settori con gli incrementi maggiori. La tensione inflazionistica delle materie prime si traduce solo parzialmente sui prezzi dei prodotti finiti, in crescita dello 0,4% sia per l’industria sia per l’artigianato manifatturiero. Le aspettative degli imprenditori industriali per il 2° trimestre 2005 registrano un saldo positivo fra ottimisti e pessimisti (per la produzione è pari al +13%). Nel caso dell’artigianato siamo di fronte a un ridimensionamento delle aspettative positive, con il 44% delle imprese intervistate che prevede stazionarietà. Le aspettative sulla domanda vedono ancora prevalere l’ottimismo per l’estero nell’industria, mentre nell’artigianato si ha una perfetta coincidenza per estero e interno. Le aspettative circa l’occupazione rimangono improntate alla stazionarietà per l’artigianato (l’87% non prevede variazioni ed è quasi nullo il saldo fra ottimisti e pessimisti) e sono lievemente negative per l’industria. L’andamento della produzione e gli ordini in portafoglio confermano per l’industria manifatturiera lombarda prospettive a breve di calo dei livelli produttivi acquisiti. Il modello di previsione, in particolare, conferma per il 2° trimestre 2005 una variazione tendenziale della produzione industriale ancora negativa, con un dato congiunturale che dovrebbe tornare di pochi decimali sopra lo zero. Per l’artigianato ci aspetta un ulteriore diminuzione rispetto ai trimestri scorsi. In occasione della rilevazione sul 1° trimestre 2005 sono state inoltre verificate le opinioni in tema di apertura dei mercati internazionali approfondendo questi importanti aspetti attraverso quesiti aggiuntivi. Un quarto delle imprese industriali ritiene la crescente apertura dei mercati internazionali sia un rischio che un’opportunità per la propria impresa; il 13,5% invece ritiene che ci siano nuove e interessanti opportunità di sviluppo. Tra le azioni più condivise per affrontare i problemi posti dalla globalizzazione dei mercati sono indicate come più importanti la riduzione del costo del lavoro, la lotta decisa alla contraffazione e alla concorrenza sleale, la difesa del made in Italy. La Cina e l’India vengono percepiti non solo come concorrenti sleali, favoriti dal basso costo del lavoro (31,5%) ma anche, sia pure in misura inferiore, come nuovi e interessanti mercati con i quali stringere rapporti di collaborazione (13,2%). Per l’artigianato manifatturiero si rilevano – in linea con la minor dimensione d’impresa – più forti preoccupazioni sulla “minaccia” rappresentata dalla crescente apertura dei mercati (25,6%) mentre solo il 6,4% ritiene che possano scaturire interessanti opportunità di sviluppo. Le soluzioni ritenute più importanti risultano essere la limitazione delle importazioni dai Paesi con più basso costo del lavoro, la difesa del made in Italy con marchi che valorizzino le produzioni italiane e la lotta decisa alla contraffazione e alla concorrenza sleale. Con particolare riferimento alla Cina e all’India gli artigiani lombardi ritengono che rappresentino concorrenti minacciosi dai quali difendersi con ogni mezzo mentre, solo il 5,3% li ritiene nuovi e interessanti mercati con i quali stringere rapporti di collaborazione.  
   
   
CALA IL LAVORO SOMMERSO IL TOSCANA INDAGINE DI UNIONCAMERE SU DATI INPS ED ISTAT PRESENTATO IL VOLUME SUL LAVORO IRREGOLARE: "LA DIFFUSIONE DEL LAVORO SOMMERSO IN TOSCANA"  
 
 Firenze, 2 maggio 2005 - L’uso del lavoro irregolare in Toscana non è il più alto d’Italia e ha riguardato, nel 2002, 6.866 persone. Il tasso del lavoro sommerso nel 2002 (10,8%) è infatti al di sotto di quello nazionale (14,2%) e diminuisce di quasi 2 punti rispetto al ’95. La più alta concentrazione del lavoro irregolare si rileva nei settori regionali dell’agricoltura e del terziario che rimangono comunque nettamente inferiori al valore nazionale.. In particolare il primo, aumenta di oltre 5 punti tra 1995 e 2002, mentre il secondo diminuisce di 2 punti. Relativamente più basso, il tasso d’irregolarità dell’industria toscana che da 5,4% del 1995 passa a 4,4% nel 2002. Il settore che si discosta maggiormente dal dato nazionale è quello dell’edilizia che, nel 1995, registra un tasso del 7,7% contro un 16,5% nazionale e, nel 2002, un 6,3% contro un 13,9%. Lo rileva uno studio di Unioncamere Toscana, su dati Inps ed Istat, che chiude il ciclo di ricerche sul sommerso, avviato da Unioncamere nel 2001. “Se lo sforzo dei primi due volumi era rivolto agli aspetti più generali sull’uso del lavoro irregolare – ha spiegato il Presidente Pierfrancesco Pacini – con questa terza pubblicazione vogliamo offrire uno strumento tecnico per la lettura delle problematiche legate al sommerso al fine di attuare politiche che aiutino a superare tale fenomeno ”. “Siamo infatti arrivati all’individuazione di un modello econometrico in grado di individuare le aree, i settori e le caratteristiche dimensionali delle imprese dove maggiore è la diffusione del sommerso”. In questo rapporto, come nei precedenti, si è tentato di integrare l’analisi quantitativa su dati amministrativi con l’indagine qualitativa «sul campo», al fine di raggiungere un obiettivo conoscitivo centrale per la programmazione di interventi di politica economica: la spiegazione del ricorso al lavoro sommerso da parte delle imprese. “Questi risultati – ha concluso Pacini .- se estesi anche ad altre regioni, potrebbero offrire un contributo significativo per colmare una grave lacuna nelle informazioni disponibili sul fenomeno, che sono o macro (basate sulla contabilità nazionale) o micro-qualitative (con indagini molto approfondite, ma scarsamente rappresentative). Mancano generalmente le informazioni di livello intermedio, sulla composizione settoriale e sulla distribuzione territoriale del sommerso, che sono contenute proprio nei dati Inps”. Dalle ispezioni condotte dall’Inps presso le imprese della regione si rileva che a partire dal 2000 la Toscana ha diminuito il ricorso al sommerso. I dati, inoltre, mostrano una relazione inversa tra dimensione d’impresa ed uso del lavoro irregolare, mentre non emerge alcun effetto legato alla natura artigiana delle imprese. A livello provinciale, sono Siena ed Arezzo le più virtuose mentre la provincia di Prato mostra la maggiore quota di sommerso. In particolare, il modello econometrico ha individuato nell’ascesa di Prato una chiara relazione tra cambiamenti socio-demografici, dovuti all’insediamento ed alla crescita della comunità cinese, mutamenti della struttura produttiva ed uso del sommerso, anche se non è infondata l’ipotesi che la crescita degli ultimi anni sia spiegabile come una generalizzazione di pratiche da lungo tempo presenti nel distretto, derivante principalmente dalla crescente pressione competitiva internazionale. Tabella 1. Tasso di irregolarità (1995-2002)
Regioni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Toscana 11,9 12,3 12,9 12,9 12,9 13,0 12,3 10,8
Nord-ovest 11,3 11,3 11,2 11,0 10,8 10,8 11,1 9,5
Nord-est 11,2 11,1 11,1 11,5 11,3 11,3 11,3 10,3
Centro 14,2 14,2 14,8 14,9 14,9 15,4 15,1 13,3
Mezzogiorno 20,7 20,9 21,6 22,5 22,3 22,4 22,9 23,1
Italia 14,5 14,5 14,8 15,1 15,0 15,0 15,3 14,2
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Irregolari stimati Irregolari Accertati
minimo medio Massimo
Toscana 17.504 22.363 27.222 6.866
Industria 0 217 643 1.712
Artigianato 10.992 15.112 19.233 1.474
Terziario 4.530 7.034 9.538 3.680
Fonte: stime su dati Inps
 
   
   
TERZIARIO FUTURO 2005-2007 SCENARI E OPPORTUNITÀ DEL TERZIARIO ITALIANO NEL PROSSIMO TRIENNIO  
 
Milano, 2 maggio 2005 - L’area Servizi dell’Unione Commercio, Turismo, Servizi e Professioni della Provincia di Milano presenta l’indagine previsionale realizzata dal Centro di Formazione Management del Terziario (Cfmt): Terziario Futuro 2005-2007 Martedì 17 maggio 2005, ore 16.30 - Sala Commercio, Uctsp Milano C.so Venezia, 49. In occasione dell’incontro interverrà il Prof. Domenico De Masi, Professore di Sociologia del Lavoro Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, che insieme al Dr Ulderico Capucci, Presidente Aif (Associazione Italiana Formatori) nonché esperto consulente Aziendale, svilupperà ed approfondirà gli scenari e le opportunità del Terziario italiano nel prossimo triennio. Per informazioni ed iscrizioni: Diana Cicognini Area Servizi – Comitato Provinciale Servizi Unione Commercio, Turismo, Servizi e Professioni della Provincia di Milano diana.Cicognini@unione.milano.it  Tel: 02 7750494 - Fax:02 7750463  
   
   
LE DONNE IMPRENDITRICI SI AGGIUDICANO DUE DEI TRE PRESTIGIOSI PREMI SPECIALI IST  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - Viviane Reding, Commissario per la Società dell'informazione e mezzi di comunicazione, si è detta sorpresa ma molto lieta del fatto che alla cerimonia per la consegna del premio Tecnologie della società dell'informazione 2005 tenutasi a Bruxelles il 26 aprile siano state donne innovatrici a monopolizzare la scena. Due dei tre premi speciali sono stati assegnati a gruppi guidati da donne, e il Commissario si è affrettato ad assicurarsi la collaborazione di entrambe in qualità di ambasciatrici della sua campagna volta a incoraggiare una maggiore partecipazione delle donne alla scienza e alla tecnologia. "È stata una bella sorpresa", ha rivelato il Commissario Reding al Notiziario Cordis, "perché neanche due giorni fa stavo analizzando con i miei funzionari l'idea di organizzare un evento per dimostrare alle donne europee che la scienza e la tecnologia fanno anche per loro". La prima persona invitata a ritirare un premio speciale e un assegno da 200.000 euro è stata Stina Ehrensvärd, la cui società Cypak, una Pmi svedese, è stata insignita del riconoscimento per la sua tecnologia "Pin-on-card". La carta in questione è stata studiata per migliorare la sicurezza dei dati personali, in particolare se online, mediante il trasferimento delle informazioni sensibili all'esterno del computer, dove le password digitate su una tastiera standard corrono il rischio di essere clonate. La Cypak ha raggiunto questo risultato integrando un microdispositivo di controllo e una tastiera numerica all'interno di una scheda intelligente (smart card) connessa a un computer mediante un dispositivo di lettura. Anziché salvare sul computer dati sensibili quali i codici Pin, le chiavi segrete e altre informazioni personali, tali dati vengono criptati digitalmente su una carta, che non può essere clonata né scoperta. È la seconda volta che la Cypak viene insignita di un riconoscimento così prestigioso: nel 1999 si è infatti aggiudicata il primo premio. Stina Ehrensvärd ha confessato al Notiziario Cordis: "La società forse non esisterebbe se non fosse per il premio Ist. Il riconoscimento del 1999 è stato il primo capitale d'avviamento che abbiamo ricevuto, e continua a essere molto difficile reperire il capitale iniziale in Europa". "Non nego che mi interessino i fondi e l'aspetto di Pr ma, in qualità di innovatrice, vincere il premio rappresenta anche un vero e proprio incoraggiamento", ha proseguito. "[Essere un'innovatrice] è una lotta continua, è molto simile alla carriera di artista, e questi risultati sono un incentivo notevole per noi. Ci servono questi stimoli - se non ci fossero, ci arrenderemmo e smetteremmo semplicemente di essere innovativi". La seconda donna invitata sul palco è stata Marie de La Simone, che ha ritirato il premio speciale a nome della società francese Praxim medivision per la sua Surgetics Kneelogics Application. Il sistema in oggetto consente ai chirurghi di pianificare nei dettagli operazioni di chirurgia quali protesi del ginocchio e posizioni del legamento crociato anteriore, combinando i dati anatomici pertinenti del paziente con la conoscenza statistica preoperatoria. Pertanto, tale pianificazione chirurgica non solo è perfettamente adeguata all'anatomia specifica del paziente, ma il sistema consente anche ai chirurghi di effettuare le operazioni secondo indicazioni specificate nella fase di pianificazione, utilizzando una guida estremamente accurata basata su sensori e adottando procedure meno invasive. Marie de La Simone ha ringraziato la giuria speciale del premio Ist per il riconoscimento e ha reso omaggio al folto gruppo di ricercatori, scienziati, chirurghi e dirigenti di marketing per aver trasformato il prodotto in una realtà commerciale. "Vorrei anche ringraziare la Commissione per l'aiuto e il sostegno che ci sono stati forniti nellambito di diversi programmi quadro, senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile", ha concluso. L'ultimo premio è stato assegnato a un'altra società francese, Let It Wave, per il software innovativo di compressione per le fotografie denominato Codecid. Il prodotto in questione ha migliorato gli indici di compressione delle fototessere di un fattore tre, grazie a cui le foto criptate possono essere salvate su chip contactless e integrate all'interno di documenti di riconoscimento quali patenti di guida e passaporti. Le foto digitali criptate non possono essere falsificate, e questo garantisce livelli di sicurezza molto più elevati rispetto alle foto stampate. Il premio è stato ritirato a nome di Let It Wave da Stéphane Mallat, che ha dichiarato: "Vorrei ringraziare la Commissione soprattutto perché Let It Wave non era altro che un'idea un po' bizzarra di trasformare un teorema in un'applicazione. Oggi siamo qui perché siamo circondati da un'importante comunità di ricercatori nel campo della matematica fondamentale; spero che l'Europa continui a essere generosa nei confronti della ricerca di base e a favorire i legami tra gli scienziati e l'industria". In risposta a ciò, il Commissario Reding ha affermato: "Posso assicurare al vincitore che continueremo a investire in entrambe queste aree, in quanto sono essenziali per non uscire sconfitti dalla gara della competitività". In precedenza, il Commissario aveva accennato al contesto politico più ampio in cui andrebbero considerate le iniziative quali il premio Ist. Dopo aver sottolineato che l'Europa ha molti motivi per provare orgoglio, considerata la sua leadership globale in settori quali l'aeronautica e la telefonica mobile, il Commissario Reding ha fatto presente che gli europei conseguono risultati meno brillanti nelle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (Tic). "Le Tic svolgono un ruolo essenziale nella creazione di crescita e di occupazione. Sono tecnologie di base che sostengono l'innovazione e che rappresentano il 50 per cento dell'incremento totale della produttività economica. Pertanto, è essenziale concentrarsi nuovamente sulle Tic nell'ambito della nuova strategia di Lisbona", ha osservato il Commissario. Un altro oratore ha proposto il premio Ist quale esempio di come conseguire risultati concreti nel quadro del rilancio dell'Agenda di Lisbona - con iniziative su piccola scala che hanno un grande effetto. Il Commissario Reding ha concluso dicendo: "Il premio Ist è prezioso in quanto riconosce e appoggia gli innovatori e i potenziali futuri leader del mercato, ed è per questo che la Commissione continua ad appoggiarlo pienamente". Http://www.ist-prize.org/  
   
   
LE PMI FEMMINILI RENDONO DI PIÙ UNA RICERCA CONTRADDICE, PER L'ITALIA, LE CONCLUSIONI PIÙ COMUNI IN LETTERATURA. LE IMPRESE FEMMINILI NON SONO MARGINALI E HANNO OTTIMI RITORNI SUGLI INVESTIMENTI. PURTROPPO SONO ANCORA UN’ECCEZIONE  
 
Milano, 2 maggio 2005 - Le imprese familiari, rispetto alle altre tipologie d'impresa, hanno un ambiente più favorevole alla leadership femminile. La realtà italiana smentisce inoltre la convinzione secondo la quale le imprese femminili sarebbero attive in settori marginali del mercato e meno profittevoli di quelle maschili. A evidenziarlo è Glass Ceiling in Smes: When Women Are in Command, una ricerca di due docenti Bocconi, Lucrezia Songini e Paola Dubini, pubblicata nella serie degli working paper della Divisione ricerche della Sda Bocconi. Analizzando un campione statisticamente significativo di 621 pmi, Songini e Dubini osservano che il 37% degli azionisti è costituito da donne, le quali detengono, però, solo il 20% del capitale. La maggioranza è detenuta da donne nell’8,9% dei casi. La posizione delle donne è, perciò, minoritaria, ma in miglioramento, se è vero che dieci anni fa il capitale detenuto era del 13% e solo nel 5,9% dei casi la maggioranza era in mani femminili. Le donne sono tipicamente azioniste di imprese più piccole della media e nelle quali la proprietà è meno coinvolta nella governance e nella gestione dell’impresa. Sono le imprese familiari ad avere una maggiore incidenza di amministratori delegati donne (8,8% contro il 4,8% delle altre), anche se in assoluto si tratta comunque di eccezioni. Il fenomeno delle donne al timone delle imprese è molto recente, con una maggiore concentrazione nella fascia di età al di sotto dei 40 anni. Le due ricercatrici isolano un gruppo di imprese femminili, nelle quali l’amministratore delegato è donna, vige uno stile di leadership basato sul consenso e c’è una predominanza di donne nel top management. Sono il 19,4% delle imprese, con una forte prevalenza di quelle familiari. Contrariamente a quanto rilevato da gran parte della letteratura sull’imprenditorialità femminile, questo sottocampione non si discosta significativamente, in quanto a settori di operatività, da quello delle imprese maschili e ottiene risultati economici addirittura migliori, con un ritorno sugli investimenti del 7,49% (7,14% per le imprese maschili) e una redditività del capitale proprio dell’8,66% (contro il 7,44%). L’indagine conferma, invece, una scarsa propensione delle imprese femminili alla crescita dimensionale. Dati questi risultati è sensato chiedersi quali siano le caratteristiche che consentono a queste imprese di eliminare un vincolo come quello del soffitto di vetro, che impedisce di sfruttare appieno tutte le risorse disponibili. Il profilo è quello di un’impresa familiare con una buona formalizzazione delle strutture di governance e un processo decisionale basato sul consenso.  
   
   
CONSIGLIO GENERALE: LA FEDERLAZIO DISCUTE CON PIERO MARRAZZO SUL FUTURO DELLA REGIONE  
 
Roma, 2 maggio 2004 - “L’incontro di oggi – ha dichiarato il Presidente della Federlazio Massimo Tabacchiera, nel corso del Consiglio Generale dell’Associazione, svoltosi oggi presso l’Atahotel Villa Pamphili alla presenza di Piero Marrazzo – è un’occasione per rappresentare al neo presidente della Regione il mondo che ci esprime, una piccola parte del quale è oggi seduta qui in platea, ma che è formato da qualche migliaio di operosi imprenditori disseminati su tutto il territorio regionale”. “Ciò di cui le nostre imprese sentono veramente la mancanza in questo paese, prima ancora che di infrastrutture migliori e servizi più funzionali, è di un diverso atteggiamento complessivo nei loro confronti da parte del mondo istituzionale, è di una convergenza da parte di tutti gli attori intorno a quelli che devono essere il ruolo, la funzione e le prospettive della Pmi.” “Mentre nell’ultimo ventennio le grandi imprese hanno proceduto sul piano inclinato di una profonda crisi strutturale, arretrando rispetto ai concorrenti stranieri, subendo vere e proprie emorragie sul piano dell’occupazione, uscendo da interi settori strategici e così via, le Pmi sono state invece quelle che hanno retto sui mercati globali, hanno non soltanto mantenuto ma anche incrementato i livelli occupazionali, hanno dato il maggior contributo al riequilibrio della bilancia commerciale del paese.” “Credo che tutti, e le istituzioni pubbliche in primo luogo, debbano prendere atto del ruolo sussidiario che l’iniziativa privata ha svolto nei confronti delle manchevolezze e delle disfunzioni di quella pubblica e del contributo che le Pmi hanno dato e continuano a dare alla coesione sociale e alla costruzione di quel tessuto connettivo che tiene insieme una comunità. Cosa sarebbero un paese o una regione dove fossero assenti questi elementi costitutivi della trama sociale? Cosa sarebbe un paese nel quale fossero deboli queste organizzazioni produttive che ancora continuano a dare occupazione, che creano indotto sul territorio e che su questo stesso territorio investono e reinvestono contribuendo in maniera determinante alla sua crescita economica, sociale e civile? Non è forse questa la prima forma di responsabilità sociale che, peraltro, le Pmi già implicitamente adottano da tempo immemorabile?” “Dall’altro lato, noi possiamo dire in tutta onestà che, al di là delle dichiarazioni di circostanza, le istituzioni si siano sempre adoperate per costruire un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo della Pmi?” Piuttosto noi abbiamo la sensazione – ma vorremmo dire la certezza – che nelle grandi opzioni strategiche di questo paese, le Pmi continuino ad essere considerate ‘figlie di un dio minore’ i cui interessi sacrificare sull’altare dei poteri forti.” “Noi ci troviamo oggi in uno di quei passaggi in cui anche agli amministratori regionali si impone una rivoluzione mentale che faccia guardare alle Pmi come al soggetto intorno al quale ricomporre il mosaico della nostra comunità regionale. E’ infatti soprattutto la Pmi che produce valore, fa occupazione, reinveste nel territorio, crea coesione sociale e, dunque, chi più di lei contribuisce alla crescita del territorio? Puntare sulla piccola e media impresa significa quindi puntare sullo sviluppo di tutto il territorio.” “Se dunque la nuova Amministrazione regionale intenderà muovere da questi presupposti; se saprà mettere la questione Pmi al centro della sua Agenda politica; se saprà individuare anche le personalità giuste alla guida degli assessorati, che dovranno sapersi raccordare con le Pmi, e con chi le rappresenta in modo esclusivo, e non soltanto con il mondo della grande impresa; se dunque essa riuscirà a non cedere alla “seduzione” esercitata dai richiami di quest’ultima; allora non sarà difficile trovare con le Pmi le giuste sinergie nel più profondo spirito di collaborazione.” “Da ultimo 3 suggerimento per la nuova Giunta regionale. Il primo. Occorre applicarsi a produrre quella che rappresenta forse la risorsa strategica più scarsa nel nostro paese ed anche della nostra regione: la capacità di creare tessuto connettivo, network funzionali, reti relazionali tra gli attori economici e tra questi e gli attori istituzionali. Il secondo suggerimento guarda al tema della crescita dimensionale delle imprese che a nostro avviso dovrà essere il leit motiv delle politiche di sviluppo per gli anni a venire e al quale la Regione dovrà dedicare grande impegno, anche mettendo a punto misure che agevolino i processi di fusione tra le Pmi, rinforzando ulteriormente le azioni già previste in questo senso dal Governo.” Terzo e ultimo suggerimento: compiere scelte strategiche coraggiose, che sappiano puntare decisamente in una determinata direzione se si ritiene che là possano esservi benefici maggiori in termini di sviluppo complessivo. Inoltre .Adottare una visione moderna e integrata dello sviluppo locale e comprendere fino in fondo l‘importanza di mettere insieme in un’unica prospettiva di sviluppo industria tradizionale e settori dei servizi come ad esempio il turismo. In questo senso occorre anche pensare alla possibilità di procedere ad un aggiornamento della legge regionale sui distretti industriali e con l’occasione anche quella sui consorzi Asi. La legge sui distretti, lungamente attesa in questa regione, ha indubbiamente svolto una funzione importante per il territorio. Oggi però occorre assecondarne la naturale evoluzione verso una forma che ne allarghi i confini fisici, se del caso, all’intero territorio regionale, e nel contempo ne stemperi l’originale connotazione un po’ troppo manifatturiera per renderla compatibile anche con l’odierna economia dei servizi.” “In conclusione la Federlazio dichiara tutta la sua disponibilità a non far mancare al nuovo Presidente e alla sua Giunta, laddove fosse richiesto, il proprio contributo di proposte, di idee, di esperienza e dichiara altresì l’intenzione di proseguire nell’esperienza dell’Osservatorio sull’attività della Regione portata avanti nella precedente Consigliatura.” “Faremo tesoro dell’esperienza acquisita – conclude il presidente Tabacchiera – per migliorare lo strumento e per valorizzarlo ulteriormente, magari aprendolo anche ai contributi di altre realtà associative che vorranno insieme a noi monitorare l’attività della Regione a favore delle Pmi.”  
   
   
PIRELLI & C. SPA BILANCIO 2004: DIVIDENDO DI 0,0210 EURO PER AZIONE ORDINARIA E 0,0364 EURO PER AZIONE DI RISPARMIO ·MARCO TRONCHETTI PROVERA CONFERMATO PRESIDENTE; ALBERTO PIRELLI E CARLO ALESSANDRO PURI NEGRI VICEPRESIDENTI; CARLO BUORA AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Milano, 2 maggio 2005 - Si è riunita il 28 Aprile in sede ordinaria l’Assemblea degli Azionisti di Pirelli & C. Spa. L’assemblea ha approvato il Bilancio dell’esercizio 2004 della Società con la distribuzione di un dividendo di 0,0210 euro per azione ordinaria e 0,0364 euro per azione di risparmio. I dividendi saranno distribuiti a circa 5,178 miliardi di azioni ordinarie – circa 3,324 miliardi lo scorso esercizio – inclusive di circa 1,518 miliardi di azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale chiusosi a marzo 2005, e a circa 135 milioni di azioni di risparmio; l’ammontare complessivo dei dividendi distribuiti, pari a circa 113 milioni di euro, cresce quindi del 4%. Il dividendo verrà posto in pagamento il 26 maggio 2005 (data stacco cedola 23 maggio 2005). L’assemblea ha quindi stabilito la durata dell’intero Consiglio di Amministrazione in tre esercizi (e dunque fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007), ha determinato in 20 il numero dei componenti il Consiglio e ha proceduto a nominare Amministratori Marco Tronchetti Provera, Alberto Pirelli, Carlo Alessandro Puri Negri, Carlo Buora, Carlo Acutis, Gilberto Benetton, Carlo De Benedetti, Gabriele Galateri di Genola, Dino Piero Giarda, Berardino Libonati, Giulia Maria Ligresti, Massimo Moratti, Giovanni Perissinoto, Giampiero Pesenti, Carlo Secchi, Paolo Vagnone, Carlo Angelici, Franco Bruni, Mario Garraffo e Aldo Roveri. Attraverso l’adozione del voto di lista, resosi applicabile grazie alle dimissioni a tal fine presentate lo scorso 22 marzo dai Membri del Consiglio di Amministrazione, le minoranze hanno quindi nominato 4 Amministratori, pari a un quinto del totale. La metà del nuovo Consiglio di Amministrazione è quindi composta da consiglieri indipendenti, che sono complessivamente 10 (Carlo Acutis, Carlo De Benedetti, Dino Piero Giarda, Berardino Libonati, Giampiero Pesenti, Carlo Secchi, Carlo Angelici, Franco Bruni, Mario Garraffo e Aldo Roveri). Leopoldo Pirelli è stato confermato Presidente Onorario della Società. L’assemblea ha anche confermato alla società Pricewaterhousecoopers l’incarico di revisione dei bilanci e delle relazioni semestrali per gli esercizi del triennio 2005-2007. L’assemblea ha infine deliberato di rinnovare, per un periodo di 18 mesi, l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie entro il limite di legge del 10% del capitale sociale. Durante l’Assemblea è stato confermato che, in previsione dell’adozione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs a partire dall’esercizio 2005, il Gruppo Pirelli sta completando il processo di transizione che si finalizzerà con la predisposizione della prima relazione trimestrale del 2005 redatta con i nuovi principi. Gli impatti sui bilanci del Gruppo saranno comunicati al mercato e commentati in sede di approvazione della relazione trimestrale al 31 marzo 2005. Al termine dell’Assemblea degli Azionisti si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa che ha confermato Marco Tronchetti Provera Presidente; Alberto Pirelli e Carlo Alessandro Puri Negri Vicepresidenti; Carlo Buora Amministratore Delegato. Il Consiglio di Amministrazione ha anche nominato i nuovi componenti del Comitato per la Remunerazione (Berardino Libonati, Giampiero Pesenti e Aldo Roveri) e del Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance (Carlo Angelici, Franco Bruni e Carlo Secchi), che sono quindi composti esclusivamente da consiglieri indipendenti. Il Consiglio di Amministrazione ha infine provveduto a nominare, in relazione al Modello Organizzativo 231 adottato dalla Società, il nuovo Organismo di Vigilanza – che resterà in carica fino al termine del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione – di cui fanno parte Carlo Secchi, amministratore indipendente e membro del Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance, Paolo Francesco Lazzati, Presidente del Collegio Sindacale della Società, e Sergio Romiti, responsabile Revisione Interna di Pirelli & C. Spa. Tale composizione assicura la presenza nell’Organismo di tutte le diverse competenze professionali che concorrono al controllo della gestione sociale, affermandosi altresì appieno il carattere di autonomia richiesto dalla disciplina legale. All’organismo di Vigilanza sono stati attribuiti tutti i poteri per assicurare una puntuale ed efficiente vigilanza sul funzionamento e l’osservanza del modello di organizzazione e gestione adottato dalla Società.  
   
   
SAIPEM BILANCIO 2004: DIVIDENDO DI 0,15 EURO PER LE AZIONI ORDINARIE E DI 0,18 EURO PER LE AZIONI DI RISPARMIO, L’ACQUISTO DI 2.000.000 DI AZIONI PROPRIE AL SERVIZIO DI PIANI DI INCENTIVAZIONE; NOMINA GLI ORGANI SOCIALI  
 
San Donato Milanese, 2 maggio 2005 - L’assemblea della Saipem, tenutasi il 29 aprile, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2004 di Saipem S.p.a. E ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,15 euro per le azioni ordinarie (0,148 euro nel 2003) e di 0,18 euro per le azioni di risparmio (0,178 euro nel 2003). Il dividendo sarà messo in pagamento dal 26 maggio 2005 con data di stacco cedola il 23 maggio 2005. L’assemblea ha inoltre autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad acquistare fino ad un massimo di 2.000.000 di azioni proprie, per un ammontare complessivo non superiore a 24 milioni di euro, al servizio di Piani di Incentivazione, con Stock Grant e Stock Option. L’assemblea ha nominato il Consiglio di Amministrazione, fissandone in nove i componenti, e il Collegio Sindacale per la durata di tre esercizi, 2005-2006-2007. Il Consiglio di Amministrazione risulta così composto: Pietro Franco Tali (Presidente), Hugh James O’donnell, Roberto Jaquinto, Jacques Yves Léost, Marco Mangiagalli, Ian Wybrew-bond, della lista presentata da Eni; Francesco Gatti, Pierantonio Nebuloni, Gesualdo Pianciamore, della lista presentata da altri azionisti. Compongono il Collegio Sindacale: Paolo Andrea Colombo (Presidente) e Fabrizio Gardi della lista presentata da Eni; Fabio Venegoni della lista presentata da altri azionisti. Transizione ai nuovi principi contabili internazionali (Ifrs) Con riferimento a quanto già evidenziato nei comunicati stampa del 24 febbraio 2005 e del 24 marzo 2005, si comunica che nella relazione trimestrale al 31 marzo 2005 saranno fornite le riconciliazioni tra i principi contabili precedentemente adottati e quelli Ifrs e precisamente: (i) riconciliazione del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004; (ii) riconciliazione del risultato economico dell’esercizio 2004. Relativamente agli Ias 32 e 39, riguardanti la valutazione degli strumenti finanziari, la Saipem si è avvalsa della facoltà concessa dall’Ifrs 1 di definire quale data di transizione il 1° gennaio 2005. In base alle analisi fini qui effettuate si confermano le previsioni di una non rilevante variazione in aumento del patrimonio netto e di un aumento dell’utile netto consolidato sostanzialmente correlato alla cessazione dell’ammortamento del goodwill relativo all’acquisizione di Bouygues Offshore. La Pricewaterhousecoopers, incaricata della revisione dei dati risultanti dal processo di transizione, ha in corso di svolgimento il proprio incarico che prevede l’emissione di una specifica relazione che sarà diffusa in concomitanza della pubblicazione dei dati preliminari relativi ai primi sei mesi del 2005. Viene altresì confermato che la relazione al 31 marzo 2005 sarà redatta in conformità ai nuovi principi contabili internazionali.  
   
   
AEM S.P.A BILANCIO 2004 NOMINATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ED IL COLLEGIO SINDACALE PER IL TRIENNIO 2005-2007 GIULIANO ZUCCOLI CONFERMATO PRESIDENTE  
 
Milano, 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Aem S.p.a., riunitasi il 29 aprile in prima convocazione, ha deliberato di approvare: la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione; la situazione patrimoniale ed il relativo conto economico e la nota integrativa dell'esercizio che evidenziano un utile di € 153.730.202, così come presentati dal Consiglio di Amministrazione nel loro complesso e nelle singole appostazioni, con gli stanziamenti e gli accantonamenti proposti; di destinare l'utile dell'esercizio, pari a € 153.730.202, come segue: € 7.686.510 a riserva legale; € 51.427.798 a riserva straordinaria; € 94.615.894 a dividendo agli azionisti, corrispondente a € 0,053 per ciascuna delle 1.785.205.550 azioni alla data odierna in circolazione. Al dividendo non compete alcun credito d’imposta e, a seconda dei percettori, è soggetto a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta ovvero concorre in misura parziale alla formazione del reddito imponibile. Il dividendo sarà pagato a decorrere dal 23 giugno 2005, con stacco della cedola n. 7 (data stacco 20 giugno 2005). In tema di transizione ai nuovi principi contabili non vi sono aggiornamenti rispetto a quanto già comunicato al mercato il 16 marzo scorso. Al proposito, si ricorda che le attività volte alla revisione delle procedure per la transizione ai principi contabili internazionali sono in via di completamento e che il primo bilancio intermedio redatto applicando le disposizioni stabilite dal principio contabile internazionale Ias 34 sarà presumibilmente la Relazione Semestrale del Gruppo Aem al 30 giugno 2005. L’assemblea ha determinato in nove i componenti del Consiglio di Amministrazione ed ha provveduto ad eleggere, sulla base di un meccanismo per liste concorrenti, gli Amministratori ed i Sindaci non nominati direttamente dal Comune di Milano. Il Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007, risulta così composto: Dario Cassinelli, Mario Mauri, Paolo Oberti, Umberto Quadrino, Francesco Randazzo, Aldo Scarselli, Alberto Sciumé, Antonio Taormina e Giuliano Zuccoli. Giuliano Zuccoli è stato confermato alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007, risulta così composto: Alfredo Fossati, Salvatore Rino Messina e Luigi Carlo Spadacini - Sindaci effettivi, Renato Ravasio e Giovanni Nicola Rocca - Sindaci supplenti. Il Presidente del Collegio sindacale verrà nominato a maggioranza assoluta dei membri effettivi del Collegio stesso.  
   
   
AEM TORINO APPROVATO BILANCIO 2004: CONFERMATO DIVIDENDO A 0,041 €/EURO PER AZIONE UTILE NETTO 42 MILIONI (+52%)  
 
Torino, 2 maggio 2005 – L’assemblea degli Azionisti Aem Torino, presieduta dal Professor Franco Reviglio, ha approvato il 29 aprile il Bilancio d’esercizio relativo all’anno 2004, che conferma la continua crescita della posizione competitiva del Gruppo.. L’anno 2004 è stato nuovamente caratterizzato da una crescita economica significativa, benché circa il 40% del capitale, investito nelle centrali elettriche in corso di ultimazione di Moncalieri e Pont – Ventoux, non abbia ancora prodotto benefici. Il volume d’affari consolidato del Gruppo Aem Torino è stato 891 milioni, in aumento del (+26% grazie all’adozione di una dinamica strategia commerciale che ha determinato una contestuale ). Il cospicuo aumento è stato il prodotto di una crescita elevata dei volumi di energia elettricia venduti (8.224 Gwh, +69%), grazie all’adozione di una dinamica strategia commerciale.. Il Margine operativo lordo (Ebitda) ha superato 141 milioni (+5%), grazie alle . Esso ha beneficiato in particolare delle sinergie realizzate dadi Aem Torino Distribuzione e della maggior produzione idroelettrica rispetto all’anno precedenteal 2003. L’utile operativo (Ebit) è stato pari a 88 milioni (+11%) e l’utile lordo ha raggiunto 65 milioni (+14%). L’utile netto è stato 42 milioni (+52%). Il Roe (Return On Equity) ha raggiunto il 6,1%, superiore del 44% rispetto al 2003. L'indebitamento finanziario netto è salito a 679 milioni (571 milioni nel 2003) a seguito degli investimenti effettuati pari a 170 milioni. Il rapporto debt/equity ha raggiunto 1,0 (era 0,9 al 31/12/2003). L’assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,041 euro euro per azione, in crescita del (+14%). Irispetto al dividendo di 0,036 €/azione distribuito nel 2003. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 23 giugno 2005, contro stacco della relativa cedola il 20 giugno 2005. L’assemblea dei Soci ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. I sette componenti del Consiglio di Amministrazione, sono il prof. Franco Reviglio (attuale Presidente e Amministratore Delegato), l’ing. Giovanni Porcellana (attuale Vicepresidente), il prof. Giovanni Del Tin (attuale consigliere), l’avv. Nicola Durazzo (attuale consigliere), il prof. Angelo Tartaglia (attuale consigliere), il dott. Alberto Eicholzer, la dott.Ssa Carla Patrizia Ferrari (attuale consigliere) e il dott. Alberto Eicholzered il prof. Angelo Tartaglia (attuale consigliere). La durata in carica del nuovo consiglio di amministrazione è stata fissata in un esercizio, in ragione della prevista aggregazione tra Aem Torino S.p.a. E Amga S.p.a. Il Collegio Sindacale, nominato per il triennio 2005 – 2007, è composto dai sindaci effettivi: dott. Aldo Milanese (attuale Presidente), dott. Lorenzo Ginisio, dott. Giovanni Peradotto (attuale sindaco effettivo), . Dott. Lorenzo Ginisio. Sono stati nominati sindaci supplenti: dott. Massimo Bosco, dott. Giovanni Covati (attuale sindaco supplente),. Dott. Massimo Bosco. [•] Le partecipazioni nel capitale di Aem Torino S.p.a. Detenute dagli amministratori e dai sindaci confermati non risultano modificate rispetto a quelle indicate nel Bilancio al 31.12.2004, nel capitolo Corporate Governance. I nuovi amministratori e sindaci non detengono partecipazioni nel capitale di Aem Torino S.p.a. I curricula degli amministratori e dei sindaci sono disponibili presso la sede della Società. A distanza di cinque anni dalla quotazione in Borsa, il Gruppo Aem Torino ha rafforzato significativamente la propria posizione competitiva: il volume d’affari è più che triplicato, l’Ebitda, l’Ebit e l’utile netto sono raddoppiati. All’assemblea degli Azionisti A distanza di cinque anni dalla quotazione in Borsa il Gruppo Aem Torino ha rafforzato significativamente la propria posizione competitiva: il volume d’affari è più che triplicato, l’Ebitda, l’Ebit e l’utile netto sono raddoppiati. Anche per il futuro le prospettive sono ottime. Nel 2006, infatti, i cospicui investimenti effettuati nella generazione elettrica permetteranno di aumentare ulteriormente di circa due terzi l’utile operativo. Obiettivo strategico di Aem Torino è di arrivare entro il 2008 a produrre, direttamente e indirettamente, quasi 10.000 Gwh elettrici (oltre cinque volte quanto prodotto nel 2000).  
   
   
GRUPPO AEM TORINO RISULTATI PRIMO TRIMESTRE 2005 VOLUME D’AFFARI: 301 MILIONI (+26%) UTILE LORDO 29 MILIONI (+1%)  
 
Torino, 2 Maggio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Aem presieduto dal professor Franco Reviglio, il 29 aprile, ha esaminato i risultati dei primi tre mesi del 2005. Il Primo Trimestre 2005 - Il volume d’affari consolidato ha raggiunto 301 milioni (+26%), grazie all’incremento del 24% delle quantità di energia elettrica vendute, che hanno raggiunto 2.435 Gwh. Il margine operativo lordo è pari a 45 milioni. La riduzione (-6,5%) è imputabile ad un quadro regolatorio più sfavorevole rispetto al primo trimestre 2004 nei settori dell’elettricità e della distribuzione gas, ad alcune indisponibilità degli impianti Edipower e a costi non ricorrenti legati alla distribuzione gas. Si prevede che i risultati del 2005, nonostante il calo registrato nel primo trimestre, saranno in crescita rispetto al 2004 grazie al contributo dei nuovi impianti a cui si aggiungeranno proventi per 16,34 milioni riconosciuti ad Aem Torino a titolo di “Costi di generazione elettrica non recuperabili”- stranded costs - non ancora contabilizzati in quanto l’erogazione è subordinata alla verifica in corso da parte della Commissione Europea. L’utile lordo è stato pari a 29 milioni (+1%) e ha risentito positivamente dei minori oneri finanziari - al netto degli interessi passivi capitalizzati - e straordinari. Indebitamento finanziario netto consolidato sostanzialmente stabile: al 31/03/2005 è stato 676 milioni (679 milioni al 31/12/04). Gli investimenti, concentrati sullo sviluppo della generazione elettrica e sull’espansione del teleriscaldamento, hanno superato 27 milioni. Aem Torino ha prodotto direttamente 522 Gwh (+6%): la produzione idroelettrica è stata 145 Gwh (+4%); la produzione termoelettrica è stata 377 Gwh (+6%) e include le prove tecniche di funzionamento del nuovo Gruppo Termoelettrico di Moncalieri - 390 Mw a ciclo combinato in cogenerazione - il cui avvio a regime è previsto nel corso delle prossime settimane.  
   
   
ENERTAD: APPROVA IL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004; INTEGRA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE; NOMINA IL NUOVO COLLEGIO SINDACALE  
 
 Milano, 2 maggio 2005 - Si è riunita il 29 aprile l'assemblea degli azionisti di Enertad Spa per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2004, l'integrazione del Consiglio di Amministrazione e la nomina del nuovo Collegio Sindacale. All'assemblea degli Azionisti è stato presentato il bilancio 2004 consolidato di Gruppo, che chiude con il margine operativo lordo di 27,7 milioni di euro e la perdita di 24,4 milioni di euro dopo oneri non operativi di 11,9 milioni di euro per svalutazioni e accantonamenti straordinari e soprawenienze passive per operazioni di ristrutturazione. Ha inoltre approvato il bilancio di Enertad Spa al 31 dicembre 2004 che chiude con la perdita di 8,2 milioni di Euro. L'assemblea ha nominato Mario Bonamigo come nuovo componente del Consiglio di Amministrazione, non esecutivo, in sostituzione di Carlo Mazzi, amministratore non esecutivo, che si è dimesso nello scorso mese di febbraio. Mario Bonamigo, 58 anni, di Treviso, è laureato in giurisprudenza ed è titolare di uno studio commercialista specializzato in diritto tributaro, societario e commerciale. Con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2004, è venuto a scadere il mandato triennale conferito al Collegio Sindacale dall'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2002. E' stato quindi nominato il nuovo Collegio Sindacale nelle persone di: Marco de Ruvo (Presidente), Alessandro della Fontana e Carlo Tavormina (Sindaci effettivi), Myrta de' Mozzi e Gioacchino Messina (Sindaci supplenti), che rimarranno in carica per il triennio 2005, 2006 e 2007 e più precisamente fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007. Nel corso dell'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre comunicato che, ai sensi della comunicazione Consob n. 5015175 del 10 marzo 2005, il processo di transizione agli Ifrs non è ancora completato e pertanto, in conformità a quanto consentito dalla Consob nel Documento di Consultazione "Principi Contabili Internazionali: rendicontazioni periodiche, prospetti di sollecitazione/quotazione, definizione della nozione di parti correlate" pubblicato in data 17 febbraio 2005, procederà alla redazione della I° Relazione Trimestrale del 2005 utilizzando gli stessi criteri previsti dalla normativa previgente sui bilanci consolidati. La Ii° Relazione Trimestrale e la Relazione Semestrale del 2005, come consentito dal suddetto documento della Consob, saranno redatte utilizzando gli stessi criteri previsti dalla normativa previgente sui bilanci consolidati e verranno predisposte delle riconciliazioni dei dati del patrimonio netto e del risultato economico redatti sulla base delle previgenti disposizioni con quelli determinati secondo i principi contabili internazionali. La 111° e Iv ° Relazione Trimestrale del 2005 verranno redatte utilizzando i principi di valutazione e misurazione stabiliti dagli Ias/ifrs. Le Relazioni Trimestrali del 2005 non saranno, come consentito dal predetto documento Consob, sottoposte a lavoro di revisione contabile; la Relazione Semestrale al 30 giugno 2005 sarà sottoposta a revisione contabile limitata secondo i principi descritti nella Delibera Consob n° 10867 del 31 luglio 1997. Le modalità di svolgimento del lavoro di revisione saranno comunque in linea con i documenti tecnici che presumibilmente saranno elaborati dalla Consob congiuntamente alla professione contabile. Inoltre, in ottemperanza alla comunicazione Consob del 10 marzo 2005, Enertad Spa ha già dato incarico alla società di revisione Deloitte & Touche Spa di assisterla nell'applicazione dei principi contabili Ias/ifrs.  
   
   
DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A. BILANCIO 2004: DELIBERATO IL FRAZIONAMENTO DELLE AZIONI ORDINARIE IN RAGIONE DI DIECI AZIONI PER OGNI AZIONE ESISTENTE DIVIDENDO DI € 0,10 PER AZIONE RISULTANTE DAL FRAZIONAMENTO AZIONARIO (+13,6%)  
 
Milano, 2005 - L'assemblea degli azionisti di Davide Campari-milano S.p.a. Ha approvato il 29 aprile il bilancio relativo all’esercizio 2004. L'assemblea, in sede straordinaria, ha deliberato il frazionamento delle 29.040.000 azioni di valore nominale € 1,00 che costituiscono l'attuale capitale sociale mediante l'emissione di dieci nuove azioni di valore nominale € 0,10 cadauna in sostituzione di ciascuna azione esistente. Le nuove azioni avranno godimento 1 gennaio 2004 e l'attuale capitale sociale versato di € 29.040.000 (che rimarrà invariato) risulterà suddiviso in 290.400.000 azioni. La delibera verrà iscritta nel Registro delle Imprese di Milano il 5 maggio 2005 e il frazionamento delle azioni sarà effettivo a partire dal 9 maggio 2005. L’assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per ciascuna delle azioni risultanti dal frazionamento (+13,6% rispetto al dividendo distribuito l’anno scorso pari a € 0,088 su base rettificata) con stacco della cedola numero 1 il 9 maggio 2005 e in pagamento a partire dal 12 maggio 2005. Risultati Consolidati 2004 Come già illustrato il 21 marzo, il 2004 si è chiuso con risultati estremamente positivi. Si conferma il trend di crescita delle vendite e di tutti i livelli di redditività operativa, grazie al positivo effetto del consolidamento della neo - acquisita Barbero 1891 e al buon andamento del business, nonostante l’impatto negativo dei tassi di cambio. Le vendite del Gruppo sono state pari a € 779,2 milioni, in crescita del 9,1% (+11,9% a cambi costanti). La crescita organica è stata del 3,8%, mentre l’impatto negativo dei tassi di cambio è stato pari al 2,8%, principalmente a causa della svalutazione del Dollaro Usa. La crescita esterna, pari al 8,2%, è quasi interamente attribuibile alla neo - acquisita Barbero 1891. Il margine commerciale si è attestato a € 219,1 milioni, evidenziando una crescita del 13,5% (+17,0% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 28,1%. L’ebitda è stato di € 183,6 milioni, in crescita del 8,5% (+12,1% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,6%. L’ebita è stato di € 164,9 milioni, in crescita del 9,5% (+13,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,2%. L’ebit è stato di € 129,8 milioni, in crescita del 6,2% (+11,0% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 16,7%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 123,2 milioni e ha registrato una flessione pari al 10,8% (-6,8% a cambi costanti), determinata esclusivamente dalla consistente diminuzione dei proventi straordinari che, nel 2003, includevano la plusvalenza relativa alla cessione dello stabile di Via Filippo Turati a Milano, pari a € 33,7 milioni. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è stato di € 69,3 milioni e ha evidenziato una diminuzione del 13,2% (-9,5% a cambi costanti). Invece, l’utile netto di pertinenza del Gruppo rettificato delle componenti straordinarie di reddito, tra cui in particolare la plusvalenza sopracitata, nonché dei relativi impatti fiscali, risulta pari a € 67,8 milioni, evidenziando una crescita del 5,1%. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2004 ammonta a € 596,0 milioni. Al 31 dicembre 2004 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 228,7 milioni (€ 297,1 milioni al 31 dicembre 2003). Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto al 31 dicembre 2004 è pari a 38,4%. Eventi Successivi Alla Chiusura Del 2004 Acquisto quota di minoranza in Skyy Spirits, Llc. Si segnala che in data 25 febbraio 2005, il Gruppo Campari ha perfezionato l’acquisito di un’ulteriore partecipazione del 30,1% di Skyy Spirits, Llc tramite l’esercizio di una call option, secondo i termini stipulati nel gennaio 2002 al momento dell’acquisito della partecipazione di maggioranza nella società. Il corrispettivo, pagato in contanti, è stato pari a Us$ 156,6 milioni (corrispondente a circa € 118 milioni al tasso di cambio alla data dell’operazione). L’acquisizione è stata finanziata in parte con mezzi propri e in parte con indebitamento bancario. Nuovi progetti di sviluppo nel segmento ultra premium spirit in Usa. Il 31 marzo 2005 il Gruppo Campari ha annunciato il lancio di Skyy90, la prima “modern luxury vodka”, ponendo così le basi per il proprio ingresso nella categoria ultra premium, comparto estremamente dinamico nel segmento chiave della vodka. Nella stessa data è stata annunciata, con decorrenza aprile 2005, la distribuzione negli Stati Uniti della marca di gin ultra premium Martin Miller’s di proprietà della società inglese Reformed Spirits Company Ltd. Contestualmente è stato inoltre sottoscritto un contratto tra Reformed Spirits Company Ltd. E Davide Campari-milano S.p.a., che permette a quest’ultima di esercitare un’opzione per l’acquisto della proprietà del brand Martin Miller’s Gin. Le due nuove iniziative commerciali nel segmento spirit negli Stati Uniti sono finalizzate a rafforzare la propria presenza nella categoria ultra premium. Entrambe le iniziative sono sviluppate tramite Skyy Spirits, Llc. Nuovo accordo distributivo in Italia. Il 4 aprile 2005 il Gruppo Campari si è aggiudicato la distribuzione in Italia del portafoglio spirit della statunitense Brown-forman, uno dei maggiori operatori del settore a livello mondiale. L’accordo ha decorrenza 1 maggio 2005. L’assemblea ha deliberato di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie finalizzate principalmente a servire i piani di stock option. L’autorizzazione è relativa all’acquisto e/o l’alienazione di azioni che, tenuto conto delle azioni proprie già in possesso della società, non superino il 10% del capitale sociale. A oggi, la società risulta proprietaria di azioni proprie corrispondenti al 3,22% del capitale sociale. L’autorizzazione è concessa sino al 30 giugno 2006. Il corrispettivo unitario per l’acquisito e/o l’alienazione non sarà inferiore del 25% nel minimo e superiore del 25% nel massimo al prezzo medio di riferimento registrato dal titolo nelle tre sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto.  
   
   
GREENVISION AMBIENTE SPA BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2004: APPROVATA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI EURO 0,075 PER AZIONE CON DATA STACCO CEDOLA IL 23 MAGGIO 2005 E PAGAMENTO 26 MAGGIO 2005  
 
 San Polo D’enza (Re), 2 maggio 2005 - L’assemblea dei Soci di Greenvision ambiente Spa, società operante nel settore Ambiente e Sicurezza ambientale quotata sul mercato Expandi della Borsa Italiana dal 14 luglio 2004, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2004 proposto dal Consiglio di Amministrazione il 29 marzo 2005. Greenvision ambiente ha realizzato nel 2004 ricavi consolidati pari a Euro 64,6 milioni con una crescita del +18,2% rispetto ai ricavi dell’esercizio 2003. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato pari a Euro 7,9 milioni con una crescita rispetto all’esercizio precedente del 16,9% e il risultato operativo (Ebit) consolidato è stato pari a Euro 4,4 milioni con una crescita del 11,5% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato prima delle imposte (Pretax) è stato pari a Euro 2,8 mln (+12,4% rispetto a Euro 2,4 milioni del 2003) e l’utile netto consolidato ha registrato una crescita del 36,4% arrivando a Euro 1,2 mln, (Euro 0, 9 milioni nel 2003). L’assemblea dei Soci ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo unitario pari a Euro 0,075 per azione con stacco cedola il giorno 23 maggio 2005 e pagamento il 26 maggio 2005. L’assemblea dei Soci ha, inoltre, approvato la Relazione Annuale sulla Corporate Governance relativa all’esercizio 2004 e conferito nuova delega al Consiglio di Amministrazione per ulteriori 12 mesi per procedere all’acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di azioni pari al 10% del capitale sociale. L’assemblea dei soci ha, infine, nominato come membri del Collegio Sindacale per il triennio 2005-2007 il dott. Daniele Monarca, Presidente, il dott. Pietro Lia e il dott. Rino Bigliardi, sindaci effettivi, il dott. Odino Manghi e Paride Barani, sindaci supplenti.  
   
   
CREMONINI: RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 1.993,1 MLN/€ (+11,6%), EBITDA A 125,1 MLN/€ (+6,3%) E EBIT A 69,8 MLN/€ (+13%). · L’UTILE NETTO CONSOLIDATO DI GRUPPO SI ATTESTA A 8,0 MILIONI DI EURO, IN MIGLIORAMENTO  
 
 Castelvetro di Modena, 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Cremonini S.p.a ha approvato il 30 aprile all’unanimità il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2004. I ricavi consolidati hanno raggiunto nel 2004 i 1.993,1 milioni di Euro, in crescita dell’11,6% rispetto ai 1.786,2 milioni di Euro nel 2003. L’ebitda consolidato si è attestato a 125,1 milioni di Euro, facendo registrare un incremento del 6,3% (117,7 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit consolidato è cresciuto del 13%, raggiungendo i 69,8 milioni di Euro (61,8 mln/€ nel 2003). A conferma del positivo andamento del Gruppo, il risultato della gestione caratteristica, prima degli effetti di tutte le componenti straordinarie, è stato pari a 47,0 milioni di Euro, in crescita del 30,7% (35,9 mln/€ nel 2003). L’utile netto consolidato di Gruppo si è attestato a 8,0 milioni di Euro, in miglioramento rispetto all’utile normalizzato* 2003, se si considera che l’utile netto del 2003, pari a 29,5 milioni di Euro, includeva la plusvalenza netta straordinaria di 32,6 milioni di Euro relativa alla cessione di una quota di minoranza della controllata Marr S.p.a. La capogruppo Cremonini S.p.a. Ha realizzato ricavi totali per 132,5 milioni di Euro rispetto ai 126,4 milioni di Euro del 2003 (+4,8%) ed un utile netto di 9,8 milioni di Euro (17,8 mln/€ del 2003, risultato che includeva gli effetti della plusvalenza Marr). A fronte di tali risultati, l’Assemblea ha approvato la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 0,061 Euro per azione, che verrà messo in pagamento in data 19 maggio (con stacco cedola il 16 maggio). Tutti e tre i settori di attività hanno trainato nel 2004 la crescita dei ricavi del Gruppo. In particolare, prosegue la crescita nel settore della distribuzione, dove i ricavi sono stati pari a 794,8 milioni di Euro, in aumento del 6,8% (744,2 mln/€ nel 2003). L’ebitda ha raggiunto i 49,7 milioni di Euro (46,0 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit si è attestato a 38,9 milioni di Euro (34,4 mln/€ nel 2003). Il settore della produzione ha registrato ricavi totali per 1.005,2 milioni di Euro, in crescita del 16,9% (859,9 mln/€ nel 2003). L’ebitda si è attestato a 51,5 milioni di Euro (52,6 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit è risultato pari a 20,1 milioni di Euro (21,8 mln/€ nel 2003). Buona la performance registrata dal settore ristorazione, che ha realizzato un incremento dei ricavi del 14,1% raggiungendo i 268,2 milioni di Euro (235,1 mln/€ nel 2003). In aumento anche tutti i principali indicatori di redditività: l’Ebitda ha raggiunto i 26,5 milioni di Euro (22,3 mln/€ nel 2003), mentre l’Ebit si è attestato a 16,8 milioni di Euro (13,2 mln/€ nel 2003). La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo si attesta a 425,8 milioni di Euro, in miglioramento non solo rispetto ai 496,0 milioni di Euro del 30 settembre 2004, ma anche ai 451,1 milioni di Euro del 31 dicembre 2003, a conferma dell’accresciuta capacità del Gruppo di generare cassa. Tale risultato assume ancor più rilevanza se si considera che il Gruppo, nel corso dell’anno, ha spesato investimenti per 60,6 milioni di Euro e distribuito dividendi per 21,0 milioni di Euro. L’assemblea ha provveduto a nominare il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale per il triennio 2005 – 2007. Quali membri del Consiglio di Amministrazione sono stati nominati: Luigi Cremonini- Presidente, Paolo Sciumè - Vice Presidente, Vincenzo Cremonini, Valentino Fabbian, Giorgio Pedrazzi, Edoardo Rossini , Mario Rossetti e Paolo Lualdi, il cui curriculum è disponibile presso la società. Quali membri del Collegio Sindacale sono stati nominati: Alessandro Artese - Presidente, Giovanni Zanasi e Ezio Maria Simonelli -Sindaci effettivi, Claudio Malagoli e Alberto Baraldi -Sindaci supplenti. E’ stata inoltre rinnovata l’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione per l’acquisto e la vendita di azioni proprie.  
   
   
GRUPPO BEGHELLI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004: RICAVI NETTI PARI A 128,4 MILIONI DI EURO (+8,4% RISPETTO AI 118,5 MILIONI DELLO SCORSO ESERCIZIO). UTILE NETTO CONSOLIDATO A QUOTA 3,1 MILIONI CLI EU RO (0,6 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2003)  
 
Milano, 2 maggio 2005 - L'assemblea Ordinaria degli azionisti di Beghelli S.p.a. - che progetta, produce e distribuisce sistemi elettronici per la sicurezza industriale e domestica ed è presente nel settore dell'illuminazione di emergenza e dell'illuminazione a risparmio energetico - ha approvato il 29 aprile il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004. Ii 2004 si chiude con ricavi netti consolidati pari a 128,4 milioni di Euro, in crescita dell'8,4% rispetto ai 118,5 milioni del 2003. Il margine operativo lordo consolidato si attesta a 14,4 milioni di Euro, in flessione rispetto ai 16,8 milioni del 2003. L'esercizio 2004 termina con un utile netto consolidato di 3,1 milioni di Euro, in netta crescita rispetto ai 645 mila Euro del 2003. L'assemblea ha deliberato di destinare l'utile di esercizio a Riserva Legale e a Riserva Straordinaria. La posizione finanziaria netta, che a fine esercizio è risultata negativa per 44,2 milioni di Euro, è in miglioramento di 8,2 milioni rispetto ai -52,4 milioni al 31 dicembre 2003. A fronte della piena redditività Beghelli ha mantenuto; anche nel corso del 2004, un'attenzione particolarmente elevata nei confronti dello sviluppo di nuovi prodotti e dell'efficientamento dei principali processi industriali e gestionali. A questo proposito, nell'esercizio appena concluso gli investimenti in attività di Ricerca e Sviluppo sono stati pari a 5,4 milioni di euro (4,2% dei ricavi). Con riferimento al Regolamento europeo n. 1606 del luglio 2002 che impone l'adozione dei principi contabili Ifrs alle società europee con azioni quotate, Beghelli ha già posto in essere le procedure di transizione ai Principi Contabili Internazionali, che sono, alla data odierna, in fase di completamento. La Società di Revisione Pricewaterhousecoopers ha già ricevuto l'incarico di svolgere le necessarie verifiche delle procedure necessarie alla individuazione degli effetti derivanti dal passaggio ai suddetti Principi Contabili. Allo stato attuale non sono ancora disponibili le riconciliazioni delle grandezze di bilancio 2004 agli Ias/ifrs.  
   
   
MARCOLIN S.P.A. BILANCIO 2004 E NOMINA DEGLI ORGANI SOCIALI; IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NOMINA GLI AMMINISTRATORI DELEGATI  
 
Longarone, 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti della Marcolin S.p.a. Si è riunita il 28 Aprile 2005, in prima convocazione, in sede straordinaria e ordinaria sotto la presidenza di Giovanni Marcolin Coffen. In sede straordinaria gli Azionisti hanno deliberato la modifica dell’articolo 15 dello Statuto, aumentando il numero minimo dei componenti il Consiglio di Amministrazione da 3 ad 8 e quello massimo da 9 a 16. In sede ordinaria l’Assemblea ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2004, confermando i risultati esposti nel progetto di bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 18 marzo 2005 ed i cui dati salienti erano stati resi noti al mercato. In sintesi, la capogruppo Marcolin S.p.a. Ha realizzato nel corso dell’esercizio 2004 ricavi di vendita pari a 98,4 milioni di Euro (+15% rispetto all’esercizio 2003) ed un risultato di esercizio pari ad Euro 1,7 milioni (a fronte di una perdita pari ad Euro 6,1 milioni rilevata nell’esercizio 2003). A livello consolidato il fatturato dell’esercizio 2004 si è attestato ad Euro 173,2 milioni (+ 10% rispetto al 2003) con un risultato netto pari a circa 1,2 milioni di Euro (a fronte di una perdita pari ad Euro 4,2 milioni registrata nel 2003). In conformità alla proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione l’utile dell’esercizio è stato interamente destinato a riserva. Sempre in sede ordinaria gli Azionisti hanno provveduto a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da 12 consiglieri ed il nuovo Collegio Sindacale determinando anche i relativi compensi. Gli azionisti hanno nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione nelle persone dei signori Giovanni Marcolin Coffen, Diego Della Valle, Cirillo Coffen Marcolin, Emilio Macellari, Maurizio Coffen Marcolin, Carlo Montagna, Antonio Bortuzzo, Luigi Abete, Maurizio Dallocchio, Maurizio Boscarato, Emanuele Alemagna e Matteo Tamburini. La composizione dell’organo amministrativo riflette il nuovo assetto della compagine sociale quale determinatosi a seguito dell’Offerta Pubblica di Acquisto promossa dalla Famiglia Marcolin e dai Fratelli Diego e Andrea Della Valle per il tramite delle società Ddv Partecipazioni S.r.l. E Adv Partecipazioni S.r.l. (dagli stessi controllate), le cui azioni sono state sindacate nel patto parasociale che rappresenta il 70,872% del Capitale Sociale di Marcolin S.p.a. In particolare, nel nuovo Consiglio di Amministrazione trovano paritetica espressione sia i rappresentanti della famiglia Marcolin che dei Fratelli Diego e Andrea Della Valle. Alla carica di Presidente e di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione sono stati eletti rispettivamente Giovanni Marcolin Coffen e Diego Della Valle. I curriculum vitae dei componenti l’organo amministrativo e del Collegio Sindacale sono a disposizione presso gli uffici amministrativi della società. Nel corso della riunione è stato, altresì, rinnovato alla società Pricewaterhousecoopers S.p.a. L’incarico per la revisione contabile per il triennio 2005/2007. Successivamente all’Assemblea si è inoltre riunito, in forma totalitaria, il Consiglio di Amministrazione che ha, tra le altre cose, provveduto alla nomina degli Amministratori Delegati ed al conferimento dei relativi poteri, attribuendo ampie deleghe ai consiglieri Cirillo Coffen Marcolin e Maurizio Coffen Marcolin, che conservano, nella sostanza, i precedenti poteri di gestione. Deleghe sono state altresì conferite al Presidente ed al Consigliere e Direttore Generale Antonio Bortuzzo. In tale sede sono stati individuati quali Amministratori non esecutivi i signori: Diego Della Valle, Emilio Macellari, Carlo Montagna; quali Amministratori non esecutivi indipendenti i signori: Luigi Abete, Maurizio Dallocchio, Maurizio Boscarato, Emanuele Alemagna e Matteo Tamburini. Si è altresì provveduto alla nomina del nuovo Comitato per il Controllo Interno composto da: Emanuele Alemagna (Presidente), Carlo Montagna e Maurizio Boscarato ed alla nomina del Comitato per la Remunerazione composto da: Maurizio Dallocchio (Presidente), Emilio Macellari ed Emanuele Alemagna. Le deliberazioni assunte in data odierna dagli Organi Sociali, produrranno i loro effetti subordinatamente all’iscrizione al Registro delle Imprese delle modifiche statutarie deliberate in sede assembleare. Marcolin S.p.a. Prosegue nel processo di transizione ai nuovi principi contabili internazionali Ias/ifrs. Il lavoro attualmente in corso è rivolto alla determinazione dell’impatto economico-patrimoniale relativo al bilancio 2004. I risultati saranno sottoposti all’esame della società di revisione con l’obiettivo di adottare i nuovi principi nei termini previsti dalle disposizioni regolamentari.  
   
   
SOFTWARE GESTIONALE: INAZ CRESCE E INVESTE IN SVILUPPO E STRUTTURE FATTURATO 2005 A 32,5 MILIONI EURO – FORTE CRESCITA PER LA FORMAZIONE  
 
Milano, 2 maggio 2005 – Inaz, fra le maggiori aziende italiane specializzata nel software, soluzioni e servizi per la gestione delle risorse umane, ha chiuso il 2004 con un fatturato di 32,5 milioni di euro, in aumento del 3%, e con una crescita dell’8% nella componente software e del 20% di quella service, in un mercato del software e servizi sceso dello 0,7% (Fonte: Assinform). Secondo i dati del 2004, l’Ebitda è stato pari a 2 milioni di euro, in linea con l’anno precedente, mentre l’utile netto si è attestato a 0,6 milioni di euro, in crescita del 25%. Il 2005 è previsto in sviluppo per l’ingresso di nuove soluzioni software, interamente in ambiente Microsoft e Internet, frutto di investimenti tra i più consistenti degli ultimi anni del laboratorio di sviluppo software che conta un centinaio di addetti. Stimati anche oltre 4500 partecipanti alle attività di formazione. Inaz, che conta 500 addetti tra diretti e indiretti e che fornisce soluzioni per la gestione di 2 milioni di lavoratori, ha avviato anche investimenti per circa 12 milioni di euro per la realizzazione di una nuova sede e centro servizi a Milano  
   
   
GABETTI HOLDING S.P.A. BILANCIO 2004: DIVIDENDO DI EURO 0,06 ELIO GABETTI NUOVO PRESIDENTE DI GABETTI HOLDING S.P.A.  
 
Milano, 2 maggio 2005 - L'assemblea Ordinaria degli Azionisti di Gabetti Holding S.p.a., riunitasi il 29 aprile in prima convocazione, ha deliberato sui seguenti punti all'ordine del giorno: L'assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio per l'esercizio 2004 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo di Euro 0,06 per azione (+50% rispetto al dividendo di Euro 0,04 distribuito nel 2004) da porre in pagamento dal 19 maggio 2005, previo stacco della cedola in data 16 maggio 2005. Il bilancio consolidato si è chiuso con un utile netto di 2,4 milioni di Euro, in forte crescita rispetto all'esercizio precedente (59 mila Euro l'utile netto nel 2003), un margine operativo lordo per 11,7 milioni di Euro (+51,1% rispetto ai 7,7 milioni di Euro del 2003) e ricavi da intermediazione immobiliare per 47,9 milioni di Euro (+11,8% rispetto ai 42,8 milioni di Euro al 31/12/2003). A livello di capogruppo, Gabetti Holding S.p.a. Ha chiuso l'esercizio con un utile netto di 2,0 milioni di Euro, in crescita del +25% rispetto agli 1,6 milioni di Euro dell'esercizio precedente. L'assemblea degli Azionisti ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione e nominato Elio Gabetti nuovo Presidente della società. Il Presidente uscente, Cav. Giovanni Gabetti, è stato nominato Presidente Onorario. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da dieci membri, di cui tre indipendenti. L'ampliamento del Consiglio, da otto a dieci componenti, risponde all'esigenza di rappresentare tutti i principali azionisti del Gruppo, la Famiglia Gabetti, Barclays Bank Plc., La Gaiana S.p.a. E Generali Properties S.p.a.. Il Consiglio di Amministrazione è così composto: Elio Gabetti (Presidente e Amministratore Delegato), Maurizio Benassi, Ugo Giordano, Hugh Malim, Maurizio Monteverdi, Marco Sertorio, Colin Vincent e dai tre consiglieri indipendenti Maurizio Dallocchio, Dean Scuola di Direzione Aziendale Sda Bocconi, Claudio De Albertis, Presidente dell'Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e Emma Marcegaglia, Vicepresidente Confindustria e Amministratore Delegato di Marcegaglia S.p.a.. L'assemblea ha, inoltre, nominato il nuovo Collegio Sindacale costituito da Alberto Donnet, Salvatore Canonici e Giuseppe Deiure. Alberto Donnet è Presidente del Collegio Sindacale. L'assemblea ha deliberato l'autorizzazione all'acquisto ed all'alienazione di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e 2357ter del Codice Civile. Tale delibera, di fatto, rinnova la precedente autorizzazione all'acquisto in scadenza il 15 luglio 2005. L'autorizzazione, finalizzata ad effettuare interventi tendenti a stabilizzare le quotazioni del titolo, riguarda l'acquisto in una o più volte e per un periodo di diciotto mesi di massime n. 3.200.000 azioni ordinarie della società ad un corrispettivo, per azione, comprensivo degli oneri accessori di acquisto, variabile tra un minimo di Euro 1,00, ed un massimo di Euro 5,00, per un esborso complessivo in ogni caso non superiore a 7 milioni di Euro. La società costituirà, ai sensi dell'art. 2357-ter, terzo comma, del Codice Civile, una riserva indisponibile, pari all'importo delle azioni proprie iscritto all'attivo dello stato patrimoniale, denominata "Riserva per azioni proprie in portafoglio" per l'importo massimo di Euro 7,0 milioni da prelevare dalla "Riserva Straordinaria". L'assemblea ha, infine, approvato il Codice Etico che sarà adottato anche da tutte le società del Gruppo. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, ha nominato Elio Gabetti Amministratore Delegato e Maurizio Benassi Direttore Generale di Gabetti Holding S.p.a.. Nel Gruppo Gabetti dal 1995, Benassi è stato, in precedenza, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Gabetti Holding e, quindi, Responsabile della funzione Direzione Affari Generali e Servizi di Gruppo di Gabetti Holding S.p.a. "La nuova nomina a Presidente del Gruppo - ha affermato Elio Gabetti, Presidente e Amministratore Delegato di Gabetti Holding S.p.a.- è per me motivo di soddisfazione e di ulteriore forte stimolo nel perseguire il piano di sviluppo strategico del Gruppo già avviato nel corso degli ultimi anni." "Il nuovo Consiglio di Amministrazione - ha concluso Elio Gabetti - riflette l'esigenza di rappresentare tutti i principali azionisti del Gruppo e di garantire la presenza di qualificati Consiglieri indipendenti."  
   
   
GABETTI HOLDING: MAURIZIO BENASSI NOMINATO DIRETTORE GENERALE DI GABETTI HOLDING  
 
Milano, 2 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Holding S.p.a. Ha nominato Maurizio Benassi Direttore Generale della società. Maurizio Benassi risponderà direttamente al Presidente e Amministratore Delegato Elio Gabetti coordinando un team di oltre 90 persone. Maurizio Benassi è, inoltre, membro del Consiglio di Amministrazione di Gabetti Holding S.p.a. E Amministratore Delegato di Gabetti Mutuicasa e di Patrimonia S.p.a.. 49 anni, laurea in Economia e Commercio, Benassi è stato, dal 2004, Direttore Affari Generali e Servizi di Gruppo e, dal 1995 al 2004, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Gabetti Holding; in precedenza, tra gli altri incarichi, è stato, dal 1989 al 1990, Direttore Amministrativo presso Deutsche Bank finanziaria e, dal 1990 al 1995, Direttore Amministrativo di Olivetti Leasing S.p.a.  
   
   
ITALCEMENTI VARA LA SUA PRIMA TURBONAVE PER IL TRASPORTO DI CEMENTO IN JOINT VENTURE CON IL GRUPPO ROMEO SHIPPING INVESTITI 6,5 MILIONI DI EURO  
 
 Bergamo, 2 maggio 2005 – Italcementi Group entra direttamente nel settore del trasporto via mare del cemento sfuso. E’ stata varata a Dordrecht (Olanda) la motonave ‘Turbocem’, nave cementiera autoscaricante da 5.500 tonnellate di portata netta, il cui armatore è lo stesso gruppo Italcementi in partnership con il gruppo Romeo, che apporta l’esperienza maturata nel trasporto di cemento sfuso via mare. Turbocem fa infatti capo a Medcem, joint venture paritetica costituita da Intercom (Gruppo Italcementi) e Romeo Shipping (Gruppo Romeo), che già opera come partner logistico di Italcementi per il trasporto navale di cemento e di altri intermedi e materie prime. L’investimento per la realizzazione della nuova nave è stato nell’ordine dei 6,5 milioni di euro e rappresenta il primo passo di una strategia che porterà il Gruppo Italcementi ad incrementare nel futuro la presenza diretta nel trasporto marittimo. Con questa iniziativa Italcementi intende assicurarsi con mezzi propri la continuità nel trasporto del cemento ai terminali marittimi del Gruppo in area mediterranea, anche alla luce del forte incremento del costo dei noli marittimi emerso a partire dal 2003 e che è previsto in ulteriore rialzo per i prossimi anni. L’aver effettuato un investimento diretto nel settore del trasporto marittimo – è stato sottolineato nel corso della cerimonia di varo della nave nei cantieri Van Aalst – permetterà al Gruppo Italcementi una maggiore flessibilità ed economicità nel trasporto via mare di cemento e quindi di fare fronte con più tempestività alle richieste di mercato. Le caratteristiche di una nave autoscaricante permettono infatti di trasbordare direttamente a ciclo chiuso – e quindi con impatto ecologico pari a zero - il cemento dalla nave ai sili portuali del Gruppo oppure alle autobotti per la consegna finale del prodotto. Turbocem, che batterà bandiera italiana, sarà prevalentemente impiegata nel bacino del Mediterraneo dove il Gruppo Italcementi ricopre un ruolo di leadership, approvvigionandosi presso gli impianti – spesso situati in prossimità della costa – in Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro, Turchia, Egitto oltrecchè quelli in Bulgaria sul Mar Nero. Turbocem, che si avvarrà dei terminal portuali italiani di Italcementi (Marghera, Ancona, Ortona, La Spezia e prossimamente Ravenna e Genova), sarà impegnata su tratte di navigazione con durata dei viaggi comprese fra i 3 e i 6 giorni e garantirà la copertura del 10-15% del traffico totale del Gruppo Italcementi nell’area del Mediterraneo, per un totale annuo di circa 150.000 tonnellate di cemento trasportato. M/v Turbocem - Scheda Tecnica: Lunghezza : mt. 92,80 (come un campo da calcio); Larghezza: mt 17,00; Portata: 5.500 tonnellate; Stazza lorda/netta: 3.779/1.731 tonnellate; Motori: principale Mak 2.650 Kw, 3 ausiliari Scania; Stive: 2 autostivanti ad alta pressione, capacità di scaricare su 4 camion; contemporaneamente. Capacità di sbarco a distanza di 300 metri. Bandiera: italiana, compartimento Napoli Ente di classifica: Bureau Veritas Anno prima costruzione: 1992.  
   
   
ASSEMBLEA ASTALDI APPROVA IL BILANCIO 2004: DIVIDENDO DI 0,075 EURO LORDI PER AZIONE, +15%  
 
Roma, 2 maggio 2005 - L’assemblea di Astaldi S.p.a, presieduta da Ernesto Monti, ha approvato, il 29 aprile, il bilancio relativo all’esercizio 2004 e preso visione del bilancio consolidato 2004. L’assemblea ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo di 0,075 euro lordi per azione, +15% rispetto al 2004 (0,065 euro), per un ammontare complessivo di circa 7,4 milioni di euro, con stacco cedola (n. 3) in data 9 maggio 2005 e pagamento in data 12 maggio 2005. Il bilancio 2004 approvato dall’Assemblea presenta a livello consolidato un valore della produzione al 31 dicembre 2004 di oltre 1.049 milioni di euro con un incremento del 13,7% rispetto all’esercizio 2003. Il margine operativo lordo si è attestato a 127 milioni di euro, pari al 12,1% del valore della produzione. Il risultato operativo è stato pari a circa 75 milioni di euro, in crescita del 12,2% rispetto ai 66,4 milioni di euro del 2003. L’utile netto è stato pari a circa 28 milioni di euro, con un incremento del 23,3% rispetto ai 22 milioni di euro registrati nel precedente esercizio. L’utile prima delle imposte è ammontato a 41 milioni di euro, con un aumento del 41,2% nei confronti del 2003. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2004 si è attestato a 115,5 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 128,3 milioni di euro del 31 dicembre 2003, pur in presenza di un incremento del volume di affari del 13,7%. Il rapporto debt/equity pari a 0,47 è in contrazione rispetto allo 0,56 registrato lo scorso esercizio. Nel corso del 2004 Astaldi ha acquisito nuovi ordini per 1.593 milioni di euro, un importo che fa crescere il valore complessivo del portafoglio a oltre 5 miliardi di euro al 31 dicembre 2004, con un aumento del 13,7% rispetto all’inizio dell’anno. Al termine dell’Assemblea si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Società. Nel quadro del rafforzamento della struttura di governo societario ha confermato Vice Presidente Esecutivo Vittorio Di Paola riservando ad esso, fra l’altro, le funzioni strategiche di indirizzo dell’attività aziendale e nominato Amministratore Delegato Stefano Cerri. Restano confermati i Direttori Generali Giuseppe Cafiero e Nicola Oliva.  
   
   
GRANITIFIANDREBILANCIO 2004: FATTURATO CONSOLIDATO A 162,8 MILIONI DI EURO (+9,5% RISPETTO AL 2003, +11% A CAMBI COSTANTI) E UTILE NETTO A 6,6 MILIONI DI EURO (9,5 MILIONI NEL 2003)  
 
Castellarano (Re), 2 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Granitifiandre - azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato quotata al segmento Star della Borsa Italiana a capo di un Gruppo che include ad oggi 19 diverse società - ha approvato il Bilancio civilistico e consolidato al 31 dicembre 2004. Il buon andamento delle vendite dell’esercizio 2004 ha portato ad un incremento del 9,5% del fatturato consolidato a 162,8 milioni di euro su cui ha comunque inciso la sfavorevole evoluzione del rapporto euro/dollaro; a parità di tasso di cambio infatti i ricavi, la cui quota di export è superiore al 55%, sarebbero infatti risultati in crescita dell’11%. Tra i mercati in cui vi è stato un particolare sviluppo delle vendite di materiali a marchio si segnalano Francia (+9%), Germania (+31%), dove è operativo il nuovo stabilimento produttivo Porcelaingres, e i Paesi extra europei dove a parità di cambio euro/dollaro l’incremento sul 2003 è stato superiore al 20% grazie anche all’apporto della neoacquisita Savoia Canada. Malgrado i risultati 2004 siano influenzati dalla sfavorevole evoluzione del cambio euro/dollaro, che ha inciso per un valore stimato di 1,5 milioni di Euro, e dai costi straordinari volti all’avvio dei nuovi stabilimenti in Germania e negli Usa, Granitifiandre mantiene elevati livelli di redditività con Ebitda a 27,6 milioni di euro (29,8 milioni nel 2003) e Ebit a 15,8 milioni di euro (20,5 milioni nel 2003). L’utile netto dell’esercizio considerati sia i maggiori oneri per ammortamenti ed accantonamenti per 2,4 milioni riconducibili principalmente alla Porcelaingres e l’impatto del dollaro si è attestato a 6,6 milioni di euro a fronte dei 9,5 milioni del 2003. Nel corso dell’esercizio sono stati finanziati investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per 40,9 milioni di Euro, in gran parte riconducibili all’avvio dello stabilimento americano e all’acquisizione di Savoia Canada, e sono stati distribuiti dividendi per 4,4 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta risulta così pari a -11,5 milioni di euro contro i -4,5 milioni di euro al 30 settembre 2004 ed i +18,8 milioni di fine 2003; i flussi di cassa generati dalla gestione corrente sono stati pari a 16,6 milioni di euro al netto di imposte. In netto miglioramento i risultati della capogruppo Granitifiandre S.p.a. Con fatturato in crescita del 7,4% a 109,9 milioni di euro, risultato ante imposte a 15,6 milioni di euro (+14,4%) e risultato netto a 8,5 milioni di euro (8,2 milioni nel 2003). L’assemblea degli Azionisti ha deliberato la destinazione di una parte dell’utile alla distribuzione di un dividendo di 0,12 euro per azione, pari a quello deliberato lo scorso anno, che sarà posto in pagamento il 12 maggio, con stacco cedola il 9 maggio. “Con l’avvio dei due nuovi stabilimenti in Germania e Stati Uniti – ha commentato il Presidente di Granitifiandre Graziano Verdi – abbiamo concluso il progetto strategico dal punto di vista industriale per il quale siamo entrati in Borsa e investito negli ultimi anni ingenti risorse”. “Grazie alla progressiva entrata a regime dei nuovi impianti – continua Verdi – riteniamo che l’azienda possa, compatibilmente con l’andamento dei diversi mercati, continuare a crescere con decisione”. In quest’ottica già positivi i risultati della controllata tedesca Porcelaingres che grazie al milione di metri quadrati di grès porcellanato venduto dal nuovo stabilimento in Brandeburgo nel suo primo anno di attività ha raggiunto nell’ultimo trimestre 2004 il break-even a livello di Ebitda. Per quel che concerne, invece, il nuovo stabilimento americano – completata l’installazione, il collegamento ed i test di funzionalità dei macchinari e delle varie fasi del ciclo produttivo - la produzione dei materiali è iniziata nell’ultima settimana di marzo. Nel 2004 sono inoltre proseguiti gli investimenti nell’area commerciale e marketing, in particolare con nuove aperture di punti vendita Geologica Shop; ad oggi sono 59 i negozi a marchio nel mondo. Come già reso noto, Granitifiandre ha avviato le procedure per la transizione ai nuovi principi contabili Ias/ifrs ed è in fase di attuazione il piano di azione volto a delineare gli interventi necessari ad adeguare i processi e i sistemi aziendali. Sulla base dello stato di avanzamento delle analisi in corso non si prevedono impatti significativi sui dati aziendali a seguito dell’adozione dei nuovi principi contabili; Granitifiandre procederà all’effettiva adozione delle nuove regole contabili.  
   
   
BIESSE S.P.A.: RISULTATI 2004: DIVIDENDO DI € 0,12 PER AZIONE  
 
Pesaro, 2 maggio 2005 – Si è tenuta il 28 Aprile a Pesaro l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria di Biesse S.p.a., società quotata al Segmento Star di Borsa Italiana, che, presente il 59,51% degli azionisti del capitale, ha esaminato tutti gli argomenti indicati all'ordine del giorno. In particolare l'Assemblea Straordinaria ha deliberato le modifiche allo statuto sociale di Biesse specificatamente degli articoli nr. 1 (sede sociale-secondarie), nr 4 (capitale sociale), nr. 10 (convocazione assemblee), art. 12 (assemblee), in adeguamento alle disposizioni del D.lgs 6/2003 e successive modificazioni. L'assemblea Ordinaria ha invece approvato il Bilancio relativo all'esercizio 2004: Il Bilancio di esercizio della capogruppo Biesse S.p,a, chiusosi il 31 Dicembre 2004 ha mostrato Ricavi netti € 252,3 mil (+14% rispetto al 2003); Valore Aggiunto € 78,6 mil (+27,9% rispetto al 2003); Ebitda € 21 mil (+234,4% rispettoal 2003); Ebit € 13,5 mil (negativo per 0,9 mil il dato del 2003); Utile ante imposte € 17,3 mil (in perdita per € 52,5 mil il dato del 2003); Utile netto € 5,3 mil (in perdita per € 47,4 mil il dato del 2003). Per quanto riguarda il Bilancio Consolidato si sono registrati: Ricavi netti € 312,5 mil (+2% rispetto al 2003); Valore Aggiunto € 108,8 mil (+9% rispetto al 2003) incidenza sui ricavi netti 34,8%; Ebitda € 25,8 mil (+216,6% rispetto al 2003) incidenza sui ricavi netti 8,3%; Ebit € 13,5 mil (in perdita per € 5,9 mil il dato del 2003) incidenza sui ricavi netti 4,3%; Utile ante-imposte € 16,8 mil (in perdita per € 43,7 mil il dato del 2003) incidenza sui ricavi netti 5,4%. Utile netto € 4,9 mil* incidenza sui ricavi netti 1,6% (in perdita per € 41,3 mil il dato del 2003). *Per quanto riguarda la determinazione dell'utile netto si precisa che il totale "imposte" pari a € 12 mil è rappresentato da "imposte correnti" per complessivi € 4,5 mil (di cui Irap € 4 mil) mentre il residuo di € 7,5 mil è quasi integralmente costituto dal reversal di "imposte differite attive" già iscritte nel bilancio 2003. La Posizione Finanziaria Netta al 31 Dicembre 2004, negativa per € 44,7 milioni evidenzia un sensibile miglioramento dell'indebitamento rispetto allo stesso periodo del 2003 di € 62 mil. (-58,1%) Questo risultato estremamente positivo è stato solo parzialmente influenzato dal cashflow generato da operazioni straordinarie di natura immobiliare concluse durante l'esercizio 2004 (cash-in netto € 23,9 mil) Oltre all'approvazione del Bilancio 2004 l'Assemblea ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un dividendo di € 0,12 per azione, al lordo dell'imposte di legge, raccogliendo la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione per un incremento straordinario del payout di Biesse S.p.a.. Tale dividendo verrà messo in pagamento in data 19 Maggio 2005 con stacco cedola nr. 4. Del 16 Maggio 2005. Il pagamento dei dividendi avverrà utilizzando gli utili dell'esercizio della capogruppo. L'esborso complessivo derivante dal pagamento del dividendo così come deliberato ammonta ad € 3.169.900,80 al netto delle azioni detenute dalla società (treasury shares). In ultimo l'Assemblea, previa rideterminazione in aumento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ha accettato all'unanimità la proposta di nomina a Consigliere non indipendente della Dr.ssa Alessandra Parpajola. Tale carica sarà in scadenza nell'Aprile 2006 insieme all'intero Consiglio di Amministrazione (scadenza triennale esercizi 2003-2004-2005). Il Gruppo Biesse opera nel mercato delle macchine e dei sistemi destinati alla lavorazione di legno, vetro, marmo.  
   
   
GRUPPO TARGETTI BILANCIO 2004: FATTURATO CONSOLIDATO A 153,6 MILIONI DI EURO NEL 2004 (+16,5% RISPETTO AL 2003) DIVIDENDO PARI A 0,14 EURO PER AZIONE  
 
Firenze, 2 maggio 2005 - L'assemblea degli Azionisti di Targetti Sankey S.p.a., presieduta da Paolo Targetti, ha approvato il 29 aprile il bilancio per l'esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2004. Il Gruppo ha realizzato nel 2004 un fatturato consolidato di 153,6 milioni di Euro, facendo registrare un incremento del 16,5% (rispetto ai 131,8 milioni di Euro del 2003), da attribuire per il 15,6% alla crescita organica e per lo 0,9% alla variazione dell'area di consolidamento. La crescita è stata trainata da un aumento del fatturato in tutti i settori di attività: l'illuminazione architettonica (+8,3%), che rappresenta il 56,5% del fatturato totale, l'illuminazione pubblica di esterni (+23,8%) e le sorgenti luminose (+46,4%). Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato pari a 21,9 milioni di Euro, in crescita del 30,7% rispetto ai 16,8 milioni di Euro del 2003 e pari ad un'incidenza del 14,3% sul fatturato (a fronte del 12,7% del 2003). A parità di area di consolidamento, il margine operativo lordo avrebbe registrato una crescita del 31,0% rispetto al 2003. Il risultato operativo consolidato (Ebit) si è attestato a 15,8 milioni di Euro, facendo registrare una crescita del 54,6% rispetto ai 10,2 milioni di Euro del 2003, mentre l'utile netto consolidato è stato pari a 6,6 milioni di Euro a fronte dei 3,4 milioni di Euro del 2003 (+98,1%). La posizione finanziaria netta è pari a 22,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2004, in netto miglioramento rispetto ai 24,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2003, grazie al positivo andamento dei flussi di cassa. Alla stessa data, il patrimonio netto risulta pari a 55,0 milioni di euro, in crescita rispetto ai 49,0 milioni di euro al 31 dicembre 2003, grazie al positivo risultato di periodo pari a 6,6 milioni di Euro e all'aumento di capitale di 1,4 milioni di euro, al netto del dividendo distribuito nel 2004 di 1,6 milioni di Euro. L'assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo lordo di 0,14 Euro per azione, pari ad un payout del 37,9%. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal prossimo 12 maggio; lo stacco della cedola n. 7 è fissato per il giorno 9 maggio. L'assemblea ha inoltre provveduto a nominare la D.ssa Stella Targetti quale nuovo Consigliere di Amministrazione della società, previa rideterminazione del numero di Consiglieri. Stella Targetti, di cui è a disposizione un sintetico curriculum vitae presso la Società, detiene ad oggi 635.910 azioni di Targetti Sankey S.p.a., pari al 3,5% del capitale sociale. E' stata inoltre rinnovata l'autorizzazione all'acquisto ed alla vendita di azioni proprie. L'acquisizione di A2 S.r.l. La Società ha perfezionato oggi l'acquisizione del 75% del capitale di A2 S.r.l., produttore di apparecchi per illuminazione commerciale con una competenza specifica nell'illuminazione ospedaliera. L'acquisizione, che ha un controvalore di circa 1,3 milioni di euro (con regolamento in contanti), consente a Targetti di ampliare ed integrare la gamma di offerta, che viene così estesa a prodotti per ospedali e case di cura, quali testaletto e apparecchi per ambienti sterili (sale operatorie). Lorenzo Targetti, Amministratore Delegato di Targetti Sankey S.p.a., ha dichiarato: "archiviamo un 2004 che ci ha dato grandi soddisfazioni sotto tutti i punti di vista. Confidiamo che il 2005 possa essere per noi un anno positivo, di ulteriore consolidamento della crescita, sebbene lo scenario generale di mercato sia caratterizzato ancora da incertezza."  
   
   
LA DORIA BILANCIO 2004: DIVIDENDO PARI A 0,03332 EURO PER AZIONE.  
 
Angri (Sa), 2 maggio 2005 - L'assemblea degli azionisti di La Doria S.p.a. Riunitasi 29 aprile ad ha approvato il bilancio di esercizio 2004. Pur in presenza di un mercato dei derivati del pomodoro caratterizzato da un decremento dei prezzi, di un settore dei legumi altamente concorrenziale e di un mercato dei succhi di frutta caratterizzato da elevati costi di produzione e da una diminuzione dei consumi, il Gruppo La Doria ha manifestato una buona capacità di tenuta. Nel 2004 i ricavi totali consolidati si sono attestati a 378,9 milioni di Euro, in aumento del 22% rispetto ai 310,3 milioni di Euro del 2003, grazie alle recenti acquisizioni (a parità di perimetro, i ricavi sono in linea con il 2003). Il fatturato del Gruppo è stato generato nel settore dei derivati del pomodoro (27,3%), succhi di frutta (34%), legumi, vegetali e pasta in scatola (16,8%), e altre vendite (21,9%). A seguito del consolidamento delle società neo-acquisite risulta, in particolare, variata la composizione del fatturato per linee di prodotto (la linea frutta è passata dal 20% al 34% delle vendite) e per area geografica (il peso del mercato domestico è passato dal 19,8% al 32,8%). I principali margini di redditività a livello consolidato risultano: il margine operativo lordo (Ebitda) che è stato pari a 25,6 milioni di Euro (28,5 milioni di Euro nel 2003); il risultato operativo (Ebit) che ammonta a 14,3 milioni di Euro (19,6 milioni di Euro nel 2003). L'utile netto consolidato è stato pari a 5,2 milioni di Euro (8,5 milioni di Euro nel 2003). La parte di pertinenza di terzi è stata pari a 3,3 milioni di Euro, rispetto ai 2,9 milioni di Euro Euro del 2003. L'andamento della redditività è stato condizionato, oltre che da uno sfavorevole scenario di mercato, dai maggiori costi operativi derivanti dal consolidamento delle società neo-acquisite Confruit G e Eugea Mediterranea e dall'awio del processo di integrazione. Nel 2004 il cash-flow è stato pari a 15,8 milioni di Euro (16,1 milioni di Euro nel 2003). Nell' area di consolidamento sono state incluse, rispetto al 2003, le partecipazioni in Sanafrutta Spa e nelle sue controllate Confruit G ed Eugea Mediterranea. La posizione finanziaria netta al 31/12/2004 si è attestata a 112,7 milioni di Euro (57,2 milioni di Euro al 31/12/2003). L'incremento rispetto al 2003 deriva principalmente dall'ampliamento del perimetro di consolidamento. L'assemblea degli azionisti ha approvato, inoltre, la distribuzione di un dividendo lordo di 0.03 Euro per azione (per un monte dividendi complessivo pari a circa 930 mila Euro). Per effetto delle azioni proprie detenute dalla società, il dividendo è stato ricalcolato e sarà pari a 0,03332 Euro. Tale dividendo verrà messo in pagamento a partire dal 26/5/2005 (con stacco cedola il 23/5/2005). Il fatturato della Capogruppo La Doria Spa si è attestato nel 2004 a 145,8 milioni di Euro, con u n decremento dello 0,9% rispetto all'anno precedente. Il risultato operativo lordo è stato pari a 8,3 milioni di Euro (16,4 milioni di Euro nel 2003) mentre I'ebit ammonta a 1,7 milioni di Euro (9,3 milioni di Euro nel 2003). L'utile netto ammonta a 697 mila Euro (3,5 milioni di Euro nel 2003). Stime per il 2005 Pur in presenza di un mercato del rosso e dei succhi di frutta caratterizzato da un decremento generalizzato dei prezzi - legato all'aumento della produzione verificatosi nei mesi estivi del 2004 - le stime per il 2005 prevedono una crescita del fatturato e un buon livello di redditività, in conseguenza dei minori costi di produzione e della maggiore efficienza produttiva della campagna di trasformazione 2004. Si stima, inoltre, che la conclusione del processo di integrazione delle neo-acquisite Eugea Mediterranea e Confruit G - prevista entro la fine del 2005 - comporterà, a partire dal 2006, un'ulteriore concretizzazione dei benefici derivanti dall'acquisizione stessa. In merito allo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure contabili per l'applicazione dei principi Ias/ifrs, La Doria S.p.a. Ha iniziato nel giugno del 2003 un progetto di esame per l'applicazione dei principi Ias/ifrs nel bilancio consolidato di gruppo. Tale progetto prevedeva 5 fasi: 1) Attività di formazione per il personale 2) Analisi dei trattamenti contabili in essere, confrontati con quelli previsti dagli Ias/ifrs; 3) Analisi dei sistemi di controllo interno per la pianificazione degli ambiti di intervento; 4) Definizione dei principi contabili Ias/ifrs di gruppo in relazione alle possibili opzioni e predisposizione di un nuovo manuale dei principi contabili Ias/ifrs del Gruppo La Doria; 5) Determinazione dei valori contabili derivanti dall'applicazione dei principi Ias/ifrs, confrontati con quelli derivanti dall'applicazione dei principi contabili in essere. Ad oggi il progetto in corso ha concluso le prime 2 fasi, mentre sono in via di ultimazione le 3 fasi successive. Pertanto, la Società si riserva di fornire gli effetti dell'applicazione degli Ias/ifrs nel corso dell'esercizio 2005, secondo quanto previsto dal documento di consultazione Consob del 17.02.05. La Doria, società quotata al segmento Star di Borsa italiana, è uno dei Gruppi italiani leader nella produzione e commercializzazione di derivati del pomodoro, legumi in scatola e succhi di frutta.  
   
   
BALANCED SCORECARD: IL SISTEMA MANAGERIALE CREATO DA ROBERT KAPLAN E DAVID NORTON PERMETTE DI MISURARE CONCRETAMENTE IL CONTRIBUTO DEGLI ASSET INTANGIBILI E DEL CAPITALE UMANO ALLA CREAZIONE DEL VALORE AZIENDALE  
 
 Firenze, 2 maggio 2005 - Adottata da oltre 500 tra le più grandi aziende del mondo, la Balanced Scorecard, il sistema manageriale creato da Robert Kaplan e David Norton, si pone l’obiettivo di fare ottenere alle aziende risultati di business significativi in tempi rapidi, mettendo la strategia, considerata il vero generatore di risultati nel contesto attuale, al centro dei processi gestionali. Il sistema Balanced Scorecard permette di legare l’attuazione della People Strategy alla Strategia di business, massimizzando il livello qualitativo del capitale umano nell’organizzazione; consente di tradurre l’enunciato strategico in risultati tangibili, attraverso i comportamenti delle persone e costituisce l’agenda strategica attraverso cui i Responsabili Hr possono gestire il cambiamento connesso con la realizzazione della strategia e il conseguimento effettivo dei risultati di business pianificati. Questo il tema degli interventi di Giuseppe Abordi e Renato Boccalari, partners di Tesi Spa, società leader in Italia nella consulenza per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane, illustrati durante il 1° Congresso Annuale Risorse umane & Organizzazione, organizzato da Somedia a Firenze dal 29 aprile al 1 maggio. Tra i relatori anche Mathias Mangels, European Chief di Balanced Scorecard Collaborative, la società americana che ha sviluppato la metodologia. Il tema critico per il successo delle organizzazioni è costituito dalla capacità di tradurre la strategia in risultati, attraverso i comportamenti delle persone. Infatti recenti ricerche hanno dimostrato che nel 90% dei casi le strategie dichiarate falliscono. E questo succede perchè è cambiato il modo di fare business. Venti anni fa le aziende vendevano essenzialmente prodotti: gli asset tangibili avevano un peso preponderante per la creazione di valore economico. Oggi le aziende vendono sempre più spesso soluzioni ai problemi del cliente: sono gli asset intangibili ad assumere la maggiore rilevanza nella creazione di valore per l’azionista. Nella situazione economica attuale, per ottenere un vantaggio competitivo, la realizzazione di una strategia aziendale richiede un elevato standard qualitativo, rapidità e flessibilità nei processi, idee innovative, competenze delle persone. I tradizionali sistemi manageriali basati sullo stato patrimoniale e sul conto economico non sono perciò in grado di descrivere in modo adeguato la creazione di valore attraverso gli asset intangibili. Il sistema Balanced Scorcard offre una risposta a questo limite, coniugando la descrizione del valore finalizzata alla prospettiva economica, con quella finalizzata ad altre prospettive quali il cliente, i processi interni, l’apprendimento e la crescita. Balanced Scorecard descrive come si crea il valore nelle singole unità di business e consente di attivare le leve che portano a grandi risultati e ad avere costanza di risultato nel tempo. La mappa strategica di un’unità di business individua inoltre le priorità su cui si deve focalizzare la “people strategy”- afferma Giuseppe Abordi, partner di Tesi Spa- evidenziando le aree prioritarie dove occorre garantire la disponibilità di persone con adeguate competenze, per poter assicurare la conversione degli asset intangibili in risultati economici. “La Balanced Scorecard per la Direzione delle risorse umane, - afferma Renato Boccalari, partner di Tesi, - rappresenta uno strumento ideale per verificare la coerenza tra i processi di gestione e sviluppo del capitale umano e gli obiettivi strategici da perseguire. Questo metodo può rappresentare un criterio oggettivo per verificare il contributo dell’Hr alla creazione del valore.” Dall'esperienza Tesi sul campo e dalle ricerche compiute negli ultimi anni sulle Politiche e i progetti messi in atto dalle principali aziende operanti in Italia, emerge che l’Hr Department può assumere un ruolo chiave, di natura strategica, nel fornire l’insieme degli elementi necessari a stabilire la “rotta” con una funzione determinante e propositiva nel processo di elaborazione e gestione delle strategie.  
   
   
REGOLATORI GAS: ROBERTO VENTURI CONFERMATO ALLA GUIDA DI UCR  
 
Milano, 2 maggio 2005 - L’assemblea dell’Ucr – Unione costruttori regolatori per gas – associazione di Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed Affine), ha rinnovato la fiducia a Roberto Venturi, quale Presidente per il biennio 2005-2006. Venturi è General Manager dalla O.m.t. Officina Meccanica Tartarini Spa, azienda all’avanguardia nella progettazione, produzione e distribuzione di prodotti per la riduzione e misura del gas naturale per uso industriale e civile. Ucr rappresenta un comparto che occupa in Italia 120 addetti e ha realizzato nel 2004 un fatturato di 11 milioni di euro dei quali oltre l’80% destinato all’export. L’associazione segue con impegno l'attività normativa ed in particolare l'applicazione delle direttive europee.  
   
   
SWISS: PROCEDE L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI QUALITÀ  
 
Milano, 2 maggio 2005 – La compagnia di bandiera elvetica prosegue con il costante miglioramento del prodotto: l’obiettivo è rendere sempre più confortevoli i viaggi per i passeggeri. La riorganizzazione dell’hub di Zurigo, che ha portato a procedure e trasferimenti interni più semplici e rapidi, è solo il punto di partenza. Nello stesso spirito rientrano infatti anche l’installazione di poltrone più confortevoli sulla flotta di Airbus A320 e l’inaugurazione del servizio “all business” tra Zurigo e New York. A partire dal 25 maggio, inoltre, sarà reintrodotto il servizio di catering gratuito in classe Economy nei collegamenti europei. I passeggeri di Swiss Economy potranno infatti presto gustare sui voli del mattino un caldo croissant mentre volano alla volta di Berlino o assaporare un calzone viaggiando verso Copenhagen nel pomeriggo. Sarà infatti offerta ai passeggeri un’ampia selezione di snack caldi e freddi che potrà variare in base al momento del giorno e alla durata del volo. “Con questa nuova proposta Swiss si posiziona ai primi posti anche fra le compagnie che operano collegamenti europei”, afferma Alexander Arafa, Head of Product and Project Leader. “Oltre agli snack caldi, il nostro servizio a bordo offrirà anche yogurt, cioccolato, panini, gelati e biscotti a seconda del momento del giorno”. Nestlé e Swiss sono entrambi sinonimo di qualità svizzera nei rispettivi settori. Nestlé fornirà, tra gli altri prodotti, anche i gelati Mövenpick e lavorerà a fianco dell’azienda olandese Supplair nella fornitura del catering per la Economy Class nei collegamenti europei. Nestlé e Supplair hanno già avviato collaborazioni simili anche per altri compagnie aeree. Gate Gourmet continuerà a provvedere al catering Swiss con pasti e bevande per i voli a lungo raggio e per la Business Class in Europa. In concomitanza dell’entrata in vigore del nuovo orario estivo, Swiss ha messo in atto l’annunciata riorganizzazione dell’aeroporto di Zurigo con l’obiettivo di offrire ai viaggiatori procedure e trasferimenti più veloci ed efficienti. Il nuovo assetto permette infatti ai passeggeri di pianificare meglio il proprio viaggio: una delle più importanti novità è l’assegnazione dei voli a terminal dedicati in base all’area geografica. Tutti i voli Swiss verso destinazioni europee utilizzano ora il Terminal A, mentre i voli a lungo raggio vengono gestiti attraverso il Terminal E. La nuova organizzazione mette a disposizione dei passeggeri un numero maggiore di postazioni self-service permettendo check-in più semplici e rapidi, anche con bagaglio al seguito. Ulteriori innovazioni saranno introdotte dal prossimo autunno: i passeggeri infatti, da casa, potranno stampare le carte d’imbarco, scegliere i posti a sedere ed effettuare il check-in con il telefono cellulare. Il sistema di prenotazione swiss.Com diventerà ancora più facile da utilizzare: Swiss si aspetta un aumento consistente delle prenotazioni attraverso questo strumento affidabile e “user-friendly”. I passeggeri che hanno accesso alle lounge potranno usufruire di servizi esclusivi in un ambiente tranquillo e riservato. Gli ospiti della lounge riservata alla First Class che devono imbarcarsi su voli verso gli Stati Uniti potranno utilizzare un servizio navetta dedicato per il transfer dalla lounge al Terminal E. A gennaio Swiss ha inaugurato il nuovo Boeing Business Jet in servizio sei volte a settimana tra Zurigo e New York Newark. Operato dalla Privatair per conto di Swiss con un Boeing 737-800, questo volo “all-business” si configura come un prodotto modellato sulle esigenze di chi viaggia per lavoro. Un orario attentamente studiato e procedure di imbarco e sbarco molto rapide sono tra le caratteristiche salienti di questo volo, che ha una configurazione interna a 56 posti. Le tariffe per questo collegamento sono le stesse dei biglietti di Business Class per i normali voli verso New York. Swiss ha anche migliorato il comfort delle poltrone sui propri Airbus A320. Questi aeromobili sono infatti stati riconfigurati e, in Business Class, il sedile centrale non viene occupato. Questo si traduce in una maggiore privacy e più spazio per il business traveller che viaggia nel posto vicino al finestrino o al corridoio. Un tavolino a scomparsa occupa lo spazio tra le due poltrone, permettendo al passeggero di lavorare in tutta tranquillità. Sono stati inoltre aumentati la comodità e il numero delle poltrone anche in Economy Class. Il Presidente e Ceo di Swiss, Christoph Franz, commenta così il programma di qualità: “Stiamo investendo per il futuro. Swiss si posiziona come compagnia aerea attenta soprattutto alla qualità del servizio. Vogliamo offrire ai nostri clienti un valore aggiunto percepibile a prezzi competitivi. Siamo molto ottimisti e siamo convinti che questi investimenti ci ripagheranno con un numero sempre maggiore di passeggeri”.  
   
   
AIREUROPE: VOLI CHARTER PER LE DESTINAZIONI EXTRA EUROPEE  
 
Milano, 2 maggio 2005 - Aireurope, la compagnia di medio e lungo raggio del Gruppo Volare, ha ripreso l'attività charter il 27 dicembre 2004 con un Boeing 767. Le tratte servite da Aireurope fino ad oggi sono la Repubblica Dominicana, il Kenia, la Tanzania e Mauritius con un volo di linea, in esclusiva come vettore italiano. Dal 1 ° maggio è previsto un ulteriore incremento delle destinazioni servite dalla compagnia con l'aggiunta di voli per l'Egitto. Le previsioni sul numero di passeggeri trasportati sono molto incoraggianti: per la stagione invernale sono stati trasportati circa 17.000 passeggeri, mentre alla fine della stagione estiva 2005, con l'entrata a regime delle nuove destinazioni, questo numero dovrebbe aumentare di ulteriori 33.000 passeggeri. Attualmente Aireurope ha concluso accordi con alcuni dei principali tour operator italiani, tra i quali Valtur, Eurotravel, Veratour e Parmatour. Aireurope ha iniziato ad operare nel 1989, su rotte di lungo raggio prevalentemente turistiche, introducendo in modo innovativo il concetto di qualità anche sui voli charter. Una continua evoluzione realizzata con l'obiettivo di offrire ai passeggeri sempre il meglio in termini di tecnologia e qualità del servizio. Il piano di rilancio di Aireurope prevede uno sviluppo con base Milano Malpensa e un progressivo incremento di numero di B 767-300 a partire dai prossimi mesi.  
   
   
HANS CHRISTIAN ANDERSEN IN VOLO ATTRAVERSO I CIELI D’EUROPA  
 
Milano, 2 maggio 2005 - La compagnia aerea scandinava, Sas, celebra il bicentenario della nascita di Hans Christian Andersen facendo volare il narratore attraverso l’Europa. Uno dei loro velivoli, un Airbus 321 che trasporta 184 passeggeri, è stato appena decorato e battezzato con il nome di Andersen e la sua silhouette. Il poeta sognava di volare, ma era prematuro per la sua epoca prevedere che il viaggio in aereo sarebbe diventato il principale mezzo di trasporto su grandi distanze. Nella sua breve fiaba “A un millennio da adesso” egli descrive come gli Americani in futuro “avrebbero volato attraversando gli oceani su ali a vapore” per visitare l’Europa. Adesso è Andersen stesso a volare attraverso l’Europa. La Sas è il vettore ufficiale della Fondazione Hans Christian Andersen 2005 e in particolare si è occupata di far volare tutti gli ambasciatori di Hans Christian Andersen verso la Danimarca in occasione del Weekend delle Fiabe, 1 – 3 aprile 2005, che ha aperto le celebrazioni del bicentenario di Andersen. La Sas inoltre sostiene la Fondazione umanitaria Hca-abc, un’organizzazione che si occupa della raccolta fondi per ridurre l’analfabetismo nel mondo. La Sas è coinvolta in una serie di iniziative a sostegno della Fondazione Hca – abc incluso il collocamento di cassette per la raccolta di offerte nei terminal degli aeroporti e nelle lounge della Sas.  
   
   
AIR FRANCE : PUNTUALITA’ VOLI E « PERFORMANCE BAGAGLI » PER IL MESE DI MARZO 2005  
 
Roissy, 2 maggio 2005 - Da novembre 2004, Air France comunica informazioni più complete sulla puntualità dei suoi voli insieme a nuovi dettagli riguardo la precisione e la regolarità dei voli e la ‘perfomance bagagli’. La pubblicazione é mensile e avviene poco prima della pubblicazione dei dati su questi argomenti da parte dell’Aea (Association of European Airlines) e della Caprs (Community Air Passengers Reporting System). E’ da tenere in considerazione che le classifiche presentate dalle due associazioni non tengono conto delle carratteristiche delle compagnie (charter, low-cost, «hubbed », majors, «point-to-point»,…). Durante il mese di marzo le condizioni operative hanno risentito di condizioni metereologiche particolarmente sfavorevoli (nebbia, neve e chiusura di alcuni aeroporti) e da movimenti sindacali dei controllori del traffico aereo. Infatti, insieme hanno provocato la perdita al globale mensile di 7 punti rispetto al target. Puntualità e regolarità dei voli Air France : I risultati del mese di marzo sono in discesa rispetto a quelli sia del mese precedente sia del mese di marzo 2004. Per il mese di marzo, sull’insieme dei voli Air France quelli : - « partiti in orario o entro entro i 15 minuti» rappresentano il 77,4 % del suo traffico totale - « arrivati in orario o entro i 15 minuti» rappresentano il 76,6 % del suo traffico totale
Voli « La Navette » Voli corto e medio raggio Voli lungo raggio
Marzo 05 Totale 05Marzo 05 Totale 05 Marzo 05 Totale 05
Puntualità alla partenza77 % 81,6 % 78,7 % 81,7 % 65,5 % 61,5 %
Puntualità all’arrivo 79,2 % 83,4 % 78,1 % 80,2 % 68,2 % 63,8 %
% cause esterne (Atc, meteo,...) 43 % 38 % 47 % 43 % 38 % 39 %
% cause interne (handling passeggeri) 32 % 36 % 17 % 18 % 23 % 21 %
% cause interne (handling aereomobile, carico/scarico) 17 % 18 % 18 % 19 % 28 % 29 %
% effetti indotti dalle 3 cause sovrastanti 8 % 8 % 18 % 20 % 12 % 12 %
Ritardo medio (per volo ritardato) 23 mins 20 mins 24 mins 21 mins 37 mins 32 mins
Regolarità 91,5 % 93,7 % 94,3 % 96,1 % 99,8 % 99,6 %
Puntualità : La percentuale di voli corto, medio e lungo raggio, nazionali e internazionali,su tutti gli scali del network, partiti e arrivati «in orario o entro i 15 minuti», rispetto all’orario programmato; La percentuale delle quattro principali cause del ritardo (estene alla Compagnia- Atc, meteo, infrastrutture aeroportuali, …- e interne –legate all’handling dei passeggeri e dell’aeromobile, al carico/scarico,…) Regolarità: - percentuale dei voli programmati che sono stati realmente effettuati, tenendo conto di tutte le cancellazioni avvenute fino a tre giorni prima della partenza. Il peggiormento dei risultati relativi al mese di marzo, legati alle cause esterne, comportano un’abbassamento della performance, più evidente sui voli « La Navette » « Performance bagagli» : Numero dei bagagli mancanti all’arrivo della destinazione finale (ovvero che non arrivano allo stesso momento del passeggero ma che vengono spediti più tardi) ogni mille passeggeri imbrcati su tutti gli scali Air France. « Performance bagagli» per marzo 2005 : 16,8 ogni 1 000 pax. « Performance bagagli» dall’inizio dell’anno : 14,9 ogni 1 000 pax. In un contesto difficile (condizioni metereologiche, movimenti sindacali) la «performance bagagli» della Compagnia per il mese di marzo é peggiorata. Cio’ nonostante, Air France si posiziona di nuovo in testa alle altre compagnie majors europee per quanto riguarda la ‘performance bagagli’.
 
   
   
FEDEX EXPRESS: LA COMPAGNIA DI TRASPORTO AEREO CARGO PIÙ GRANDE AL MONDO PROGETTA UN SISTEMA DI SCANSIONE DELLO SMISTAMENTO INNOVATIVO E ANCOR PIÙ EFFICIENTE  
 
Milano, 2 maggio 2005 - Fedex Express, società controllata di Fedex Corporation ha creato una nuova e innovativa soluzione di scansione di smistamento chiamata S3: tale sistema permetterà di raggiungere un'adeguata uniformità in tutto il network di smistamento della regione Emea. Fedex è anche la prima compagnia di trasporto espresso ad essersi servita oltre dieci anni fa delle potenzialità di Internet e rimanendo profondamente legata alla tecnologia e con una cultura all'insegna della passione per l'innovazione, l'azienda ha unito i vari skill dei propri dipendenti in tutta la regione Emea per creare un team dedicato che ha messo in pratica la propria esperienza al fine di migliorare l'attuale sistema di scansione dello smistamento creando l'S3. Tale soluzione offre un eccezionale tempo di risposta durante le operazioni di smistamento permettendo all'azienda di scansionare un maggiore volume di colli in tempo minore. Con un investimento annuo di oltre 1,3 miliardi di dollari nel settore It, Fedex ha creato una It Hall of Fame per premiare internamente quei team che hanno saputo pensare e creare modalità innovative per risolvere e migliorare i problemi aziendali. Carlo Sagretti, Consulente Itd Sviluppo del Sistema, si è espresso così riguardo I's3: "Il nuovo sistema è talmente efficace che è stato inserito nella It Hall of Fame di Fedex. La chiave dietro il successo del nuovo sistema di scansione sta nell'esperienza e nel talento del grande team che siamo riusciti a creare. Abbiamo selezionato specificatamente degli elementi esperti provenienti da Francia, Germania, Italia e Regno Unito per formare una task force comune".  
   
   
VOLKSWAGEN MOBILITY A SOSTEGNO DELLA MOBILITÀ  
 
 Milano, 2 maggio 2005 - Se può sembrare scontato per una Casa automobilistica sostenere la mobilità, è proprio la mobilità a non essere sempre scontata. La possibilità di muoversi liberamente non è un bene che appartiene a tutti perché c'è una parte del mondo che' non ne hai mai goduto o non ne può godere. La Volkswagen, dando sostegno a chi vive tutti i giorni in prima persona i disagi della disabilità, ha deciso di essere attiva anche su questo importante fronte affinché questa parte del mondo sia sempre meno un mondo a parte. Quello che è il compito primario della Volkswagen, ovvero soddisfare i bisogni di tutti i Clienti, anche di quelli con necessità specifiche come le persone con disabilità, è diventato anche un impegno sociale che ha assunto sempre più importanza e si è manifestato attraverso un numero crescente di attività. Nel 1997 la Casa tedesca ha dato un notevole impulso ai suoi programmi di utilità sociale iniziando a supportare il Comitato "Il Nobel per i disabili" fondato da Franca Rame e Dario Fo all'indomani dell'assegnazione a Dario Fo del Nobel per la letteratura. Una scelta che ha prodotto negli anni successivi numerose attività — dalla fornitura di mezzi a enti e associazioni, alle raccolte di fondi sostenendo iniziative del Comitato "Il Nobel per i disabili" — e che ha spinto la Volkswagen a essere sempre più presente. Da oggi, con la denominazione Volkswagen Mobility viene identificata l'attività della Volkswagen a sostegno della mobilità dove, oltre all'accordo con il Parco Nazionale dello Stelvio, rientrano i molti progetti awiati negli anni scorsi in cui la Volkswagen crede profondamente e che hanno dato risultati apprezzabili. Inoltre, partecipando a eventi come il Motor Show di Bologna o altre rassegne fieristiche, la Volkswagen non perde occasione per dare la possibilità alle persone con disabilità di effettuare test drive in specifiche aree. Con lo stesso obiettivo, sono allo studio collaborazioni con Allestitori e Associazioni in modo da rendere disponibili a richiesta presso i Concessionari, i modelli della gamma allestiti da far provare ai Clienti con disabilità. Rendere possibile la prova prodotto è di fondamentale importanza per un bene di valore come l'automobile, a maggior ragione per coloro che devono anche fare i conti con allestimenti specifici. La Volkswagen da sempre offre queste opportunità anche per i modelli più recenti e di tendenza che, infatti, rende disponibili con tempestività anche con comandi speciali. La finalità di rendere l'automobile — lasciapassare per una maggiore liberta di movimento — più accessibile a chi deve convivere con le limitazioni della disabilità, ha guidato la Volkswagen in direzioni differenti, come bene evidenziano le caratteristiche specifiche di ciascuna iniziativa. L'importanza di creare condizioni il più possibile favorevoli per il primo approccio, all'automobile ha visto, per esempio, la definizione di un progetto che coinvolge le scuole guida. Mettendo loro a disposizione vetture con allestimenti speciali per le varie patologie, si offre la possibilità al guidatore con disabilità neofita di affrontare la primissima fase dell'apprendimento potendo contare su un'auto adeguata. Oltre a evidenti vantaggi in termini pratici, la soluzione garantisce anche un indubbio vantaggio economico: in questo modo il guidatore principiante non deve sostenere l'acquisto dell'auto ancora prima di conseguire la patente. Considerando che soltanto nel 2003 sono state rilasciate 9.385 patenti speciali, questo tipo di iniziativa ha ottime prospettive di sviluppo, seppure legate alla disponibilità delle scuole guida ad aderire al progetto. A conferma delle sue potenzialità, c'è il risultato ottenuto nel periodo gennaio 2004/gennaio 2005. Grazie alle vetture fornite, circa 100 guidatori disabili hanno conseguito la patente di guida frequentando i corsi in appena due autoscuole (una a Roma e una ad Asti) scelte per la fase di test. Una risposta positiva che sottolinea la necessità di offrire importanti opportunità come queste e in tal senso la Volkswagen si sta impegnando per la diffusione di questa iniziativa sollecitando la collaborazione delle scuole guida. Parlando ancora di patente di guida, che è la prima tappa fondamentale verso la libertà individuale, la Volkswagen sta affrontando altre problematiche ad essa strettamente legate. Non sempre infatti l'aspirante guidatore disabile ha capacità funzionali motorie sufficienti per potere accedere alle lezioni di guida e poi all'esame definitivo. Inoltre è molto importante che egli possa conoscere, una volta verificate le sue capacità, quali allestimenti speciali la sua vettura dovrebbe avere per risultare il più adatta possibile rispetto alla sua patologia. Per essere di sostegno in queste delicate fasi, è in definizione un accordo tra la Volkswagen e il Presidio di Riabilitazione del Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona, per fornire un servizio di consulenza alle persone con disabilità intenzionate a diventare automobilisti. Secondo il progetto, dopo un esame medico delle capacità motorie e un test su una vettura modificata (che si svolge in un'area appositamente chiusa al traffico), verranno fornite indicazioni precise e competenti sugli allestimenti speciali che la vettura dovrebbe avere per adattarsi nel modo migliore alla patologia del disabile che ha chiesto la consulenza. Il risultato di questi test potrebbe anche dare esito negativo. Nel qual caso gli esperti sconsiglierebbero al disabile di intraprendere il percorso per il conseguimento della patente. Per chi invece è già un automobilista e ha quindi già superato con successo la fase del conseguimento della patente, la Casa tedesca, attraverso la sua Scuola di Guida Sicura, ha istituito corsi specifici per guidatori disabili. Anche in questo caso,` l'obiettivo è offrire gli stessi servizi e le medesime opportunità che sono state pensate per i guidatori normodotati, adeguando lo svolgimento dei corsi in base alle esigenze dei partecipanti disabili. Anche questa attività ha dato riscontri senz'altro positivi, dato che nel corso del 2004 hanno partecipato ai tre eventi organizzati circa 150 persone. Utilizzando vetture con allestimenti speciali vengono seguiti i medesimi programmi di insegnamento finalizzati ad acquisire le migliori tecniche di guida per governare la vettura nella massima sicurezza. I corsi, che si svolgono nei più famosi circuiti d'Italia, oltre che utili sono anche molto divertenti e stimolano la passione per i motori. In questa ottica, risultano particolarmente piacevoli quelli che si svolgono su neve e ghiaccio, quindi su speciali tracciati ricavati in località di montagna. Sempre sotto la stretta sorveglianza degli istruttori della Scuola di Guida Sicura Volkswagen, tra sbandate e testacoda, questi corsi permettono di imparare a controllare l'auto anche in condizioni veramente molto difficili. Divertimento e passione per le quattro ruote, sono alla base di un'altra iniziativa denominata Volkswagen Cup. Si tratta di gare amatoriali riservate ai guidatori disabili che si disputano a bordo di vetture messe a disposizione dalla Volkswagen stessa. Nel 2004 ai tre eventi organizzati nei circuiti di Vallelunga, Imola e Monza i partecipanti sono stati un centinaio e hanno potuto sentirsi piloti al 100 % provando le emozioni di una vera competizione in pista. I partecipanti sono poi stati protagonisti, sullo stand della Volkswagen al Motor Show di Bologna, delle premiazioni che hanno concluso l'attività del 2004. La Volkswagen vuole essere vicina anche a chi necessita di mobilità occasionale. Grazie a un accordo con la Europcar, è stato attivato dal 2003 il progetto Rent Mobility. Esso prevede la disponibilità di alcune Golf con allestimento per guidatori disabili in 13 uffici di noleggio selezionati, principalmente quelli di aeroporti e stazioni più importanti d'Italia. Questo sistema garantisce anche ai disabili la possibilità di combinare aereo (o treno) e auto a noleggio, all'insegna della massima libertà di movimento. Dall'inizio di questa attività a oggi, sono stati circa cento i noleggi registrati nell'ambito di Rent Mobility.  
   
   
SECONDA RIUNIONE DEL FEHRL SULLA RICERCA STRADALE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - La seconda riunione del Fehrl sulla ricerca stradale (Ferrm 05) si svolgerà dal 13 al 17 giugno a Bruxelles (Belgio). Nel corso della manifestazione si tenterà di rispondere alle seguenti domande: Come sviluppare il sistema stradale di cui l'Europa necessiterà in futuro? Come affrontare le diverse sfide (ambientali, di sicurezza ed economiche) che attendono il settore stradale? Potranno le nuove tecnologie fare la differenza? In occasione della manifestazione di quest'anno il Fehrl apre le proprie porte ad un pubblico più ampio composto da decisori politici, sviluppatori commerciali e scienziati. Esperti illustri forniranno approfondimenti sulle esigenze attuali della ricerca stradale, contribuendo, in ultima istanza, alla definizione delle attività che dovranno essere svolte in questo settore nell'ambito del Settimo programma quadro. Http://www.fehrl.org  
   
   
ISCHIA :UNO STRAORDINARIO SUCCESSO PER L'ISOLA . LIMITAZIONE INTELLIGENTE DEL TRAFFICO . OGNI ISOLANO AVRÀ A DISPOSIZIONE SOLO UN MEZZO PER FAMIGLIA  
 
Ischia – Napoli, 2 Maggio 2005 - Accordo raggiunto dai Sindaci dell'Isola Verde per limitare il traffico delle auto nel periodo 15 giugno 15 settembre . Ogni isolano avrà a disposizione solo un mezzo per famiglia e limitazione traffico pesante . Dopo 10 anni di proposte ed iniziative culminate in un recente convegno finalmente la scelta stata presa da tutti i Sindaci dell'Isola . Un duplice successo per Telefono Blu Sos Consumatori che ha sempre sostenuto questa posizione e l'ha sempre caldeggiata al Senatore Lauro (Arcipelago Campano )che nell'isola ha sempre avuto un impegno straordinario , ed è riuscito a mettere tutti di accordo .Speriamo che sia un buon inizio per tante altre scelte che l'associazione dei consumatori non farà mancare ,visto che aderisce proprio in rappresentanza dei turisti consumatori nel coordinamento di Arcipelago Campano . Con questa scelta si migliora la drammatica condizione del traffico , segnalata da un turista su due al centalino di Telefono Blu 081-5517.256 nelle recenti stagioni estive E anche si migliora la situazione ambientale . Gli ospiti di Ischia infatti non usano generalmente mezzi propri se non per gli imbarchi , il traffico locale invece era predominante e le nuvolette di benzene in assenza di vento erano già visibili in diverse zone .  
   
   
L'UNIONE EUROPEA FINANZIA UN PROGETTO DI "ILLUMINAZIONE ORGANICA" LA POSSIBILE FUTURA SORGENTE DI LUCE A LIVELLO MONDIALE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - La Commissione europea sta finanziando uno dei maggiori progetti di ricerca comune del mondo nel campo degli Oled, diodi organici a luce bianca elettroluminescenti, che mira a sviluppare e dimostrare la tecnologia relativa alle applicazioni nel settore dell'illuminazione in genere, e a garantire futuri posti di lavoro nel relativo comparto europeo. Olla (high brightness organic light-emitting diodes for Ict and lighting applications, diodi organici elettroluminescenti a luminosità elevata per Tic e applicazioni nel settore dell'illuminazione) è un progetto integrato finanziato a titolo della sezione Tecnologie per la società dell'informazione (Tsi) del Sesto programma quadro (6Pq). Riunisce 24 partner di 8 paesi europei, ciascuno dei quali è conosciuto a livello internazionale nel campo specifico della scienza e della tecnologia in cui opera. Gli Oled sono costituiti da polimeri organici che emettono luce nel momento in cui sono sottoposti a tensione. Si tratta di sorgenti di luce piana, e in futuro si prevede un loro possibile utilizzo su superfici flessibili o all'interno di sistemi di illuminazione a colorazione variabile, che consentirà agli utenti di personalizzare l'illuminazione della propria abitazione. Inoltre, poiché si tratta di sorgenti ad elevata efficienza, gli Oled hanno il potenziale di garantire un notevole risparmio energetico. "Negli ultimi anni, la tecnologia Oled è migliorata al punto che ora è possibile immaginare gli Oled quale futura sorgente di luce allo stato solido", ha affermato Peter Visser di Phillips, coordinatore del progetto. "Per rendere possibile questo scenario, è necessario compiere notevoli progressi nell'efficienza dei dispositivi, nella durata a elevati valori di luminosità, nei processi di fabbricazione ad alta produttività, e nella generazione di luce bianca con illuminazione di qualità". Peter Visser ha proseguito: "È esattamente l'obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere con Olla. Puntiamo a una durata di 10.000 ore - dieci volte maggiore di quella di una lampada a incandescenza standard - e a un'efficienza di 50 lumen per Watt". Il progetto è suddiviso in diversi gruppi di lavoro che si concentrano su settori specifici, quali la comprensione di base di materiali e dispositivi, le proprietà elettriche e ottiche degli Oled, i principi di fabbricazione e l'integrazione di sistemi. Lo scopo consiste nel conseguire i progressi tecnologici necessari per consentire la produzione su larga scala e la vendita di prodotti e componenti Oled per il mercato globale dell'illuminazione. Parallelamente all'iniziativa di ricerca verranno condotti anche studi volti a tentare di stabilire un legame tra lo sviluppo della tecnologia e le esigenze dei consumatori. Un gruppo di lavoro aggiuntivo per la formazione e la divulgazione fungerà da piattaforma per la sensibilizzazione di progettisti di sistemi di illuminazione, di architetti e del grande pubblico nei confronti degli Oled e delle loro possibili applicazioni. Il coordinatore tecnico di Olla Dietrich Bertram di Philips Lighting ha concluso dicendo: "Olla riunisce i migliori soggetti in Europa che si occupano di tutti gli aspetti della tecnologia Oled, consentendo il progresso parallelo nei nuovi materiali, nelle strutture di nuovi dispositivi e in concetti innovativi per i processi di produzione degli Oled. Tutto questo accelererà lo sviluppo tecnico e fornirà la miglior base possibile per fare degli Oled una tecnologia di illuminazione commercialmente efficiente". Http://www.olla-project.org  
   
   
ENEL: FIRMATO IL CONTRATTO PER L’ACQUISIZIONE DELLE SOCIETA’ RUMENE ELECTRICA BANAT ED ELECTRICA DOBROGEA  
 
Bucarest, 2 maggio 2005 – Nicolae Coroiu, Direttore generale di Electrica S.a., la società di Stato rumena per l’energia elettrica, e Paolo Scaroni, amministratore delegato di Enel, hanno firmato il 28 aprile gli atti conclusivi per il trasferimento della partecipazione di controllo nelle società di distribuzione Electrica Banat ed Electrica Dobrogea. Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro per le Attività Produttive Claudio Scajola, il Ministro rumeno per l’Economia e il Commercio Ioan-codrut Seres, il Presidente di Enel Piero Gnudi. Il valore complessivo dell’operazione è di 112 milioni di euro e comprende sia il trasferimento del 24,62% del capitale di ciascuna delle due società, sia la contestuale sottoscrizione di un aumento del capitale stesso. La partecipazione complessiva di Enel si attesta così al 51%. Electrica Banat opera nella regione di Timishoara (nella parte occidentale del Paese), mentre Electrica Dobrogea nella regione di Costanza (nella parte orientale del Paese). Insieme le due società rappresentano quasi il 20% del mercato della distribuzione e vendita di elettricità in Romania. Electrica Banat ed Electrica Dobrogea servono oltre 1 milione e 400 mila clienti, 100 mila dei quali sono industrie e imprese commerciali. E’ un numero totale simile a quello dei clienti che Enel ha ceduto in Italia alle ex municipalizzate per favorire la liberalizzazione del mercato della distribuzione di energia elettrica. La rete di distribuzione delle due Società è di oltre 68 mila chilometri; nel 2003 hanno venduto 6,8 Terawattora di energia elettrica, con ricavi per circa 358 milioni di euro e un Ebitda di circa 6,4 milioni di euro. Il numero complessivo delle risorse umane alla stessa data era pari a 3.673. Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Enel, ha così commentato: “Con questa acquisizione Enel partecipa attivamente al processo di liberalizzazione del settore dell’energia in Romania. Avvieremo un importante piano di investimenti per l’ammodernamento delle reti di distribuzione di Electrica Dobrogea ed Electrica Banat, con l’obiettivo di migliorare il livello di efficienza e la qualità del servizio delle due società”. Ioan-codrut Seres, Ministro rumeno per l’Economia e il Commercio, ha dichiarato: "La privatizzazione di Electrica Banat ed Electrica Dobrogea è stata realizzata con un investitore strategico - una della maggiori aziende europee nel settore della produzione e della distribuzione di energia. Dopo il successo della privatizzazione di Petrom con Omv, il Ministero dell'Economia e del Commercio, attraverso Opspi, porta a termine la prima privatizzazione di aziende di distribuzione di energia elettrica in Romania. Un avvenimento lungamente atteso. Un’ulteriore occasione per dimostrare che il Ministero non cede asset ma privatizza, senza falsa modestia, i business migliori e di lunga durata. Vale la pena ricordare che questo mese abbiamo concluso quattro contratti preliminari di privatizzazione nel settore della distribuzione di energia elettrica mentre, il mese prossimo, concluderemo il processo di privatizzazione nella distribuzione del gas naturale con Distrigaz Nord e Distrigaz Sud. La positiva conclusione dell’operazione con Enel dimostra ulteriormente e senza alcun dubbio, ai nostri colleghi, alle altre istituzioni pubbliche e, soprattutto alla comunità finanziaria internazionale, lo stato di salute dell'economia rumena". Quella conclusa  è la prima privatizzazione portata a compimento in Romania dall’apertura del mercato elettrico. Un processo che ha avuto inizio nel 2003 e dovrebbe proseguire nei prossimi anni con la privatizzazione delle altre sei società regionali della distribuzione e degli impianti di generazione, allineando il mercato elettrico del Paese alle Direttive Europee in vista dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea previsto per il 1° gennaio 2007. Con la formalizzazione dell’acquisizione delle due Società, si rafforza ulteriormente la presenza di Enel nell’area dell’Europa Centro-orientale: Enel è presente in Slovacchia, con la stipula del contratto per l’acquisizione di Slovenske Elektrarne, il maggior produttore di energia elettrica del Paese e il secondo nell’area, con una capacità di circa 7.000 Mw; in Bulgaria ha acquisito una centrale da circa 900 Mw; in Russia gestisce una centrale a ciclo combinato da 450 Mw vicino a San Pietroburgo.  
   
   
NUOVE INIZIATIVE PER PROMUOVERE L'INFORMAZIONE DEI CONSUMATORI DI ELETTRICITÀ E GAS  
 
Milano, 2 maggio 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha presentato oggi alle associazioni aderenti al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti i nuovi corsi di formazione permanente a distanza (e-learning) riservati agli operatori delle associazioni che svolgono attività di informazione e assistenza ai consumatori. I corsi si aggiungono ai seminari di formazione nella modalità residenziale già in fase di svolgimento. Questi ultimi sono stati realizzati con il supporto dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas direttamente da alcune associazioni (Adiconsum, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del cittadino e Adoc) sulla base di specifici progetti. I corsi, che si svolgono via internet, sono uno strumento di aggiornamento, semplice ed efficace, sulle materie attinenti la regolazione dei servizi elettrico e gas: chiariscono aspetti specifici del rapporto di utenza quali l'articolazione dei mercati, i prezzi e le tariffe, il contratto di fornitura, la qualità commerciale e gli indennizzi, l'allacciamento e l'attivazione del servizio, la bolletta, i diritti dell'utenza e le procedure per i reclami. Comprendono esempi, approfondimenti, riferimenti normativi e test di autovalutazione. Gli eventuali aggiornamenti relativi alle tematiche trattate verranno segnalati in tempo reale. E' stata inoltre prevista l'attivazione di un forum grazie al quale gli operatori delle associazioni potranno comunicare a distanza e scambiarsi informazioni ed esperienze sulle attività svolte. I corsi saranno disponibili a partire da lunedì 2 maggio, e, per motivi tecnici, la partecipazione sarà limitata inizialmente a 500 rappresentanti delle 17 associazioni aderenti al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (Cncu), co-finanziatore dell'iniziativa. Queste iniziative per la promozione dell'informazione ai consumatori ed utenti (corsi di formazione a distanza, e seminari residenziali) continuano il progetto di formazione già avviato con successo due anni fa a Bologna ed a Caserta in seguito alla sigla del "Protocollo d'intesa" stipulato tra Cncu ed Autorità nell'ottobre 2001.  
   
   
CONFCOMMERCIO SU INFLAZIONE: CRESCITA A RISCHIO PER IL CARO-ENERGIA NECESSARI INTERVENTI STRUTTURALI DI MEDIO-LUNGO PERIODO  
 
Roma, 2 maggio 2005 - Dato che induce forti elementi di preoccupazione segnalando, ancora una volta, come la componente energetica continui a rappresentare uno dei principali fattori di rischio per la crescita del Paese: questo il commento del Centro Studi Confcommercio alle stime provvisorie sull’inflazione di aprile. I continui e sensibili aumenti registrati sul versante dei prodotti derivati dal petrolio – prosegue la nota - oltre a determinare un consistente aggravio di costi per le famiglie, che si vedono in molti casi costrette a spostare quote di spesa comprimendo i consumi di altri beni, rappresentano anche un elemento di pressione sui costi delle imprese di tutti i settori, che al momento sono assorbiti attraverso una compressione dei margini. Se per attenuare nel breve periodo gli effetti negativi di questa situazione sul sistema Paese sono necessari interventi congiunturali – conclude il Centro Studi - va anche sottolineato come il problema energia abbia assunto ormai un carattere strutturale e siano pertanto urgenti azioni di medio lungo periodo che rendano meno sensibile il nostro Paese alla volatilità dei prezzi delle materie prime petrolifere sui mercati internazionali.  
   
   
IL PRIMO “ATLANTE EUROPEO DEI SUOLI” SPIEGA QUANTO SIA IMPORTANTE PROTEGGERE QUESTA RISORSA FONDAMENTALE  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - Svolgendo una serie di funzioni ambientali, economiche, sociali e culturali, i suoli esercitano un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità e nel mantenimento degli ecosistemi mondiali. Si tratta di un sistema vivente che una volta distrutto è perso per sempre. L'erosione, la contaminazione, il declino del contenuto di materie organiche, l’impermeabilizzazione dovuta a fattori quali l’edilizia abitativa e le infrastrutture, gli smottamenti e le inondazioni contribuiscono al degrado di una risorsa fondamentale per la nostra sopravvivenza. Per queste ragioni la Commissione europea ha messo a punto il primo "Atlante europeo dei suoli" destinato a descrivere e illustrare le minacce che pesano sui nostri suoli e a sensibilizzare il pubblico sulla loro diversità e la loro importanza per la nostra vita. L’atlante contribuirà alla realizzazione delle azioni future per la protezione dei suoli in Europa, come la proposta concernente una strategia tematica in materia di protezione dei suoli che la Commissione dovrebbe presentare entro la fine del 2005. Janez Potočnik e Stavros Dimas, Commissari europei responsabili, rispettivamente, della ricerca scientifica e dell'ambiente hanno presentato l'atlante al Parlamento europeo in occasione delle giornate informative sulle attività del Centro comune di ricerca. Il Commissario Potočnik ha dichiarato: “Innegabilmente sottovalutiamo il contributo dei suoli alla biodiversità, ma se non li proteggiamo in modo più adeguato ci renderemo conto rapidamente e nel peggior modo possibile della loro importanza – vedendo i problemi causati dalla loro perdita. Strumenti come questo atlante sono preziosi per i responsabili politici quando devono elaborare delle disposizioni per proteggere i nostri suoli, ma anche per il pubblico che potrà acquisire la consapevolezza dell'importanza di questa problematica”. Il Commissario per l'ambiente ha aggiunto: “Il suolo europeo è una risorsa molto preziosa ma non rinnovabile. Che deve essere protetta per garantire la sicurezza alimentare e la qualità dell’ambiente per il futuro”. Per quali motivi dobbiamo proteggere i suoli? Si tratta di sistemi naturali viventi, che si formano nell’arco di periodi molto lunghi ma una volta distrutti, ad esempio dall'inquinamento, dall'urbanizzazione eccessiva o da pratiche agricole o forestali inadeguate, sono irrimediabilmente persi per le generazioni attuali e future. In questo contesto la Commissione ha coordinato la realizzazione del primo “Atlante europeo dei suoli” riunendo gli esperti scientifici di vari istituti specializzati in materia di oltre 40 paesi, che fanno parte della rete dell’Ufficio europeo dei suoli (European Soil Bureau). L’atlante contiene cartine dei suoli di elevata qualità e testi facili da comprendere corredati da fotografie eccezionali. Si basa sul sistema Eusis (European Soil Information System) sviluppato dalla Commissione che riguarda l’intero territorio dell'Unione europea e i paesi confinanti. L’atlante mira a illustrare le complesse interconnessioni esistenti tra i processi di degradazione dei suoli e le minacce che pesano sulla salute umana e la sicurezza, descrivendo e cartografando le principali funzioni del suolo. In questo volume si parla inoltre delle principali minacce cui sono esposti i suoli in Europa. L’europa ha la fortuna di possedere suoli agricoli estremamente fertili, ma il continente possiede anche vaste aree naturali e seminaturali in cui i suoli svolgono un ruolo fondamentale in quanto garantiscono la conservazione della biodiversità e il mantenimento degli ecosistemi mondiali. Fino ad oggi non è stata elaborata una vera e propria politica dei suoli europea, ma solo una strategia tematica sulla protezione dei suoli che includerà una direttiva quadro che la Commissione dovrebbe presentare entro la fine del 2005. Http://www.jrc.cec.eu.int/soil-atlas  
   
   
CONVEGNO NAZIONALE "LA VIA AMBIENTALE PER L'INNOVAZIONE DI PRODOTTO". PRESENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA ECOSMES.NET STRUMENTI E SERVIZI ON LINE PER LO SVILUPPO DI PRODOTTI VERDI  
 
Bologna, 2 maggio 2005 - L'enea e la Cna sono i promotori di un Convegno Nazionale che si terrà a Bologna il 3 maggio p.V., per presentare il sito ecoSmes.net www.Ecosmes.net  sviluppato nell'ambito di un progetto europeo con l'obiettivo di supportare le Pmi e la Pa nello sviluppo di prodotti e servizi verdi. Nel corso del convegno verranno spiegate le caratteristiche del sito e le sue applicazioni concrete per lo sviluppo e la commercializzazione di una nuova generazione di prodotti/servizi ecocompatibili, in modo da combinare sostenibilità ambientale, consumo consapevole, competitività ed apertura di nuovi spazi di mercato, nel quadro delle iniziative europee per le Politiche Integrate di Prodotto (Ipp). Il sito ecoSmes.net, frutto di una collaborazione internazionale e del cofinanziamento del Programma europeo eContent, è unico nel suo genere perché offre alle imprese una "scatola" completa di attrezzi, dall'informazione, alla formazione, agli strumenti tecnici necessari per il miglioramento ambientale dei prodotti; tra questi i software complessi sviluppati dall'Enea per la valutazione del ciclo di vita e l'ecodesign dei prodotti, particolarmante adattati alle esigenze delle imprese. Strumenti utili anche per Associazioni, Centri di Servizio, consulenti, ecc., per qualificare ed integrare i servizi per l'innovazione diretti alle imprese. Tutte materie di stretto interesse della stessa Pubblica Amministrazione alla quale spetta in questo campo un ruolo di primo piano per guidare e stimolare l'intero processo, sia con azioni dirette, come gli "acquisti verdi", sia attraverso politiche di promozione dirette a tutti i soggetti coinvolti. La tavola rotonda finale, che affronterà il tema del ruolo dell'innovazione ambientale dei prodotti per contribuire alla soluzione dei problemi economico-sociali del nostro Paese e delle azioni e degli strumenti necessari, è un'occasione per un confronto tra Associazioni imprenditoriali, Ministeri competenti, Regioni e Enea. Il Convegno si tiene con il patrocinio di: Ministero dell'Ambiente e del Territorio, Ministero delle Attività Produttive, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna. Programma: Ore 14,00 Inizio dei lavori; Ore 14.05 Intervento di Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna; Ore 14,20 L'eco-innovazione come strategia europea per la competitività e la sostenibilità - Andrea Vettori, Dg Ambiente della Ce; ore 14,45 La piattaforma ecoSmes.net - Paolo Masoni, Enea; ore 15,15 Caratteristiche e strumenti della piattaforma ecoSmes.net - Patrizia Buttol, Enea; ore 15,45 Casi applicativi e testimonianze dall'industria - Mauro Gemini, Upper - Giampiero Giovannitti, Elica; ore 16,30 Tavola Rotonda: Innovazione ambientale dei prodotti, nuovi vincoli o nuove opportunità per le imprese? Coordina: Antonio Cianciullo, La Repubblica. Partecipano: Tommaso Campanile, Cna; Cosimo Dell'aria, Ministero Attività Produttive, Vice Presidente Comitato Ecolabel-ecoaudit, membro del Cda Enea; Alessandro Di Stefano, Regione Emilia-romagna Direzione Generale Ambiente e difesa del suolo e della costa Giovanni Lelli, Direttore Generale Enea; Pamela Meier, Assessore Attività Produttive Provincia Bologna; Moreno Mugelli, Regione Toscana - Settore Programmazione dello Sviluppo Sostenibile e rete Encore Regioni Europee per lAmbiente; Riccardo Rifici, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio.  
   
   
CONVEGNO AL MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI “DEFLUSSO MINIMO VITALE O REGIME SOSTENIBILE?”  
 
Trento, 2 maggio 2005 - Il convegno intende proporre una riflessione su uno dei punti più importanti e controversi per rispondere ad una domanda difficile quanto importante: quanto costa il crescente utilizzo delle fonti idriche? A proporre l’evento è il gruppo di lavoro della Sezione di Idrobiologia del Museo Tridentino Scienze Naturali, che da anni si occupa di studi di ecologia fluviale, insieme all’Autorità di Bacino dell’Adige e al Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale. Al convegno porteranno i loro qualificati contributi alcune tra le più importanti componenti italiane della gestione e della ricerca, tra cui l’Autorità di Bacino del Po, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Sevizi Tecnici, l’Istituto Superiore di Sanità, il Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale, il Wwf Italia e ricercatori delle Università di Parma, della Tuscia, del Politecnico di Milano, e di Trento. La realtà trentina sarà rappresentata dal Dipartimento di Protezione Civile e tutela del territorio e dall’Agenzia Provinciale per l’Ambiente. Saranno presenti gli Assessori alla Programmazione, Ricerca e Innnovazione Gianluca Salvatori, e all’Urbanistica e Ambiente Mauro Gilmozzi. Ad illustrare la situazione europea sono stati chiamati due tra i più noti ricercatori dell’Istituto Federale Svizzero per la Ricerca. Il Trentino, come e più di altre regioni alpine, gode della disponibilità di grandi quantità del più prezioso dei beni ambientali: l’acqua. Oltre a quella disponibile immediatamente nei migliaia di chilometri della ragnatela di grandi e piccoli corsi d’acqua e nei circa trecento laghi, il Trentino possiede anche importanti riserve per il futuro, rappresentate dalle masse glaciali. Questa ricchezza ha permesso al Trentino di diventare un importante fornitore di energia idroelettrica, di sviluppare un’ eccellente agricoltura, di avere un forte turismo estivo ed invernale, attratto dalla ricchezza paesaggistica di cui l’acqua è grande attore e mezzo indispensabile per salvare stagioni invernali sempre più affidate ai cannoni da neve. Dunque un uso dell’acqua decisamente redditizio e crescente, ma qual è il costo? Non è facile dare risposta a questa ovvia domanda in quanto i danni ambientali sono difficili da valutare in termini economici e quindi da porre a bilancio in una analisi costi/benefici. Il Trentino tuttavia deve rispondere a questa domanda perché, oltre a godere della disponibilità del bene acqua, ha anche la responsabilità di trasferirlo ancora utilizzabile alle regioni poste a valle, attraverso le vie di grandi fiumi quali l’Adige, il Brenta, il Sarca, il Chiese ecc. Il tema del convegno è “Deflusso Minimo Vitale o Regime Sostenibile?”, ovvero la quantità minima di acqua (Dmv) che deve scorrere in alveo a valle dei prelievi richiesti per fini idroelettrici, agricoli, industriali civili ecc.: quanta deve essere quest’acqua è stato ed è oggetto di un ampio dibattito e molte formule sono state proposte per calcolarne la quantità in litri al secondo. Il convegno non si inserisce in questo specifico dibattito ma vuole proporre un approccio diverso al problema. È convinzione condivisa dagli studiosi del settore infatti che la filosofia “di soglia” che attualmente permea il calcolo del Dmv debba evolvere verso una filosofia “di regime”, ampiamente diffusa ormai in Europa. L’applicazione del Dmv può essere seriamente vanificata negli attesi effetti benefici dalla persistenza delle alterazioni esistenti nel regime di portata. Gli attuali impianti di derivazione hanno ormai mezzo secolo di vita, essendo stati progettati quando la parola ecologia doveva ancora entrare nel vocabolario quotidiano ed è dunque ora, anche in vista dei prossimi rinnovi di concessioni, di rivedere il sistema alla luce delle nuove conoscenze e delle nuove esigenze. La qualità dell’acqua dei fiumi trentini non è soddisfacente, perché al di là dei risultati delle analisi routinarie, che presentano un quadro quasi accettabile (anche se non buono), molto si è perso in termini di produzione primaria e secondaria (e dunque di capacità autodepurativa), di diversità di tipologie fluviali e di biodiversità in generale. L’approccio olistico, a contrastare una gestione parcellizzata delle acque, con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, potrebbe essere la strada da percorrere. In questo senso il ruolo di coordinamento a cui sono chiamate le Autorità di Bacino è ritenuto fondamentale per superare la frammentazione attuale degli ecosistemi fluviali, la cui caratteristica ecologica più importante è proprio la continuità. Questa continuità deve essere salvaguardata in tutte le sue quattro componenti: longitudinale, trasversale, verticale e temporale. Oggi non esiste più alcun fiume di origine alpina vicino ad una condizione naturale e si fa molta fatica a trovare tratti non alterati di pochi chilometri, fondamentali per capire in quale direzione muoverci per un recupero di una funzionalità ecosistemica di cui avremo sempre più bisogno. Il Trentino ha un glorioso passato remoto nello studio delle acque, un innovativo passato prossimo e un promettente presente, per quetso motivo la ricerca può vedere in questa terra “acquaticamente fortunata” un laboratorio formidabile per l’intero arco alpino. Sul tema del Dmv si auspica quindi una spinta verso la sperimentazione sul campo che possa contribuire a dare risposte difficili ma molto urgenti. Venerdì 13 maggio 2005 Museo Tridentino di Scienze Naturali – Trento, via Calepina 14  
   
   
LA GERMANIA ISTITUISCE UN'ALTRA UNIVERSITÀ ALL'ESTERO E SUPERA I PAESI ANGLOFONI  
 
Bruxelles, 2 maggio 2005 - Edelgard Bulmahn, ministro federale tedesco dell'Istruzione e della ricerca, afferma che la Germania supera i paesi anglosassoni per quanto riguarda l'esportazione di programmi di studio. Tenuto conto che tale affermazione è stata pronunciata in occasione della posa della prima pietra di una nuova università tedesco-giordana ad Amman, Edelgard Bulmahn aveva tutte le ragioni di sentirsi sicura di sé. Inoltre, il progetto segue a distanza di poco tempo la fondazione dell'università tedesca del Cairo, in Egitto, avvenuta nel 2003. "Le università tedesche hanno riconosciuto le enormi opportunità offerte dall'esportazione dei programmi di studio e stanno riuscendo a battere la concorrenza dei paesi anglosassoni dominanti", ha detto Edelgard Bulmahn. In effetti, il suo ministero investe ogni anno quattro milioni di euro per offrire corsi a università estere. "Stiamo acquisendo partner per la cooperazione con la Germania tra coloro che diventeranno le future classi dirigenti", ha affermato il ministro. "Le università costituiscono un importante contributo al dialogo culturale tra regioni e religioni". L'università tedesco-giordana sarà costruita secondo il modello universitario tedesco e sarà gemellata con l'Università Magdeburg-stendal. Quando sarà pienamente operativa nel 2008, potrà ospitare circa 5 000 studenti, che seguiranno corsi in lingua inglese, soprattutto nel campo dell'ingegneria tecnica. Circa 460 studenti inizieranno i loro studi in tale struttura quest'anno. Il contributo giordano al progetto riguarda le opere di realizzazione dell'università e le infrastrutture, mentre la partecipazione della Germania comporta il coinvolgimento di 60 università tecniche, che si occuperanno della definizione dei programmi di studio, forniranno professori tedeschi e organizzeranno visite in Germania e attività di tirocinio in azienda.  
   
   
RIFORMA DEL SECONDO CICLO: NESSUNA LIMITAZIONE PER L'ACCESSO ALL'UNIVERSITÀ  
 
Roma, 30 aprile 2005 - In riferimento a notizie d'agenzia su presunte limitazioni all'accesso all'università nella bozza di decreto di riforma del Ii ciclo, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca precisa che si tratta di illazioni infondate e destabilizzanti. Il Miur fa appello a tutte le famiglie perché non si dia credito a voci false e tendenziose. E' assolutamente escluso che ci siano limitazioni all'accesso all'università in relazione ai diversi licei. Verrà mantenuto il valore legale dell'attuale diploma di scuola media superiore che consente l'accesso a tutte le facoltà universitarie. L'accesso all'università sarà possibile anche a coloro che avranno frequentato corsi di formazione professionale, previa frequenza di un anno integrativo appositamente organizzato.  
   
   
CORSO POST-LAUREA MANAGER DEL MARKETING TURISTICO TERRITORIALE : IDEE PER IL RINNOVAMENTO TURISTICO E LA VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO ROMAGNOLO  
 
San Mauro Pascoli,  2 maggio 2005 - Martedi’ 3 Maggio, alle ore 17,30, presso la Sala Archi di Villa Torlonia si terrà l’evento conclusivo del corso post-laurea Manager del Marketing Turistico Territoriale, promosso dalla Provincia di Forlì-cesena, e gestito da Ial Emilia Romagna, presso il Centro Universitario di Bertinoro. Con questo qualificata azione corsuale si è formata una nuova, necessaria figura professionale a disposizione di imprese, enti ed istituzioni del settore turistico romagnolo, per una decisa crescita della capacità di progettare e connettersi alle esigenze della nuova domanda turistica, e alla necessaria integrazione delle proposte di offerta. Nel corso dell’evento, verrà presentato il project work scaturito dal progetto “B.o.n.a.e. Terrae : progetto per lo sviluppo turistico integrato del territorio”, un complesso articolato progettuale di studio e di analisi sulle fenomenologie delle nuove domande turistiche e sulle necessità di approntare una offerta territoriale integrata, che esprima forte identità di marca (“Romagna”) e valorizzi le potenzialità offerte dalla straordinaria varietà di beni, servizi, natura, arte ed enogastronomia del distretto. Il project work contempla nell’ appendice una quindicina di idee progettuali, al servizio del territorio, che metterebbero in campo azioni ed interventi a favore delle citate integrazioni e del rinnovamento turistico romagnolo Alla presentazione dell’azione corsuale, del project work e delle relative idee progettuali, da parte di Roy Berardi (project leader) e dei tredici corsisti (dodici ragazze ed un ragazzo), seguirà (ore 18,45) la interessante tavola rotonda “La Provincia di Forlì-cesena e la Romagna : per un vero distretto turistico di Benessere Ospitalità Natura Arte Enogastronomia” alla quale prenderanno parte : Luciana Garbuglia (Assessore Turismo Provincia di Forlì-cesena), Margherita Collareta (Assessore Formazione Provincia di Forlì-cesena), Sergio Mazzi (Presidente Apt Servizi Emilia Romagna), Lubiano Montaguti (Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna), Ugo Foscolo Foschi (Presidente Strada dei Vini e dei Sapori colli Forlì e Cesena)  
   
   
VOLO A VISTA. LA SVIZZERA: L’ARCHITETTURA, IL MESTIERE E L’EUROPA  
 
Milano, 2 maggio 2005 - Lunedì 9 maggio 2005 alle ore 21.00, presso la sede della Fondazione in via Solferino 19, Milano, organizzato dall’’Ordine degli Architetti si terrà l’incontro “Volo a vista. La Svizzera: l’Architettura, il Mestiere e l’Europa”, dedicato alla ricognizione critica illustrata sullo stato della cultura architettonica europea, osservata dal punto di vista della critica, dell’insegnamento e del mestiere. Il ciclo di incontri Volo A Vista sull’Europa nasce dalla necessità di voler contribuire a fare chiarezza, per quanto possibile, sullo stato confuso dell’architettura nel nostro paese, chiamando a discutere delle diverse esperienze europee autorevoli rappresentanti del mondo accademico e professionale. Intervengono : Vittorio Magnago Lampugnani Professore Ordinario di Storia dell’Urbanistica del Politecnico di Zurigo ; Luca Ortelli Direttore della Scuola di Architettura del Politecnico di Losanna. Conduce : Adalberto Del Bo Consigliere dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Della Provincia di Milano. Www.ordinearchitetti.mi.it/eventi/eventi.html  
   
   
VOGLIA DI ORIENTAMENTO ALL’INFODAY DELL’UNIVERSITA’  
 
Pavia, 2 maggio 2005 - Da Lecce a Bolzano, da Napoli a Sondrio, la prospettiva di indossare i panni dello studente universitario per un giorno ha colpito l’interesse dei ragazzi di tutta Italia. Certamente, i numeri dell’Infoday dell’Università di Pavia, che è stato organizzato dal Centro Orientamento di Ateneo mercoledì 27 aprile, parlano soprattutto di nord Italia, di Lombardia, Liguria e Piemonte, ma le sorprese date da diversi ragazzi provenienti da città lontane non sono mancate. Sui circa 1500 partecipanti alla giornata di orientamento, almeno la metà giungono da città non più distanti di trecento chilometri da Pavia, ma una buona fetta si è invece ritrovata nei cortili dell’Ateneo, anche arrivando da ben più lontano. Che cosa spinga così tanti ragazzi a mettersi in viaggio per partecipare ad una giornata comunque impegnativa è la domanda forse più interessante. Certamente, saltare un giorno di scuola non dispiace a nessuno, ma la realtà è forse più complessa: il tema dell’orientamento alla scelta universitaria e, in prospetttiva, alle possibilità di lavoro sono oggi molto più presenti nei ragazzi di quanto non lo fossero in passato. Per dirla con uno slogan, c’è voglia di orientamento. Le ragioni possono essere molte, come sostengono gli esperti del C.or.: la sempre magggiore sensibilizzazione verso il problema della ricerca del lavoro; la voglia e la possibilità di realizzarsi anche affrancandosi dalle tradizioni professionali di famiglia; e soprattutto l’interesse per una università e una città che “capiscano” e accolgano le esigenze degli studenti. Infine, ed è questa una osservazione di merito, le indicazioni che arrivano dalla distribuzione dei ragazzi per le varie facoltà segnalano che le aree di interesse sono molte e molto diversificate. Non solo le classiche medicina, economia e giurisprudenza, ma anche gli emergenti corsi di Comunicazione e Biotecnologie. E analizzando questa distribuzione si colgono, ad un livello più profondo, ancora altri aspetti. Il più interessante è senz’altro quello che vede l’Università di Pavia, snella e reatttiva di fronte ai cambiamenti della didattica (occorsi con la riforma, ma anche con il mutamento degli scenari economici), come un “organismo” capace di proporre nuove strade di studio e di lavoro, anche all’interno delle strutture didattiche più tradizionali. Per esempio, i circa 200 ragazzi che hanno seguito le lezioni di medicina, hanno potuto conoscere meglio anche le nuove lauree triennali attraverso la testimonianza diretta di operatori del settore. Gli studenti hanno potuto entrare incontatto con il vairegato settore delle professioni sanitarie che comprende figure professionali inedite e immediatamente spendibili nel mercato del lavoro. Non solo si è data sostanza all’immagine del medico comunemente intesa, ma dall’ortottista alla dietista, dal tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro al tecnico di laboratorio biomedico si è dato conto di tutte professioni in ambito sanitario che oggi richiedono una laurea e verso le quali gli studenti delle scuole superiori giunti all’Infoday sembrano aver mostrato particolare interesse e curiosità. Per gli amanti delle statistiche, in complesso circa la metà degli iscritti all’Infoday dell’Università di Pavia ha avuto informazioni sulla giornata tramite la scuola, circa il 15% dal web (siti internet, mailing list, etc.); il 10% dal passaparola tra amici e conoscenti e soltanto il 2-3% dalla stampa e dalla radio. Un segno dei tempi sui mutamenti dei mass media. Ma un segno anche della maturità dei giovani che dimostrano di avere interessi non omologati ma distribuiti su tutti i campi del sapere. Le aule in cui si svolgevano lezioni di storia dell’arte sono rimaste gremite per tutta la mattina e il numero di ragazzi che ha frequentato le lezioni del Cim (Comunicazione Interculturale e Multimediale) è stato notevole per un corso relativamente nuovo (più di 70 partecipanti). Naturalmente, l’interesse per le facoltà di area medico-sanitaria (circa 200), per economia (110) e per il polo di ingegneria (intorno ai 150 ragazzi) ha confermato le attese degli organizzatori: “Accanto alla conferma del grande prestigio di cui gode l’Università di Pavia”, afferma Laura Pagani, Presidente del Centro Orientamento, “soprattutto per le aree scientifiche, si è avuto anche il grande interesse per il settore umanistico, che non si è dimostrato per nulla in crisi, almeno da noi. Questo è il risultato di una politica di qualità che l’Ateneo pavese ha sempre perseguito, sia per le lauree di primo livello, sia per le specialistiche”. Visto il successo e l’interesse, il 19 luglio prossimo si rilancia con “Porte Aperte” che avrà una particolare attenzione alle lauree magistrali.