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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Febbraio 2005
 
   
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  UNA POLTRONA IN PLATEA AL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA CON L’HOTEL QUIRINALE  
   
  Gli amanti del belcanto non possono perdere quest’occasione per assistere ad uno spettacolo della stagione 2005 con il pacchetto proposto dall’hotel.In occasione dell’inaugurazione, dal 15 al 23 febbraio una mostra di dipinti per ricordare Maria Callas. È cosa poco nota che l’Hotel Quirinale è collegato al Teatro dell’Opera di Roma da un passaggio segreto. Per questa sua particolarità, che lo rende unico al mondo, è sempre stato preferito da musicisti, cantanti e artisti. Nel 1958 Maria Callas destò scalpore interrompendo la sua interpretazione della Norma, alla presenza del presidente Gronchi, e lasciando il Teatro dell’Opera proprio da questo passaggio per rifugiarsi nella sua suite al Quirinale, rifiutandosi di tornare ancora in scena. Quando intorno al 1870 l’imprenditore Domenico Costanzi si mise in testa di costruire un albergo e un teatro in cima a quella via Nazionale appena nata, il progetto sembrava una scommessa. Ma Costanzi tenne duro e l’8 gennaio 1874 inaugurò l’hotel Quirinale che, con le sue sale scintillanti di cristalli, la sontuosa sala da pranzo e la comodità delle stanze, inaugurava una nuova formula di hôtellerie, fino ad allora sconosciuta nella Capitale. Finalmente la Roma bene aveva a disposizione per la vita sociale ambienti che potevano competere con quelli dei palazzi patrizi. Ancora oggi l’albergo mantiene l’atmosfera aristocratica che ne fa il preferito degli artisti e della clientela internazionale d’alto livello. Le 200 camere e suites sono arredate con mobili in stile Impero, tutte dotate di aria condizionata, telefono diretto, tv satellitare, video/audio on demand, collegamento internet e cassaforte; il giardino privato accoglie in estate i tavoli del ristorante all’aperto; le otto sale riunioni sono ambienti ideali per organizzare convegni e manifestazioni. Il tutto in una posizione centralissima, vicino a via Veneto e a piazza di Spagna. Insomma, il sogno di Domenico Costanzi si è avverato e l’attuale direzione l’ha adeguato ai tempi moderni. L’Hotel Quirinale mantiene sempre vivo il suo rapporto storico con il Teatro dell’Opera ed il mondo della lirica. Per questo motivo lancia due iniziative: la mostra di dipinti per ricordare il mito del belcanto, Maria Callas, e il pacchetto “Poltrona all’Opera”.In occasione dell'avvio della stagione lirica 2005, con la "prima" della Semiramide di Gioachino Rossini, il Teatro dell'Opera di Roma accoglierà dal 15 al 23 febbraio nel proprio foyer la mostra Colori Del Mito – Omaggio a Maria Callas del pittore Giovanni Truncellito. L'esposizione, che conta circa 40 dipinti eseguiti tra il 1995 e il 2005, non si limiterà soltanto al Teatro dell'Opera di Roma ma si snoderà lungo la "storica" galleria fino ai saloni dell'Hotel Quirinale. La mostra presso il Teatro dell'Opera è riservata unicamente al pubblico degli spettacoli durante le rappresentazioni della Semiramide, mentre presso l'Hotel Quirinale rispetterà i seguenti orari: tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00 con ingresso libero. Teatro dell'Opera (Piazza B. Gigli): 15 - 23 febbraio 2005 (orario di spettacolo), Hotel Quirinale (Via Nazionale, 7): 15 - 23 febbraio 2005 Orario: 16,00-20,00. Il pacchetto “Poltrona all’Opera” proposto dall’Hotel QuirinaleIl pacchetto è valido durante la stagione operistica 2005 e comprende due pernottamenti in camera doppia; welcome drink; frutta e spumante in camera; due poltronissime all’Opera (soggetto a disponibilità); cena al ristorante dell’albergo prima o dopo lo spettacolo (su prenotazione) con vini scelti dal maître. Prezzo euro 790 per due persone.L’hotel preferito da artisti e musicisti. L’Hotel Quirinale è sempre stato il preferito dagli artisti che si esibivano all’Opera. Vi scesero Arturo Toscanini per il suo debutto con la “Carmen” di Bizet nel 1892 e l’anno successivo Giuseppe Verdi per la prima romana del “Falstaff”; nel 1898 c’era il baritono Titta Ruffo, anch’egli al debutto nella parte dell’Araldo nel “Lohengrin” di Wagner, nello stesso anno vi sostò Mascagni per la prima rappresentazione della sua ”Iris”. Un anno prima dello scoccare del 1900,  Enrico Caruso, con le sue prove, faceva vibrare paurosamente i vetri dell’albergo per esercitarsi nel ruolo di Osaka proprio nell’Iris; nel ‘900 Puccini, a Roma per la prima assoluta della “Tosca” al Teatro Costanzi, appestò per giorni la stanza con l’inseparabile sigaretta, tanto che il direttore, benché fosse gennaio, ordinò che le finestre rimanessero aperte per giorni e giorni dopo la sua partenza. Nel 1901, per la prima assoluta della “Francesca da Rimini”, scese al Quirinale la bellissima Eleonora Duse. Al suo seguito c’era l’autore, D’Annunzio, e quel che accadde tra il “vate” e la sua interprete e musa ispiratrice è un segreto che il direttore di allora, con la sua discrezione, si è portato nella tomba. Era anche l’albergo preferito da Tito Schipa e Isadora Duncan, nel 1912, scandalizzò le signore passeggiando a piedi nudi nei saloni. E da allora, con la Callas, Di Stefano, Del Monaco, la Fracci, Nureyev, Vassiliev, la Fonteyn e la Markova, attraverso l’albergo di via Nazionale è passata quasi tutta la storia dell’Opera.  www.hotelquirinale.it  
     
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