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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Ottobre 2004
 
   
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  INTERNET E BANCHE: AUMENTANO LE FRODI VIA INTERNET NEI CONFRONTI DEGLI UTENTI DELLE BANCHE. IL SINDACATO NAZIONALE ANTIUSURA ED IL DELEGATO DEL SINDACO DI ROMA ALLA TUTELA DEI CONSUMATORI, DENUNCIANO IL CRESCENTE E PREOCCUPANTE FENOMENO  
   
  Roma, 28 ottobre 2004 - Nei rapporti con i servizi bancari, Internet comincia a entrare a pieno titolo nelle abitudini dei romani. Ma le enormi potenzialità dell’«Internet banking» stanno aprendo la strada a nuove tipologie di frodi finanziarie messe a segno attraverso la rete e la posta elettronica degli utenti. Nascono così fenomeni del tutto nuovi come il «phishing» dall’inglese «to fish» (pescare, sottintendendo il pesce che abbocca a un’esca). «Il phishing è un sistema illegale di raccolta di dati sensibili quali possono essere il numero di conto corrente bancario, il numero della carta di credito o le password segrete da utilizzare in un secondo momento per fini illeciti» spiega l’avvocato Sergio Scicchitano, delegato del sindaco di Roma alla Tutela dei Consumatori e degli Utenti. All’ufficio per la Tutela dei Consumatori del Comune di Roma sono arrivate diverse segnalazioni da parte dei cittadini in merito a tentativi di raggiri on-line e lo stesso ufficio comunale è stato oggetto di 2 tentativi di truffa telematica. Nella Capitale i privati abilitati ai servizi offerti dalle banche su Internet sono circa 300 mila e rappresentano intorno al 15 per cento dei clienti bancari romani. Gli utilizzatori attivi dei sistemi di «Internet banking» richiedono in media ogni anno 100 informazioni sul proprio conto e dispongono 10 bonifici. Le transazioni via web sono in aumento costante, così come anche i tentativi di «phishing». Come funziona il sistema? Vengono inviate e-mail contraffatte con la grafica e i loghi ufficiali di un’istituto bancario, richiedendo di compilare un modulo allegato alla e-mail o linkato ad una pagina web. Nel modulo i pirati informatici chiedono ai clienti delle banche di confermare i propri dati personali e in genere di fornire la loro password. Tutti questi dati finiscono poi nella banca dati del truffatore che ha spedito la finta e-mail. Ma in materia di sicurezza e tutela delle informazioni trasmesse via Internet ci sono alcuni accorgimenti per difendersi efficacemente dai pirati informatici. Anche il professor Francesco Petrino, docente di diritto bancario e presidente dello Snarp, il Sindacato nazionale antiusura plaude questa iniziativa che, dichiara “Potrà essere un importante passo per scongiurare vere e proprie truffe nei confronti di indifesi cittadini che, dal questo punto di vista, non godono di nessuna tutela”. Ecco infine, i consigli dell’avvocato Sergio Scicchitano: 1.- Diffidate da chi chiede tramite e-mail di inviare dati personali quali codice fiscale, numero di conto, numero di carta di credito, codici di accesso, pin e password. 2.- Se avete dubbi sull’autenticità di un messaggio elettronico contattate subito il call center dell’azienda che presumibilmente ha spedito l’e-mail sospetta. 3.- Qualora vi venisse richiesto l’inserimento di dati riservati via e-mail non selezionare mai direttamente un indirizzo web contenuto nel messaggio anche se apparentemente inviato da una fonte affidabile. 4.- Per collegarsi al proprio istituto bancario è bene aprire sempre il proprio browser web e digitare l’url ufficiale senza utilizzare altri tipi di link. 5.- Quando si inseriscono i propri dati riservati su Internet controllare di essere su una pagina protetta da certificato di crittografia valido, riconoscibile dalla presenza dell’immagine di un lucchetto in basso a destra sulla finestra del browser. 6.- Ricordarsi che il «lucchetto» di protezione, oltre a garantire la cifratura dei dati, vi consente anche di identificare con certezza l’autenticità del servizio utilizzato. 7.- Per qualsiasi altro dubbio o chiarimento contattare l’Ufficio per la Tutela dei Consumatori e degli Utenti al numero 06.67.10.62.93 dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 17.30 e il venerdì dalle ore 9 alle 13. “L’ultimo punto - commenta ancora il professor Petrino - l’ottavo appunto, vorrei aggiungerlo io a sostegno della pregiata iniziativa del delegato del sindaco Veltroni per la tutela dei consumatori e per dare un ulteriore piano d’appoggio agli sventurati vittime di questi drammatico raggiro. Voglio cioè mettere a disposizione il numero telefonico del sindacato che presiedo, 06/6634446, affinché chiunque, vittima dei raggiri su internet, possa contattarci ed essere aiutato dai nostri legali”.  
     
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