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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2004
 
   
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  WEBRANKING 2004-ITALIA TOP80: UN ANNO DOPO PARMALAT LA TRASPARENZA FINANZIARIA SU INTERNET MIGLIORA SOLO A METÀ DELLE OTTANTA SOCIETÀ ITALIANE PRESENTI NELLO STUDIO RAS, ENI E MERLONI SONO LE MIGLIORI. PIÙ DELLA METÀ DELLE SOCIETÀ ANCORA NON FORNISCE SUFFICIENTI DATI FINANZIARI IN INGLESE  
   
  Milano, 27 ottobre 2004 – Dalla ottava edizione dello studio annuale Webranking 2004 sulla qualità della comunicazione finanziaria ed istituzionale online in inglese sulle 80 società più grandi d’Italia (Italia Top80), condotto da Ir Consultancy Hallvarsson & Halvarsson in collaborazione con Corriere della Sera e Financial Times, è emerso che i siti istituzionali di Ras, Eni e Merloni sono i migliori d’Italia. Alleanza Assicurazioni è la società che ha migliorato di più. Tra le 50 società italiane presenti negli studi Webranking 2003 e 2004, la media si è alzata passando da 37 punti su 100 nel 2003 a 42,6 nel 2004, con un miglioramento di 5,6 punti pari al 15%. Cinque società hanno ottenuto un punteggio che supera i 60 punti mentre ben 18 hanno meritato un punteggio superiore a 50 punti, rispetto a solo otto società nel 2003. Le 10 società che hanno migliorato di più quest’anno (in termini assoluti) sono in ordine: Alleanza Assicurazioni, Ras, E-biscom, Mediolanum, Tiscali, Snam Rete Gas, Tim, Eni, Unicredit, e Mondadori. Aggiungendo le 30 nuove entranti di quest’anno, la media complessiva scende a 36,7 punti leggermente inferiore rispetto ai 37 punti dell’anno scorso. La media delle nuovi entranti è, infatti, 27,5 punti su 100. Tra le 11 società italiane presenti nella classifica europea (Ft 150), che verrà pubblicata su Financial Times e su Corriere della Sera il 3 novembre 2004, e che rappresenta il benchmark europeo, Ras ed Eni si situano nelle posizioni più alte anche a livello europeo. La media tra queste 11 società italiane raggiunge 57,3 punti su 100, sfiorando la media dell’Inghilterra di 57,7 punti. La ricerca I siti delle società sono stati analizzati valutando 111 criteri, suddivisi in due categorie (tecnologia e contenuti). Questi criteri sono stati individuati considerando le esigenze d’informazione online di un campione di 147 analisti, investitori e giornalisti finanziari internazionali, che hanno risposto ad un questionario ad hoc. Lo studio sostanzialmente copre la qualità della comunicazione in inglese nelle sezioni istituzionale, investor relations, ufficio stampa e career dei siti, che rappresentano perciò parametri generici per una società quotata. La ricerca concentra, però, la propria attenzione sulle informazioni finanziarie. “La valutazione quest’anno è stata più rigida rispetto al 2003 e abbiamo introdotto ben 13 nuovi criteri e altri 33 criteri sono stati modificati. Per esempio, non è più sufficiente presentare i nomi dei membri del top management e del consiglio d’amministrazione; per ottenere un punteggio pieno è necessario anche fornire i curricula vitae e le foto dei membri in alta risoluzione”, spiega Joakim Lundquist, il responsabile della ricerca italiana. I nuovi criteri inseriti nella ricerca del 2004 riguardano, per esempio, la presenza di Ir policy, archivio generale, investimenti/ disinvestimenti, andamento storico del titolo in excel ecc. Aspetti migliorati I miglioramenti rispetto al 2003, relativi alle società presenti in entrambi gli anni, riguardano sostanzialmente tre aree. La prima area si riferisce all’interattività. Le società, infatti, hanno raddoppiato il loro punteggio rispetto allo scorso anno raggiungendo il 32% del massimo punteggio ottenibile in questa sezione. Il miglioramento più rilevante riguarda i risultati ottenuti nei test pratici. Quattordici società rispondono alle richieste via e-mail entro due ore e solo la metà delle aziende non fornisce alcuna risposta contro tre società su quattro nel 2003. Nel 2003, inoltre, dodici società hanno inviato bilanci e report su richiesta via e-mail, contro le 26 società del 2004. Un altro punto degno di nota riguarda l’introduzione di un modulo che permette di ordinare rapporti bilanci ed altri materiali online (cresciuto da una società su venti a una società su quattro). La seconda area interessa la sezione link, aggiornamenti e lingue. La media si è alzata dal 27% al 49% del punteggio massimo ottenibile. Il miglioramento più rilevante riguarda l’indicazione dell’aggiornamento di ciascuna pagina presente nel 40% dei siti (14% nel 2003). L’ultima area di miglioramento riguarda la sezione informazioni istituzionali, dove la media si è alzata dal 29% al 43% del punteggio massimo ottenibile. Le dimensioni in cui si sono avuti i miglioramenti più consistenti riguardano la responsabilità sociale, dove la presenza di un codice etico è raddoppiata (57%), le informazioni sull’ambiente si trovano nel 31% dei siti (18% nel 2003) e il ranking etico nel 25% (12%). Nella sezione più importante, relativa all’informazione finanziaria, i risultati non sono cambiati notevolmente. L’aspetto più apprezzabile rimane la presenza di un archivio di almeno tre anni con bilanci semestrali ed annuali, comunicati stampa e presentazioni. È interessante notare che la maggior parte delle società forniscono ora un calendario finanziario (punteggio raddoppiato). Sono migliorate, inoltre, le informazioni relative all’assemblea degli azionisti e la presentazione della quotazione del titolo sta diventando ormai una prassi (3 su 4 società). Diventa sempre più comune trovare dati finanziari comparati, informazioni sugli azionisti, key ratios e copertura degli analisti. Aspetti da migliorare Nel periodo successivo allo scandalo Parmalat, l’importanza di fornire informazioni finanziarie ed istituzionali in inglese in modo approfondito e trasparente diventa un passo fondamentale per riguadagnare fiducia e credibilità all’interno della comunità di investitori internazionali. Una puntuale comunicazione diventa basilare sia per facilitare gli investimenti internazionali sia per gestire la comunicazione con gli stakeholder stranieri dell’azienda. In questo contesto risulta piuttosto preoccupante che un elemento costante nello studio Webranking in Italia negli ultimi tre anni sia l’inadeguatezza della comunicazione in inglese di molte società. Dal nostro punto di vista, un punteggio minimo di 50 punti può essere visto come accettabile in questo contesto. Quest’anno, 27 società non hanno raggiunto la soglia di 30 punti. È, inoltre, necessario migliorare la qualità dell’uso della lingua inglese per eliminare l’utilizzo di termini poco chiari o tradotti non correttamente. Oltre all’uso della lingua inglese altre tre sono le aree su cui si dovrebbe concentrare l’attenzione. In primo luogo deve essere migliorata l’informazione istituzionale, in particolare le informazioni ambientali e la sezione risorse umane. In secondo luogo deve essere migliorata l’accessibilità dei siti per gli utenti disabili. È interessante notare che il sito più accessibile è quello di Hera. Da ultimo occorre migliorare i contenuti finanziari, mettendo a disposizione sul sito previsioni finanziarie, gestione dei rischi, fattori di sensibilità, possesso di azioni da parte del top management, politica dei dividendi ecc. Alcuni osservazioni Negli ultimi anni abbiamo osservato una forte tendenza verso l’armonizzazione della struttura e dei contenuti dei siti istituzionali in Europa. Questo sviluppo ha rappresentato un’evoluzione naturale, guidata sia dagli esempi di “best practice” sia dalla necessità di sviluppare metodi per comunicare ad un pubblico sempre più internazionale in un modo chiaro, comprensibile e lineare, ad esempio utilizzando una terminologia ed un tipo di navigazione standardizzati. Tutto questo processo è ora rafforzato dall’emergere di standard a livello sia nazionale sia internazionale iniziato dalla Ue e dalle borse ed autorità locali, spiega Joakim Lundquist. I risultati dell’edizione italiana del Webranking di quest’anno rimangono, comunque, molto promettenti. Nelle aziende italiane è stato osservato una cultura e un impegno verso la trasparenza in rapida crescita. Ci si aspetta che le storie di successo di molte società italiane diventino una fonte di ispirazione per le aziende che ancora devono migliorare la qualità dei loro siti web. È anche interessante notare che Merloni, Benetton, Erg, e Tiscali, quattro società relativamente piccole, sono posizionate tra le migliori sette. Anche il mid cap Campari si presenta al dodicesimo posto. Questo rende evidente che creare un sito istituzionale di un buon livello non è solo una questione di dimensione e disponibilità economica, ma piuttosto l’espressione di un forte impegno da parte della società nel creare una cultura della comunicazione e una organizzazione interna in grado di sostenerla. Dal punto di vista dei contenuti un’azienda può raggiungere un buon livello di trasparenza sul web utilizzando maggiormente la propria documentazione ufficiale, come i bilanci annuali, le presentazioni, la cartella stampa, e presentando queste informazioni in modo più approfondito e user-friendly. A rendere apprezzabile un sito istituzionale, però, non è solo la trasparenza. Creare un sito accessibile anche ad utenti disabili per una banca può significare ottenere nuovi clienti, così come una sezione di responsabilità sociale (Csr) ben sviluppata può attirare nuovi investimenti. Certamente rendere disponibile sul web buona parte delle informazioni necessarie agli investitori, analisti ed giornalisti permette di allocare le risorse dell’investor relations e dell’ufficio stampa per altre attività a maggior valore aggiunto, migliorando al contempo l’efficienza del processo di comunicazione. *** Le società presenti nella valutazione riceveranno ulteriori informazioni sullo studio, un codice per accedere sul sito www.Webranking.nu e un invito per partecipare al Premio Webranking Italia 2004, che si terrà l’ultima settimana di novembre presso la sede del Corriere della Sera. Webranking 2004 Italia Top80: Gli 80 siti istituzionali migliori
Rank 2004 (80) Rank 2003 (50) Rank 2002 (40) Società Indirizzo web Score 2004 Score 2003 Score 2002 Δ 2003-2004 % 2003-2004
1 4 32 Ras www.Ras.it  81 58 23,25 23 39,7%
2 2 1 Eni www.Eni.it  75,5 61 46,25 14,5 23,8%
3 1 - Merloni www.Merloni.com  62 62 - 0 0,0%
4 3 3 Benetton www.Benetton.it  60,75 60,5 44,25 0,25 0,4%
5 15 9 Tim www.Tim.it  60,5 44,5 37 16 36,0%
6 - - Erg www.Erg.it  58,75 - - - -
7 18 19 Tiscali www.Tiscali.com  58,5 41,75 29 16,75 40,1%
8 8 7 Enel www.Enel.it  56 50 38,5 6 12,0%
9 18 11 Unicredit www.Unicredit.it  55,75 41,75 36,75 14 33,5%
10 38 34 Alleanza Assicurazioni www.Alleanzaassicurazioni.it  55,25 31,25 21 24 76,8%
11 6 6 Banca Nazionale del Lavoro www.Bnl.it  55 51 39 4 7,8%
12 - - Campari www.Campari.it  54,75 - - - -
13 29 27 E.biscom www.Ebiscom.it  54,5 34,24 24,75 20,26 59,2%
14 23 40 Snam Rete Gas www.Snamretegas.it  54 37,75 10 16,25 43,0%
15 11 17 San Paolo Imi www.Grupposanpaoloimi.com  52,5 47,25 31 5,25 11,1%
16 10 1 Pirelli & C. www.Pirelli.com  51 47,75 46,25 3,25 6,8%
17 12 9 Banca Intesa www.Bancaintesa.it  50,5 46,5 37 4 8,6%
18 24 12 Fiat www.Fiatgroup.com  50,25 37,25 36,25 13 34,9%
19 7 5 Telecom Italia www.Telecomitalia.it  48 50,5 42 -2,5 -5,0%
20 5 - Stmicroelectronics1 www.St.com  47,75 52 44,25 -4,25 -8,2%
21 31 25 Generali www.Generali.com  47,25 33,75 26,5 13,5 40,0%
22 16 - Edison www.Edison.it  46,75 44,25 - 2,5 5,6%
23 13 4 Mediaset www.Gruppomediaset.it  46,25 46,25 42,5 0 0,0%
23 33 15 Saipem www.Saipem.it  46,25 32,75 33 13,5 41,2%
25 17 37 Banca Fideuram www.Bancafideuram.com  45,5 42 16,5 3,5 8,3%
26 36 16 Mondadori www.Mondadori.com  45,25 31,75 32 13,5 42,5%
27 - - Marzotto www.Marzotto.it  44,5 - - - -
28 - - Sorin www.Sorin.com  44 - - - -
29 32 - Finecogroup www.Finecogroup.it  43 33,25 - 9,75 29,3%
30 20 21 Rcs Mediagroup2 www.Rcsmediagroup.it  41,75 41,5 28 0,25 0,6%
31 - - Buzzi Unicem www.Buzziunicem.it  41,5 - - - -
31 - - Recordati www.Recordati.it  41,5 - - - -
33 9 27 Finmeccanica www.Finmeccanica.it  39,25 48,5 24,75 -9,25 -19,1%
34 14 13 Bulgari www.Bulgari.com  38,75 45 33,75 -6,25 -13,9%
35 - - Saeco3 www.Saeco.com  38,25 - - - -
36 40 38 Aem www.Aem.it  37,5 25,25 16 12,25 48,5%
36 46 35 Mediolanum www.Bancamediolanum.it  37,5 17,75 19,75 19,75 111,3%
38 26 - Capitalia www.Capitalia.it  37,25 36,25 - 1 2,8%
39 20 22 Italcementi4 www.Italcementigroup.com  35,75 41,5 27,75 -5,75 -13,9%
39 - - Pirelli Real Estate www.Pirellirealestate.com/  35,75 - - - -
41 36 14 Mediobanca www.Mediobanca.it  35,5 31,75 33,25 3,75 11,8%
41 38 18 Autostrade www.Autostrade.it  35,5 31,25 30,75 4,25 13,6%
43 35 23 Luxottica www.Luxottica.com  35 32,25 27 2,75 8,5%
44 - - Alitalia www.Alitalia.it  34,5 - - - -
45 28 19 Autogrill www.Autogrill.com  34,25 34,75 29 -0,5 -1,4%
45 29 - Ifil www.Ifil.it  34,25 34,25 - 0 0,0%
Rank 2004 (80) Rank 2003 (50) Rank 2002 (40) Società Indirizzo web Score 2004 Score 2003 Score 2002 Δ 2003-2004 % 2003-2004
47 - - Tod's Group www.Todsgroup.com  34,25 - - - -
48 - - Cattolica Assicurazioni www.Cattolicaassicurazioni.it  33,75 - - - -
49 25 - Banca Antonveneta www.Antonveneta.com  32,75 36,75 - -4 -10,9%
49 27 - Gruppo L'espresso www.Gruppoespresso.it  32,75 35 - -2,25 -6,4%
51 - - Telecom Italia Media www.Telecomitaliamedia.it  32,5 - - - -
52 - - Asm Brescia www.Asm.brescia.it  32,25 - - - -
53 41 - Banca Popolare di Lodi www.Bipielle.it  29,75 24,25 - 5,5 22,7%
54 - - Hera www.Gruppohera.it/  28,25 - - - -
55 - - Caltagironeeditore www.Caltagironeditore.it  28 - - - -
56 42 23 Banco Popolare di Verona e Novara www.Bpv.it  27,75 24 27 3,75 15,6%
56 - - Aem Torino www.Aem.torino.it  27,75 - - - -
58 - - Cir www.Cirgroup.it  27,25 - - - -
58 - - Unipol www.Unipol.it  27,25 - - - -
60 47 - Banca Monte dei Paschi di Siena www.Mps.it  27 16,5 - 10,5 63,6%
61 - - Beni Stabili www.Benistabili.it  26,5 - - - -
62 34 26 Seat Pagine Gialle www.Seat.it  25,75 32,5 25,75 -6,75 -20,8%
63 - - Cassa di Risparmio di Firenze www.Carifirenze.it  25,25 - - - -
64 43 - Bipielle Investimenti www.Bipielleinvestimenti.it  24 23,75 - 0,25 1,1%
64 45 36 Banca Lombarda e Piemontese www.Bancalombarda.it  24 22,5 18,75 1,5 6,7%
66 - - Lottomatica www.Lottomatica.it  23,75 - - - -
67 44 29 Banche Popolari Unite5 www.Bpb.it  22,75 23 24,5 -0,25 -1,1%
68 48 - Banca Popolare di Milano4 www.Bpm.it  22,5 12,5 - 10 80,0%
69 - - Credito Bergamasco www.Creberg.it  21,25 - - - -
70 - - Credito Emiliano www.Credem.it  17,75 - - - -
71 - - Banca Intermobiliare www.Bimbank.it  17,5 - - - -
72 49 - Banca Carige www.Carige.it  15,75 11,75 - 4 34,0%
73 - - Acea www.Aceaspa.it  10,75 - - - -
74 - - Reti Bancarie www.Retibancarie.it  9,5 - - - -
75 50 - Fondiaria-sai4 www.Fondiaria-sai.it  9 8,5 - 0,5 5,9%
76 - - Italmobiliare www.Italmobiliare.it  8 - - - -
77 - - Milano Assicurazioni www.Milass.it  7,75 - - -  
     
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