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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Febbraio 2005
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IL SETTORE DEL TRASPORTO SU STRADA PRESENTA L'AGENDA DI RICERCA STRATEGICA |
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Bruxelles, 9 febbraio 2005 - Il 2 febbraio è stata consegnata alla Commissione europea l'agenda di ricerca strategica per il settore del trasporto su strada. I rappresentanti di tutti gli operatori del settore, in collaborazione con l'Ertrac (European Road Transport Research Advisory Council), hanno individuato quattro priorità per la futura ricerca: maggiore mobilità, sicurezza ed efficienza, ambiente, progettazione di sistemi di produzione competitivi. Come hanno commentato vari oratori intervenuti alla manifestazione organizzata in occasione della consegna dell'agenda, governi e settori della società in Europa hanno riconosciuto la necessità di limitare la crescita del trasporto su strada, soprattutto per motivi ambientali. Il passaggio ad altri mezzi di trasporto avviene però lentamente, e sono quindi necessarie ulteriori ricerche nel settore del trasporto di superficie per minimizzare l'impatto sull'ambiente e aumentare al contempo sicurezza ed efficienza. L'agenda di ricerca strategica indica come il settore del trasporto su strada potrà conseguire gli obiettivi del documento 2020 Vision, presentato nel 2004. 'Abbiamo bisogno di una visione più ricca. Invece di affrontare i problemi quando si presentano, dobbiamo riflettere su dove vogliamo andare', ha detto Claude van Rooten, direttore generale del centro belga di ricerca stradale e vicepresidente del Fehrl, che riunisce i centri nazionali di ricerca stradale in Europa. Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik era rappresentato dal suo capo di gabinetto Peter Dröll, che ha commentato la positiva impressione del commissario per la rapidità con cui l'Ertrac ha approntato l'agenda di ricerca strategica, dopo l'adozione del documento 2020 Vision. Rudi Kunze, presidente dell'Ertrac, ha riconosciuto che l'agenda costituisce una pietra miliare. Quando l'Ertrac venne creata nel 2003 'ci si domandava se saremmo stati capaci di lavorare assieme', ha ammesso Kunze, sottolineando che i membri del consiglio avevano culture, interessi e paradigmi diversi. Ma le sfide (ambiente, sicurezza, fonti energetiche) erano immense, e nessun gruppo di operatori avrebbe potuto affrontarle da solo, ha sottolineato Kunze. E alla fine tutti gli operatori erano stati capaci di arrivare a un accordo. Kunze ha ribadito l'importanza del partenariato quando ha parlato dell'idrogeno come fonte di alimentazione dei veicoli. Nessuno costruirà auto all'idrogeno senza una rete di stazioni di rifornimento, e nessuno costruirà una rete di stazioni di rifornimento senza veicoli che le usino. Kunze l'ha definita la tipica situazione 'dell'uovo e la gallina', che può essere risolta solo con la collaborazione. Non tutti i presenti erano però entusiasti sull'uso di fonti di energia alternativa. Wilhelm Bonse-geuking, vicepresidente di Bp Europe, ha chiarito che 'l'industria petrolifera è pronta ed è in grado di svolgere un ruolo essenziale' per far fronte alle sfide nel settore del trasporto, ed ha ammesso che l'industria non può contare solo sul petrolio, ma deve anche studiare l'uso di energie rinnovabili. Ma 'il nostro mondo è irrequieto. Il futuro ci riserva senza dubbio cambiamenti imprevedibili e non possiamo permetterci di scommettere troppo presto', ha segnalato ai partecipanti. Se vi sono molte incertezze, vi sono però anche alcune certezze, ha aggiunto: 'nel futuro prevedibile, i combustibili liquidi continueranno ad essere la principale fonte di energia'. Interrogato sulla possibilità di combustibili biodiesel e vegetali, Bonse-geuking ha detto: 'Dobbiamo pensare a quanto queste alternative sono concorrenziali. Qualcuno deve pagare tutto questo. Hanno una piccola nicchia di mercato, ma dobbiamo considerare le conseguenze, e alcune non sono per niente incoraggianti'. Peter Dröll si è mostrato più ottimista, e ha dichiarato che se l'intero processo può essere organizzato in modo corretto, si può pensare a un'altra agenda di ricerca strategica. Da più parti è stato sollecitato un maggior sostegno dell'Ue alla ricerca del trasporto su strada. Ivan Hodac, segretario generale dell'Acea (l'associazione europea dei costruttori di automobili), ha chiesto che nel Settimo programma quadro (7Pq) venga incluso un programma preciso per il trasporto su strada, e Dröll ha parlato di maggiori fondi dell'Ue per la ricerca nel settore. Il bilancio dell'Ue rappresenta appena il 6% della spesa pubblica per la R&s (Ricerca e sviluppo) in Europa, ha detto. Si tratta di una somma inferiore al bilancio della Daimler Chrysler. E quand'anche venisse raddoppiato, il bilancio dell'Ue sarebbe comunque inferiore a quello della Daimler Chrysler e della Volkswagen messi insieme. Per ulteriori dettagli sull'Ertrac: http://www.Ertrac.org
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