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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Febbraio 2005
 
   
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  WILLIAM CONGDON 1912-1998. ANALOGIA DELL ICONA - UN CAMMINO NELL'ESPRESSIONISMO ASTRATTO  
   
  Milano, 8 febbraio 2005 - A Milano, Museo Diocesano: dal 3 marzo sino al 29 maggio 2005 A Vicenza, Palazzo Leoni Montanari: dal 3 settembre sino al 13 novembre 2005 Dal 3 marzo al 29 maggio presso il Museo Diocesano di Milano - Corso di Porta Ticinese, 95 - apre la mostra "William Congdon 1912-1998 Analogia dell icona: un cammino nell Espressionismo astratto" promossa dal Museo Diocesano di Milano, The William G. Congdon Foundation (Milano) e Banca Intesa con il patrocinio e il sostegno della Regione Lombardia. Si tratta della prima grande mostra di arte contemporanea che si svolge al Museo Diocesano di Milano dalla sua apertura al pubblico nel 2000. La mostra, con alcune significative varianti, proseguirà in autunno nella sede di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, che da anni propone qualificate e prestigiose rassegne dedicate all arte sacra. Nella mostra saranno presenti poco più di 70 opere a olio, provenienti dalla collezione di The William G. Congdon Foundation(www.congdon.it) e da varie collezioni pubbliche e private italiane, europee e americane. Rispetto alle precedenti retrospettive (Milano, Bologna, Madrid, Providence, Bassano del Grappa) dedicate a questo grande maestro della Scuola di New York (ma stabilitosi in Italia fin dai lontani anni 50), la mostra si caratterizza per la sua decisa impostazione tematica. Essa - data anche la natura della sede ospitante - intende mettere a fuoco il significato propriamente religioso e cristiano della sua opera pittorica. Congdon ha percorso un singolare cammino di conversione - il battesimo, secondo il rito cattolico, è del 1959 ad Assisi - che ha profondamente segnato la sua pittura e la sua carriera portandolo a varie sperimentazioni pittoriche di soggetti religiosi tradizionali (è impressionante la sua produzione di immagini del Crocefisso per numero e originalità di esiti) e ad un progressivo isolamento rispetto al mondo dell arte. Il vivere comunque la pittura come evento salvifico/redentivo - anche se temi prevalenti della sua arte sono stati soggetti "profani", vedute urbane e paesaggi - è nota dominante di William Congdon e questo atteggiamento lo lega indissolubilmente ai pittori della sua generazione quali Pollock, Rothko, Barnett Newman, Reinhardt, suoi compagni di strada per un brevissimo periodo tra il 48 e il 50. Il legame stretto tra arte e spiritualità è il tema che la mostra intende mettere a fuoco, pertanto il percorso espositivo non seguirà lo sviluppo dell arte di Congdon attraverso le varie stagioni secondo una rigorosa cronologia ma, per facilitare l approccio del grande pubblico al senso profondo dell opera dell artista, delineerà un percorso, uno sviluppo, un itinerario, una serie di tappe che scandiscono il ritmo di un travaglio interiore intensamente drammatico, segnato dalla "lotta con l Angelo" che diventa la figura di Gesù Crocefisso e impronta di sé tutte le vedute urbane e i paesaggi che l artista incontra. Il catalogo, pubblicato da Electa, è concepito come una guida agile alla mostra, di cui riproduce fedelmente le scansioni: diviso in sette sezioni, di ciascuna allinea le tavole a colori delle opere relative, precedute da brevissimi saggi di carattere interdisciplinare. Sono previsti interventi di critici e storici dell arte come Viktor Stoichita, Fred Licht, Giuseppe Barbieri, Paolo Biscottini e Marco Vallora e di teologi ed esegeti come Timothy Verdon ed Enzo Bianchi. Sarà presente anche un saggio di Massimo Cacciari.  
     
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