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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2005
 
   
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  INDAGINE PRAMERICA FINANCIAL - EURISKO: DONNE ITALIANE PIÙ COINVOLTE NELLE DECISIONI FINANZIARIE RISPETTO A CINQUE ANNI FA  
   
  Milano, 10 febbraio 2005 – 1 - Protezione familiare e pensione le esigenze finanziarie principali 1. Basso il livello di conoscenza e il grado di fiducia nel soddisfare tali esigenze 2. Crescente il desiderio di ricevere maggiori informazioni da fonti sempre più attendibili 3. Polizza vita riconosciuta da circa il 70% delle intervistate come lo strumento che permette di rispondere ai bisogni di protezione e risparmio Questi i risultati più salienti della ricerca condotta da Pramerica Financial, compagnia italiana ramo vita dell'americana Prudential Financial Inc., in collaborazione con Eurisko, finalizzata a rilevare il grado di coinvolgimento delle donne italiane nelle decisioni finanziarie, le loro esigenze principali e il livello di fiducia nel poterle realizzare. Protezione per la famiglia e una buona pensione. Queste le priorità delle donne italiane in campo finanziario emerse dalla recente indagine condotta da Pramerica Financial, compagnia italiana ramo vita dell'americana Prudential Financial Inc., in collaborazione con Eurisko. Lo studio è stato condotto su un campione selezionato di donne residenti tra Milano, Roma e Napoli di età compresa tra i 28 e i 45 anni, impiegate e casalinghe in possesso di diploma o laurea. Dalla ricerca risulta che le italiane hanno ben chiaro quali sono le proprie esigenze personali e familiari in ambito finanziario: il 74% delle intervistate pone al primo posto la protezione per i figli e per la famiglia, mentre il 65% colloca al secondo posto l'importanza di una buona pensione che consenta di poter mantenere lo stesso tenore di vita. Ma, se da una parte non ci sono dubbi sulle esigenze, dall'altra è scarsa la fiducia di poterle soddisfare: meno di 1 su 4 si sente sicura di poter riuscire a raggiungere tali obiettivi. Solo la metà del campione ritiene che la propria famiglia sia adeguatamente tutelata contro le perdite finanziarie dovute alla scomparsa prematura di un membro della famiglia portatore di reddito; mentre i due terzi non sa quale sia il giusto ammontare della polizza vita per coprire le proprie necessità. Sebbene circa i due terzi è convinto dell'importanza di una buona pensione, ben sette donne su dieci non sanno quanto denaro debbano investire per ottenerla in futuro. La polizza vita risulta il prodotto più conosciuto ed è percepita come strumento di protezione e risparmio. Se il 65% ritiene di avere una certa conoscenza della polizza vita, la familiarità con specifici tipi di polizza è piuttosto bassa. Considerando i vari tipi di prodotti vita disponibili sul mercato, la polizza caso morte sembra essere il prodotto assicurativo più familiare alle donne italiane (33%). Tuttavia ben oltre la metà ammette di non comprendere appieno il prodotto. Circa tre su quattro non hanno familiarità con la polizza caso vita o con l'assicurazione per la copertura mutuo. Riguardo ai prodotti finanziari più recenti, nove su dieci non conoscono né le polizze indexlinked né le polizze unit-linked. Nonostante il 39% dichiari di essere maggiormente coinvolta nelle decisioni finanziarie rispetto a cinque anni fa, emerge che a causa della scarsa informazione solo il 13% si sente ben preparato a gestire le proprie decisioni finanziarie personali e familiari. Il resto del campione si dichiara poco preparato o principiante. Le italiane sostengono di affidarsi a molte fonti d'informazione per accrescere la propria conoscenza di prodotti e aspetti finanziari, ma non sembra che esse ricevano le informazioni più corrette né che le sappiano usare al meglio per acquisire un grado di conoscenza che le faccia sentire sicure. Quasi tre su quattro citano la famiglia e gli amici come la fonte più comunemente utilizzata e affidabile, mentre la metà sceglie giornali, riviste, opuscoli, materiale informativo e Internet. Se la stampa si classifica al secondo posto tra i canali di informazione più utilizzati, le intervistate la collocano al primo posto tra le fonti da cui vorrebbero ricevere più informazioni.  
     
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