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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Gennaio 2005
 
   
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  REZAC E PALUSELLI FIRMANO LA MARCIALONGA ROSSI CON GLI SCI …COME CON LA PAGAIA  
   
  Trento, 31 gennaio 2005 - Una Marcialonga da incorniciare quella di oggi, pista splendida, tempo bellissimo, una gara tiratissima e molto combattuta fin dall’inizio, ed un campione olimpico che sorprende tutti. Ha vinto un preparatissimo Stanislav Rezac, atleta della Repubblica Ceca che aveva messo a punto la sua Marcialonga in quota. Secondo nel 2003 alle spalle di Joergen Aukland ( iericostretto a letto dall’influenza), Rezac oggi ha corso una gara tutta all’attacco e nell’ultimo chilometro, sulla temuta salita di Cascata, ha sferrato l’attacco decisivo a Zanetel che non è stato in grado di ribattere. Zanetel e Cattaneo hanno cercato di tenere alto il ritmo fin dai primi chilometri, aiutati dagli altri azzurri della squadra. Hanno cercato in tutti i modi di sfoltire il gruppo dei migliori, del quale facevano parte soprattutto gli atleti scandinavi e Rezac. La temperatura era molto rigida ed in prossimità di Canazei toccava i -18° ed è stato proprio a Canazei che gli scandinavi Palmer, Svard, Tynell con Aasmae e Rezac tentavano la sortita, ma Zanetel & C. Erano pronti a ribattere. Sulla salita di Soraga, circa al 32° km, la testa della gara vedeva condurre Costantin e Zanetel “francobollati” da Svard, Grandelis e Tynell. Esattamente a metà gara si fa notare anche Skjonsfjell, leader della Fis Marathon Cup a pari punti con Zanetel, che aggancia i primi e cerca di allungare, ma la sua ombra stagliata sulla neve si confonde con quella di Zanetel che non lo perde di vista. Nel frattempo Cristina Paluselli è al comando inseguita da Lara Peyrot; l’altra protagonista Sofia Lind è rimasta a letto con l’influenza. Per la forestale di Tesero una gara sempre al comando, mentre per la Peyrot dopo il giro di boa a Canazei si sono riacutizzati i dolori alla schiena che l’hanno costretta a rallentare il ritmo. A Predazzo un gruppetto con Svard, Tynell, Cattaneo, Costantin e Zanetel è riuscito a guadagnare una trentina di metri sugli altri, a Ziano il gruppetto cambia protagonisti ed a condurre passano Cattaneo, Svard, Eriksson ed Hallingstad, ma a Lago di Tesero i fuggitivi vengono fagocitati dal gruppo. Mentre i primi si approssimano ai piedi della Cascata, Tynell, Rezac e Skjonsfjell rendono difficile la vita agli italiani con Svard, Eriksson e Hallingstad che si frappongono alle tute rosse di Cattaneo, Zanetel, Fauner e Grandelis. Quando la salita inizia a picchiare forte si staccano Zanetel e Rezac, la gara è nelle loro mani ed è proprio Rezac ad avere la meglio. “Quando l'ho sentito sulle code dei miei sci – dice Zanetel – ho capito che lui era in giornata sì”. In effetti, quando ai 500 metri ha tentato l’affondo Zanetel era a corto di energie e si è dovuto “accontentare” del secondo posto. Bravissimo anche Cattaneo, ha condotto una gara veramente convincente e lo ha riconosciuto anche lo svedese Svard, che non è riuscito a batterlo anche per aver rotto un bastoncino nel finale. Quinto posto per Silvio Fauner che ha avuto ragione di Tynell, uno specialista del classico e delle lunghe distanze, mentre Costantin e Margaroli, finiti alle loro spalle, hanno completato il successo della squadra azzurra, 5 nei primi 8! Trionfale l’arrivo di Cristina Paluselli: la fiemmese fra due ali di pubblico inneggiante è “volata” negli ultimi metri coronando un sogno cullato fin da Moena. Complimenti per lei anche da Gabriella Paruzzi, che ha rivissuto la gara dello scorso anno commentando le immagini per la diretta Rai. Sono trascorsi oltre 3 minuti prima di intravedere la figura di Lara Peyrot nel rettilineo finale, un secondo posto che merita ampiamente, viste le sue disavventure fisiche. Grossa sorpresa per il terzo posto: la canadese di origini russe Daria Gaiazova è arrivata sul traguardo incredula, grande felicità per lei che, come la connazionale Williams giunta quarta, non aveva mai gareggiato oltre i 30 km. Grande interprete della tecnica classica, o meglio della tecnica “a spinta”, il plurimedagliato olimpico Antonio Rossi ha sfruttato le sue poderose braccia per spingere sui bastoncini con violenza: la classifica ufficiosa lo dà al 666° posto. “È stata un’esperienza fantastica – ha detto l’olimpionico di canoa - sciare per 70 chilometri è stancante per me che sono abituato a correre pochi minuti, ma essere tra tanta gente è meraviglioso. Ad un certo punto una ragazza mi ha gridato “che cosa ci fai col n. 44 così indietro?!” poi mi ha conosciuto e mi ha chiesto scusa, incitandomi forte. Penso che tornerò!” Gli arrivi si sono susseguiti fino a sera, la Marcialonga dei 4.200 è un’interminabile colonna di amanti del fondo e della fatica. Sicuramente il bel tempo è stato una componente importante del successo, ma il lavoro dei 1.200 volontari è stato importantissimo. La Marcialonga può guardare fiduciosa al futuro, quella del 2006 sarà ancora a tecnica classica. Classifica Maschile: Rezac Stanislav (Cze) 3.00.37; 2) Zanetel Gianantonio (Ita) 3.00.45; 3) Cattaneo Marco (Ita) 3.01.04; 4) Svard Oskar (Svezia) 3.01.06; 5) Fauner Silvio (Ita) 3.01.18; 6) Daniel Tynell (Sve) 3.01.23; 7) Pierluigi Costantin (Ita) 3.01.42; 8) Ivan Margaroli (Ita) 3.01.48; Anders Hallingstad (Nor) 3.01.55; 10) Henrik Eriksson (Sve) 3.02.07 Femminile 1) Paluselli Cristina (Ita) 3.24.52; 2) Peyrot Lara (Ita) 3.28.06; 3) Gaiazova Daria (Can) 3.48.47; 4) Williams Madeliene (Can) 3.50.06; 5) Dziadkowiec Dorota (Pol) 3.50.54; 6) Nafranovich Irina (Blr) 3.52.53; 7) Druidi Viviana (Ita) 3.54.16; 8) Linn Elvebakk Anne (Nor) 3.55.38; 9) Nilssen Anette Rustad (Nor) 3.57.23; 10) Soreng Mari (Nor) 3.57.37  
     
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