Lunedì 16 maggio avevamo dato comunicazione dell’entrata in vigore (13 maggio 2005) del Decreto Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 28 aprile 2005, n. 97, che prevede l'adozione della posta elettronica certificata per la trasmissione telematica di comunicazioni, non solo nei rapporti con la Pubblica Amministrazione ma anche tra privati cittadini, che necessitano di una ricevuta di invio e di una ricevuta di consegna. A seguito di alcuni quesiti pervenuti alla redazione riepiloghiamo di seguito le novità. Sia i privati che le pubblicazione amministrazione possono ora scambiarsi e-mail certificate. Ai sensi dell’art. 14 i gestori del servizio, iscritti in apposito elenco tenuto dal CNIPA faranno da garanti dell'avvenuta consegna.  Il CNIPA verificherà i requisiti soggettivi ed oggettivi relativi alla capacità ed esperienza tecnico-organizzativa, alla dimestichezza con procedure e metodi per la gestione della sicurezza, alla certificazione ISO9000 del processo. Per iscriversi all'elenco i gestori del servizio dovranno possedere un capitale sociale minimo non inferiore a un milione di euro e presentare una polizza assicurativa contro i rischi derivanti dall'attività di gestore. I messaggi verranno sottoscritti con la firma digitale avanzata che dovrà essere apposta sulla busta e sulle ricevute rilasciate dai gestori per assicurare l'integrità e l'autenticità del messaggio. I gestori dovranno conservare traccia delle operazioni per 30 mesi. L’art. 12 impone ai gestori di verificare l'eventuale presenza di virus nelle e-mail e di informare in caso positivo il mittente, bloccandone la trasmissione. Le imprese, nei rapporti intercorrenti con la Pubblica Amministrazione, potranno dichiarare l'esplicita volontà di accettare l'invio di PEC mediante indicazione nell'atto di iscrizione al registro delle imprese. Come anticipato nel precedente articolo uscito il 16 maggio le nuove regole tecniche debbono essere oggetto di uno specifico DPCM e debbono contenere tutti i requisiti tecnico-funzionali che dovranno essere rispettati dalle piattaforme utilizzate per erogare il servizio. Il CNIPA cui sono affidate attività di vigilanza e controllo deve anche, con un apposito centro di competenza, supportare le pubbliche amministrazioni per l'introduzione della PEC nei procedimenti amministrativi.

Sul supplemento ordinario n. 93 della Gazzetta ufficiale n. 111 del 16 maggio 2005 è stato pubblicato il Decreto legislativo del 7 marzo 2005, n. 82 che reca il Codice dell'Amministrazione Digitale le cui disposizioni entreranno in vigore a partire dal prossimo 1° gennaio 2006. Il Codice definisce un quadro normativo coerente, omogeneo ed unitario per l'applicazione delle nuove tecnologie digitali nelle Pubbliche Amministrazioni, consentendo recuperi di efficienza, ingenti risparmi e un miglioramento della qualità dei servizi pubblici.. La “PA in rete” si avvia così a diventare una realtà in quanto gli atti, i dati, i documenti, le scritture contabili e la stessa corrispondenza, non solo con la pubblica amministrazione, ma anche tra privati, se prodotti in modo digitale e contenuti in archivi informatici, avranno la stessa validità giuridica dei documenti cartacei tradizionali. Il Codice definisce nuovi diritti per i cittadini e le imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni tra cui segnaliamo, in particolar, il diritto all'uso delle tecnologie per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione dello Stato (art. 3), il diritto all'accesso e all'invio di documenti digitali (art. 4), il diritto ad effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale (art. 5), il diritto a trovare on line tutti i moduli e i formulari validi e aggiornati (art. 58) ed il diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per e-mail, con piena validità giuridica. In merito a questo ultimo punto l’art. 6 del Codice dell'Amministrazione Digitale stabilisce il diritto, per i cittadini e le imprese che ne fanno richiesta e che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata, di ricevere documenti e informazioni attraverso questa modalità, e, per le pubbliche amministrazioni, il dovere di utilizzare la posta elettronica certificata nei rapporti con i suddetti cittadini ed imprese.

Nella Gazzetta ufficiale n. 110 del 13 maggio 2005 è stato pubblicato il bando di prequalifica per la gara a licitazione privata che porterà alla realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), definito nella normativa come “l'insieme di strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l'integrazione e la circolarità del patrimonio informativo della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l'interoperabilità e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni". Come previsto dal Decreto legislativo n. 42/05 si tratta di una rete di elevatissime prestazioni che collegherà tutte le amministrazioni centrali e locali sull’intero territorio nazionale, utilizzando le più moderne tecnologie. mediante la realizzazione di servizi di connettività (servizi di trasporto, supporto, VOIP, interoperabilità di base, manutenzione ed assistenza) e di servizi di sicurezza (servizi di protezione dei dati e dei sistemi da usi non autorizzati, garantendo la disponibilità e i livelli di servizio). Dal punto di vista tecnico-applicativo l’SPC rappresenta una soluzione di assoluta avanguardia in Europa. Il modello di gara individuato garantisce la multifornitura, ovvero l’aggiudicazione a più fornitori qualificati. L’importo complessivo massimo presunto della fornitura è pari a 1.200.000.000 euro nell’arco di cinque anni. La legge ha assegnato al Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) fondi per l’avvio del progetto e il finanziamento di alcune sue componenti per i primi due anni. L’aggiudicazione della gara, prevista entro l’anno, darà l’avvio immediato all’operatività dell’infrastruttura. Sul sito del CNIPA sono disponibili e scaricabili il bando e le modalità di presentazione della domanda, il cui termine ultimo è fissato al 20 giugno 2005.

Su istanza del cardinale Camillo Ruini, per rispettare la volontà popolare, ad appena 42 giorni dalla morte del candidato alla santità, Papa Benedetto XVI, decidendo che non è necessario aspettare il tempo canonico di cinque anni, ha avviato la causa di beatificazione e quella successiva di canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II. La procedura da seguire è stata modificata proprio da Giovanni paolo II nel 1983: un postulatore, vale a dire l’avvocato della causa, esperto in teologia, diritto canonico e storia svolge le indagini, esamina i documenti e gli scritti, sente i testimoni, assume le prove. Il postulatore invia le sue conclusioni alla Congregazione per le cause dei santi, che, sentito il parere del Collegio dei relatori, di quello dei teologi, di esperti ed una commissione di medici, per eventuali miracoli, emette il parere definitivo, che viene poi riferito al Papa, cui spetta la decisione finale per la emanazione del decreto sull’eroicità della virtù del candidato alla santità. Una volta accertata la beatificazione occorre la successiva causa di canonizzazione per l’accertamento dei miracoli. L’avvocato della causa potrebbe trovare il materiale anche tra le numerose pagine web dedicate a Karol Wojtyla: segnaliamo, in particolare, il sito del Vaticano in cui è possibile consultare la biografia del Pontefice, i viaggi compiuti nei 27 anni di pontificato, i 51 tomi di insegnamenti, le encicliche, i discorsi, le lettere e le esortazioni apostoliche.

Nella rubrica del 28 febbraio avevamo parlato della lettera apostolica “Il rapido sviluppo”, un documento di 19 pagine dedicato ai mezzi della comunicazione di massa, in cui Papa Giovanni Paolo II aveva riconosciuto l'importanza di internet, che “non solo fornisce risorse per una maggiore informazione, ma abitua le persone ad una comunicazione interattiva”. Oggi sottolineiamo che anche l’elezione del nuovo Papa ha ulteriormente esaltato il mezzo informatico. In molti nel tardo pomeriggio di martedì 16 aprile hanno vissuto l’habemus papam non solo davanti a radio e televisione, ma anche attraverso internet. Per ulteriori informazioni su Papa Benedetto XVI si può digitare l’indirizzo http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/elezione/index_it.htm. Ma già tanti altri siti sono on line:è sufficiente scrivere ratzinger o benedettosedicesimo  e si trovano siti dedicati al nuovo Papa.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni autorità indipendente, istituita dalla Legge 249 del 31 luglio 1997 ha messo a punto la "Pronto…come parli?!", una Guida ai servizi di telefonia fissa. Il voluminoso opuscolo, disponibile anche su internet, fornisce al consumatore le informazioni di base per accedere ai servizi, vecchi e nuovi, del mondo delle telecomunicazioni, da pochi anni aperto alla concorrenza di più operatori. Andi, protagonista virtuale, accompagna il lettore nel percorso che partendo dalla scelta dell'operatore e del tipo di servizio di telefonia fissa, passa per la richiesta e l'attivazione di tali servizi (contratti, carta dei servizi), il loro uso (numerazione), per giungere agli strumenti di tutela (blocco selettivo di chiamata, reclami, conciliazione) ed infine, approdare nel mondo di Internet.