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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Maggio 2005
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SAMSUNG ELECTRONICS CONTINUA LA SUA CORSA IN ITALIA LA MULTINAZIONALE CHIUDE IL 2004 CON UNA CRESCITA DEL FATTURATO DEL 19%. L’UTILE A 3 MILIONI DI EURO. NEL PRIMO TRIMESTRE 2005 LA CRESCITA È DELL’8%.  
 
Milano, 9 Maggio 2005 – Samsung Electronics Italia, filiale commerciale della multinazionale di Seoul, leader nella produzione di semiconduttori, nelle telecomunicazioni, nei display a schermo piatto e nella convergenza digitale, ha chiuso il 2004 con un fatturato in crescita del 19% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 912,2 milioni di Euro ( 764,8 nel 2003). Si conferma così l’andamento positivo di Samsung che sul mercato italiano da 10 anni sta crescendo con tassi di crescita a doppia cifra. L’utile, al netto delle imposte, è risultato pari a 3 milioni di euro. Il bilancio, approvato ieri dall’Assemblea degli Azionisti, evidenzia una forte crescita dei comparti Telecomunicazioni (+ 26% rispetto all’esercizio precedente), Information Technology (+ 21%), Home-appliances (+ 13%). L’audio-video è cresciuto del 6%. La scelta strategica di proporre prodotti di alta qualità, posizionati nel segmento high-end del mercato, ha portato tutte le divisioni Samsung a ottenere incrementi di fatturato spesso percentualmente superiori alla crescita dei rispettivi mercati. Un incremento deciso del business si è stato registrato dalla Divisione Telecommunication. In questo mercato Samsung, ha continuato a mantenere una quota di mercato pressoché invariata: 9,2% per quantità, 15,3% per valore, (Fonte Gfk). La telefonia fissa, che l’anno precedente aveva sofferto un decremento delle vendite nette rispetto all’esercizio 2002, ha saputo recuperare ampiamente il proprio fatturato con un incremento del 167% e ha siglato un accordo commerciale con il più importante operatore italiano di telefonia fissa. La divisione Audio-video ha confermato la scelta di puntare su prodotti a tecnologia digitale, soprattutto televisori Lcd, focalizzando le strategie di comunicazione e promozione su questi prodotti. Nonostante la concorrenza agguerrita, Samsung ha mantenuto la prima posizione nel mercato dei televisori Lcd con una quota del 23,3% (valore). La Divisione Home-appliances ha registrato una crescita del fatturato pari al 13% confermando la propria leadership nel mercato dei frigoriferi “No Frost” (29% di quota di mercato) grazie a una gamma sempre più ampia. In particolare, nel mercato dei condizionatori Samsung si è confermata leader con una quota dell’11%. La Divisione Information Technology ha realizzato un incremento di fatturato del 21%, un successo dovuto soprattutto ai monitor a cristalli liquidi che hanno mantenuto la seconda posizione in termini di market share a valore con il 12%. Buoni risultati anche della cosiddetta “office automation”. Per quanto riguarda il primo trimestre di quest’anno, il fatturato di Samsung Electronics Italia è cresciuto dell’ 8%, rispetto al periodo gennaio-marzo 2004. Doo Young Yoo, Presidente di Samsung Electronics Italia, ha dichiarato: “In un anno particolarmente difficile per l’economia mondiale e per quella italiana, Samsung ha saputo mantenere ritmi di crescita costanti nel nostro mercato. Questo ci conferma la validità della nostra strategia di proporre prodotti di alta gamma, tecnologicamente avanzati e in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori nell’ambito del divertimento, del lavoro e della casa. I continui investimenti in Ricerca & Sviluppo, insieme alle numerose attività di comunicazione e marketing, tra cui la sponsorizzazione dei Giochi Olimpici, hanno permesso all’Azienda di entrare a pieno titolo tra le aziende più note e conosciute nel mondo: il brand Samsung è infatti salito al 21° posto nella classifica Interbrand 2004 (+ 16% vs 2003) che misura il valore economico dei primi 100 marchi a livello mondiale, aggiudicandosi per il biennio 2002-2003, il titolo di “Fastest Growing Company”.  
   
   
LINUXWORLDEXPO, A MAGGIO TORNA IL PINGUINO CONCORRENZA E INNOVAZIONE, COM’E’ MEGLIO?  
 
Milano, 9 maggio 2005. Sarà Jon “maddog” Hall, il barbuto executive director di Linux International a tenere il keynote speech dell’edizione 2005 di Linuxworldexpo Italia, versione nazionale dell’evento di settore più importante a livello mondiale, organizzato da Wireless in collaborazione con Idg World Expo, che si svolgerà dal 24 al 26 maggio presso il Centro Congressi Crowne Plaza Milan-linate di San Donato Milanese. Maddog farà una panoramica su quanto è oggi disponibile di più avanzato tecnologicamente nel campo del software open source a livello mondiale. L’offerta di software a sorgenti aperti è infatti oggi in molti settori alla pari con le migliori realizzazioni tradizionali, in alcuni casi, come per le applicazioni web-based è all’avanguardia, mentre in altre, tradizionalmente ritardatarie, come la grafica e il gestionale, l’open source sa procedendo a gradi passi. Insomma, è passato il tempo in cui applicazioni open source significava funzionalità ridotte all’essenziale, interfacce utente primitive, quasi si trattasse di caratteristiche di secondo piano rispetto al fatto di essere “libero”. Da un punto di vista economico (altra cosa sono gli ideali, o più agnosticamente, le impostazioni ideologiche), infatti, il software a sorgenti aperti, o meglio il meccanismo di sviluppo e licensing dello stesso, ha un senso se riesce a garantire che l’industria del software produca il maggior valore possibile per gli utilizzatori del software, garantendo concorrenza tra prodotti e un livello di innovazione almeno paragonabile a quello avutosi finora tra aziende e con sistemi tradizionali. Il modo migliore per garantire concorrenza e innovazione nell’industria e quindi valore agli utilizzatori è uno dei temi chiave di Linuxworldexpo di quest’anno. Oltre al keynote speech, infatti, buona parte della seconda mattinata della manifestazione è dedicata a questo dilemma. Tra i relatori ma anche nella realtà più ampia, le posizioni principali sono tre. La prima, quella che potremmo definire del ciclo virtuoso innovazione-concorrenza, afferma che in un settore in evoluzione continua come il software la concorrenza è un concetto dinamico, che si sposta con il crearsi di nuove aree funzionali e applicative, mentre nei settori maturi il fatto che ce ne sia meno non è necessariamente un male, se la standardizzazione che ne consegue produce una base solida su cui innestare l’innovazione concorrenziale. Il rischio che uno o più aziende “blocchino” l’innovazione per estrarre il massimo profitto dai settori maturi dove dominano viene sventata in questa visione dall’adozione di standard a tutti i livelli (hardware sottostante, protocolli, linguaggi, interfacce) che di fatto impedisce il “lock-in” degli utenti su una determinata piattaforma. Gli standard garantiscono l’apertura e la loro adozione non dipenderebbe solo dalla spinta degli utilizzatori ma sarebbe nei migliori interessi anche dei produttori, che evitano di reinventare l’acqua calda e ottengono l’apertura anche dei prodotti dei concorrenti, per cui, vinca il migliore. Non è difficile riconoscere in questa posizione echi redmondiani, ma non dimentichiamo che tutte le aziende di software tradizionale sostengono questa posizione nel settore “core” del loro business…. La seconda posizione è quella “regolatoria”, propugnata da buona parte degli Stati europei e dalla Ue, e con sfumature diverse anche dal governo Usa. Secondo i regolatori, è vero che il software evolve e con esso i campi di battaglia della concorrenza, ma siccome le aziende tendono a minimizzare i rischi e massimizzare i profitti, esiste il rischio che chi ha una posizione dominante in un settore maturo, dove la concorrenza non c’è più o è ridotta da tempo ai minimi termini, usi la forza, economica, finanziaria, di mercato, che gli deriva da questo per avvantaggiarsi anche in settori nuovi, senza che il proprio prodotto sia di per sé il migliore, togliendo in buona sostanza la possibilità all’utilizzatore di fare una scelta. Da questa impostazione è derivata la sentenza Ue contro Microsoft riguardante il Media Player, che forzando l’azienda a fare “unbundling” del software da Windows intende stimolare la concorrenza nel settore. Ce la farà? Ai posteri l’ardua sentenza. Osserviamo solo che mentre negli Usa il criterio di intervento a favore della concorrenza deriva di solito dalla constatazione che vi sia un danno misurabile subito dagli utilizzatori paganti, l’antitrust Ue a volte sembra più tesa a garantire un “diritto di concorrenza” alla imprese in primo luogo, da cui deriverebbero vantaggi per gli utilizzatori paganti. La terza risposta alla necessità di coniugare concorrenza e innovazione è quella dell’open source, che potremmo definire decentrata. Delle sue caratteristiche si è scritto troppo per ritornare sull’argomento. Qui è sufficiente fare due osservazioni: è una risposta dal basso, radicata nelle azioni della comunità degli sviluppatori, vista come distinta e solo in parte sovrapposta (per ragioni di sopravvivenza economica dei singoli…) come quella delle imprese di software, in questo molto americano-comunitario-indvidualista (checché ne pensi chi favoleggi di un Linux “culturalmente europeo”); si tratta in secondo luogo di una risposta indiretta che semplicemente separa concorrenza economica da innovazione del software. Quest’ultima viene data per scontata come una derivata dalla volontà creativa degli sviluppatori, aiutata dalla competizione tra diversi gruppi attivi su progetti simili, comunque temperata dalla pubblicità dei sorgenti. La concorrenza economica viene invece traslata su un altro piano, quello dei servizi costruiti sulla base del software aperto. Basta tutto questo a garantire un flusso di innovazioni che migliorino il valore per l’utilizzatore. Per ora e in base a quello che dirà “maddog” e tanti altri relatori di Linxuworldexpo sembra di sì. Tanto poi il lavoro duro di sentenziare tocca sempre ai posteri. Maggiori informazioni sull’agenda di Linuxworldexpo sono disponibili sul sito dell’evento all’indirizzo www.Linuxworldexpo.it/go.php?partnerid=comc  , dove è anche possibile registrarsi gratuitamente e iscriversi alle sessioni formative e ai seminari a pagamento.  
   
   
INTERGRAPH CORPORATION: FATTURATO DEL PRIMO TRIMESTRE 2005 A 136,5 MILIONI DI DOLLARI (+3,2%) E UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE  
 
Milanofiori, 9 maggio 2005 - Intergraph Corporation ha reso pubblici i risultati del primo trimestre 2005, in concomitanza con l’annuncio del riallineamento della sua struttura organizzativa, da quattro a due divisioni, decisa in coerenza con il suo Piano Strategico. Il primo trimestre è stato chiuso a 136,5 milioni di dollari in crescita del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2004 (132,3 milioni) con un utile di 81,9 milioni di dollari, valore che include 81 milioni di dollari (al netto delle tasse sui diritti intellettuali e delle relative spese legali sostenute) conseguenti agli accordi stipulati a conclusione delle cause in ambito “intellectual property” intraprese negli scorsi anni nei confronti di Intel e di alcuni suoi partners. “I dati del primo trimestre 2005 confermano la validità della strada intrapresa un anno e mezzo fa con la definizione del nuovo Piano Strategico – dichiara Halsey Wise, Ceo di Intergraph Corporation –, aspetto di cui siamo molto soddisfatti, ma naturalmente rimane valido l’obiettivo di raggiungere un margine operativo tra gli 8 e i 12 punti percentuali (il primo trimestre ha registrato un risultato pari 5,6%). Stiamo lavorando per creare valore per i nostri clienti ed i nostri azionisti, attraverso una attenta gestione operativa e l’ottimizzazione della nostra offerta. Per fare questo, lo sforzo di riorganizzazione della struttura è un passo importante e perfettamente in linea con la mission di perseguire nella focalizzazione sui bisogni del cliente, contando sulla dimostrata capacità di sviluppare e ottimizzare soluzioni verticali specifiche per i settori di business”. Le nuove divisioni sono: Sg&i - Security Government & Infrastructure (derivante dalla fusione di Intergraph Mapping & Geospatial Solutions, Intergraph Solutions Group e Intergraph Public Safety) destinata alle soluzioni e ai progetti Gis che rendano fruibili e strategiche le informazioni geografiche per usi amministrativi, di sicurezza e di business e Pp&m - Process Power & Marine, focalizzata in soluzioni integrate per l’industria di processo, dalla progettazione degli impianti alla gestione di dati e documenti. La divisione Security, Government & Infrastructure è a sua volta organizzata in 5 business units specifiche per segmenti verticali; Public Safety & Local Government, Federal Solutions, Military & Intelligence, Utility & Communications e Transportation & Commercial Photogrammetry. “In Italia la riorganizzazione non coglie impreparati. – dichiara Giordano Gazzola, Amministratore e Legale Rappresentante di Intergraph Italia Llc – Infatti, allo scopo di ottimizzare le risorse locali e di focalizzarci sui mercati a più alto valore, noi ci eravamo già da tempo strutturati in due sole divisioni. Inoltre, la divisione Imgs di Intergraph Italia nel 2004 ha sviluppato e consolidato la Divisione "Nominated Account and Project", focalizzata sui clienti e sui segmenti "industry", e di mercato, che necessitano un approccio di tipo "enterprise”, anticipando la vocazione di quella che oggi è Sg&i - Security Government & Infrastructure. Ci fa ora piacere constatare come tale modello sia stato adottato a livello worldwide, e quindi come la struttura locale sia già pronta a sviluppare e raccogliere le sfide che la nuova struttura e la futura offerta commerciale ci offriranno.”.  
   
   
AISOFTWARE: DIFFERITA ENTRO IL 29/6/05 LA DATA DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2004 IN CONSEGUENZA DELLA DELIBERA DI APPROVAZIONE DELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE DI FUSIONE E INCORPORAZIONE  
 
 Milano, 9 Maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Aisoftware S.p.a. Riunitosi il 5 maggio ha deliberato, di differire, entro e non oltre il 29/6/05, l’Assemblea degli azionisti alla quale sottoporre il bilancio consolidato e l’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2004, attualmente prevista per i giorni 27-30 Maggio 2005. Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno prorogare la data dell’Assemblea, comunque entro il 29/6/05, dovendo la società procedere a redigere il bilancio consolidato del Gruppo tenendo in considerazione anche gli effetti di tutte le operazioni straordinarie di fusione e incorporazione.  
   
   
PACKARD BELL PARTECIPA AL SHOWCASE OPEN DOOR IN QUALITA’ DI PARTNER DI INGRAM MICRO  
 
Milano, 9 maggio 2005 - In seguito all’accordo con Ingram Micro S.p.a., siglato alla fine di gennaio 2005, Packard Bell, terzo brand in Europa nel totale mercato Consumer Pc e primo brand in Europa nel settore dei lettori Mp3, parteciperà il prossimo 12 maggio al grande evento "Showcase Open door" presso il Crowne Plaza Hotel di S. Donato Milanese. Nel corso di questa giornata ad orario continuato, Packard Bell sarà presente presso l’Area Espositiva per incontrare tutti i rivenditori del mercato It e Ict e dei mercati delle convergenze digitali che potranno visionare tutti gli ultimi prodotti e conoscere le offerte esclusive. In tale occasione Packard Bell presenta ai rivenditori la propria offerta di prodotti che oggi comprende desktop, notebook e soluzioni di intrattenimento digitale (lettori Mp3, lettori Divx, soluzioni di networking domestico).  
   
   
ECOFATTO LA PRIMA MOSTRA NAZIONALE DI PRODOTTI IN MATERIALE RICICLATO  
 
Roma, 9 maggio 2005 - Il progetto ecofatto continua a crescere e a mettersi in mostra: oggetti e complementi di arredo, cancelleria, utensili per la casa e il lavoro, giochi, biciclette, prodotti per l’edilizia, accessori e componenti per auto e moto e tanti altri prodotti con cui quotidianamente abbiamo a che fare si presentano oggi con un valore in più: essere progettati e realizzati nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse naturali. In occasione di Forum Pa, dal 9 al 13 maggio presso il padiglione 11, Ecofatto presenta all’interno di una stravagante riproduzione scenografica dell’ambiente quotidiano prodotti in carta, plastica, alluminio, gomma e vetro derivati dal riciclo di imballaggi, scarti di lavorazione e rottami di vario genere. Ecofatto nasce con l’entrata in vigore del Dm 203/2003 sugli acquisti verdi che prevede per le Pa di integrare di almeno il 30% del fabbisogno di beni con articoli realizzati in materiale riciclato post-consumo. Ecofatto mette in mostra un nuovo modo di pensare, di progettare e di produrre, riducendo al massimo l’impiego di risorse naturali, di materie prime e di energia, per offrire alle Pa italiane i migliori prodotti. Non solo dal mese di aprile è nato presso l’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti il repertorio dei rifiuti, registro in cui le aziende che producono i beni e i materiali riciclati potranno registrarsi, è l’unico ente di certificazione riconosciuto a livello nazionale. Ecofatto vuole far conoscere ogni anno sempre più prodotti, creati nel rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, del sistema industriale e artigianale italiano, per questo dalla prima edizione a Rimini nel 2004, la seconda a Progettocittà – Milano – nel 2005 ad oggi presso Forum Pa è sempre cresciuta, aumentando i prodotti che amministratori e cittadini possono conoscere concretamente. Ecofatto è un progetto di Rimini Fiera e Ge.fi. Realizzato con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il patrocinio dell’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti e con la collaborazione dei consorzi Nazionali per il riciclo e il recupero dei materiali: Conai, Cial, Comieco, Co.re.pla, Co.re.ve., Rilegno, Consorzio Nazionale Acciaio, Argo. L’allestimento della mostra è curato da Marco Capellini. Prossimo appuntamento di Ecofatto sarà Ecomondo 2005, presso la fiera di Rimini con un nuovo e straordinario scenario di oggetti.  
   
   
INGRAM MICRO AMPLIA IL PORTAFOLIO PRODOTTI INSERENDO NUOVI SUPPORTI CDR, DVD, CHIAVETTE USB, MEMORY CARD E HARD DISK USB  
 
Settala (Milano), 9 Maggio 2005 – Ingram Micro S.p.a, azienda annuncia di aver siglato un accordo con Compass per la distribuzione dell’intera gamma di prodotti per l’archiviazione personale. Ingram Micro amplia con i prodotti Compass la propria offerta nel settore dei supporti per archiviazione personale. Compass ha una linea di produzione affidabile e tutta italiana che consente logiche di disponibilità immediata e prezzo di assoluta competitività. Compass, presente dal 1998 sul mercato italiano ed europeo dell’informatica e dei prodotti hi-tech, sviluppa e produce, all’interno della propria struttura, notebook, supporti Cdr e Dvd, oltre ad una gamma completa di Pc Desktop, Monitor Lcd, lettori Mp3, dispositivi wireless, webcam e pendrive. Emanuela Lanzi, Business Manager della Divisione Consumabili di Ingram Micro S.p.a., commentando l'accordo, ha detto: "Con l’ingresso di Compass nell’offerta di prodotti consumabili, Ingram Micro completa la serie di partnership di successo con i principali costruttori di supporti magnetici. I prodotti Compass potranno soddisfare tutti i clienti di Ingram Micro che cercano qualità, affidabilità, disponibilità e prezzo. Come sempre, anche per i prodotti Compass i clienti potranno accedere all'infrastruttura di e-commerce di Ingram Micro per controllare lo stato degli ordini e per ricevere prezzi e disponibilità dei prodotti in tempo reale”. “L’ingresso di Ingram Micro nella nostra rete distributiva segna un passo importante per Compass, che non solo si arricchisce di partner sempre più qualificati, ma punta a rafforzare la propria leadership nel mercato delle soluzioni storage”, ha dichiarato Francesco Mancuso, Direttore Commerciale di Compass. “Dal canto suo Ingram Micro potrà accrescere il suo portafoglio prodotti con le nostre soluzioni, il cui successo è documentato dal numero di clienti che ormai continuano da anni ad affidarsi al nostro marchio”.  
   
   
STEERING E HYPERION INSIEME PER IL BUSINESS/CORPORATE PERFORMANCE MANAGEMENT  
 
Milano, 9 maggio 2005 - Hyperion, e Steering, Sistemi Direzionali Srl hanno siglato un accordo di partnership commerciale e tecnologica che prevede l’integrazione delle applicazioni e della tecnologia Hyperion nei progetti implementati da Steering. “Steering opera con successo da diversi anni nel mercato dei sistemi di supporto alle decisioni utilizzando le migliori tecnologie di Corporate Performance Management. L’accordo stretto con Hyperion, leader di questo mercato, rappresenta per Steering un passaggio naturale ma divenuto ormai imprescindibile nel percorso di sviluppo del proprio business”, dichiara Carlo Masseroli, Amministratore Delegato di Steering. “Da questa partnership ci attendiamo che risulti una maggiore divulgazione di prodotti e servizi per il Business Perfomance Management anche all’interno del mercato della Piccola e Media Impresa, un’area di business fondamentale per Hyperion Italia,” spiega Stefano D’adda, Channel Sales Manager Mid Market di Hyperion. Steering - Sistemi Direzionali S.r.l. Nasce nel 1997; il capitale è interamente italiano e la compagine è costituita da soci d’opera. La sua missione è la realizzazione di sistemi di Corporate Performance Management basati sugli strumenti tecnologici leader di mercato. La sua strategia è fondata sulle seguenti linee guida: fornitura di una gamma completa di servizi, dall’analisi funzionale fino all’assistenza sul sistema in produzione; fidelizzazione dei clienti, attraverso la qualità dei servizi erogati; sviluppo di applicazioni verticali; Le prestazioni di Steering abbracciano l’intero ciclo di vita dei sistemi di supporto direzionale: l’auditing e il reengineering di applicazioni esistenti, lo sviluppo di nuove applicazioni, l’assistenza all’esercizio e la manutenzione evolutiva. Steering interviene in tutte le fasi realizzative: capacity palnning, sviluppo dell’applicazione, test, installazione, avviamento, training degli utenti e degli amministratori del sistema, assistenza post-installazione, performance and tuning applicativo, manutenzione evolutiva. Lo sviluppo di sistemi di Corporate Performance Management richiede competenze professionali più ampie di quelle tradizionalmente presenti nelle software house: consulenza direzionale, per fare emergere le effettive necessità del cliente e per assicurare risposte adeguate attraverso le tecnologie scelte, ma anche conoscenza delle tecniche di controllo di gestione, di pianificazione e di simulazione oltre alla padronanza delle tecnologie adottate e delle loro potenzialità. Steering dispone di un laboratorio dedicato al test di nuove tecnologie e di nuove release dei prodotti in uso, alla creazione di prototipi e all’ingegnerizzazione del ciclo di sviluppo delle applicazioni.  
   
   
IL VECCHIO COMPUTER DOVE LO BUTTO? A PARTIRE DAL 2 MAGGIO TE LO RACCOGLIE ECOR'IT  
 
Milano, 9 Maggio 2005 - Pc, stampanti, frigoriferi ed elettrodomestici non più funzionanti gettati per la strada o abbandonati in qualche punto della città. Un fenomeno sotto gli occhi di tutti ma che ora, grazie alla Direttiva Raee sui rifiuti tecnologici, sarà punito dalla legge con pesanti sanzioni amministrative. A partire dal 13 agosto 2005, data entro cui l'Italia dovrà recepire la normativa europea, i produttori, gli importatori e i distributori di beni elettrici ed elettronici (elettrodomestici, prodotti informatici, Tv, monitor, giocattoli elettrici, calcolatrici, cellulari) dovranno attenersi a precise regole di gestione di tali apparecchiature dismesse, con conseguenti oneri economici. Per i consumatori, invece, si aprirà la possibilità di consegnare gratuitamente tali beni a fine vita ai rivenditori al momento dell'acquisto di nuove apparecchiature. Il progetto ecoR'it, Sistema consortile per la gestione dei rifiuti elettronici del settore It di nuclei domestici e professionali nasce dalla volontà del Consorzio Ecoqual'it (Consorzio nazionale qualità, uso, smaltimento apparecchiature It) di dare risposte concrete al problema dei rifiuti elettrici ed elettronici, con l'obiettivo di raggiungere, entro la scadenza prefissata (31 dicembre 2006) il target europeo di 4 Kg procapite l'anno di Raee raccolti. Ecor'it è partito operativamente il 2 maggio con la raccolta e il trattamento di Raee provenienti da nuclei domestici in 10 province (in Emilia-romagna, Lombardia e Puglia) e di Raee professionali in 11 province (in Lazio, Lombardia, Sicilia e Toscana). L'appuntamento è a Bologna, il 9 giugno, per un convegno dedicato al tema dei Raee in cui saranno divulgati i primi dati di raccolta e trattamento del sistema www.Ecoq.it/ecorit