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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2004
 
   
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  LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE E LOMBARDE SONO RICCHE DI COMPETENZE, FANTASIA, IMPRENDITORIALITÀ. MANCANO PERÒ DI CAPITALI. I RIMEDI PERÒ ESISTONO E SONO PRATICABILI. SE NE PARLERÀ AL NET@PMI ALLA TRIENNALE DI MILANO DAL 18 AL 20 MARZO  
   
  Milano, 18 febbraio 2004 . Flessibilità, imprenditorialità, fantasia, capacità innovativa, agilità, competenze, dedizione, entusiasmo: sono questi i concetti di solito utilizzati per definire le piccole e medie imprese italiane, che costituiscono il 90 per cento del tessuto economico nazionale. Dall’elenco mancano i capitali e purtroppo non si tratta di una svista. Ormai fiori di studi sono unanimi in merito: le Pmi sono sottocapitalizzate e il fenomeno non si limita alle microaziende con uno o due dipendenti (che ne sono i titolari) ma si estende anche alle realtà di maggiori dimensioni. Avviene così spesso che di fronte alla prospettiva di effettuare forti investimenti per accelerare la crescita o l’espansione in nuovi mercati, le Pmi si trovino strette nella scarsità di risorse e si rassegnino ad essere strutturalmente piccole, invece di vivere le ridotte dimensioni come una fase di un potenziale percorso di crescita il cui successo dipende dalle capacità e dalle opportunità di mercato ma non dalla scarsità di capitali. Parte non secondaria del problema dipende dalle modalità di finanziamento cui ricorrono le Pmi italiane. Anche qui ormai gli studi concordano nell’identificare almeno due fattori di debolezza: la mancanza di distinzione tra fonti di capitale di rischio, destinato alla crescita e all’espansione dell’azienda in direzioni nuove o particolarmente impegnative, e fonti di capitale di funzionamento, destinato a sostenere l’operatività normale dell’azienda e gli investimenti di mantenimento delle capacità produttive, di ricerca, di commercializzazione. Conseguenza quasi scontata di questa mancata distinzione, ma spesso anche causa, è il secondo dei fattori di debolezza, la quasi totale dipendenza dal sistema bancario e per di più dal finanziamento tramite linee di credito ordinarie o addirittura fidi su conto corrente. Tutto questo sta per cambiare, non solo per quanto messo in chiaro dalla cronaca anche recente. La prossima entrata in vigore delle normative conosciute come Basilea 2 costituisce uno stimolo urgente per le Pmi verso l’adozione di un approccio strutturato e strategico al capitale di rischio. La situazione del sistema di finanziamento delle imprese è oggi tale da garantire diverse possibilità in questo senso. A fianco di realtà come le agevolazioni di enti ed istituzioni a capitale pubblico e misto, c’è infatti da registrare il rinnovato interesse da parte delle società di venture capital e soprattutto, fondamentale per le aziende piccole e in stato nascente, l’attività degli investitori informali, i Business Angels, che oltre a fornire finanziamenti affiancano l’imprenditore nell’attività gestionale dell’azienda con il solo compenso dell’aumento di valore del proprio investimento in caso di successo. Se ne parlerà nelle tre giornate di Net@pmi dal 18 al 20 marzo 2004 alla Triennale di Milano e in particolare nel seminario curato da Iban, l’associazione dei Business Angels italiani in programma nel pomeriggio del giorno 18 marzo. Il seminario esaminerà la situazione del mercato e l’attuale tipologia di offerta, affrontando anche il tema delle agevolazioni pubbliche in materia ed esponendo alcune best practice, ed è occasione privilegiata per l’incontro tra la domanda di capitale di rischio e gli attori, finanziari, istituzionali e privati, che si rivolgono con offerte mirate alle Pmi. Net@pmi è l’unico evento dedicato a come la Rete e i suoi servizi possono aiutare le piccole e medie imprese lombarde e nazionali e vincere la sfida della concorrenza. Organizzato dal Forum della Net Economy, associazione informale tra la Camera di Commercio di Milano, il Comune di Milano e la Provincia di Milano, La manifestazione è caratterizzata da incontri e seminari dove, insieme ai temi focalizzati sulle problematiche dei diversi settori di mercato, vengono analizzati i servizi tecnologici, finanziari, consulenziali e istituzionali a disposizione delle Pmi per aiutarle a sviluppare il proprio potenziale innovativo ed imprenditoriale. La partecipazione all’evento è gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per l’iscrizione è sufficiente compilare il modulo che si trova sul sito www.Netpmi.it  
     
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