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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2005
 
   
  Pagina1  
  BANCA INTESA E PROMETEIA: ESTRATTO DI ANALISI DEI SETTORI INDUSTRIALI, GENNAIO 2005  
   
  Bologna, 10 febbraio 2005 - Nel 2004, l'attività manifatturiera italiana è stimata aver sperimentato una debole crescita (0.9% a prezzi costanti), insufficiente a recuperare le perdite subite nel triennio 2001-‘03. Secondo il Rapporto Analisi dei Settori Industriali, realizzato congiuntamente da Banca Intesa e Prometeia, tale crescita - in buona parte imputabile al maggior numero di giorni lavorati rispetto al 2003 - è stata sostenuta sia dalla domanda interna che dal miglioramento degli scambi con l'estero, dopo le forti difficoltà degli ultimi anni
Industria manifatturiera: Quadro di sintesi 2003 (1) 2000-02 2003 2004 2005 2006
Dinamica del mercato tassi di variazione m.A. A prezzi costanti
» Produzione 694908 0.7 -1.2 0.9 1.2 1.7
» Importazioni 212000 5.0 -1.4 4.1 4.9 5.3
» Esportazioni 246922 4.9 -3.8 3.9 3.6 4.3
» Disponibilità interna 659986 0.5 -0.3 0.8 1.5 1.9
» Domanda 762096 1.4 -1.3 1.1 1.6 1.8
» Saldo commerciale(1) 41564 34922 36645 34841 34692
Costi e prezzi tassi di variazione medi annui
» Costi operativi totali 2.3 1.3 3.9 0.8 -0.2
» Prezzi alla produzione 1.9 1.0 3.5 0.8 0.2
Indicatori di bilancio
» Redditività della gest. Caratteristica (Roi) 8.2 7.4 7.3 7.3 7.8
» Redditività del capitale proprio (Roe) 7.4 5.0 5.4 5.5 6.0
(1) milioni di euro.
Sul versante interno, il proseguimento del ciclo positivo delle costruzioni e l'accelerazione dei consumi durevoli hanno sostenuto l'attività dei settori che producono beni destinati alla casa ed all'edilizia: Intermedi per le costruzioni, Beni per edilizia e Mobili ed elettrodomestici. Positivi anche i risultati conseguiti da alcuni settori della filiera metallurgica, sia del comparto degli Intermedi in metallo che in quello delle Commodity, dove la fortissima domanda dei paesi emergenti ha creato spazi di crescita anche per le imprese italiane. Buone performance sono state registrate anche dai settori dell'Elettrotecnica, della Meccanica strumentale, della Meccanica varia e dei Mezzi di trasporto per l'industria e l'agricoltura, che hanno beneficiato sia della ripresa degli investimenti interni che di un recupero delle vendite sui mercati esteri. All'interno di questi settori, troviamo infatti numerose imprese che sono riuscite a guadagnare quote sui mercati internazionali (si veda la Fig. 3 a livello di microsettore) sfruttando le doti di flessibilità ed il know how produttivo accumulato nell'interazione coi clienti finali sul mercato interno, pur con sacrifici sul fronte dei margini. Tali risultati testimoniano la vitalità del tessuto produttivo italiano, pur in un contesto ambientale difficile. A differenza di quanto sperimentato in altre fasi cicliche dominate dalla leva del cambio, il recupero delle esportazioni non è stato, tuttavia, così intenso e diffuso da dissolvere i dubbi sulla tenuta competitiva complessiva del manifatturiero italiano. L'industria italiana sta, infatti, ancora incontrando difficoltà a cogliere le opportunità offerte dai mercati mondiali, rendendo necessaria la prosecuzione della fase di riposizionamento su segmenti e mercati più dinamici e di rafforzamento delle strutture produttivo-commerciali. In questo contesto, la produzione dovrebbe crescere, nella media manifatturiera, dell'1.2% (a prezzi costanti) nel 2005 e dell'1.7% nel 2006, anno in cui ai maggiori volumi di vendita si assoceranno anche condizioni meno penalizzanti sul fronte dei costi, permettendo un miglioramento della redditività. Il Roi potrà riavvicinarsi all'8% e la redditività del capitale proprio salire al 6%, livello ancora inferiore a quello del 2002. Nel biennio 2005-'06, fra i comparti più dinamici (Fig. 2) troviamo molti produttori di beni d'investimento - Meccanica strumentale, Meccanica varia, Mezzi di trasporto per industria ed agricoltura ed Elettrotecnica - e gli Intermedi in metallo. Tali comparti beneficeranno dei maggiori ordini interni connessi al rafforzamento del ciclo degli investimenti, che per le imprese della meccanica si affiancherà anche ad una favorevole evoluzione delle esportazioni, data la buona capacità nel servire i mercati internazionali. Le buone prospettive delle spese legate alla cura della persona ed al miglioramento dell'ambiente domestico sosterranno anche il Largo consumo, la Farmaceutica, i Mobili ed elettrodomestici ed il Sistema casa (beni per l'edilizia), la cui produzione si muoverà a ritmi superiori alla media manifatturiera, grazie anche al mantenimento di una buona fase di crescita delle esportazioni. Dopo le pesanti difficoltà degli ultimi anni, si attende un recupero produttivo anche per il settore Automobili e motocicli. La crescita si rivelerà graduale ed insufficiente a recuperare le recenti perdite anche nei settori del Sistema moda, del Sistema casa (manufatti vari) e del Tempo libero, dove sono numerosi i microsettori esposti alle pressioni competitive dei produttori emergenti. Per le imprese del tessile-abbigliamento, tali pressioni saranno esacerbate dal venir meno delle protezioni imposte dall'Accordo Multifibre. Debole risulterà anche la crescita produttiva dell'Elettronica, che nonostante le buone prospettive della domanda interna continuerà a soffrire di un contributo negativo degli scambi con l'estero. In rallentamento la crescita dei settori degli Intermedi per le costruzioni e dei Produttori di commodity, scontando, nel primo caso, il rientro del ciclo dell'edilizia e, nel secondo, il venir meno della fase di maggiore accelerazione della domanda mondiale.
 
     
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