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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Ottobre 2004
 
   
  Web alimentazione e benessere  
  A REGGIO EMILIA TAPPA FINALE DELLE CELEBRAZIONI DEL CONSORZIO PARMIGIANO-REGGIANO: LA TUTELA DEI PRODOTTI D’ORIGINE OBIETTIVO IRRINUNCIABILE  
   
  Il ministro Alemanno sottolinea il ruolo fondamentale delle eccellenze alimentari nel processo di affermazione dell’agricoltura italiana - Assegnato il “Premio Internazionale Parmigiano Reggiano” al Cidre de Glace del Québec “Fin dalla sua nascita, nel 1934, il Consorzio del Parmigiano-reggiano si è sempre impegnato attivamente per valorizzare e tutelare questo nostro unico e straordinario formaggio. Dobbiamo continuare ad esserne all’altezza” Lo ha ricordato Andrea Bonati, presidente del Consorzio, aprendo i lavori del convegno su “Il ruolo degli Enti di tutela in Europa nella gestione dei prodotti del territorio” svoltosi a Reggio Emilia alla presenza di Giovanni Alemanno, ministro per le Politiche Agricole e Forestali. Tappa conclusiva delle celebrazioni per il 70° di fondazione, il convegno ha visto come momento centrale la tavola rotonda nella quale, moderati da Paolo De Castro, i rappresentanti di importanti enti ed organismi di tutela europei, hanno portato la loro esperienza. Nel suo intervento Leo Bertozzi, direttore del Consorzio, ha ricordato che tipicità e qualità sono un binomio ormai imprescindibile nel processo di crescita e valorizzazione delle eccellenze alimentari: un percorso non sempre in discesa ma a volte anche disseminato di ostacoli, come la diffusione del concetto di globalizzazione dei mercati che ha contribuito a moltiplicare gli episodi di contraffazione, comunque sempre contrastati dal Consorzio, come il recente caso Parmesan. “Nello svolgimento del suo ruolo di tutela e valorizzazione – ha concluso Bertozzi – il Consorzio è stato sempre affiancato dalle istituzioni regionali, nazionali e comunitarie, che hanno avviato iniziative concrete per la difesa e la diffusione dei prodotti Dop e Igp. Non va dimenticato, infatti, che dalla denominazione d’origine nasce quella distinzione di gusto e quell’identità culturale, che rappresentano le migliori armi per fronteggiare la pericolosa omologazione verso il basso dell’alimentazione globale”. Prima della tavola rotonda, Giampaolo Mora, presidente onorario del Consorzio, ha ripercorso le tappe fondamentali del percorso di tutela dei formaggi, partendo da Stresa, dove nel 1951 fu firmata la Convenzione internazionale sulle Denominazioni dei formaggi, per proseguire con le ultime iniziative comunitarie in tema di qualità e denominazione d’origine. Nella tavola rotonda Jorge Monteiro, presidente dell’istituto dei vini Douro e Porto (Portogallo), ha confrontato le strategie di promozione che caratterizzano un prodotto affermato come il Porto con quelle di una produzione tipica emergente come quella dei vini del Douro. Luis Herrero Alamo, direttore settore qualità del Ministero dell’Agricoltura spagnolo, ha ricordato da parte sua come anche nella penisola iberica gli enti di tutela svolgano un prezioso lavoro di controllo, difesa e promozione. “Tre funzioni – ha proseguito Herrero – strettamente collegate tra loro per difendere la tipicità del comprensorio, controllare la filiera di produzione, aumentare l’immagine dei prodotti e fidelizzare il consumatore”. Jean Jacques Bret, direttore Comitato Interprofessionale Formaggio Comté (Francia), ha ricordato l’impegno comune svolto assieme al Consorzio del Parmigiano-reggiano per la tutela delle Indicazioni Geografiche. “Nei prossimi mesi – ha dichiarato Bret – dovremo proseguire questo lavoro di controllo dell’offerta e prevedere misure specifiche da inserire nella riforma dell’Organizzazione Comune di Mercato del latte. Solo così, infatti, sarà possibile ottenere una rigida regolamentazione della dinamica mercantile, elemento indispensabile per la sopravvivenza delle produzioni tipiche di qualità”. Ha poi preso la parola Markus Baumann, direttore dell’Ente di tutela del formaggio Sbrinz (Svizzera), che ha illustrato le caratteristiche di questo formaggio, che ha grandi affinità produttive con il Parmigiano-reggiano, sia per il latte di ottima qualità che per le fermentazioni lattiche. “Anche lo Sbrinz – ha concluso Baumann – è controllato attentamente in tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla distribuzione, da una severa commissione interprofessionale”. Al termine, è intervenuto Guy Tardif, della provincia canadese del Québec, in rappresentanza dei produttori del “Cidre de Glace”, un liquore ottenuto dalla fermentazione del mosto di mele ghiacciate. “Per il riconoscimento e la tutela di questo prodotto tipico della nostra regione – ha dichiarato Tardif, titolare dell’azienda produttrice del Pomme de Glace – abbiamo avviato la costituzione di uno specifico organismo per definire ed uniformare le caratteristiche del “Cidre de Glace”, adottare un codice etico, costituire un comitato esterno per il controllo della qualità e valutare l’adozione di un marchio di qualità comune”. I lavori del convegno sono stati conclusi dal ministro per le Politiche Agricole, Giovanni Alemanno, che ha ribadito come “la tipicità rappresenti un valore che il nostro paese può investire per la promozione delle proprie eccellenze alimentari: un paniere che comprende prodotti unici come il Parmigiano-reggiano, invidiato in tutto il mondo ed oggetto di continui atti di agro-pirateria. Da qui la necessità di un’incessante azione di controllo affinché l’impegno dei produttori per garantire qualità non sia vanificato, ma anzi diventi il primo strumento di crescita in Italia ed all’estero”. Al termine del convegno, Andrea Bonati ha consegnato a Guy Tardif, rappresentante dei produttori del “Cidre de Glace del Québec”, il “Premio Internazionale Parmigiano-reggiano”, istituito quest’anno dal Consorzio per premiare l’impegno di difesa e valorizzazione delle produzioni alimentari tipiche nel mondo. Premiando il “Cidre de Glace”, il Consorzio ha inteso sostenere un percorso d’aggregazione, simile per molti aspetti all’esperienza che 70 anni fa hanno vissuto i produttori del ‘re dei formaggi, nella difesa di un prodotto e nella salvaguardia dell’identità territoriale”.  
     
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