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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Febbraio 2005
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Web alimentazione e benessere |
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DATI DI PRODUZIONE FORMAGGIO ASIAGO 2004: BENE IL FRESCO; STAGIONATO IN LINEA CON LA SERIE STORICA PRESSIONI PER LA TUTELA MONDIALE DELLE DOP UE |
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Si chiude con una leggera flessione rispetto all’anno precedente la produzione di formaggio Asiago nel 25° anniversario della costituzione del Consorzio di Tutela: nel 2004 sono state 1.711.000 le forme di Asiago Dop fatte a mano dai casari della zona di origine e poste in commercio. Un milione 398 mila (+ 4.000 rispetto al 2003) le forme prodotte nella tipologia Asiago fresco (o “Pressato”) e 313 mila (- 51.000) quelle del tipo stagionato (o “d’Allevo”), per un totale negativo di 47.000 forme rispetto al 2003. L’andamento dei prezzi alla produzione rispecchia il trend storico dell’Asiago, mantenendo gli aumenti ai livelli dell’inflazione ufficiale: l’Asiago fresco è passato da 4,18 a 4,24 euro/kg (+1,4%); più consistente l’aumento dello stagionato, passato da 4,82 euro/kg del 2003 a 5,06 dell’anno appena trascorso (+ 5,2%). L’aumento medio complessivo è quindi del 2,1%. “L’asiago ha sempre cavalcato l’inflazione”, ha spiegato il direttore del Consorzio di Tutela, dott. Antonio Pozzan: “Il nostro formaggio non ha mai registrato exploit clamorosi di prezzo né, d’altra parte, dolorosi tonfi. In questi 25 anni ciò ha permesso ai produttori di sviluppare tranquillamente l’attività, dai 71.000 quintali prodotti nel 1979, il primo anno del Consorzio, agli attuali 228.000, mentre i consumatori hanno potuto confidare in un prodotto di qualità garantita ad un prezzo sempre accessibile”. Il Consorzio per la Tutela dell’Asiago è stato il primo in Italia a dotare la filiera della tracciabilità del prodotto dal banco di vendita alle stalle dove è munto il latte, passando per i trasformatori e gli affinatori. Il sistema, adottato anche dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano, si basa sull’inserimento in caseificio di un bollino di caseina numerato nella crosta di ogni forma di formaggio. Attraverso di esso è possibile anche conoscere i dati analitici del latte impiegato, verificati ad ogni lavorazione. L’asiago gode della tutela Dop a livello europeo e preme per la tutela mondiale delle denominazioni geografiche di origine. “L’export negli Usa dei formaggi Dop italiani nel 2003 è stato pari a 162 milioni di euro”, ha detto il presidente del Consorzio, avv. Giuseppe Paiusco, “mentre il valore della produzione locale Usa di formaggi simil-italiani è stata di circa 633 milioni di euro, vale a dire 4 volte tanto. E’ una situazione che richiederebbe delle misure correttive come il registro multilaterale in sede Wto, rispetto a cui le notizie più recenti sembrano poco favorevoli alla posizione italiana ed europea. Ma poiché il principio portato avanti dalla Ue e dal nostro Paese ci pare giusto, rimaniamo fiduciosi”.
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