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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Luglio 2005
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EMINENTI SCIENZIATI RICEVONO FONDI PER LA RICERCA SULLA SALUTE MONDIALE  
 
Bruxelles, 4 luglio 2005 - Il 27 giugno la Grand Challenges in Global Health, iniziativa lanciata nel 2003 dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, ha annunciato l'intenzione di finanziare 43 progetti di ricerca in aree quali la tubercolosi, la malaria, l'Hiv/aids e la lotta contro la malnutrizione. I progetti, che coinvolgono scienziati di 33 paesi e ammontano a circa 436,6 milioni di dollari statunitensi (361 milioni di euro), sono intesi alla promozione di scoperte scientifiche che consentano di combattere alcune delle malattie più letali del mondo, e di creare "tecnologie realistiche" - strumenti sanitari che siano non soltanto efficaci, bensì anche poco costosi da produrre, facili da distribuire e semplici da utilizzare nei paesi in via di sviluppo. Come ha spiegato Bill Gates, dei miliardi investiti annualmente nella ricerca di farmaci salvavita, solo una percentuale marginale viene destinata alla scoperta e allo sviluppo di nuovi strumenti per combattere le malattie che ogni anno causano milioni di decessi nei paesi in via di sviluppo. "è allarmante quanto siano esigue le attività di ricerca che riguardano le malattie dei paesi più poveri del mondo", ha osservato Bill Gates. "Sfruttando le capacità mondiali a livello di innovazione scientifica, ritengo che potremmo trasformare la situazione sanitaria del mondo in via di sviluppo e salvare milioni di vite". La Fondazione Gates ha individuato 14 "grandi sfide" che, se risolte, potrebbero dare luogo a importanti progressi nella prevenzione, nel trattamento e nella guarigione delle malattie del mondo in via di sviluppo. Tra queste figurano lo sviluppo di vaccini che non richiedano la conservazione a freddo o l'impiego di aghi, che creino immunità con la somministrazione di un'unica dose e siano sicuri per i neonati, vaccini contro la malaria, la tubercolosi e l'Hiv/aids, metodi per impedire la diffusione di malattie attraverso gli insetti, la coltivazione di alimenti base più nutrienti per combattere la malnutrizione, la prevenzione della resistenza ai farmaci, l'elaborazione di metodi per il trattamento di infezioni latenti e croniche, quali l'epatite e la tubercolosi, e l'individuazione di metodi più accurati per la diagnosi e l'esame del decorso delle malattie. Tra i candidati che sono stati selezionati vi sono vari gruppi di ricerca europei. Il London Imperial College del Regno Unito, che collabora con ricercatori di altri paesi, riceverà 11 milioni di sterline (16,5 milioni di euro) per tentare di sviluppare nuove terapie per combattere l'infezione della tubercolosi latente. Sempre a Londra, alla Saint George's Medical School verranno erogati 10,7 milioni di sterline (15,8 milioni di euro) per sviluppare un vaccino contro l'Hiv/aids destinato alle donne, mediante la stimolazione di una risposta immunitaria al virus nel rivestimento della vagina. All'università di Oxford sono state assegnate due sovvenzioni: una per indagare sul motivo per cui alcune persone sembrano più resistenti di altre alla malaria, e l'altra per studiare vaccini contro l'Hiv/aids, la tubercolosi e la malaria. In Germania, un gruppo di ricerca si occuperà di migliorare la ricerca sui vaccini alterando geneticamente topi da laboratorio per renderli quanto più simili agli umani. Un secondo gruppo di ricerca tedesco riceverà finanziamenti per sviluppare nuove varietà di riso dorato che contengano nutrienti più completi, compresi livelli più elevati o biodisponibilità di provitamina A, vitamina E, ferro, zinco, e una migliore qualità proteica. L'università di Santiago de Compostela in Spagna tenterà di sviluppare una versione del vaccino contro l'epatite B che possa essere somministrata per vie nasali. In Danimarca, un gruppo di ricerca studierà i batteri della tubercolosi per cercare di individuare i meccanismi che consentono loro di eludere le risposte immuni naturali che permettono ad alcune persone di tenere la malattia sotto controllo per tutta la vita, mentre altri soggetti si ammalano gravemente, in particolare se hanno anche contratto l'Hiv. Infine, un gruppo di ricerca finlandese tenterà di ridurre i tempi e i costi richiesti per le sperimentazioni di vaccini contro la polmonite batterica. Come parte del conferimento delle sovvenzioni, i ricercatori sono autorizzati a brevettare tutte le loro invenzioni, ma devono garantire che verranno messe a disposizione dei paesi poveri a basso costo o a titolo gratuito. Per maggiori informazioni sull'iniziativa Grand Challenges in Global Health consultare: http://www.Grandchallengesgh.org  
   
   
CONFERENZA DELLA FONDAZIONE SCIENTIFICA EUROPEA: "LA GENOMICA FUNZIONALE E LE MALATTIE"  
 
Bruxelles, 4 luglio 2005 - Dal 6 al 10 settembre ad Oslo (Norvegia) si svolgerà la seconda edizione della conferenza della Fondazione scientifica europea (Fse) sulla genomica funzionale e le malattie. Si tratterà di una manifestazione internazionale il cui programma riguarderà i vari settori della biologia e delle malattie dove è attualmente applicata la genomica funzionale. L'attenzione sarà rivolta alle nuove tecnologie emergenti. Tra gli argomenti che saranno trattati figurano i seguenti: neurogenomica e malattie; invecchiamento; oncogenomica; infiammazione e immunità; diabete e malattie metaboliche; infezioni emergenti e malattie correlate alla povertà; malattie cardiovascolari e angiogenesi; medicina predittiva, preventiva e personalizzata; fenotipizzazione molecolare e sistemi modello; epigenomica e panorama genomico; genomica comparativa; biologia dei sistemi. Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo web: http://www.Esffg2005.org/  Osservazioni: L'8 settembre avrà luogo una sessione di incontri individuali per Pmi e ricercatori, organizzata da "Smes go Lifesciences" nell'ambito di un progetto comunitario. Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo web: http://www.Smesgolifesciences.be  
   
   
UN UTILE STRUMENTO PER GLI STUDI EVOLUTIVI: LA PRIMA MAPPA GENOMICA FISICA DELLA DROSOPHILA BUZZATII  
 
Bruxelles, 4 luglio 2005 - Un gruppo internazionale di ricercatori, guidato dall'Universitat Autònoma de Barcelona (Uab), ha pubblicato la prima mappa fisica dettagliata dei cromosomi della Drosophila buzzatii. Questa specie di mosca è un modello ampiamente utilizzato negli studi sull'evoluzione genomica. Lo studio è stato coordinato dal professor Alfredo Ruiz del dipartimento di genetica e microbiologia della Uab (Spagna), e al gruppo hanno preso parte ricercatori provenienti dagli Usa e dal Canada. Per studiare e sequenziare il genoma di grandi organismi, occorre innanzi tutto suddividerlo in diversi frammenti molto più piccoli, detti cloni, che si sovrappongono. Questi cloni si ottengono in modo casuale dal genoma e, prima di sottoporli a qualsiasi altro tipo di manipolazione, occorre organizzarli in una mappa fisica. Questa mappatura, che in genere si realizza con l'impiego delle impronte digitali, solitamente è costituita dalle seguenti fasi: - costruzione di una libreria di frammenti casuali; - creazione di un'impronta digitale per ogni clone; - confronto tra le impronte digitali per individuare eventuali sovrapposizioni; - organizzazione dei cloni in una mappa. La ricerca ha comportato la costruzione di una libreria genomica Bac (cromosomi artificiali batterici) costituita da oltre 18.000 frammenti casuali del genoma della mosca iniettati in cellule del batterio E.coli. Ogni clone batterico reca uno di questi frammenti di Dna, lungo circa 150.000 nucleotidi, e può essere moltiplicato in una coltura di laboratorio per amplificare il Dna della mosca. La seconda fase è consistita nel disporre i frammenti casuali presenti nella libreria secondo l'ordine e la posizione da essi occupata nei cromosomi interi. Si è trattato di ricostruire un mosaico composto da migliaia di pezzi. A tal fine sono stati utilizzati due metodi. Uno di questi è la tecnica delle cosiddette "impronte digitali", che consiste nel ridurre i cloni originali in frammenti più piccoli per poi riordinarli in base alla loro dimensione tramite l'elettroforesi. I frammenti prodotti da cloni diversi (le loro "impronte digitali") vengono confrontati con l'aiuto del computer; in questo modo gli scienziati possono individuare i cloni che si sovrappongono e che di conseguenza appartengono alla stessa regione cromosomica. Il secondo metodo, noto come "ibridizzazione in situ", ha comportato l'ibridizzazione dei cloni genomici ai cromosomi giganti delle ghiandole salivari delle larve. I cromosomi delle ghiandole salivari delle larve di Drosophila sono insoliti, in quanto sono dotati di un Dna che, dopo essersi replicato, non si divide, e diventano cromosomi giganti formati da un fascio contenente un elevato numero di filamenti identici di Dna. Questa tecnica permette di localizzare la posizione di ciascun clone all'interno del cromosoma. L'interesse rivestito da questa mappa genomica fisica, una delle più dettagliate che siano mai state tracciate della Drosophila, deriva dall'ampio uso che viene fatto della Drosophila buzzatii, una parente stretta del moscerino della frutta, negli studi sull'evoluzione, l'adattamento ecologico e la speciazione del genoma. Il gruppo ha messo a disposizione della comunità scientifica internazionale sia la libreria Bac che una banca dati con tutte le informazioni sulla mappa fisica ad alta copertura basata su cloni Bac che viene descritta nel documento. D'ora in avanti, grazie alla libreria genomica e alla mappa fisica, per i ricercatori sarà più semplice confrontare i genomi di questa e di altre specie correlate, nonché assemblare i frammenti una volta sequenziati i genomi di queste specie. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Octavi López Coronado, Universitat Autònoma de Barcelona, E-mail: octavi.Lopez@uab.es  Tel: +34 93 5813301  
   
   
UN PROGETTO PER SVILUPPARE ESCHE E INSETTIFUGHI PER ZANZARE MALARICHE  
 
Bruxelles, 4 luglio 2005 - Un gruppo di scienziati internazionali collaborerà a un progetto di ricerca della durata di cinque anni volto a sviluppare esche odorose e insettifughi efficaci per tenere lontane le zanzare malariche da potenziali ospiti umani. La studio di nuovi metodi di prevenzione per impedire agli insetti di trasmettere la malaria potrebbe ridurre notevolmente il rischio di contagio di una malattia che colpisce già dai 300 ai 660 milioni di persone al mondo. La malaria è la maggiore malattia letale del pianeta, e la causa di oltre un milione di decessi all'anno. Un gruppo di scienziati dell'Università Vanderbilt e dell'Università di Yale negli Stati Uniti, nonché dell'Università di Wageningen nei Paesi Bassi, collaboreranno con ricercatori del Centro di ricerca e sviluppo sanitario di Ifakara in Tanzania e con i Laboratori del consiglio di ricerca medica in Gambia (Africa) per seguire questo progetto del valore di 7 milioni di euro, finanziato dall'iniziativa Grand Challenges in Global Health della Fondazione Bill e Melinda Gates. La malaria è causata dal Plasmodium spp, un protozoo parassita che infetta i globuli rossi del sangue umano. I parassiti della malaria presentano un ciclo vitale complesso: per sopravvivere, questi parassiti necessitano di un ospite sia umano sia di zanzara femmina della specie delle anofele. Quando si nutre, la zanzara preleva i parassiti della malaria dal sangue dell'essere umano infetto, dopo di che il parassita si riproduce nell'intestino della zanzara anofele; per questo motivo i parassiti della malaria necessitano anche delle zanzare per proseguire il loro ciclo vitale. L'insetto può poi trasmettere agli umani altri parassiti malarici attraverso le proprie ghiandole salivari. Nell'individuazione di un ospite adeguato, le zanzare malariche femmine sono guidate dagli odori che intercettano con le antenne. Una volta riconosciuto l'odore dell'ospite, succhiano il sangue a loro necessario per la produzione delle uova. Durante il processo di aspirazione del sangue, i parassiti della zanzara penetrano all'interno del corpo umano. Nel momento in cui una persona infetta - trascorso un periodo di incubazione che va dai dieci ai quattordici giorni - viene punta nuovamente da un'altra zanzara, il parassita malarico si trasmette anche a quest'ultima e di conseguenza si diffonde più capillarmente attraverso la popolazione di zanzare. La zanzara malarica va alla ricerca di una miscela complessa di odori per individuare il proprio ospite. I partner statunitensi del gruppo di ricerca si occuperanno di sviluppare odori a cui le antenne delle zanzare sono particolarmente sensibili. Il gruppo in questione individuerà ed esaminerà materiali il cui odore abbia la proprietà di attrarre o di respingere le zanzare, o di generare confusione. Successivamente, il gruppo dell'Università di Wageningen analizzerà l'effetto dei materiali olfattivi selezionati sul comportamento delle zanzare. Le sostanze che provocheranno la reazione più accentuata (che sia di attrazione, di repulsione o di confusione) verranno quindi sottoposte a prova in una simulazione di situazione reale ad Ifakara, in Tanzania. La miscela di odori più efficace verrà portata nei villaggi africani per condurre sperimentazioni pratiche complete, come parte del progetto. I villaggi, ubicati in Gambia e in Tanzania, sono situati ad estremi geografici diversi con differenti popolazioni di zanzare, e gli esiti del progetto di ricerca dovrebbero pertanto essere applicabili nella maggior parte dell'Africa tropicale. Se l'esito del progetto dovesse essere positivo, le famiglie africane disporranno di un maggior grado di protezione, fornito da nuovi insettifughi potenti o da dispositivi per l'emissione di odori che confondono il senso dell'olfatto delle zanzare, provocando una diminuzione delle punture; al di fuori dei villaggi potrebbero essere utilizzate come esche dispositivi per l'emissione di odori gradevoli. I risultati finali del progetto potrebbero inoltre essere sperimentati su altre zanzare patogene, quali la zanzara Aedes aegypti, che diffonde la dengue, e la Culex pipiens, portatrice del virus del Nilo occidentale. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Willem Takken, Università di Wageningen, Tel: +31 317 484652 oppure +31 610 534 463, oppure Bart Knols, Tel: +43 1 2600 28246. Osservazioni: Per maggiori informazioni sull'iniziativa Grand Challenges in Global Health consultare: http://www.Gcgh.org/  
 
 
   
   
SALE LA TEMPERATURA E AUMENTANO I RISCHI PER LA CIRCOLAZIONE I CONSIGLI DELLA SICVE PER UN’ESTATE ALL’INSEGNA DI UNA ‘CIRCOLAZIONE SENZA OSTACOLI’  
 
Milano, 4 luglio 2005 - E’ già caldo torrido sulla penisola in questi giorni e le autostrade cominciano a essere sempre più prese d’assalto soprattutto durante i week-end per mete fresche, dal mare alla montagna, alla disperata ricerca del refrigerio. Ma con la sudorazione, un espediente fisiologico per disperdere calore, anche la ‘circolazione’ del sangue comincia a essere più difficile, se non ‘controllata’. Con la perdita di ingenti quantità d’acqua, infatti, aumenta anche la concentrazione degli elementi figurati del sangue (globuli rossi e piastrine soprattutto). E il rischio di trombosi. “I vecchi patologi erano soliti definire questa condizione come inspissatio sanguinis” spiega Domenico Palombo, Chirurgo Vascolare e presidente della Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare (Sicve). “In soggetti predisposti essa favorisce lo sviluppo di trombosi, venose ed arteriose. I principali fattori predisponenti sono rappresentati da alcune malattie ematologiche, quali piastrinosi (aumento delle piastrine) e poliglobulia (aumento dei globuli rossi), dai disturbi della coagulazione, congeniti o dovuti a malattie autoimmunitarie e tumorali, dalla pre-esistenza di lesioni aterosclerotiche (placche all’interno delle arterie generanti restringimenti)”. Le trombosi arteriose, in particolare, sono le più insidiose. A seconda del distretto vascolare coinvolto, esse si associano a quadri clinici differenti. Ad esempio, la trombosi di una carotide può provocare un ictus ischemico, quella di una coronaria, un infarto del miocardio, quella di un’arteria digestiva, un’ischemia intestinale, quella dell’aorta un quadro catastrofico, letale dal 40% al 100% dei casi. Una misura dell’importanza epidemiologica della relazione caldo-trombosi è fornita dal Registro Italiano di Chirurgia Vascolare. Infatti, se prendiamo in considerazione le sole ischemie acute periferiche, dai dati del Registro emerge che, negli ultimi 3 anni, tali eventi si sono verificati durante i mesi caldi (periodo da maggio a settembre) con un’incidenza maggiore rispetto agli altri periodi dell’anno, con un massimo del 50% dei casi totali nel 2002. Sebbene la letteratura scientifica internazionale abbia dedicato, soprattutto nell’ultimo ventennio, uno scarso interesse alla correlazione tra l’incidenza delle trombosi arteriose e relativa mortalità con le alte temperature, sono molti gli studi che sostengono il ruolo dell’inspissatio sanguinis quale importante fattore causale di trombosi arteriosa, così come è ben nota l’associazione tra inspissatio e calore. La trombosi aortica, gravata da un’alta mortalità, ha una bassa incidenza ma è di osservazione prevalentemente estiva. Il trattamento chirurgico delle ischemie da trombosi periferiche, insorte in concomitanza di alte temperature è spesso molto impegnativo per l’ampia estensione del processo e gravato da un significativo tasso di complicanze. E’ proprio in relazione alla particolare aggressività delle trombosi durante questo periodo dell’anno che appare indicata una prevenzione. Le regole per una Circolazione senza Ostacoli - a cura della Sicve 1. Idratazione: bere frequentemente acqua fino a 2 litri al giorno in modo da rendere il sangue più fluido. L’aumento di temperatura, infatti, comporta una perdita notevole di liquidi rendendo il sangue troppo denso. 2. In caso di eccessiva sudorazione assumere anche integratori salini in quanto con la sudorazioni vengono perse anche notevoli quantità di sali importanti per il corretto funzionamento dell’organismo. 3. Evitare l’esposizione al sole durante le ore più calde. 4. Astenersi dalla pratica di attività fisiche intense e prolungate, soprattutto durante le ore più calde. 5. Alimentazione leggera con pasti non abbondanti. Prediligere cibi ricchi di sali come verdura o frutta e comunque facilmente digeribili come ad esempio la pasta. 6. Nei soggetti a rischio raccomandata l’assunzione di farmaci, antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti, concertata tra Medico di Base e Specialista, ed il rispetto delle date dei controlli clinici e strumentali con Eco-color-doppler, stabilite dallo Specialista.  
   
   
A PRODUCTRONICA 2005 PROTAGONISTA LA TECNOLOGIA “MADE IN ITALY” ALL’EDIZIONE 2005 LE AZIENDE ESPORRANNO LE INNOVAZIONI APPLICATIVE DEL MICRONANOWORLD, DELL’ELETTRONICA E DELLA LOGISTICA  
 
 Verona, 4 Luglio 2005 – Si preannuncia di grande interesse per le aziende italiane la sedicesima edizione di Productronica 2005, l’evento numero uno a livello internazionale tra i Saloni dedicati alla produzione industriale di componenti per l’elettronica, in programma dal 15 al 18 Novembre 2005 presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera. Complessivamente all’edizione 2005 saranno presenti 1.680 aziende (nel 2003 erano 1.535) provenienti da 29 Paesi nel mondo, mentre la stima dei visitatori attesi si attesta ad oltre 50mila presenze. L’italia conferma la propria leadership nel settore della produzione industriale in termini di innovazione tecnologica e sistemi applicativi (nel 2003 erano 62 gli espositori presenti e 1.464 i visitatori italiani). Tra le aziende più importanti che hanno riconfermato la loro partecipazione alla prossima edizione di Productronica 2005 troviamo Baccini, Iemme, Marsilli & Co., Pola e Massa, Selcom Elettronica, Wise, Aurel Automation, E-cube e Kmi Trade. I settori di punta della presenza italiana a Productronica sono le tecnologie produttive per schede a circuiti stampati, le tecnologie di saldatura, gli avvolgimenti e gli Electronic Manufactoring Services (Ems). <­<­Productronica 2005 - afferma Klaus Dittrich, Amministratore Delegato di Messe München Gmbh – si preannuncia un successo per la qualità degli espositori iscritti (tra le aziende iscritte quest’anno abbiamo l’onore di riavere la Panasonic) e per le novità dell’offerta espositiva. Su 11 padiglioni espositivi, avranno, in particolare, risalto le aree dedicate al Micronanoworld e alla cosiddetta terza generazione dell’automazione applicata alla logistica>>. Productronica offre ai visitatori una panoramica completa sulla tecnologia attuale e futura del settore, ponendo i riflettori sull’intera catena industriale: dalla produzione di schede per circuiti stampati alla micro e nano-tecnologia, dalla tecnologia di saldatura alle tecniche di misura e controllo, dalla logistica di produzione all’Electronic Manufacturing Service. La manifestazione rappresenta l’appuntamento leader per tutti gli operatori del settore. Nel 2003 il 36% degli espositori e il 38% dei visitatori erano di provenienza estera. I paesi top nel mondo della produzione di elettronica sono presenti con le loro aziende più importanti. Il padiglione B6 di Productronica 2005 sarà, infatti, dedicato al Micronanoworld, per la prima volta in un’area espositiva ad hoc. Si tratta di un settore in forte espansione: oltre il 20% dei 43mila visitatori di Productronica 2003 ha manifestato interesse specifico per il settore delle microtecnologia e secondo le previsioni, questo dato quest’anno potrebbe addirittura raddoppiare. Fra le microtecnologie che verranno presentate nell’area espositiva di Productronica 2005 sono da segnalare la microlitografia, la micromeccanica, le tecniche di microassemblaggio, le tecniche di connessione e la nanorobotica. Per i visitatori sono, inoltre, previste alcune dimostrazioni dal vivo delle varie fasi dei processi di produzione. Anche quest’anno, inoltre, sarà protagonista a Monaco di Baviera la terza generazione della logistica. Il padiglione A6 di Productronica 2005 è, infatti, destinato alla logistica e alle soluzioni innovative impiegate nella gestione, movimentazione e stoccaggio dei componenti, dei sistemi e dei prodotti elettronici, rivolgendo particolare interesse alle apparecchiature elettroniche che consentono di ottimizzare la movimentazione e il prelievo dei componenti all’interno dei magazzini. Verrà, in particolare, dato rilievo alla gestione della logistica, al controllo del flusso del materiale e alla tecnologia per l’immagazzinamento e sistemi per la gestione delle commesse. Presso il padiglione A6 troveranno, inoltre, spazio tutte le novità sugli Ems e Coilware e, ovviamente, saranno protagonisti indiscussi del Salone anche la produzione di tecnologie per Pcb e altri “Circuit Carriers” (Pad. B2, B3, B4), la tecnologia dei processi di cablaggio (Pad. B5), la trasformazione dei materiali (Pad. B4), la tecnologia per il montaggio dei componenti (Pad. A4, A5), la tecnologia per la saldatura e la rifinitura dei prodotti (Pad. A3, A4) e, infine, le tecniche di misurazione e controllo (Pad. A1, A2). Ricco di novità sarà anche il programma convegnistico di Productronica 2005, denominato Productronica Arenas, dove si avvicenderanno esperti provenienti dal settore elettronico, esponenti del settore dell’automazione e direttori di produzione, per illustrare le possibilità concrete di applicare gli innovativi sistemi informatici ai processi industriali. Questo ricco programma collaterale (da sempre apprezzato sia dagli espositori che dai visitatori) si svolgerà presso i padiglioni B2 e A6 e sarà l’occasione ideale per gli espositori per potenziare la propria presenza con iniziative su misura per il lancio di nuovi prodotti o per migliorare la competitività sui mercati mondiali. In particolare, dopo il successo degli Ems Village di Electronica 2004, saranno al centro dei Productronica Arenas il mondo degli Electronic Manufacturing Services (Ems) e quello dei Contract Electronics Manufacturers (Cems). Il 15 novembre 2005 sarà la volta dei maggiori rappresentanti dell’industria dell’elettronica che si incontreranno per una discussione sul tema “Sviluppi attuali del settore”. Durante i quattro giorni della manifestazione fieristica (presso il padiglione B6) si svolgerà, inoltre, l’Mts User Forum dedicato alla Tecnologia dei Microsistemi, che sta rivoluzionando il settore dell’elettronica industriale.  
   
   
ECOSOLARE ED ECOFUOCO LE ENERGIE RINNOVABILI PROTAGONISTE A TERMOIDRAULICA CLIMA BARI  
 
Milano, 4 luglio 2005 - L’energia solare approda a Termoidraulica Clima Bari. La sesta edizione della fiera specializzata dedicata al settore idrotermosanitario – dal 18 al 20 novembre 2005 alla Fiera del Levante - inaugura una nuova iniziativa: Ecosolare, uno spazio interamente dedicato alle aziende che producono e distribuiscono apparecchi che utilizzano il sole quale fonte per la produzione di energia. Un tema, quello delle energie alternative, portato alla ribalta dall’entrata in vigore, lo scorso febbraio, del Protocollo di Kyoto, l’accordo internazionale che prevede la riduzione delle emissioni di gas inquinanti nel periodo tra il 2008 e il 2012. Tra i Paesi firmatari figura anche l’Italia che si è impegnata a ridurre le emissioni nazionali di gas ad effetto serra del 6,5% rispetto al 1990. Fino ad ora, però, i dati relativi allo sviluppo di energie rinnovabili sono piuttosto scoraggianti: l’Italia risulta molto indietro rispetto agli altri Paesi Europei e il consumo nazionale di energia supera ampiamente la media. Questo problema avrebbe una soluzione molto semplice: il fotovoltaico, che rappresenta una delle più promettenti tecnologie "rinnovabili" in grado di produrre energia elettrica su grande scala, soprattutto in Italia dove i livelli di insolazione sono molto elevati. La popolazione italiana, inoltre, si rivela ben predisposta nei confronti di questo tipo di tecnologie: il 60% è, infatti, convinto che in futuro l’energia solare potrà sostituire la generazione da combustibili fossili, mentre il 55% degli italiani si dichiara disposto a pagare di più la propria abitazione sapendo che alloggia pannelli solari. (Fonte: ricerca pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno) Ciò che manca nel nostro Paese, però, sono i meccanismi per incentivare il mercato, normative quali la formula del contributo in conto energia, un sistema di valorizzazione dell'energia elettrica prodotta che si è dimostrata, in Paesi come la Germania, la forma più efficace nello stimolare la domanda interna e coinvolgere investitori istituzionali, banche e imprese. L’iniziativa Ecosolare nasce proprio con l’obiettivo di accendere un dibattito intorno a queste tematiche, al fine di favorire lo sviluppo di una normativa che possa in qualche modo incentivare l’utilizzo del fotovoltaico e del solare termico in Italia. La fiera si rivolge, infatti, a tutti gli operatori del settore che operano nelle zone del Sud Italia, territorio che, per ovvie ragioni, si rivela l’ ideale per lo sviluppo di queste tecnologie. Al tempo stesso, però, l’informazione riguardo a queste tematiche è insufficiente: il 79 % della popolazione delle regioni meridionali, infatti, pur avendo un atteggiamento molto ottimista nei confronti dell’energia solare, ha dichiarato di non sapere a chi rivolgersi per informazioni riguardo le ditte installatrici, gli adempimenti burocratici e gli aiuti economici. (Fonte: ricerca pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno) Un dato significativo che ribadisce la necessità di creare nel territorio occasioni di incontro e dibattito nell’ambito di fiere specializzate di settore. Ecosolare sarà affiancato da un’altra iniziativa dedicata al tema dell’energie rinnovabili: Ecofuoco, uno spazio dedicato ai prodotti di riscaldamento ecologici ed economici. Ecofuoco, che è stato inaugurato con successo durante l’edizione di Padova 2005, presenterà una rassegna completa delle ultime novità in materia di prodotti di riscaldamento quali stufe e termocamini a pellets, legno e biomasse. Termoidraulica Clima Bari, unica fiera specializzata nel settore idrotermosanitario del Centro-sud Italia, diventa così uno degli eventi chiave legati alla sostenibilità energetica.  
   
   
SERGIO SOMAGLIA DIVENTA VICE DIRETTORE GENERALE DI FIERA DI GENOVA S.P.A.  
 
Genova, 4 luglio 2005 - Sergio Somaglia, genovese , 49 anni, coniugato, un figlio, entra in Fiera S.p.a. Con la funzione di Vice Direttore Generale. Forte di una significativa esperienza manageriale maturata ai vertici di diverse realtà produttive e di servizio nel settore dei trasporti e della logistica marittimo portuale quali Ansaldo, Bailey Esacontrol, Coeclerici, Ferrovie dello Stato-divisione Cargo e Psa Sinport dove lascia la carica di Direttore Esecutivo con responsabilità nell’area Risorse Umane, Organizzazione, Relazioni Industriali e Sicurezza. Somaglia affiancherà l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Roberto Urbani nel coordinamento delle attività gestionali, produttive ed amministrative in vista dei maggiori impegni strategici e strutturali che attendono la Società nel prossimo periodo.  
   
   
E’ DI CASA HONDA LA PRIMA VETTURA AD IDROGENO AL MONDO CONSEGNATA A UN CLIENTE PRIVATO  
 
Milano, 4 luglio 2005 – E’ una tappa storica nell’evoluzione del settore automobilistico e nello sviluppo della tecnologia del trasporto futuro: Honda Motor Co. America ha annunciato il 30 giugno la prima consegna al mondo tramite leasing ad un cliente privato della rivoluzionaria Fcx, l’avanzata vettura Honda a idrogeno. Jon e Sandy Spallino di Redondo Beach, in California, diventano ufficialmente il primo nucleo familiare ad utilizzare la tecnologia a celle combustibili per i propri spostamenti. Honda è l’unico costruttore automobilistico ad avere certificato le proprie vetture a celle combustibili per l’uso regolare quotidiano ed è ora anche la prima casa automobilistica in grado di offrire questa avanzata tecnologia a un cliente privato. Nel percorso di utilizzo della tecnologia a celle combustibili, il leasing fatto alla famiglia Spallino, che durerà due anni, sarà il primo di numerose vetture Fcx da consegnare a clienti privati nei prossimi anni. La leadership di Honda nella tecnologia ad idrogeno comprende anche una flotta di 13 vetture Fcx in uso a sei municipalità negli Stati Uniti e 5 vetture in uso in Giappone. La Honda Fcx è la prima ed unica vettura ad aver ottenuto la certificazione dell’U.s. Epa (Agenzia di Protezione Ambientale americana) e California Air Resources Board (Carb) per l?uso quotidiano. La Fcx ha ottenuto sempre dal Carb la certificazione di veicolo a zero emissioni, “Zero Emission Vehicle” (Zev) ed è l’unica vettura a celle combustibili a rientrare nella guida Epa “Fuel Economy Guide” del 2003 e 2004. La Fcx ha un’autonomia fino a 160 miglia di percorrenza e può ospitare comodamente quattro adulti, il che la rende davvero pratica per un utilizzo quotidiano. La Fcx del 2005 è dotata di celle a combustibili sviluppate autonomamente da Honda in grado di avviarsi e funzionare anche a temperature molto basse fino a -20°C. Questa ultima versione di Fcx ha ricevuto significative evoluzioni tecniche ed è anche in grado di rimanere operativa alle alte temperature, sino a 95°C.  
   
   
IMMATRICOLATE 233.901 NUOVE AUTO NEL MESE DI GIUGNO IL MERCATO (+18%) RECUPERA IN PARTE LE PERDITE DI MAGGIO  
 
Roma, 4 luglio 2005 - Dopo le pesanti perdite registrate in maggio (-27,91%), effetto della lunga agitazione dei trasportatori di vetture (il ben noto problema “bisarche”), ora il mercato dell’auto conferma un deciso recupero delle vetture non consegnate nel corso del lungo sciopero protrattosi quasi per un mese. Secondo i dati forniti dal Ced del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Italia sono state immatricolate, in giugno, 233.901 nuove automobili, il 17,98% in più rispetto alle 198.261 registrate nel giugno dello scorso anno. E’ iniziato, dunque, il recupero delle mancate consegne di maggio, quale risultato di una intensa attività delle parti interessate alla riorganizzazione della logistica che si protrarrà ancora per tutto il mese di luglio, potendo così influenzare positivamente anche i dati di mercato del mese in corso. Il consuntivo dei primi sei mesi dell’anno porta ad una flessione complessiva del 5,27%, frutto delle 68.111 targhe in meno consegnate quest’anno rispetto al primo semestre del 2004: 1.223.423 del gennaio-giugno 2005 rispetto a 1.291.534 dell’analogo periodo dello scorso anno. Nell’intento di focalizzare meglio l’entità delle mancate consegne di maggio e del conseguente recupero di giugno, l’Unrae ha sommato i risultati degli ultimi due mesi maggio-giugno: 384.006 immatricolazioni contro 405.280 dell’analogo bimestre del 2004, con una perdita di 21.274 immatricolazioni (-5,2%). La contrazione della domanda, in linea con la flessione registrata già a fine aprile e confermata alla fine del primo semestre dell’anno, è conseguenza, soprattutto, delle aspettative dei consumatori influenzati, nelle loro decisioni di spesa, da una diffusa preoccupazione per l’andamento dell’economia italiana in generale e per il continuo incremento dei prezzi dei carburanti in particolare. “Per modificare questo quadro generale deludente e scongiurare ulteriori rallentamenti della dinamica della domanda” ha dichiarato Salvatore Pistola, Presidente dell’Unrae – l’Associazione delle Case estere operanti in Italia – “è imperativo e improrogabile un intervento deciso sulla fiscalità globale del sistema senza il quale non sarebbero più raggiungibili i risultati consolidati negli ultimi anni, nonostante lo stimolo alle decisioni di acquisto perseguito dalle case produttrici e distributrici attraverso l’offerta sempre più ampia di nuovi modelli, la sostanziale stabilità dei prezzi di vendita e le innumerevoli offerte e azioni promozionali.” Questa intensa attività delle Case ha determinato una delle poche note positive dell’ultimo periodo: in giugno, infatti, secondo una stima preliminare, è stato registrato un aumento degli ordini, saliti dai 183.700 dello stesso mese del 2004 a quasi 190.000, con un saldo attivo del 3%. Tornando alle immatricolazioni del primo semestre dell’anno, dall’analisi preliminare della struttura del mercato effettuata da Unrae, emerge che le motorizzazioni diesel hanno guadagnato quasi tre punti percentuali di quota rispetto all’analogo periodo dello scorso anno portandosi dal 56,4% al 59,1%, mentre rimane pressoché inalterata la quota di vendite di autovetture per uso privato: 86,5% nel 2005 e 86,9% nel 2004 e quella delle vetture destinate al noleggio 13,3% contro il 12,9%. Nei segmenti di prodotto le vetture “piccole” (seg. A e B) rappresentano ancora oltre il 55% del complesso delle vendite, pur cedendo oltre un punto percentuale al segmento delle “medie”, che si riavvicina al 30%. Importante, inoltre, l’apporto dei “piccoli monovolume” che rappresentano ormai il 10% del mercato, mentre l’intero comparto raggiunge il 18%; ferme le station wagon al 10,7%, scendono le berline dal 63,1% della prima metà del 2004 al 60,5% di gennaio-giugno 2005. Dal punto di vista territoriale, infine, in questi primi sei mesi dell’anno il 30% delle autovetture è stato immatricolato nel Nord-ovest, il 20% nel Nord-est, il 29% nel Centro Italia e il residuo 21% nel Sud e Isole.
Top Ten Autovetture Immatricolate In Italia
(suddivise per carrozzeria)
Giugno 2005
Marca Modello cabrio coupè berline monovolume station w. totale
Fiat Punto 14.666 14.666
Fiat Panda 13.238 13.238
Toyota Yaris 8.435 422 8.857
Lancia Ypsilon 7.629 7.629
Renault Megane 262 1.640 3.309 1.801 7.012
Opel Astra 33 10 3.519 3.348 6.910
Ford Focus 2.404 1.665 2.796 6.865
Volkswagen Golf 4.624 1.748 119 6.491
Ford Fiesta 6.204 6.204
Citroen C3 920 5.069 5.989
Gennaio/giugno 2005
Marca Modello cabrio coupè berline monovolume station w. totale
Fiat Punto 91.186 91.186
Fiat Panda 69.447 69.447
Ford Fiesta 39.448 39.448
Toyota Yaris 37.090 2.209 39.299
Lancia Ypsilon 36.466 36.466
Ford Focus 13.875 9.643 12.249 35.767
Renault Megane 1.071 8.411 17.251 8.618 35.351
Volkswagen Golf 27.856 5.859 284 33.999
Citroen C3 3.762 29.710 33.472
Opel Astra 99 37 16.183 15.566 31.885
Elaborazioni Unrae su dati del Ced - Min. Infrastrutture e Trasporti al 30/6/2005 (Aut. Min. D09420/h4)
 
   
   
OK ALLE DUE COMMISSIONI DEL MINISTRO SCAJOLA . AD UN PATTO SI FACCIA TUTTO IN DUE MESI E SI PROCEDA CON L'ONERE DI ASSICURAZIONI E PETROLIERI AD IMPEGNI CONCRETI . IL GOVERNO TOLGA PARTE DELL'ACCISA  
 
Roma 4 luglio 2005 - Telefono Blu Sos consumatori , gradisce l'idea del Ministro Scaiola , di attivare due commissioni di inchiesta su caro Rca e benzina e si dice pronto a collaborare ad un patto che i tempi siano brevi , e che si arrivi ad una soluzione a favore degli automobilisti consumatori .Nel primo caso l'associazione indipendente dei consumatori , ritiene che la mancata concorrenza ovvero la concorrenza al rialzo sia dovuta alla cattiva volontà delle assicurazioni di lucrare , in pratica dovrebbero fare il bel gesto di rinunciare a profitti molto elevati ed adeguarsi al difficile periodo economico . Nel secondo , ci sono diversi problemi :il primo quello di sganciarsi piu' in fretta possibile dal petroilio , dove conflitti ideologico religiosi e speculatori agguerriti fanno il bello e cattivo tempo . Ma nello specifico non c'è dubbio che in Italia occorre costringere i petrolieri ad una politica piu' attenta e corrette ed infine il governo deve decidere di ridurre l'accisa , favorendo le compagnie che avranno il "coraggio " di abbassare il prezzo . Per questo Telefono Blu stà raccogliendo dal sito www.Sosconsumatori.it  denuncie e suggerimenti . Pierre Orsoni presidente nazionale dell'associazione . Ritiene che le due commissioni in due mesi potrebbero portate ad un ottimo risultato ma insiste perchè le parti interessate prendano atto poi dei risultati e non fingano di non vederli o trovino per l'ennesima volta scuse irrituali.  
   
   
PATENTE A PUNTI: BENE BONUS DI 2 PUNTI, MA OCCORRE INCREMENTARE I CONTROLLI CONTRO ECCESSO DI VELOCITA’  
 
Roma, 4 luglio 2005 - Il Codacons giudica positivamente il bonus da 2 punti che verrà assegnato agli automobilisti virtuosi. Tuttavia l’associazione chiede di incrementare (soprattutto in vista del periodo estivo) i controlli contro l’eccesso di velocità che, come dimostrato anche oggi, è l’infrazione più frequente, nonché la prima causa di morte sulle strade. Per questo il Codacons chiede al Ministro Lunardi di attivarsi aumentando il numero di autovelox sulle autostrade, ma soprattutto prevedendo un sistema all’americana, con macchine delle forze dell’ordine che si accodano alle vetture che superano i limiti di velocità e puniscono immediatamente l’infrazione.  
   
   
FORD: SAV CONCEPT SU STRADA NEL 2006 LA VERSIONE DI SERIE DELL'ENTUSIASMANTE SAV (SPORT ACTIVITY VEHICLE) PUNTA AD AMPLIARE LA GAMMA FORD SUL MERCATO AUTOMOBILISTICO EUROPEO  
 
Colonia, 4 luglio 2005 – Il nuovo Sav di Ford Europa, presentato come concept all'ultimo Salone di Ginevra, dove ha colpito l'immaginazione del pubblico e dei media, diventerà presto una realtà di prodotto. I primi prototipi, adeguatamente camuffati stanno già effettuando le prove su strada presso i Centri Sviluppo Prodotto di Ford in Germania, Belgio e Gran Bretagna. Sav Concept diventerà un nuovo modello della gamma di Ford Europa, posizionandosi tra Ford Mondeo e Ford Galaxy Mpv. Verrà costruito nell'impianto di produzione Ford a Genk, in Belgio. Il nome del modello di serie e tutti i dettagli tecnici saranno rivelati poco prima del lancio all'inizio del 2006. Un nuovo modello e un approccio moderno Ford Sav Concept anticipa una nuova tipologia della gamma Ford, lo Sports Activity Vehicle, per la quale ci sono pochi concorrenti diretti. Sav Concept si distingue dai classici monovolume a tre file di sedili per il suo carattere sportivo sia nell'aspetto che nella guida. Sav Concept si presenta con una forma dinamica che rivela l'emergere di una nuova direzione stilistica per Ford Europa. “La reazione dei media e del pubblico nei confronti di Ford Sav Concept al Salone di Ginevra 2005 è stata straordinaria, ed ha supportato la nostra decisione di produrre la versione di questo veicolo”, ha detto Lewis Booth, Ceo e Chairman di Ford Europa. "Slanciato ed attraente, Ford Sav Concept ha evidenziato nuovi concetti di flessibilità di trasporto persone e bagagli. Il modello di serie rimarrà fedele allo spirito della Concept e risulterà decisamente allettante per la nostra clientela”. Progettato per uno stile di vita attivo Nell'ambito delle vetture destinate alla famiglia, Ford Sav Concept mette in luce il potenziale di un veicolo a tre file di posti non tradizionale, con profilo, proporzioni e aspetto che riflettono uno stile di vita attivo. Il modello di serie dimostrerà le possibilità per una diversificazione ancor più marcata all'interno della gamma delle vetture per famiglia, e proietterà Ford in un nuovo segmento di mercato. Il modello di serie conserverà molti dei temi stilistici proposti sulla concept. Tuttavia, essa offrirà 2 o 3 file di sedili estremamente flessibili, assicurando una sistemazione 5+2 posti, piuttosto che una singola configurazione 2/3 file di posti per cinque persone e i loro bagagli, come era previsto sulla concept. Questo nuovo modello Ford, che arricchisce la gamma di vetture per famiglia, è un'ulteriore conferma dell'interesse Ford di offrire tecnologia e creare una vasta e differente scelta di stili di carrozzeria e dimensioni del veicolo. Produzione in Belgio La versione di serie di Ford Sav Concept sarà prodotta a Genk in Belgio, “casa natale” di Ford Mondeo, dove viene realizzato attualmente un programma di investimento di 715 milioni di Euro, destinato fondamentalmente alla realizzazione di un nuovo sistema di produzione flessibile. Nell'impianto Ford di Genk, inaugurato nel 1964, sono stati prodotti più di 12 milioni di veicoli. Il complesso belga è uno dei più moderni impianti di produzione in Europa e rappresenta una pietra miliare nella strategia di produzione razionalizzata di Ford in Europa. In più di 40 anni Genk ha avuto la responsabilità di assemblare Ford Taunus 12M e Ford Sierra. Dal 1993, è stato l'unico centro produttivo europeo per la pluripremiata Ford Mondeo. "A Novembre 2003 avevamo annunciato che l'investimento nel nostro impianto di Genk era mirato alla produzione di Mondeo, della nuova generazione Galaxy e di un terzo veicolo non meglio specificato”, ha detto John Fleming, Presidente di Ford Europa. "Oggi possiamo confermare che quel terzo nuovo veicolo – sarà Ford Sav Concept". L'impianto lavora attualmente su due turni e occupa 4.946 persone. Lo scorso anno a Genk sono stati prodotti 207.163 veicoli.  
   
   
FORD AUMENTA LA CAPACITÀ PRODUTTIVA DEL SUO IMPIANTO DI SAN PIETROBURGO  
 
 Colonia, 4luglio 2005 – Ford, il primo costruttore automobilistico mondiale a lanciare un sito produttivo in Russia, incrementerà del 50% la capacità del suo impianto di San Pietroburgo per far fronte alla crescente richiesta della clientela per la nuova Ford Focus. Da Gennaio 2006, l'impianto, che è stato inaugurato nel luglio 2002, vedrà aumentare la sua capacità produttiva a 60.000 veicoli l'anno, rispetto agli attuali 40.000. La fabbrica di San Pietroburgo ha da poco iniziato a produrre la nuova generazione Ford Focus, la vettura Ford più venduta in Europa. San Pietroburgo è anche l'unico impianto Ford nel mondo dove si costruisce la nuova Focus in tutti e quattro i suoi Body Style: 3 porte, 4 porte, 5 porte e wagon. "La crescita è una parte fondamentale della strategia di Ford in Europa, e questa espansione rappresenta un passo avanti importante su questa strada”, ha detto John Fleming, Presidente e Amministratore Delegato di Ford Europa . "La clientela russa ha dimostrato un fortissimo interesse per la nuova Focus. E' ora il momento di rispondere a questa domanda aumentando la nostra capacità produttiva”. L'incremento di capacità rappresenta anche un'importante pietra miliare nel crescente sviluppo dell'industria automobilistica in Russia. "Ford è radicata in Russia da quasi 100 cent'anni”, ha detto Fleming. "Anche se altri costruttori ci hanno seguito nel mercato, Ford rimane il più grosso investitore automobilistico a livello mondiale nel paese – cosa su cui intendiamo basarci nel futuro”. Ford ha investito inizialmente 150 milioni di dollari nel suo impianto di San Pietroburgo. Le successive espansioni, compresa l'aggiunta di un secondo e di un terzo turno, l'ampliamento delle dotazioni e la creazione di un Deposito Ricambi, hanno portato l'investimento complessivo di Ford a 200 milioni di dollari. Quest'ultimo incremento della capacità produttiva comporta un ulteriore investimento di 30 milioni di dollari a metà 2006. L'impianto di San Pietroburgo è il più recente sito produttivo per Focus, la vettura Ford più venduta in Europa. Focus viene prodotta anche a Valencia in Spagna e a Saarlouis in Germania. Sin dal suo primo lancio in Russia, Ford Focus ha avuto un notevole successo. Per far fronte alla forte domanda di Focus, nel mese di Aprile 2004 Ford ha aggiunto un terzo turno di produzione nell'impianto, aumentando di 420 unità la forza lavorativa del sito, fino a un totale di 1570 persone. Con oltre 28.000 unità vendute nel 2004, Focus è stata per il secondo anno consecutivo il modello più venduto tra i brand esteri in Russia. A Febbraio 2005 dalla linea di assemblaggio di San Pietroburgo è "uscita" la Focus numero 50.000. "Questo incremento di capacità dovrebbe essere visto come un forte sostegno delle nostre attività produttive a San Pietroburgo”, ha aggiunto John Fleming . "Siamo estremamente soddisfatti dell'elevata qualità dei veicoli prodotti, così come della capacità dell'impianto di rispettare esattamente i livelli raggiunti nelle nostre attività in Europa Occidentale. Questo è un attestato per la forza lavorativa, ottimamente preparata e addestrata, che abbiamo la fortuna di avere a San Pietroburgo”. Ford ha pure registrato un crescente successo di vendite in Russia. Nei primi cinque mesi del 2005, le vendite Ford sono state di 15.900 unità, con un incremento di circa il 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel 2004, Ford ha venduto in Russia 38.700 veicoli, con un incremento di quasi il 90% rispetto al 2003. La share di mercato nel 2004 è salita a 11,5%, rispetto al 10,5% del 2003. Ford può vantare una lunga tradizione in Russia, dove già nel 1907 ha nominato il suo primo concessionario. Il successo delle vendite di automobili, truck e trattori ha portato alla creazione di una fabbrica a Nizhny Novgorod, che nel 1930 ha iniziato a produrre il Model Aa. E con la creazione dell'impianto di Nizhny Novgorod, che è oggi sede di Gorkovsky Avtomobilniy Zavod (Gaz), il secondo più grande costruttore automobilistico in Russia, Ford ha aperto la strada all'industria automobilistica in Russia.  
   
   
SAFE N’ SOUND BY RENAULT TERZA EDIZIONE: CON ALEXIA ALLA RICERCA DI NUOVI TALENTI.  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Chi canta o compone musica ha una nuova ed importante occasione per farsi notare e diventare uno dei protagonisti, insieme ad Alexia, di Safe n’ Sound by Renault, terza edizione. La compilation invita chi è alla guida della propria auto - ed è “open” alla musica ed ai nuovi talenti - a tenere un comportamento in linea con le norme della sicurezza stradale. L’iniziativa Safe n’ Sound by Renault, giunta alla sua terza edizione, ha lo scopo di sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza – obiettivo prioritario per Renault - attraverso il linguaggio a loro più vicino e comprensibile, quello della musica. Così, anche quest’anno, Renault invita i giovani ad essere protagonisti ed esprimere le proprie doti artistiche da cantanti (interpretando un brano sul tema della sicurezza stradale che verrà loro assegnato) o da compositori autori (componendo testo e musica di una canzone, da soli o in gruppo o anche scrivendo unicamente il testo). Madrina d’eccezione Alexia che, oltre ad interpretare un brano inedito, anch’esso sul tema della sicurezza, selezionerà, in qualità di direttore artistico dell’iniziativa, i cinque giovani più meritevoli, uno per ciascuna categoria in gara: Sing Safe, per un interprete maschile e femminile; Play Safe per chi è in grado di comporre la musica e di scrivere il testo del proprio brano da “cantautori” (massimo due) o in gruppo (più di due); Write Safe per chi ritiene di poter scrivere il testo di una canzone. I vincitori saranno gli interpreti della nuova compilation Safe n’ Sound e riceveranno in premio dal M.a.s., Music Art & Show di Milano, relativamente alla categoria Sing Safe, 2 borse di studio della durata di un anno per l’Accademia di Canto e di Musica mentre quelli delle altre categorie, un buono acquisto per strumenti e articoli musicali. Le iscrizioni, che si apriranno il 6 giugno 2005 e proseguiranno fino al 6 luglio 2005, si potranno effettuare, per tutte le categorie, sul sito www.Renault-safensound.it  seguendo le semplici indicazioni fornite. Dal 7 all’8 luglio è previsto uno speciale casting “voci” presso il M.a.s., Music Art & Show di Milano, il centro di formazione per lo spettacolo più grande d’Europa. Media partner dell’iniziativa, che vanta anche il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è nuovamente l’emittente televisiva musicale Rete A - All Music che supporterà anche la fase successiva della manifestazione, in cui i vincitori e la madrina Alexia saranno ospiti nei programmi musicali del network a Novembre, mese dedicato da Renault Italia, per il terzo anno consecutivo, proprio alla sicurezza stradale. A riprova di come, dopo mezzo secolo, l’impegno di Renault nel settore si sia mantenuto intatto, un budget di 100 milioni di euro viene dedicato ogni anno alla sicurezza e Renault, oggi, si conferma l’unico costruttore con sette modelli che hanno ottenuto 5 stelle ai crash test Euro Ncap: Modus, Mégane Ii Berlina, Laguna Ii, Mégane coupé-cabriolet, Scénic Ii, Vel Satis ed Espace. Alexia è stata scelta come madrina di Safe n’ Sound by Renault terza edizione perché, oltre ad essere un’artista di grande successo nel panorama musicale nazionale ed internazionale ed amatissima dai giovani, interpreta anche perfettamente, col suo sorriso e la sua gioia di vivere, i valori “positivi” del messaggio che Renault vuole trasmettere ai giovani: comportarsi correttamente alla guida della propria auto non significa negarsi alcun piacere ma, anzi, è la condizione essenziale per godersi tutti i piaceri che la vita può offrire, compreso quello di fare e ascoltare buona musica.  
   
   
LE ŠKODA CARATTERIZZERANNO ANCHE IL TOUR DE FRANCE 2005  
 
Verona, 4 l luglio 2005 - La Škoda sarà, per il secondo anno consecutivo, partner ufficiale della competizione ciclistica più prestigiosa, il leggendario Tour de France. Circa 200 vetture del Marchio ceco formeranno la flotta ufficiale a disposizione dello staff degli organizzatori del Tour che quest’anno prevede 21 tappe per un totale di 3607 chilometri. La Škoda è inoltre sponsor della Maglia Bianca riservata al miglior ciclista under 25, e membro del Club Tour de France che comprende i principali sponsor. In più quest’anno la Škoda è diventata sponsor di otto squadre professionistiche presenti al Tour cui fornirà otto vetture ciascuna; tra le altre ricordiamo la francese Crédit Agricole, l’italiana Lampre-caffita, l’olandese Rabobank e la svizzera Phonak. La Škoda ha inoltre firmato un contratto con la Mavic, che fornisce assistenza tecnica a tutti gli atleti che incorrono in guasti lungo il percorso. Secondo Jaroslav Černý, portavoce della Škoda Auto, in questa edizione del Tour le vetture Škoda godranno di grande visibilità. “Grazie anche all’edizione dello scorso anno che ha inaugurato la nostra partnership con il Tour de France, siamo orgogliosi di dire che oggi non soltanto tra gli appassionati di ciclismo l’associazione tra il nostro Marchio e questa prestigiosa competizione è nota e rilevante. La Škoda è parte del Tour e noi crediamo che la percezione positiva e l’immagine della Marca e dei prodotti cresceranno ulteriormente”. I loghi e le personalizzazioni Škoda si troveranno al termine di ogni tappa, e il più recente modello della gamma, la Škoda Octavia Wagon, farà parte delle flotte che nel corso delle tappe precedono il gruppo dei corridori. Infine, in occasione dell’edizione di quest’anno del Tour de France, sarà offerta una serie limitata della Fabia Wagon modello “Tour de France”, nel caratteristico colore giallo.  
   
   
MASERATI SUL LAGO DI COMO  
 
Como, 4 luglio 2005 - Il Maserati Club propone un'altra occasione per condividere la passione per il Tridente: una giornata tutta da vivere sul meraviglioso Lago di Como. Prosegue il viaggio alla scoperta delle meraviglie del Bel Paese e questa volta il tour conduce sulle sponde del Lago di Como, meta nota in tutto il mondo per il suo fascino discreto e la magia dei suoi luoghi incantati. Il programma prevede nella mattinata di sabato 16 luglio il ritrovo a Como in Piazza Cavour, uno dei luoghi più rappresentativi del capoluogo lombardo e unica piazza ad affacciarsi sul lago. Nel programma è previsto un percorso turistico che condurrà i partecipanti fino a Tremezzo – località rinomata per le sue bellezze naturali e le meravigliose dimore storiche dove è stata ambientata anche l’ultima campagna advertising Quattroporte. La giornata prosegue con la visita dei giardini di Villa Carlotta e con aperitivo e pranzo sulla terrazza vista lago del Grand Hotel Tremezzo (*****).  
   
   
ROSSANA AMMIRATI, LA BOCCONIANA CHE VA VELOCELA 18ENNE STUDENTESSA DI ECONOMIA AZIENDALE È UNA DELLE MAGGIORI PROMESSE DELL’AUTOMOBILISMO ITALIANO. UNA VITA TRA I CIRCUITI E LE AULE UNIVERSITARIE  
 
Milano, 4 luglio 2005 - In principio fu Lella Lombardi, pilota piemontese che a metà degli anni 70 collezionò 12 significative presenze in Formula 1, poi quasi più nulla fino ai nostri giorni quando Danica Patrick, 23enne driver americana, ha raggiunto uno straordinario quarto posto nella 500 miglia di Indianapolis mettendosi alle spalle molti titolati colleghi uomini. Fenomeno sportivo e mediatico, la Patrick, sponsorizzatissima e richiesta dalle tv, emblema Rossana Ammirati di un mondo dove i soldi, oltre all’abilità, sono un elemento fondamentale. Ma anche sport simbolo delle pari opportunità, l’automobilismo, dove uomini e donne si confrontano, senza distinzione di sesso, in una battaglia dove la testa conta molto più del fisico, “anche se”, confessa Rossana Ammirati, 18 anni, studentessa napoletana iscritta al primo anno del Corso di laurea in economia aziendale, “al termine delle gare io sono molto più provata dei miei colleghi maschi”. Perché Rossana, che a 9 anni ha ricevuto in regalo dal padre, ex pilota dilettante di rally, un kart, oggi è pilota per il team Europa corse in Formula Gloria, monoposto da 1.000 cc e 150 cavalli che raggiungono i 240 chilometri orari. “Il kart regalato da papà è stato l’inizio della fine”, dice scherzando Rossana, “perché l’automobilismo è un mondo che ti prende totalmente, dal quale si è assorbiti e quando inizi con le gare kart poi non riesci più a staccarti”. Dai kart il passaggio alle monoposto è una conseguenza naturale per chi fin da bambina ha respirato l’aria delle corse: “Non si può spiegare quale sia la molla che spinge una bambina verso uno sport così desueto, lasensazione che ti dà la velocità è impagabile, ma si tratta di uno sport crudele, dove quello che conta, oltre al talento, sono le possibilità economiche, la capacità di attrarre sponsor. E io non nego che, a parità di valore tecnico, il fatto di essere una ragazza mi dia qualche vantaggio sotto il profilo delle sponsorizzazioni”. Ma per Rossana, presa tra le piste e le aule dell’università, anche la vita scorre alla massima velocità: “Passo tutta la giornata in Bocconi, la sera studio per prepararmi agli esami, ma devo anche allenarmi due ore al giorno in palestra, inoltre ogni tanto ci sono i test in pista”. Per quanto riguarda il futuro, però, Rossana vede per sé la tuta da pilota più che il tailleur da donna-manager: “L’anno prossimo correrò in Formula Azzurra, un’evoluzione della Formula Gloria, poi, se tutto va bene, a 20 anni passerò in Formula 3. Questi sono obiettivi concreti, non voglio spingermi oltre, anche se nei sogni di ogni pilota c’è la Formula 1. Ma nell’automobilismo è possibile costruirsi una buona carriera professionistica anche senza arrivare per forza là dove sono adesso Schumacher e compagni. Per il dopo, quando si tratterà di mettere a frutto la laurea in Bocconi, mi piacerebbe restare nell’ambiente delle corse magari come team manager. Ma papà, che mi immagina nell’azienda di famiglia, ancora non lo sa...”.  
   
   
XXIV BIENNALE DI SCULTURA DI GUBBIO PER UN MUSEO DELLA SCULTURA  
 
Gubbio, 4 luglio 2005 - Co-promossa e organizzata dal Comune di Gubbio e dalla Provincia di Perugia, con il patrocinio della Regione dell’Umbria, sabato 9 Luglio 2005 alle ore 18, presso le sale al piano terreno del Palazzo Ducale si terrà la cerimonia d’inaugurazione dell’esposizione permanente della Biennale di Scultura di Gubbio. Le opere destinate ad ambienti al chiuso sono esposte in alcune sale del Palazzo Ducale e negli Arconi del Palazzo dei Consoli, mentre le grandi, per l’aperto sono collocate nel suggestivo Parco Ranghiasci che diventerà, con ulteriori e successive sculture, un “parco di sculture permanente”. L’evento è il risultato scaturito dalla decisione del Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia di riprendere e rilanciare la storica Biennale che, con fasi alterne si è svolta dal 1956 al 1996 e a cui hanno partecipato, in età giovanile e/o matura, tutti i più importanti scultori italiani; inoltre, negli anni, hanno dato un contributo molti curatori, e, quando la Biennale prevedeva i premi, saggisti ed importanti storici dell’arte contemporanea italiani, in qualità di giurati. Per il rilancio della Biennale è stato nominato Direttore Artistico il critico Giorgio Bonomi che curò le edizioni del 1992 e 1994. D’intesa con il Sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci e con l’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Perugia, Pier Luigi Neri, Bonomi ha programmato per l’anno in corso la realizzazione di una ipotesi di Museo della Scultura italiana del dopoguerra, al chiuso e all’aperto: fatto unico in Italia, a Gubbio si avrà un’esposizione permanente, con le opere già in possesso del Comune di Gubbio, recentemente esposte e scientificamente catalogate, quali quelle di Leoncillo, A. Pomodoro, Franchina, Alviani, Castellani, Caruso ed altri ancora, e con opere donate o prestate dagli artisti che una o più volte, nello scorrere degli anni, hanno esposto in Gubbio, così da offrire una vera e propria teoria della scultura italiana degli ultimi cinquanta anni. In tal modo il pubblico può osservare, anche se parzialmente, l’evoluzione della scultura, dall’informale di Leoncillo al minimalismo di Sol Lewitt, e le possibilità disciplinari dei materiali su cui si è basata la Biennale, il ferro e la ceramica, dalla scultura al design, dall’artigianato artistico all’elemento decorativo. L’esposizione è accompagnata da un volume che costituisce tanto il Catalogo del Museo quanto un’ampia Storia delle Biennali di Gubbio, con contributi di M. Terzetti, A. Capponi, V. Tessitore. L’anno 2006 vedrà riprendere le “normali” attività della Biennale di Scultura con mostre temporanee di grandi maestri ed artisti emergenti e con una nuova Sezione - intitolata “Accademie”- che coinvolgerà le Accademie di Belle Arti italiane e straniere, così da mostrare anche i momenti dell’arte (degli artisti) nel suo formarsi. Nel Parco Ranghiasci si possono ammirare le opere di Bellucci, Bonoli, Catania, Klerr, Legnaghi, Magnoni, Pompili, Staccioli (ultimata nel prossimo settembre). Nelle sale, al piano terreno, del Palazzo Ducale sono esposte le opere di Abbozzo, Ajò, Alviani, Antinori, Bentivoglio, Biagioli, Boy, N. Caruso, E. Castellani, Cerbella, Facchini, Franchina, Guerrini, N. Guidi, Leoncillo, Manuelli, A. Pomodoro, Ramous, Sol Lewitt, Somaini, E. Sottsass, Tasca, Trubbiani, Zauli. Negli Arconi del Palazzo dei Consoli sono presenti le opere di G. Albanese, Cardinali, Carrino, Carroli, Castagna, Egger, Ievolella, Lorenzetti, Mainolfi, Mattiacci, Pezzi, Sambo, Spagnulo, Teodori, Uncini. Www.provincia.perugia.it  www.Gubbio-altochiascio.umbria2000.it    
   
   
ROMA, PALAZZO ALTEMPS LA NASCITA DI VENERE NEL TRONO LUDOVISI; UN’ASSENZA RITUALE  
 
Roma, 4 luglio 2005 - La ragione che ha determinato l’installazione artistica di Emilio Farina, che qui si presenta, è del tutto contingente: il momentaneo allontanamento dal Museo di Palazzo Altemps, che normalmente lo espone, del famosissimo Trono Ludovisi, capolavoro della scultura arcaica magno-greca, prestato per alcuni mesi all’importante rassegna archeologica di Catanzaro ‘Magna Graecia’. L’assenza del monumento marmoreo del V secolo è stata colta dall’artista, concordemente con la Direzione del Museo, come un’occasione per ripensare in chiave attuale i contenuti formali e simbolici del celebre rilievo. Il vuoto lasciato dalla sua temporanea partenza viene colmato con un intervento dichiaratamente concettuale: lungi perciò dal riproporre un volume costruito o un oggetto ben determinato, Emilio Farina ricrea unicamente, con il suo linguaggio totalmente contemporaneo e volutamente differenziato, l’azione della nascita della Dea nel suo manifestarsi, che costituisce, come noto, il motivo centrale della narrazione dell’antico “trono”. Cogliendo, nella plastica concretezza del rilievo greco, la ritualità sacra, continua e ininterrotta in esso rappresentata, l’artista ci presenta il luogo simbolico della genesi divina. Il greco mar di foscoliana memoria, da cui vergine nacque Venere e la sua candida spuma che, con moto dolcissimo e continuo, arrotonda i candidi ciottoli marmorei che compaiono, invece, ben saldi sotto i piedi delle ancelle presenti all’evento, sono condensati in pochi elementi materici: la ciotola cobalto, in cui l’artista colloca l’accadere del rito divino, ed i sassi musicalmente levigati dalla risacca, entrambi allusivi all’ininterrotta azione creatrice delle onde del mare. Da qui si srotola, eternamente riavvolgendosi su se stesso, il mistico manto che le mani partecipi delle assistenti divine drappeggiano a coprire il corpo nudo della Dea, in modo di velare agli occhi mortali l’insostenibile splendore dell’apparizione sacra. A questa visibile presenza l’artista volutamente allude proprio con l’evidenza della sua negazione: Afrodite, infatti, è il velo che la nasconde e che, nello stesso tempo, la rivela. Il rigido nastro di plastica rappresenta la manifestazione della pura sostanza divina e la sua immediata contaminazione a contatto con le azioni dell’uomo. I graffi, i segni, i resti di materia e di sabbia che costituiscono l’immagine in negativo della divinità svelata e corruttibile. Nello stesso tempo la Dea, col suo primo sorriso, feconda l’umanità, riguardando, con innumerevoli occhi benigni, dalla superficie del suo velo continuamente svolto e riavvolto, noi spettatori partecipi del rito della sua nascita, mentre contemporaneamente, assorta in sé, contempla all’interno del suo mistico schermo, la propria eterna presenza, celeste e terrena.  
   
   
JEAN COCTEAU IL POETA, IL TESTIMONE, L’IMPOSTORE 10 SETTEMBRE – 27 NOVEMBRE 2005 FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA  
 
Mamiano Di Traversetolo (Parma), 4 luglio 2005 - Il 10 settembre 2005 l’apertura della mostra Jean Cocteau, il poeta, il testimone, l’impostore segna la ripresa dell’attività espositiva della Fondazione Magnani-rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma). L’esposizione, a cura di Mauro Carrera con la collaborazione di Simona Tosini Pizzetti e di Elena Fermi, ospita straordinari prestiti da importanti collezioni pubbliche e private ed è stata possibile grazie al decisivo appoggio di Manfredo Manfredi, dal giugno 2005 Presidente della Fondazione Magnani-rocca, e al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, e vede, tra gli altri, il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia e del Comité Jean Cocteau di Parigi. La mostra si concentra sulla figura poliedrica e multiforme del poeta francese che, sempre sotto l’insegna della poesia, fu anche romanziere, saggista, critico, regista cinematografico, drammaturgo, disegnatore, pittore, sperimentando tutti i linguaggi che l’arte gli offriva. Sodale di Apollinaire, Satie, Stravinsky, amico di Modigliani, Severini, de Chirico, Savinio, Cocteau vive a cavallo tra la Belle Époque e l’età delle Avanguardie e di entrambe le epoche è acuto e raffinato testimone. Poeta mondano di successo è amico di Proust e delle personalità più in vista di Parigi prima della Grande Guerra e desta l’ammirazione di d’Annunzio. In seguito, arbiter elegantiae, vivace protagonista di tutte le manifestazioni dell’Avanguardia, ne diviene uno dei più importanti promotori attraverso il progetto di Parade, per infine superarla con il Rappel à l’ordre, inedito connubio tra le spinte eversive di questa e una rilettura delle radici classiche della civiltà europea. Scopritore di talenti – Radiguet, Genet, Marais, solo per citarne alcuni – e voce recitante del Novecento, Cocteau è, intimamente, un uomo di teatro. Non abbandona mai la scena, anzi la cerca, quando essa sembra allontanarsi. Il palcoscenico è la sua dimensione più autentica,anche quando reca con sé la finzione. Cocteau è anche, sempre, un impostore che propone mille volti diversi, tutti ispirati, però, al dolce inganno della poesia. Jean Cocteau, il poeta, il testimone, l’impostore, propone una visione inedita della proteiforme figura del poeta francese. Inedito è l’intendimento di mettere in luce la personalità del Cocteau critico e amatore d’arte, creando un legame ideale, fatto di affinità e dissonanze, con Luigi Magnani, artefice della stupenda collezione che porta il suo nome e della Fondazione che accoglie le tre sezioni della mostra. Altra scelta significativa è quella di valorizzare gli importanti e poco noti rapporti tra Cocteau e l’Italia, ponendo l’accento sulle sue relazioni con molte personalità di rilievo nel panorama artistico e culturale della penisola. La sezione Odisseo o del tempo e dello spazio come testimonianza, presenta alcune opere della collezione Magnani-rocca che, poeticamente e idealmente interpretate dal Cocteau critico d’arte, acquistano una nuova, avvincente e inedita chiave di lettura. La sezione, Orfeo o della poesia immanente, offre una selezione di opere grafiche, disegni, libri d’artista di Jean Cocteau, appartenenti a diversi momenti della sua evoluzione artistica. I celebri profili classici che lo hanno reso famoso sono posti accanto a splendidi disegni di grande valore eppure misconosciuti dal pubblico. Tutto il materiale, inedito o poco noto, è all’insegna del frammento, la dimensione a Cocteau più congeniale. La sezione Gli Argonauti o les compagnons de voyage prosegue in tale prospettiva, presentando opere di artisti contemporanei di Cocteau, da Klinger a de Chirico, da Picasso a Modigliani, da Severini a Savinio, da Morandi a Carrà, tutti in qualche modo legati al poeta da affinità elettive, amicizie comuni e da memorabili collaborazioni nel segno dell’arte. Visitando l’esposizione si segue, allo stesso tempo, il Cocteau scrittore e il Cocteau artista. Segno scritto e segno grafico rivelano così il loro inscindibile legame e consentono di seguire la vicenda creativa di un Orfeo dalle mille voci, di un pifferaio magico che c’invita a seguirlo nel suo mondo ad un tempo poeticamente simbolico ed elegantemente glamour. Fondazione Magnani-rocca, Tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 info@magnanirocca.It  
   
   
IL 14 LUGLIO 2005, A MILANO, APRE AL PUBBLICO FORMA – CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA  
 
 Milano, 4 luglio 2005 - Sarà inaugurato in luglio a Milano un nuovo spazio stabile dedicato alla fotografia: Forma, un'iniziativa della Fondazione Corriere della Sera e di Contrasto in collaborazione con Atm. Forma nei suoi ampi spazi offrirà aree espositive diversificate per temi, un ricco programma espositivo, spazi per proiezioni, dibattiti ed attività didattiche, materiali di consultazione, una libreria specializzata. La sede di Forma è in piazza Tito Lucrezio Caro 1, all'interno di un’ala interamente ristrutturata di uno storico deposito di tram. L'apertura al pubblico è prevista il giorno 14 luglio, con una grande mostra antologica di Gianni Berengo Gardin. Si tratta di una iniziativa promossa da Fotospazio, una società costituita da Fondazione Corriere della Sera e Contrasto, Forma è un progetto che si realizza grazie all’importante collaborazione con Atm, che ospita Forma all’interno dello storico deposito dei tram del quartiere Ticinese. L’iniziativa vuole proporsi come “la casa della fotografia”, un luogo dove si potranno visitare mostre di portata internazionale, acquistare libri e immagini d’autore, frequentare stage e corsi di fotografia, posizionato strategicamente nel cuore di Milano, in Piazza Tito Lucrezio Caro, fra l’Università Bocconi e l’Auditorium dell’Orchestra Verdi. E’ uno spazio multifunzionale e a fianco degli spazi espositivi vivranno molte altre attività correlate al linguaggio visivo: esperienze didattiche e formative, incontri con artisti e fotografi, workshop professionali, spazi d’incontro critico e lettura portfolio, presentazione di libri, dibattiti, proiezioni, servizi di expertise rivolti ai collezionisti, vendita di stampe fotografiche da collezione, libreria e bookshop. Forma si sviluppa su una superficie totale di 1700 mq, di cui circa 800 mq di area espositiva. La struttura architettonica rende possibile ospitare più eventi simultaneamente ed organizzare iniziative all’interno di una sala conferenze da 100 posti. I servizi didattici e di ristorazione, progettati all’interno di appositi spazi, prenderanno avvio nell’autunno 2005. Si propone di stabilire una collaborazione permanente (già in atto in molti casi) con le principali istituzioni mondiali della fotografia, con cui si è avviato uno scambio di progetti e di contenuti programmatici. La programmazione espositiva di Forma sarà continua lungo tutto l’anno e nei suoi spazi presenterà al pubblico una serie di importanti mostre articolate soprattutto intorno a tre direttrici di fondo: “Storia Della Fotografia”, I Grandi Autori, I Maestri Della Moda E Del Ritratto Sotto questa denominazione saranno presentate sia grandi opere collettive, gli autori e le opere più rappresentative, sia grandi mostre didattiche che aiutino a comprendere quali siano i temi e gli snodi cruciali della fotografia nei suoi rapporti con la comunicazione visiva, il giornalismo e le altre arti. In questo modo ogni anno una grande collettiva diventerà il tradizionale appuntamento con la fotografia non solo per i singoli visitatori ma anche per le scuole e, in generale, per gruppi di appassionati, amatori e neofiti. “I Grandi Autori” Altro appuntamento fisso annuale, sarà una monografica dedicata ai grandi interpreti della fotografia. Uno speciale spazio verrà riservato, all'interno di questo settore, ai grandi autori italiani ma senza mai trascurare, ovviamente, i principali interpreti internazionali della fotografa di documentazione e artistica. “I Maestri Della Moda E Del Ritratto” Uno spazio privilegiato sarà riservato ai grandi interpreti della fotografia di moda e, in genere, di ritratto, inteso come uno dei settori maggiormente interessanti della fotografia contemporanea e in cui più spesso si crea un virtuoso e interessante circolo creativo tra sperimentazione e mercato. Uno Spazio Laboratorio, perfetto per esporre lavori più condensati, estemporanei interventi d’autore o piccoli “gioielli” fotografici anche solo di 30 o 40 fotografie, sarà in funzione continuamente per proporre al pubblico mostre più compatte ma ugualmente interessanti volte ad approfondire i nuovi linguaggi visivi, brevi monografie, intorno a un tema, testimonianze del passato tratte dall’Archivio Storico del Corriere della Sera. Autori ed esperienze italiane e straniere di grande importanza, quindi. In questo contesto la mostra di inaugurazione di Forma sarà un omaggio a un maestro italiano della fotografia d’autore che, tra l’altro, ha legato il suo nome al racconto del nostro paese e di questa città in particolare: Gianni Berengo Gardin. Un interprete sincero, dallo sguardo onesto e partecipe. La mostra, una produzione di Forma, presentata in collaborazione con la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, racconta il percorso di un fotografo che ha fatto del suo lavoro una ragione di vita e un mestiere da perfezionare giorno dopo giorno. In questa selezione è raccolto il meglio delle sue storie fotografiche a testimonianza di un talento come il suo e dell’insostituibile forza del suo documento fotografico. La mostra è accompagnata da un grande libro, pubblicato da Contrasto, che raccoglie 350 fotografie tra le più rappresentative dagli inizi della carriera di Berengo Gardin fino ad oggi. Un volume della collezione Fotonote viene anche pubblicato per l’occasione. La Fotografia A Milano Prende Forma Forma Centro Internazionale di Fotografia Milano, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1  
   
   
FRANCA SONNINO LA FORMA DEL VUOTO ROMA, COMPLESSO MONUMENTALE DEL VITTORIANO 1° LUGLIO - 17 LUGLIO 2005  
 
Roma, 4 luglio 2005 - "Franca Sonnino è un' artista che sente lo spazio, e pur usando un medium minuto come il filo, "fa largo". Questa artista riscatta la domesticità del filo nell'ampiezza del contesto in cui lo inserisce; ha fatto mattoni di filo, e muri di questi mattoni, quasi a sfida di un'assenza millenaria della donna - la tessitrice - dalla costruzione della casa, che fu la sua prigione e il suo regno" (M.bentivoglio). Con il titolo emblematico "La forma del vuoto", l'artista concettuale Franca Sonnino esporrà una selezione di sue opere a Roma, presso il Complesso Monumentale del Vittoriano, dall'1° al 17 luglio 2005. La mostra, voluta e promossa dall'Assessore alle Politiche culturali, della comunicazione e dei sistemi informativi della Provincia di Roma Vincenzo Vita, è a cura di Franca Zoccoli e Mirella Bentivoglio. L'organizzazione e la realizzazione sono di Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia . Si tratta di una trentina di particolarissime opere tessili, in filo di ferro e filo di cotone, realizzate tra il 1980 e il 2005 attraverso un graduale percorso artistico di maturazione ed elaborazione contraddistinto da una precisa coscienza della propria misura ambientale. Partita dalla pittura nel corso degli anni Settanta, Franca Sonnino si volge all'arte povera e inizia a impadronirsi della terza dimensione inserendo nello spazio vigorose strutture a maglie di marca tessile e abbinando, così, materiali e procedimenti, per tradizione associati al mondo femminile, ad una vocazione architettonica sempre più manifesta. "Architetture senza peso" vengono, infatti, chiamate da Franca Zoccoli nel saggio introduttivo al catalogo, precisando che "le opere della Sonnino giungono a compimento per lenta progressione, con una crescita organica, segmento dopo segmento, maglia annodata dopo maglia.(…) Nel costruire, lentamente, con le mani, le sue trame aeree, Franca Sonnino sembra indagare il mistero della crescita, le origini della vita, e ricongiunge così, grazie al sortilegio dell'arte, futuro e passato, scienza e mito". La mostra "Le prime opere tessili pseudopittoriche di Franca Sonnino furono subito grandi; ricordo - scrive Mirella Bentivoglio nel suo saggio all'interno del catalogo - che usava ferri da calza grossi come bastoni; assolutamente comici a vederli, eppure appropriatissimi per quel filo sottile che circondava, come un segno grafico, delle smagliature simili a veri e propri dripping d'aria. Le prime pagine che costruì erano alti pannelli tessili appoggiati a terra, collocati in una successione che mescolava i colori nella trasparenza. Qualcosa come un divisionismo spaziale, ottenuto col filo.(…) Quando si è dedicata al libro tessile vero e proprio, ossia formato da pagine insieme legate, lo ha fatto grande, un invito leggero ma imperioso al gesto circolare del braccio che, tutto intero, sfoglia. E poi cessando di dilatare il libro ne ha dilatato il contesto, moltiplicando libri di misura normale. Erano librerie senza scaffali. Scheletri di libri chiusi, svuotati, grafie oggettuali, meri profili di filo nero allineati, appesi al muro come quadri.(…) Intanto i suoi libri alla parete si sono sbiancati: in questa fase somigliavano a librerie di ossa, e la traccia della loro esile presenza veniva disegnata dall'ombra. Poi sono "caduti" al suolo. Hanno assunto il colore della terra e del fango, e le macchie dolorose (captanti, suggestivamente pittoriche) dell'alluvione. È questa la più recente libro-installazione di Franca Sonnino, e la più intensa; occupa un intero ambiente, in un certo senso impedisce il passaggio, obbligando alla sosta, alla riflessione. Qui più che mai la misura del contesto spaziale appare determinante". L'artista Franca Sonnino risiede a Roma dove è nata. E' laureata in lettere ed espone dai primi anni Settanta. Con filo di cotone attorto intorno ad un filo di ferro delinea nello spazio contorni di oggetti, simulando la terza dimensione. Ha profilato in tal modo fantomatiche librerie sistemandole provocatoriamente sulle pareti, con giochi cadenzati di ombre sui libri d'aria. Realizza anche volumi sfogliabili e fogli staccati, in maglia, alludendo cripticamente, col filo, alla scrittura. Ha tenuto numerose personali in Italia, tra l'altro al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1983, e ha partecipato a un grande numero di collettive in Italia, Germania, Australia, Stati Uniti, Brasile. Tra queste: alla Columbia University di New York nel 1985, alla Biblioteca Centrale di Palermo nel 1985, alla Rocca Roveresca di Senigallia nel 1988, alla Fiera di Cagliari nel 1990, alla Xxii Biennale di San Paolo nel 1994, al Palazzo Mediceo di Serravezza nel 1994 e al Museo Pecci di Prato nel 2000. Per informazioni: tel. 06/6780664  
   
   
SUDESIGN UNA LINEA DI PRODOTTI PROGETTATI DA STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA PER IL CONSORZIO BDS E REALIZZATI IN VIETNAM DALLA CRAFT LINK DAL 2 AL 17 LUGLIO ALLA BOTTEGA DELLA SOLIDARIETÀ DI ROMA VIA DI RIPETTA 262 (PIAZZA DEL POPOLO).  
 
Venezia, 4 luglio 2005 - E’ possibile finalizzare la creatività di giovani studenti di design per valorizzare le capacità produttive del sud del mondo? Per costruire una risposta positiva a quest’interrogativo nel 2003 il Consorzio Bds ha avviato una collaborazione con la Facoltà di design e arti dell’Università Iuav di Venezia. Il risultato è una quarantina di prototipi realizzati, in bambù e vimini, dagli studenti del Laboratorio di design della sostenibilità, che nel 2004 sono stati presentati, con la mostra “Iuavietnam” a Milano alla Bottega Della Solidarietà in occasione del Salone del Mobile. Una selezione di questi prodotti è stata verificata e sviluppata nel distretto Bac Ninh nel Vietnam del nord, e viene presentata in una mostra che si tiene alla Bottega Della Solidarietà di Roma dal 2 al 17 luglio. La linea di prodotti “Sudesign” che viene presentata nella mostra romana, e in seguito commercializzata nei punti vendita del Consorzio Bds, mette in evidenza le caratteristiche dell'impostazione data alla ricerca condotta a Venezia e gli sviluppi apportati dalle successive fasi di lavoro in Vietnam. Una ricerca d’estrema riduzione compositiva e materica, un'operazione sottrattiva volta a rifunzionalizzare il bambù secondo linee di progetto che hanno portato ad una ricca diversificazione merceologica dimostrando come, lavorando con le fibre vegetali, sia possibile superare il dualismo cesteria-sedute individuando nuove tipologie di prodotti. L'estensione della gamma dei prodotti proposti, oltre ad essere conseguenza dei diversi percorsi di ricerche dei singoli autori, guarda ad uno dei problemi centrali che oggi investe il commercio equo e solidale nella sua costante crescita: le possibili strategie dell'ingresso di questo settore in nuove aree merceologiche per estendere la propria presenza nel mercato europeo e poter sviluppare nuovi progetti nel sud del mondo. Sullo sfondo del lavoro progettuale ci sono i problemi, complessi e aperti a contraddizioni non sempre facilmente risolvibili, che nascono ogni volta che operiamo innesti fra tradizioni locali del sud del mondo e cultura del nord "sviluppato". Problemi sintetizzati nel concetto di "glocale", il termine composito creato per esprimere un processo culturale analogo all'innesto botanico ibridando il design globale con le culture locali. Sullo sfondo ci sono le culture locali non più intese come mere fonti d’ispirazione ma come occasioni di confronto, di conoscenza di ciò che è comune ma anche di ciò che è differente. L'idea di una globalizzazione dal basso, basata sul principio di cooperazione anziché di concorrenza, non ha solo in questi ultimi anni guadagnato sempre maggiore legittimità, ma ha anche aperto nuove strade da percorrere per costruire un nuovo, e diverso, ruolo del progetto.  
   
   
QUANDO LA TERRA SI ACCORSE DI VIVERE IN PERIFERIA  
 
Firenze, 4 luglio 2005 -  Che diamine ci fa la Terra al centro dell’universo? Un’idea ritenuta vera per duemila anni diventa obsoleta all’improvviso quando Copernico, Galileo & company spiegano agli inizi del 600 che no, la Terra non sta per niente al centro del creato, bensì in una periferia imbarazzantemente anonima. Apriti cielo. Crolla un castello intellettuale, un mondo che in nome del dogma reagisce furente con tribunali ecclesiastici, sante inquisizioni, minacce di scomunica, roghi pronti a pigliar fuoco. Meglio ritrattare. Come si sa, a Galileo andò più o meno in questo modo. Il Museo di Storia della Scienza www.Imss.fi.it  rievoca ora quel dramma non troppo lontano in occasione del programma speciale di visite serali estive che riprende giovedì 7 luglio, con due turni d’ingresso, ognuno per un massimo di 50 persone, alle ore 20 e alle 21,30. Il programma di luglio prevede anche due analoghe visite pomeridiane, lunedì 4 (ore 15) e venerdì 8, stessa ora. La prenotazione è obbligatoria al Museo dei Ragazzi, ore 9–18, tel. 055.2768224, fax 055.2768558, info@museoragazzi.It  ingresso intero € 7,5, ridotto 4). La visita comprende anche le ventun sale delle collezioni di strumenti scientifici e le due mostre Pedalando nel tempo (biciclette d’epoca) e Il numero e le sue forme (poliedri). E’ Galileo in persona (ovviamente un attore in costume) che spiega come si è arrivati a sostituire il sistema geocentrico con quello eliocentrico. In realtà, durante tutta la sua permanenza a Padova, le lezioni del grande scienziato toscano erano basate sulla teoria geocentrica di aristotelica memoria. E per quanto privatamente sostenesse il contrario, ancora oggi non è chiaro quando abbia cambiato idea.  
   
   
ENEL: VINCE PREMIO POWERGEN PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA IL RICONOSCIMENTO ATTRIBUITO PER IL PROGETTO DI RICONVERSIONE A CARBONE PULITO DI TORREVALDALIGA NORD A CIVITAVECCHIA  
 
Roma, 4 luglio 2005 - E’ uno dei riconoscimenti più ambiti del settore energetico internazionale ed è stato conferito a Enel per il progetto di riconversione a carbone pulito della centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia. Il premio Powergen per l’innovazione tecnologica 2005, che va al miglior progetto industriale internazionale che risponda a rigorosi parametri di qualità, innovazione, e tutela ambientale è stato ritirato a Milano da Leonardo Arrighi, Responsabile Sviluppo Impianti di Enel. In concorso, alla selezione finale, oltre 100 progetti statunitensi, giapponesi, francesi, scandinavi e di ogni parte del Mondo. Alla fine l’ha spuntata il progetto italiano più ambizioso in concorso, quello appunto dell’Enel. La Motivazione del premio: “il miglior progetto innovativo in corso di esecuzione” è stato votato da una giuria composta dai maggiori esperti di settore. “E’ la dimostrazione che il progetto di riconversione di Torrevaldaliga Nord ha adottato le più avanzate tecnologie esistenti a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini – ha dichiarato Sandro Fontecedro, Presidente di Enel Produzione - siamo molto soddisfatti di questo premio che rappresenta il più alto riconoscimento di settore”.  
   
   
SPOLETO FESTIVAL: E’ NATA UNA STELLA! MIKKO FRANCK  
 
Spoleto 4 luglio 2005 - Si è presentato al concerto inaugurale e con la sua bacchetta, alla testa dell’Orchestra Nazionale del Belgio, ha conquistato il pubblico del Festival accorso da tutta Italia per la “prima ufficiale”. In coppia con Jean Yves Thibaudet, vecchia conoscenza del Festival, ha dato un’interpretazione magistrale del Primo concerto per pianoforte e orchestra di Tchaikovsky. In platea una nutrita schiera di autorità, tra cui il commissario europeo Franco Frattini e il vicepresidente del Senato Domenico Fisichella che sedevano a pochi posti di distanza dal fondatore Gian Carlo Menotti e dal presidente e direttore artistico Francis Menotti. Al termine del concerto, grande cena esclusiva con ballo sulla Terrazza San Simone in piazza Campello. Gli invitati hanno ballato sulle note suonate dalla Palast Orchester e dal suo cantante Max Raabe che questa sera replicheranno l’apprezzatissimo concerto al Caio Melisso. Prima della prima, Francis Menotti ha inaugurato le due mostre del Festival, quella di Bruno Rubeo al Museo Civico e quella di Demetrios Psillos che, sfrattata da Palazzo Arroni, ha trovato una sede adeguata alla Terrazza Frau. Oggi, dopo Siegmund Freud, assolto dalla Giuria Popolare del Festival, sul banco degli imputati dei grandi processi siederà Yasser Arafat. A presiedere la Giuria Gianni De Michelis mentre l’accusa sarà sostenuta da Stefano D’ambruoso e la difesa da Giuliano Pisapia. Mentre continuano le repliche di “Carne” di Juan Diego Puerta Lopez la compagnia di Interplay si esibisce questa sera per l’ultima volta sul palcoscenico del Teatro Romano. Lunedì, in Piazza Duomo esordirà il jazz con il batterista Carl Allen. L’appuntamento è alle 22,00.  
   
   
SENTIERI NELL’ARIA VISITA GUIDATA DA GESTI, PAROLE E MUSICA AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO  
 
Milano, 4 giugno 2005 - Il vincolo del volo è una visita alle sale del reparto Ambienti Naturali del Mondo (Primo Piano delle esposizioni del Museo di Storia Naturale) con recitazione di poesie di Paola Turroni, lettura di brani in prosa di scrittori come Herman Melville e naturalisti come Charles Darwin, musiche eseguite dal maestro Roberto Bartoli e suggestioni teatrali scelte in stretta relazione con i temi sviluppati nelle sale attraversate. Si comincerà con un’immersione con le balene nelle profondità Dell’oceano, si attraverseranno fitte foreste pluviali, si valicheranno montagne seguendo le migrazioni degli uccelli, si affronteranno tempeste di neve nell’artico e si bivaccherà sotto un cielo stellato. Il vincolo del volo è una performance itinerante che si muove negli spazi espositivi del museo come in un viaggio o in una migrazione di nomadi attraverso i grandi ecosistemi del mondo. Il vincolo del volo vuole essere un tentativo di far comprendere che i due volti del pensiero, quello razionale della scienza e quello emotivo dell’arte convivono come espressioni di un unico sentire proprio dell’Uomo e di un’unica Cultura. Il vincolo del volo è un viaggio della fantasia e un omaggio alla Vita e alla Natura come ispiratrice di creatività. La performance si terrà presso il Museo di Storia Naturale di Milano e verrà ripetuta per due volte nel corso delle serate del 5 e 7 luglio 2005 nei seguenti orari: 21.00/22.40. La singola performance avrà la durata di un’ora e mezza circa. Il pubblico accederà agli spettacoli gratuitamente previa prenotazione telefonica obbligatoria. Il numero massimo di partecipanti è fissato in 50 persone per turno. Prenotazioni: Tel. 02.884.63337 dal lunedì al venerdì: 9.30-13.00/14.00-16.30 sabato e domenica: 10.00-13.00/14.00-18.00  
   
   
CAMPUS ESTIVO NATURALISTICO 2005 "I 5 CONTINENTI"  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Un giro del mondo in una sola settimana, e restando tranquillamente in città. E' questa la proposta dei Campus Estivi per bambini da 6 a 12 anni organizzati all'interno delle strutture del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Ogni giorno saranno organizzati per i ragazzi lavoretti, visite gioco in museo, giochi all'aperto e attività in laboratorio con curiosità provenienti dai cinque continenti, uno al giorno. E vista la grande affluenza, l'Associazione Didattica Museale ha deciso di aggiungere altre due settimane di Campus rispetto a quelle inizialmente previste, e precisamente dal 18 al 22 Luglio e dal 5 al 9 Settembre. I ragazzi, fino a 50 per ciascuna settimana, si incontreranno il lunedì mattina al Museo alle 8.30 dove verranno divisi dagli operatori in gruppi di 7/8 bambini e inizieranno le loro attività ludico-didattiche, che proseguiranno fino alle 17. Durante la giornata visiteranno sezioni del Museo (quelle inerenti al continente del giorno), faranno lavoretti e laboratori nelle strutture presenti nei Giardini Pubblici (Paleolab), mangeranno al sacco e potranno anche passare ore a divertirsi giocando all'aperto, costantemente seguiti dagli operatori dell'Adm. Quando? Dalle ore 8.30 alle ore 17.00. 4 - 8 Luglio; 11 - 15 Luglio; 18 - 22 Luglio (Nuova!); 29 Agosto - 2 Settembre; 5 - 9 Settembre (Nuova!). Costi: 120,00 Euro a settimana (pranzo escluso). Merenda offerta da Adm. Prenotazione Obbligatoria. Contatti: Associazione Didattica Museale Museo Civico di Storia Naturale Corso Venezia 55 Prenotazioni: Tel. 02.884.63337  
   
   
L’INCONTRO DEI DUE GRANDI  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Sabato 25 giugno alle ore 21.00 presso la parrocchiale S. Gaetano da Thiene a Milano si è tenuto un duo in concert tra il milanese Roberto Bignoli e il romagnolo Claudio Chieffo che per un paio d’ore circa hanno fatto dimenticare ai 200 presenti di essere assediati dal caldo di questa torrida estate metropolitana. I due cantautori hanno dato vita ad una serie di canzoni tratte in rapida successione dai rispettivi repertori. S’inizia con C’è bisogno di te di Bignoli alla quale segue Non mi basta stasera (Liberazione n. 2) di Chieffo, canzoni diverse sul piano musicale ma che echeggiano lo stesso leit motiv: la vita come ricerca del senso. Non sono solo canzonette, tanto per parafrasare il grande Bennato ma ferite inferte dalla drammaticità del vivere che i due, coltivando l’arte e la musica, hanno visto trasfigurarsi secondo un misterioso disegno, in torrenti di grazia e di bene. Entrambi hanno vissuto i terribili e allucinati anni 70: come non cantare quindi gli anni dell’utopia, il delirio d’onnipotenza? Ed ecco allora Ballata del potere di Claudio e Roberto con Un uomo. Dall’utopia alla realtà il risveglio è doloroso ma altamente terapeutico: ecco Ho visto la croce (Bignoli) e L’opera (Chieffo). Il duo procede a ritmo serrato con un altro paio di brani a testa dopo i quali appare evidente il tratto distintivo di ciascuno. Molta più poesia in Chieffo, molta più musica e ritmo in Bignoli, identica però in entrambi la forza vitale: c’è un senso di festa qui, qui si canta la vita, si festeggia qualcosa, non s’indulge all’estetismo, alla goduria canterina. Ma come nascono le loro canzoni? Cos’è la loro voglia di far festa? Nelle discoteche di solito il problema è come riempire il vuoto, ci si sballa perché non si ha nulla (canta che ti passa!) invece qui si percepisce la letizia per essere stati trovati, la gioia della fede. Bignoli e Chieffo non fanno parte dei circuiti mediatici del gran business musicale di massa. Hanno avuto momenti di gloria, senz’altro, e anche collaborazioni artistico – professionali di tutto rispetto nell’elaborazione testuale e musicale dei propri repertori. Bignoli si è imposto con Concerto a Sarajevo e con la Ballata per Maria così come Chieffo è autore di tantissime canzoni d’ispirazione religiosa che sono diventate patrimonio del popolo cattolico tipo Canzone di Maria Chiara o I cieli. Ma nessuno dei due ha sfondato dal punto di vista commerciale. La ragione ce la spiegano così, con due canzoni: Diglielo tu (Bignoli) e Ballata dell’uomo vecchio (Chieffo) : il primo ha sempre cercato di affermare la verità e la passione per la musica e il suo talento non è mai stato in vendita, il secondo vuole cantare l’appartenenza alla vita di un popolo: realizzare se stessi è questo! Come dire, il successo è affermare altro da sé. Per il mondo, invece, realizzarsi è affermare se stessi… gulp! Ma sono due idee proprio opposte!! Il pubblico presente, ormai surriscaldato, anche per via della temperatura africana, si è coinvolto e ha cantato insieme : un popolo infatti conosce le proprie canzoni, quei brani musicali che i propri cantautori (e non già i propri idoli) compongono sapendo interpretare più di tutti la vita,gli eventi, le esperienze, i volti e gli incontri fatti non solo da loro ma da tutto un popolo. Siamo veramente lontani qui dalle kermesse televisive o da quelle passerelle alla Festival bar che sì, assolvono il compito di far conoscere al grande pubblico i talenti emergenti ma che spesso sono la fiera dell’effimero e della spersonalizzazione mitica di massa. La differenza tra questo duo in concert e le sfilate canzonettistiche è che con il primo si è vissuto un incontro, con il secondo è un attivare il jukebox e coprire la voce assordante dentro di sé di un di più, di un oltre che da sempre inquieta il mondo degli uomini e ne rende insoddisfatto il cuore. Ciò che il cuore umano cerca sotto ogni latitudine esiste ed è incominciato ad esistere quando una ragazzina di 16 anni in uno sperduto paese della Giudea ha dato alla luce la speranza degli uomini. Per dirlo Roberto ha scelto di cantare Canzone per Maria cui ha fatto eco Claudio con Ave Maria, splendore del mattino.  
   
   
NATURA IN MUSICA CONCERTO DI SUONI E IMMAGINI AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO  
 
 Milano, 4 luglio 2005 - Di Che Cosa Si Tratta? Una serata dove immagini naturalistiche, musica e poesia si uniscono, dove è la natura a dare spettacolo. Vengono proposte 10 proiezioni di diapositive a carattere monografico contraddistinte dalla spettacolarità delle immagini. La sincronizzazione con musica dal vivo, eseguita da un corpo musicale di ben 30 elementi, da la giusta atmosfera e supporta le immagini dando calore ed effetto al programma. Anche la poesia ha la sua parte, e con una selezione accurata di brani si preparano gli spettatori a quello che verrà poi eseguito in musica e immagini. La performance si terrà presso il Museo di Storia Naturale Corso Venezia 55, di Milano nel corso della serata del 14 luglio 2005 alle ore 21.00. La singola performance avrà la durata di due ore circa. Il pubblico accederà agli spettacoli gratuitamente previa prenotazione telefonica obbligatoria. Il numero massimo di partecipanti è fissato in 120 persone. Prenotazioni: Tel. 02.884.63337 dal lunedì al venerdì: 9.30-13.00/14.00-16.30 sabato e domenica: 10.00-13.00/14.00-18.00  
   
   
BALLANDO SOTTO LE STELLE NELL’ANTICA LIMONAIA PER FIRENZESTATE 2005 DEBUTTA MARTEDÌ A VILLA STROZZI LA RASSEGNA ¡DANZAFIRENZEDANZA!, 24 SPETTACOLI FINO ALLA FINE DI LUGLIO CON LE PIÙ INNOVATIVE COMPAGNIE ITALIANE  
 
 Firenze, 4 luglio 2005 – Con tre performance di Maggiodanza (5, 6 e 7 luglio) debutta martedì prossimo alla Limonaia di Villa Strozzi (Via Pisana 77) ¡danzaFirenzedanza!, la rassegna che il balletto del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Giorgio Mancini, ha ideato per Firenzestate 2005 in collaborazione con l’assessorato alla cultura, il Quartiere 4 e la Scuola del Balletto di Toscana. In totale sono 24 spettacoli in cartellone fino al 24 luglio, tutti dalle ore 21 (info: biglietteria Teatro Comunale di Firenze, Corso Italia, 16 Tel. 055.13535 danzafirenzedanza@tiscali.It ) e con un obiettivo ambizioso che Mancini sintetizza così: “Dar vita a un evento di alta qualità in termini di protagonisti, diversità dei linguaggi, proposte. Fare di Firenze la vetrina mondiale di un’arte sempre più esemplare e importate”. Nel programma compagnie istituzionali, con una consolidata vita artistica alle spalle, e nuove realtà autonome e auto-organizzate, emergenti o già affermate nel panorama artistico. Un’attenzione particolare è stata inoltre dedicata a compagnie e coreografi italiani che operano all’estero. Maggiodanza inaugura appunto la rassegna con tre spettacoli in sequenza: Words no Longer Heard, Apres midi d'un Faune e Ballet Pathetique, firmati rispettivamente da Mancini, Amedeo Amodio e Jorma Uotinen. Segue (8 luglio, Les Noces; Cantata, coreografia di Mauro Bigonzetti) Aterballetto, un’altra compagnia storica italiana nata, come noto, dall’associazione dei teatri dell’Emilia Romagna La rassegna darà inoltre spazio a due compagnie dirette da Cristina Bozzolini, il ben noto Balletto di Roma (10 luglio) e il nascente Junior Balletto di Toscana (15 e 16 luglio)¸ accomunati entrambi dalla volontà della direttrice di coinvolgere giovani coreografi italiani, in un’instancabile ricerca di nuovi talenti coreografici, le cui creazioni avremo occasione di scoprire. Alla compagnia toscana L’ensemble di Micha van Hoecke, che chiude la rassegna (24 luglio) il compito di mostrare i risultati della ricerca verso nuovi linguaggi espressivi danzanti, ma anche teatrali. Micha van Hoecke crea L’ensemble dopo una feconda esperienza con uno dei più importanti maestri del nostro tempo, Maurice Bejart, e approda in Italia facendo conoscere questa nuova dimensione del gesto. Presenteranno le loro creazioni anche due coreografi italiani residenti all’estero. Matteo Moles (11 luglio), dopo aver collaborato con nomi di grande rilievo della danza contemporanea belga, ha fondato una nuova compagnia a Bruxelles, dando avvio a un filone creativo basato sulla disarticolazione del corpo, che ha riscosso notevole successo di pubblico e di critica. Adria Ferrali (9 luglio), fiorentina di origine, dopo aver studiato a New York e aver approfondito la tecnica Graham, è da diversi anni attiva in Nord Europa. I gruppi toscani indipendenti Kalinka di Leone Barilli (12 luglio), Sosta Palmizi di Giorgio Rossi e Arbus ( entrambe 13 luglio), Versilia Danza (17 e 18 luglio) e Kinkaleri (19 luglio) condivideranno con il pubblico i loro lavori, frutto di sperimentazioni che si spingono oltre i confini della danza tradizionalmente intesa, godendo così di un’occasione di visibilità e stimolo per la creatività di esperienze di avanguardia.  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: CROLLA THOMAS BJORN (11 COLPI ALLA BUCA 17), IN IRLANDA VINCE KENNETH FERRIE. ROCCA SI FERMA DOPO TRE GIRI CHALLENGE TOUR: IN SPAGNA MICHELE REALE 19°, MARCO SOFFIETTI 21°  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Incredibile finale nello Smurfit European Open, torneo dell’European Tour disputato al The K Club di Straffan in Irlanda e vinto dall’inglese Kenneth Ferrie con 285 colpi (75 70 70 70). Al secondo posto con 287 Colin Montgomerie (73 74 70 69) e Graeme Storm (69 71 74 73), al quarto con 288 Darren Clarke e Peter Hanson, all 13° con 290 Retief Goosen, al 25° con 292 Michael Campbell. A tre buche dal termine era al comando il danese Thomas Bjorn, che aveva iniziato il giro finale con quattro colpi di vantaggio e, pur non essendo in grande giornata, ne manteneva ancora uno. Alla buca 17 (par 4), però, segnava ben 11 colpi e chiudeva con un 86 al 33° posto (294). Poteva vincere Andrew Coltart, che lo seguiva a un colpo, ma anche per lui la 17 era fatale: un triplo bogey lo spediva tra i sette giocatori al sesto posto con 289. Per Ferrie è il secondo titolo nel circuito dopo il Canarias Open de España del 2003. Non è partito per il turno conclusivo Costantino Rocca, che era 64° con 224 colpi (74 74 76) dopo 54 buche, mentre non hanno superato il taglio Alessandro Tadini, 135° con 156 (76 80), e Francesco Molinari, 138° con 157 (76 81) e non ha portato a termine il primo giro Emanuele Canonica. Challenge Tour: Successo Annunciato Di Benn Barham - Vittoria annunciata di Benn Barham (263 - 63 67 66 67) dopo una corsa di testa a ritmo molto sostenuto nell’Open Mahou de Madrid, che si è svolto al Club de Golf La Herreria a San Lorenzo de El Escorial, in Spagna. Il ventinovenne inglese, al secondo titolo nel Challenge Tour, ha lasciato a quattro colpi lo svedese Fredrik Vidmark (267 (67 69 65 64) e a cinque lo spagnolo Tomas Jesus Muñoz (268 - 66 70 65 67) e l’argentino Anders Romero (69 70 65 64). Per la prima volta nella storia del circuito un giocatore ha girato in 60 colpi (-11): ha compiuto la prodezza l’inglese Andrew Butterfield che poi è terminato al quinto posto con 270. Non ha tenuto il ritmo dei primi Michele Reale che con il 71 del par è passato dal quarto a 19° posto con 274 (68 68 67 71). Al 21° Marco Soffietti con 275 (67 71 66 71), al 32° Massimo Scarpa con 278 (70 67 71 70), al 42° Alessandro Napoleoni con 279 (69 70 67 73). Non hanno superato il taglio Stefano Reale, 71° con 143 (67 76), e Massimo Florioli, 121° con 147 (72 75). Seniors Tour: Giuseppe Cali’ 23°, Vince Ancora Carl Mason - Giuseppe Calì si è classificato al 23° posto con 215 colpi (70 70 75) nel Ryder Cup Wales Seniors Open, al Royal St. David’s Gc di Harlech in Galles. Secondo successo consecutivo e undicesimo nel Seniors Tour per il cinquantaduenne inglese Carl Mason (202 - 68 69 65), che ha trovato tra gli “over 50” l’habitat ideale dopo una carriera ultraventennale nell’European Tour con due soli titoli. Al secondo posto con 207 il sessantanovenne grande campione neozelandese Bob Charles (68 69 70) e l’irlandese Denis O’sullivan (70 69 68), al quarto l’inglese Nick Job con 208, leader dopo due turni. In quinta posizione con 209 Sam Torrance, John Chillas e Bob Cameron. Alps Tour: Secondo Titolo Per Thomas Feyrsinger - L’austriaco ventinovenne Thomas Feyrsinger ha ottenuto il secondo titolo stagionale e in carriera nell’Alps Tour imponendosi con lo score di 199 colpi (67 67 65) nell’Open de Neuchatel, disputato al Golf de Neuchatel nella città omonima. Con un ottimo giro finale in 65 ha preceduto di un colpo il francese Lionel Alexandre (200 - 67 68 65) e l’inglese Gary Marks (67 67 66). Quarti con 201 il transalpino Ghislain Rosier e l’austriaco Clemens Conrad Prader. Al 16° posto con 210 Gregory Molteni (75 68 67) e Massimiliano Secci (73 70 67), mentre Andrea Zanini, 12° nei primi due turni, è scivolato in 21ª posizione con 211 (70 68 73). A premio anche: 30° con 215 Marco Valerio Cidonio (71 69 75); 32° con 216 Gianluca Pietrobono (71 69 76); 34° con 217 Cristian Lanza (72 71 74) e Alessio Bruschi (71 69 77); 37° Fernando Pasqualucci (71 71 76).  
   
   
GOLF - EUROPEI DILETTANTI A SQUADRE: L’ITALIA ALL’OTTAVO POSTO IL TITOLO ALL’INGHILTERRA (IN FINALE 6-1 SULLA GERMANIA)  
 
Milano, 4 luglio 2005 - L’italia si è classificata all’ottavo posto nei Campionati Europei Dilettanti a squadre che si sono svolti sul percorso del Golf Club Hillside a Southport, nei pressi di Manchester. Gli azzurri sono stati sconfitti nell ’ultimo incontro dal Galles per 3-2, dopo aver in precedenza ceduto all’ Inghilterra (5-2) e alla Spagna (4,5-0,5). Il titolo è stato vinto dalla fortissima Inghilterra che in finale non ha concesso chance alla Germania prevalendo con un secco 6-1. Nei doppi i tedeschi Stefan Kirstein/christopher Trunzer hanno superato Jamie Moul/oliver Fisher (2/1), ma è stato l’unico punto, poi la valanga inglese. Pareggio con Gary Wolstenholme/matthew Richardson (1 up su Martin Kaymer/benjamin Miarka), quindi il dominio nei singoli con le vittorie di Gary Lockerbie (3/2 su Martin Kaymer), Matthew Richardson (1 up su Christopher Trunzer), Jamie Moul (4/3 su Stefan Kirstein), Oliver Fisher (4/3 su Benjamin Miarka) e Steven Tiley (6/4 su Florian Fritsch). Per il terzo posto la Svizzera, a sorpresa, ha battuto pesantemente la Francia (5-2), per il quinto la Scozia ha avuto ragione della Spagna (4,5-0,5). Nel secondo girone l’Irlanda si è classificata nona (4-1 sull’Olanda), l’ Austria 11ª (3,5-1,5 sulla Norvegia), la Svezia 13ª (3,5-1,5 sulla Danimarca), la Finlandia 15ª (4-1 sull’Islanda). Nel terzo girone: 17° Portogallo (3 vittorie); 18° Repubblica Ceca (2 successi); 19° Belgio (1); 20° Slovenia (0). Molto equilibrato il match tra l’Italia e il Galles. Gli azzurri hanno vinto il doppio con Simone Brizzolari/lorenzo Gagli (2/1 su Tim Dykes/james Williams), ma nei singoli è venuto soltanto un punto con Andrea Romano (1 up su Nigel Edwards). Decisivi due approcci imbucati dai gallesi: Rhys Davies ha centrato da lontano la 16 e ha praticamente posto le basi per superare Andrea Signor (2 up), mentre Gareth Wright l’approccio lo ha messo a segno alla 17 e ha avuto poi partita vinta con Edoardo Molinari (1 up). Di misura anche il successo di Zachariah Gould su Matteo Del Podio(1 up). Classifica finale: 1° Inghilterra; 2° Germania; 3° Svizzera; 4° Francia; 5° Scozia; 6° Spagna; 7° Galles; 8° Italia; 9° Irlanda; 10° Olanda; 11° Austria; 12° Norvegia; 13° Svezia; 14° Danimarca; 15° Finlandia; 16° Islanda; 17° Portogallo; 18° Repubblica Ceca; 19° Belgio; 20° Slovenia World Match Play: Fuori Annika Sorenstam - Meena Lee-marisa Baena e Candie Kung-wendy Ward: queste le semifinali dell’Hsbc Women’s World Match Play, torneo del Lpga Tour a eliminazione diretta che si conclude all’Hamilton Farm Gc di Gladstone nel New Jersey. La finale si disputerà nel pomeriggio. Sorpresa nei quarti di finale dove Candie Kung ha eliminato Annika Sorenstam, che alla buca 13 era in vantaggio di 2 up. La rappresentante di Taiwan ha recuperato alle buche 15 e 16 e poi si è imposta sulla 18 (1 up). Nel suo cammino la Kung ha estromesso Candy Hanneman (2/1), Leta Lindley (alla 19ª) e Nicole Perrot (4/3). Inconterà Wendy Ward che ha battuto nell’ ordine Joo Mi Kim (3/1), Silvia Cavalleri (2/1) dopo un match molto equilibrato e deciso in pratica dal doppio vantaggio acquisito dall’ americana nelle prime due buche, Cristina Kim (1 up) e Sophie Gustafson (2/1). Non erano tra le favorite le altre due finaliste, ma sono giunte alla meta con pieno merito. Prodezze in serie di Marisa Baena che ha eliminato Natalie Gulbis (1 up), Grace Park (alla 19ª), Jennifer Rosales (alla 20ª) e Karrie Webb (2/1). Quanto alla coreana Meena Lee ha avuto la meglio su Hee-won Han (alla 19ª), Kim Saiki (4/3), Liselotte Neumann (3/2) e Pat Hurst (1 up). U.s. Pga Tour: Furyk E Curtis Al Comando - Ancora un cambio della guardia in vetta alla classifca del Cialis Western Open, sul percorso del Cog Hill G&cc a Lemont nell’Illinois, dove sono nuovi leaders con 201 Jim Furyk (64 70 67), in grande spolvero nelle ultime settimane, e Ben Curtis (64 71 66). Hanno tre colpi di vantaggio su Tim Herron (204 - 68 66 70) e cinque su Tiger Woods (206 - 73 66 67) e su Shaun Micheel (71 67 68). Ottimo recupero di Vijay Singh che con un 65 si è portato dal 57° al sesto posto con 207: è in compagnia di Pat Perez, Brett Quigley e Chris Couch, che guidava la graduatoria dopo 36 buche.  
   
   
10 GIORNI EQUESTRE 1-10 LUGLIO 2005 PREDAZZO (TN) TRE AMAZZONI ED UN BRASILIANO A PREDAZZO “CHIUDONO” L’INTERNAZIONALE CSI  
 
Predazzo, 4 luglio 2005 - Ieri si è concluso il Concorso internazionale Csi, il primo dei tre concorsi previsti nel programma della 10 Giorni Equestre, l’evento che sta tenendo banco in Val di Fiemme. Giornata splendida quella di ieri, con temperature molto gradevoli ed un cielo azzurro fin dal mattino. È stata una giornata da incorniciare per Federica Marchetti, la padovana che meglio di tutti ha saputo interpretare il percorso del Premio n. 11. È stata una gara al femminile visto che nelle prime 8 posizioni ci sono finite sette donne, con Paolo Garonzi (5°) ad interrompere l’egemonia rosa. Molto selettivo il percorso, con 8 ostacoli nella prima fase e 5 nel barrage. Nella prima fase solo otto sono finiti a zero penalità, poi nel secondo, quando nel barrage occorre “aprire il gas” ben cinque sono caduti in errore. La padovana Federica Marchetti ha vinto con “Eventriver du val” con un buon tempo (46”46) e si è piazzata seconda con “Julianny de Suzemont” (47”03), due cavalli dell’allevamento delle Roane di Fabio Brotto. La pordenonese Sonia Buttazzoni ha colto così il terzo posto (Bibop) staccata di circa 3°/100. Vittoria belga nella gara juniores con la giovanissima Laurence Decharneaux molto veloce nel barrage che hanno affrontato in nove. In sella a “Flippers” è stata fra le tre a concludere con un percorso netto, davanti a Francesca Goria (Samuraj) ed a Tracy Dasnoy (Gaelle des Bois). Vittoria brasiliana nel Premio n. 13, una gara a due fasi con Luiz Felipe Filho De Azevedo che ha portato al successo “Valesca Van Breehof” . Nuovamente seconda Lucia Vizzini (C’est si Bon) ma la scuola friulana si è difesa bene anche con Michele Facchin, 3° e 4° rispettivamente con “Dalmatzia” e “Lorqueste de Moyon”, e con Davide Kainich che non è riuscito a bissare il successo di ieri ma che si è piazzato 5° con Kenzo de Kreisker. Grandissimi Clarissa Crotta ed il suo “Enzo des Pres”: il binomio ha vinto il Premio 14, un “percorso di caccia”. La Crotta ha guidato con molta determinazione come al suo solito, e nonostante 4 penalità è riuscita a primeggiare su binomi del calibro di Fidel Vogl (Graceland), Lucia Vizzini (Foxhound K), Massimo Tonali (Michael Van Sint Maar) e Cristian Pitzianti (Irish), i quali a loro volta hanno preceduto niente di meno che Luiz Felipe Filho De Azevedo. 10 Giorni Equestre - 3 luglio 2005 Classifica Concorso Csi – Premio n. 11: 1) Marchetti Federica (Eventriver du Val) 46,46; 2) Marchetti Federica (Julianny De Suzemont) 47,03; 3) Buttazzoni Sonia (Bibop) 47,30; 4) Giuntini Annalisa (Fair Lady Nantuel) 43,21 + 0/4 penalità; 5) Garonzi Paolo (Loughnatousa Albert) 44,01 + 0/4 penalità; 6) Predaroli Giulia (Nando) 45,37 + 0/4 penalità; 7) Cividini Eleonora (Hey There) 49,21 + 0/4 penalità; 8) Giuntini Annalisa (Quirone’s) 55,09 + 0/10 penalità. Classifica Concorso Csi – Premio n. 12 - 1) Decharneux Laurence (Flippers) 41,06 + 0/0 penalità ; 2) Goria Francesca (Samuraj) 46,49; 3) Dasnoy Tracy (Gaelle des Bois) 48,70; 4) Maggini Nancy (Quenelle di San P.) 42,35 + 0/4 penalità ; 5) Gruber Gregor (Riccitelli) 45,42 + 0/04 penalità; 6) Bellazzi Ludovica (Playboy T) 48,69 + 0/04 penalità; 7) De Lorenzo Costanza (Robin Hood) 53,07 + 0/04 penalità; 8) Della Nave Perla (Patricia) 51,83 + 0/06 penalità; 9) Desnoy Tracy (Niac d’Archonfosse) 51,44 + 0/10 penalità ; 10) Bellazzi Ludovica (Focoso) 69,78 + 4 penalità; Classifica Concorso Csi – Premio n. 13 - 1) De Azevedo Luiz Felipe Filho (Valesca van Breehof) 32,19; 2) Vizzini Lucia (C’est si bon) 34,24; 3) Facchin Michele (Dalmatzia) 36,70; 4) Facchin Michele (Lorqueste de Moyon) 39,86; 5) Kainich Davide (Kenzo de Kreisker) 32,85 + 0/04 penalità; 6) Hanselmann Karin (Charlottenhof’s) 36,08 + 0/04 penalità; 7) Lobo Marcela (Sjoerd) 36,18 + 0/04 penalità; 8) Puiatti Loris (Contact Bz) 38,60 + 0/04 penalità. Classifica Concorso Csi – Premio n. 14 - 1) Crotta Clarissa (Enzo des Pres) 72,42 + 4 penalità; 2) Vogt Fidel (Graceland) 72,89 ; 3) Vizzini Lucia (Foxhound K) 74,01 ; 4) Tonali Massimo (Michael Van Sint Maar) 76,84 ; 5) Pitzianti Cristian (Irish) 76,87 + 4 penalità; 6) De Azevedo Luiz Felipe Filho (Spiritus vd Heffink) 77,16; 7) Hertel Claudia (Free Willy) 79,39 + 4 penalità; 8) Stavro Santarosa Michele (Etrurya) 79,98 + 4 penalità; 9) Niccolai Maria Vittoria (Lussy Iii Ch) 80,83; 10) Ameri Federica (Free Love) 81,29  
   
   
DOLOMITI RIDE: TRE GIORNATE DI SUCCESSO “DADO” E STAFFELLI AMMALIANO I MOTOCICLISTI A MIGLIAIA I MOTOCICLISTI SULLE DOLOMITI  
 
Trento, 4 luglio 2005 - Si è chiusa ieri in Val di Fassa la seconda edizione di Dolomiti Ride, l’evento che coincide quest’anno con un compleanno importante di Yamaha, quello dei 50 anni. Il 2 luglio 1955 l’allora presidente della casa col simbolo dei tre diapason, Genichi Kawakami, decise di riconvertire parte delle attrezzature utilizzate nel settore aeronautico e nacque così il primo motociclo denominato Ya-1, soprannominato “Aka-tombo” (libellula rossa). E col neonato modello la Yamaha partecipò alla prima gara, vincendola, sul Monte Fuji. Esattamente 50 anni dopo il compleanno è stato celebrato in Val di Fassa con una tre giorni indimenticabile. Sabato, col ritorno del bel tempo, la moto è tornata protagonista, prima con un affollato “Motogiro” che ha portato a spasso i primi 150 più lesti ad iscriversi, poi con il “tutto esaurito” per le prove dei vari modelli sui tornanti dei passi dolomitici della Val di Fassa, quindi ai bordi della pista di freestyle (motocross) e dell’area esibizioni, soprattutto quelle dello stuntman Jean Pierre Goy che sembrava guidare un bicicletta anziché la maneggevole Xt660x in evoluzioni in netto contrasto con le leggi di gravità. Affollatissimo anche il Villaggio Yamaha, dove facevano bella mostra i modelli di oggi e quelli di “ieri” della Yamaha, poi la serata ha chiuso in bellezza una giornata dal sapore prelibato, a base di motori e divertimento. Valerio Staffelli ha incantato motociclisti e turisti accorsi al Palaghiaccio, poi tutti in silenzio ad ammirare le immagini delle vittorie di Valentino Rossi e ancora di più quando sono sfilate le modelle con l’abbigliamento da moto e da… spiaggia. Il clou è stato però quando sul palco è arrivato lo scanzonato “Dado” di Zelig Circus. Ridevano tutti sugli spalti dello stadio, in una esibizione che per mezzora ha fatto spellare le mani dagli applausi e mancare il fiato dalle risate. Musica, premiazioni dei vari club Yamaha e l’arrivederci al prossimo anno hanno concluso il simpatico incontro dello Yamaha Show. Oggi ancora “tanta moto” nel menù di Dolomiti Ride ed in molti sono ritornati ancora una volta ad assistere alle esibizioni ed a strizzare l’occhio agli splendidi modelli in mostra. Ancora tutto esaurito per la prova delle moto, erano molti anche i turisti che affollano la Val di Fassa in questi giorni a provare i generosi scooter, tanto pratici in città quanto divertenti pure per viaggiare “turisticamente” anche sulle Dolomiti. Forte il monito di Valerio Staffelli che ha ribadito, per l’ennesima volta, che con la moto bisogna correre in pista e non sulle strade, la moto è bella e la si gode anche guidando secondo le norme, ancora meglio se con gli splendidi scenari che la Val di Fassa regala ad ogni angolo e “inclinazione”. Tra gli appassionati c’era pure Christian Zorzi, il campione di casa che sa spingere tanto con gli sci quanto con l’acceleratore. Anche lui la sua passione la sfoga in pista, tutte le volte che può, con la sua R1 dipinta con i colori della moto di “Vale” Rossi. Sono stati diverse migliaia i motociclisti ad affollare Dolomiti Ride, un’opportunità che ha valorizzato il marchio Yamaha, ma che ha gratificato anche gli sforzi delle amministrazioni locali.  
   
   
GIRO PODISTICO A TAPPE DELLA VAL DI FASSA TRASLAVAL 4-8 LUGLIO 2005 TRASLAVAL: 65 KM DI CORSA IN VAL DI FASSA KENIANI AGGUERRITI MA I “NOSTRI” SONO OK  
 
Moena, 4 luglio 2005 - Scatta oggi la settima edizione della Traslaval, il Giro Podistico della Val di Fassa che si svolge su alcuni dei più suggestivi e panoramici sentieri delle Dolomiti, in Trentino. Suddivisi in cinque tappe, saranno 65 i chilometri che i runners dovranno affrontare nel corso della settimana, tappe che ogni giorno propongono scorci diversi. Dopo Moena, toccherà a Canazei ospitare il folto gruppo di appassionati provenienti da tutta Italia e da ben 5 nazioni straniere, e quindi a Campitello, Soraga, per concludersi a Pozza di Fassa con il “tappone” che affronta la Val Jumela e culmina sul Buffaure a 2000 metri di altitudine. Già da sabato molti dei concorrenti passano in ricognizione i tracciati già segnalati, ed in particolare si sono notati due ragazzi keniani. C’era Kenei Kiprotich ma non Paul Kipkermei Kogo, che ha dovuto rientrare per problemi personali velocemente in Kenia e così è stato sostituito da Kiptolo Rugut Nicson, il quale corre per il Cus Palermo ed è un atleta che vanta 13’40 sui 5.000 metri in pista e 8’45” sui 3000 siepi. Sarà curioso vederli in gara sui percorsi di montagna: è ben vero che vengono dagli altipiani africani dove la quota è elevata, ma è altrettanto vero che in questi giorni sulle Dolomiti l’aria è piuttosto fresca, e le temperature possono condizionare le prestazioni atletiche di runners abituati invece al caldo. Nel frattempo si è iscritto anche Paolo Larger, lo specialista delle corse in montagna e molto tecnico in discesa, che va ad aggiungersi all’affollata schiera dei pretendenti al podio come Torresani, Zenucchi, Girardi, Ronca e tra le donne Peretti e Gorra. Ma come di consueto molti atleti parteciperanno anche alle singole tappe e questo potrebbe dare qualche scossone alla classifica. È certa ad esempio la partecipazione della campionessa che si divide tra sci di fondo e corsa in montagna, la fiemmese Antonella Confortola, e forse ci sarà pure la vincitrice della Coppa del Mondo lunghe distanze Cristina Paluselli. Ma a far la parte del leone alla Traslaval sono i veri amatori della corsa come, ad esempio, il gruppo degli Scarriolanti di Ravenna che saranno in gara con la classica carriola che usavano i loro nonni, e con loro l’arzillo ultraottantenne Enrico Barattoni. Ma di runners dall’età non più verde ce ne sono molti, anche perché la Traslaval è sì una gara che riesce a far emergere i reali valori in campo, ma consente anche ai classici amatori e a tutti gli appassionati di portare a termine con facilità tutte le tappe. Domani si parte alle ore 9,30. I ritardatari potranno iscriversi anche domattina entro le ore 9 sul luogo di partenza. Ecco il dettaglio delle tappe: Luglio 2005 - 1ª tappa, Località: Moena - tappa d'apertura, Partenza ore: 9:30 c/o Malga Passerella, Lunghezza: 11000 m. 5 Luglio 2005 - 2ª tappa, Località: Canazei, Partenza ore: 9:30 c/o Scuola di Sci – Piscina, Lunghezza: 12000 m. 6 Luglio 2005 - 3ª tappa, Località: Campitello, Partenza ore: 9:30 c/o loc. Ischia, Lunghezza: 14500 m. 7 Luglio 2005 - 4ª tappa, Località: Sorga, Partenza ore: 9:30 c/o Centro Polifunzionale, Lunghezza: 13250 m. 8 Luglio 2005 - 5ª tappa, Tappone: Pozza di Fassa - Val Jumela – Buffaure, Partenza ore: 9:30 c/o partenza degli impianti di risalita del Buffaure Lunghezza: 15000. Info su www.Traslaval.com