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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Gennaio 2005
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NUOVI STRUMENTI PER DARE VOCE E NUOVE OPPORTUNITÀ AL VALORE DELLA DONNA IN FAMIGLIA IL PROGETTO DONNE IN RETE DI EQUAL-TELEWORK 360 |
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Milano, 26 gennaio 2005 “Chi lo ha detto che noi donne non siamo il motore dell’innovazione?” dice Liliana Merlo, presidente di Donneuropee Federcasalinghe.” Il progetto Donne in rete è un progetto sperimentale , che nasce dalle esigenze concrete dell’identità femminile del terzo Millennio, in cui la donna casalinga è sempre meno chiusa tra le mura domestiche e sempre più interagisce fortemente con la società, si interessa di arte, di cultura,di politica, legge, fa volontariato, coltiva hobbies con passione e non perde la sua identità diventando mamma o casalinga, ma può, grazie alle nuove tecnologie, se vuole, mantenersi aggiornata, amplificare le sue capacità professionali dovute ad anni di studio sia precedenti che dopo il matrimonio, e/o a periodi di lavoro esplicato prima di fare figli . Le capacità delle donne sono immense e con la scelta di essere casalinga per necessità e per proprio volere, con la grande scelta di fare dei figli, l’identità femminile si arricchisce e le capacità personali acquisiscono l’equilibrio che l’esperienza della maternità dona, per questo l’identità femminile non deve andare perduta, ma valorizzata e Internet e l’Ict in questo sono strumenti unici di estrema utilità: una finestra sul mondo!”. Donne in rete è un progetto sperimentale di avvicinamento all’informatica e al telelavoro per le donne casalinghe , prevede un servizio innovativo di assistenza e formazione gratuito attivato presso la sede di Milano di Donneuropee Federcasalinghe, ed è uno dei progetti sperimentali avviati con Equal-telework 360 (sito Internet www.Telework360.it). Prevede dei corsi di formazione e tutoring e iniziative di telelavoro. E’ cofinanziato con fondi Equal tramite la Regione Lombardia. Per l’Italia , l’Autorità di gestione responsabile dell’Iniziativa comunitaria Equal è il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. “In particolare Donne in rete fa parte del più complesso progetto Equal Telework 360”, spiega Michele Bonomo, responsabile di Excellent, società di Milano specializzata nel settore dell'informatica e sulle applicazioni Internet , promotrice del progetto Equal-telework 360, “ che ha la durata di 36 mesi, ha comportato un investimento di due milioni di euro , è cofinanziato dalla Regione Lombardia . Donne in rete è uno degli otto progetti che compongono Equal Telework 360 che ha l’obiettivo di studiare e sperimentare il telelavoro a 360 gradi , sia nei suoi aspetti aziendali sia come strumento per generare nuova occupazione”. Equal Telework 360 è realizzato da una partnership di sviluppo geografica che comprende i seguenti enti: Excellent (ente capofila), Cedcamera (Camera di Commercio di Milano), Provincia di Como, Fondazione Clerici, Agenzia Sviluppo Nord Milano, Getronics, Associazione Disabili Bergamaschi, Donneuropee Federcasalinghe, Fondazione Castellini. “Abbiamo anche svolto un apposito sondaggio con questionario” dice Liliana Merlo,” tra le nostre socie proprio sull’utilizzo di Internet e delle nuove tecnologie".L’ict e le applicazioni remote (telelavoro, formazione a distanza, accesso remoto alle informazioni e ai servizi) sono un ottimo strumento per avvicinare le donne al mondo del lavoro o per migliorare le condizioni di vita delle donne casalinghe anche come grande opportunità sociale e culturale di scambio e contatto informativo e supporto. “Grazie ai fondi comunitari, elargitici dalla Regione Lombardia , Donne in rete risponde ad esigenze concrete delle nostre socie e a un gap culturale ” , spiega Liliana Merlo,”abbiamo fatto un’ampia attività di formazione (corsi base e avanzati sull’informatica rivolti alle socie), abbiamo intenzione di potenziare il sito Internet , che è stato creato ed è in pieno sviluppo (www.Donnelombardia.it), e di aiutare anche le socie più anziane a utilizzare le postazioni con computer che abbiamo ora in sede (formazione, esercitazioni, applicazioni remote)”. Si tratta di un progetto che propone una esperienza di avvicinamento all’informatica e alle nuove modalità di telelavoro , assistita con tutor ad donne desiderose di misurarsi col mondo del lavoro o di offrire , attraverso i canali dell’informatica, le proprie competenze o i propri servizi (traduzioni, corsi di cucina, scritture di pagine web , etc.) e a donne che intendono aprirsi al mondo con le nuove finestre verso il mondo che l’Ict offre. Donneuropee Federcasalinghe è un’ associazione senza scopo di lucro, libera ed indipendente. E’ una delle principali associazioni che rappresentano, in Italia, le persone che svolgono a tempo pieno o part-time, il lavoro familiare. E’ nata nel 1982 con sede nazionale a Roma, presenta una rete capillare di sedi regionali e provinciali. Conta oltre 80mila socie, di cui oltre un migliaio a Milano. “Abbiamo la determinazione di essere una forza positiva della società,” dice Liliana Merlo,”e progetti come questo testimoniano che siamo parte costruttiva di una rivoluzione culturale per una migliore e più completa qualità della vita. Non dimentichiamo che importanti provvedimenti legislativi sono stati assunti anche sotto l’influenza e la pressione della nostra associazione, quali le norme per l’istituzione dell’albo degli installatori; la legge 215/92 detta dell’imprenditorialità femminile; la legge sulla sicurezza delle abitazioni del 1999; l’introduzione dell’assegno di maternità per casalinghe e non occupate la costituzione degli sportelli Informafamiglia, e molti altri risultati quali la novità della nostra holding sociale che raccoglierà i risultati di oltre 20 anni di impegno, il Fondo Pensione Famiglia , il Fondo Inail per la tutela delle casalinghe dagli infortuni domestici che supera il milione di iscritte/i “. La sede regionale della Lombardia Donneuropee-federcasalinghe rappresenta le donne che si occupano, part-time o full-time, della casa e della famiglia. E’ stata fondata oltre quindici anni fa, sull'impulso dell'Associazione Nazionale .La sede di Milano promuove ogni anno molteplici attività, tra cui il progetto e relativo premio So Fare che ha come scopo la valorizzazione delle capacità artistiche e manageriali delle donne, il progetto Salute con giornate informative e di sensibilizzazione. “Le nuove tecnologie informatiche “ dice Liliana Merlo,”è necessario che siano conosciute dalla donne, occorre sia fornita alle donne l’alfabetizzazione di una finestra nuova verso il mondo : l’Ict e Internet in particolare. Abbiamo toccato con mano che Internet ad esempio ci consente anche dialogare meglio con le nostre associate , di aggiornarle in maniera più completa e veloce sui programmi , le visite, i convegni che organizziamo, e ci permette di attivare più servizi anche per le donne . Nuovi progetti in essere ci sono già , come l’idea di fare una banca dati delle socie interessate al telelavoro, di dare loro voce ospitando dei loro siti Internet personali e altro ancora”.
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