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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Luglio 2005
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PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI SISTEMI OPEN SOURCE  
 
Bruxelles, 4 luglio 2005 - Dall'11 al 15 luglio si svolgerà a Genova la prima conferenza internazionale sui sistemi open source. La manifestazione, denominata Oss2005, rappresenterà un forum per la discussione di teorie, pratiche, esperienze e strumenti relativi allo sviluppo e all'applicazione dei sistemi open source (Oss), concentrandosi in maniera specifica su due aspetti: lo sviluppo dei sistemi open source, questioni fondamentali di ordine tecnico, sociale ed economico; l'adozione di soluzioni Oss e le relative implicazioni nel settore pubblico e privato. Tra gli obiettivi della conferenza figurano inoltre: fornire informazioni e formazione agli operatori, individuare gli orientamenti per la ricerca futura e diventare una piattaforma permanente per il trasferimento tecnologico. Http://oss2005.case.unibz.it/  
   
   
BREVETTABILITÀ DEI SOFTWARE  
 
 Bruxelles, 4 luglio 2005 - La controversa proposta di direttiva sulla brevettabilità dei software sarà esaminata dal Parlamento in seconda lettura della procedura di codecisione. Per i deputati della commissione giuridica, che hanno adottato la relazione di Michel Rocard (Pse, Fr), il software di base deve essere protetto quando un brevetto è concesso a un invenzione attuata con un computer. La commissione giuridica raccomanda di non modificare, nella sostanza, il testo proposto dal Consiglio nella posizione comune, sul quale la delegazione italiana si era astenuta. Infatti, i deputati hanno respinto la maggior parte degli emendamenti che miravano a restringere la possibilità di brevettare le invenzioni attuate tramite computer. Così, essi considerano che le invenzioni applicabili, ad esempio, alle lavatrici, ai telefoni cellulari o ai sistemi di frenata Abs, devono essere protette da un brevetto. Inoltre, tale protezione dovrebbe, in generale, essere estesa al software in questione - come richiesto dalle grandi industrie informatiche - ma unicamente se quest'ultimo risulta necessario al funzionamento dell'invenzione. Il dibattito tenutosi in commissione prima del voto ha evidenziato le ampie divergenze presenti in questo settore economico. I sostenitori dei software «open source», tra i quali figurano le piccole imprese, auspicano che i brevetti siano limitati alle invenzioni stesse, lasciando il software di base senza protezione e dunque a disposizione di altri utenti. Inoltre, affermano che il copyright protegge già queste invenzioni e temono che la brevettabilità di questi comporti un aumento dei costi giuridici. D'altra parte, le grandi industrie delle tecnologie dell'informazione sostengono un sistema di brevetti che protegga l'invenzione che utilizza dei programmi informatici, ma anche gli stessi programmi. A loro parere, i brevetti agevolerebbero gli investimenti nella ricerca e metterebbero le invenzioni europee al riparo dalla concorrenza americana. Pertanto, sarebbero soddisfatti se la posizione assunta dalla commissione giuridica fosse confermata dalla Plenaria. L'esito della votazione in commissione, di fatto, contraddice la posizione assunta dal Parlamento in prima lettura nella scorsa legislatura (26 marzo 2003). In quella occasione, infatti, i deputati avevano adottato degli emendamenti alla proposta della Commissione che miravano a garantire la non brevettabilità dei programmi informatici in quanto tali. Viceversa, alcuni emendamenti adottati dalla commissione parlamentare per sostenere le attività delle piccole e medie imprese sono molto simili a quelli presentati in prima lettura. Più in particolare, uno di questi reclama la costituzione di un comitato per l'innovazione tecnologica incaricato di valutare l'impatto dei brevetti software sulle piccole e medie imprese, osservare la loro partecipazione al sistema dei brevetti e agevolare lo scambio di informazioni sugli sviluppi dei brevetti informatici. Un altro, chiede alla Commissione di intraprendere uno studio di fattibilità riguardo all'istituzione di un Fondo teso a fornire un sostegno finanziario, tecnico e amministrativo alle Pmi che si occupano di questioni attinenti alla brevettabilità di invenzioni attuate con il computer. Giova infine sottolineare che un emendamento più generale sollecita la Commissione a presentare, entro un anno, una proposta per istituire un vero e proprio brevetto comunitario «che preveda un controllo democratico» da parte del Parlamento sull'Ufficio europei dei brevetti e sulla Convenzione sul brevetto europeo. Copyright e brevetto, le differenze Un copyright protegge lavori originali basati su delle idee o dei concetti, come romanzi, composizioni musicali, opere cinematografiche, fotografe e anche software, vietandone la copia o lo sfruttamento commerciale senza autorizzazione del proprietario. Il copyright sui programmi informatici resta valido 70 anni dopo il decesso dell'inventore. Un brevetto, invece, concede un diritto di proprietà a un inventore che comporta un divieto generale di utilizzazione da parte di terzi. Questo diritto, che di norma resta valido per 20 anni, essendo considerato una proprietà, a differenza del copyright, può quindi essere oggetto di una compravendita o di una licenza.  
   
   
PAUL OTELLINI, CEO DI INTEL, DÀ UN COMMENTO SULLA CAUSA INTENTATA DA AMD  
 
Santa Clara, 4 luglio 2005 - Paul Otellini, presidente e Ceo di Intel Corporation, ha rilasciato il 30 giugno una dichiarazione sulla causa legale di antitrust, intentata questa settimana da Advanced Micro Devices Inc nei confronti di Intel. Il ricorso di Amd fa riferimento a una serie di presunti comportamenti illeciti nel condurre i propri affari, da parte di Intel e dei suoi clienti. "Intel ha sempre rispettato le leggi vigenti nei Paesi nei quali operiamo" afferma Otellini. "Noi facciamo concorrenza in modo aggressivo e corretto, per poter offrire ai consumatori il miglior valore. Questo non cambierà". "Negli ultimi anni Intel è stata coinvolta in altre cause legali di antitrust, e ha dunque già affrontato questioni simili. Ognuna di queste cause si è risolta in modo per noi soddisfacente. Non siamo assolutamente d'accordo con le rivendicazioni di Amd e crediamo fermamente che quest' ultima causa si risolverà positivamente, come le altre".  
   
   
NUOVO ACCORDO TRA IBM E FIAT L’OPERAZIONE ASSICURERÀ A FIAT LA GOVERNANCE DELLE ATTIVITÀ INFORMATICHE, RIDUZIONE DEI COSTI E MAGGIORE EFICIENZA  
 
Torino,4 luglio 2005 - – Fiat e Ibm hanno annunciato il 30 giugno un accordo nell’area dell’Information Technology del valore di circa 200 milioni di euro l’anno per nove anni. Ibm assume la gestione di una parte significativa delle attività It e dei progetti che si legano alla trasformazione dei processi di business della Fiat, che esce da Global Value, la joint venture paritetica creata nel 2001. Il nuovo accordo assicurerà a Fiat la governance delle attività informatiche e le consentirà di beneficiare delle tecnologie più avanzate e dei servizi di consulenza specializzata, con un ritorno in termini di flessibilità operativa, riduzione dei costi e incremento dell’efficienza. Ibm provvederà al completo rinnovamento dell’attuale infrastruttura It di Fiat attraverso il consolidamento e l’ottimizzazione della risorse hardware, creando un ambiente On Demand. Il Centro di Delivery integrato di Torino sarà in grado di gestire operazioni standardizzate con benefici in termini di costi e di efficienza. Inoltre, Fiat potrà accedere a servizi di consulenza di alto livello. Per Fiat tutto ciò significherà accedere alla consolidata esperienza internazionale di Ibm. Inoltre, Ibm metterà a disposizione di Fiat le best practices specifiche per l’Automotive sviluppate nei propri laboratori di ricerca e nei Centri Internazionali di Competenza per l’Automotive.  
   
   
MAERNA: “IBM ITALIA AZZERI LA MOBILITÀ” E’ LA RICHIESTA DEL COMUNE DI SEGRATE  
 
Segrate, 4 luglio 2005 - L’amministrazione Alessandrini ha chiesto a Ibm Italia di ritirare la procedura di mobilità aperta per 510 lavoratori sul territorio nazionale. A Segrate i dipendenti coinvolti sono 137, perlopiù impiegati e dirigenti, ma in futuro il personale impegnato nel sito cittadino è destinato a salire, dalle attuali 2200 unità si passerà a circa 2500 dipendenti, frutto dell’assorbimento delle attività che il colosso informatico americano ha in via Tolmezzo, a Milano. “Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare tutte le famiglie coinvolte nella crisi, perciò ci siamo attivati per mantenere intatti i livelli occupazionali di Ibm a Segrate – spiega Novo Umberto Maerna, vicesindaco e assessore alle attività produttive – come ho annunciato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, alla vigilia del nuovo incontro fra le parti in Assolombarda. A tal fine – aggiunge - ho fissato un appuntamento con l’assessore regionale Massimo Corsaro, che si occupa direttamente della questione. Il tavolo istituzionale inviterà anche i sindacati alla ragionevolezza nella trattativa per il rinnovo del contratto interno all’azienda. Su questa materia, però, possiamo solo auspicare che le parti si vengano incontro. Al centro del dibattere ci sono gli incentivi che Ibm Italia chiede di accordare in futuro alle maestranze sulla base della produttività raggiunta”.  
   
   
VIMERCATE, CRISI IBM: SECONDO INCONTRO FRA SINDACO E LAVORATORI CONSIGLIO COMUNALE APERTO L’11 LUGLIO PER MANTENERE VIVA L’ATTENZIONE PUBBLICA  
 
Vimercate, 4 luglio 2005 - Per la seconda volta dall’apertura della crisi all’Ibm il sindaco, Enrico Brambilla, ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori. Nell’incontro del 29 giugno, a Palazzo Trotti, Brambilla ha chiesto ragguagli e aggiornamenti sulla vertenza che impegna la Rsu dalla primavera. La trattativa è attualmente sospesa, hanno riferito i sindacati. Nell’ultimo incontro, svoltosi una settimana fa alla sede milanese di Assolombarda, Ibm non ha accettato di ritirare la procedura di mobilità e di cessione di rami dell’azienda, nonostante – dicono i sindacati – le adesioni al piano di incentivazione all’esodo abbiano dato risultati superiori a quanto inizialmente previsto dall’azienda stessa. Dal canto suo Ibm continua a confermare l’intenzione di non chiudere la sede di Vimercate ma – osserva la Rsu – non ha avanzato proposte per un suo rilancio. Per questo i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito la loro forte preoccupazione circa le sorti della sede vimercatese, motivata anche dall’incertezza circa gli effettivi trasferimenti di personale da altre sedi al centro di calcolo di Vimercate. Il sindaco ha confermato il proprio impegno, già espresso nell’incontro pubblico in occasione dell’Action Day del 23 maggio, ad agire a livello istituzionale. “Si tratta di capire ora quali alleanze possiamo costruire”, ha detto ai sindacati. Se da un lato chiederà un incontro ai responsabili di Ibm, dall’altro proverà a coinvolgere altri livelli istituzionali come la Regione e il sindaco di Segrate, dove Ibm ha un’altra importante sede coinvolta nel piano di ristrutturazione. “Rimango comunque dell’idea” - ha concluso, “che con le istituzioni sia necessario aprire un tavolo che discuta delle problematiche di tutta la nostra area: penso alla situazione di Celestica, di St e di Alcatel, oltre che a Ibm”. Nel condividere le proposte del sindaco, dai rappresentanti sindacali è venuta infine la richiesta di tenere sempre viva l’attenzione pubblica sulla vicenda. Per questo si terrà, lunedì 11 luglio a Vimercate, un consiglio comunale aperto.  
   
   
ALGOL SPA APPROVA IL BILANCIO PER L’ESERCIZIO 2004: FATTURATO 137,6 MILIONI DI EURO CONTRO I 186,1 MILIONI DI EURO DI FINE 2003 - 26%  
 
Milano, 4 luglio 2005 - L’assemblea degli Azionisti di Algol Spa, riunitasi il 30 giugno a Milano in seconda convocazione, ha approvato il bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2004 e la relativa Relazione degli Amministratori sulla Gestione. Il Gruppo Algol ha raggiunto nell’esercizio 2004 un fatturato consolidato di 137,6 milioni di euro contro i 186,1 milioni di euro di fine 2003, con un calo del 26%. L’anno si chiude con un risultato negativo di 14,5 milioni di euro contro un risultato 2003 negativo di 1,8 milioni di euro; su tale risultato ha pesato per la quasi totalità il risultato negativo della società ceduta Algolproducts S.p.a., che ha evidenziato perdite nei dodici mesi dell’esercizio 2004 pari a 12,3 milioni di euro, e ha comportato a livello consolidato costi relativi all’ammortamento dell’avviamento pari a 817 mila euro. L’ebitda al 31 dicembre presenta una situazione negativa per 4,1 milioni di euro, contro un Ebitda positivo 2003 di 2,1 milioni di euro. Il valore negativo dell’Ebitda è quasi interamente riconducibile alla società ceduta Algolproducts S.p.a. Ed è conseguente alla contrazione del fatturato solo parzialmente compensata dalla contrazione dei costi. L’ebit dell’anno è negativo per 9,2 milioni di euro rispetto ad un Ebit 2003 negativo per 497 mila euro, su tale risultato gravano accantonamenti per 4,9 milioni di euro (3,4 milioni accantonamenti e 1,5 milioni di altri oneri di gestione non ricorrenti) relativi all’attività di Algolproducts S.p.a., la cui cessione ha generato un impatto positivo nel primo trimestre 2005 pari a 8,8 milioni di euro. Il patrimonio netto a livello consolidato al 31 dicembre 2004 è negativo per 2,1 milioni di euro e la cessione di Algolproducts S.p.a. Per 4,8 milioni di euro determina al 31 marzo 2005 un patrimonio netto positivo per 2,1 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2004 è negativa per 18,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 34,6 milioni di euro registrati alla fine del 2003; il cash flow operativo è positivo per 12,6 milioni di euro. Per quanto riguarda gli altri punti all’ordine del giorno della parte ordinaria dell’Assemblea: punto 1d) Nomina dei componenti del Collegio Sindacale e del suo Presidente, determinazione del relativo compenso Non essendo state depositate da parte dei soci le liste dei candidati alla carica di sindaco secondo le modalità previste dallo statuto sociale, e non essendovi state altrimenti presentate proposte di nomina alla carica di sindaco, l’Assemblea non ha adottato alcuna delibera al riguardo. Nella seduta odierna, inoltre, l’Assemblea ha preso atto delle dimissioni dei sindaci supplenti, nonché del Presidente del Collegio Sindacale della Società, presentate all’organo di gestione, rispettivamente, in data 24 giugno e 28 giugno 2005. Il Consiglio di Amministrazione dovrà provvedere alla convocazione di una nuova assemblea della società al fine del rinnovo dell’organo di controllo interno. Ai sensi dell’articolo 2400 del codice civile e dell’articolo 25 dello statuto sociale, quindi, la cessazione dall’ufficio degli attuali membri del Collegio Sindacale avrà effetto dal momento in cui l’organo di controllo della Società verrà ricostituito. Punto 2): Conferimento dell’incarico di revisione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato, nonché di revisione contabile limitata delle relazioni semestrali, anche consolidate, per gli esercizi 2005, 2006 e 2007 Non avendo alcuna società di revisione presentato una proposta di servizi professionali in Assemblea ai fini del conferimento dell’incarico di revisione dei dati contabili di periodo per il prossimo triennio, l’Assemblea non ha adottato alcuna delibera al riguardo. Il Consiglio di Amministrazione intende ricorrere ai mezzi previsti dalla legge al fine del conferimento del predetto incarico ad una società di revisione il prima possibile. Per quanto concerne l’unico punto all’ordine del giorno della parte straordinaria dell’Assemblea odierna, non essendo stato raggiunto il quorum costitutivo e deliberativo di più della metà del capitale sociale, necessario per l’adozione della proposta delibera, l’Assemblea Straordinaria non è stata costituita. Si rende noto, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione ha fornito nel corso dell’Assemblea maggiori informazioni su fatti rilevanti inerenti la Società ed il Gruppo, anche in ottemperanza della richiesta di chiarimenti presentata dalla Consob in data 22 giugno 2005, ai sensi dell’art. 114, comma 5, del D.lgs. N. 58/98. In particolare, in relazione ai fatti che hanno costituito oggetto di segnalazione da parte della società di revisione Pricewaterhousecoopers S.p.a. E di ricorso ai sensi dell’articolo 2409 del codice civile al Tribunale di Milano ad opera dei sindaci, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha evidenziato che trattasi di fatti inerenti rapporti commerciali intrattenuti con terzi da parte della società Algolproducts S.p.a., ceduta in data 3 marzo 2005 alla società inglese Quarry Services Limited. Algolproducts S.p.a. Ha concluso, nel dicembre 2004, due accordi commerciali con la società Epsilan France S.a.s., per un valore complessivo di 29 milioni di euro. In esecuzione di tali accordi, quindi, Algolproducts S.p.a. Ha acquistato dalla S.o.b.o. S.a.s. Materiale informatico destinato ai clienti procacciati da Epsilan France S.a.s., il cui corrispettivo è stato versato da Algolproducts a S.o.b.o. S.a.s. Nell’ammontare di 1.965.522,25 euro. Tuttavia, a causa della mancata prestazione da parte di Epsilan France S.a.s. Delle garanzie previste, veniva decisa la sospensione temporanea della consegna del materiale. L’operazione commerciale è stata recepita nel progetto di bilancio consolidato della Società e in quello di esercizio di Algolproducts S.p.a. Al 31 dicembre 2004 e della stessa è stato tenuto conto nel pattuire il corrispettivo dovuto per la cessione di Algolproducts S.p.a. Pari a 4,8 milioni di euro. L’operazione tuttavia ha costituito oggetto di ricorso al Tribunale ex art. 2409 da parte del collegio sindacale, il quale ha ravvisato un possibile danno - tuttavia non quantificato - per la Società, derivante dalla predetta operazione. Al riguardo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha sottolineato il significativo beneficio economico che Algol S.p.a. Ha tratto dalla cessione di Algolproducts S.p.a., avendo realizzato a livello di Gruppo proventi straordinari al 31 marzo 2005 di Euro 8,8 milioni circa. A seguito del ricorso presentato dal Collegio Sindacale e l’audizione degli amministratori, nella persona del Presidente del Consiglio, e dei sindaci, del 10 giugno 2005, il giudice - riservandosi di prendere una decisione nei giorni successivi - ad oggi non ha tuttavia ancora adottato alcun provvedimento al riguardo. Per quanto riguarda le incertezze che hanno portato la società di revisione all’impossibilità di esprimere il proprio giudizio sui bilanci d’esercizio e consolidato al 31.12.2004, il Consiglio di Amministrazione ha specificato quanto segue: Lettere di patronage rilasciate nei confronti della società ceduta Algolproducts S.p.a.: alla data odierna rimane in essere un’unica lettera di patronage per un valore di Euro 2,6 milioni. L’esposizione totale sotto patronage alla data odierna è di Euro 3,0 milioni, di cui Euro 1,6 milioni consistono in anticipi su fatture emesse prima della cessione, mentre i rimanenti Euro 1,4 milioni sono anticipi di fatture di competenza della nuova proprietà. Ricuperabilità dei crediti derivanti dalla cessione di Telcom S.r.l.: in caso di liquidazione della società Telcom S.r.l e considerando un patrimonio netto al 31 maggio 2005 della società di Euro 612 milioni, di cui l’80% pari a Euro 489,6 milioni di pertinenza di Vega S.r.l., stimiamo che la perdita potenziale derivante dal credito di Euro 800 mila vantato da Algol S.p.a. Nei confronti di Vega S.r.l., potrà essere di circa Euro 350 mila. Al 30 giugno Algol S.p.a. Ha disponibilità liquide per circa Euro 600 mila, tali da far fronte agli impegni di pagamento ordinari fino alla fine dell’anno, escludendo l’introito della vendita della società controllata Algol Deutschland Gmbh, per la quale sono attualmente in corso trattative in fase avanzata. La società fornirà informazioni aggiornate al mercato in merito a tali trattative non appena disponibili. La Società conferma altresì che alla data odierna non versa nelle situazioni di cui agli articoli 2446 e/o 2447 del codice civile. Per quanto riguarda l’evoluzione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, Algol S.p.a. Precisa che il fatturato consolidato alla data del 31 maggio 2005 era pari a Euro 15 milioni, con un Ebitda consolidato negativo pari a Euro 2,3 ed un risultato consolidato positivo ante-imposte pari a Euro 3,7 milioni. La posizione finanziaria netta di Algol S.p.a. Al 30 giugno 2005 era negativa pari a Euro 2,5 milioni, paragonata ad una posizione finanziaria netta negativa per Euro 1,9 milioni al 31 marzo 2005, mentre la posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno passa da un valore negativo pari a Euro 2,8 milioni al 31 marzo 2005 ad un valore negativo pari a Euro 3,6 milioni alla data odierna. Per quanto riguarda le azioni che la Società intende adottare per il rilancio del Gruppo, dopo la cessione di Algolproducts S.p.a., Algol S.p.a. Intende entrare nel segmento dei servizi e soluzioni della telefonia di nuova generazione. Nell’ambito dello scenario descritto, Algol S.p.a. Sta avviando valutazioni approfondite in relazione ad accordi di natura industriale con partner strategici in questo segmento. Nessuna delle trattative è per il momento vincolante. In attesa quindi di intraprendere nuove azioni strategiche, la Società continuerà con il piano di ridimensionamento della gestione caratteristica in modo da ridurre il più possibile i costi diretti ed indiretti; a tal fine, inoltre, il management della Società sta valutando la vendita delle società di distribuzione in Germania e Francia, che permetterebbero di migliorare la posizione finanziaria del Gruppo.  
   
   
SUN MICROSYSTEMS CONSOLIDA LA POSIZIONE SUL MERCATO DELL'INTEGRAZIONE BUSINESS CON L'ACQUISIZIONE DI SEEBEYOND L'UNIONE DARÀ VITA A UN PARTNER SPECIALIZZATO NELLE SERVICE ORIENTED ARCHITECTURE  
 
 Milan, 4 luglio 2005 – Sun Microsystems Inc. E Seebeyond Technology Corporation hanno annunciato la firma dell'accordo definitivo per l'acquisizione di quest'ultima da parte di Sun. L'acquisizione di Seebeyond, un leader nell'integrazione enterprise con un fatturato annuo nell'ordine di 167 milioni di dollari e 2.000 clienti in tutto il mondo, offrirà a Sun l'opportunità di dare vita a quella che la società ritiene essere la proposta più completa del settore per lo sviluppo, l'implementazione e la gestione di applicazioni e infrastrutture Soa (Service Oriented Architecture) di classe enterprise. In base ai termini dell'accordo approvato dalle Board of Directors delle due società, gli azionisti Seebeyond riceveranno 4,25 dollari in contanti per ogni azione Seebeyond in portafoglio per un valore totale approssimativo di 387 milioni di dollari, comprensivo dell'assunzione del valore delle stock option riservate ai dipendenti Seebeyond. "In linea con le novità annunciate durante Javaone, questa notizia rafforza la nostra vision riguardo il futuro della piattaforma Java", ha dichiarato Scott Mcnealy, Chairman e Chief Executive Officer di Sun Microsystems Inc. "Sun si trova nella posizione ottimale per collaborare con i systems integrator di tutto il mondo nel servire il mercato globale. I nostri e i loro clienti sono sempre più interessati non soltanto ai Web service, ma anche all'integrazione di questi processi di business attraverso le Soa. Questa acquisizione espande il nostro portafoglio di proposte e spiana la strada alla creazione di nuove opportunità di crescita e collaborazione in ogni parte del mondo". Mcnealy ha proseguito: "Questa acquisizione rafforza la nostra strategia incentrata sull'innovazione dell'It e testimonia il nostro impegno nei confronti degli ambienti eterogenei. In quest'ottica, la nuova frontiera è rappresentata oggi dall'integrazione dei sistemi business e l'acquisizione di Seebeyond costituisce una mossa quanto mai significativa e tempestiva per stabilire la leadership in questo settore. Insieme saremo in grado di fornire effettivamente ciò che altri vendor possono oggi proporre soltanto sulla carta: una piattaforma ideale per consentire ad aziende e systems integrator di realizzare applicazioni di nuova generazione per il futuro". "Fin dallo scorso anno collaboriamo attivamente con Sun allo sviluppo di soluzioni verticali e infrastrutturali basate sul concetto Soa" , ha affermato Jim Demetriades, fondatore e Chief Executive Officer di Seebeyond. "I risultati di questi sforzi sono già oggi visibili nelle collaborazioni con clienti come l'organizzazione Blue Cross Blue Shield del Massachusetts, che utilizza operativamente le nostre tecnologie per ridurre i costi e ottimizzare i processi". "Questa operazione unirà il leader nella tecnologia Java e nei Web service con il leader nell'integrazione per introdurre sul mercato quella che riteniamo essere la piattaforma per lo sviluppo applicativo più completa e produttiva attualmente disponibile" , ha aggiunto Demetriades. Sun continua ad integrare nuovi servizi nel proprio portafoglio software. Solaris Operating System, fornito con tutte le suite software Sun, è il fondamento di tale set integrato di servizi denominato Java Enterprise System. Java Enterprise System comprende Sun Java System Application Platform Suite, Sun Java System Communication Suite, Sun Java System Identity Management Suite, Sun Java System Availability Suite e Sun Java System Web Infrastructure Suite. I prodotti, i servizi e le soluzioni offerti attualmente da Sun e Seebeyond sono perfettamente complementari e presentano scarsissime sovrapposizioni. Seebeyond Ican (Integrated Composite Application Network) Suite è una suite strettamente integrata che unisce integrazione back-office, integrazione B2b, Etl master data management, business process management, workflow, business activity monitoring, application adapter e tool di sviluppo grafico per la creazione di applicazioni composite basate sui Web service. In collaborazione con Seebeyond, Sun estenderà la piattaforma Java Enterprise System con il rilascio di una sesta suite: Sun Java System Integration Suite. Abbinata al sistema operativo più avanzato del mondo, Solaris 10, questa nuova suite farà di Java Enterprise System un ambiente ancora più efficace per le aziende e i system integrator interessati a realizzare soluzioni di nuova generazione per i loro clienti. Le due società hanno definito una partnership go-to-market nell'ottobre 2004 finalizzata all'integrazione di queste linee di prodotti allo scopo di fornire ai clienti un ambiente più versatile. L'unione tra Sun Java Enterprise System e Seebeyond Ican Suite darà vita a un ambiente altamente integrato e produttivo per lo sviluppo di applicazioni enterprise basate su Soa. Successivamente al completamento della transazione proposta, previsto all'inizio del prossimo autunno, Seebeyond verrà integrata all'interno dell'organizzazione di Sun. Fino ad allora un team comprendente esponenti di entrambe le società svilupperà i piani di integrazione che faranno leva sulle sinergie a livello tecnologico, culturale e di prodotto e sulle best practice di entrambe le società nello sviluppo del business e dei prodotti. La conclusione della transazione è soggetta alle approvazioni di rito e all'assenso degli azionisti di Seebeyond.  
   
   
DEF ACQUISISCE DA HONEYWELL L’ATTIVITA’ ESSER FIRE ALARM SYSTEMS IN ITALIA  
 
Milano, 4 luglio, 2005 – Honeywell International Inc. E Def s.A. Hanno annunciato l’1 luglio la vendita da parte di Honeywell del ramo d’azienda incendio Esser Italia a Def. Esser Italia ha la sua sede centrale a Milano e possiede uffici a Bologna, Bari e Roma. I termini finanziari non sono stati divulgati. Questa transazione soddisfa l’obbligo di Honeywell nei confronti della Commissione Europea di vendere il ramo d’azienda Esser Italia dedicato ai sistemi di rivelazione incendio, in seguito all’acquisizione del gruppo Novar nel marzo 2005. In relazione alla transazione sono state garantite alle filiali di Def il marchio e le licenze tecnologiche per un uso esclusivo in Italia. Honeywell continuerà a vendere i prodotti Esser in tutti i paesi ad eccezione dell’Italia. Honeywell continuerà ad operare nei settori non incendio di Novar in Italia, includendo i sistemi di controllo dell’edificio, i prodotti di sicurezza, la chiamata ospedaliera Ackermann e i sistemi di cablaggio strutturato Brand-rex. L’acquisizione da parte di Def di Esser Italia si avvale del diritto esclusivo di utilizzo del marchio e dei prodotti Esser in Italia. Ciò garantisce la continuità e la durata dell’attività sviluppata ad oggi in Italia da Novar, e rappresenta una condizione essenziale per il mantenimento della fiducia dei clienti Esser Italia.  
   
   
IL PROCESSORE DUAL-CORE AMD OPTERON UTILIZZATO SUL SERVER ACER ALTOS; ACER AMPLIA LA PROPRIA LINEA DI PRODOTTI BASATI SULLA TECNOLOGIA AMD64  
 
Milano, 4 luglio 2005 Amd ha annunciato l'introduzione di Acer Altos G5350, il primo server pedestal basato sul processore dual-core Amd Opteron prodotto da un Oem in Europa. Questo server potrà fornire prestazioni superiori alle piccole e medie imprese (Pmi) che cercano una soluzione in grado di gestire carichi di lavoro server separati o consolidati.  
   
   
INGRAM MICRO S.P.A. SIGLA UN ACCORDO PER DISTRIBUIRE PROCESSORI A MARCHIO AMD  
 
Settala (Milano), 4 Luglio 2005 – Ingram Micro S.p.a, la filiale italiana di Ingram Micro, Inc azienda presente nella commercializzazione di prodotti tecnologici, marketing e logistica, annuncia il nuovo accordo di distribuzione con Amd, produttore globale di microprocessori e di tecnologia per Pc riconosciuto in tutto il mondo. Con questo nuovo accordo Ingram Micro arricchisce la propria offerta con prodotti appartenenti all’area di business della componentistica. Stefania Mungai Product Manager Responsabile del marchio Amd in Ingram Micro e responsabile del progetto In&out Solution dichiara: “Amd rappresenta un player in continua ascesa nell’ambito dell’Information Technology e sta ottenendo continui riscontri positivi da parte del mercato italiano. Si tratta di un partner affidabile e riconosciuto da tutto il mercato dell’It. La conclusione di questo nuovo accordo conferma la volontà di rafforzare ulteriormente la nostra presenza sul mercato attraverso un network di Business Partner vincenti. Ritengo che questa sia una visione vincente per il perseguimento del successo commerciale nell’ambito dell’area della componentistica: ci impegano sempre ad offrire ai nostri clienti una gamma ampia di prodotti con cui poter soddisfare le esigenze di consumatori professionali e privati alla ricerca di soluzioni complete a prezzi competitivi”. Mungai conclude dicendo: “Questo accordo rinforza la nostra credenziale di essere un one-stop shop per i system builder e i Var. Amd rappresenta per noi un marchio strategico che nell’offerta Ingram Micro sicuramente mancava, ed è un altro partner che ci permetterà di massimizzare le vendite e incrementare i risultati”. “Amd è lieta di aggiungere ai propri distributori ufficiali un’azienda leader a livello internazionale come Ingram Micro. Questo accordo distributivo permetterà ad Amd di incrementare la propria presenza sul territorio nazionale, soddisfando la crescente richiesta da parte del mercato di soluzioni Amd64”. - afferma Gianluca Meroni, responsabile italiano per canale distributivo di Amd.  
   
   
INFORMATICA DELTA DIVENTA SETHLANS UNA NUOVA RAGIONE SOCIALE PER LA SOCIETÀ BRESCIANA, SEMPRE PIÙ FOCALIZZATA SULLA RICERCA E SULLA PRODUZIONE DI SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA  
 
Botticino Sera (Bs), 4 luglio 2005 - Sethlans S.p.a., questa la nuova ragione sociale che dal 28 giugno ha sostituito Informatica Delta S.p.a.. Un cambiamento frutto di una valutazione strategica da parte del board aziendale: l’azienda già da tre anni investe nella produzione diretta di soluzioni tecnologiche caratterizzate da un esclusivo design e dall’ingegneria “Made in Italy”. Quindi non più solo un’attività focalizzata sulla distribuzione di prodotti e componenti informatici ma, e soprattutto, indirizzata alla ricerca, alla progettazione e realizzazione di prodotti Made in Italy. La società da diversi anni collabora attivamente con istituti di ricerca universitari finanziando, attraverso borse di studio, progetti di ingegneria informatica e di design. Sethlans oggi entra ufficialmente nel settore produttivo con l’obiettivo di diventare protagonista - grazie all’innovazione tecnologica e all’originalità dei propri prodotti – in Italia e all’estero. L’azienda infatti, che già oggi si rivolge ai mercati esteri (Europei e medio orientali), ha l’obiettivo di incrementare l’esportazione. Con questa finalità la società ha già da due anni aperto una filiale commerciale in Egitto quale porta di comunicazione per tutto il bacino dei paesi emergenti. Un nuovo nome … tutto italiano Sethlans è una divinità etrusca e come molte di queste, nella mitologia venivano assimilate agli dèi della Grecia classica. Sethlans è stato assimilato al Dio Vulcano (Efesto) che fin dall’età di nove anni rivelò delle eccezionali abilità nel forgiare i metalli. Preparata un’officina, all’interno della caverna dove viveva, egli ricambiò l’amore ricevuto da Teti ed Eurinome fabbricando per loro gioielli d’inestimabile bellezza. Successivamente, anche Hera gli commissionò un trono d’oro e il prodotto fu di una tale bellezza che la dea chiese allo sposo Zeus di accettarlo sull’Olimpo. La divinità etrusca, oltre ad essere una materia di grande interesse per Osvaldo Vezzoli, Presidente della società, ben si addice agli obiettivi e all’attività di Sethlans che si focalizza sulla produzione, quasi artigianale, di “gioielli tecnologici”. Non a caso le più recenti soluzioni immesse sul mercato dall’azienda sono rappresentate da personal computer dotati di eccezionali doti estetiche che rappresentano dei veri e propri complementi d’arredo, dei veri gioielli per il salotto di casa. Il marchio “Sethlans” La creatività e la progettazione grafica del nuovo marchio Sethlans S.p.a. Hanno seguito principalmente due filoni. Il primo, mitologico, legato al significato del termine “sethlans”, il Dio greco “ingegnoso” che ha ispirato la forma della parte grafica del logo: il vulcano, richiamato nel triangolo che sovrasta il nome. Il secondo, strategico, legato al vecchio marchio della società, in cui – proprio per comunicare la continuità del progetto imprenditoriale di Informatica Delta – “i” e “delta” sono stati stilizzati e aggiornati, per altro senza modificarne i colori istituzionali, che rimangono il blu e il grigio.  
   
   
CONTINUITÀ E SICUREZZA: DATA MANAGEMENT DISTRIBUISCE IN ITALIA CRISTON PRECISION V5.2  
 
Milano, 4 luglio 2005 – Data Management, società italiana leader nei sistemi e nei servizi di informatica, ha siglato un accordo con la francese Criston Software, all’avanguardia nelle soluzioni per la sicurezza e la continuità di funzionamento dei sistemi in rete. In base all’intesa, Data Management distribuirà in Italia - direttamente, attraverso le consociate e i Var - Criston Precision v5.2, la suite che sta rivoluzionando l’approccio alla sicurezza e alla continuità di servizio dei sistemi client (Pc, laptop, Pda, ecc.) su rete fissa e mobile. Criston Precision v5.2 offre non solo tutti i vantaggi di una soluzione estesa al più ampio spettro di esigenze, ma anche funzionalità automatizzate di controllo e risoluzione preventiva delle criticità più ricorrenti, limitando al minimo l’intervento umano. Quest’ultima capacità, detta “autonomica”, è assicurata da un’architettura che permette la distribuzione di “agenti intelligenti” presso tutti i sistemi e i nodi di rete per la rilevazione e il lancio automatico delle operazioni correttive più appropriate, a loro volta oggetto di bilanciamenti automatici. Tutto diventa così più facile per la gestione centralizzata dei sistemi client: dai controlli delle connessioni a quelli di sicurezza, e così via, sino all’aggiornamento dei sistemi operativi e delle applicazioni, e alla rilevazione costante delle criticità per misurare l’affidabilità e facilitare anche gli interventi strutturali più appropriati. “Le funzionalità e le caratteristiche di Precision v5.2 sono di grande interesse per il mercato italiano e ci permetteranno di crescere nel segmento della sicurezza It. – ha dichiarato Felice Samorè, Direttore della Divisione Systems Integration di Data Management. “In più si combinano molto bene con le caratteristiche dell’offerta Data Management, che da sempre associa la soluzione applicativa all’integrità dei sistemi.” "Il mercato italiano delle soluzioni per la gestione e la sicurezza dei sistemi è fra i più interessanti. E se è vero che ci vuole anche il partner giusto, noi lo abbiamo trovato. – ha commentato Giorgio Gheri, Business Development Manager di Criston Software.”  
   
   
SIEMON NOMINA IL NUOVO MARKETING MANAGER EMEA  
 
 Milano, 4 luglio 2005 - Siemon annuncia la nomina di Steven Foster a nuovo Marketing Manager Emea per promuovere le operazioni di espansione dell’azienda in tutta Europa, nel Medio Oriente e in Africa (Emea). Siemon, la cui sede principale si trova a Watertown, Connecticut, è il più grande produttore privato di sistemi e componenti di cablaggio. Steven lavorerà dall’headquarters Emea di Siemon in Inghilterra e coordinerà le attività di marketing tramite gli uffici nazionali in Francia, Italia e Germania, oltre ad aumentare la presenza dell’azienda in altri paesi nell’area Emea, oltre ai 65 in cui Siemon è già presente. Prima della nomina in Siemon, Steven ha ricoperto il ruolo di Marketing Manager in Greenwoods Communication Ltd per più di sei anni. Nei due anni precedenti Steven ha lavorato presso Amp M/a-com ricoprendo l’incarico di Product Marketing Specialist. “Siemon è un’azienda che si sta espandendo rapidamente e la sua presenza in Europa, Medio Oriente ed Africa continua a crescere grazie alle nuove partnership strette con distributori e installatori certificati. Oltre allo sviluppo di questi nuovi mercati, farò tesoro della solida reputazione di Siemon e sottolineerò la posizione dell’azienda in prima linea nella ricerca e nello sviluppo. La tecnologia continua ad evolversi e non vedo l’ora di fornire ai nostri clienti le soluzioni di cablaggio strutturato di nuova generazione di Siemon”, ha dichiarato Steven Foster, nuovo Marketing Manager Emea. Keith Astin, Managing Director di Siemon Emea ha commentato: “Steven ha un ruolo centrale nell’azienda, considerata la nostra crescita continua. L’industria delle comunicazioni è in perenne evoluzione e richiede sempre più tecnologia, il compito di Steven sarà di assicurarsi che gli utenti capiscano che le soluzioni di alta qualità di Siemon soddisfano le loro esigenze. La conoscenza e l’esperienza di Steven nell’industria delle comunicazioni è un valore incalcolabile per noi, visto che ci stiamo espandendo e stiamo aumentando la nostra presenza in tutta l’Europa, il Medio Oriente e in Africa”. Steven ha un Ba (Hons) in Gestione Amministrativa e un Ma in Marketing. Attualmente sta studiando per un Mba presso l’Henley Management College, che conseguirà quest’anno.  
   
   
INTESA TRA PSION TEKLOGIX E WAVELINK PER GARANTIRE UNA GESTIONE PIU’ EFFICACE DEI DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE WIRELESS  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Psion Teklogix azienda sviluppatrice di soluzioni per l’elaborazione mobile, la raccolta dati wireless e l’identificazione in radiofrequenza (Rfid), ha reso noto la conclusione di un accordo di licenza software con Wavelink Corporation, azienda specializzata nello sviluppo di software per la gestione di infrastrutture mobili per le aziende. In virtù dell’intesa appena raggiunta gli utenti di Psion Teklogix potranno utilizzare il software per la gestione dei dispositivi Avalancheô di Wavelink con i computer mobili della società operanti in ambiente Windows Ce.net. Questo software consente agli utenti Psion Teklogix di gestire e proteggere i loro dispositivi di elaborazione mobile in maniera remota, riducendo sensibilmente tempi e costi legati agli aggiornamenti manuali. “Questa partnership– ha commentato Dave Bullis, presidente e Ceo di Wavelink – è di rilevante importanza strategica per noi in quanto Psion Teklogix può vantare clienti di primo piano e una presenza di rilievo in differenti mercati. L’intesa raggiunta ci permetterà di ampliare la nostra base di utenti mentre il software Avalanche consentirà a Psion Teklogix e ai suoi clienti di gestire ambienti in cui coesistono soluzioni di parecchi fornitori, grazie alla capacità del nostro software di supportare una vasta gamma di dispositivi di elaborazione mobile”. Wavelink Avalanche permette di effettuare revisioni di configurazioni, impostare politiche di sicurezza, sincronizzare il software e aggiornare il firmware e i driver di dispositivi wireless dislocati in qualunque luogo dell’azienda in maniera remota ed estremamente semplice. Con Avalanche viene eliminata la necessità di eseguire la manutenzione su ogni singolo dispositivo, in modo da garantire un sensibile risparmio di costi attraverso un’ottimizzazione delle risorse It. “Wavelink rappresenta una soluzione ottimale nel settore del software per la gestione dei dispostivi utilizzati nelle applicazioni di logistica per la catena di fornitura – ha affermato Thierry Beclin, direttore delle attività di marketing e di product management di Psion Teklogix – e quindi una scelta naturale per un’azienda come la nostra che può vantare una sicura leadership in questo campo. La disponibilità del software Avalanche permetterà ai nostri clienti di gestire in maniera più efficace i loro prodotti hardware, il che si traduce in un notevole risparmio di costi e in un maggior ritorno degli investimenti”. In grado di garantire la visibilità in tempo reale dello stato dei sistemi mobili installati in un’azienda, Avalanche permette inoltre di rilevare in maniera estremamente semplice il complesso delle attività gestite. Con questo software è possibile inoltre minimizzare i tempi di fermo imputabili a un guasto dei dispositivi.  
   
   
EXTREME NETWORKS ANNUNCIA UNA SOLUZIONE WIRELESS LAN CON PRESTAZIONI SUPERIORI PER LA CONVERGENZA VOCE E DATI  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Extreme Networks Inc. Ha annunciato la disponibilità della soluzione ad alte prestazioni Summit Wireless Mobility (Wm), un'innovativa piattaforma wireless Lan che semplifica il deployment e la gestione delle reti locali wireless di classe enterprise. Gli switch della linea Summit Wm e gli access point (Ap) Altitude 350 permettono alle aziende di costruire e gestire infrastrutture wireless avanzate in grado di supportare molteplici tipi di connessioni, dai collegamenti "guest" temporanei e quelli per dispositivi legacy fino alle più recenti applicazioni convergenti. Sempre più spesso le grandi aziende devono implementare e gestire un variegato set di tecnologie di rete complesse senza poter attingere a risorse aggiuntive o a competenze specializzate. Gli switch Extreme Networks Summit Wm aiutano i dipartimenti It ,già sovraccarichi di lavoro, offrendo capacità che automatizzano il processo di deployment e si adattano dinamicamente in caso di cambiamenti o malfunzionamenti delle apparecchiature: Wm Access Domains: implementa una gestione centralizzata intuitiva di ambienti wireless Lan estesi ad accessi multipli. Accessadapt: software che consente l'installazione plug-and-play di ulteriori Ap sulla rete in ogni momento. Autocell: implementa una gestione radio dinamica per ridurre drasticamente il tempo impegnato sull'ottimizzazione dell'infrastruttura. La soluzione Summit Wm, un componente del portafoglio Unified Access sviluppato da Extreme Networks, si integra con facilità con le reti cablate già esistenti e non impone particolari interventi di riconfigurazione o modifica topologica, né richiede la presenza di client software per attivare le sue funzionalità avanzate. Con una capacità massima di 200 access point per switch, il dispositivo Summit Wm1000 scala con facilità per supportare installazioni Wlan estese. Gli uffici remoti possono essere supportati senza utilizzare controller locali ma semplicemente configurando un Ap Altitude 350 per il bridging del traffico locale: in questo modo si potrà usufruire della gestione centralizzata e della disponibilità continuativa dei servizi anche quando la connessione allo switch centrale dovesse venir meno. "I clienti stanno creando reti wireless estese per applicazioni convergenti con forti impegni di banda e hanno la necessità di soluzioni immediate per assicurare comunicazioni voce performanti unitamente a un solido grado di sicurezza", ha dichiarato Suresh Gopalakrishnan, Vice President of Worldwide Marketing di Extreme Networks. "L'aggiunta degli switch della serie Summit Wm nel nostro portafoglio di prodotti wireless ci permette di offrire un'efficace soluzione Wlan che assicura le performance e le caratteristiche di versatilità e sicurezza necessarie per supportare molteplici tipi di connessioni, comprese quelle dedicate al traffico voce". Con il moltiplicarsi delle connessioni Voice over Ip (Voip) nelle aziende, le Wlan devono rispondere sempre più spesso ai severi requisiti legati al trattamento del traffico mobile convergente. La piattaforma Summit Wm garantisce da subito trasmissioni voce di elevata qualità assicurando i livelli di performance essenziali per un solido supporto al traffico voce: Roamingcross-subnet ad alta velocità che minimizza le chiamate perse o disturbate. Supporto Qos end-to-end che accelera il traffico time-sensitive su entrambe le reti (wireless e cablate). Funzioni a elevata disponibilità che rispondono alle aspettative delle connessioni voce dell'utente. Reti wireless non autorizzate e access point illegali costituiscono un serio motivo di vulnerabilità per le grandi aziende nelle quali la connettività wireless è peraltro sempre più diffusa. Utilizzando gli switch della serie Extreme Summit Wm e gli Ap dual-radio Altitude 350, gli amministratori It possono supportare gli accessi utente ed effettuare simultaneamente la scansione delle onde radio per contrastare eventuali violazioni delle regole di sicurezza. Ogni azienda può inoltre scegliere, per ciascun sito, uno specifico livello di scanning di sicurezza e accessi secondo le proprie necessità. Infine, la soluzione Summit Wm offre una visione consolidata di tutte le operazioni wireless che non rispettano le policy all'interno dell'area di copertura dell'unità Altitude 350.  
   
   
ACER ALTOS G5350: IL PRIMO SERVER TOWER DUAL CORE AL SERVIZIO DELLE PMI  
 
Milano 4 luglio 2005 - Acer, annuncia il lancio della nuova piattaforma Acer Altos G5350, il primo server Tower convertibile rack, appositamente studiato per il mercato Smb, a integrare la tecnologia Dual Core di Amd. L’acer Altos G5350 si basa sulla tecnologia Opteron di Amd e rappresenta una vera novità per il mercato, dal momento che le precedenti piattaforme Amd Opteron erano state realizzate per ambienti prevalentemente scientifici e tecnici, con esigenze avanzate di calcolo e simulazione. Acer ha progettato il G5350 con tutte le caratteristiche di potenza, espansione, scalabilità, ridondanza e gestibilità necessarie alle attività di piccole e medie imprese altamente esigenti. “Siamo felici del connubio che c’è stato con Amd per la creazione della prima piattaforma Dual Core specificatamente studiata per il mercato Smb” ha dichiarato John Roberts, Server business Unit Manager Acer Emea. “Grazie alla piattaforma Opteron, le prestazioni sono incrementate così come la scalabilità. Siamo riusciti, inoltre, a migliorare l’espandibilità e la gestibilità della piattaforma server e abbiamo introdotto la nuova versione del programma di gestione Acer Server Manager v7.0, per il controllo e l’amministrazione da remoto.” Il nuovo Acer Altos G5350 garantisce ai gruppi di lavoro un valore eccezionale grazie sia alle ottime prestazioni in termini di scalabilità sia alle nuove funzioni di disponibilità. L’ottimizzazione delle capacità rende la gestione di questo server estremamente semplice, contribuendo a mantenere sotto controllo i costi It. Inoltre, la ridondanza viene assicurata da dispositivi quali l’alimentazione e le soluzioni Raid native. L’acer Altos G5350 permette di arrivare facilmente alle funzioni di un server enterprise, per potenza (quadriprocessore, grazie ai due processori dual core) e per capacità (fino a otto dischi su canali). L’acer Altos G5350 si basa sulla tecnologia Opteron di Amd, in grado di far girare le innovative applicazioni a 64bit su questa piattaforma. Con un’elaborazione simultanea a 32 e 64 bit, il processore Amd Opteron rappresenta il nuovo punto di riferimento nell'introduzione dell'Amd64 con architettura Direct Connect. Il processore Amd Opteron è studiato per gestire le applicazioni a 32 bit con prestazioni assolutamente straordinarie e offrire agli utenti un percorso di migrazione semplificato verso la tecnologia a 64 bit. La tecnologia Amd Hypertransport garantisce una larghezza di banda I/o talmente ampia da soddisfare le esigenze di applicazioni attuali e future. Oltre a un chiaro percorso di migrazione verso i 64 bit, l’Acer Altos G5350 mette a disposizione tutte le caratteristiche d’avanguardia del Dual Core. Le prestazioni del sistema sono scalabili in funzione della crescita aziendale con la semplice aggiunta di un secondo processore. L'alimentazione e i dischi hot-swap ridondanti garantiscono protezione dei dati e un ottimo rapporto prezzo-prestazioni. L’acer Altos G5350, così come tutti i server della famiglia Acer Altos, è convertibile dal formato tower a quello rack. Il nuovo G5350 è altamente flessibile per potersi così adattare a tutte le esigenze di business. Le funzionalità hot-swap garantiscono la continuità del sistema senza alcun downtime: supporto nativo per Raid 0/1, basato sul controller bicanale Ultra 320 Scsi; fino a 8 hard disk hot swap; fino a 16 Gb di memoria Ecc; alimentazione hot swap; Raid 5 opzionale per un incremento della scalabilità, delle performance e della fault- tolerance; 6 slot Pci (di cui 4 slot a 64 bit e 2 slot a 32 bit); Gigabit Ethernet integrata per connessioni veloci. Come tutta la gamma di prodotti Acer Altos, anche il G5350 viene fornito con l’Acer Easybuild, una suite software che semplifica l'installazione e il set-up, grazie a un'interfaccia grafica intuitiva e a una serie completa di programmi di gestione del server. Il software Advanced Server Manager (Asm), anch’esso compreso nella dotazione del server, rende semplice e completa l'amministrazione del sistema e ne completa l’alta disponibilità. Asm fornisce agli amministratori di rete servizi di gestione e amministrazione remota delle prestazioni e degli eventi critici. La versione Asm v.7.0, preinstallata sull’Acer Altos 5350, inaugura la nuova architettura di gestione Acer basata sul web, a garanzia di un maggior controllo della spesa It e di una gestione più semplice ed efficace.  
   
   
ALLIED TELESYN LANCIA IL PRIMO MEDIA CONVERTER MODULARE MULTI-PROTOCOLLO  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Allied Telesyn annuncia Converteon, un innovativo sistema di media converter managed e protocol-agnostic (la stessa interfaccia supporta diversi protocolli), progettato per facilitare il trasporto del traffico telcom come E1/t1, comunicazioni seriali Rs232, Ethernet tradizionale, Fast Ethernet e Gigabit Ethernet [s1] da una singola piattaforma unificata. Service provider e grandi società con estesi network aziendali possono ora distribuire molteplici e diversi servizi attraverso una singola interfaccia, riducendo i tempi di gestione, i costi operativi e gli investimenti nell’infrastruttura. La famiglia Converteon è per il momento formata da due piattaforme chassis: At-cv5000 a 18 slot e At-cv1000 con un singolo slot. Nuove piattaforme verranno rilasciate entro la fine dell’anno. At-cv5000 è una piattaforma a 18 slot disegnata per essere il centro di una rete con topologia a stella, a cui si connettono via fibra ottica gli altri apparti Converteon. Lo chassis che occupa 2 unità rack (2Ru) è costituito da 18 moduli, che fanno di questo chassis la soluzione a più alta densità di porte disponibile oggi sul mercato. L’elevata densità di porte e le dimensioni ridotte rendono la famiglia Converteon ideale per l’installzione nei Pop (Point-of-presence), nell’ambito di applicazioni Ftth. Cv1000, invece, è una piattaforma con un unico slot, indicata per siti remoti e può essere equipaggiata con singolo modulo Converteon. Entrambi gli chassis utilizzano gli stessi moduli di interfaccia, per la minimizzazione delle scorte e la semplificazione di installazione e manutenzione. “La piattaforma Cv5000 Converteon è stata progettata pensando ai service provider” afferma Piero Bottini, Vice President Marketing Europa. “Lo chassis è stato studiato per supportare un modulo interno di switch a matrice, che permette l’aggregazione di moduli multipli utilizzando le funzionalità di switching Layer 3”. “Converteon rappresenta, quindi, una soluzione completa in un singolo apparto, nel Pop” aggiunge Bottini, “Con i moduli della nuova generazioni che offriranno il supporto di Gepon (Gigabit Ethernet Passive Optical Networks), gli chassis Converteon Cv5000 saranno in grado di aggregare fino a 512 utilizzatori”. Per meglio supportare le applicazioni Ftth, molti dei moduli Converteon supportano lo standard Ieee 802.3ah Ethernet-in-the-first-mile in-band, per il monitoraggio e il management del modulo remoto dal Central Office, con un minimo impiego di risorse di gestione. Lo standard 802.3ah rende disponibili un numero di servizi di management in gran lunga superiore a quelli oggi disponibili sulle esistenti tecnologie Wan e i relativi servizi Ethernet, permettendo agli operatori di ridurre drasticamente i costi operativi dovuti ai servizi non gestibili, pur beneficiando dei bassi costi della tecnologia Ethernet. L’implementazione di uno chassis Cv5000 nel Central Office assicura la massima disponibilità delle rete, anche perchè tutti i moduli sono hot-swappable. L‘uso di alimentatori (sia Ac sia Dc) e ventole hot-swappable aumenta la resilienza. I clienti aziendali, interessati ad avere soluzioni di rete a costi più contenuti e meno esigenti in termini di continuità del servizio, possono equipaggiare lo chassis con un solo alimentatore e un singolo modulo di management. Una vasta gamma di moduli Converteon mettono a disposizione interfacce Ethernet in rame, Fast Ethernet and Gigabit Ethernet, su fibra single-mode o multi-mode, che coprono fino a 80 km di distanza. Questi sono disponibili con o senza supporto dello standard Ieee 802.3ah, per soddisfare le esigenze sia dei service provider che delle grandi aziende. Tra i moduli con interfacce diverse dall’Ethernet, ci sono i moduli E1/t1, per consentire ai service provider di upgradare i circuiti E1/t1 esistenti in fibra. Installando uno chassis Converteon a entrambi i capi della fibra, saranno disponibili sullo stesso link un canale E1/t1 esistente e un canale addizionale 100Basetx, che potrà fornire una connessione broadband o una connessione fra sedi remote, per gli utenti finali, oltre che una nuova fonte di reddito per i service provider. Anche i moduli E1/t1 supportano lo standard 802.3ah. Per i clienti aziendali che ancora utilizzano apparati che usano comunicazioni seriali legacy Rs232, Converteon fornirà la possibilità di trasportare traffico del tipo Rs232 attraverso una singola coppia di fibra. Lo chassis At-cv5000 (moduli di management e di alimentazione inclusi) è disponibile al prezzo di 522,00 euro (Iva esclusa), mentre il prezzo dello chassis At-cv1000 è di 56,00 euro (Iva inclusa). I Moduli hanno un prezzo a partire da 281,00 euro (Iva inclusa).
 
   
   
FLIR: IL MEGLIO DEL SOFTWARE PER VALORIZZARE L’INFRAROSSO DIAGNOSI SEMPRE RIGOROSE REPORT PROFESSIONALI FACILI E VELOCI  
 
Milano, 4 luglio 2005 – Alla straordinaria innovazione tecnologica nell’hardware, che ha trasformato in pochi anni le termocamere a raggi infrarossi da macchinari pesanti a strumenti “tascabili” con prestazioni prima inimmaginabili, Flir Systems ha fatto seguire in parallelo una analoga evoluzione delle soluzioni software, per consentire agli utenti di valorizzare tutte le potenzialità dell’infrarosso e di ottenere i massimi vantaggi – operativi ed economici – dall’utilizzo delle sue termocamere Ir. Completata oggi con nuove release e soluzioni su misura per ogni campo applicativo, l’offerta Flir Systems di software per la termografia a raggi infrarossi è caratterizzata da una ricchezza, da una specificità e da livelli prestazionali che non trovano confronti sul mercato. Ciascun campo applicativo dell’infrarosso - manutenzione di macchine e impianti, sistemi di automazione, installazione e monitoraggio di reti, costruzioni edili, termoidraulica e ventilazione, prevenzione incendi, sicurezza e antintrusione, protezione civile, sanità, ricerca e sviluppo … - ha infatti specifiche necessità di lettura, di elaborazione e di gestione delle immagini e dei dati ottenuti con le termocamere Ir. A tali specificità si aggiungono inoltre quelle riguardanti le modalità di organizzazione e di gestione del lavoro nei vari casi. Basti pensare ad esempio a quanto diverso sia il compito di chi effettua rilevamenti diagnostici in cantiere rispetto a chi fa attività di ricerca in laboratorio, oppure rispetto alle rilevazioni in continuum (con analisi termica istantanea ed eventuale messa in atto di meccanismi di allarme) tipiche dell’automazione industriale e di ogni azione di sorveglianza e monitoraggio. Solamente applicativi software potenti e mirati come quelli Flir possono quindi dare risposte adeguate a questo insieme di esigenze applicative e operative. “Lo stretto contatto con gli utenti dei vari settori, consente a Flir di conoscere da vicino tutte le loro problematiche e di farne tesoro per orientare fin dall’inizio anche la progettazione del software, in modo che essa risponda a obiettivi ambiziosi in termini di funzionalità, semplicità, efficienza e capacità produttiva”, dice Roberto Colombo, Direttore Generale Flir Systems Italia. “Non è quindi un caso che le soluzioni software oggi offerte dalla nostra azienda detengano – al pari di quelle hardware – la leadership di mercato nei rispettivi segmenti di riferimento.” Tra i tanti punti di forza del software per l’infrarosso Flir figurano: · l’originalità, si tratta infatti di applicativi sviluppati da Flir e di proprietà dell’azienda stessa; · la forte integrazione con l’hardware, che consente di ottimizzare le caratteristiche di quest’ultimo a tutto vantaggio dei risultati. Ciò deriva dalla stretta sintonia nella progettazione di entrambi sin dalle fasi concettuali; · l’eccezionale dotazione di funzioni, tesa a supportare l’utente in ogni fase del lavoro; · la facilità e la velocità di utilizzo, per ottenere una elevata produttività; · l’integrazione – in tutti i casi possibili – con i software per personal computer più comunemente in uso, permettendo così di condividere con chiunque gli elaborati prodotti, senza costi e complicazioni aggiuntive. Riportiamo nel seguito le caratteristiche salienti dei principali applicativi software offerti da Flir Systems. Thermacam Quickview È un freeware di base fornito in dotazione con ogni termocamera Flir. Esso consente di vedere le immagini termografiche all’infrarosso, di effettuare facilmente analisi elementari delle immagini registrate e di creare report professionali in formato Pdf. Thermacam Reporter È un applicativo mirato alle famiglie di termocamere portatili Flir Thermacam Serie P e Serie E, particolarmente adatto per applicazioni nel campo della manutenzione predittiva. Basato sul diffusissimo sistema operativo Microsoft Windows, esso – nella recente release - integra potenti funzioni di analisi delle immagini e di creazione di report professionali. Le immagini radiometriche catturate dalle termocamere possono infatti essere facilmente importate nei documenti di Microsoft Word, mentre una barra supplementare degli strumenti offre un accesso istantaneo a funzioni specifiche per analisi quali: fissare punti di temperatura; creare istogrammi e profili; modificare i parametri di emissività; ecc. Un modello di report predefinito, progettato in collaborazione con gli operatori della manutenzione, è già predisposto per facilitare al massimo la creazione di relazioni tecniche a seguito delle ispezioni. Gli utilizzatori della Thermacam P65 possono inoltre - grazie alla funzione drag & drop - generare report in automatico in pochi secondi con immagini sia Ir sia nello spettro del visibile. Poiché tutte le immagini sono in formato Jpg e tutti i report sono in formato Microsoft Word, risulta facile e immediata la condivisione con colleghi e clienti, senza necessità di software aggiuntivi. Thermacam Database Utilizzato in abbinamento con Thermacam Reporter, questo applicativo consente di organizzare e gestire un database nel quale poter archiviare i report creati con Thermacam Reporter, permettendo di effettuare veloci ricerche attraverso molteplici chiavi quali la data, il nome dell’azienda, il tipo di componente ispezionato, ecc. Thermacam Researcher È un applicativo progettato per famiglie di strumenti all’infrarosso da laboratorio quali le Thermacam Serie S, le Thermovision A20/a40 e le Merlin. È quindi ideale per le applicazioni di Ricerca & Sviluppo e per gli operatori del mondo scientifico che richiedano dettagliate analisi - di tipo statico ma anche real-time – dei processi termici. Basato anch’esso sul sistema operativo Microsoft Windows, facile e versatile nell’utilizzo, Thermacam Researcher arricchisce la termografia Ir con nuovi livelli di prestazioni e di flessibilità offrendo ampie e potenti funzioni di analisi associate a una elevatissima capacità di acquisizione dati. Esso integra infatti a livello nativo potenti tool analitici quali isoterme, misurazioni per punti, profili a linea, istogrammi, sottrazioni di immagini, ecc. Thermacam Rtools È una soluzione software molto sofisticata e completa, studiata in particolar modo per le termocamere Phoenix, che si avvale dello Standard Archive Format (Saf) in uso presso Us Air Force. È quindi mirata ad alcune tra le più evolute applicazioni del mondo scientifico e della ricerca. Thermacam Rtools è composto da una serie di moduli utilizzabili ciascuno anche in modalità stand-alone, fra i quali figurano: Rdac, per l’acquisizione dati; Rcal, per la calibrazione delle termocamere Ir; Redit, per l’archiviazione e la gestione dei file; Rview, per la elaborazione e l’analisi di dati e immagini. Esso consente un’analisi approfondita e dettagliata delle immagini Ir nonché un controllo della termocamera in tutte le sue potenzialità (permette, ad esempio, di andare a leggere il segnale sorgente di ogni singolo pixel, prima di eventuali correzioni o trasformazioni in unità di misura). Thermacam Image Builder Di concezione molto innovativa, questo applicativo è stato pensato per gli strumenti della famiglia Thermacam Serie B, specializzati per il mondo delle costruzioni edili, dell’impiantistica, dell’ingegneria, della termoidraulica e dei sistemi di climatizzazione e di gestione del comfort. Si tratta di un programma di elaborazione delle immagini che consente di assemblare singole immagini radiometriche all’infrarosso, creandone una unica composita di grandi dimensioni, anch’essa di tipo radiometrico, analizzabile quindi pixel per pixel con altri applicativi quali Thermacam Reporter o Thermacam Researcher. Grazie a tali caratteristiche, Image Builder risulta molto utile in tutti quei casi in cui – per presenza di ostacoli o mancanza di spazio - non si riesca a riprendere (neppure con il grandangolo) l’intero edificio o la parte di esso da ispezionare. Thermovision Labview Digital Toolkit È un tool mirato agli sviluppatori di soluzioni in ambiente Labview (piattaforma di National Instruments per l’imaging) per consentire loro di accelerare la creazione di qualsiasi applicativo che comprenda termocamere a infrarossi Flir Systems. Gli utenti e i system integrator che abbiano necessità di costruirsi proprie soluzioni software per sistemi di automazione industriale, sorveglianza, monitoraggio di condizioni di sicurezza, ricerca e sviluppo, ecc., grazie a questo driver e alle potenti termocamere Flir possono quindi facilmente concretizzare il loro obiettivo, mettendo a frutto tutte le potenzialità oggi disponibili nelle tecnologie all’infrarosso. Sdk (System Developer Kit) È un tool simile al precedente, che consente di sviluppare - in ambiente C++ o Visual Basic - applicativi comprendenti termocamere a infrarossi Flir. Rafforzato e arricchito anche tutto il software “embedded” e di dotazione nativa di ogni termocamera Tutti questi applicativi e tool di sviluppo sono ovviamente software aggiuntivi rispetto a quelli “embedded” e in dotazione standard, compresi cioè in ciascun strumento all’infrarosso Flir. Anche a tutta questa parte di software basilare Flir dedica da sempre un grande impegno di sviluppo e di innovazione. Ne sono la riprova le straordinarie funzionalità di tutte le termocamere Flir di nuova generazione, con la loro capacità di “guidare” l’utente – anche il meno esperto – nel loro utilizzo. In molti casi tale software ha raggiunto livelli di complessità e di prestazioni straordinarie. Non solo nelle termocamere per le applicazioni scientifiche, ma anche in quelle di comune utilizzo in cantiere. Si pensi – a solo titolo di esempio – alla capacità della Flir Thermacam B4 di eseguire scientificamente (in tempo reale, direttamente sul campo) tutti i calcoli necessari per individuare esattamente il cosiddetto “punto di rugiada”, cioè quelle aree delle pareti e degli angoli degli edifici soggetti alla formazione di condensa, che quindi possono sviluppare fastidiose muffe tanto brutte a vedersi quanto dannose per la salute.  
   
   
WORKABOUT PRO: UNA SOLUZIONE SEMPRE PIU’ FLESSIBILE  
 
 Milano, 4 luglio 2005 - Psion Teklogix azienda sviluppatrice di soluzioni per l’elaborazione mobile, la raccolta dati wireless e l’identificazione in radiofrequenza (Rfid), ha annunciato di aver ampliato ulteriormente le potenzialità, in termini di flessibilità e di opzioni di acquisizione dati, del proprio computer palmare Worbabout Pro. Tra i miglioramenti apportati da segnalare la disponibilità di lettori di immagini mono e bidimensionali, di un lettore Rfid ad alta frequenza, di un kit radio per le comunicazioni wireless, oltre alla possibilità di utilizzare Windows Mobile al posto di Windows Ce.net. Il lettore di immagini monodimensionale (1D) si propone come un’alternativa economica per l’acquisizione dati mediante lettura di codici a barre lineari. Il lettore di immagini bidimensionale (2D), invece, consente agli utenti di acquisire una maggiore quantità di dati dalla lettura del codice a barre come ad esempio l’ubicazione dell’utente, la località di spedizione e il tipo di merce spedita. La disponibilità del lettore Rfid permette di incrementare le possibilità di acquisizione di dati multimediali di Workabout Pro. Il lettore Rfid, operante a una frequenza di 13,56 Mhz, viene spesso utilizzato in applicazioni quale rilevamento delle attività e logistica della catena di fornitura a ciclo chiuso. Il radio kit sotto forma di Pc Card permette agli utenti di scegliere l’opzione più adeguata – Gprs o Cdma – per quel che riguarda le comunicazioni wireless su aree di ampie dimensioni. Workabout Pro è disponibile nelle versioni Windows Mobile o Windows Ce.net. In base ai dati di uno studio condotto da Venture Development Corporation, il mercato dei computer palmari operanti sulla piattaforma Pocket Pc basata su Windows Mobile passerà dai 113,2 milioni del 2003 ai 733,6 milioni del 2008. Clienti e partner potranno ora scegliere tra una varietà di applicazioni realizzate sulla piattaforma Pocket Pc in grado di soddisfare le loro specifiche esigenze di elaborazione mobile. “Produttori come Psion Teklogix – ha detto Karl Werner, direttore dell’advanced technologies group di Tech Data – consentono alle aziende di aumentare produttività ed efficienza del personale”. “Attraverso la divisione Pos/data capture Tech Data aiuta i rivenditori a sviluppare soluzioni utilizzando computer palmari come Workabout Pro destinate a numerosi mercati verticali”. “Siamo lieti di poter garantire ai nostri clienti un maggior livello di flessibilità – ha detto James Poulton, product manager di Psion Teklogix – grazie alle nuove funzionalità introdotte nella nostra linea di dispositivi palmari per l’elaborazione mobile Workabout Pro. Psion Teklogix è fortemente impegnata a migliorare la propria offerta per offrire a clienti e partner una vasta gamma di opzioni in termini di piattaforme e di tecnologie atte a soddisfare tutte le loro esigenze per quel che riguarda l’acquisizione dati mobile”. Computer palmare particolarmente “robusto”, Workabot Pro è in grado di far girare applicazioni avanzate atte a soddisfare le esigenze degli utenti aziendali. Capace di assicurare affidabilità di prestazioni negli ambienti più gravosi, questo computer è in grado di resistere a numerose cadute da un’altezza compresa tra quattro e otto piedi. Workabout Pro può soddisfare le esigenze di comunicazione in tempo reale degli utenti nelle più svariate condizioni operative. Workabout Pro S offre le medesime potenzialità – in termini di personalizzazione, espansione, ergonomia e opzioni di comunicazione radio e di acquisizione dei dati – di Workabout Pro, rispetto al quale si distingue per le dimensioni più ridotte. Dotato di schermo touch screen a colori e disponibile con differenti tipi di lettori, Workabout Pro S risulta adatto per svolgere operazioni di acquisizione della firma (segnature-capture) e lettura di codici a barre in applicazioni quali consegna diretta nei depositi, trasporti e logistica, vendita al dettaglio, manutenzione sul campo e in numerosi altri impieghi di tipo mobile.  
   
   
MAXTOR PRESENTA LA LINEA DI DISCHI RIGIDI SAS CON INTERFACCIA SERIAL ATTACHED SCSI  
 
Milano, 4 luglio 2005 ─ Maxtor Corporation annuncia la disponibilità della nuova famiglia di hard disk Atlas basata sulla tecnologia di interfaccia di classe enterprise Serial Attached Scsi (Sas), “la più veloce al mondo”1 attualmente disponibile. L'interfaccia Sas permette di configurare unità disco Sas e Sata nello stesso computer, consentendo all’utente di combinare unità Atlas caratterizzate da prestazioni elevate con unità Sata Maxline da 7200 Rpm per ottenere vantaggi in termini di prezzo, prestazioni e capacità. Maxtor è stato uno dei primi produttori a promuovere l'uso di dischi Ata con capacità elevata in applicazioni nearline e midline insieme alle unità Maxline, soluzione ampiamente adottata in questo settore. “Con le nuove unità Atlas Sas, Maxtor si conferma tra i primi produttori a offrire ai propri clienti i vantaggi della tecnologia Sas, quali migliori prestazioni, scalabilità e convenienza”, afferma Mark Pollard, vice president marketing di Adaptec. “La vasta gamma di prodotti Maxtor consente ai clienti di abbinare le configurazioni di sistema con le esigenze delle loro personali applicazioni”. “Attualmente le unità Sas Atlas sono in fase di valutazione presso Oem globali e produttori di sistemi”, ha dichiarato Brendan Collins, vice president marketing, core products di Maxtor. “Le operazioni di testing saranno completate a breve e verranno seguite da una fase di distribuzione su vasta scala. Le unità Sas Atlas, utilizzate insieme ai dischi Sata Maxline, costituiscono la soluzione più completa di unità Sas/sata enterprise sul mercato”. Oltre a una velocità di trasferimento dati pari a 3 Gb/sec, l'interfaccia Sas si contraddistingue anche per le migliori caratteristiche presenti in altre interfacce di classe enterprise: Porte duali per aumentare la disponibilità del sistema offrendo due percorsi di dati per un'unità; Iniziatori multipli per consentire a più host di accedere contemporaneamente a un'unità Connessioni point-to-point per migliorare le funzionalità di isolamento degli errori; Larghezza di banda scalabile tramite wide port; Scalabilità, per consentire l'uso di oltre 16.000 dispositivi in ogni dominio Sas; Funzionalità full duplex, per consentire alle unità di inviare e ricevere dati simultaneamente; per due operazioni di I/o diverse; Rate matching per supportare dispositivi Sata da 1,5 Gb/sec e Sas da 3 Gb/sec, garantendo, prestazioni ottimali; Prestazioni Iops, con una profondità di coda massima di 128; Protezione degli investimenti Scsi tramite il set di comandi Scsi per garantire la compatibilità con un'infrastruttura Scsi esistente; Compatibilità con dispositivi Sata. I dischi Sas e Sata sono soluzioni complementari di storage, ideali per le nuove infrastrutture basate su Sas. Le unità Sas sono progettate per le applicazioni critiche più esigenti, mentre quelle Sata sono indicate per applicazioni di business sia nearline che di piccola o media entità, con esigenze minori. Maxtor è membro fondatore del Serial Attached Scsi Working Group, il gruppo che ha creato la prima bozza dello standard Serial Attached Scsi attualmente gestito dall'ente Ansi T10. Maxtor ha collaborato con importanti fornitori di sistemi e componenti per testare la compatibilità delle unità Atlas Sas con i loro prodotti.  
   
   
DAL 6 AL 10 LUGLIO CASCINA MONLUE’ OSPITA EAST IS WEST - LA DIREZIONE E' UN PUNTO DI VISTA SOGGETTIVO RASSEGNA DEDICATA ALLA SCOPERTA DI NUOVI TALENTI MUSICALI  
 
Milano, 4 luglio 2005 - Organizzata da Arci Milano con il supporto dell’Assessorato Sport e Giovani del Comune di Milano, East is West è la rassegna che dal 6 al 10 luglio ospita sul palco di Cascina Monluè giovani talenti della musica in un momento nel quale, soprattutto i giovani artisti si ritrovano soffocati dalle strette maglie della discografia disattenta. Selezionati da un giuria composta da giornalisti di settore, musicisti, oltre che da operatori di Arci Milano che da decenni si occupano di promozione musicale, attraverso un bando di concorso aperto a tutte le formazioni musicali o singoli musicisti con età media non superiore ai 30 anni, i giovani, provenienti dall¹area milanese, avranno l¹opportunità di esibirsi a Cascina Monluè, palcoscenico ormai riconosciuto nel panorama milanese ma non solo, al fianco di artisti di spessore nazionali ed internazionali. I premi verranno assegnali al miglior gruppo e al miglior solista. In palio anche il Premio Rockit. Ai vincitori, oltre all¹esibizione a Cascina Monluè, verrà assegnata una borsa di studio di 500 euro ciascuno. Inoltre è prevista la pubblicazione di un banner pubblicitario a loro dedicato sul portale musicale Rockit e infine un tour internazionale di alcune date, in alcuni paesi dell¹Est, proprio quelle Nazioni verso le quali l¹Europa si sta aprendo, e dove ancora più importante è lo scambio culturale. Ed è proprio questo il tema conduttore della rassegna: l¹allargamento ad est dell¹Unione Europea, una incredibile opportunità di scambio e confronto tra giovani artisti. Promuovere la mobilità giovanile, sia dai paesi dell¹est verso l¹Italia, sia dalla nostra città verso quelle capitali europee più orientali, può essere un ulteriore forma di conoscenza, incontro, riflessione. L’evento Cascina Monluè, ospiterà quindi un evento fatto di ospiti stranieri, gruppi italiani di respiro europeo e i gruppi selezionati dalla giuria. Tre categorie di artisti che potranno incontrarsi, confrontarsi oltre che sul palco, anche nel back stage e nei luoghi della cascina che verranno attrezzati per facilitarne l’incontro. Per il pubblico sarà un appuntamento da non perdere, artisti provenienti da Paesi poco conosciuti, da questo punto di vista, come la Lituania, la Polonia, i Balcani. Artisti italiani affermati e giovani band di qualità, insomma un mix di qualità e curiosità insolito per il panorama musicale dell’Estate milanese. Per animare ulteriormente gli spazi suggestivi di Cascina Monluè, sarà organizzato uno spazio di presentazione e vendita di prodotti del commercio equo e solidale e di produttori del biologico: una piccola fiera delle buone prassi, e un¹occasione in più per avvicinare il pubblico ad un consumo consapevole dei prodotti. Programma 6-10 luglio 2005 Cascina Monluè - mercoledì 6 luglio: 21:00 Esibizione di uno dei finalisti del concorso East is West 22:00 Figli di Madre Ignota - swing rumbe polke ska dall'Italia Suonano maccaroni swing, rumbe approssimative, polke indemoniate e klezmer inventati dal nulla, il tutto indossando Fez leopardati. 23:00 Hladno Pivo - rock dalla Croazia La rock band più popolare in Croazia. Nascono a Gajnice, un agglomerato urbano nella zona ovest di Zagabria nel 1987, fondati da Zok alla chitarra, Suba alla batteria, Mile alla voce e Teddy al basso. Giovedì 7 luglio: 21:00 Esibizione di uno dei finalisti del concorso East is West 22:00 Esibizione di uno dei finalisti del concorso East is West 23:00 Warsaw Village Band - world music dalla Polonia Il giovanissimo gruppo polacco Warsaw Village Band, reduce dalla premiazione della Bbc World Music Award 2004, è una delle rivelazioni più recenti nel mondo della world music. Venerdì 8 luglio: 21:00 Pilar - jazz dall'Italia Vincitrice del concorso "L¹artista che non c¹era² Ilaria Patassini, in arte Pilar, nasce a Roma il 5 febbraio 1976 e inizia gli studi musicali presso la Scuola di Musica Popolare di Testaccio. Dal 1994 effettua diverse esperienze nel repertorio jazzistico e musica leggera esibendosi nel circuito dei locali romani 21:30 Magnifico & Turbolenza - patchanka dalla Slovenia Dalle parti di Ljubljana, dov'è nato, è un idolo assoluto. Nel mondo si è fatto conoscere con il video strampalato, grottesco e godurioso di "Hir Aj Kam, Hir Aj Go". 23:00 Kud Idjioti - punk dalla Croazia Una delle più longeve band croate che vanta ben 21 anni di presenza nella scena punkrock croata e ben 9 album pubblicati di cui due attualmente in ristampa, sono originari di Pula (Istria), e sono stati la prima band croata a suonare in Serbia dopo la guerra dei Balcani, in un concerto sold-out davanti a 9000 persone. Sabato 9 luglio: 21:00 Esibizione di uno dei finalisti del concorso East is West 22:00 Esibizione del finalista del concorso Rockit 23:00 Bugo - rock dall'Italia Vero nome Cristian Bugatti, nato a San Martino di Trecate tra le risaie del novarese. Ha imparato a suonare la chitarra durante il servizio militare. Inizia a cantare, a scrivere canzoni e fonda il suo primo gruppo punk-rock. Nel 2002 pubblica l¹album ³Sentimento Westernato² che riceve grandi recensioni dalla stampa specializzata. Un rock stralunato e pieno di inni urbani per uno dei fenomeni rock del momento. Domenica 10 luglio: 21:00 Esibizione di uno dei finalisti del concorso East is West 22:00 Mamontovas - rock dalla Lituania Andrius Mamontovas, nato nel 1967, da più di un decennio è una figura di primo piano nella musica lituana oltre ad essere considerato il cantante lituano di maggior successo. 23:00 Spasulati Band - reggae-ska dall'Italia La Spasulati Band nasce nel Œ96 a Santa Sofia d¹Epiro (Cs), un¹enclave albanese di 3000 anime, immersa nel verde degli ulivi calabresi, però contaminata dalle più diverse esperienze musicali, grazie alla presenza attiva sul territorio di una radio libera pirata ed autogestita (Radio Epiro). Www.eastiswest.org  
   
   
MX1000 DECT E’ IL PRIMO TERMINALE CORDLESS A OTTENERE LA CERTIFICAZIONE ABI PM  
 
Milano, 4 luglio 2005 – Axalto presente nel mercato delle carte a microprocessore e uno dei principali fornitori di terminali bancari, ha annunciato che il suo terminale Pos Magic X1000 Dect ha ottenuto la certificazione Emv (Europay, Mastercard, Visa) da parte di Abi (Associazione Bancaria Italiana) in conformita’ alle specifiche Progetto Microcircuito. X1000 Dect e’ il primo terminale cordless a ottenere questo importante riconoscimento. La tecnologia wireless Dect offre il massimo comfort nei pagamenti: il terminale viene infatti portato direttamente al cliente, che ha quindi il massimo controllo della sua carta e una ulteriore garanzia di sicurezza contro le frodi, sempre più frequenti. Magic X1000 Dect di Axalto è attualmente impiegato in Italia presso stazioni di servizio, ristoranti e bar ed è apprezzato per le ottime prestazioni (copertura di oltre 400 metri in campo aperto), l’autonomia (più di 200 transazioni senza ricarica) e l’affidabilità (è infatti immune alle interferenze elettromagnetiche). « Con Magic X1000 Dect, Axalto mette la propria esperienza Emv al servizio del cliente » ha dichiarato Michel Léger, Vice Presidente di Axalto Terminals. « Il nostro prodotto aggiunge comodità e mobilità alla sicurezza garantita dallo standard Emv, tre aspetti chiave nella nostra visione dei futuri pagamenti tramite carte di debito o credito ». Axalto, già insignita della certificazione Abi Emv per il terminale desktop Magic 5100, conferma con la certificazione del terminale Dect – il primo ad ottenere questo riconoscimento in Italia – la sua leadership nell’ambito dei terminali di pagamento Emv. Il terminale Magic X1000 Dect con applicazione Abi Emv è attualmente disponibile su larga scala.