Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Gennaio 2005
 
   
  Pagina1  
  LITIGARE COSTA: OGNI GIORNO QUASI 3 MILIONI E MEZZO DI EURO PER L’ECONOMIA MILANESE  
   
  Milano, 31 gennaio 2005 - Le imprese milanesi si trovano coinvolte in controversie commerciali (che talvolta sfociano in una vera e propria causa) mediamente 3 volte all’anno. Si tratta per lo più di controversie che riguardano i rapporti fra imprese (80%). Il 73% delle liti è per via di mancato pagamento o pagamento incompleto. E per arrivare ad una conclusione possono passare anche più di due anni (25%). E litigare comporta tra l’altro affari bloccati e spese sostenute. Ma quanto costano le controversie per affari? Per l’economia milanese si parla di quasi 1.250.000.000 euro all’anno, che incide per lo 0,4% sul fatturato milanese, quasi 3 milioni e mezzo di euro al giorno. Emerge da un’indagine svolta dalla Camera di commercio di Milano attraverso il Lab-mim su 615 imprese milanesi, in occasione della prima settimana nazionale della conciliazione. Ma come “vive” l’imprenditore milanese la controversia? Per 83 imprenditori su 100 è fonte di stress e per uno su tre lo stress si ripercuote in ufficio, mentre per uno su quattro si riflette anche nell’ambito familiare e sulla propria salute. In tutto il territorio milanese solo il 40% degli intervistati vive le liti commerciali come un semplice “incidente di percorso”, mentre il 27% lo considera “un ostacolo”. I meno litigiosi? Gli over ’60 con poco più di due liti all’anno. Più attaccabrighe i giovani con quasi quattro liti all’anno ma anche le donne con quasi tre liti e mezzo all’anno. Di conseguenza più stressati i giovani (86,4%) che devono stare attenti alla salute: il 32% ne risente sulla propria pelle e il 30% porta la tensione anche in famiglia. E di conciliazione se ne è parlato oggi al Castello Visconteo di Abbiategrasso durante l’incontro “La conciliazione delle controversie commerciali, un approccio su misura per la piccola e media impresa”, organizzato dalla Camera di commercio di Milano e Apimilano, con la partecipazione della Camera per la Mediazione delle Controversie di Monza. “Sono risultati - ha affermato Stefano Azzali, Segretario generale della Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano - che confermano come le controversie commerciali siano un problema strutturale per le imprese. Anche per venire incontro alla diffusa esigenza di vivere queste situazioni in modo meno problematico e più costruttivo, in un’ottica manageriale, la Camera di Commercio di Milano ha diversi servizi di risoluzione alternativa delle controversie tra cui il Servizio di conciliazione. Uno strumento per consentire di trovare, rapidamente, soluzioni soddisfacenti per tutte le parti coinvolte”. “Che lo strumento della conciliazione sia efficace anche nel contesto delle controversie di lavoro è indiscutibile.”- afferma Natale Manini, Direttore Relazioni Industriali Apimilano - ''Basti pensare che, grazie all'Accordo Apimilano-cgil Cisl Uil del Maggio 2000, la specifica Commissione operante sia presso la Sede che nei distretti di Abbiategrasso e di Seregno, solo nel 2004, ha affrontato con esito positivo ben 190 vertenze. Solo 7 non sono sfociate in Accordo.'' ''Ciò che preoccupa'' - conclude Manini - ''è la situazione generale di stagnante difficoltà in cui operano le Pmi, situazione cui è ascrivibile per la gran parte l'origine di una diffusa conflittualità.'' I Numeri Del Servizio Di Conciliazione Della Camera Arbitrale Di Milano - Camera Di Commercio Di Milano - 2004 Al Servizio di conciliazione della Camera arbitrale di Milano, i risultati sono sempre in crescita: nel 2004 sono state depositate 260 richieste di conciliazione (+ 53% rispetto al 2003) con 108 incontri già svolti o in programma (+ 103%). Oltre il 60% delle controversie si conclude con un accordo tra le parti. La durata media dei procedimenti è di 39 giorni. Una considerevole parte di controversie riguarda il settore delle telecomunicazioni, seguito da altri comparti tradizionalmente più "sensibili" alla composizione stragiudiziale delle liti: turismo, commercio e artigianato (vedere tabella in basso). Da un rilevamento effettuato sui procedimenti gestiti negli ultimi 2 anni, il 92% dei fruitori del Servizio di conciliazione è soddisfatto dell’accordo raggiunto. Positivi i giudizi sui tempi del Servizio di conciliazione: il 98% degli utenti li giudica adeguati. I costi del Servizio sono giudicati adeguati nel 92% dei casi. Come funziona il servizio di conciliazione? Una parte deposita la domanda di conciliazione illustrando, per sommi capi, quanto è avvenuto. I funzionari del Servizio di Conciliazione contattano l’altra parte per verificare la sua disponibilità a partecipare al tentativo. In caso di accettazione, viene fissata la data dell’incontro davanti ad un conciliatore il quale cercherà di aiutarle a raggiungere un accordo che chiuda definitivamente e in modo soddisfacente la vicenda. Si può raggiungere un accordo sulla vicenda oppure arrivare a stipulare un nuovo contratto tra le parti che consentirà il proseguimento del rapporto commerciale. L’accordo può essere solo monetario o, come succede in taluni casi, più “fantasioso’’ (ad es. Offrendo un buono sconto invece del denaro). Spazio alla creatività pur di recuperare, in modo positivo, un rapporto che si era deteriorato e magari rinnovarlo. Alla fine ciò che conta non è solo quanto si è ottenuto ma come lo si è ottenuto e cioè non litigando ma collaborando per trovare una soluzione… Quali liti è possibile conciliare? Ci si può rivolgere al Servizio di conciliazione per qualunque tipo di lite; l’unica condizione è che almeno una delle parti coinvolte sia un’impresa. Si può tentare la conciliazione per qualunque valore (non c’è un minimo o un massimo), a prescindere dalla provenienza delle parti (per citare due casi realmente accaduti: il turista bolognese che ha acquistato un viaggio da un Tour Operator piemontese può rivolgersi al Servizio di conciliazione di Milano; altrettanto può fare l’impresa trevigiana che ha in atto una controversia con un’impresa fornitrice ligure). Quanto costa? Depositare la domanda è gratuito: a) se nella controversia è coinvolto un consumatore; b) se le parti depositano congiuntamente la domanda di conciliazione; c) se il tentativo di conciliazione è obbligatorio per legge. La partecipazione all’incontro ha un costo, molto contenuto, collegato al valore della lite. Alcuni esempi: fino a 1.000 euro di valore della controversia, ciascuna parte pagherà 40 euro per partecipare all’incontro, mentre 1.001 a 5.000 euro, la partecipazione costerà 100 euro. Da 10.001 a 25.000, 300 euro. Ma il valore delle dispute conciliate può anche essere molto elevato (anche milioni di euro). Per vedere in dettaglio le tariffe del Servizio di Conciliazione, ci si può connettere a www.Conciliazione.com  Per presentare una domanda di conciliazione al Servizio di Conciliazione, è sufficiente collegarsi al sito www.Conciliazione.com, compilare e inviare la domanda di conciliazione che si trova sul sito al fax 02/8515.4577 o presentare lo stesso modulo presso la Segreteria del Servizio di Conciliazione alla Camera Arbitrale – Camera di commercio di Milano, via Meravigli 9/b - Milano. Le informazioni sul servizio di Conciliazione possono essere fornite su appuntamento, via email o per telefono ai seguenti recapiti: 02 8055588, servizio.Conciliazione@mi.camcom.it  Servizi di conciliazione nel resto d’Italia E’ bene ricordare che il Servizio di conciliazione è attivo presso tutte le Camere di commercio lombarde e in molte altre Camere di commercio italiane. Per quanto riguarda la provincia milanese, è possibile avvalersi anche delle sedi decentrate della Camera di commercio a Legnano, Desio e Monza.  
     
  <<BACK