Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Febbraio 2005
 
   
  Pagina1  
  “VIMERCATE CITTA’ CICLABILE”: COMUNE E CITTADINI PROGETTANO INSIEME GRANDE SUCCESSO PER IL CONVEGNO, SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDA L’ASPETTO PARTECIPATIVO  
   
  Vimercate, 9 febbraio 2005 - Non un progetto calato dall’alto, ma un lavoro d’equipe, uno sforzo collettivo in cui cittadini e pubblica amministrazione pensano, insieme, alla realizzazione di una città a misura di ciclista. Sabato 5 febbraio il Comune di Vimercate ha chiamato cittadini, associazioni e imprese a esprimersi su come e dove vorrebbero i percorsi ciclabili in città, presentando la mappa di rete ciclabile cittadina continua elaborata da due gruppi di lavoro comunali. Lo ha fatto con Vimercate Città Ciclabile, un convegno ospitato dall’auditorium della Biblioteca civica, organizzato dall’Ufficio Ecologia e dall’Ufficio Stampa del Comune di Vimercate e inserito nel progetto pilota Mobilità Sostenibile dell’Agenda 21 cittadina. La parte fondamentale di questa iniziativa era, nelle intenzioni dei promotori, quella partecipativa. Il coinvolgimento diretto, nella progettazione dei percorsi ciclabili, di coloro che, in gergo partecipativo, sono definiti portatori di interessi. In questo caso, i cittadini e l’Amministrazione comunale vimercatesi. Ciò che è stato fatto, a livello sovracomunale, con i tavoli di lavoro organizzati lo scorso autunno dai Comuni che compongono il Coordinamento di Agenda 21 Vimercatese-trezzese, un territorio di circa 116 chilometri quadrati che raccoglie oltre 200mila potenziali ciclisti. E proprio l’aspetto partecipativo del convegno di sabato 5 febbraio è stato quello che ha registrato il successo maggiore. I cittadini intervenuti, quasi un centinaio, hanno trovato, appese sulle pareti dell’auditorium, le mappe delle piste ciclabili disegnate dai tecnici comunali nei quartieri di Vimercate. Gli organizzatori hanno fornito loro penna e post it, sui quali riportare i loro consigli, le loro proposte per la realizzazione di una rete ciclabile cittadina continua. Questi appunti, durante gli interventi dei vari relatori, sono stati attaccati alle mappe. Al termine della mattinata, le cartine con le piste ciclabili di Vimercate erano ricoperte dai suggerimenti, dalle critiche e dai progetti dei cittadini: segno concreto, tangibile del metodo partecipativo su cui si fonda il progetto Vimercate Città Ciclabile. Particolarmente significativa, sempre per quanto riguarda la partecipazione, è stata la presenza degli studenti dell’Istituto di Istruzione superiore Floriani di Vimercate. Una presenza attiva, che testimonia la sensibilità delle giovani generazioni ai temi della mobilità sostenibile. Il convegno è stato aperto alle 9.30 dal saluto iniziale dell’assessore vimercatese all’ambiente e sviluppo sostenibile, Claudio Corno, cui è seguita la relazione del dott. Walter Bossi, responsabile del Settore Ecologia del Comune di Vimercate, che ha parlato di Ciclabilità a Vimercate e nel Vimercatese, presentando i risultati del questionario Vimercate Città Ciclabile, proposto ai cittadini la scorsa primavera. Hanno risposto più di 500 persone: un altro grande successo della politica della partecipazione. La bicicletta, dai dati emersi da questo sondaggio, risulta il mezzo di trasporto più utilizzato per il tempo libero (ha risposto così il 47 per cento degli intervistati), mentre la percentuale di chi se ne serve per andare al lavoro scende al 18 per cento. L’ostacolo maggiore a un uso più frequente delle due ruote è individuato nella carenza di piste ciclabili (92 per cento), mentre guida scorretta degli automobilisti, auto in sosta vietata e l’attraversamento degli incroci sono problemi segnalati dal 70 per cento del campione. Dai cittadini che hanno risposto al questionario è giunta la richiesta immediata di una maggiore continuità della rete ciclabile (93 per cento) e portabiciclette più diffusi sul territorio. Sulla base di questi risultati, i due gruppi di lavoro costituiti all’interno del Comune (Gruppo Rete e Gruppo Iniziative) nell’ambito del progetto hanno formulato l’ipotesi di una rete ciclabile continua e hanno organizzato una serie di appuntamenti per la promozione della cultura della ciclabilità, a partire da questo convegno. Non mancano, in ogni caso, le iniziative più concrete, come la creazione di una rete di riparatori di biciclette, a cui possa fare riferimento chi usa le due ruote, e la progettazione di nuove rastrelliere portabiciclette. Da Vimercate, lo sguardo si è allargato all’Europa, alla scoperta delle esperienze di ciclabilità fatte da altri Paesi del Vecchio Continente. Walter Bossi ha presentato il prezioso lavoro svolto dal dottor Giovanni Guzzi, geologo ed esperto di tematiche ambientali del Settore Pianificazione del Territorio del Comune di Vimercate, che ha documentato, attraverso una serie di diapositive, il modo in cui la mobilità sostenibile viene affrontata in Francia, Svizzera, Germania e Austria: un utile confronto con la nostra realtà, che ha riguardato modalità di tutela, valorizzazione e promozione della bicicletta. Vittorio De Biasi, comandante del Corpo di Polizia Locale del Comune di Vimercate, ha parlato di Percorsi sicuri casa-scuola. Il senso del nostro lavoro –ha spiegato il comandante- è racchiuso nel logo di Vimercate Città Ciclabile: i monumenti (in questo caso, il medievale Ponte di San Rocco, nda) sono i luoghi da tutelare, il ciclista è l’utenza debole: tutelando l’uno, si riesce a preservare anche l’altro dall’aggressione delle automobili e, quindi, dell’inquinamento. La ciclabilità, pertanto, vista non come semplice passatempo per pochi coraggiosi appassionati, ma come vero e proprio strumento di mobilità sostenibile, di tutela dell’ambiente. De Biasi ha poi illustrato il progetto di percorsi casa-scuola, presentandolo come primo esempio di educazione, anche dell’adulto: il genitore, trasformato da automobilista a pedone, riesce a cogliere i pericoli e gli eccessi delle quattro ruote. Il comandante ha infine affrontato il problema delle biciclette nei sensi unici, emerso anche nei questionari sottoposti ai cittadini: la bicicletta, ha chiarito De Biasi, è un veicolo e, come tale, non può sottrarsi alle norme del Codice della strada. Oltre all’assessore Corno, al convegno erano presenti anche Giuseppe Motta, assessore rispettivamente allo Sport e ai Lavori pubblici, e i rappresentanti dei settori del Comune di Vimercate maggiormente coinvolti in questa iniziativa: Gestione e Pianificazione del territorio, Ecologia, Comunicazione. Presenze che, come ha sottolineato il sindaco Enrico Brambilla in chiusura dei lavori, testimoniano che questo progetto è caro e condiviso da tutta la struttura comunale. Il primo cittadino di Vimercate ha poi ricordato come, anche attraverso questo evento, si stia passando da un’attività episodica a un approccio più sistematico del tema della mobilità sostenibile, a una maggiore progettualità che però necessita un’ulteriore concretezza. La presenza, questa mattina, degli allievi dell’Istituto Floriani è molto incoraggiante –ha detto Brambilla-. Siamo presenti in tanti, ma ricordiamoci che purtroppo siamo ancora profeti controcorrente: la maggioranza è fuori e si muove sulle quattro ruote. Questa consapevolezza non deve però diventare motivo di rinuncia, perché il cammino che abbiamo intrapreso è un processo irreversibile. Non si può tornare indietro. Non si può rinunciare a tracciare una via di tutela all’ambiente. Questa amministrazione ha davanti a sé ancora un anno di lavoro. Spero di ritrovare tutti qui, tra un anno, a tirare le fila del lavoro svolto insieme. Alla soddisfazione del sindaco e dei partecipanti si sono aggiunti i sinceri complimenti di Giampiero Spagnolo, della Federazione Italiana Amici della bicicletta di Milano: Compito degli amministratori, ha detto, è promuovere sicurezza e libertà. Parlava dei ciclisti, che devono essere liberi di girare sulle due ruote per le proprie città, senza rischiare la vita. Il tema della sicurezza è ritornato anche nel dibattito pubblico seguito agli interventi, moderato da Diego Fasano, giornalista dell’Ufficio Stampa comunale. Molti dei cittadini presenti, infatti, hanno sottolineato la necessità di una maggiore tutela per i ragazzi che vogliono raggiungere le scuole in bicicletta, magari incrementando la presenza degli agenti di Polizia locale nei pressi degli istituti scolastici. Più tutela è stata chiesta anche per gli anziani, che spesso raggiungono in bicicletta i loro luoghi di ritrovo o i supermercati, magari limitando la velocità per le macchine a 30 chilometri all’ora nei centri abitati. Tra le tante proposte emerse durante la discussione, una è già stata recepita dall’Amministrazione comunale vimercatese: la pista ciclabile che collegherà il quartiere Torri Bianche al resto della città, ha promesso il sindaco, dovrebbe partire la prossima primavera. Il dibattito, altro grande momento partecipativo dell’evento di sabato, ha ancora una volta messo in luce la grande sensibilità dei cittadini nei confronti della ciclabilità e della mobilità sostenibile. Uno dei presenti si è addirittura dichiarato commosso per la grande capacità progettuale messa in campo dal Comune in questo convegno: È necessario però –ha esortato il cittadino- agire subito, partendo dalle cose più semplici ed economiche, perché non si affievolisca questa sensibilità. Sensibilità, però, fa rima con spontaneità: non si può obbligare qualcuno ad avvertire un problema che non sente, verso cui si mostra sordo. Molti cittadini, non a caso, hanno sottolineato che andare in bici è ancora una questione di educazione personale. La pubblica amministrazione allora, sempre stando ai consigli del partecipanti, può agire su due piani. Uno più concreto: il lavoro, gli interventi per eliminare ciò che ancora impedisce a molte persone di fare un giro in bicicletta in totale tranquillità. L’altro ambito è meno immediato, ma ugualmente fondamentale. È quello della comunicazione, che può e deve essere strumento di maggiore informazione sui temi della ciclabilità. E, ovviamente, di partecipazione.  
     
  <<BACK