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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2005
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  NELL’AREA FOOD TIME DI MACEF DEDICATO ALLA CONVIVIALITÀ CHEF ILLUSTRI ED ENRICO FINZI CON LA RICERCA ASTRA SU ASPIRAZIONI E LIMITI DEI CONSUMI DI CASALINGHI OGGI IN ITALIA  
   
  Macef gennaio 2005 si è appena concluso: durante i quattro giorni di fiera numerosi i visitatori per Food Time che ha proposto la miglior espressione del design e dello stile per la tavola e per la cucina e ha presentato un nuovo concetto espositivo interattivo : non solo oggetti, ma stili di vita. A Food Time, infatti, marchi di eccellenza del settore sono stati i protagonisti di uno spazio che ha proposto la cucina e la casa come luogo di momenti piacevoli e unici. In uno spazio di circa 500 mq all’interno del padiglione un’affollata platea è stata stimolata ad approfondire e indagare le molteplici sfumature e culture della tavola e della cucina, a ridisegnare insieme una nuova forma di convivialità. Tra gli altri, le “Conversazioni del gusto” condotte con grandi chef quali Moreno Cedroni, Carlo Cracco, Davide Oldani e Claudio Sadler, l’American breakfast e il Chinese Party in compagnia di Pietro Leemann e ancora momenti dedicati ai dolci, al cioccolato, al caffé: occasioni conviviali per apprezzare ricette esclusive e strumenti di cottura “disegnati” per rendere più piacevole, più facile e più sicuro cucinare. L’attenzione riservata a Food Time e l’alta partecipazione di “pubblico” al programma, sembrano proprio confermare i dati raccolti dall’osservatorio commissionato da Fiera Milano International, in collaborazione con Unespos (l’Unione fra le Associazioni e dei Consorzi Espositori dei settori che si riferiscono a Macef) ad Astra/demoskopea. Evento conclusivo dei quattro giorni di manifestazione, infatti, è stato il seguitissimo incontro con Enrico Finzi che ha presentato i risultati dell’osservatorio al numeroso e attento pubblico di Food Time. Risultati che evidenziano come gli italiani continuino a porre gli acquisti di prodotti per la casa ai primi posti nella scala dei consumi: stima che non era data affatto per scontata. Tra i dati presentati da Finzi, quelli che confermano l’affezione degli italiani per gli oggetti che fanno bella e funzionale la casa sono relativi all’acquisto di tessili per la casa, il 71,5% delle famiglie; stoviglieria e pentolame, il 67,3% delle famiglie e, quindi, vetro/cristallo e scope-spazzole-pennelli, rispettivamente il 60,6% e il 56% delle famiglie. Naturalmente cambia l’universo di riferimento e cambiano le aspirazioni legate al vivere la quotidianità. Per esempio, gli acquisti di tessili per la casa sono trainati da chi abita in città medio-grandi, in villette plurifamiliari (76%) che, nel 77% dei casi sono dotate di idromassaggio, nel 76% di tv con grande schermo e nel 75% di lettore dvd. Le casalinghe sono straordinariamente attratte dagli oggetti in vetro-cristallo (94% degli acquisti), mentre alla pulizia della casa e agli acquisti di scope e spazzole, risultano essere più sensibili le famiglie che risiedono al sud-isole (65%) e al centro (63%) piuttosto che quelle residenti nelle regioni settentrionali. Gli abitanti delle regioni nord-occidentali, viceversa, sono più attenti ai prodotti etnici: il 66% su una media nazionale del 56%. Dalla ricerca, inoltre, emergono dati che confermano, da parte degli italiani, una ritualizzazione della spesa per la casa e il suo inserimento fra le spese indifferibili. Se però si osserva il panel dei prodotti specifici, emerge un evidente impoverimento dei consumi: acquisti di pura e semplice sostituzione (piatti, bicchieri, stoviglie e pentole acquistati per pezzi e non per servizi) o acquisti puramente simbolici. L’intervento di Enrico Finzi ha inoltre affrontato il problema della distribuzione organizzata la cui crescente penetrazione sta intervenendo sulla politica commerciale delle aziende andando ad incidere sulla politica di prezzo, sulla brandizzazione e sulla promozione. Tutti aspetti complessi e delicati che richiedono, da parte delle aziende, un’attenta valutazione per non sottovalutarne il peso e l’urgenza e rischiare pesanti penalizzazioni per non aver compreso il trend. Rai Sat Gambero Rosso Channel ha seguito le quattro giornate realizzando riprese video dei momenti più significativi che saranno utilizzate per la produzione di altrettanti speciali televisivi che andranno in onda sul canale.  
     
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