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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Maggio 2005 |
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L’EUROPA A PORTATA DI MANO: NASCE LA NUOVA GENERAZIONE DEI CENTRI D’INFORMAZIONE |
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Bruxelles, 5 maggio 2005 - Dal 1° maggio 2005 chiunque cerchi informazioni sull’Unione europea può avvalersi di nuova struttura di antenne locali denominata “rete d’informazione Europe Direct”. La rete copre l’Unione intera; raccoglie il testimone degli Info-point Europa e dei Carrefour rurali che per anni hanno fornito ai cittadini fatti e cifre delle politiche europee, rispettivamente nelle zone urbane e in quelle rurali. Margot Wallström, vice presidente della Commissione europea e commissaria responsabile per le Relazioni istituzionali e la Strategia della comunicazione, ha dichiarato: ”Il pubblico ottiene un accesso agevolato alle informazioni che cerca. Che prediliga il telefono, il computer, oppure il contatto diretto, Europe Direct è l’interlocutore unico per trovare risposta a quesiti generali sull’Unione europea.” Nel tentativo di semplificare i suoi circuiti d’informazione, la Commissione ha sostituito gli Info-point esistenti con un tipo unico di antenna, contrassegnandolo con il label “Europe Direct” del servizio al quale i cittadini possono rivolgersi per telefono o per mail, per avere informazioni sull’Unione in una delle lingue ufficiali dell’Ue. I nuovi centri d’informazione – all’incirca 400 e per la prima volta anche nei nuovi Stati membri- offriranno una gamma di servizi fra cui guide al diritto, ai programmi e alle politiche dell’Ue, i testi dei trattati (compresa la costituzione europea), un meccanismo pubblico di feedback (il cittadino può rivolgere alla Commissione una domanda, un’osservazione o esprimere un parere per iscritto) e l’accesso telefonico gratuito al centro chiamate di Europe Direct, al numero 00800 6 7 8 9 10 11. In molti centri sarà anche disponibile uno schermo per la trasmissione dei programmi Europe by Satellite, affinché il cittadino possa tenersi costantemente aggiornato sugli sviluppi dell’attualità nell’Ue. Le antenne si situano di norma presso le camere di commercio o gli enti locali. Con il varo della rete si conclude il processo che negli scorsi sei mesi ha portato alla selezione degli enti pubblici e degli organismi privati esistenti con funzione di servizio pubblico che ospiteranno le nuove antenne. In cambio, la Commissione erogherà una sovvenzione di finanziamento per un massimo di 24 000 Eur per antenna e fornirà una varietà di servizi fra cui pubblicazioni e formazione. La selezione è stata rigorosamente effettuata sulla base di un invito a presentare proposte. Il centro chiamate Europe Direct è operativo dal maggio 2000 e offre un servizio telefonico e di mail gratuito (numero unico gratuito: 00800 6 7 8 9 10 11 e indirizzo mail su http://europa.Eu.int/europedirect/ ) che i cittadini possono contattare ovunque nell’Unione. La popolarità crescente del servizio è confermata dai quasi 80 000 cittadini che nel 2004 si sono rivolti a Europe Direct -pari a un aumento del 60% rispetto al 2003. Il volume di domande attuali si situa intorno alle 10 000-12 000 mensili. L’utente tipo di Europe Direct è lo studente alla ricerca di informazioni per i suoi studi, l’imprenditore di Pmi che chiede informazioni sui fondi per avviare o espandere un’attività, il professionista alle prese con certe direttive Ue e il pensionato che vorrebbe sapere il da farsi per godersi la pensione in un altro paese dell’Unione. Centro di contatto Europe Direct: http://europa.Eu.int/europedirect/index_it.htm |
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LA NUOVA RETE D’INFORMAZIONE EUROPE DIRECT: L’EUROPA A PORTATA DI MANO |
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Bruxelles, 5 maggio 2005 - 1. In cosa può essermi utile la rete Europe Direct ? Sono 393 le antenne Europe Direct disseminate per le città e le zone rurali dell’Unione europea allargata. Vanno a sostituire gli Info-point Europa e i Carrefour rurali, concepiti per rispondere alle esigenze di informazione della gente comune nell’Europa dei 15. È possibile recarvisi di persona oppure contattarle per telefono o e-mail. Offrono i seguenti servizi: una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuite, sui seguenti argomenti: come funzionano le istituzioni dell’Unione europea; i trattati su cui si fonda; gli atti legislativi che produce e attua di concerto con i governi nazionali; le principali politiche comuni – agricoltura, pesca, commercio e concorrenza; sistemi e programmi in altri settori: occupazione, ricerca, istruzione, salute, ambiente e pari opportunità; opportunità di finanziamento per imprese e organizzazioni; accesso telefonico gratuito al centro chiamate Europe Direct al numero 00 800 6 7 8 9 10 11; un servizio immediato di domanda e risposta; computer per accedere al sito Europa; in molti casi, le trasmissioni televisive di Europe by Satellite, con aggiornamenti quotidiani sull’attualità delle istituzioni europee; un meccanismo di feedback, ovvero l’opportunità di far conoscere a Bruxelles le proprie preoccupazioni, domane e osservazioni su qualunque aspetto dell’operato dell’Unione che tocchi direttamente il cittadino; lo sforzo attivo dell’antenna nel tenere informato il livello locale su quel che accade nell’Unione, organizzando attività di promozione e documentazione. 2. Quante sono le antenne presenti nel mio paese ? Stato membro | Numero di antenne | Stato membro | Numero di antenne | Stato membro | Numero di antenne | Belgio | 11 | Irlanda | 8 | Paesi Bassi | 13 | Repubblica ceca | 7 | Italia | 39 | Austria | 11 | Danimarca | 7 | Cipro | 4 | Polonia | 23 | Germania | 47 | Lettonia | 9 | Portogallo | 13 | Estonia | 5 | Lituania | 9 | Slovenia | 6 | Grecia | 19 | Lussemburgo | 2 | Slovacchia | 12 | Spagna | 43 | Ungheria | 20 | Finlandia | 23 | Francia | 39 | Malta | 1 | Svezia | 23 | Totale | | | | | 393 | 3. A quanto ammonta il finanziamento attribuito al mio Stato membro per le nuove antenne ? Si è provveduto a ripartire i fondi in funzione di una media fra la superficie geografica di ciascuno Stato membro e la sua popolazione riflessa nel rispettivo numero di seggi al Parlamento europeo. L’obiettivo era garantire una distribuzione geografica delle antenne quanto più equa nell’Ue, che includesse anche le regioni remote e scarsamente popolate. Ogni antenna può ricevere una sovvenzione di funzionamento compresa fra i 12 000 e i 24 000 Eur per il tramite dell’ente che la ospita (di solito un ente locale, una camera di commercio o una Ong) ed è vincolato per contratto alla Commissione. Segue la ripartizione della dotazione annuale pari a 10 milioni di euro: Stato membro | Dotazione in migliaia di Eur | Stato membro | Dotazione in migliaia di Eur | Stato membro | Dotazione in migliaia di Eur | Belgio | 192 | Irlanda | 168 | Paesi Bassi | 240 | Repubblica ceca | 264 | Italia | 912 | Austria | 240 | Danimarca | 144 | Cipro | 48 | Polonia | 768 | Germania | 1 128 | Lettonia | 144 | Portogallo | 288 | Estonia | 96 | Lituania | 168 | Slovenia | 72 | Grecia | 336 | Lussemburgo | 48 | Slovacchia | 168 | Spagna | 1 008 | Ungheria | 288 | Finlandia | 528 | Francia | 1 224 | Malta | 24 | Svezia | 648 | Totale | | | | | 9 984 | 4. Quanto durerà il servizio Europe Direct ? L’anno scorso la Commissione ha bandito un invito a presentare proposte per selezionare gli enti in grado di ospitare la nuova rete Europe Direct. Per questo si è avvalsa dell’assistenza delle rappresentanze presso gli Stati membri Ue-15 e delle agenzie governative nei nuovi Stati membri. Tali agenzie e rappresentanze hanno concluso accordi quadro quadriennali fino al 2008 con le cosiddette “strutture ospitanti” allo scopo di conferire alla rete una certa stabilità. Ogni anno la struttura ospitante conclude con la Commissione una convenzione di sovvenzione di funzionamento in base alla quale ottiene il finanziamento per quell’anno. Il finanziamento è erogato a condizione che l’antenna e la struttura ospitante osservino determinate condizioni contrattuali. |
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BCE. I TASSI RIMARRANNO INVARIATI |
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Berlino, 5 maggio 2005 - Nella riunione di ieri, tenuta a Berlino, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 3,00% e all’1,00%. |
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UN NUOVO PROGETTO COMUNITARIO PER VALUTARE LA SICUREZZA DELLE NANOPARTICELLE |
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Bruxelles, 5 maggio 2005 - Le nanoscienze sono considerate da molti una tecnologia chiave per il Xxi secolo, con una gamma sempre più vasta di possibili applicazioni. Nel settore della salute, ad esempio, si ritiene che i nuovi sistemi di somministrazione dei farmaci basati su nanoparticelle siano sul punto di offrire importanti sviluppi nell'ambito delle terapie farmacologiche. La nanoscienza costituisce inoltre il motore per la messa a punto di nuovi materiali e di soluzioni innovative nei settori dell'energia e della protezione ambientale. Tuttavia, la recente scoperta che l'esposizione degli animali alle nanoparticelle può provocare danni neurologici mette in evidenza l'importanza della ricerca in materia di sicurezza ai fini dello sviluppo dinamico e sostenibile di queste nuove tecnologie. La Commissione sta pertanto finanziando con un importo di sette milioni di euro un progetto nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq) finalizzato allo sviluppo di metodi per l'impiego sicuro delle nanoparticelle. Il progetto Nanosafe 2, lanciato nell'aprile 2005, e a cui partecipano 23 partner di sette paesi, "elaborerà processi per scoprire, individuare e caratterizzare le nanoparticelle", spiega uno dei partner commerciali del progetto, l'azienda chimica tedesca Basf. "Tali metodi costituiscono una condizione necessaria ai fini della determinazione di ogni possibile rischio per l'uomo o per l'ambiente nonché ai fini di un'ulteriore ottimizzazione della sicurezza dei processi di produzione e degli impianti. Nanosafe 2 prende in considerazione l'intero ciclo di vita delle nanoparticelle, dalla produzione e conservazione fino al trasporto e all'uso in un prodotto finito. I risultati della ricerca saranno successivamente divulgati a livello mondiale attraverso banche dati, procedure ufficiali e seminari", aggiunge la Basf in una dichiarazione. Più specificamente, la Basf analizzerà i rischi potenziali per la salute associati all'inalazione di nanoparticelle. Attualmente mancano dati scientifici su questo aspetto e sul comportamento di talune nanoparticelle nell'organismo. La Basf studierà inoltre le modalità di somministrazione dei farmaci. Ad esempio, la formulazione di farmaci in nanoparticelle può consentire l'assunzione mediante inalatore di composti di maggiori dimensioni, quali i peptidi, che prima potevano essere somministrati solo per iniezione. Analogamente, la nanotecnologia può risultare utile anche per migliorare la formulazione dei farmaci iniettabili e di nuovi serbatoi impiantabili di farmaci per terapie di lunga durata, nonché per aumentare la biodisponibilità dei farmaci per via orale e rendere più efficace la somministrazione transdermica. Si spera che le nanoparticelle contribuiranno a ridurre la quantità di farmaci attivi da somministrare al paziente, a limitare gli effetti collaterali e a contenere il costo della terapia. Poiché il progetto si incentra in modo specifico sulla sicurezza dell'impianto e del luogo di lavoro, i partner del progetto partecipano anche allo sviluppo di metodi di misurazione fisica e di attrezzature di misurazione destinate a individuare in maniera affidabile le nanoparticelle e a garantire l'uso sicuro di materiali costituiti da nanoparticelle. |
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PROGETTO ERA-NET PER UNA PIÙ STRETTA COLLABORAZIONE NEL SETTORE DELLA SCIENZA DEI MATERIALI IN EUROPA |
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Bruxelles, 5 maggio 2005 - La Commissione ha promosso un nuovo progetto Era-net, nell'ambito della priorità tematica "coordinamento delle attività di ricerca" del Sesto programma quadro (6Pq), concepito per rafforzare in Europa la collaborazione nel settore della scienza dei materiali. Al progetto Era-net, noto come Matera, partecipano 15 organizzazioni nazionali di finanziamento appartenenti a 13 paesi europei. È volto a incoraggiare le autorità nazionali e locali a potenziare la diffusione in Europa della conoscenza acquisita nella ricerca di materiali e a promuovere attività congiunte nel settore. Secondo il coordinatore del progetto, Sisko Sipilä dell'agenzia nazionale finlandese per la tecnologia Tekes: "Il progetto rende possibile per la prima volta una vera collaborazione tra le organizzazioni europee di finanziamento nel settore della scienza e ingegneria dei materiali. Anche se armonizzare e coordinare le attività rappresenta una sfida piena di ostacoli, i risultati finali ci premieranno. Insieme possiamo ottenere di più." L'agenzia Tekes considera la scienza dei materiali "una delle più importanti aree di ricerca e sviluppo nei paesi industrializzati", in virtù del contributo allo sviluppo fornito in settori come energia, ambiente, salute e sicurezza. Negli ultimi anni, tale disciplina si è evoluta andando oltre i materiali strettamente legati alla metallurgia e ai metalli per includere polimeri e materiali più funzionali; al tempo stesso, la ricerca relativa ai nanomateriali è andata diffondendosi rapidamente. È proprio questa rapida evoluzione, osservano i partecipanti al progetto Matera, che rende necessaria una più stretta collaborazione internazionale, se l'Europa intende rimanere all'avanguardia nella scienza dei materiali. I metodi pratici con cui i partner di Era-net cercheranno di promuovere una cooperazione più efficace comprendono una valutazione approfondita dei programmi di ricerca nazionali e regionali, l'identificazione di aree di ricerca in cui la collaborazione europea risulti particolarmente vantaggiosa e l'individuazione di iniziative congiunte di attuazione delle politiche. Una volta raggiunto un accordo sulle aree di collaborazione e dopo aver definito programmi e metodi di valutazione comuni per le gare, i partner del progetto potranno avviare attività congiunte. Come evidenziato dall'agenzia Tekes, molte delle attività svolte dai partner di Matera, comprese quelle di valutazione e di identificazione delle migliori prassi, saranno rese disponibili anche a operatori esterni alla rete, al fine di generare il maggior impatto possibile su tutti coloro che in Europa operano nel settore della scienza dei materiali. Per accedere al sito del progetto (a partire dal 13 maggio) consultare: http://www.Matera.fi |
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OBIETTIVO DELLA STRATEGIA TEKES NELL'AMBITO DEL PANORAMA TEMATICO EUROPEO OVVERO "RINNOVARE PRODOTTI E MODELLI AZIENDALI; AMBIENTE ED ENERGIA; SALUTE E BENESSERE; SERVIZI; SICUREZZA E SAFETY E LAVORO E TEMPO LIBERO" |
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Bruxelles, 5 maggio 2005 - Tekes, l'agenzia nazionale finlandese per la tecnologia, organizza un seminario sul prossimo programma quadro comunitario di ricerca, che si svolgerà il 31 maggio a Bruxelles (Belgio). Il seminario, dal titolo "Tekes strategy focus in the European thematic landscape" (Obiettivo della strategia Tekes nell'ambito del panorama tematico europeo) presenterà ai partecipanti il nuovo approccio di Tekes alla ricerca futura. I settori principali della nuova strategia tecnologica di Tekes, ovvero "rinnovare prodotti e modelli aziendali; ambiente ed energia; salute e benessere; servizi; sicurezza e safety e lavoro e tempo libero" saranno presentati nel corso del seminario al fine di creare ispirazione a livello europeo. Tra gli argomenti trattati figurano i seguenti: Tic e loro utilizzo; ruolo dell'industria nel 7 Pq; ambiente ed energia; salute e benessere; ricerca industriale. Per informazioni a: Minna Laamanen: E-mail: Minna.laamanen@formin.fi |
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UNICREDIT BANCA MEDIOCREDITO APPROVA I RISULTATI DEL 1° TRIMESTRE 2005 |
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Torino, 5 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Banca Mediocredito ha approvato ieri la relazione trimestrale e la situazione dei conti al 31 marzo 2005. Dopo i primi tre mesi di attività il margine di intermediazione risulta pari a 19,7 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+ 11,1%). Detto risultato beneficia del contribuito del margine servizi, pari a circa 4 milioni, che cresce nel periodo del 22,4% soprattutto grazie all'aumento delle commissioni nette (+119,6%) e dei profitti da operazioni finanziarie (+48,9%). Il risultato di gestione si attesta a 8,3 milioni (+28,2% rispetto al 31 marzo 2004). L'utile ante imposte supera gli 8,7 milioni (+9,2%) e l'utile netto di periodo è pari a 5,3 milioni circa (+ 5,1% rispetto al 1° trimestre 2004). Le consistenze degli impieghi lordi alla clientela sfiorano i 5,1 miliardi, sostanzialmente stabili (- 0,3%) rispetto al 31 marzo 2004. Si evidenzia il positivo trend di crescita degli stock "core-business" della Banca: + 14,3% per il comparto Industriale e + 18,2% per il Project/acquisition Finance. Nel primo trimestre 2005 si apprezza un positivo andamento del volume dei finanziamenti erogati, che sfiorano i 350 milioni (+28% rispetto allo stesso periodo del 2004). La crescita riguarda tutti i comparti di attività della Banca. |
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BANCA CARIGE BILANCIO 2004: UTILE NETTO 107,5 MLN (+1,3% SUL 2003) |
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Genova, 5 maggio 2005 - L’assemblea degli Azionisti, riunitasi il 28 aprile nella Sala Riunioni della Sede della Banca in Genova, ha deliberato sul seguente ordine del giorno: approvazione del bilancio 2004 della Banca Carige: utile netto 107,5 mln (+1,3% sul 2003) dividendo € 0,0723 per azione ordinaria e 0,0923 per azione di risparmio; stacco cedola 2 maggio, in pagamento a partire dal 5 maggio 2005; comunicazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2004 del Gruppo Banca Carige; nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente per il triennio 2005-2007; acquisto di azioni proprie. Approvazione del bilancio 2004 della Banca Carige e del dividendo. L’esercizio 2004 si è chiuso con un utile netto di 107,5 milioni, evidenziando una crescita dell’1,3% sul 2003 ed un rendimento del patrimonio medio investito (Roae) del 6,66%. Ciò consente la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,0723 per le azioni ordinarie e di 0,0923 per le azioni di risparmio, su valori allineati al 2003. Il monte dividendi del 2004 è quindi pari a 83,6 milioni. Il dividendo, approvato dall’Assemblea, verrà messo in pagamento il 5 maggio 2005, mentre le azioni saranno negoziate ex dividendo a partire dal 2 maggio 2005. Il conseguimento di tali risultati rappresenta un traguardo positivo per Carige, tenuto conto che l’esercizio è stato caratterizzato da una congiuntura sfavorevole, condizionata dal perdurare della debolezza del ciclo economico e dal fallimento di Festival Crociere, i cui effetti sono stati completamente riassorbiti nel corso dell’esercizio. Il 2004 ha visto proseguire la strategia di espansione del Gruppo annunciata ad aprile 2004 in sede di presentazione del Piano strategico per il triennio 2005-2007: il perimetro di consolidamento del Gruppo Carige si è ulteriormente ampliato attraverso l’inserimento della Cassa di Risparmio di Carrara e della Banca Cesare Ponti (acquisita nel mese di dicembre). Il Piano strategico 2005-2007 del Gruppo Banca Carige conferma la mission di affermarsi quale conglomerato bancario, finanziario, previdenziale e assicurativo a livello nazionale, radicato nei singoli mercati locali, capace di differenziarsi nella qualità del servizio offerto al cliente anche attraverso la multicanalità integrata e la qualità delle risorse e delle strutture. Coerentemente a questa mission e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, che ipotizzano un utile netto intorno a 180 milioni ed un Roe di circa il 10% a fine triennio, sono stati individuati alcuni indirizzi strategici che si concretizzano nell’incremento delle masse intermediate per dipendente, della redditività delle aree di business e del contributo reddituale delle partecipazioni, nel miglioramento dell'efficienza e nel contenimento del rischio. I risultati del 2004 costituiscono una solida base per la realizzazione di quanto prefissato nel Piano Strategico: il margine di interesse ammonta a 322,1 milioni, sostanzialmente stabile (-0,8%) sul 2003, mentre i ricavi netti da servizi, pari a 451,5 milioni, registrano una crescita del 15,8%, cui hanno contribuito 61,1 milioni di ricavi derivanti dall’operazione di securitization di mutui in bonis effettuata nell’anno; complessivamente, il margine di intermediazione si attesta a 773,5 milioni (+8,3%); rapportando a quest’ultimo i costi operativi, pari a 511,8 milioni (+ 4,5% sul 2003), il cost income ratio, considerando i crediti per operazioni in leasing con il metodo finanziario, scende al 61,6% dal 64% del 2003; il risultato di gestione si dimensiona in 261,8 milioni, in aumento del 16,6% sull’anno precedente; le rettifiche e gli accantonamenti, che incorporano l’ultima quota di 12,5 milioni del tranching relativo all'operazione di securitization su crediti non performing effettuata alla fine del 2000 e rettifiche per 82,5 milioni relative al fallimento della Festival Crociere, ammontano a 138 milioni, in crescita del 73,8% rispetto al 2003; tenuto conto di 15 milioni di contribuzione straordinaria (23 milioni nel 2003) e di 31,2 milioni di imposte (67 milioni nel 2003), l’utile netto ammonta a 107,5 milioni, in aumento dell’1,3% rispetto al 2003. Il Roe (Return On Equity, pari al rapporto tra utile e patrimonio a fine esercizio) si attesta al 6,6%, stabile rispetto al 2003 ed il Roae (Return On Average Equity, pari al rapporto tra utile e patrimonio medio dell'esercizio) al 6,7%. Circa gli aggregati patrimoniali, la raccolta complessiva da clientela (Afi -Attività Finanziarie Intermediate) a fine 2004 si dimensiona in 24.899,4 milioni, registrando uno sviluppo del 9,2% nell’anno. In particolare, la raccolta diretta evidenzia un aumento del 12,3%, raggiungendo gli 11.258,8 milioni (45,2% delle Afi) rispetto ai 10.025,4 milioni del 2003; la raccolta indiretta (o Altre Attività Finanziarie – Aaf), pari a 13.640,6 milioni (54,8% delle Afi), registra uno sviluppo del 6,8% rispetto ai 12.767,1 milioni dello scorso anno. I crediti alla clientela raggiungono i 9.468,1 milioni, risultando in crescita annua del 2,4%. Sterilizzando l’aggregato degli effetti dell’operazione di securitization di mutui ipotecari in bonis realizzata a fine giugno 2004 di 864,5 milioni, la crescita risulterebbe pari al 10,6%. Comunicazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2004 del Gruppo Banca Carige. Anche a livello consolidato tutti i principali aggregati del Gruppo evidenziano performance positive, pur sterilizzandoli degli effetti dell’ampliamento del perimetro di consolidamento derivanti dall’inserimento della Cassa di Risparmio di Carrara e della Banca Cesare Ponti (acquisita nel mese di dicembre): l’utile netto cresce del 19,1% a 100,9 milioni; il cost income ratio scende dal 69,1% del 2003 al 65,1%. La raccolta complessiva ammonta a 30.365 milioni, in crescita del 18,2% sul 2003 (+8,3% a parità di perimetro) e gli impieghi a clientela ammontano a 11.580 milioni, in crescita del 13% (+3,4% a parità di perimetro). Il Tier 1 a livello consolidato è pari a 7,4%; il Total Capital Ratio è pari a 9,6%. La rete delle filiali della Banca Carige è rimasta invariata a 393 sportelli, mentre a livello di Gruppo il processo di crescita per via esterna ha portato il numero complessivo di punti vendita a 495 (456 nel 2003). Le agenzie assicurative distribuite su tutto il territorio nazionale sono pari a 405. A fine anno il personale della Banca Carige consta di 3.719 unità (3.759 a fine 2003) e, per quanto riguarda il Gruppo, si registra una crescita a 4.787 (4.354 nel 2003). Nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente per il triennio 2005-2007 . L’assemblea ha quindi nominato il Collegio sindacale che risulta composto da: Antonio Semeria, Presidente; Andrea Traverso, Sindaco effettivo; Massimo Scotton, Sindaco effettivo; Adriano Lunardi, Sindaco supplente; Luigi Sardano, Sindaco supplente. La durata della carica è prevista per il triennio 2005-2007, con scadenza all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007. I curricula vitae dei Sindaci sono stati depositati presso la Sede della Banca, come previsto dall’articolo 26 dello Statuto. Acquisto di azioni proprie (deliberazioni ai sensi dell’art. 2357 e segg. Del Codice Civile). L’assemblea ha approvato la proposta di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all’acquisto/vendita fino ad un massimo di n. 55.666.341 azioni della Banca Carige, del valore nominale di € 1 cadauna (di cui fino a 47.994.875 azioni ordinarie e fino a 7.671.466 azioni a risparmio convertibili, corrispondenti rispettivamente alla ventesima parte del capitale ordinario e di risparmio). L’adozione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs Con riferimento alla Comunicazione Consob n. Dme/5015175 del 10 marzo 2005 in merito allo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure contabili per l’applicazione dei principi contabili Ias/ifrs, Banca Carige sta completando il progetto finalizzato ad implementare il passaggio a tali nuovi principi avviato già a partire dalla prima metà del 2003. L’orientamento del Gruppo Carige, sarebbe, previa approvazione da parte degli Organi competenti, il seguente: 1. Utilizzo della facoltà prevista dal D. Lgs. 38/2005 per l'adozione degli Ias/ifrs anche per i bilanci d'esercizio del 2005 relativamente alle imprese bancarie del Gruppo; 2. Prima applicazione dei principi contabili internazionali alla redazione della relazione semestrale consolidata al 30/6/2005 e alle relazioni individuali delle banche del Gruppo; 3. Per quanto riguarda la trimestrale al 31/3/2005, il Gruppo intende avvalersi della facoltà prevista nel Documento di Consultazione della Consob di redigere l'informativa secondo la previgente normativa. L’analisi effettuata in termini di effetti della prima applicazione fa ritenere che i benefici riconducibili all’adozione del fair value nella valutazione delle partecipazioni e delle immobilizzazioni materiali saranno superiori a eventuali effetti negativi derivanti dal nuovo criterio di valutazione dei crediti, determinando un impatto positivo sulla consistenza patrimoniale della Banca. Si informa, infine, che è in corso il conferimento - da parte dei Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo - dell’incarico alla società di revisione per la verifica dei dati risultanti dal processo di transizione. I risultati del primo trimestre del 2005, pur in uno scenario economico ancora complesso e difficile, evidenziano un utile netto sostanzialmente in linea a quello atteso a budget, che ipotizza risultati superiori a quelli del 2004. L’attività di intermediazione a marzo evidenzia un andamento positivo; il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela sale a 24,9 miliardi circa, evidenziando una crescita annua del 7% circa. Per quanto riguarda gli impieghi a clientela, pari a 9,7 miliardi circa, la crescita annua, se si neutralizzano gli effetti dell’operazione di securitization realizzata a giugno 2004, è di circa il 12%, sostenuta dal comparto dei mutui che segna uno sviluppo annuo del 27% circa. |
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A GIANNI ZONIN, PRESIDENTE BANCA POPOLARE DI VICENZA IL MASTER HONORIS CAUSA IN BANCA & FINANZA DELLA FONDAZIONE CUOA |
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Vicenza, 5 maggio 2005 - Si diplomano il prossimo 6 maggio i 23 partecipanti alla decima edizione del Master in Banca & Finanza della Fondazione Cuoa, business school del Veneto. Gli allievi, per la maggior parte provenienti dal sud Italia (30% Campania), sono per il 70% di sesso maschile e provengono prevalentemente dalla Facoltà di Economia. Nel corso della cerimonia, verrà conferito il Master Honoris Causa in Banca & Finanza a Gianni Zonin, Presidente della Banca Popolare di Vicenza dal 1997, perché, si legge tra l’altro nella motivazione del conferimento, “ha condotto la Banca Popolare di Vicenza ad affrontare le nuove sfide aperte dall’accelerazione del processo di ristrutturazione, che ha investito il sistema bancario italiano. L’azione intrapresa ha consentito lo sviluppo di un percorso che si è dimostrato vincente per la capacità di coniugare in modo efficace crescita dimensionale, focalizzazione territoriale e attenzione al cliente. La Banca ha potuto così inserirsi con successo nella ridefinizione di un sistema, del quale le privatizzazioni, le fusioni e le aggregazioni hanno modificato in profondità la struttura competitiva”. A consegnare i diplomi agli allievi, insieme a Gianni Zonin, sarà Elio Marioni, Presidente della Fondazione Cuoa e il professor Enzo Rullani, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Cuoa. Gianni Zonin è nato a Gambellara (Vicenza) il 15 gennaio 1938, si diploma in Enologia presso l'Istituto di Conegliano Veneto e successivamente si laurea in Giurisprudenza. Sin dalla prima giovinezza partecipa all'attività della famiglia, legata alla terra e alla viticoltura da sette generazioni. Quando nel 1967 l'azienda familiare si trasforma in "S.p.a." con sede a Gambellara, ne assume la Presidenza, a soli 29 anni. Il costante sviluppo porta la Casa Vinicola Zonin ad ampliare sensibilmente in Italia e negli Stati Uniti d'America i vigneti di proprietà, con l'acquisizione, ad oggi, di quattordici grandi tenute distribuite nelle sette regioni vitivinicole di maggior prestigio per la produzione dei grandi vini di qualità (Veneto, Friuli, Toscana, Piemonte, Lombardia, Sicilia, Puglia, oltre agli Stati Uniti), raggiungendo 1.800 ettari di vigneto specializzato. Oggi la casa vinicola Zonin è la più importante azienda vitivinicola privata d'Italia, tra le prime in ambito europeo; ha complessivamente 500 dipendenti e nel 2004 ha fatturato 76 milioni di euro, dei quali circa il 40% sui mercati esteri. Nel 1989 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana dell'onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Cariche ricoperte: Presidente della Casa Vinicola Zonin S.p.a., Presidente della Banca Popolare di Vicenza, Presidente della Cassa di Risparmio di Prato S.p.a., Presidente di Nordest Merchant S.p.a., Consigliere della Banca Nazionale del Lavoro, Consigliere e Membro del Comitato Esecutivo dell'Associazione Bancaria Italiana, Consigliere dell'Associazione Nazionale Banche Popolari, Rappresentante del Comitato regionale tecnico-consultivo per la vitivinicoltura della Federazione dell'Industria del Veneto, Accademico Corrispondente de l'"Accademia dei Georgofili", Accademico de "L'accademia Olimpica" di Vicenza, Consigliere de "L'accademia Italiana della Vite e del Vino". |
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PER MOODY'S RATING LOMBARDIA (AA1 - OUTLOOK STABILE) SUPERIORE A STATO FORMIGONI: "CONFERMATA L'ECCELLENZA DELLA NOSTRA SANITÀ E DEI NOSTRI CONTI" |
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Milano 5 Maggio 2005 - Anche se la mancanza del federalismo fiscale indebolisce il sistema regionale nazionale, la Lombardia ha mantenuto integralmente la propria eccellenza, in particolare nel settore della sanità e delle politiche di bilancio. Sono queste le motivazioni elaborate in questi giorni dall'Agenzia internazionale Moody's, che ha deciso di confermare alla Regione Lombardia un rating (Aa1 - outlook stabile) superiore a quello dello Stato italiano. "E' una notizia molto positiva che conferma l'alto livello di credibilità internazionale della nostra Regione", ha commentato il presidente Roberto Formigoni, leggendo la "Credit Opinion" di Moody's, ovvero il rapporto sull'affidabilità regionale. Gli analisti evidenziano in particolare - sottolinea ancora Formigoni - "l'efficacia delle misure strutturali adottate nel settore sanitario, una classe dirigenziale preparata che ha favorito lo standard elevato delle performance finanziarie, fondamentali di bilancio unici nel settore". "Si tratta di una presa di posizione molto significativa da parte di Moody's - aggiunge il presidente Formigoni - che riconosce la qualità dei conti regionali, pur auspicando una maggiore autonomia tributaria. Anche in assenza di un vero federalismo fiscale, la Regione Lombardia ha saputo compiere scelte finanziarie intelligenti, che sono state giustamente premiate". Moody's riconosce il "successo conseguito dalla Lombardia nel settore sanitario, con la spesa sotto controllo e un'altissima qualità dei servizi offerti rispetto agli standard nazionali". Prestazioni che, a giudizio degli analisti, possono ulteriormente migliorare grazie "al radicale aumento del Fondo Sanitario per il 2005". "In effetti - commenta l'assessore alle Risorse e Bilancio Romano Colozzi - in questi anni non ci siamo limitati a far quadrare i conti. La scelta, all'inizio dolorosa, di introdurre interventi strutturali in vari settori del bilancio regionale, ci ha consentito di impostare una politica di sviluppo e non di contenimento. Per usare un linguaggio sportivo, possiamo tranquillamente affermare di aver impostato una partita d'attacco. Non abbiamo mai sentito il bisogno di nascondere i conti. Abbiamo sempre affrontato i problemi alla radice, in modo concreto e strutturale". Il rating è il grado di affidabilità di un soggetto, pubblico o privato, nel settore finanziario. Il giudizio è obbligatorio nel caso di emissioni obbligazionarie. Moody's aveva assegnato anche al Bond Lombardia (emissione trentennale di un miliardo di dollari, lanciata nel 2002) un rating di Aa1. |
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IPO TORO ASSICURAZIONI VIA LIBERA DELLA CONSOB AL PROSPETTO INFORMATIVO DOPO LA QUOTAZIONE UN PIANO DI SVILUPPO DI INTERNET E GESTIONE SINISTRI |
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Milano, 5 maggio 2005 — Si è svolto ieri a Milano, presso la sede di Borsa Italiana, un incontro tra i vertici di Toro Assicurazioni e i rappresentanti della stampa italiana ed estera. Nel corso della conferenza stampa, il Presidente Antonio Belloni e l'Amministratore Delegato Sandro Salvati hanno illustrato ai giornalisti i contenuti del Prospetto Informativo, relativo al prossimo collocamento di azioni della Toro Assicurazioni presso il Mercato Telematico della Borsa Italiana, che ha ricevuto ieri il nulla osta della Consob per la pubblicazione. L'offerta Globale riguarderà fino a un massimo del 30% del capitale azionario di Toro Assicurazioni. L'offerta Globale consisterà in un'Offerta Pubblica di Vendita, corrispondente a un massimo del 25% dell'Offerta Globale, rivolta al pubblico in Italia, e un contestuale collocamento istituzionale, corrispondente a un massimo del 75% dell'Offerta Globale, rivolto agli investitori professionali in Italia e all'estero. E' prevista inoltre un'opzione Greenshoe fino a un massimo del 15% dell'Offerta Globale. Fatte salve le condizioni di mercato, il collocamento delle azioni dovrebbe avvenire tra il 16 e il 26 maggio, mentre le contrattazioni al Mercato Telematico dovrebbero prendere il via dal 1 ° giugno. Banca Caboto, Lehman Brothers e Ubm saranno i Joint Global Coordinator. Advisor finanziario dell'operazione è Credit Suisse First Boston. Advisor legali dell'emittente sono gli studi Nctm e D'urso, Munari, Gatti e, per la parte internazionale, Latham & Watkins. Advisor legale dei Global Coordinator lo studio Bonelli, Erede, Pappalardo, e, per la parte internazionale, Shearman & Sterling. A margine della conferenza Sandro Salvati a.D. Di Toro Assicurazioni ha affermato che: " Il nostro obiettivo e' la creazione del valore, sviluppando internet, il comparto vita, i business non auto e la gestione dei sinistri", il tutto prenderà consistenza Dopo la quotazione quando sarà presentato un piano industriale ambizioso, concreto e sostenibile. |
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FIN PART: DECISA AD OPPORSI A BORSA ITALIANA CHE AVVIA LA PROCEDURA DI REVOCA DELLA QUOTAZIONE |
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Milano, 5 Maggio 2005 - Fin.part S.p.a. Informa che Borsa Italiana S.p.a. Ha avviato la procedura di revoca della quotazione degli strumenti finanziari emessi dalla Societ, sul presupposto che la società di revisione si è dichiarata impossibilitata ad esprimere un giudizio sui bilanci della società. Gli strumenti oggetto della procedura di revoca dalla quotazione sono i seguenti: azioni ordinarie Fin.part S.p.a. Quotate presso il Mercato Telematico Azionario (Mta); warrant Fin.part S.p.a. Quotati presso il Mercato Telematico Azionario (Mta) e obbligazioni “Fin.part 6,45% 1998-2005” quotate presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato. Borsa Italiana S.p.a. Ha concesso a Fin.part S.p.a. Termine fino al prossimo 14 Maggio 2005 per la presentazione di deduzioni scritte e per la richiesta di una audizione per l’esame congiunto della questione. Fin.part comunica di essere fermamente intenzionata ad opporsi all’iniziativa assunta da Borsa Italiana S.p.a. Anche in ragione del fatto che ritiene che la tutela degli investitori sia garantita dal mantenimento sul mercato dei titoli emessi da Fin.part e dalla loro riammissione alle negoziazioni in caso di esito favorevole del piano di ristrutturazione. A tal fine Fin.part presenterà nel termine sopra indicato le sue deduzioni scritte e richiederà l’audizione per l’esame congiunto della questione. |
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GABETTI: AL VIA "CANONE SICURO", LA PRIMA ASSICURAZIONE CHE TUTELA IL LOCATORE DAL MANCATO PAGAMENTO DEI CANONI DI LOCAZIONE |
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Milano, 4 maggio 2005 - Gabetti, attivo in Italia nel mercato dell'intermediazione immobiliare, lancia "Canone Sicuro", la prima assicurazione che tutela il locatore dal mancato pagamento dei canoni di locazione, con un indennizzo fino ad un massimo di Euro 21.000. La polizza assicurativa, che ha una durata pari al contratto di locazione, con un massimo di 4 anni, e che non prevede franchigia, è gratuita per tutti i clienti (persone fisiche) che affittano i propri immobili, adibiti ad uso abitativo o ad uso ufficio, attraverso la rete delle Agenzie Immobiliari Gabetti. La polizza "Canone sicuro" tutela dal rischio di mancato pagamento da parte dell'inquilino dei canoni di locazione e indennizza il proprietario per un massimo di otto mesi di inadempienza; è previsto, inoltre, il risarcimento delle spese legali sostenute, in caso di esercizio di azioni per il recupero di mensilità di affitto o di azioni di sfratto per morosità fino a un massimo di Euro 2.500. "Canone Sicuro - ha affermato Ilvo Bruschi, Amministratore Delegato di Gabetti S.p.a. - rappresenta una importante tutela e garanzia. E' una novità sul mercato immobiliare italiano e rientra all'interno della strategia Gabetti di innovazione e allargamento dei servizi offerti alla propria clientela." Con una rete di oltre 750 agenzie, tra dirette e in franchising, presenti su tutto il territorio nazionale, Gabetti è il Gruppo leader in Italia nell'intermediazione immobiliare. Il Gruppo è attivo nell'area dell'intermediazione immobiliare e dei servizi connessi, nell'area del trading immobiliare e della consulenza per la gestione dei grandi patrimoni immobiliari. Fondato nel 1950, il Gruppo Gabetti è quotato, attraverso Gabetti Holding, alla Borsa Italiana e ha, tra i propri azionisti, oltre alla Famiglia Gabetti, La Gaiana, Generali Properties e il Gruppo Barclays. |
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ITALCEMENTI SPA: A SEGUITO DELLA TRANSIZIONE IFRS L’UTILE NETTO TOTALE DEL 2004 PASSA DA 394,4 MILIONI DI EURO A 465,3 MILIONI SIGLATO UN IMPORTANTE ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE CON LA SAUDITA ARABIAN CEMENT COMPANY |
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Bergamo, 5 maggio 2005 – Il Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa riunitosi ieri ha analizzato l’impatto della transizione ai principi contabili internazionali Ifrs, in base ai quali è stata redatta la prima relazione trimestrale dell’anno e la riconciliazione con i dati dell’esercizio 2004. Il Consiglio ha inoltre preso in esame e approvato la relazione trimestrale al 31 marzo scorso. Strutturalmente il primo trimestre dell’anno, essendo fortemente influenzato da fenomeni di stagionalità e da una concentrazione degli interventi di manutenzione degli impianti, è comunque scarsamente rappresentativo della tendenza per l’intero esercizio. I primi tre mesi del 2005, caratterizzati da un andamento meteo particolarmente sfavorevole rispetto a un primo periodo del 2004 molto positivo, hanno registrato un fatturato di 990,2 milioni di euro (1.006 milioni nello stesso periodo 2004) e un risultato parte di Gruppo di 33,8 milioni che si confronta con un risultato del primo trimestre dello scorso anno di 50,8 milioni dopo l’applicazione dei principi contabili Ifrs. Il Consiglio ha poi approvato un importante accordo quadro con Arabian Cement Company (Acc), per lo sviluppo congiunto di nuove rilevanti iniziative industriali nell’area mediorientale. Adozione Ifrs Sulla base della delibera Consob n° 14990 del 14 aprile 2005, il gruppo ha aderito all’opzione di pubblicare, a partire dal 1° gennaio 2005, le proprie situazioni infra-annuali consolidate in conformità agli Ifrs. Pertanto il Consiglio di amministrazione ha approvato la specifica sezione dedicata alla transizione agli Ifrs con la riconciliazione, rispetto ai dati espressi con i vecchi principi, del patrimonio netto alla data di inizio e fine dell’esercizio 2004, nonché del risultato economico di tale esercizio. La transizione agli Ifrs ha comportato i seguenti principali impatti sul bilancio 2004: Il patrimonio netto totale al 1° gennaio 2004 (prima adozione degli Ifrs) è diminuito di 26,6 milioni (da 2.825,3 milioni a 2.798,6 milioni) per effetto principalmente delle modalità di contabilizzazione dei benefici ai dipendenti previste dallo Ias 19 (- 30,1 milioni) e l’iscrizione di imposte differite passive per le società operanti in Turchia (-16,5 milioni). L’effetto positivo più rilevante è invece legato all’abbandono del criterio Lifo per alcune categorie di rimanenze di Italcementi Spa (+28,6 milioni). Il risultato dell’esercizio 2004 è aumentato di 70,9 milioni (da 394,4 milioni a 465,3 milioni), grazie soprattutto all’eliminazione dell’ammortamento sul goodwill e sulle differenze di consolidamento (+62,1 milioni), sostituito da test di impairment da cui non sono emerse svalutazioni. Il patrimonio netto totale al 31 dicembre 2004, che recepisce gli effetti sopra citati, è aumentato di 55,7 milioni (da 3.034,4 milioni a 3.090,1 milioni). L’indebitamento finanziario a fine 2004 aumenta di 31,7 milioni (da 1.537,5 milioni a 1.569,2 milioni) nella rappresentazione Ifrs principalmente per l’inclusione dei Tsdi. Sulla transizione agli Ifrs è in corso, da parte dei Revisori Esterni, l’attività di revisione come previsto dalla citata delibera Consob. Il documento sulla transizione agli Ifrs sarà disponibile sul sito www.Italcementigroup.com a partire dal 10 maggio 2005; per il giorno 11 maggio alle ore 16.00 è prevista una conference call sull’impatto dei nuovi principi contabili. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato gli impatti derivanti dall’applicazione, a partire dal 1° gennaio 2005, degli Ias 32 e 39. L’applicazione di questi principi ha comportato: un aumento del patrimonio netto totale di 93,0 milioni (a 3.183,1 milioni) dovuto all’incremento di 136,5 milioni per la valutazione a fair value delle partecipazioni in società non consolidate; alla diminuzione di 28,1 milioni per l’imputazione delle azioni proprie Italcementi in riduzione del patrimonio netto; alla diminuzione di 15,4 milioni per la valorizzazione ai valori di mercato dei derivati per operazioni di copertura dei rischi di cambio e di tasso di interesse, al netto delle relative imposte differite. Un aumento di 168,7 milioni dell’indebitamento finanziario (a 1.737,9 milioni) dovuto per 145,0 milioni, alla reintegrazione in bilancio di crediti commerciali e debiti finanziari a fronte di operazioni di cessione di credito non qualificabili come “pro soluto”; per 23,7 milioni, alla valorizzazione ai valori di mercato di derivati per operazioni di copertura dei rischi di cambio e di tasso di interesse. Andamento Del Primo Trimestre 2005 Strutturalmente la prima parte dell’anno, essendo fortemente influenzata dai fenomeni di stagionalità e da una concentrazione degli interventi di manutenzione degli impianti, è comunque scarsamente rappresentativa della tendenza per l’intero esercizio. Il primo trimestre 2005, caratterizzato da avverse condizioni meteorologiche in molti Paesi europei dove il Gruppo opera, si confronta con un primo trimestre 2004 molto favorevole sotto l’aspetto climatico. Nel periodo gennaio-marzo il Gruppo Italcementi ha registrato – in base all’applicazione dei principi Ifrs – ricavi per 990,2 milioni, con una flessione dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2004. A fronte della contrazione nei mercati dell’Unione europea il maggior contributo alla crescita dei ricavi è venuto dal Nord America. Progressi significativi sono stati raggiunti anche dal trading, grazie all’effetto prezzi di vendita, e dai Paesi emergenti. Le variazioni di perimetro hanno avuto un impatto modesto, mentre le variazioni dei tassi di cambio hanno penalizzato i Paesi emergenti e, soprattutto, il Nord America che ha visto diminuire la crescita dei propri ricavi dal +14,8% al +9,5% nella loro espressione in euro. Il margine operativo lordo e il risultato operativo hanno evidenziato una flessione pari rispettivamente al 14,2% e al 23,5%, determinata da una contrazione dei volumi di vendita rispetto al primo trimestre 2004 e da un pesante aggravio dei costi operativi, in particolare materie prime e combustibili, solo parzialmente compensato da un complessivo miglioramento dei prezzi di vendita. Nell’ambito dell’Unione europea, la riduzione dei risultati ha maggiormente interessato Italia, Francia e Grecia. Nei singoli Paesi emergenti non si sono registrate variazioni rilevanti, ad eccezione della Thailandia penalizzata, nel confronto con il primo trimestre 2004, da prezzi di vendita che, pur in recupero, risentono ancora delle forti tensioni concorrenziali e da una riduzione dell’export dovuta a cause temporanee. Molto positivo è stato invece il miglioramento in Nord America, sostenuto dalla crescita dei livelli di attività, da un miglioramento dei ricavi e da un recupero di quote di mercato. Alla luce di questa situazione il primo trimestre 2005 si è chiuso con un utile netto globale di 51,2 milioni (-28,2% all’omologo dato 2004 redatto in base ai principi Ifrs) e con un utile netto di competenza di 33,8 milioni (-33,6%). L’indebitamento finanziario netto totale al 31 marzo scorso era pari a 1.770,8 milioni, con una crescita (rispetto al 1° gennaio 2005 calcolato con l’applicazione dei principi Ias 32 e 39) di 32,9 milioni, nonostante l’elevato livello degli investimenti complessivi (195,1 milioni) riferibili per circa 125 milioni all’acquisto della partecipazione di controllo in Suez Cement Company (che verrà consolidata integralmente dal secondo trimestre). Il rapporto fra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto a fine marzo risultava in miglioramento al 52,8% rispetto al 54,6% del 1° gennaio 2005. Previsioni Il quadro evolutivo già delineato nella relazione di bilancio 2004 resta sostanzialmente valido, seppur con un accentuato divario tra la crescita delle economie americana ed asiatica da una parte e quella dei Paesi europei dall’altra. Questo contesto generale tuttora favorevole dovrebbe consentire nel prosieguo dell’esercizio il recupero dei volumi di vendita, particolarmente penalizzati nel primo trimestre dalle avverse condizioni meteorologiche nei Paesi dell’Unione europea. Tuttavia, le difficoltà riscontrate in alcuni mercati (Italia, Belgio e Thailandia) nel trasferire integralmente sui prezzi l’ulteriore forte aumento dei costi dei fattori produttivi, rendono più difficile l’obiettivo di mantenimento di un risultato operativo allineato a quello del 2004, a parità di perimetro e a meno di eventi oggi non prevedibili. Accordo Con Arabian Cement Company Nell’ambito dei progetti di ulteriore sviluppo internazionale del Gruppo, dopo la recente operazione che ha portato al controllo di Suez Cement Company in Egitto, Italcementi ha siglato un accordo quadro in Arabia Saudita con Arabian Cement Company per lo sviluppo congiunto di nuove iniziative, in particolare nell’area mediorientale. In virtù anche dei proficui rapporti bilaterali esistenti fra Italia e Arabia Saudita, Italcementi ha avviato un’iniziativa per sviluppare ulteriormente la propria presenza nella regione che ha significative potenzialità di crescita. Coerentemente con la propria strategia di sviluppo, Italcementi ha deciso di operare in partnership con un importante Gruppo locale, Arabian Cement Company, il primo produttore di cemento sorto nel paese che ha avviato le sue attività nel 1959 con l’impianto di nell’area di Jeddah. Acc, con una quota di mercato domestico di circa il 12% e un fatturato 2004 di circa 155 milioni di dollari è quotata alla Borsa di Riyadh con una capitalizzazione di circa 1,4 miliardi di dollari. L’accordo quinquennale siglato fra Italcementi e Acc prevede che, a fianco di intese di collaborazione tecnica e di formazione, venga messo a punto entro il prossimo ottobre un progetto di fattibilità per la realizzazione di un nuovo impianto in Arabia Saudita detenuto pariteticamente dai due partner, oltre alla definizione di possibili ulteriori programmi di sviluppo congiunti in alcuni Paesi dell’area. |
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IMPREGILO S.P.A., PRESTITO PONTE: INTESA TRA LE PARTI PROROGATA AL 6 MAGGIO |
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Sesto San Giovanni, 5 maggio 2005 - Impregilo S.p.a. Informa che, con riferimento a quanto già comunicato al mercato lo scorso 2 maggio 2005 a seguito della Assemblea degli Azionisti, il termine fissato per la data del 4 maggio per la stipula di un prestito ponte di 680 milioni di euro, parzialmente convertibile (fino a 500 milioni di euro) in un finanziamento a medio termine, quale una delle condizioni sospensive della scrittura privata sottoscritta da Gemina S.p.a. E Igli S.p.a. Lo scorso 14 aprile 2005, è stato d’intesa tra le parti prorogato al prossimo 6 maggio 2005. Tale proroga si è resa necessaria per la finalizzazione di alcuni aspetti tecnico-giuridici relativi alla documentazione contrattuale afferente il predetto finanziamento. |
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UNIONCAMERE TOSCANA: 3ª GIORNATA DELL’ECONOMIA IL SISTEMA CAMERALE PASSA AI RAGGI X L’ECONOMIA DELLA REGIONE |
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Firenze, 5 maggio 2005 – Sono pronti i dati raccolti dal Sistema camerale che comporrà il Rapporto per la 3ª Giornata dell’Economia - lunedì 9 maggio 2005. L’analisi dettagliata e puntuale dei dati economici provinciali sarà presentata dalle Camere di Commercio toscane nel corso di appositi eventi in programma il 9 maggio, contemporaneamente alla manifestazione nazionale di Roma ed alle altre 102 in programma in tutte le Camere di Commercio italiane. L’evento rappresenta un appuntamento importante nell’agenda economica ed istituzionale della regione e del Paese per la qualità e la quantità di notizie, derivate dal patrimonio informativo del Sistema camerale, che, attraverso i Rapporti provinciali, vengono rese disponibili. Il risultato dello sforzo di raccolta, selezione e analisi è una mappa inedita del sistema Paese, declinata dal livello nazionale a quello locale. Nel Rapporto, troveranno posto per la prima volta una fotografia del reddito delle diverse tipologie familiari italiane (dai single alle famiglie numerose), la descrizione delle strategie di posizionamento all’estero messe in campo dal nostro sistema produttivo e l’analisi della propensione all’innovazione sviluppata dalle imprese. Inoltre, Unioncamere Toscana metterà a disposizione una sintesi dei principali dati di tutte le province toscane che consentirà di disporre di un quadro a livello regionale. Eventi provinciali: Camera di: | Evento | Titolo | Dove | Info | Arezzo | Convegno | 3a Giornata dell'Economia | Sala Convegni Borsa Merci di Arezzo – P.zza Risorgimento 23 | info | Firenze | Conferenza Stampa | | Auditorium Camera di Commercio - P.zza dei Giudici 3 | info | Grosseto | Convegno | Struttura, dinamiche e prospettive del sistema economico locale | Camera di Commercio - Via Cairoli 10 | info | Livorno | Conferenza Stampa | | Camera di Commercio - Piazza del Municipio 48 | info | Lucca | Convegno | | Camera di Commercio - Corte Campana 10 | info | Massa Carrara | Convegno | Presentazione del Rapporto sull'economia provinciale | Camera di Commercio - P.zza 2 Giugno | info | Pisa | Convegno | 3a Giorna ta dell'Economia | Camera di Commercio - Piazza Vittorio Emanuele Ii 5 | info | Pistoia | Conferenza Stampa | | Camera di Commercio - Corso S. Fedi 36 | info | Prato | Conferenza Stampa | | Camera di Commercio - Via Valentini 14 | info | Siena | Conferenza Stampa | | Camera di Commercio - Piazza Matteotti 30 | info | |
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LAZIO: UNA BANCA DATI PER LAVORATORI IN CERCA DI ATTIVITA’ E IMPRESE ALLA RICERCA DI PERSONALE |
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Roma, 5 maggio 2004 - A partire dal mese di maggio i Centri Per l’Impiego di tutte e cinque le Province del Lazio saranno in grado di offrire ai lavoratori licenziati ed iscritti in lista di mobilità un servizio di assistenza nella ricerca di una nuova occupazione. I Centri per l'Impiego sostituiscono infatti le ex Sezioni Circoscrizionali per l'Impiego (Uffici di Collocamento) ed il Collocamento in Agricoltura, dipendono dalle Amministrazioni Provinciali e svolgono funzioni essenziali nel quadro della riforma dei servizi per l'impiego e del rinnovamento dei meccanismi di incontro domanda. Il servizio è stato realizzato a seguito di un progetto sperimentale gestito dall'Agenzia Lazio Lavoro e consentirà agli interessati di essere inseriti in una speciale banca dati messa a disposizione delle aziende che intendono assumere lavoratori dalle liste di mobilità per fruire dei notevoli vantaggi in termini di costo del lavoro che ciò comporta. Infatti per questi lavoratori è prevista una contribuzione pari a quella degli apprendisti (praticamente nulla) e, in caso di assunzione a tempo indeterminato, l'Inps riconoscerà all'azienda il 50% dell'indennità di mobilità che avrebbe altrimenti corrisposto al lavoratore. Il nuovo servizio agevola anche le attività di ricerca del personale delle aziende in quanto la banca dati consente una lettura articolata ed approfondita dei profili professionali dei lavoratori in essa inseriti. Una grande opportunità, quindi, per imprese alla ricerca di personale e per lavoratori in cerca di occupazione, che dovranno semplicemente rivolgersi ai Centri per l’Impiego della propria Provincia per conoscere le disponibilità del mercato. La banca dati completa è sempre consultabile da chiunque all’indirizzo internet http://agenzialavoro.Sirio.regione.lazio.it Chi non è ancora inserito nella lista può farlo cliccando la pagina “mobilità-outplacement” ed inviando la propria candidatura compilando il modello “il mio curriculum”. Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare l’Agenzia Lazio Lavoro al n° 06.51688021. |
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LUXOTTICA GROUP PROPONE UN AUMENTO DEL DIVIDENDO PER IL 2004 DEL 9,5% A EURO 0,23 |
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Milano, 5 maggio 2005 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi ieri, ha deliberato di proporre all’Assemblea il pagamento del dividendo relativo all’esercizio 2004 di €0,23 per azione ordinaria (e quindi per American Depositary Share), in aumento del 9,5% rispetto al dividendo relativo all’esercizio 2003. Tale dividendo mantiene invariato il payout rispetto all’anno precedente, rispecchiando la crescita dell’ utile netto consolidato per l’esercizio 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato la convocazione dell’Assemblea Annuale degli azionisti in data 15 giugno 2005 in prima convocazione e 16 giugno 2005 in seconda convocazione. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato redatto secondo i principi contabili italiani (cd. “Italian Gaap”) al 31 dicembre 2004 e le relative relazioni degli amministratori sulla gestione. Come comunicato in data 15 febbraio 2005, sulla base dei principi contabili statunitensi (Us Gaap), Luxottica Group ha realizzato nell’esercizio 2004: un fatturato consolidato pari a € 3.223,9 milioni; un utile operativo pari a € 492,8 milioni; un utile netto pari a € 286,9 milioni. Per quanto riguarda il dividendo, le azioni ordinarie, quotate al Mta, e gli Ads, quotati al New York Stock Exchange (Nyse), tratteranno “ex dividend” il 20 giugno 2005. Luxottica Group S.p.a. Metterà in pagamento il dividendo, in Euro, sulle azioni ordinarie il 23 giugno 2005, mentre The Bank of New York, banca depositaria delle azioni ordinarie a fronte delle quali sono stati emessi gli Ads, metterà in pagamento il dividendo, in Dollari statunitensi, sugli Ads il 30 giugno 2005, al cambio Euro/dollaro del 23 giugno 2005. Inoltre, Luxottica Group precisa che tutte le informazioni relative al trattamento fiscale dei dividendi saranno messe a disposizione sul sito www.Luxottica.com A seguito dell’introduzione dei principi contabili International Financial Reporting Standard (Ifrs), le società con strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati sono tenute ad aggiornare la comunità finanziaria in merito allo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure per l’applicazione degli Ifrs. Si ricorda che la comunicazione finanziaria di Luxottica Group è e continuerà a essere basata sui principi contabili statunitensi (Us Gaap). Ne consegue che l’introduzione degli Ifrs non ha alcun impatto sulla comunicazione finanziaria di Luxottica Group. Secondo le disposizioni dell'Ifrs 1 "Prima adozione degli International Financial Reporting Standards", Luxottica Group deve redigere una situazione patrimoniale al 1° gennaio 2004 che: (i) rileva tutte e solo le attività e passività considerate tali in base ai nuovi principi; (ii) classifica e valuta le attività e le passività per i valori che si sarebbero determinati qualora i nuovi principi fossero stati applicati fin dall'origine (retrospective application), fatte salve le deroghe previste dallo stesso Ifrs 1; (iii) riclassifica alcune delle voci di bilancio secondo modalità diverse dagli Italian Gaap. Nel fascicolo di bilancio 2004 che verrà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti di Luxottica Group nel prossimo mese di giugno saranno fornite le riconciliazioni tra i principi contabili precedentemente adottati e quelli Ifrs; e precisamente: (i) riconciliazione del patrimonio netto al 1° gennaio 2004 e al 31 dicembre 2004; (ii) riconciliazione del risultato economico dell'esercizio 2004. Gli impatti più significativi per Luxottica Group derivanti dall'applicazione degli Ifrs sono: (i) la riapertura contabile delle "business combination" effettuate negli anni passati con relativo impatto sulla contabilizzazione dell'avviamento e delle immobilizzazioni immateriali; (ii) la disposizione secondo cui l'avviamento non è oggetto di ammortamento e la sua ricuperabilità è verificata almeno annualmente; (iii) la contabilizzazione a conto economico dei piani di stock option ai dipendenti; (iv) l'utilizzo di tecniche attuariali per la valutazione dei benefici a favore dei dipendenti; (v) la contabilizzazione delle azioni proprie a riduzione del patrimonio netto del Gruppo. |
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ENERGIT: NEL 2004 FATTURATO A 54 MILIONI DI EURO LA SOCIETÀ HA RAGGIUNTO L’OBIETTIVO DI RADDOPPIARE IL FATTURATO RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE CON IL CONTESTUALE MANTENIMENTO DELLA PROFITTABILITÀ. |
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Cagliari, 5 maggio 2005. L'assemblea dei soci di Energit, la multiutility attiva nei settori Energia, Telecomunicazioni e Internet, ha approvato il bilancio dell'esercizio 2004 (disponibile per la consultazione on line all'indirizzo www.Energit.it/salastampa ). Con la chiusura del quarto anno di piena attività Energit ha realizzato un fatturato di oltre 54 milioni di euro e un utile netto di euro 538.000, con un incremento del giro d'affari del 107% rispetto all'anno precedente quando il fatturato si era attestato su 26 milioni di euro. La crescita media annua dei ricavi negli ultimi tre anni è stata del 123%, dimostrando la capacità dell’azienda di espandersi e differenziarsi in un mercato altamente competitivo. L'ottima performance è in larga parte attribuibile alla crescita nel business dell'energia (che ha costituito anche nel 2004 la parte più rilevante dei ricavi, attestandosi al 95% del fatturato) anche grazie ai significativi mutamenti normativi che hanno dato un impulso decisivo alla liberalizzazione del mercato elettrico in Italia, determinando un forte aumento del numero di clienti finali. Dalla seconda metà del 2004, infatti, l’acquisizione di nuovi clienti è passata da una media di circa 100 unità al mese ad una media di oltre 6.000 nel primo trimestre del 2005. I volumi di energia venduta da Energit nell’esercizio 2004 sono cresciuti di 430 milioni di kWh (+128%), passando dai 330 milioni di kWh del 2003 ad oltre 760 milioni di kWh a fine 2004 La strategia di cross selling ha contribuito positivamente alla crescita dei servizi Internet (+ 86%) e telefonia (+ 4%). In particolare alcuni servizi a valore aggiunto quali la registrazione domini, l’hosting e la connettività Adsl hanno conosciuto un incremento continuo e significativo, raddoppiando i volumi di fatturato e le vendite. "Energit raggiunge quest’anno il suo quinto anno di attività e si afferma come primario operatore nazionale, distinguendosi per la capacità di innovazione e la scelta di fornire servizi convergenti di energia, telefonia e Internet su un’unica piattaforma tecnologica" - commenta Luigi Filippini, Amministratore Delegato della società che aggiunge: “Nel 2005 rafforzeremo la già avviata espansione commerciale per l’acquisizione di clienti finali energia e l’ampliamento della base clienti retail al fine di imporci tra i primari operatori elettrici convergenti nel target delle Pmi. Perseguiremo altresì l’ incremento del giro d'affari e il consolidamento della quota di mercato a livello nazionale e stiamo valutando l’ingresso nel mercato della generazione, con un contenuto livello di rischio, attraverso l’acquisizione di piccoli ma efficienti impianti di produzione di energia elettrica. Nel 2004 abbiamo inoltre assistito alla crescita di oltre il 30% dell’organico della nostra azienda. Questo ci permetterà di sostenere il raggiungimento degli obiettivi strategici e di business e il processo di cambiamento causato dall’apertura del mercato elettrico”. Nel corso dell’esercizio 2004 Energit ha particolarmente posto l’accento sull’attività di espansione e formazione della rete commerciale con l’obiettivo di consolidare la sua presenza sul mercato italiano, al fine di stimolare le Pmi alla libera contrattazione dell’energia elettrica. Alla fine del 2004 l’azienda poteva contare su oltre 35 agenzie sparse in modo capillare sull’intero territorio nazionale, operative in 18 regioni italiane con una significativa penetrazione commerciale in 68 province italiane nelle aree di Lazio, Puglia, Sicilia, Veneto, Piemonte e Sardegna, avvalendosi di contratti di trasporto con quasi tutti i maggiori distributori italiani. La rete commerciale comprende reti di vendita specializzate, system integrators e utilities che già dispongono di ampie basi clienti e che con Energit hanno potuto ampliare il proprio portafoglio di prodotti e servizi. |
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GIOCO DEL LOTTO: INCASSI PER 545,6 MILIONI DI EURO NEL MESE DI APRILE 2005 |
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Roma, 5 maggio 2005 – Gli incassi dei concorsi del gioco del Lotto nel mese di aprile 2005 sono stati pari a 545,6 milioni di euro, contro i 722,2 milioni di euro dello stesso mese del 2004. Si sottolinea che nel mese i concorsi del gioco sono stati 9, mentre ad aprile 2004 ammontavano ad 8. In particolare, nel mese di aprile di questo anno, la raccolta di giocate “base” (al netto dei ritardatari) è stata pari a 516,9 milioni di euro (442,4 milioni di euro ad aprile 2004), mentre la raccolta di giocate sui “ritardatari” è stata di 28,7 milioni di euro, contro i 279,8 milioni di euro nell’analogo periodo dello scorso anno. Le vincite del mese sono state pari a 278,3 milioni di euro a fronte dei 581,2 milioni di euro ad aprile 2004. |
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I GIOVANI E IL FUTURO PREVIDENZIALE |
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Roma, 5 maggio 2005 - Quale scenario attende i giovani lavoratori di oggi quando raggiungeranno l’età della pensione? Su questo interrogativo ha intesa riflettere il forum “I giovani e il futuro previdenziale”, organizzato ieri dal Cnel. Un momento di confronto sugli aspetti più problematici delle nuove regole del mercato del lavoro e sulle tendenze evolutive del sistema pensionistico, in particolare per quanto riguarda la previdenza complementare. Uno strumento, quest’ultimo, progettato innanzitutto per i giovani lavoratori che operano in un mercato del lavoro sempre più dinamico e flessibile, ma che stenta ancora a produrre i risultati previsti. Il dibattito è stato aperto dal presidente del Cnel, Pietro Larizza, e coordinato da Melino Pillitteri, presidente della Commissione politiche del lavoro e politiche sociali del Cnel. Sono intervenuti, tra gli altri: Giuseppe De Rita (segretario generale del Censis), Aris Accornero (professore emerito di Sociologia industriale all’Università di Roma ‘La Sapienza’), Giampaolo Sassi (presidente dell’Inps), Marco Staderini (presidente dell’Inpdap), Maurizio Beretta (direttore generale di Confindustria), Sergio Billè (presidente di Confcommercio), Federico Vecchioni (presidente di Confagricoltura), Guglielmo Epifani (segretario generale della Cgil), Savino Pezzotta (segretario generale della Cisl), Luigi Angeletti (segretario generale della Uil), Stefano Cetica (segretario generale dell’Ugl). Concluderà i lavori il sottosegretario al Welfare, Alberto Brambilla. |
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L’ENAC AUTORIZZA ADR AD ATTIVARE DA SUBITO I NUOVI IMPIANTI DI FIUMICINO PER OPERARE IN CONDIZIONI DI BASSA VISIBILITÀ |
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Roma, 5 maggio 2005 - Si è svolta ieri, presso la Direzione Generale dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, una riunione con Enav ed Adr, società di gestione degli aeroporti di Roma, finalizzata al coordinamento delle azioni necessarie per la definitiva verifica e l’autorizzazione alla messa in esercizio degli impianti di assistenza al volo dell’aeroporto di Fiumicino nelle condizioni di Categoria Iii B, così da consentire la piena operatività dello scalo anche in di bassa visibilità. Come da impegni assunti e come da ruolo istituzionale di regolamentazione controllo e presidio del settore, il Presidente ed il Direttore Generali dell’Enac, Vito Riggio e Silvano Manera, hanno svolto un’azione di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti finalizzata alla risoluzione del problema con il rilascio di una autorizzazione che permetterà ad un aeroporto intercontinentale come Roma Fiumicino di essere sempre pienamente operativo con la massima sicurezza. Infatti, a conclusione dei sopralluoghi presso le piste dell’aeroporto effettuati per accertare l’efficienza complessiva delle luci aggiuntive (installate per implementare la configurazione degli aiuti visivi luminosi alla Iii Categoria Icao), l’Enac ha verificato la funzionalità degli impianti, rilevando che i sistemi di monitoraggio automatici delle lampade guaste richiesti dalla normativa sono in fase di completamento. Per assicurare l‘operatività dell’aeroporto di Fiumicino anche in presenza di nebbia, l’Enac, pertanto, ha autorizzato la società di gestione Adr all’attivazione di tali impianti, in attesa dell’emissione del relativo certificato di agibilità, a condizione che Adr elabori e assicuri una serie di procedure compensative che consentono la movimentazione al suolo garantendo il massimo livello di sicurezza. La società di gestione, inoltre, si è impegnata a completare entro il 30 giugno p.V. Gli impianti di monitoraggio automatico su pista 2, mentre entro il 31 dicembre 2005 prevede l’adeguamento alla Categoria Iii degli impianti di pista 3 (la 16L/34r), in modo da poter operare in bassa visibilità su tutte le piste. |
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ENAC: CERIMONIA DI CONSEGNA DEL CERTIFICATO DI AEROPORTO A GENOVA |
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Roma, 5 maggio 2005 - Si è svolta ieri, presso la sede dell’Autorità Portuale di Genova, la cerimonia di consegna del “Certificato di Aeroporto” alla società di gestione Aeroporto di Genova S.p.a.. Questa attestazione certifica la conclusione dell’istruttoria eseguita dall’Enac sulle infrastrutture e sui processi operativi della società di gestione che evidenzia la conformità dell’aeroporto di Genova al “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti”, regolamento adottato dall’Enac nell’ottobre del 2003 in recepimento dell’Annesso 14 dell’Icao (International Civil Aviation Organization), organizzazione dell’Onu che riunisce le Autorità per l’aviazione civile di 188 Paesi Membri. Il Presidente ed il Direttore Generale dell’Enac, On. Prof. Vito Riggio e Com.te Silvano Manera, alla presenza di tutto il Consiglio di Amministrazione dell’Enac riunitosi in data odierna a Genova, hanno consegnato il certificato al Presidente, Dott. Giovanni G. Novi, ed al Direttore Generale, Dott. Paolo Trapani, della società Aeroporto di Genova S.p.a.. La certificazione è su base triennale e prevede un continuo presidio da parte della società di gestione sui processi operativi che impattano sulla sicurezza, a garanzia di un costante circuito che tuteli i passeggeri e la qualità dei servizi resi dagli operatori aeroportuali. Il Regolamento da cui deriva la certificazione è stato introdotto per la prima volta in Italia e riguarda l’idoneità del gestore relativamente alla conduzione in sicurezza delle infrastrutture, degli impianti e delle operazioni aeroportuali. Oltre alla società Aeroporto di Genova, ad oggi sono stati consegnati i certificati ad Adr per Roma Fiumicino, alla Sea per Milano Malpensa e Milano Linate, alla Save per Venezia, alla Sab per Bologna, alla Gesap per Palermo, alla Sac per Catania, alla Gesac per Napoli, alla Geasar per Olbia, alla Seap per Bari, alla Sacbo per Bergamo, alla Sagat per Torino, alla Adf per Firenze, alla Sogaer per Cagliari, alla Sogeaal per Alghero ed alla Aeroporto Catullo per Verona. Sono state inoltre concluse le istruttorie per la certificazione degli aeroporti di Trieste, Lamezia, Pisa e Ciampino. Il programma di certificazione dell’Enac prevede che entro l’anno in corso dovranno essere certificati tutti gli aeroporti. Il 95% del traffico complessivo del nostro Paese, comunque, transita attraverso gli aeroporti ad oggi certificati. La certificazione degli aeroporti è un passaggio propedeutico alla concessione della gestione quarantennale. Entrambi gli aspetti rientrano nel programma di modernizzazione del sistema del trasporto aereo nazionale, programma finalizzato ad innalzare ulteriormente la sicurezza degli aeroporti, a garantire uno sviluppo trasparente e competitivo del settore a livello europeo anche attraverso la vigilanza delle tariffe applicate dagli operatori, ed a tutelare la qualità dei servizi resi ai passeggeri. |
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SWISS, PRIMA DELLA CLASSE IN COMFORT E ATTENZIONE AL DETTAGLIO, LANCIA LE NUOVE TARIFFE EXCLUSIVE FIRST. |
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Milano, 5 maggio 2005 - Per una rappresentazione teatrale volete i posti migliori. E allora perché dovreste accontentarvi delle seconde file per assistere allo spettacolo del mondo visto dal cielo? Con le nuove tariffe Exclusive First, Swiss International Air Lines vi fa volare da protagonisti, nel comfort personalizzato di un servizio su misura. Da Milano a Dubai, da Roma a Boston, da Venezia a Singapore, da Bologna a Miami… volate alto, “primi della classe” sulla rotta del benessere a bordo. È vero, qualsiasi classe si scelga, economy o business, un volo con Swiss è un volo di classe: la qualità è eccellente, la tecnologia è al servizio del comfort, i prezzi sempre competitivi. Nonostante queste premesse che vogliono ribadire gli altissimi standard garantiti dalla Compagnia, c’è un prodotto che supera ogni aspettativa, guadagnandosi la definizione Swiss First. Accesso diretto al check-in e personale totalmente a disposizione; poltrona studiata per offrire il massimo del comfort e per trasformarsi in un letto completamente piatto lungo 203 cm e largo 60 cm; configurazione singola nel posto finestrino o in compagnia di un altro passeggero al centro; menu gourmet creato da cuochi di fama mondiale servito su un’elegante tovaglia bianca e accompagnato dai migliori vini e da champagne; telefono, presa elettrica e grande schermo per il business; assistenti di volo che nel 2003 si sono aggiudicati il premio ‘Best Cabin Staff’… tutto questo, in prima classe, non è un optional, è la norma. Grazie alle nuove tariffe Exclusive First, l’esperienza di volare come in un aereo privato è un sogno realizzabile, si parte da Milano, Roma, Bologna o Venezia e si può scegliere tra un ampio ventaglio di destinazioni: Bangkok, Bombay, Boston, Chicago, Dubai, Hong Kong, Il Cairo, Johannesburg, Jeddah, Los Angeles, Miami, Muscat, New York, Riyadh, Singapore, San Paolo, Tokyo. Il risparmio rispetto alle “normali” tariffe di prima classe è mediamente del 30%; ad esempio un biglietto Exclusive First da Roma ad Hong Kong a/r costa € 5450*, mentre la tariffa pubblicata di Prima Classe ammonta a € 8346*; la tariffa da Milano a Singapore a/r in Exclusive First ammonta a € 5200*, quando l’importo della Prima Classe pubblicata è pari a € 7829* . Che siate diretti a Chicago o a Singapore, Los Angeles o San Paolo, Tokyo o Il Cairo, siamo certi che il viaggio durerà sempre troppo poco. * tasse aeroportuali a partire da € 59 e supplementi da € 64 esclusi. I prezzi sono per persona in classe First, tasse aeroportuali e supplementi esclusi a partire da € 95, variabili a seconda della destinazione prescelta. La promozione è valida esclusivamente sui voli operati da Swiss ed è soggetta a restrizioni, modifiche e disponibilità posti limitata nella classe di prenotazione dedicata che potrebbe non essere prenotabile per ogni singolo volo. |
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DELTA AIR LINES FESTEGGIA 5 ANNI A VENEZIA |
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Milano, 5 maggio 2005 - Delta, la compagnia aerea americana con il maggior numero di voli dall’Italia per gli Stati Uniti, offre da 5 anni un collegamento non-stop da Venezia a New York. “Il collegamento è stato introdotto il 10 Maggio 2000 e siamo molto lieti di offrire questo servizio al mercato del Triveneto, che è in continua espansione” afferma Patrizia Ribaga, direttore commerciale della Delta per l’Italia. “Sulla rotta Venezia – New York Delta ha registrato nel corso del 2004 un incremento di passeggeri del 34% rispetto al 2003, un risultato molto incoraggiante anche per l’anno in corso”. “Il volo viene attualmente operato ogni giorno, mentre nella stagione invernale i voli sono 5 voli alla settimana. Quest’anno, a differenza dello scorso anno, il volo è tornato ad essere giornaliero da Marzo a dimostrazione dell’incremento della richiesta per gli Usa nonché l’importanza di Venezia nelle strategie di Delta” prosegue Patrizia Ribaga. L’italia, nell’ambito della Regione Atlantica, è per Delta il primo mercato in termini di voli non-stop verso gli Stati Uniti (con 7 voli giornalieri) ed il terzo mercato in termini di revenue e di passeggeri trasportati. Nel 2004 il traffico totale Italia - Usa è aumentato del 16,1%; Delta ha registrato un incremento di oltre il 36%. “Anche le aspettative per l’estate sono positive: ad oggi il booking factor medio per il periodo Maggio-luglio sul volo Venezia – New York Jfk supera l’84%” conclude Patrizia Ribaga. |
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RYANAIR FESTEGGIA L’INAUGURAZIONE DEL VOLO MILANO ORIO AL SERIO – SHANNON CON VOLI DA 9.99 EURO |
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Milano, 5 maggio 2005 -. Ryanair, , ha inaugurato ieri il primo collegamento diretto della compagnia tra Milano Orio al Serio e l’Irlanda con partenza del volo da e per Shannon. La regione dello Shannon è famosa per la sua particolare bellezza e prende il nome direttamente dal maestoso fiume Shannon. Limerick, la città principale, è da sempre considerata la capitale storica della regione. L'area comprende sia chilometri di costa affacciata sull'Atlantico, ove potrete ammirare le meravigliose scogliere, le spiagge dorate e le baie tranquille, sia paesaggi interni spettacolari, come quello lunare del Burren. Bridget Dowling, Direttore Vendite e Marketing Ryanair per l’Italia, oggi ha detto: “Il volo per l’Ovest dell’Irlanda era richiesto da molto tempo dagli italiani. Ora finalmente gli italiani potranno accedere facilmente ed economicamente a questa parte del paese. L’arrivo a Shannon permette anche di raggiungere in poco tempo altre località affascinanti come Limerick, Cork, e Clare. Se volete veramente scoprire il fascino dell’Irlanda tradizionale, non perdetevi il Fleah Nuadh, un festival di cultura irlandese a Ennis con i suoi concerti, workshop e intrattenimenti di strada, oppure il Festival gastronomico a Limerick, dove si svolgeranno concorsi di cucina ai quali prenderanno parte cuochi internazionali e dove ci saranno numerose occasioni di svago. Ryanair festeggia il successo della nuova rotta con un’offerta del 50% di sconto sulle tariffe più basse: ora potrai volare a Shannon con tariffe a partire da soli 9.99 euro” |
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AMMINISTRAZIONE COMUNALE E CNA MILANO: IMPORTANTE ACCORDO PER FAVORIRE IL RISPARMIO ENERGETICO E LIMITARE L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO |
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Milano, 5 maggio 2005 - Le famiglie e i cittadini milanesi, sempre più attenti a contenere le ingenti spese per il riscaldamento e il consumo energetico, hanno sviluppato negli ultimi anni una sensibilità particolare al problema dell’inquinamento atmosferico. Ed è a questa sensibilità che oggi hanno dato una risposta concreta e importante l’Amministrazione comunale di Milano, settore energia e Ambiente e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa milanese. In un incontro a Palazzo Turati, storica sede della Camera di Commercio di Milano, il Settore Ambiente ed Energia del Comune e Cna Milano, hanno, infatti, presentato il protocollo d’intesa realizzato per permettere alle aziende preposte alla manutenzione e installazione degli impianti termici con potenza inferiore ai 35 Kw (le caldaiette che fanno funzionare tutti gli impianti autonomi di riscaldamento ad uso famigliare) della città di essere inserite nella lista di manutentori convenzionati con il Comune. La possibilità di accedere a questo gruppo di tecnici selezionati è aperta a tutti gli oltre 11 mila impiantisti che operano in Milano e provincia che però devono seguire gli appositi corsi tecnici obbligatori dedicati all’aggiornamento professionale presso la sede di Cna o di altra associazione di categoria riconosciuta. La partecipazione al corso viene ritenuta elemento qualificante del servizio garantito ai cittadini nel determinare il buon funzionamento delle caldaie, il contenimento dei consumi energetici e dell’effetto inquinante. Il manutentore avrà la possibilità di contrassegnare il suo intervento apponendo sul libretto di manutenzione dell’utente il bollino verde, elemento distintivo del controllo svolto con i migliori criteri qualitativi e garantito dall’Amministrazione comunale. Il protocollo d’intesa Comune/manutentori è stato illustrato dal Responsabile del Servizio Tecnico e Energia del Comune di Milano, Pierluigi Bellinzona e dal Presidente di Cna Milano, Maurizio Calzolari. Ancora oggi, nella stessa occasione, Cna Milano ha messo sul piatto altre due iniziative che completano il pacchetto dei servizi garantiti all’utenza dai suoi manutentori. È stato infatti presentato l’accordo tra Cna Milano e il Gruppo Multiutility, leader italiano nella costituzione e nell’approvvigionamento di energia a consorzi e gruppi d’acquisto. Questa collaborazione consentirà alle imprese di manutenzione la possibilità di convogliare le forniture di energia ad uso domestico, controllando, per conto degli utenti, la qualità del prodotto e l’entità dei consumi, senza perdere di vista la convenienza economica del rapporto a favore di imprese e cittadini che si propone in termini assolutamente competitivi rispetto alle tariffe applicate dall’attuale gestore Aem). Infine è stato proposto l’accordo raggiunto da Cna con la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Grazie a questa intesa gli installatori iscritti alla Confederazione Nazionale degli Artigiani e delle Pmi possono consentire ai propri clienti, sia condomini che privati, di usufruire di un finanziamento a condizioni competitive per interventi di recupero e ristrutturazione del patrimonio edilizio e di adeguamento degli impianti termici ai più aggiornati parametri. |
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VALUTAZIONE DELLE CREDENZIALI "VERDI" DEL 7PQ |
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Bruxelles, 5 maggio 2005 - Gli aspetti relativi all'ambiente e alla sostenibilità del Settimo programma quadro (7Pq) sono stati sottoposti a esame in occasione di una conferenza organizzata a Bruxelles dal gruppo Verde/alleanza libera europea (Verts/ale) al Parlamento europeo il 2 maggio scorso. Politici, ricercatori e rappresentanti di gruppi di interesse hanno toccato temi quali la ricerca nucleare, la salute, il cambiamento climatico e la nanotecnologia. Benché tutti abbiamo convenuto che il 7Pq dovrebbe essere incentrato soprattutto sulla sostenibilità, sono emersi pareri divergenti su quanto sia evidente questo aspetto nella proposta pubblicata il 6 aprile. Il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik e l'europarlamentare polacco e relatore sul 7Pq Jerzy Buzek hanno suscitato reazioni scettiche alle loro assicurazioni di possedere credenziali "verdi". Il Commissario Potocnik aveva dichiarato ai presenti che "se c'è un'area che è presente orizzontalmente in tutte le priorità della ricerca, sono le questioni ambientali", mentre l'onorevole Buzek ha affermato di aver trascorso gran parte della sua carriera a tradurre in pratica i risultati della ricerca ambientale, e ha aggiunto: "Mi potete considerare un Verde. Siamo tutti Verdi al giorno d'oggi!" L'onorevole Buzek ha dichiarato che la commissione parlamentare per l'industria, la ricerca e l'energia ha espresso "un parere generalmente favorevole sulle proposte", ma che desidererebbe presentare "qualche centinaio di emendamenti". Alcuni di essi riguardano questioni molto delicate, ha ricordato l'eurodeputato, che ha fornito l'esempio della proporzione esistente tra i finanziamenti destinati all'energia nucleare e quelli stanziati per l'energia rinnovabile, per la ricerca sulle cellule staminali e per l'ingegneria genetica. La questione dell'energia è stata ripresa da molti altri partecipanti. Hans Josef Fell, deputato dei Verdi e membro del governo tedesco, ha ribadito che l'aumento dei finanziamenti per il nucleare previsto nella proposta del 7Pq è dieci volte maggiore dell'incremento per l'energia rinnovabile. Ha inoltre sollevato obiezioni sulla proposta di spendere dieci miliardi di euro dei fondi comunitari per il reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter) che, secondo lui, "non produrrà alcun risultato nell'arco dei prossimi 50 anni", mentre "a noi servono risultati immediati". Il Commissario Potocnik ha reagito affermando che il periodo di attesa sarà verosimilmente di 30 anni e non di 50, ma che, in ogni caso, "La nostra responsabilità va ben oltre i prossimi 30 anni". Le difficoltà di valutare l'opportunità di Iter da un punto di vista ambientale sono state sintetizzate da Michaël Braun, che di recente ha portato a termine uno studio sulle proposte del 7Pq per il partito tedesco dei Verdi. "Da un'ottica commerciale, ritengo che le fonti di energia rinnovabile [e non la fusione o fissione nucleare] siano quelle a cui destinare i nostri investimenti, poiché hanno già fatto la trafila dei laboratori di ricerca. Non ho risposte all'interrogativo sulla fusione. Nel futuro più prossimo non produrrà risultati, ma possiamo permetterci di abbandonarla tout court?", ha osservato. L'equilibrio tra gli obiettivi commerciali e quelli inerenti alla sostenibilità è stato di fondamentale importanza per la Commissione durante la stesura della proposta per il 7Pq, ha ricordato il Commissario Potocnik. Il 7Pq è più incentrato sull'industria rispetto a quelli che l'hanno preceduto, ha spiegato il Commissario, ma ha ricordato che rimane comunque essenziale "tenere d'occhio" la sostenibilità. Rispondendo a una domanda dell'onorevole Jerzy Buzek sulle priorità della Commissione nell'ambito delle nove priorità della ricerca contenute nella proposta, il Commissario Potocnik ha dichiarato che variano in base a determinati criteri. Se da una parte le priorità per la competitività potrebbero essere la tecnologia dell'informazione e la biotecnologia, dall'altra le priorità per la sostenibilità sono la salute e l'ambiente, ha ricordato. Molti dei presenti hanno espresso preoccupazione per il fatto che, per la prima volta, la ricerca sulla sicurezza è stata inserita nel programma quadro. La maggior parte delle obiezioni riguarda il timore che i fondi comunitari possano essere utilizzati a vantaggio della ricerca militare. Il Commissario ha rassicurato i presenti sul fatto che il 7Pq non finanzierà alcuna attività di ricerca di natura militare, ma ciò non è bastato a tranquillizzare Doug Parr, scienziato capo di Greenpeace nel Regno Unito, che ha chiesto che tale priorità venga sostituita dalla ricerca sulla risoluzione dei conflitti e sui processi sociali. Doug Parr ha insistito dicendo che l'intera premessa su cui si basa la proposta del 7Pq è sbagliata. "Parte dalle tecnologie e non dalle problematiche", ha osservato. Ha fornito l'esempio delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e della nanotecnologia. Ognuno di questi temi è inserito quale priorità della ricerca, ma, secondo Doug Parr, viene considerato un obiettivo fine a se stesso. Tali tecnologie dovrebbero invece essere utilizzate per risolvere problemi, ha affermato. La proposta, inoltre, non è sufficientemente incentrata sulle scienze sociali e sul problema dell'acqua e dei rifiuti, conferisce un potere eccessivo al settore delle imprese e non guarda abbastanza lontano, ha aggiunto Doug Parr. La proposta alternativa di Greenpeace comprende le seguenti priorità di ricerca: cambiamento climatico ed energia, risoluzione dei conflitti e processi sociali, salute e benessere pubblici, agricoltura, uso del territorio e pesca, e infine utilizzo responsabile delle risorse. "Dovremmo riformulare il 7Pq a partire dagli obiettivi, che sono di natura ambientale, sociale e inerenti alla salute pubblica", ha osservato Doug Parr. Doug Parr ha inoltre affermato che un'autentica consultazione pubblica sul 7Pq verosimilmente non appoggerebbe la proposta nella sua forma attuale, e ha chiesto al Parlamento europeo di esporre all'influenza della società civile la questione del finanziamento della ricerca europea. Si è inoltre acceso un dibattito sul bilancio del 7Pq. "Parliamo di aumentare il bilancio come se bastasse questo per ottenere magicamente i risultati auspicati", ha dichiarato l'eurodeputato spagnolo David Hammerstein. Hans Josef Fell ha ripreso questo punto affermando che in Germania il consenso sull'aumento del bilancio comunitario a favore della ricerca dipenderà probabilmente dalla capacità dei ministri e dei deputati di riconoscere che un bilancio più cospicuo genererà valore aggiunto, e che sarà utilizzato in maniera efficace. Il Commissario Potocnik ha elencato rapidamente dieci motivi che giustificano l'aumento del bilancio, ricordando ai presenti che "in fin dei conti la questione non riguarda la ricerca e sviluppo, bensì la nostra società e il modo in cui dovrebbe svilupparsi in futuro". |
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FIRMATI PROTOCOLLI D'INTESA CON TUNISIA E MAROCCO IL MINISTRO MORATTI: "CON E-BUSINESS, TECNOLOGIE MULTIMEDIALI, TURISMO E UNIVERSITA' A DISTANZA INIZIAMO LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO EUROMEDITERRANEO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA" |
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Roma, 5 maggio 2005 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti, ha sottoscritto ieri a Tunisi con i ministri dell'Istruzione superiore Lazhar Bououni, e della Ricerca scientifica e tecnologica Sadok Korbi, e a Rabat con il ministro dell'Istruzione superiore del Marocco, Habib el Malki, tre importanti protocolli d'intesa per la realizzazione di uno Spazio euromediterraneo dell'alta formazione e della ricerca. Le aree prioritarie delle intese firmate riguardano azioni mirate a favorire il trasferimento tecnologico a imprese italiane e tunisine, la ricerca per l'ambiente, lo sviluppo degli studi sulla biodiversità, le energie rinnovabili e l'agricoltura. "Questi accordi con Tunisia e Marocco, che riguardano l'e-business, le tecnologie multimediali, il turismo e l'università a distanza", ha detto il Ministro Moratti, "costituiscono la prima tappa verso la costruzione di quello Spazio euromediterraneo dell'alta formazione e della ricerca che vedrà la luce nel gennaio 2006 con una grande conferenza interministeriale in programma a Catania, a conclusione di un percorso iniziato nel 2003 nella stessa città sotto la Presidenza italiana dell'Ue. Nei prossimi giorni proseguirò la serie di incontri e di accordi con i Ministri di Egitto e Giordania". Oggi sono stati firmati anche due importanti protocolli operativi per l'avvio di attività di "eccellenza" nel campo della formazione e della ricerca scientifica presso le Università di Tunisi e Al Akhawayn (Casablanca), in collaborazione con istituzioni accademiche italiane. Per la realizzazione dei programmi di collaborazione scientifica e didattica rientranti nel progetto di Catania è stato previsto dal Miur uno stanziamento di 10 milioni di euro. Il primo progetto, frutto dell'intesa tra le Università di Tunisi, della Manouba e di Sfax da parte tunisina e l'Università di Pavia, lo Iuss e la Scuola Sant'anna di Pisa, permetterà di integrare i programmi didattici della Ecole Méditerranéenne d'Etudes Avancées en Sciences et Technologies des Médias de Tunis, con programmi di ricerca e di formazione alla ricerca. In particolare, sarà attivato un programma sullo sviluppo di "Infrastrutture e piattaforme real-time per ambienti di ricerca ed e-learning collaborativi". Il progetto permette ad ogni laboratorio di una rete di ricerca di comunicare in tempo reale con un altro laboratorio partecipando alla ricerca in corso, come se i ricercatori fossero presenti nello stesso ambiente. I risultati attesi da questa ricerca potranno modificare in modo sostanziale il concetto di laboratorio congiunto, consentendo collaborazioni anche a grande distanza senza movimento delle persone. L'insieme delle iniziative attivate sia sul fronte della formazione sia su quello della ricerca fanno prevedere importanti ricadute in termini di innovazione nel settore Ict e dell'insegnamento a distanza, in un'area, quella del Mediterraneo appunto, che suscita l'interesse anche del mondo imprenditoriale. Cisco, Marconi Italia, Fabbricadigitale e Agilent Technologies hanno infatti manifestato un vivo interesse a partecipare al progetto. Alla Scuola di Tunisi è stato inoltre confermato da parte italiana un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro per le attività del prossimo triennio. Il progetto prevede in 5 anni la formazione di 150 ricercatori. Il secondo protocollo, sottoscritto tra l'Università di Al Akhawayn di Casablanca, e l'E-business Management School/isufi - Università di Lecce prevede l'avvio e la messa a regime di un "Laboratorio di ricerca congiunto sulle e-Business Solutions" e, successivamente, l'avvio di un Centro di Competenze, aperto ai paesi del Maghreb, specializzato sulle problematiche scientifiche e di alta formazione connesse al "digital divide". Le attività di ricerca riguarderanno in particolare l'esplorazione di approcci innovativi al management dell'"internet worked business", metodologie e strumenti per la riconfigurazione e l'innovazione di processi tradizionali attraverso tecnologie e-Business, e-government, turismo e agricoltura. Il costo previsto per l'avvio e la messa a regime del laboratorio congiunto è stimato in 2,4 milioni di euro (0,7 a carico dei partner del Marocco). L'università Telematica Internazionale Uninettuno ha inoltre stipulato tre accordi con l'Università Virtuale di Tunisi: 1) un'intesa per offrire agli studenti tunisini corsi di laurea in Ingegneria; 2) un accordo per realizzare la traduzione e l'adattamento in arabo di alcuni tra i 27 corsi di laurea già prodotti dal Consorzio Nettuno nelle aree disciplinari che vanno da ingegneria a economia, dai beni culturali a psicologia, a scienze della comunicazione; 3) un accordo per attivare nuovi corsi di laurea in economia del turismo. Questo progetto, frutto della collaborazione tra il Miur e il Ministero dell'Innovazione italiano, prevede un investimento di 1,5 milioni di euro. L'uninettuno realizzerà inoltre, in collaborazione con il Segretario di Stato del Marocco presso il Ministero dell'Educazione Nazionale e dell'Insegnamento Superiore, corsi televisivi di alfabetizzazione e di educazione destinati ad adulti analfabeti e bambini ai primi livelli di scolarizzazione, che risiedano in Marocco e in Italia. "Lo scopo ultimo del nostro progetto, ulteriormente rafforzato dagli accordi firmati oggi", ha aggiunto il Ministro Moratti, "è quello di realizzare in tutta l'area euromediterranea maggiori opportunità di accesso al sapere, a livello d'istruzione superiore, più ampie possibilità di studio e lavoro per intensificare sempre più il dialogo interculturale". "Lo spazio euromediterraneo d'istruzione superiore che intendiamo realizzare, in perfetta coerenza e continuità con gli orientamenti espressi dall'Ue con la Dichiarazione di Barcellona", ha proseguito il Ministro italiano, "comporterà infatti un ampliamento ed un arricchimento di prospettive per quanto riguarda la qualità del capitale umano e l'occupabilità, ma per far ciò sarà necessario basarsi su percorsi formativi comuni e condivisi. Per questa ragione, stiamo lavorando concretamente ad un'azione a livello politico e intergovernativo che ci consenta di riuscire a concordare ed attivare dei programmi di armonizzazione al sistema europeo di formazione superiore e di ricerca scientifica e tecnologica, in modo da rendere effettiva la realizzazione di uno spazio euromediterraneo che consenta la mobilità di studenti, docenti, ricercatori e lavoratori al proprio interno". |
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GERMANIA, CONFERENZA SUI FINANZIAMENTI COMUNITARI PER LA RICERCA |
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Bruxelles, 5 maggio 2005 - L'università del Saarland, l'Istituto Max Planck per l'informatica in Germania e il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) organizzano una conferenza sui finanziamenti europei per la ricerca e sul Settimo programma quadro, che si svolgerà a Saarbrücken (Germania) dall'1 al 3 giugno. La conferenza offrirà ai partecipanti informazioni aggiornate e ulteriori opportunità per discutere le proprie esperienze. Sarà inoltre rivolto uno sguardo al 7Pq, del quale sarà fornita una panoramica secondo le prospettive francese e tedesca. Per ulteriori informazioni visitare: http://www.Kowi.de/services/veranstaltungen/buta/default.htm Oppure rivolgersi a: Sophie Sarter: E-mail: sarter@clora.Net |
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18 MAGGIO 2005: ROMA, GIORNATA DI CONFRONTO SULL'UNIVERSITA' |
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Roma, 5 maggio 2005 - Le Organizzazioni sindacali e le Associazioni rappresentative della docenza universitaria prendono atto dell'ulteriore rinvio al 25 maggio dell'inizio della discussione alla Camera sul disegno di legge delega sullo stato giuridico dei docenti universitari, mentre prosegue stancamente e senza novità la discussione in Vii Commissione. L'apparente sfilacciamento della situazione parlamentare non deve però autorizzare a ritenere venuta meno la volontà della maggioranza di perseverare nel suo disegno politico, senza tenere minimamente in conto nessuna modifica sostanziale del disegno di legge, insistendo nella proposta di un'idoneità aperta alla seconda fascia solo per spezzare il fronte dell'opposizione, infine senza mostrare disponibilità ad accettare almeno qualcuna delle proposte fortemente migliorative che sono emerse dal serrato confronto nelle Università tra le organizzazioni sindacali e le associazioni della docenza universitaria e le altre organizzazioni della vita universitaria, in primo luogo dei ricercatori precari, dei dottorandi (Adi) e degli studenti (Udu). Queste le richieste più importanti, che costituiscono il nucleo irrinunciabile per una nuova Università: una vera politica del diritto allo studio; un piano pluriennale di reclutamento di 20.000 posti di ruolo; il rifiuto della precarizzazione della docenza universitaria, che è e deve rimanere alta funzione pubblica; la distinzione tra reclutamento ed avanzamento di carriera; l'introduzione della terza fascia dei professori, non ad esaurimento; la costituzione di un sistema imparziale di valutazione; la costruzione di un vero sistema dell'autonomia universitaria. Le Organizzazioni sindacali e le Associazioni della docenza universitaria, insieme con le altre organizzazioni dell'Università, ribadiscono la necessità che le proposte emerse nel confronto abbiano la massima diffusione, nelle Università e nel Paese. Per questo viene convocata unitariamente una giornata di confronto tra l'Università e le forze politiche e sindacali in Roma, il giorno mercoledì 18 maggio ore 11,30 nella Sala della Residenza in Farnese (via del Mascherone, 59 - accanto a piazza Farnese). Le organizzazioni sindacali e le Associazioni della docenza universitaria invitano a partecipare al presidio di mobilitazione davanti al Parlamento indetto per il 25 maggio alle ore 11, giorno presumibile dell'inizio della discussione in aula del Ddl governativo. |
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PER UN GIORNO FRASCATI "CAPITALE DELLA FISICA", SCIENZA DELL’UTILITÀ QUOTIDIANA |
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Roma, 5 maggio 2005 - La fisica non è qualcosa di astruso e poco comprensibile, che viene studiato nella penombra dei laboratori da ricercatori e scienziati ma una realtà che incontriamo continuamente nella nostra vita quotidiana, da quando usciamo da casa la mattina a quando vi rientriamo dopo una giornata di lavoro. “Già quando respiriamo l'aria, ci troviamo immersi in un ambiente che è sondato dalla fisica dell'atmosfera, la quale ci consente di avere previsioni meteorologiche sempre più dettagliate e sofisticate, segnalandoci la possibilità di eventi (caldo, precipitazioni copiose, nevicate), che condizionano i nostri comportamenti giorno per giorno”. A parlare così è Franco Vivona, responsabile della sezione di Roma dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, che prosegue: “Sempre nel campo della fisica rientrano i sensori e i microsensori, i computer da tavolo o portatili, i cellulari e mille altri oggetti che per il loro uso comune e generalizzato sembrano banali, ma che invece sono frutto di ricerche tecnologiche basate sulla fisica dei materiali”. Della fisica e di tutte le sue applicazioni si parlerà il 5 maggio, con inizio alle ore 9,30, presso l’Area della ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Tor Vergata, nel corso del convegno La fisica e il mondo che ci circonda. Uno degli interventi riguarderà i sensori, della cui applicazione parlerà il prof Arnaldo D’amico, dell’Istituto di microelettronica e microsistemi del Cnr presso il quale è stato realizzato un sistema olfattivo artificiale, il “naso elettronico”. Il suo vasto campo applicativo va dall’ambito agro-alimentare, con l’analisi della freschezza e della qualità dei cibi, alla rilevazione di sostanze inquinanti contenute nell’acqua e nell’atmosfera fino al campo medico, attraverso l’analisi del rapporto tra l’odore emesso dalla pelle e la presenza di patologie quali diabete, tumore al polmone, ulcera ed epatiti. Saranno trattati, poi, aspetti delle ricerche geologiche legate alle caratteristiche fisiche dei materiali, con particolare riguardo alla propagazione delle onde elastiche. Andrea Sposato dell’Istituto di geoingegneria del Cnr si soffermerà sia sulla mobilità geologica attiva e sulle problematiche sismologiche e paleosismologiche, sia sulle ricerche sui versanti sottomarini mediante indagini oceanografiche. Il ruolo della fisica nell’analisi della immagine in medicina sarà al centro dell’intervento di Settimio Grimaldi, ricercatore dell’Istituto di neurobiologia e medicina molecolare. Verrà illustrato il progetto sull'utilizzo della radiazione di risonanza di ciclotroni di ioni per la messa a punto di protocolli per il differenziamento di cellule staminali umane. La ricerca ha l’obiettivo di differenziare con sistemi fisici cellule umane autologhe per poi reimpiantarle per la rigenerazione dell'organo leso. L’altro aspetto di interesse della giornata sta nella valorizzazione del Comune di Frascati (rappresentato all’incontro dal sindaco, on. Francesco Paolo Posa), noto soprattutto per ragioni turistiche ed enogastronomiche, come centro di una delle aree di ricerca più vitali dal punto di vista scientifico e culturale. Al confine tra il territorio comunale e quello di Roma sorge innanzitutto l’Area della Ricerca di Roma 2 Tor Vergata, nata alla fine degli anni Cinquanta per poi crescere negli anni Ottanta con l’insediamento di alcuni Istituti e Sezioni del Cnr, e trasferirsi nel 1997 nella attuale zona. In questa vasta area insistono importanti realtà scientifiche e culturali, quali l`Enea (Ente nazionale energie alternative), l`Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), l`Ente spaziale europeo Esa-esrin e la nuova sede della Banca d`Italia. A poca distanza sono altresì presenti l`Osservatorio Astronomico di Roma di Monteporzio Catone e l`Ispesl. Il Progetto Megalab e gli accordi operativi con Esa-esrin sono soltanto due esempi di una vasta sinergia che configura questa zona come il più alto concentrato di realtà scientifiche a livello internazionale del nostro Paese, vanto del Comune di Frascati e della popolazione della zona. Non a caso il Copit-comitato Interparlamentare Italiano, considera gli Enti di Ricerca che gravitano in questa zona come i riferimenti più qualificati per contribuire a presentare proposte di legge innovative al Parlamento Italiano ed agli Enti locali interessati. Per informazioni: Franco Vivona, resp. Sezione di Roma Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima, Isac-cnr, tel. 06/49934296 f.Vivona@isac.cnr.it |
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