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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Febbraio 2005
 
   
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  LA COMMISSIONE VALUTA I PROGRAMMI DI STABILITÀ AGGIORNATI DI BELGIO, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, IRLANDA E ITALIA  
   
  Bruxelles, 3 febbraio 2005 - Avendo esaminato i rispettivi programmi di stabilità pluriennali aggiornati[1], la Commissione europea è giunta alla conclusione che Finlandia e Irlanda hanno soddisfatto pienamente i requisiti del patto di stabilità e crescita mentre il Belgio va elogiato per aver proseguito nella riduzione del proprio debito elevato e per aver mantenuto un avanzo di bilancio. Francia, Germania e Italia, ovvero gli altri membri dell’area dell’euro i cui programmi sono stati valutati questa settimana, devono proseguire il risanamento delle finanze per raggiungere l’obiettivo di medio termine di un bilancio prossimo al pareggio o in attivo. Le raccomandazioni della Commissione in merito ai sei programmi di stabilità nonché ai cinque programmi di convergenza[2] valutati oggi (cfr. Ip/05/127) saranno all’ordine del giorno della riunione dei ministri delle finanze dell’Unione europea del 17 febbraio. “Il raggiungimento e il mantenimento di bilanci nazionali prossimi al pareggio o in attivo nel medio termine è uno degli aspetti fondamentali del patto di stabilità e crescita che deve essere riportato in primo piano. Si tratta di un obiettivo positivo per l’economia e per la crescita in quanto crea margini di stabilizzazione nelle fasi di recessione economica, accresce l’efficienza del settore pubblico e il suo contributo all’economia, assicurando nel contempo la sostenibilità delle finanze pubbliche”, ha dichiarato il commissario per gli affari economici e monetari Joaquín Almunia. Il programma di stabilità italiano per il periodo 2004-2008 prevede che il disavanzo sia stato pari al 2,9% del Pil nel 2004 e che scenda leggermente fino al 2,7% nel 2005 per poi arrivare allo 0,9% nel 2008. Questi dati sono basati su ipotesi di crescita del 2,1% nel 2005 e del 2,3% negli ultimi due anni del programma, che appaiono piuttosto ottimistiche. Oltre al rischio di una revisione al ribasso dei dati relativi allo scenario macroeconomico, la valutazione della Commissione pone altresì in rilievo rischi inerenti all’attuazione della strategia di bilancio. Questi sono relativi, tra l’altro, alle incertezze che riguardano l’impatto sulle entrate delle misure una tantum, la dimensione dell’aggiustamento necessario, e le misure precise che saranno prese negli anni dopo il 2005. Nel complesso gli obiettivi di bilancio contenuti nel programma non forniscono un margine di sicurezza sufficiente per evitare che il disavanzo superi il livello di riferimento del 3% del Pil almeno fino al 2006. Il rapporto debito/Pil, che secondo le stime nel 2004 è stato prossimo al 106% del Pil, dovrebbe scendere al di sotto del 100% nel 2007 per raggiungere il 98% nel 2008. Per ottenere una riduzione più rapida del debito, il governo dovrebbe fare ulteriori sforzi per raggiungere una posizione di bilancio vicino al pareggio entro la fine del periodo e prestare maggiore attenzione ai fattori oltre al disavanzo che hanno effetti sulla dinamica del debito. Il perseguimento di questa strategia di bilancio e l’implementazione della riforma delle pensioni recentemente adottata aiuterebbero inoltre l’Italia a posizionarsi su un percorso sostenibile per quanto riguarda gli sviluppi di lungo termine delle finanze pubbliche. Le singole valutazioni della Commissione sono disponibili all’indirizzo seguente: http://europa.Eu.int/comm/economy_finance/about/activities/sgp/year/year20042005_en.htm  
     
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