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Notiziario Marketpress di
Giovedì 28 Ottobre 2004
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INTERNATIONAL CONFERENCE: EUROPE BETWEEN MEMORY AND CHANGE. TOWARDS THE CONSTRUCTION OF A “EUROPEAN SOCIETY” ROMA, 8-9 NOVEMBRE 2004. FACOLTÀ DI SCIENZE STATISTICHE – UNIVERSITÀ DI ROMA “LA SAPIENZA” - CNEL - ROMA |
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Roma, 28 ottobre 2004 - Il percorso verso l’integrazione europea non è stato mai né facile né lineare, spesso anzi molto complesso, ma sempre ritenuto irreversibile: il risultato di una storia comune e di radici comuni, condivise da tutti. L’europa si è formata per tappe successive: prima dei sei, poi dei quindici e oggi dei venticinque stati, essa continua il suo cammino verso la costruzione di una “società europea”, anche se in presenza di differenze culturali che esistono da sempre, ma che possono, anzi devono, coesistere armoniosamente. Un cammino, di fatto, essenzialmente basato sul consenso, sul dialogo, sul rispetto delle “differenze” che, dopo tutto, costituiscono la ricchezza del Vecchio Continente. E ciò come realizzazione di quel sogno che ha ispirato i padri fondatori dell’integrazione europea, di coloro, cioè che, nelle guerre “fratricide” tra i paesi e nelle ideologie totalitarie hanno intravisto la pericolosità e la minaccia di erosione di una civiltà più che millenaria, di grandissimo valore storico e culturale. Un continente che ha trovato la forza di lasciarsi alle spalle una “dolorosa eredità” e di rinunciare alle proprie ambizioni di tipo imperialistico per aderire al progetto di un’identità europea, sempre più avvertita come tale, fondata su valori comuni. Un processo difficile, segnato spesso da scontri e conflitti, un’avventura ed un confronto, dilatatosi in vari momenti, ma anche e soprattutto una sfida con la storia, una sfida dalla quale il progetto Europa è uscito, infine, vittorioso. Lo scenario europeo si presenta, oggi, molto variegato: l’Unione, che registra al momento la presenza di paesi cattolici e protestanti, è pronta ad accogliere, con il suo allargamento, paesi di religione ortodossa e musulmana, di lingue diverse, ma anche di costumi e tradizioni differenti. L’europa sarà un assemblaggio di differenze le quali diverranno ingredienti principali di un nuovo modello di civiltà, fondato su valori come lo stato di diritto, la democrazia, i diritti umani e delle minoranze. Il convegno si propone di verificare, anche alla luce della Carta costituzionale di cui l’Europa si è dotata, se il collante tra “memoria” e “cambiamento” abbia prodotto o meno un nuovo modo di concepire l’identità e il ruolo del Vecchio Continente quale culla e laboratorio di evoluzione politica e sociale, nonché di una pluralità di atteggiamenti e orientamenti culturali: un “modello” di sviluppo capace di imporsi in un mondo sempre più globalizzato e bisognoso di equilibri nuovi. Segreteria Organizzativa: Dr. Mariella Nocenzi Università di Roma “La Sapienza” - Facoltà di Scienze Statistiche Dip. Di Contabilità Nazionale e Analisi dei Processi Sociali Tel: 06-49690255 - Fax: 06-49910720 E-mail: mariella.Nocenzi@uniroma1.it
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