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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Luglio 2005 |
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PIATTAFORMA TECNOLOGICA CHIEDE UN AUMENTO DEL 40 PER CENTO DELLA RICERCA SUI SISTEMI INTEGRATI |
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Bruxelles, 6 luglio 2005 - La piattaforma tecnologica a orientamento industriale Artemis (ricerca e tecnologia avanzate per l'intelligenza integrata nei sistemi) ha dichiarato che gli investimenti nella ricerca precompetitiva sull'informatica integrata devono subire un incremento del 40 per cento entro il 2010 se l'Europa vuole mantenersi all'avanguardia per quanto riguarda l'economia digitale. La richiesta è emersa a Parigi il 30 giugno, quando Artemis ha elaborato un'agenda strategica della ricerca per il settore, compresa un'analisi della ricerca e sviluppo (R&s) dei sistemi integrati in Europa rispetto agli Stati Uniti e al Giappone, un documento contenente obiettivi e strategie che illustra nei dettagli le priorità di ricerca e i comparti tecnologici dominanti, e un piano d'azione progettato per "raccogliere risultati". Secondo il Commissario responsabile della Società dell'informazione e mezzi di comunicazione Viviane Reding: "L'informatica integrata rappresenta un'area prioritaria della nostra strategia i2010 volta a stimolare la crescita e l'occupazione nell'economia digitale. La strategia in questione unisce una modernizzazione degli strumenti di regolamentazione a un rafforzamento degli investimenti nella ricerca e dei partenariati con l'industria nell'ambito di progetti innovativi per incentivare la crescita e la creazione di posti di lavoro in Europa". Nell'ambito del Sesto programma quadro, l'Ue destina attualmente circa 70 milioni di euro all'anno alla ricerca sui sistemi integrati. Secondo Artemis, l'aumento richiesto del 40 per cento dei finanziamenti precompetitivi dovrebbe essere accompagnato da 640 milioni di euro di finanziamenti pubblici per la ricerca (comunitari e nazionali), che il settore dovrebbe eguagliare. Il 90 per cento di tutti i chip e microprocessori dei computer è ormai "integrato", e il settore sta crescendo a un ritmo del dieci per cento l'anno. In base alle stime, l'informatica integrata fornisce già 460.000 posti di lavoro a livello mondiale, una cifra che dovrebbe aumentare a 530.000 impieghi nel 2010. Secondo Artemis, se si deciderà di cogliere l'opportunità e di effettuare immediatamente investimenti sufficienti, ciò potrebbe tradursi in 150.000 nuovi posti di lavoro per l'Europa. Http://www.cordis.lu/ist/artemis/index.html |
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ALGOL S.P.A. – ANDAMENTO DEL TITOLO |
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Milano, 6 luglio 2005 – In riferimento ai rilevanti volumi di azioni Algol S.p.a. Scambiati nelle recenti sedute di mercato, la Società rende noto che non dispone di alcun elemento o informazione utile che possa spiegare l’andamento al rialzo delle quotazioni del titolo in questi giorni. Algol S.p.a. Comunica inoltre che continuerà a fornire al mercato, come da richiesta di Consob aggiornate informazioni sull’evoluzione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo entro la fine di ogni mese. Infine l’Ing. Maurizio Liverani, Presidente e Amministratore Delegato nonchè socio di Algol S.p.a. Con una quota del 17,12%, non ha movimentato in alcun modo la propria partecipazione azionaria durante le recenti sedute di mercato interessate dal rialzo delle quotazioni del titolo Algol. |
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MODELLI DI BUSINESS VOIP: IMPATTI COMPETITIVI E “OPEN ISSUES” REGOLAMENTARI |
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Milano, 4 Luglio 2005 - Lo scenario delle telecomunicazioni è soggetto a trasformazioni epocali che vedono il tramonto di aziende che nel settore dei servizi hanno svolto un ruolo di primaria importanza, quale ad esempio l’americana At&t, oggetto di acquisizione da parte di operatori locali. La prevalenza del business dell’accesso rispetto a quello del trasporto a lunga distanza, il grande sviluppo e la ricchezza del settore mobile rispetto al settore delle comunicazioni fisse, lo sviluppo delle comunicazioni a larga banda e della convergenza sono tra i fenomeni che plasmano il nuovo scenario del mercato delle telecomunicazioni a livello mondiale. Il passaggio della telefonia da un modello a commutazione di circuito ad un paradigma a commutazione di pacchetto basato sul protocollo Ip, con la tecnologia Voice over Ip (Voip) o Ip telephony, è destinato a segnare pesantemente il futuro delle telecomunicazioni sia fisse che mobili, in ambito residenziale e business. La maturazione delle tecnologie e delle infrastrutture convergenti da un lato e l’assestamento del quadro normativo dall’altro, creano le condizioni affinché l’evoluzione verso il Voip avvenga in tempi relativamente rapidi. L’efficacia in termini di riduzione di costi si accompagna al potenziale derivante dall’integrazione con le piattaforme di comunicazione unificate in real-time (telefonia, videotelefonia, Instant Messaging, …) e in tempo differito (Posta elettronica, messaggistica vocale e unificata, …). Il passaggio dal modello a circuito al modello a pacchetto del Voip si sviluppa secondo una serie di varianti che promettono di impattare in maniera differente lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni del futuro. Il modello più tradizionale del Voip è quello che si basa sull’evoluzione delle norme dell’Itu della famiglia Isdn nella famiglia di norme che ricadono sotto il raggruppamento di standard H.323: secondo questo paradigma viene di fatto disegnata una trasposizione del modello della telefonia tradizionale in un modello che sfrutta le caratteristiche della rete Ip a pacchetto offrendo un modello di migrazione morbido dalla rete telefonica tradizionale con opportuni gateway e con integrazione con la struttura deputata all’erogazione dei servizi a valore aggiunto. La separazione della parte di controllo (segnalazione) dalla parte di rete che tratta il flusso dei dati delle comunicazioni telefoniche (ma anche videotelefoniche) viene mantenuta e vengono create le condizioni per separare, con protocolli ed interfacce standard, le diverse componenti di una classica centrale telefonica, sia in ambito privato che in ambito pubblico. Il modello della telefonia su Ip che si basa sull’adozione della famiglia dei protocolli basata sul Sip (Session Initiation Protocol), si propone con un piglio meno radicato nello spirito della telefonia tradizionale, e più ispirato al paradigma che ispira le soluzioni adatte all’impiego nella rete Internet. Il modello Sip è tra l’altro adottato dal 3Gpp nell’ambito dell’evoluzione verso le reti mobili di terza generazione. Entrambi i modelli citati sono stati disegnati senza pensare ad una destabilizzazione del ruolo svolto dai fornitori di servizi di telefonia di stampo tradizionale e comunque dalla presenza di sistemi centrali che ricoprono un ruolo importante dal punto di vista del controllo e della garanzia del livello di servizio erogato ad un bacino di clienti che per stabilire le proprie connessioni telefoniche prevedono un impiego di una segnalazione “utente-rete”. Il modello più rivoluzionario è quello del cosiddetto Peer-to-peer (P2p) Voip, imperniato su una forte decentralizzazione delle funzioni di controllo e di segnalazione che in larga parte avvengono direttamente tra le terminazioni della comunicazione telefonica. Il modello delle applicazioni P2p ha avuto il suo primo momento di ribalta e ha inciso pesantemente su un segmento di mercato verticale (il settore della musica e dei film), allorché si sono sviluppate iniziative come Napster e Kazaa, mirate alla condivisione di file tra utenti di Internet distribuiti sul pianeta. Il modello P2p sviluppato per il file sharing, attualmente ancora ampiamente diffuso soprattutto presso i giovani, è stato poi trasposto, proprio da uno dei fondatori di Kazaa, Niklas Zennstrom, al settore del Voip con l’iniziativa Skype. In breve, Skype ha conosciuto un tasso di sviluppo e di successo tali da essere riconosciuto come un vero e proprio fenomeno e, come tale, è sotto osservazione da parte di costruttori, operatori e clienti. Nato per offrire telefonia gratuita su Internet con un client software gratuito tra gli utenti che aderivano al sistema Skype, basato su un directory centrale che rende reperibili gli utenti registrati non appena avviene la connessione in rete, Skype ha fondato inizialmente i propri introiti su ricavi prodotti dal servizio break-out (uscita per terminazione di chiamata Voip sulla Pstn o Plmn). Tramite la sottoscrizione di accordi con operatori internazionali, Skype è in grado di praticare tariffe di break-out assolutamente competitive rispetto a quelle praticate dai concorrenti tradizionali e dai nuovi operatori Voip (tipo Vonage). Il modello di Skype si è poi arricchito ulteriormente, con l’introduzione del break-in (ovvero la possibilità di abilitare gli utenti Skype a ricevere chiamate da un qualunque utente appartenente alle reti telefoniche tradizionali acquistando un numero telefonico geografico) e del voice mail (casella vocale). Un altro elemento di interesse è la disponibilità di client Skype per sistemi portabili (cordless, sistemi mobili con sistema operativo Windows Ce e, già annunciato, su sistema operativo Symbian). Il tasso di crescita degli utenti Skype (aprile 2005) I tassi di adesione al modello Skype e di utilizzo dello strumento, soprattutto per le comunicazioni su Internet, confortato da livelli di qualità delle comunicazioni lusinghieri e da semplicità di uso e installazione anche in presenza di barriere tipiche del Voip secondo i modelli più tradizionali (firewall e Nat), sono impressionanti e sicuramente intaccano il business della telefonia tradizionale sia fissa che mobile. Ad aprile 2005, la Skype festeggiava il traguardo dei 100.000.000 di download del software. L’orientamento a modelli di tariffazione flat, tranne per il caso ove si esce su Pstn/plnm, avrà la sua influenza nel determinare il grado di convenienza del modello Skype e il business dell’operatore europeo più famoso di P2p Voip. Ovviamente Skype non offre l’unica tecnologia, peraltro proprietaria e largamente basata sugli sviluppi fatti per Kazaa, per il P2p Voip, e non è l’unico operatore che punta su questo modello di offerta dei servizi. Da un lato nuove start-up company hanno deciso di seguire questo modello di business: Popular Telephony ha lanciato ad aprile 2005 un’applicazione P2p Voip (denominata Poerio) destinata al segmento affari del mercato che integra la maggior parte dei servizi a valore aggiunto tipici di tale area di mercato quali il la trattenuta e il trasferimento di chiamata, la casella vocale. Le aziende che intendono migrare la loro rete di fonia privata verso la tecnologia Voip, utilizzando Poerio devono semplicemente dotarsi di un software da installare sui Personal Computer, piuttosto che su Ip Phones predisposti. Popular Telephony mette anche a disposizione un gateway verso la rete Skype per utilizzarne i servizi di break-out e break-in. Dall’altro lato, l’interesse suscitato dal modello P2p Voip ha suscitato la reazione dei principali sostenitori del modello Sip, che si sono affrettati a mostrare come il caso P2p possa essere tranquillamente basato sulla famiglia dei protocolli standard Ietf (Sip). I risvolti regolatori rappresentano tutt’ora un tema di grandissimo interesse per valutare le barriere allo sviluppo del Voip e del Voip P2p in particolare. Tra i temi “critici”si evidenziano: le regole di interconnessione tradizionale – Ip, la numerazione geografica e non, la tracciabilità delle comunicazioni, le funzioni obbligatorie per il servizio universale. Gli operatori tradizionali, soprattutto gli Incumbent fissi e mobili, devono senza dubbio mettere sotto attenta osservazione un fenomeno che potrebbe intaccare significativamente il profili degli introiti per la telefonia e che potrebbe stabilire nuovi equilibri di mercato. Tuttavia proprio gli Incumbent potranno essere i protagonisti della rivoluzione Voip, se avranno il coraggio di cavalcare l’innovazione e gestire la transizione dalla Pstn, ossia fare leva sui loro veri asset: ampia base di clienti e controllo dell’accesso. |
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SIEMENS BUSINESS SERVICES LANCIA SIEQUENCE PER LA GESTIONE DEI PROGETTI DI OUTSOURCING. |
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Milano, 6 luglio 2005 - Nell’ambito dello sviluppo e della razionalizzazione della propria offerta, Siemens Business Services ha sviluppato a livello mondiale una metodologia e strumenti per la gestione dei progetti di outsourcing It. Questo approccio, chiamato Siequence, consente alle aziende di beneficiare nel breve e medio termine di un incremento di competitività e di una migliore gestione degli investimenti It, grazie ad una ottimizzazione dei servizi e della spesa. Siequence è stato concepito presso la consociata americana di Siemens Business Services, ed ha avuto ottimi riscontri dai clienti: tra questi Metlife, Morgan Stanley, The Guardian Life Insurance Company of America, Genzyme, Advanced Medical Optics (Amo), Owens Corning, Biogen Idec, Millennium Pharmaceuticals, Inc. Il valore totale dei contratti Siequence supera il miliardo di euro, di cui 125 milioni di euro in Europa. Una recente analisi di mercato condotta da Siemens Business Services ha suffragato l’aspettativa di alcuni dei principali clienti italiani verso un modello di gestione che razionalizzi la spesa informatica e consenta di vedere l’It come motore di sviluppo e fattore critico di successo dell’azienda stessa. Sono state condotte interviste con i Chief Technology and Information Officer di 100 tra le aziende più grandi in Europa, con almeno 1 miliardo di dollari di fatturato e 1.500 dipendenti. La ricerca, realizzata tra gennaio e marzo 2005, ha coinvolto Paesi Bassi, Francia, Germania, Italia, Scandinavia, Spagna e Regno Unito. Secondo il 72% dei Cio e Cto europei è necessario che gli investimenti in It raggiungano (53%), o addirittura superino (secondo il 19%) i livelli americani, storicamente molto più elevati che in Europa. Nel 2004, 15 paesi europei hanno investito in It circa il 2,3% del Pil, rispetto al 3,4 % degli Stati Uniti (fonte: Fondo monetario internazionale e Idc). Mentre la maggioranza (72%) degli intervistati concorda nel ritenere necessari maggiori investimenti It per colmare il gap di produttività, circa il 50% sostiene che il proprio budget It rimarrà lo stesso o decrescerà nel corso del 2005. Unanime invece l’accordo sulla priorità della riduzione dei costi e la ri-allocazione di budget destinati ad attività strategiche. Anche in Italia la quasi totalità delle aziende intervistate ritiene che gli investimenti It aiuterebbero a restringere il gap di produttività. Il 46% pensa che il nostro Paese dovrebbe superare i livelli di investimento americani. Alla domanda sull’incremento della spesa che andrebbe effettuata per colmare il divario, una metà risponde oltre il 5%, l’altra metà tra il 20 e il 30%. Nella maggior parte dei casi il budget It rispetto al precedente anno fiscale è aumentato. La gestione in outsourcing dei sistemi It che Siemens Business Services realizza con la nuova soluzione Siequence consente alle aziende di aumentare la produttività e il valore del proprio business. Siequence è in grado di integrare persone, processi e tecnologia, supportando il cliente dall’help desk fino al full It outsourcing. In questo modo Owens Corning, uno dei più importanti fornitori americani di materiali da costruzione, negli ultimi tre anni ha ridotto del 25% i propri costi di fornitura di servizi It. Thomas Westerhoff, a capo della strategia outsourcing di Siemens Business Services, ha commentato che “Siequence è stata creata per consentire alle aziende di ricavare vantaggio competitivo e valore dalle proprie infrastrutture It”. "Per massimizzare il valore dell’It attraverso l’outsourcing, - Ha aggiunto David Tapper, di Idc - i service provider devono offrire soluzioni integrate che siano standardizzate per poter far leva sull’efficienza dei costi, ma anche flessibili per poter rispondere ai cambiamenti di business e alle richieste di mercato.”. |
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I CLIENTI DI REDBUS ITALIA RAGGIUNGONO QUOTA 100 |
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Milano, 5 luglio 2005. Redbus Interhouse Italia Spa annuncia di aver siglato un contratto con Skema Data, player di primo piano nel mercato italiano delle soluzioni software. Con questo accordo, salgono a 100 i clienti di Redbus Interhouse Italia. Le ragioni che hanno spinto Skema Data a scegliere Redbus Interhouse Italia dopo una gara che ha visto la partecipazione dei maggiori operatori europei risiedono principalmente nell’eccellenza dei servizi e delle infrastrutture: disponibilità al 100% grazie agli impianti tecnologici di ultima generazione (backup, climatizzazione, sistemi antincendio), sofisticati sistemi di security a livelli successivi, indipendenza dai fornitori di connettività, professionalità degli operatori dei data centre, dislocazione ottimale delle location, competitività della struttura dei prezzi. Skema Data fornisce un’ampia gamma di soluzioni software su cui poggiano i sistemi It di numerosi clienti, tra cui Unioncamere Italia. L’offerta varia dall’office automation alla realizzazione di database, dai servizi di data recovery all’e-commerce, dai sistemi di datawarehouse alle applicazioni Internet e di posta elettronica. Date le caratteristiche di queste soluzioni, la resilienza dell’infrastruttura è il fattore chiave che ha determinato la scelta di Redbus Interhouse. Come sottolinea Andrea Merlo, Presidente di Skema Data, “Dopo i continui problemi con i fornitori quando gestivamo in prima persona il nostro data centre, eravamo alla ricerca di un’alternativa più efficiente sia sul piano operativo sia in termini di costi. Redbus Interhouse è stata la scelta giusta. Ora abbiamo la garanzia che i dati e i servizi sono sicuri, funzionanti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e a costi inferiori. In più, i tecnici di Redbus Interhouse si sono dimostrati altamente professionali, competenti e sempre pronti a fornire la risposta giusta a qualsiasi ora del giorno e della notte. Insomma, con Redbus Interhouse possiamo finalmente lavorare in tutta tranquillità”. “Con Skema Data - ha commentato Luca Beltramino, Amministratore Delegato di Redbus Interhouse (Italy) Spa - i nostri clienti in Italia salgono a quota 100. Ciò conferma la nostra leadership nel mercato nazionale dei servizi di data centre e dimostra i vantaggi commerciali che la partnership con Redbus Interhouse è in grado di offrire.” |
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NOVELL INTRODUCE IL PROGRAMMA PARTNER SPECIALIZATION A SUPPORTO DI PARTNER E CLIENTI |
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Milano, 6 luglio 2005 - Novell ha annunciato l’introduzione del programma Partner Specializaton, un’evoluzione di Novell Partnernet Program, il programma dell’azienda rivolto alla propria rete di partner di canale. Il nuovo programma Partner Specialization punta a fornire ai clienti un modo semplice ed efficace per individuare i partner più qualificati in grado di soddisfare le singole esigenze aziendali, sulla base delle soluzioni Novell. La qualifica Specialized Partner prevede i seguenti requisiti: essere un partner Gold o Platinum; avere conseguito una serie di risultati di successo nell’implementazione di una delle cinque specializzazioni basate sul portfolio di soluzioni Novell, e cioè Linux, Identity Management, Resource Management, Networking Management, Networking Services e Collaboration. Per diventare Specialized Partner bisogna che da un lato i partner abbiano portato a termine con successo molteplici implementazioni di soluzioni Novell in ambienti complessi, e dall’altro abbiano superato brillantemente il programma di training tecnico di Novell. Il nuovo programma Partner Specialization consente ai partner Gold o Platinum di rendere ancora più efficace la propria specializzazione per differenziare la propria offerta di servizi; allo stesso tempo, i clienti hanno la certezza che gli Specialized Partner saranno in grado di fornire servizi di elevata qualità nelle aree in cui possiedono una particolare specializzazione. “Siamo Novell Solution Provider da cinque anni e abbiamo sempre investito nello sviluppo delle nostre capacità di implementazione; questo ci ha consentito di instaurare una eccellente relazione con i nostri clienti.” dichiara Steve Thompson di Engl. “Accogliamo con entusiasmo questa novità all’interno del programma Novell Partnernet, che costituisce per noi un elemento che ci differenzia dagli altri partner e che sicuramente ci supporterà nello sviluppare relazioni più efficaci con i nostri clienti.” Frank Basinski, Emea Director of Partner program & Marketing, afferma ” L’introduzione del programma Partner Specialization all’interno di Partnernet Program è un importante passo avanti sia per i partner che per i clienti; il programma consente ai clienti di individuare il partner Novell che meglio può rispondere alle loro esigenze sia che si tratti di Linux o di Identity Management, Resource Management, Networking Services o Collaboration. |
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T-SYSTEMS ITALIA OFFRE SERVIZI ICT E BPO HR A SCHERING ITALIA |
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Milano, 6 luglio 2005 – La forte pressione sul mercato, la necessità di essere sempre più competitivi focalizzandosi sul proprio core business, l’esigenza di migliorare il livello dei servizi “non core”: queste le ragioni che hanno spinto Schering Italia, filiale italiana del Gruppo tedesco leader nel campo della salute della donna, ad avvalersi della collaborazione di T-systems Italia cui sono state affidate erogazione e gestione di servizi nelle aree Ict e Business Process Outsourcing per le Risorse Umane. T-systems Italia si è aggiudicata, battendo la concorrenza di importanti player che operano nel mercato Ict, un contratto quinquennale con Schering Italia cui fornirà servizi Ict relativi alla gestione reti, gestione di server e data base, backup e restore, tape management, help desk, gestione delle interfacce, back office e pubblicazione della pagine web. Il contratto prevede, per quest’ultima voce, l’inserimento con relativa assunzione di 6 persone di Schering in T-systems Italia. Per quanto concerne, invece, la parte di Hr, a T-systems Italia è stata affidata – sempre per cinque anni – la fornitura di tutti i servizi relativi all’elaborazione delle retribuzioni e all’amministrazione di tutto il personale del Gruppo. Sino alla fine dell’anno T-systems Italia assicurerà i servizi in uso utilizzando le esistenti piattaforme applicative e, attraverso la funzione di Business Process Reengeneering (Bpr), preparerà un nuovo modello di erogazione dei servizi basato sulla suite Sap Hr - operativa a partire dal 1 gennaio 2006. In questo caso, il contratto prevede la presenza in quest’area di 4 professionisti Schering in T-systems Italia. “Il contratto con Schering rappresenta un fiore all’occhiello per la Business Unit Hr Services, creata all’inizio del 2005”, commenta Gérard Leduc, Direttore Bpo Human Resources Services di T-systems Italia. “Questo contratto dimostra che la scelta fatta da T-systems di concentrasi sui mercati verticali, offrendo ai clienti dei servizi standardizzati ad hoc, è risultata vincente e risponde a precise esigenze di mercato”. “Siamo molto soddisfatti del risultato conseguito”, ha affermato Ferenc Szelényi, Ceo di T-systems Italia “e ritengo che le ragioni del nostro successo vadano ricercate nella qualità della soluzione offerta a Schering. Non vanno tuttavia sottovalutati, quali elementi determinanti per il successo del contratto, la consolidata expertise che T-systems ha maturato nel mondo Sap e la possibilità per le figure professionali di Schering, entrate a far parte del team T-systems, di accrescere competenze e know-how nel settore Ict”. |
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LA DIVISIONE RECORDING MEDIA & ENERGY (RME) DI SONY HA ANNUNCIATO IN QUESTI GIORNI LA CONSEGNA DEI PRIMI SUPPORTI WORM (WRITE ONCE READ MANY) BASATI SUL FORMATO LTO ULTRIUM 3 |
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Milano, 6 luglio 2005 - Avendo precedentemente ottenuto la licenza di produzione della terza generazione di Lto, già a novembre era iniziata la distribuzione della versione riscrivibile. Rivolti prevalentemente alle grandi organizzazioni e agli enti governativi, i nastri Worm risolvono, con un buon rapporto tra costi e prestazioni, il problema della memorizzazione di grandi quantità di informazioni che devono essere archiviate per un determinato periodo di tempo su un supporto non modificabile. Il nuovo Lto Ultrium 3 Worm va ad aggiungersi alla vastissima gamma di nastri magnetici offerti dal marchio giapponese, che già comprende i formati Ultrium di prima e seconda generazione, nonché gli Ait, S-ait, Dds, Mammoth, Dlt e S-dlt. Con l’introduzione di questi ulteriori modelli, Sony è in grado di fornire oggi tutti i principali tipi di supporti magnetici. |
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