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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2005
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LA RICERCA CHE FA INNOVAZIONE PER E CON IL PAZIENTE  
 
Milano, 11 luglio 2005, Oggi presso l’Aula Magna dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, dalle 10 alle 12.00, alla presenza del Ministro della Salute, on. Francesco Storace, del Presidente della Regione Lombardia, on. Roberto Formigoni e dell’Assessore regionale alla Sanità, on. Alessandro Cè, saranno presentati i risultati delle più recenti ricerche dell’Istituto Nazionale dei Tumori che pongono le basi per una nuova interpretazione della progressione tumorale e una nuova impostazione della cura del cancro. Nel tessuto tumorale sono state identificate cellule staminali “cattive”, che sono responsabili della crescita del tumore, e nei tessuti normali adulti cellule staminali “buone” che ci aiutano a difenderci dal tumore. In particolare il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Int presenta l’11 luglio, a livello nazionale, il risultato di una ricerca recentissima che ha sviluppato un modello in vitro utile per l’isolamento e l’espansione di cellule staminali/progenitori di carcinoma mammario sia da campioni chirurgici che da linee stabilizzate di tumori umani. Risultato che rivoluzionerà l’approccio al tumore perché consente di poter disporre di colture cellulari arricchite da queste cellule staminali/progenitori tumorali e rappresenta un’opportunità attualmente unica con applicazioni dirette in campo diagnostico e nella gestione terapeutica di pazienti con carcinoma mammario. Lo studio di tale modello, oltre ad approfondire le conoscenze sulla biologia del carcinoma mammario, potrà consentire l’individuazione e lo sviluppo di reagenti utili a scopo diagnostico/prognostico così come di molecole e trattamenti innovativi specificamente indirizzati contro la componente staminale del tumore. Inoltre saranno illustrati i dati di uno studio multicentrico, coordinato dall’Int su come il Trapianto di cellule staminali emopoietiche allogeniche, possa ridurre la mortalità e offra anche l’opportunità, di importante impatto sociale, per una procedura curativa ad un numero maggiore di pazienti onco-ematologici anche di età avanzata.Verranno inoltre forniti dati sull’Istituto inerenti alle prospettive strategiche di ricerca sino al 2007, con particolare riferimento alle partnership internazionali e ai Programmi Quadro di ricerca e sviluppo promossi dalla Commissione europea.  
   
   
2030: LA TECNOLOGIA CI AIUTERA’ A INVECCHIARE BENE  
 
 Roma, 11 luglio 2005 - Nel 2030 invecchiare non sarà più un problema, e la tecnologia ricoprirà una fondamentale importanza per il miglioramento delle condizioni di vita degli over 65 che vivono da soli. Il modello di società italiana futura vedrà sparire anche la tradizionale divisione dei ruoli maschili e femminili, senza più tipologie da proteggere né indirizzi da seguire nell’ambito familiare. Sarà, in sostanza, un’Italia diversa dal passato, che “rifiuta molti dei valori e dei principi che hanno fatto parte della tradizione del nostro paese, con donne attive, che lavorano e si impegnano, e padri che collaborano all’educazione dei figli”. Sono queste alcune delle previsioni che un panel di esperti, tutti anonimi e mai in contatto diretto tra loro, provenienti dai mondi della cultura, della politica, dell’arte, dell’economia e dell’organizzazione sociale hanno delineato in una serie di interviste confluite nello studio “Il tempo è dalla nostra parte, scenari per l’Italia al 2030”, curato dai ricercatori dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr. Uno studio nel quale i 15 esperti hanno ‘dialogato a distanza’, facendo emergere quelli che, secondo la maggioranza di essi, rappresentano gli obiettivi di politica sociale prioritari per i prossimi decenni: gli anziani, il loro inserimento sociale e la loro cura nel caso non siano autosufficienti, la famiglia, la fecondità e i ruoli di genere. “Nel 2030 invecchiare non sarà più un problema” afferma la coordinatrice della ricerca Rossella Palomba. Gli esperti hanno delineato un 2030 in cui “l’attuale scenario pensionistico sarà superato attraverso la creazione di attività più fluide e adatte a un individuo con minore forza fisica, ma comunque attivo”, in cui quindi “gli anziani produrranno reddito, ma non in concorrenza con i giovani” e il lavoro condiviso, sarà diventato una realtà che unisce le diverse generazioni. Anziani che, “grazie a una tecnologia di estrema fruibilità, miglioreranno considerevolmente le proprie condizioni, specie gli ultrasessantacinquenni soli, in uno scenario in cui la robotizzazione delle abitazioni sarà alla portata di tutti”. Una sezione della ricerca, denominata ‘questioni controverse’, ha riguardato alcuni temi che caratterizzano oggi il dibattito politico-sociale italiano. Dal ‘referendum’ tra gli esperti sono scaturite sette normative che si configurano come determinanti nella società del 2030. In ordine di priorità, è risultato fondamentale consentire il passaggio graduale e volontario dall’attività lavorativa alla pensione. La flessibilità in uscita si configura secondo il panel come la questione più urgente, confermando l’attenzione per la terza età che si rileva anche dalla richiesta di agevolazioni e sostegno per le famiglie nel mantenimento degli ultrasessantacinquenni a carico (al quinto posto nella graduatoria). Molta attenzione è stata posta anche ai limiti sulle nuove scoperte della ricerca in campo biogenetico, con il divieto alla clonazione umana (secondo posto in ordine di priorità), ma anche con l’introduzione del ricorso all’eutanasia (ottavo posto) e con il consenso nel considerare l’aborto un diritto e non un reato. Mentre sul tema del federalismo, nell’opinione dei quindici esperti, due aree sono da mantenere sotto il controllo statale: l’istruzione e il piano sanitario. Fra le sette normative urgenti, compaiono anche le misure per il terzo settore, il no profit e in generale il volontariato. Tra le misure di welfare vengono segnalati il reddito minimo garantito, il sostegno alle coppie con più figli e la deducibilità delle spese sanitarie sostenute in strutture private. “Sul fronte della famiglia” sottolinea Palomba “gli esperti hanno avuto un atteggiamento cauto e un po’ ambiguo: da un lato vengono bocciate le prospettive di una società in cui tutte le forme familiari siano riconosciute e garantite”, dall’altro viene rifiutata l’idea che si debba “rafforzare e sostenere la famiglia tradizionale” o diffondere tra i giovani una cultura del lavoro e della famiglia. Gli indirizzi indicati risentono della composizione equilibrata e culturalmente trasversale del panel anche dal punto di vista delle “pari opportunità”. Se è ‘out’ agevolare i padri nella costituzione del rapporto con i figli, è ‘in’ valorizzare l’educazione della prole come compito solidale di uomo e donna. Se la tendenza generale è contro la centralità della prospettiva di genere nell’azione politica, altrettanto superate vengono considerate le misure per sviluppare una società con ruoli maschili e femminili distinti e sostenere il lavoro domestico e le donne che desiderano fare solo le mogli e madri. Ad essere considerate il cuore dello sviluppo della società futura sono però la maggiore presenza di donne e madri nel mercato del lavoro, la piena occupazione e la maggiore visibilità delle donne nei luoghi decisionali. “Per la costruzione degli scenari futuri”, conclude la ricercatrice dell’Irpps, “abbiamo utilizzato il metodo Delfi, una tecnica largamente utilizzata che aiuta a trovare soluzioni a problemi complessi, potenziando la comunicazione all’interno di un panel e nello stesso tempo limitando il potere di influenza di ciascun individuo. A questo metodo abbiamo abbinato il metodo appreciative inquiry che suggerisce di indagare la realtà con una prospettiva positiva. La nostra indagine Delfi è trainata da sogni piuttosto che da problemi. Per questo gli scenari ottenuti sono la sintesi dei desideri espressi dai panellisti, circolati all’interno del panel, adattati fino a diventare condivisi e sostenuti da una verifica della loro fattibilità”.  
   
   
PER UNA PRESTIGIOSA CLINICA DI CHIRURGIA PLASTICA A TAIWAN, INTERNI ELEGANTI E TECNICAMENTE INNOVATIVI DISEGNATI DA MICHAEL YOUNG  
 
Milano, 11 Luglio 2005 – L’elegante e innovativa ristrutturazione degli interni di una tra le piu' importanti cliniche di chirurgia plastica di Taiwan si e' giovata delle prestazioni di due materiali di Dupont: il vetro stratificato decorativo Dupont Sentryglas Expressions e le superfici solide Dupont Corian. La ristrutturazione e' stata completata nel Febbraio 2005 dal designer inglese Michael Young, dall’artista Katrin Pétursdottir Young (moglie di Michael Young) e dal loro team a Taiwan, usando i due materiali di Dupont in modi innovativi, da considerare praticamente come "prime mondiali". Un disegno in toni di viola e blu creato da Katrin Pétursdottir Young e' stato adottato come base per costruire - usando vetro stratificato di sicurezza con interstrato decorativo Sentryglas Expressions - un pavimento relativamente ampio (95 metri quadrati), le porte, i muri interni e, nella reception, le partizioni autoportanti. Alcune partizioni in vetro hanno un gradiente colore viola sul supporto a specchio: l’uso di gradienti di colore e specchi insieme alla tecnologia del vetro stratificato decorativo rappresenta una novita'. E’ la prima volta che la tecnologia Sentryglas Expressions viene applicata per un pavimento in vetro stratificato. "Stiamo aprendo nuove frontiere del design! Le mattonelle in vetro stratificato impiegate nella pavimentazione sono piuttosto grandi (1,5 x 1,5 m) e richiedono un significativo ingrandimento del disegno originale. Grazie a Sentryglas Expressions, la qualita' riproduttiva raggiunge una risoluzione molto alta – 300 dpi – nonostante il notevole ingrandimento. Non conosco altre tecnologie in grado di offrire, a costi abbordabili, le stesse possibilita' di riproduzione su grandi superfici in vetro, con la stessa accuratezza!" ha commentato Katrin Pétursdottir Young. Il vetro stratificato con Sentryglas Expressions e' stato usato anche per le partizioni e le porte della clinica: differenti tonalita' di colori "morbidi" sono state applicate su uno sfondo a specchio per rendere piu' discrete le partizioni che separano le sale riunione. Michael Young ha spiegato: "Per quanto ne sappiamo, e' la prima volta in cui uno specchio e' usato in una struttura in vetro stratificato. Di solito, il calore creato dal processo di stratificazione scioglie la pellicola riflettente ma, grazie a Sentryglas Expressions, ora e' possibile combinare vetro stratificato e specchi. E' uno sviluppo che offre ad architetti e designer nuove possibilita' con il vetro stratificato decorativo." Il vetro stratificato per questo progetto e' stato fornito dalla societa' Stanley Glass di Taipei. "Ha funzionato molto bene la combinazione di tonalita' blu e porpora nel disegno di Katrin Pétursdottir Young per le superfici in vetro stratificato, in contrasto con le pareti in Corian colore Glacier White (bianco ghiaccio) spesso di 12,3 mm, realizzate con un processo innovativo di fresatura con macchine utensili a controllo numerico. Il vetro stratificato e Corian sono anche facili da pulire, prestazione che li rende soluzioni eccellenti per applicazioni in ambienti clinici od ospedalieri." ha dichiarato Alberto Puchetti, architetto che ha collaborato con Michael Young a Taipei. "Lavorare con Corian aggiunge una nuova dimensione rispetto alle superfici tradizionali: offre superiore liberta' progettuale: considero Corian un materiale tridimensionale." ha commentato Michael Young, entusiasta dell'utilizzo di Corian per la ristrutturazione della clinica. Corian puo' assumere praticamente qualsiasi forma o design immaginati da un progettista, che sia un piano ergonomico morbidamente arrotondato, un complesso pilastro con intagli decorativi o un bancone da reception lungo 20 metri. "L'applicazione in ambiente ospedaliero offre l'opportunita' di usare tutti i vantaggi di Corian. Nei laboratori, l'igienicita' e' importante quanto l’estetica. Non poroso e resistente nel tempo, Corian e' ideale per questi ambienti e si combina bene con molti altri materiali, come i vetri stratificati decorativi con Sentryglas Expressions. La combinazione di Corian e Sentryglas Expressions rafforza l’immagine futuristica della clinica e aiuta a creare un ambiente piu' piacevole ed efficiente." ha spiegato Michael Young. "Un motivo ulteriore per impiegare Corian era l'introduzione di alcune nuove tecniche di fresatura basate su macchine utensili a controllo numerico che ci hanno permesso di creare pattern personalizzati e una particolare traslucenza. Crediamo che questa sia la prima volta che una tale fresatura con macchine Cnc sia stata usata con Corian nella regione Asia Orientale." ha sottolineato Michael Young. "Oltre che per le pareti della lobby principale, abbiamo usato Corian per tutte le strutture delle porte e per le porte stesse. Anche le soglie delle porte sono in Corian. I moduli delle porte comprendono una retro-illuminazione che permette di evidenziare le grandi qualita' estetiche e gli effetti luminosi di Corian. Penso che anche questa sia una prima mondiale!" Corian ha una particolare traslucenza, una caratteristica che aggiunge un fascino particolare al materiale quando viene illuminato, e lo rende una soluzione di grande interesse per le installazioni di illuminotecnica." ha proseguito Michael Young. "Abbiamo usato Corian anche per tutti gli armadi della clinica, nei corrimano e nei pannelli dei corrimano della sala operatoria e negli zoccolini. Abbiamo usato Corian nella cucina, per le superfici dei bagni e anche per le cornici delle fotografie all'interno della clinica! Abbiamo usato Corian lavorato con fresatura Cnc per gli inserti nei top dei tavoli - retroilluminati e di grande fascino - nella sala visite." ha aggiunto: Michael Young. Le porte, i davanzali e i corrimano sono in Corian spesso 6 mm per esaltare ulteriormente la traslucenza, mentre per le altre applicazioni e' stato usato Corian spesso 12,3 mm.  
   
   
ABITARE IL TEMPO - VERONA 15-19 SETTEMBRE 2005  
 
Verona, 11 luglio 2005 - Abitare il Tempo l'appuntamento annuale con il design: bulthaup, Carl Hansen, Cucineria, Listone Giordano e Montis saranno presenti con le loro ultimissime collezioni. Bulthaup Il lancio del nuovo bulthaup b3, ultimo nato di casa bulthaup, successivamente al lancio nei 24 Paesi mondiali, entra nella seconda fase che verrà presentata ad Abitare il Tempo bulthaup b3 significa aggregazione, comunicazione oltre che cultura della buona cucina.Tutto ciò perché bulthaup b3 offre la massima liberta di progettazione e di costruzione creando cucine uniche e soprattutto diverse l¹una dall¹altra. La parete attrezzata, elemento fondamentale del nuovo bulthaup b3 può essere progettata in svariate collocazioni e finiture e ne diviene pertanto importante protagonista. Nell¹ambito di un concept sempre più vicino ad una cucina professionale i nuovi progetti bulthaup b3 sono anche quelli di una serie di ulteriori pareti attrezzate ottimali per il supporto di credenze e contenitori che spaziano nella zona living e che, accompagnati dai tavoli e dalle sedute Nemus, Duktus e Korpus di bulthaup creano un¹atmosfera di grande calore, attualità e tecnicità. Carl Hansen & Søn Fondata in Danimarca nel 1908, la Carl Hansen & Søn è riconosciuta a livello internazionale per l¹artigianalità nella produzione di sedute e tavoli in legno di elevata qualità, e tutt'oggi famosa per la produzione e distribuzione delle rinomate sedute firmate da Hans J. Wegner. Proporzioni perfette, eleganza, linee raffinate e sobrie sono le caratteristiche che contraddistinguono ogni pezzo di Wegner. Le forme, i materiali impiegati mettono in risalto un rigore quasi spartano, esaltato da linee semplici e dalla rinuncia a tratti superflui.Tutto questo, unito alla lavorazione delle sedie  dove il processo di produzione industriale sposa la lavorazione artigianale  hanno creato un ³mito² riconosciuto anche a distanza di due generazioni. Non a caso proprio la ³Y chair² di Wegner è uno dei modelli di sedie più vendute al mondo. Cucineria produce e distribuisce strumenti per la cucina altamente qualificati sia nelle prestazioni che nel design. Tecniche e funzionali, le linee di cucine Royal, Gourmet e Grand Gourmet sono studiate per offrire il massimo della presenza estetica: solide e robuste nell¹aspetto, i blocchi cottura Cucineria si fanno apprezzare per la raffinatezza e l¹eleganza delle linee, unitamente alla grande tecnologia che le rende delle vere e proprie "macchine" da lavoro. Listone Giordano - Abitare il Tempo rappresenterà un importante evento, l'azienda sarà infatti presente con 200 mq. All'interno dei quali le molteplici anime del legno, declinate in soluzioni di ³arredo² di grande impatto, saranno presentate in un progetto organico all¹interno di uno spazio espositivo di ampio respiro, caratterizzato da una forte identità coordinata ed istituzionale. Co-protagonista di questa kermesse, insieme al sistema Boiserie e B:room sarà, quest¹anno, il parquet ³haute-gamme² firmato Listone Giordano e caratterizzato dalle grandi dimensioni. Un progetto straordinario dove l¹eleganza e la preziosità del legno si fondono con la tecnologia e il design d¹autore Montis presenta le sue nuove collezioni; prodotti dal design essenziale e nei nuovi tessuti e colori di tendenza; imbottiti, tavoli e mobili contenitori. Abitare il Tempo sarà un¹ulteriore occasione per presentare ed esprimere l¹innovazione, la tecnologia, la cultura e la filosofia nell¹imbottito; sinonimi di un progetto creativo, che hanno fatto crescere l¹azienda e diventare le singole collezioni un punto di riferimento per chi ama ³vivere² il proprio ambiente come un concetto di stile, per chi ama circondarsi di oggetti che portano il segno inconfondibile dell¹originalità e della creatività.  
   
   
2006 SALON DU MEUBLE DE PARIS « GÉNÉRATIONS CONFORT »  
 
Parigi, 11 luglio 2005 - Per 2006, il Salon du Meuble de Paris adotta un unico tema: « génératons confort ». Un tema che riguarda soprattutto i consumatori, è declinato dagli espositori in tutti i settori dal divano agli armadi passando per i letti e le relative componenti. Un tema emblematico della modernità, che deriva logicamente dall’Art de Vivre e sembra particolarmente indicato in questo periodo di ricerca di un nuovo confort di vita. Il bisogno di confort, sembra ovvio in un’epoca in cui i consumatori manifestano esigenze e richieste nuove; in cui le evoluzioni della postura e delle morfologie comportano, per esempio, di ottimizzare la forma delle sedute; in cui l’invasione del multimedia e degli schermi piatti nelle nostre case richiede di inserire nuove funzionalità ai nostri mobili, in cui l’invecchiamento della popolazione e l’esistenza di famiglie “ricomposte” impongono nuove proposte, in cui l’apparizione di nuovi materiali e di nuove tecnologie produce delle nuove opportunità… Un altro punto forte, nel gennaio 2006: il Salon du Meuble de Paris si sviluppa attraverso la sua settorizzazione, ma anche attraverso l’ampiamento delle sue merceologie e presenta risposte studiate su misura per le diverse tipologie della distribuzione. Il salone si rinforza sul piano internazionale e sviluppa i propri sforzi dedicati alla promozione dei visitatori. Il Salon du Meuble de Paris procede alla messa a posto di nuovi servizi , facilita gli incontri tra i compratori e fornitori, contribuisce ad evidenziare le nuove tendenze, le novità e le innovazioni… Un programma finalizzato all’innovazione: una maggiore aperture del Salon du Meuble de Paris, verso il pubblico e il lancio del programma-tendenze “Domovision, le correnti innovative nello stile di vita e loro modo di utilizzo”. Questa pratica Marketing unica, messa a punto con gli espositori partendo dai consumatori, è dedicata alla distribuzione e si concretizzerà attraverso i forum di “tendenze” proposti in ciascuno degli spazi del salone. Il Salon du Meuble de Paris apre le sue porte il 5 Gennaio - Una data che ha dei vantaggi! In effetti permette di iniziare commercialmente l’anno abbastanza presto e lascia tutta la libertà ai dettaglianti francesi di rendersi al salone prima dei saldi; inoltre tutta la libertà alla distribuzione organizzata per servirsi del Salon du Meuble de Paris come una piattaforma di selezione delle sue nuove collezioni; infine tutta la libertà lasciata ai visitatori di impregnarsi delle tendenze proposte nei principali spazi del salone. Però è anche una data che può essere un problema per alcuni visitatori o espositori provenendo da paesi dove la festa dell’epifania è tradizionalmente festeggiata. Va sottolineato che il Salon du Meuble de Paris si terrà in un contesto rinnovato dagli importanti lavori effettuati attualmente nel parco di Paris Expo. Porteranno un maggiore confort per i visitatori attraverso l’istallazione di una nuova segnaletica all’ingresso del Parc des Expositions de la Porte de Versailles, la realizzazione di un accesso immediato al padiglione 5, una miglior integrazione del padiglione 7 nell’ambito di Paris Expo. Da notare anche la creazione nel viale principale di una galleria di servizi, l’armonizzazione delle facciate di diversi palazzi e la creazione di piacevoli spazi verdi. In fine, i problemi d’accesso saranno risolti a gennaio perché i lavori importanti legati alla linea tranviaria saranno terminati. Il mobile e la decorazione sono due universi diversi. É interessante constatare che ovunque in Europa, si tengono due saloni. Seguono le regole di due mercati distinti. L’uno che riguarda il mobile, e l’altro la decorazione. I due settori sono distinti ma presentano anche delle sovrapposizioni. Una parte di loro si trova su di un mercato dove gli investimenti sono assai importanti e l’altra parte si trova su un mercato della moda, molto volatile. Questo vale anche per gli schemi di distribuzione che sono differenti. La nostra epoca presenta un’apertura dei mercati. Si inserisce in un contesto di grande complessità. In Europa, di fronte ad un consumatore sveglio ed esigente, le imprese ricercano la crescita su dei mercati moto competitivi. Gli industriali si rinforzano in Asia o in Europa centrale, i grandi distributori hanno organizzato le loro risorse dappertutto intorno al mondo. Le nuove zone di produzione che sono la China, l’India, il Vietnam, il Brasile attraggono numerosi compratori. Le strategie industriali sono molteplici. A fianco ad alcune imprese altamente esportatrici e presenti nei saloni internazionali, la maggior parte degli forzi è rivolta verso il loro mercato interno. In questa incredibile diversità e perché il mercato europeo è molto più complesso che tanti altri, i saloni in Europa hanno un ruolo primordiale da giocare sul mercato internazionale dell’arredamento. Il Salon du Meuble de Paris è in questo caso uno strumento indispensabile. I suoi pregi: la sua capacità a poter firmare degli accordi di cooperazione con degli eventi internazionali, la sua capacità a fare crescere la sua settorizzazione al ritmo dell’evoluzione della distribuzione, la sua competenza in materia di Tendenze… A disposizione degli industriali, dialoga con la distribuzione, evoluzioni e adattamento del salone fondono l’interesse della filiera professionale a mobilizzarsi con il salone stesso. Sottolineiamo innanzitutto, l’implicazione della distribuzione e della sua organizzazione professionale: la (F.n.a.e.m). Molto attaccata a quest’appuntamento privilegiato con i fabbricanti, è una partner attivo del salone. Da sottolineare anche, la collaborazione con il salone, della Chambre Nationale des Forces de Vente (Cnv) ma anche quello dell’ Union Nazionale des Métiers de Ameublement - (Unifa), la sua posizione è chiara: la divisione dell’offerta nuoce allo sviluppo del mercato e complica il compito dei distributori. In un momento in cui la professione affronta nuove sfide economiche, la solidarietà del tandem industriali e negozianti farà la differenzia . Ad oggi, come lo scorso anno alla stessa epoca, circa 65% degli espositori presenti in 2005 hanno confermato la loro partecipazione al Salon du Meuble de Paris 2006, l’appuntamento del settore dell’arredamento che si tiene a Paris Expo, Porte de Versailles. Questa forte fedeltà degli espositori riguarda le imprese leaders francesi e internazionali -nessuno manca all’appello- le marche, le piccole e medie imprese e gli artigianati presenti nella totalità dei settori. È un pò presto per fare un bilancio dei nuovi espositori, ma le richieste che provengano d’Europa e in modo particolare dalla penisola iberica sono incoraggianti e indicano che il Salon du Meuble de Paris 2006 potrebbe proporre un’offerta più internazionale. Questi primi risultati confermano il ruolo primordiale del Salon du Meuble de Paris nel processo degli incontri fabbricanti/compratori. Cambiamenti delle pratiche commerciali, modifiche delle strutture, emergenza di nuovi modelli…attraverso la sua settorizzazione unica, il Salon du Meuble de Paris fornisce delle soluzioni: prodotti, concept, servizi… Nel 2006 in un dispositivo di compatto più concentrato ma che conserva la forte implicazione culturale del salone, la settorizzazione si evolve piano piano per adattarsi ancora meglio alle nuove logiche della distribuzione del mobile. Quest’evoluzione valorizza maggiormente un’offerta già esistente ma dispersiva. È supportata dalla costruzione di un programma specifico che si rivolge a tutte le tipologie dei visitatori che rappresentano la distribuzione organizzata, la distribuzione con insegna, i negozi del centro città e gli architetti. L’evoluzione del Salon du Meuble de Paris porta alla costituzione di due grandi insiemi fondati su una doppia logica: quella dei fabbricanti che si rivolgono ad una distribuzione organizzata e quella delle imprese che sono implicate nella distribuzione indipendente. Ed è proprio in quest’universo che si trova la maggioranza dei fabbricanti che sviluppano una logica di marca. Editori francesi ed internazionali che possiedono una politica di marca, “haut de gamme” si riuniscono. Non importa lo stile delle loro creazione, queste imprese si rivolgono allo stesso tipo di clientela “haut de gamme “ e anche agli architetti. Le Grand Marché costituisce il primo polo del salone. Ricopre il Mobile di grande diffusione, il Classico e il Moderno. Questo settore si trova nei padiglioni da 1 fino a 7; il Mobile Classico rimane nel padiglione 2, e raggruppa le aziende più rappresentative del savoir faire. Fra il Classico e Moderno, troviamo nel pad. 3 il Carrefour de l’Artisanat, les Centrales, les Collectives. Per quanto riguarda la struttura del grande insieme costituito nel padiglione 7 dal Mobile Moderno, non vi è alcuna modificata. Accoglierà ancora una volta le sedie e sedute nel 7/1 , il mobile nel 7/2. Nuovo la riclassificazione degli espositori di Paris Selection Déco nell’insieme del salone. Specialisti del complemento di decorazione, si avvicinano ai diversi stili di cui sono complementari. Nuovo la costituzione di un polo dedicato ai componenti del letto nel padiglione 1. Più di visibilità e l’arrivo di prodotti complementari: guanciali e cuscini. I produttori di componenti per il letto rinforzano la loro influenza sul Salon du Meuble de Paris. Erano una trentina durante il salone del 2005, costituiscono ormai un’ entità precisa, riunita intorno a un cuore mostra. Nuove tecnologie, nuove schiume, nuove estetiche, nuovi concetti di distribuzione…questa offerta è estremamente ricca. Gli architetti, gli specialisti in hotelleria e il grande pubblico sono molto interessati a questo raggruppamento. Nuovo la partecipazione al salone di una collettiva venuta dalla Corea Sedotta dal carattere commerciale e culturale del Salon du Meuble de Paris, la Korean Craft Promotion Foundation ha scelto di presentare, per la prima volta in Europa, su 300m², oggetti e mobili tradizionali ma con un tocco di modernità. Saranno presentati circa mille prodotti “haut de gamme” che la Kcpf ha selezionato per illustrare la vita moderna in Corea. In parallelo, la rivista Gagu, leader in Asia nella stampa specializzata, organizza un concorso di design in cui i laureati, giovani stilisti, rappresenteranno la Corea a Design Lab. Altre collettive europee asiatiche sono in fase di definizione come per esempio l’Indonesia, presente per la priva volta al salone lo scorso anno che con ottimi risultati ritorna nel 2006. Nuovo I percorsi visitatori che collegano il padiglione 1 e 7, i Forums di tendenze realizzati con le novità degli industriali e concepiti nel quadro dell’operazione tendenze Domovision. In un momento in cui il settore dell’arredamento vive una profonda mutazione di fronte a una congiuntura fragile, il Salon du Meuble de Paris fa un nuovo passo avanti e propone a suoi espositori Domovision, un mezzo di tendenza, di aiuto alla decisione sia per le strategie marketing che per l’evoluzione dell’offerta di prodotti. Domovision, realizzato dal Via, in collaborazione con l’agenzia Loeb innovazione, rappresenta un vasto studio sui fattori d’evoluzione della nostra società che influenzeranno nel tempo la concezione dei mobili. Si tratta di un approccio completo di marketing-prodotti tenendo conto delle modifiche comportamentali della nostra epoca, quelle del nostro modo di vivere, quelle dei materiali e delle tecnologie… Si appoggia sulla qualità e la specificità dei mestieri del mobili e studia le diverse correnti creative di oggi per prevedere nuove piste di evoluzioni possibili. Tutta l’originalità di questo progetto consista in un’offerta complementare che ne fa la differenza: l’accompagnamento degli industriali. Esso può avere varie forme fino all’intervento in aziende di specialisti di ogni settore. Affiancheranno il cliente nel momento della scelta dei tessuti o parteciperanno alla creazione di una nuova gamma! I risultati di questo formidabile strumento forniti dal Salon du Meuble de Paris saranno visibili in tutto il salone attraverso e Forum di Tendenze proposti ai visitatori per facilitare la loro selezione. Quali sono i grandi fattori d’evoluzione della nostra società che influenzeranno nel tempo la concezione dei mobili del futuro? L’arrivo di nuove tecnologie multimedia nell’habitat costituisce un’opportunità fantastica per creare mobili che da una parte saranno integrati nel nostro modo di vivere e che accompagneranno il loro uso quotidiano. Le soluzioni proposte per essere efficaci dovranno adattarsi inoltre alla crescita della morfologia umana (+ 6 cm in media su 2 generazioni) e ai modi di sedersi di oggigiorno, frutto di un’educazione fondata sulla libertà, lo sport e il relax. L’evoluzione della struttura delle famiglie, che si tratti di famiglie mono-parentale (3 milioni di bambini vivono da solo con un solo genitore), di famiglie ricomposte o allargate in presenza di adolescenti a casa dei genitori (25% dei giovani compresi tra 25-30 anni) creano nuovi bisogni di arredamento. Si devono ricercare delle soluzioni adattabili per accogliere bambini di passaggio. La preoccupazione permanente d’ottimizzare lo spazio –poiché è impossibile spostare i muri- favorisce le opzioni verticali. Il fenomeno del “Papy Boom” riguarda più che ogni altro settore quello dell’arredamento nel senso che il trattamento degli handicappati legato all’allungamento della durata di vita delle persone anziane (le persone cui età oltrepassa i 65 anni rappresentano il 20% della popolazione francese nel 2003). Questo fenomeno richiede un’integrazione di arredamento domestico con funzioni ospitali. In priorità letti e sedie, dovranno dunque adattarsi in modo discreto per evitare traumi, rispettando l’età e i codici estetici della famiglia. Queste nuove funzioni, che in un obiettivo di progresso utilizzano nuovi materiali per alleggerire le strutture, e le nuove tecnologie, soprattutto la miniaturizzazione dei meccanismi e della motorizzazione, per integrare al meglio e render fine le linee dei mobili. Questo aspetto concerna tutti gli stili. Il rispetto per l’ambiente è sempre di più al centro delle preoccupazioni. Tutti ne sono coinvolti: gli industriali devono produrre rispettando l’ambiente, i distributori saranno costretti a recuperare gli imballaggi. E si incita gli utenti a consumare meno e meglio. Con questo spirito il concetto di casa “zero energie” è allo studio. Fin da ora gli apparecchi elettrodomestici sono pensati per economizzare acqua ed energia e raccolta differenziata è obbligatoria. In questo contesto il legno massiccio è altamente richiesto perché contiene Co2. Le tendenze 2005-2010 A Corto-medio Termine, dei cicli immaginari condizionano le richieste dei consumatori. Abbiamo spesso l’impressione che gli stessi fenomeni di moda si ripetano. Nostalgia o mancanza d’immaginazione? Una parte di verità sottintende questa affermazione. Abbiamo potuto osservare che cicli immaginari condizionano le voglie dei consumatori, impongo un ritorno regolare dei valori dell’immaginario, dall’Antichità. Ma questi valori dell’immaginario si esprimono con codici e modi diversi perché il mondo, gli uomini e il pensiero e le tecnologie si evolvono costantemente, sovrapponendo degli strati che sono gli strati geologici d’inspirazione nella memoria collettiva. Con il passare del tempo, gli immaginari oscillano tra fasi d’intensità, il progresso è lo scopo dell’umanità e rigeneramento. Tra intensità e rigeneramento, s’insinua la contraddizione, tra intensità e risorgimento, si inserisce la Speranza. Le undici tendenze Domovison sono delle simulazioni e delle creazioni formulati a titolo d’esempio. Bisogna fare esempi di prodotti e creazioni già esistenti. La creatività e il talento dei designer e dei fabbricanti danno a questi ipotesi una realtà che s’inscrive nella realtà del mercato e artistica. Ornemental Strass Dopo il rigore e la modestia del ciclo d’immaginario “il rigenerarsi”, il neo-barocco si vede brillante e sfrenato. Si declina in due grandi tendenze della quale Ornemental Strass è l’aspetto artificiale e accessibile. Trasgressione del proibito ed esuberanza della facilità provocatrice, malgrado la crisi, sono le parole chiavi. Il mobile si trucca oltraggiosamente di gloss che brilla troppo, di mascara neri che allungano smisuratamente le ciglia. I disegni scivolano dai tessuti sui mobili. Carnevale misterioso del desidero, eccentricità velenosa dei discendenti di Raspoutine o di Oscar Wilde. Spesso, tutto è nell’apparenza, solo l’effetto conta. Grands Comptoirs Dopo il ritorno nel proprio villaggio e nel proprio pensiero immaginario di “rigenerarsi” la voglia di lunghi viaggi, la scoperta di altri mondi, l’esotismo danno al ciclo d’immaginario la Speranza in tutta la sua specificità. Il design Etnico-esotico rinnova la sua ispirazione in due grandi destinazioni immaginari e principali: la prima raggruppa dei Grands Comptoirs. Questi piccoli territori dove l’Altrove trascende i valori e i codici occidentali. Piccoli paradisi colorati, un eden di felicità sensoriale, il mare è turchese e il cielo ovattato di alisei. Siamo a Pondichéry, a Madras o ai Carabi? Sunny Nordic Negli anni 50 il design scandinavo fa parte delle grandi fonti d’ispirazione del ciclo immaginario “di speranza”. L’utopia del Confort pragmatico per tutti, la modernità dei concept d’arredamento, corrispondono perfettamente all’epoca e al design light. Le linee sono dolci ed evanescenti, il legno chiaro e lavorato, vero e proprio materiale dell’alta tecnologia. Il vivere disinvolto, l’ergonomia di questi prodotti facilitano gli scambi, la convivialità, la gioia di vivere di una società che vuole di nuovo aprirsi sul futuro. Le nuove tecnologie, i nuovi materiali a disposizione dei designer danno a questa tendenza, una modernità accessibile che dovrebbe facilitare la sua diffusione.  
   
   
BUON’ITALIA CHIUDE IN BELLEZZA: PRESENTA I PRODOTTI DELLA MONTAGNA TOSCANA E PREMIA PAOLO BROSIO. ESIBIZIONE DEI PESCATORI CHEF DELL’ADRIATICO  
 
Carrara, 11 luglio - Si è conclusa domenica 10, a Carrarafiere, dopo giornate di degustazioni e conferenze sui prodotti tipici Buon’italia, la mostra mercato dei prodotti agroalimentari tipici, che ha avuto un grande successo di pubblico ed ha portato in fiera migliaia di visitatori ed appassionati. Dopo avere ospitato un programma fittissimo di iniziative ed “assaggi” con la presenza di grandi esperti, che hanno illustrato le caratteristiche di pane, olio, parmigiano, pasta e salumi, Buon’italia offre, anche nell’ultima serata, appuntamenti che la confermano come una delle manifestazioni di riferimento a livello nazionale. Questo il programma: Alle 19.30, nell’Isola del Gusto sarà conferito il Premio Enogà Comunicatore del Comparto Agroalimentare e del Turismo Enogastronomico 2005 a Paolo Brosio per l’attività di promozione realizzata con le manifestazioni televisive dedicate ai prodotti tipici che conduce sulle reti nazionali; Alle 21.00 nel Laboratorio del Gusto, Slow Food e Uncem Toscana offrono una degustazione di Prodotti tipici della montagna Toscana, con interventi e illustrazioni di Andrea Bertucci (Ricercatore Enogastronomico) e di Jean Pierre Dell'amico (Fiduciario Slow Food Condotta Apuana). Anche nella serata finale i Pescatori-chef dell’Adriatico saranno protagonisti nell’Isola del Pesce, friggendo per il pubblico il meglio di quanto raccolto dai loro pescherecci. Un’azione promozionale per le attività marinare dell’Adriatico ma anche una grande occasione per assaggiare pesce freschissimo preparato proprio come fanno i pescatori sulle loro barche. (area esterna, ingresso n°3); Nell’area Dalla Nostra Terra (area esterna ingresso n°5), tutte le sere, si tengono dimostrazioni di cotture e degustazione di prodotti tipici della Provincia di Massa Carrara e corsi per insegnare come si produce pasta fresca seconda la tradizione locale. I partecipanti possono poi cuocere taglierini e lasagne a casa propria per verificare il risultato del loro impegno.  
   
   
FIERAGRICOLA 2006: INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA DI OGGI DAL 9 AL 12 FEBBRAIO 2006 IN PROGRAMMA LA 107^ EDIZIONE TRE SALONI SPECIALIZZATI (AGRIMECCANICA, AGRISERVICE E ZOOSYSTEM)  
 
Verona, 11 luglio 2005 - Più razionale, innovativa e dinamica: così si presenta Fieragricola edizione 2006 La manifestazione internazionale, arrivata alla sua 107^ edizione, aveva già annunciato la sua biennalità, ma dal prossimo appuntamento cambia periodo e riduce il numero di giorni per ottimizzare tempi e costi della partecipazione delle ditte espositrici. L’evento è programmato per il 9-12 febbraio, in anticipo rispetto al tradizionale mese di marzo e con un giorno in meno di esposizione. La nuova formula ha già riscosso il consenso di importanti produttori di macchine e attrezzature per l’agricoltura, tra questi Antonio Carraro, Merlo, Goldoni, Krone Italia, e di produttori di mezzi tecnici per l’agricoltura come Basf, Bayer Cropscience e Syngenta, che dimostrano così di gradire il riposizionamento di Verona nell’ambito delle fiere internazionali. E le richieste di partecipazione sono in forte incremento confronto a luglio 2003. Fieragricola si arricchisce inoltre di maggiori contenuti di innovazione, per seguire l’evoluzione dell’offerta di prodotti e mezzi tecnici all’agricoltura e per anticipare le nuove tendenze. Tra queste la produzione di energia e carburanti da fonti agricole rinnovabili, tema di crescente interesse che trova la sua giusta collocazione nella nuova area tematica denominata Bioenergy World. Confermata Agripiazza, una vera e propria agorà multimediale e interattiva sempre nell’ambito di Agriservice, punto di incontro di espositori e visitatori dedicato a fitofarmaci e fertilizzanti, sementi e vivaismo, difesa biologica delle colture e tecnologie per fertirrigazione e microirrigazione, fino all’elettronica applicata all’agricoltura. Un evento, questo, unico nel suo genere: inaugurato nel corso di Fieragricola 2004, attraverso il portale www.Agripiazza.it  ha mantenuto in questi due anni i contatti aperti con oltre 25.000 operatori agricoli. La dinamicità di Fieragricola è ben rappresentata dalle prove dinamiche di macchine e trattori, organizzate da Veronafiere su un ampio spazio dedicato nell'area C di fronte all'ingresso "San Zeno". Altre piste vengono messe a disposizione per ulteriori prove dimostrative realizzate dalle stesse aziende espositrici. Visto il successo dell’edizione 2004, Fieragricola 2006 ripropone la suddivisione in tre saloni: Agrimeccanica (Pad. 1, 4, 5, 6, 7), Agriservice (Pad. 2, 3) e Zoosystem (Pad. 8, 9) ai quali si aggiunge l’area C scoperta per le prove dinamiche. Nel 2004 avevano partecipato a Fieragricola i principali costruttori di macchine, che da soli rappresentano il 90% del mercato mondiale. Ma il successo dell’evento era stato decretato soprattutto dalla presenza di 1.148 espositori, 211 dei quali esteri giunti da 28 Nazioni, distribuiti su una superficie netta di 63.060 mq, con 16.913 mq dedicati agli eventi collaterali. I visitatori erano stati più di 138.500, di questi circa 13.500 stranieri in arrivo da 75 Paesi diversi: in crescita in particolare quelli provenienti dall’Europa, ma anche dall’Estremo Oriente, dagli Usa e dal Centro e Sud America. «La 107^ edizione di Fieragricola, dopo il consolidamento a livello nazionale del 2004 che ha registrato ottimi risultati anche sul fronte estero con più di 13 mila visitatori da 75 Paesi, guarda in modo marcato ai grandi paesi agricoli del Nord Europa ed a quelli dell’Est, anche attraverso campagne di promozione e comunicazione mirate», sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. Fieragricola beneficia del forte impulso fornito dal Piano di sviluppo industriale di Veronafiere (tra i primi organizzatori diretti di rassegne in Europa), varato alla fine del 2003, che ha quantificato (100 milioni di euro) e delineato i progetti infrastrutturali; il sistema operativo per unità di business; il consolidamento delle manifestazioni; l’ampliamento del portafoglio di rassegne (dirette e indirette); l’incremento del fatturato generato dai servizi . «Per quanto concerne le opere infrastrutturali, inoltre, si innesta l’ulteriore progetto della Città della Fiera, firmato dalla società tedesca Gmp e approvato nel luglio scorso, che prevede un investimento di 140 milioni di Euro e tempi di realizzo entro il 2010 – dice Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere -. Questo, per affrontare meglio da un alto la rapidità con la quale evolve il mercato e, dall’altro, per consolidare la rassegne fieristiche in portafoglio e cogliere nuove opportunità.» www.Fieragricola.com  
   
   
DESIGN, INNOVAZIONE E DOMOTICA PROTAGONISTI DI EDIL LEVANTE ABITARE IL SALONE DI MATERIALI, ATTREZZATURE E IMPIANTI PER L’EDILIZIA ABITATIVA SI SVOLGERÀ IN CONCOMITANZA CON LA 69^ FIERA DEL LEVANTE DAL 10 AL 18 SETTEMBRE  
 
 Bari, 11 luglio 2005 - L’edilizia si conferma uno dei settori produttivi più dinamici del nostro Paese, nonostante il leggero calo avvertito nel primo trimestre del 2005 (- 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2004). Nell’edilizia abitativa, in particolare, i consumatori sono sempre più attenti alle soluzioni che, consentendo un buon rapporto qualità-prezzo, garantiscano elevati standard di sicurezza ed estetica. Innovazione, qualità del design, sicurezza ed ecocompatibilità caratterizzeranno l’edizione 2005 di Edil Levante Abitare, il Salone di materiali, attrezzature e impianti per l’edilizia abitativa, organizzato a Bari dal 10 al 18 settembre prossimi, nell’ambito della 69^ Fiera del Levante. Su una superficie di 35 mila metri quadrati, la manifestazione ospiterà 400 marchi italiani e stranieri: tra questi, Cotto Cusimano e Gazzotti (pavimenti), Effebiquattro (infissi), Gruppo Piazzetta e Palazzetti (caminetti), Rintal (scale). Grandi nomi che fanno del Salone il più importante evento fieristico del centro-sud nel suo comparto: nell’edizione 2004 Edil Levante Abitare è stata visitata da quasi un milione di clienti finali, di cui 70.000 operatori di settore, provenienti da tutta Italia e dai Paesi mediterranei e balcanici. La manifestazione presenta le proposte innovative dell'industria dei materiali e degli impianti per l'edilizia abitativa: pavimenti, rivestimenti, infissi, scale per interni, serramenti, arredi per il bagno, depuratori, impianti di condizionamento, arredamenti e attrezzature per ville e giardini. Ricca anche l’offerta nel settore dell’arredamento per esterni e le nuove tecnologie per il trattamento dell’aria e dell’acqua. Una sezione espositiva è dedicata alla climatizzazione, così come ampio spazio è dato alla domotica, cioè all’insieme delle tecnologie al servizio della "casa intelligente". La domotica, del resto, è sempre più al centro dell’interesse dei consumatori italiani. Secondo una indagine Allaxia, la domanda di tecnologie innovative per l’abitare è aumentata sensibilmente negli ultimi anni: il 35 per cento degli intervistati ha manifestato la volontà di investire in tecnologia per l’abitazione. Nella scala di gradimento, teleservizi sanitari controllo di impianti a distanza, anche via sms. Un segno di come la casa venga vissuta in maniera nuova, con maggiore attenzione anche alla funzionalità di impianti e tecnologie e all’utilizzo del tempo libero. Edil Levante Abitare sarà contigua al Salone dell'Arredamento, sviluppando un unico percorso di oltre che consenta ai visitatori di passare dalle merceologie dell'edilizia abitativa (rivestimenti, pavimenti, infissi, impiantistica) alle piscine e alle attrezzature e ai mobili per esterni, sino agli arredamenti e alle soluzioni per vivere la casa (mobili e complementi d'arredo). Un’area Servizi ospiterà gli stand di studi di progettazione, arredatori, agenzie immobiliari e finanziarie: utili guide a disposizione del visitatore nell’ideazione e nella realizzazione di una ristrutturazione o di un investimento immobiliare.  
   
   
DAIHATSU E GARMIN PARTNERSHIP ALL’INSEGNA DELLA TECNOLOGIA E DELLA QUALITA’  
 
 Milano, 11 luglio 2005 - Grazie alla nuova campagna promozionale Daihatsu legata a Garmin, con la nuova Sirion, ultima nata di casa Daihatsu, è ancora più facile girare per le strade d’Italia e di tutta Europa. Il nuovo navigatore Streetpilot C320 è infatti incluso nel prezzo della vettura. Daihatsu, casa automobilistica giapponese specializzata nelle compact car, e Garmin, leader mondiale nei sistemi di navigazione satellitare, hanno stretto una partnership all’insegna della tecnologia e della qualità. Le due società hanno infatti siglato un accordo grazie al quale il nuovissimo Streetpilot C320 prodotto da Garmin fa ora parte degli accessori originali delle vetture Daihatsu. Streetpilot C320 è il nuovo navigatore satellitare, dall’utilizzo facile e intuitivo e che non richiede alcuna configurazione. Grazie al display “touch screen” inserire la destinazione desiderata è semplicissimo. La grafica è accattivante e il display 3D a colori, ultraluminoso e antiriflesso, ha la schermata di accensione personalizzata Daihatsu. Il piccolo navigatore ha uno schermo da 3,5 pollici e la cartografia italiana già installata, mentre quella europea è acclusa in un cd.  
   
   
CIMABUE: 39.783 VISITATORI, RECORD PER LE MOSTRE A PISA ORA LE MOSTRE DI NEW YORK, LONDRA E ROMA  
 
Pisa, 11 luglio 2005 - “Cimabue e la pittura pisana del 200”, aperta al Museo Nazionale di San Matteo di Pisa dal 25 marzo al 26 giugno, è stata visitata da 39.783 visitatori (dato certificato). Si colloca così, nella graduatoria delle mostre pisane più visitate degli ultimi due decenni; nettamente in testa, raddoppiando i numeri della più fortunata delle precedenti esposizioni. “E’ un dato che ci conforta, afferma Maria Giulia Burresi, direttore del Museo di San Matteo e curatrice insieme al prof. Antonino Caleca, della mostra appena conclusa e allestita dall'arch Luca Schiavoni per Museum Enginering. Un dato che conferma come anche una esposizione raffinata, per certi aspetti difficile, possa catturare l’attenzione di un pubblico sempre meno abituato all’approfondimento. Credo che questo risultato renda merito all’encomiabile lavoro di ricerca effettuato dai curatori e ad un allestimento in grado di emozionare, con la semplicità di un racconto”. Eccellente anche la vendita dei cataloghi editi dalla Pacini Editore e delle altre offerte del banco vendita. Le opere di Giunta Pisano e dei suoi numerosi seguaci, di Cimabue e di Giotto, lucenti testimonianze di un secolo che vide Pisa come capitale artistica della penisola, hanno richiamato visitatori italiani e stranieri, che hanno trovato occasione di approfondire la conoscenza di una città a volte in fretta identificata solo con la "Piazza dei Miracoli". Le mostre che la Frick Collection di New York e la National Gallery di Londra dedicheranno, a partire da novembre, al Dittico di Cimabue, riunito a Pisa per la prima volta, rappresentano il riconoscimento internazionale del valore di una operazione il cui successo ha superato le migliori aspettative. Tale successo incoraggia nel previsto proseguimento della ricerca che porterà presto alla realizzazione di una nuova iniziativa espositiva "Pisa e Roma: Alle origini della pittura sacra in Occidente. 2" con opere e itinerari che presenteranno il fenomeno a partire dai secoli Xi-xii a tutto il Duecento. La Mostra è stata promossa da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, Camera di Commercio di Pisa, Società Aeroporto Toscano, Comune di Peccioli, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Curia Arcivescovile di Pisa e Curia Vescovile di Volterra, Consorzio Turistico Area Pisana, Federazione Italiana degli Amici dei Musei, Opera della Primaziale Pisana e Società Storica Pisana.  
   
   
IL RITO SEGRETO MISTERI IN GRECIA E A ROMA ROMA, COLOSSEO 22 LUGLIO 2005 – 8 GENNAIO 2006  
 
Roma, 11 luglio 2005 - Come ogni anno, oramai a partire dal 2000 con Sangue Arena, il Colosseo ospita dal mese di luglio una mostra che accompagna i visitatori del monumento per i sei mesi successivi. Nella sede simbolo dell’antichità continua così una tradizione feconda che, nell’ambito di una programmazione espositiva incentrata sulla comunicazione degli aspetti fondanti la cultura antica, intende andare oltre il mero apprezzamento dei capolavori dell’arte o la ricomposizione scientifica di contesti archeologici con i loro materiali. Apre quest’anno il 22 luglio Il Rito segreto. Misteri in Grecia e a Roma, mostra interamente dedicata ai culti misterici nel mondo antico, un tema mai approfondito nell’ambito di una esposizione archeologica e inedito anche nell’idea di allestimento. Ideata dalla Soprintendenza archeologica di Roma e curata da Angelo Bottini, l’esposizione documenta i fenomeni di religiosità diffusi tra la Grecia e l’Italia antica e estranei all’orizzonte del culto ufficiale. I Riti orfici e dionisiaci, i misteri eleusini, le pratiche oracolari, ed altri ancora, tutti fortemente caratterizzati dall’elemento “iniziatico” e dal segreto dell’“indicibile” che vincolava i partecipanti. Nonostante le diversità nei luoghi d’esecuzione (santuari o mura domestiche) nei modi e nelle tecniche (processi di purificazione con svelamento di oggetti, cortei, fiaccolate oppure danze e canti o ancora letture di testi) essi sono l’evidente manifestazioni del continuo bisogno del singolo individuo di ricercare il significato dell’esistenza e della salvezza. Oltre settanta opere provenienti dalle Soprintendenze dell’Italia centrale e meridionale, tra cui grandi statue, busti, altari, affreschi, vasi greci, rilievi ed idoli, arricchiscono il Ii ordine del Colosseo con la loro ‘misteriosa’ presenza, sottolineata da un allestimento di grande impatto emotivo, che gioca con la luce, il suono e le proiezioni. Si viene così a creare un percorso narrativo di forte attrazione, che vuole avvicinare il grande pubblico ad un tema del mondo antico affascinante, poco conosciuto e nei suoi contenuti certo ancora di grande attualità. Il percorso si apre con diverse sculture in marmo che documentano il favore delle pratiche oracolari in Grecia e in Italia, fra le quali la celebre Fanciulla d’Anzio (da Palazzo Massimo), da alcuni identificata come Pizia, di cui viene tuttavia confermata una nuova interpretazione, sicuramente uno dei capolavori in mostra. Una selezione di immagini dalla Grecia classica alla Roma imperiale illustrano esaurientemente i riti dionisiaci (Menadi in altari, plutei – splendido quello della Centrale Montemartini – frammenti di crateri, affreschi) individuati nel patrimonio romano (Museo Nazionale Romano, Musei Capitolini) e campano (Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Soprintendenza archeologica di Pompei). Il percorso continua con la presentazione dei misteri eleusini, attraverso la celebre Urna Lovatelli del Museo Nazionale Romano, testimonianze vascolari e importanti rilievi. Le dee onorate in essi, Demetra e Kore, con i culti agrari della fertilità volti ad ottenere la protezione divina sui raccolti diffusissimi anche in Magna Grecia e in Sicilia, sono rappresentate da una nutrita serie di testimonianze dalla Calabria, e da Locri in particolare (specialmente pinakes, teste e statue fittili, ecc.). Il racconto continua, dall’Italia greca al Lazio, con le pregevoli testimonianze dal santuario di Aricia (i busti e le statue fittili delle Grandi Dee), conservate nel Museo delle Terme, e attraverso quelle del culto di Cerere a Roma. Un’ultima, articolata sezione è infine dedicata ai culti misterici di provenienza orientale diffusi in tutto il mondo romano, favoriti anche dagli imperatori in chiave politico-ideologica e strutturati a Roma in vere e proprie associazioni culturali capeggiate da sacerdoti: quelli di Cibele e Attis (dall’Asia Minore), di Iside (dall’Egitto). Chiude il percorso espositivo una zona relativa al culto di Mitra (dalla Persia), che contribuì allo sviluppo delle tendenze monoteistiche degli ultimi secoli dell’impero romano. Il progetto allestitivo affidato allo Studio di Architettura di Mao Benedetti e Sveva Di Martino prevede la disposizione delle opere dentro l’ambulacro più interno del Ii ordine dell’Anfiteatro Flavio, protette da elementi di chiusura dei grandi fornici volti a creare camere di “buio” sonoro (la cura del suono significante è affidata a Gianandrea Gazzola) che ricreano la suggestione del rito segreto separando e in un certo senso proteggendo, dai rumori e dalla luce presenti nell’ambulacro esterno. Quest’ultimo spazio, destinato ad accogliere i visitatori, è invece dedicato allo sviluppo del nastro narrativo degli apparati didascalici e alla proiezione di sequenze filmiche montate ad hoc da Stefano Scialotti sulle risonanze della cultura misterica nella contemporaneità, secondo una chiave di lettura proposta dall’antropologo Vincenzo Padiglione.  
   
   
OTTOBRE 2005 A MILANO, 10 RARI LAVORI SU CARTA DI GIACOMO BALLA APPARTENUTI ALLA COLLEZIONE ROTHSCHILD CHE TORNANO IN ITALIA DOPO QUASI CINQUANT’ANNI  
 
Milano, 11 luglio 2005 - Un importante appuntamento d’arte è previsto a ottobre, a Milano. In arrivo, 10 rari lavori su carta di Giacomo Balla, appartenuti alla Collezione Rothschild, che tornano in Italia dopo quasi cinquant’anni. Le opere saranno esposte nella mostra Dinamismo + Luce. Balla e i Futuristi, in programma dal 13 ottobre al 22 dicembre, alla galleria Fonte d’Abisso, curata da Danna Battaglia Olgiati e Ada Masoero. Acquistati da Herbert e Nannette Rothschild nel 1959, su consiglio del direttore del Moma, Alfred H. Barr jr, i dieci disegni e dipinti su carta furono eseguiti tra il 1913 e il 1919, e rappresentano una sorta di piccola antologia del lavoro di Balla, creata pezzo per pezzo dall’artista stesso, scegliendo disegni di diverse misure poi personalmente incollati su robusti fogli da disegno, tutti dell’identico formato (32 x 42 cm). Balla, tuttavia, non si era limitato a “impaginare” a nuovo i suoi antichi lavori. Molti li aveva anche rielaborati, facendone proseguire le linee-forza e le linee di velocità fuori dal perimetro originario, sulla carta del supporto (proprio come aveva amato fare con le cornici dei dipinti da lui stesso eseguite). Aveva poi tracciato in basso a destra, a matita, il titolo di ognuna, e a sinistra, nell’identica posizione per tutti, aveva impresso il suo timbro (“Balla Futurista”) con inchiostri bicolori intonati alle tonalità dominanti di ciascuno. Il tutto era stato rinchiuso in un portfolio in cartoncino, realizzato anch’esso dall’artista. La cura profusa nel comporre e uniformare questa sequenza di lavori futuristi, molti dei quali sono progetti per dipinti famosi, è prova dell’importanza che attribuiva loro, considerandoli punti di snodo fondamentali del suo percorso. Informazioni: Tel 02.86464407 info@fdabisso.Com  
   
   
AL PASSO SAN PELLEGRINO LA MOSTRA FOTOGRAFICA ‘GUERRA ALLA GUERRA - 1914 - 1918 - SCENE DI ORRORE QUOTIDIANO’  
 
Passo San Pellegrino (Tn), 11 luglio 2005 - Dal 10 luglio al 3 settembre al si tiene la mostra fotografica Guerra alla Guerra. Si tratta di foto scattate sui campi di battaglia del primo conflitto mondiale, raccolte da Ernst Friedrich in un volume contro la guerra nel 1924, pubblicato oggi da Oscar Mondadori. Il messaggio di Friedrich riproposto in questa mostra e' un messaggio forte, crudo, terribile ma reale ed ancora, purtroppo, molto attuale: muta il nome dei contendenti, muta l'area geografica ma il risultato non cambia, chi paga il prezzo altissimo sono sempre, e solo, gli uomini e la natura. Nell' anniversario dello scoppio della i guerra mondiale in Italia, 1915 – 2005, la mostra viene allestita per la prima volta in italia - nello stesso periodo -in due luoghi storici del fronte. Sasso di Costabella m. 2723 slm. - per la prima volta una mostra fotografica viene portata, all'aria aperta, fra le trincee e le caverne del fronte dolomitico in alta quota, sull'alta via attrezzata B. Zac - B. Federspiel, allestita dal gruppo di volontari "Sul Fronte Dei Ricordi" a ben 2723 m. Nella caverna osservatorio di uno spettacolare sperone roccioso. Ingresso libero senza orari (percorso per alpinisti) Ospizio del Passo San Pellegrino (Tn) - la mostra e' allestita e alla portata di tutti anche al passo di San Pellegrino (Tn) nell'antico ospizio che e' stato adattato per farne un affascinante sede espositiva. Il ricavato della vendita dei volumi e delle offerte verra' devoluto all'associazione "Sul Fronte Dei Ricordi" per finanziare il mantenimento delle postazioni e trincee delle alte vie Bepi Zac e Bruno Federspiel. Ospizio del Passo San Pellegrino (Tn), Passo San Pellegrino, 10 luglio - 3 settembre 2005, orario: 10 - 13 - 14 -17 tutti i giorni, ingresso libero. Sasso di Costabella m. Slm - Catena di Costabella (Tn), 10 luglio - 3 settembre 2005, aperto tutti i giorni, orario: 0 – 24, ingresso libero.  
   
   
48° FESTIVAL DI SPOLETO SPOLETO, 10 LUGLIO 2005  
 
Spoleto, 11 luglio 2005 - Domenica 10 luglio, si è concluso con un programma ricco di spettacoli il secondo weekend del Festival di Spoleto. Venerdì e sabato che hanno registrato il tutto esaurito nei teatri e un altissimo gradimento per gli spettacoli in scena. Alla Rocca Albornoziana applausi senza fine hanno accompagnato il recital della soprano Mariella Devia, un’artista di fama internazionale che ha incantato il pubblico con un repertorio raffinatissimo e una voce straordinaria. Il pubblico di Spoleto ha assolto Antigone, la figlia di Edipo e Giocasta, con oltre duecentocinquanta voti contro poco più di un centinaio di colpevolisti. A nulla è valsa la testimonianza che l’accusa, sostenuta dal procuratore Italo Ormanni, ha voluto portare, il “classicista” Luciano De Crescenzio. A difendere il personaggio della classicità era invece l’avvocato Nicola Buccico, membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Presidente del tribunale, il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli. Al Teatro Caio Melisso ieri replica per la splendida recita di Andrea Jonasson, accompagnata dal Jess-trio-wien. La bellissima attrice ha prima emozionato con la lettura di una serie di liriche di Rainer Maria Rilke e poi con una forza interpretativa straordinaria ha raccontato Medea catturando il pubblico e costringendolo a seguirla fino al culmine della tragica vicenda, esprimendo la furia vendicatrice dell’eroina mitologica. Tutto esaurito per il Dance Gala che replica oggi con le ultime due repliche, una alle 21,00 e una alle 23,00 (“familiare”). Piazza Duomo è palcoscenico dove i migliori ballerini provenienti da tutto il mondo si esibiscono in coreografie mozzafiato, coordinati da Gregor Hatala, primo ballerino dell’opera di Vienna. Sulle musiche di Ravel, Tchaikovsky, Rimsky-korsakov, Prokofiev e Theodorakis ballano oltre a Hatala, nomi noti come Elisabeth Golibina, Gaia Straccamore e la nuova star che ha ipnotizzato gli Stati Uniti: il ballerino di origine cubana Jose Manuel Carreño. Al Teatro Romano sono proseguito le repliche dello spettacolo coinvolgente e ricco di emozioni di Elisa Monte Dance, che porta a Spoleto due spettacoli con coreografie storiche e nuove creazioni, festeggiando il venticinquesimo anniversario della fondazione della sua compagnia. Mentre al Teatrino delle 6 Carne, lo spettacolo di Juan Diego Puerta Lopez continuava a fare il tutto esaurito con le ultime due repliche del Michele Strogoff delle Marionette Colla, mentre martedì debutta Aladino. La giornata si è conclusa alle 23.30 alla Basilica di Sant’eufemia con l’Ora Mistica con Ars Antiqua che hanno in programma Canti gregoriani, beneventani, ambrosiani e polifonici. Oggi in Piazza Duomo il grande jazz con il batterista Carl Allen. L’appuntamento è alle 22,00.  
   
   
“APERTAMENTE” RASSEGNA CULTURALE IDEATA E CONDOTTA DA MASSIMILIANO FINAZZER FLORY “L’ULTIMA CENA” DI LEONARDO, SANTA MARIA DELLE GRAZIE INTERVENGONO FLAVIO CAROLI E MASSIMILIANO FINAZZER FLORY  
 
Milano, 11 luglio 2005 - Si apre – martedì 12 luglio ore 21.00 presso l’Ottagono in Galleria Vittorio Emanuele Ii, Milano - la rassegna culturale Apertamente ideata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory che propone in sette eventi il rapporto tra “la città di Milano e le sue opere d’arte”: “L’ultima Cena” di Leonardo da Vinci è un’opera che – suggerisce Massimiliano Finazzer Flory - opera nell’immaginario collettivo offrendo, non solo interpretazioni di natura artistica, ma anche suggestioni filosofiche, provocazioni letterarie, posizioni religiose. Da qui prende il via il nostro dibattito sul ruolo dell’opera d’arte anche dal punto di vista simbolico”. Durante il primo di questi sette incontri pubblici all’ospite - di Finazzer Flory – per questa occasione lo storico dell’arte Flavio Caroli, verrà chiesto di indagare i profili psicologici degli Apostoli a partire dalla loro figura estetica. Ingresso Libero Ottagono Galleria Vittorio Emanuele Ii – Milano Per informazioni 349.0908883 Il prossimo incontro: Martedì 19 luglio ore 21.00 “La Scuola di Atene” di Raffaello Pinacoteca Ambrosiana Intervengono Massimo Donà e Massimiliano Finazzer Flory  
   
   
VESPAPARTY : MARTEDI’ 12 LUGLIO ALLE ORE 21.00 GRANDE VESPA PARTY ALL’ HOTEL RADISSON SAS AROMA  
 
Roma, 11 luglio 2005 - martedi 12 luglio alle ore 21.00 Vespa, la due ruote più famosa e diffusa al mondo, sbarca a Roma all’Hotel Radisson Sas, via Filippo Turati 171. L’occasione è un grande Vespaparty al quale parteciperanno personaggi del mondo della moda, del design, dello spettacolo, della finanza, dell’imprenditoria e della stampa. Sono oltre mille gli invitati, tra questi hanno già confermato la loro presenza: Paolo Calissano, Fabio Canino, Alessandro Di Pietro, Karim Capuano, Irene Ferri, Flavia Vento, Monica Leofreddi, Enrico Brignano, Valeria Marini, Giorgio Bracardi, Paola Saluzzi, Amedeo Goria, Raffaella Bergè e molti altri. La location futuristica e di grande impatto dell’Es Hotel accoglierà la nuova generazione di Vespa che, come al Vespaparty di Milano, sarà celebrata dall’emozionante performance di tre danzatori/acrobati che volteggeranno nell’aria sopra cinque Vespa, sospese alle avveniristiche finestre dell’ Es Hotel. Le facciate dell’Hotel saranno usate come elemento di continuità fisica e visiva diventando, per una sera, supporto e scenario della rappresentazione aerea curata artisticamente da Alberto Milazzo e Fabio Carturan. Le coreografie sono di Brigitte Morel. Tutta Roma è invitata ad assistere all’evento: il pubblico in strada potrà godere di una performance artistica di altissimo livello e partecipare all’estrazione di una Vespa Lx 125 e di dieci caschi messi in palio da Piaggio con tanto di musica curata da Radio 101 che vedra’ alla consolle l’alternarsi dei Dj Luca Dondoni e Federico Besana. Dopo la performance on the road, il Party si trasferirà in terrazza per festeggiare la nuova generazione di Vespa quest'anno rilanciata nei nuovissimi modelli Vespa Lx e Vespa Gts 250. L’evento e’ prodotto da Dpr Eventi, agenzia che vanta tra i suoi clienti brand come Coca Cola, Sony, Rcs, Telecom, Bmw e Nissan.  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR : IN SCOZIA FRANCESCO MOLINARI SI CLASSIFICA 14°, SUCCESSO DEL SUDAFRICANO TIM CLARK  
 
Milano, 11 luglio 2005 - Ottima prestazione di Francesco Molinari, che si è classificato al 14° posto con 273 colpi (70 66 68 69) nel Barclays Scottish Open (European Tour), disputato sul percorso di Loch Lomond, nei pressi di Glasgow in Scozia, con la presenza di numerosi campioni. Ha vinto il trentunenne sudafricano Tim Clark (265 - 67 66 65 67), che ha lasciato a due colpi l’irlandese Darren Clarke (267 - 67 65 69 66) e l’olandese Maarten Lafeber (67 63 68 69). Al quarto posto con 268 Ian Poulter, al quinto con 269 Angel Cabrera, Luke Donald e Nick Dougherty; all’11° con 271 Ernie Els; al 12° con 272 Adam Scott; al 18° con 274 Colin Montgomerie. Molinari ha condotto una gara molto regolare, ma ha emesso un acuto nel secondo giro con un 66 che l’ha portato in alta graduatoria. Nel turno finale (69 colpi) ha segnato quattro birdie, poi due bogey nelle ultime tre buche gli hanno impedito di affiancare in classifica Els. Hanno preso parte alla gara senza superare il taglio dopo 36 buche: Costantino Rocca, 73° con 141 (70 71), Emanuele Canonica, 126° con 146 (74 72), e Alessandro Tadini, 130° con 147 (71 76). Challenge Tour: Primo Titoli Per Ilya Goroneskoul – Primo titolo nel Challenge Tour per Ilya Goroneskoul (271 - 73 67 64 67). Il trentenne francese si è imposto nell’Open des Volcans sul tracciato del Golf des Volcans a Orcines in Francia, con due colpi di vantaggio sull’inglese Andrew Butterfield (273 - 68 65 71 69), sull’argentino Ariel Canete (68 69 69 67) e sul transalpino Nicolas Joakimides (69 65 68 71), che aveva iniziato il giro conclusivo con due colpi di vantaggio. Il migliore degli italiani è stato Alessandro Napoleoni, 28° con 283 (73 69 72 69), quindi 32° con 284 Massimo Scarpa (75 69 70 70) e 45.I con 287 Gregory Molteni (69 69 77 72) e Paolo Terreni (71 71 73 72). Eliminati al taglio: 70° con 145 Massimo Florioli (72 73); 79° con 146 Michele Reale (77 69); 100° con 148 Marco Crespi (74 74); 115° con 150 Stefano Reale (81 69). Non partito per il secondo giro Marco Soffietti. Prequalifiche Open Championship: Edoardo Molinari Leader - Edoardo Molinari è al primo posto nella prequalifica per l’Open britannico di Ladybank con 67 colpi alla pari con Robert Steele, Tony Nash, Jonathan Cheetham, John Wade e Adam Gee. Il sestetto è seguito con 67 da Gregory Havret, Robert Dinwiddie, Adam Stott, Darryl Berry e James Ablett. Nella prequalifica di Scotscraig Matteo Del Podio è 23° con 70 colpi. In vetta con 66 Makoto Tomoyoshi e Lawrence Dodd. Si gioca sulla distanza di 36 buche. Lpga Tour: Hee-won Han Solitaria, Sergas 69ª – Giulia Sergas ha perso nove posizione ed è 69ª con 218 colpi (72 72 74), a un giro del termine del Jamie Farr Owens Corning Classic (Lpga Tour), all’Highland Meadows Gc di Sylvania nell’Ohio. Ancora un cambio della guardia in vetta alla graduatoria, dove è salita la coreana Hee-won Han con 202 (69 67 66). Al secondo posto con 204 Jeong Jang, al terzo con 205 Meg Mallon e Marylin Lovander. Beth Daniel, leader dopo due turni, è ora 10ª con 208. Non ha superato il taglio Silvia Cavalleri, 111ª con 148 (73 75). U.s. Pga Tour: J. L. Lewis Allunga – J. L. Lewis (198 - 64 65 69) ha mantenuto la leadership anche al termine del terzo giro del John Deere Classic (U.s. Pga Tour) al Tpc at Deere Run di Silvis nell’Illinois. Ha distanziato di tre colpi Hank Kuehne (201 - 68 66 67), Richard S. Johnson (65 68 68) e Craig Bowden (65 68 68). Al quinto posto con 202 Jeff Brehaut e Robert Damron. Al torneo ha preso parte la quindicenne dilettante Michelle Wie, che non ha superato il taglio (89ª con 141 - 70 71). Europei Girls: Azzurre Al Decimo Posto - Le azzurrine sono state superate per 3,5-1,5 dall’Austria nella finale per il nono posto e sono terminate in decima posizione nel Campionato Europeo a squadre Girls, disputato al Lucerne Golf Club, nella città di Lucerna in Svizzera. Il titolo è stato conquistato dall’Inghilterra (Kiran Matharu, Melissa Reid, Jodi Ewart, Emma Sheffield) che in finale ha superato la Svezia per 3-2. Queste le altre finali: 3° posto Galles-danimarca 3-2; 5° posto: Norvegia-spagna 3-2; 7° posto: Francia-scozia 4-1; 11° posto: Belgio-germania 3-2. Quindi: 13° Finlandia; 14° Islanda, 15° Svizzera, 16° Olanda, 17° Latvia. Le azzurre hanno perso i doppi con Chiara Venezia/marianna Causin (1 up da Nina Muehl/kerstin Mertl) e con Alessandra De Luigi/alessandra Gallo (5/4 da Marina Kotnick/martina Hochwimmer). Nei singoli terzo punto austriaco con Marina Kotnick (5/4 su Chiara Venezia), poi pari tra Alessandra Gallo e Martina Hochwimmer e successo di Alessandra De Luigi (1 up su Kerstin Mertl).  
   
   
DOLOMITES SKIRACE: ANCHE QUEST’ANNO I “CORRIDORI DEL CIELO” IN VAL DI FASSA IL 24 LUGLIO TERZA PROVA DEL “BUFF SKYRUNNER WORLD SERIES”  
 
Canazei (Tn) 11 Luglio 2005 - Comincia ad infittirsi l’elenco degli iscritti della Dolomites Skyrace, il Campionato del Mondo di skyrunning, la corsa in alta quota che è prevista in Val di Fassa (Trentino) domenica 24 luglio. La gara, che partirà come di consueto da Canazei, celebra l’ottava edizione e per la seconda volta consecutiva è valida per il “Buff Skyrunner World Series”, a dimostrazione della spettacolarità dell’evento e di un’organizzazione ormai collaudata e capace. Diego Perathoner, responsabile oltre che “padre” della Dolomites Skyrace, non nasconde la propria soddisfazione per come stanno “correndo” le iscrizioni, che ad oltre 15 giorni dal via hanno superato abbondantemente quota 100 visto che, è risaputo, gli atleti e in particolare quelli più qualificati attendono l’ultima settimana per confermare la propria adesione. Ad oggi sono già 6 le nazioni rappresentate con Gran Bretagna, Stati Uniti, Ucraina, Colombia e Spagna con le due rappresentative di Catalogna e Paesi Baschi. Molti anche gli italiani, ovviamente, che tra il resto lo scorso anno si sono presi il lusso, in tre, di sgusciare via dal gruppo del campione del mondo Agusti Roc lasciandogli la consolazione del quarto posto. Dopo le prime due gare iridate del “Buff Skyrunner World Series” di Zegama (Spagna) e Poschiavo (Svizzera) c’è un inglese al comando nella classifica maschile. Infatti Rob Jebb si è classificato primo e secondo nelle due gare e vanta già un buon vantaggio sugli italiani Fabio Bonfanti e Fulvio Dapit, quest’ultimo vincitore lo scorso anno a Canazei. Spetta di diritto quindi al britannico il pettorale numero 1. Tra le donne eccelle Emanuela Brizio, vincitrice della seconda prova in Svizzera e seconda nel 2004 in Val di Fassa. La runner lombarda precede le due catalane Hernandez e Serra, quest’ultima vincitrice della Dolomites Skyrace 2004 e del titolo mondiale lo scorso anno. Gli skyrunners vengono chiamati i corridori del cielo e non può essere altrimenti, visto che le gare del “Buff Skyrunner World Series” obbligatoriamente devono salire oltre quota 3.000 metri. Non sono i chilometri, 22, a fare della Dolomites Skyrace una gara da ironmen, neppure il dislivello delle sole salite che ammonta a 1.702 metri, ma il contesto in cui si svolge, nel catino delle cime dolomitiche più suggestive, e soprattutto le asperità che i concorrenti devono affrontare. La salita da Canazei al Passo Pordoi, che già metterebbe in crisi un normale atleta, per gli skyrunners è solo un riscaldamento dei muscoli, la gara entra nel vivo quando dal Pordoi si inoltra nella gola che sale a Forcella Pordoi con una serie di tornanti a zig zag su uno stretto sentiero, in cui probabilmente anche i camosci sarebbero in difficoltà. Poi gli atleti raggiungono il Piz Boè a 3.150 metri, dove l’aria rarefatta costringe ad ulteriori fatiche, affrontando dislivelli e lingue di roccia di proporzioni veramente impegnative, ma il bello è la discesa, con alcuni tratti nei ghiaioni dove le insidie sono sempre in agguato, oppure lungo i canaloni dove a volte è necessario l’ausilio delle corde di sicurezza tese dagli organizzatori: tutto questo può dare solo in parte l’idea della durezza della gara, ma anche di quanto la Dolomites Skyrace sia un evento affascinante ed unico. Www.dolomiteskyrace.com  
   
   
10 GIORNI EQUESTRE BOSCARATO VINCE IL DERBY DI PREDAZZO CHIAUDANI PERDE LE STAFFE ED É SECONDO DOPO DIECI GIORNI DI GARE, È CALATO IL SIPARIO SULLA 10 GIORNI EQUESTRE DI PREDAZZO  
 
Predazzo (Tn), 11 luglio 2005 - Il tempo, dopo un avvio con il sole, purtroppo è peggiorato, tuttavia la pioggia non ha inficiato il successo e non ha nemmeno intaccato le qualità del campo, che ha retto perfettamente. Tutto lo spettacolo era incentrato ovviamente sul Derby, ed al momento cruciale ha smesso di piovere ed è arrivato il sole. È stato un Derby da ricordare, un solo binomio a zero penalità e tanta suspance, fino all’ultimo concorrente sceso in campo, infatti, il risultato era aperto. Ha vinto il padovano Alberto Boscarato su “Rina”, una gara aggressiva la sua, con ben due ostacoli a terra e nonostante questo è riuscito a mettersi dietro cavalieri di fama internazionale. Già al terzo ostacolo, un passaggio di sentiero su fosso, ha rischiato grosso, al quinto ostacolo invece la fortuna non l’ha assistito, la sua cavalla ha abbattuto un elemento della triplice su fosso ed ha pagato 4”, poi via al gran galoppo fino al sedicesimo ostacolo. Sembra volare la sua Rina, ma col posteriore tocca un elemento, tra il foltissimo pubblico è un boato. Boscarato con la stizza dentro lancia la sua cavalla ad una velocità incredibile negli ultimi metri che lo dividono dall’ultimo ostacolo, che supera indenne, e ferma il cronometro sul miglior tempo, 1’53”26. Dietro però devono ancora entrare dieci binomi. Il primo dei più “pericolosi” per il leader provvisorio ad entrare in campo è il navigato Arnaldo Bologni con Graveline de Sivry. Già al terzo ostacolo compie un errore, si innervosisce, ma anche lui non è velocissimo ed all’ostacolo n. 14 paga altri 4”. Il bolognese Natale Chiaudani entra dopo Bologni, ha già un riferimento importante. Sa bene che Boscarato ha due penalità che sono costate 8” ed anche Bologni. Cerca di saltare evitando l’errore e ci riesce bene, ma la sua velocità non è elevata. Impala Bleu risponde bene ai comandi del cavaliere, poi da metà percorso il ritmo è più alto, si prende dei rischi e va a fare un errore al numero 14, un semplice verticale su tavole, proprio come Bologni. Ma Chiaudani, e lo si nota alla fine, ha perso una staffa, tempo prezioso da mettere in conto, con i 4” di penalità è secondo dietro Boscarato, ma davanti a Bologni. A questo punto la gara è già decisa, anche se dopo entra un energico Cattapan, anche lui con 8” di penalità. Manca solo Bologni con Abeltus Santa Monica, ma tre errori sono troppi e così Boscarato è il nuovo grande vincitore del Derby di Predazzo. In gara anche alcuni binomi locali. Si classifica solo Cavalieri, ma la sua Marisol, brava nel non fare errori, si rifiuta di saltare l’ostacolo numero 2; Cavalieri perde secondi preziosi, troppi, nonostante sia l’unico a finire a zero si piazza 10°. Out Mario Claudio Cariello e Mauro Ferrari, entrambi stoppati alla fossa ferrarese. Nella mattinata spazio ad altre tre gare. Moreno Guidetti (Kasparac) ha fatto un bel bis dopo il successo di ieri, vincendo nella C120 davanti ad Alan Bassi ed all’incredibile undicenne Filippo Marco Bologni in sella ad Abracadabra, la sua velocissima cavallina. Nella C130 doppietta trentina con Manuela Baldassarini (Armony de la Rotonda) davanti a Giorgio Angelini (Indiana Grigia) ed a Dorotea Di Pietro. Infine Gianluca Palmizi con “Amica Mia” ha centrato il successo col miglior tempo nella C135 davanti a Brotto ed a Bologni. E intanto gli organizzatori stanno già pensando al programma della 30.A edizione, sarà un evento stellare. La Val di Fiemme quando promette….Mantiene! Premio n. 15 “Regione Autonoma Trentino Alto Adige” - 1) Guidetti Moreno (Kasparac) 55,35; 2) Bassi Alan (Castor) 56,11; 3) Bologni Filippo Marco (Abracadabra) 56,35; 4) Pulga Francesca (Aladino de la Rotonda) 57,91; 5) Cimarosa Filippo (Intermezzo Iii – Ex Igor) 58,28; 6) Rustici Mirco (Nottingham Forest del Silone) 59,05; 7) Brotto Paolo (Confidenz Jf) 60,14; 8) Righetti Francesca (Sandra B Z) 63,04; 9) Gruber Gregor (Karolien) 65,39; 10) Zanella Mary (Utha van het Vliethof) 66,37; Premio n. 16 “Azienda Autonoma per il Turismo della Valle di Fiemme” - 1) Baldassarini Manuela (Armony del la Rotonda) 51,97; 2) Angelini Giorgio (Indiana Grigia) 53,71; 3) Di Pietro Dorotea (Hygie de Semilly) 55,06; 4) Donolato Simona (Impero) 55,73; 5) Girelli Priscilla (Lorraine) 58,88; 5) Mangiarotti Giulia (Emeraude de Jassy) 58,88; 7) Ricci Sebastiano (Pryncess) 59,91; 8) Fumagalli Maria Cristina (Lina Ginelli) 60,50; 9) Zen Chiara (Silver Screen) 61,02; 10) Canteri Mario (Aladin) 61,11; Premio n. 17 “Consorzio dei Comuni B.i.m. Adige” - 1) Palmizi Gianluca (Amica Mia) 28,74; 2) Brotto Fabio (Odian) 29,94; 3) Bologni Arnaldo (Fortuna Forever) 31,08; 4) Palmizi Gianluca (Corano) 31,24; 5) Boscarato Alberto (Frivolo delle Roane) 31,79; 6) Donolato Simona (Vitti Laser) 32,12; 7) Caimi Martina (Parma) 33,39; 8) Baldassarini Manuela (Desireee Clary) 34,64; 9) Ferrari Marco (Colth) 34,97; 10) Bindi Federica (Elios) 35,48; Premio n. 18 “Comune di Predazzo” - Derby Di Predazzo - 1) Boscarato Alberto (Rina) 121,36 – 8 pen.; 2) Chiaudani Natale (Impala Bleu) 121,90 – 4 pen.; 3) Bologni Arnaldo (Graveline de Sivry) 125,90 – 8 pen.; 4) Bologni Arnaldo (Abeltus Santa Monica) 128,51 – 8 pen.; 5) Cattapan Giordano (Dowson) 131,66 – 8 pen.; 6) Chiaudani Natale (Illinois Ii) 132,00 - 12 pen.; 7) Lobo Marcela (Kanebo) 141,07 – 4 pen.; 8) Pitzianti Cristian (Irish) 141,86 – 20 pen.; 9) Chiaudani Natale (Saturnus) 143,67 – 8 pen.; 10) Cavalieri Vittorio (Marisol) 154,81 – 0 pen.  
   
   
POLE POSITION PER IL TEAM SHOSHOLOZA IL PRIMO TEAM SUDAFRICANO ISCRITTO ALLA COPPA AMERICA HA PRESENTATO A VALENCIA LA NUOVA IMBARCAZIONE COSTRUITA SECONDO LE NUOVE REGOLE IN VIGORE  
 
 Milano, 11 luglio 2005. – Nel corso di un workshop, tenutosi a Valencia dal 23 al 25 giugno, è stata presentata la nuova imbarcazione - costruita secondo le nuove regole della Coppa America (Acc Rule V5) che impongono di modificare il progetto dello yacht rispetto all'ultima edizione del 2003: la chiglia più profonda, la maggiore superficie velica e i pesi più contenuti distinguono i nuovi yacht da quelli della precedente generazione. Le nuove barche hanno una lunghezza di circa 25 metri, una larghezza di circa 4 metri e un peso fino a 24 tonnellate. L'albero di Shosholoza Rsa 83 pesa 750 chilogrammi e raggiunge i 35 metri di lunghezza, con il tangone dello spinnaker di 11,5 metri. Il bulbo, di una ventina di tonnellate e con una lunghezza di sei metri, deve contrastare le forze generate da un'immensa superficie velica (rispettivamente di 350 - 500 metri quadri nelle andature di bolina e di 720 nelle andature portanti). Alla progettazione della barca è stata attribuita un'importanza considerevole. Anche modifiche apparentemente non determinanti possono avere effetti notevoli sulle caratteristiche dello yacht e fare la differenza fra vittoria e sconfitta. Nel progetto, quindi, non ci si è basati solo sulle esperienze maturate dal team con la vecchia barca, ma anche sui risultati di simulazioni, estremamente sofisticate, fatte al computer. T-systems, la Divisione di Deutsche Telekom dedicata alla clientela business, è il principale sponsor ufficiale del Team Shosholoza. La sponsorizzazione di T-systems comprende sia il supporto finanziario, sia quello tecnico. L'azienda mette a disposizione la propria esperienza e le proprie risorse, hardware, e software. Insieme alla Formula 1, infatti, la Coppa America è una degli sport più impegnativi dal punto di vista tecnologico. L'esperienza in campo tecnologico è indispensabile non solo nella progettazione delle barche, ma anche nei preparativi per le regate. Le stazioni meteo, per esempio, registrano continuamente i dati e li analizzano per produrre previsioni specifiche per singoli tratti delle regate, arrivando al punto di predire come e quando avverrà il primo e il secondo salto divento dopo la partenza. Eckhard Zanger, Head of Corporate Communications di T-systems, ha così commentato la partecipazione della società alla Coppa America: "Siamo lieti che il nostro know-how e la nostra esperienza tecnica vengano messi alla prova in condizioni estreme e faremo ogni sforzo per aiutare il Team Shosholoza nei preparativi alla Coppa America".  
   
   
I DUE NUOVI GIOVANI TALENTI DEL NUOTO ITALIANO ALESSIA FILIPPI E CATERINA GIACCHETTI ENTRANO A FAR PARTE DEL DREAM TEAM ARENA. LE DUE GIOVANI ATLETE SI SONO IMPOSTE NEGLI ULTIMI DUE MESI NEL PANORAMA DEL NUOTO INTERNAZIONALE CON RISULTATI TANTO IMPORTANTI QUANTO INATTESI  
 
Tolentino, 11 luglio 2005 - Arena riafferma il suo costante impegno nel mondo delle sponsorizzazioni sportive sia a livello di grandi campioni che di giovani promesse del nuoto Nazionale ed Internazionale. L’ingresso di Alessia Filippi e di Caterina Giacchetti è la più recente conferma di questa strategia perseguita con estrema perseveranza da Arena in linea con il suo ruolo di marca leader nel settore del “waterwear”. Alessia Filippi, romana, 18 anni, nuotatrice versatile e di talento ha già collezionato importanti risultati nei 200 dorso e 200, 400 misti. Campionessa italiana nei 200 Dorso a Riccione, la scorsa settimana nel corso dei Giochi Del Mediterraneo ha stabilito il nuovo Primato Italiano Assoluto dei 400 misti con 4’40’’61, tempo che le vale anche la seconda prestazione mondiale stagionale. Caterina Giacchetti, napoletana, solo 16 anni, ragazza con una forte carica agonistica e una passione naturale per lo sport è specialista delle gare farfalla. I 200 metri sono la sua distanza preferita in cui è riuscita finora ad esprimersi al meglio: Primato italiano assoluto in vasca lunga ai Campionati italiani a Riccione 2005 e Primato Italiano Assoluto in vasca corta agli Europei di Vienna del 2004. Arena sarà al fianco delle due nuotatrici nel mondo delle competizioni Nazionali ed Internazionali e offrirà loro il massimo supporto mettendo a loro disposizione la più avanzata tecnologia nel mondo dei costumi di alta competizione rappresentata da Arena Power Skin Xtreme. Il Dream team Arena si arricchisce dunque, non solo di nuotatori affermati a livello internazionale come Massimiliano Rosolino, Roland Schoeman e Ryk Neethling, i due primatisti olimpionici sudafricani e gli altri Campioni internazionali come Laure Manaudou, Emiliano Brembilla, Filippo Magnini, Yuri Prilukov, Daniel Gyurta, Eva Risztov, Arkady Vyatchanin e Stanislava Komarova, ma anche di giovani talenti che hanno già iniziato a collezionare importanti medaglie e risultati sorprendenti.